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Sansepolcro: ciclovia verso la realizzazione, approvato lo schema di convenzione

Il fulcro del consiglio comunale di Sansepolcro, che si è riunito nei giorni scorsi in modalità “videoconferenza”, è stato l’approvazione dello schema di convenzione da stipulare con la Regione Toscana  per il recupero del tracciato dell’ex ferrovia Arezzo- Sansepolcro come “ciclovia” nei comuni di Monterchi, Anghiari e Sansepolcro.

Tutti i dettagli sono stati illustrati dall’assessore Francesco Del Siena, che ha sottolineato le modalità di finanziamento (per un importo complessivo di 580 mila euro) e l’importanza del progetto, che promuove un intero territorio con il coinvolgimento di tre Comuni, consentendo “di ripercorrere una storicità a cui tutti i cittadini della Valtiberina sono legati, insieme alla promozione della mobilità lenta, oggi di particolare richiamo turistico”.  Le opposizioni hanno avuto parole di sostegno per il progetto e il punto è stato infatti approvato all’unanimità.

Anche gli altri due argomenti all’ordine del giorno hanno avuto l’unanimità. Si tratta dell’ approvazione delle modifiche alla disciplina degli interventi sul patrimonio edilizio esistente di matrice storica, ai sensi dell’art. 50, comma 12, delle N.T.A. del R.U., relativa all’Elaborato 06H – Ambito n.4 – Scheda 53Vi 05 “Villa Pacchi Sgoluppi” (edificio n. 2) e la variante semplificata al R.U. n. 13 per modeste modifiche alla vigente disciplina del territorio urbanizzato.

Tra le comunicazioni del sindaco, è stata di particolare rilevanza la notizia che, in merito ai lavori per il secondo ponte sul Tevere, bloccati dai carabinieri forestali, gli uffici hanno assolto a tutte le prescrizioni indicate, quindi è stato chiesto alla Procura di procedere con un sopralluogo, in modo tale da riprendere prima possibile il cantiere.

Altra comunicazione importante riguarda il documento condiviso tra tutti i sindaci del Casentino e della Valtiberina per chiedere alla Regione di rendere i due territori indipendenti come distretto sanitario, e non più uniti ad Arezzo come sono adesso. “Lo abbiamo visto con il Covid – ha spiegato Cornioli – Il tracciamento dei casi è stato fatto a livello di articolazione, non di distretto sanitario, perchè ovviamente la territorialità e la presenza effettiva consentono di lavorare meglio e in modo più efficace. E’ intenzione dei sindaci approvare il documento all’unanimità in tutti i 17 consigli comunali per poi chiedere alla Regione un passo indietro, verso come eravamo prima della riforma. Secondo noi sarebbe in realtà un passo in avanti nella gestione e nell’organizzazione dei servizi al cittadino”.

Tra le comunicazioni di inizio seduta, il presidente del Consiglio comunale Lorenzo Moretti ha informato il parlamentino riguardo ai nomi dei tre soci onorari dell’associazione Cultura della Pace che saranno nella giuria, e cioè Luigina Di Liegro, David Sassoli e Mao Valpiana. In chiusura l’assessore Del Furia ha comunicato l’adesione del Comune di Sansepolcro  al “Manifesto della comunicazione non ostile”.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 7 guariti e 10 nuovi positivi. Dati significativamente preoccupanti”

“I dati di ieri continuano a essere significativamente preoccupanti, perché abbiamo dieci nuovi positivi, a fronte di sette guariti”. E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, evidenziando che “per il quarto giorno consecutivo abbiamo un saldo negativo tra persone contagiate e persone guarite, cioè i nuovi positivi sono più di coloro che escono dalla malattia, in controtendenza con l’andamento che si era invece consolidato nei giorni precedenti”. “Quanto sta avvenendo ci deve indurre a tenere molto alta la guardia, nella speranza che l’arrivo dei vaccini possa segnare una inversione nel trend del contagio”, ha puntualizzato Bacchetta, ammonendo: “quanto meno a gennaio e a febbraio, i mesi più freddi dell’inverno, dovremo comunque continuare stare molto attenti, anche in considerazione dell’arrivo di questa variante inglese del virus che suscita nuovi allarmi”. “Viviamo indiscutibilmente una fase molto complessa dell’emergenza, anche più della prima, perché se è vero che il periodo di positività è più breve del passato per chi viene contagiato e anche la letalità è inferiore nel nostro territorio, il numero delle persone positive è particolarmente elevato, per cui è chiaro che percentualmente i rischi di contagiosità del Covid sono superiori”, ha spiegato il sindaco. “Ecco perché è necessario rispettare rigorosamente tutte le prescrizioni”, ha aggiunto, sottolineando: “saranno un Natale e un Capodanno anomali, ce ne dispiace tanto perché sono festività molto sentite, ma anche i riti natalizi subiranno degli spostamenti di orario e si dice che anche le scuole superiori potrebbero non riaprire il 7 gennaio come programmato, per cui è evidente la situazione di grande precarietà nella quale viviamo e alla quale ci dobbiamo adeguare, comportandoci di conseguenza”.

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Perugia: “l’Albero dei prematuri” 24 foto di ex piccoli pazienti decorano l’Utin del S. Maria della Misericordia”

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L’albero della vita” decora in questi giorni la Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.
E’ speciale l’Albero di Natale con cui si è scelto quest’anno di decorare il reparto. Un collage di 24 foto che ritraggono altrettanti bambini che nelle loro prime settimane sono stati ricoverati e presi in carico dallo stesso Utin.
Un’idea nata direttamente dal reparto e attuata in collaborazione con l’Associazione “La carica dei prematuri” che si è occupata di reperire attraverso Facebook il materiale fotografico e di fare l’assemblaggio.
“Abbiamo indetto un contest sulla nostra pagina Fb per raccogliere le immagini degli ex prematuri – riferisce il presidente dell’Associazione Alessandro Palazzetti -: ce ne servivano ventiquattro, e le abbiamo ricevute tutte nell’arco di appena tre ore”. Ogni foto riporta l’immagine attuale di bimbi, ragazzini e persino ex prematuri ormai ventenni che sono stati ricoverati in Utin a Perugia nelle prime settimane o mesi di vita. Sotto ogni foto, in formato polaroid, è riportata la settimana di gestazione in cui ognuno di loro è nato.
L’iniziativa non vuole essere un semplice modo per abbellire il reparto sotto le feste, ma infondere coraggio e dare sostegno alle famiglie che stanno vivendo il ricovero del proprio bambino in Utin, in un contesto per altro così problematico come quello pandemico. “Per un genitore che sta vivendo il percorso di prematurità del proprio figlio (o figli) – spiega Palazzetti – non c’è parola di un medico o di un infermiere che riesca davvero a trasmettere fiducia nel futuro, quanto la testimonianza di chi ha vissuto la loro stessa esperienza e l’immagine di un bimbo che ha compiuto lo stesso percorso in passato e che oggi gode di buona salute”.
Visto il successo dell’Albero, in futuro l’Associazione tornerà a coinvolgere le famiglie di ex prematuri raccogliendo le loro testimonianze rispetto ai vari percorsi in Utin.
Intanto, in reparto il clima natalizio è creato anche da un presepe molto originale. Anche quest’anno un’incubatrice non più in uso è diventata il “set” per la rievocazione della Natività. Una scelta dettata dalla volontà di ricordare come la nascita di un bambino possa rappresentare anche un momento di difficoltà, talvolta critico, ma carico di speranza e significati.

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Città di Castello: lo Sposalizio della Vergine di Raffaello (clonato) torna a casa

È un’assenza lunga 222 anni quella che dal prossimo 23 dicembre sarà colmata, grazie alle più moderne tecnologie applicate all’arte, nella Chiesa di San Francesco a Città di Castello (PG): le sue volte torneranno infatti ad accogliere l’armonia pittorica e le cromie originarie dello “Sposalizio della Vergine” di Raffaello, opera d’esordio e fra le più celebrate dell’Urbinate, che la ultimò ventunenne nel 1504 proprio per questo luogo, da cui venne poi rimossa nel 1798 per mano del generale napoleonico Lechi.
Non si tratta ovviamente dell’autentica pala d’altare che le vicende successive a quella sottrazione condussero a Milano, nella Pinacoteca di Brera che oggi la conserva ed espone al pubblico, ma del suo perfetto clone, una stupefacente replica frutto di sofisticati processi di acquisizione e stampa 3D d’avanguardia, capaci di rappresentare fedelmente la pennellata materica di Raffaello, le linee di costruzione, i cretti e tutte le imperfezioni presenti sull’originale della tavola.
Sono state proprio le sale di Brera il teatro del primo atto di questa particolare operazione di ricontestualizzazione storico-artistica che conclude il 2020, anno celebrativo del Cinquecentenario di Raffaello Sanzio. La riproduzione tridimensionale posta nella cappella per cui lo “Sposalizio della Vergine” venne realizzato è infatti il risultato dell’elaborazione dell’immagine digitale in “gigapixel+3d” del capolavoro, acquisita lo scorso 2 novembre alla pinacoteca meneghina da Haltadefinizione, tech company del gruppo Franco Cosimo Panini Editore dedita all’arte e ai beni culturali.
La tecnica dell’immagine in “gigapixel+3d” sviluppata da Haltadefinizione consente di ottenere esemplari digitali a elevata risoluzione dei dipinti, tramite l’unione e l’elaborazione di una grande quantità di singoli scatti fotografici a porzioni del medesimo soggetto – 4250 fotogrammi nel caso dello Sposalizio – poi ricomposti grazie ad algoritmi appositamente studiati. Nascono così immagini dettagliatissime, costituite da miliardi di pixel e in grado di mostrare anche i più piccoli e impercettibili particolari di un quadro. La digitalizzazione di questo capolavoro ha richiesto un’elaborazione informatica di quindici giorni che ha generato un unico file TIF di ben 1,13 Terabyte. Ma non è tutto: il procedimento utilizzato e sviluppato insieme al partner tecnologico Memooria, consente anche di rilevare la matericità dell’opera, di farne cioè una sorta di calco digitale che ne restituisce un’impronta tridimensionale con precisione nell’ordine della decina di micron. Grazie ai dati ottenuti in tal modo, è quindi possibile attuare un processo di stampa innovativo, attraverso il quale viene fedelmente duplicata la superficie pittorica in termini fisici e cromatici, dando forma a un vero e proprio clone, visivamente identico all’originale.

Con la ricollocazione del gemello in high definition dello Sposalizio, a chi varcherà il portale di San Francesco a Città di Castello sarà d’ora in poi resa una prospettiva del tutto analoga a quella che un visitatore della chiesa poteva cogliere nel ‘500, un’esperienza suggestiva completata dal restauro della stessa cornice lignea dorata nella quale lo Sposalizio della Vergine di Raffaello era anticamente esposto, riportata all’antico splendore per accogliere la replica.
Inoltre, un ulteriore clone dello “Sposalizio della Vergine” sarà donato da Franco Cosimo Panini Editore e Haltadefinizione alla Pinacoteca di Brera affinché possa essere utilizzato per finalità didattiche e educative, oltre ad offrire uno strumento utile al monitoraggio strumentale dello stato di conservazione dell’opera, consentendo nel tempo di identificarne variazioni di forma e colore.
L’operazione oltre a rappresentare un significativo esempio di innovazione nel campo dei beni culturali e delle arti figurative, assume il senso di un prezioso regalo a Città di Castello e all’Umbria per questo Natale così anomalo e travagliato. È soprattutto per la comunità locale che Franco Cosimo Panini Editore e Haltadefinizione, di concerto con l’amministrazione comunale e con l’autorizzazione del FEC – Fondo Edifici di Culto (proprietario della chiesa), hanno deciso di compiere questa donazione, così come ad essa è dedicato l’evento inaugurale che accompagnerà il posizionamento dell’opera caratterizzando la serata del 23 dicembre.
Una serata ideata e curata dal regista tifernate Giuseppe Sterparelli, che ha voluto regalare un momento di forte impatto scenico ai suoi concittadini, anche per supplire all’impossibilità di accedere all’interno della Chiesa per assistere al posizionamento. A partire dalle ore 18 del 23 dicembre l’intera facciata gotica di San Francesco si animerà con la proiezione delle immagini in ultra-definizione del dipinto, uno spettacolo di luci accompagnato dalle note della sinfonia del compositore Salvatore Sciarrino, modulata dalla Deuxième année de Pèlegrinage di Franz Listz e dedicata proprio allo “Sposalizio” di Raffaello.
Questo evento si pone quale anticipazione della grande mostra nazionale “Raffaello giovane e il suo sguardo” in programma a Città di Castello a marzo 2021 (posticipata a causa dell’emergenza sanitaria). Le sale di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, dimora rinascimentale ancora intatta che ospita l’unica opera del Maestro rimasta in città, lo “Stendardo della Santissima Trinità” (1499/1502), offriranno al pubblico la possibilità di ripercorrere il periodo qui trascorso da Raffaello tra 1500 e 1504, quando, appena ventenne, ricevette le prime importanti commissioni.

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Città di Castello: il canoa club più forte del covid. Tanti nuovi allestimenti, ma per la prima volta dopo 40 anni salta la discesa di Babbo Natale

Più forti del Covid e del momento difficile. Nonostante la pandemia il Canoa Club Città di Castello non perde lo spirito natalizio e la speranza in un domani migliore.

Nell’anno in cui si festeggia il mezzo secolo di vita del sodalizio, guidato da Sandro Paoloni, il 25 dicembre verrà celebrato in modo un po’ diverso.

Suggestive le luci sistemate nel Ponte del Tevere, con alcuni lampioni adornati di led blu.

Un presepe tutto nuovo, allestito in mezzo al fiume: uno dei simboli di questa festa immancabile nel tempo, che continua a fare bella figura di se.

Come da mesi a questa parte, invece, sono stati sospese le manifestazioni: per cui la consueta discesa di Babbo Natale quest’anno non ci sarà.

«Nell’anno del nostro cinquantesimo compleanno, non potremmo fare la nostra classica manifestazione – ha detto il presidente Sandro Paoloni – ma abbiamo voluto comunque far vedere che ci siamo e crediamo in un futuro migliore. Il Canoa Club con queste nuovi luci e una location davvero originale vuol fare gli auguri a tutti i tifernati, sperando che anche nei prossimi anni si possa continuare a allestire e rendre più bello e natalizio il ponte sul Tevere, uno dei simboli della città».

«Il Covid, le giuste ed inevitabili restrizioni previste per contenere il diffondersi della pandemia hanno di fatto cancellato eventi, manifestazioni, tradizioni ovunque in ogni parte del Paese. Così e’ stato purtroppo anche per la discesa di Babbo Natale in canoa, un evento unico in Italia, che ormai si ripete da 40 anni e richiama proprio il giorno di Natale tante famiglie per la gioia soprattutto dei bambini. Non sarà possibile come comunicato dai responsabili del Canoa Club, presidente Sandro Paoloni in testa, che ringraziamo per aver deciso di istallare le luminarie sul ponte del Tevere tanto caro ai tifernati e sul tetto della sede sociale. Unico anche il presepe pensile che si può ammirare da ogni angolo del ponte. Questi segnali importanti renderanno il Natale comunque bello e faranno sentire tutta la comunità Tifernate orgogliosa delle proprie tradizioni. Grazie». E’ quanto dichiarato dal sindaco Luciano Bacchetta e dagli assessori Secondi, Massetti e Carletti a nome della giunta.

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Città di Castello: il 24 e 31 dicembre gli uffici del comune chiudono alle 12


Nella giornata di giovedì 14 dicembre e giovedì 31 dicembre 2020 gli uffici del comune di Città di Castello anticiperanno la chiusura alle ore 12.00 in relazione alla minore affluenza di cittadini e la ridotta richiesta di servizi che si registra nella due giornate prefestive.

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Solidarietà a Città di Castello: Inner Wheel e Rotary club consegnano contributo economico al centro antiviolenza

Questa mattina alla presenza dell Assessore alle Politiche Sociali, Luciana Bassini, del Presidente del Rotary Club Città di Castello, Alessandro Leveque e della presidente dell’Inner Whill Simona Falleri hanno consegnato alle operatrici del centro antiviolenza della zona sociale 1 Mara Favitta e Stefania Pieracci un contributo economico importante da dedicare alle donne ed ai loro figli presenti presso le case rifugio della nostra regione in occasione delle festività natalizie.”La solidarietà dimostrata dalle due associazioni ci permette di guardare al futuro con speranza. Il centro antiviolenza da poco inaugurato ha già in carico un numero considerevole di donne del nostro territorio”, ha precisato l’ assessore, Luciano Bassini ringraziando i service tifernati per il bel gesto di solidarietà.

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Dance christmas drive a Citta’ di Castello: evento unico per famiglie e bambini che in tutta sicurezza dalla propria auto possono assistere ad un mini spettacolo e ricevere un dono da babbo Natale. Ieri piu’ di 150 auto in fila ad attendere il proprio turno, oggi si replica dalle ore 17 alle 19


Babbo Natale a “quattroruote”. Il Covid, almeno per qualche momento non riesce a fermare Babbo Natale e le mille tradizioni e storie suggestive legate a questo leggendario personaggio con la barba che tutti i bambini sognano di poter incontrare in questo periodo. Accade a Citta’ di Castello, a poche ore dal lockdown natalizio, dove numerose famiglie con bimbi al seguito ieri ed oggi, giornata conclusiva, possono immergersi in tutta sicurezza in un inedito villaggio incantato, restando comodi e protetti all’interno della propria auto attraverso un percorso guidato fra scenografia mozzafiato, neve che cade, elfi che raccontano fiabe, mini spettacoli di danza all’aperto e regalo finale consegnato direttamente da Babbo Natale con tanto di mascherina e guanti all’uscita, dal finestrino della propria auto senza scendere. Ieri oltre 150 auto in due ore hanno atteso il proprio turno prima di fare ingresso scaglionate nel villaggio all’aperto per partecipare al “Christmas drive”, evento più unico che raro, ideato con passione e tanto desiderio di far felici i bambini, da Sara Papa (con la danza nel sangue dall’età di sei anni) titolare dal 2003 dell’Academy Ballet, una nota scuola di danza affiliata alla Uisp, assieme al marito Lorenzo, ai figli Filippo e Nicole ai tanti collaboratori della scuola e alla compagnia teatrale Medem guidata dall’attore Mauro Silvestrini con il supporto del Comune di Citta’ di Castello, Sogepu ed alcuni sponsor privati. Come in un “drive in” cinematografico ognuno è rimasto in tutta sicurezza nella propria autovettura. All’ingresso un folletto consegna un numero di telefono e di li a poco la voce di un Elfo racconta una storia natalizia che ti accompagna durante il percorso all’interno dell’ampio piazzale antistante la scuola di ballo. Il tutto dura cinque minuti con quattro auto per volta che entrano. Fra il miracolo della neve artificiale che scende, le note delle canzoni e brani cult di natale, lo spettacolo pirotecnico, la danza all’uscita puntuale e festante Babbo Natale consegna i doni in tutta sicurezza dal finistreno delle auto. Un successo annunciato ed apprezzato dai genitori che hanno potuto regalare ai propri figli momenti unici di un Natale marchiato “Covid” ma pur sempre Natale. “Per diverse notti non ho dormito pensando a come poter garantire ai più piccoli alcune ore di felicità e spensieratezza con la propria famiglia proprio a Natale in questo Natale di restrizioni – precisa con un pizzico di commozione Sara Papa – ed ecco che imsieme abbiamo raggiunto un obiettivo che in tanti ieri hanno apprezzato ed oggi lo potranno ancora vivere in assoluta sicurezza”. “Tutto questo non l’ho creato da sola ma con un team di persone che mi sono sempre state accanto e che lo sono ancora oggi soprattutto in questo momento così difficile: il mio staff che ringrazio immensamente.” “Noi artisti – conclude Sara Papa – viviamo di emozioni di adrenalina e ci doniamo agli altri. Dopo il Covid questo non è più possibile”. “Ringrazio la mia assistente Cecilia Perioli per la promozione nei social tutti i miei assistenti Marta Pescari, Marta Mearelli, Aurora Nardi, Letizia Piccinelli per l’aiuto nella realizzazione inoltre vorrei ringraziare il mio corpo di ballo Asia e Sara Stocchi Asia Aquilani, Giulia Lucaccioni, Chiara Fratini, Giorgia Perioli, Lucrezia Bruschi, Giulia Fiorelli, Marco Pruna e Lucia Righetti.” Anche il comune di Città di Castello con l’assessore allo Sport, Massimo Massetti, accompagnato dall’amministratore unico di Sogepu, Christian Goracci, presenti al via del tour natalizio nel “drive in”, hanno definito “memorabile ed unica questa iniziativa che nel rispetto di tutte le norme ieri ed oggi consegna ai bambini due giorni di vita che si ricorderanno per sempre. E’ l’esempio concreto – ha detto Massetti – di come a Citta’ di Castello, sport, tradizione, cultura vanno sempre d’accordo: siamo orgogliosi di questo

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Politica Sansepolcro: Tonino Giunti (Forza Italia) “dopo lo sblocco dei licenziamenti, a rischio migliaia di posti di lavoro. L’amministrazione si attivi per monitorare la situazione nel nostro territorio”

“Povera Italia. Già oggi c’è già il grossissimo problema economico , non risolto, della mancanza di ristori congrui  per tutte le attività che sono state chiuse per ordine governativo e anche  per quelle che pur essendo aperte non hanno più la clientela, per le chiusure delle zone, in piena pandemia.

Il governo  ha stabilito il blocco dei licenziamenti  fino al 31 Marzo 2021 per il covid.  Lo scenario che si avrà fra non molto tempo, mancano tre mesi alla scadenza,   sarà  devastante.  Avremo altre famiglie senza reddito che si sommeranno a quelle già in crisi .  Come consigliere comunale  mi sento di fare un appello perché   l’ Amministrazioni Comunale di Sansepolcro  si attivi,   tramite  l’assessorato alle attività produttive,  per monitorare la situazione  imprenditoriale e per mettere  a bilancio   somme di denaro  per intervenire là  dove il governo centrale sta mancando. La situazione  è già grave  e sarà gravissima”.

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Assembramenti durante l’accensione dell’Albero di Natale a Città di Castello? Bartolini e Schiattelli interpellano la Giunta

A seguito delle numerose segnalazioni di molti concittadini preoccupati in relazione all’Accensione dell’Albero di Natale in piazza Matteotti “Piazza di Sopra” corredata da rappresentazioni artistiche di domenica 13/12/2020:

Si chiede di capire se sia opportuno in questa fase pandemica permettere manifestazioni in centro storico come quella di domenica che ha creato assembramenti che possono diventare in prospettiva pericolosi per una recrudescenza della pandemia o quanto meno verificare anche per il futuro il massimo rispetto delle regole di distanziamento anche con utilizzo di posizionamenti stabili ed accessi contingentati e con apposita organizzazione di verifica e controllo del rispetto delle regole.

Si chiede inoltre di capire come da un lato Lei Sindaco ricordi quotidianamente il numero dei contagiati e delle vittime del nostro territorio e dall’altro permetta manifestazioni che creino situazioni di criticità sanitaria perché totalmente incontrollate.

Quali permessi sono stati rilasciati per lo svolgimento di tali eventi dai soggetti preposti?

In questo momento in cui si chiedono sacrifici massimi alle realtà economiche fino alle chiusure obbligate con le ripercussioni terribili che tutti conosciamo, non si può accettare una tale leggerezza amministrativa ma siano gli amministratori cittadini ad accompagnare e sostenere per le proprie competenze rappresentazioni recanti messaggi di speranza come quello di domenica affinché  le stesse si svolgano nella piena sicurezza di tutti e non siano in questo momento abbandonate a se stesse nella fase gestoria ed organizzativa della sicurezza sanitaria.

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Città di Castello: Società Rionale Mattonata, rimandati al 2021 gli eventi di Natale ed Epifania

Nel rispetto delle normative per il contenimento dell’epidemia da Covid-19, quest’anno la Società Rionale Mattonata non svolgerà le tradizionali iniziative riguardanti il Natale e l’Epifania, quali il presepe artistico animato e la Pasquella.

​Con la speranza di poter riprendere quanto prima possibile le nostre attività, auguriamo a tutti buone feste e un 2021 ricco delle cose più belle e desiderate.

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Trasporto scolastico/ Anci Umbria risponde a CNA UMBRIA e ribadisce l’impossibilità a intervenire direttamente. Non ci sono le condizioni giuridiche, nè finanziarie. Servono soluzioni percorribili, non slogan

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Servono soluzioni percorribili, non slogan
“Stupiscono – afferma il presidente facente funzione di Anci Umbria, Michele Toniaccini – le affermazioni di Cna sotto diversi punti di vista. A partire dal fatto che a fronte della mera richiesta di Cna, espressa nel corso di un incontro fra l’organizzazione degli artigiani e l’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria, di dare indicazioni ai Comuni di procedere con i Ristori, la nostra associazione si è fatta carico di intervenire nella sostanza dei fatti, per trovare una soluzione percorribile, vera, concreta e attuabile, a favore delle imprese del trasporto. Per Anci Umbria sarebbe stato molto più semplice accogliere le richieste di Cna Umbria volte solo a sollecitare i Comuni nel procedere con i ristori, sapendo, come peraltro è stato fatto presente in sede di videoconferenza, che dal punto di vista giuridico non è una strada fattibile. I Comuni, come GIA’ da sentenza della Corte dei Conti, NON possono fare i ristori. Non ci sono le condizioni giuridico-legislative.
Anci Umbria ha a cuore le ragioni delle società di trasporto, le cui sorti si possono risolvere solo con le dovute misure che non sono in capo ai Comuni. Nonostante ciò, proprio perché non vogliamo lasciare sole le imprese del settore, e lo abbiamo ribadito più volte, ci siamo presi l’impegno, serio, di creare le condizioni, e questo è il ruolo di Anci Umbria, per risolvere, in modo condiviso, le problematiche. Il percorso non lo abbiamo certo cominciato solo qualche giorno fa, ma da mesi. E le diverse lettere scritte ad Anci e alla Regione dell’Umbria non rappresentano, di certo, la volontà a chiudere le porte.
Anci Umbria, invece, sta cercando di creare una sinergia con Anci nazionale (cui abbiamo scritto lo scorso 14 dicembre, ma già nei mesi scorsi avevamo fatto presente la questione) e con la Regione dell’Umbria (cui abbiamo chiesto, lo scorso 16 dicembre, un intervento in merito), perchè si trovi modo di dare corso alle richieste delle imprese del settore, con uno spirito collaborativo fra Istituzioni e con le imprese.
Anci Umbria ritiene anche che una contrapposizione così netta fra le parti non giovi ad alcuno, tanto che già dalla riunione con Cna Umbria, si è fatto presente che si condividono le legittime richieste delle imprese del settore, ma che servono risorse che devono essere girate dal Governo centrale o regionale.
Altra questione. Le risorse che i Comuni avrebbero già avuto nei loro bilanci. A Cna Umbria si ricorda che i Comuni stanno fronteggiando una pandemia senza precedenti che ha portato a varare, dal governo centrale, misure straordinarie: fra queste, in ambito del trasporto scolastico, il contenimento ridotto del numero di passeggeri sui bus scolastici, che ha determinato un aumento dei costi per i Comuni, e la sanificazione dei mezzi che, diversi Comuni, si sono accollati come spesa.
Quanto alla partecipazione delle associazioni di categoria ai Tavoli istituzionali non spetta, certamente, ad Anci Umbria il compito di invitare i diversi soggetti coinvolti.
Ciò detto, Anci Umbria continuerà a interloquire con le altre Istituzioni nazionali e locali per trovare una giusta soluzione alle imprese del settore”.

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Politica Città di Castello: lettera aperta della sinistra per castello al sindaco Bacchetta e ai responsabili politici del PD e PSI “serve chiarezza, incontriamoci per il futuro della città”


“La situazione politica venutasi a creare nell’ultima parte del secondo mandato del Sindaco Bacchetta desta non poche preoccupazioni. Nessuna drammatizzazione, ma risulta evidente che dimissioni di assessori e cambi di posizionamento consiliare a scadenza fissa ci consegnano abbastanza chiaramente una vera e propria crisi politica. Appunto politica. Nel senso che ancora gli equilibri di consiglio sembrerebbero gestibili, così come la sostituzione dell’assessora.
Il punto è che, però, aver consegnato solo all’ambito amministrativo la tenuta politica della coalizione si sta rivelando un problema, e non di poco conto se si considerano anche gli appelli di circostanza di chi fino ad oggi è stato legittimamente all’opposizione dell’amministrazione, ma che nulla ha fatto per riannodare i fili di una prospettiva unitaria di quello che rimane della formula del centrosinistra. Per carità, meglio tardi che mai, ma porre la questione discriminante della discontinuità amministrativa la dice lunga anche sul piano politico.
Serve chiarezza. Soprattutto per quelle cittadine e quei cittadini che negli ultimi dieci anni hanno dato il loro consenso alle liste del Partito Democratico, del Partito Socialista e de La Sinistra per Castello, cioè ad una coalizione politica che con candidato sindaco Luciano Bacchetta ha vinto le elezioni comunali per due volte al primo turno. Non sfuggirà a nessuno che questa impostazione in un quadro regionale che ha visto passare alle destre la Regione, Perugia, Terni e molte altre importanti città non può essere liquidata in questo modo, pena il rischio di favorire divisioni e, peggio, di consegnare anche Città di Castello alle destre.
Si può fare sempre meglio? Sicuramente, ma la responsabilità storica di fase ci impone di valorizzare quanto di buono è stato fatto per proporre un futuro di innovazione sui grandi temi del lavoro, dell’ambiente e dei diritti. C’è bisogno di tutte e tutti per la fuoriuscita dalla crisi che sta per esplodere in tutta la sua forza a seguito dell’emergenza sanitaria.
Per questo, chiediamo ufficialmente che si tenga al più presto e nei modi possibili un incontro tra il sindaco Bacchetta e la coalizione politica, alla sola presenza dei responsabili politici delle forze che hanno dato vita a questo progetto, per verificare obiettivi di carattere politico e programmatico e per porre fine ad un clima di confusione che riteniamo del tutto nocivo soprattutto per Città di Castello”.

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Inaugurata la Biblioteca dell’istituto Patrizi Baldelli Cavallotti: libri, riviste, giornali e musica a portata di un click


“Con l’inaugurazione della Biblioteca Innovativa, l’International Campus Patrizi Baldelli Cavallotti di Città di Castello ha dimostrato di saper trasformare le restrizioni imposte dal Covid-19 in opportunità nuove”. E’così che l’assessore alla Scuola Rossella Cestini ha salutato l’attivazione del nuovo servizio del polo scolastico tifernate, nella cerimonia che si è tenuta ieri presso la sede dell’istituto Cavallotti. “Siamo orgogliosi che un istituto della nostra città guidi una sorta di rivoluzione digitale, un percorso che mette in rete le biblioteche scolastiche regionali e quelle pubbliche, perché l’amministrazione comunale ha sempre privilegiato la lettura fin dai nidi, con iniziative che incentivano costantemente questa attività”, ha sottolineato l’assessore. Con una squadra competente e motivata guidata dalla dirigente Marta Boriosi, le tre sedi dell’istituto hanno lavorato insieme per trasformare la scuola in uno studio televisivo, dove si sono ritrovati per l’inaugurazione, sia in presenza che on line, docenti, tecnici, studenti e professionisti. Un taglio del nastro fortemente voluto dopo il traguardo raggiunto dall’istituto di Polo per l’Inclusione, prima, e di scuola capofila per la nuova rete di Biblioteche digitali innovative, ora. “Un obiettivo che la scuola inseguiva da tempo e che ha voluto condividere non solo con autorità ed istituzioni presenti all’evento, ma con la città e tutta la sua popolazione scolastica”, ha spiegato la dirigente Boriosi, sottolineando come “questa sfida permetterà di mettere a disposizione di studenti e cittadini un immenso patrimonio digitale e non solo, supportato dai dibattiti e dagli eventi culturali che sarà possibile realizzare”. “Un’impresa – ha spiegato – resa possibile dalla squadra dell’istituto, ma anche dalle preziose collaborazioni che l’International Campus ha saputo tessere, sia con le altre scuole della rete, da Perugia, Trestina, Città di Castello fino alla vicina San Giustino, sia con le professionalità del mondo culturale e scolastico locale, come i docenti dell’indirizzo musicale dell’istituto Alighieri-Pascoli, che hanno offerto la colonna sonora della mattinata”. La prima iniziativa sarà quella di creare account a disposizione di tutti gli studenti, gli insegnanti e il personale scolastico per usufruire dei servizi di Mlol (Media Library On Line) Umbria: sarà così possibile leggere libri, quotidiani e riviste, ascoltare musica e audiolibri. Il progetto ha ricevuto il plauso del vice ministro all’istruzione, onorevole Anna Ascani, che con un videomessaggio ha condiviso l’entusiasmo per l’iniziativa e ha incoraggiato a proseguire sulla strada della promozione della cultura dell’inclusione; dell’assessore regionale Paola Agabiti e di Sabrina Boarelli dell’Ufficio Scolastico Regionale, che si sono collegate in videoconferenza alla cerimonia, come l’assessore comunale di San Giustino Milena Crispoltoni. Oltre all’assessore Cestini sono intervenuti in presenza i consiglieri regionali Michele Bettarelli e Valerio Mancini, che, insieme al dirigente regionale competente Luigi Rossetti, hanno portato il loro contributo, riallacciandosi ai temi fortemente attuali su cui la scuola è chiamata a dare un segnale forte in direzione dell’inclusione e della promozione di una cittadinanza consapevole. “Obiettivi – ha evidenziato la dirigente Boriosi – che la scuola si è prefissata partendo dalla sensibilizzazione alla lettura ed includendo, grazie al progetto ‘Liberi tutti’, le fasce più deboli, che con la potente arma della cultura possono far sentire la propria voce”.

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Pallavolo serie B/M: Il commento di coach Moretti (ErmGroup San Giustino) dopo l’ufficializzazione delle gare di campionato

Breve commento del tecnico biancazzurro Francesco Moretti: “Potrà essere cambiato l’ordine delle avversarie, ma non il concetto di fondo. In ogni caso, quindi, occorre farsi trovare pronti e non allentare mai la tensione; anche una minima distrazione potrebbe costare cara”.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “i dati di ieri si confermano in senso peggiorativo. 14 nuovi positivi e 2 guariti”


“I dati di ieri confermano purtroppo in senso peggiorativo la situazione attuale, perché abbiamo avuto 14 nuovi positivi e due soli guariti”. E’ l’aggiornamento dato oggi dal sindaco Luciano Bacchetta sull’emergenza da Covid-19 a Città di Castello. “In questi ultimi due giorni abbiamo avuto un’impennata di casi positivi e una diminuzione molto forte di persone guarite”, ha rilevato il primo cittadino, segnalando come “questo testimoni come la circolazione del virus sia molto intensa, anche per il particolare periodo nel quale ci troviamo, che favorisce le relazioni sociali, i contatti umani, gli incontri”. “Mentre per alcune settimane il numero dei guariti è stato superiore a quello dei positivi, ieri e oggi questo rapporto si è invertito nettamente, per cui è evidente che il virus abbia colpito in maniera abbastanza consistente, anche se il dato dei 14 nuovi positivi non ci deve allarmare, perché ci vuole grande equilibrio in queste situazioni”, ha sottolineato Bacchetta, che ha invitato “alla massima prudenza e al massimo rispetto delle regole, perché questo è nell’interesse di tutti noi”. “Le prescrizioni che ci sono state date ieri dal Governo, che fanno dell’Italia una zona rossa dal 24 dicembre fino all’Epifania, sono finalizzate a evitare una ulteriore espansione del virus, per cui dobbiamo attenerci scrupolosamente a quanto è stato disposto”, ha rimarcato il sindaco, che ha ricordato come in ospedale si trovino ricoverati attualmente otto tifernati, di cui uno in terapia intensiva. “Lo specchio fedele delle caratteristiche della seconda ondata, che a Città di Castello ha colpito prevalentemente la fascia medio-giovane, più esposta per stile di vita, con un decorso del contagio ed effetti diversi rispetto alla prima fase, dove sono stati molti di più gli anziani, con conseguenze più gravi”, ha osservato Bacchetta. Il sindaco ha riferito della riunione di ieri con il prefetto di Perugia sulla riapertura delle scuole superiori a partire dal 7 gennaio 2021, dando conto delle “molte incertezze che permangono sugli orari di ingresso, su un ipotetico scaglionamento fra mattina e pomeriggio, sulla questione dei trasporti scolastici”. Il primo cittadino ha, quindi, ricordato che domani alle ore 19.00 davanti all’ospedale si terrà la bella cerimonia organizzata dal Rotary Club con la Corale Marietta Alboni. “Un’iniziativa finalizzata a manifestare sostegno, gratitudine e solidarietà agli operatori sanitari, che da tanti mesi sono in prima linea a combattere il Covid e che vogliamo di nuovo ringraziare per il loro impegno”, ha affermato Bacchetta. “Lunedì verrà in Comune sua eccellenza il vescovo monsignor Domenico Cancian per i tradizionali auguri di Natale e per la benedizione del presepe che ci è stato donato dall’Associazione Amici del Presepio”, ha preannunciato il sindaco, aggiungendo: “Davanti al presepe che ha realizzato prima della sua scomparsa, ci sarà una piccola cerimonia in ricordo dell’amico Giulio Mariucci per ricordare uno dei personaggi più significativi, brillanti, simpatici e umani e della nostra città”.
CDCNOT/20/12/19/COMINLINEA/552/MB

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Arezzo: un piano di sviluppo per proiettare il Tennis Giotto verso il futuro. Nel nuovo anno sono stati previsti digitalizzazione, nuovi spazi al coperto e secondo campo da padel

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Un piano di sviluppo per proiettare il Tennis Giotto verso il futuro. L’emergenza sanitaria non ha frenato il dinamismo del circolo aretino che, in vista del 2021, ha presentato progetti e investimenti per consolidare la propria attività tra digitalizzazione, nuovi spazi al coperto e inaugurazione di un secondo campo da padel. Le novità sono state illustrate dal presidente Luca Benvenuti nella lettera di fine anno inviata ai soci che ha rappresentato l’occasione per tracciare un bilancio degli ultimi mesi e, soprattutto, per condividere i prossimi passi. «Mai come in questo momento storico – spiega il presidente, – il Tennis Giotto si è dimostrato coeso, forte e ricco di quei valori che ne fondano lo spirito. Nell’attuale contesto di indeterminatezza dove sembra impossibile strutturare progetti, il nostro Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno che la cosa migliore sia quello di ricominciare a pianificare il domani: i nostri soci hanno bisogno di sognare un circolo ancora migliore e capace di investire sul proprio futuro».
Il primo investimento previsto e già in corso di attuazione fa riferimento alla digitalizzazione delle attività, con l’adozione di nuove tecnologie per le anagrafiche, per il controllo degli accessi, per la sicurezza e per la generale fruizione dei servizi. Ad essere stata deliberata è anche la realizzazione del secondo campo di padel che, previsto con copertura (processi autorizzativi permettendo), consentirà di sviluppare ulteriormente questo sport sul territorio cittadino e di prevederne anche una vera e propria programmazione didattica. Uno specifico progetto sarà destinato in particolare allo sviluppo della vita associativa attraverso la realizzazione di nuovi spazi al coperto in linea con le norme anti-contagio, con la sostituzione dell’attuale struttura esterna al ristorante, ora fruibile pienamente solo in estate, con una soluzione di nuova generazione che prevede una “pergola-bioclimatica” in grado di offrire un benessere costante al mutare delle condizioni atmosferiche e con il minimo dispendio energetico. Ad essere stata prevista, infine, è anche la ristrutturazione dell’area ristoro e relax nel parco della piscina. Questi interventi rientrano nel più complessivo “Piano di Sviluppo Giotto 2021-2025” e, motivati dall’obiettivo di sviluppare e migliorare le attività sportive e sociali del circolo, prevedono solo per il primo anno un investimento di oltre 200.000 euro. «L’ultimo anno – continua Benvenuti, – è stato caratterizzato da incertezze, impossibilità di godere pienamente dei servizi, continue riorganizzazioni e limitazioni alle attività sportive e sociali. Nonostante questo, ogni singolo socio ha continuato a sostenere il circolo, rispettando le regole e alimentando con comprensione ed entusiasmo quel senso di appartenenza e di famiglia che ci rende così fieri e speciali. Il Tennis Giotto è abituato a vincere titoli importanti e riconoscimenti, ma questo spirito è per noi la vittoria più bella ed è una motivazione a guardare in avanti per un costante miglioramento del circolo»

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Politica: Civici Per Città di Castello “vogliamo inaugurare una stagione nuova, quella attuale volge al tramonto. Il nostro obbiettivo è iniziare un percorso basato sul confronto dei contenuti, al fine di arrivare ad una piattaforma condivisa”

“I Civici per Città di Castello vogliono essere un momento culturale e politico della Città, nati dalla fine ingloriosa di una maggioranza di Centrosinistra totalmente appiattita sul potere fine a se stesso, autoreferenziale del Sindaco Luciano Bacchetta.
Da molto tempo i consiglieri di maggioranza venivano chiamati solo ed esclusivamente per approvare scelte mai discusse e nemmeno illustrate, fatte e pensate altrove.
Siamo usciti dalla maggioranza per ridare dignità politica alla nostra presenza e a chi ci ha votato, vogliamo aprire un dialogo diretto con la gente per la gente, affrontando i temi veri della città che emergono da un dibattito che deve essere libero da recinti ideologici, che possa affrontare con la Città tutte le emergenze che sono emerse e che ci stanno segnalando da più parti, in modo libero e senza pregiudizi vincolati al consenso immediato e di scambio.
La nostra collocazione, come la definizione di civici indica, non avrà mai più riferimenti ideologici, sarà solo libera espressione di idee al servizio della Città vissuta come soggetto attivo e non passivo.
Vogliamo inaugurare una stagione nuova, quella attuale volge al tramonto in modo mesto e nervoso, vogliamo iniziare un percorso basato sul confronto dei contenuti al fine di arrivare ad una piattaforma condivisa di cose da fare con chiunque abbia a cuore gli interessi di questa splendida Città e dei suoi operosi cittadini.
Pensiamo al tema infrastrutturale mai affrontato con decisione da questa amministrazione, il lasciato Mariani da anni ai margini di ogni tipo di opera che potesse alleviare le sofferenze dei nostri malati e di chi si trova nello stato di bisogno. Il nostro brutto isolamento che ci ha portato ad una crisi economica ormai irreversibile a detta di molti.
Un Centro storico più libero dal traffico, riscoperto non solo nel suo splendore artistico e storico ma anche commerciale. Vogliamo dire basta allo spostamento di attività commerciali in periferia svuotando il centro storico della sua capacità attrattiva. Una viabilità non confusionaria come quella attuale ma degna di una Città che veda rispettata la vocazione del nostro Centro che dovrà essere servito da più parcheggi.
L’abbattimento delle barriere architettoniche la cui soluzione non è più rinviabile ne tantomeno eludibile con i noti modi della vecchia politica.
Sostegno concreto alle realtà produttive del nostro territorio, a quelle presenti e a quelle future, perseguendo uno sviluppo economico sostenibile con l’impiego irrinunciabile di tutte le risorse disponibili anche europee. Che torni il Nostro, ad essere bacino di attrazione per le imprese innovative creando così solide basi per il lavoro.
Attenzione costante e bilanciata alla valorizzazione vera delle nostre Frazioni tutte, senza che nessuna sia dimenticata.
Una macchina comunale registrata a dovere nei suoi apparati ed uffici, rimessa in condizione di svolgere con efficienza, competenza e serenità un servizio pubblico che abbia a cardine la centralità dei Cittadini e dei Loro Bisogni.
Siamo convinti che il patrimonio culturale della Nostra Città, fatto di beni e di personalità qualificanti, che in tanti non hanno la fortuna di poter vantare, se adeguatamente divulgato ed aggregato, sarà una delle forze motrici per il nostro turismo e la nostra inevitabile rinascita economica.
Riconfermiamo la nostra piena solidarietà e comprensione alla dimissionaria Assessore Bartolini ed al Consigliere Procelli, bersagli facili delle prepotenze di quei consumati “Praticoni della Politica” che sono ormai privi di ogni ragion d’essere perché funzionali solo a se stessi e senza idea di futuro per la Nostra, nonostante loro, Splendida Città”.
Città di Castello 19/12/2020.

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