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La bellezza salverà il mondo. Le opere del museo diocesano di Città di Castello, in rete

Anche l’arte, in questo periodo di emergenza legata al covid 19, cerca di fare la sua parte. Catia Cecchetti, direttrice del museo diocesano di Città di Castello, ha lanciato alcuni giorni fa un’interessante iniziativa. La Bellezza salverà il mondo, questo il titolo. Tutti i dettagli nel servizio

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Lo sport ai tempi del coronavirus, cosa ne pensano i medici sportivi. Intervista al dott Valerio Vergni

“Fermare tutto, non ha senso continuare in questo modo. Lo sport, non può far correre rischi ai propri tesserati, non avrebbe senso. Quando si ripartirà, spero al più presto, dovranno necessariamente cambiare le abitudini, niente dovrà essere più come prima”

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Emergenza Covid-19, all’Istituto Prosperius Tiberino i pazienti vengono seguiti dagli specialisti con servizi da remoto

Anche in periodo di Coronavirus le attività dell’Istituto Prosperius Tiberino continuano e si adeguano alle difficoltà create dall’emergenza con la creazione di servizi innovativi coerenti con la situazione attuale.
E’ infatti di ieri la notizia dell’implementazione del servizio di supporto psicologico creato insieme al Comune di Umbertide dove l’Istituto ha messo a disposizione della comunità alcune ore del suo psicologo, Dott. Federico de Salvo, per aiutare coloro che ne hanno bisogno.
Inoltre lo staff di riabilitazione dell’Istituto composto dal Direttore Sanitario Dr. Marco Caserio, dal Direttore Tecnico Stefano Fiorini e dai coordinatori dei fisioterapisti Stefano Fiorucci e Massimo Nardi, ha ideato e avviato un servizio destinato a circa 40 pazienti che fruivano del servizio di riabilitazione ambulatoriale che è stato temporaneamente sospeso, in via precauzionale, a causa del Covid-19.
Il servizio consiste nel continuare a seguire gli utenti con servizi da remoto: con alcuni è stato approntato il collegamento con WhatsApp per vedere se eseguono gli esercizi in modo corretto ed inserirne alcuni nuovi; ad altri, anziani e pazienti neurologici, vengono dispensati piccoli consigli telefonici. “Il monitoraggio proseguirà fino alla fine dell’emergenza ovvero fino a quando riusciremo a riaprire i servizi ambulatoriali – dice il dott. Caserio. Riscontriamo un forte apprezzamento del servizio da parte dei nostri pazienti che non si sentono abbandonati ed inoltre siamo molto contenti per il miglioramento che possiamo oggettivamente appurare quotidianamente”.
Ad oggi in Istituto sono ricoverati circa 75 pazienti che possono essere classificati come semi acuti con patologie ortopediche e neurologiche e necessitano di riabilitazione.
Questi pazienti non destano preoccupazione per l’infezione da Covid-19 visto che provengono da strutture sanitarie che garantiscono il loro stato di salute, comunque le procedure interne prevedono per i nuovi un periodo di osservazione in camere singole o doppie con trattamenti riabilitativi personalizzati per almeno una settimana allo scopo di diminuire al massimo il rischio di contagio.
“La tranquillità e la sicurezza dei pazienti e dei dipendenti – dice l’amministratore delegato Prof. Mario Bigazzi – per noi viene al primo posto tanto che ci siamo adoperati affinché fossero rispettate tutte le norme previste dal Dpcm, dalla dotazione di DPI alla riduzione degli ingressi da parte degli esterni alla creazione di un triage esterno alla struttura, in modo che tutti gli operatori possano dare serenamente il loro contributo in un momento come questo. Voglio ringraziare e fare un plauso a tutti i dipendenti, a partire dal direttore sanitario, che hanno aumentato il loro impegno gravandosi di ulteriore lavoro per erogare un servizio importante per la comunità”.
“Essere a capo di una società come l’Istituto Prosperius Tiberino – afferma il presidente Giuseppe Barberi – che, anche in questo momento si è dimostrata resiliente e capace di reinventare servizi in grado di apportare un valore aggiunto per il territorio, è motivo di orgoglio e soddisfazione. Voglio, infine, ribadire che il Tiberino è a disposizione sia delle istituzioni come Usl Umbria 1 e Comune di Umbertide sia delle associazioni come la Protezione Civile per collaborare in azioni che possano contribuire a migliorare la vita delle persone che vivono nel nostro territorio”.

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Denunciati due italiani a Sansepolcro. Tra i reati contestati, violazione delle disposizioni governative su Covid 19

Continua l’opera di monitoraggio, da parte dei Carabinieri della compagnia di Sansepolcro, al fine di far rispettare le misure di contenimento, poste in atto dal Governo e mirate al diffondersi del virus Covid 19. Nella tarda notte di ieri, nel pressi di un noto centro commerciale biturgense, i militari hanno sorpreso due italiani quarantenni, con numerosi precedenti penali, che si aggiravano con fare sospetto nei dintorni dell’edificio. Nessuno dei due, ha saputo fornire giustificazione, in merito alla presenza sul posto, per questo i Carabinieri hanno provveduto a perquisire, con cura, il mezzo. E’ stata rinvenuta, sotto il tappetino del conducente, una patente di guida falsa. Uno dei due, con residenza in Umbria, è risultato inadempiente al foglio di via obbligatorio, per questo motivo è scattata la denuncia. I reati contestati sono, falso materiale, violazione degli obblighi che derivano dal foglio di via, ricettazione, guida con patente revocata, in ultimo mancata osservanza al provvedimento dell’autorità con riferimento all’emergenza Covid-19.

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Enea Paladino, via social, comunica il primo caso di positività al Covid 19, nel comune di Citerna

“Anche il nostro comune non è esente dal Covid 19, poco fa ASL 1 mi ha comunicato il primo caso di positività al Coronavirus. Si tratta di una persona attualmente ricoverata in ospedale. Sono stati attivati tutti i controlli per la messa in sicurezza, e i suoi contatti sono stati posti in isolamento. Esprimo la mia personale vicinanza e solidarietà a questa persona e alla sua famiglia”

dice il sindaco – I suoi contatti sono già sotto sorveglianza, in isolamento. A questa persona e alla sua famiglia va tutta la mia vicinanza morale e solidarietà”.

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Emergenza Coronavirus: comitato presepe San Giustino dona 2000 euro a Protezione Civile e alla Croce Bianca

Il Comitato del Presepe Vivente al Castello Bufalini si unisce in questo difficile momento a tutti coloro che si stanno adoperando per aiutare la nostra comunità a fronteggiare l’emergenza e sostenere quanti si trovano in situazioni di necessità. Nel ringraziarli del loro lodevole operato, il comitato dona la somma di euro 2.000 (cifra destinata originariamente alla cena conviviale di ringraziamento per tutti i figuranti partecipanti al presepe e non più svoltasi per motivi di sicurezza). Tale somma sarà devoluta in parti uguali alla Protezione Civile e alla Croce Bianca. Il nostro pensiero va all’intera comunità sangiustinese e a tutta la nostra Italia. Forza uniti ce la faremo

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Emergenza Coronavirus: Bettarelli (PD) “50 per cento indennità consiglieri Pd per contrastare pandemia”

È un momento critico per la nostra Regione, l’emergenza Coronavirus è nel pieno del suo sviluppo, purtroppo i dati parlano chiaro e la crescita del contagio è esponenziale. Nei giorni scorsi abbiamo a più riprese chiesto a Regione e Aziende Sanitarie di fare di più e di fare meglio. Lo
abbiamo fatto tramite atti politici ed istituzionali ma in questo momento ci rendiamo conto che la vicinanza istituzionale non basta.
Serve un segnale chiaro, possiamo fare qualcosa in più e dobbiamo farlo.

Durante la seduta di ieri è stato istituito un conto corrente bancario, aperto dalla Regione Umbria, per raccogliere eventuali donazioni da destinare a tutti quegli interventi che possano contrastare gli effetti diretti ed indiretti del Coronavirus nei nostri territori.

Ora vogliamo dare un messaggio chiaro: noi per primi dobbiamo sostenere le persone che in questo momento stanno combattendo questa guerra.
Donare fino a che l’emergenza non sarà conclusa e
donare subito la metà della nostra indennità per contribuire nel fronteggiare questa situazione.

Noi lo faremo, sarebbe importante che lo facesse l’intero Consiglio Regionale e la Giunta Regionale: è il momento di scegliere e di agire, insieme e concretamente a fianco della nostra Regione.

Info e dettagli all’interno del comunicato del Gruppo Pd Regionale

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Emergenza Coronavirus. I consiglieri di opposizione lanciano una proposta concreta: devolviamo i nostri gettoni alla Balducci. Stessa richiesta alla Giunta

È il momento delle scelte concrete e degli atti di fronte all’emergenza. Per stare al fianco di chi sta combattendo questa difficilissima guerra, abbiamo deciso come consiglieri comunali di opposizione, anche per svolgere fino in fondo il nostro ruolo istituzionale, di devolvere i nostri gettoni di consiglieri per i mesi di marzo, aprile e maggio alla Residenza Balducci, dove c’è stato il primo caso di Coronavirus ed è anche un ente comunale, e che di certo ha bisogno di ogni risorsa. Chiediamo ai consiglieri di maggioranza, con spirito repubblicano, di fare lo stesso. E chiediamo alla Giunta, al Sindaco e al presidente del Consiglio di devolvere alla Balducci parte delle loro indennità per i mesi di marzo, aprile e maggio. Sono piccoli segnali che cementano però la comunità. Bisogna farsi modello di comportamento e impegnarsi concretamente nei limiti dei ruoli. I nostri anziani alla Balducci sono la nostra storia di umbertidesi. Insieme ce la faremo.

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Coronavirus, prorogate fino al 30 giugno autocertificazioni e attestati ISEE per ticket

È prorogata fino al 30 giugno 2020 la validità delle autocertificazioni delle fasce di reddito (ERA, ERB, ERC) utili per le prestazioni rese in ambito sanitario, in scadenza il 31 marzo 2020.
La proroga è stata stabilita con Ordinanza del presidente della Giunta regionale n. 8 del 6 marzo 2020, per limitare l’assembramento di persone nelle sedi delle Asl e limitare la diffusione della malattia infettiva Covid-19.

Anche la scadenza del 15 gennaio 2020 (già prorogata al 31 marzo 2020) per gli attestati ISEE presentati nel 2019 è prorogata fino al 30 giugno 2020.

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Coronavirus, appello alle aziende chiuse: “Prestate alla Regione le vostre mascherine”

Appello del presidente Rossi per un ‘prestito di solidarietà’ alle aziende che usano, per i loro processi, mascherine con filtro FFP2 e FFP3 e i cui stabilimenti in questo momento sono magari chiusi. “Prestate i dispositivi che avete in magazzino al Servizio sanitario nazionale – propone Rossi – e quando gli approvvigionamenti saranno più costanti la Regione provvederà a restituire questo prestito”.

Le aziende a cui si rivolge riguardano più settori, come ad esempio quello orafo o che ha a che fare con cromature galvaniche. L’appello e l’invito a sottoscrivere un patto è contenuto in un manifesto predisposto in queste ore e già on line.

Le mascherine FFP2 e FFP3 sono dispositivi di protezione individuale preziosi per le attività chirurgiche complesse. Anche alcune migliaia di mascherine in più possono essere importantissime per tutti gli operatori sanitari in prima linea contro il coronavirus. Le aziende che intendono raccogliere l’appello possono telefonare al 335.440659 oppure scrivere a d.testi@estar.toscana.it

“Insieme – conclude Rossi – ce la possiamo fare”.

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Coronavirus, 152 nuovi casi in Toscana. In tutto sono 1.482 i contagi

Sono 152 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani. Salgono dunque a 1.482 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. 17 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), 8 guarigioni cliniche e 38 decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 1.419. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone, da 65 a 100 anni, tutte affette da più patologie.

Questi i decessi che si sono verificati in Toscana, con l’indicazione di sesso, età, comune del domicilio: M, 79 anni, Pisa; M, 77, Licciana Nardi; M, 87, Mulazzo; M, 84, Villafranca in Lunigiana; M, 81, Castelnuovo in Garfagnana; M, 70, Agliana; M, 98, Livorno; M, 93, Pisa; F, 92, Lucca; F, 94, Livorno; M, 65, Fivizzano; F, 96, Mulazzo; F, 79, Firenze; M, 88, Poggibonsi; M, 83, Livorno; M, 70, Quarrata; F, 100, Carmignano; F, 69, Montopoli Valdarno; M, 87, Carrara; M, 77, Lucca; M, 82, Camaiore; M, 72, Lucca; F, 81, Lucca; F, 80, Capannori; M, 82, Porcari; M, 81, Montignoso; F, 78, Forte dei Marmi; M, 82, Carrara; F, 91, Fivizzano; M, 78, Stazzema; M, 66 Collesalvetti;

Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 679, di cui 178 in terapia intensiva.

Questi i numeri che fotografano la situazione toscana a giovedì 19 marzo, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute, e comunicati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Di 1.482 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 349 Firenze, 145 Pistoia, 70 Prato (totale Asl centro: 564), 230 Lucca, 200 Massa-Carrara, 146 Pisa, 62 Livorno (totale Asl nord ovest: 638), 89 Grosseto, 78 Siena, 113 Arezzo (totale sud est: 280).

Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 8.873 tamponi, su 7.871 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente).

A proposito dei dati comunicati ieri, è opportuno segnalare un errore nel dato comunicato sui casi di Arezzo. Una approfondita revisione delle modalità di refertazione eseguita dagli uffici dell’assessorato che si occupano della raccolta dei dati da parte delle Asl ha comportato una rimodulazione dei dati per quanto riguarda, appunto, Arezzo. Il dato di ieri, 18 marzo, è di 91 casi, quello di oggi è di 113 casi in tutto.

Dal monitoraggio giornaliero sono invece 7.433 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 2.040 nella Asl centro, 2.832 nella Asl nord ovest, 2.561 nella Asl sud est.

Le informazioni sui singoli casi saranno fornite dagli uffici stampa delle aziende sanitarie, nel rispetto della privacy, con successivi comunicati stampa o per telefono.

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Coronavirus, test e istruzioni per l’uso delle mascherine ‘toscane’. Nuova ordinanza

Il presidente Rossi l’aveva anticipato domenica scorsa, il 15 marzo, quando montava la polemica da parte di infermieri e medici sulle mascherine chirurgiche della Protezione Civile nazionale e sulla loro adeguatezza. Ed eccole le istruzioni toscane all’uso dei vari dispositivi, allegate alla nuova ordinanza (la n. 17 del 19 marzo), ma anche i risultati delle analisi di laboratorio eseguite dall’università  sulle mascherine fatte produrre dalla Regione. Perché in questo momento di emergenza sanitaria, aveva spiegato già nei giorni scorsi il presidente, “dobbiamo utilizzare tutto quello che abbiamo a disposizione”, anche se privo o mancante dell’ultimo timbro.

Domani, fanno sapere dagli uffici della giunta, saranno distribuite altre 35 mila mascherine marchiate CE, 54 mila ‘autoprodotte’ in Toscana e 40 mila della Protezione civile.

Prima si usino naturalmente quelle chirurgiche marchiate CE (per la precisione CE UNI EN 149:2009), si scrive nell’ordinanza; ma poi, se quelle a disposizione nei magazzini Estar marchiate CE – che la centrale d’acquisto sta cercando ovunque e con ogni sforzo – non saranno a sufficienza, i sanitari utilizzino in ospedale quelle di tessuto che la Regione sta facendo produrre: sicure e già testate dal dipartimento di chimica dell’università di Firenze, sia pur in attesa di validazione da parte dell’istituto superiore di sanità come quelle della Protezione civile.

Del resto non si tratta di dispositivi non controllati. Il laboratorio dell’università attesta che le mascherine ‘toscane’ sono in grado di bloccare in ambo i sensi qualsiasi particella più grande di due millesimi di millimetro. Fino ad un millesimo di millimetro la percentuale di filtraggio oscilla tra il 99,7 e il 99,5 per cento, a mezzo millesimo di millimetro scende a 97,1 dall’interno all’esterno e al 95,8 dall’esterno all’interno, sotto tre millesimi di millimetro risale al 98 e 96,9 per cento. Sono compatibili con i requisiti di sicurezza delle mascherine chirurgiche marchiate.

Naturalmente le mascherine vanno utilizzate in modo corretto. Mentre si indossano e dopo averle tolte dalla confezione, va evitato di toccarle con le mani e, se proprio necessario, conviene lavarsele prima e dopo. Altrettanta cautela va impiegata nel tirarle via: lavarsi di nuovo le mani, sciogliere i lacci (prima quelli in basso), gettare la mascherina in un sacchetto di raccolta dedicato guardando bene di non toccarla all’interno, lavarsi ancora le mani.

Le mascherine sono monouso. Appena si inumidiscono con il respiro e in ogni caso alla fine del turno vanno gettate. Vanno utilizzate, si raccomanda nell’allegato all’ordinanza, quando non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza da altre persone.

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Emergenza coronavirus: le condoglianze del Sindaco per l’anziana tifernate deceduta a Perugia

Emergenza Coronavirus. Giovedì 19 Marzo 2020, Seconda dichiarazione del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta: “Siamo molto addolorati per la scomparsa della nostra concittadina di 80 anni, ricoverata a Perugia che non è riuscita a vincere la sua battaglia contro il Coronavirus. La notizia di questa morte ci colpisce ed esprimiamo a nome della città il cordoglio più sentito alla famiglia. Come nel caso di Ivano Pescari, verrà il momento in cui potrà essere ricordata. In questo momento questa perdita ci induce ad osservare con rigore l’isolamento sociale, che protegge noi stessi ma sopratutto gli anziani che sono l’anello debole dell’emergenza. Facciamolo anche per loro: restiamo in casa”.

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Coronavirus, altro decesso a Perugia, una donna di Città di Castello

La Direzione dell’ospedale di Perugia comunica il decesso per coronavirus di una paziente già ricoverata. Si tratta di una donna di 80 anni di Cittá di Castello, ricoverata dal 13 marzo, che si è spenta nel pomeriggio di oggi, presso il reparto di Malattie infettive.
Il personale sanitario ha provveduto ad informare i familiari e il commissario dell’Azienda ospedaliera, anche a nome della direzione e del personale, ha espresso le condoglianze alla famiglia e alla comunità di Città di Castello, attraverso il sindaco Luciano Bacchetta.

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Pietralunga, la “Giuliano Tartufi” dona 20 mila euro per l’emergenza covid 2019

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Bel gesto di solidarietà dal settore imprenditoriale locale. La Giuliano Tartufi, azienda con sede a Pietralunga e 70 dipendenti, che ha sempre mostrato una particolare sensibilità verso le tematiche che riguardano la collettività e il sociale, “pur essendo consapevole di portare solo una goccia nell’oceano delle attuali necessità in cui versa il nostro sistema sanitario nazionale”, ha deciso di fare una donazione al comune di Pietralunga”. “Lo stesso – ha precisato Giuliano Martinelli, titolare dell’azienda – attraverso il sindaco di Pietralinga Mirko Ceci (nella foto davanti all’azienda con alle spalle il tricolore) individuerà la struttura o…

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Secondo caso di coronavirus a Sansepolcro. Si tratta anche in questo caso di un operatore sanitario, un uomo di 48 anni residente nella città bitugernse

Il sindaco comunica che si registra il secondo caso positivo di coronavirus a Sansepolcro.

Si tratta anche in questo caso di un operatore sanitario, un uomo di 48 anni di Sansepolcro. Non lavora in ospedale a Sansepolcro.

Essendo un professionista del settore, l’uomo ha seguito tutti i protocolli previsti, osservando fin da subito un rigido isolamento (esteso anche alla sua famiglia) che va avanti gia da due settimane.

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Emergenza Coronavirus: Carizia “vicino ai tre positivi al virus, a loro faccio un grande in bocca al lupo”

Purtroppo la “bestia”, così io chiamo il Covid-19, è arrivata anche nel nostro Comune. Attualmente sono tre i nostri concittadini che risultano positivi. A tutti loro va il mio più grande in bocca al lupo per una pronta guarigione e un abbraccio molto forte va a tutti i loro familiari che stanno attraversando momenti di grande difficoltà.Occorre tenere duro. Occorre cambiare il più possibile i nostri comportamenti. Quelli che escono tanto per uscire dovrebbero capire che ci sono delle persone che sono costrette a uscire: penso ai lavoratori, agli operatori sanitari a cui va un grande saluto di affetto, penso ai farmacisti, penso a chi lavora nella grande distribuzione.Penso che gli altri, un attimo prima di aprire la propria porta, dovrebbero pensarci, perché stanno facendo un danno a tutta la nostra comunità.Faccio un esempio tanto banale. Un signore domanda: posso potare gli alberi nel mio giardino isolato?Io gli rispondo: sì, ma c’è un problema. Se lei cade da quell’albero e ha bisogno delle nostre strutture sanitarie, il danno lo fa verso la salute di tutti, perché entra dentro un ospedale e occupa personale sanitario che dovrebbe fare altro.Quindi pensateci prima di fare qualsiasi gesto: c’è un contagio in corso.Saluto tutte quelle persone che invece hanno capito il momento drammatico che stiamo vivendo: grazie di non essere egoisti, grazie di stare a casa. Sono e sarò sempre accanto a voi perché state dimostrando di essere dei veri cittadini modello.

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Marco Casucci (Lega) “Appoggio la richiesta all’Asl da parte del sindaco Santucci che chiede tamponi diffusi a Badia Tedalda e a Ponte Presale (Sestino)”

“Appoggio il pressing che il sindaco di Badia Tedalda, Santucci, prosegue nei confronti dell’Asl Toscana sud est e del direttore D’Urso. I tamponi diffusi sono fondamentali in particolare per quelle comunità locali, come Badia e Sestino, particolarmente ristrette e dove si verificano tanti casi. Sarebbe una procedura per garantire la salute pubblica e per tranquillizzare il paese, l’intera comunità. A Badia, ma anche a Sestino, servirebbero almeno cento tamponi visti i contatti avuti dal medico di base e dall’operatrice della Misericordia risultati positivi al coronavirus. Non servono titubanze e tatticismi quando in ballo c’è la salute di oltre mille persone, il pensiero va soprattutto alle persone anziane e potenzialmente più esposte” manda a dire il Consigliere regionale Marco Casucci (Lega).
“Il focolaio tra Badia e Ponte Presale (Sestino) è ancora circoscritto a 3 km di raggio ma si allargherà a macchia d’olio se non si interviene subito (in 2 giorni) con tamponi a tutti i sintomatici (febbricitanti) di Badia e Ponte Presale ed anche agli asintomatici di primo contatto con i positivi” dichiara il sindaco di Badia Tedalda Alberto Santucci.

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