Ripartono alla grande i boys di Ermgroup San Giustino (PG), dopo lo stop delle festività, vincendo 3-1 nella difficile trasferta contro Zephyr Trading La Spezia. Risultato importante e di buon auspicio per la ripresa di campionato di serie B/M girone D. Un periodo di richiamo ha permesso di lavorare su alcune defaillance mentre altri angoli sono ancora da smussare, secondo le indicazioni ottenute dall’ultimo match. Complessivamente gli altotiberini hanno giocato bene, anche in attacco, limitando gli errori. Un piccolo calo è arrivato al terzo set, non permettendo di mantenere costante la concentrazione per tutta la partita, ma sono arrivati segnali positivi che hanno consentito di strappare l’incontro ai padroni di casa. Questi giorni è fondamentale migliorare alcuni aspetti di gioco, per affrontare al meglio una gara importante come quella casalinga di domenica, contro la temibile avversaria bolognese, Geetit Bologna (BO), reduce dalla vittoria al tie break nel derby contro Cesena, che gli ha permesso di piazzarsi con 27 punti al secondo posto, due sopra i biancoazzurri.Una squadra che punta ai play off e alla promozione in A3. Si attende con trepidazione questo incontro che fornirà risposte importanti per il proseguo del campionato.
Luciano Bacchetta celebra le nozze di Donatello Torrioli e Federica Meoni
E’ stato il sindaco Luciano Bacchetta, a celebrare le nozze in ambito civile tra, Donatello Torrioli e Federica Meoni, celebrate nella Residenza Municipale. Una coppia di sposi molto conosciuta in città per l’attività professionale-lavorativa, l’impegno civile in diversi settori della comunità locale. Il dottor Donatello Torrioli, dal 2015 è direttore della struttura complessa del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Città di Castello, dopo aver svolto per oltre trent’anni la sua apprezzata attività nella sanità tifernate: si è distinto anche alla guida del Lions Club come socio e Presidente per numerose iniziative di carattere sociale e culturale in favore della propria città assieme alla propria consorte, Federica Meoni. Durante la sentita celebrazione, il sindaco Bacchetta, ha letto un pensiero di buon augurio agli sposi. Al termine della cerimonia la festa con i figli, Elisa, Giulia ed Edoardo, i nipoti e parenti più stretti.
Sansepolcro, i ringraziamenti dell’amministrazione comunale alla comandante della Polizia Municipale Brunella Proietti
L’amministrazione comunale di Sansepolcro desidera rivolgerei propri ringraziamenti alla dottoressa Brunella Proietti, comandante del corpo di Polizia Municipale, che si congeda dal Comune per andare in pensione. Insediatasi a Sansepolcro il 16 maggio del 1984 dopo un’esperienza di tre anni nel vicino Comune di San Giustino, la dottoressa Proietti lascia l’ente dopo quasi 36 anni di servizio sui 39 complessivi di attività professionale.
“La Comandante Proietti è stata un vero e proprio punto di riferimento per la macchina comunale – dichiara il sindaco Mauro Cornioli – In questi anni ha affiancato con professionalità i vari sindaci, amministratori e consiglieri comunali che si sono succeduti nel tempo. Si conclude oggi una carriera lavorativa caratterizzata da responsabilità, dedizione e senso civico. Queste caratteristiche, unite ad una grande preparazione e competenza, hanno contribuito in modo impeccabile a tutelare l’intera comunità. Il Comune di Sansepolcro esprime profonda e sincera gratitudine a Brunella, alla quale vanno i nostri migliori auguri per un meritato riposo.”
Accoltellamento a Sansepolcro, dichiarazione del sindaco Mauro Cornioli. “Le persone coinvolte nell’episodio non erano del posto
“L’amministrazione comunale di Sansepolcro desidera rivolgere un plauso alle nostre forze dell’ordine per aver individuato e fermato in tempi rapidi i responsabili di questo grave fatto di cronaca.” Queste le prime parole del sindaco Mauro Cornioli a seguito della vicenda che lunedì scorso ha visto una violenta lite tra due uomini degenerata in accoltellamento.
“Stando alle ricostruzioni dei carabinieri, si sarebbe trattato di un regolamento di conti tra due persone che non risiedono a Sansepolcro – ha spiegato il primo cittadino – Fortunatamente c’è stata fin da subito una grande collaborazione da parte dei nostri concittadini sia nel dare informazioni su quanto accaduto, sia nel sollecitare i soccorsi. A loro va il mio personale ringraziamento per aver contribuito con grande senso civico e responsabilità al fermo per tentato omicidio del responsabile del fatto.”
Studenti al freddo, torna il caos riscaldamenti negli istituti superiori: PD Arezzo “la provincia prenda provvedimenti”
E’ passata una settimana dal rientro a scuola di migliaia di studenti che frequentano gli istituti superiori della provincia, e già si contano a decine le segnalazioni di malfunzionamenti e guasti agli impianti di riscaldamento; da Arezzo al Valdarno, passando per Valdichiana e Casentino: nessuna zona sembra immune dalle segnalazioni partite da studenti e insegnanti circa le temperature polari che si registrano nei plessi scolastici superiori in questi giorni: edifici la cui competenza ricade sull’ente Provincia. Si tratta di inconvenienti che di certo possono verificarsi in strutture datate come –purtroppo- lo sono la maggior parte degli edifici scolastici italiani; tuttavia, dall’amministrazione Chiassai ci saremmo aspettati un’attenzione maggiore e una capacità di prendere provvedimenti in anticipo, visti anche i ripetuti annunci della Presidente, la quale ha annunciato a più riprese che le sue priorità sarebbero state scuole e strade. Non si tratta, infine, di una problematica nuova, visto che nello stesso periodo del 2019 si erano verificati i medesimi episodi.Un fronte, quello dell’edilizia scolastica, che malgrado il tour portato avanti dalla Presidente in questi giorni, come di consueto a suon di comunicati stampa, non sembra portare risultati apprezzabili, anche perché dobbiamo ricordare che coloro i quali subiscono un disagio sono gli studenti costretti a frequentare le lezioni in ambienti tutt’altro che confortevoli. Per il gruppo consiliare “Centro-Sinistra per Arezzo” la scuola è sempre stata una priorità, e continuerà ad esserlo: ci aspettiamo che la Presidente scarichi le responsabilità sui tecnici, ma è invece l’ora che Chiassai Martini dica con trasparenza che intenzioni ha e inverta la rotta, smettendola di preferire le passerelle alla gestione dell’ordinario e, soprattutto, dedicandovi le giuste risorse a bilancio: un operato che predilige gli investimenti-spot a scapito dell’utenza è dannoso e privo di qualsiasi visione amministrativa.
Lignani (Fd’I) “Città di Castello merita di più, rischio marginalizzazione e per il cinquecentenario di Raffaello”
L’interrogazione a risposta scritta presentata dal sottoscritto lo scorso 23 dicembre riguardo l’organizzazione degli eventi per il cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio a Città di Castello ha avuto una replica da parte del Sindaco che desta preoccupazione per il ruolo marginale evidentemente destinato alla nostra Comunità. Nonostante le dichiarazioni di intenti di cui la risposta del Primo Cittadino è infarcita rimane la fredda logica dei numeri. Su 1150000 euro destinati dal Ministero all’apposito comitato, all’Umbria e al nostro Comune sono stati destinati la miseria di 65000 euro. Infatti la Mostra tifernate presso la Pinacoteca dovrà dividere questi fondi con Perugia e Spoleto per eventi concomitanti presso la Cappella di San Severo e il Deposito di Santo Chiodo. Il costo complessivo dei tre eventi è stato stimato in 120000 euro e quindi dovranno essere reperiti 35000 euro da non meglio specificati “contributi diversi” e 20000 attraverso l’art bonus e il finanziamento privato. Francamente, pur non potendo accampare paragoni con la Mostra sull’Urbinate prevista nei mesi prossimi alle Scuderie del Quirinale o agli eventi nella città natale dell’artista, ci sembra che il trattamento riservatoci sia troppo marginale per non dire umiliante. Dover poi rastrellare dai privati 20000 euro per una Mostra priva di grande appeal comunicativo nasconde il pericolo di una potenziale guerra tra poveri con il Festival delle Nazioni, anch’esso alla pressante ricerca di sponsorizzazioni private per poter offrire un evento se non competitivo almeno dignitoso. Il tempo stringe ma è ancora possibile intervenire: una città con la più alta concentrazione d’Italia di Parlamentari e rappresentanza al Governo può e deve far sentire la propria voce. Senza alcun intento polemico, il Viceministro, il Sottosegretario di Stato, i Deputati, in particolare modo quelli di maggioranza, è ora che interagiscano presso il Ministero per modificare una situazione che relega Città di Castello ai margini dell’evento raffaellita con tutte le conseguenze negative del caso per quanto concerne indotto economico e turismo. Si allega risposta scritta del Sindaco alla mia interrogazione e interpellanza sulla questione onde favorire una proficua discussione nel Consiglio comunale previsto per il prossimo 27 gennaio
Simone Cumbo vince il premio al concorso nazionale di poesia “premio Fragassi”
Simone Cumbo si è aggiudicato il primo premio assoluto del concorso nazionale di poesia ¨Premio Fragassi” indetto dall´Amministrazione Comunale del comune di Moscufo (PE).
L´amministrazione comunale e il sindaco, nel comunicare al poeta tifernate l´esito del concorso, riportano le motivazioni della
Giuria:¨Immediatezza e forza evocativa costruiscono un riuscito equilibrio tra detto e non detto, capace di significare sgomento e disillusione nella pregnanza della parola poetica. In quattro versi un orizzonte di senso¨.
PD Umbria: Bettarelli “ il commissario deve decidere se è parte della soluzione o parte del problema”
Il risultato elettorale del 27 Ottobre non è stato un caso ma la logica conseguenza di una serie di atti e di scelte compiute dal PD Umbro.
Il nostro elettorato si è mostrato più illuminato del gruppo dirigente e di fronte a tentativi gattopardeschi ha scelto di dare un segnale di netta e decisa discontinuità.
Ora è necessario ricostruire il rapporto tra il Partito Democratico e la società Umbra. Per fare ciò è fondamentale costruire un percorso congressuale che possa
consentire un confronto vero sulle idee e sull’identità prima che sulle persone, superando quello che è il problema dei problemi: una visione del partito personalistica
che vede nel consenso alla cordata di turno l’unico vero obiettivo strategico dell’azione politica. Così facendo negli anni si è persa di vista la funzione primaria del
Partito: una comunità valoriale capace di esprimere visioni prospettiche della società Umbra.
Dal 12 aprile del 2019 il PD non è riuscito a trovare il modo di discutere e ragionare su quanto accaduto. La gestione del Commissario è stata solo la prosecuzione
delle logiche che hanno caratterizzato il congresso del Dicembre 2018, con il limite oggettivo che a guidare quelle logiche è stato l’espressione massima di chi quel
congresso lo ha perso.
Il Commissario deve decidere se vuol essere parte della soluzione o vuole continuare ad essere parte del problema. Tentare di spiegare il risultato elettorale del 27
Ottobre solo come logica conseguenza delle vicende giudiziarie può essere utile alle coscienze personali ma non aiuta a comprendere le ragioni profonde di un sconfitta
epocale dalle cui responsabilità nessuno è immune.
Spero che si metta una parola definitiva alla logica delle riunioni in cui “amici degli amici” decidono il futuro di una comunità di donne e di uomini che hanno
determinato la storia di crescita civile e materiale della società Umbra.
C’è bisogno di lavorare per costruire un percorso congressuale che possa vedere al centro della discussione la proposta che il PD vuole avanzare all’Umbria, magari in
un congresso per tesi che possa distinguere in maniera netta la discussione sul cosa fare da quella sui gruppi dirigenti.
Pallavolo serie B1/F: Elena Ferrantello dopo la sconfitta di Moie: “fiducia e autostima per lavorare al meglio e conquistare la salvezza”
Ha ritrovato la B1 sabato scorso a Moie dopo la parentesi in C con la squadra della sua città, il Castelvetrano, ma per l’ultima arrivata in casa Co.Me.T. Città di Castello, il libero Elena Ferrantello (23 anni in aprile), il debutto pur sempre buono con la nuova maglia non è stato bagnato da un risultato positivo della squadra; anzi, lo 0-3 incassato in poco più di un’ora ha fatto capire quanto quest’anno sarà difficile percorrere la strada che conduce verso la salvezza. Una gara che fin da subito si è presentata in salita, quella contro la Moncaro Moie e che mai ha visto Vingaretti e compagne prendere il controllo della situazione. Cosa è successo? “Non siamo riuscite a entrare in partita perché sono venuti meno fondamentali quali la battuta e la ricezione – dichiara la Ferrantello – e dire che in settimana avevamo lavorato e anche bene, a mio avviso, sotto questo punto di vista. Il resto è venuto di conseguenza”. Qual è stato l’impatto con il nuovo girone di B1? “Ho subito notato come il livello sia superiore; magari, non parlerei proprio di “impatto”, ma la differenza è comunque venuta a galla, anche nella velocità del gioco. Chi sostiene che questo raggruppamento è di alto livello, ha senza dubbio ragione”. Sabato prossimo, si torna al Pala Ioan per affrontare la Volleyro Casal de’ Pazzi, avversaria che viaggia a -1 dalla coppia di testa Castelbellino-Montecchio; peraltro, è una formazione che conosci anche bene. “Sì, l’ho affrontata la passata stagione quando ero a Modica, perchè il Casal de’ Pazzi era inserito nel girone D. E’ una società che valorizza le giovani atlete e la squadra è davvero insidiosa: venirne a capo non sarà facile, anche se ho visto che i risultati a sorpresa spesso non mancano. Speriamo quindi di sovvertire il pronostico”. Sarà un’impresa titanica, a tuo giudizio, quella di conquistare la salvezza? “Bisognerà lavorare sodo sull’aspetto tecnico, ma fiducia e autostima sono gli ingredienti necessari per farlo nella maniera migliore. Non è il caso di mollare; anzi, dobbiamo fare un passo in più. Io ci credo”. Sei arrivata in Altotevere a fine anno; dopo un paio di settimane, come ti sembra questo ambiente? “Assolutamente buono sotto ogni profilo e debbo ancora conoscerlo. Fa più freddo che dalle mie parti, ma mi abituerò anche a questo clima”.
Tiferno Cambia chiede tempi e modalita’ di intervento del restauro mura urbiche e pone l’accento sul forte degrado del tratto su via Diaz e del torrione di san Giacomo
Da molti anni l’amministrazione comunale ha dato avvio a un lodevole intervento di restauro e recupero delle mura urbiche. Per quanto inerisce il tratto inerente il parco di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio (da piazza Garibaldi lungo Viale A. Diaz) è previsto da tempo un intervento di restauro. D’altro canto è sempre più evidente la situazione di forte degrado in cui versa il tratto che ha come perno l’antico Torrione di San Giacomo e che corre lungo la parte nord di Viale Armando Diaz. Tale situazione ha causato in più parti il distacco delle pietre con particolare riferimento a via Campo dei Fiori nella zona delle storiche “cerche”. Al di là della difficoltà di reperire risorse per un intervento di consolidamento risulta chiara negli anni un’insufficiente manutenzione per eliminare arbusti e piante infestanti. In particolare la manutenzione, l’utilizzo e la sistemazione del parco del Torrione San Giacomo andrebbe ripensato anche sulla base di un recupero degli antichi passaggi sotterranei e a favore della costituzione di classi all’aperto a servizio del vicino Liceo.
Ciò considerato abbiamo ritenuto utile presentare un’interpellanza per conoscere tempi e modalità di intervento del programmato restauro del tratto prospiciente il Parco di Palazzo Vitelli; per sapere le intenzioni e le prospettive della Giunta circa la situazione del Torrione di San Giacomo e le mura prospicienti Viale Armando Diaz: affinché la Giunta possa spiegare la mancanza di una puntuale manutenzione dei luoghi ancora non oggetto di un intervento di restauro.
Coltellate in pieno centro a Sansepolcro tra un italiano e un albanese
Prima l’incontro ai giardini di Piero, in pieno centro a Sansepolcro, per la restituzione di una piccola somma di denaro, poi la lite con tanto di accoltellamento. Questo quanto successo ieri nella cittadina biturgense, dove due uomini un 48enne di Viterbo ed 42enne originario dell’Albania, senza fissa dimora, entrambi con precedenti penali iniziano a discutere e passano poi alle vie di fatto impugnando coltelli, inscenando un vero e proprio duello, davanti agli occhi dei passanti, attoniti e terrorizzati per quanto stava accadendo. Ad avere la peggio, nella contesa, l’italiano che colpito al torace, si piega su se stesso, l’albanese dopo aver messo a segno il colpo si e’ allontanato a piedi in direzione del centro commerciale valtiberino.
Messa in mora operatori sanitari: Bettarelli (PD) “verificare se in altre Regioni vi sono casi simili ed eventuali contro denunce nei Cas di infondatezza”
Nel corso della riunione odierna della Terza commissione, il consigliere
regionale del Partito democratico Michele Bettarelli ha chiesto ai Il consigliere regionale Michele
Bettarelli (Pd) esprime “soddisfazione per l’esito dell’audizione
odierna in Terza commissione, originata anche da mia richiesta, dei
commissari straordinari di Usl e Aziende ospedaliere umbre sul problema della
messa in mora degli operatori sanitari. Positivo che gli operatori coinvolti
siano stati contattati personalmente dai direttori. Sarà utile che le
quattro Aziende si coordinino fra loro per ottenere una omogeneità di
trattamento. Ringrazio anche la Commissione per aver già programmato
l’audizione dei rappresentanti di medici, infermieri e sindacati, che
potranno fornire così un quadro completo sulla questione”.
“Con l’occasione – sottolinea Bettarelli – ho chiesto ai responsabili
della sanità umbra e all’assessore regionale Coletto se i casi di messa in
mora si siano verificati solo in Umbria e quindi se si tratti di una
iniziativa della locale Procura della Corte dei Conti per bloccare le
prescrizioni rispetto ad eventuali danni oppure se vi siano altri casi”.
“Andrebbe inoltre approfondito – continua – quanti casi, a seguito di
denunce, hanno visto il ricorrente avere ragione e, nei casi in cui non vi
sia assoluta evidenza di colpe, se si possa procedere con una sorta di
‘controdenuncia’ per la manifesta infondatezza, sempre rispettando la
libertà dei pazienti che pensano di avere subito un danno ma anche dei
medici e del personale sanitario coinvolto affinché non si possa speculare
in maniera temeraria sul loro operato e le risorse siano spese per il
personale o per i macchinari piuttosto che per le spese legali”. PG
Coltellate nel centro di Sansepolcro Casucci e Mercati (Lega) “Non possiamo accettare duelli rusticani nelle nostre città”
“Tolleranza zero contro episodi del genere, non possiamo accettare scene da duelli rusticani nei nostri centri. Le coltellate volate nel centro di Sansepolcro sono un fatto inaccettabile. Adesso la violenza si diffonde anche nelle nostre vallate. Dobbiamo dire basta, i cittadini hanno diritto a vivere sicuri nelle loro città e nelle loro strade. Un plauso ai carabinieri sempre presenti a difesa della legalità” dichiarano il Consigliere regionale Marco Casucci (Lega) ed il Segretario della Lega Valtiberina Valerio Mercati.
Alla scuola primaria di La Tina insegnanti e genitori si sono incontrati nel nome dell’empatia
Lo psicopedagogista Stefano Rossi ospite del Secondo Circolo di Città di Castello per incontri di formazione rivolti ai docenti e per una conferenza aperta ai genitori
Tra una risata e una lacrima, i racconti di vita del dottor Stefano Rossi sono entrati nel cuore delle 98 insegnanti che per due intensi pomeriggi hanno preso parte agli incontri di formazione sul tema “Gli studenti oppositivo – provocatori. Dallo scontro all’incontro”, organizzati dalla Direzione Didattica del Secondo Circolo di Città di Castello presso la scuola primaria “La Tina”. L’illustre psicopedagogista ha conquistato anche i numerosi genitori che hanno preso parte alla serata riservata alle famiglie, con la conferenza dal titolo “Figli forti e resilienti – come preparare i figli per le sfide della vita”. Padri e madri sono stati guidati in un percorso di riflessione su come aiutare i figli a comprendere che “nella vita è invincibile, non chi vince sempre, ma chi impara ad affrontare le difficoltà”. In questo contesto, Rossi ha ribadito l’importanza di alimentare in loro il desiderio e di aiutarli a tirar fuori la grinta, non violenta, ma necessaria, per diventare resilienti, suggerendo alcune modalità di relazione: uno sguardo che ama e dice “puoi farcela”; l’esempio, cioè essere per primi testimoni di grinta e determinazione; l’ascolto e il tempo, ovvero dar voce al sentire dei figli sedendosi accanto, abbandonando per un po’ il cellulare; fare meno prediche e aiutare i figli a riflettere con domande di confronto; riaffermare i valori, insegnando che per essere felici è necessario diventare responsabili, e educarli al gusto della lettura, che rende persone libere. La serata si è conclusa con una bella raccomandazione: “che la stella del nostro desiderio non offuschi la stella del desiderio dei nostri figli”. L’incontro con i genitori ha coronato un percorso di formazione rivolto agli insegnanti nel quale il dottor Rossi ha ricordato che gran parte degli alunni portano sulle spalle le macerie dei fallimenti delle loro famiglie e vivono in una realtà priva di certezze, “una società liquida”, come l’ha definita il sociologo Zygmunt Bauman. Nel confronto è stato ribadito il concetto fondamentale che quella del docente è una professione che non può essere fuori dal tempo e dal contesto di vita dei bambini loro affidati. Ciò, come ha puntualizzato Rossi, significa che oggi, più che mai, insegnare non è un lavoro per tutti, ma solo per chi sa riconoscere e amare anche le ferite degli studenti difficili. Per lo psicopedagogista solo la strada dell’ascolto, dell’empatia e dell’amore, che rifiuta la voragine della paura e dell’odio, consente di creare ponti con ogni alterità. La vera rivoluzione pedagogica, ha spiegato Rossi, non è negli strumenti, ma nel cuore.
Unvideodocumentario e una tourneè teatrale in Mali per sensibilizzare sui rischi della migrazione irregolare
La produzione del video-documentario e dello spettacolo teatrale, solo due dei principali strumenti di sensibilizzazione del progetto AwArtMali, è nel pieno del suo sviluppo. Attraverso la produzione di un video documentario la campagna TAMA 365 racconterà la migrazione tramite voci e immagini: storie vissute, racconti di chi ha già intrapreso il viaggio, quali sono i passaggi, le difficoltà che si incontrano, i sogni che si hanno e le sofferenze che si vivono. Ma anche un modo per raccontare in positivo come si possa riuscire ad intraprendere percorsi di reale integrazione e trovare la possibilità di crescere, o acquisire capacità e competenze da poter rimettere in gioco in un progetto di vita dignitosa e sicura nel proprio paese, per sé e per la propria famiglia.
Il materiale raccolto rappresenta allo stesso tempo la base su cui verrà costruito l’altro fondamentale strumento della campagna di sensibilizzazione: uno spettacolo teatrale itinerante che, spostandosi di città in città e di villaggio in villaggio, contribuirà a realizzare gli obiettivi del progetto e a raggiungere le persone in maniera più diretta ed efficace. Uno spettacolo teatrale in cui il pubblico possa riconoscersi, sentirsi partecipe e interagire in modo da creare uno scambio di informazioni riguardanti le diverse possibilità esistenti in campo migratorio. Si costruirà una carovana teatrale “panafricana”, composta da attori maliani e non solo, musicisti ma anche educatori, il cui compito sarà quello di catturare l’attenzione della popolazione creando canali di comunicazione attraverso il linguaggio artistico, linguaggio universale per eccellenza.
Per la progettazione sia del video che dello spettacolo ci si è avvalsi della raccolta di interviste tra le popolazioni del Mali e quelle raccolte in Europa.
Dal 9 al 16 giugno 2019 sono state realizzate 40 interviste e 4 interventi in 4 scuole nei comuni di Dio-Gare, Diago, Kambila, Yelekebougou ad opera di Maurizio Schmidt, Luca Fusi, Ildevert Meda con la mediazione dell’equipe di animazione della ONG locale Le Tonus. Il campione intervistato è composto da migranti potenziali, migranti di ritorno (da altri paesi africani o da Spagna e Italia), griot, capi villaggio, direttori di scuola, insegnanti ed allievi delle scuole secondarie dei quattro comuni.
Dal 28 luglio al 4 agosto il partner di progetto Farneto Teatro si è invece spostato in Spagna, in particolare ad Albacete, Madrid, Recas, Valencia, Mataro e, a partire dalla collaborazione con l’Alto Consejo de la Diaspora Maliana (Haute Conseildes Maliens à l’Exterieur), ha realizzato 28 interviste a migranti residenti o lavoratori stagionali.
Durante l’estate 2019 sono state realizzate anche interviste in Italia che continueranno fino a marzo 2020. Grazie all’Alto Consiglio Maliano in Italia sono stati intervistati in Sardegna 20 giovani arrivati in Italia da 1 o 2 anni, altri a Bologna e Padova. Sono stati intervistati 5 operai di origine maliana della Fincantieri a Trieste, ospiti e operatori della Comunità di Sant’Egidio a Milano e operatori del Patronato San Vincenzo di Bergamo. Sempre a Milano è stato intervistato Pierfrancesco Majorino e sarà presto intervistato Pietro Bartolo,
ex medico del Centro di Prima accoglienza a Lampedusa, entrambi attualmente
europarlamentari. Un altro giro di interviste è stato fatto allo staff della nave di soccorso Mare Jonio, in particolare ai volontari, al legal team, al rescue team e al primo ufficiale. A marzo, in previsione di una importante ripresa degli sbarchi sulle nostre coste, si realizzeranno delle interviste a Lampedusa, sulle navi di ONG che prestano soccorso in mare e alla Marina Militare Italiana.
Le interviste realizzate fino ad ora sono state messe a disposizione dell’equipe di lavoro teatrale in Burkina Faso che dal 24 novembre al 20 dicembre 2019 ha organizzato un primo periodo di prove dello spettacolo presso lo Spazio Gambidi di Ouagadougou con la collaborazione del direttore dello stabile, del gruppo teatrale Maaya di Bamako diretto da Gaoussou Yah Touré, del drammaturgo Ildevert Meda e del regista Luca Fusi.
Dal 20 dicembre 2019 al 5 gennaio 2020 ha avuto luogo la fase di scrittura del testo dello spettacolo teatrale da parte del drammaturgo Ildevert Meda mentre dal 5 gennaio al 18 gennaio 2020 avrà luogo la seconda fase di prove dello spettacolo allo Spazio Gambidi di Ouagadougou e il montaggio dello spettacolo. Lo spettacolo verrà costruito in modo da poter dare spazio a momenti di improvvisazione e discussione sul tema migrazione.
Dal 20 al 25 gennaio 2020 lo spettacolo teatrale verrà presentato a Ouagadougou e dal 25 gennaio al 28 febbraio ci sarà la tournee in Mali. L’obbiettivo è quello di realizzare tre repliche nei teatri a Bamako, due nelle banlieue di Bamako, una replica a Kati e quattordici repliche nei villaggi intorno a Kati.
Infine, tra marzo e maggio 2020 verrà concluso il montaggio del video-documentario che verrà poi presentato a conclusione del progetto AwArtMali.
Ex FCU: tavola rotonda della Lega con i comitati e le associazioni. La soddisfazione dell’onorevole Marchetti
L’Assessore Regionale Enrico Melasecche incontrerà i comitati e le associazioni altotiberine che da anni si occupano di trasporti. Il tavolo di confronto voluto dall’On. Riccardo Augusto Marchetti si terrà a Città di Castello, Martedì 28 Gennaio alle 16. “Con l’Assessore Melasecche – precisa il deputato della Lega – stiamo lavorando in sinergia per dare risposte celeri all’Altotevere, un comprensorio strategico per l’intera Umbria. La tavola rotonda che abbiamo organizzato con l’Assessore– continua Marchetti – è il primo step di un percorso che ci porterà a dare risposte laddove ad oggi non ce ne sono state e il fatto che l’incontro si terrà proprio nel comune tifernate si traduce in un segnale importante che vogliamo inviare ai nostri cittadini. Sarà un percorso complesso perché la situazione ereditata è peggiore del previsto, all’incontro di Martedi 28 ne seguiranno altri, ma con determinazione, umiltà ed impegno sono certo che riusciremo a risolvere le problematiche e far uscire l’Altotevere e l’intera Umbria, dall’isolamento. Colgo l’occasione – conclude Marchetti – per ringraziare l’Assessore Melasecche per la sua disponibilità e i comitati e le associazioni di settore che interverranno. Finalmente l’Umbria ha voltato pagina e come in tutte le Regioni governate dalla Lega, l’asse territorio – istituzioni comincia a funzionare”
Scoperta degli strumenti e artisti di alto livello: piace la forma de “gli arnesi della musica”
Piace la formula de “Gli arnesi della musica”, la manifestazione promossa dal Circolo Culturale Luigi Angelini in collaborazione con il Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati e con il supporto del Comune, di Sogepu e del Museo Diocesano. Lo ha confermato il debutto della terza stagione, domenica scorsa al Teatro comunale degli Illuminati, con la presenza davvero numerosa e calorosa del pubblico, che ha premiato la possibilità offerta dalla rassegna di abbinare l’approfondimento della conoscenza degli strumenti protagonisti del concerto all’ascolto di interpreti di alto livello. Con tecnica e sensibilità interpretativa magistrali i fratelli Fabio e SandroGemmiti hanno regalato straordinarie esecuzioni di grandi classici del ‘900, molto applaudite, concedendo anche due richiestissimi bis. Come consuetudine della rassegna, gli spettatori sono stati guidati in un viaggio alla scoperta degli strumenti dal direttore artistico Fabio Battistelli, che insieme ai musicisti ha illustrato la storia, le caratteristiche e le curiosità della fisarmonica e del pianoforte, prima dell’esecuzione del programma intitolato “Variazioni poetiche”. Gli appassionati hanno così potuto assaporare fino in fondo le sonorità degli “arnesi” musicali nei brani di compositori di tutto il mondo, come Piazzolla, Morricone, Jenkins, Layton, Schubert, Villoldo, Moul, Monti, e apprezzarne le particolarità, scoprendo anche aspetti meno noti come il fatto che la fisarmonica sia stata inventata in Umbria. Dal palco il presidente del Circolo Angelini, Luigi Chieli, ha sottolineato la soddisfazione per l’opportunità di ospitare a Città di Castello due musicisti acclamati in tutto il mondo e ha ringraziato quanti hanno contributo alla riuscita del primo appuntamento in cartellone: dal Comune, con l’assessore Luciana Bassini, a Sogepu, con l’amministratore unico Cristian Goracci, dal presidente del Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati Gregorio Anastasi alla direttrice del Museo Diocesano Catia Cecchetti, rimarcando la presenza di diverse associazioni tifernati, oltre che dell’amministrazione comunale di San Giustino con l’assessore Milena Crispoltoni. “Gli arnesi della musica” sarà di nuovo in scena al Teatro comunale degli Illuminati il 16 febbraio, con l’Orchestra Giovanile di Arezzo, e il 15 marzo, nel Salone Gotico del Museo del Duomo, con il Quintetto del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, composto da Paolo Zampini al flauto, Simone Bensi all’oboe, Fabio Battistelli al clarinetto, Guido Corti al corno e Corrado Dabbene al fagotto. Tutti i concerti saranno a ingresso gratuito.
Turismo: buoni i dati del 2019
L’incremento del 14 per cento negli arrivi registrato nei primi mesi del 2019 si conferma come tendenza generale anche alla luce delle numerose iniziative di promozione compiute dall’Amministrazione comunale con il brand “Città di Castello, Rinascimento e Contemporaneità”. Parte da qui il bilancio dell’assessore tifernate al Turismo e Commercio Riccardo Carletti: “Rinascimento e Contemporaneità sono le parole chiave soprattutto nell’imminenza del Cinquecentenario di Raffaello. Abbiamo organizzato due campagne nazionali in collaborazione con il Touring Club, su social e rivista, che hanno raggiunto una platea molto ampia con riscontri importanti in termini di fidelizzazione al territorio tramite i suoi canali di comunicazione permanenti ed in particolare il sito turistico www.cittadicastelloturismo.it, nel quale è stato implementato anche il sito della Mostra del Tartufo. Gli accessi sono in crescita e dobbiamo lavorare perché rappresenti uno strumento di informazioni sempre aperto e una vetrina sempre illuminata sulla nostra offerta turistica”. “Le campagne quest’anno hanno avuto convergenza sulla 40° Mostra del Tartufo – spiega Carletti – sono stati organizzati tre eventi di promozione: a Fico con l’associazione Città del Tartufo dove abbiamo presentato il progetto sviluppato con il Consorzio del Parmigiano Reggiano, il Trifola Finger Food; a Roma con la stampa nazionale, appuntamento che ha prodotto una corposa rassegna stampa a sostegno del 40° della Mostra del Tartufo, a Alba, durante la Fiera, per un primo contatto istituzionale in vista dei prossimi eventi dedicati all’enogastronomia di qualità, e infine la visita della delegazione di giornalisti inglesi dell’edizione britannica di Harper’s Bazaar e della rivista londinese Aspect County Magazine, con i quali è stato lanciato un ponte oltre la Manica per l’interesse dimostrato verso l’originale dittongo Rinascimento e Contemporaneità, un unicum in Italia. Lo slogan Città di Castello il tartufo tutto l’anno, apprezzato anche dal patron di Fico, sarà un altro dei vettori della comunicazione pensando ad un ciclo di manifestazioni che accompagni in termini turistici e di attrattività le varianti stagionali del tartufo”.“L’Amministrazione ha continuato ad investire nell’immagine esterna del territorio ed ora sta raccogliendo alcuni risultati dello sforzo economico prodotto con un ritorno di turisti superiore alle medie. In realtà pensiamo che il numero oggettivo dei turisti che visitano la città sia superiore a quello della statistica ufficiale, nella quale non sono computati i camperisti e i moltissimi pellegrini, che attraversano il territorio come tappa intermedia. Tuttavia dati di segno positivo indicano che siamo sulla strada giusta anche se ancora non al netto delle potenzialità ricettive, su cui potremmo contare con la riapertura del complesso delle Terme di Fontecchio e del camping della Montesca. Guardando a questa prospettiva e ai progetti che cambieranno in smart il volto del centro storico, come il PUMS, appare chiara l’esigenza di rafforzare i servizi di accompagnamento, che vanno oltre la bellezza espressa dal nostro circuito museale o dalle nostre piazze. In questo senso è imprescindibile una sinergia più stretta e funzionale tra pubblico e privato per presidiare un mercato turistico, quello delle città d’arte, che nel nostro Paese è molto affollato, e per compensare una capacità di investimento in promozione, infrastrutture, eventi, che non può essere compressa senza pregiudicare l’efficacia delle azioni. Tuttavia i dati del 2019 sono incoraggianti e confermano come Città di Castello abbia tutte le potenzialità per affermarsi puntando sul brand turistico Rinascimento e Contemporaneità, che connota alla perfezione la nostra dimensione turistica, definita dai palazzi Vitelli, da Raffaello e dall’eredità di Alberto Burri. Il 500° di Raffello sarà un’occasione da non perdere e un banco di prova per sondarne le potenzialità del nostro brand.