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Il progetto TazzinArt approda a Cape Town

A Italy in Town Cape Town il 23-24 novembre 2024

TazzinArt è un progetto che nasce nella primavera del 2024 con l’intento di valorizzare la produzione artistica di Città di Castello (PG), città italiana di antica e moderna tradizione ceramica. Il progetto ha coinvolto gli artisti e ceramisti che vivono e operano nel territorio i quali, per l’occasione, si sono cimentati su un tema tipico del design made in Italy: la tazzina da caffè, riletta artisticamente in una ricerca di forme e decori che esprimono “il gusto della ceramica contemporanea”. Grazie a Monica Monaia, artista italiana residente a Cape Town l’iniziativa è stata allargata ad altri contesti, usando la tazzina come elemento per costruire legami tra gli artisti di Città di Castello e altre realtà ceramiche come il Sud Africa. È infatti noto come la ceramica sia una pratica che da sempre accomuna e lega gli uomini in diverse parti del mondo. In questa ottica la tazzina di caffè è forse l’oggetto conviviale che per immediatezza di realizzazione, riesce meglio di altri a riunire le persone spingendole al dialogo, tema oggi quantomai necessario. L’occasione si è presentata attraverso il coinvolgimento della Società Dante Alighieri di Cape Town che ha raccolto l’invito di esporre le tazzine e creare un ponte di dialogo tra Italia e Sud Africa promuovendo l’arte Italiana nella bellissima Cape Town e viceversa. L’appoggio della Camera di Commercio di Cape Town ha consentito la realizzazione del progetto. Gli artisti coinvolti, ognuno con un linguaggio personale e identitario sono: Luca Baldelli, Simona Baldelli, Isabella Bianchi Michael, Cristina Biccheri, Fanette Cardinali, Flavia Eleonora Colacicchi, Andrea Lensi, Monica Monaia, Nello Pierangeli e Giampaolo Tomassetti. Accanto a loro una rappresentanza di ceramica sud africana, realizzata nella Naledi pottery project di Langa, la più antica Township di Cape Town, da Sibusiso Meji, Thuliswa Canca e Funiswa. Un allargamento alla realtà africana, che pone le basi di una conoscenza anche in Italia dell’arte e l’artigianato ceramico del Sud Africa auspicando in future e fruttuose collaborazioni. Il progetto si avvale dell’appoggio del Consolato Italiano e del patrocinio del comune di Città di Castello.

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“A San Donà, contro un’avversaria forte ma non trascendentale, abbiamo commesso troppi errori, per cui è su questo aspetto che dobbiamo migliorare”, dice il giovane schiacciatore Daniele Carpita

Ha 19 anni e mezzo, ma per lui è già la terza stagione nel campionato di Serie A3 Credem Banca. Proveniente dalla Diavoli Rosa Brugherio, con la quale a livello giovanile ha vinto praticamente tutto (lo scorso maggio era in campo anche nella finale di San Giustino per l’assegnazione del titolo italiano Under 19) e ancora “fresco” di europeo Under 20 con la Nazionale, Daniele Carpita sta affrontando motivato e fiducioso la prima esperienza fuori dalla sua Lombardia con la maglia della ErmGroup Altotevere, rimanendo pur sempre nel girone Bianco della categoria. Indubbie le sue doti e non soltanto di schiacciatore: nel 3-1 contro la Sarlux Sarroch, Carpita ha dimostrato di saperci fare anche a muro, in battuta e in ricezione. Con lui, analizziamo lo 0-3 incassato dai biancazzurri a San Donà di Piave contro la Personal Time, ponendo l’accento su una situazione che si era verificata anche nella prima giornata ad Ancona: stavolta dopo un set e mezzo combattuto ad armi pari, o comunque con il risultato ancora in bazzica, si è nuovamente staccata la spina, come testimoniato dall’epilogo della seconda frazione e dal 14-25 con il quale si è chiusa la terza. Perché accade questo? “Credo intanto che domenica scorsa non siamo mai di fatto riusciti a entrare in partita – dichiara Carpita – ma che soprattutto abbiamo subito troppo l’impostazione data alla sfida dai nostri avversari: hanno cioè lasciato il gioco in mano a noi e noi abbiamo commesso troppi errori. Ci hanno messo in difficoltà con questa condotta, perché – a parte l’opposto Giannotti, atleta capace di fare punti in qualsiasi situazione – non hanno mai piazzato colpi spettacolari. Loro sono stati sostanzialmente regolari, mentre noi abbiamo inanellato errori che ora dobbiamo cercare di limitare nelle prossime partite”. Un San Donà più forte rispetto a quello della passata stagione, che riuscì ad arrivare alla finale dei play-off per la A2? “Diciamo che al momento sta rendendo di più. Parlano i risultati: ha vinto la prima di campionato a Belluno e riesce sempre a giocare bene e a partire forte, a prescindere dall’organico, sfruttando i propri giocatori al massimo, quindi il paragone non è facile”. La sensazione della vigilia, poi avallata sul campo, è che quest’anno il girone Bianco abbia alzato il livello tecnico e di competitività: sei d’accordo? “Le squadre sono diminuite, gli organici si sono allargati e ogni compagine ha di conseguenza una qualità superiore”. Due mesi e mezzo a San Giustino: ti stai ambientando nella giusta maniera? “Mi sono trovato bene fin da subito. C’è poi una società che ti permette di migliorare e che ti fornisce gli strumenti per farlo, per cui ce lo siamo già detti: dobbiamo riuscire, durante gli allenamenti, a sfruttare questi strumenti e a mettere più agonismo su ogni palla che capita”. Ce ne sarà bisogno, anche perché domenica prossima arriva un’altra big, la Gabbiano FarmaMed Mantova. E tutti si attendono una bella reazione, così come avvenuto contro Sarroch. “Giochiamo in casa, quindi dobbiamo dare una risposta ai tifosi”, ha semplicemente concluso Carpita. 

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Matteo Salvini torna in Umbria, giovedì 7 e venerdì 8 novembre

Matteo Salvini torna in Umbria con un programma ricco di appuntamenti. Si parte alle ore 11.30 di giovedì 7 novembre dalla Valnerina ternana: prima a Ferentillo (presso bar del Corso in via della Vittoria, 20), poi pranzo a Polino con sostenitori e cittadini. Nel pomeriggio dalle ore 16.15 è prevista la visita alla Umbria Olii di Campello sul Clitunno, poi tappa a Spoleto alle ore 17.30 al Caffè dei Tigli (Largo dei Tigli, 7). La serata si concluderà con una cena già sold out a Colfiorito di Foligno.

L’8 novembre sarà la volta dell’Alto Tevere: alle ore 9 a San Giustino in Piazza del Municipio per incontrare i cittadini, alle ore 10 sopralluogo alla Galleria della Guinza dove Matteo Salvini incontrerà la stampa per riferire in merito all’avanzamento del cantiere di una delle opere fondamentali per la viabilità umbra e del centro Italia e infine sarà a Trestina alle ore 11.15 al Bar Mè (Viale Parini, 221).

“Un grande piacere avere di nuovo con noi Matteo Salvini, insieme stiamo girando tutta l’Umbria e ovunque percepiamo entusiasmo – così in una nota l’Onorevole Riccardo Augusto Marchetti, Segretario della Lega Umbria – il contatto con i territori è per noi fondamentale quindi continueremo sempre a stare tra la gente. L’ascolto dei nostri concittadini in questi anni è stato il motore propulsore di ogni nostra iniziativa e ci ha consentito di dare avvio a quel cambiamento decisivo che l’Umbria attendeva da troppo tempo”.

Per info su orari e programma
Stampa Lega Umbria –  328/1795807

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Alunno (AVS): “In Umbria redditi bassi e costo della vita alle stelle”

Un rapporto dell’OCSE del 2022 ci dice che i salari nel nostro paese sono diminuiti del 7% rispetto al periodo pre-pandemico.

In Umbria la situazione è addirittura peggiore. Il costo della vita è alle stelle. Che hanno fatto Tesei e compagnia? Niente, né da un punto di vista amministrativo, né da un punto di vista politico. Nonostante altri paesi europei siano intervenuti sulla questione, il governo Meloni e la Tesei hanno seguito e seguono una strada diversa rispetto all’introduzione di un salario minimo orario. Noi proponiamo a tutti i livelli riforme salariali con l’introduzione di un minimo orario. Per farlo intanto rimandiamo le destre della nostra regione dove sono sempre state, a casa. 

Alessandro Allunno, candidato consigliere regionale per Alleanza Verdi e Sinistra 

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Ex ospedale di via Oberdan, Tommaso Campagni (FI) interroga la Giunta

PREMESSO CHE

Il vecchio Ospedale di Città di Castello sito in Via Oberdan, una delle vie caratterizzanti i vicoli del Centro storico di Città di Castello, sin dalla sua creazione avvenuta nell’oramai lontano 1700, è (o quantomeno, era) edificio di pregio storico architettonico, da sempre riconosciuto uno dei simboli caratterizzanti la Città Tifernate;
nel 2000 venne costruito il nuovo presidio ospedaliero; costruzione, questa, ritenuta necessaria in quanto ritenuta maggiormente efficiente ed efficace rispetto all’ospedale situato all’interno delle mura urbiche;

CONSIDERATO CHE

Nonostante l’incontrovertibile importanza che tale immobile ha da sempre rappresentato nel corso dei decenni passati, proprio il vecchio ospedale è stato colpito da atti di vandalismo reiterati nel tempo;
La Ruota degli Esposti, simbolo imbrattato da graffiti e scritte è un oltraggio alla memoria storica e al ricordo di quelle famiglie segnate da povertà e precarietà che si trovavano costrette ad abbandonare i loro neonati;
risulta a dir poco offensivo che un palazzo di questo calibro, che dovrebbe essere amorevolmente conservato e riconsegnato alla cittadinanza quale emblema di una memoria del passato sia stato degradato al punto da essere, oramai, una mera tela sulla quale dar modo a vandali di concretizzare la loro espressività;

tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere comunale

INTERROGA LA S.V.

su quali siano gli intendimenti che l’amministrazione comunale intendere intraprendere per restituire dignità e decoro almeno dal punto di vista estetico al vecchio ospedale nell’attesa che vengano intrapresi i lavori di ristrutturazione.

Città di Castello, 06.11.2024

il Capogruppo di Forza Italia
Tommaso Campagni

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Riapre il parcheggio di Viale Vittorio Veneto: completati i lavori di riqualificazione nei tempi previsti

Il Comune di Sansepolcro è lieto di annunciare la riapertura del parcheggio di Viale Vittorio Veneto, che torna operativo dopo un importante intervento di riqualificazione. I lavori, inseriti nel maxi progetto del PNRR da oltre 5 MLN di Euro, sono stati portati a termine secondo il cronoprogramma stabilito ed hanno trasformato l’area in uno spazio moderno e funzionale, offrendo ai cittadini nuove comodità e servizi.

L’intervento ha incluso il rifacimento dei sottoservizi fognaril’installazione di un sistema di illuminazione a LED per garantire sicurezza e sostenibilità energetica, nuovi punti di ricarica per veicoli elettrici per incentivare una mobilità più ecologica, e una pavimentazione in cemento architettonico che migliora l’aspetto estetico dell’area, rendendola più gradevole e in linea con le esigenze urbane attuali.

L’Assessore ai Lavori Pubblici, Riccardo Marzi, ha commentato: “La riapertura del parcheggio di Viale Vittorio Veneto è un nuovo tassello nel progetto di riqualificazione di Sansepolcro. Stiamo lavorando con impegno per trasformare la città e renderla più moderna e accogliente, grazie ai numerosi cantieri avviati dall’amministrazione.”

Questa riapertura rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di rinnovamento urbano che il Comune ha intrapreso, con l’obiettivo di migliorare la qualità degli spazi pubblici e di rendere Sansepolcro una città più sostenibile, efficiente e a misura di cittadino.

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Perugia e provincia: 4 novembre 2024 – Giorno dell’Unità Nazionale, del 106° Anniversario per la fine della Grande Guerra e Giornata delle Forze Armate

Nell’ambito delle cerimonie che hanno avuto luogo nella mattinata dello scorso 4 novembre, ricorrenza del Giorno dell’Unità Nazionale, del 106° Anniversario per la fine della Grande Guerra e Giornata delle Forze Armate, diverse sono state le iniziative concomitanti e successive programmate sul capoluogo e in provincia dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Perugia.

Vi hanno preso parte, in maniera diversificata, rappresentanti locali delle istituzioni, amministrative, scolastiche e religiose, delle forze dell’ordine, oltre che appartenenti alle sezioni territoriali delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, delle Famiglie dei Caduti in Guerra, delle Pro Loco e varie Associazioni pubbliche.

A Perugia, il Maggiore Roberta Cozzolino, Comandante della Compagnia, ha tenuto una conferenza presso l’Istituto Comprensivo “Perugia 5”, rivolta ai giovani studenti, a cui hanno partecipato anche i soci della Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, in un momento di riflessione sui valori di unità, legalità e impegno civico, ricordando come tali principi siano fondamentali per una società coesa e sicura.

Incontro inserito nel progetto scolastico volto ad implementare la “Cultura della Legalità”, in ricordo dell’Appuntato Donato Fezzuoglio, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria, caduto tragicamente in servizio ad Umbertide (PG), nell’adempimento del dovere, il 30 gennaio 2006, così evidenziando il ruolo essenziale delle Forze dell’Ordine e il significato del loro servizio per il bene comune.

A Città di Castello, la commemorazione è stata incentrata su due momenti solenni, con la celebrazione di una Santa Messa officiata presso la cappella dedicata ai caduti della chiesa tifernate di San Domenico, e la deposizione della corona d’alloro al Monumento dei Caduti di tutte le Guerre situato nella frazione di Lerchi, luogo d’origine di Angelo Zampini, soldato rimasto ucciso nel 1917 a Farla di Majano (UD), nel corso dei combattimenti della Prima Guerra Mondiale.

Nella sala parrocchiale San Lorenzo, di quest’ultimo centro, si è tenuto un incontro con gli alunni della Scuola Primaria, intitolata al citato militare, che hanno dato lettura di alcuni elaborati su tematiche attinenti alla giornata, quali la fedeltà alla Patria, il senso del sacrificio estremo per la difesa del proprio Paese e la pace nel mondo.

Il comandante della Compagnia, Capitano Massimiliano Croce, alla presenza dei soci dell’Associazione Nazionali Mutilati e Invalidi di Guerra e Associazione Nazionale Carabinieri – “Sez. Col. Valerio Gildoni M.O.V.M. alla Memoria”, intitolata all’Ufficiale, originario del posto, perito tragicamente in servizio in Bosco di Nanto (VI), il 17 luglio 2009, ha infine consegnato all’istituto scolastico la bandiera tricolore, quale simbolo dei valori dell’Unità Nazionale.

Analogamente, nella mattinata di ieri, a Spoleto, il Maggiore Teresa Messore, Comandante della Compagnia, insieme al Generale di Brigata (r) dell’Esercito Italiano Mario Di Spirito, ha tenuto una conferenza presso l’Istituto Comprensivo “Pianciani”, alla presenza degli studenti di terza media, soffermandosi sulle tematiche che hanno caratterizzato la ricorrenza nazionale del 4 Novembre, il significato e principi di insegnamento e condivisione che ne derivano.

Nel medesimo contesto, a Città di Castello, Foligno, Perugia, Spoleto e Todi sono state allestite vetrine commemorative, in cui poter ammirare uniformi operative e storiche, oltre che una selezione di equipaggiamento e materiale d’epoca, quale ulteriore momento integrante le celebrazioni tenutesi, al fine di avvicinare la cittadinanza alla storia e all’evoluzione dell’Arma, onorando il contributo dei Carabinieri alla sicurezza e alla difesa della collettività.

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A Perugia si riscopre la storia d’amore tra Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni con Gran Tour Perugia

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Un viaggio unico tra i luoghi dove tutto ha avuto inizio
Ancora una visita guidata per il fine settimana in compagnia di Gran Tour PerugiaDomenica 10 novembre alle 16 spazio a ” Una storia lunga un Bacio. L’amore di Giovanni e Luisa ” incentrata sulla storia d’amore tra Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni, nata nel primo laboratorio della Perugina, o meglio della “Società Perugina per la fabbricazione dei confetti”.

Il tour inizierà dal laboratorio, che si trova in via Alessi, nei sotterranei di palazzo Ansidei, un luogo magico e unico rimasto intatto così come la Spagnoli lo ha lasciato nel 1922. Si proseguirà poi per le vie della città toccando luoghi cari agli inventori del Bacio, il cioccolatino divenuto uno dei simboli della città.
Costo della visita guidata euro 15, gratuito fino ai 12 anni. 

Per informazioni e prenotazioni alle visite guidate: 371 3116801 (anche WhatsApp)
Sito ufficiale www.grantourperugia.it

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Gestione “sostenibile” boschi del Monte Subasio, Afor Umbria premiata a Ecomondo 2024

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L’Ente umbro è risultato vincitore del premio organizzato da PEFC Italia e Legambiente a Rimini, il primato a livello nazionale arriva nella categoria “Miglior Gestione Forestale Sostenibile”

Un’altra grande soddisfazione per Afor Umbria, che porta a casa il premio “Comunità Forestali Sostenibili 2024”, organizzato da PEFC Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) – Ente promotore della corretta e sostenibile gestione del patrimonio forestale – e da Legambiente

Promossa in collaborazione con ‘UNCEM’ (Unione Nazionale Comuni e Comunità Montane), ‘Nuova Ecologia’ e ‘Oltreterra’, la consegna del riconoscimento ad Afor – per la “Miglior Gestione Forestale Sostenibile” – si è svolta ieri (5 novembre) nel corso di Ecomondo 2024, fiera internazionale dedicata alla green e circular economy, a Rimini fino all’8 novembre. 

Il progetto vincitore ha riguardato l’ottenimento della certificazione per la Gestione Forestale Sostenibile PEFC da parte dell’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria (AFOR) per alcuni boschi del Parco Regionale del Monte Subasio, che si estende tra i Comuni di Assisi, Spello, Valtopina e Nocera Umbra.

Si tratta faggete, leccete, orno-ostriete, cipressete, boschi misti di querce e latifoglie, abetine, pinete (pino d’Aleppo, domestico e marittimo), boschi di cedro e douglasie – per un totale di 2.313,39 ettari – situati nel Complesso Demaniale Regionale del Monte Subasio, gestiti in modo sostenibile e certificati da CSQA – Certificazione Sicurezza Qualità Agroalimentare

Il territorio del Subasio, già oasi di biodiversità riconosciuta dalla Rete Europea Natura 2000, è peraltro permeato dalle orme e di San Francesco, primo ecologista della storia che ha abitato proprio questi boschi narrati nei suoi cantici. Questa la motivazione del premio consegnato ad Afor:Per aver assunto l’impegno di misurare, monitorare e migliorare la gestione dei boschi del Parco regionale del Monte Subasio, attraverso il conseguimento della Certificazione forestale Pefc, applicandosi per comunicare ai cittadini la propria responsabilità di gestire in modo sostenibile il patrimonio naturale comune e per l’impegno a estendere la superficie certificata al restante demanio regionale umbro”.

Il premio di PEFC e Legambiente – giunto alla sua 6^ edizione – vuole valorizzare le buone pratiche di gestione territoriale, evidenziando progetti virtuosi e sostenendo iniziative utili a creare più strumenti possibili per proteggere e migliorare la qualità del patrimonio boschivo nazionale e dei servizi ecosistemici correlati, tutelando la biodiversità e creando valore culturale e identitario. 

Sono esterrefatto, sorpreso e orgoglio per il lavoro fatto fin qui e che ci è stato riconosciuto a livello nazionale – ha commentato l’amministratore unico di Afor Manuel MaraghelliHo iniziato il mio mandato il 16 marzo 2020, in un periodo funestato dal Covid. Ci siamo guardati in faccia per conoscerci e credere in una squadra, creare una sinergia tra persone e, solo poi, i progetti. In questi 5 anni abbiamo avuto un ricambio generazionale del 30% del personale, assumendo 165 persone, aumentando del 30% anche i mezzi innovativi e moderni. L’obiettivo fondamentale resta ora la certificazione dell’intero demanio forestale, ossia circa 30mila ettari. Siamo partiti dai primi 2313 del Parco del Subasio e siamo molto motivati nel portare avanti questa gestione sostenibile. Un Ente pubblico come il nostro ha dato un esempio che può seguire anche il privato. Ma tutto, ribadisco, è partito dal team e dai rapporti interpersonali”.

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Aldo Cazzullo, Moni Ovadia e Giovanna Famulari tornano a Città di Castello con lo spettacolo “Il romanzo della bibbia” unica tappa umbra del 2024 in programma giovedi 21 Novembre alle ore 21 al Teatro degli Illuminati

Aldo Cazzullo e Moni Ovadia tornano a Città di Castello con lo spettacolo, “Il romanzo della bibbia”, unica tappa umbra del 2024 in programma Giovedi 21 Novembre alle ore 21 al Teatro degli Illuminati. Progetto artistico-culturale promosso dal comune di Città di Castello, Cooperativa “Il Poliedro”, in collaborazione con sponsor che ne hanno consentito la realizzazione. Si tratta di una storia narrata a due voci quella del giornalista-scrittore e autore televisivo di programmi di successo, Aldo Cazzullo che racconta e l’attore, regista e musicista, Moni Ovadia che lo accompagna con letture, interventi e canti nel ruolo di Dio. Le musiche, dal sacro al contemporaneo, sono a cura di Giovanna Famulari, artista e musicista eclettica. Video, Elisa Salvi, disegni sulla sabbia di Gabriella Compagnone, audio e luci di Stefano delle Piane e Andrea Garibaldi: Corvino Produzioni e Centro Teatrale Bresciano. Il racconto toccherà alcuni degli episodi e dei personaggi più noti dell’Antico Testamento: dalla Creazione a Sodoma e Gomorra, da Adamo ed Eva all’Arca di Noè, da Abramo fino alla profezia di Isaia che preannuncia e lascia intravedere l’arrivo del Messia. C’è una cosa che rimane sempre uguale: la trama. Il sugo di tutta la storia. Il romanzo della Bibbia. La grande vicenda degli uomini vissuti sotto lo sguardo di Dio, da Adamo fino ai nostri padri, le origini della nostra cultura. Sullo sfondo le spettacolari testimonianze che queste storie hanno lasciato nelle arti visive, vere fonti di ispirazione nei secoli dei più grandi artisti. “Una iniziativa di grande valore culturale. Non è la prima volta che Aldo Cazzullo insieme ad altri artisti presenta nella nostra città, libri o eventi teatrali, sempre di straordinario interesse. Questo progetto teatrale di grande successo in tutta Italia sarà senza dubbio apprezzato anche dal pubblico tifernate e non solo”, hanno dichiarato il sindaco, l’assessore alla Cultura e la Presidente di “Poliedro”, Alessandra Garavani, nel ringraziare gli sponsor che hanno consentito la realizzazione del progetto culturale e teatrale. Il 24 settembre è uscito “IL DIO DEI NOSTRI PADRI. Il Grande Romanzo della Bibbia”, nuovo libro di Aldo Cazzullo – ed. HarperCollins – da cui è tratto lo spettacolo teatrale “IL ROMANZO DELLA BIBBIA”. Apertura botteghino giovedi 21 Novembre alle ore 19,30: info e prenotazioni, dal lunedi al giovedi dalle ore 9 alle ore 12, entro mercoledi 20 novembre, tel. 075- 8529613. Costo biglietti: Posti, platea/palco I,II, III ordine 15 euro. Posti palco I, II, III ordine laterale quart’ordine 10 euro.

ALDO CAZZULLO

Entra a La Stampa come praticante nel 1988.[1] Nel 1998 si trasferisce a Roma. Nel 2003, dopo quindici anni a La Stampa, passa al Corriere della Sera dove è inviato speciale ed editorialista. Ha raccontato i principali avvenimenti italiani e internazionali degli ultimi 25 anni, in particolare le elezioni di Chirac, Erdogan, Bush, Abu Mazen, Netanyahu, Sarkozy, Obama, Cameron, Hollande, Trump, Macron, Sanchez, Johnson, oltre ai referendum sull’Europa, da quello francese su Maastricht (1992) alla Brexit. Ha seguito cinque edizioni dei Giochi Olimpici (Atene 2004, Torino 2006, Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016) e cinque Mondiali di calcio, compresa la vittoria degli Azzurri in Germania nel 2006. Ha intervistato Bill Gates, Steven Spielberg, Keith Richards, Jacques Le Goff, Don De Lillo, Mario Vargas Llosa, Daniel Day Lewis, Gérad Depardieu, Nigel Farage, Marine Le Pen e Rafael Nadal oltre ai protagonisti della vita pubblica italiana. Ha dedicato oltre venti libri alla storia e all’identità italiana, sia in chiave critica – come Outlet Italia (2007), L’Italia de noantri (2009) – sia in difesa della storia e delle potenzialità del nostro Paese. Viva l’Italia! (2010), Basta piangere! (2013), Possa il mio sangue servire (2015), Metti via quel cellulare (2017), scritto con i figli, hanno tutti superato le centomila copie; La guerra dei nostri nonni le duecentomila. Dal 10 gennaio 2017 è titolare della rubrica delle lettere del Corriere della Sera, succedendo a Sergio Romano[3]. Il 19 settembre 2018 esce Giuro che non avrò più fame. L’Italia della Ricostruzione, edito da Mondadori. Nel 2020 pubblica “A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia”, grande successo editoriale da oltre 250.000 copie vendute, destinato a diventare uno spettacolo teatrale portato in scena con il cantante Piero Pelù a partire da giugno 2021

MONI OVADIA

Moni Ovadia – Uomo di teatro, attivista dei diritti civili e sociali. Nato a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita, alla fine degli anni ’40 si trasferisce a Milano con la famiglia. Formatosi come cantante di musica popolare sotto la guida di Roberto Leydi col gruppo Ensemble Havadià, nel 1984 si dedica al teatro avviando una serie di collaborazioni con numerose personalità della scena tra cui Pier’Alli, Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Giorgio Marini, Franco Parenti. È questa per Moni Ovadia, l’occasione di fondere le proprie esperienze di attore e di musicista, dando vita alla proposta di un “teatro musicale” lungo il quale ancora oggi opera la sua ricerca espressiva. Nel 1993 con Oylem Goylem, una creazione di teatro musicale in forma di cabaret, Ovadia si impone all’attenzione del grande pubblico e della critica giornalistica. A questo spettacolo ne seguiranno molti altri quali Dybbuk, Ballata di fine millennio, Il caso Kafka, Mame,mamele,mamma,mamà… Il Banchiere errante, L’Armata a cavallo, Le storie del Sig.Keuner, Il Violinista sul tetto, la Bella utopia, solo per citarne alcuni, fino ai più recenti “Le Supplici” di Eschilo, “Liolà” di Luigi Pirandello e “Dio ride, nish koshe”. Per il cinema ha lavorato con Nanni Moretti, Mario Monicelli, Roberto Andò, Roberto Faenza e altri. Radio, dischi, libri, lezioni universitarie, fanno da contrappunto alla sua attività principale. Per 5 anni è stato Direttore Artistico di Mittelfest (Festival della cultura mitteleuropea) di Cividale del Friuli. Dal mese di marzo 2021 è Direttore della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Nel corso di questi anni gli sono stati conferiti numerosi premi alla carriera e all’impegno civile tra i quali, come egli stesso ama ricordare, il “Sigillo per la pace”, conferitogli dalla città di Firenze, il “Premio Franco Enriquez” per l’impegno civile, il “Premio Speciale UBU 1996” per la sperimentazione teatrale, il “Premio Govi” dalla città di Genova e nel 2009 dal Presidente della Repubblica Italiana il Premio De Sica per il teatro e nel 2010 il prestigioso Premio Musatti dalla Società Psicoanalitica Italiana. Moni Ovadia, oggi è considerato uno dei più prestigiosi e popolari uomini di cultura ed artisti della scena italiana. Il suo teatro musicale, ispirato alla cultura yiddish che ha contribuito a fare conoscere e di cui ha dato una lettura contemporanea, è unico nel suo genere, in Italia ed in Europa. Il suo pubblico abbraccia tutte le generazioni. E’ anche noto per il suo costante impegno etico e civile a sostegno dei diritti e della pace.

GIOVANNA FAMULARI

Musicista eclettica, diplomata al conservatorio di Giuseppe Tartini di Trieste. Violoncellista, pianista, arrangiatrice e produttrice artistica, spazia tra vari generi e stili musicali che vanno dal pop al jazz, dalla musica world alla musica contemporanea passando dal teatro ai concerti e alle colonne sonore. Ha vinto tra l’altro il premio “pavoncella d’oro” e il Premio “AILA 2018”. Ha al suo attivo la realizzazione di 90 CD. Per la Rai Radiotelevisione Italiana si è esibita in numerosi programmi tv e radiofonici, oltre ai suoi progetti musicali da solista collabora con diversi artisti nazionali ed internazionali tra cui, Tosca, Teho Teardo, Linda May Han Oh, Solomon Burke, Ron, Nicola Piovani, Sergio Cammariere, Lenny White, Fred Martins, Marcus Eaton, Mogol, Vinicio Capossela, Gegè Telesforo, Joe Barbieri, Luca Barbarossa, Vincent Segal, Nicola Stilo, Luisa Sobral, Pietro Cantarelli, Gabriele Mirabassi, Paolo Di Sabatino. Con Tosca ha vinto due Targhe Tenco per ”Morabeza“ e il Nastro d’Argento per “il suono della voce” un docufilm prodotto da Rai cinema. Ha lunga esperienza teatrale e televisiva dove ha collaborato come compositrice, arrangiatrice e musicista con Peter Stein, Alfredo Arias, Giovanni Veronesi, Carlo Quartucci, Giancarlo Sepe, Lina Sastri, Tony Servillo, Rocco Papaleo, Moni Ovadia, Massimo Popolizio, Maurizio Malabruzzi, Ennio Coltorti, Erika Blank, Isabella Ragonese, Carlo Quartucci, Alessandro Haber e Clauda Gerini. Ha fatto conoscere il suono del suo violoncello nei più prestigiosi teatri del mondo esibendosi a Dubai, Arabia Saudita, Algeria, Tunisia, Israele, Palestina, Portogallo, Francia, Spagna, Germania, Brasile e Argentina.

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Ad Anteprima Sport Letizia Scanzi

Torna Anteprima Sport. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, Letizia Scanzi del Waltiberina On Tour

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Prosegue il ciclo di conferenze “Incontri con la storia”: giovedì 7 novembre appuntamento dedicato ad Amintore Fanfani alle ore 17,30 salone Palazzo Vescovile a Sansepolcro

Il ciclo di conferenze “Incontri con la storia”, promosso a Sansepolcro dall’Archivio Storico Diocesano, prosegue giovedì prossimo, 7 novembre, con un appuntamento dedicato ad Amintore Fanfani, di cui quest’anno ricorre il venticinquesimo anniversario della morte (20 novembre 1999). In questa occasione don Andrea Czortek, vicedirettore dell’Archivio, presenterà alcuni documenti relativi alla vita del celebre statista e storico dell’economia, tra i protagonisti di maggior rilievo della vita politica italiana della seconda metà del XX secolo. Nato a Pieve Santo Stefano nel 1908 e in seguito trasferitosi con la famiglia a Sansepolcro, Fanfani, anche negli anni trascorsi prima a Milano e poi a Roma, ha mantenuto uno stretto rapporto con la Valtiberina, nella quale, già nell’autunno 1945, anima la vita politica. Impegnato a lungo nel governo nazionale e nei rapporti internazionali (fra l’altro fu presidente della assemblea generale dell’ONU nel 1965, unico italiano ad avere ricoperto questo incarico), Amintore Fanfani ha saputo prestare attenzione anche ai problemi locali, come dimostrano ampiamente i documenti conservati nell’Archivio Storico Diocesano. Tra questi, particolare interesse rivestono le carte della Pontificia Commissione Assistenza e quelle dell’Azione Cattolica Italiana; i documenti dei vescovi dimostrano un profondo legame soprattutto con mons. Pompeo Ghezzi (1912-1953) e mons. Domenico Bornigia (1954-1963): è con essi che Fanfani intrattiene una corrispondenza meno formale, dalla quale emergono anche alcuni tratti della sua personalità e della sua fede religiosa. Inoltre, si conservano alcune fotografie, quasi tutte inedite, che verranno proiettate in occasione della conferenza.

Per gli interessati l’appuntamento è alle ore 17,30 di giovedì 7 novembre nel salone del Palazzo Vescovile a Sansepolcro.

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“Le Stimmate” domenica 10 novembre XVI concerto della Schola Cantorum “Anton Maria Abbatini” in onore dei santi patroni Florido ed Amanzio

A conclusione delle iniziative nel segno di Francesco e Burri, in occasione degli 800 anni dal “dono” delle Stimmate ricevute da San Francesco d’Assisi sul monte della Verna, la Schola Cantorum “Anton Maria Abbatini” di Città di Castello assieme OIDAOrchestra  Instabile di Arezzo – terranno il tradizionale Concerto in onore dei Santi patroni Florido e Amanzio, Domenica 10 novembre p.v., alle ore 17,00, presso la cattedrale di Città di Castello.

Con questo avvenimento, giunto ormai alla sua sedicesima edizione, la Diocesi, la Basilica Cattedrale e la Schola Cantorum, intendono, anche attraverso un momento culturale-musicale, avvicinare la Città a queste due grandi figure celebrate come capi saldi della storia e della cristianità della chiesa particolare Tifernate.  

La performance si svolgerà all’interno della splendida cornice cinquecentesca della Cattedrale che per l’occasione si fonderà con l’installazione della grande tela di Alberto Burri – Sacco – realizzata nel 1969, come scenografia per il dramma “L’Avventura d’un povero cristiano” di Ignazio Silone.

 A suggellare l’avvenimento verrà eseguito, in prima nazionale, l’Oratorio “Le Stimmate” per soli, coro ed orchestra, composto nel 1997 da fra Giuseppe Magrino OFM Conv, maestro emerito della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco di Assisi, oggi Parroco presso la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari in Venezia. 

L’Opera si presenta come composizione unitaria che scorre fluida in un profondo e continuo dialogo interiore di Francesco, che sul monte della Verna, in profonda meditazione, chiede a Dio di provare le stesse sofferenze di Cristo Crocifisso. Il sapiente e personalissimo stile compositivo del maestro Magrino ha saputo interpretare personaggi, situazioni, e lo stesso carattere religioso, riuscendo a comunicare all’ascoltatore sentimenti ed emozioni tra loro anche contrastanti, attraverso un linguaggio musicale ponte, tra il tradizionale stile tonale e la modernità dei compositori del XX secolo. 

I personaggi dell’Opera saranno rappresentati dal tenore Matteo Laconi (Francesco), il basso Diego Savini (Storico), il tenore Federico Savini (frate Leone) ed il soprano Myung Jae Kho (un Angelo). La Schola Contorum è preparata dal M° Emanuela Agatoni e l’esecuzione sarà diretta dal M° Alessandro Bianconi.

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Accorpamenti, reggenze e mancate nomine minacciano l’offerta scolastica valtiberina. Insieme Possiamo contesta i tagli e denuncia il silenzio omertoso degli amministratori locali

Si dice che non ci sia mai fine al peggio e in effetti, osservando quanto sta accadendo all’offerta scolastica valtiberina, non si può che concordare con questa frase. Neanche un anno fa, infatti, un intero territorio ha dovuto assistere alla fusione del Giovagnoli-Buitoni di Sansepolcro con il Liceo Città di Piero, mettendo formalmente la parola fine all’autonomia di un istituto che aveva alle spalle quasi 190 anni di storia.

Dopo questo passaggio in cui, a causa della rigida miopia di chi governa, i numeri sono sempre più importanti dell’effettiva utilità dei servizi che continuano a mantenere vive le aree più svantaggiate del Paese, ci eravamo illusi che il peggio fosse passato… e invece no! Prima dell’inizio del corrente anno scolastico il Ministero, a causa di una serie di ricorsi, non ha potuto procedere a nominare, assieme ad altri, un nuovo dirigente per l’Istituto Comprensivo di Sansepolcro e di conseguenza, per consentire il normale avvio delle lezioni, lo stesso è stato dato in reggenza alla preside di quelle che fino a poco tempo erano, di per sé, quattro scuole: in pratica tutte quelle del capoluogo valtiberino!

Una soluzione, che pur essendo temporanea, era già apparsa alquanto ardita e complessa. Ma non è finita qui, perché, per proseguire con un’altra triste frase fatta, in un Paese dove la priorità nazionale non è certo quella di investire sulla scuola, non c’è più nulla di più definitivo del provvisorio. E così è accaduto che una volta superata l’impasse dei ricorsi, a livello regionale sono stati nominati meno della metà dei dirigenti che mancavano all’appello, lasciando dunque nella maggior parte degli istituti le reggenze definite prima dell’inizio dell’anno scolastico. 

In questa consueta situazione dove la coperta, ci dicono, essere corta, è quindi emerso che per la Valtiberina non sono stati nominarti i due dirigenti che dovrebbero essere assegnati al Comprensivo di Sansepolcro e al Voluseno di Badia Tedalda e Sestino. 

In entrambi questi casi si dovrà pertanto attendere il prossimo anno scolastico per capire se, prima o poi, arriverà qualcuno a dirigere tali scuole oppure no. Di certo, sopratutto a Sansepolcro, la situazione è decisamente critica se si considera che un’unica figura dirigenziale deve al momento gestire praticamente tutte le scuole cittadine dall’infanzia alle superiori! Indubbiamente, in merito a ciò, c’è da dire che ad anno scolastico già avviato la possibilità di non alterare l’equilibrio che al momento è stato trovato è sicuramente un aspetto positivo. Ma un’analisi attenta e seria non può certo limitarsi a questo, dato che per il 2025 il Ministro dell’Istruzione ha previsto, a livello nazionale, un taglio di 650 dirigenze. Di fronte a questa violenta logica di spending review è ancora possibile sperare che il prossimo anno, quando il numero degli istituti si ridurrà ulteriormente, questo territorio possa recuperare una o due dirigenze? Noi crediamo che la servile politica di “appeasement”, o peggio ancora, quella di subire supinamente ogni sacrificio imposto dall’alto non potrà che aggravare la situazione. Il fatto è che un territorio, per il tramite dei suoi amministratori, dovrebbe saper alzare la voce ogni qualvolta questo venga chiamato incondizionatamente a rinunciare alla qualità dei suoi servizi. Con i tempi che corrono se ciò non accade (e questo non riguarda soltanto la scuola) i risultati di certe strategie, improntate sul silenzio e sull’obbedienza, portano soltanto a danni peggiori. Non prendere una posizione in casi come questi significa infatti esporre quanto di funzionale ci è rimasto, in questo caso le nostre scuole, ad un’ulteriore, inesorabile opera di diffuso smantellamento.

È, in altre parole, giunto il momento di alzare la voce, denunciare quanto sta accadendo e difendere un territorio che per quanto riguarda la sua offerta scolastica ha già, evidentemente, dato troppo!

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Criticità Viabilità SP 105 Verna: Dominici (Centro destra unito Umbertide) “Proietti controlli la sua pec, invece di strappare i programmi delle altre coalizioni”

“Proietti farebbe bene a controllare la posta in arrivo nel suo indirizzo mail di presidente della Provincia invece di strappare i programmi elettorali del centrodestra”: inizia così una nota del capogruppo della Lega in Consiglio provinciale, Giovanni Dominici.
“Sono due mesi – incalza l’esponente del Carroccio – che l’assessore alle Frazioni del Comune di Umbertide, Francesco Cenciarini ha inviato a Proietti una Pec per segnalare gravi criticità che ogni giorno, da quando è stato installato il cantiere, si verificano lungo la Sp 105 a Verna, all’altezza del ponte del torrente Nestoro, dove è presente un semaforo.

Quotidianamente si formano lunghe file e gli ingorghi sono diventati ormai prassi, causando numerosi problemi ai residenti, alle persone che usano quella strada per lavoro e per gli studenti. Senza dimenticare che con i lavori è stato temporaneamente eliminato il camminamento pedonale, costringendo i pedoni pericolosamente a camminare a pochi centimetri da auto, moto e mezzi pesanti. Inoltre, in alcuni casi si sono registrati anche malfunzionamenti dell’impianto semaforico, con tempi di attesa arrivati anche un’ora prima di riportare la situazione alla normalità. Ad oggi nessuna risposta è arrivata dalla Provincia. La mail è rimasta ferma in qualche ufficio o addirittura non è stata nemmeno letta.

Proietti, chi si candida a governare una Regione deve dimostrare di essere un buon amministratore o che abbia a cuore i problemi dei cittadini. Lei come sempre fa spallucce oppure orecchie da mercante. Pensi a risolvere la valanga di questioni che ha lasciato irrisolte. La Regione Umbria merita attenzione e buon governo. Per questo serve a tutti i costi confermare la fiducia in Donatella Tesei, lasciando all’opposizione una sinistra che mette i bisogni della gente sempre al solito posto privilegiando protagonismi e parole vuote”.

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Ci lascia a soli 77 anni Giorgio Anderini: profondo cordoglio di sindaco, giunta e presidente del consiglio comunale

Profondo cordoglio del sindaco della giunta e del presidente del consiglio comunale per la scomparsa oggi, di Giorgio Anderini, 77 anni, storico funzionario comunale del Servizio Anagrafe del comune ed in particolare responsabile degli allora uffici Leva, Pensioni e Carte di Identita’ apprezzato e benvoluto da tutti per il modo gentile di porsi con competenza e disponibilità. Giorgio Anderini e’ stato inoltre per tanti anni la “voce” del Citta’ di Castello calcio, il “re”dei cronisti sportivi di innumerevoli radiocronache per Radio Citta’ di Castello, Radio Tiferno 1 ed altre emittenti allo stadio “Corrado Bernicchi” ed anche in trasferta. Memorabili i suoi “siparietti” via etere con i compianti colleghi Fabio Pelosi e Romano Fiorucci, come lui cronisti di “razza” e grandi esperti di calcio. “Figura di spicco del panorama sociale cittadino, Anderini, funzionario per tanti anni del comune ed in particolare del servizio anagrafe”, hanno dichiarato sindaco, giunta e presidente del consiglio comunale nel rinnovare le condoglianze alla famiglia – lascia un grande vuoto ed un esempio però da seguire in riferimento in particolare al suo attaccamento ai colori della città’ alla tradizione e alla sua storia”. Anche il Servizio Stampa del comune ed i colleghi giornalisti tifernati si uniscono al cordoglio delle istituzioni e della città per la perdita di un “caro amico”. I funerali si svolgeranno domani mercoledì 6 novembre alle ore 15,00 presso la Chiesa Santa Veronica a La Tina.

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Buon compleanno Dottori!! Un incontro in occasione del 140° anniversario dalla nascita

Si terrà domenica 10 novembre alle ore 15.00, quasi coincidente con il compleanno del futurista Gerardo Dottori, nato 11 novembre del 1884, Buon compleanno Dottori!!, l’incontro organizzato dall’assessorato alla cultura di Città di Castello in occasione del 140° genetliaco del pittore perugino, con alcuni membri dell’Archivio Dottori, invitati in occasione della mostra Collezionismo Tifernate: Gerardo Dottori a Città di Castello, allestita presso la Event Room della Pinacoteca di Città di Castello a cura di Lorenzo Fiorucci. Sarà proprio quest’ultimo che introdurrà gli ospiti, invitati ad illustrare alcuni degli aspetti più tipici della pittura del futurista umbro. In particolare Antonella Pesola affronterà l’ambito più sacro e forse anche meno noto dell’artista, con la sua devozione all’ambito francescano, di cui in mostra si conserva proprio un’opera che rievoca la Porziuncola di Assisi. Mentre Andrea Baffoni illustrerà gli elementi linguistici più vicini al futurismo e all’aeropittura che hanno reso il nome di Dottori uno dei protagonisti della corrente di Marinetti. Infine Massimo Duranti collocherà l’opera di Dottori in quello che era il contesto artistico a cavallo tra il primo e secondo dopoguerra. La particolarità della mostra di Città di Castello è infatti quella di testimoniare, attraverso tredici opere provenienti da collezioni locali, tutte le stagioni linguistiche adottate dal pittore perugino. La mostra, visibile fino al 24 novembre sarà inoltre oggetto di scansione digitale da parte degli studenti del corso di geometri del locale istituto Franchetti Salviani, che guidati dalla Prof.ssa Marta Davanzati realizzeranno un virtual tour scaricabile dal sito MUA, la rete museale del comune di Città di Castello, e fruibile da smartphone o da computer anche dopo la fine naturale della mostra.

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Giovedì 7 novembre il mercato settimanale torna in centro storico dopo tre fine settimana di grande pubblico per Tiferno Comics Fest&Games, Altrocioccolato e il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato

Giovedì 7 novembre il mercato settimanale tornerà nel centro storico di Città di Castello. In anticipo su quanto previsto dall’ordinanza che a metà ottobre aveva disposto il trasferimento nel parcheggio dello stadio comunale Corrado Bernicchi per la concomitanza con i grandi eventi dell’autunno, gli ambulanti allestiranno di nuovo i propri stand in piazza Matteotti e largo Gildoni, in piazza Fanti e in piazza Gabriotti. Anche gli operatori commerciali del mercato ortofrutticolo riprenderanno posto nel parcheggio Raniero Collesi. “Il mercato settimanale torna a casa dopo tre fine settimana davvero straordinari vissuti nel nostro centro storico con Tiferno Comics Fest&Games 2024, Altrocioccolato e il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato”, sottolinea l’amministrazione comunale con l’assessorato al Commercio e al Turismo. “Migliaia di persone hanno letteralmente riempito le nostre piazze in ogni week-end, dimostrando con i numeri l’apprezzamento per l’offerta di qualità dei grandi eventi che hanno aperto la stagione autunnale di Città di Castello nel segno delle eccellenze del territorio e di una proposta culturale, artistica e commerciale di rilievo nazionale”, osserva l’assessorato, evidenziando “l’efficacia di una programmazione incentrata sulla sinergia tra tutte le associazioni coinvolte, che ha messo professionalità, disponibilità e partecipazione al servizio di una visione comune rivolta alla valorizzazione della nostra bellissima città”. “Con le fiere di San Florido, che si svolgeranno dal 15 al 17 novembre, e Retrò, che tornerà il 17 novembre – continua l’assessorato – l’autunno di Città di Castello riserverà ancora appuntamenti importanti, che daranno l’opportunità di vivere il nostro centro storico e di approfittare non solo di una ricca offerta culturale e artistica, ma anche dello shopping nei negozi in vista delle festività natalizie”.

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