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Trasporti- Bettarelli: “Mercoledì in Seconda Commissione vertice su ExFcu e trasporto regionale” e annuncia “ A breve nuovi incontri per audire altri operatori e sindacati di categoria”.

“La situazione del trasporto locale in Alto Tevere è una situazione annosa e complessa, molte sono le problematiche che in questo momento si assommano ai disagi
legati all’emergenza coronavirus e alle  grida di allarme lanciate nel corso degli anni da cittadini e associazioni di pendolari, fattori che hanno portato ad un crollo di
utenti e di servizi.

Mercoledì  attorno ad un tavolo ci saranno tutti gli attori principali di questa vicenda, dall’Assessore ai Trasporti Enrico Melasecche, ai Presidenti delle Province di
Perugia e Terni Bacchetta e Lattanzi, dal Presidente di Anci Francesco De Rebotti  alle associazioni di pendolari  “Il Mosaico” e “Pendolari stufi” che da anni portano
avanti le istanze e le problematiche di un territorio isolato. L’esigenza e’ quellA di ragionare sull’immediato futuro, mettere sul piatto tutte le questioni  e un crono
programma condiviso, nella speranza che tra settembre e ottobre si possano avere orari e modalità di spostamento.”

Il Consigliere Pd annuncia i prossimi step “Con l’audizione di mercoledì non potrà dirsi concluso il lavoro della Seconda commissione consiliare sul trasporto regionale.
Sarà soltanto il primo momento di confronto fra soggetti pubblici e rappresentanti di cittadini a cui dovrà far seguito l’incontro con Bus Italia, con gli operatori privati e i
sindacati di categoria”

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Estate a San Giustino: Piazza del Municipio torna isola pedonale

Partirà da questa sera, lunedì 6 luglio, alle ore 21 fino a mezzanotte, per ripetersi in tutto il periodo estivo nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì, l’ordinanza del Comune di San Giustino che prevede l’interruzione al traffico e il divieto di sosta per le auto durante le ore serali nella centralissima piazza del capoluogo.
Piazza del Municipio torna, anche in questa estate 2020 segnata dal Covid-19, a trasformarsi sotto tutti i punti di vista in un’isola pedonale.
“E’ ormai il quarto anno che adottiamo questa soluzione – fanno sapere in una nota congiunta gli assessori Crispoltoni, Valenti e Guerrieri -. Una scelta in grado di consentire ai cittadini e ai tanti bambini che ogni sera affollano la Piazza di vivere e socializzare negli spazi pubblici in completa sicurezza”.
Un’occasione, quella della trasformazione di Piazza del Municipio in isola pedonale, resa possibile anche grazie alla sinergia e la preziosa collaborazione della Polizia Municipale e dei Nonni Civici, che permetterà di ospitare serate particolari, tematiche e altri eventi promossi nel rispetto delle nuove normative anti-contagio, non solo dal Comune, ma anche da associazioni del territorio e direttamente dai commercianti presenti in zona.
“Subito dopo il lockdown la Piazza è tornata ad essere luogo d’incontro e di condivisione per i sangiustinesi – concludono gli assessori comunali -. La nostra comunità ha dimostrato grande senso di responsabilità durante tutto il periodo di emergenza sanitaria e confidiamo che il livello di attenzione rimarrà anche in questa fase.”

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Fase3 della cultura – “dopo l’apocalisse. Ipotesi per una rinascita”, e’ il titolo del libro di Nencini e Cardini presentato a Citta’ di Castello una occasione per affrontare attraverso i ricorsi storici la fase di emergenza del covid

Ricorsi storici di pandemie e apocalissi in un libro di successo. Si è svolta presso la Sala consiliare del comune di Città di Castello, la presentazione del libro di Riccardo Nencini e Franco Cardini, ‘Dopo l’Apocalisse. Ipotesi per una rinascita’ (Edizione “La Vela”), una interessante occasione per guardare al passato, alla storia con un occhio al futuro. L’incontro è stato moderato dal sindaco di San Giustino, Paolo Fratini. Ad aprire la serie degli interventi il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, che ha sottolineato la stretta attualità delle questioni e vicende affrontate nel libro da Nencini e Cardini. “Un contributo culturale e storico di grande spessore che serve per affrontare in maniera più approfondita la situazione di emergenza che stiamo vivendo da mesi. La storia ci viene incontro spesso e ci consente di vivere il presente e il futuro attraverso parallelismi e ricorsi che permettono di andare a fondo alle questioni di grande portata sociale”, ha precisato Bacchetta. “Il libro racconta le epidemie del passato e spalanca una finestra sul mondo che ci attende. È un viaggio nella storia – dalla peste che decimò l’Atene di Pericle al dramma narrato dal Manzoni – ha dichiarato Riccardo Nencini – da cui trarre indicazioni utili a comprendere cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi in Italia e nelle relazioni internazionali.” Garibaldini entrambi, gli autori sfatano alcuni luoghi comuni che nel corso della quarantena sono stati presentati come verità: la fine della globalizzazione, la crisi della Cina, i profondi cambiamenti nella natura umana – più docile, meno egoista, meno individualista – la sconfitta dei protagonisti della mondializzazione (multinazionali e alta finanza). Uno sguardo ironico e severo. Ironico nel racconto dell’oggi rapportato a ieri. Nonostante ci separino quattro secoli dalla peste che infierì sulla Lombardia e su Venezia, ci si imbatte negli stessi errori e nelle stesse misure adottate, compreso le autocertificazioni, i ritardi della cassa integrazione, i rimedi ‘classici’ come quello di lavarsi le mani spesso. E poi le titubanze della scienza, le pressioni dei mercanti (delle imprese), le dicerie e le false notizie propagate per fini politici. Come nella stagione del doge e del Borromeo. Un quadro davvero sorprendente.Severo nella lettura del presente e nelle previsioni. Un tempo la peste e altri virus venivano considerati ‘i grandi livellatori’ perché si abbattevano con uguale forza su ogni ceto sociale. Non è più così. I poveri e i ceti medio bassi si ammalano, muoiono e soffrono di più, rischiano di più di perdere il lavoro. Anche per questa ragione l’auspicio è che la politica – e lo Stato – riescano a scalare posizioni. Equità, giustizia sociale, investimento nella conoscenza dentro uno Stato umanizzato, meglio se la ricostruzione avviene tenendo tutti alla stanga, a cominciare dalle forze più rappresentative di questa Italia. Il modello è il secondo dopoguerra. L’alternativa? Il ricorso a procedure verticistiche con poteri accentrati in poche mani.La Cina è tutt’altro che al crepuscolo. Giocherà con gli Stati Uniti la partita del secolo in un mondo che somiglierà al primo dopoguerra. Nessuna leadership assoluta, una manciata di potenze regionali, Russia in testa, baricentro spostato sul Pacifico. Il punto sospeso è l’Europa. Formica o struzzo? Un disegno strategico ancora non c’è e manca quella coesione, politica e istituzionale, necessaria a tenerla nella competizione globale. Cardini e Nencini pessimisti.Le crisi provocano discontinuità ma servono due ingredienti per costruire il futuro: leader che colgano le opportunità che germinano dall’emergenza e un progetto lungo. Insomma, creatività, talento, cooperazione, strabismo.Proprio le virtù di quel medico e di quei due ingegneri bresciani che hanno trasformato maschere da sub in respiratori nel bel mezzo della pandemia.Dove cercarli?
Franco Cardini è professore emerito di storia medievale presso l’ISUS/SNS. Ha insegnato in varie università in Europa e all’estero e collabora con alcune testate giornalistiche e con varie emittenti televisive. Si occupa principalmente di rapporti fra mondo europeo e civiltà musulmana. Per La Vela ha pubblicato “Gesù, la falce, il martello” (2017), “Neofascismo e neoantifascismo” (2018), “Homo viator. Il pellegrinaggio medievale” (con Luigi Russo, 2019), “Interviste impossibili” (2019) e “Cantico postmoderno di Natale” (2019).

Riccardo Nencini è nato in Mugello. È autore di un’opera vasta e differenziata, sia saggistica che narrativa. Ha vinto il Premio Selezione Bancarella Sport 1999 con “Il giallo e il rosa” (Giunti) ed è stato finalista del Premio Acqui Storia 2010 con “L’imperfetto assoluto” (Pagliai) e del Premio Acqui Ambiente 2019 con “La bellezza” (Pagliai). Ha pubblicato “Morirò in piedi” (Polistampa, 2007) e “Il fuoco dentro” (Pagliai, 2016), in omaggio a Oriana Fallaci. Ha ricevuto il Premio Internazionale Il Molinello per aver ideato il “Dizionario della Libertà”.

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Esposto raccolta tartufi all’interno dell’A.A.T.V. Perrubbio: Maraghelli (Afor) “nessun diritto dei liberi cercatori sulle tartufaie è stato violato”

L’Amministratore Unico dell’Agenzia Forestale Regionale Maraghelli in riferimento all’esposto datato 15/06 dell’Associazione Tartufai Alto Tevere con il quale sono stati segnalati presunti abusi a carico del gestore dell’A.A.T.V. del Perrubbio ritiene opportuno fugare ogni dubbio sul corretto comportamento istituzionale ed amministrativo dell’Agenzia.
Infatti l’Agenzia ha preso parte, come soggetto preposto alla gestione del cosiddetto demanio regionale, alla stipula del contratto di gestione pur non avendo gestito la fase propedeutica.
Nel contratto di gestione non vi è alcun cenno alla raccolta di tartufi all’interno del territorio dell’A.A.T.V. del Perrubbio; conseguentemente nessun privilegio o diritto è stato assegnato al concessionario in merito alla ricerca del pregiato tubero né da parte della Regione né da parte dell’agenzia Forestale Regionale.
Maraghelli peraltro ha avuto modo di ricordare al concessionario dell’A.A.T.V. del Perrubbio, tramite gli uffici competenti, che sussiste nella Regione una legislazione speciale prevista dalla L.r. n. 6/1994 e successive modifiche ed integrazioni e relativo regolamento che, oltre alla detenzione dei terreni, prevede una serie di adempimenti propedeutici al riconoscimento di tartufaie controllate; conseguentemente l’apposizione di cartelli del tipo segnalato risulterebbe arbitraria e la esporrebbe a sanzioni per tabellazione illegittima; solamente l’apposizione di tabelle previste dalla legge, le cui competenze al rilascio sono peraltro di questa Agenzia, la S.V. potrà legittimamente riservarsi la raccolta di tartufi;”.
Abbiamo inoltre segnalato la cosa per competenza al Servizio Demanio nonché al Servizio Faunistico Regionale relativamente alle attività in corso da parte del concessionario.
Maraghelli ha anche avuto modo tramite gli uffici di rassicurare il Presidente dell’Associazione Tartufai Alto Tevere dott. Ghigi che nessun diritto dei liberi cercatori sulle tartufaie naturali è stato violato dagli atti adottati dalla Regione e dall’Afor e che l’Agenzia, nell’ambito delle competenze affidatele dalla legge, continuerà ad adottare atti conformi alla normativa salvaguardando i diritti dei singoli nel rispetto dell’interesse generale.

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Realizzazione mascherine tricolori in lino pregiato: delegazione Tela Umbra ricevuta nella residenza municipale

Il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta ha ricevuto presso la residenza municipale una delegazione delle socie lavoratrici del laboratorio Tela Umbra ( sono sei più il Presidente il Professor Pasquale La Gala) per porgere loro i più sentiti ringraziamenti di tutta la comunità locale per le pregevoli realizzazioni, un tricolore in Lino e mascherine che sono state donate al Presidente della Repubblica Mattarella nel corso dello “storico” incontro che si e’ svolto al Quirinale, venerdì 19 Giugno. In quella occasione il sindaco Bacchetta, una rappresentante di Tela Umbra Francesca Peli ed il maestro Stefano Lazzari, hanno coronato il sogno di nonna Luisa Zappitelli, 108 anni, icona dei diritti delle donne e dei valori di democrazia e libertà, da sempre ammiratrice del Presidente della Repubblica e del ruolo fondamentale che riveste. “Grazie a voi e al maestro Lazzari – ha precisato il sindaco- il Presidente Mattarella ha potuto apprezzare alcune delle eccellenze artistiche ed artigianali della nostra città’”. Al termine dell’incontro le socie lavoratrici di Tela Umbra hanno donato anche al sindaco una mascherina tricolore in Lino realizzata su telai dell’800. “La indosserò con orgoglio, grazie” ha detto il sindaco Bacchetta.

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Volley mercato serie B2/F: colpo Trestina, nel reparto schiacciatori arriva Arianna Cicogna

Il primo schiacciatore-ricevitore bianconero per la stagione 2020-2021 è Arianna Cicogna, giocatrice perugina classe 1998, che approda a Trestina dopo aver giocato l’ultimo campionato con il Ponte Felcino sempre in serie B2.

Questo il curriculum di Arianna e le sue prime parole in bianconero:

  • 2019-2020:    Ponte Felcino – B2
  • 2018-2019:    Pallavolo Perugia – B1
  • 2017-2018:    Pallavolo Perugia – B2
  • 2016-2017:    Pallavolo Acquasparta – B2
  • 2015-2016:    Tumm Perugia – B1
  • 2014-2015    Ecomet Marsciano – B2

“Ho scelto di venire a Trestina perché sin dal primo momento mi è sembrata una società seria e organizzata. Inoltre il progetto che mi hanno proposto è sicuramente molto interessante. Torno a giocare con delle mie grandi amiche e questo è stato sicuramente un motivo in più per accettare! Dopo tanti mesi a casa la voglia di giocare è tanta e non vedo l’ora di tornare a faticare in palestra. Quello che mi auguro è di trovare una squadra unita con cui divertirsi e, perché no, togliersi qualche soddisfazione”

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Volley mercato: Erm group San Giustino, ufficiale la conferma di Giulio Cesaroni

Sentiremo ancora parlare di Giulio Cesaroni quest’anno. Il centrale di Ermgroup San Giustino rinnova il suo impegno per la prossima stagione. L’infortunio subito ad inizio campionato non ha di certo arrestato la sua grinta, dimostrando di reagire e rimettersi in gioco. Prontissimo per la prossima stagione ha così dichiarato:” Felicissimo di restare in una realtà come San Giustino. La passata stagione non è stata semplice per me dal punto di vista fisico e ringrazio la società per la fiducia nuovamente riposta nei miei confronti. Ci attenderà, a mio avviso, una stagione con delle incognite ma questo gruppo e questo ambiente sono delle certezze”.

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In commissione programmazione si discute il regolamento per la valorizzazione del patrimonio


Nella commissione Programmazione del 25 giugno 2020, l’assessore competente Monica Bartolini ha presentato il regolamento relativo agli immobili che vengono utilizzate dalle associazioni del territorio e di altri immobili che non rientrano tra quelli già normati. Stefano Mori, responsabile del Settore, ha spiegato che “ci sono diversi tipi di concessioni per demanio e patrimonio indisponibile mentre per gli altri si procede con le locazioni. Abbiamo anche introdotto una valutazione tecnica dell’immobile, attraverso l’Agenzia delle Entrate di Perugia che garantisce una stime super partes. Per i valori modici invece sarà competente una commissione tecnica comunale. Le alienazioni sono state distinte in varie tipologie. Tutte le aste che abbiamo prodotte sono andate deserte: non si spiega perché in molti casi i valori sono contenuti. Forse conviene in questi casi andare direttamente. Abbiamo normato anche i lotti interclusi tra proprietà. Le concessioni in uso temporaneo sono molto frequenti, per qualche giorno o settimana. Anche in questo caso siamo intervenuti per standardizzare il procedimento senza passare per una delibera di Giunta e quindi accorciando i tempi. Gli spazi interessata da questa via breve sono stati definiti. Un altro aspetto del regolamento è l’assegnazione del patrimonio alle varie direzioni in funzione del tipo di immobile. Alla direzione Sport ad esempio verrà assegnato tutto il comparto degli impianti sportivi. L’obiettivo è la valorizzazione. Anche per il comodato gratuito dovrà essere presentato un progetto di utilizzo o sarà dovuto un canone, rapportato anche alla rilevanza sociale del soggetto richiedente. Su questo versante ci sono anche le concessioni per valorizzazione, anche con cambi delle destinazioni d’uso. Per le assegnazioni in futuro si passerà a sistemi di evidenza pubblica così da rendere aperta e trasparente la partecipazione”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, è intervenuto per dire “il regolamento elimina la discrezionalità delle assegnazioni e snellisce la procedura, per dare risposte più veloci. Il comune ha tantissimi regolamento, alcuni pochi usati ma di questo c’era bisogno. Sul piano delle alienazioni, può portare risorse importanti non perché vendiamo l’argenteria ma perché vengono cedute strutture di solito non utilizzabili e in degrado. Alienare è dunque giusto con trasparenza anche per riqualificare questo patrimonio che meritano il recupero”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto: “Quando si dà in comodato d’uso ci devono essere condizioni per cui il comune non è perdente. Bisogna introdurre degli elementi di garanzia”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha aggiunto: “Credo che sia necessario un approfondimento sullo status quo e ridurre al minimo la discrezionalità: dobbiamo specificare quali siano le attività sociali, culturali e di altro tipo. Facciamo una ricognizione sugli immobili interessati dal regolamento”. Vincenzo Tofanelli, assessore alle Finanze, ha detto: “Spero che le norme che mi consentono di andare alle alienazioni spero che siano più rapide. Vorrei mettere a bilancio una cifra realistica per le alienazioni così che le risorse possa essere veramente disponibili per la comunità Abbiamo un patrimonio enorme e se riusciamo a trasformarlo in risorse possiamo usarlo per le nostre priorità”. Nella replica l’assessore Bartolini ha concluso: “Bene un’altra commissione e miglioramenti ma abbiamo la possibilità di avere uno strumento ad hoc, che possa dare risposte ai cittadini e alle associazioni”.

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Distretto tabacchicolo Altotevere: richiesto all’assessore regionale Morroni, in visita allo stabilimento TTI, sostegno alla filiera per il rinnovo dei contratti con le multinazionali

Agricoltori e maestranze, opportunamente distanziati su una sala di circa 700 mq, hanno partecipato venerdì 3 luglio all’appuntamento organizzato dalle tre cooperative, FAT – AGRICOOPER – A.R.P.T., all’interno dello stabilimento di trasformazione del TTI (Trasformatori Tabacco Italia) di Città di Castello. L’occasione è stata quella della visita dell’assessore all’agricoltura della Regione Umbria, voluta per sensibilizzare Roberto Morroni sulle problematiche del settore tabacco e sull’importanza dello stesso per l’economia del distretto altotiberino.

Presenti, oltre Fabio Rossi, presidente consorzio TTI e Confagricoltura Umbria, Matteo Bartolini, presidente CIA Umbria, Luca Secondi, vicesindaco di Città di Castello, Libero Valenti, in rappresentanza del sindaco di San Giustino e presidente OPTA (associazione tra le più grandi in Europa che racchiude aziende tabacchicole dal Veneto alla Campania), anche i rappresentanti di alcuni istituti universitari (CONSORZIO INSTM – UNIMORE – POLIMI) con cui la filiera sta portando avanti progetti innovativi.
Al centro dell’incontro, il futuro del distretto tabacchicolo dell’Altotevere che, oltre alle aziende di produzione e di trasformazione, include anche un indotto più ampio in un’ottica di filiera completa. Le caratteristiche più salienti che caratterizzano la filiera sono le azioni a sostegno di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso progetti che prevedono cospicui investimenti per ricerca e innovazione. Chiesto un sostegno alla filiera anche per il rinnovo dei contratti con le multinazionali.
Dopo un breve saluto con i ricercatori degli istituti universitari con i quali le cooperative collaborano per la ricerca e l’innovazione è stato visitato lo stabilimento di trasformazione e a seguire è iniziato l’incontro, moderato da Fabio Rossi.
“Il TTI – ha detto Rossi, presidente del consorzio nonché presidente di Confagricoltura Umbria – acquista il 60% del tabacco umbro e gran parte del valore aggiunto del prodotto trasformato rimane sul territorio garantendo un impatto socio-economico nell’Altotevere di notevole rilevanza. Abbiamo investito anche su altre produzioni quali il nocciolo, ortofrutta e rinnovabili ma la produzione e trasformazione del tabacco non verrà mai interrotta. Continueremo ad investire in ricerca e innovazione – ha concluso Rossi – affinché la sostenibilità ambientale sia sempre garantita. É necessario non disperdere la capacità di aggregarsi”.
“Chiediamo – ha aggiunto Secondi, vicesindaco di Città di Castello – l’attenzione della Regione per questa produzione che, soprattutto in queste zone, ha un forte valore storico riuscendo a coniugarsi perfettamente con le caratteristiche di carattere ambientale”.
Per Valenti, in rappresentanza del sindaco San Giustino e presidente OPTA, “le aziende tabacchicole sono da sempre all’avanguardia rispetto alle altre ed è per questo che vanno supportate dalle istituzioni”. Secondo il presidente CIA, Bartolini, “il tabacco ha fatto la storia dell’Alta Umbria ed ha portato ad uno sviluppo oltre che economico anche sociale, con un impiego importante di manodopera femminile e forte integrazione territoriale”.

“L’ambiente che ho trovato – ha affermato l’assessore Morroni – trasmette quanto c’è di storia e di identità in questo settore. L’ancoraggio alla tradizione è connubio importante con la ricerca e l’innovazione. Uno sguardo al futuro con la tradizione sempre presente. Qui si è già realizzato quanto io sto portando avanti con forza: l’aggregazione. Il vostro esempio sarà un indicatore per le altre filiere. Sicuramente questo settore verrà attenzionato dall’esecutivo regionale. Stiamo vivendo una trasformazione che ci consegnerà un mondo completamente diverso e ci sarà solo chi riuscirà a trovare nuove opportunità: il cambiamento è un fattore di crescita e di progresso. Con le vostre esperienze avete dato prova di essere in grado di affrontare i cambiamenti”.
Confagricoltura Umbria e Cia, in rappresentanza delle imprese agricole hanno infine rivolto un appello all’assessore Morroni, affinché si attivi per trovare delle soluzioni adeguate per quanto riguarda il costo molto elevato dell’acqua nel comprensorio irriguo di Montedoglio “che crea difficoltà per le aziende a mantenere una sostenibilità economica a fronte degli elevati costi di produzione”. “Metterò in moto comportamenti atti a far funzionare il servizio senza creare disagio economico sulle aziende del comprensorio” ha commentato Morroni.

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Sicurezza e funzionalità del loggiato Gildoni: interrogazione dei consiglieri PD Minciotti e Tavernelli


Con una interrogazione i consiglieri comunali del Pd Luciano Tavernelli e Massimo Minciotti pongono all’attenzione del sindaco Luciano Bacchetta e della giunta l’esigenza di garantire sicurezza e funzionalità del loggiato Gildoni a beneficio della fruizione da parte di cittadini e turisti. “Sono attive le telecamere per il controllo degli accessi al loggiato e il controllo delle zone limitrofe?”, domandano gli esponenti della maggioranza, che evidenziano l’esigenza di sapere “quali soluzioni si intendono adottare per evitare il danneggiamento delle porte scorrevoli e le continue e costose manutenzioni”. Per Tavernelli e Minciotti è necessario anche comprendere “se non si ritenga opportuno, pianificare la riqualificazione dei bagni pubblici (anche a pagamento), secondo le direttive europee, ponendo particolare attenzione ai bagni per disabili, persone di per sé ostacolate dalla presenza di barriere architettoniche, che anche di pochi centimetri risultano invalicabili per loro”. “Mettere a disposizione servizi igienici effettivamente tali e accessibili è una necessità che occorre garantire a tutti, residenti, turisti, anziani, bambini, donne in gravidanza o con neonati da cambiare, disabili”, sostengono i consiglieri del Pd, nell’evidenziare che “non averli può rappresentare una vera limitazione all’esercizio del diritto di libero movimento” e nell’esprimere la convinzione che “una sollecitazione alla realizzazione di bagni pubblici, va estesa anche alle aziende pubbliche di trasporto, e gestori di servizi che operano nel territorio”. “I servizi igienici pubblici, avendo dei costi di manutenzione ed esercizio, devono essere a pagamento, unica soluzione in grado di garantire l’effettiva funzionalità di queste infrastrutture collettive, la cui diffusione è ancora molto al di sotto dell’effettivo bisogno e del tutto carente nella nostra città”, sottolineano Tavernelli e Minciotti, a giudizio dei quali “tutti, indistintamente, pagherebbero anche un euro per poter usufruire in caso di necessità, di un servizio igienicamente e logisticamente funzionale”. Nel ricordare come nel novembre del 2016 avessero chiesto con una interrogazione di migliorare la fruibilità del loggiato Gildoni, mediante l’installazione di porte in vetro automatiche, e di monitorare l’area con impianti di videosorveglianza, i consiglieri del Pd osservano che gli obiettivi dell’iniziativa siano stati “in parte centrati, come l’abbattimento delle barriere architettoniche ottenuto con l’installazione dell’ascensore, che consente la piena fruibilità dello spazio espositivo del quadrilatero e del Circolo degli Illuminati, nel solco di un’attenzione prioritaria dell’amministrazione comunale alle esigenze di mobilità della popolazione, da quelle di chi si sposta utilizzando carrozzelle per condizioni di handicap o invalidità, a quelle di chi si muove con passeggini per i bambini”. “Nonostante i numerosi e costosi interventi, con investimenti complessivi di 176 mila euro finanziati dal Gal Alta Umbria, rappresentato dalla presidente Giuliana Falaschi, il loggiato rischia una situazione di degrado che non ci possiamo assolutamente permettere”, rilevano Tavernelli e Minciotti, che richiamano l’attenzione sulle porte scorrevoli: “probabilmente per le continue forzature, durante la chiusura notturna, non funzionano più, tranne quella verso piazza Matteotti, mentre il fatto che le stesse restino aperte favorisce di nuovo l’ingresso e la presenza di volatili, vanificando tutta la sanificazione e le opere realizzate”. “I bagni pubblici, unici al centro della città – aggiungono i rappresentanti della maggioranza – risultano chiusi e non fruibili, determinando una situazione di emergenza, sia per i cittadini che per i turisti che visitano il nostro centro storico”.
CDCNOT/20/07/04/CONSINLINEA/272/MB

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Prosperius Umbertide: Bettarelli (Pd) “serve chiarezza sul futuro, stiamo parlando di un’eccellenza territoriale e va difesa”

“Esprimo profonda preoccupazione per il futuro dell’Istituto Prosperius di Umbertide, alla luce delle ultime notizie che vedrebbero contrapposti soci pubblici e privati, con i rappresentanti di Comune e Asl addirittura votare contro il bilancio di esercizio 2019”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Partito democratico, Michele Bettarelli, annunciando la presentazione di un’interrogazione per chiedere all’Esecutivo di Palazzo Donini “se corrispondano al vero le indiscrezioni relative ai risultati di approvazione del bilancio 2019 e quale sia la strategia della Giunta per il futuro dell’Istituto”.

“L’Istituto Prosperius Tiberino – spiega Bettarelli – rappresenta un’eccellenza territoriale nel campo socio sanitario, nato dalla sinergia tra l’esperienza amministrativa e la professionalità medico sanitaria garantendo 112 posti letto e 120 posti di lavoro. Nei giorni scorsi si sono riuniti il Cda e l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio di esercizio 2019. Nel primo caso però ci sarebbe stato il voto contrario del presidente, delegato del Sindaco. Stesso esito nell’Assemblea dei soci, dove i rappresentanti di Asl Umbria 1 e Comune di Umbertide avrebbero espresso voto contrario. Notizie che configurano una grave crisi interna all’azienda, che potrebbe arrivare a mettere in discussione addirittura la continuità aziendale per una realtà tanto significativa”.

“Il territorio tutto – prosegue Bettarelli – appare preoccupato: già presentata un’interrogazione del gruppo del Pd in Comune. È inevitabile sottolineare che tale incandescente situazione sia il frutto di due anni di governo leghista nella città di Umbertide e di otto mesi di governo del Carroccio a livello regionale. Una situazione – conclude – che agita i dipendenti, il territorio e i professionisti e che auspichiamo non abbia conseguenze deleterie”. RED/dmbData:Sabato, 4 Luglio, 2020 – 09:30

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Nuovo Commissario Asl1: PD “Dalla Lega visione proprietaria di Istituzioni  e servizi. Al Commissario Gentili i nostri auguri di buon lavoro nell’esclusivo interesse dei cittadini”

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Dopo la nomina della Presidente Tesei del nuovo Commissario di Usl 1 è arrivato puntuale nella giornata di ieri, il comunicato della Lega cittadina. In poche righe, dopo i soliti slogan da campagna elettorale che la Lega continua ad utilizzare indifferentemente dove governa e dove fa opposizione, appare chiara la visione proprietaria di istituzioni e servizi del Carroccio che dichiara attraverso Baglioni di “mettere a disposizione del nuovo Commissario il partito”.
Gentili, indicato nei giorni scorsi dalla Presidente Tesei e dall’Assessore Coletto come nuovo Commissario della Usl 1 dovrà confrontarsi con una situazione ancora emergenziale legata alla pandemia da Covid-19 e con importanti questioni per l’intera comunità tifernate arrivate alle snodo decisivo, come la firma del protocollo per la Casa della Salute, centro alzheimer e oncologia del lascito Mariani.
Per questo servirà impegno e tanto lavoro perché il diritto alla salute è un diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti.Il Partito Democratico di Città di Castello augura buon lavoro al neo Commissario, nella certezza che organizzerà i servizi sanitari nell’esclusivo interesse dei cittadini.

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“Gli archimedi” del lockdown. Costretti allo stop dalle misure covid 19, in poco meno di due mesi progettano robot per sanificare

Gli “archimedi” del lockdown: in poco meno di due mesi ideato, progettato e realizzato un robot per proteggersi il più possibile dalle insidie del Covid con dispositivo di sterilizzazione mobile. Dalla geniale “nuvoletta” hi-tech di due ingegneri di Città di Castello, Giancarlo Caldari, 58 anni e Giovanni Giogli, 60 anni, titolari della Futura Engineering SRL con sede alla zona industriale Nord (azienda con esperienza pluridecennale nella robotica e automazione industriale in svariati settori produttivi) è uscito fuori un innovativo marchingegno, uno fra i primi di questo genere prodotto in Italia, un prototipo pronto ad entrare in produzione ed essere utilizzato, che è stato già battezzato con il nome di “FUTURA STERYL KING”. Un robot di ottanta chili di viti, bulloni, collegamenti e quadri elettrici capace di spostarsi all’interno degli spazi di locali pubblici o privati del settore sanitario, della grande distribuzione, di aziende, uffici, portando “in groppa” le lampade che emettono la radiazione UVC. L’esistenza della tecnica di disinfezione basata sull’utilizzo della luce ultravioletta è una tecnica nota sia per la sanificazione di oggetti o superfici sia per la loro sterilizzazione. La luce ultravioletta, invisibile all’occhio umano, ha tre bande di frequenza UVA, UVB e UVC tutte presenti nello spettro solare. Mentre UVA e UVB arrivano abbondanti sulla terra, sia pure filtrati dall’atmosfera, gli UVC sono filtrati dallo strato di ozono, presente nell’atmosfera, che ci protegge dagli effetti di questa radiazione. La radiazione nella banda degli UVC tipicamente 275nm ha la caratteristica che spezza i legami della catena proteica del DNA uccidendo le forme di vita come batteri, muffe, alghe, organismi monocellulari. Lo stesso effetto avviene interagendo sul RNA di un virus come il COVID-19 che danneggiato dal distacco di parti della sequenza perde la capacità di infettare la cellula umana. E’ solo questione di densità di energia della radiazione UVC. L’effetto si ottiene irradiando le superfici e gli oggetti con una potenza luminosa adeguata per un certo tempo. Storicamente questa caratteristica della luce ultravioletta è stata utilizzata per sterilizzare l’acqua (autoclavi, serbatoi, piscine, sistemi di filtrazione, depuratori) e per l’aria (sistemi di condizionamento, camere bianche per l’industria farmaceutica, medicale o dei semiconduttori). La necessità di irradiare vaste superfici su locali di medie o grandi dimensioni ha stimolato la fantasia e l’idea di montare delle lampade su un carrello manuale od automatico è quasi una conseguenza logica per chi si occupa di automazione. “La pausa forzata della chiusura da pandemia e la conoscenza approfondita di tecnologie avanzate e dei sistemi disponibili sul mercato ci ha permesso in poco più di un mese di sviluppare il nostro prodotto”, precisano con un pizzico di orgoglio gli ingegneri Caldari e Giogli, sempre con il trolley in mano pronti a fare tappa da uno scalo all’altro del mondo ed ora da qualche mese, fermi ai box, si fa per dire dallo stop imposto dal Covid. “Il robot mobile che abbiamo scelto – dichiarano – è un prodotto industriale affidabile, affermato che muoveva i suoi primi passi circa un decennio fa. Abbiamo assistito ai primi passi; fu presentato in anteprima ad una fiera di robot e sistemi di visione a Chicago (Automate 2011, 2013, 2015, 2017+PROMAT e MODEX), e lo abbiamo “tenuto d’occhio” fino a quando dal 2015 abbiamo avuto la possibilità di averlo a disposizione anche in Italia utilizzandolo per varie applicazioni.” “E’ un prodotto che ha un valore e quindi il dispositivo che abbiamo realizzato non si colloca in concorrenza diretta con quelli manuali o portatili reperibili anche su negozi online, ma per applicazioni più impegnative e di livello più alto. Il suo habitat naturale è quello ospedaliero e sanitario ma in Italia tutti sanno quanto sia difficile avere accesso a quell’ambiente.” Altri ambiti di utilizzo sono la grande distribuzione, le linee di produzione alimentari, farmaceutiche, cosmetiche, impianti sportivi, palestre. In ambienti particolarmente critici come l’industria alimentare, in aggiunta ai normali sistemi obbligatori di sanificazione, l’utilizzo del sistema UVC garantisce la sterilizzazione al massimo livello. Al momento il dispositivo è concepito per avere almeno due ore di autonomia “luminosa” e molte di più di autonomia motoria. “Naturalmente – proseguono Caldari e Giogli – stiamo potenziando le batterie destinate all’illuminazione per arrivare alle 3-4 ore di autonomia ed in ogni caso il sistema è in grado di ricaricare da solo le batterie presso la stazione predisposta e che fa parte del sistema. “Una considerazione importante è che anche se non si raggiungono livelli di sterilizzazione da sala operatoria, negli ambienti come uffici, supermercati, magazzini, linee di produzione si ottengono risultati comunque migliori della normale sanificazione a mano. Si può affermare – concludono – che gli scaffali pieni di beni da vendere di un supermercato possono essere sanificati a fondo solo nel momento in cui si riforniscono prima di riempirli di nuovo o solo nelle parti strutturali esterne. Il robot mobile può operare in autonomia tutte le notti disinfettando tutte le superfici che la luce raggiunge, prodotti compresi. E per prodotti si intendono anche freschi come la frutta. I sistemi di sicurezza del moto del dispositivo sono tutti certificati per potersi muovere anche in presenza di persone in piena sicurezza”. Proprio al termine degli ultimi test operativi questa mattina il sindaco Luciano Bacchetta ha fatto visita al laboratorio dell’azienda e si è congratulato con i due ingegneri tifernati per la loro realizzazione che potrebbe avere importanti utilizzi proprio sul versante del contenimento e prevenzione della diffusione della pandemia. “Un ulteriore testimonianza della straordinaria capacità di inventare, progettare e realizzare sistemi e macchinari innovativi come nel caso di questo robot avveniristico che premia la caparbietà e la capacità degli ingegneri Caldari e Giogli, espressione del tessuto imprenditorale e manageriale altotiberino e tifernate che in diversi settori produttivi si ritaglia spazi autorevoli nei mercati nazionali ed internazionali. Il made in Citta’ di castello è anche questo. Complimenti”,  ha concluso il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta

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Pinacoteca Città di Castello: dal 10 luglio, Nuvolo for Kids

Da venerdì 10 luglio 2020, presso la Pinacoteca Comunale
di Città di Castello verrà riavviato il progetto Nuvolo for Kids.
La mostra, allestita in 5 sale, ospita 45 opere del Maestro Nuvolo, rappresentative di tutta la sua produzione artistica (dal 1950 al 2005) molte delle quali inedite.
Nel percorso espositivo, una sala è interamente dedicata alle opere multimediali riferite ai cicli pittorici: Aftermandelbrot, videotapes di Oigroig e Genesi,
inoltre sono esposte per la prima volta ed in anteprima assoluta alcune delle Serotipie in PVC retroilluminate.
In questa seconda fase, l’allestimento combina tutti gli elaborati prodotti dai bambini durante i laboratori didattici con le opere del Maestro Nuvolo.

La mostra ad ingresso gratuito sarà fruibile a tutti fino al 30 settembre – durante gli orari di apertura del museo (mar. – dom. 10 – 13 / 14.30 – 18.30) –
in piena sicurezza, rispettando le nuove normative di salute pubblica.

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Umbertide cambia “crisi della maggioranza, nel governo delle cose e nella composizione della Giunta”

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CVD: Come volevasi dimostrare. Le risposte alla crisi politica e amministrativa di questa maggioranza e Giunta hanno ormai la sostanza surreale che gli umbertidesi da due anni sopportano a malapena. Non una risposta nel merito, ma un copione che ricorda più il teatro dell’assurdo con attori improbabili. Proviamo a descrivere la situazione.

Questa maggioranza, immobile e ferma sulle questioni concrete, non è più quella uscita dalle elezioni. L’alleanza tra la destra (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia nelle vesti di Fracta vobis) e la lista Locchi (Umbertide partecipa) non c’è più. Forza Italia e Fratelli d’Italia non hanno un consigliere, per cui l’assessore Mierla non si sa se rappresenti solo se stessa o chi. I consiglieri eletti con Umbertide partecipa hanno formato un nuovo gruppo consiliare che sostiene la maggioranza di destra con gli assessori di sinistra Tosti e Pierucci, nominati però da Umbertide partecipa. Se non è crisi di Giunta, allora è trasformismo. Condito con una bella dose di partitocrazia: la politica di lungo corso Giovanna Monni, Fracta vobis-Fratelli d’Italia, è stata nominata amministratore unico di Multiservice non certo per la sua competenza manageriale e gestionale, estranea al suo curriculum, ma per grazia politica. Per salvare la crisi di Giunta, appunto, dove non aveva trovato spazio.

Poi dalle parti della concreta amministrazione del fare, la crisi è nelle cose. I Consigli comunali vengono convocati grazie alla minoranza compatta di UC, Pd e M5S; in due anni i consiglieri di maggioranza non hanno presentato un progetto o deliberazione testimoniando la loro mancanza di idee e crisi politica; i progetti votati all’unanimità (baratto amministrativo; riciclo oli usati, Riduzioni tariffarie per la cessione-donazione di eccedenze alimentari e farmaci, controllo di vicinato, tranne Zerobarriere) non sono stati nemmeno iniziati. Su lato del fisco e tributi, la Giunta ha raggiunto il massimo livello storico di pressione (Irpef e Imu/Tasi). Nella gestione della crisi Covid c’è la crisi amministrativa della Giunta: nessun euro ancora messo per famiglie e imprese, scuola e formazione. 

Sul lato della politica ambientale l’elenco delle inadempienza della Giunta è un libro aperto: nessun intervento sulla questione “puzza” a Calzolaro e non c’è traccia di sapere se l’Amministrazione per la nuova convenzione con la ditta Ecopartner voglia confermare il carico di 50mila tonnellate di rifiuti lavorati come dalle autorizzazioni passate; i progetti presentati da UC, Pd e M5s su regolamento dei fitofarmaci, sull’igiene e insediamenti insalubri, riattivazione Osservatorio Rifiuti zero, riqualificazione Parco Ranieri nemmeno sono stati presi in considerazione. Se non è crisi di Giunta, si chiama incapacità di governare.  

Per tali ragioni c’è crisi oggettiva della maggioranza, che ha nelle sue sole mani il dovere di cambiare metodi di governo, assessori e Giunta. Si aspettano dunque risposte: nel merito. Ora, non fra tre anni, per quel tempo ci penseranno i cittadini

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Insieme per Anghiari “giunta Polcri senza visione e programmazione, bilancio di previsione e rendiconto 2019 totalmente insufficienti”

All’ultimo consiglio comunale Insieme per Anghiari ha votato contro al rendiconto della gestione esercizio 2019 e alle variazioni al bilancio di previsione 2020/2022. 

Le motivazioni di questo voto contrario sono molteplici ma due per tutte sono state le questioni sulle quali abbiamo voluto soffermarci nella dichiarazione di voto: – nel quadriennio 2016-2017-2018-2019 si registra un significativo aumento della pressione tributaria e un trend a dir poco desolante sulla situazione del personale dell’ente comunale. Dalla relazione sulla gestione emergono dati allarmanti. L’autonomia impositiva dell’ente passa da 64,130 del 2016 a 79,755 del 2019, mentre la pressione fiscale passa da 498,28 del 2016 a 629,71 nel 2019. E’ evidente che questi dati smentiscono in maniera categorica le promesse fatte in campagna elettorale dalla lista Liberamente che garantiva di non aumentare le tasse. 

Sul fronte del personale siamo di fronte a un ente ormai completamente smantellato. L’attuale amministrazione non ha investito minimamente su questo importante comparto malgrado i numerosi pensionamenti che dal 2016 (anno di insediamento dell’attuale maggioranza) al 2019 hanno portato i dipendenti da 35 unità a 22(+3).  Addirittura, solo nel 2019, si registra una riduzione di personale di ben 7 unità (da 30 a 23). Rispetto alla dotazione organica dell’ente, i posti vacanti ad oggi sono 28, un numero enorme. Nonostante ciò nessun concorso è mai stato celebrato e invece che investire risorse per l’assunzione di personale a tempo indeterminato, si prediligono i contratti a termine di personale precario sul quale non è possibile fare affidamento per il futuro. Sul tema del personale, peraltro, allo scorso consiglio del 28.05.20 avevamo presentato un’apposita interrogazione urgente relativa allo Staff del Sindaco. I chiarimenti richiesti sul perché di emolumenti riconosciuti allo Staff con tanto di arretrati e sui tempi di erogazione degli stessi a fronte di una delibera di giunta pubblicata ben 5 mesi dopo la sua adozione, attendono ancora risposta.  L’interrogazione, peraltro, è stata ripresentata anche all’ultimo Consiglio del 30.06 u.s. dove il Sindaco ha nuovamente assunto un atteggiamento dilatorio limitandosi a preannunciare una risposta scritta da parte dell’ufficio competente. Ovviamente, nell’interesse della cittadinanza, andremo in fondo alla questione ritenendo comunque grave questo atteggiamento ostruzionistico da parte di chi è tenuto a dare risposte. Infine, in ordine a quanto apparso in recenti articoli di stampa relativi alla nomina di Macrì alla Presidenza di Estra, il Sindaco in risposta alla nostra interpellanza, ha chiarito la propria posizione.

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Piazza Matteotti gremita per la presentazione del libro “il tuo sorriso ribelle”

Piazza Matteotti stracolma di gente per la presentazione ufficiale del libro “Il tuo sorriso ribelle” dedicato a Silvana Benigno. Duemila persone hanno assistito all’evento “L’eredità di Silvana” magistralmente condotto da Moira Lena Tassi in un centro tornato a splendere con i negozi aperti e tanta allegria… alla faccia del cancro e del lockdown. Solidarietà, musica, spettacoli e racconti di vita hanno caratterizzato l’appuntamento che non ha certo tradito le attese. Se Moira Lena Tassi ha impreziosito la serata con una sorpresa sempre finalizzata alla raccolta fondi, al resto ci hanno pensato una straordinaria Annalisa Baldi con i suoi brani, tra questi quello dedicato a Silvana dal marito Fabrizio. Da X Factor a tanti altri successi, la perugina Annalisa ha dimostrato ancora una volta la sua bravura, l’essere persona semplice oltre che grande professionista con un grande cuore. Bellissime anche le esibizioni delle ragazze della Scuola di danza di Lama guidata dalla presidente Silvia Del Bene che ha raccontato la sua esperienza di malata oncologica e soprattutto del rapporto maturato in ospedale tra una terapia e l’altra proprio con Silvana. E poi l’altra musica, e che musica, di Fabio Battistelli e Stefano Falleri, da sempre al fianco per le iniziative benefiche portate avanti negli anni da Silvana. Ma non solo, perché il titolare della Parrucchieri Milano, Davide Pecorelli, ha svelato un’altra bellissima sorpresa: l’Academy gratuita per giovani parrucchieri che sta per iniziare in questo mese porterà il volto e il messaggio positivo di Silvana, testimonial dell’iniziativa. “Non aspettare di essere felice per sorridere. Fai come Silvana”. Una frase che ha commosso tutti e che rispecchia veramente quello che stato il modo di essere di Silvana. Molto apprezzati anche gli interventi di Laura Cartocci che ha parlato di prevenzione insieme al dottor Pierantonio Bacci che con grande sensibilità ha riportato i concetti fondamentali della vita prendendo come esempio come il sorriso ribelle di Silvana. Ma non è tutto, perché Moira Lena Tassi, oltre che aver coordinato l’intera serata, da artista ormai conosciuta e molto apprezzata, ha svelato la sua ultima opera creata proprio per l’occasione: il suo splendido dipinto raffigurante il volto di Alice Franchetti è stato messo all’asta e una persona di grande generosità, che ha voluto rimanere nell’anonimato, se lo è subito aggiudicato donando una somma importante alla Fondazione Ieo-Ccm di Milano. “Ringrazio in primis Fabrizio Paladino – ha detto Moira – che mi ha dato questa grande responsabilità e opportunità: poter parlare di una grande guerriera come Silvana che ha lasciato una meravigliosa traccia indelebile nella nostra città. Io l’ho fatto con tutto il cuore e spero di esserne stata all’altezza, perché quando ascolti le testimonianze delle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerla e leggi il suo libro, capisci l’importanza del messaggio che ha lasciato, un messaggio di amore e speranza per tutti”. Non sono certo passate inosservate le presenze del vice sindaco di Città di Castello Luca Secondi, pur se un ringraziamento particolare va fatto all’assessore al commercio e turismo Riccardo Carletti che ha messo a disposizione le strutture comunali e di Sogepu per la riuscita dell’appuntamento, e al sindaco Luciano Bacchetta. Un grazie, da parte di Fabrizio e Moira, anche all’imprenditore Leonardo Bambini, che ha stampato senza costi il libro dedicato a Silvana, all’assessore del Comune di San Giustino Milena Ganganelli, al sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli, sempre molto sensibile, al pari degli altri, in questi momenti e al personale dell’Umbria Soccorso Alluvionale della Protezione civile che ha curato il servizio, guidato da Gianpiero Calagreti.

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Centri estivi Polisport: ancora posti disponibili per agosto

Tutto esaurito a giugno e luglio, ma ai Centri Estivi Sportivi di Polisport ci sono ancora posti disponibili per le ultime settimane di attività in programma dal 3 agosto al 5 settembre. Per le iscrizioni è possibile rivolgersi al front-office della società di gestione degli impianti sportivi presso la piscina comunale di via Engels (telefono 075.8550785). I Centri Estivi Sportivi Polisport sono promossi in collaborazione con la cooperativa la Rondine e sono certificati anche quest’anno dal marchio di qualità Educamp del Coni, che promuove lo sport attraverso educatori tecnico-sportivi laureati in scienze motorie o diplomati Isef (con competenze specifiche e una formazione mirata curata direttamente dal Coni), prestando particolare attenzione alla corretta alimentazione, grazie alla collaborazione con l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni e con la Federazione Medico Sportiva Italiana. La gestione della fase 3 dell’emergenza da Covid-19 ha reso necessario rivedere la formula delle attività, nell’ambito di un progetto rivolto ai bambini da 6 a 13 anni definito con il Comune di Città di Castello nel rispetto delle disposizioni del Governo. Le famiglie potranno scegliere tra le formule part-time (con uscita alle ore12.30); part-time più pranzo (con uscita alle ore 14.00); full-time più pranzo (con uscita alle 18,30). L’accoglienza mattutina è programmata dalle ore 7.30 alle ore 9.00: all’ingresso viene effettuato un triage per i bambini con autocertificazione del genitore, misurazione della temperatura corporea, disinfezione delle mani. Le attività sono aperte a 12 gruppi a settimana, composti da 7 bambini ciascuno, per un massimo di 84 utenti. A seguire i bambini sono 12 educatori della cooperativa, più 12 istruttori qualificati per ogni disciplina sportiva: nuoto, calcio, basket, volley, tennis, scherma, canoa, atletica leggera. Il programma giornaliero prevede nuoto, più altri due sport a rotazione ogni mattina, mentre il pomeriggio è riservato alle iniziative ludico-ricreative. Ogni gruppo segue un piano di attività prestabilito dal referente di Polisport Daniele Giambi, per la parte sportiva, e dal responsabile della cooperativa La Rondine, Marco Romanelli, per la parte ludico-ricreativa. Tutti gli operatori sportivi impegnati nelle attività sono sottoposti al protocollo anti Covid-19, che prevede visita medica e test sierologico.

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