Home Blog Page 1087

Volley mercato serie B maschile: ufficiale, Francesco Moretti nuovo allenatore del San Giustino

Accordo raggiunto tra la Pallavolo San Giustino e Francesco Moretti; il tecnico sarà infatti l’allenatore della squadra maschile di serie B, che per il terzo anno consecutivo parteciperà al campionato nazionale. Arriva quindi dopo i due anni di Enzo Sideri al quale la Società dirà sempre grazie per l’ottimo lavoro svolto.Un sangiustinese doc che torna a San Giustino, dove tutto ha avuto inizio, nel 1991, quando ha mosso i primi passi della sua “vita pallavolistica”, a quel tempo da giocatore,  proprio “sotto il castello Bufalini”.Venti anni di panchine, da Sansepolcro a Città di Castello, passando per San Mariano ed Umbertide, con gruppi del settore giovanile maschile e femminile, che si sono distinti anche nelle varie fasi nazionali alle quali hanno partecipato. Tecnico capace di lavorare con i giovani ma soprattutto di farli crescere e convivere nel miglior modo possibile con gli “anziani”. Indimenticabile la stagione a Città di Castello alla guida della Gherardi Cartoedit, in B2 maschile, squadra nella quale militavano tanti ragazzi diventati oggi ottimi giocatori di serie B e non solo; non ultimo, da ricordare – per lavoro e risultati – il suo impegno con le prime squadre in diverse categorie a Città di Castello (Pallavolo Città di Castello e StarVolley VBT) ed il suo lavoro di selezionatore regionale (Docente Nazionale per l’Umbria dal 2011).

“Siamo consci di aver fatto una buona scelta – ha detto il Presidente della Pallavolo San Giustino Claudio Bigi – arriva un tecnico ma soprattutto una persona con la quale potremo continuare il nostro percorso di crescita mirato al raggiungimento di risultati più che positivi, passando per il lavoro dedicato alla crescita e non solo sportiva dei giovani. Mi sento in obbligo di ringraziare – ha proseguito il patron dell’ ErmGroup – Enzo Sideri che per i due anni passati ha pienamente condiviso e supportato i nostri progetti di crescita, gli altri Tecnici con i quali in questo periodo avevamo intavolato contatti e confronti, tutta la Società che nonostante il periodo è stata molto presente nel condividere progetti e strade da seguire e assolutamente, non per ultimo, il nostro responsabile tecnico Goran Maric che – e conclude il Presidente Bigi – ha lavorato in maniera incessante, ascoltando, parlando, prendendo informazioni e decisioni. Maric già da ieri ha iniziato a confrontarsi con il tecnico Moretti per la costruzione di una squadra sicuramente competitiva, in considerazione di un impegno economico sempre ponderato”.“E’ stata una decisione improvvisa, di quelle che fanno tanto piacere- ha dichiarato Francesco Moretti– Sarà un bel viaggio. Un viaggio che inizia oggi. Un nuovo ambiente, una nuova società, delle nuove emozioni. Un sogno per me tornare a casa, una grande soddisfazione poter allenare la squadra del mio Paese, una squadra che lo rappresenti in tutta Italia. Sono veramente contento della fiducia che la Società sta dimostrando nei miei confronti e allo stesso tempo “tranquillo” , perché condividerò questo percorso con una Società molto seria che ha chiaramente messo sul tavolo necessità e progetti, subito in sintonia con quello che è il mio pensiero e modo di lavorare. Sono convinto – prosegue il nuovo allenatore della Pallavolo San Giustino – che non sarà difficile lavorare con Goran Maric visto che è un vero “Uomo di Sport”, come non sarà difficile partecipare alla crescita (questo è un mio grande obiettivo) di un settore giovanile già organizzato. Sarà un viaggio che percorreremo tutti insieme, ognuno con le proprie competenze”.
A breve la Società ufficializzerà anche eventuali conferme e/o nuovi arrivi per quanto concerne lo Staff tecnico della prima squadra; a seguire presenterà l’organico Tecnico/Dirigenziale dell’intero movimento giovanile.

Commenti

Scomparsa di Franco Bellucci, l’assessore Massetti “se ne va un caro amico e un grande sportivo”

Appena appresa la notizia della pematura scomparsa di Franco Bellucci, socio fondatore e instancabile organizzatore del rinomato Trofeo Tosco Umbro di Lippiano e punto di riferimento di numerose manifestazioni di ciclismo a livello nazionale anche l’assessore allo sport, Massimo
Massetti si e’ unito al cordoglio del sindaco e della comunita’ di Monte Santa Maria Tiberina. “Bellucci era un caro amico, un grande sportivo ed instancabile organizzatore di eventi che hanno fatto la storia del ciclismo
regionale e nazionale” ha precisato Massetti nel rivolgere alla famiglia le più sentite condoglianze .

Commenti

Monte Santa Maria Tiberina piange per la prematura scomparsa di Franco Bellucci

Un’ altra pematura scomparsa che lascia sgomenta la comunità di Monte Santa Maria Tiberina quella di Franco Bellucci, il socio fondatore e instancabile organizzatore del rinomato Trofeo Tosco Umbro di Lippiano, che ha fatto solcare le strade della valtiberina umbra e toscana a numerose giovani promesse del ciclismo nazionale e internazionale.
Con profondo dolore e incredulità l’amministrazione comunale si stringe intorno alla famiglia Bellucci, “la notizia della scomparsa di una persona è sempre dolorosa, figuriamoci se si tratta di un amico con cui si è condiviso un percorso. Franco era una persona appassionata, che amava il ciclismo ed è riuscito nell’impresa di fondare una gara molto partecipata e conosciuta dagli amanti del ciclismo, con una ricaduta d’immagine positiva per il nostro territorio. Spero che questo patrimonio non vada disperso.” Così il Sindaco di Monte Santa Maria Tiberina, Letizia Michelini

Commenti

L’Amministrazione Comunale: “La Rsa riapre, opposizioni smentite un’altra volta”

Avevamo detto che avremmo fatto di tutto per far ripartire la Rsa all’interno dell’ospedale cittadino e che questo sarebbe avvenuto non appena si fosse placata l’emergenza sanitaria in corso.
Eccoci qua a mantenere quello che avevamo annunciato. Infatti dal 22 giugno ci saranno dei posti letto per la Rsa di Umbertide.
Le opposizioni avevano strumentalizzato la temporanea chiusura della Rsa, tanto da presentare un ordine del giorno (protocollo n. 7961/2020) firmato da tutti i consiglieri di Partito Democratico, Umbertide Cambia e Movimento 5 Stelle nel Consiglio Comunale del 23 aprile nel quale si chiedeva la riapertura immediata del servizio proprio nel momento di maggiore criticità dell’emergenza Covid-19. Per tutelare i nostri malati, l’atto è stato prontamente bocciato dai consiglieri di maggioranza.
Noi abbiamo sempre sostenuto che la chiusura momentanea della Rsa era una scelta giusta e doverosa per proteggere i nostri malati più anziani e che passata la fase emergenziale dell’epidemia avremmo fatto di tutto per riattivare il servizio.
L’analisi che avevamo fatto, condividendo la scelta sanitaria dell’Usl Umbria 1, era semplicemente basata sul fatto che il virus stava colpendo le persone più anziane che andavano curate o in medicina o a domicilio e non in una struttura potenzialmente a rischio.
Non ci sembrava un ragionamento tanto difficile da comprendere, ma si vede che la contrapposizione politica della minoranza non può fare a meno di andare sempre e comunque contro.
Alla faccia della collaborazione e della responsabilità annunciate all’inizio della pandemia.  

Commenti

Venerdì 19 giugno scatta la disinfestazione dalle zanzare, previsti interventi anche per la derattizzazione

Scatta venerdì 19 giugno la campagna di disinfestazione dalle zanzare nel territorio comunale di Città di Castello, che in questa prima fase consisterà in un trattamento antilarvale nei tombini, nelle forazze e nelle caditoie per evitare la nascita e, dunque, la proliferazione degli insetti. “Si tratta di un intervento programmato, che effettuiamo ogni anno e che verrà ripetuto una volta al mese fino a ottobre”, afferma l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti, nel chiarire che “le operazioni condotte dagli addetti della società Quark, affidataria del servizio disinfestazione e derattizzazione nel territorio comunale, non richiederanno l’adozione di alcuna precauzione specifica da parte della cittadinanza”.

“Le modalità di trattamento che saranno attuate non interagiscono con l’ecosistema degli insetti e sono rispettose dell’ambiente”, evidenzia Massetti, nel far presente che l’azione di disinfestazione sarà “mirata alle larve di zanzare che proliferano nei ristagni di acqua”. In questo contesto l’assessore raccomanda ai cittadini il rispetto delle disposizioni contenute nell’ordinanza sindacale n.279, che riguardano l’adozione di comportamenti finalizzati a evitare la raccolta di acqua piovana e di acqua stagnante negli spazi pubblici e privati, attraverso la manutenzione delle pertinenze degli edifici, di balconi e contenitori esterni, degli orti e dei giardini, dei cantieri, di piscine, fontane, tombini e scarichi fognari.

“Le modalità e le caratteristiche degli interventi che saranno adottati nella seconda fase della campagna di disinfestazione dalle zanzare – preannuncia Massetti – saranno successivamente concordati con l’Usl Umbria 1”. Insieme alla disinfestazione larvicida, la ditta specializzata procederà venerdì 19 giugno anche ad effettuare gli interventi di derattizzazione programmati per l’intero territorio comunale.

Commenti

Lascito Mariani: Bucci (Castello Cambia) “pronti per inviare tutto il nostro dossier alla corte dei conti”

Egr. Sig. Sindaco
il fatto che Lei e il Consigliere Zucchini abbiate presentato un ordine del giorno sul Lascito Mariani, è una contraddizione con quanto ha enunciato in tutti questi anni in cui veniva affermato che le scelte del suo utilizzo sono di competenza della giunta in accordo con la ASL n.1. La presentazione di questo nuovo atto viene dopo la commissione del 7 Maggio con la presentazione del parere “pro veritate” del Prof. Palermo di cui Lei ha dato comunicazione e interpretazione circa l’utilizzo del lascito. A quella commissione è seguita la comunicazione dell’Avv. Emilio Mattei indirizzata anche ai capigruppo. Questo atto arriva dopo un rinvio dell’ordine del giorno presentato al Consiglio dell’8 giugno, volutamente ritirato per presentarne uno nuovo modificato, inserendo un nuovo paragrafo che individua il Consiglio Comunale come soggetto responsabile dell’utilizzo del Lascito e una variazione di bilancio che riporta la somma da avanzo vincolato ad esercizio provvisorio.


Con questo ordine del giorno si vuol dare una interpretazione del parere “pro veritate” in contrasto con quanto affermato dal Prof Palermo, come evidenziato punto per punto dall’avv. Mattei, il quale ha sconfessato e messo in evidenza la non veridicità di quanto da Lei detto in tutti questi anni sulla paternità, finalità e gestione finanziaria della somma ricevuta, da più di sei anni depositata nelle casse del Comune.

Sig. Sindaco,
non credo che questo possa passare sotto silenzio come un errore di percorso. L’elenco delle contestazioni è lungo: 1. L’impossibilità di utilizzo del Lascito per un recupero edilizio dell’ex Ospedale; 2. non è possibile che venga utilizzato per un altro Ente senza un intervento legislativo in materia; 3. la somma di euro 3.706.857,50 è stata attribuita al Comune di Città di Castello che ne è il titolare con vincolo d’uso; 4. il vincolo della somma indica come destinatario l’Ospedale della città; 5. viene contestata la mancata valorizzazione della somma versata al comune da Lei riferita con l’affermazione “gelosamente custoditi” non dimostrando la veridicità dell’affermazione; 6. ne denuncia il mancato utilizzo nei confronti dell’ospedale in occasione del “Covi19” che si trovava in grosse difficoltà; 7. contesta le interpretazioni date sull’utilizzo del Lascito Mariani e le informazioni da Lei date alla commissione sul ruolo del Prof. Palermo (avv. Difensore della USL n.1 in tutti i 3 giudizi) e dell’avv. Mattei (avv. Difensore del Comune in tutti i 3 giudizi) offuscandone il merito e il ruolo avuto nel risultato dello stesso, fornendo informazioni fuorvianti in merito ai compensi ricevuti dall’Amministrazione Comunale; 8. indica che da tali somme non possono essere decurtate da quanto ricevuto dal Lascito Mariani per compensi o quant’altro.

Sig Sindaco,
noi in un comunicato del 15 Maggio abbiamo chiesto di riferire in consiglio in merito a quanto sostenuto nelle sue comunicazioni, ampiamente contestate dell’avv. Mattei che le dà ripetutamene del bugiardo; ciò richiede da parte sua un chiarimento, altrimenti possiamo pensare che le verità siano altre.
Ci siamo domandati anche, a chi conviene tutto questo? Perchè viene proposto un ordine del giorno a sostegno delle tesi dall’amministrazione e coinvolgere sulle responsabilità i Consiglieri comunali? Perchè dilungare l’utilizzo finanziario del lascito? Perchè non indicare l’Ospedale di Città di Castello come beneficiario e concordare l’utilizzo per il potenziamento delle politiche sanitarie?

Si sono persi oltre sei anni tra incertezze, conflitti interni e incapacità gestionali. Noi riaffermiamo quanto avevamo proposto al Consiglio Comunale con l’ordine del giorno del 22 Agosto 2019, bocciato dalla maggioranza, che proponeva come possibili interventi, stante il disposto testamentario e la sentenza definitiva, solo quelli volti a migliorare le condizioni di coloro che si trovano nello stato di sofferenza, malattie e assenze di cure. Anche questo non può essere, come prevede l’ordine del giorno, lasciato all’arbitrio.
Sindaco, apra subito un confronto con l’Ospedale in merito alla destinazione e le finalità e riferisca al Consiglio sul disciplinare che potrà accompagnare interventi e soluzioni a sostegno dei nostri concittadini. Non l’autonomia dell’ASL come avete previsto. Ribadiamo, il lascito è del Comune e non può esimersi di condizionarne le finalità.


I chiarimenti che in tutti questi anni sono stati dati non ci convincono. Non ci convince la legittimità della gestione finanziaria, non siamo d’accordo sull’ordine del giorno presentato, con il chiaro intento di coinvolgere i consiglieri sulle responsabilità dell’utilizzo del lascito, che contraddice quanto dichiarato da Lei: “le responsabilità sono esclusivamente del Sindaco e della giunta”, e siamo preoccupati per coloro che pensano che sia legittimo e lo sostengono, perchè viste le diverse interpretazioni legali, se ne desume anche una responsabilità diretta.

Sig. Sindaco,
crediamo che ci siano tutte le prerogative per inviare tutto l’incartamento alla Corte dei Conti per i seguenti motivi:
1)-innanzitutto, Lei non ha utilizzato per oltre 6 anni il lascito Mariani e non ha in alcun modo giustificato tale comportamento;
2)-a causa del mancato utilizzo del lascito per così lungo tempo, la somma di € 3.706.000,00 si è oggettivamente svalutata nella misura di circa 90.000 euro (considerando la sola svalutazione ISTAT dal 17.3.2014, e cioè dalla data del bonifico, sino ad oggi);
3)-Lei, in data 6.5.2020, presso la Commissione Programmazione Economica, aveva garantito che aveva “gelosamente custodito” il lascito Mariani e lo aveva incrementato degli interessi così che lo stesso era aumentato. Da dove si evince. Dai documenti in nostro possesso non ci risulta;
4)-il Prof. Palermo, nel parere “pro veritate”, ha scritto che il lascito Mariani deve essere ripristinato nella sua originaria consistenza contabile (alla data cioè del 17.3.2014) e invece la relativa somma (oltre a non essersi rivalutata) è stata addirittura decurtata delle spese legali per la causa della eredità Mariani;
5)-tale decurtazione è, comunque, illegittima, poiché il lascito è un bene indisponibile (come risulta confermato dal citato parere) e perché, comunque, le spese di tale giudizio sono state integralmente compensate dai giudici (e, quindi, per quanto riguarda il Comune fanno carico esclusivamente a tale ente);
6)-Lei ha ipotizzato degli utilizzi del lascito Mariani che contrastano con il vincolo giudiziale di destinazione dello stesso e che, addirittura, incrementerebbero il patrimonio di altri enti (Regione dell’Umbria e “Muzi Betti”);
7)-Lei non ha né spiegato né documentato qual è stato il concreto utilizzo del lascito Mariani in questi 6 lunghi anni di “gelosa custodia”;
8)-Lei non ha precisato nel dettaglio le modalità di trasferimento del lascito alla ASL e l’effettivo rispetto del vincolo di destinazione per l’ospedale.

Commenti

La pizza del ternano più forte del covid 19: torna l’attività che da 53 anni accoglie nel centro generazioni di tifernati


La pizza de “Lu ternano” ha resistito anche al Covid-19. Dopo 53 anni di attività ha riaperto stamattina a Città di Castello la storica “Pizzeria Express” della famiglia Manni, con Vincenzo e Stefania Febino, rispettivamente 83 e 77 anni di età, protagonisti di una delle più belle storie di resilienza ai tempi della pandemia da Coronavirus. “Vincenzo e Stefania riaprono per amore del loro lavoro e per amore di Città di Castello”, hanno sottolineato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore al Commercio e Turismo Riccardo Carletti nel far visita ai proprietari dell’attività di corso Vittorio Emanuele. “Questa pizzeria rappresenta la storia della nostra città, perché per mezzo secolo tutte le generazioni di tifernati l’hanno frequentata da giovani e poi da adulti”, hanno detto Bacchetta e Carletti, che hanno rimarcato come “la ripartenza di questi professionisti, che sono una eccellenza della nostra comunità da decenni, sia un bellissimo segnale, perché dimostra come il desiderio tornare alla normalità sia davvero forte”. “Professionalità come quelle di Vincenzo e Stefania sono d’esempio in momenti come questi, in cui bisogna tirare fuori tutte le energie e le qualità, ma anche la passione e l’attaccamento al lavoro”, hanno detto Bacchetta e Carletti, che hanno portato il simbolico saluto dell’amministrazione comunale, insieme al ringraziamento per il messaggio di fiducia che è venuto dalla loro iniziativa. “Noi non ce la facciamo a stare in casa, sono settant’anni che stiamo al pubblico”, hanno raccontato Vincenzo e Stefania, che fin da bambini sono stati abituati a dare il proprio supporto al sostentamento delle famiglie. “Questa pizzeria è la nostra vita, da quando ci siamo trasferiti a Città di Castello non ci siamo più spostati, abbiamo riaperto anche per dare un contributo alla vitalità del centro storico e un messaggio di fiducia, soprattutto ai giovani, nel riprendere il cammino e andare avanti”, hanno spiegato i coniugi Manni, nel ricordare le generazioni di tifernati che sono passate davanti al bancone e che da oggi sono tornati a servire. “Chi adesso è nonno da bambino veniva a prendere la pizza qui” è l’aneddoto di Vincenzo e Stefania che più di tutti ha testimoniato l’affetto dei tifernati nell’incontro con il sindaco e l’assessore, che nel 2017 li avevano omaggiati con una targa ricordo per il traguardo dei 50 anni di lavoro in città. La storia della famiglia Manni affonda le radici nel lontano 1962, a Roma, a due passi dalla Basilica di San Paolo, quando Vincenzo, originario di Terni, e Stefania, nata nella Capitale, iniziarono a impastare lievito e farina per poi trasferirsi a Città di Castello e aprire la “Pizzeria Express” il 15 ottobre del 1967. Grande appassionato di calcio e tifoso della Ternana, Vincenzo ha sempre esibito in negozio bandiera e foto ricordo della mitica promozione in serie A dei rossoverdi di Corrado Viciani nel 1972, ma nel cuore ha sempre avuto anche i colori biancorossi del Città di Castello, grazie all’amicizia con il compianto storico del calcio tifernate, Siviero Sensini, che veniva in pizzeria con la squadra dopo ogni vittoria casalinga. “Oggi riapriamo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza e delle distanze, anche se qui tutte le raccomandazioni sull’igiene sono sempre state di casa, perché abbiamo sempre avuto il massimo scrupolo nel servire la nostra pizza, insieme al piacere di prepararla con ingredienti di prima qualità”, hanno sottolineato Vincenzo e Stefania.
CDCNOT/20/06/17/CONSINLINEA/262/MB

Commenti

Umbertide, aperte le iscrizioni per il Centro estivo comunale “Lucignolo”

Sono aperte fino al 22 giugno le iscrizioni per Centro estivo comunale “Lucignolo”, proposto del Comune di Umbertide in collaborazione con la cooperativa Asad.Il Centro estivo si rivolge ai bambini dai 3 agli 11 anni e funzionerà dal 29 giugno al 7 agosto.L’orario di apertura sarà dalle 9.00 alle 17.30 dal lunedì al venerdì.Le domande potranno essere inviate tramite Pec all’indirizzo comune.umbertide@postacert.umbria.it (la casella riceve anche semplici mail).Potranno essere consegnate anche all’Ufficio Protocollo del Comune di Umbertide prendendo un appuntamento telefonico ai numeri 0759419241-0759419243-0759419262 tutti i giorni dalle ore 8.30 alle 13.00 e il martedì e giovedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle 17.30.La sintesi del progetto e la modulistica da presentare sono disponibili al sito istituzionale dell’Ente www.comune.umbertide.pg.it.“Sarà un Centro estivo in piena sicurezza, in coerenza con le linee guida nazionali e regionali – dice l’assessore alla Politiche Sociali, Sara Pierucci – Abbiamo voluto dare un’attenzione ai servizi rivolti alle famiglie del territorio, che sono stati stati richiesti a gran voce dopo il periodo di lockdown e che rappresentano una grande opportunità di ritorno alla normalità per i più piccoli e per i loro genitori. Il filo conduttore comune delle regole e dei requisiti messi a punto è quello di garantire la massima tutela della sicurezza e della salute di bambini, ragazzi, educatori e familiari”.  

Commenti

Il sindaco Carizia ai volontari della Croce Rossa Italiana: “Dietro le vostre divise ci sono persone con un grande cuore”

“Nel corso dell’emergenza il volontariato ha avuto un ruolo importantissimo nel gioco di squadra con le Amministrazioni per rispondere quotidianamente ai bisogni della cittadinanza”: queste le parole di riconoscenza che il sindaco Luca Carizia ha espresso alla delegazione ricevuta in Comune del Comitato locale di Città di Castello della Croce Rossa Italiana, formata dal presidente Francesco Serafini e dai volontari umbertidesi Neusa Dos Santos e Giorgio Bistoni.Nel corso dell’incontro il presidente Serafini ha elencato tutte le attività svolte dal Comitato nel periodo dell’emergenza Coronavirus con tutte le realtà territoriali in cui ha operato, che hanno compreso oltre al Comune di Umbertide anche i territori comunali di Città di Castello, Montone, Monte Santa Maria Tiberina e Lisciano Niccone.In 85 giorni di servizio presso l’ospedale cittadino sono stati svolti 170 turni per un totale di 340 volontari impiegati.Gli 883 uomini e donne impiegati nei servizi di pronto spesa e farmaco hanno effettuato 575 interventi, raggiungendo 1.975 persone.Per quanto riguarda la Spesa Sospesa, sono stati raccolti 3.465 kg di generi alimentari e ammontano a 1.340 kg quelli attualmente distribuiti.La locale Cri, dal Comitato Nazionale ha ricevuto circa 8mila buoni spesa (dal valore complessivo di 32mila euro) e a Umbertide ne sono stati consegnati 40.In 343 uscite i mezzi del Comitato hanno percorso in totale 22.255 km. Nello specifico le ambulanze ne hanno percorsi 2.818, le autovetture 16.757, l’autocarro in dotazione 690 e l’ambulatorio per il prelievo sierologico 1.990.Nel corso dell’iniziativa “Save the trucker”, organizzata in collaborazione con Anas nelle aree di servizio della E45, i 54 volontari del Comitato hanno assistito 780 automobilisti e 410 autotrasportatori. Nei 18 giorni di servizio sono state distribuite circa 3mila mascherine, consegnati 730 flaconi di gel igienizzante e 410 confezioni di guanti in nitrile.In totale, dal 1º marzo al 12 giugno, 2.250 i volontari impiegati.“Dietro le divise che indossate – ha proseguito il sindaco – ci sono persone con un grande cuore e con una grande anima che hanno supportato in tutto e per tutto tanti nostri concittadini. A nome di tutta la nostra comunità vi diciamo un sentito grazie per l’opera messa in atto”. 

Commenti

Tre giorni in ospedale per la pillola abortiva, polemica in consiglio comunale

Nelle comunicazioni del consiglio comunale di lunedì 15 giugno 2020, la consigliera comunale del PD Letizia Guerri ha portato all’attenzione dell’assise “la delibera della Giunta regionale umbra che vieta l’aborto farmacologico in regime di day hospital, prevedendo il ricovero ospedaliero di tre giorni. É un fatto grave che lede il diritto delle donne con una brutalità mmane. Scegliere di abortire è già difficile: se qualcuno avesse un po’ studiato avrebbe potuto capire che l’aborto farmacologico è la strada meno traumatica e che scegliere il regime ospedaliero[ss1]  e quindi tre giorni di ricovero – anche maggiori rispetto ad una aborto chirurgico – è penalizzante, non tutela le donne vittime di violenza domestica che non possono assentersi da casa, ha dei controlli pre e post, contrari a quello che ci dicono i sociologi e i medici. Questo è stato fatto in un’emergenza sanitaria al contrario di quanto dice la scienza mondialle, per la quale è preferibile l’aborto farmacologico in day hospital per non congestionare gli ospedali; l’Umbria va in direzione contraria. Non è un atto amministrativo ma una scelta politica. E anche noi dobbiamo scegliere: stare dalla parte delle donne o contro le donne, con chi dice che bisogna aiutare economicamente o impedire l’aborto. Chiedo al sindaco che questa scelta sia chiara nel nostro comune affinchè le giovani donne siano libere di scegliere, chiedo che si faccia portavoce del diritto di tutti noi, perché nel 2020 un simile passo è inaccettabile”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia è intervenuto dicendo: “A costo di diventare antipatico dico sì a che tutto ciò che contrasta l’aborto e sì a tutto ciò che protegge la donna. Dobbiamo tutelare la salute della donna e del feto. Per la prima volta, essendo cambiata la mentalità della Regione si fa qualcosa che va nell’interesse della vita, che cerca di far nascere una vita. Non dobbiamo giudicare né impedire che altri cerchino di tutelare la vita. Oggi tutto si risolve con una pillola, invece proprio per questa insensibilità eccessiva si rischia di fare due vittime, il feto e la madre. Oggi come non mai bisogna parlare con le persone, se si potesse parlare con queste madri cercando anche di salvare una sola vita, anche in questa sala ci sarebbero tanti pronti ad accettare un figlio per salvare una vita. Poi ci sono scelte personali, scegliere tra la vita di una madre e di un figlio, che vanno fatte secondo coscienza, Ridurre tutto ad un mero intervento è ben poca cosa, tutti meritiamo un ragionamento diverso nella tutela della vita e delle donne. Mi dispiace che la consigliera Guerri me abbiamo voluto parlare in questo spazio molto ridotto”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto: “Il dibattito etico ci porterebbe lontanissimo, anche se tutti pensano alla libertà della donna ma non alla macellazione di una vita. Mi auguro che sia una scelta politica che comunque condivido”. Emanuela Arcaleni, consigliere comunale di Castello Cambia ha detto: “Dovremmo fare un ragionamento più ampio ma non mi piace l’ipocrisia. Parlare di una scelta che aggrava l’esercizio di un diritto previsto da una legge dello stato non aiuta a salvare una vita. Dobbiamo dare i mezzi per difendere la vita. In questo modo si mettono solo le donne in ulteriore difficoltà. Rendiamoci conto che spesso questa scelta è dettata da condizioni economiche e di vita precarie. Le donne devono essere aiutate a non farlo anche attraverso la prevenzione con una campagna di informazione. Difendere la vita rendendo più difficile il percorso non funziona. Prevenire e creare le condizioni perché la donna non scelga l’interruzione della gravidanza”.L’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini ha ribadito che “l’argomento non si presta ai tempi delle comunicazioni. Io ho lavorato una vita a contatto diretto con le donne. L’aborto farmacologico che fa parte della legge 194 e che la Regione Umbria ha riconosciuto nel 2018 è una tutela per la donna. Non è vero che il day hospital ti garantisce la riservatezza. E’ ovvio che la tutela della vita è fondamentale per tutti. Io vorrei che qualcuno di voi si fosse trovato a parlare con le donne che fanno una scelta del genere. E’ una scelta dolorosissima. Ho visto donne che si procuravano l’aborto con mezzi primitivi. La Regione Umbria ha fatto una scelta terribile. Forse potevate risparmiarlo questo discorso”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha detto: “Fa male anche a me parlare in questi termini di questo tema. Non concordo con l’assessore sul fatto che lasciare le donne da sole a casa a volte è successo che siano morte nella circostanza. Non tutte le Regioni hanno fatto la scelta dell’Umbria. Comunque è un tema aperto ed è una cosa incredibile che si usi questo argomento come un grimaldello politico. E’ vergognoso”. Inoltre nelle comunicazioni: Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha protestato perché “la mia mozione è finita in fondo all’ordine del giorno. Pretendo che torni al primo”. Francesca Mencagli, presidente del Consiglio comunale, ha spiegato che “interrogazioni ed interpellanze sono rimaste indietro a causa dell’emergenza”. Rigucci: “Non è accaduto mai prima”. Sulla questione scuola Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia ha chiesto “un chiarimento maggiore sulla tempistica. E’ uscito il decreto che stanzia 300milioni, che permette ai presidenti di Provincia/commissari di agire più velocemente. Quali sono le tempistiche chiedo all’assessore che è anche rappresentante Anci e che si è confrontata con il viceministro sulle tempistiche?”

Commenti

Campus life experience archivia la prima edizione con Conz e Brecciaroli

Il format si è svolto tra Relais Borgo di Celle e il circolo ippico Città di Castello – Concluso il programma equestre che sarà divulgato in sette puntate su Fise TV

(AVInews) – Città di Castello, 16 giu. – Campus Life Experience ha battuto l’ultimo ciak della sua prima edizione a Città di Castello. Sedi dell’inedito programma equestre (che sarà divulgato in sette puntate su Fise TV), il Relais Borgo di Celle e il circolo ippico Città di Castello.

Dieci giovani guidati dai coach Danilo Scagnoli e Massimiliano Menegon hanno vissuto l’equitazione a 360 gradi con due tecnici di eccellenza. I primi giorni sono stati affidati a Laura Conz, olimpionica di dressage e tecnico IV livello europeo con sette medaglie di bronzo Coni al valore sportivo e una palma di bronzo Coni al merito tecnico. Laura Conz ha portato con sé anche l’esperienza maturata per anni come capo equipe e tecnico della nazionale per le discipline del completo, del dressage e della paralimpica.

“I ragazzi si sono dimostrati assetati di sapere, contenti di imparare e determinati a fare bene – ha dichiarato Laura Conz – e io sono stata lieta di vederli a loro agio dopo un primo momento di ansia da prestazione. Lavorare in un progetto privo dell’elemento agonistico, per di più sotto gli occhi delle telecamere in campo, nelle scuderie, nelle auto e negli spazi comuni non si è minimamente rivelato difficile o noioso e per questo ringrazio tutto il team del programma, soprattutto la troupe, che non ha mai interrotto il flusso formativo rivolto ai ragazzi che ero stata chiamata a guidare. Sono stati giorni intensi di emozioni”.

Laura Conz ha poi lasciato il testimone all’appuntato scelto Stefano Brecciaroli che ha messo a disposizione dei ragazzi l’esperienza maturata in campo. Per dirla in numeri: quattro olimpiadi, tre mondiali, quattro europei e sei titoli di campione italiano assoluto nella disciplina del completo.

Istruttore federale di terzo livello, Master e tecnico di supporto seniores del dipartimento Fise completo, Brecciaroli ha chiuso il cerchio formativo. “Sono stato molto contento di partecipare. È stato un piacere – ha commentato l’atleta del Gruppo sportivo dell’Arma dei Carabinieri – creare sessioni che hanno unito l’etica allo sport e dimostrare cosa deve correttamente portare alla crescita di un binomio fino al campo gara. I ragazzi erano motivati, interessati e sorpresi di vivere un mix di esperienze che, credo, resteranno per loro indimenticabili. Spero che si possa ripetere, perché a mio avviso, si tratta di un format dall’alto valore educativo per i giovani”.

Campus Life Experience, che ha ricevuto il patrocinio della Federazione italiana sport equestri e il supporto del Comitato regionale Fise Umbria, ha festeggiato la chiusura della prima edizione sabato 13 giugno presso Borgo di Celle, nell’Alta Valle del Tevere, in un luogo secolare ricco di leggende incise sulla pietra come la Ruota celtica, la Croce templare e il Giglio di Francia, perfettamente visibili per le vie del piccolo borgo.

Presenti all’evento, il presidente Fise Marco di Paola, il segretario generale Simone Perillo e il direttore sportivo Francesco Girardi, oltre ai presidenti dei Comitati Regionali Fise Carlo Nepi (Lazio), Gabriella Moroni (Marche), Massimo Petaccia (Toscana) e Mirella Bianconi (Umbria), che è stata anche la padrona di casa e figura determinante del primo Campus Life Experience.

“Ho creduto al progetto – ha dichiarato Mirella Bianconi – perché credo nei giovani. Campus è una possibilità in più per i ragazzi che praticano e amano questo sport. E’ un format nuovo e al passo con i tempi. Il mondo d’altronde va avanti, cambiano gli approcci alla vita e gli approcci allo sport e noi dobbiamo adeguarci alla creatività che ci impone la modernità mantenendo, però, immutabili i valori su cui si basano lo sport in generale e l’equitazione in particolare. Il cavallo impegna il suo atleta ad avere cura di lui, lo sollecita ad avere cura degli altri e lo prepara alla vita con coraggio, forza e dignità. I ragazzi che hanno partecipato al Campus si sono aiutati tra di loro a 360 gradi. È questo il retroscena sportivo che noi tutti ci auguriamo per il presente dei giovani e il loro futuro da adulti”.
Share

Commenti

Comitato Provinciale dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica. Fase 3, Esami di maturità in sicurezza

Si è svolta oggi, presso la Prefettura-U.T.G. di Perugia, una riunione del Comitato Provinciale dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto, Claudio Sgaraglia, con la partecipazione, oltre che dei vertici provinciali delle Forze di Polizia, anche della Direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria, Antonella Iunti, dell’Assessore Luca Merli del Comune di Perugia e della rappresentante della Provincia di Perugia.
Nel corso della riunione è stato attentamente verificato l’approntamento delle misure di sicurezza, previste nel relativo documento tecnico, da applicarsi nei plessi scolastici provinciali interessati dallo svolgimento dell’imminente esame di maturità.
Difatti, dopo la sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado in conseguenza dell’emergenza sanitaria connessa alla pandemia da Covid-19, da domani si ritorna nelle aule per l’espletamento dell’esame di stato del corrente anno scolastico, consistente nella prova orale in presenza dei candidati.
Al fine di garantire la tutela della salute e della sicurezza sia degli studenti che del personale scolastico (docente e non docente), durante il suo svolgimento, troveranno applicazione le misure precauzionali, di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione, finalizzate prioritariamente a contenere il rischio di diffusione del virus e, quindi, volte a evitare possibili assembramenti, a garantire un adeguato distanziamento interpersonale nonché l’utilizzo di DPI.
In seno al presente Comitato, sono stati, quindi, disposti mirati servizi di vigilanza e controllo presso gli Istituti scolastici interessati, da parte delle Forze dell’Ordine.
Nell’occasione si è proceduto, inoltre, anche ad un primo vaglio delle attività preliminari di organizzazione relative al riavvio delle attività del prossimo anno scolastico.
Il Prefetto Sgaraglia ha espresso un sincero augurio ai candidati all’esame di stato, nelle scuole secondarie di secondo grado, encomiando i molti giovani che hanno tenuto comportamenti responsabili e, che hanno dato, quindi, prova di maturità nel corso di questa difficile contingenza storica sociale.

Commenti

L’Artista Joy Stafford espone alcune sue opere nel Negozio del Maglificio Brizzi e Co di Sansepolcro

Dalla metà di giugno fino al mese di Agosto prossimo, 17 opere pittoriche dell’Artista Joy Stafford sono esposte nel Negozio del Maglificio Brizzi e Co al numero 21 di Via Divisione Garibaldi a Sansepolcro. Gli ampi spazi dell’attività inaugurano una stagione di collaborazioni con la Compagnia Artisti, sodalizio Valtiberino di creativi.

“Quando mi è stato chiesto di iniziare una collaborazione con questa prestigiosa attività di moda, ho subito pensato che fosse una buona idea anche perché la creatività di Marcello Brizzi è una creazione di tipo artistico – ha detto Michele Foni responsabile della Compagnia Artisti – abbiamo trovata nell’attività una formidabile accoglienza anche da parte della curatrice del punto vendita Antonella Dell’Omarino che è stata l’ideatrice di questa serie di mostre. Iniziamo con la creativa Joy Stafford raffinata creativa di grande esperienza ma continueremo con il portare negli stessi spazi espositivi altre pagine della creatività del nostro territorio”.


Joy Stafford Boncompagni di origini inglesi ma residente a Sansepolcro dal 1983 è diplomata in una delle più note accademie delle Belle Arti inglesi, la Norwich School of Art, autentica patria dell’acquerello. La Stafford negli ultimi anni ha scoperto il mondo della vetro fusione creando anche opere piuttosto originali che uniscono vetro e acquerello.
 Si è classificata ai primi posti in premi a concorsi di pittura estemporanea in Toscana e Umbria classificandosi1° a Monterchi, Città di Castello, Bastiola e Foiano della Chiana.
Nel 2011 si è aggiudicata il 1° Premio Europeo F.I.D.A.P.A. a Castiglion Fiorentino.
Nel 2012 e 2013 è stata finalista nella rassegna Saturarte a Genova, ed ha esposto in mostre collettive a Faenza, Ravenna, Perugia, Spoleto, Roma e Pergine Valsugana.
Espone regolarmente con la Compagnia Artisti di Sansepolcro e con il Cenacolo degli Artisti Aretini e impartisce lezioni di pittura a giovani e adulti.
“Abbiamo provato a immaginare un progetto in cui l’arte della maglieria potesse fondersi con la pittura – spiega Antonella Dell’Omarino ideatrice del progetto – Moda e Arte. Questa azienda vive la moda come un’arte perché crea e il progetto nasce nell’ambizione di esaltare il culto e il gusto del bello per renderlo più vivo e promuoverlo anche e soprattutto in questo momento che stiamo vivendo”.

La mostra in corso da prova delle varie tecniche in cui si destreggia la creativa dall’acquerello all’olio e al pastello. Esposti paesaggi, nature morte, marine ed anche figure umane ricavate da vecchie fotografie di famiglia dall’aria un po’ rétro.
La mostra, che finisce anche per avvicinare la raffinata gamma cromatica dell’artista a quella sconfinata dei filati dei vari capi di moda esposti, è dunque visitabile in orario di apertura dell’attività, rispettando le regole del momento, fino al mese di Agosto.   

Commenti

Anghiari, pubblicato il secondo avviso per i buoni spesa: al via le domande.


Un nuovo importante sostegno alle famiglie residenti nel comune di Anghiari che si trovano in difficoltà e che potranno usufruire per la seconda volta dei buoni spesa. Il nuovo avviso scade il 30 di giugno e riguarda l’erogazione di buoni destinati all’acquisto di generi alimentari o ai prodotti di prima necessità. Il modulo per richiederne l’erogazione è già online sul sito del comune di Anghiari. La concessione degli interventi di assistenza economica avviene entro i limiti complessivi delle risorse trasferite al Comune di Anghiari in attuazione dell’ Ordinanza Cdpc n. 658 del 29 marzo 2020.

“Si tratta di un sostegno importante garantito a tutte le famiglie del nostro comune che si trovano in difficoltà – ha dichiarato l’assessore al sociale Angela Cimbolini –  è possibile compilare il modulo e fare richiesta in modo da ricevere il buono e da poterlo utilizzare facendo fronte alle proprie necessità”.

Il sistema di valutazione ed evasione delle stesse domande avverrà in ordine cronologico ed è previsro un mese di tempo dall’attribuzione del buono per poterne usufruire. Le informazioni richieste nel modello di autocertificazione per accedere ai buoni spesa sono: generalità del richiedente; informazioni sui componenti del nucleo familiare (numero ed età componenti ed eventuali fragilità al loro interno); condizioni lavorative; consistenza dei conti correnti bancari e postali quale sommatoria dei valori del saldo contabile attivo al lordo degli interessi; fruizione di altri sostegni o contributi pubblici percepiti; condizione abitativa e patrimonio immobiliare; reddito complessivo del nucleo familiare ; accesso del nucleo familiare ad altri servizi sociali. 
Si ricorda che è possibile presentare un’unica domanda per nucleo familiare. I dati forniti nel modello di autocertificazione verranno sottoposti a verifica a campione.

Commenti

Residenze digitali: i progetti vincitori

La compagnia spagnola Agrupación Señor Serrano (Barcellona) con Prometheus, serie video-teatrale basata sul mito greco, Nicola Galli con Genoma scenico | dispositivo digitale performance interattiva di danza per 8 / 10 giocatori, Simone Pacini- Giselda Ranieri con Isadora – the Tik Tok dance project dedicato alla generazione Z, Enchiridion con Shakespeare Showdown/ Romeo & Juliet, progetto di sviluppo di un videogioco sulle opere shakespeariane e Umanesimo Artificiale/Joana Chicau e Jonathan Reus con Anatomies of Intelligence che mette in parallelo l’anatomia umana e la struttura dell’intelligenza artificiale, sono, a pari merito, le compagnie vincitrici del bando RESIDENZE DIGITALI, un progetto di Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), in collaborazione con AMAT e Anghiari
Dance Hub, in partenariato con ATCL per Spazio Rossellini. Il bando, a cui hanno partecipato circa 400 compagnie da tutta Italia e dall’estero, che hanno messo in campo situazioni alternative, modelli ibridi con i quali far interagire il pubblico, era partito originariamente per due residenze che poi con i nuovi partner sono diventate quattro, e infine cinque, vista l’alta qualità delle proposte presentate.

La giuria, composta da Angela Fumarola, Fabio Masi e Ranieri Del Testa per Armunia, Gianluca Cheli, Lucia Franchi, Alessandro Marini, Chiara Ramanzini, Luca Ricci per CapoTrave Kilowatt, Roberto Cantarini, Daniela Rimei, Gilberto Santini, Carlotta Tringali per AMAT, Alessandra Stanghini e Gerarda Ventura per Anghiari Dance Hub, ha lavorato in collaborazione con due esperte di digitale, Federica Patti e Annamaria Monteverdi, che saranno anche tutor degli artisti per l’elaborazione del progetto durante le residenze.

Oltre ai cinque vincitori è stata creata una short-list di altrettanti progetti meritevoli di pari attenzione. La Giuria auspica che anche questi progetti possano essere intercettati da altre residenze e strutture dello spettacolo, pe essere ospitate da altri partner. I progetti segnalati sono: Gabriele Marangoni con Human Dramaturgies, narrazione sonora e visuale collettiva del periodo di isolamento dovuto al Covid-19, Iacopo Resti con Digital revolution, sulla crisi politica e umanitaria del Sud Sudan, Serena Pea, con un percorso di narrazione visiva di esterni e interni riprodotti in miniatura, ExvUototeatro con Nella tana (un coniglio solo) sul tema degli hikikomori italiani. Il sesto progetto della shortlist ha già trovato in ATCL – Circuito Multidisciplinare della Regione Lazio per Spazio Rossellini, attraverso la cura di Katia Caselli e Isabella Di Cola, un partner attuatore che ha scelto di intervenire sostenendo con lo stesso investimento economico dei promotori del bando (oltre alla cura che connota il valore delle residenze intese come processo creativo), una delle compagnie menzionate: Illoco Teatro con il progetto K, dedicato ad “America” di Kafka.

I premiati dunque divengono sei, auspicando che altri soggetti si aggiungano per premiare tutti e 10 i progetti.

Le compagnie menzionate saranno indicate nei siti web degli enti promotori e potranno essere ospitate da altri partner attuatori con l’obbligo di indicare su tutti i mezzi di comunicazione che i progetti sono stati selezionati dal bando delle Residenze digitali.

I 6 progetti vincitori e gli altri 4 della short-list hanno una caratteristica comune di chiarezza nella scrittura e nell’esposizione dei contenuti, collegate a una evidente qualità artistica e di pensiero che viene veicolata attraverso lo spazio digitale.

I lavori selezionati potranno avvalersi anche di altri contributi produttivi forniti da ulteriori soggetti dello spettacolo, in quanto non si richiede alcun vincolo di esclusiva.

Quest’esperienza, per la sua unicità, aiuterà anche il panorama nazionale a conoscere come l’ecosistema mediale contemporaneo si sta interrogando sul presente. Con questo bando, il Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt) con AMAT, Anghiari Dance Hub e ATCL per Spazio Rossellini non rinunciano alla propria vocazione di accoglienza degli artisti in residenza presso le proprie strutture, piuttosto vogliono trasformare una difficoltà in un’opportunità, per aprire nuove sfide formali e concettuali, produrre contenuti artistici innovativi, conquistare nuove fasce di pubblico, come i post millennials, e affiancare, non certo sostituire, le forme consuete di fruizione dello spettacolo dal vivo.

Entro la fine del 2020, i progetti vincitori proporranno in rete delle presentazioni pubbliche del lavoro svolto in residenza.

Commenti

Al via il servizio ETitelefonoacasa

Nel periodo di reclusione forzata, legato alla pandemia, ci sono stati progetti di intrattenimento che hanno avuto successo, uno di questi è stato “FAVOLE AL TELEFONO” che MEDEM ha realizzato contando sulla collaborazione di tante realtà, tra cui ASTRA, e singoli volontari.Al termine dell’iniziativa si contano sulle 1.330 favolose telefonate (oltre 110 al giorno) direttamente gestite da Città di Castello, ma il servizio è andato avanti più di 4 mesi, passando il testimone ad altre realtà italiane e non solo.Fin dalle prime telefonate fatte abbiamo capito che, oltre che un’operazione culturale legata a Rodari (iniziativa inserita nelle manifestazioni del centenario) e alla lettura, l’importanza di quello che stavamo facendo risiedeva nel telefonare a casa della gente, rompere la monotonia della giornate e far sentire che là fuori c’era qualcuno.

MEDEM e ASTRA hanno valutato insieme come poter portare avanti questo servizio, sulla scorta dell’esperienza fatta, e hanno ottenuto il sostegno degli assessorati alla Politiche Sociali e alla Cultura dei comuni di Città di Castello, Luciana Bassini e Vincenzo Tofanelli, Andrea Guerrieri e Milena Crispoltoni del comune di San Giustino e Federica Radicchi per Pietralunga.Da mercoledì 17 giugno parte il nuovo servizio “E Ti telefono a casa”.

Dalla piattaforma www.etitelefonoacasa.it, appositamente realizzata, sarà possibile prenotare diversi servizi telefonici (completamente gratuiti):– E TI RACCONTO UNA FAVOLA (si può richiedere, per se o per altri, una telefonata con una o più favole)- E TI LEGGO UNA POESIA (si può richiedere, per se o per altri, una telefonata con una o più poesie)- E TI ASCOLTO (in questo caso l’utente può raccontare una storia, una favola, a chi lo chiama)- E TI FACCIO UNA SORPRESA (in questo caso la chiamata è richiesta per altri, per particolari ricorrenze, ad esempio compleanni, o per fare scherzi telefonici)   Una volta raccolte le richieste verranno smistate alla squadra di lettori che provvederanno alle telefonate.Il servizio, in questa prima fase, proseguirà fino al 31 luglio per poi valutarne i risultati.www.etitelefonoacasa.it

Commenti

Rimandato al prossimo consiglio comunale l’ODG che trasferisce il lascito Mariani alla ASL con le indicazioni sull’utilizzo


Rimandato al prossimo consiglio comunale di Città di Castello, l’ordine del giorno sul Lascito Mariani nel cui dispositivo si riconosceva “alla USL Umbria n. 1 la disponibilità del lascito Mariani affinché ne possa definire l’utilizzo a fini sanitari nel rispetto delle volontà testamentarie; pur nel rispetto dell’autonomia dell’ente sanitario, riconosce la necessità che il lascito, coerentemente al motivo ispiratore della scheda testamentarie e del vincolo di destinazione dalla stessa impresso al lascito, come riconosciuti dal giudicato, sia destinato al soddisfacimento dei bisogni sanitari della popolazione tifernate; rileva l’importanza e l’urgenza di potenziare la rete dei servizi sanitari territoriali, colmando l’annoso ritardo nella realizzazione della struttura denominata Casa della salute nel territorio dell’Alto Tevere, da collocarsi preferibilmente nel vecchio ospedale; indica, quali ulteriori priorità di intervento, la realizzazione del nuovo centro Alzheimer di Città di Castello, risultando l’attuale non più adeguato alle reali esigenze della popolazione e al potenziamento del reparto oncologico del nosocomio tifernate; impegna il Sindaco e la Giunta alla definizione, di concerto con la USL Umbria 1, di un atto volto a recepire le prioritarie indicazioni assunte dal Consiglio comunale di Città di Castello con il presente ordine del giorno.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha illustrato il documento, ricordando l’importanza del tema: “i tatticismi non hanno alcun senso. Parliamo di 3 milioni e 700mila euro, ora 3 milioni e 400, frutto di un gesto di liberalità molto bello. Ho avuto modo di conoscere le sorelle anche tramite gli eredi consenzienti al lascito che vivono a Varese. Abbiamo la responsabilità di utilizzare al meglio queste risorse. Il lavoro per arrivare a dare un senso a queste risorse è stato lungo. Abbiamo anche siglato un accordo con la precedente amministrazione regionale. Dobbiamo mettere un punto fermo definitivo. Il comune è stato definito il destinatario dal verdetto della causa ma è un depositario perché non ha nelle sue vocazioni quella sanitaria. Le risorse devono andare alla ASL per essere investite. Noi abbiamo il dovere morale di indicare come utilizzarle. Un diritto dovere del consiglio comunale. Vogliamo fare in modo che il lascito arrivi veramente ai bisognosi? Il problema è politico: il vincolo giuridico è utilizzare queste risorse attraverso la ASL. Il comune non le può spendere in proprio ma definire gli obiettivi per dare compimento alle volontà delle sorelle Mariani. Avevo indetto una conferenza stampa per domani con la presidente della Regione Umbria Tesei ma l’ho rinviata. Le risorse non vanno alla Regione ma alla ASL. Una delle esigenze è il Centro Alzheimer, la Regione ci ha sempre detto di potenziarlo. Ed è certo che serva ai bisognosi. Il terzo progetto è la Città della Salute, nato all’interno della struttura sanitaria, un grande progetto dimostrato in maniera plastica dalla vicenda del Covid. Oggi i servizi territoriali hanno più sedi in affitto, centralizzare in un’unica struttura è funzionale ed è considerata una soluzione all’avanguardia. Noi metteremo a disposizione risorse ingenti ma non sufficienti, le altre da ASL. La sede per me è l’ex ospedale. Ho evitato polemiche ingenerose con la Regione: l’ospedale vecchio è in abbandono da venti anni. Ma noto una certa melina. Il Lascito non è legato al vecchio ospedale, non è una prescrizione ma una scelta politica. La Regione può dire ad ASL di impiegare il lascito per oncologia, centro Alzheimer e Città della Salute. Non poniamo il vincolo Città della salute-vecchio ospedale ma sarebbe un obiettivo significativo. La politica è il tentativo di dare risposte ai cittadini. Collocare la casa della Salute all’ex ospedale consente due soluzioni: i servizi efficienti ed il recupero di una struttura di pregio. Non è sufficiente il Lascito Mariani, serve il contributo di ASL e di Regione. Se non si trovano la Città della salute sarà realizzata in altro luogo. Senza polemiche. Se la Regione non ha le risorse per l’operazione vecchio ospedale ne prendo atto. La Città della salute è necessaria, facciamola ma il problema dell’ex ospedale rimane. Lo vogliamo affrontare? Città della Salute, Alzheimer e Oncologia sono necessari e il comune veglierà sulla loro realizzazione. Ben vengano altre proposte: ma è il comune a dare indicazioni su come spendere queste risorse. Da questo non si può indietreggiare. Questi soldi non sono nostri, vanno utilizzati”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto: “L’ordine del giorno è un dietro front rispetto a quanto detto in questi anni e viene dopo il parere proveritate del prof. Palermo e dopo un intervento dell’avv. Mattei. Questo ordine del giorno è modificato rispetto al precedente, la decisione viene ricondotta al consiglio comunale e fatta una variazione di bilancio per incamerarlo. La somma da più di sei anni è nelle casse del comune. L’elenco delle contestazioni dell’avv. Mattei sono lunghe: tra cui la mancata utilizzazione, anche in occasione del COVID 19, contestazione dell’interpretazione del comune sul parere dell’avv. Palermo, indica che non posso essere decurtate le somme per gli avvocati. Mattei dichiara che le sue dichiarazioni non sono corrette. Serve un chiarimento. Noi avevamo proposto un documento in cui la somma venisse destinata a chi ha bisogno. Apra un confronto con la ASL per utilizzarlo a favore dei cittadini. Gli atti di questi anni non ci convincono: vogliamo coinvolgere i consiglieri sulla destinazione e sulla gestione, che invece dipende dal lei e dalla Giunta. Ci sono i termini per inviare tutto alla Corte dei Conti: lei non ha utilizzato il lasciato per sei anni e si è svalutato dal 2014. Alla Commissione ha dichiarato che l’aveva incrementato. Non ci risulta. Il prof. Palermo ha detto che il lascito deve essere ripristinato nella sua integrità e non decurtato delle spese legali. Il Lascito è indisponibile. L’ipotesi di utilizzo è incompatibile con il Lascito. Non ha precisato le modalità di trasferimento alla ASL. Ci sono tutti i motivi per riflettere”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha detto che “Dopo sei anni, in fretta e furia negli ultimi periodi si è accelerato senza più ascoltare chi aveva cose e consigli utili e si è deciso di andare a chiusura con un ordine del giorno. Giustissimo il Centro Alzheimer. Giustissimo il potenziamento di oncologia in questa zona critica nei dati. La città della salute è interessante e oggi in maniera intelligente ha fatto un cambiamento epocale, separandola da un rudere, che vale 4 milioni e mezzo sulla carta ma è in condizioni pessime. Lei ha presentato un ordine del giorno senza confrontarsi sulla maggioranza, prendo atto della marcia indietro anche sulla conferenza stampa. Ci sono passaggi che non capisco: perché trasferire il lascito alla ASL? L’avvocato Palermo sa di diritto ma ha dato un parere. Noi volevamo un altro parere pro veritate. Le spese legali dovevano essere sostenute dal Comune e non dal lascito, sono scelte discrezionali. Non credo che la ASL sarà vincolata dai nostri indirizzi. Il denaro finirà nel bilancio di un ente terzo. Se ci fosse stato un protocollo dettagliato discusso in commissione sarebbe stato diverso. Come facciamo ad avallare le sue promesse di fine mandato? Se fosse stata fatta una Fondazione con dentro anche la ASL che investisse e mantenesse il lascito, con interessi all’anno di circa 70mila euro, sarebbe stato possibile dirottare le risorse senza diminuirle, perché il lascito una volta speso non esisterà più. Spero che l’ordine del giorno non vada in porto”. Il sindaco ha replicato: “la decisione politica viene prima dei dettagli. La Fondazione non mi convince. Queste risorse vanno sfruttate per essere utili nel tempo attraverso strutture e funzioni. Rimane fuori molto ma sono 3 milioni 400mila euro. Ho provato a sgombrare il campo da altre preoccupazioni. So che non bastano i soldi che mettiamo a disposizione, so che la struttura è della Regione e ASL non può intervenire ma sappiamo anche che la politica si deve porre obiettivi. Se la Regione ci dice che non ci sono le risorse sufficienti per investire nel vecchio ospedale ne prendiamo atto ma rimane il problema di cosa farne di quella struttura. Che le parcelle le doveva pagare il comune, è una posizione diversa da quella espressa da lei in precedenza”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha notato “un’evoluzione positiva delle posizioni di qualche tempo fa. E’ prevalsa l’opinione che il lascito va usato per questioni sanitarie e non per operazioni immobiliari. Ma l’ordine del giorno diverge da quello che dice il sindaco, per il quale è un vincolo della ASL recepire le indicazioni del consiglio. Non è così perché la lettera del parere sostiene che i soldi vanno alla ASL che ne può fare quello che vuole ma sempre su beni di sua proprietà. Nel frattempo c’è stata la pandemia e la medicina del territorio è diventata un punto focale del lascito. Le elezioni regionali hanno cambiato molte carte in tavola. E’ comico l’intervento dell’ex vicesindaco Bettarelli che chiede alla Regione di mettere le risorse. Ma prima quando in giunta c’era una sua conterranea per anni non ha trovato il modo di reperirle. Se la conferenza stampa è stata posticipata dipende anche dal fatto che domani mattina (martedì 16 giugno) in consiglio regionale c’è un documento proposto dai consiglieri di maggioranza nella quale si chiede il rispetto del protocollo d’intesa fatto a maggio in cui la Regione di prima si impegnava a trovare i soldi per l’ex ospedale. Voterò l’atto con alcuni emendamenti al testo tra cui il riferimento alla pandemia. Inserirei il riferimento al vecchio ospedale con un comma ad hoc”. Mirco Pescari, capogruppo del PD, ha dichiarato: “Il sindaco ha parlato di melina e di obbligo morale, che ci ha portato al 2014 fino a qui. Melina che è stata fatta anche all’esterno del consiglio ed ha trovato megafoni dentro quest’aula, perché il primato della politica è ascoltare tutti ma con pensiero critico nell’interesse della Comunità. L’obbligo morale è quello che ci guida ed è ben sintetizzato dall’atto redatto con il consigliere delegato Gaetano Zucchini. Prende atto del parere del professor Palermo e della carenza di competenze del consiglio comunale. Alleviare le sofferenze sia fa o con i servizi sociali o con i servizi sanitari. Prende atto del legame tra Casa della salute e vecchio ospedale e propone una soluzione costruttiva e politica. L’obiettivo della Casa della salute non è prorogabile. Il principio della salute. Prende atto che la mia parte politica non ha concretizzato la soluzione e chiede la Casa della salute, aggiungendo che la vorrebbe nell’ex ospedale. Ordine del giorno è politico così come il vincolo. L’interrogazione dei consiglieri regionali di maggioranza, primo firmatario Valerio Mancini, forse recupera la sua assenza quando il consiglio regionale precedente votò il documento per la destinazione del Lascito Marinai alla Casa della Salute. Non è più possibile fare melina. Per Città di Castello il contenitore dell’ex ospedale è un problema della città prima che per la politica. Auspico che ci sia una larga maggioranza. Non è un voto né a favore né contro di questa maggioranza ma per migliorare i servizi sanitari ed ospedalieri dell’intera comunità altotiberina”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha osservato: “Siamo tutti discordi e tutti d’accordo. Quando ci appelliamo al regolamento, è perché la forma è sostanza. Il dibattito su questo ordine del giorno è tutto interno alla maggioranza. La firma del sindaco sul documento è la prima volta a memoria mia. E’ stato anteposto agli punti dato che a suo tempo avevamo votato solo di slittarlo al prossimo. E’ un testo diverso da quello della settimana scorsa. E’ una cosa vostra e ve la state gestendo dentro la maggioranza. Non ci coinvolgetevi in questa melina che parte dalla vostra metà campo. Forse è scritto a quattro mani con la curia visto che alla conferenza stampa era invitato anche il vescovo. Nel merito benissimo Centro Alzheimer oncologia potenziata, Città della Salute ma queste risorse dall’atto non vengono vincolate in modo definitivo e la novità è che si divide il destino della Casa della salute da quella dell’ex ospedale. Il Lascito da cespite per recuperare l’ospedale sta diventando altro e questo mi trovo d’accordo”. Per Ursula Masciarri, consigliere del Psi “Grazie ai proponenti. Abbiamo ritenuto ad adiuvandum del precedente ordine del giorno, come i proponenti hanno capito, – ed ho apprezzato il contributo del consigliere Lignani – di fare proposte per vincolare al territorio il lascito al di là delle questioni giuridiche. La vocazione del lascito è socio sanitaria e il comune non ha. La ragione della destinazione è che il comune si è trovato ad essere in un determinato periodo storico il titolare della disposizione del lasciato, subentrando. Non sono d’accordo con la Fondazione. Mi auguro che oggi si comprenda e si faccia uno sforzo per condividere che il consiglio comunale da degli input: destinazione Casa della Salute, speriamo nel vecchio ospedale. Vincoliamo dal punto di vista morale se non giuridico le disposizioni del lascito di cui questo consiglio deve essere il garante”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto: “Sono passati sei anni dal 2014 e non si possono nascondere le responsabilità. La melina è che in 10 anni non si è trovato un progetto dove in altre città negli ospedali dismessi si sono realizzate Case della salute. Mi aspetto una maggiore responsabilità. Il passaggio ad Asl sembra un modo per liberarsi di un lascito a cui non si è riuscito a dare utilizzo, che si lascia libero, nel rispetto delle volontà testamentarie. Le indicazioni dei punti successivi tali restando. E’ un atto debole, non vincola, indica. Viene sottratta alla città una somma imponente anche se non è stata maneggiata bene avendo perso 300mila euro. Avete parlato di obbligo morale di questo consesso che rappresenta i cittadini tifernati, veri eredi del lascito. Ma allora non avreste scritto che i soldi vanno alla ASL. La proposta è che il consiglio si assuma fino in fondo la responsabilità ed abbia un controllo su questi fondi: nel dispositivo riconosciamo il passaggio alla ASL previa proposta di un progetto di utilizzo articolato della somma che verrà vagliato dal consiglio e la rispondenza alle volontà testamentarie. Vorrei che il consiglio non si fermi qui ma dia il via libera ai servizi che saranno finanziati dal Lascito”.
Filippo Schiattelli, consigliere del PSI, si è detto d’accordo con il sindaco sul dovere di onorare il lascito ed ha aggiunto “davanti al gesto delle sorelle dobbiamo dare una risposta concreta e volta al soddisfacimento in forma certa, diretta ed inequivocabile in tempi brevi e certi. L’ordine del giorno in questo senso presenta delle perplessità: il lascito è destinato all’ospedale per alleviare le sofferenze e soccorrere le persone. Ben venga il potenziamento dell’oncologia, il centro Alzheimer ma la Casa della salute in collegamento all’ex ospedale, presente anche nelle linee programmatiche, potrebbe essere eccepita. Non ci può stare che si vada ad incrementare un bene immobiliare di terzi. Dobbiamo garantire che la volontà delle sorelle Mariani, che oggi si rivolterebbero nella tomba, sia adempiuta. C’è già chi oggi allevia le sofferenza e aiuta i bisognosi dirottiamo le risorse in quella direzione, bene l’oncologia ma anche il potenziamento delle dotazioni, ad esempio il Pronto soccorso. Se ci avventuriamo in situazioni con altre strutture ed interlocutori non diamo seguito allo spirito del lascito. Non voterò l’ordine del giorno”. Marcello Rigucci, consigliere comunale del Gruppo Misto, ha sostenuto che “gli anni passano invano, chissà quanti anni passeranno prima di mettere la prima pietra. Perché la ASL non ha presentato un progetto del reparto di oncologia, perché il Comune non ha fatto un pro getto per il Centro Alzheimer?”. Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto e consigliere delegato alla materia, ha detto di “raccogliere gli stimoli a partire dal decreto sindacale del 2017. Le prese di posizione sono state tante negli anni ed anch’io mi sono posto il problema delle volontà delle sorelle Mariani, espresse nel 1984; da allora la sanità risponde ai sofferenti e ai bisognosi in modo diverso. E’ cambiato il paradigma: l’ospedale è per gli acuti e la medicina del territorio per la salvaguardia della salute e la prevenzione. Nessuno vuole fare un’operazione immobiliare: in Toscana ci sono 52 Case della salute, che accolgono il malato a 360 gradi. La proposta del vecchio ospedale parte da valutazioni di natura sanitaria e della cura territoriale della persona. Il vincolo che l’ordine del giorno pone è politico: fermando restando che il titolare del lascito è la ASL Umbria 1, che potrebbe farne l’uso che vuole, l’atto di un consiglio comunale serve a dare un indirizzo. Il consiglio comunale garantisce il controllo politico della questione e chiede un protocollo che assicuri l’effettivo esercizio del lascito in linea con le volontà”. Zucchini si è rivolto a Schiattelli, chiedendo di valutare un voto non contrario: “Dobbiamo comprendere l’obiettivo di una politica sanitaria moderna”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha concordato sul fatto “che le condizioni della sanità è cambiata. La volontà delle Mariani si armonizza con l’odg. E’ l’ultima occasione per il consiglio di affrontare e sciogliere il nodo del vecchio ospedale, un immobile strategico per la città”. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha detto: “Sono rammaricato per la scelta di chi si dissocia. Non ne ero a conoscenza. L’obiettivo era definito fin dall’inizio della legislatura, non si può cambiare in corsa. Io a suo tempo lanciai l’idea della Casa della salute. Dispiacerebbe se il Lascito perdesse altre strade, dobbiamo condividere anche per rafforzare la sanità locale. Sull’odg ci sono state perplessità ma da stasera è tutto più trasparente”. Il sindaco nella replica ha detto: “Le priorità sono quelle indicate dalla ASL perché è la più competente in questo senso ed è chiaro che il Comune non ha competenza sanitarie ma è chiaro che il Comune può indirizzare le scelte e che le risorse devono rimanere qui. La Regione è spaventata dall’investimento necessario al recupero dell’ospedale vecchio. La vicenda del Lascito prescinde dalle parti politiche. Va fatto un ulteriore sforzo e propongo di aggiornare il voto sul documento al prossimo consiglio, lunedì 22 giugno 2020, tornando in conferenza dei capigruppo. Le esigenze della sanità sono infinite e sarebbero infiniti gli impieghi utili del lascito ma possiamo fare un approfondimento su alcuni aspetti scaturiti dal dibattito. Voglio togliere gli alibi a chi vuole lasciarci impantanati in questa situazione; se poi un punta di caduta c’è ne prenderemo atto. Vale la pena fare un tentativo in più”.

Commenti

L’incoraggiamento del Sindaco e dell’Assessore ai maturandi tifernati

“Gli esami di maturità rappresentano in qualsiasi modalità vengano svolti una tappa fondamentale nella vita delle persone, un rito di passaggio in cui la valenza giuridica del titolo si somma ad una valenza umana e questa commistione li rende un momento comunque speciale. Alla vigilia di una maturità rivoluzionata dal Covid 19 vogliamo fare un grande in bocca al lupo a tutti gli studenti tifernati che da domani saranno chiamati ad affrontare questa prova”: è quanto dichiarano il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e l’assessore ai Servizi Educativi Rossella Cestini, il giorno prima degli esami. “Negli ultimi anni abbiamo assistito a avvicendamenti continui nel tentativo di rendere questo accertamento utile e al passo con i tempi. L’emergenza sanitaria ha mischiato le carte ma la maturità ha resistito ed anzi potrebbe essere considerata un numero zero delle prossime. Sappiamo che il lavoro più difficile è alle spalle, è stato compiuto prevalentemente con la didattica a distanza grazie al supporto di scuole e professori nei mesi lunghi del lock down e che il colloquio è solo la restituzione dell’impegno che avrete messo nel prepararvi a questo appuntamento. Per questi motivi vogliamo farvi sentire la nostra vicinanza ed il nostro sostegno. Come ci siamo abituati a dire davanti all’incertezza di un virus infido, andrà tutto bene. In bocca al lupo!”

Commenti