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Movimento 5 Stelle Sansepolcro “240.000 euro per il Comune di Sansepolcro grazie al decreto Rilancio”

“Sono 239.917 euro il primo acconto delle risorse del Decreto Rilancio (art. 106 del DL 34/2020) che il Governo ha destinato al Comune di Sansepolcro. Queste somme dovranno essere utilizzate per sopperire ai mancati introiti per le casse comunali in questi mesi.

Queste misure sono un primo acconto messo in campo dal Governo e permetteranno alla nostra Amministrazione di avere laliquidità necessaria per non compromettere i servizi essenziali.

Ricordiamo che nell’ultimo Consiglio comunale del 25 maggio è stato votato all’unanimità il documento “Ripartiamo insieme”, un atto di indirizzo alla cui stesura hanno partecipato tutte le forze politiche presenti in Consiglio e che prevede una serie di misure per rilanciare la nostra economia e aiutare i nostri concittadiniin questo difficile momento. 

Noi continueremo, come abbiamo fatto fino ad adesso, a dare il nostro contributo in modo serio e puntuale, sulle priorità da perseguire. Riteniamo che, grazie a questo ristoro dato dallo Stato a tutti i Comuni, sarà più semplice raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. 

Questi 239.917 euro, uniti ai fondi che verranno dalla rinegoziazione dei mutui, sono risorse estremamente importantisia per fronteggiare l’emergenza, ma anche per programmare investimenti che possano essere lungimiranti.

Ricordiamo inoltre che è già attivo il servizio per la presentazione delle domande di Reddito di Emergenza, misura straordinaria di sostegno al reddito introdotta per supportare i nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, istituita dall’articolo 82 del decretolegge n. 34 del 19 maggio 2020. Le domande dovranno essere presentate all’Inps esclusivamente in modalità telematica entro il 30 giugno 2020, autenticandosi con PIN, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica. Per la presentazione della domanda ci si potrà avvalere anche degli istituti di patronato. 

Nei prossimi mesi ci aspetterà una sfida importante e solo se nessuno rimarrà indietro riusciremo a vincerla”.

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Pallavolo femminile: la Piccini Paolo spa Trestina pensa gia’ al futuro

In questo lungo periodo di pausa dallo sport giocato dovuto all’emergenza Covid-19, la Pallavolo Trestina non si è praticamente mai fermata e ha continuato a programmare l’attività sportiva per la prossima stagione, a partire dalle giovanissime fino ad arrivare alla prima squadra. Proprio la prima squadra della PICCINI PAOLO SPA stava disputando un eccellente campionato e, al momento della sospensione, si era già guadagnata un posto sicuro nei play-off ed era una delle candidate più palpabili per la promozione in serie B. Ma inutile guardare al passato…. Infatti la società con il suo d.s. Nicola Mattei sta già da tempo pianificando il futuro della PICCINI PAOLO SPA e in questo futuro una delle prime importanti conferme è sicuramente la centrale Federica Cerbella, eugubina doc, che alla sua prima stagione in bianconero, ha dimostrato di essere una giocatrice di esperienza ancora in grado di dare tanto sul campo.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Federica per una breve intervista.
Ciao Federica e ben ritrovata, intanto come stai e come hai passato questo insolito periodo?
Sto bene grazie, in realtà sono stata sempre impegnata, ho continuato a lavorare da casa con la didattica a distanza e, avendo ripreso l’università (scienze della formazione primaria) ho continuato a studiare e dare esami, mi sono anche laureata on-line in questo periodo di quarantena.
Hai continuato ad allenarti da casa come altri atleti?
Ad essere sincera…. in questo periodo ho appeso le scarpette al chiodo!!! Ma solo temporaneamente…. In questa quarantena come ho detto mi sono potuta dedicare agli studi e recuperare dove ero rimasta un po’ indietro, quindi per me è stata una cosa comunque positiva.
Tra l’altro la pallavolo è stata dichiarata inspiegabilmente come uno degli sport più pericolosi per il contatto fisico, addirittura più della lotta o del rugby….
Non so infatti come l’hanno valutata, forse il contatto con il pallone è ritenuto più pericoloso rispetto ad altri sport, però è andata così e abbiamo dovuto seguire quello che ci è stato detto.
Della scorsa stagione…. Che ti è rimasto? E come ti sei trovata a Trestina?
Sicuramente un po’ di amaro in bocca, infatti ci è dispiaciuto molto interrompere così la stagione che stava andando alla grande, anche se l’ultimo periodo ero infortunata, non ho potuto nemmeno salutare dal vivo le mie compagne che ho comunque sempre risentito in questo periodo, così come il contatto con la dirigenza che non è si mai interrotto. L’esperienza a Trestina è stata una bellissima sorpresa, mi avevano parlato solo bene di quest’ambiente e io sono andata molto a sensazione già dalla prima volta che ho parlato con Nicola. C’è stato sempre l’appoggio e l’entusiasmo da parte di tutti, dirigenza, tifosi, genitori, bimbe, per non parlare delle compagne che a noi “forestiere” ci hanno accolto a braccia aperte e si è creato davvero un gruppo eccezionale; è un ambiente familiare, dove tutti hanno sempre il sorriso sulle labbra e posso solo parlare bene di questa società e anche del fantastico pubblico che ci ha sostenuto sempre.

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74esimo anniversario della Repubblica ai tempi del Covid. Torre civica tricolore, struggente esecuzione dell’inno di Mameli cantato dalla giovane Elizaveta Tromifova

A Fase2 in sicurezza anche per le ricorrenze simbolo del Paese: torre civica illuminata con la luce “tricolore”, inno di mameli e brevi interventi istituzionali. Quest’anno le celebrazioni del 74° anniversario della Festa della Repubblica si sono svolte anche a Città di Castello nel segno della ripartenza, con la doverosa sobrietà che impongono le misure in atto per limitare la diffusione del Covid19. Non c’è stato come di consueto da qualche anno lo spettacolo del tricolore srotolato dai vigili del fuoco dalla sommità della torre, ma la cerimonia, diffusa in diretta sui social-network del comune, ha comunque vissuto momenti intensi e partecipati. Promossa all’origine dal Rotary Club in collaborazione con il comune di Città di Castello la Festa della Repubblica di Città di Castello è resa possibile dall’apporto corale di tanti soggetti, tra cui i Vigili del Fuoco del Distaccamento tifernate, guidati dal Capo-Distaccamento, Giuseppe Gennatiempo, le forze dell’ordine, i vigili urbani, altre associazioni ed il tecnico, Sergio Coltrioli. Alle ore 21,30, introdotti dal coordinatore della serata, Claudio Tomassucci, il Presidente del Rotary, Giorgio Ceccarelli, il sindaco, Luciano Bacchetta e il vescovo, Monsignor, Domenico Cancian, spalle alla torre, si sono alternati al microfono per alcune brevi ma incisive considerazioni. “Consentitemi di rivolgere un ringraziamento a Sua Eccellenza il Prefetto dott. Claudio Sgaraglia che ha autorizzato questa per tutti noi importante manifestazione – ha dichiarato il Presidente del Rotary, Ceccarelli – un saluto particolare ai nostri amici vigili del fuoco che quest’ anno per i motivi legati alle limitazioni del coronavirus non scenderanno dalla torre civica con l’amato tricolore ma sappiamo essere sempre vicini alle nostre iniziative”. “Rievocare la nascita della Repubblica non deve essere una vuota commemorazione del passato – ha concluso – ma deve rappresentare altresì uno stimolo per un futuro migliore dove anche i principi del Rotary: servire al di sopra di ogni interesse personale, rispetto delle regole solidarietà trovino una giusta e doverosa applicazione.” “I settantaquattro anni di vita della nostra Repubblica – ha detto il sindaco Luciano Bacchetta – difficilmente li dimenticheremo per tutto ciò che il Covid 19 sta togliendo alla socialità e al calore del contatto umano, ma non mancheremo di ricordare le deposizioni delle corone nei sacrari della nostra Patria per sentirci vicini nonostante tutto. Un pensiero va ancora a tutti i “caduti”, alle loro famiglie, per questa terribile e ancora sconosciuta malattia, guardando al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con gratitudine che a nome di tutti noi oggi si è recato in visita a Codogno, luogo simbolo dell’inizio dell’emergenza”. “Auguro alla comunità tifernate di vivere e ricordare questa giornata con spirito fiducioso verso la ripresa economica e sociale dell’Italia mettendo in campo tutta l’energia, la volontà, la creatività e la voglia di superare le difficoltà che da sempre contraddistinguono il nostro popolo. Insieme ce la faremo, come ce l’abbiamo sempre fatta”. Anche il vescovo monsignor Domenico Cancian, ha parlato di un evento caro ai tifernati, che seppur in misura contenuta per le ovvie ragioni di sicurezza arriverà a tutte le famiglie con i colori della torre illuminata come la bandiera simbolo dell’unità nazionale e della coesione sociale che anche la chiesa promuove sempre in tutte le sue componenti. Prima della conclusione della cerimonia ufficiale, la promettente e giovanissima cantante di undici anni, originaria di Mosca, Elizaveta Trofimova, che risiede a Città di Castello, dove studia canto con il maestro Alessandro Bianconi che lo scorso anno ha conquistato il primo premio alla finale mondiale di “Sanremo-Junior” che si è svolta nel tempio della canzone al Teatro Ariston ed al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo) dalla terrazza del Palazzo Anastasi-Tarfanelli (ringraziati dal Presidente del Rotary per la disponibilità) ha eseguito alla perfezione l’Inno di Mameli e commosso tutti i presenti e coloro che si sono collegati via social-network. La cerimonia è stata preceduta dalla messa in rete di un bellissimo video della città di notte realizzato da Tiziano Minciotti con voce narrante di Mauro Silvestrini.

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Pietralunga, inaugurato il campo da tennis, con l’inedita sfida tra “Don Cammillo e Peppone

Pietralunga. Come nella migliore tradizione di Peppone e Don Camilo oggi a Pietralunga e’ andata in scena, o meglio in campo una inedita sfida a colpi di diritto e rovescio, laico-religiosa, in occasione della inaugurazione del nuovo campo da tennis all’interno degli impianti sportivi.
Impianto previsto nell’ambito di un ampio progetto di strutture turistiche composto da percorso pedonale,
Area attrezzi, area per bambini spazio verde
Finanziato dal gal. Il sindaco Mirko Ceci ed il parroco don Francesco Cosa, con fascia tricolore e tonaca d’ordinanza, sono scesi in campo per una una inedita sfida al meglio dei 3 giochi. Alla fine ha prevalso il primo cittadino per 2 a 0.
L’impianto sarà gestito dalla polisportiva pietralunghese assieme al neo costituendo gruppo tennis pietralunga che annovera già oltre 20 affiliati. “Abbiamo voluto celebrare in allegria e spensieratezza questa
Inaugurazione, sperando che sia di buon auspicio anche in vista della libera circolazione tra regioni a partire da domani”, ha dichiarato il sindaco Ceci che alla fine si e’ complimentato con il parroco Don Francesco per la lealtà e tenacia dimostrata in campo.

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Torna Voler Bene all’Italia, la Festa dei Piccoli Comuni, nodi fondamentali per rilanciare il sistema Paese

Durante la pandemia e il lockdown di questi mesi, quattro quinti della popolazione dei piccoli comuni hanno dovuto fare i conti una connessione faticosa e frammentata e ora sono quelli che, per esempio, più rischiano in termini di svantaggio formativo. Secondo i dati elaborati per Legambiente dal Centro Studi Caire, tra i piccoli comuni, dove la domanda è servita solo al 17,4% a fronte di una media del Paese del 66,9%, il divario digitale è pesante.

Per questo, “riconnettiamo il Paese” è lo slogan, quest’anno, di Voler Bene all’Italia, la festa dei piccoli comuni promossa da Legambiente, con Uncem e Symbola e un vasto comitato, e che dal 2004 si celebra il 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica.

Oggi più che mai, dopo la lunga emergenza provocata dal coronavirus, Voler Bene all’Italia interpreta l’urgenza di un percorso comune di rinascita, che vede le comunità e i territori ancora più decisivi per la ripartenza del nostro Paese, e la Festa della Repubblica rappresenta una grande occasione di coesione per stare affianco ai piccoli comuni.

In questa sedicesima edizione speciale, dove la piazza del paese diventa necessariamente una grande piazza virtuale, Legambiente insieme a UNCEM, Symbola, Unpli, Borghi più belli d’Italia, Anci, Touring Club e Borghi Autentici, lancia l’appello , sottoscritto ad oggi da oltre 100 piccoli comuni, per evidenziare le pericolose disuguaglianze e fratture sociali che il digital divide comporta.

Le connessioni e le interdipendenze tra centri urbani e territori per rompere l’isolamento

“Vogliamo segnalare con forza – dichiara Vanessa Pallucchi, vice presidente di Legambiente – quanto oggi sia ancora più importante valorizzare le connessioni e le interdipendenze tra centri urbani e territori e rompere l’isolamento reale e culturale in cui i piccoli comuni sono stati lasciati da troppi anni di politiche disattente, ma soprattutto quanto sia urgente creare le condizioni per completare il piano per la banda ultralarga, che oggi abbiamo visto essere una condizione per l’esercizio della cittadinanza e l’accesso ai servizi.

È necessario realizzare questa infrastruttura leggera in tempi certi, incentivare lo smart working specialmente per chi risiede nei borghi, defiscalizzare servizi e attività economiche di qualità, così come dare immediata attuazione a tutti quei dispositivi normativi, come la legge Salva Borghi approvata alla fine del 2017 all’ultimo Collegato ambientale, che possono mettere questi luoghi in condizione di competere e di potere esprimere il loro potenziale”.

L’obiettivo auspicabile secondo Legambiente è di arrivare alla copertura del territorio utilizzando la nuova stagione europea di programmazione per sostenere i progetti di sviluppo locale dei piccoli comuni, associati per esercitare la loro potestà di intervento nella “programmazione in materia di sviluppo socio economico” come stabilisce l’articolo 13 della Legge 158/2017.

I Piccoli Comuni Umbri

Sono 62 i piccoli comuni dell’Umbria al di sotto dei 5000 abitanti: sono per lo più montani, caratterizzati da borghi storici, custodi di cultura, identità, bellezza, natura.

C’è il piccolissimo Poggiodomo, nel cuore della Valnerina, con i suoi 100 abitanti, che si trova in una delle aree naturali di maggior pregio della regione, quella del Coscerno Aspra.

Ci sono quelli che ancora aspettano di rinascere dalle macerie del terremoto del 2016, come Norcia, Cascia, Preci. C’è Giove, la nostra zona rossa dell’emergenza Covid, i cui abitanti hanno dato una importante lezione di senso civico e responsabilità.

Ci sono anche quelli come Bevagna, Bettona, Montone, Parrano, Vallo di Nera, raccontati sulle riviste patinate internazionali.

Ci sono quelli che insistono nelle aree protette della regione, come Arrone, Ferentillo, Montefranco nel Parco Fluviale del Nera; Costacciaro, Sigillo, Scheggia e Pascelupo e Fossato di Vico nel Parco regionale del Monte Cucco; Tuoro e Panicale nel Parco regionale del Trasimeno; Montecchio, Guardea, Alviano e Monte Castello di Vibio nel Parco regionale del Fiume Tevere; Allerona, Ficulle, Parrano, San Venanzo, Castelviscardo, Montegabbione e Fabro nel Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico Ambientale (S.T.I.N.A.), che aspettano da oltre vent’anni che la Regione Umbria investa risorse ed energie nella valorizzazione e la conservazione del capitale naturale.

“I nostri piccoli comuni – dichiara Brigida Stanziola, direttrice di Legambiente Umbria – rappresentano il patrimonio più prezioso della nostra regione. Rappresentano la nostra identità, sono i custodi di cultura, natura e bellezza. Sono anche i più fragili, con una popolazione prevalentemente anziana, con una carenza cronica di servizi.

La pandemia ha posto all’attenzione di tutti la necessità di ripensare l’organizzazione e la fruizione dei territori e in questo anche il ruolo che svolgono i piccoli Comuni nella tenuta delle comunità, nella qualità della vita e delle produzioni e ponendoli come strategici nel percorso di rilancio dell’intero sistema regionale e del Paese”.

Il futuro dell’Umbria non può che ripartire dai suoi piccoli Comuni, dal suo straordinario policentrismo e l’armonico modello di urbanità, dal patrimonio culturale e naturale di questi piccoli borghi – conclude Brigida Stanziola – questa pandemia ha messo in evidenza che la precondizione, perché questi territori e queste comunità possano essere protagoniste della rinascita del Paese, è la connessione veloce come diritto di cittadinanza che colmi in tempi certi lo scarto del digital divide. Un’infrastruttura fondamentale che serve a questi territori per la ripartenza dell’economia, per la scuola, il lavoro, i servizi”.

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Procedono nel rispetto dei programmi i lavori di asfaltatura da quasi 2 milioni di euro. Secondi ” celerità di intervento e minimizzazione dei disagi”

Procede nel rispetto dei tempi programmati l’accordo quadro da 1 milione e 910 mila euro con cui l’amministrazione comunale ha avviato una manutenzione su vasta scala delle strade di Città di Castello, che alla fine conterà oltre 100 interventi sulla viabilità del capoluogo e delle frazioni. Sono già 12 i tratti stradali interessati dal rifacimento degli asfalti a due settimane dal via, nell’ambito di una prima fase dei lavori che è partita dalla zona nord del territorio comunale e si estenderà nei prossimi mesi al capoluogo, al centro storico e alle frazioni della zona sud. “Abbiamo messo in fila le priorità di intervento individuate dall’Ufficio Tecnico del Comune, che ringrazio per la costante attenzione alle condizioni della viabilità e per il lavoro che ha permesso di avviare questo importante programma di manutenzione, ma anche le segnalazioni che abbiamo raccolto dai cittadini, cercando di dare risposte alla collettività con una visione d’insieme finalizzata ad assicurare pari dignità a tutte le zone del territorio comunale”, commenta il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi, che sottolinea “l’impegno a effettuare i lavori con la massima celerità e minimizzando eventuali disagi per residenti e utenti della strada”. Le opere, affidate dall’Associazione temporanea di imprese che vede come mandataria la Lucos Srl di Sansepolcro e comprende le ditte C.M.M. di Monaldi Maurizio e C. Snc, Mariotti G.B. e Pieggi S. Snc e Spinelli e Mannocchi Srl, hanno interessato finora la strada Pedemontana (nel tratto Badiali-Titta); la strada di Santo Stefano del Piano in località Badiali; via Genesio Polidori (nel tratto centro abitato di Titta); la strada di Fiume (nel primo tratto fino al bivio per Userna); la strada di Userna (con la messa in sicurezza dei tratti che presentavano avvallamenti); la strada di Passerina; via Claudio Treves (nel tratto da via Marx al nuovo svincolo della piattaforma logistica); via Italo Svevo; via Bertrand Russell; via Gino Scaramucci; via Giuseppe Beccari (nel tratto da viale Romagna a via Antoniucci) e viale Romagna (nel tratto del centro abitato di Riosecco). Nei prossimi giorni i lavori si sposteranno su alcune vie del Quartiere Ecologico di Riosecco, cui seguiranno gli interventi previsti in via Engels (nella zona delle piscine comunali) e in via Malfatti, di fronte all’edificio scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore Franchetti-Salviani. In via Borgo Farinario, da dove è partita l’attuazione dell’accordo quadro lo scorso 14 maggio con la fresatura dell’asfalto nel tratto antistante piazza delle Tabacchine, è in fase di completamento l’impermeabilizzazione dei parcheggi sotterranei a cura di Fintab, che è preliminare alla successiva asfaltatura della stessa via, di via Oberdan e di via Pomerio San Florido.

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Insieme per Anghiari fa il punto sull’ultima seduta del parlamentino

All’ultimo Consiglio Comunale del 29.05 u.s. il nostro Gruppo si è astenuto sui due punti all’o.d.g. relativi alla rinegoziazione dei mutui ed alla ratifica della delibera di giunta n. 15 del 06.04.2020,con la quale sono stati recepiti i fondi del Governo centrale per gli aiuti alimentari. Rispetto a quest’ultima questione, il nostro gruppo ha motivato l’astensione stigmatizzando il fatto che sulle modalità di gestione delle risorse l’attuale maggioranza non abbia mai coinvolto le minoranze se non a decisioni già prese e, che, in ogni caso, il nostro Comune, riguardo ai buoni spesa, si sia mosso in grave ritardo, senza nemmeno la sensibilità di provvedere alla loro consegna entro la Santa Pasqua.

Esprimiamo soddisfazione per l’accoglimento, con voto unanime di tutto il Consiglio, della mozione che il nostro Gruppo ha presentato aderendo all’iniziativa della rete “Amministratori per l’Ambiente”, sul corretto smaltimento dei DPI (mascherine e dei guanti) usati in questa emergenza Covid. Recependo la mozione,l’Amministrazione comunale ha preso l’impegno di promuovere campagne di sensibilizzazione per un corretto smaltimento di questi dispositivi dal potenziale inquinante elevatissimo. Inoltre, dovranno essere predisposti raccoglitori dedicati in tutte le zone del paese a più alto rischio abbandono.

Rispetto alla nostra interrogazione sugli atti vandalici che hanno tristemente segnato il nostro Comune di recente, avvenuti per mano di soggetti minorenni, dietro la nostra richiesta di azioni repressive da parte del Comune, il Sindaco, comunicando peraltroun nuovo atto vandalico avvenuto in danno della pulsantiera dell’ascensore, ha preannunciato che l’amministrazione comunale si attiverà.

Infine, abbiamo presentato un’interrogazione urgente sulladelibera di Giunta n. 69 del 30.12.2019, pubblicata soltanto in data 13.05.2020, avente ad oggetto il riconoscimento di “indennità aggiuntive” al personale facente parte dello Staff del Sindaco a partire dal 1.01.2019. Con questo ultimo atto, al quale il Sindaco dovrà rispondere nel rispetto dei tempi previsti dal regolamento del Consiglio Comunale, abbiamo chiesto: Perché la delibera è stata pubblicata soltanto dopo quasi 5 mesi dalla sua adozione? Quando sono stati erogati gli emolumenti riconosciuti allo Staff del Sindaco visto e considerato che la delibera è diventata esecutiva soltanto in data 23.05.2020? Per quali ragioni la Giunta ha riconosciuto ai componenti dello Staff del Sindaco delle “indennità aggiuntive” a titolo di “trattamento economico adeguato al ruolo richiesto ai soggetti interessati” quando a tali soggetti, per legge, non possono che essere attribuite funzioni di indirizzo e di controllo proprie degli organi politici?

A questo ultimo riguardo, rimaniamo in attesa di risposte da parte del Sindaco nei termini di legge, la cittadinanza ha tutto il diritto di sapere.

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Il Selci Nardi segnala indebiti accessi, da parte di ragazzi non autorizzati, all’interno del Roberto Nocchi. Società pronta a segnalare abusi e assembramenti alle autorità competenti

Dopo aver più volte verificato, negli ultimi giorni, la presenza indebita all’interno del rettangolo di gioco dello stadio “Roberto Nocchi” – da noi gestito – di alcuni ragazzini intenti a giocare a pallone senza ovviamente l’autorizzazione da parte della società e tanto meno del custode, la Ssd Selci Nardi a questo punto e’ pronta a segnalare alle forze dell’ordine i prossimi trasgressori. In una situazione di emergenza sanitaria con il pericolo degli assembramenti, non è assolutamente tollerabile accettare situazioni come capitato di recente, quando lo stesso custode e nostri dirigenti si sono trovati difronte a ragazzi che avevano scavalcato la recinzione per poi giocare tra di loro all’interno dello stadio che, ricordiamolo, è chiuso in tutti i suoi margini per le note decisioni imposte dal governo.
“Stiamo facendo grossi sacrifici anche per mantenere, come sempre, il nostro impianto pulito e impeccabile pure dal punto di vista estetico – afferma la presidente del Selci Nardi Elena Nocchi – amareggiati, come tanti altri, nel non poter vedere le nostre squadre allenarsi e disputare gare nel fine settimana. Nonostante questo, i nostri volontari sono attenti nei controlli e nella bonifica dello stadio: purtroppo non siamo al momento nella condizione di essere fisicamente presenti 24 ore su 24 per evitare così che alcuni giovanissimi approfittano della situazione per entrare senza autorizzazione all’interno dello stadio, rischiando poi di farsi male fin dal momento di scavalcare la recinzione. Richiamiamo anche le famiglie a un maggiore controllo dei figli, soprattutto quelli minorenni, visto che davvero può capitare di tutto. Noi abbiamo da sempre mantenuto la vigilanza scrupolosa visto il momento che stiamo attraversando. Sarebbe bello vedere i ragazzini correre nel verde dello stadio; ora, però, non si può e soprattutto si devono evitare assembramenti per i motivi che ben conosciamo. Alla prossima violazione delle regole intorno all’impianto, i nostri addetti allerteranno immediatamente le forze dell’ordine che, quindi, a quel punto prenderanno le dovute contromisure”.

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A Umbertide tricolori sulla facciata del Municipio e della scuola “Garibaldi” per celebrare la Festa della Repubblica.

Bandiere nazionali sulla facciata del Municipio e un grande tricolore a illuminare già dalla serata di lunedì la scuola primaria “Giuseppe Garibaldi”: così Umbertide celebra il 2 Giugno, giorno della nascita della Repubblica Italiana.“Il 2 Giugno del 1946, donne e uomini liberi sceglievano la Repubblica. A 74 anni di distanza da quella data storica, con queste bandiere vogliamo esprimere un tributo a chi è stato in prima linea per combattere il Coronavirus, ovvero operatori sanitari, forze dell’ordine e volontari ed un ringraziamento a tutti i cittadini che con il loro buon senso hanno sempre cercato di rispettare le regole – afferma il sindaco Luca Carizia – Il nostro grazie va anche a tutti i lavoratori che non si sono mai fermati e un incoraggiamento a coloro, che con tanti sacrifici, stanno ripartendo in questi giorni. Che sia, quindi, una Festa della Repubblica all’insegna dell’unità, della riconoscenza e della vicinanza, perché il significato del 2 Giugno, quest’anno, deve essere più alto che mai. Viva la Repubblica. Viva l’Italia. Viva Umbertide”.

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Da mercoledì 3 giugno riapriranno al pubblico gli archivi diocesani dell’Alta Valle del Tevere

Da mercoledì 3 giugno 2020 riapriranno al pubblico gli archivi diocesani dell’Alta Valle del Tevere, nel rispetto di protocolli di sicurezza che garantiscono la salute sia degli utenti che del personale.A Sansepolcro, l’Archivio Storico Diocesano ha già avviato sperimentalmente la propria attività nei giorni 27-28 maggio. L’apertura proseguirà con il consueto orario: mercoledì ore 15-17,30 e giovedì ore 9,30-12,30 e 15-17,30. Per il momento, nel rispetto della normativa sul distanziamento, sarà possibile accogliere solo 2 studiosi in contemporanea, per cui è consigliata la prenotazione al numero 0575742003 (in orario di apertura) o all’indirizzo asd.sansepolcro@virgilio.it.A Città di Castello le postazioni di studio individuali sono 4 e l’orario di apertura va dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e il mercoledì anche dalle 15 alle 19. Anche in questo caso si consiglia la prenotazione al numero 0758522832 o all’indirizzo archiviodiocesanocdc@gmail.com. Per il prestito librario della Biblioteca Diocesana “Storti – Guerri” è obbligatoria la richiesta via telefono o email.In entrambi i casi sono obbligatori l’uso della mascherina e la pulizia delle mani mediante prodotti igienizzanti che saranno messi a disposizione degli utenti. I documenti d’archivio consultati saranno sottoposti a quarantena, per cui non saranno ulteriormente consultabili durante i 10 giorni successivi.La riapertura di questi significativi luoghi della cultura vuole rappresentare un segnale incoraggiante di ripresa della vita sociale, pur nel rispetto delle norme igienico-sanitarie che la situazione ancora richiede.

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Pallavolo Città di Castello settore giovanile femminile: riprendono gli allenamenti, in totale sicurezza

Il Città di Castello pallavolo settore giovanile femminile dopo quasi tre mesi di stop forzato, (causa COVID-19) riprende gli allenamenti permettendo a tutte le proprie atlete di tornare in palestra e riprendere a giocare e ad imparare la tecnica della pallavolo.

Nei mesi passati in cui c’è stato il blocco di tutto e tutti la società tifernate ha sempre sperato e lavorato per rispettare l’impegno preso con tutte le proprie atlete e con le loro famiglie di poter  rientrare in palestra appena ci fosse stata l’opportunità a riprendere quindi l’attività.

La scorsa settimana la FIPAV  ha stilato ed emesso il protocollo sulla ripresa degli allenamenti di pallavolo nel rispetto dei principi fondamentali e delle norme igieniche generali e di distanziamento sociale emanate dalle autorità governative in relazione all’emergenza epidemiologica in atto. ‒ consentire agli allenatori delle atlete di riprendere a svolgere la loro attività. ‒ definire delle linee guida semplici e pragmatiche per le società sportive  ‒ garantire la sicurezza di atlete e tecnici definendo regole chiare su ciò che è e non è consentito, protocollo emanato in collaborazione con il CONI sulle direttive del Decreto Ministeriale . Il Città di Castello pallavolo forte di una pianificazione del lavoro già messa a punto per tempo con l’individuazione dei gruppi di allenamento e dei propri tecnici di riferimento abilitati e disponili si è subito attivata per poterlo mettere in atto.

Per il raggiungimento di questo scopo bisogna fare, senza dubbio, un ringraziamento particolare  all’Assessore allo Sport del Comune di Città di Castello ed al Presidente di Polisport con i loro staff, che hanno capito la  voglia del club biancorosso di ripartire e l’importanza di far praticare sport ai giovani mettendo la società tifernate nelle condizioni di poterlo fare.

La Federazione Italiana Pallavolo ed il Città di Castello pallavolo nello specifico, confidano sul senso di responsabilità di tutti i dirigenti delle società sportive, degli allenatori e delle atlete nonchè dei loro genitori che dovranno attenersi scrupolosamente alle linee guida del presente protocollo nella consapevolezza che il comportamento di ciascuno condiziona la possibilità di ritornare a praticare lo sport;  certamente una sana e doverosa preoccupazione per la società biancorossa, ma il piacere di poter dire … noi ci siamo nonostante tutto …è più forte di tutto il resto.

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Anghiari si illumina di luci tricolori per la festa della Repubblica: bandiera italiana proiettata sulle mura

Un gesto simbolico quello pensato dall’amministrazione comunale di Anghiari che in occasione della Festa della Repubblica proietterà sulle mura del paese la bandiera tricolore. “Un segnale di rinascita della nostra comunità, ma anche di riconoscimento per tutte le persone che hanno dato il loro contributo in questi mesi così difficili per l’Italia intera – ha dichiarato il sindaco Alessandro Polcri – c’è bisogno di fiducia e di speranza per ripartire, la bandiera proiettata sulle mura del nostro borgo vuole segnare proprio un nuovo inizio”. Il gioco di luci verdi, bianche e rosse illuminerà le mura dalle 21 di domani sera per alcuni giorni, dando continuità al progetto “Anghiari si accende” che ha caratterizzato lo scorso Natale, con proiezioni luminose suggestive e di grande successo per i visitatori. Come in quell’occasione sarà possibile utilizzare l’hashtag #ANGHIARISIACCENDE e pubblicare foto ricordo sui social media in modo da raccogliere le immagini più belle e suggestive. L’iniziativa è stata condivisa con i commercianti del paese.

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Patto Civico per San Giustino -Bocciato ODG su messa in sicurezza incrocio Via Tifernate e via Karl a Lama. Il problema? Per la soluzione temporanea, l’Amministrazione non voleva scadenze”.

L’ordine del giorno presentato dal Gruppo consiliare Patto Civico durante il Consiglio Comunale svoltosi venerdì 29/05, inerente la richiesta di interventi urgenti, data la pericolosità dell’incrocio di Via tifernate con via Karl Marx a Lama, riporta il voto contrario dell’Amministrazione Comunale.


La richiesta era così formulata:  “Voglia il Sindaco e la Giunta adottare, entro e non oltre due mesi dalla votazione del presente atto, misure idonee alla soluzione di quello che è ormai diventato un serio problema di sicurezza stradale del nostro territorio”, non veniva ritenuta approvabile per due ordini di motivi:

  1. non si comprendeva la temporaneità della richiesta, data la presenza di un progetto di più ampio respiro;
  2. non era accettabile il termine temporale.

Chiesta la sospensione da parte della Capo gruppo Lucia Vitali, per cercare di risolvere tale incaglio, la risoluzione non arrivava proprio per la problematica inerente la tempistica, nonostante la proposta verbalmente rappresentata dal Consigliere Croci, fosse aderente in termini temporali a quello che era il parere tecnico rilasciato dal Comandate D’avenia.
“Siamo consapevoli dell’esistenza di un progetto previsto dalla Studio di viabilità approvato con delibera della Giunta municipale n.93 del 2016 e che per tale progetto siano stati stanziati dei fondi, ma al momento nulla è stato ancora fatto e gli incidenti, purtroppo si verificano lo stesso e con carattere anche gravoso.
Proprio per tale motivo, con l’ordine del giorno presentato tramite la Consigliere Veschi Luciana, si voleva impegnare l’Amministrazione a provvedere non oltre due mesi (che sarebbero potuti diventare anche quattro), alla messa in sicurezza seppur temporanea di tale tratto di strada, dato che la precedente sollecitazione fatta nel 2018 non aveva sortito alcun effetto.
La tempistica indicata però, è risultata troppo stringente per l’Amministrazione Comunale che quindi ha votato contro all’ordine del giorno rappresentato, eppure…Via Gubbio Docet.”

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Gaja Bonanno al master di alta professione di danza della Ormarslab

E’ successo tutto durante il LOCKDOWN “l’incontro” fra la ballerina Tifernate Gaja Bonanno dello Studio Danza Giubilei di Citta’ di Castello PG e il Maestro Francesco Gammino della ORMARSLAB di Milano. Durante la quarantena, Gaja seguiva regolarmente lezioni di danza nella piattaforma ONDANCE di Roberto Bolle; in seguito a numerose lezioni online e interattive il Maestro invita la ballerina a contattare la direzione della ORMARSLAB per farsi conoscere tramite video. Dopo aver sostenuto l’audizione e il colloquio online con il corpo docenti e i direttori Ornella Sberna e Gian Rametta, riceve l’esito positivo per l’ammissione al master triennale di alta professione della scuola. Le propongono di accedere direttamente al secondo anno accademico con borsa di studio direttamente assegnata dal Maestro Francesco Gammino, accelerandone così la crescita artistica,  dato il suo bagaglio di esperienze e capacità riscontrate negli anni.

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2 Giugno – Il saluto del Presidente della Provincia di Perugia Bacchetta“L’emergenza sanitaria impone sacrifici, ma onorare la Festa della Repubblica è un atto d’amore”

“Il 2 giugno, Festa della Repubblica, è per l’Italia una delle celebrazioni civili più significative. Non solo perché commemora la nascita dello Stato moderno, uscito dal dramma di due devastanti Guerre mondiali, ma perché, con il suffragio universale, il referendum tra monarchia e repubblica vide per la prima volta le donne al voto mettendo la prima pietra per l’emancipazione femminile. Quest’anno l’emergenza sanitaria impone grandi sacrifici, non ci sarà la tradizionale parata ai Fori Imperiali, non ci saranno nelle nostre città le tradizionali celebrazioni tra la folla, ma l’abbraccio che le Frecce Tricolori stanno dando agli italiani sono il simbolo di quella unità di cui oggi più che mai si sente il bisogno. I settantaquattro anni di vita della nostra Repubblica difficilmente li dimenticheremo per tutto ciò che il Covid 19 sta togliendo alla socialità e al calore del contatto umano, ma non mancheremo di deporre corone nei sacrari della nostra Patria per sentirci vicini nonostante tutto. Un pensiero andrà anche a tutti i “caduti” per questa terribile e ancora sconosciuta malattia guardando al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con gratitudine quando si recherà in visita privata a Codogno luogo da cui si è scoperta la pandemia che avrebbe stravolto abitudini e vite. Con lo stesso senso di gratitudine seguiremo la parte ufficiale della giornata del 2 giugno quanto il Capo dello Stato deporrà una corona di alloro all’Altare della Patria mentre le Frecce Tricolori sorvoleranno la Capitale del nostro ancor giovane Stato. Auguro alla comunità della Provincia di Perugia di vivere questa giornata con spirito fiducioso verso la ripresa economica e sociale dell’Italia mettendo in campo tutta l’energia, la volontà, la creatività e la voglia di superare le difficoltà che da sempre contraddistinguono il nostro popolo. Insieme ce la faremo, come ce l’abbiamo sempre fatta”

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Citerna – Promozione turistica: parte da Borgo Antico il terzo tour virtuale, Paladino e Conti: “Pronti ad accogliere turisti italiani e stranieri”

È dedicato al Borgo Antico di Citerna il terzo tour virtuale realizzato dall’Amministrazione Comunale della cittadina umbra per la promozione turistica del proprio territorio.
Un tour tra le vie e gli scorci mozzafiato del paese che dall’alto dei suoi 492 metri sul livello del mare si affaccia come una terrazza naturale sull’Alta Valtiberina, immerso tra le suggestioni artistiche del Medioevo e del Rinascimento. “Questa estate i piccoli centri ricchi di storia e di arte come Citerna potranno accogliere i turisti in sicurezza, offrendo loro tutte le opportunità di relax – commenta l’assessore alla cultura Anna Conti -Siamo pronti per ricevere al meglio i nostri visitatori italiani e stranieri”. Il Sindaco Enea Paladino, che ha attraversato il suo stesso comune come pellegrino del Cammino di Francesco, crede fortemente nelle grandi opportunità turistiche del suo territorio, soprattutto in questo particolare momento. “Il nostro Comune è pronto ad ospitare qualunque tipo di turista: dal pellegrino, al biker, all’appassionato di arte, alle famiglie con bambini – dice il primo cittadino – Citerna offre strutture ricettive, sportive e servizi di ristorazione di ottima qualità e accessibili a tutti. Stiamo lavorando in sinergia con tutti i nostri esercizi per offrire la migliore accoglienza. Grazie alla sua posizione strategica Citerna permette inoltre di raggiungere facilmente le tante mete turistiche umbre e delle regioni confinanti. Vi aspettiamo dunque presto a Citerna”.

Citerna.RM

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Fase 2: riapre il museo storico della Tela Umbra

Fase2 anche per il prestigioso e storico museo di Tela Umbra che ha riaperto i battenti oggi dopo il periodo di chiusura imposto dalle disposizioni nazionali sul contenimento del Covid-19. Dalle ore 10,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 18,30 ( chiusura lunedì pomeriggio) le socie lavoratrici saranno a disposizione dei turisti e visitatori. “Un momento significativo per la nostra cooperativa – ha detto il presidente Prof Pasquale La Gala – che coincide con la riapertura in città della Pinacoteca e di tutte le strutture museali, un circuito artistico culturale di grande livello nazionale ed internazionale. Tela Umbra, il punto vendita ed il museo sono dunque di nuovo parte integrante dell’offerta turistica e delle visite dei cittadini tifernati”.

Il Laboratorio Tela Umbra, fondato nel 1908 dalla baronessa Alice Hallgarten e dal marito Leopoldo Franchetti, è una esperienza storica e produttiva unica al mondo. È l’unico Laboratorio nel quale vengono prodotti artigianalmente manufatti utilizzando lino puro, lavorati su telai manuali di fine ‘800, utilizzando disegni originali di epoca medioevale e rinascimentale.

Alice Hallgarten Franchetti, giovane americana innamorata dell’Italia, passa interi pomeriggi camminando nelle campagne, in visita a povere case dove analfabetismo e malattie rendono ancora più difficile una vita già dura. Incontra donne che le narrano degli stenti cui sono costrette le loro famiglie mentre, sedute al telaio, tessono stoffe con arte e perizia tramandate per generazioni. È da quegli incontri che scaturisce la passione che maturerà radicalmente la vita di Alice e di quante la seguiranno nell’impresa. Prende vita, già chiara in lei, l’intuizione di consentire alle madri di esercitare quell’arte come in casa, accanto ai loro bambini; ma questa volta con strumenti efficienti, in un ambiente sano ed organizzato come impresa in grado di sostenersi negli anni. Le sarà allora preziosa, l’amicizia con Maria Montessori e la conoscenza del pensiero di quella giovane pedagoga. Nasce in quel momento, quel particolarissimo esempio di integrazione tra arte ed umanità che ancora oggi vive con il nome di Tela Umbra.

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In commissione due per cento delle cosiddette funzioni tecniche. Rigucci (misto) “riduciamolo”

Nella Commissione Programmazione di Città di Castello di giovedì 28 maggio 2020, il consigliere comunale di Gruppo Misto Marcello Rigucci ha presentato la sua richiesta relativa all’accantonamento del “due per cento per le funzioni tecniche. Il regolamento lo prevede, è tutto legale ma la percentuale scelta è la più alta per l’accantonamento e questa viene sottratta agli investimenti ogni volta che si chiede un mutuo o che si aggiudica una gara. Lo stesso si nota nell’acquisto di attrezzatura. Non sarebbe meglio acquisire altre dotazioni anziché accantonarle. Chiedo di rivedere l’accantonamento del due per cento, come abbiamo fatto per il revisore dei conti. La legge dice da 0,1 a 2. Viste le condizioni attuali, bisognerebbe liberare risorse. Chiedo di portare il 2 per cento a 0,75, sono comunque cifre importanti da ricavare sull’appaltato non sulla cifra a base d’asta. Sui beni e sui mutui va diminuito. A Città di Castello dobbiamo cominciare a dare un impronta precisa per dare un segnale ai cittadini in difficoltà”. L’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi ha spiegato che “la cifra corrisponde ad una premialità per i soggetti che firmano progetti e procedure e che si assumono una responsabilità. Risparmiamo rispetto ad un ricorso ad esterni. Quando alla differenziazione di percentuali, anche se la cifra è ribassata negli appalti, le risorse del comunque reinvestite nelle opere di miglioramento. Un milione di euro a gara produce un ribasso che è usato per migliorare l’opera stessa”. Vincenzo Tofanelli, assessore al Bilancio, ha detto di “mettere a verifica quanto dice Rigucci ma per il 2018/2019 i soldi accantonati solo tra 20mila e 30mila euro”. Stefano Torrini, dirigente del Settore Tecnico, ha specificato “la norma è nazionale e fino al 2% dell’importo dei lavori destinata risorse ad un fondo per incentivazione dei dipendenti ma anche per innovazione della strumentazione tecnologica e degli apparati informatici. Quindi quote per il miglioramento di tutta la struttura comunale. Il dato di Tofanelli viene ripartita tra 30 e 40 dipendenti quindi di 1000 euro a dipendente in media. L’assicurazione personale del dipendente, pagata dall’ente ma a carico del dipendente in dolo o colpa grave incide sullo stipendio del dipendente tecnico da 300 a 500 euro l’anno ed è doppia rispetto alla quota di assicurazione di un dipendente amministrativo. Il premio è definito dalla norma nel 1994 e scelto da tutti i governi e di fatto va a coprire un po’ di responsabilità dei soggetti tecnici quando si gestisce un’opera pubblica. Dentro i cantieri poi è più alto il rischio di incidenti e spesso è richiesta la partecipazione alle spese legali. Si può ridurre”. Nella replica Rigucci: “E’ un benefit che può essere ridotto. I medici c’hanno questo benefit? Quali responsabilità si assume il personale tecnico se il progetto della Pinacoteca e della Scatorbia è stato dato all’esterno ma il due per cento l’hanno preso i tecnici del comune. Nella media c’è chi prende 1000 euro e chi me prende 10mila. Una cosa è il privato ed una cosa è il pubblico. L’accantonamento del due per cento sono molti di più di quelli dichiarato. Il due percento deve essere calcolato sui 100milioni di volume economico. Destiniamo il due per cento alle attrezzature delle scuole. Lei fuori dall’orario di lavoro può fare altri lavori e altri che non hanno un lavoro. Lasciamo il lavoro anche agli esterni. LO sa quante ferie non godute hanno i dipendenti? Oltre 18mila ore di ferie non godute, potevano smaltirle nel periodo del lock down”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto “dal punto di vista della sostenibilità giuridica, la proposta ha fondamento. In aula vedremo chi è d’accordo e chi no”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha aggiunto: “La valutazione di Rigucci è se è giusto che si applichi la quota massima prevista dal contratto in questa fase. In consiglio dovremmo rispondere. Legittima la proposta”.

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