Stop all’estensione della rete 5G a Città di Castello senza garanzie per la salute dei cittadini. E’ quanto chiede il consigliere comunale del Psi Luigi Bartolini attraverso un’interrogazione al sindaco Luciano Bacchetta e alla giunta comunale con cui sollecita l’emanazione da parte dell’ente di “una norma provvisoria, in attesa di un regolamento, che blocchi tutte le richieste dei gestori”. “Bisogna avere una dichiarazione dall’Arpa, dall’Usl e da organi superiori che certifichino che la rete 5G non nuoce alla salute umana e animale”, sostiene Bartolini, che rimarca: “solo allora si potrà parlare di rete 5G”. “Alcuni mesi fa in consiglio comunale abbiamo votato a favore di una mozione del consigliere Procelli che chiedeva lo stop alla rete 5G”, ricorda l’esponente della maggioranza, che richiama però l’attenzione sul fatto che “i governi hanno ceduto i diritti per la rete 5G ai gestori di telefonia e non si può dire che Città di Castello non avrà la rete 5G perché andremmo contro la legge”. Per Bartolini l’amministrazione comunale dovrebbe pertanto attivarsi per “non avere un attacco selvaggio da parte dei gestori di telefonia mobile”, in considerazioni delle preoccupazioni per i possibili effetti collaterali dell’attivazione di nuova tecnologia per la comunicazione. “Questa rete, vista la sua potenza, produce emissioni di microonde millimetriche, inoltre ci saranno sensori, telecamere, microcelle e satelliti che trasmetteranno e controlleranno no-stop”, rileva il consigliere del Psi, che ammonisce: “avremo una fitta rete di radiazioni elettromagnetiche 24 ore su 24, ci sarà un raddoppiamento di antenne che monteranno sulle nostra città, quindi avremo un campo magnetico sopra le nostre teste e tutti sappiamo che potremmo avere danni irreparabili alla salute, alterazioni, disfunzioni e forme tumorali”.
Tavernelli (PD) “la ex FCU garantisca e rispetti la dignità delle persone”
Oggi il nuovo grave problema per Città di Castello, è una persona, che “occupa abusivamente” i locali della stazione ferroviaria.
Pessimo messaggio. Nel momento che la solidarietà è il solo percorso possibile, perché da soli nessuno va da nessuna parte, alcune persone impropriamente in quanto svolgono servizi pubblici, riscoprono di essere forti, ma lo fanno con i deboli.
E allora, questa benedetta ex-Fcu, che a poco serve, se non ha tenere in vita un pessimo e costosissimo servizio garantendo lauti stipendi ai propri dipendenti, attraverso le risorse pubbliche,quindi di tutti, non aveva altro da fare che farsi pubblicità in questo modo?
Pensiamo ed è fin troppo semplice, che lo sforzo di Ex-FCU debba essere quello di garantire il servizio pubblico degno di questo nome, sistemando le stazioni fatiscenti, i sottopassaggi impercorribili, le recinzioni divelte, i bagni impraticabili, lasciando in pace le persone, in evidente difficoltà, accentuate dalla pandemia del Covid-19. Altro che richiedere ordinanza di sgombero al sindaco di Città di Castello, per una “povera e debole” persona.
Quando con i tempi giusti il tutto si sarà sistemato, sarà possibile trovare la soluzione anche per questa persona, magari attraverso un nuovo lavoro. Oggi, l’unica cosa da fare è lasciarla in pace; anzi no: è sostenerla dandogli tutto quello che le serve per rendere questo complicato periodo di vita dignitoso, garantendole anche l’adeguato sostegno sanitario, perché siamo una città civile.
Bene hanno fatto le forze dell’ordine a non intervenire, in quanto non è un problema di ordine pubblico.
Ed è per questo che domani, mi recherò con altri consiglieri comunali, a farle visita portandole sostentamenti, ma soprattutto conforto.
Città di Castello è accogliente e solidale, gli sceriffi fanno parte dei fumetti.
Luciano Tavernelli
Consigliere Comunale Partito Democratico
16 aprile 2020
Coronavirus – E’ Monte Santa Maria Tiberina il Comune “più fermo” della Provincia di Perugia
Nella Provincia di Perugia il palmares dei Comuni che hanno visto gli abitanti rispettare maggiormente il divieto di mobilità spetta a Monte Santa Maria Tiberina che, dai controlli effettuati da City Analytics, leader mondiale nei servizi di mappatura, registra un significativo meno 79% segnalandosi come il “più fermo”.
“Il dato – dichiara la Consigliera provinciale e sindaco del comune montesco, Letizia Michelini – è la riprova del grande senso di responsabilità dei nostri concittadini, nonostante abbiano continuato a lavorare. Si è rivelato efficace il metodo di comunicazione e sensibilizzazione messo in campo dall’amministrazione comunale, ma soprattutto ha colto nel segno il grande lavoro posto in essere dalla nostra polizia locale e dai nostri carabinieri che ringrazio per la professionalità e la disponibilità nei confronti dei cittadini profusa nelle attività di controllo. Hanno dimostrato che il loro primario obiettivo è stato ed è quello di spiegare l’importanza delle prescrizioni da seguire supportando la popolazione in questo delicato momento che ci sta mettendo tutti a dura prova”
Coronavirus: “strategia per uscita emergenza e ritorno a servizi ospedalieri ordinari nei territori e valorizzazione ospedale di Città di Castello” Il PD interroga la Giunta regionale
“Serve un percorso chiaro, una netta strategia per l’uscita dall’emergenza e il ritorno a servizi ospedalieri ordinari nei territori, da condividere con i rappresentanti istituzionali che rappresentano quei territori, ma soprattutto un piano di valorizzazione dei servizi dell’ospedale di Città di Castello, anch’esso in prima linea in questa emergenza”. È quanto dichiara il consigliere regionale Michele Bettarelli, che in una interrogazione firmata anche dagli altri colleghi del gruppo del Partito democratico Tommaso Bori, Simona Meloni, Fabio Paparelli e Donatella Porzi, chiede alla Giunta informazioni sulla “parziale riconversione del polo ospedaliero di Città di Castello durante l’emergenza Covid-19, sulla riorganizzazione dell’assistenza ai pazienti, risk management operatori sanitari e prospettive per la ripresa delle attività”.
“Il polo ospedaliero di Città di Castello– spiegano i consiglieri Pd
–, che con i propri servizi copre un bacino di quasi 100mila abitanti, è
stato riconvertito parzialmente a Covid Hospital con l’ordinanza del 13
marzo 2020. Questo ha comportato l’esternalizzazione della residenza
sanitaria assistenziale nella Rsa Muzzi Betti, ma anche l’acquisizione di
spazi di altri reparti, attualmente dunque fermi totalmente o parzialmente,
proprio per mancanza dei requisiti logistici per operare. Criticità che
riguardano anche il personale, in gran parte dislocato nell’assistenza ai
reparti dell’emergenza. Temporaneamente indisponibile anche il reparto di
Day Surgery – Chirurgia breve, perché collocato nel piano dell’area
Covid. In questo reparto gravitavano patologie a basso livello o
assistenziale o più grandi. Un vero stravolgimento se si considera che delle
cinque sale operatorie del primo piano, ne sono rimaste disponibili due. Per
non parlare della carenza di dispositivi di protezione individuale, più
volte denunciata”.
“In questo quadro – proseguono i consiglieri Pd – ci piacerebbe
conoscere quale sia la strategia individuata per l’uscita dalla crisi e
riprendere a garantire servizi ospedalieri ordinari. È opportuno chiarire
anche se la Giunta regionale sta valutando l‘ipotesi di lasciare il
servizio di residenza sanitaria assistenziale esternalizzato nella Rsa
regionale denominata Muzzi Betti. È necessaria chiarezza sugli eventuali
percorsi differenziati e dedicati ai pazienti Covid, su protocolli specifici
e idonei, e su dispositivi di protezione individuale per la messa in
sicurezza dei pazienti e del personale sanitario. Servirà – concludono –
prevedere anche un piano organizzativo per potenziare i servizi dell’ospedaledi Castello, in particolare implementando il personale sanitario dellastruttura, gli spazi e i posti letto così da garantire il trattamento delle
emergenze e urgenze”.
Il Gruppo nuoto CRT Tigre, cardiopatici riabilitati, ha donato al centro salute di San Giustino 140 mascherine FFP2
La solidarietà non si ferma, il gruppo nuoto CRT Tigre, cardiopatici riabilitati, ha donato, al centro salute di San Giustino 140 mascherine FFP2. Donazione significativa, che servirà a garantire la sicurezza degli operati sanitari, impegnati giornalmente nel salvaguardare la nostra salute. Appena ricevute, la dottoressa Alessandra Buscosi, a nome di tutti gli operatori, ha voluto ringraziare l’associazione e il Presidente, Maurizio Grilli, per la sensibilità del gesto. Il Gruppo nuoto CRT Tigre, cardiopatici riabilitati, opera a Città di Castello e San Giustino, si occupa di riabilitazione motoria in acqua oramai da molti anni, divenendo un vero e proprio punto di riferimento territoriale
Patto Civico per San Giustino: “mascherine, sia fatta chiarezza”
Egregio Sig. Sindaco,
In questo particolare momento della storia del nostro amato Paese, siamo dell’idea e della ferma convinzione che sia da evitare qualunque polemica di qual si voglia natura. L’operato di ognuno di noi, verrà infatti valutato solo in seguito e con climi più miti. Ciò nonostante, non è possibile prescindere dalla necessaria trasparenza dell’operato della Pubblica Amministrazione necessario sempre e ancor più in queste circostanze.
Abbiamo seguito con benevolenza la vicenda che ci vede destinatari, come Comune, della solidarietà di aziende private, che si sono prodigate e si stanno prodigando per dare il loro contributo, il loro supporto. A loro va il nostro più sentito “Grazie!”.
Qualcosa però ci sfugge. Leggiamo tramite un annuncio social polemico e roboante, sulla pagina Istituzionale del Comune, della distribuzione di mascherine sull’intero territorio Comunale partendo da una frazione, quella Lama, senza indicare criteri, tempistiche e modalità. Per poter comprendere al meglio, ci siamo allora informati presso COC, di cui Lei è
massimo rappresentate, ma ad eccezione di una prima consegna, NON ci risulta che la distribuzione delle mascherine sia stata affidata ne alla Protezione Civile ne alla Croce Bianca, soggetti preposti per qualifica e competenza a tale attività. Ci risulta inoltre che tale adempimento non sia stato affidata ad altra Associazione, ma a soggetto privato a pagamento
e senza autorizzazioni di legge specifiche. Attendiamo dunque delucidazioni scritte e quanto più immediate, in merito alla
vicenda, ritenendo non chiara la situazione, la cui tutela è di interesse generale e non strumentalizzabile a livello politico. Vorremmo sapere inoltre, se ciò dovesse corrispondere a 2 verità, quale sia l’impegno di spesa che Lei ha deciso di destinate a tale distribuzione e se tale valore, qualunque esso sia, sarebbe stato più opportunamente impiegabile per l’acquisto di altri presidi sanitari.
Gli angeli bianchi una “canzone-inno” dedicata a medici ed infermieri degli ospedali realizzata da due artisti di Citta’ di Castello
Una canzone dedicata a medici ed infermieri, gli eroi delle corsie e degli ospedali. “Gli Angeli bianchi”, questo è il titolo eloquente di un brano davvero inedito realizzato, testo e melodia, da Giancarlo Galvani, ex-insegnante di Italiano e Storia e Alex Cecconi, promettente musicista, direttore artistico di Meltina Records (MR) un Etichetta Discografica Indipendente, nelle vesti di autori, compositori ed interpreti. Un brano che sta facendo da qualche giorno il giro della rete attraverso i canali tradizionali ed ha già commosso e riscosso il consenso di tante persone, in particolare di coloro, medici, infermieri, sanitari e loro famiglie a cui è dedicato. “Non lo dimenticheremo quello che fate per noi, voi che siete infermieri, voi che siete dottori. Non vi dimenticheremo, voi ragazzi speciali, voi che rischiate la vita, voi eroi volontari; voi che siete sfiniti, ma che andate avanti, voi che siete per tutti i nostri angeli bianchi; voi che siete in guerra contro un nemico crudele che non risparmia nessuno, che ti colpisce alle spalle. Ma vinceremo noi, non ci arrenderemo: quel mostro maledetto noi lo schiacceremo; ma vinceremo noi; sì ce la faremo e tutti quanti insieme quell’inno canteremo””, queste le parole della canzone che termina con l’Inno di Mameli interpretato da Alex Cecconi. Un omaggio inedito in musica ai “guerrieri” in camice bianco che da mesi lottano per sconfiggere il Coronavirus. Non e’ la prima volta che i due artisti, Galvani e Cecconi si cimentano in coppia in performance davvero originali legate e dedicate alla propria città e al territorio umbro. “Questa volta abbiamo deciso di regalare in musica qualche minuto di riconoscimento ed apprezzamento per il lavoro eroico che svolgono i nostri medici, infermieri e personale sanitario negli ospedali a contatto con la pandemia nella speranza di interpretare e trasmettere loro il sentimento di tutti per quello che stanno facendo”, hanno precisato Giancarlo Galvani ed Alex Cecconi, non nascondendo di essersi particolarmente commossi quando hanno realizzato il brano per la prima volta. “Bravi, una bella iniziativa, spontanea e azzeccata. La solidarietà di queste settimane nei confronti degli ospedali, della sanità a tutti i livelli, oltre che attraverso la donazione di presidi sanitari, tecnologia e fondi dedicati, si trasmette anche in musica e con le belle parole di questa canzone che fa onore a chi l’ha realizzata e alla comunità locale. Grazie ancora ai due artisti tifernati”, hanno dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore, Riccardo Carletti.
Emergenza Covid, “Nuove Acque valuti di ridurre le tariffe. Assessore Marconcini: “Consumi aumentati del 53% a causa della quarantena”
Infatti, secondo l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) con la quarantena i consumi domestici di acqua sono aumentati del 53%.
“Se si considera che le tariffe di Nuove Acque sono scaglionate in base ai consumi, è evidente che la situazione di emergenza epidemiologica sta fortemente penalizzando quasi tutti gli utenti che hanno questo gestore – dichiara l’assessore ai Beni Comuni Gabriele Marconcini –
Questa discussione si rende quindi necessaria e doverosa, per esaminare la possibilità di applicare una tariffa agevolata a tutte quelle utenze che si troverebbero altrimenti a pagare bollette più gravose a causa dei maggiori, inevitabili, consumi di acqua dovuti alla forzata condizione di quarantena”.
La discussione permetterà di comprendere anche se sussistano o meno i presupposti per poter estendere i criteri previsti nella disciplina del “bonus idrico” a tutti quegli utenti che hanno perso reddito da lavoro in seguito all’emergenza del Coronavirus.
“Dobbiamo evitare un potenziale, inopportuno paradosso – conclude Marconcini – cioè che con gli attuali maggiori consumi, la società potrebbe addirittura trarre benefici economici dall’emergenza: per questo motivo i soci pubblici e privati di Nuove Acque hanno il dovere di mettere in atto provvedimenti che in questo periodo straordinario sappiano garantire una minima forma di sostegno ai cittadini”.
Diego Fabbri (Vivi Altotevere) “riunioni continue, per provare a programmare il futuro del settore giovanile”
“Ci sentiamo in video conferenza ogni giorno, con tutto lo staff del settore giovanile di Vivi Altotevere Calcio. Ci confrontiamo, sopratutto per trovare soluzioni efficaci, nel momento in cui il lock down terminerà. sarà una ripresa lenta, come giusto che sia, dovremo affrontare un nuovo stile di vita, allenamenti mantenendo le distanze di sicurezza e una gestione dello spogliatoio con regole di igiene ferree, noi siamo pronti, convinti di ripartire più forti di prima”
Covid 19: le proposte in ambito sociale di Umbertide Cambia per la fase due
Attività sportive, digital devices e tutela degli anziani. Tre aspetti che nella fase successiva all’emergenza sanitaria Covid19 dovranno caratterizzare l’approccio sociale alla ripresa, sul quale le amministrazioni comunali potranno integrare le misure nazionali, principalmente rivolte ad assicurare le fondamentali esigenze alimentari. “Abbiamo offerto al confronto politico locale alcune proposte per la gestione dell’ambito sanitario – sottolinea il capo gruppo di Umbertide cambia Gianni Codovini. Diremo in merito a quello economico. Ora l’ambito sociale, che, come gli altri, chiede interventi immediati e mirati, che noi vorremmo diretti anche verso tre specifiche direzioni. La prima – spiega il capo gruppo di Umbertide cambia – dovrebbe condurre verso il superamento di una limitante differenza nell’accesso alle tecnologie informatiche (digital devices). Dunque un fondo ed un progetto, definito insieme alle scuole del territorio, per consentire ai giovani che non hanno disponibilità di poter usufruire di strumenti e supporti informatici (Pc, tablet, wifi …..) necessari per seguire percorsi didattici a distanza. Al tempo stesso – aggiunge Codovini – sarà necessario garantire a tutti i giovani la pratica sportiva. Facile prevedere che le società sportive, come molte famiglie, avranno difficoltà economiche. Dunque un fondo specifico per promuovere la pratica sportiva dei giovani attraverso la copertura di una parte della quota di iscrizione. Inoltre dobbiamo pensare a tutelare la qualità di vita dei nostri anziani, che più subiscono il Covid19. Sarebbe necessario a questo proposito un bonus famiglia per l’assistenza domiciliare per la presa in carico quotidiana”. Dove trovare le risorse comunali? “Ad esempio, la rinegoziazione di mutui, grazie alla Cassa depositi e prestiti (Cdp), può liberare per il Comune di Umbertide molte migliaia di euro; poi c’è il Fondo di riserva che serve per queste necessità. E comunque possono essere modificate le priorità di poste già in bilancio. I fondi ed il bonus famiglia per anziani – conclude Gianni Codovini -dovranno essere regolamentati e gestiti attraverso i servizi sociali per evitare abusi e furbizie. Dunque: integrazione sociale e tutela delle debolezze, formazione in un contesto di pari opportunità, nel rispetto di meriti e bisogni. Tratti fondamentali della nuova società che vogliamo costruire”.
Buoni spesa, da domani parte la consegna ai 435 beneficiari. Sono 22 le attività commerciali che li accetteranno
A partire dalla giornata di domani saranno consegnati i buoni spesa previsti dell’ordinanza n.658 del 29 marzo 2020 del Capo del Dipartimento di Protezione Civile a favore di nuclei familiari in condizione di disagio economico e sociale causato dall’emergenza da Covid-19.Le domande ammesse sono state 435. Tenendo conto che il fondo destinato al Comune di Umbertide era pari a 107.680,90 euro, per non escludere alcun beneficiario, la giunta comunale ha dovuto riproporzionare il valore dei singoli buoni secondo la seguente modalità: una persona (110,00 euro), due persone (180,00 euro), tre persone (250,00 euro), quattro persone (290,00 euro), cinque o più persone (360,00 euro).“I buoni – afferma l’assessore alle Politiche Sociali, Sara Pierucci – consistenti in un codice a barre che dovrà essere presentato alla cassa degli esercizi commerciali ammessi alla loro accettazione, saranno fatti recapitare presso i domicili dei beneficiari tramite posta, insieme alle istruzioni per il loro utilizzo”.Nella lettera sarà allegato anche l’elenco (presente sul portale istituzionale dell’ente) degli esercizi commerciali aderenti all’accettazione dei buoni spesa: “Esso è formato da 22 operatori commerciali del nostro territorio comunale – dice la vicesindaco con delega al Commercio, Annalisa Mierla – e colgo l’occasione per ringraziarli per la disponibilità dimostrata. Tutti gli esercizi aderenti hanno ricevuto una comunicazione dettagliata sulle modalità di erogazione e rendicontazione dei buoni spesa”.“Desidero ringraziare gli assessorati al Commercio e alle Politiche Sociali per l’impegno profuso nella gestione dei buoni spesa– dichiara il sindaco Luca Carizia – che insieme agli uffici di pertinenza hanno svolto un ottimo lavoro con un grande spirito di squadra”.
Usl Umbria 1 “due cittadini residenti nel Comune di Umbertide guariti dal Covid-19”
“Il Dipartimento prevenzione-Servizio igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 1 questa sera ci ha dato comunicazione di due nostri concittadini guariti dal Coronavirus: il primo soggetto è stato dimesso dall’ospedale dove era ricoverato, mentre l’altro era in isolamento domiciliare in un altro Comune – a darne notizia è il sindaco di Umbertide, Luca Carizia – Attualmente sono sedici gli umbertidesi positivi al Covid-19: due sono ricoverati in strutture sanitarie della nostra regione e quattordici (uno domiciliato in un altro territorio comunale) si trovano in isolamento domiciliare”.
Covid 19: Cornioli “anche oggi nessun contagio.In totale i casi positivi sono 27, di cui 3 ricoverati in Terapia Intensiva al San Donato”
“Oltre che a comunicare che non abbiamo nuovi casi di contagiati, oggi vorrei ricordare che nel nostro Comune, i casi positivi sono 27, di cui 3 ricoverati in Terapia Intensiva al San Donato e gli altri al domicilio. I quarantenati, invece, sono 87. Si tratta quindi di persone che sono contatto stretto di casi già noti. Ricordo infine la signora deceduta in Umbria.
La nostra attenzione deve essere massima e continua perché ognuno di noi può essere asintomatico. Mi raccomando, rispettiamo le regole”.
Riunione in Prefettura del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica
Nel pomeriggio odierno, si è svolta, in videoconferenza, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, con la presenza del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Perugia, Fausto Cardella, del Procuratore della Repubblica F.F. di Perugia, Giuseppe Petrazzini, dei vertici provinciali delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco, , dell’Assessore Regionale alla Salute e Politiche Sociali, Luca Coletto, del Sindaco di Perugia, Andrea Romizi, del Direttore di ANCI Umbria, Silvio Ranieri, della Direttrice dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia, Alessandra Biribanti, del Presidente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni, del Direttore della C.N.A. Umbria, Roberto Giannangeli, del Presidente di ABI Umbria, Iacopo Olivi, nonché della Dott.ssa Letizia Michelini della provincia di Perugia.
Nel corso dell’incontro, sono stati approfonditamente esaminati i contenuti della recente direttiva emanata dal Ministro dell’Interno lo scorso 10 aprile, con la quale, in relazione all’emergenza epidemiologica da covid-19 in atto, è stato chiesto ai Prefetti di procedere ad un attento monitoraggio del disagio sociale ed economico, nonché di porre in essere mirate azioni per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni criminosi e di ogni forma di illegalità, assicurando la coesione sociale.
In apertura della riunione, il Prefetto Sgaraglia ha evidenziato come, nel quadro evolutivo dell’emergenza sanitaria ed in prospettiva dell’auspicata ripresa del sistema economico, risulti di fondamentale importanza un coinvolgimento sinergico di tutti gli attori coinvolti nel territorio: le istituzioni, i rappresentanti delle categorie produttive, le parti sociali e del sistema finanziario e creditizio, per assicurare il pieno presidio della legalità in chiave preventiva e per intercettare ogni possibile criticità nel tessuto sociale ed economico.
In tale ottica è stata, innanzitutto, tratteggiata una strategia complessiva volta a contenere ed anticipare la possibile diffusione di molteplici fenomeni criminosi che potrebbero facilmente svilupparsi sul territorio provato delle difficoltà economiche in cui potrebbero versare imprese e famiglie. Il riferimento è certamente al fenomeno delle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata, nonché dell’usura e del riciclaggio, ed anche alla esigenza di salvaguardia dell’accesso legale al credito da parte degli operatori economici ed al corretto utilizzo delle risorse e delle erogazioni pubbliche, in attuazione delle misure economiche e finanziarie approntate di recente dal Governo.
Il Prefetto ha, in proposito, evidenziato la necessità di effettuare un’attenta attività di intelligence territoriale volta a cogliere tempestivamente ogni elemento sintomatico di possibili tentativi di infiltrazioni mafiose, assicurando la massima circolarità informativa, che veda coinvolte tutte le Forze di Polizia e le altre istituzioni interessate. Nel corso della riunione è stato, quindi, convenuto di istituire una task force con la partecipazione dalla Procura Distrettuale Antimafia, della Prefettura e delle Forze di Polizia.
È stata, altresì, evidenziata la fondamentale importanza della collaborazione anche di imprese, operatori privati ed associazioni di categoria e del settore creditizio, quali “recettori sensibili” di possibili situazioni di criticità, chiamati quindi a darne immediata comunicazione alle Autorità competenti.
Nel quadro delle azioni poste a presidio della legalità, particolare attenzione è stata riservata alla sicurezza sui luoghi di lavoro, anche in attuazione del Protocollo d’intesa stipulato dal Governo e dalle parti sociali. Al riguardo, significativo sarà il contributo assicurato dall’Ispettorato del lavoro nel coordinamento delle attività di verifica svolte da tutti gli organismi competenti in materia di controllo del rispetto delle disposizioni vigenti.
Il Prefetto Sgaraglia ha sensibilizzato, poi, i dirigenti dell’ANCI sull’esigenza che i Comuni provvedano ad attuare con immediatezza tutte le misure di sostegno, previste dalle recenti disposizioni normative, in favore delle famiglie, soprattutto quelle con maggiori difficoltà.
In conclusione il Prefetto ha ringraziato tutte le Istituzioni e gli Enti coinvolti, nonché le Forze di Polizia per l’instancabile e sinergico impegno profuso nonché l’intera comunità per la preziosa e diligente collaborazione nel rispetto delle prescrizioni e delle misure di contenimento della diffusione del virus, grazie ai quali si stanno raggiungendo buoni risultati.
Un Pieno di Energia… il sole in Classe. Interessante iniziativa promossa da Anter
Un Pieno di Energia… il sole in ClasseIl sole in classe promosso da Anter( Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili, con la missione di diffondere la cultura della tutela ambientale e promuovere la conoscenza e lo sviluppo delle energie pulite, cioè energie prodotte da fonti rinnovabili) svolto durante l’anno scolastico in corso dall’Ambasciatrice Anter Marianna Bicchi ha permesso di illustrare le energie rinnovabili ai bambini e ai ragazzi di vari Istituti del Comprensorio Umbro che va va dall’Alta Valle del Tevere a Gubbio: Istituto Comprensivo Albero Burri di Trestina, Scuola Elementare SanLeo Bastia, Scuola Secondaria di Primo Grado Mastro Giorgio e Secondo Circolo Aldo Moro entrambe di Gubbio.I bambini e ragazzi coinvolti hanno scoperto le energie rinnovabili attraverso un’approccio ludico-didattica e la proiezione di video e cartoni animati, imparando così come si può’ creare energia pulita e come si piò diffondere uno stile di vita ecosostenibile.Il sole in classe culmina ogni anno con un concorso a cui i ragazzi hanno partecipato con un elaborato realizzando una poesia. I miglioro lavori saranno premiati alla Sesta edizione de ANTER GREEN AWORDS.Fino al 30 Aprile sarà possibile effettuare le votazioni.In palio un anno di fornitura 100% green e fino a 3000 euro in materiale didatticoEcco i link per la votazione https://greenawards.anteritalia.org/it/progetti/scuola-primaria-alberto-burri-multiclasse-citta-di-castello-perugia-poesiahttps://greenawards.anteritalia.org/it/progetti/scuola-primaria-di-san-leo-bastia-multiclasse-citta-di-castello-perugia-poesia-1https://greenawards.anteritalia.org/it/progetti/scuola-primaria-alberto-burri-multiclasse-citta-di-castello-perugia-poesiahttps://greenawards.anteritalia.org/it/progetti/scuola-primaria-aldo-moro-multiclasse-gubbio-perugia-poesiahttps://greenawards.anteritalia.org/it/progetti/scuola-secondaria-di-i-grado-alberto-burri-classe-1-c-citta-di-castello-perugia-poesiahttps://greenawards.anteritalia.org/it/progetti/scuola-secondaria-di-i-grado-alberto-burri-classe-1-b-citta-di-castello-perugia-poesiahttps://greenawards.anteritalia.org/it/progetti/scuola-secondaria-di-i-grado-mastro-giorgio-nelli-classe-3-e-gubbio-perugia-poesia
Atti vandalici nei pressi del monumento ai caduti di Citerna: profonda amarezza da parte di tutta l’amministrazione per il vile gesto
Questa mattina sono stati segnalati dei gravi atti vandalici prepararti presso il Monumento ai Caduti di Citerna, sono state divelte le pietre del viale ed è stata spaccata la colonna di appoggio alle catene in ferro. Il Sindaco e tutta l’amministrazione comunale oltre a condannare il barbarico gesto e hanno provveduto denunciare l’atto avvenuto alle forze dell’ordine. Sono state già avviate, infatti, le indagini dei carabinieri della stazione di Citerna guidate dal Maresciallo Lorenzo Stazi.
L’assessore Samuel Fedele esprime profonda amarezza per quanto accaduto: “ il Monumento ai Caduti è testimonianza del sacrificio dei nostri concittadini sia militari che civili che hanno perso la vita durante tutte le guerre. L’amministrazione comunale è rimasta sgomenta di fronte a un gesto così vile e insensato. Il rispetto per i defunti, il senso civico e lo spirito identitario sono valori che devono essere coltivati gelosamente, affinché le future generazioni possano ricordare e prendere esempio dal sacrificio dei nostri avi. Torneremo presto a rendere omaggio ai nostri eroi e martiri, raccontando e riscoprendo le loro vite e le loro storie.”
Covid 19: ospedale di Città di Castello, in pochi giorni è stato ridisegnato l’intero percorso di accesso alla struttura
In seguito al piano regionale predisposto per l’emergenza Covid-19, il presidio ospedaliero di Città di Castello è stato parzialmente e temporaneamente utilizzato per gestire l’epidemia. A tale scopo sono stati destinati degli spazi indipendenti con accessi dedicati.
Il nuovo reparto di degenza Covid può contare su 32 posti letto (Pneumologia e Malattie infettive), ed è stato ottenuto riconvertendo un intero piano dell’ospedale. A questo vanno aggiunti 7 posti letto di Rianimazione e 10 di area grigia di pronto soccorso, dedicati ai casi sospetti in attesa di valutazione.
Sono stati elaborati i relativi percorsi di sicurezza per pazienti ed operatori e sono stati realizzati tutti i miglioramenti strutturali necessari (creazione di camere a pressione negativa, aumento della disponibilità di ossigeno e gas medicali, realizzazione di aree filtro). E’ stato attivato anche il laboratorio analisi che è entrato a far parte della rete regionale per i test relativi al Covid-19.
La direzione di presidio ringrazia tutti coloro che hanno lavorato per ottenere, in tempi rapidissimi, questo importante risultato.
“La fase 2”: se ne e’ parlarto alla conferenza dei Presidenti Anci regionale
Decreto Aprile, azzeramento del Fondo di dubbia esigibilità, revisione dell’art.48, valorizzazione dell’artigianato locale sono alcune delle proposte chiave per affrontare la fase II, che il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti ha avanzato in sede di Conferenza dei presidenti delle Anci regionali, avvenuta ieri in videoconferenza. La riunione è servita per mettere a fuoco le proposte che Anci presenterà, compatta, al tavolo di confronto con il governo e con le Regioni.
“Punto di partenza – afferma De Rebotti – non può che essere il decreto di Aprile che necessita di un’azione shock, con almeno 5 miliardi di euro da stanziare. Siamo alle porte della fase II e per i sindaci è inderogabile e urgente continuare a dare immediata risposta alle necessità dei cittadini, realizzando tra l’altro uno snellimento e una sburocratizzazione di tutti i procedimenti amministrativi”. De Rebotti ha sottolineato ancora una volta l’impegno fattivo e diretto dei sindaci nell’emergenza Covid-19: “Siamo stati in prima linea, affrontando tutte le difficoltà sociosanitarie ed economiche che si sono presentate. Ciò, nonostante la drammatica condizione economica dei Comuni che rischiano il default. Bisogna che sia chiaro a tutti che se saltano i Comuni, salta tutto il sistema Italia e la sua coesione sociale”.
Per De Rebotti, un’altra priorità è “la necessità di azzerare il Fondo di dubbia esigibilità, perché significherebbe liberare diversi milioni di euro già nelle disponibilità dei bilanci dei Comuni, anche per ridurre in maniera forte il carico della tassazione locale per famiglie e imprese”. C’è poi la questione dell’art. 48: “Fermo restando che si debbano tutelare lavoratori e servizi, sebbene con modalità nuove, l’art. 48 così come è stato scritto non funziona. Deve essere riformulato completamente, perché allo stato attuale obbliga i Comuni a delle azioni che rischiamo di non poter sostenere economicamente. L’art. 48 è tutto sulle spalle dei Comuni, già provati dal punto di vista economico-finanziario e dei bilanci. Per questo, servono risorse dedicate e aggiuntive, unitamente a una più chiara formulazione dello stesso articolo, che ci sottragga a un possibile rischio di danno erariale”. Infine, l’artigianato locale: “Occorre pensare a un nuovo modello, a una sua riconversione e, contemporaneamente, intervenire sulla burocrazia, un groviglio di lacci che rischia di bloccare un sistema di autoproduzione”.


