La mano di un artista firma la prima maglia da rugby in Italia a favore della sportività e contro il razzismo. Con la divisa creata dal grafico Andrea Lensi, che è un manifesto dell’impegno per una pratica agonistica etica, dentro e fuori dal campo di gioco, dal Città di Castello Rugby arriva un segnale forte a sostegno dei valori sani dello sport e dei principi della convivenza civile. I tratti neri su fondo bianco disegnano quello che l’autore descrive come l’apparente disordine della “Ruck”, cioè della “mischia” in gergo rugbistico, la fase di gioco che simboleggia meglio di tutte l’essenza di questa disciplina, fatta di agonismo e forza fisica, ma anche della lealtà e del rispetto dell’altro che prescindono da qualunque differenza. Un messaggio a tutta la comunità civile, alle società espressione di tutti gli sport nazionali, a cominciare dal calcio, che dirigenti, tecnici e giocatori del Città di Castello rugby hanno condiviso con il Comune di Città di Castello con l’obiettivo di suscitare una presa di posizione contro malcostume e degenerazioni che affiorano nella nostra quotidianità. “Lo sport a Città di Castello non è solo passione e agonismo, serietà del lavoro e organizzazione, ma è anche da sempre un veicolo per trasmettere alla comunità buone pratiche ed esempi positivi, per esercitare un ruolo sociale a beneficio della collettività” ha sottolineato l’assessore allo Sport Massimo Massetti nel corso della presentazione della nuova maglia. “Questa bellissima iniziativa del Città di Castello Rugby consegna a tutto il movimento sportivo locale e a tutta la cittadinanza un messaggio di grande valore a sostegno della sportività e contro ogni forma di razzismo e discriminazione, all’insegna dei sani principi di una disciplina che ha nel rispetto e nella correttezza i suoi fondamenti profondi”, ha osservato Massetti, che ha rimarcato “lo spirito di condivisione che lega costantemente l’amministrazione comunale e i sodalizi della città nelle iniziative finalizzate a promuovere e rafforzare gli ideali dello sport, come nel caso dell’apposizione delle targhe etiche del Panathlon Valtiberina che ricordano i diritti dei ragazzi e i doveri dei genitori attraverso due decaloghi frutto della dichiarazione di Gand, sottoscritta ufficialmente dal Comune”. Nell’occasione l’assessore Massetti ha consegnato ai rappresentanti del club una targa commemorativa per la vittoria del campionato di serie C2 e la promozione in serie C1 della passata stagione. Alla presenza di atleti e tecnici, anche del Clanis Rugby Cortona con cui l’anno scorso è nato un bel sodalizio sportivo, il presidente del Città di Castello Rugby Marco Notarianni e i vice presidenti Dario Ronti e Mauro Bacinelli hanno ribadito l’impronta sociale dell’attività sportiva che portano avanti da oltre 16 anni. “Nel rugby gli aspetti dell’incontro, dell’amicizia, del rispetto e della solidarietà sono gli antidoti contro ogni barriera culturale, razziale o geografica e attraverso questa maglia abbiamo voluto farci interpreti di un messaggio di fair-play e antirazzismo che rivolgiamo a tutte le società sportive, locali e nazionali, e a chiunque abbia a cuore i sani valori dello sport e della convivenza civile”, hanno affermato i dirigenti del sodalizio, nel ringraziare Andrea Lensi per aver interpretato nel migliore dei modi i principi ispiratori dell’iniziativa. “La ‘Ruck’, la ‘mischia’ che si forma durante lo svolgimento del gioco, esprime un concetto di contaminazione che ricorre spesso nei miei disegni, con figure antropomorfe che si aggrovigliano, si toccano”, ha spiegato Lensi, che ha evidenziato l’intento di rappresentare “la metafora del rugby come incontro pulito di esperienze e provenienze le più lontane, ma unite attraverso lo sport, in un abbraccio che supera i confini geografici, culturali e razziali”. La realizzazione della nuova maglia da gioco rientra in un’esperienza del Città di Castello rugby che con le azioni concrete ha sempre cercato di dare sostanza ai concetti di integrazione e inclusione. Da anni con il progetto “Terzo tempo” la società ha stretto un forte sodalizio con il Gruppo Stefano Bianconi dell’Associazione Italiana Persone Down, grazie al quale le persone con questa sindrome hanno avuto l’opportunità di stringere amicizia con i dirigenti, giocatori e tecnici tifernati e delle squadre avversarie, condividendo con il proprio servizio il momento conviviale successivo a ogni partita casalinga. Della stessa impronta è anche l’attività sportiva di “mixed-ability” avviata in questa stagione, che vede allenarsi ogni sabato pomeriggio presso il terreno di gioco di via Bartali persone diversamente abili di tutte le età. L’attenzione per l’inclusione si è tradotta quest’anno anche nella partenza dell’esperienza dell’attività femminile, con un gruppo di ragazze che si sta preparando a iniziare la pratica agonistica. Con questo nucleo femminile, che si aggiunge a tutte le altre formazioni, dal mini-rugby al settore giovanile, con la franchigia dei Centauri che disputa i campionati under 16 e 18, fino alla prima squadra, che milita nel campionato di serie C1, sono circa 150 i praticanti del rugby a Città di Castello. Una realtà ormai di riferimento per il panorama sportivo dell’Alta Valle del Tevere e apprezzata nell’ambito rugbistico italiano.
Pallavolo serie B1/F: Co.met Città di Castello, la vittoria con Quarrata allontana le tensioni
La Co.Me.T. Città di Castello trova tre punti di platino sotto l’albero di Natale e rompe un digiuno di quattro turni, aggiudicandosi per 3-1 la sfida diretta di bassa classifica al Pala Ioan contro il Blu Volley Quarrata. Una vittoria che, dopo essere stata ben costruita nei primi due set, alla fine si è rivelata molto sofferta, ma ugualmente meritata: nel momento più difficile della terza frazione, le ospiti hanno cominciato a difendere e a innescare la mano – calda e fredda all’evenienza – di Giulia Cheli, che in attacco ha buttato giù la bellezza di 29 palloni, per quanto brava sia stata anche la 20enne centrale Asya Zingoni. Una volta ridotte le distanze, la formazione pistoiese era oramai vicinissima a rinviare il verdetto al tie-break, non fosse stato per ilcarattere delle tifernati, capaci di imporsi sul filo di lana in un quarto set vissuto costantemente in rimonta. È stata la grande serata di Margherita Lachi, autrice di 17 punti (con un 40% di realizzazione) e incontenibile nel finale, quando prezioso è stato contributo anche del neo-acquisto Stefania Liguori, entrata al posto di una Caterina Errichiello trascinatrice fino al 2-0. Prestazione con alti e bassi di Francesca Mancini, comunque tonica nel momento giusto e ottimo lavoro in regia di Giorgia Vingaretti, la cui esperienza è stata fondamentale nelle scelte di distribuzione e spesso anche al servizio.
Davide Torracchi, tecnico del Blu Volley, schiera la diagonale Breschi-Nesi, al centro Zingoni e Martone, a lato Cheli e Bianchini e libero Chiti. Francesco Brighigna conferma il 6+1 delle ultime giornate: Vingaretti palleggiatrice, Errichiello opposto, Borelli e Sergiampietri coppia centrale, Lachi e Mancini alla banda e Cesari libero. La Errichiello comincia a pungere e con un preciso pallonetto firma il primo strappo sul 6-4, con successivo muro vincente della Borelli; due schiacciate fuori bersaglio della Bianchini, un colpo della Mancini e una schiacciata sulla rete della Nesi portano Città di Castello sul 12-6, anche se Quarrata replica subito e si riavvicina sul 10-13 con l’ace della Zingoni; la Errichiello e la Lachi riallungano (16-11), ma la fuga non si concretizza e la Zingoni, con un muro sulla Mancini e una fast, perfeziona l’inseguimento fino al 19 pari. La Co.Me.T. riprende in mano le redini grazie alla Mancini (nonostante una ricezione non perfetta come base di partenza), a un muro e una invasione sul fronte avversario: il 22-19 sembra rassicurante, non fosse per l’ace della neo-entrata Bianciardi, che riduce fino al 22-21. A questo punto, botta e risposta fra la Cheli e la Errichiello, che con la sua diagonale a segno conclude sul 25-23.
Francesca Mancini è protagonista in avvio di seconda frazione, con due attacchi ben piazzati. Il turno in battuta della Sergiampietri, fra le migliori al servizio, produce un break che frutta a Città di Castello il 6-2, per effetto anche degli erroridella Nesi e della Bianchini. Sul punto dell’8-4 (Lachi), Quarrata si sveglia e pizzica con i pallonetti per assenza di copertura sul campo delle locali; a mantenere il break provvedono due primi tempi della Sergiampietri e due ace consecutivi della Mancini – uno dei quali con l’ausilio del nastro – riportano il distacco a + 4 (13-9); stavolta, la Co.Me.T. riesce a gestire il vantaggio acquisito per poi dilatarlo con altri tre sigilli della Lachi, compreso un muro vincente. Sul 18-11, coach Torracchi opera un cambio: dentro la Degli Innocenti, con recupero che tuttavia si ferma a quota 14. A questo punto, la Borelli, la Lachi e gli sbagli dall’altra parte della rete collocano le biancorosse sulla classica botte di ferro: una parallela e una diagonale della Mancini, più l’attacco fuori della Cheli, consegnano il 2-0 alle padrone di casa con parziale di 25-16.
Coach Torracchi lascia in panca una spenta Martone e inserisce la Bianciardi, riporta la Cheli nel ruolo di opposto e alla banda dà spazio alla Poggi, con la Nesi fuori. Il prologo del terzo set è positivo, con la Errichiello che continua a passare e la Borelli che fa sua una palla contesa al centro per il 7-5 della Co.Me.T., che arriva fino al 9-5 sull’ace ancora della Errichiello. La Blu Volley è alle corde sulla fast vincente della Borelli per il 13-8, anche perché nel Città di Castello c’è buona correlazione fra muro e difesa: lo sbandamento è allora frenato dalla Cheli, che inizia il suo show e pian piano Quarrata riduce il ritardo, rompendo le certezze di Vingaretti e compagne, le quali subiscono il punto del 16-16 su un bagher difensivo che trova scoperta la seconda linea tifernate. Anche la difesa comincia a funzionare nella compagine pistoiese: al resto ci pensa la Cheli. L’ultima situazione di vantaggio per Città di Castello (19-18) è sul muro della Borelli a scapito della Poggi, che si riscatta con un ace e con la schiacciata del 22-20; la fast della Bianciardi, il tocco liftato della Cheli e una schiacciata lunga della Mancini rimettono in gioco il Blu Volley, che si aggiudica il set per 25-21.
Torracchi cambia ancora: parte la Degli Innocenti in luogo della Bianchini, con la Cheli confermata in posto 2, la Poggi a lato e la Bianciardi al centro. Brighigna varia soltanto le rotazioni con le stesse effettive. Fin dalle battute di avvio, le ospiti sono più reattive: la Errichiello subisce un muro, la difesa del Blu Volley (anche a volte con una buona dose di fortuna) raccatta tutti i palloni e la Cheli sta diventando imprendibile: solo una doppia fischiata alla Breschi frena la striscia negativa – sul 3-7 – di Città di Castello, che si riavvicina (9-10) con una fast della Sergiampietri, ma la Cheli punge sia di potenza che di precisione e quando si insacca il primo tempo della Zingoni – siamo sul 10-15 – la Co.Me.T. avvicenda la Errichiello con Stefania Liguori, che esordisce così in biancorosso e di lì a poco chiude con il sinistro la palla del 14-16. Risponde la Zingoni con le sue fast e un tocco a sorpresa della Breschi riallunga il divario a + 4 (19-15) per Quarrata, con massimo vantaggio sul 21-16 determinato da un errore in attacco della Mancini. La Liguori e la Lachi sono però gli assi nella manica di Brighigna: non sbagliano una conclusione e sul pasticcio delle toscane in fase di impostazione l’aggancio (23-23) è cosa fatta. Punto numero 24 della Poggi e mani fuori di esperienza della Liguori per il nuovo equilibrio. Ai vantaggi, sbaglia l’attacco la Poggi, mentre colpisce imperterrita la Lachi, che suggella la sua ottima performance con la schiacciata del 26-24 e riporta il sorriso nel clan tifernate. Si va dunque alla pausa delle festività con una tranquillità maggiore, anche se alla ripresa vi sarà subito un altro scontro diretto in quel di Moie.
Sospiro di sollievo anche per Francesco Brighigna, che individua luci e ombre della squadra: “Buoni i primi due set, specie il secondo – precisa l’allenatore della Co.Me.T. Città di Castello – con la sola pecca di una difesa discontinua. Nella terza frazione, abbiamo avuto la presunzione di portare a casa sul velluto la partita, finendo con lo sbagliare situazioni semplici, poi il vento è cambiato: loro hanno cominciato a difendere, noi abbiamo di nuovo sentito addosso la pressione e siamo stati costretti a rincorrere il risultato. Va pertanto riconosciuto il merito alle ragazze di averci sempre creduto e alla fine i tre punti sono arrivati. Vi sono però diversi aspetti ancora da registrare: la difesa mi è piaciuta poco, l’attacco ha invece funzionato bene”.
Volantini razzisti nel quartiere Saione: PD “specchio fedele delle politiche del comune”
“Ci volevano i volantini di Saione a certificare quanto tiri forte il vento dell’odio e del razzismo anche ad Arezzo. Sono infatti nuovamente comparse in città delle scritte offensive e il tema è quello del colore della pelle, stavolta sono stati distribuiti dei volantini, era già accaduto in passato nella stessa zona, ma purtroppo anche sui muri della città si leggono frasi blasfeme, razziste, che fomentano odio, senza parlare poi di quello che gli «odiatori nostrani» fanno circolare sui social network.Il Partito Democratico esprime il proprio sdegno per quanto accaduto a Saione: «Qualsiasi tipo di discriminazione razziale deve essere respinta – dichiara il segretario Alessandro Caneschi – abbiamo il compito di contrastare ogni fenomeno di questo tipo. Non è un caso che una vicenda del genere sia accaduta nel quartiere di Saione, è qui che infatti registriamo il fallimento delle politiche dell’Amministrazione Comunale, tutti si ricordano quando il sindaco invocava l’arrivo dell’esercito e demonizzava il quartiere. Nel frattempo è soltanto peggiorato il clima senza nessuna iniziativa per l’integrazione: zero prospettive per la rigenerazione urbana, le poche che si sono viste sono state organizzate da associazioni private, questi sono i frutti marci di anni di politiche sbagliate per le zone più deboli del nostro territorio. Peraltro – conclude Caneschi – ancora dal sindaco non è giunta nessuna condanna dell’episodio».
Premio panathlon Valtiberina: i riconoscimenti agli atleti dell’altotevere, che si sono distinti nel corso dell’anno 2019
Una pioggia di riconoscimenti agli atleti dell’intero AltoTevere che hanno primeggiato nelle più diverse discipline: questo il senso dell’edizione 2019 del “Premio Panathlon Valtiberina.
Coordinata in maniera agile dal presidente Giovanni Tasegian coadiuvato dal past-president Gabriele Tasegian, la cerimonia ha visto sfilare i protagonisti di un’intera stagione. In particolare sono anche intervenuti presidenti e dirigenti di società vincenti del territorio. Erano presenti anche Massimo Massetti e Andrea Guerrieri , assessori di Città di Castello e San Giustino, comuni aderenti alla Dichiarazione di Gand sull’etica dello sport e alle Targhe Etiche.
La serata è stata contrassegnata anche dalla consegna del premio “Una vita per lo sport”intitolato alla memoria dell’indimenticabile Fernando Rosi, effettuata dalla figlia Laura, presente la vedova sig.ra Lina . Il premio, giunto alla XIX° edizione, è stato assegnato quest’anno a Franco Trappoloni, balestriere plurivittorioso ,vincitore del suo primo Palio della Blestra all’esordio, proprio 50 anni fa, degno alfiere di una disciplina che rappresenta al meglio la nostra Vallata e al contempo agonismo e cultura; lo stesso riconoscimento è andato anche a Leonardo Bambini, per la sua lunga attività al servizio dello sport e in particolare del calcio, in qualità di Presidente dello Sporting Club Trestina da lui condotto a livelli sinora inediti.
Distribuita ai convenuti anche una brochure rievocativa della figura di Fernando Rosi, grande amante della natura e dei cavalli in particolare, tra i primi praticanti in Italia dell’Endurance,fondatore dell’Associazione Equestre Valtiberina.
Un riconoscimento particolare di Fair Play è stato assegnato all’atleta della Virtus San Giustino, Michael Salis, per il suo gesto di sportività durante un importante incontro di calcio della I° categoria Umbra.
Tesi innovativa e laurea con 110 e lode per Mattia Lucaccioni
Mattia Lucaccioni si è brillantemente laureato, 110 e lode, in Scienze Motorie Sportive presso l’Università di Perugia, Dipartimento di Medicina Sperimentale discutendo la tesi, “Il portiere nel calcio moderno: primo attaccante”, relatore il chiarissimo Professor Arnaldo Antonelli. Il giovane neo-dottore ha scelto un tema alquanto innovativo non solo a livello sportivo ma anche di innovazione tecnico-tattica. Grande festa in famiglia, dal padre, Riccardo Lucaccioni, Presidente dell’Associazione “Cuore di Leone” dalla madre Simona e dalla sorella Giulia. Le più sentite congratulazioni anche dalla nostra redazione.
Approvata a maggioranza la ricognizione periodica delle partecipate del Comune di Città di Castello
Approvata a maggioranza dal consiglio comunale la ricognizione sulle partecipate del comune di Città di Castello: sì di Pd, Psi, La Sinistra, Gaetano Zucchini del Gruppo Misto, contrarie le opposizioni di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Gruppo Misto, Tiferno Insieme e Castello Cambia, Marco Gasperi del Movimento 5 Stelle non ha partecipato al voto. Per il consorzio Valtiberina Produce, Tela Umbra, la Fat, Sciovie di Monte Nerone si conferma l’intenzione della dismissione. Rimangono Umbra Acque, Farmacie Tifernati, Umbria Digitale, Sogepu e Polisport.
L’arte a portata dei bambini. Alla pinacoteca comunale il progetto “Nuvolo for Kids”. Già oltre 300 le prenotazioni
Da una fusione tra l’anima dell’insegnante e l’anima dell’artista di Giorgio Ascani, alias Nuvolo, nasce il progetto “Nuvolo for Kids”, che con un format inedito proporrà dal 10 gennaio al 3 aprile alla Pinacoteca comunale una mostra di opere del maestro tifernate a misura di bambino. L’obiettivo è di stimolare la creatività dei piccoli attraverso l’arte di Nuvolo. Gli studenti delle prime tre classi delle scuola primaria avranno la possibilità di ammirare creazioni mai esposte, sistemate a un’altezza compatibile con la loro osservazione, e di partecipare a laboratori didattici a tema in collaborazione con Poliedro Cultura, utilizzando tutti i materiali cari all’artista per realizzare opere personali che saranno esposte nell’ambito del percorso museale. “Nuvolo for Kids” sarà a ingresso completamente gratuito per gli studenti, ma anche per i visitatori adulti, che potranno muoversi attraverso cinque sale della nuova ala espositiva del museo di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, allestite con circa 60 realizzazioni dell’artista che rappresentano tutti i cicli pittorici della sua produzione, comprese serotipie su pvc trasparente mai presentate al pubblico. L’iniziativa dell’Associazione Archivio Nuvolo, rivolta a tutti gli istituti del comprensorio altotiberino, ha già ottenuto oltre 300 prenotazioni e si presenta come un modello di promuovere l’arte tra le nuove generazioni, potenzialmente esportabile in tutto il territorio nazionale. In questi termini hanno salutato il progetto la vice ministra dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Anna Ascani, il sindaco Luciano Bacchetta e il consigliere regionale Michele Bettarelli, che stamattina hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa insieme al vice presidente dell’Associazione Archivio Nuvolo Paolo Ascani e al tesoriere Sandro Renghi. “Per la prima volta una mostra viene pensata per i bambini, che potranno ammirare l’arte, toccare l’arte, produrre l’arte, nel contesto familiare di opere ispirate dalla cultura e dal territorio di Città di Castello come quelle di Nuvolo – ha sottolineato la vice ministra Ascani – con un format molto interessante, che potrebbe superare i confini locali ed estendersi ad altre realtà ed altri artisti”. Di “una bellissima iniziativa che l’amministrazione comunale sostiene in maniera convinta” ha parlato il sindaco Bacchetta, che ha evidenziato come “far crescere nei bambini una sensibilità artistica è importante, come è fondamentale far conoscere la vita e le opere di una persona che ha caratterizzato la realtà culturale del nostro territorio per moltissimi anni”. Dal consigliere regionale Bettarelli sono venuti la sottolineatura dell’opera di Nuvolo, “un patrimonio di Città di Castello, dell’Umbria e dell’intera nazione, che ha rappresentato uno straordinario esempio di promozione della cultura dal livello locale al livello mondiale” e il plauso “alla proficua collaborazione tra l’Associazione Archivio Nuvolo e il Comune per stimolare la sensibilità e la conoscenza dei bambini nei confronti dell’arte”. Il progetto “Nuvolo for kids” prosegue idealmente la linea didattica già disegnata da Nuvolo durante il suo periodo di insegnamento scolastico: la libertà di fare arte e di incoraggiare la creatività. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Città di Castello, dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Perugia, dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento, dice l’articolo 33 della Costituzione italiana, un principio al quale il Nuvolo insegnante si appellava ogni qual volta subiva dall’alto pressioni nel redigere e rispettare un programma didattico, nella convinzione che la creatività artistica non dovrebbe mai, in alcun caso, essere influenzata dal mondo esterno”, ha osservato Paolo Ascani, che ha ricondotto il motivo ispiratore del progetto anche ai risultati di alcuni studi di pedagogia, “secondo i quali i bambini fino agli otto anni di età non subiscono alcun condizionamento da ciò che li circonda e sono quindi in grado di approcciarsi senza pregiudizi all’esperienza artistica”. Delle cinque sale dedicate al progetto, tre ospiteranno l’esposizione delle opere del di Nuvolo, una sarà allestita come laboratorio didattico, dove i bambini potranno creare i loro elaborati, e una sarà riservata, da marzo ad aprile, all’esposizione degli elaborati che gli studenti avranno creato durante la visita alla mostra. “Il progetto ha come scopo primario quello di incentivare l’espressione artistica e la creatività nei bambini – ha rimarcato Renghi – pertanto i partecipanti saranno liberi di ammirare la mostra come meglio credono, senza visita guidata, soffermandosi sulle opere che ritengono più affascinanti ed evitando le altre se riterranno. Ci sarà Nuvolo, in versione fumetto, che offrirà loro le informazioni per comprendere ciò che stanno osservando e potranno cimentarsi con gli strumenti a lui cari per dare vita a creazioni personali”.Giorgio Ascani nasce nell’ottobre del 1926 a Città di Castello. Già nel 1933 si avvicina all’arte, dipingendo gli scenari di un teatrino organizzato dai genitori per intrattenere i vicini durante la guerra. Nel 1943, dopo la morte del padre inizia a lavorare alle Ferrovie, ma non abbandona la sua passione dipingendo stendardi per le processioni cittadine, scenografie teatrali e intervenendo, su commissione di monsignor Cipriani, allora Vescovo di Città di Castello, nelle chiese di Santa Maria delle Grazie e San Domenico nell’esecuzione di piccoli decori e restauri. Nel 1944, partecipa come partigiano alla Resistenza nella Brigata Proletaria d’Urto “San Faustino” ed è proprio in questa situazione che, grazie all’imprevedibilità e al silenzio con cui appariva e scompariva tra le colline umbre, gli viene dato il soprannome di “Nuvolo”, che lo identificherà per tutta la vita. Nel 1949, in occasione di una personale allestita presso la “Galleria dell’Angelo” di Angelo Baldelli, conosce il concittadino Alberto Burri che di lì a breve gli chiederà di seguirlo a Roma per aiutarlo con un importante lavoro. I due condivideranno lo studio in via Margutta fino al 1952, qui conoscerà tra gli altri: Colla, Cagli, Mannucci, Villa, con cui nascerà un sodalizio artistico e una profonda amicizia. Già nel 1952, inizia a sperimentare la tecnica serigrafica applicata all’arte, creando i suoi primi unici. Collaborerà, qualche anno dopo, anche alla stampa di alcuni silk-screen per “Arti Visive”, rivista dell’arte informale diretta da Colla e Villa, ed in seguito dal fratello Ascanio. Per la sua prima mostra personale dovrà attendere il maggio del 1955, alla Galleria “Le carrozze” di Roma, seguita da una seconda a giugno alla Galleria “Numero” di Firenze, esposizioni presentate rispettivamente da Villa e da Cagli. Il successo è immediato e solo due anni dopo è già un artista internazionale, tanto da esporre alla 19esima biennale al Brooklyn Museum nella mostra collettiva “Trends in watercolor Today, Italy-United States”. Nel 1958 viene notato anche da Peggy Guggenheim che acquista numerose opere elogiandone il lavoro. Negli anni 60, l’artista decide consapevolmente di allontanarsi dalle gallerie che gestivano le compravendite di opere d’arte scomparendo dal mer-cato ufficiale. Nel 1968 apre, in via Lungotevere Artigiani a Roma, l’Atelier di Serigrafia (“Multiplo serigrafico” a Città di Castello dal 1985), nel quale riproduce opere grafiche per molti suoi amici e colleghi, tra cui: Accardi, Boetti, Burri, Cagli, Colla, Fazzini, Gut-tuso, Kounellis, Sol Lewitt, Mastroianni, Merz, Mirko, Pistoletto, Rotella, Turcato, e molti altri. Nel 1969 vince il suo primo con corso per la cattedra di disegno all’Istituto d’Arte di Vasto; la professione di insegnante lo porterà prima a Foggia, poi a Roma ed infine all’Accademia delle Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, dove sarà direttore fino al 1984. L’entusiasmo e la voglia di sperimentare tecniche artistiche, in varie forme, lo accompagneranno fino al 2008.
Scomparso Luigi Camici, re degli allenatori del Galloppo italiano, cordoglio anche dall’Altotevere
Cordoglio e vicinanza alla famiglia anche dal comune di Città di Castello e dai vertici della Mostra Nazionale del Cavallo per la scomparsa a 93 anni di Luigi Camici, conosciuto nell’ambiente dell’ippica come “Sor Luigi”, uno dei più grandi allenatori del galoppo italiano. Un signore dell’ippica italiana che ha vinto tutto quello che c’era da vincere ed ha legato il suo nome e quello del figlio Fabrizio, noto allenatore, anche all’Umbria e a Città di Castello. Con Tony Bin, il leggendario cavallo di Luciano Gaucci, dell’Allevamento White Star, giubba giallo-rossa con stella bianca, ha vinto nel 1988 l’ Arc de Triomphe a Parigi, la più importante corsa al mondo ricca di fascino e di storia ed ha allenato, assieme al figlio Fabrizio, i cavalli della Scuderia “Ippica Caldese” di Giuseppe Ponti e del team manager, Riccardo Gualdani con il quale vantava legami di grande amicizia. “La figura imponente di Luigi Camici per alcuni anni si è intrecciata con le vicende sportive della scuderia tifernate dell’imprenditore Giuseppe Ponti e della signora Mirella Bianconi, inoltre attraverso il cavalier Riccardo Gualdani, abbiamo avuto l’onore di averlo ospite in alcune serate all’ippodromo, Savio di Cesena, in occasione dei Premi dedicati all’altotevere alla mostra del cavallo e al comune. Un vero e proprio signore dell’ippica, garbato nei modi e di grande saggezza che riusciva ad incantare tutti con i racconti dei trionfi ottenuti negli ippodromi di tutto il mondo”, hanno dichiarato l’assessore Massimo Massetti e il Presidente della Mostra Nazionale del Cavallo, Marcello Euro Cavargini, unitamente a Mirella e Giuseppe Ponti. Condoglianze alla famiglia e ai vertici dell’ippodromo “Capannelle” di Roma dove la famiglia Camici è praticamente una istituzione.CDCNOT/2019/12/21/COMINLINEA
Presentato alla Carducci, il volume su Raffaello Sanzio
“L’Alta Valle del Tevere è una terra di confine tra regioni in cui si manifestano sperimentazioni e si elabora un linguaggio nuovo che diventa identitario. Nell’anno 1500 , ma gli studi di Anna Maria Ambrosini Massari in questo libro fanno intravedere una data anche precedente, compare il giovanissimo Raffaello. A Città di Castello Raffaello lascia la Pala Baronci, la Crocifissione Mond, lo Sposalizio della Vergine e lo Stendardo della Trinità, l’unico ancora oggi conservato nella Pinacoteca Comunale a Palazzo Vitelli. I 4 o 5 anni di lavoro di Raffaello per Città di Castello sono stati celebrati e indagati a lungo , ma in realtà rappresentano gli aspetti più affascinanti dell’attività del Sanzio e vale la pena di ripensarli ancora per capire fino in fondo quale possa essere la sua vera formazione, le sue invenzioni e i rapporti con gli artisti della sua generazione.” E’ quanto hanno dichiarato da Mattia Giancarli, che assieme ad Anna Maria Massari Ambrosini e Alessandro Delpriori sono gli autori del volume, “Prima e dopo Raffaello, Città di Castello e il Rinascimento” realizzato dalla casa Editrice Quattroemme, Artegraf e Cartoedit, ieri pomeriggio nel corso della presentazione presso la sala convegni della Biblioteca comunale “G.Carducci” alla presenza del sindaco, Luciano Bacchetta, del vescovo, Monsignor Domenico Cancian e della professoressa Laura Teza, associato Storia dell’arte moderna Universita’ di Perugia. L’incontro coordinato da Letizia Guerri si è inserito a pieno titolo nella fase che precede il Quinto Centenario dalla morte di Raffaello Sanzio, che vedrà Citta’ di Castello assieme a Urbino e Perugia protagonista da ottobre 2020 a gennaio 2021 di mostre e iniziative di livello internazionale. “Il libro è una testimonianza della grandezza della provincia italiana, un territorio che non finisce mai di stupire , che cela sempre una sorpresa e una scoperta,” hanno concluso gli autori.
Getta spray urticante all’interno di un bar senza motivo
La mattina del 16 dicembre u.s. all’interno di un noto bar di Città di Castello alcuni avventori hanno avvertito una forte irritazione agli occhi e alla gola realizzando che nel locale si fosse propagato del gas urticante.
Tutti i presenti sono subito usciti all’esterno ed i proprietari del locale hanno allertato i soccorsi e sul posto sono giunti i vigili del fuoco ed i Carabinieri. Dopo che i primi hanno provveduto alla bonifica del locale i Carabinieri sono potuti entrare ed hanno iniziato le indagini per stabilire cosa fosse successo.
Grazie anche all’aiuto delle telecamere presenti all’interno del bar, si è presto giunti alla risoluzione del giallo constatando che un uomo, poi identificato in un 71enne di Città di Castello, nella sala giochi annessa al bar, aveva estratto una bomboletta spargendo il contenuto nell’ambiente.
Nessuna persona è rimasta intossicata o è ricorsa alle cure mediche.
L’uomo, comunque, è stato ugualmente denunciato all’Autorità Giudiziaria dai militari della Stazione di Città di Castello per il reato di getto pericoloso di cose. Sconosciute, al momento, le motivazioni del gesto.
Ruba tra gli scaffali di un centro commerciale, arrestato 49enne
Nella tarda serata del 18 dicembre u.s. presso un centro commerciale di Città di Castello un addetto alla sicurezza, insospettito dai movimenti di un uomo tra gli scaffali, gli ha intimato di fermarsi per un controllo ma, per tutta risposta l’uomo ha superato le casse dirigendosi velocemente verso l’uscita. A questo punto l’addetto alla sicurezza gli si è parato davanti ma l’uomo lo ha aggredito facendo nascere un parapiglia ed una colluttazione riuscendo, comunque, a guadagnare l’uscita dal centro commerciale.
L’allarme, lanciato alla centrale operativa dei Carabinieri, ha fatto si che una pattuglia del Radiomobile che si trovava proprio in zona per i controlli rinforzati presso gli esercizi commerciali in occasione delle imminenti festività natalizie, riuscisse a rintracciare e bloccare l’individuo poco distante. L’uomo, un 49enne di Sansepolcro, è stato trovato in possesso di alcuni generi alimentari che aveva rubato poco prima al supermercato e occultato sotto al cappotto e pertanto è stato arrestato per il reato di rapina. Questa mattina è stato processato con rito direttissimo avanti al Tribunale di Perugia che ha convalidato l’arresto e rimesso in libertà il reo in attesa dei termini a difesa richiesti.
Si chiude il progetto dell’Aucc onlus sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
Si conclude il progetto E Allora Spogliati dell’Aucc onlus sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. 353 persone visitate gratuitamente dai medici dell’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus.
Il progetto si è svolto a novembre e dicembre nei comuni di Umbertide, Lisciano Niccone, Pietralunga e Montone. Tre dermatologhe si sono alternate in dodici giornate fornendo la mappatura dei nei e visite specialistiche gratuite.
Dei 353 pazienti visitati oltre la metà erano donne con un’età media di 43 anni. Otto anni il paziente più piccolo e ottantaquattro quello più anziano visitato dalle dermatolghe dell’Aucc onlus.
I fattori di rischio per lo sviluppo di tumori della pelle maggiormente riscontrati sono stati il fototipo chiaro (158 pazienti, 53%) e la storia personale di ripetute ustioni solari (100 pazienti).
Nell’11 % dei visitati le ustioni erano associate ad una esposizione solare prolungata, con un numero di ore trascorso all’aperto maggiore di 35 a settimana per 18 anni per cause professionali (braccianti agricoli o lavori nell’edilizia).
In quaranta pazienti si sono riscontrati nevi atipici e nove le lesioni fortemente sospette per melanoma per le quali è stata richiesta una asportazione chirurgica per esame istologico.
Su 56 lesioni, invece, sono stati richiesti esami di approfondimento diagnostico, quali l’epiluminescenza digitale da ripetere a 3 o 6 mesi di distanza, o la microscopia confocale. Al 64,84% dei pazienti è stata consigliata una visita di controllo annuale e al 19,25% (soggetti con pochi nevi e nessun fattore di rischio) un controllo ogni 2-3 anni. Tutti sono stati istruiti sull’importanza dell’autoesame e di una fotoprotezione adeguata.
Il progetto si è realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e grazie alla collaborazione di Enti pubblici, associazioni, farmacie e molti volontari.
Pallavolo serie B/M: Città di Castello attesa dalla difficile trasferta con Ferrara
Ultima trasferta del 2019 per la Job Italia Città di Castello che giocherà domenica 22 dicembre alle ore 18 a Ferrara il match con la 4Torri. Sarà ancora una gara non facile contro una squadra che è appena al di sopra della soglia salvezza. Ed allora ci vorrà il miglior Città di Castello, quello visto a sprazzi in questo girone di andata ed anche a Pontedera sabato scorso per portare via qualche punto. Ma, come sempre da un mese a questa parte, Marco Bartolini dovrà fare a meno di Filippo Fuganti Pedoni e non avrà nemmeno Patrik Valenti, il posto 4 recentemente tesserato dalla società del presidente Amedeo Cancellieri. Insomma, tra qualche influenza ed acciacco, sarà necessario un superlavoro di quelli che scenderanno in campo contro una squadra dalle grandi tradizioni che sta faticando a ritagliarsi uno spazio in questo girone così difficile.
Ferrara che dovrebbe andare in campo con Zambelli in regia e Spagnol opposto, Masotti e Ballerio in posto 4, Bragatto e Smanio centrali, Martello libero.
Il centrale biancorosso Mario Marino presenta così a gara:”Avremo bisogno di dare tutti qualcosa in più per fare risultato: la speranza è che finalmente anche lafortuna giri dalla nostra parte”.
Intanto Mirco Monaldi, secondo allenatore della Job Italia, ha ottenuto la qualifica di preparatore atletico della Pallavolo, a seguito del corso e dell’esame finale sostenuto a Roma nei giorni scorsi.
Così in campo (Ferrara, ore 18, arbitri Luca Porti e Alessia Fabbretti):
KRIFI CAFFE’ 4TORRI FERRARA: Biondi, Ruffo, Morelli, Spagnol, Zambelli, Grazzi, Ballerio, Bertoli (L2), Masotti, Smanio, Bragatto, Ceban, Martello (L). All. Zambelli.
JOB ITALIA CITTA’DI CASTELLO: Marini, Cipriani, Cherubini, Zangarelli, Franceschini, Marino, Cioffi (L), Cesari (L2), Giglio, Camilletti, Celestini, Montacci, Pitocchi. All. Bartolini.
Rigenerazione urbana, per Sansepolcro nuovo finanziamento da 310mila euro
I contributi regionali interesseranno via Aggiunti e gli spazi di CasermArcheologica
Sansepolcro sempre più al centro delle politiche regionali rivolte alla rigenerazione urbana. C’è anche la città di Piero tra i comuni beneficiari del finanziamento che la Regione Toscana ha stanziato per una serie di progetti dedicati alla riqualificazione di immobili e aree degradate e alla valorizzazione di spazi aperti e di ‘connessioni urbane’.
Complessivamente saranno finanziati 22 interventi in 19 comuni delle aree interne della regione, per un investimento di 6 milioni e 715mila euro. In particolare, al Comune di Sansepolcro andranno 310.400 euro per una riqualificazione che interesserà l’area di via Niccolo’ Aggiunti conosciuta come ‘strada dei musei’, ossia la tratta compresa tra i Giardini di Piero della Francesca e Palazzo Muglioni sede di CasermArcheologica. Grazie a questo nuovo intervento, l’edificio che ospita le attività dell’associazione culturale verrà ufficialmente inserito all’interno del circuito museale cittadino.
“Dare nuova vita al tessuto urbano esistente è una missione importantissima nell’ottica di un rilancio concreto della nostra città – dichiara il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli – Rivolgiamo un ringraziamento alla Regione e in particolare all’assessore Ceccarelli per il sostegno ai nostri progetti di innovazione e facciamo un in bocca al lupo a CasermArcheologica per questo nuovo importante impegno che siamo certi produrrà grandi risultati.”
“Il nostro Comune è riuscito a rientrare tra le 22 proposte finanziate su 58 progetti totali che erano stati presentati – sottolinea Riccardo Marzi, assessore ai Lavori Pubblici – La nostra amministrazione crede fortemente nella Strada dei Musei. Questo nuovo intervento di riqualificazione, di fatto, costituirà uno step fondamentale nel completamento del nostro obiettivo favorendo il completo sviluppo di un’area unica dalle
Questa sera dalla ore 21,15 su Rete Sole (CH 13) torna in Primo Piano. Puntata speciale dedicata al presepe vivente di San Giustino
Torna In Primo Piano, con una puntata interamente dedicata al presepe vivente di San Giustino
https://vimeo.com/manage/380183120/general
Giornata di studi sulla “faglia altotiberina” promossa da ordine geologi, regione Umbria, Universita’, Comune e INGV
Città di Castello ha ospitato, presso la sala convegni della Biblioteca “Carducci”, un importante seminario scientifico sulla “faglia altotiberina”, struttura tettonica (forse è meglio usare il termine geologica) che si trova ad Ovest della Valle del Tevere e che ne ha influenzato l’attuale conformazione, fra San Sepolcro e Perugia. Tale struttura è solo da poco oggetto di studio della comunità geologica e nel seminario, organizzato dall’Ordine dei Geologi della Regione Umbria, con il patrocinio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dell’Università di Perugia – Dipartimento di Fisica e Geologia e del Comune di Città di Castello, con il contributo economico di Edilgiorni e della STACEC, si è fatto il punto sulle attività di conoscenza. Dopo i saluti del rappresentante dell’Ordine dei Geologi, Francesco Brunelli, che ha poi coordinato il seminario e dei rappresentati del comune tifernate, il Sindaco, Luciano Bacchetta, e l’Assessore all’Urbanistica, Rossella Cestini, sono state esposte relazioni multidisciplinari. Viviana Castelli (INGV) ha esposto la Storia sismica della Valtiberina con particolare riguardo al terremoto di Città di Castello del 1789, evidenziando dati di archivio particolarmente significativi. Massimiliano Barchi (Università di Perugia) ha trattato il collocamento della faglia altotiberina nel contesto tettonico dell’Italia centrale, struttura attiva con bassa sismicità, evidenziando gli studi che ne hanno portato all’individuazione. Giovanni Chiodini (INGV) ha esposto le ricerche in atto su Emissione di CO2 e terremoti, con esempi della recente crisi appenninica. Lauro Chiaraluce (INGV) ha introdotto i presenti all’osservatorio multidisciplinare dell’Alta Valle del Tevere: progetto TABOO. Questo progetto riguarda una delle più importanti infrastrutture di ricerca a livello europeo sul rischio sismico con monitoraggio di tipo sismico (sono stati rilevati oltre 40000 terremoti dal 2010, quasi tutti rilevati solo dagli strumenti, particolarmente sofisticati) chimico (relativamente all’emissione di anidride carbonica e Radon) geodetico (relativamente a spostamenti del terreno anche modestissimi) ed è collocata nella zona dell’Altotevere, fino a Perugia. Lorenzo Sedda, giovane geologo aretino, ha esposto la parte della tesi del Corso di Perfezionamento di Alta formazione in Microzonazione Sismica e Risposta Sismica Locale (organizzato dall’Università di Perugia in collaborazione con l’Ordine dei Geologi Regione Umbria) dal titolo “La faglia altotiberina nel quadro dello studio di microzonazione sismica di un’area nel Comune di Anghiari”. I numerosi i partecipanti (fra cui una classe dell’Istituto Tecnico per Geometri di Città di Castello) anche provenienti da fuori regione, a testimonianza della bontà dell’iniziativa, hanno seguito con estrema attenzione le esposizioni e, dato l’interesse, non sono esclusi seminari di approfondimento dell’argomento.
Auguri di natale nel segno di due presepi nati dal riuso di legno e ferro: stamattina l’incontro in comune e all’Asp Bufalini tra il sindaco Bacchetta e il vescovo Cancian
Il legno e il ferro hanno preso nuova vita nei presepi che, all’insegna del riuso dei materiali, diffondono il messaggio d’amore della natività nella residenza municipale di Città di Castello e presso il Centro di istruzione e formazione dell’Asp Giovanni Ottavio Bufalini. Le due creazioni sono state accomunate stamattina dall’appuntamento che il sindaco Luciano Bacchetta e il vescovo monsignor Domenico Cancian si sono dati nelle sedi che le ospitano per lo scambio degli auguri con i rispettivi dipendenti. Nel palazzo del Comune è stato Giulio Mariucci a plasmare il simbolo del Natale con sapienza artigianale e fantasia, trasformando la vecchia anta in legno di una cucina che ha un legame particolare con l’associazione degli Amici del Presepe di Città di Castello: il mobile era infatti appartenuto a Gualtiero Angelini, a cui il sodalizio è stato intitolato dopo la sua scomparsa per ricordarne l’inesauribile impegno cui fece nascere e ha fatto crescere la Mostra Internazionale di Arte Presepiale che quest’anno celebra i vent’anni di vita. Nella residenza municipale il vescovo Cancian ha ringraziato i dipendenti comunali per il loro servizio alla città e insieme al sindaco Bacchetta ha augurato serene feste a tutti i presenti. Presso l’Asp Bufalini sono stati invece i residui ferrosi derivanti dalle lavorazioni nel laboratorio del corso di meccanica a dare forma e significato alla rappresentazione della natività, grazie alla creatività degli studenti dell’istituto che hanno lavorato con i propri docenti alla realizzazione di questa inedita idea. Nella visita alla scuola, alla presenza del presidente Stefano Briganti e del direttore Marco Menichetti, il sindaco Bacchetta ha sottolineato l’importanza che il Centro di formazione professionale riveste per il territorio, in particolar modo per il messaggio di inclusione ed equità che da sempre ne contraddistingue l’attività. Nell’occasione il primo cittadino ha salutato con affetto Gregorio Milli, che, al termine di un proficuo anno lavorativo, ha concluso il proprio servizio civile presso l’istituto.
Pasllavolo serie B1/F: Co.me.t Città di Castello, con Quarrata vietato sbagliare
Riuscirà la Co.Me.T. Volley Città di Castello a farsi il gradito regalo natalizio del ritorno alla vittoria? Un’esigenza che peraltro si è fatta impellente. Il calendario assegna un’altra partita interna alle biancorosse nel turno prenatalizio, il decimo del campionato di B1, che precede la lunga pausa (si tornerà in campo l’11 gennaio) e che quindi è anche l’ultimo dell’anno solare 2019. Alle 21 di sabato 21 dicembre, ospite del Pala Ioan è il Blu Volley Quarrata, che proprio domenica scorsa, nel derby contro la Bionatura Nottolini Capannori, è riuscito a ottenere il primo successo stagionale, salendo a quota 4 in classifica. La formazione pistoiese rimane sempre ultima, ma con uno spirito rigenerato si appresta ora ad affrontare la trasferta in terra umbra, che – se sfruttata appieno – potrebbe produrre l’aggancio con le tifernati, reduci da quattro stop di fila, nel corso dei quali hanno racimolato un solo punto. Un autentico scontro diretto in chiave salvezza, insomma. La compagine di Davide Torracchi è rimasta in buona parte invariata: ci sono sempre Giulia Cheli, spesso implacabile sia in attacco (è un posto 2, ma viene impiegata anche alla banda) che in battuta; Eleonora Nesi, passata in posto 2; la centrale Asya Zingoni e il libero Francesca Chiti. Fra i volti nuovi, vi sono quelli di Giulia Martone, centrale proveniente dal Castelfranco di Sotto; di Alessia Breschi in regia e di Chiara Bianchini, schiacciatrice laterale. A Città di Castello, la settimana è stata caratterizzata dall’arrivo di Stefania Liguori, atleta che dovrà aumentare il peso dell’attacco e che fin da subito ha cominciato a lavorare con il giusto piglio. D’altronde, la Co.Me.T. non ha alternative: se maturasse l’ennesimo ko, sarebbe il segnale manifesto di una crisi che deve invece essere risolta per non trasformare l’annata in un autentico calvario. La squadra di Francesco Brighigna ha l’obbligo di liberarsi anche dall’impasse psicologico che la sta attanagliando e quindi trovare il necessario coraggio per venire a capo delle avversarie, lasciandosi alle spalle tutti i problemi con i quali ha dovuto finora combattere e facendo leva anche su un sostegno di pubblico che non può venire meno. Punti interrogativi sulla formazione di partenza, per capire se intanto verrà confermato il 6+1 delle ultime due gare, oppure se nel ruolo di opposto sarà verrà schierata Stefania Liguori, con spostamento alla banda di Caterina Errichiello ed eventuale ballottaggio fra Margherita Lachi e Francesca Mancini; il resto è invariato: Giorgia Vingaretti palleggiatrice, Francesca Borelli e Camilla Sergiampietri al centro e Giada Cesari libero. Una coppia senese designata per la direzione della partita, con primo arbitro Giulio Bolici e secondo arbitro Francesca Mori.