Nonostante l’approssimarsi dalla pausa natalizia, comincia un periodo di grande attività per il Liceo Statale “Plinio il Giovane” in tutte le sue componenti. Da metà dicembre a metà gennaio alunni e professori saranno impegnati in molteplici iniziative culturali, come è nella vocazione del liceo tifernate. Il primo appuntamento è per giovedì prossimo 19 dicembre quando le classi quinte assisteranno alla presentazione del libro scritto da Davide Rondoni in occasione dei 200 anni dalla redazione da parte di Giacomo Leopardi della poesia “L’infinito” nell’aula magna dell’istituto. Il saggista e poeta romagnolo introdurrà i motivi e il contenuto nonché l’attualità del testo leopardiano e dialogherà con gli studenti del Plinio.
Davide Rondoni (Forlì 1964) è poeta, scrittore, saggista, sceneggiatore. E’ tradotto in vari Paesi. Ha fondato a Bologna il Centro di poesia contemporanea e la rivista “clanDestino”. E’ autore di teatro e ha curato traduzioni di Baudelaire, Rimbaud, Peguy.
Ha pubblicato diversi volumi di poesia con i quali ha vinto alcuni tra i maggiori premi letterari. Tra le ultime sue pubblicazioni, da ricordare La natura del bastardo (2016) edito da Mondadori; L’allodola e il fuoco. Le cinquanta poesie che accendono la vita (2017), per la casa editrice La nave di Teseo; Salvare la poesia della vita (2018), Edizioni Messaggero Padova; E come il vento (2019), per Fazi Editore.
Il momento più importante sarà la NOTTE NAZIONALE DEL LICEO CLASSICO prevista per venerdì 17 gennaio dalle 18 alle 24. Nata da un’idea del prof. Rocco Schembra, docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico Gulli e Pennisi di Acireale (CT), ha catturato, sin dal suo primo apparire, l’attenzione dei media e ottenuto l’approvazione ministeriale: quest’anno saranno ben 433 i licei che parteciperanno all’evento, tra i quali il Liceo Plinio il Giovane, unico della vallata ad essere iscritto ufficialmente ad una manifestazione che si preannuncia di alto livello culturale e che sarà aperta da una conferenza del Prof. Donato Lo Scalzo della Facoltà di Lettere dell’Università di Perugia assieme al direttore de “Il Giorno”, Sandro Neri, tifernate ed ex studente del Liceo Plinio sul tema “Democrazia ieri e oggi”. E poi tanta creatività e performances teatrali, coreutiche, letture di autori e mostre d’arte alle quali parteciperà anche il viceministro dell’istruzione, On. Anna Ascani, da sempre vicina alla scuola in cui ha studiato.
Successivamente, il 22 gennaio, all’auditorium Sant’Antonio le classi del biennio si confronteranno con Fabio Geda e il suo libro “Anime scalze” per il progetto “Incontro con l’autore” mentre nel pomeriggio nell’aula magna del Plinio il prof. Enrico Carloni terrà un incontro sul tema della corruzione nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”.
“Plinio il Giovane”: al lavoro per l’edizione 2020 della notte del liceo”
PD “la raccolta differenziata a Sansepolcro continua a calare”
I dati sulla raccolta differenziata, pubblicati a ottobre dall’Agenzia Regionale per il recupero delle risorse, rimandano l’immagine di una Città che non sta investendo su questa importante politica.
L’Assessore Marconcini rispondendo a una nostra interrogazione in Consiglio Comunale e sulla stampa ha dichiarato che il 2019 sarà un anno di svolta che vedrà incrementare la percentuale di raccolta differenziata nel nostro Comune. Purtroppo i dati ufficiali, riguardanti il 2018 e gli anni precedenti, ci presentano una situazione ben diversa. Infatti la percentuale media di raccolta differenziata per l’ATO Toscana Sud è di 41,92% con un aumento di quasi 2 punti percentuali rispetto al 2017, mentre l’intera Toscana si attesta sul 56,05%. Il Comune di Sansepolcro nel 2017 era al 32,61% mentre nel 2018 la percentuale è ulteriormente scesa fino a toccare il 29,85% (-2,76%), mentre, per fare un esempio a noi vicino il Comune di Anghiari nel 2017 era al 40,91% ed è sceso al 37,11%. Nell’anno 2015 il nostro Comune aveva raggiunto quota 46,5%, sicuramente avranno influito anche gli eventi del 5 marzo, ma negli anni precedenti non era mai scesa sotto il 30% toccando nel 2013 quota 39, 24.
Marconcini imputa questo costante calo alle politiche di Sei Toscana: gli ricordiamo, perché sembra che tenda a dimenticarsene, che tra pochi mesi sono 4 anni che è assessore ai Beni Comuni e che è suo compito e sua responsabilità migliorare le politiche e denunciarle quando non sono in linea con i bisogni della nostra comunità. Speriamo sinceramente che il 2019 rappresenti un anno di svolta e che si riesca a invertire questo costante calo perché la nostra Città ha bisogno di fatti concreti e tangibili non di chiacchiere.
Al Campus “Leonardo da Vinci” di Umbertide sabato 14 dicembre si inaugura il “Future lab”
Sarà inaugurato sabato 14 dicembre, alle ore 9.30, al Campus “Leonardo da Vinci” di Umbertide il “Future lab”, un Laboratorio territoriale d’innovazione molto avanzata, in tecnologia e architettura degli spazi, finanziato dal ministero dell’Istruzione per sostenere e potenziare la formazione di docenti e studenti umbri sui temi del Piano nazionale scuola digitale (Pnsd).A sottolineare la rilevanza dell’evento, sarà presente il Viceministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Anna Ascani, che interverrà in apertura del programma, alle ore 10, dopo i saluti della preside Franca Burzigotti. A seguire gli interventi di altre importanti autorità istituzionali: Antonella Iunti, Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Luca Carizia, Sindaco di Umbertide e Luciano Bacchetta, presidente della Provincia di Perugia. Prima della visita al laboratorio, relazionerà sulle innovazioni nei processi di insegnamento/apprendimento la docente universitaria Floriana Falcinelli e le docenti Clarissa Sirci, Silvana Fioravanti e Marta Ciancabilla del gruppo di progetto che ha ideato e realizzato il Future lab, mentre la docente Chiara Brecchia presenterà il piano di formazione docenti. Coordinerà i lavori Stefano del Furia, animatore digitale del Campus Da Vinci. Il laboratorio, che occupa uno spazio riqualificato del seminterrato dell’edificio di più di 200 metri quadrati, è stato progettato da un gruppo di docenti dell’area ingegneristica, artistica ed informatica che hanno supportato la preside Franca Burzigotti nel complesso lavoro di ideare ed organizzare, in un unico spazio aperto, ambienti flessibili e stimolanti, dotati delle più avanzate strumentazioni tecnologiche e digitali funzionali alle metodologie didattiche della Scuola del futuro.Nell’ampio open space del Future Lab, dotato di arredi e strumentazioni che superano l’attuale logica di aule o laboratori statici e replicati, si potranno sviluppare le sei azioni ritenute oggi caratterizzanti l’innovazione didattica: ricercare, creare, presentare, interagire, scambiare, sviluppare, utilizzando nuovi strumenti e lo spazio stesso come luogo da vivere e usare in modo dinamico ed integrato, mai uguale e canonico. Questa la “filosofia” e la linea d’indirizzo. Il Ministero in ogni regione ha finanziato con 100mila euro almeno un Future Lab (uno solo in Umbria) per un totale di 28 progetti in Italia collocati in scuole che si sono distinte negli ultimi anni per innovazione su più filoni. L’istituto umbertidese è stato individuato come sede proprio per il suo impegno pluriennale in innovazione.Il Future Lab di Umbertide fungerà, quindi, da polo formativo sul territorio e curerà la formazione di docenti e studenti della regione sulle aree di maggior interesse in tema d’innovazione, offrendo opportunità di utilizzare strumentazioni tecnologicamente molto avanzate,realtà virtuale, registrazione di video professionali, servizi fotografici, trasmissioni per la web radio, oltre che di vivere spazi e situazioni didattiche creative e sfidanti. I Future Labs si collocano all’interno di un più ampio progetto di ricerca (“European Schoolnet”) che vede coinvolte numerose nazioni europee, pertanto il Campus “da Vinci” di Umbertide andrà anche a contribuire al lavoro di ricerca del gruppo europeo.
Giornata dedicata agli scomparsi, illuminata di verde la facciata della scuola primaria “Garibaldi”
Avanza il progetto “Umbertide Cardioprotetta”, inaugurato un nuovo defibrillatore all’esterno della Farmacia Comunale 2
Tante novita’ per il canoa club di Citta’ di Castello per festeggiare i 50 anni di vita della societa’
Una gara valida per il campionato italiano, una maggiore attenzione verso i giovanissimi atleti e una rinnovata sinergia con il Coni e con il Comune. Sono questi alcuni degli aspetti che caratterizzeranno i «primi» 50 anni di vita del Canoa Club di Città di Castello: mezzo secolo da quando oltre 50 tifernati decisero di fondare questa società. Il primo appuntamento è stata la visita del Presidente della Federazione Italiana Canoa e Kayak, oltre che vicepresidente del Coni, Luciano Buonfiglio, insieme a Domenico Ignozza, presidente regionale del Coni Umbria e Sandro Papi presidente regionale della Federazione Italiana Canoa Kayak. Con il presidente del Canoa Club Città di Castello c’è stato un primo summit, a cui ha preso parte anche il sindaco tifernate Luciano Bacchetta insieme agli assessori Luca Secondi e Massimo Massetti, nel quale sono stati resi noti alcuni progetti e qualche ambizione futura. «Quello che vogliamo fare nel club – ha detto Paoloni – è di far crescere fino a far diventare uomini i nostri atleti: per cui quest’anno ci sarà maggiore attenzione verso il settore agonistico. Il nostro club vanta tre campioni mondiali, diversi medagliati italiani e vogliamo continuare su questa strada, anche grazie alla presenza di uno dei tecnici più conosciuti e capaci d’Italia: Massimo Spelli. Non nascondo che c’è anche la volontà di portare una gara del campionato italiano a Città di Castello: la nostra società è pronta, portiamo avanti eventi da anni e sappiamo come organizzarci». L’idea è stata subito raccolta dal presidente nazionale, Buonfiglio, che ha assicurato come «il progetto di Città di Castello andrà presto in delibera» e ha evidenziato i diversi progetti, su scala nazionale, che la Federazione sta portando avanti. «Siamo stati riconosciuti – ha detto – dal ministro dell’Ambiente come ‘Sentinelle dell’Ambiente’ per il lavoro che tutti i nostri federati effettuano giornalmente, siamo una fra le prime federazioni ad essere ‘plastic free’. In contemporanea stiamo lanciando la campagna «Pagaiando per l’ambiente» all’interno delle scuole per far rispettare l’ambiente anche i più piccoli e insegnarlo fin dalla scuola. Infine ci sono diversi progetti che hanno come cardine centrale l’attività legata alla paracanoa». Bacchetta, primo cittadino tifernate, si è detto «pronto ad essere vicino a questa società, perchè voi sapete quanto sia importante il Canoa dal punto di vista storico e sportivo».
Dal 14 al 18 dicembre a Città di Castello, la mostra fotografica “felice di volare”
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A in Primo Piano Castello Cambia. Appuntamento questa sera alle 21,15 su retesole Ch13
Politica a Città di Castello. Questo il tema della puntata di questa sera di in Primo Piano. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, gli esponenti del gruppo consiliare Castello Cambia
https://vimeo.com/378324528
Presepe vivente a San Giustino, siamo ai dettagli, il 26 dicembre la prima
Dopo mesi di duro e intenso lavoro, San Giustino si appresta a vivere la magia del Natale, con il presepe vivente a Castello Bufalini. Tante le associazioni di volontariato, che si sono spese per oltre tre mesi, realizzando coreografie mozzafiato e di grande impatto emotivo.
https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/525615018031977/
Il genio di Raffaello Sanzio rivivra’ anche a Citta’ di Castello in una mostra, nel 2020, fulcro delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte
“La memoria storica e culturale della nostra città sta per arricchirsi di un nuovo capitolo particolarmente affascinante, il fascino tutto particolare dell’evento che si sta preparando consiste essenzialmente nella consegna agli occhi del giovane pittore di ogni nostro desiderio, di ripercorrere il suo strabiliante percorso artistico, di mostrarcelo ancora una volta, quel percorso, come se fosse la prima volta che sta iniziando un’attività destinata a incidere profondamente sull’evoluzione della nostra storia pittorica. E, mentre il pensiero torna con animo riconoscente alla mostra realizzata per il giovane Raffaello, fra il 1983 e il 1984, da Alessandro Marabottini, mi sento di auspicare dal profondo del cuore il più grande successo per questo intervento espositivo di circa 40 anni dopo.” E’ quanto dichiarato dal sindaco, Luciano Bacchetta, questo pomeriggio, a Citta’ di Castello, nel Salone della Pinacoteca Comunale, per la presentazione della mostra, “Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo (ottobre 2020-gennaio 2021). All’incontro hanno portato il loro contributo il consigliere regionale, Valerio Mancini, delegato dell’Assessore Regionale alla Cultura, Paola Agabiti (impossibilitata a partecipare) la storica dell’arte e membro del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 500 anni della morte di Raffaello Sanzio, Michela Di Macco, la Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Marica Mercalli e Laura Teza, Professore associato di storia dell’arte moderna dell’Università degli Studi di Perugia. Presente anche il consigliere regionale, Miche Bettarrelli, già vice-sindaco di Città di Castello che ha seguito tutte le fasi della costituzione del comitato e l’iter che ha poi portato all’allestimento di questo importante evento assieme ad altri rappresentanti istituzionali locali, provinciali e regionali. Ci attende – ha proseguito Bacchetta – infatti, un cammino organizzativo particolarmente difficile e laborioso, ma sono certo che, grazie al contributo e alla generosità della nostra comunità locale, nonché per mezzo della collaborazione di tutta la comunità regionale, Città di Castello e il suo Museo saranno in grado di dare vita al sogno espositivo che si sta concependo attraverso le tracce di entusiasmo che gli occhi del giovane Raffaello sono ancora in grado di illuminare, con la loro pittura, ai nostri giorni”. Il Comitato nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio ha individuato ed apprezzato il progetto della mostra alla Pinacoteca comunale di Città di Castello, dove si trova il “Gonfalone della Santissima Trinità”, nella quale verranno messi in luce alcuni aspetti della produzione artistica legata ai primi anni di attività del giovane Raffaello e agli echi che la sua lezione lasciò nella regione. Questa mostra, aperta dall’ottobre 2020 fino al gennaio 2021, verrà curata da Marica Mercalli, Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e da Laura Teza, docente di Storia dell’arte umbra dell’Università degli Studi di Perugia. Raffaello mosse i suoi primi passi nella Città di Castello del Rinascimento, lasciandovi quattro opere fondamentali quali “l’Incoronazione di san Nicola da Tolentino” eseguita per la chiesa di Sant’Agostino, il “Gonfalone della Santissima Trinità” per l’omonima Confraternita, la Crocefissione Gavari per San Domenico e lo “Sposalizio della Vergine” per San Francesco. A parte il gonfalone, ancora presente in Pinacoteca Comunale, tutte le altre opere sono emigrate. Intorno a quest’opera autografa verrà riallestito un percorso museale che darà conto dell’attività di Raffaello nei suoi primi passi di maestro autonomo. Si metterà in evidenza la figura di Raffaello giovane a Città di Castello, la sua formazione, il confronto diretto e fondamentale con Luca Signorelli e in particolare con Il Martirio di San Sebastiano conservato nella stessa Pinacoteca e il rapporto con la committenza locale. “Con la presentazione di oggi entra nel vivo il programma di iniziative che si terrà in Umbria nel 2020 in occasione delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Raffello Sanzio attraverso un itinerario che coinvolgerà tutta la regione. Gli appuntamenti legati al pittore urbinate, frutto del lavoro del Comitato organizzatore regionale, hanno come fulcro Città di Castello e Perugia, dove sono ancora presenti due opere originali di Raffaello, ma si snoderanno sul territorio regionale per valorizzare tutti i luoghi e le opere che testimoniano il passaggio dell’artista. Sono infatti molte le aree dell’Umbria dove è evidente l’influsso, diretto o indiretto, di Raffaello e dei suoi seguaci”, ha precisato il consigliere regionale, Valerio Mancini. “In questo quadro – ha proseguito Mancini – il Comitato organizzatore nazionale ha individuato come finanziabile in particolare la mostra alla Pinacoteca comunale di Città di Castello dove si trova il Gonfalone della Santissima Trinità. Qui, grazie all’esposizione, verranno messi in luce aspetti dell’attività artistica legata ai primi anni di produzione del giovane Raffaello e agli echi che la sua lezione lasciò nella regione. Allo stesso tempo – ha aggiunto – verranno valorizzati altri luoghi raffaelleschi dell’Umbria, così da creare rimandi culturali e ulteriori spunti di approfondimento.” “Dopo aver messo a confronto le celebrazioni per i centenari della nascita (1483/1983) e della morte (1520/2020) del Grande Urbinate, si darà ragione dell’importanza delle manifestazioni previste in Umbria”, ha precisato Michela Di Macco che ha poi dichiarato che “in particolare verranno sottolineati gli approfondimenti di studio sulla cultura territoriale e gli eventi che contribuiranno alla tutela e che evidenzieranno il lavoro fatto a seguito delle devastazioni sismiche, nonché quelli che, a mostre concluse, accresceranno le potenzialità comunicative dei musei e in particolare i quello di Città di Castello”. “Questa mostra – ha detto Marica Mercalli, Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria – vorrebbe anche cambiare profondamente il percorso museale della Pinacoteca di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, mettendo al centro Raffaello e “il suo sguardo”, curioso e indagatore, diretto verso Perugino e Luca Signorelli. Gli apparati espositivi, gli esiti della sua ricerca che sottende la mostra diventerebbero così permanenti e non effimeri, e destinati ad essere condivisi da un pubblico più ampio. In questo sforzo di ricerca dei fondi necessari a sostenere questa impresa si vorrebbe coinvolgere la città intera, in una campagna di vero e proprio crowdfunding, la più allargata possibile, sorretta da uno straordinario strumento fiscale quale l’Art Bonus, ancora troppo poco conosciuto e che oggi abbiamo illustrato nella presentazione della mostra. I cittadini tifernati – ha conclusso Mercalli- potranno quindi partecipare a una grande opera di riappropriazione di questa figura epocale del nostro Rinascimento, che ha mosso i suoi primi passi a Città di Castello, arricchendo la Pinacoteca di un nuovo sguardo anche sulle opere non più presenti in città, grazie anche all’utilizzo di riproduzioni digitali e virtuali.” “La mostra – ha sottolineato Laura Teza, Professore associato di storia dell’arte moderna dell’Università degli Studi di Perugia – intende proporre al visitatore un percorso meditato, ma ben comprensibile, riguardante la cultura maturata dal giovane Raffaello a Città di Castello nei suoi primi anni di esordio come pittore. Si concentrerà sull’analisi della cultura figurativa con cui il giovane Raffaello si poté confrontare nei primi anni della sua attività di pittore tra Urbino e Perugia. A Città di Castello Raffaello lasciò ben quattro opere, in un arco di tempo che va dal 1500 al 1504. Il suo primo dipinto, che lo vede esordire come ‘magister’ autonomo con un contratto del dicembre del 1500, è una grande tavola con l’Incoronazione di san Nicola da Tolentino eseguita per la chiesa di Sant’Agostino. Conservata in stato frammentario a Napoli (Museo Nazionale di Capodimonte), Brescia (Pinacoteca Tosio Martinengo) e Parigi (Musée du Louvre), si intende studiare e ricostruire in mostra l’assetto otiginario del dipinto, sulle orme dell’unica copia conosciuta, seppure parziale dell’opera, realizzata da Ermenegildo Costantini (1791). Si tratta dell’unica copia finora conosciuta, che ha giocato un ruolo fondamentale nella ricostruzione della grande tavola. In occasione della mostra, oltre all’esposizione dei quattro frammenti, verrà presentata una ricostruzione virtuale della pala che ne riproponga la fisionomia complessiva e la sua interazione con alcuni disegni di Raffaello elaborati nel corso della sua preparazione. Cuore della mostra sarà il gonfalone della Santissima Trinità, unica opera del pittore rimasta in città, ora conservata in Pinacoteca, che testimonia il processo graduale di affrancamento dal suo maestro Perugino e il confronto diretto con Luca Signorelli”, – ha concluso Laura Teza.
Il Comitato organizzatore regionale per le celebrazioni del V Centenario dalla morte di Raffaello è composto da Regione Umbria, Comune di Perugia, Comune di Città di Castello, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Galleria Nazionale dell’Umbria, Università degli Studi di Perugia, Università degli Stranieri di Perugia, Fondazione Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”, Conferenza Episcopale Umbra e Camera di Commercio di Perugia.
Il Comitato Nazionale Raffaello 1520-2020 ha sede presso il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo e ha il compito di elaborare un complessivo programma culturale relativo all’opera e ai luoghi legati alla figura di Raffaello Sanzio comprendente attività di restauro, attività di ricerca e gestione di manifestazioni in ambito culturale, storico, letterario, scientifico e artistico di elevato valore, in una prospettiva di internazionalizzazione e innovazione tecnologica, al fine di divulgare in Italia e all’estero la conoscenza dell’opera, della cultura e dell’eredità di Raffaello.
Anghiari di Natale 2019: tutto pronto per un fine settimana ricco di iniziative
Sta per entrare nel vivo il ricco calendario di iniziative organizzate ad Anghiari in occasione delle Festività Natalizie. Tanti e di grande fascino infatti gli eventi in programma il prossimo weekend nel centro storico del paese tiberino. Si comincerà sabato 14 dicembre nel primo pomeriggio con l’apertura dei due mercatini (quello Enogastronomico in Piazza Baldaccio e quello di Oggettistica in Via di Ronda) e con la presenza nelle vie del borgo antico de “Il Pifferaio Magico” per poi, alle 18:00, arrivare al momento più atteso ed emozionante con i due eventi che caratterizzano il Natale 2019. Il secondo appuntamento con il video mapping dedicato a Leonardo nel cinquecentenario dalla sua morte e la proiezione sulle mura antiche, sul campanile, in Piazza Mameli ed in Piazza Baldaccio di spettacolari immagini del Genio di Vinci e della Battaglia di Anghiari (sempre dalle ore 18:00 alle ore 22:00). Oltre a questo saranno accese 1200 candele che illumineranno il centro storico del borgo antico trasformandolo in un vero e proprio “Paese Presepe”, nell’iniziativa che è conosciuta come “Anghiari si accende”. Le luci artificiali verranno infatti spente in due distinti momenti (ognuno di 15 minuti) per lasciare il posto a suggestive luminarie che regaleranno a tutti i presenti un’atmosfera unica. In questa circostanza si terrà anche la visita guidata “Neque Lux Sine Umbra”, alla scoperta di Anghiari e della sua storia con i racconti di Eugenio Papini
Il programma si ripeterà anche nella giornata di domenica 15 dicembre, con due novità: il Trenino per Bambini al posto de “Il Pifferaio Magico” e, in occasione del video mapping su Leonardo e di “Anghiari si accende”, la realizzazione di un “contest” promosso da “Igers Arezzo” e riservato agli utenti di Instagram, che andrà a premiare la foto più bella. Per partecipare è obbligatorio avere un profilo Instagram e iscriversi su https://www.eventbrite.it/e/biglietti-instawalk-anghiari-si-accende-85766344445. Il ritrovo per i partecipanti è fissato per domenica 15 dicembre alle ore 17:30 presso la statua di Garibaldi in Piazza Baldaccio. Gli l’hashtag sono #scattidinatale #anghiarisiaccende ed #igersarezzo. “Continua la collaborazione con il Comune di Anghiari per gli eventi di Natale – ha spiegato il segretario nazionale di Igers Italia e local manager di Igers Arezzo Francesco Del Siena – e questo si concretizza nel rendere social l’evento “Anghiari si accende”. Le vie ed i vicoli del centro storico saranno sicuramente molto suggestivi e per noi Igers sarà molto bello cercare la giusta inquadratura, il giusto punto di luce e di ombre. Si produrrà sicuramente dei bei contenuti”
Fine settimana ricco quindi di momenti da non perdere con lo spettacolo di immagini, di colori e di luci artificiali regalate dal video mapping su Leonardo Da Vinci e con la particolare atmosfera che sarà creata dalle candele che illumineranno con luce naturale gli scorci di Anghiari, uno dei borghi più belli d’Italia. A completare il programma anche le cene suggestive nei vari ristoranti del centro storico aderenti a Vetrina Toscana, gli addobbi (albero di Natale, Casa di Babbo Natale, luci e altro ancora), situati nelle vie e nelle piazze del paese e la mostra al Museo della Battaglia e di Anghiari dal titolo “Arte di Governo e la Battaglia di Anghiari” con le opere di Gallerie degli Uffizi e Museo Horne.
Le varie iniziative sono organizzate dal Comune di Anghiari in collaborazione con l’Associazione Pro-Anghiari, il Centro Commerciale Naturale Le Vie di Anghiari e il Museo della Battaglia e di Anghiari, grazie al sostegno degli sponsor (Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo, Busatti, Caffè River, Light Progress) e di Confesercenti.
Antibioticoresistenza, la sfida parte da Arezzo
“Antibioticoresistenza: medici di medicina generale e piano nazionale di contrasto”. E’ il titolo di un importante convegno organizzato da Asl Toscana sud est, Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Arezzo in collaborazione con ISDE Italia.
Parteciperanno, tra gli altri, esponenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. E’ in programma domani ad Arezzo e rappresenta una tappa fondamentale nel ripensare l’uso degli antibiotici, sia nel mondo umano che in quello animale.
L’Italia, infatti, è tra i Paesi europei con il maggior consumo di antibiotici e quello con il maggior numero di morti da batteri resistenti agli antibiotici, con un andamento in crescita.
Il convegno, per l’importanza dei contenuti e degli argomenti affrontati, è stato presentato oggi alla stampa da Danilo Tacconi, direttore Malattie Infettive di Arezzo, Roberto Romizi, responsabile formazione dell’Ordine dei Medici e responsabile scientifico del convegno e Amedeo Bianchi, vice-presidente Ordine dei Medici.
“L’antibiotico resistenza è un fenomeno emergente, all’attenzione del mondo scientifico per le gravi conseguenze che comporta – ha spiegato Tacconi – L’approccio al problema deve essere multifattoriale e multidisciplinare perché la cause sono diverse e i soggetti che possono incidere sono numerosi. Non solo i medici, che per primi sono tenuti all’appropriatezza nella prescrizione, ma anche la popolazione stessa. Si verificano, infatti, numerosi casi in cui il cittadino prende di sua iniziativa l’antibiotico. E’ necessario un lavoro di forte sensibilizzazione”.
“Questo convegno ribadisce il nostro impegno, come medici, sul fronte della formazione dei nostri colleghi circa il tema dell’antibioticoresistenza – ha dichiarato Romizi – Basti ricordare alcuni numeri: nel mondo muoiono 700 mila persone all’anno, in Italia circa 10 mila. L’80% delle prescrizioni di antibiotici avviene nel Territorio, il 20% in ambito ospedaliero. È urgente cambiare strada, con un’assunzione di responsabilità da parte dei medici e degli altri professionisti sanitari, ricorrendo agli antibiotici solo quando sono necessari e informando correttamente pazienti e cittadini. Siamo soddisfatti dell’evento organizzato qui ad Arezzo, che vedrà riunirsi esperti e professionisti di spessore”.
“L’Ordine dei Medici è impegnato sia a livello provinciale che nazionale su questo tema – ha concluso Bianchi – Perché, ricordiamocelo, gli antibiotici hanno un impatto non solo sulla persona, ma anche sull’ambiente circostante”.
Il convegno prenderà il via alle 9,30 alla sede dell’Ordine dei Medici di Arezzo (viale Giotto 134).
Guardia di finanza Sansepolcro: sequestrati circa 3.600 prodotti “non sicuri”.
I finanzieri della tenenza di Sansepolcro, coordinati dal gruppo della guardia di finanza di Arezzo, con l’approssimarsi del periodo festivo, notoriamente caratterizzato da un sensibile aumento dei “consumi”, hanno intensificato i controlli per contrastare la diffusione di prodotti contraffatti e/o non rispondenti a standard di sicurezza.
Nei giorni scorsi, difatti, sono stati avviati alcuni controlli nei confronti di attività commerciali ubicate nella valtiberina, riscontrando diverse irregolarita’.
Nel corso degli interventi, i finanzieri, “scandagliando” gli scaffali di ben tre esercizi commerciali con sede a sansepolcro, si sono imbattuti in diversi articoli di bigiotteria in metallo (collane, bracciali e orecchini), giocattoli ed apparecchi elettrici non conformi alle norme del codice del consumo ed alle specifiche normative di settore.
Si tratta di prodotti posti in vendita sprovvisti di adeguati contenuti informativi obbligatori ai fini della conformita’ e della sicurezza, quali la denominazione, i dati del soggetto responsabile dell’immissione in commercio (produttore o importatore), il paese di origine, istruzioni, precauzioni e destinazione d’uso.
Alla fine, si contano circa 3.600 oggetti sequestrati e ritirati dal mercato, eliminando cosi’ il pericolo che ignari consumatori, magari anche in tenera eta’, potessero subire il rischio di danni alla salute.
Le ricorrenti ”campagne” di informazione svolte sia a livello nazionale, che a livello locale, sulla sicurezza dei beni commercializzzati non hanno scoraggiato i responsabili delle attività controllate.
Pertanto, per tali irregolarita’, i tre titolari sono stati segnalati alla camera di commercio di arezzo-siena, per l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dal “codice del consumo”.
sono previste, difatti, conseguenze molto “pesanti”. la misura della sanzione va da 516 euro a 25.823 euro, da “calibrare” in relazione al prezzo di listino di ciascun prodotto ed al numero delle unita’ poste in vendita.
Gli interventi effettuati dai finanzieri di sansepolcro si inquadrano nel piu’ vasto ambito delle competenze di Polizia economico- finanziaria attribuite al corpo, a contrasto di quelle forme di illegalità nel commercio piu’ insidiose, che danneggiano, da un lato, la salute dei consumatori (e in specie di quelli piu’ indifesi, come i bambini), dall’altro, gli operatori economici corretti, che agiscono nel rispetto delle regole (l’acquisto di beni “sicuri” comporta maggiori costi).
Il musicista Fabio Battistelli ricevuto in comune dal Sindaco prima della partenza per la Cina dove concludera’ la stagione dei suoi spettacoli
Il musicista tifernate Fabio Battistelli, è stato ricevuto questa mattina presso la residenza municipale dal sindaco, Luciano Bacchetta, poco prima della sua partenza nel pomeriggio per la Cina dove concluderà la stagione dei suoi spettacoli con una serie di concerti partendo da Hong Kong. Battistelli con il suo clarinetto, ha registrato, un 2019, ricco di soddisfazioni professionali con gli spettacoli che l’hanno portato in tournèe con Elio delle Storie Tese, Michele Placido, Andrea Vettoretti e Riviera Lazeri e Greg del duo Lillo e Greg. Con L’Ensamble Bruno Maderna, diretto da Gabriele Bonocis, Battistelli ha partecipato al prestigioso festival di Nuova Consonanza di Roma. In Cina eseguirà in prima mondiale il concerto per i 500 anni di Leonardo. Lo spettacolo, “Animali Fantastici”, di Fabrizio De Rossi Re, edizioni Rai con 2019, vede la presenza di Davide Riondino, l’Ensemble Ubertini composta dai solisti della Filarmonica di Hong Kong diretta da Lorenzo Antonio Iosco. La prima dello spettacolo è patrocinata dal Consolato Italiano unitamente all’Istituto di Cultura Italiano di Hong Kong. Nel corso del cordiale incontro il sindaco Bacchetta nel formulare “gli auguri per ulteriori affermazioni professionali in questa prestigiosa tournèe in Oriente” ha sottolineato il ruolo del noto musicista di vero e proprio ambasciatore della musica e della cultura tifernate nel mondo nei piu’ prestigiosi palcoscenici e teatri”.
Catia Giorni (Movimento 5 Stelle Sansepolcro) “persistono dubbi sullo spostamento dell’ufficio turistico”
Il consiglio comunale di lunedì 9 dicembre è stato in gran parte incentrato sulla discussione della mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre che, in seguito al prezioso contributo di alcune associazioni della nostra città, si era ampliata inserendo anche il riconoscimento della cittadinanza ad altre vittime dell’Olocausto. In questi giorni, assistiamo con profondo rammarico al dibattito che si è scatenato su questo punto tra le varie forze politiche, cosa che secondo noi andava evitata in tutti i modi fin dall’inizio. Non vogliamo minimamente entrare in questo dibattito, ma solamente ricordare quella che è sempre stata la nostra posizione, ribadita sia in conferenza capigruppo che durante il consiglio comunale: noi avremmo voluto che questa mozione fosse presentata come ordine del giorno condiviso da tutte le forze politiche presenti in Consiglio, e quindi votato all’unanimità. Senza discussioni e senza strumentalizzazioni alcune. Speriamo che in futuro, se ci saranno tematiche simili, si proceda in questo modo: noi daremo sempre il nostro contributo per questo.
Nel consiglio comunale di lunedì 9 dicembre è stata anche discussa la nostra interrogazione sullo spostamento dell’Ufficio Turistico da Palazzo Aggiunti a Piazza Torre di Berta, a cui ha dato risposta il sindaco Mauro Cornioli. Lo spostamento sarebbe stato dettato, prima di tutto, dalla volontà di dare maggiore visibilità all’Ufficio turistico stesso, mettendolo al centro di Piazza Torre di Berta, in quello che è oggettivamente uno dei locali più belli e spaziosi del nostro centro storico.
Nella nostra interrogazione, chiedevamo se fossero state prese in considerazione altre alternative, e quindi si fossero valutati altri edifici presenti nel territorio biturgense, sia pubblici che privati. Ci è stato risposto che questo era stato fatto, arrivando alla conclusione che quello prescelto era di gran lunga l’edificio migliore per tale destinazione, per tutte le sue caratteristiche. Per quanto riguarda gli aspetti economici, sicuramente rispetto a prima ci sono delle spese superiori da parte del nostro Comune, visto che l’edificio dove c’era prima l’Ufficio turistico (Palazzo Aggiunti) era di proprietà comunale, mentre questo è di un privato. Siamo d’accordo con il fatto che, se l’operazione funziona, l’investimento economico sarà anche giustificato e ripagato; del resto siamo stati sempre i primi a ritenere che, se si crede su un progetto, è giusto anche investirci.
Detto questo, su quest’operazione continuiamo ancora a nutrire dei dubbi, e soprattutto ci chiediamo se ci fosse veramente bisogno di farla. Quest’esperimento, per adesso, durerà due anni, e dopo si deciderà se confermare questa sede per l’Ufficio turistico oppure.
Quello che secondo noi è il punto centrale di tutto questo discorso è che, se anche questo spostamento si rivelasse una scelta azzeccata (cosa che ovviamente speriamo per il bene della nostra città) non è questo quello che serve per il rilancio e la valorizzazione turistica di Sansepolcro. Il punto fondamentale resta un altro: portare le persone nella nostra città e spingerle a rimanerci, e a non andarsene subito dopo una mezza giornata. Come abbiamo più volte detto in diversi contesti nel corso di questi anni, per arrivare a questo serve una progettualità e una visione d’insieme, condivisa da tutti gli “attori” di questo settore e di quelli limitrofi (amministrazione, associazioni culturali e di categoria, commercianti, tour operator etc). Per quel che ci riguarda, continueremo ad esprimere le nostre proposte su questo sia all’Amministrazione che alla città, convinti che serva il contributo di tutti per dare a Sansepolcro quella boccata d’ossigeno di cui ha tanto bisogno.
Catia Giorni
Movimento 5 Stelle Sansepolcro
Ospedale di Arezzo, un gatto ragdoll per la pet therapy
Oltre ai cani, che già sono apprezzati e amati dai pazienti dell’Oncologia e della Radioterapia del San Donato, ora la pet therapy si avvale anche di un bellissimo gatto. Si chiama Simba, ha quasi 10 mesi ed è di razza ragdoll.
“I suoi occhi azzurri hanno già conquistato tutti – dice Elena Bisconti, presidente Gaia, l’associazione che gestisce le attività di pet therapy – Da alcune settimane abbiamo inserito anche lui nelle sedute, con un bel consenso da parte di tutti. Secondo le linee-guida ministeriali, solo alcuni animali possono essere utilizzati per la pet therapy. I gatti, per le particolari caratteristiche, sono adattissimi. La loro percettibile voglia di coccole e la disponibilità a farsi accarezzare e manipolare sono rassicuranti e rilassanti. In più a differenza dei cani, per esempio, il loro sguardo è frontale e non laterale, quindi simile al nostro modo di guardare il mondo. Per questo, si stabilisce una relazione profonda tra uomo e gatto, assolutamente positiva”.
“Siamo molto contenti di questo nuovo inserimento che va ad aggiungersi alle attività già in essere con i cani – commentano Simonetta Magnanini, (direttore dell’Oncologia) ed Enrico Tucci (responsabile della Radioterapia) – Gli animali, infatti, possono aiutare i malati a sentirsi meno soli, combattere la depressione, ridurre lo stress e l’ansia del ricovero. Offrono svago e distrazione dal dolore, migliorano la qualità del sonno. La mediazione di un animale facilita anche i rapporti di relazione e comunicazione tra malati, familiari e medici/infermieri. La presenza degli animali fa bene anche agli operatori”.
Tutti gli animali impegnati nella pet therapy, oltre ad essere addestrati per la loro “missione”, sono costantemente controllati dal punto di vista igienico sanitario e non comportano alcun rischio infettivo per pazienti e visitatori
La pet therapy viene già effettuata da tempo in alcuni ospedali della Asl Toscana sud est.
“L’Azienda intende sostenere e promuovere ancora di più questa attività – conclude il direttore generale Antonio D’Urso – Credo molto nella pet therapy e nella capacità degli animali di fare del bene alle persone. Andiamo avanti in questa direzione”.
Olio alimentare esausto: ad Anghiari attivati cinque punti di raccolta.
Al via un nuovo servizio di raccolta differenziata ad Anghiari: Sei Toscana in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha attivato in tutto il territorio la raccolta dell’olio alimentare esausto, ovvero l’olio utilizzato in cucina per la preparazione e la conservazione del cibo. A disposizione dei cittadini sono stati installati cinque nuovi punti di raccolta posizionati in modo omogeneo nel territorio comunale così da permetterne l’utilizzo a tutta la cittadinanza. I contenitori si trovano in piazza della Stazione (vicino alla Casina dell’acqua), via Campo alla Fiera (postazione di fronte Bar Cocomerò), via delle Logge, Località Tavernelle (postazione di fronte alla Vecchi Osteria la Pergola) e in località San Leo (a fianco del contenitore delle pile vicino al semaforo lato bar L’Angolo). L’obiettivo del nuovo servizio è quello di intercettare questo particolare rifiuto che, se non smaltito correttamente, può creare danni ambientali molto significativi: basta infatti un litro d’olio alimentare esausto per rendere non potabile un milione di litri d’acqua, una quantità che potrebbe dissetare circa 140 persone per 10 anni.
“Si tratta di un’iniziativa importante che ci permette di fare un ulteriore passo avanti verso la tutela dell’ambiente e il giusto smaltimento dei rifiuti – ha commentato il vice sindaco Claudio Maggini – l’amministrazione continua a dimostrarsi particolarmente attenta e sensibile ad un tema così attuale e importante”.
A partire da oggi sarà quindi possibile conferire e smaltire in modo corretto il proprio olio alimentare domestico, quello utilizzato per la preparazione e conservazione del cibo (come olio di frittura, olio dei sottoli o delle scatolette di tonno, ecc). Il conferimento è molto semplice: basterà raccogliere l’olio all’interno di una bottiglia di plastica e, una volta chiusa, inserirla all’interno del contenitore di raccolta. È vietato conferire all’interno dei contenitori olio minerale (come l’olio motore delle macchine) o lubrificanti. Le cinque nuove postazioni di raccolta si aggiungono al centro di raccolta in località Il Chiuso, dove è già possibile conferire questo particolare rifiuto.
Tenuta di via Gramsci: interrogazione di Fratelli d’Italia
Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia a Città di Castello, ha chiesto informazioni sulla stabilità strutturale di via Gramsci nel consiglio comunale di lunedì 9 dicembre 2019. “Qualche giorno fa si è aperta una buca nella parte adiacente l’asilo Cavour. Era una voragine. Con l’intervento dei Vigili urbani è stata apposta una segnalazione provvisoria ma a parte la fatiscenza di quella parte di via Gramsci e la soluzione temporanea al problema, dopo quattro giorni, rimangono dubbi sulla capacità del comune di intervenire in maniera permanente su questa viabilità. Quattro giorni sono troppi. Su segnalazione dei residenti ho notato il profondo dislivello tra una parte e l’altra della carreggiata in quella zona di via Gramsci, un avvallamento crescente a mano a mano ci si avvicini a via del Lampa. E’ normale?”. Luca Secondi, assessori ai Lavori Pubblici, ha parlato di un problema che riguarda “le condotte fognarie. Abbiamo subito inoltrato ad Umbriacque. Si è proceduto al rifacimento di condotta e manto stradale e questo ha implicato qualche giorno di ritardo. Via Gramsci è inserita nell’Accordo Quadro e in quella sede valuteremo l’avvallamento con gli uffici”. Lignani si è detto “poco soddisfatto. Nella contingenza, domenica 17 novembre, è accaduto il fatto ma la richiesta è partita il 20 novembre. Sulla staticità non mi ha rassicurato”. Secondi ha aggiunto: “Situazione non particolarmente preoccupante”.