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Sabato 11 aprile la Protezione civile inizierà la distribuzione ai cittadini delle mascherine: Paladino “grazie per quello che fate”

L’amministrazione comunale di Citerna ha già da tempo messo in campo un’imponente macchina organizzativa per arginare la diffusione del COVID-19, in questo periodo si procederà a fornire a tutti i cittadini delle mascherine protettive.
Nella giornata di Sabato 11 Aprile -precisa il sindaco Enea Paladino – infatti il neocostituito Gruppo del Protezione Civile di Citerna inizierà la distribuzione delle mascherine a tutta la popolazione del comune casa per casa, questo smistamento capillare sarà effettuato grazie ad un’attenta e precisa pianificazione fatta dai volontari.
Riempie di emozione la grande generosità delle aziende del territorio che hanno donato migliaia di mascherine al nostro Comune, non finiremo mai di ringraziare questi gesti che ci inorgogliscono profondamente e ci danno la forza per sperare di poter sconfiggere questo male.
Si raccomanda – conclude il sindaco – comunque la popolazione di rispettare tutte le disposizioni e di evitare di uscire di casa se non per i casi di vera necessità”.

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Convention Iron Class
58 dona generoso contributo alla A.S.P Muzi Betti: Ciubini “grazie di cuore”

Il Presidente dell’A.S.P. Muzi Betti ANDREINA CIUBINI , a nome del Consiglio di Amministrazione , degli
Ospiti e Operatori rivolge un sentito ringraziamento al gruppo dei nati anno 1958 “Convention Iron Class’
58” che ha individuato questo Ente destinatario di un generoso contributo .
Le risorse devolute saranno destinate ad acquisti di presidi sanitari presso Le Farmacie Tifernati che
ci consentiranno una maggior tutela e protezione dei nostri Ospiti , in questo momento di estrema
difficoltà .

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Umbertide cambia: “la RSA non si tocca”

Consiglio comunale richiesto da tutte le opposizioni per fare chiarezza su RSA, Piano emergenziale sanitario e blocco tariffe.
Facciamo chiarezza informativa sulle abbondanti parole in libertà riguardanti la gravissima chiusura della RSA di Umbertide. Dal primo giorno che siamo in Consiglio ci stiamo battendo, insieme alle altre opposizioni, con tutte le forze per il potenziamento dei Servizi sanitari e ospedalieri e per uscire dall’isolamento territoriale-amministrativo in cui ci ha relegato questa maggioranza.
Ribadiamo che la RSA non si tocca. Per nessun motivo e per nessuna compensazione. Serve ad Umbertide ed è un suo patrimonio – di persone, risorse e professionalità – che semmai va valorizzato, e non distrutto. Le parole del comunicato USL (per cui la RSA, finita l’emergenza, tornerà con almeno lo stesso numero di posti letto e operatori) sono per noi una dichiarazione d’onore irreversibile e non negoziabile. Se accadesse il contrario, metteremmo in atto tutte le vie amministrative, regionali e giudiziarie per bloccare questo scempio.
Aggiungiamo che per noi la RSA non si tocca nemmeno nella transizione Covid. Anzi, in questo momento potrebbe essere utilizzata per la gestione di persone in sorveglianza sanitaria, isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare che non possono però trascorrere a casa il periodo di quarantena. Quindi la RSA serve più di prima, soprattutto all’interno di un Piano sanitario emergenziale ancora purtroppo non individuato e attuato.
Per tale ragione abbiamo presentato in Consiglio comunale, quest’ultimo richiesto in modo compatto da tutte le opposizioni, un odg sulla RSA e vediamo chi sta con chi. Questa la verità e la concretezza d’azione per fare il bene della città.

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Buoni spesa Unicoop Firenze: consegnati 8.88o euro alla Caritas interparrocchiale di Sansepolcro

Sono stati inviati 8.880 euro in buoni spesa alla Caritas Interparrochiale Sansepolcro. I buoni sono messi a disposizione da Unicoop Firenze e Fondazione Il Cuore si scioglie per sostenere chi in questo periodo di emergenza sanitaria vive in condizioni di difficoltà economica. Verranno recapitati alla Caritas, con cui Cooperativa e Fondazione collaborano per le iniziative solidali, come la raccolta alimentare, che a sua volta li trasformerà in derrate alimentari per le persone bisognose.

I buoni, del valore di 20 euro ciascuno, potranno essere spesi nei punti vendita Unicoop Firenze (qui l’elenco https://www.coopfirenze.it/punti-vendita) nelle prossime settimane. L’importo è relativo alle raccolte alimentari della sezione soci Coop Valtiberina del 2019 e alla campagna di solidarietà Natale Insieme della Fondazione Il Cuore si scioglie. Nel mese di dicembre l’iniziativa ha visto partecipare tante persone il cui contributo è stato raddoppiato dalla Fondazione per un totale complessivo di 200.000 euro che sono stati suddivisi sui diversi territori.

Si intensifica così un’attività solidale che la Cooperativa e la Fondazione portano avanti da sempre, con un impegno che diventa ancora più importante in questo momento di grave crisi economica ed incertezza dovuta all’emergenza Coronavirus, con tante famiglie che non hanno le risorse per fare la spesa.

“La solidarietà non si ferma in tempi di Coronavirus – fanno sapere dalla sezione soci Coop Valtiberina – Con i buoni distribuiti alle associazioni di volontariato sosteniamo le persone che ogni giorno hanno difficoltà a portare un pasto a tavola. L’emergenza alimentare è una delle criticità a cui prestiamo la massima attenzione, con diverse iniziative durante l’anno, che vedono il costante e fondamentale contributo delle volontarie e dei volontari della sezione soci Valtiberina a cui si deve la realizzazione di questo importante risultato. Con questi buoni spesa vogliamo dare una speranza a chi a causa della crisi economica innescata dal Coronavirus si trova ad affrontare povertà e solitudine”.

“Nelle ultime settimane abbiamo visto aumentare a dismisura il numero e la gravità delle situazioni di emergenza alimentare. La povertà causata dal Coronavirus ha colpito intere famiglie e singoli individui, alla prese con difficoltà economiche per cui anche fare la spesa diventa difficile. Grazie ai buoni spesa di Unicoop Firenze e Fondazione Il Cuore si scioglie riusciamo a dare risposte a situazioni molto diverse fra loro, ma anche molto precarie e a consegnare alle persone che hanno più bisogno le derrate alimentari” fanno sapere dalla Caritas Interparrocchiale Sansepolcro.

Intanto in tutti i punti vendita di Unicoop Firenze è attivo il progetto Spesa Sospesa, con l’obiettivo di raccogliere fondi per offrire una spesa alle persone bisognose, ancora più vulnerabili in questo momento di emergenza sanitaria e crisi economica.

Il progetto permette a tutti, facendo la spesa, di contribuire alle casse dei Coop.Fi con almeno un euro o 100 punti della carta socio, un piccolo segnale per pensare a chi sta peggio. La Fondazione Il Cuore si scioglie raddoppierà quanto raccolto.

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Claudio Bigi (Pallavolo San Giustino) “per proseguire, serviranno accordi estesi ad altre realtà”

“Dobbiamo ripensare il modo di fare sport, noi come San Giustino abbiamo un progetto a medio lungo termine, ma visto quello che è successo con l’emergenza coronavirus, lo stop forzato di tante aziende e la probabile crisi economica che dovremo affrontare, sarebbe auspicabile un tavolo comune, che metta difronte le varie realtà pallavolistiche del nostro territorio per cercare di trovare punti una sinergia comune. Fare rete in questo momento è fondamentale, per salvare il nostro sport”

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Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) “la sanità umbra ha risposto in modo esemplare all’emergenza”

“A volte, mi riferisco a quanto successo lo scorso anno nella sanità umbra, non tutto quello che si dice è reale. Se non riusciremo ad analizzare con calma e ponderatezza, fatti e circostanze, se continueremo ad ascoltare solo e soltanto, la politica fatta di slogan e proclami, il nostro paese non riuscirà a fare quel salto di qualità, che in tanti ci chiedono. L’esempio di queste settimane è la sanità umbra che ha risposto in modo esemplare all’emergenza covid 19. Quindi non tutto è da buttare”

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Covid19 – Controlli della Polizia provinciale sulle strade di collegamento con altre Regioni compresa la SR 257 “Apecchiese”. Previste operazioni durante le festività pasquali

“Fa parte – spiegano il presidente Luciano Bacchetta e la Consigliera provinciale Letizia Michelini – del Piano per l’Ordine e la Sicurezza messo in campo dalla Prefettura di Perugia e al quale partecipa anche la Provincia. Si coglie l’occasione per ringraziare il Prefetto Claudio Sgaraglia, la Questura, tutte le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la Protezione Civile per la risolutezza e fermezza con la quale sono state messe in campo le procedure di protezione dalla diffusione del virus. Operazioni che saranno intensificate anche da parte della Polizia provinciale in coincidenza delle festività pasquali che punterà la propria attenzione alle località notoriamente frequentate da sempre, in particolare in questi periodi di festività, per scampagnate e pic-nic. Si coglie l’occasione – concludono Bacchetta e Michelini – per invitare la popolazione a rispettare le disposizioni vigenti nella consapevolezza che questo sacrificio renderà più vicino il ritorno alla normalità”. Presidente e consigliere infine ringraziano “tutti componenti del Corpo della Polizia Provinciale impegnati a dare supporto e sinergia alle forze dell’ordine per i controlli previsti dalle normative legate al Covid-19 e gli agenti e personale della provincia dell’area Viabilità sempre pronti ad intervenire in casi di necessità o emergenze connesse al proprio settore di competenza”.

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Vannetti: “le imprese stanno affrontando l’emergenza economica più grave dell’ultimo secolo. Le imposte locali vanno eliminate non rimandate”

“La proroga delle scadenze per le tasse locali non basta. Spostare avanti nel tempo il problema non è la soluzione che ci convince. Le imprese stanno vivendo un momento particolarmente difficile e stanno cercando di affrontare l’emergenza economica più grave dell’ultimo secolo. Se anche riusciranno a sopravvivere non saranno comunque nelle condizioni di pagare le tasse rinviate, alle medesime condizioni. Vogliamo vedere, da parte dei Comuni, l’attuazione di misure straordinarie”.

Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo, ha fatto partire oggi una lettera indirizzata a tutti i Comuni della provincia di Arezzo per proporre l’attuazione di misure straordinarie che possano, in questa fase, supportare le imprese nella difficile battaglia economica che segue, e seguirà lungo tempo, quella sanitaria.

Con questo strumento Confartigianato Arezzo chiede non solo la proroga delle scadenze, “ma  – come spiega ancora Vannetti – di intervenire in modo sostanziale e risolutivo per eliminare le tasse locali, prendendo esempio da altri Comuni italiani che già hanno annunciato misure straordinarie per sostenere le imprese, in particolare, ma non esclusivamente, quelle chiuse per Decreto del Presidente del Consiglio”.

Nella missiva inviata ai Comuni, il Presidente chiede un’esenzione per tutte le attività rimaste chiuse e per tutto il 2020 dal pagamento della Tassa sull’occupazione del suolo pubblico e dell’imposta sulla pubblicità. Per la tassa sui rifiuti si chiede che possa essere utilizzato il periodo di dilazione dei pagamenti per procedere alla revisione del Regolamento Comunale al momento in modo da prevedere una riduzione percentuale della tassa per le attività rimaste chiuse. 

“Apprezziamo e supportiamo come Associazione, lo sforzo eccezionale che i Sindaci stanno facendo per aiutare dal punto di vista organizzativo le collettività della nostra Provincia, ma dobbiamo iniziare ad affrontare le tematiche più complesse che riguardano per l’appunto il tema della tassazione locale”, approfondisce Vannetti, che continua: “Comprendiamo le difficoltà di far quadrare i bilanci, ma è arrivato il momento di ragionare intorno a questi problemi ad un livello diverso e più impattante sul tessuto economico locale”.

Infine, ma certamente non in subordine, nella lettera il presidente di Confartigianato Arezzo ricorda la partita dell’Imu: “Per noi imprenditori  – spiega in proposito – e per le nostre imprese, l’immobile è un bene strumentale, sul quale non possiamo pagare una ulteriore tassa nel momento in cui l’attività imprenditoriale è sospesa per motivi sanitari imposti per Legge. Ci confronteremo su questo con le associazioni di Confartigianato della Toscana e con le altre rappresentanze datoriali, per interloquire con ANCI e con la Regione,  perché le decisioni strategiche sulla tassazione locale siano coordinate ad un livello più alto, in modo che non si creino in Toscana o in Provincia trattamenti territoriali difformi e controproducenti”.

“Oggi è fondamentale – conclude Vannetti – mantenere in vita il sistema delle imprese, affinché alla ripresa del mercato le nostre imprese possano tornare a svolgere in pieno il loro ruolo determinante per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio”.

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RSA Umbertide. Precisazione di Umbertide Partecipa a seguito del comunicato della USL Umbria 1

“Constatiamo che le posizioni prese dalla varie forze politiche, in primis da Umbertide Partecipa, hanno sortito un primo risultato in quanto la USL Umbria 1 ha abbozzato una motivazione alla chiusura della RSA di Umbertide; meglio tardi che mai! Una motivazione che basandosi sul particolare momento di emergenza, seppur evidenziando molti limiti, si conclude con queste testuali parole: “ E’ comunque primario interesse della direzione aziendale ripristinare l’ assistenza in RSA con le stesse risorse e la stessa offerta, non appena sarà conclusa questa emergenza epidemiologica”. Pensiamo inoltre che, rispetto a questa nuova organizzazione che prevede lo spostamento dei pazienti a domicilio, coloro che per forza di cose verranno ricoverati in medicina quando l’assistenza domiciliare sarà impossibile, debbano aver accertata la condizione di non infetto perche’ avendo personale non dedicato si potrebbe rischiare una diffusione piu’ massiccia del virus.
Umbertide Partecipa continuerà a tenere alta la guardia sull’argomento e, così come aveva già proposto qualche giorno fa, chiede a tutte le forze politiche e sociali di unire le forze affinchè la RSA torni ad essere fruibile dagli umbertidesi così come lo è stata finora.”

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Consegna mascherine a domicilio, il Comune di San Giustino chiarisce

Questo quanto pubblicato sulla pagina facebook istituzionale, dal Comune di San Giustino

La Regione Toscana ha emanato un’ordinanza sull’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici e per questo ha fornito di un congruo numero di mascherine tutti i Comuni Toscani.
In Umbria non è così, quindi ad oggi non abbiamo ricevuto dalla nostra Regione alcuna mascherina.
Siamo stati fra i primi ad emettere l’ordinanza che obbliga l’utilizzo di sistemi di protezione all’interno degli esercizi commerciali e
grazie all’azienda Ingram da qualche giorno vengono distribuite, nei negozi aperti, delle mascherine sanificabili e quindi riutilizzabili.
Questo sistema di distribuzione non consente un controllo sul numero di pezzi presi, pertanto ci siamo organizzati per una più puntuale distribuzione che sarà fatta, casa per casa, e partirà domani 10 aprile dalla Frazione di Lama.
Compatibilmente con le disponibilità giornaliere, dovute ai tempi di produzione, la consegna proseguirà in tutto il resto del territorio.

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Don Antonio Rossi, Parroco di san Domenico tra passato, presente e futuro

La chiesa monumentale di San Domenico di pestilenze, nella sua storia secolare, ne ha viste tante ma, rimane ancora là, maestosa e imponente. Orma di una fede antica, abbellita da forme d’arte che, sparse per il mondo, la onorano; custodisce da sempre il corpo di Beata Margherita che fece della “disgrazia” una risorsa per sé e per gli altri. Il 2020 è l’anno del 7° centenario della Beata.

Con le Chiese lambite dal fiume Metauro, che conservano con orgoglio il Castello della Metola, luogo natale di Margherita, da tempo ci stiamo preparando ai festeggiamenti nella varietà delle ricchezze che il cuore e la mente ci suggerivano. Ma tutto è rimasto come sospeso; increduli e sbigottiti noi stessi per primi. È come quell’attimo in cui un pugno nello stomaco ti lascia piegato, braccia e bocca aperta, col respiro sospeso. Ma Margherita non si è arresa. 

In modo discreto ma reale, anche se il centenario ha posticipato sine die le sue date, si prosegue nella preparazione pensando al futuro. Abbiamo iniziato dalle porte d’ingresso: la principale sulla facciata e quella laterale antistante San Giovanni in Campo, dai tratti gotici. Sopra l’architrave, la lunetta affrescata nel 1942 dal nostro concittadino Aldo Riguccini, raffigura un severo San Domenico, incunabolo di una storia che narra sette secoli di vita di questa chiesa. La pittura è stata restaurata in tempo record, grazie ad un lavoro di squadra che ha visto alcune persone collaborare alla riuscita dell’iniziativa, e con il contributo pieno del Rotary Club di Città di Castello sotto la guida del dinamico presidente Giorgio Ceccarelli. La nostra riconoscente gratitudine va a chi ha cooperato ed al Rotary.   La data del 29 aprile, memoria di Santa Caterina, l’inaugurazione prevista è stata sospesa aspettando tempi migliori. 

Due ingressi, simboli e auspicio dell’entrare in un futuro desiderato e atteso con pazienza, rinnovati nello splendore, accoglieranno i devoti e i pellegrini che entrando non potranno più dire: «Che buio». 
Infatti la Diocesi, nell’impegno primario del proprio Vescovo, oltre ai portali, ha sostenuto e realizzato una rinnovata illuminazione della chiesa, facendo risplendere le possenti capriate e la grande navata che, conducono lo sguardo di chi contempla verso l’urna, anch’essa rinnovata nella illuminazione, della Beata che, ci auguriamo presto Santa, fa di San Domenico un monumento ricco di arte e di fede. 

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Covid 19: Cornioli “zero casi anche oggi. Siamo in attesa dei tamponi effettuati nei giorni scorsi in modalità Drive Thru”

Oggi non abbiamo nuovi positivi nel territorio comunale. Siamo in attesa degli esiti dei tamponi effettuati nei giorni scorsi in modalità Drive Thru. La situazione comunque e’ stabile e da oggi tutte le famiglie hanno le mascherine donate dalla Regione.

Grazie ancora ai nostri volontari per la consegna in tutto il Comune. Mi raccomando di continuare a seguire le regole igieniche, in particolare come prevede l’ordinanza, di indossare mascherine nei luoghi chiusi; mantenere la distanza sociale in quelli aperti (1,8 metri) e, se ciò non fosse possibile, indossare la mascherina anche all’esterno

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Rsa Umbertide temporaneamente chiusa per carenza di richieste di ricovero

L’attività della Rsa di Umbertide è stata temporaneamente sospesa per motivi legati al Covid-19. La sua ubicazione all’interno dell’ospedale, infatti, espone maggiormente persone fragili come gli anziani al rischio di contrarre il virus. Per questo motivo sono diminuite le dimissioni protette da parte del presidio ospedaliero e i medici di medicina generale hanno preferito l’assistenza domiciliare. Nel mese di marzo, infatti, ci sono state tre sole richieste di ricovero e nel mese di aprile una. Al momento della sospensione era presente un solo paziente in dimissione. E’ stato quindi ritenuto necessario impiegare il personale per potenziare attività assistenziali distrettuali dove attualmente c’è maggiore richiesta. 

In questo periodo i due infermieri dell’Associazione Umbra Contro il Cancro di Umbertide, che nell’ambito di una convenzione con la Usl storicamente garantivano l’assistenza h24 ai malati terminali del territorio dell’Umbertidese, hanno interrotto la loro attività, essendo stati assunti da strutture pubbliche e l’equipe del Centro di Salute ha preso in carico anche i 34 pazienti in cure palliative. Inoltre sono aumentati gli anziani non autosufficienti assistiti a domicilio, in crescita a causa dell’emergenza Covid-19. 

Per far fronte a queste nuove necessità è stato deciso di integrare temporaneamente l’equipe del Centro di salute con alcuni infermieri e Oss attualmente poco impegnati nella Rsa, mentre la restante parte del personale sarà a disposizione del Servizio Infermieristico per far fronte agli attuali bisogni emergenziali. 

La presa in carico di assistiti non autosufficienti Covid negativi affetti da patologie croniche in labile compenso o scompensati sarà comunque garantita grazie ad un accordo con l’unità di Medicina dell’ospedale di Umbertide che ha disponibilità di posti letto di lungodegenza con assistenza medica e infermieristica h24.

L’assistenza sanitaria sul territorio di Umbertide, infine, è stata ancor più potenziata con l’attività dell’unica Unità Speciale di Continuità Assistenziale (USCA) del distretto Alto Tevere in cui i medici di continuità assistenziale in collaborazione con medici di medicina generale e pediatri di libera scelta prestano le cure a malati domiciliari positivi al Covid-19 su tutto il territorio. 

E’ comunque primario interesse della direzione aziendale ripristinare l’assistenza in Rsa con le stesse risorse e la stessa offerta, non appena sarà conclusa questa emergenza epidemiologica.

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Tutti negativi i 40 tamponi eseguiti venerdì scorso nella Rsa di Anghiari.

Nella RSA Martini Santa Croce di Anghiari sono stati eseguiti venerdì scorso, in totale sicurezza, i tamponi nasofaringei e i prelievi del sangue per accertamenti Corona Virus Covid-19. I test hanno interessato gli ospiti e il personale della struttura per un totale di 40 soggetti, e con grande sollievo di tutti, in particolare dei familiari degli ospiti, sono risultati tutti negativi. Nella RSA sono state adottate fin dall’inizio tutte le misure di prevenzione e di messa in sicurezza sia della struttura che degli ospiti che degli operatori, in base ai protocolli e alle linee guida che Regione Toscana e Azienda USL Toscana Sud est hanno tempestivamente emanato. 

“Un grande ringraziamento va all’Azienda Sanitaria e alla Regione Toscana che seguono con particolare attenzione la gestione delle RSA fornendo la necessaria assistenza per mettere in pratica tutte le misure necessarie al contenimento della diffusione del virus – ha dichiarato il sindaco Alessandro Polcri – un grazie va anche a tutti gli operatori della RSA in prima linea nella gestione dell’emergenza e alla direttrice Lidia Dini per la professionalità e l’attenzione che ogni giorno presta a favore degli ospiti della struttura”.

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Emergenza Coronavirus. L’azienda Giuntini-Landini ha donato 1.000 mascherine FFP2 alle strutture sanitarie locali.

L’azienda Giuntini-Landini ha donato 1.000 mascherine FFP2 alle strutture sanitarie locali. Le mascherine saranno così ripartire: 500 ai medici di famiglia, pediatri, medici di continuità assistenziale e medici di AFT dei distretti di Città di Castello, San Giustino e Trestina. 500 all’ospedale di Città di Castello. “In questo momento così difficile – precisa Steven Giuntini – vogliamo inviare un messaggio di vicinanza e di ringraziamento a tutti gli operatori sanitari che lottano quotidianamente contro questo virus.”

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Covid 19: importante donazione della pro loco di Fighille in favore dell’ospedale di Città di Castello

In questi giorni difficili si moltiplicano i gesti di solidarietà per sostenere l’Ospedale di Città di Castello e per fronteggiare un’emergenza che ogni giorno vede impegnati sul campo medici e infermieri. Dopo essere stata impegnata nelle scorse settimane, assieme ad altre 10 ProLoco della Valtiberina, per la fornitura di mascherine e tute monouso al personale ospedaliero, la Pro Loco Fighille si fa ora promotrice, in rappresentanza di tutto il paese, della campagna di raccolta fondi FIGHILLEconCHIaiuta, a sostegno del Reparto di terapia Intensiva  che nel nostro territorio sta fronteggiando l’emergenza Coronavirus.
Il primo obiettivo della campagna è l’acquisto di un elettrocardiografo di cui la struttura ha bisogno.
L’elettrocardiografo è lo strumento medico necessario per l’esecuzione dell’elettrocardiogramma un esame diagnostico che consente di registrare e riprodurre graficamente in un tracciato l’attività elettrica del cuore e dunque verificarne il corretto funzionamento. E’ uno strumento importante per la terapia intensiva sotto stress in questi terribili giorni.
Ma la donazione di questo apparecchio medicale è solo il primo obiettivo della campagna e la possibilità di raggiungerne anche altri dipenderà da quanto raccolto. Il raggiungimento del primo obiettivo è infatti garantito a priori dalla ProLoco ma si fa appello a tutti coloro vorranno partecipare in modo da poter raccogliere piu’ fondi possibili tali da poter intraprendere anche ulteriori iniziative di sostegno.
Sarà possibile donare per la campagna presso i punti vendita del paese dove verranno poste delle bacheche ove chiunque vorrà potrà donare quello che riterrà piu’ opportuno.

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Coronavirus, 206 nuovi casi, 4.334 tamponi, 23 decessi in Toscana. 6.379 i contagi dall’inizio

Sono 206 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani; e 23 i nuovi decessi. In aumento i nuovi casi positivi (ieri erano stati 172). E di nuovo in crescita anche il numero di decessi: 23, rispetto ai 19 di ieri. In calo i ricoveri ordinari (-21 rispetto a ieri); e anche quelli in terapia intensiva (-3).

Ad oggi sono dunque 6.379 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. 138 sono finora le guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 292 le guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 392 i decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 5.557. Ad oggi, le guarigioni (virali e cliniche), 430, superano il numero di decessi: 392. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: nella quasi totalità dei casi, si tratta infatti di persone che avevano patologie concomitanti.

In Toscana nelle ultime 24 ore sono stati registrati 23 decessi, che vanno ad aggiungersi ai 369 registrati fino a ieri, per un totale di 392 decessi dall’inizio dell’epidemia. Indichiamo qui la suddivisione dei decessi in base alla provincia di domicilio; informazioni sui singoli decessi possono essere chieste agli uffici stampa delle aziende sanitarie. 10 decessi in provincia di Firenze; 2 Prato; 2 Pistoia; 3 Pisa; 3 Lucca; 1 Massa Carrara; 2 Grosseto.

Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono 1.066 (ordinari), e 260 in terapia intensiva.

Questi i numeri che fotografano la situazione toscana a mercoledì 8 aprile, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute, e come verranno comunicati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Di 6.379 casi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 1.871 Firenze, 450 Pistoia, 345 Prato (totale Asl centro: 2.666), 954 Lucca, 769 Massa-Carrara, 592 Pisa, 349 Livorno (totale Asl nord ovest: 2.664), 290 Grosseto, 361 Siena, 398 Arezzo (totale sud est: 1.049).

Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 60.985 tamponi, su 52.690 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente). Solo nelle ultime 24 ore, sono stati fatti 4.334 tamponi. Questo aumento si deve al fatto che il numero di laboratori impegnati nel processare i tamponi è ancora salito. Attualmente i laboratori sono 13: ai tre laboratori di microbiologia e virologia delle tre aziende ospedaliero universitarie di Careggi, Pisa e Siena, in funzione dall’inizio di febbraio, negli ultimi giorni se ne sono aggiunti infatti altri 10: Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), i laboratori di Arezzo e Grosseto (Asl sud est), Livorno, Lucca e 2 a Massa (Asl nord ovest), Prato (Asl centro), Meyer, più un laboratorio privato.

Dal monitoraggio giornaliero sono invece 15.915 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 7.726 nella Asl centro, 6.885 nella Asl nord ovest, 1.304 nella Asl sud est.

Le informazioni sui singoli casi saranno fornite dagli uffici stampa delle aziende sanitarie, nel rispetto della privacy, con successivi comunicati stampa o per telefono.

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Una linea diretta per i pazienti del percorso Oncologico

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Nell’ambito dell’emergenza Coronavirus e per mantenere un contatto costante con gli assistiti, il Dipartimento Oncologico della Sud Est ha istituito dei riferimenti telefonici e mail a cui i pazienti possono chiedere informazioni o comunque rivolgersi per qualsiasi dubbio.

Per la provincia di Arezzo, la referente è Alessandra Signorini:

mail alessandra.signorini@uslsudest.toscana.it
Tel. 3398763275, dal lunedì al venerdì (h 10-13).

Oltre all’azione della Asl, nell’Aretino un grande contributo arriva anche dalle associazioni. Infatti  Calcit Arezzo, AIL, AVAD, G.A.I.A, la Tribù dei nasi rossi e l’AVO hanno individuato un numero di telefono ciascuno da mettere a disposizione dei pazienti di tutto il percorso Oncologico.

Ecco i numeri:

Calcit: tel 347 6142699 oppure 0575 22200

AIL: tel 334 2573300

AVAD: tel 347 614299

 G.A.I.A.: tel 347 0914726

 La Tribù dei nasi rossi: tel 328 5796205 (preferibilmente con messaggio   wapp in orario 10-18)

 AVO: tel 334 2214414

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