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Albero di natale “multietnico” alla scuola di formazione G.O. Bufalini realizzato con cartoncini colorati con i nomi degli allievi italiani e stranieri a testimoniare un abbraccio di fratellanza

Un albero “multietnico” a dir poco originale quello realizzato al Centro di Istruzione e Formazione Professionale “G.O. Bufalini” di Città di Castello. Accanto alle palline, alle luci, ai fiocchi agli oggetti colorati che ornano i rami dell’abete non passano inosservati i nomi degli insegnanti, dei tutor, dei ragazzi che frequentano la scuola, italiani e stranieri, senza distinzione di origine e religione. Un bel esempio di integrazione e condivisione di tradizioni e consuetudini. Affrontare le festività in un contesto di multietnicità significa anche cercare formule nel rispetto della tradizione e delle diverse culture. La festa di Natale non è solo simbolo religioso ma anche messaggio di accoglienza e pace universale. Sul filo di queste scelte gli insegnati della Scuola Bufalini hanno deciso, dentro quel piccolo laboratorio umano che sono le classi, di lavorare insieme partendo proprio dalla creazione delle decorazioni e sporcandosi le mani. “Abbiamo riciclato vecchi fiocchi con colla, colore e paillettes – raccontano gli insegnanti – le decorazioni dell’Albero sono state create a partire dalla cartapesta, abbiamo recuperato vecchi materiali e insegnato ai ragazzi come plasmare e far rinascere sotto nuove forme oggetti vecchi e dimenticati”. Infine a coronamento del lavoro fatto insieme arricchiscono l’albero cartoncini colorati con i nomi di ogni singolo allievo, degli insegnanti, dei tutor e di tutto lo staff della scuola come in un simbolico abbraccio natalizio.

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Pallavolo serie B/1 F: Errichiello “troppo timorose di sbagliare: un condizionamento che dobbiamo eliminare”

È un momento difficile per la Co.Me.T. Volley Città di Castello: le tre sconfitte di fila e la posizione di classifica parlano chiaro. Con l’opposto Caterina Errichiello cerchiamo di analizzare quali sono i problemi che attanagliano la squadra e quale può essere la soluzione più efficace. Partiamo dallo 0-3 di Capannori, con due vistosi black-out della squadra: un parziale di 1-10 nel primo set e addirittura di 0-13 nel secondo. Perché? “Loro sono intanto una squadra forte – afferma la Errichiello – e il fatto di giocare insieme da diverso tempo è senza dubbio un valore aggiunto. In casa, poi, hanno un livello di battuta alto (pensiamo ai 3 ace di fila della Renieri, anche se i 14 che abbiamo incassato sono troppi) e noi ci siamo un po’ perse: è subentrata la demoralizzazione e abbiamo fatto una enorme fatica soprattutto in attacco, dove non siamo riuscite a fare le nostre normali giocate. Insomma, abbiamo rimediato una batosta”. Un barlume di sereno nel terzo set: c’è stato almeno un tentativo di reazione? “Sì, ma a quel punto era tardi. Il fatto di dover rincorrere il risultato sta diventando una costante per noi, che non partiamo bene. E recuperare terreno non è mai facile”. Che cosa è successo all’indomani dell’ottimo 3-1 sul Castelbellino? “Che sono subentrate delle difficoltà, da compensare con un maggiore lavoro e con un atteggiamento diverso: anche quando ci siamo trovate in vantaggio, non siamo state tranquille. Dobbiamo eliminare dentro di noi la paura degli errori: per meglio dire, bisogna accettarli di più e allora arriveremo a limitarli”. A livello personale, hai messo a segno 14 punti con un 38% di realizzazione: vuol dire che stai cominciando a “carburare” nella maniera auspicata? “Credo di aver disputato sabato scorso una buona prestazione, o quantomeno migliore rispetto ad altre, ma non è servito: quando la squadra perde, hai la sensazione che tutto sia stato inutile. A livello generale, mettiamoci un minimo di ambientamento da parte mia in un contesto nuovo, con un gruppo ancora in fase di assestamento. Sono poi abituata a ricevere molti palloni, ma qui ne ricevo ancora di più: succede allora che avversarie come l’Imola impostano principalmente la partita su di me. Per carità, non voglio con questo giustificarmi: contro l’Imola non ho giocato bene e basta. È una fase di rodaggio, la mia, ma fisicamente adesso sono a posto”. Due partite casalinghe di fila prima della sosta natalizia: Trevi sabato prossimo e Quarrata il 21 le ospiti del Pala Ioan. È il caso di dire che saranno le gare della verità per la Co.Me.T. Città di Castello? “Bisogna pensare a un’avversaria per volta e fare la quadra fra di noi. Concentriamoci quindi sul Trevi, che sarà agguerrito perché vuol cancellare il 2-3 interno subito per opera della 3M Perugia. Si prospetta quindi un’altra dura battaglia in un campionato che può riservare sorprese di ogni genere. La nostra posizione di classifica è divenuta delicata: ce la possiamo fare, a patto di dare il massimo e di scrollarci di dosso timori e condizionamenti di qualsiasi genere”.

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“PD, Movimento 5 Stelle e gran parte della maggioranza bocciano l’emendamento della Lega che estendeva la Cittadinanza Onoraria ad Egea Haffner(esule istriana) e che condannava il massacro delle Foibe”

Siamo sorpresi di come alcuni gruppi consiliari del Comune di Sansepolcro si siano mossi nei confronti di una proposta di buon senso che è stata presentata dalla Lega per integrare la mozione su Liliana Segre.
Come è ormai ben noto, in molti Consigli Comunali in tutta Italia è stata presentata dal PD una mozione che impegna la Giunta a conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Riteniamo che questa iniziativa è stata ideata dal PDesclusivamente per motivi politici, a seguito della ormai ben nota votazione su Liliana Segre in Commissione Parlamentare, per fare opposizione alla parte politica avversa alla loro.
Nonostante tutto, in spirito collaborativo, la Lega ha presentato un emendamento alla mozione (già integrata dalla maggioranza con il conferimento della cittadinanza onoraria non solo a Liliana Segre, ma anche a Piero Terracina e a Sami Modiano), in cui si chiedeva che fosse conferita la Cittadinanza anche ad Egea Haffner, esule istriana.Si chiedeva anche di onorare tutte le vittime e i reduci della Shoah e delle Foibe.
Per quel che ci riguarda, non abbiamo avuto nessun problema, in Consiglio, a condannare tutti i regimi totalitari, di destra e di sinistra, dalla Shoah alle Foibe, e avremmo votato con determinazione un atto condiviso contro ogni forma di privazione della Libertà e della condizione di essere umano.
Evidentemente così non è stato per tutti i gruppi consiliari, che invece hanno portato motivazioni fuorvianti pur di non votare un emendamento di questo tipo. Se non ci stupiamo molto del Partito Democratico, ci stupiamo un po’ di più del Movimento 5 Stelle e dei gruppi consiliari Democratici per Cambiare e Insieme Possiamo, che fra le motivazioni portate, hanno dichiarato una “non attinenza” fra la mozione Segre e l’emendamento su Egea Haffner e sulle vittime delle Foibe, così come il fatto che non si potevano “unire le due cose”.
Per noi, invece, le due cose sono estremamente legate: non esistono morti di serie A e di serie B.
Il nostro voto di astensione, che non è un voto contrario, è motivato da un profondo rispetto verso le illustri personalità che erano citate nella mozione. Non abbiamo contribuito, però, con il nostro voto, ad alimentare una campagna di strumentalizzazione del PD in un tema così delicato.
Sarebbe stato meglio, forse, condannare tutti assieme ogni tipo di regime, ricordare e onorare tutte le vittime, senza dover poi uscire nei giornali per inutili strumentalizzazioni.


Alessandro Rivi (Lega)
Tonino Giunti (Forza Italia)

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Castellari -Lega: “ll PD si sveglia grazie alle interrogazioni della Lega, meglio tardi che mai

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Il Trasferimento degli uffici comunali e danni presso gli uffici della Asl di Trestina, la Lega deposita un’interrogazione, un consigliere di Trestina del PD, tratta l’argomento forzando il regolamento e trasformando una comunicazione in un’interrogazione mai depositata, Castellari “Se il lavoro della Lega serve a svegliare il PD ben venga”. E’ questo quanto accaduto nell’ultima seduta del consiglio comunale a Città di Castello. “Già è strano che un consigliere di maggioranza debba interpellare un assessore della giunta che appoggia – spiega il capogruppo della Lega Marco Castellari – ma ancora più incomprensibile è la scorrettezza istituzionale subita, se non altro per il fatto che come ammesso dallo stesso consigliere trestinese, era a conoscenza dell’interrogazione scritta depositata dalla Lega il 2 Dicembre ancora in attesa di risposta. Ci teniamo a sottolineare che le problematiche non hanno colore politico e come amministratori dobbiamo lavorare per il bene di tutti i cittadini. Ciò non significa però che un’interrogazione scritta importante come quella inerente agli uffici comunali e alla sede ASL di Trestina (tant’è che è stata richiesta scritta per dare risposte vere e concrete ai cittadini) venga discussa tra le comunicazioni in consiglio, utilizzata e fatta propria dalla maggioranza PD, prima ancora della risposta dall’assessore. La Lega, dove governa, ha un modo diverso di lavorare: i nostri consiglieri i problemi li fanno presenti agli assessori competenti, non aspettano che intervenga la minoranza a far emergere le criticità. Ma se questo serve a svegliare una partito in letargo ormai da anni ben venga, sappiate che abbiamo pronte altre interrogazioni da depositare, se può servire a dare altre risposte ai cittadini, provvederemo a farvele presenti anche a voi prima”

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“Cinema senza frontiere” porta in primo piano le grandi questioni del nostro tempo primo appuntamento venerdì 13 dicembre all’officina della lana con la proiezione di “binxêt


Primo appuntamento per la rassegna “Cinema senza frontiere”, promossa dall’associazione “Altotevere senza frontiere Onlus” per approfondire alcune grandi questioni, spesso poco conosciute, del nostro tempo, a cominciare dalla delicata situazione del Medio Oriente tra Turchia, Siria, Iran e Iraq.
La proiezione, in collaborazione con l’associazione “Cdcinema” e grazie alla disponibilità della scuola “Bufalini”, sarà venerdì 13 dicembre alle ore 21 alla sala auditorium Officina della Lana di Città di Castello, in via San Bartolomeo. Gli appuntamenti proseguiranno a gennaio 2020, secondo un calendario che sarà pubblicato nelle prossime settimane. L’ingresso è a offerta libera.

“Binxêt – Sotto il Confine” è un docufilm autoprodotto dal regista Luigi D’Alife, con la voce narrante di Elio Germano. «Un viaggio tra vita e morte, dignità e dolore, lotta e libertà. Si svolge lungo i 911 km del confine turco-siriano. Da una parte l’Isis, dall’altra la Turchia di Erdogan. In mezzo il confine ed una speranza. Questa speranza si chiama Rojava, soltanto un punto sulla carta di una regione tormentata, terra di resistenza ma anche laboratorio di democrazia dal basso, luogo in cui, sui fucili di chi combatte, sventolano bandiere di colori diversi ma che parlano lo stesso linguaggio; quello dell’uguaglianza di genere, dell’autodeterminazione dei popoli e della convivenza pacifica. È su questa striscia di terra che si sta giocando la partita più importante; la battaglia contro daesh, il controllo e la chiusura del confine su sui si basa l’accordo tra Unione Europea e Turchia, la violenza repressiva ed autoritaria del dittatore Erdogan. Un racconto di denuncia sulle pesanti responsabilità dell’Europa nel sottoscrivere un accordo che violenta le vite di migliaia di persone, solo un piccolo tassello nella storia di un popolo che continua a non rassegnarsi all’idea di essere diviso dai confini, storie di uomini, donne e bambini che sono l’immagine del non arrendersi».
Per informazioni: sito www.altoteveresenzafrontiere.it e pagina Facebook “Altotevere senza frontiere”, mail info@altoteveresenzafrontiere.it.

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Immagini e parole nella mostra us@round del CAG di Citta’ di Castello

US@Round è la mostra di parole ed immagini allestita in questi giorni nei locali del CAG, il Centro di Aggregazione giovanile di Città di Castello, e realizzata dai circa 130 ragazzi tra i 14 ed i 24 anni che lo frequentano.
“La mostra unisce foto a frasi e vuole rappresentare la nostra famiglia CAG.2, come ci piace chiamarci. Tutto è nato il pomeriggio in cui, insieme agli educatori, abbiamo deciso di fotografare quello che li circonda ogni giorno al centro. Da qui gli scatti più rappresentativi sono stati stampati e corredati da un pensiero, una suggestione o una riflessione”, spiega uno ragazzi più assidui della struttura, gestita dalla Cooperativa La Rondine per l’Amministrazione comunale , che lavora soprattutto sulla prevenzione.
“La realtà del Centro di Aggregazione di via dei Galanti, in centro storico per scelta ben precisa” commenta l’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini “è quella di circa 40 giovani che quotidianamente orbitano intorno alla sua sede e ad attività che coltivano la relazione, la crescita della persona e l’espressione libera, come la mostra conferma, offrendo uno scorcio significativo su ciò che vedono e che pensano i ragazzi”.
All’inaugurazione era presente anche il presidente della Rondine Luciano Veschi, per il quale “il CAG è un servizio dove le parole d’ordine sono sperimentare, prevenire e promuovere. Cerchiamo di condividere il più possibile insieme a loro la ricerca di senso e significato, ascoltandoli ed accompagnandoli nel cammino del diventare adulti, infondendo coraggio, anziché paure, garantendo loro il diritto di sbagliare insieme alla pretesa dell’impegno, per diventare cittadini responsabili”.
Nello specifico aggiunge Marco Romanelli, responsabile della Cooperativa, “Puntare sulla partecipazione giovanile non è facile ma siamo impegnati nella costruzione dell’identità personale anche attraverso la costruzione di un gruppo e per estensione di quella del pezzo di comunità in cui si è inseriti. Di conseguenza la metodologia di intervento è quella dell’animazione socio-culturale, caratterizzata da un lavoro per progetti e che propone uno stare insieme per fare insieme. Finora sta funzionando e la mostra rivela molto di quanto i ragazzi vivano ed esprimano se stessi qui dentro”. All’inaugurazione era presente anche Lorenzo Melelli, vicesindaco del Comune di Santa Maria Tiberina, la dirigente del Sociale Giuliana Zerbato, l’equipe dell’Ufficio di Cittadinanza, la referente delle politiche giovanili Cristina Grilli, l’equipe degli educatori della Cooperativa La Rondine.

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Solidarieta’ e strenne sotto l’albero del volontariato

Solidarietà e strenne natalizie sotto l’Albero del Volontariato di Città di Castello, che domenica 2 dicembre, è tornato nella cornice rinnovata del Loggiato Gildoni, su iniziativa del comune e del CESVOL; tramite l’ideatore e organizzatore storico di questo evento Paolo Cocchieri. Oltre 50 associazioni della città e del territorio sono intervenute ed hanno animato questa manifestazione unica nel suo genere e di riferimento per l’intera regione. Già prima del taglio del nastro a cui hanno partecipato il sindaco tifernate Luciano Bacchetta, l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti e l’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini, che hanno ribadito “l’importanza della solidarietà e dell’associazionismo come motore di coesione sociale e di inclusione. In molti casi la presenza di volontari è stimolo positivo e garantisce una migliore qualità dell’azione amministrativa. Per questo l’Albero del Volontariato nella sua originalità riscuote tanto successo e rimane una vetrina per i progetti di aiuto e solidarietà più coinvolgenti”.

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Ultimi giorni per compilare il censimento: multe per chi non lo fa entro il 20 dicembre 2019

Attenzione al censimento: multe per chi non lo compila entra il 20 dicembre 2019. A pochi giorni dal termine, a Città di Castello ancora 119 famiglie non hanno compilato il censimento. Il campione è di 598 unità e manca all’appello un quinto del totale, nonostante quattro rilevatori siano al lavoro casa per casa da mesi, sia prevista anche la compilazione on line o presso gli uffici di via XI Settembre con l’ausilio degli operatori. Fino a venerdì 13 dicembre tutte le opzioni sono ancora aperte ma dal 14, la procedura on line sarà chiusa e dal 20 cominceranno a scattare le sanzioni perché partecipare al censimento è un obbligo di legge. Per questo motivo è importante cogliere le varie possibilità e mettersi in regola, dedicando a questo adempimento appena pochi minuti. I rilevatori continueranno a cercare di contattare le famiglie prescelte al domicilio e il Centro comunale di rilevazione è a disposizione per chi avesse perduto le credenziali per accedere al censimento on line o avesse difficoltà nella compilazione al numero 075/8529 362 – 445 o direttamente presso gli uffici dei Servizi Demografici, in Via XI Settembre numero 41 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e il pomeriggio il lunedì e giovedì dalle 15.00 alle 18.00 e il martedì, mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30.

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Montone – “Il primo miracolo di Gesù Bambino” sul palco del San Fedele Venerdì 13 dicembre omaggio a Dario Fo con Matthias Martelli

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Secondo appuntamento con la stagione del teatro San Fedele di Montone.

Venerdì 13 dicembre, alle 21, andrà in scena Matthias Martelli con “Il primo miracolo di Gesù Bambino”, un omaggio al Nobel Dario Fo, per il cinquantesimo dalla prima di Mistero Buffo.

Affrontare Mistero Buffo non è da tutti e, soprattutto, non è per tutti, ma Matthias Martelli, riesce a restituire alla grande e geniale drammaturgia di Dario Fo, una nuova linfa vitale.

Martelli, diretto dalla sapiente mano di Eugenio Allegri, maestro della commedia dell’arte, si veste di nero, come l’autore, e si tuffa con anima e corpo in questo classico senza tempo per farlo rivivere in maniera fedele, ma con un tocco tutto suo. Attraversandolo con la sua ricca personalità ridona valore alla parola, pur in quella lingua “strana”, e fisicità ai personaggi, grazie ad una mimica straordinaria, in un mix esplosivo.

La stagione teatrale è curata per il decimo anno dall’associazione montonese “Residenze Instabili” ed è promossa dall’amministrazione comunale del Borgo. Per informazioni e prenotazioni contattare i numeri 3391154535 – 3394543372.

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Domenica 15 dicembre alle ore 17.30 al Teatro degli Illuminati il del Concerto natalizio della Filarmonica Giacomo Puccini

Domenica 15 dicembre alle ore 17.30 al Teatro degli Illuminati si terrà il consueto appuntamento del Concerto natalizio della Filarmonica Giacomo Puccini diretta dal maestro Francesco Marconi, sponsorizzata dall’Associazione AVIS, con la partecipazione del Coro di voci bianche dell’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina. Il filo rosso del programma sarà la capacità della musica di evocare immagini o di essere fondamentale supporto a medium comunicativi fondati sull’immagine come il cinema, in un’unica emozionante carrellata che parte dalla rievocazione del rinascimentale Palio delle Contrade di Fucecchio, a cui si ispira la bella Ouverture Nobile del M. Mauro Rosi, all’appassionato canto d’amore della Maria Maddalena disegnata da Andrew Lloyd Webber nel suo Jesus Christ Superstar, dai malinconici e allo stesso tempo frenetici motivi della tradizione ebraica raccolti in Israel Shalom di Kees Vlak, al I will follow him, versione gospel di un brano cantato da Petula Clark e portato al successo sul grande schermo dalla grande Whoopi Goldberg di Sister Act, dalle nebbie che si sollevano sull’antica Condacum teatro dello scontro tra batari e romani, narrato da Tacito ed evocato da Jan van den Roost, alla enigmatica ma struggente Halleluja di Leonard Cohen, dai sofisticati motivi di Mike Batt per il film del 1976 Caravan, ambientato sulle bollenti sabbie del deserto iraniano, alla conclusione, con la festosa Radetsky March di Johann Strauss padre, tradizionalmente accompagnata dal pubblico plaudente, in questo caso non per le imprese belliche del vecchio feldmaresciallo, ma per tutti i protagonisti di questa bella iniziativa.

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La storia dei Vitelli rivive a San Secondo Parmense Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello Fabio Nisi relatore della presentazione della trascrizione della Storia Generale di Giangirolamo De’ Rossi

Sabato 7 dicembre, presso la rocca dei Rossi in San secondo Parmense, in occasione della celebrazione del centenario dall’acquisto di questa da parte del comune, ha avuto luogo la presentazione del volume contenente la trascrizione della Storia Generale di Giangirolamo De’ Rossi, fratello di Angela Paola moglie di Alessandro Vitelli, dal manoscritto autografo conservato nella biblioteca privata della famiglia Perra di Firenze. Relatori principali dell’iniziativa sono stati Giovanni Godi, di Parma, storico dell’arte e presidente della fondazione Giacomo Puccini di Torre del Lago, e Fabio Nisi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, con la presenza del trascrittore e del possessore del manoscritto esibito in mostra. L’opera fu presentata per la prima volta a Città di Castello, in Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, il 31 agosto 2019, in occasione della diciannovesima edizione della Mostra del libro antico e della stampa antica, con il relatore principale Eugenio Giani, presidente del consiglio regionale della Toscana. Edito dall’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e commissionato all’autore dal cugino Cosimo 1 De’ Medici, il volume ricomprende molti fatti e circostanze riconducibili a personaggi di casa Vitelli. Il presidente Nisi ha avuto modo di sottolineare come l’autore abbia messo in luce il ruolo essenziale di Alessandro Vitelli e della moglie nell’elezione di Cosimo De’ Medici a principe in Firenze. L’opera, che ha avuto larga eco nel mondo accademico, verrà presentata a Montemurlo, dove Alessandro Vitelli sconfisse definitivamente i repubblicani oppositori di Cosimo, nella Villa del Barone dove Giangirolamo redasse l’opera manoscritta. 

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Scadenza Imu e Tasi 2019: saldo entro lunedì 16 dicembre La guida del Comune di Sansepolcro per il corretto pagamento dei tributi

Scadenza Imu e Tasi 2019: saldo entro lunedì 16 dicembre

La guida del Comune di Sansepolcro per il corretto pagamento dei tributi

L’Ufficio Tributi del Comune di Sansepolcro informa i cittadini che entro il prossimo 16 dicembre 2019 deve essere eseguito il versamento del saldo del tributo sui servizi indivisibili TASI e dell’imposta municipale propria IMU a conguaglio dell’importo dovuto per l’anno in corso, le cui aliquote sono state approvate con delibera del Consiglio Comunale n. 178 e 179 del 22 dicembre 2018. Chi versa dopo tale data dovrà pagare una sanzione.

Saldo TASI

Tipologia immobile

Abitazione principale e relative pertinenze categorie di lusso (cat. A/1, A/8 e A/9): Aliquote/Detrazioni > 1,2 per mille

Altri immobili: Aliquote/Detrazioni > 0,0 per mille

Detrazioni previste

Fascia rendita Detrazione

Da 0 a 250 € 150

Da 251 a 350 € 130

Da 351 a 500 € 70

A partire dal 2016 viene eliminata la TASI sull’abitazione principale sia per i possessori che per l’eventuale quota se prevista, a carico degli occupanti/inquilini, per l’immobile adibito ad abitazione principale;

Rimane invece dovuta la TASI per le abitazioni principali di lusso (Categoria A1, A8 e A9).

La TASI non è dovuta per importi annui inferiori a €. 12,00.

Chi deve pagare

Il tributo sui servizi indivisibili TASI deve essere pagato dai proprietari ovvero i titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie);

Come pagare

Il versamento del tributo può essere effettuato indicando il codice catastale del Comune (I155) mediante modello F24 presso le banche, gli uffici postali e gli intermediari autorizzati utilizzando i seguenti codici tributo: 3958 – TASI su abitazione principale e pertinenze

Saldo IMU

Chi deve pagare

Devono pagare l’IMU:

· i proprietari ovvero i titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie) di fabbricati, aree fabbricabili e terreni situati nel territorio comunale.

· i locatari finanziari in caso di leasing;

· i concessionari di aree demaniali;

· l’amministratore per gli immobili in multiproprietà.

· i proprietari di immobili adibiti ad abitazione principale appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, per le quali continuano ad applicarsi le aliquote e detrazioni stabilite dal comune.

Dal 2016 sono esonerati dal pagamento dell’IMU:

· le unità immobiliari appartenenti a cooperative edilizie a proprietà indivisa utilizzate da studenti universitari in qualità di soci assegnatari.

Inoltre sempre dal 2016:

· è ridotta al 50% l’imposta dovuta sulle unità immobiliari non di lusso concesse in uso gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado con contratto registrato che rispettano determinate condizioni. (art. 1 della Legge 28 dicembre 2015 n. 208)

· è ridotta al 75% l’imposta dovuta sulle unità immobiliari concesse in affitto a canone concordato.

· Esclusione dei macchinari cosiddetti “imbullonati” dalla determinazione diretta delle rendite catastali del Gruppo D ed E: “Sono esclusi dalla stima diretta delle rendite catastali i macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo.

Come pagare

Il versamento dell’imposta può essere effettuato indicando il codice catastale del Comune (I155):

· Mediante modello F24 presso le banche o gli uffici postali;

· Se si possiedono immobili in più comuni, occorre effettuare versamenti distinti per ogni comune;

Il versamento dell’imposta è in autoliquidazione pertanto il Comune non invierà bollettini precompilati.

Per ulteriori informazioni si prega di consultare il sito www.comune.sansepolcro.ar.it o di mettersi in contatto con l’Ufficio Tributi del Comune di Sansepolcro in Via Matteotti 1 (primo piano Palazzo delle Laudi), tel. 0575-732247.

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Liliana Segre, Sami Modiano, Piero Terracina e tutte le vittime e i sopravvissuti alla Shoah cittadini onorari di Sansepolcro

Il Consiglio Comunale di Sansepolcro, nella seduta del 9 dicembre 2019, ha deliberato: “di conferire la cittadinanza onoraria della Città di Sansepolcro a Liliana Segre, Sami Modiano, Piero Terracina e tutte le vittime e i sopravvissuti della Shoah così che Sansepolcro sia punto di riferimento, città accogliente e comunità ospitante di quanti si sono visti negare il diritto di essere persona”. Con questa motivazione Sansepolcro, città della Cultura della Pace, diventa simbolo di una comunità che crea ponti e non muri di divisione. La prima stesura dell’ordine del giorno, presentato dal gruppo Consiliare PD-InComune, prevedeva la cittadinanza onoraria a Liliana Segre per la sua opera di testimonianza in favore delle giovani generazioni e per la sua scelta di non farsi accecare dall’odio, ma di scegliere la vita. I contributi dell’Associazione Cultura della Pace e di altri gruppi consiliari hanno arricchito l’ordine del giorno di significato anche aggiungendo altri importantissimi testimoni della Shoah e tutte le vittime e i sopravvissuti. Il dibattito in Consiglio è stato animato dalla passione politica di ciascun membro, che ha voluto portare il proprio contributo e alcuni distinguo. Sarebbe stato bello festeggiare questa pagina democratica di Sansepolcro con un voto unanime, purtroppo la lista il Nostro Borgo per Mauro Cornioli, Forza Italia e Lega Nord si sono astenuti adducendo motivazioni diverse. La passione civica è fatta di scelte, di convinzioni, di motivazioni profonde che possono tradursi anche in prese di posizione quando si parla di valori che dovrebbero essere condivisi. In casi come questi l’astensione non può essere considerata un tirarsi fuori, diventa invece potente scelta di non scegliere, di non dire a tutti da che parte si sta. Amministrare non vuol dire soltanto impegnarsi nell’approvazione di meri atti amministrativi per i quali basterebbero solo funzionari e non Consiglieri Comunali eletti, rappresentanti dei cittadini, delle istanze e dei valori di una comunità. Per la prima volta la maggioranza si è spaccata, ci dispiace lo abbia fatto in un tema che dovrebbe unire tutti, proprio perché per sua natura la memoria deve essere bene comune.

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Al Museo Santa Croce dal 14 al 28 dicembre la mostra “Le rouge et le noir tra sacro e profano”


Sarà inaugurata sabato 14 dicembre alle 17.00 la mostra di pittura “Le rouge et le noir tra sacro e profano” al Museo Santa Croce di Umbertide, di Moira Lena Tassi sensibile artista che predilige, al paesaggio, la grinta e la personalità delle figure umane. La mostra rimarrà aperta fino al 28 dicembre prossimo. All’inaugurazione, oltre all’artista, prenderanno parte il sindaco Luca Carizia, la vicesindaco Annalisa Mierla, l’assessore Sara Pierucci e l’onorevole Catia Polidori. La cerimonia di inaugurazione proseguirà anche il giorno successivo: domenica 15 dicembre, si svolgerà il recital “Musica e poesia” con musica, canto e parole col pianoforte di Roberto Mercati accompagnato dal canto di Elisa Tiroli e dalle parole lette dalla stessa Moira Lena Tassi.
Nata a Losanna in Svizzera, ma residente a Città di Castello fin dall’adolescenza, Moria Lena Tassi è laureata in Letterature straniere e moderne. Si dedica con passione alla pittura, esprimendo un suo personale moto dell’animo. Il pubblico dell’Umbria ha già potuto vedere le opere della creativa dal 2 al 17 febbraio 2019 nella mostra “Non solo ritratti…”, nella Sala Quadrilatero di Palazzo Bufalini di Città di Castello. La Tassi aveva anche esposto, nel 2018, una serie di opere presso Villa Pasqui a Città di Castello e, dal 24 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019, a Sansepolcro, nella 22° Edizione della Collettiva d’Arte Varia della Compagnia Artisti.
Se è vero che prendere in considerazione la pittura di Tassi significa valutare la spiccata sensibilità femminile e la conseguente educazione al bello, è anche vero che in questa mostra c’è dell’altro. La pittrice che, con la sua grande produzione, sembra stia allenando le sue qualità così come farebbe un atleta con i propri muscoli, questa volta, mette in mostra una galleria ragionata di opere che trattano le esigenze più intime ed individuali dell’uomo: l’espressione della sensualità e sensibilità e la ricerca intellettuale e spirituale con un’attenzione particolare alla cristianità. Impossibile, intanto, non intravedere nel titolo della mostra assonanza con la celebre “Amor sacro e amor profano”, una delle opere più famose di Tiziano, custodita presso la Galleria Borghese di Roma. Nel celebre quadro del 1515, incredibilmente è la donna seminuda a rappresentare l’amor sacro perché la Verità e la Bellezza non hanno bisogno di nascondersi e la vergogna e quindi la necessità di vestirsi non esistono, mentre è la donna vestita di tutto punto a costituire l’amore profano fatto di giochi, orpelli e vezzi.
“Il sacro e il profano è un dualismo che ci accompagna sempre nella nostra vita, non possiamo fare a meno né dell’uno né dell’altro e uno o l’altro riuscirà a prevaricare nelle diverse strade che percorriamo. Sarà la nostra volontà a deciderlo – dice Tassi – L’ amore stesso è sia sacro che profano: il rosso rappresenta per me l’ amore sacro e profano, il nero è la morte, l’aldilà, il mistero, l’ ignoto.”.
La pittrice ci coinvolge in una sarabanda di immagini che, solo apparentemente, sembrano distanti ma che in realtà descrivono due facce della stessa medaglia. I volti umani sono indossati da personalità uniche e irripetibili, la cui luce interiore è messa in evidenza sulle tele.
C’è Suor Serafina Brunelli, veggente nativa di Umbertide, la Madonna della Reggia, patrona di Umbertide con il bambino che porta la stella a otto punte, la Madonna che scioglie i nodi, Santa Rita, l’Ecce Homo, la Pietà, c’ è una natività in chiave moderna, Papa Francesco e poi ci sono alcuni autoritratti che mettono in risalto la femminilità e la sensualità dell’essere donna. Mirabile la donna bendata che esprime anche il dolore e la segregazione e un ritratto di Vittorio Sgarbi con l’Annunciata di Antonello da Messina che unisce la sacralità della celebre madonna al camaleontico e pittoresco Storico dell’arte che con la sua condotta personale finisce per incarnare l’aspetto profano.
Al pubblico della mostra lasciamo dunque la libertà di valutare quale sia la dimensione profana della produzione della Tassi, piuttosto che la possibilità di rintracciare la sacralità in opere che apparentemente evocano dimensioni molto umane. Se, come affermava Lev Tolstoj, il solo tempio veramente sacro è il mondo degli uomini uniti dall’amore, allora dovremo dire che sacro e profano si inseguono, si rincorrono, a volte coincidono, poi si respingono, attraversano un ciclo che ha un inizio e una fine, giunti al termine della quale, però, nessuno ci impedisce di ricominciare da capo. Nessun dubbio invece sulle qualità pittoriche della creativa che riesce sempre a delineare, con una cifra stilistica molto personale, le figure che, di volta in volta, si impone di trattare. Le tante personalità e le corrispondenti storie che la pittrice ha tracciato non aspettavano altro di essere raccontate ed ora si offrono, senza veli o con la loro livrea più pertinente, limpide e consapevoli.

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Sansepolcro, 2019 un anno di svolta per la raccolta differenziata

“Nonostante i limiti strutturali e le difficoltà ad effettuare investimenti che poi ricadrebbero pesantemente sulla Tari, l’anno in corso farà segnare un’importante svolta.

In un’ottica di medio termine il nostro Comune ha fatto registrare il picco massimo di raccolta differenziata nel 2015, ovvero nell’anno in cui dopo il forte vento del 5 marzo si sono dovuti smaltire molti materiali, soprattutto di frazione organica (come il legno e il verde in generale). Da lì in poi il valore della raccolta differenziata è sceso progressivamente e a causa dello strettissimo margine di azione, si è fatto fatica ad investire su soluzioni che potrebbero far salire la quota di R.D.: non è stato semplice, infatti, investire sulla differenziazione dei rifiuti, in quanto tali interventi non sono a carico del gestore, ma dei cittadini.

Questa incongruenza, riportata sul contratto che i comuni hanno con SEI Toscana, ha dunque creato una condizione decisamente sfavorevole a cui, poi, si è aggiunto un progressivo aumento dei costi fissi che si legano alla gestione dei rifiuti nell’ambito Toscana Sud. In una situazione ricca di paradossi anche l’ecotassa ha purtroppo contribuito a posporre gli investimenti pro-raccolta differenziata alla necessità di contente la Tari.

Nonostante queste tante conclamate e più volte denunciate difficoltà, siamo riusciti a mettere a punto importanti misure senza però gravare sulle tasche dei cittadini: grazie all’introduzione dell’organico, all’installazione degli eco-compattatori, all’attivazione del servizio di ritiro del verde, al sistema di controllo del territorio e al progetto “Differenziare per Risparmiare”, sviluppato con i supermercati e le Proloco, quest’anno faremo senz’altro un importante balzo in avanti sulla differenziazione dei rifiuti.

Secondo le stime di Ato – Toscana Sud e di Sei Toscana, il 2019 dovrebbe vedere un aumento di raccolta differenziata di circa 7 punti percentuale. Un dato importante che ci avvicinerà al 40% e che ci farà già raccogliere il frutto degli investimenti fatti. Nonostante ciò, è bene ricordare che molte delle misure adottate nel 2019 entrate a regime soltanto in estate, pertanto il vero salto qualità si registrerà nel 2020, ovvero nell’anno tutte le novità inserite saranno a regime e in azione per tutti i 12 mesi della rilevazione.”

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Pallavolo serie C/F: continua, spedita, la marcia della Piccini Paolo spa Trestina

Partita non semplice quella disputata sabato scorso al Palazzetto di Trestina, tra le padrone di casa della Piccini Paolo Spa e la Graficonsul San Mariano, squadra che ha dato molto filo da torcere al sestetto di mister Rossi, nonostante una posizione in classifica non rosea rispetto al Trestina Volley. Grazie all’esperienza e ad una maggiore forza in attacco le bianconere sono riuscite alla fine a riportare a casa l’intera posta in palio e tornare al secondo posto in classifica (19 pt.), un punto solo dietro a Trasimeno e Marsciano.
Primo set dal punteggio altalenante, molto equilibrato, solo nel finale le trestinesi riescono ad ingranare una marcia in più e chiudere positivamente per 25 a 23, nonostante un ottimo impatto di gara delle ospiti.
Nel secondo frangente buone giocate in difesa e in attacco da entrambe le parti, ma è la battuta incisiva e ficcante delle perugine che mette in difficoltà maggiormente le bianconere e il San Mariano pareggia i conti: 21 a 25.
Sull’1 a 1 continua a soffrire più del dovuto la ricezione trestinese, si lotta sempre punto a punto poi l’ottimo ingresso di Guerri e Sassi aiutano il Trestina Volley a ritrovare il giusto equilibrio portandosi a casa il terzo set: 25 a 20.
L’ultimo parziale viene giocato dal sestetto bianconero con maggior tranquillità e sicurezza nei propri mezzi, nelle giocate decisive la Piccini dimostra una maggiore tecnica e chiude 25 a 17 il quarto set.
Sabato 14 Dicembre ancora un impegno casalingo per la Piccini Paolo Spa che alle ore 21.15 sfiderà l’Ellera Volley.
PICCINI PAOLO SPA – GRAFICONSUL SAN MARIANO 3-1: 25-23, 21-25, 25-20, 25-17
PICCINI PAOLO SPA: Monti 20, Cerbella 16, Giunti 12, Bragetta 9, Sassi 3, Rinaldi 3, Paradisi 1, Guerri, Fabbri (l), Volpi (l) N.E.: Gambino, Polenzani, Martinelli.

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XXX DICEMBRE ORGANISTICO TIFERNATE: grande partecipazione al primo concerto nella Chiesa Monumentale di San Francesco in Città di Castello.

Domenica scorsa si è aperto con vivo interesse e grande partecipazione di pubblico il primo concerto della XXX edizione del Dicembre Organistico Tifernate “Padre Giorgio Catalani”, tenuto dal M° Biagio Quaglino, Organista della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, all’organo “F. Polinori” (1763) della Chiesa Monumentale di San Francesco in Città di Castello.
Il percorso sonoro proposto per l’edizione 2019 proseguirà con il secondo appuntamento, Domenica 15 dicembre alle ore 17.00, presso la Basilica Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio in Città di Castello.
Il concerto sarà tenuto da Claudio Menci (tromba), Nolito Bambini (tromba) accompagnati all’Organo (F.lli Martinelli -1842) dal M° Alessandro Bianconi, organista del Duomo Tifernate.
L’appuntamento dal titolo “Laudate eum in clangore tubae” vedrà l’esecuzione di brani di J. S. Bach, D. Buxtehude, G. F. Haendel, G. F. Telemann e A. Corelli.

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Scomparsa della Prof. ssa Anna Bravo: Associazione cultura della Pace “un grande lutto”

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Stroncata da un infarto nella notte la Prof. ssa Anna Bravo. Una vita dedicato allo studio dei conflitti, dei diritti delle donne, della nonviolenza. Era stata premiata con il Premio Nazionale “Nonviolenza” nell’ultima edizione
 
Si è spenta nella notte a 81 anni per un malore la Prof. ssa Anna Bravo, docente di Storia Sociale presso l’Università di Torino e Premio Nazionale “Nonviolenza” nel 2018.
E’ un grande lutto che colpisce tutto il mondo della nonviolenza per l’importanza dei suoi studi riguardanti la cultura della pace, l’analisi dei conflitti e delle metodologie per la loro risoluzione. E’ una grave perdita per la cultura e la società italiana a cui viene a mancare una donna straordinaria, di estrema raffinatezza e di profonda sensibilità. L’Associazione Cultura della Pace si unisce al cordoglio dei familiari e dei tanti amici e colleghi che ne hanno apprezzato la signorilità, la disponibilità e la cortesia tipica delle grandi donne che hanno contribuito alla storia italiana.
A Torino Anna Bravo era nata e ha svolto la maggior parte del suo lavoro accademico come docente di Storia sociale, con una vocazione spiccata per il ruolo delle donne nella guerra, nei movimenti politici e nella rivendicazione dei diritti. Si è occupata di storia delle donne, di deportazione e genocidio, resistenza armata e resistenza civile, cultura dei gruppi non omogenei, storia orale; su questi temi ha anche partecipato a convegni nazionali e internazionali. Ha fatto parte del comitato scientifico che ha diretto la raccolta delle storie di vita promossa dall’Aned (Associazione nazionale ex-deportati) del Piemonte; della Società italiana delle storiche e dei comitati scientifici dell’Istituto storico della Resistenza in Piemonte, del Comitato Scientifico della Fondazione Alexander Langer, dell’Istituto per la storia della Resistenza “Giorgio Agosti” e di altre istituzioni culturali. Opere: (con Daniele Jalla), La vita offesa, Angeli, Milano 1986; Donne e uomini nelle guerre mondiali, Laterza, Roma-Bari 1991; (con Daniele Jalla), Una misura onesta. Gli scritti di memoria della deportazione dall’Italia, Angeli, Milano 1994; (con Anna Maria Bruzzone), In guerra senza armi. Storie di donne 1940-1945, Laterza, Roma-Bari 1995, 2000; (con Lucetta Scaraffia), Donne del novecento, Liberal Libri, 1999; (con Anna Foa e Lucetta Scaraffia), I fili della memoria. Uomini e donne nella storia, Laterza, Roma-Bari 2000; (con Margherita Pelaja, Alessandra Pescarolo, Lucetta Scaraffia), Storia sociale delle donne nell’Italia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2001; Il fotoromanzo, Il Mulino, Bologna 2003, Storie del sessantotto (Laterza 2008), che non rappresenta una storia tradizionale della stagione dei movimenti, ma spazia intorno a questioni filosofiche, ideologiche e culturali che hanno attraversato gli anni sessanta e settanta, e che presenta una delle più azzeccate analisi sull’argomento nella celebrazione del suo anniversario e ancora La conta dei salvati. Dalla Grande guerra al Tibet: storie di sangue risparmiato, Laterza, 2013.
E’ stata insignita del Premio Nazionale “Nonviolenza” Ed. 2018, (il premio le è stato consegnato il 4 Giugno 2019 nella sua casa a Torino da una delegazione dell’Associazione Cultura della Pace) per i suoi studi sulle donne, sull’impegno sociale da loro profuso, sulla resistenza e sulla nonviolenza, che hanno contribuito alla comprensione, progettazione, costruzione ed edificazione di una società solidale, nonviolenta e pacifica.

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