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Il Prg inviato alla regione per la pubblicazione sul Bur. Il ringraziamento a Calderini, dirigente urbanistica in pensione

Inviato alla Regione Umbria per la pubblicazione sul BUR, il Bollettino regionale, il piano regolatore di Città di Castello, approvato dal consiglio comunale nel gennaio scorso che con questo ultimo passo formale conclude il suo percorso. “Siamo in un’emergenza sanitaria davanti alla quale tutto va in secondo piano” dichiarano il sindaco tifernate Luciano Bacchetta e l’assessore all’Urbanistica Rossella Cestini “ma quando finirà, dovremmo essere in grado di recuperare il tempo perduto e ripartire con maggiore capacità di reazione. Quindi è necessario che in questo intervallo di molte attività operative, ciò che può progredire lo faccia. Pensiamo che sia importante dire ai tanti cittadini, imprenditori, professionisti interessati che il piano regolatore sarà presto pubblicato e che le sue prescrizioni diventeranno effettive a tutti i livelli. Per quanto riguarda il piano acustico prevediamo di inviarlo tra circa 15 giorni perché compia il medesimo iter. La trasmissione ufficiale del prg è avvenuta in realtà il 31 marzo in ideale collegamento con l’ultimo giorno di servizio del dirigente del’Urbanistica Federico Calderini che è andato in pensione e che ha seguito tutto il percorso del piano fin da quando ha mosso i primi passi. Cogliamo questa occasione per ringraziarlo della sua professionalità e disponibilità nei lunghi anni di lavoro in Comune e in particolare per l’operazione della variante generale che ha richiesto un impegno su molti fronti, non solo tecnici e operativi. Insieme al dirigente ringraziamo gli uffici del comune e l’Equipe di Piano, coordinata dall’architetto Francesco Nigro, non solo per il risultato del prg ma anche per avere portato a termine l’adeguamento del piano alle disposizioni del consiglio anche in questo periodo di smark working, di lavoro a domicilio, intervendo da remoto su programmi e documenti molto complessi”.

“L’efficacia del PRG-parte operativa inizierà dalla data di pubblicazione nel BUR della delibera di approvazione che si stima possa avvenire entro le prossime due settimane e che comunque comunicheremo tempestivamente”.

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Compostiere, prorogati i termini per iscriversi all’albo comunale. Il progetto adesso comprende anche le concimaie ad uso domestico

Due novità in materia di compostiere a Sansepolcro. La prima è che è stata prorogata a venerdì 24 aprile la possibilità per i cittadini di iscriversi all’albo dei compostori volontari. Come indicato dal Regolamento Comunale, a loro sarà applicata una riduzione del 10% sulla parte fissa e variabile della tariffa rifiuti a partire da quest’anno. Inoltre l’attività di compostaggio domestico consente una più corretta gestione dei rifiuti e un minor carico per lo smaltimento in discarica.

La seconda novità è che nel progetto sono inserite anche le concimaie. Per poter includere nel progetto tutti coloro che utilizzano questo canale di smaltimento, è stato predisposto e pubblicato un nuovo modello di dichiarazione che permette di spuntare questa opzione specifica, purché ovviamente, sia unicamente per uso domestico. Il modello è scaricabile sia dal sito del Comune che alle Proloco

“Visto il momento di difficoltà generale, abbiamo preferito prorogare i termini per dare a più cittadini possibili l’opportunità di aderire – spiega l’assessore Marconcini – Se la domanda viene inviata per mail, ci raccomandiamo che sia allegata anche una copia del documento di identità”

La mail a cui scrivere è: protocollo.comunesansepolcro@legalmail.it mettendo nell’oggetto: “Compostiere per sgravio TARI” fornendo i seguenti dati: nome e cognome dell’iscritto a ruolo Tari; indirizzo di residenza e dell’ubicazione della compostiera; numero di telefono; volume della compostiera litri e/o metri cubi (specificare se calcolato o ricavato dalla scheda tecnica o riportato sulla compostiera stessa).

“Concludo ringraziando le Pro Loco di Santa Fiora, Gricignano, Gragnano, Cisa, Trebbio che ci stanno dando un grande aiuto” dice Marconcini.

La campagna informativa e la Guida al compostaggio domestico sono realizzati in sinergia da Comune di Sansepolcro e Sei Toscana.

Per informazioni, telefonare a:

Urp: 0575 732687 – 0575 732688

Ufficio Ambiente: 0575 732289 – 0575 732274

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Covid 19: tutele e salvaguardia del Museo diocesano, stretta sinergia con Regione Umbria per monitoraggio del patrimonio

Mentre continua l’emergenza Covid-19 con il nuovo Decreto del governo Conte del 1 aprile scorso e permane quindi fino al 13 aprile prossimo la chiusura dei musei si rende ora necessaria una linea di prescrizioni finalizzate alla Tutela dei beni mobili e immobili. La nota arriva dal

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria a firma del Soprintendente dott.ssa Marica Mercalli. L’attenzione è rivolta all’intero patrimonio culturale nazionale ai sensi del D.legs 42/2004 onde garantire operazioni di manutenzione ordinaria sui beni mobili e immobili. La preoccupazione è condivisa anche dalla Regione dell’Umbria che con una lettera a firma del Dirigente del Servizio Musei, Archivi e Biblioteche dott.ssa Antonella Pinna fa riferimento alla L.R. 24/2003 in sinergia con ANCI Umbria (Associazione nazionale Comuni Italiani) e con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – Nucleo di Perugia e ha così inteso condividere tali urgenti necessità di salvaguardia e tutela. Il Museo diocesano – precisa Catia Cecchetti – ha fatto proprie insieme con l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi tifernate e il suo direttore Gian Franco Scarabottini, le linee di indirizzo e le misure da adottare per la conservazione delle opere all’interno della struttura museale e dell’immobile medesimo. Fermo restando le misure governative di distanziamento sociale e di isolamento e con i presidi di protezione individuale (uso di mascherina e guanti) stiamo programmando delle linee di intervento sulla base delle indicazioni ministeriali e regionali. Tali interventi da considerarsi come comprovate esigenze lavorative, consentiranno di constare – specifica Cecchetti – l’effettivo stato di conservazione delle opere e degli immobili dalla data della loro chiusura e prevederanno il monitoraggio micro-climatico e l’esame dello stato degli impianti (idraulici, elettrici, di allarme e anti intrusione) e di tutto ciò che può interferire o alterare l’ottimale salvaguardia dei beni mobili e immobili.
Mentre continua la campagna culturale Iostoacasa nei canali social del Museo diocesano insieme alle iniziative promozionali per la programmazione futura.
Per informazioni: museo@diocesidicastello.it

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Locchi (UP) “la RSA (Residenza Sanitaria Assistita) di Umbertide non si tocca

“La nostra Associazione Civica Umbertide Partecipa, si schiera nettamente contro l’ipotesi di togliere l’ RSA dal nostro Ospedale ed è pronta a sostenere a fianco di altri partiti, associazioni, singoli, enti, indipendentemente dal colore politico, azioni incisive finalizzate al mantenimento di questo servizio essenziale nella nostra città.
Sono passati 5 anni dalla attivazione della RSA (Residenza Sanitaria Assistita) dell’ospedale di Umbertide; dieci posti letto,dedicati a quei pazienti per i quali non c’è la necessità di prolungare il ricovero ospedaliero ma che non sono ancora pronti per tornare al domicilio in quanto clinicamente complessi, che necessitano di ulteriori cure o controlli clinici, di riabilitazione per il ripristino dei livelli di autosufficienza, di assistenza infermieristica estensiva non domiciliare o anche di riorganizzazione del contesto familiare. Ricordo con grande soddisfazione quel giorno dell’inaugurazione alla presenza del Direttore Giuseppe Legato e di altre personalità: un servizio nuovo per i nostri malati di Umbertide caratterizzato da un forte radicamento sul territorio attraverso i nostri medici di base.
Voglio riportare le parole di Legato: “ E’ un servizio di livello e intensità assistenziale intermedia, capace di garantire l’integrazione e la continuità delle cure tra il livello ospedaliero, territoriale e domiciliare e al tempo stesso una maggiore appropriatezza del ricovero ospedaliero, con riduzione dei tempi di degenza e dei posti letto che devono restare riservati ai pazienti acuti. Il ricovero in RSA ha come obiettivo finale il recupero dell’indipendenza del paziente e il rientro al proprio domicilio”.
Successivamente, come era mia consuetudine, andavo spesso in Ospedale e anche all’ RSA: tutte le volte che sono andato, ma anche in altri momenti, ho sempre, sempre ricevuto apprezzamenti per la struttura moderna, per l’ altissimo livello di professionalità ed umanità di tutto il personale sanitario. A testimonianza di ciò i tanti “post-it” di ringraziamento attaccati nel salone della RSA e le tante donazioni che in questi anni sono state fatte dai nostri concittadini.
Una struttura che funziona bene, di qualità, apprezzata da tutti, condivisa anche dai medici di base e allora quando ho saputo che si vuole togliere per lasciare posto ad altri non ben definiti servizi, sono rimasto sconcertato tanto più se si considera che tale azione verrebbe fatta ora sfruttando il particolare momento di emergenza nel quale ci troviamo. Gli umbertidesi hanno il diritto di capire e di dire la loro anche pubblicamente, attraverso tutti i mezzi di comunicazione possibili al momento. Ci si domanda il perché di questo accanimento contro i servizi del nostro ospedale dopo che sono stati tolti anche il laboratorio di analisi (lasciando solo il punto prelievi) e soprattutto la somministrazione dei farmaci ai malati oncologici. Qualcuno pensa che ci si possa veramente appoggiare a quella di Città di Castello? Ma allora lo scopo delle RSA era un “bluff” ? Chiediamo a gran voce che i “decisori” rivedano la scelta fatta e che l’ Amministrazione Comunale si esprima in maniera decisa e convinta a difesa della nostra RSA e del nostro ospedale per evitare che si continui questo impoverimento dei servizi.”

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Emergenza coronavirus. buoni spesa a Citta’ di Castello: pubblicato il modulo per l’autocertificazione. chi puo’ usufruirne


Emergenza Coronavirus. Buoni spesa: pubblicato il modulo di autocertificazione e le informazioni a favore di persone e famiglie in condizione di disagio economico e socia-le. “Accedere al contributo per l’acquisito di beni di prima necessità è molto semplice” spiega l’assessore ai Servizi sociali e alla Protezione civile di Città di Castello Luciana Bassini: “Abbiamo pubblicato il modulo di autocertificazione, sul sito del comune, sulla nostra pagina FB, si può richiedere per email – buonispesa@cittadicastello.gov.it;- e si può essere aiutati telefonicamente – 075 9002686 – a compilarlo. Non serve altro per accedere alla ripartizione dei fondi di solidarietà per l’emergenza alimentare – 235mila euro – messi a disposizione dal Governo per la popolazione di Città di Castello. Sono somme che non andranno restituite e siamo certi che soltanto chi ha bisogno presenterà l’autocertificazione per far fronte a problemi del tutto normali e comprensibili in una emergenza inedita, mai vista dall’umanità contemporanea. L’intervento non rappresenta in alcuna forma un ammortizzatore sociale ma cerca di sopperire alla mancanza di beni di prima necessità laddove si manifesti per aiutare persone e famiglie in condizione di assoluto o momentaneo disagio socio-economico, impossibilitati a soddisfare le primarie esigenze di vita, anche a seguito delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in corso”. L’ammontare dei buoni spesa a seconda della composizione del nucleo familiare può variare da 150,00 euro a 500,00 con un incremento massimo di 50 euro, su valutazione dei Servizi sociali, qualora ci siano minori o situazioni di disabilità. Saranno utilizzabili unicamente per l’acquisto di generi di prima necessità, alimentari, per l’igiene personale o della casa, e spendibili presso gli esercizi commerciali, aderenti all’avviso pubblicato nel sito istituzionale, che potranno praticare ulteriori sconti. Le condizioni essenziali sono, oltre allo stato di necessità, non percepire attualmente redditi da lavoro oppure di percepirli in misura notevolmente ridotta a causa dell’emergenza sanitaria in corso; non avere giacenza bancaria/postale alla data del 29.03.2020 superiore a 10.000 euro. Avranno priorità ad accedere al beneficio i nuclei familiari più esposti e quelli che si trovano in uno stato di bisogno accertato dai servizi sociali comunali, privi di reddito a causa dell’emergenza, in attesa di cassaintegrazione, monoreddito.
L’istanza può essere presentata una sola volta per nucleo familiare e dovrà pervenire entro il 16 Aprile 2020 compilando l’autocertificazione on line; compilando il modello di autocertificazione e inviandolo alla mail: buonispesa@cittadicastello.gov.it; compilando telefonicamente l’autocertificazione attraverso chiamata registrata al numero unico 075/9002686 solo ed esclusivamente per coloro che siano impossibilitati a compilare l’autocertificazione digitalmente. Qualora alla data di scadenza residuassero risorse economiche saranno riaperti i termini.
I Servizi comunali deputati provvederanno ad effettuare i controlli successivi in ordine alla veridicità delle attestazioni. Le modalità di consegna dei voucher saranno comuni-cate a ogni singolo richiedente via sms o telefonicamente a seguito dell’avvenuta am-missione al beneficio. Info: buonispesa@cittadicastello.gov.it Tel. 075/9002686 PEC: comune.cittadicastello@postacert.umbria.it

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Lignani (FD’I) “pronti a fare la nostra parte, se la maggioranza ascolterà nostre proposte”

“E’ un momento drammatico, dobbiamo essere forti, coesi, lucidi, nel poter affrontare questa emergenza che, è sanitaria ma non solo. Ci troveremo di fronte ad una crisi economica senza precedenti, servono risposte immediate, che diano un senso a tutti i sacrifici che siamo chiamati a fare. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, la maggioranza è pronta ad ascoltare le nostre proposte?”

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Umbertide cambia: quale piano di utilizzo delle strutture sanitarie locali nell’emergenza

“Abbiamo bisogno di capire con chiarezza quale piano Asl e Comune hanno in mente per l’utilizzo delle strutture sanitarie di Umbertide nel periodo di emergenza” Così Gianni Codovini, capogruppo di Umbertide cambia, introduce l’ulteriore proposta del movimento civico. “Potremmo ragionare sulla possibilità di utilizzare il reparto di medicina per i malati Covid che hanno necessità di ospedalizzazione, spostando altri degenti in un reparto di Prosperius, purché sia adeguatamente garantita l’assistenza medica. Potremmo ragionare sulla possibilità di utilizzare la stessa Prosperius per ospitare persone guarite da Covid ma che necessitano di una qualche forma di riabilitazione. Dobbiamo ragionare sul potenziamento della RSA, che in questo momento potrebbe essere utilizzata per la gestione di persone in sorveglianza sanitaria, isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare che non possono però trascorrere a casa il periodo di quarantena. Siamo consapevoli che tutto questo comporta uno sforzo organizzativo notevole, ma al tempo stesso convinti che le strutture sanitarie di Umbertide, nel loro insieme, debbono essere pensate e ripensate in funzione di un loro potenziamento”. “Potenziamento – continua Codovini – che deve riguardare in particolare la medicina territoriale o di prossimità, che si sta dimostrando fondamentale. In questo contesto la RSA rappresenta un patrimonio di civiltà per Umbertide, di prima e ultima istanza, che non può essere oggetto di dispute tra interessi ed equilibri amministrativi-territoriali. Un servizio per la comunità, e soprattutto per i più deboli, che noi difenderemo con tutte le nostre forze”. “Se poi le criticità si rivelassero maggiori di quanto oggi possa sembrare – conclude il capogruppo di Umbertide cambia – sarà necessario intervenire con soluzioni straordinarie, anche mediante l’utilizzo di strutture private. In questo senso il problema principale è oggi  l’attento monitoraggio della situazione e la capacità di prevedere tempestivamente l’evoluzione del fenomeno

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Bacchetta:”Solidarietà ai carabinieri aggrediti durante un controllo per disposizioni Covid-19

“Intendo esprimere all’arma dei Carabinieri ed in particolare alla compagnia e stazione di Città di Castello per la inqualificabile aggressione subita da due carabinieri nel corso di un controllo predisposto nell’ambito delle disposizioni governative per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Si tratta di un fatto gravissimo che va perseguito a norma di legge e che evidenzia ancora una volta il ruolo fondamentale ed insostituibile che svolgono i carabinieri e tutte le forze dell’ordine sul territorio sopratutto in questo particolare momento. A loro giunga più che mai ora la nostra più sentita vicinanza e gratitudine”. E’ quanto dichiarato dal sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta in riferimento alla notizia relativa all’aggressione subita da due carabinieri impegnati in un controllo lungo un’arteria viaria cittadina.

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Credito agevolato per le imprese, firmata la convenzione. Accordo tra il Comune di Sansepolcro e la “Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo”

Si tratta di finanziamenti in tre anni, a tasso agevolato, con contributo del Comune al 50%. Alla convenzione potranno aderire anche altre banche. Alcuni istituti si sono già detti interessati. Possono accedere tutte le imprese del commercio e dell’artigianato.

Le associazioni di categoria (Confcommercio, Confersercenti, Confartigianato e CNA) hanno dato disponibilità a seguire la fase di istruttoria.

“Dopo esserci occupati delle esigenze più urgenti dei cittadini, con i pacchi spesa e il conto corrente per le donazioni, oggi realizziamo un importante step di aiuto al tessuto commerciale ed artigianale del nostro Comune – spiega il sindaco Cornioli – La convenzione per il credito agevolato mette insieme le forze economiche del territorio. Devo quindi ringraziare la Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo e le associazioni di categoria per aver accolto la nostra proposta e averci aiutato e metterla in piedi nel giro di pochi giorni”.

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Coronavirus, 406 nuovi casi e 15 decessi in Toscana. 5.273 i contagi dall’inizio

Sono quindi 5.273 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. 50 sono finora le guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 166 le guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 268 i decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 4.789. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta infatti di persone che avevano patologie concomitanti.

Questi i 15 decessi registrati in Toscana nelle ultime 24 ore, che vanno ad aggiungersi ai 253 registrati fino a ieri, per un totale di 268 decessi dall’inizio dell’epidemia. Con l’indicazione di sesso, età, comune di domicilio: M, 82, Barga; M, 89, Lucca; F, 94, Peccioli; F, 96, Bagnone; M, 86, Pietrasanta; M, 83, Camaiore; M, 76, Pisa; F, 83, Capannori; M, 75, Pisa; F, 74, Viareggio; M, 86, Campi Bisenzio; M, 76, Firenze; M, 68, Pistoia; M, 68, Campi Bisenzio; M, 79, Castiglione della Pescaia.

Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 1.430 (ieri erano 1.417; si registra quindi un aumento di 13 ricoveri), di cui 295 in terapia intensiva (ieri erano 297, quindi si registra un -2).

Questi i numeri che fotografano la situazione toscana a giovedì 2 aprile, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute, e come verranno comunicati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Di 5.273 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 1.419 Firenze, 346 Pistoia, 291 Prato (totale Asl centro: 2.056), 802 Lucca, 644 Massa-Carrara, 515 Pisa, 301 Livorno (totale Asl nord ovest: 2.262), 264 Grosseto, 334 Siena, 357 Arezzo (totale sud est: 955).

Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 40.724 tamponi, su 35.721 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente). Solo nelle ultime 24 ore, sono stati fatti 4.149 tamponi, il numero più alto di tamponi fatto in 24 ore. Questo aumento si deve al fatto che il numero di laboratori impegnati nel processare i tamponi è ancora salito. Attualmente i laboratori sono 13: ai tre laboratori di microbiologia e virologia delle tre aziende ospedaliero universitarie di Careggi, Pisa e Siena, in funzione dall’inizio di febbraio, negli ultimi giorni se ne sono aggiunti infatti altri 10: Ispro (Istitutoper lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), i laboratori di Arezzo e Grosseto (Asl sud est), Livorno, Lucca e 2 a Massa (Asl nord ovest), Prato (Asl centro), Meyer, più un laboratorio privato.

Dal monitoraggio giornaliero sono invece 14.340 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 6.706 nella Asl centro, 6.205 nella Asl nord ovest, 1.429 nella Asl sud est.

Le informazioni sui singoli casi saranno fornite dagli uffici stampa delle aziende sanitarie, nel rispetto della privacy, con successivi comunicati stampa o per telefono.

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Emergenza coronavirus:: mamma e figlia cinesi si presentano allo sportello dell’anagrafe e regalano gel igienizzante e mascherine ai dipendenti


Solidarietà allo sportello ai tempi del coronavirus. Una donna cinese accompagnata dalla figlia dopo aver atteso il proprio turno allo sportello dei Servizi Demografici del comune in via XI Settembre per rinnovare documenti ed espletare altri servizi ha regalato agli increduli dipendenti una dotazione di mascherine, bottigliette di igienizzante ed altri presidi sanitari indispensabili in questo momento di emergenza soprattutto per chi si trova a contatto con il pubblico. In particolar modo è stata propria la figlia, una ragazzina cinese a consegnare il materiale con il sorriso e la consapevolezza di voler fare qualcosa di concreto verso chi ogni giorno cerca di portare avanti, pur fra mille difficoltà e rischi, servizi pubblici che in parte non possono essere svolti da casa, a distanza. “Siamo rimasti sorpresi e commossi per la gentilezza di questo gesto che rimarrà per sempre dentro di noi e ci porteremo dietro come ricordo indelebile di questo momento difficile che stiamo vivendo – ha precisato, Daniela Salacchi, responsabile dei servizi Demografici del comune – mamma e figlia c’hanno fatto una sorpresa che ci sprona ancora di più ad andare avanti nella consapevolezza che viviamo sempre di più nella globalizzazione e la solidarietà senza confini ne fa parte a pieno titolo come in questo caso”. Prima di lasciare l’ufficio mamma e figlia cinesi hanno rivolto un sentito ringraziamento a tutti i dipendenti per la loro professionalità e disponibilità. “Sono questi piccoli ma grandi gesti quotidiani per il significato che racchiudono a rendere vere e dense di emozioni le nostre giornate a contatto con la comunità. Un pensiero di questo genere di una famiglia ed una bambina cinese che magari hanno parenti o amici che qualche settimana fa prima di noi hanno vissuto l’incubo del coranavirus, ci fa capire che la solidarietà ad ogni livello è e sarà l’arma vincente per uscirne tutti insieme e più forti di prima”, ha precisato il vice-sindaco, Luca Secondi, assessore ai Servizi Demografici e Polizia Municipale che assieme ai dipendenti del settore e alla responsabile vorrebbero tributare alla mamma e figlia cinesi un riconoscimento ufficiale a nome di tutta la comunità locale. COMUNILINEA/2020/02/AP/104/GGAL

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Pacchi spesa, manifestazione di interesse per la fornitura dei prodotti Gli esercizi possono aderire presentando domanda entro il 7 aprile

Per predisporre i pacchi spesa destinati alle famiglie in difficoltà, e finanziati dai fondi del Governo, l’amministrazione comunale di Sansepolcro sta individuando quegli esercizi commerciali, artigianali e industriali del proprio territorio che siano disponibili a diventare fornitori di generi alimentari e di prodotti di prima necessità. Prodotti che, appunto, saranno inseriti nei pacchi spesa che la Caritas consegnerà alle famiglie.

Requisiti: partita iva attiva; avere la capacità di emettere fattura elettronica; avere la regolarità contributiva (DURC), che verrà verificata prima di procedere al pagamento.

Gli esercizi interessati possono aderire all’iniziativa inviando la propria manifestazione di interesse a una delle seguenti mail:

giambagli.mariacristina@comune.sansepolcro.ar.it
piccini.mariaantonella@comune.sansepolcro.ar.it

Le adesioni saranno raccolte entro martedì 7 aprile 2020.
Per informazioni: tel 0575732216 – 057573210.

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Triplo intervento del comune di Anghiari a favore di chi ha più bisogno


L’amministrazione comunale di Anghiari è al lavoro per accelerare i tempi: i 33.659,37 euro erogati dal Governo per far fronte all’emergenza sanitaria legata al Covid-19 saranno destinati a più interventi.
Una parte infatti andrà ad incrementare le dotazioni  e i pacchi alimentari della Caritas di Anghiari, che segue già un meccanismo autonomo di aiuti a sostegno di chi è in difficoltà, un’altra parte invece sarà destinata a percorsi personalizzati dietro segnalazione  dell’assistente sociale, che valuterà le necessità di singoli casi.
Infine, attraverso la collaborazione con i negozi di vicinato che intendono aderire, saranno attivati i buoni spesa. In queste ore la macchina degli aiuti si è messa in moto per ridurre i tempi necessari all’utilizzo di buoni, contattando i commercianti e adempiendo a tutti i passaggi necessari. L’obiettivo è quello di concludere tutto in pochi giorni, in modo da permettere ai cittadini che ne hanno diritto di utilizzare i buoni al più presto ovvero le tutele ad oggi messe in campo dal volontario e dal pubblico assieme.

“L’amministrazione comunale sta lavorando insieme agli uffici per predisporre tutti gli atti necessari ad attivare al più presto gli aiuti, che verranno approvati dalla Giunta – ha spiegato il sindaco Alessandro Polcri – il principio cardine sulla base del quale ci siamo mossi è quello della sussidiarietà con interventi a tutele crescenti, in quanto il pacco alimentare uguale per tutti ci sembrava un’impostazione troppo rigida, che finiva con il non rispondere ai bisogni crescenti della comunità, e proprio per garantire una risposta precisa, i buoni spesa saranno attentamente valutati sulla base delle esigenze specifiche, grazie anche alla collaborazione con il volontariato che ci permetterà di agire immediatamente sulle situazioni più a rischio povertà”.

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Emergenza coronavirus: pubblicato il modulo per l’autocertificazione buoni pasto. Ecco chi ne può usufruire


Emergenza Coronavirus. Buoni spesa: pubblicato il modulo di autocertificazione e le informazioni a favore di persone e famiglie in condizione di disagio economico e sociale. “Accedere al contributo per l’acquisito di beni di prima necessità è molto semplice” spiega l’assessore ai Servizi sociali e alla Protezione civile di Città di Castello Luciana Bassini: “Abbiamo pubblicato il modulo di autocertificazione, sul sito del comune, sulla nostra pagina FB, si può richiedere per email – buonispesa@cittadicastello.gov.it;- e si può essere aiutati telefonicamente – 075 9002686 – a compilarlo. Non serve altro per accedere alla ripartizione dei fondi di solidarietà per l’emergenza alimentare – 235mila euro –  messi a disposizione dal Governo per la popolazione di Città di Castello. Sono somme che non andranno restituite e siamo certi che soltanto chi ha bisogno presenterà l’autocertificazione per far fronte a problemi del tutto normali e comprensibili in una emergenza inedita, mai vista dall’umanità contemporanea. L’intervento non rappresenta in alcuna forma un ammortizzatore sociale ma cerca di sopperire alla mancanza di beni di prima necessità laddove si manifesti per aiutare persone e famiglie in condizione di assoluto o momentaneo disagio socio-economico, impossibilitati a soddisfare le primarie esigenze di vita, anche a seguito delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in corso”. L’ammontare dei buoni spesa a seconda della composizione del nucleo familiare può variare da 150,00 euro a 500,00 con un incremento massimo di 50 euro, su valutazione dei Servizi sociali, qualora ci siano minori o situazioni di disabilità. Saranno utilizzabili unicamente per l’acquisto di generi di prima necessità, alimentari, per l’igiene personale o della casa, e spendibili presso gli esercizi commerciali, aderenti all’avviso pubblicato nel sito istituzionale, che potranno praticare ulteriori sconti.  Le condizioni essenziali sono, oltre allo stato di necessità, non percepire attualmente redditi da lavoro oppure di percepirli in misura notevolmente ridotta a causa dell’emergenza sanitaria in corso; non avere giacenza bancaria/postale alla data del 29.03.2020 superiore a 10.000 euro.  Avranno priorità ad accedere al beneficio i nuclei familiari più esposti e quelli che si trovano in uno stato di bisogno accertato dai servizi sociali comunali, privi di reddito a causa dell’emergenza, in attesa di cassaintegrazione, monoreddito. 
L’istanza può essere presentata una sola volta per nucleo familiare e dovrà pervenire entro il 16 Aprile 2020 compilando l’autocertificazione on line; compilando il modello di autocertificazione e inviandolo alla mail: buonispesa@cittadicastello.gov.it; compilando telefonicamente l’autocertificazione attraverso chiamata registrata al numero unico 075/9002686 solo ed esclusivamente per coloro che siano impossibilitati a compilare l’autocertificazione digitalmente. Qualora alla data di scadenza residuassero risorse economiche saranno riaperti i termini. 
I Servizi comunali deputati provvederanno ad effettuare i controlli successivi in ordine alla veridicità delle attestazioni. Le modalità di consegna dei voucher saranno comunicate a ogni singolo richiedente via sms o telefonicamente a seguito dell’avvenuta ammissione al beneficio. Info: buonispesa@cittadicastello.gov.it Tel. 075/9002686 PEC: comune.cittadicastello@postacert.umbria.it

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Prefettura Perugia: il primo aprile effettuati 1627 controlli, registrate 65 violazioni

Si informa che le persone controllate nella giornata del 1° aprile, ai fini delle verifica dell’osservanza nel territorio di questa provincia delle misure di contenimento per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, sono state 1.627

I controlli hanno portato alla contestazione di 65 violazioni nei confronti dei trasgressori, che come noto, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto legge 19/2020, sono adesso punite con la sanzione amministrative pecuniaria che va da 400 a euro 3.000.

Una persona denunciata per falsa attestazione ai sensi degli art. 495 496 c.p. e 2 per altri reati.

Nella stessa giornata sono stati anche controllati 697 esercizi commerciali.

Particolare attenzione è prestata dalle Forze di Polizia ai supermercati e agli esercizi commerciali, per assicurare l’ordinato svolgimento delle relative attività.

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Emergenza da Covid-19: Sogepu distribuirà dividendi per circa 300 mila euro tra i Comuni soci per spingere la ripresa economica e sociale del comprensorio

Sogepu distribuirà tra i Comuni soci circa 300 mila euro di dividendi per sostenere la ripresa economica e sociale del comprensorio dell’Alta Valle del Tevere, alle prese con la sfida dell’emergenza da Covid-19.
“Dopo gli sforzi fatti in queste settimane per arginare il contagio del Coronavirus, saremo tutti chiamati a dare il meglio di noi per ripartire insieme, ognuno secondo le proprie possibilità, e Sogepu farà la sua parte – afferma l’amministratore unico Cristian Goracci – mettendo a disposizione dei cittadini l’intero utile del bilancio 2019, che verrà chiuso nelle prossime settimane con il miglior risultato finanziario di sempre”.
“Mentre continuiamo a tenere alta la guardia al fianco delle amministrazioni locali nell’adozione delle misure di emergenza decise dal Governo e, in ultimo, dalla Regione con l’ordinanza del 30 marzo sui servizi di raccolta dei rifiuti – sottolinea Goracci – diamo un segnale di responsabilità come società partecipata espressione del territorio, affidando alle comunità del comprensorio i frutti di una gestione che da sei anni è caratterizzata da fatturati e utili in aumento, specchio della crescita della operatività e della competitività dell’azienda”.
Come azionista di maggioranza, Città di Castello sarà destinataria della parte maggiore dell’utile dell’esercizio 2019, che dopo l’approvazione del bilancio consuntivo da parte dell’assemblea dei soci sarà ripartito in proporzione alle quote detenute dai Comuni.
“Sogepu dimostra ancora una volta di rappresentare una risorsa fondamentale per Città di Castello e per i Comuni soci, non solo come partner affidabile per la gestione dei servizi di igiene urbana, ma anche come valido supporto all’azione di governo rivolta a cittadini”, osserva l’assessore all’Ambiente del Comune tifernate Massimo Massetti, nell’evidenziare che “la distribuzione dei dividendi è un gesto di attenzione e responsabilità importante da parte dell’azienda, che come amministrazione comunale valorizzeremo investendo queste risorse per sostenere famiglie e imprese”.
“In queste settimane abbiamo potuto toccare con mano quanto i sindaci dell’Altotevere e gli amministratori della Regione non si siano sottratti alle loro responsabilità e siano in prima linea nell’inedita e gravosa sfida a cui sono stati chiamati”, rileva Goracci, che, nel ringraziare i rappresentanti istituzionali per il loro operato, ribadisce “la piena disponibilità dell’azienda a continuare a collaborare su tutti i fronti nell’interesse dei cittadini”.
Nella giornata di oggi Sogepu consegnerà all’Asp Muzi Betti di Città di Castello, che ospita 90 anziani, un termometro a infrarossi professionale, insieme a un’ulteriore fornitura di 30 mascherine, dopo le 200 donate nei giorni scorsi con 200 flaconi di gel disinfettante.

Città di Castello, 02.04.2020

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Citta’ di Castello: un arresto per lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale

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Prosegue l’attività dell’Arma dei Carabinieri, quotidianamenteimpegnati nelle verifiche del rispetto delle prescrizioni imposte dal Governo in relazione all’emergenza Covid-19. Attività che, sebbene iniziata da diverse settimane con moltissime persone controllate nel comprensorio dell’Alto Tevere e numerose sanzioni comminate da parte dei Carabinieri della Compagnia di Città di Castello, continua ad essere svolta con ragionevole buon senso e spirito collaborativo nei confronti dei cittadini.
Avviene peròche non sempre i controlli, sebbene ormai di routine, vengano accettati dalle persone che continuano a spostarsi sul territorio.
Proprio nel pomeriggio di ieri, infatti, i Carabinieri della Stazione di Città di Castello, hanno fermato una persona che si spostava a piedi nella centralissima via A. Diaz, chiedendone i documenti. Questi, in maniera improvvisa ed imprevedibile, però, ha dapprima sputato, incomprensibilmente, in viso ad uno dei due Militari, dandosi quindi ad una precipitosa fuga. Tentativo non riuscito poiché, dopo qualche istante di naturale incredulità rispetto a tale reazione, i due Carabinieri hanno immediatamente raggiunto l’uomo che alla richiesta di spiegazioni, ha reagito brandendo un attrezzo multifunzione munito di lama, con cui ha tentato di colpire ad un fianco uno dei Militari, raggiungendolo tuttavia alla mano sinistra e procurandogli una lieve ferita. L’aggressore, quindi, successivamente identificato in un 48enne pregiudicato del posto, è stato immobilizzato grazie all’intervento di un altro equipaggio dell’Aliquota Radiomobile del NORM della Compagnia dei Carabinieri.
Tratto in arresto per i delitti di lesioni dolose, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nella mattinata odierna sarà processato con rito direttissimo.
Per i due Militari intanto, medicati presso il locale pronto soccorso, la prognosi è di cinque giorni per quello ferito alla mano, mentre per il Militare colpito dallo sputo, è stato attivato un protocollo sanitario finalizzato all’esclusione di eventuali agenti patogeni.

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Emergenza coronavirus. Il sindaco: “zero positivi ma non abbassiamo la guardia. Stiamo a casa fino alla revoca delle misure restrittive”

“Ieri per la prima volta zero positivi ed un guarito. Questa tendenza si conferma dopo i due positivi di mercoledì e martedì. Il dato ci consente di dire che la politica di contenimento degli operatori sanitari e dei cittadini sta dando i suoi effetti. Voglio ringraziare chi fornisce i dati quotidianamente: la dottoressa Felicioni, la dottoressa Pasquale e la dottoressa Pazzaglia. Gli zero positivi sono una speranza ma non vogliono dire niente di definitivo. Quello che è vero oggi non è vero domani. Anche questa mattina mi dicono che c’è troppa gente in giro e quindi invito ai cittadini a stare a casa e rispettare le misure restrittive. I ricoverati sono 35 di cui 7 in terapia intensiva, la residenza Muzi Betti sta realizzando due camere grigie che consentiranno di mettere in sicurezza la struttura in caso di contagi. Ringrazio presidente, CDA ed operatori e ricordo che Sogepu ha fatto un’altra importante donazione in mascherine e termometri ed ha iniziato una raccolta differenziata particolare per chi sta in quarantena. La ditta Anastasis, le Città del Tabacco attraverso il presidente, il sottoscritto e il direttore hanno deciso di fare una donazione, anche i consiglieri comunali tifernati, coordinati dalla presidente Mencagli hanno fatto la loro parte. Purtroppo i cimiteri sono chiusi: questa chiusura sta nelle misure del Governo, è una decisione nazionale e ci dobbiamo attenere, occorre avere pazienza fino al 13 aprile. Fino ad allora non dobbiamo abbassare la guardia. Ora più che mai stiamo a casa, sperando che questo incubo finisca presto”.

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