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Scomparsa madre sindaco Luciano Bacchetta – il cordoglio del PSI tifernate, delegazione Giunta, Gruppo Consiliare e dell’Onorevole Riccardo Nencini

“All’amico Luciano, al compagno di partito, al sindaco di Città di Castello, ai fratelli Roberto e Luca, vogliamo esprimere le più sentite condoglianze per la scomparsa dell’amata mamma Dina. Nella consapevolezza che ogni parola, ogni frase e pur sentite manifestazioni di vicinanza potranno mai mitigare il dolore che si prova in questi momenti che la vita riserva ad ognuno di noi vogliamo comunque ribadire affetto e cordoglio a Luciano, ai fratelli e alla famiglia. Forza Luciano ti vogliamo bene.” E’ quanto dichiarato dal Segretario del Psi tifernate, Marco Mearelli a nome di tutte le componenti del partito, della delegazione Psi di giunta, gli assessori Massetti e Carletti e del gruppo consiliare (Morani, Masciarri, Croci, Calagreti, Schiattelli e Bartolini)  in riferimento alla notizia della scomparsa della signora, Dina Ciribilli, madre del sindaco, Luciano Bacchetta. Al cordoglio del Psi tifernate si unisce anche il senatore, Riccardo Nencini, già segretario nazionale del partito: “con un abbraccio davvero stretto Luciano. Ma questo dolore ti renderà solo più forte”, ha scritto Nencini in un messaggio inviato al sindaco.

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Scomparsa madre Bacchetta, il cordoglio di Mons Cancian

“Esprimo le mie più vive condoglianze al sindaco Luciano Bacchetta e ai fratelli Roberto e Luca,  per la morte della loro mamma Dina. L’ho conosciuta specialmente in questi ultimi anni di dura sofferenza portata con dignità e fede. Come quelli che l’hanno conosciuta, ho apprezzato la sua testimonianza esemplare di donna, lavoratrice, moglie, mamma e nonna. È stata vicina alla comunità civile e cristiana in modo discreto, positivo e sofferto, dando il suo contributo. La ringraziamo, chiedendo al Signore l’eterna gioia del Paradiso. Condoglianze anche ai suoi cari nipoti.” E’ quanto dichiarato dal Vescovo di Città di Castello, Monsignor, Domenico Cancian, in riferimento alla notizia della scomparsa della signora, Dina Ciribilli, madre del sindaco, Luciano Bacchetta.  

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Morte Dina Ciribilli, madre del Sindaco Bacchetta, il cordoglio delle istituzioni

Vicinanza e cordoglio per la scomparsa dell’amata madre del Presidente della Provincia di Perugia Luciano Bacchetta, Dina Ciribilli, è espressa a nome del Consiglio provinciale e dal vicepresidente Sandro Pasquali: “Una perdita acuita dai momenti dolorosi che le nostre città stanno vivendo a causa del Covid-19 che limitano i gesti e le esequie. Un lutto che addolora, ben conoscendo l’affetto profondo che univa Luciano, i suoi fratelli Roberto e Luca e l’intera famiglia alla cara mamma. Non possiamo quindi che stringerci intorno a loro con affetto e profondo rispetto”. Alle sentite parole del vicepresidente Pasquali si uniscono quelle del Direttore Generale Stefano Mazzoni a nome dei dipendenti della Provincia di Perugia e dell’Ufficio stampa dell’Ente.

Anche la redazione di Primo Piano si unisce al cordoglio del sindaco Bacchetta per la perdita della carta madre

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Covid 19: facce da Misericordia


Quest’immagine è stata ricavata collezionando 44 primissimi piani dei nostri operatori che si sono avvicendati in Misericordia di Arezzo nell’arco di 12 ore, di un giorno qualsiasi tra questi. Con un unico messaggio, per tutti.

Quarantaquattro primi piani “mascherinati” come si conviene e nell’unico modo in cui gli sia attualmente consentito di stare così vicini l’uno all’altro: in foto composizione!
Lo fanno, di essere qui – tutti, a ogni livello – per sostenere i nostri servizi alla collettività più specifici del periodo, quelli cioè messi in campo per assicurare l’assistenza alla popolazione durante la pandemia da Covid19: il camper sanitario, i tamponi a domicilio, quelli per strada nelle postazioni drive-through, l’ambulanza RomeoCovid 104 per sospetti e positivi Covid, quella CMR-Covid alto-biocontenimento dedicata a pazienti Covid19 critici, spesa e/o farmaci a domicilio ecc.
L’hanno fatto e continuano a farlo – sia in proprio sia in collaborazione con istituzioni e altre associazioni – per mantenere anche la normale efficacia degli altri servizi possibili, perfino quell’emergenza territoriale più “consueta”, come possono esserlo malori di altra natura, incidenti stradali, infortuni ecc… affinché cioè non venga mai meno il soccorso, neppure adesso che tutto il sistema sociosanitario è pesantemente impegnato nello sforzo aggiuntivo per contrastare le conseguenze dell’epidemia.
Lo fanno ogni 24 ore, giorno e notte, festivi e prefestivi come i feriali… sempre.
Ottantotto (88) occhi – quanti sono i tasti di un pianoforte – per intonare una unica melodia.
E sono tutti insieme – come in questa immagine – volontari, dipendenti, collaboratori, dal Governatore agli amministrativi, da chi si incarica delle pulizie dei locali a quelli per la manutenzione sui mezzi e per la sanificazione di interni e apparati. Nonché dirigenti e il correttore spirituale. Passando naturalmente per i soccorritori di ogni livello, gli autisti, gli infermieri. Nessuno escluso.
Tranne per il fatto che in una sola immagine non potevano venir ritratti tutti: ci sono poi infatti quelli degli altri turni, nonché chi ha diritto e necessità di restare chiuso in casa ma magari – ne siamo certi – vorrebbe essere anche lui/lei qui.
Ecco: sappiate che ci siete. Siete qui con quelli di questa foto, ogni momento. E ogni momento fa sentire la vostra mancanza. E anche così, col pensiero fisso di rivedervi presto tra noi, ci aiutate a superare questi giorni così difficili.
È lo stesso segnale che inviamo a tutti i nostri concittadini: RESTATE IN CASA, voi che dovete e potete. Veniamo noi a trovarvi, se e quando ce n’è bisogno.
Non sappiamo se davvero “andrà tutto bene”. Ma il meglio che possa succedere accadrà davvero solo se farete la vostra parte, come noi la nostra. Solo se ci aiuterete ad aiutarvi.
Fatelo, per favore. E avrete fatto la cosa giusta.

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Altri due cittadini residenti nel Comune di Umbertide positivi al Covid-19, comunicato il primo umbertidese guarito

“Il Dipartimento prevenzione-Servizio igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 1 questa sera ci ha informato di altre due persone residenti nel Comune di Umbertide positive al Covid-19 – a darne notizia è il sindaco Luca Carizia – I soggetti, già sottoposti a sorveglianza sanitaria, si trovano in isolamento domiciliare. Alla data odierna, dei nostri concittadini positivi tre sono ricoverati in strutture ospedaliere della nostra regione idonee alle loro cure e sedici (di cui due domiciliati in altri Comuni) sono in isolamento domiciliare”.“Inoltre – continua il sindaco -le autorità sanitarie hanno comunicato che uno dei primi nostri concittadini risultati positivi al Coronavirus ha fatto il doppio tampone di controllo ed è risultato negativo in entrambi i casi. È una bella notizia che in questi giorni di emergenza ci fa tornare un po’ il sorriso. Un pensiero particolare di affetto va ancora una volta alla famiglia del nostro concittadino che a causa del Covid-19 non ce l’ha fatta, agli umbertidesi colpiti dal virus, a chi si trova in sorveglianza sanitaria e alle persone a loro più care. Può sembrare una frase ripetuta più è più volte, ma l’unica cosa che dobbiamo fare è non abbassare la guardia: sono giorni cruciali e dobbiamo tenere alta l’attenzione sui nostri comportamenti quotidiani per vincere la guerra contro il coronavirus. Un saluto a tutti voi e forza. Ne usciremo tutti più forti e uniti”.

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Circolare del Prefetto Sgaraglia a Sindaci ed Associazioni di categoria sulla sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi e validità delle autorizzazioni di Polizia in conseguenza dell’emergenza da Covid-19

Il Prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, ha inviato in data odierna una circolare ai Sindaci ed alle Associazioni di categoria per richiamare l’attenzione su alcune disposizioni del recente decreto legge 17 marzo 2020 n. 18 che hanno effetti sui termini dei procedimenti amministrativi e sulla validità delle autorizzazioni di polizia.
In particolare, è stata evidenziata la sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi pendenti alla data del 23 febbraio scorso – giorno in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza – o successivamente a tale data, nonché la proroga al 15 giugno p.v. del periodo di validità dei provvedimenti amministrativi già scaduti o destinati a scadere nel periodo compreso tra il 31 gennaio ed il 15 aprile p.v..


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Incendio a Cerbara: intervento congiunto Polizia Municipale e Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza dell’abitazione

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In data odierna, personale del Comando del Corpo di Polizia Municipale coordinata dal Comandante Joselito Orlando, è intervenuto nei pressi della frazione di Cerbara, dove veniva segnalato un incendio in una abitazione. Congiuntamente ai vigili del fuoco del distaccamento tifernate i vigili hanno collaborato alla messa in sicurezza della situazione. La struttura e’ stata dichiarata dai vigili del fuoco inagibile: sul posto sono intervenuti anche tecnici ed operai comunali. Illeso l’occupante dell’abitazione.

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La famiglia Inghirami dona 500 mascherine al comune, il ringraziamento del sindaco anche a chi dona in forma anonima

Questa mattina abbiamo ricevuto le prime 500 mascherine donate dalla ditta Ingram e realizzate nello stabilimento di San Giustino. Ringraziamo la Famiglia Inghirami per la vicinanza alla comunità Sangiustinese. Le mascherine, sono un presidio importante per coprirsi quanto meno naso e bocca ogni volta che dobbiamo recarci fuori dalle nostre abitazioni per le necessità irrimandabili. Le mascherine saranno distribuite dalla Protezione Civile di San Giustino agli esercizi commerciali ancora aperti che ne potranno fare dono a tutti i cittadini. Colgo l’occasione per ringraziare anche la ditta Kemon che ci ha fornito gratuitamente il detergente disinfettante per le mani. Anche questo presidio è molto importante come precauzione per contenere la diffusione del virus. Inoltre ringrazio anche tutte le imprese che nell’anonimato sono vicine all’ospedale di Città di Castello con dominazioni in denaro.

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Covid 19: PD “arrivano gli aiuti alimentari, sostegno concreto per chi e’ in difficolta’”

“Il Comune di Sansepolcro ha a disposizione 83000 euro decretati dal Governo per aiutare persone e famiglie in momentanea difficoltà economica a causa della situazione creata dal Covid-19. Una concreta possibilità, un ristoro che può essere utilizzato e per questo va pubblicizzato con ogni mezzo”. Queste le parole del Capo Gruppo di Pd-InComune, Andrea Laurenzi, che prosegue “Io avevo proposto un percorso diverso, come in tanti comuni fanno, cioè quello di erogare buoni spesa da utilizzare negli alimentari della città, presidi che stanno fornendo un grandissimo servizio. Il buono pasto poi avrebbe riconosciuto, a chi si trova in una momentanea situazione di bisogno, e che probabilmente non è abituato ad utilizzare certi tipi di servizi, dignità e soggettività: il negoziante che ora è chiuso, il cameriere che non sta lavorando, il rappresentante fermo potrebbero utilizzare il buono pasto per comperare nello specifico la cosa che a loro più serve in questo momento. Questa linea non è passata e si è optato per la somministrazione di pacchi alimentari, con il prezioso aiuto della Caritas”. La scelta compiuta dall’amministrazione è in linea con il decreto, ma avremmo preferito che ci fosse una riflessione sull’erogazione dei buoni spesa che garantiscono maggiore riservatezza, il rispetto delle esigenze e della dignità di ogni singola persona che conosce le proprie necessità e i propri bisogni. Inoltre, questa modalità poteva dare ossigeno, anche ai piccoli negozi che n questo momento sono un presidio importante per alcune zone della città. Ci auspichiamo che l’amministrazione possa, in futuro, valutare queste proposte e accoglierle.
Concludiamo ringraziando i volontari che sono in prima linea in questa emergenza a che si stanno organizzando per la preparazione e la distribuzione dei pacchi.

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L’Amministrazione Comunale risponde sui servizi sanitari nel Comune di Umbertide

L’attenzione dell’Amministrazione Comunale è sempre stata alta nei confronti dei servizi sanitari del nostro nosocomio. A maggior ragione lo è in questa situazione emergenziale che ci vede coinvolti. Proprio questa gravissima emergenza, ci impone di dedicare tutte le energie possibili all’assistenza della popolazione in tutti i suoi aspetti, quali quello sanitario, sociale, psicologico e logistico. Certamente passata la fase emergenziale sarà nostra cura confrontarci nelle scelte sanitarie della Usl Umbria 1 per mantenere l’alta efficienza dei servizi sanitari ed in tal senso abbiamo già avuto le dovute rassicurazioni.

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Coronavirus, 226 nuovi casi e 22 decessi in Toscana. 5.499 i contagi dall’inizio

Sono 226 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani; e 22 i nuovi decessi. Oggi torna a scendere il trend dei nuovi casi positivi (ieri erano stati 406). Continua invece a salire il numero di decessi: 22, rispetto ai 15 di ieri e ai 9 del giorno precedente, 1 aprile. Molto contenuto l’aumento di ricoveri (+7 rispetto a ieri); e nelle terapie intensive si registra un diminuzione di 7 unità. Aumentate di molto le guarigioni cliniche (da 166 a 216), e anche quelle virali (da 50 a 84).

Ad oggi sono dunque 5.499 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. 84 sono finora le guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 216 le guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 290 i decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 4.909. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: nella quasi totalità dei casi, si tratta infatti di persone che avevano patologie concomitanti.

Questi i 22 decessi registrati in Toscana nelle ultime 24 ore, che vanno ad aggiungersi ai 268 registrati fino a ieri, per un totale di 290 decessi dall’inizio dell’epidemia. Con l’indicazione di sesso, età, comune di domicilio: F, 87, Seravezza; M, 82, Carrara; M, 57, Pontremoli; F, 79, Castelnuovo Magra; M, 74, Porcari; M, 91, Massa; M, 78, Massarosa; F, 83, Cascina; M, 67, Firenze; M, 74, Firenze; F, 94, Firenze; M, 88, Pistoia; F, 88, Pescia; M, 88, Montecatini Terme; M, 82, Pescia; F, 87, Prato; F, 87, Prato; F, 78, Prato; F, 83, Bucine; M, 81, San Quirico d’Orcia; F, 84, Arcidosso; F, 66, Abbadia San Salvatore.

Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 1.437 (ieri erano 1.430), di cui 288 in terapia intensiva (ieri erano 295).

Questi i numeri che fotografano la situazione toscana a venerdì 3 aprile, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute, e come verranno comunicati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Di 5.499 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 1.543 Firenze, 361 Pistoia, 323 Prato (totale Asl centro: 2.227), 843 Lucca, 644 Massa-Carrara, 519 Pisa, 307 Livorno (totale Asl nord ovest: 2.313), 264 Grosseto, 337 Siena, 358 Arezzo (totale sud est: 959).

Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 44.460 tamponi, su 38.772 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente). Solo nelle ultime 24 ore, sono stati fatti 3.736 tamponi. Questo aumento si deve al fatto che il numero di laboratori impegnati nel processare i tamponi è ancora salito. Attualmente i laboratori sono 13: ai tre laboratori di microbiologia e virologia delle tre aziende ospedaliero universitarie di Careggi, Pisa e Siena, in funzione dall’inizio di febbraio, negli ultimi giorni se ne sono aggiunti infatti altri 10: Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), i laboratori di Arezzo e Grosseto (Asl sud est), Livorno, Lucca e 2 a Massa (Asl nord ovest), Prato (Asl centro), Meyer, più un laboratorio privato.

Dal monitoraggio giornaliero sono invece 14.785 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 7.010 nella Asl centro, 6.351 nella Asl nord ovest, 1.424 nella Asl sud est.

Le informazioni sui singoli casi saranno fornite dagli uffici stampa delle aziende sanitarie, nel rispetto della privacy, con successivi comunicati stampa o per telefono.

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“InFormaBimbi” partle l’iniziativa promossa dall’asilo “Gattonando” di Pistrino.

Per restare in contatto con i bambini e i genitori all’indomani della chiusura della struttura gli operatori dell’asilo hanno promosso una pagina Facebook e il canale YouTube “InFormaBimbi”, dove sono a disposizione e fruibili liberamente da tutti video, audiolibri, fiabe parlate realizzate sia dal personale dell’asilo che dai ragazzi del servizio civile e dagli stessi genitori.

Il fine è quello di garantire la continuità del rapporto con le famiglie fornendo un ausilio ai genitori per realizzare in casa giochi, passatempi e le attività ricreative più varie. L’obiettivo è anche quello di aiutare i bambini a conoscere il problema che stiamo attraversando (cosa è il coronavirus è spiegato per esempio attraverso una fiaba) e a vincere la paura.

Questo è il link del canale you tube:

https://www.youtube.com/channel/UCmagi0LxoljpnIh5y7VXCNg

questa la pagina fb:

https://www.facebook.com/Informabimbi-112898313672866/
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Coronavirus: “sanità privata al servizio della salute pubblica” – Bori e Bettarelli (Pd): “non solo le cliniche, anche laboratori e diagnostica lavorino per l’emergenza”

I consiglieri Tommaso Bori e Michele Bettarelli (Partito democratico)
ritengono che la Giunta regionale si sia “dimenticata di affrontare il tema
della diagnostica e dei laboratori di analisi privati, da mettere al servizio
del sistema pubblico”. Per Bori e Bettarelli “la Giunta sceglie di non
esercitare le proprie prerogative e lasciar regolare tutto alla legge del
mercato, per cui chi ha di più può permettersi di meglio”.

(Acs) Perugia, 3 aprile 2020 – “Oggi, a più di mese dal primo caso di
Coronavirus in Umbria, dopo che per assurdo gli operatori sanitari del
comparto privato, circa 400, stavano per essere messi in cassa integrazione
nonostante la pandemia in corso, la Regione Umbria ha finalmente annunciato
l’accordo con cliniche private, che prevede l’utilizzo di spazi della
sanità privata ai fini dell’accoglienza di pazienti Covid in via di
guarigione e pazienti no-covid, liberando così posti negli ospedali
pubblici”. Lo sottolineano i consiglieri regionali Tommaso Bori e Michele
Bettarelli (Pd), secondo i quali però “la Giunta si è dimenticata di
affrontare un tema non da poco, ovvero quello della diagnostica e dei
laboratori di analisi privati da mettere al servizio del sistema
pubblico”.

“Conosciamo ormai tutti bene – aggiungono i consiglieri di minoranza – il
ruolo chiave dei tamponi per la diagnosi relativa al Covid-19 e quello dei
test anticorpali nell’ambito del solo orientamento diagnostico, in attesa
del miglioramento della loro sensibilità e della validazione ufficiale.
Dalla presidente Tesei e dall’assessore Coletto, nel corso dell’ultima
conferenza stampa, abbiamo sentito annunci sul tema e promesse sui numeri
mirabolanti di test che sarebbero stati effettuati; ma sempre e solo annunci
e promesse sono rimasti, traditi nei fatti e nelle cifre ancora troppo basse.
Pertanto ci lascia fortemente perplessi scoprire che ad oggi né la parte
diagnostica né quella laboristica sono oggetto di un accordo tra la Regione
e la sanità privata: quando il pubblico abdica al suo ruolo di governo si
generano storture a danno della salute collettiva”.

Secondo Bori e Bettarelli “ne è un esempio il cortocircuito prodotto
dall’assessorato alla Sanità, per cui in Umbria il sistema sanitario
regionale non è messo nelle condizioni di poter effettuare tamponi e test
alle categorie più esposte, anche se era stato garantito un percorso
prioritario mai realizzato. Allo stesso tempo un cittadino, fuori da ogni
protocollo, ha la possibilità di rivolgersi direttamente e in maniera
autonoma a tutti i laboratori privati ed eseguire test Covid-19 a pagamento,
senza sospetto diagnostico o link epidemiologico. In questo momento i
soggetti più a rischio, come gli operatori sanitari e i lavoratori dei
servizi essenziali, o i soggetti più fragili, come gli anziani e le persone
con più patologie, dovrebbero essere i primi ad essere tutelati dalla
Regione. In Umbria la Giunta sceglie di non esercitare le proprie prerogative
e lasciar regolare tutto alla legge del mercato per cui chi ha di più può
permettersi di meglio”.

“Noi – rimarcano i consiglieri Pd – la pensiamo diversamente: sia gli
ambulatori di diagnostica che i laboratori analisi del comparto privato
dovrebbero pertanto partecipare e sostenere, a seconda delle competenze e
delle strumentazioni, gli sforzi della sanità pubblica. Andando a svolgere
il ruolo di valvola di sfogo per il sistema sanitario regionale, messo sotto
pressione dal Coronavirus. Le scelte o, peggio, la mancanza di scelte della
Giunta Tesei sono un qualcosa di molto lontano dalla nostra storia e dai
nostri valori, su cui è fondato il sistema sanitario regionale pubblico ed
universalistico. Stupisce pure il fatto che è anche l’esatto opposto di
quello che sta accadendo nella Regione d’origine dell’assessore alla Sanità
Coletto, il Veneto, in cui lo sforzo sanitario per contenere l’epidemia è
massimo proprio nell’effettuare quanti più test e tamponi possibile, anche
chiedendo al privato di fare la propria parte per la salute pubblica”.

Tommaso Bori e Michele Bettarelli ricordano poi che “il ministro della
Salute, Roberto Speranza, ha recentemente riferito alle Camere riunite in
seduta comune, considerando la discussione non come un appuntamento rituale o
una formalità da adempiere per dovere d’ufficio, ma un momento di
ragionamento condiviso da cui trarre spunti e scelte utili per un’azione
comune di contrasto alla pandemia. Ciò ribadisce la bontà di quello che noi
stiamo cercando di fare fin dall’inizio ovvero una limpida dialettica che
favorisca un clima politico positivo ed unitario, al fine di superare questo
passaggio difficilissimo della nostra storia regionale. Unità e coesione
sociale sono la sfida che ci poniamo e riteniamo indispensabili in queste
condizioni”.

“Avremmo apprezzato – concludono – da parte dell’assessore alla Sanità,
Luca Coletto la stessa visione del ministro Speranza, ma così non è stato:
animati dallo spirito di collaborazione nell’affrontare l’emergenza sanitaria
abbiamo più volte sollecitato la Regione Umbria attraverso atti e proposte
sulla necessità di mettere la sanità privata al servizio della salute
pubblica. Lo ribadiamo anche in questa occasione”.

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Prorogate fino al 13 aprile la sospensione dei mercati settimanali e di spettacoli viaggianti e la chiusura al pubblico dei cimiteri comunali

Nella giornata odierna il sindaco Luca Carizia ha firmato una ordinanza sindacale con cui vengono prorogate fino al 13 aprile alcune misure prese precedentemente per contenere il contagio epidemiologico da virus Covid-19.
Restano sospesi i mercati settimanali e le autorizzazioni allo svolgimento di spettacoli viaggianti e i cimiteri comunali rimarranno chiusi al pubblico fino alla data sopra riportata.
Come stabilito dell’ordinanza precedente sarà garantita, comunque, l’erogazione dei servizi di ricevimento, inumazione, tumulazione, delle salme e delle ceneri in base alle ordinarie disposizioni, ammettendo la presenza per l’estremo saluto di un limitato numero di familiari.

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Nascite record a Piosina: 43 nuovi nati negli ultimi 5 anni, 3 in poco meno di 10 giorni

Nascite record a Piosina: la gioia del parroco Don Giorgio Mariotti che in questo arrivo di “cicogne” da guinness dei primati intravede una luce di speranza in un momento difficile che l’Italia sta attraversando. In poco meno di dieci giorni sono venuti alla luce tre nuovi “cittadini” tifernati, due femminucce, Serena e Mia ed un maschietto, Achille. Fiocchi rosa ed azzurri a ripetizione che non sono certo passati inosservati nella comunità di Piosina alla periferia della zona industriale di Città di Castello. “Cari amici, in questo tempo un po’ particolare per non dire “strano”, tante notizie non sempre belle ci arrivano a casa. Quello che sentiamo e vediamo di tante persone che operano il bene, tuttavia ci da tanto conforto e tanta speranza. Ci sono però altre notizie che ancora di più ci fanno vedere la vita con occhi diversi, sereni, belli, con visi sorridenti e luminosi. Sono della vita che nasce! Si, Dio non ci ha abbandonato.” E’ quanto dichiarato dal parroco di Astucci-Cagnano-Lerchi-Piosina, Don Giorgio Mariotti, in un breve messaggio ai fedeli e parrocchiani in questi giorni di Coronavirus. “Proprio in queste settimane – prosegue con soddisfazione Don Giorgio – sono nate due bambine, Serena, Mia ed un bambino Achille, nella parrocchia di Piosina. Ecco che la vita continua, Dio ci ha mandato la sua “fotografia”. “Vorrei mettere in risalto anche il fatto che proprio a Piosina negli ultimi cinque anni sono nati 43 bambini. Questo comporta una percentuale molto alta rispetto alla percentuale media in Italia. Percentuale che se venisse applicata all’Italia sarebbe di 750 mila nascita in un anno e che invece sappiamo scendere, purtroppo, a 435 mila nell’anno passato. Siamo dunque doppiamente pieni di gioia e speranza perché siamo nati per non morire più, questo la fede ci dice e quindi più saremo e più festa sarà in cielo”, ha concluso Don Giorgio Mariotti che vuole condividere questi lieti eventi con Laura, Matteo, Sara, Massimiliano, Serena e Andrea i genitori dei tre nuovi arrivati.

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Montone – Coronavirus, i buoni spesa del Comune per le famiglie in difficoltà economica

Un aiuto concreto e immediato alle famiglie e alle persone in difficoltà per l’emergenza coronavirus.

Anche il Comune di Montone si è attivato per fornire ai propri cittadini, ai sensi dell’ordinanza n. 658 dello scorso 29 marzo del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, strumenti di sostegno economico per l’acquisto di generi alimentari, sotto forma di buoni spesa.

Al momento l’amministrazione dispone di euro 10.898,49 di buoni, utilizzabili unicamente per l’acquisto di generi di prima necessità.

Nell’avviso pubblicato dal Comune si precisa che i destinatari dell’intervento sono le persone e le famiglie, residenti nel territorio comunale, in condizione di assoluto e/o momentaneo disagio socio-economico, a causa dell’eccezionalità dell’emergenza Covid-19, e temporaneamente impossibilitati a soddisfare le primarie esigenze di vita, anche a seguito delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in corso.

L’ammontare dei ‘buoni spesa’ sarà definito a seconda della composizione del nucleo familiare: da 150 euro a persona fino ad un massimo di 600 euro. Tra le condizioni richieste, per accedere al beneficio è presente quella di non percepire altri redditi da lavoro dipendente pubblico o privato e non essere titolare di pensioni da lavoro, oltre che non avere giacenza bancaria/postale superiore a 10 mila euro alla data del 29 marzo 2020.

L’istanza per il buono pasto dovrà pervenire al Comune entro il 16 aprile, tramite l’apposito modello di autocertificazione, che potrà essere inviato alla mail comune.montone@postacert.umbria.it o consegnato a mano all’ufficio protocollo del Comune di Montone, rivolgendosi prima al presidio del Gruppo di Protezione Civile.

“Abbiamo lavorato intensamente con i nostri dipendenti – riferisce il sindaco Mirco Rinaldi – per attivare e trovare la soluzione con le modalità migliori per distribuire queste nuove risorse nel territorio. Un intervento diretto verso chi ha assoluta e reale necessità di fondi per fare la spesa, in grado di garantire i pasti alle persone che per svariati motivi, in questa grave crisi sanitaria, si sono trovate senza liquidità. Vorrei sottolineare che per scegliere gli operatori economici abbiamo fatto un avviso pubblico, al quale possono partecipare solo gli esercizi del territorio comunale”.

L’amministrazione ha infatti provveduto a pubblicare un avviso per individuare operatori economici locali disposti ad accettare, per l’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità, i buoni spesa rilasciati dal Comune. La manifestazione di interesse dovrà pervenire, redatta su apposito modello, entro lunedì 6 aprile, ore 12, tramite il seguente indirizzo PEC:comune.montone@postacert.umbria.itL’esercente che aderirà a questa iniziativa potrà concedere ulteriori sconti sugli acquisti a favore dei beneficiari dei buoni. Sarà dato rilievo alla scontistica in più sul sito istituzionale dell’Ente.

“La nostra priorità – commenta Sara Volpi, assessore comunale ai servizi sociali – è stata quella di indirizzare questa tipologia di contributo a coloro che fino a ieri tiravano avanti l’economia e che, oggi, l’emergenza da coronavirus ha messo in seria difficoltà. Chiediamo a ognuna di queste persone di farsi avanti. Ogni istanza arrivata verrà valutata con il massimo della riservatezza e professionalità dai nostri uffici. Speriamo, inoltre, che vengano assegnate altre risorse, così da aiutare più persone possibile”.

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Secondi (ass.re sicurezza) “opera forze dell’ordine encomiabile, tante le iniziative di solidarietà”

“Un grazie per la dedizione e la professionalità con cui il corpo di Polizia Municipale e le forze dell’ordine stanno gestendo questo periodo di grande emergenza. Commosso dalla partecipazione solidale, di cittadini e associazioni, che stanno raccogliendo fondi in favore di enti e persone in difficoltà. Prosegue l’iniziativa portata avanti da “i fiori di lilla” dal titolo #iorestoacasa. Invito tutti i bambini ad inviarci una foto con il loro disegno, al termine del concorso, premieremo l’opera più bella”

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Emergenza coronavirus. Dichiarazione del sindaco: “4 positivi, un guarito, buoni spesa telefonate 075 9002686”

“Abbiamo 4 positivi in più domiciliati, e un guarito, il terzo, per cui i positivi sono 83 più un domiciliato. Ci sono 35 ricoverati in ospedale, non tutti di Città di Castello di cui 7 in terapia intensiva. La procedura legata alla fine della malattia è connessa all’effettuazione di tamponi che certifichino l’assenza del virus. Molti sono alla conclusione del percorso e speriamo che quanto prima diventino negativi. I nuovi casi sono legati alle quarantene in atto e rinnovo l’invito a rispettare le prescrizioni perché i nuovi casi sono legati a prima del distanziamento sociale. Diamo indicazioni sui buoni spesa: c’è un provvedimento degli uffici in corso per distribuire il contributo tra coloro che hanno fatto richiesta, telefonando allo 075 9002686 dalle 8 di mattina alle 20,00 di sera. Ci sono 16 linee, quindi provate. Chiedo a chi non ne ha bisogno di non tentare di utilizzarli, lasciamoli a chi ne ha veramente bisogno. Non è il momento dei furbetti, aiutiamo chi è nel disagio. Ringrazio le forze dell’ordine: ieri c’è stata una brutta vicenda che ha riguardato i Carabinieri. A loro va la mia grande solidarietà umana, un braccio, esteso a tutte le forze dell’ordine. Ultimo ringraziamento agli infermieri che lavorano sul territorio in primissima linea. Grazie, state lavorando bene con impegno e serietà. Per vincere questa battaglia c’è bisogno di tutti, dell’impegno di tutti e del senso di responsabilità di tutti”.

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