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Biblioteca “virtuale” a disposizione di tutti. Basta un click per navigare fra libri italiani e stranieri

In questo periodo di emergenza per il COVID-19, in osservanza ai disposti dei decreti emanati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche la Biblioteca Carducci di Città di Castello ha sospeso i tradizionali servizi in presenza, tuttavia per chi lo desidera è possibile comunque accedere ad un ricchissimo catalogo di risorse digitali attraverso il portale MLOL (MediaLibraryOnLine) la rete italiana di biblioteche digitali pubbliche, che mette a disposizione sia pubblicazioni protette da diritti (più di 35mila ebook, 7mila tra riviste e settimanali italiani e stranieri, 700 audiolibri), sia risorse ad accesso libero, selezionate dalla rete in collaborazione con i bibliotecari (oltre un milione tra ebook, audiolibri, immagini, mappe, banche dati, e-learning e app). Il portale è accessibile con ogni dispositivo, compatibile con tutti i sistemi operativi e si avvale di apposite app per la fruizione ottimale delle risorse digitali. Per il sistema bibliotecario umbro il servizio è messo a disposizione gratuitamente dalla Regione Umbria alle biblioteche pubbliche del territorio e vi può accedere qualsiasi utente che sia iscritto in biblioteca. La Biblioteca Carducci, seppur chiusa al pubblico, è raggiungibile telefonicamente al numero 0758523171 o via mail all’indirizzo biblioteca@cittadicastello.gov.it. Un bibliotecario sarà a disposizione per ogni informazione, assistenza e per inviare il modulo di iscrizione e le credenziali di accesso al servizio previa verifica dell’iscrizione alla biblioteca, unica condizione richiesta per poter usufruire del servizio. Ciascun utente può prendere in prestito ogni mese 2 titoli a scelta tra quelli protetti da diritti. Nessuna limitazione, naturalmente, per i contenuti open access selezionati, disponibili gratuitamente e legalmente in rete (la licenza viene sempre indicata).

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Covid 19: Bacchetta “2 positivi, 36 ricoverati 158 in quarantena. La lettera del figlio di Gabrio Bracchini per ricordare il padre

“Aggiorniamo la situazione con 2 nuovi positivi in isolamento domicliare. In ospedale i ricoverati sono 36 di cui 6 in terapia intensiva. Non solo tifernati ma appartengono a tutta l’Alta Umbria ed anche un paziente di Bergamo. In quarantena le persone sono 158. Le persone in quarantena variano a seconda dell’andamento della sorveglianza sanitaria. Sui tamponi ribadisco che il Comune non ha competenze su una politica che è di natura sanitaria e dal punto di vista delle competenze sta in capo alla Regione. Noi li sollecitiamo e lo facciamo quotidianamente ma non abbiamo se non una moral suasion. Invito tutti ad essere prudenti con le esternazioni via social perché si diffondono notizie false e soprattutto aspettative infondate nella popolazione. Il numero basso dei casi positivi può essere collegato al basso numero dei tamponi effettuati ma questa è una considerazione rispetto ad un ambito su cui il Comune non ha poteri”. Il sindaco ha poi letto la lettera che Leonardo Bracchini, figlio di Gabrio Bracchini, tifernate scomparso a causa del virus qualche giorno fa, ha voluto rendere pubblica. Ricordandone le scomparsa, scrive: “Mio padre si è distinto per umanità gentilezza e forte impegno, caratteristiche con le quali ha guidato la sua azienda. Amava tantissimo il suo lavoro e, insieme al suo spirito imprenditoriali, questo gli ha permesso di raggiungere risultati prestigiosi, riconosciuti nel suo settore e dagli uomini che lo hano conosciuto. Sempre in prima linea e pronto a mettersi in gioco sia dal punto di vista umano che professionale per aiutare il prossimo. In modo unanime viene ricordato per la sua gentilezza e umanità. A me l’onore e la fortuna di averti avuto come padre. Leonardo Bracchini”. “Attraverso questa testimonianza, vogliamo ricordare tutti coloro che sono scomparsi in queste settimane di emergenza e che non hanno potuto avere un funerale degno” ha commentato il sindaco, aggiungendo “Voglio ringraziare anche i tanti soggetti che hanno fatto donazioni: la Fattoria Montelupo, I Vigili Urbani, la famiglia Ruggero che ha donato due ventilatori polmonari, le società rionali e le persone singole. Stanno pervenendo i finanziamenti del Governo, 235mila euro, e l’Anci ha adottato dei criteri per la distribuzione alle famiglie che ne hanno bisogno. Nei prossimi giorni li ufficializzeremo. Chiediamo a tutti coloro che conoscono persone in difficoltà senza aiuto di segnalarle agli Uffici del Comune. Un passaparola di solidarietà che renderà veramente utili queste risorse. Infine: restiamo a casa, i dati non devono farci flettere dall’osservazione delle limitazioni. E’ doveroso seguire le regole. Più che le sanzioni deve valere il buon senso. Per superare questa fase, l’unico modo è evitare assembramenti e praticare il distanziamento sociale”.

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Coronavirus, sospese rate e prorogati finanziamenti per bandi imprese e liberi professionisti

Moratoria sul pagamento delle rate dei finanziamenti derivanti da tutti i bandi regionali destinati a imprese e liberi professionisti. Lo stabilisce una delibera presentata dall’assessore alle attività produttive, credito, turismo e commercio Stefano Ciuoffo ed approvata dalla giunta regionale nell’ultima seduta che individua gli interventi regionali che possono accedere alle procedure previste dall’Accordo per il Credito sottoscritto tra ABI, l’Associazione delle Banche Italiane, e le associazioni di categoria, così come convenuto lo scorso 6 marzo in funzione dell’emergenza Corononavirus. L’Accordo prevede appunto la sospensione, da parte di banche e intermediari finanziari che vi hanno aderito, del pagamento delle rate di finanziamenti (come mutui, leasing e affidamenti a breve termine) esistenti al 31 gennaio 2020 erogati in favore di imprese e professionisti derivanti da bandi regionali e l’allungamento della scadenza.

“Posticipare la scadenza dei pagamenti e sospendere le rate in un momento come questo – spiega l’assessore Ciuoffo – è il minimo che potessimo fare dal momento che nel giro di qualche settimana il sistema economico generale si è visto praticamente azzerare il fatturato. Abbiamo dovuto individuare in maniera precipua le misure per le quali chiedevamo l’inserimento nell’elenco di quelle che potevano beneficiare della moratoria in quanto l’Accordo prevede l’ammissibilità di mutui ed operazioni di leasing finanziario assistiti da contributo pubblico in conto capitale e/o interessi, qualora l’ente che eroga l’agevolazione abbia deliberato l’ammissibilità dell’operazione con riferimento alla specifica norma agevolativa. Con questa delibera l’abbiamo fatto per tutte le nostre misure: a partire dal Fondo di Garanzia del ‘Progetto Massa Carrara’ del 2003 e proseguendo con il fondo di garanzia per gli investimenti in energie rinnovabili, per il sostegno della liquidità in agricoltura, turismo e commercio, ma anche industria, artigianato, cooperazione, o il  sostegno all’imprenditoria femminile per investimenti. Senza dimenticare quelli per le imprese danneggiate che hanno avuto finanziamenti a seguito delle alluvioni dal 2009 e seguenti”.

Ecco l’elenco degli interventi di incentivazione regionale, gestiti da Fidi Toscana Spa e dal RTI Toscana Muove, ammissibili alle procedure previste dall’Accordo 2019 e dall’Addendum 2020 che verrà trasmesso al Ministero dell’Economia e Finanze:

  • Fondo di Garanzia, ‘Sostegno agli investimenti dei settori turismo e commercio’, Por Creo Fesr Toscana 2007-2013 Linea 1 4 b 3);
  • Fondo di garanzia, ‘Sostegno alla liquidità dei settori turismo e commercio’, PRSE 2012/2015 Linea 1.3A ‘Ingegneria finanziaria’;
  • Interventi di garanzia per gli investimenti delle imprese femminili;
  • Fondo di Garanzia ‘Progetto Massa Carrara’ (Accordo Regione-Provincia del 1/12/2003);
  • Fondo di Garanzia per investimenti in Energie Rinnovabili;
  • Sezione Bond del Fondo Garanzia per gli Investimenti;
  • Fondo di garanzia Azione 1.3.1 Docup 2000-2006;
  • Fondo speciale rischi per la prestazione di garanzie e cogaranzie (protocollo d’intesa Regione-Banche 14/4/2006);
  • Fondo di controgaranzia;
  • Interventi di garanzia per gli investimenti Por Creo Fesr 2007-2013;
  • Interventi di garanzia per la liquidità;
  • Interventi di garanzia per la liquidità e per gli investimenti;
  • Agevolazione nella forma del contributo in c/interessi a favore delle imprese danneggiate dall’alluvione del 2009;
  • Agevolazione nella forma del contributo in c/interessi a favore delle imprese danneggiate dall’alluvione del 2012;
  • Interventi di garanzia ed in c/interessi, legge regionale 21 del 2008, ‘Promozione dell’imprenditoria giovanile, femminile e dei lavoratori già destinatari di ammortizzatori sociali’;
  • Fondo di Garanzia ‘Sostegno alla liquidità delle pmi dei settori industria, artigianato, cooperazione ed altri settori’;
  • Fondo di Garanzia ‘Sostegno agli investimenti delle PMI dei settori industria, artigianato, cooperazione ed altri settori;
  • Fondo di Garanzia ‘Sostegno all’imprenditoria giovanile, femminile e dei lavoratori già destinatari di ammortizzatori sociali’;
  • Fondo di Garanzia per investimenti in Energie Rinnovabili, legge regionale 66 del 2011;
  • Fondo di Garanzia ‘Garanzia Toscana’;
  • Fondo di Garanzia ‘Sostegno alla liquidità delle PMI agricoltura’.
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Emergenza coronavirus: donazione dei Vigili urbani alla Caritas. “vicini ai cittadini anche in questo momento”

Donazione dei Vigili Urbani di Città di Castello alla Caritas per le famiglie bisognose. “Anche se ci sono demandate alcune delle funzioni più ingrate – ma essenziali – dello stato di diritto, noi ci sentiamo soprattutto un presidio di sicurezza per il cittadino e nell’emergenza questo ruolo ha significato fare qualcosa di concreto, oltre i doveri di ufficio, per i cittadini in difficoltà”, così Joselito Orlando, comandante della Polizia Municipale di Città di Castello, spiega la donazione alla Caritas che il Corpo ha fatto attraverso una raccolta fondi tra il personale dei Vigili urbani. “Un gesto di solidarietà molto significativo” per l’assessore competente Luca Secondi, che sottolinea “il forte senso di appartenenza del Corpo verso il territorio e tutta la cittadonanza, fondata sul principio che tutti i componenti, graduati e non, sono al servizio della comunità e cercano di rappresentarla al meglio in ogni circostanza”. “L’emergenza Coronavirus – aggiunge il comandante Orlando, a nome di ogni membro della Polizia municipale “sta lasciando un profondo solco sulla società tifernate non solo da un punto di vista sanitario ma anche socio-economico. Siamo certi che la situazione presto migliorerà e che come sempre sapremo trovare preziosi insegnamenti da questa emergenza. Infine vogliamo ringraziare la cittadinanza per il senso di responsabilità dimostrato nel rispettare la normativa entrata in vigore per far fronte a tale emergenza”.
COMUNILINEA/2020/01/AP/99SSC

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Buoni spesa, avviso pubblico agli esercizi commerciali di prodotti alimentari o di prima necessità

Il Comune di Umbertide informa che nel proprio sito www.comune.umbertide.pg.it è stato pubblicato l’avviso rivolto agli esercizi commerciali di prodotti alimentari o di prima necessità volto alla costituzione di un elenco per l’accettazione di buoni spesa.Gli esercizi commerciali interessati potranno dichiarare di aderire all’iniziativa, mediante apposita domanda, utilizzando la modulistica presente sul portale del Comune. La domanda dovrà pervenire indicando obbligatoriamente nell’oggetto “ACCETTAZIONE DI BUONI SPESA — EMERGENZA COVID-19″ mediante PEC o posta elettronica al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: comune.umbertide@postacert.umbria.it. La domanda dovrà contenere copia del documento d’identità del legale rappresentante e dovrà essere inviata entro e non oltre le ore 14 di venerdì 3 aprile 2020. Le informazioni per eseguire la procedura sono disponibili nel sito del Comune di Umbertide o all’Albo pretorio online.Si informa inoltre che il Comune di Umbertide insieme alla Zona Sociale 1 sta lavorando per la distribuzione dei buoni spesa ai propri nuclei familiari. Si ricorda che in caso di immediata necessità è possibile contattare i Servizi Sociali ai numeri 0759419245-0759419228 o il numero di consegna a domicilio di beni di prima necessità e farmaci predisposto in collaborazione con il Gruppo Comunale di Protezione Civile e Croce Rossa Italiana 379 1264613.

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Misure di contenimento per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: 1244 le persone controllate, contestate 36 violazioni

Le persone controllate nella giornata del 31 marzo, ai fini delle verifica dell’osservanza nel territorio di questa provincia delle misure di contenimento per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, sono state 1.244

I controlli hanno portato alla contestazione di 36 violazioni nei confronti dei trasgressori, che come noto, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto legge 19/2020, sono adesso punite con la sanzione amministrative pecuniaria che va da 400 a euro 3.000.

10 persone sono state, altresì, denunciate per falsa attestazione ai sensi degli art. 495 496 c.p. e 2 per altri reati.

Nella stessa giornata sono stati anche controllati 1.203 esercizi commerciali, con la contestazione di illeciti amministrativi nei confronti di 1 titolare di attività.

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Emergenza sanitaria, Aimet continua a offrire regolarmente i propri servizi attraverso i nuovi strumenti digitali

L’Azienda può essere contattata via mail, telefono o fax e attraverso l’area clienti del sito www.aimetonline.it

Anche Aimet ha aderito alla campagna #iorestoacasa ma prosegue regolarmente la sua attività, continuando ad offrire i propri servizi ai clienti e garantendo assistenza alle forniture di luce e gas.

Di fronte alla grave emergenza sanitaria che sta interessando il nostro Paese, al fine di tutelare i Clienti e i dipendenti, Aimet ha infatti deciso di chiudere temporaneamente gli sportelli, ma continua ad operare in smart working. Il personale di Aimet è infatti operativo tutti i giorni per l’attivazione di nuove forniture di luce e gas, per informazioni relative ai pagamenti delle bollette, per fornire assistenza ai Clienti e soprattutto per continuare ad erogare con regolarità i servizi.

L’Azienda ha anche contattato i Sindaci dei Comuni in cui opera per comunicare il proseguimento della propria attività, a dimostrazione della presenza costante e della vicinanza di Aimet al territorio.

I Clienti possono contattare l’Azienda telefonicamente attraverso il numero verde gratuito 800 448 999 oppure tramite la mail info@aimetonline.it, il numero di fax 075 9420423 o accedendo all’area clienti del nostro sito internet www.aimetonline.it.

Inoltre, per andare incontro alle esigenze dei clienti, è stata attivata sul sito internet www.aimetonline.it una piattaforma per stipulare online il contratto di luce e gas per famiglie e imprese usufruendo di uno sconto del 20%.

Aimet ricorda infine che per il pagamento delle bollette è possibile utilizzare alcuni strumenti digitali accessibili tramite smartphone o pc, attraverso l’home banking, senza dover uscire di casa.

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Coronavirus: in Umbria 1095 i positivi, aumentano i clinicamente guariti, 4358 usciti dall’isolamento

Dai dati aggiornati alle ore 8 di mercoledì 1 aprile, 1095 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 15, di cui 9 residenti nella provincia di Perugia, 6 in quella di Terni.  

Risultano invece 179 clinicamente guariti, di cui 123 residenti nella provincia di Perugia e 56 in quella di Terni.

I deceduti sono 37: 22 residenti nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni, 3 di fuori regione.     

Tra i 1095 pazienti positivi, 37 sono di fuori regione, 822 sono residenti nella provincia di Perugia e 236 in quella di Terni. Sono ricoverati in 218: di questi, 154 sono residenti nella provincia di Perugia e 52 in quella di Terni, 12 sono di fuori regione.

I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 72, 58 in quello di Terni, 35 a Città di Castello, 42 a Pantalla, 5 a Orvieto, 6 a Foligno.

Dei 218 ricoverati, 45 sono in terapia intensiva, 19 nell’ospedale di Perugia, 14 in quello di Terni, 7 a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto.

Le persone in osservazione sono 2944: di questi, 2156 sono nella provincia di Perugia e 788 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 4358 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 3490 nella provincia di Perugia e 868 in quella di Terni.

Nel complesso entro le ore 8 del 1 aprile, sono stati eseguiti 9080 tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus  
 

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Solidarieta’ ai tempi del coronavirus: moglie e marito titolari di un’azienda manifatturiera al lavoro sette giorni su sette per realizzare presidi sanitari da donare ad operatori ospedale di Citta’ di Castello

Cinquecento gambali e settanta cuffie per gli operatori sanitari dell’ospedale di Città di Castello: al lavoro sette giorni su sette per dare una mano concreta a chi si trova in “trincea”. Non si arresta la catena di solidarietà che da giorni vede in prima linea aziende, associazioni, pro-loco, istituzioni e singoli cittadini. Ultimo bel gesto in ordine di tempo è quello dei titolari di ANASTASIS srl un impresa artigiana nata nel 1999 (oltre 20 anni fa) da un idea di Manuela Poderini e Marcello Marini, moglie e marito. “Per 20 anni siamo stati stata una manifattura tessile specializzata nella produzione di shopper e borse, in tessuto o tnt. L’avvento del coronavirus, ci ha indotto ad iniziare la produzione di mascherine, gambali, ed altri articoli purtroppo necessari in questo periodo. Nel contempo abbiamo iniziato presso il Politecnico di Milano le pratiche per la certificazione delle mascherine che produciamo. In questo triste momento, noi crediamo che le imprese debbano fare la loro parte e noi cerchiamo di fare del nostro meglio, stiamo quindi regalando a varie istituzioni prodotti di nostra produzione, ospedale in primo luogo”, hanno precisato Poderini e Marini.  500 paia di gambali per l’ospedale di Città di Castello,  e 70 cuffie da mettere subito a disposizione a chi si trova in prima linea ogni giorno. “Anastasis srl , non è un azienda fasonista, cioè una che produce per conto terzi, ma è una manifattura con marchio proprio che vende borse e shopper di proprio design in tutta Italia con discreto successo (è vero, andiamo molto bene fortunatamente). La nascita dell’azienda si è verificata a seguito della chiusura di uno stabilimento di Città di Castello, dove mia moglie Manuela lavorava. Infatti le prime dipendenti furono le colleghe di lavoro. E’ nostra volontà – concludono – proseguire con le “opere buone” nei confronti di queste straordinarie persone che lavorano per tutta la comunità in difficoltà, quindi oltre a quanto fatto e stiamo facendo, noi proseguiremo con queste donazioni per tutte le settimane, speriamo poche, che la pandemia perdurerà”.

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CIGS in Deroga – Presentazione delle domande dal 1° aprile 2020 Si potranno presentare dalle ore 15.00 del 1° aprile 2020, le domande di Cassa Integrazione in Deroga – CIGD- per il territorio della Regione Umbria


Potranno chiedere l’ammortizzatore (CIGD) le imprese con le unità locali/operative site in Umbria i cui lavoratori subordinati sono stati sospesi in tutto o in parte a causa degli effetti economici negativi conseguenti il fenomeno epidemiologico Covid-19.
Si tratta quindi dei datori di lavoro del settore privato, ivi inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo settore compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Lo strumento interviene in particolare per quei datori di lavoro, settori e lavoratori che generalmente non possono usufruire dei normali ammortizzatori sociali quali Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e Straordinaria (CIGO e CIGS), Fondi di Solidarietà e Fondo di Integrazione Salariale (FIS), finanziando un periodo di sospensione fino a 9 settimane compreso tra il 23.02.2020 e il 30.06.2020.
I datori di lavoro che hanno unità operative coinvolte in 5 o più regioni devono presentare domanda al Ministero del lavoro e non alle singole regioni.
I beneficiari che accedono all’ammortizzatore sono i lavoratori subordinati con qualunque forma contrattuale, con qualifica di operai, impiegati e quadri, ivi compresi gli apprendisti e i lavoranti a domicilio, che risultino in forza alla data del 23.02.2020 presso l’unità produttiva che fa richiesta di CIGD. Non è richiesta l’anzianità minima di 90 giornate ma è sufficiente essere stati assunti alla data del 23 Febbraio 2020 o precedente. Nel caso dei lavoratori a termine di qualunque settore, qualora la scadenza contrattuale sia antecedente il termine della domanda, l’ammortizzatore termina al momento della cessazione del rapporto di lavoro. In caso in cui il datore di lavoro sia una società cooperativa possono accedere i soci lavoratori con contratto di lavoro subordinato.
La CIGD, prevista con i Decreti-Legge n. 9/2020 e n. 18/2020, nell’ambito delle misure urgenti connesse all’emergenza, è stata avviata a seguito dell’ ’Accordo quadro che la Regione Umbria ha raggiunto con il partenariato lo scorso 23.03.2020, nel quale sono state definite le regole e le modalità per l’accesso all’ammortizzatore. Conseguentemente sono stati approvati il modello di accordo sindacale standard, laddove previsto dall’Accordo Quadro e le modalità procedurali.
Tutte le informazioni sono pubblicate nel portale di ARPAL Umbria: nella pagina dedicata alla Cassa Integrazione in Deroga, dove sono presenti la Guida per l’accesso all’ammortizzatore sociale, il Modello di accordo sindacale per le aziende con più di 5 dipendenti e le istruzioni per l’accesso e l’eventuale accreditamento al portale tematico SARe, attraverso il quale si potrà fare domanda.
https://www.arpalumbria.it/richiesta-cassa-integrazione-in-deroga
Le domande di Cassa Integrazione in Deroga potranno essere presentate a partire dalle ore 15.00 del 1° aprile 2020, esclusivamente con modalità telematica attraverso il sistema informativo SARe a cui occorre essere accreditati (lo stesso sistema informativo utilizzato per l’invio delle comunicazioni obbligatorie).

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Guarita dal Coronavirus, il racconto di una 61enne. Il compagno sta aspettando il risultato del secondo tampone

“La ripresa è lenta ma costante. Il mio compagno ha avuto l’ossigeno fino ad oggi, adesso glielo hanno tolto. Devo dire che nella sfortuna e nella gravità della malattia, siamo stati fortunati per le cure ricevute, per le quali ringraziamo la Asl e i suoi professionisti”.

La coppia è rimasta in ospedale per tre settimane, tra le Malattie Infettive e la Rianimazione. Lui in particolare, per due settimane è stato intubato e sedato. Ha perso 10 chili. Lei, per una settimana ha indossato il casco per l’ossigeno.

“Ringraziamo il dottor Tacconi, il dottor Feri e tutta la loro squadra per le cure e l’umanità dimostrate – dichiara la donna – Il dialogo e l’attenzione che ci hanno dedicato, accanto ad una grande professionalità e competenza, ci rendono orgogliosi della sanità aretina. Sono stati meravigliosi. Anche adesso che siamo a casa, il personale della Asl non ci lascia mai soli. Il ringraziamento va quindi a tutti, fino alla guardia medica che inizialmente ci ha seguito e che ha capito la gravità della situazione allertando il 118 e facendoci portare al San Donato. Io sono originaria di Torino e lavoro a Firenze, ma è qui ad Arezzo che ho avuto una dimostrazione grandiosa della nostra sanità”.

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Emergenza Coronavirus: 140 mila euro da Confindustria Umbria per gli ospedali della regione

Ammonta a 140 mila euro il contributo che le aziende umbre hanno donato attraverso la raccolta fondi promossa da Confindustria Umbria per sostenere il sistema sanitario regionale in questa fase di emergenza. 

La somma sarà utilizzata per le strutture ospedaliere dell’Umbria che, per fronteggiare una situazione complessa e di lunga durata, hanno bisogno del supporto di tutte le componenti della società. 

Confindustria Umbria sta agendo in pieno accordo con la Protezione Civile che ha indicato le modalità e gli interventi più urgenti su cui indirizzare rapidamente le risorse. 

La raccolta fondi è iniziata da due settimane e proseguirà anche nei prossimi giorni per far fronte a ulteriori esigenze

Sono state fino ad oggi oltre quaranta le aziende che hanno risposto all’appello e che hanno contribuito generosamente all’iniziativa. 

“Con il nostro contributo – ha sottolineato il Presidente di Confindustria Umbria Antonio Alunni– vogliamo supportare tutte le persone che operano ogni giorno in prima linea da settimane per contrastare la diffusione del virus. Stiamo vivendo un momento straordinario e delicatissimo per la vita della nostra comunità, che richiede tutto il nostro impegno. In questi difficili momenti il nostro ruolo, che portiamo avanti con orgoglio e spirito di servizio, ci impone uno sforzo ancora maggiore. Voglio ringraziare gli imprenditori della nostra Associazione per la loro generosità e le imprese che insieme alle lavoratrici e ai lavoratori umbri con impegno, senso di responsabilità e dedizione stanno dando un contributo fondamentale alla tenuta sociale ed economica della nostra comunità regionale”. 

Hanno contribuito all’iniziativa le seguenti aziende: 

Archi’s Comunicazione, Arte, Beaulieu Fibres International, Befood, Brunello Cucinelli, Cancellotti, Caporali, CBL Electronics, Ceprini Costruzioni, Ciam, Cimas, Confezioni Gap, Eurolegno, F.lli Ferretti, Fabiana Filippi, Ferrini, Ferrocart, Free Genera, Fucine Umbre, Grafiche Diemme, Gruppo Bernardini, Gubbioti Moreno, ISA, Icom, Ilserv, Infolog, Koenig Metal, Liomatic, Margaritelli, Massinelli, MCT Italy, Riccini, Sicoma, Saci Industrie, Scai, Sisac, Splendorini Molini, Tarkett, Tecnocarta, Terni Frantumati, Treofan e Urbani Tartufi. 

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Michele Bettarelli (PD) interroga la Giunta “aiutare famiglie e studenti universitari fuori sede a sostenere le spese per gli affitti”

Un provvedimento da mettere in campo per fronteggiare la grave crisi legata
all’emergenza sanitaria in corso e per sostenere quei cittadini che, dopo
aver perso il lavoro o registrato una drastica riduzione del reddito, si
trovano comunque a dover continuare a sostenere il pagamento di canoni di
locazione. Uno strumento che possa essere di supporto alle fasce più colpite
fra dipendenti, lavoratori autonomi, imprese senza dimenticare tuttavia
famiglie e studenti.“

Bettarelli rimarca che “dall’entrata in vigore del Dpcm dell’11 marzo
tanti studenti fuori sede sono rientrati nelle loro case, ma sia per loro che
per chi è rimasto nelle nostre città universitarie rimane l’affitto da
dover pagare, una spesa ulteriore e difficile da sostenere per molti. Perugia
è famosa nel mondo per il suo Ateneo e tutta l’Umbria in questo momento
non può dimenticarsi dei propri studenti universitari (circa 24000 gli
iscritti che si sommano ai 1060 dell’Università per Stranieri). Gli
studenti fuori sede rappresentano un patrimonio che deve essere tutelato e
l’impegno della Regione Umbria in favore della cittadinanza studentesca
deve essere una priorità”.

“Con questo atto ispettivo – spiega infine Michele Bettarelli – chiederò
alla Giunta che la Regione intervenga al più presto destinando risorse o
favorendo accordi tra le parti volti a sospendere o ridurre momentaneamente i
canoni degli affitti, per aiutare i soggetti in questo momento piú deboli,
come lavoratori dipendenti e autonomi che hanno perso il lavoro o hanno
subito una significativa riduzione di reddito, famiglie e studenti
universitari fuori sede, nel pagare gli affitti. Così come del resto, si sta
cercando di fare in altre Regioni”. RED/mp

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Sospesa la Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana che si sarebbe dovuta svolgere ad Anghiari dal 25 aprile al 3 maggio

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La 45° Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana, in programma ad Anghiari dal 25 aprile al 3 maggio, è stata ufficialmente sospesa a causa dell’emergenza sanitaria mondiale dovuta al Coronavirus. Il Consiglio Direttivo, considerato il drammatico momento attraversato dalla nostra nazione e con l’obiettivo di contenere il più possibile la diffusione del contagio, ha preso atto che non sussistono le condizioni per lo svolgimento della mostra e dopo avere avvisato gli artigiani che avevano confermato la presenza, ha deciso di sospendere la manifestazione. “Certamente comprendiamo l’enorme difficoltà che in questo momento il nostro paese sta affrontando ed ora più che mai dobbiamo continuare a tenere duro nella speranza che le cose possano migliorare il prima possibile. La macchina operativa dell’Ente Mostra, seppur limitatamente, continua a lavorare per organizzare al meglio uno degli eventi più attesi dell’anno e che faremo di tutto per non annullare”. Queste le parole del presidente Giovanni Sassolini in rappresentanza del Consiglio Direttivo ed a nome di tutti gli organizzatori (Camera di Commercio di Arezzo, Comune di Anghiari, Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Confartigianato Imprese Arezzo, CNA Arezzo, Associazione Pro-Anghiari e Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo). Non si tratta di un annullamento, ma di una sospensione in attesa che la situazione torni alla normalità. La speranza è che questo accada il prima possibile e che la Mostra (con le botteghe artigiane ad animare il centro storico di Anghiari) si possa recuperare nell’anno 2020, in una data che sarà eventualmente decisa nelle prossime settimane.

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Coronavirus, possibili brevi uscite per persone con disabilità intellettiva

Persone con gravi forme di disabilità intellettiva possono uscire di casa, ma nel rispetto obbligatorio di determinate regole. E’ quanto si precisa in una Circolare regionale inviata, ieri, a prefetti, asl e associazioni, a firma dell’assessore alla salute Stefania Saccardi. La Circolare fornisce alcune indicazioni sulle uscite e gli spostamenti delle persone con gravi disabilità intellettive, disturbi dello spettro autistico e/o patologie psichiatriche ad elevata necessità di supporto, al fine di prevenire e gestire emergenze comportamentali. Le uscite saranno, dunque, consentite solo con l’assistenza di un accompagnatore, limitate allo stretto necessario e nel rispetto delle misure di prevenzione raccomandate (distanza interpersonale, utilizzo di dispositivi di protezione individuale).  

“Fatto salvo il rispetto delle norme attualmente in vigore per il contenimento dell’epidemia su tutto il territorio regionale e da parte di chiunque – chiarisce l’assessore Saccardi – abbiamo ritenuto opportuno disciplinare le uscite e gli spostamenti di queste persone che, senza le attività sociali, scolastiche e riabilitative a cui sono abituati, possono scivolare verso stati d’ansia, di iperattività o di agitazione emotiva, che possono mettere in pericolo la loro incolumità e quella dei loro conviventi. Le uscite potranno esserci solo a determinate condizioni, che vanno assolutamente rispettate”.

Riguardo all’accompagnatore la Circolare precisa che “avrà cura di portare con sé l’apposita autocertificazione dello stato di necessità, prevista dalla attuale normativa, e una specifica certificazione da richiedere al medico specialista di riferimento (neuropsichiatra infantile o psichiatra o specialista della riabilitazione) che indichi la necessità di effettuare brevi uscite nell’ambito del Comune di residenza”.

Resta fermo il divieto assoluto di muoversi dalla propria abitazione – sia per la persona interessata che per l’accompagnatore – in presenza di una sintomatologia febbrile e/o respiratoria, in caso di positività al virus o se si è in quarantena domiciliare.

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Coronavirus, 196 nuovi casi e 13 decessi in Toscana. 4.608 i contagi dall’inizio

Sono 196 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani; e 13 i nuovi decessi. Da sottolineare, oggi, che sia i nuovi casi che i decessi sono in flessione rispetto a ieri. Per i nuovi casi, si registra oggi l’aumento più basso dall’inizio dell’epidemia: +4,4%. Da mettere in relazione con il notevole aumento di tamponi: finora 33,165, di cui 3.066 solo nelle ultime 24 ore.

Ad oggi sono 4.608 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. 37 sono finora le guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 101 le guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 244 i decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 4.226 . Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta infatti di persone che avevano patologie concomitanti.

Questi i 13 decessi registrati in Toscana nelle ultime 24 ore, che vanno ad aggiungersi ai 231 registrati fino a ieri, per un totale di 244 decessi dall’inizio dell’epidemia. Con l’indicazione di sesso, età, comune di domicilio: M, 73, Capannori; M, 58, Piombino; F, 84, Pontremoli; F, 98, Pontedera; M, 86, Massarosa; M, 85, Pisa; F, 87, Empoli; M, 86, Campi Bisenzio; M, 68, Vaglia; F, 86, Campi Bisenzio; F, 91, Prato; F, 80, Piandisco Castelfranco; F 89, Siena.

Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 1.413, di cui 293 in terapia intensiva.

Questi i numeri che fotografano la situazione toscana a martedì 31marzo, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute, e come verranno comunicati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Di 4.608 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 1.087 Firenze, 332 Pistoia, 258 Prato (totale Asl centro: 1.677), 729 Lucca, 561 Massa-Carrara, 471 Pisa, 280 Livorno (totale Asl nord ovest: 2.041), 257 Grosseto, 301 Siena, 332 Arezzo (totale sud est: 890).

Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 33.165 tamponi, su 29.111 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente). Solo nelle ultime 24 ore, sono stati fatti 3.066 tamponi. Questo aumento si deve al fatto che il numero di laboratori impegnati nel processare i tamponi è ancora salito. Attualmente i laboratori sono 13: ai tre laboratori di microbiologia e virologia delle tre aziende ospedaliero universitarie di Careggi, Pisa e Siena, in funzione dall’inizio di febbraio, negli ultimi giorni se ne sono aggiunti infatti altri 10: Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), i laboratori di Arezzo e Grosseto (Asl sud est), Livorno, Lucca e 2 a Massa (Asl nord ovest), Prato (Asl centro), Meyer, più un laboratorio privato.

Dal monitoraggio giornaliero sono invece 14.083 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 6.887 nella Asl centro, 5.786 nella Asl nord ovest, 1.428 nella Asl sud est.

Le informazioni sui singoli casi saranno fornite dagli uffici stampa delle aziende sanitarie, nel rispetto della privacy, con successivi comunicati stampa o per telefono.

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Covid 19: tutti i numeri dei servizi demografici. Certificati e documenti online per evitare spostamenti

In prima linea in questa Emergenza Coronavirus i Servizi Demografici del comune, che con orario ridotto e modalità rivedute e corrette alla luce del distanziamento sociale, hanno continuato a lavorare. “Dal 16 marzo 2020, data simbolica, dell’inizio di questa emergenza, i dati sono abbastanza esplicativi dell’attività e della continuità del servizio” dichiara l’assessore competente Monica Bartolini “come nel caso della Protezione civile e dei Servizi sociali, il Comune non si è fermato ma è stato per i cittadini un riferimento per atti a volte necessari e indifferibili. Ringrazio il personale che svolge le sue funzioni di sportello in un momento in cui stare al pubblico implica comunque un rischio”. Per Daniela Salacchi, responsabile dei Servizi Demografici prima dei numeri, viene una raccomandazione: “Non venite in ufficio, telefonate e valutiamo insieme se la vostra esigenza può essere risolta evitando uno spostamento non necessario. Molte pratiche oggi che la tecnologia è un’alleata potente, possono svolgersi da remoto, per così dire. Questa fino alla fine dell’emergenza è la nostra filosofia di lavoro che ha permesso di dare risposte adeguate ai cittadini. Le richieste più frequenti hanno riguardato i certificati anagrafici, 70 (richiesti  e rilasciati esclusivamente on line), seguiti purtroppo dalla redazione di attidi morte, 46, di cui 35 dichiarati dagli operatori delle agenzie funebri direttamente allo sportello. Accanto a 8 dichiarazioni di nascita sempre con allo sportello, 4 carte di identità a cittadini che non avevano alcun documento alternativo, e 4 carta di identità precedentemente richieste e consegnate, 6 compilazioni di moduli di esistenza in vita per titolari di pensioni estere. Inoltre abbiamo effettuato un’attività di consulenza ed informazioni ad ampio raggio, verso ad esempio i cittadini che chiedevano dell’autocertificazione per gli spostamenti. L’attività con modulistica trasmessa on line dal cittadino ha riguardato invece 10 cambi di residenza e  controlli sulle certificazioni di altri enti. Infine aggiungo le circa 50 telefonate quotidiane per informazioni su cambi di residenza, carte di identità, autenticazione delle firme, informazioni sui matrimoni. L’ufficio sta lavorando, ad orario ridotto ma quasi a pieno regime in back office per la gestione della corrispondenza (trascrizione atti di Stato Civile da/per altri comuni) richieste di informazioni e/o certificazioni da privati e/o altri Enti, procedure sulla leva miliare, corrispondenza per aggiornamenti col Ministero dell’Economia e delle Finanze sulle pensioni di guerra, la gestione dell’AIRE  – Anagrafe Italiani Residenti all’Estero, etc..)”.Prima di recarsi in Ufficio, telefonare allo 075 8529246/245, oppure scrivere a questi indirizzi email demografico.certificati@cittadicastello.gov.it,demografico.anagrafe@cittadicastello.gov.it,PEC

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Coronavirus: Bacchetta “2 positivi e altre 62 quarantene. D’accordo su tamponi, ma decide la Regione”

“L’aggiornamento di oggi registra 2 persone positive in più, appartenenti allo stesso nucleo familiare, una delle quale ricoverata all’ospedale. Altre 62 persone sono in quarantena nella ricostruzione delle catene epidemiologiche, collegate al maggiore numero dei tamponi. Mi rendo conto che l’isolamento sociale è duro e che spesso si parla attraverso i social ma questo non autorizza a straparlare. La politica dei tamponi non sta in capo ai comuni ma alla Regione. Personalmente ritengo che più tamponi si fanno più si controlla il movimento tra la popolazione del virus. Il sindaco in questo non ha potere, quindi chiedo correttezza”.

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