“Una piccola somma devoluta al pronto soccorso dell’ospedale di Città di Castello per l’enorme e prezioso lavoro che tutto il personale sanitario sta svolgendo in questi drammatici giorni di emergenza”. Così Massimo Granci, in qualità di presidente, a nome di tutto il Consiglio Direttivo della Società Rionale Salaiolo – La Tina, comunica che la società ha devoluto una piccola somma di denaro a favore dell’ospedale tifernate. “Come tante altre associazioni o privati, anche noi del rione Salaiolo – La Tina abbiamo voluto dare un contributo sperando che questo periodo di emergenza termini al più presto e possiamo tutti tornare alla normalità quotidianità. Ringrazio, a nome della società, tutti i medici, infermieri, oss che ogni giorno affrontano con determinazione questa situazione alla quale nessuno di noi era preparato”.
Coronavirus: appello del presidente Rossi perchè i sanitari pensionati tornino in servizio
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha rivolto un appello a tutti gli operatori della sanità toscana che hanno lavorato direttamente o in convenzione con la sanità pubblica, a tornare in servizio “perchè la Toscana ha bisogno di tutta la vostra esperienza e capacità di lavoro”.
Il presidente ha spiegato che sarà possibile assumere tutti coloro che si dichiareranno disponibili a rientrare in servizio attraverso contratti libero professionali di sei mesi, rinnovabili, e con un compenso pari all’incirca a quello che ciascuno percepiva prima di andare in pensione.
Il suo invito è dunque quello a telefonare, a partire dalla mattinata di domani, agli uffici del personale delle rispettive Aziende di riferimento per fornire i propri dati e la propria disponibilità a tornare temporaneamente al lavoro.
Rossi ha detto che “si può sperare il meglio, ma occorre essere pronti al peggio” e ha aggiunto che chi si dichiarerà disponibile “se ci sarà bisogno, verrà chiamato”.
“Stiamo predisponendo – ha spiegato il presidente – nuove strutture e nuovi servizi, nuovi posti di terapia intensiva, ma anche cure intermedie sul territorio, alberghi sanitari, così da sviluppare più possibile la capacità di cura del Servizio sanitario regionale. Spero di no, ma temo che avremo bisogno di voi”.
Per Rossi sanità e salute sono beni essenziali e quello sanitario è un servizio che ci fa sentire partecipi di una comunità in cui si condividono sofferenze, gioie e dolori.
“Spero molto – questa la sua conclusione – e con me tutti i cittadini della Toscana, in una vostra risposta positiva e per questo vi ringrazio”.
Federalberghi e Aziende Sanitarie: strutture ricettive a disposizione per evitare le occasioni di contaminazione ed il contagio in famiglia
L’unione fa la forza. Infatti, il sistema sanitario è coadiuvato da tutte le forze proattive del territorio in questa delicata fase di gestione dell’emergenza del coronavirus.
Sulla scorta del protocollo per l’emergenza Covid “ALTEC-19” firmato tra la Regione Toscana e Federalberghi, la AUSL Toscana sud est ha approvato oggi le linee d’indirizzo per il
convenzionamento con le strutture alberghiere del territorio.
Questa misura, infatti, rientra tra le tante messe in atto, su tutto il territorio aziendale, per l’alleggerimento del carico assistenziale sulle strutture ospedaliere dell’AUSL e favorisce il contenimento del contagio del coronavirus. È utile sia dal punto di vista della sicurezza degli operatori sanitari che dei cittadini.
La convenzione consentirà all’AUSL Toscana sud est di poter utilizzare, nel caso in cui ve ne fosse necessità, le strutture alberghiere al fine di ottenere la massima efficacia della misura della quarantena e dell’isolamento fiduciario. L’intero costo dell’operazione sarà a carico dell’Azienda USL Toscana sud est, che provvederà anche, tra le altre cose, alla sanificazione delle stanze e alla fornitura dei pasti.
Le strutture ricettive, il cui elenco è stato stilato sulla base delle disponibilità fornite dalle associazioni di categoria degli albergatori e dai Comuni, saranno quindi utilizzate come veri e propri complessi collettivi d’assistenza. In questi sarà dunque possibile garantire l’isolamento per diverse categorie.
Gli alberghi saranno infatti destinati a pazienti paucisintomatici, quelli cioè senza necessità di ricovero, a pazienti a cui è stato diagnosticato il coronavirus ancora in fase iniziale, o a quelli dimessi dall’ospedale che sono ancora positivi ma presentano condizioni stabili. Potranno essere ospitati negli alberghi convenzionati, ma in strutture esclusivamente dedicate, anche i pazienti che non abbiano ancora effettuato il tampone e che necessitano di un periodo di quarantena.
Queste strutture potranno ospitare anche operatori sanitari positivi al coronavirus ma asintomatici, oppure negativi al coronavirus, che siano residenti fuori la provincia dove lavorano o in servizio presso il servizio sanitario toscano e che continuino a lavorare nel proprio reparto. Una ulteriore misura di sicurezza a tutela dei familiari degli operatori sanitari, anche per tutti quelli che si sono da poco trasferiti, o dovranno farlo, per poter iniziare a lavorare negli ospedali dell’Azienda Toscana Sud Est.
Casi coronavirus nelle RSA: istituita l’Unità di crisi coordinata dal Direttore dei Servizi Sociali e dal Direttore di Zona
È ufficialmente operativa da oggi l’unità di crisi per la gestione delle emergenze Covid nelle residenze sanitarie assistenziali (RSA) della AUSL Toscana sud est.
Fortemente voluta dal direttore generale Antonio D’Urso, annunciata nella diretta facebook di lunedì in cui il vertice dell’ASL fa il consueto punto della situazione sull’emergenza coronavirus, è stato deliberato ufficialmente oggi il provvedimento d’istituzione del nuovo organismo aziendale.
“Per far fronte ai casi degli ultimi giorni anche nelle RSA, abbiamo istituito l’unità di crisi” ha dichiarato Antonio D’Urso “Sarà di supporto, per un governo coordinato e deciso dell’emergenza Covid, alle strutture e ai Sindaci sul territorio in questo delicato momento”.
L’unità di crisi sarà coordinata e presieduta da Lia Simonetti, direttore aziendale dei servizi sociali, con il supporto della direzione sanitaria e dalle strutture aziendali competenti per materia.
La delibera, inoltre, istituisce la task force dell’AUSL sud est. Questa si occuperà di stilare le linee guida aziendali per la gestione dell’emergenza Covid in RSA e sarà di supporto alle strutture e ai Sindaci dei Comuni dove queste sono collocate.
Le RSA infatti ospitano pazienti fragili, anziani non autosufficienti affetti da patologie gravi. Per questo, nel quadro complessivo di tutela della salute delle persone ricoverate, l’AUSL Toscana sud est ha voluto porre in essere ogni accorgimento utile per evitare la diffusione del contagio del coronavirus.
L’unità di crisi aziendale quindi rafforza ulteriormente le misure che l’AUSL Toscana sud est ha messo in campo per tutelare la salute di categorie fragili e degli operatori che lavorano all’interno delle RSA.
“Misericordia” e “San Donato”, gli ospedali Covid della Sud Est Ecco come sono riorganizzati i due ospedali di riferimento
Essere “Ospedale Covid” significa che l’intera struttura, o un’ala del complesso, viene interamente dedicata alla presa in carico, attraverso il ricovero, di pazienti risultati positivi al tampone con sintomatologia grave e che quindi necessitano di assistenza medica e infermieristica continua.
Per consentire questo, l’Azienda ha messo in atto una riorganizzazione degli ospedali, rimodulando le attività in base alle necessita dettate dalla situazione di emergenza, per ottenere quanti più possibili posti letto da dedicare ai pazienti positivi. La nuovo organizzazione non è funzionale solo alle persone già ricoverate, ma è pensata in previsione di un eventuale aumento dei casi, sempre con l’obiettivo di “separare i percorsi”, come ripete il direttore D’Urso da tempo.
Grosseto: Per quanto riguarda il Misericordia, la zona Covid è stata concentrata nella nuova ala dove in particolare, oltre alla Terapia Intensiva e Sub intensiva che già erano presenti, è stato trasferito al primo piano il reparto di Malattie Infettive. Qui vi lavora personale medico e infermieristico dedicato, adeguatamente equipaggiato di tutti i dpi (mascherine, tute impermeabili, guanti, soprascarpe, occhiali) per la loro tutela. La rete ospedaliera viene in aiuto in questo quadro di emergenza: infatti molti reparti sono stati trasferiti negli ospedali di Orbetello e Massa Marittima. In particolare al San Giovanni di Dio vengono spostate le seguenti attività: la chirurgia oncologica (urologica, generale, ginecologica, otorinolaringoiatrica), la chirurgia oculistica di urgenza, la traumatologia ortopedica e tutta l’attività in urgenza. All’ospedale Sant’Andrea di Massa invece saranno eseguite la chirurgia senologica oncologica e la dermatologia oncologica. Inoltre, per consentire di proseguire l’attività di robotica, anche la relativa strumentazione è stata trasferita.
I due ospedali di prossimità gestiranno anche la preospedalizzazione e le agende.
Arezzo: indicazioni simili per trasformare il San Donato in ospedale Covid. Tutte le attività di chirurgia generale e specialistica, programmata e in urgenza sono già state spostate al Centro Chirurgico Toscano.
Alla Clinica San Giuseppe Hospital sono in corso di trasferimento la traumatologia minore, l’ortopedia oncologica, l’Hospice e lo Scudo.
L’attività oncologica sarà spostata nella palazzina del Calcit accanto al San Donato; la traumatologia ortopedica maggiore sarà eseguita alla Gruccia. L’endoscopia e la dermatologia sono affidate all’ospedale di Sansepolcro; le urgenze oculistiche alla Fratta e a Sansepolcro.
Coronavirus: 19 in Umbria i decessi per infezione covid-19
Alle ore 18,30 di martedì 24 marzo, in Umbria si registrano 19 decessi di persone positive al coronavirus e dei quali stamani, in una nota della Regione, è stata già data comunicazione.
Dei due decessi, avvenuti nella notte tra il 23 e il 24 marzo, nel corso della giornata hanno dato comunicazione anche le Aziende ospedaliere di Perugia e Terni.
La direzione dell’Azienda ospedaliera di Perugia ha comunicato che la notte scorsa è deceduto presso la struttura di Medicina un paziente di 86 anni con diagnosi di Covid-19. L’uomo era ricoverato da alcuni giorni ed era residente nel comune di Citerna.
L’azienda ospedaliera di Terni ha reso noto che, sempre la scorsa notte, è deceduto un uomo di 83 anni residente ad Amelia che era stato ricoverato nel reparto di Pneumologia-Covid dell’ospedale di Terni il 17 marzo.
Coronavirus, 238 nuovi casi in Toscana. In tutto sono 2.699 i contagi, 21 i nuovi decessi
Sono 238 (+ 54 rispetto a ieri) i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino. Salgono dunque a 2.699 i contagiati dall’inizio dell’emergenza, restano 21 le guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”) e 30 quelle cliniche. I nuovi decessi sono 21 contro i 17 di ieri. I casi attualmente positivi in cura sono 2.519.
Questi i 21 decessi che si sono verificati in Toscana nelle ultime 24 ore, con l’indicazione di sesso, età, Comune di domicilio: M 82 anni Firenze F 76 Carrara, M 86 Cascina, M 85 Massa, F 90 Livorno, M 78 Capannori, F 95 Mulazzo, M 79 Carrara, M 75 Pontedera, M 80 Pieve a Nievole, M 80 Pistoia, M 69 Pistoia, M 82 Pistoia, F 65 Figline e Incisa, M 77 Montecatini Terme, M 80 Ponte Buggianese, F 81 Monsummano Terme, F 92 Serravalle Pistoiese, M 69 Scandicci, M 84 Piancastagnaio e M 78 Sestino.
Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus.
Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 1.162 di cui 244 in terapia intensiva.
Questi i numeri che fotografano la situazione toscana alle ore 15 di martedì 24 marzo, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 1.850 tamponi, il numero più alto dall’inizio della crisi.
Dei 2699 tamponi risultati positivi questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 622 Firenze, 243 Pistoia, 159 Prato (totale Asl centro: 1.024), 387 Lucca, 314 Massa-Carrara, 285 Pisa, 162 Livorno (totale Asl nord ovest: 1.148), 140 Grosseto, 176 Siena, 211 Arezzo (totale sud est: 527).
Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 15.701 tamponi su 14.149 casi. I laboratori impegnati nel testare i tamponi sono: i tre laboratori di microbiologia e virologia delle tre aziende ospedaliere universitarie di Careggi, Pisa e Siena, in funzione dall’inizio di febbraio, a cui negli ultimi giorni se ne sono aggiunti altri sei: Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), i laboratori di Arezzo e Grosseto (Asl sud est), Livorno e Lucca (Asl nord ovest), più un laboratorio privato.
Dal monitoraggio giornaliero sono 10.405 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 4.543 nella Asl centro, 3312 nella Asl nord ovest, 2.570 nella Asl sud est.
Le informazioni sui singoli casi saranno fornite dagli uffici stampa delle aziende sanitarie, nel rispetto della privacy, con successivi comunicati stampa o per telefono.
L’associazione “i fiori di lilla” lancia il concorso #iorestoacasaedisegno dal 26 marzo al 12 aprile
In questo momento di emergenza così delicato, l’Associazione di Volontariato I Fiori di Lillà, assieme ad altre attività di sostegno al territorio che sta mettendo in atto con i propri fondi e di cui a breve si darà informazione all’intera comunità, ha indetto il Concorso #iorestoacasaedisegno rivolto ai più piccoli, in partenza da giovedì 26 marzo fino a domenica 12 aprile.ambini dai 0 ai 10 anni (fino alla classe V della scuola primaria) potranno partecipare inviando, grazie all’aiuto dei genitori, all’indirizzo email dell’Associazione ifioridililla@libero.it un disegno a tema libero, realizzato in questi giorni nei quali siamo tutti costretti a casa. Saranno premiati da apposita giuria i 5 disegni più belli, e i vincitori riceveranno in premio materiale didattico e da disegno di alta qualità.
Ogni bambino compreso nella fascia di età indicata potrà inviare un solo disegno, indicando nella mail i seguenti dati: Nome, Cognome ed età (nel rispetto totale delle normative di privacy), località di residenza, classe e scuola di appartenenza, oltre ad un contatto telefonico in caso di vittoria.
La giuria dedicata sceglierà i vincitori e alla fine di questa emergenza saranno pubblicati sulla nostra pagina ufficiale Facebook e sul nostro sito www.ifioridililla.com data e luogo della premiazione.
Le opere ricevute entro i termini saranno valutate per espressività ed originalità, per questo sarebbe opportuno che il bambino o il familiare presentasse minimamente l’elaborato prodotto. Potranno partecipare anche le mamme in dolce attesa ed i genitori dei neonati, un modo particolare che l’Associazione ha ideato per coinvolgere tutto il mondo infantile, anche quello che sta per arrivare o che è arrivato da poco!
Con questa iniziativa, I Fiori di Lillà vogliono invitare tutti a stare a casa fino alla fine dell’emergenza e a seguire le regole che vengono impartite dalle autorità, ricorrendo al disegno non solo come un momento familiare ed esperienza creativa ma considerandolo importante strumento espressivo dei bambini. In giornate così cariche di tensioni e di preoccupazioni, il Concorso #iorestoacasaedisegno rappresenta un modo carino, solidale ed affettuoso per mostrare vicinanza ai più piccoli e tenerli con un motivo in più serenamente impegnati nel difficile momento storico che stiamo vivendo, che ci si augura possa passare il prima possibile.
Il tricolore illuminato sul santuario di Belvedere: dedicato agli operatori sanitari che potranno vederlo dall’ospedale. Il Vescovo: “affidiamoci all’immagine della Madonna e non perdiamo la speranza”. Torre civica azzurra
Il Santuario di Belvedere di Città di Castello illuminato con il Tricolore. Subito dopo il tramonto di martedì 24 marzo 2020, la facciata della Chiesa di Belvede-re si è illuminata di verde, bianco e rosso, ad opera del Comune e dei Tifernau-ti, a cui si deve l’idea e la realizzazione tecnica di un’installazione davvero suggestiva” ha detto il sindaco Luciano Bacchetta, presente all’accensione insieme al vescovo mons. Domenico Cancian, all’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini, a Padre Luigi Biscarini, rettore della Basilica-Santuario di Belvedere dei Frati Minori Cappuccini dell’Umbria. Alla stessa ora anche la torre civica si è illuminata di azzurro.
Il santuario di Belvedere è uno dei centri mariani più conosciuti dell’Italia centrale e nel 1703 la sacra immagine della Vergine Maria che custodisce fu solennemente incoronata con licenza del Capitolo Vaticano. Fu costruita in stile barocco negli anni 1669-84 su progetto di Antonio Gabrielli e Nicola Barbioni. Dal piazzale antistante la chiesa si gode uno splendido panorama non solo sulla città, con i suoi campanili, ma anche sull’Alta Valle del Tevere, dal monte della Verna fino a Monte Acuto, nei pressi di Umbertide.
“E’ moto di incoraggiamento dedicato agli operatori sanitari, che dall’ospedale potranno vedere questo segno di riconoscenza e di incoraggiamento da parte di tutti i tifernati” ha detto il sindaco “Rappresenta un gesto simbolico in un mo-mento in cui molti vivono la concretezza della malattia e della sofferenza, nel quale tante categorie in trincea hanno bisogno di atti materiali ma proprio per-ché questa Emergenza tocca così profondamente ognuno di noi, le emozioni non sono un elemento di secondo piano o da sentimentali e possono aiutarci a resistere fino a quando ci saremmo lasciati alle spalle questa terribile situazione. Da questa sera per un mese il santuario sarà avvolto dai fasci di luce tricolori e ben visibile ogni sera in particolare da chi si trova all’interno dell’ospedale in linea d’area diretta quasi a voler testimoniare un abbraccio e gratitudine continua per operatori sanitari ad ogni livello. Grazie alla posizione del Santuario inoltre possiamo estendere fino oltre i confini la nostra vicinanza umana e collegarci idealmente alle Marche, chiamata ugualmente ad una dura prova in questi giorni”.
Il sindaco ha ringraziato i Tifernauti, Enel Sole, il Comune in particolare Aldo Fega-telli, il Vescovo e i religiosi che si occupano del Santuario. Contestualmente an-che la torre civica rimarrà per un mese illuminata di azzurro.
“Abbiamo convintamente condiviso questo piccolo segno perché simbolicamente illu-mina l’oscurità opprimente della pandemia” ha detto il vescovo Cancian “Non rite-niamo superfluo un segno che richiami tutti alla fiducia e alla speranza, ossia a quello che più conta in questa complicatissima situazione che può portare, oltre che stan-chezza, anche scoraggiamento.In più oggi è la Vigilia della solennità dell’Annunciazione del Signore, ossia il momento centrale della storia della salvezza. Maria che accoglie nel suo seno Gesù diventandone madre Sua e poi, sotto la croce, anche madre di tutti, ha tutto l’amore e il potere di venirci incontro. Per tutto questo vogliamo fiduciosamente ora affidare alla Madonna di belvedere questa situazione tanto dolorosa della nostra Città e della nostra Chiesa, invocando la sua potente e materna intercessione”. Chi non avrà la possibilità di vedere da casa Belvedere tricolore lo potrà fare attraverso i canali del Comune nei social Facebook, Instagram e Twitter.
MESSAGGIO INTEGRALE DEL VESCOVO MONS. DOMENICO CANCIAN
Carissimi Tifernati,
Il gesto che il sindaco ed io stiamo facendo non è uno spettacolo. Sarebbe del tutto fuori luogo in questo drammatico momento per il mondo, l’Europa e la nostra Italia in particolar modo.
Abbiamo convintamente condiviso questo piccolo segno perché simbolicamente illumi-na l’oscurità opprimente della pandemia.
Non riteniamo superfluo un segno che richiami tutti alla fiducia e alla speranza, ossia a quello che più conta in questa complicatissima situazione che può portare, oltre che stanchezza, anche scoraggiamento.
Belvedere è il colle prospiciente la città.
Di qui si vede bene la cattedrale con il suo caratteristico campanile, il Comune, il centro storico con le sue piazze, i suoi palazzi e le sue torri.
Belvedere è subito sopra il nostro ospedale, dove si concentrano le maggiori difficoltà. Questa luce vuole incoraggiare specialmente chi soffre e chi accompagna con ammi-revole dedizione e in tutti i modi possibili le sofferenze dei nostri cari.
È un segno suggestivo perché evidenzia con ammirevole bellezza di luci e colori la no-stra bandiera italiana, proiettandola sulla facciata di uno dei più bei santuari mariani della nostra città: la Madonna di belvedere.
La Madonna e la città, binomio storico vincente. Ce lo testimoniano i tanti santuari co-struiti nei secoli passati come ringraziamento per interventi prodigiosi ricevuti: Madonna delle grazie, Canoscio, Monte Santa Maria, Madonna dei rimedi, Petriolo e tanti altri ancora.
In più oggi è la Vigilia della solennità dell’Annunciazione del Signore, ossia il momento centrale della storia della salvezza. Maria che accoglie nel suo seno Gesù diventandone madre Sua e poi, sotto la croce, anche madre di tutti, ha tutto l’amore e il potere di venirci incontro.
Per tutto questo vogliamo fiduciosamente ora affidare alla Madonna di belvedere que-sta situazione tanto dolorosa della nostra Città e della nostra Chiesa, invocando la sua potente e materna intercessione.
Coronavirus, arriva “Cultura è rete”: la Regione lancia piattaforma “free”
Ossigeno e orizzonti, occasioni per viaggiare con la mente, nutrire l’anima, allacciare rapporti nuovi e inediti. Tutto questo fa Cultura è rete, la nuovissima piattaforma che la Regione Toscana mette a disposizione di tutti gratuitamente.
In questo difficile momento in cui il distanziamento sociale ci porta a perdere il contatto con l’altro e le nostre prospettive quotidiane sembrano restringersi, ci vengono in soccorso come sempre la conoscenza, l’arte, la musica, il teatro, la scienza, l’istruzione, la formazione: in una parola la cultura.
Con Cultura è rete la Regione Toscana ha scelto di mettere in rete appunto le tantissime realtà culturali impegnate ora più che mai nel territorio virtuale e dare più visibilità alle tante iniziative che le istituzioni culturali stanno realizzando.
Grazie alla generosità e al senso di abnegazione di molti operatori della cultura che stanno mettendo a disposizione il loro materiale o producendone di nuovo, sulla piattaforma Cultura è rete saranno accessibili moltissime iniziative dedicate alle diverse fasce di età.
“Come amo dire sempre, idea di cui sono profondamente convinta, la cultura è rete – ha detto la vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni – e questo momento come non mai lo mostra in tutta la sua profonda evidenza. Abbiamo perciò voluto fortemente mettere sù questa piattaforma in tempi rapidi e abbiamo lavorato tutti con solerzia e tanto impegno, perché la cultura potesse svolgere la funzione e il compito che le sono propri: aprire gli spazi e gli orizzonti, renderci liberi, creare relazioni, alimentare la mente e insieme i sogni e le speranze. Ringrazio tutti coloro che si sono dedicati a questo progetto con entusiasmo e senza riserve, soprattutto in una circostanza che vede gli operatori della cultura in grave difficoltà, forti dei grandi obiettivi e della responsabilità che la cultura ci fornisce, non ultimo quello di curare l’anima”.
Cultura è rete apre domani, 25 marzo, giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il cosiddetto Dantedì, istituito dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro Franceschini. Il 25 marzo è la data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia.
Anche la Toscana celebra il sommo poeta coordinando e promuovendo molte iniziative su Dante. La rete delle residenze artistico teatrali, ad esempio, si sono impegnate in questi giorni nel realizzare letture – fatte tutte da attori – dei canti dell’Inferno dantesco.
Anche le università e altre compagnie teatrali, come la Lombardi-Tiezzi, hanno realizzato video con contenuti che riguardano la figura di Dante. Tutto sarà disponibile all’interno della piattaforma Cultura è rete alla sezione eventi.
La piattaforma Cultura è rete è un work in progress ed è sempre aperta a ricevere nuovi contributi.
Coronavirus, 238 nuovi casi in Toscana. In tutto sono 3.067 i contagi, 21 i nuovi decessi
Sono 238 (+ 54 riepstto a ieri) i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino. Salgono dunque a 3.067 i contagiati dall’inizio dell’emergenza, restano 21le guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”) e 30 quelle cliniche. I nuovi decessi sono 21 contro i 17 di ieri. I casi attualmente positivi in cura sono 2.699.
Questi i 21 decessi che si sono verificati in Toscana nelle ultime 24 ore, con l’indicazione di sesso, età, Comune di domicilio: M 82 anni Firenze F 76 Carrara, M 86 Cascina, M 85 Massa, F 90 Livorno, M 78 Capannori, F 95 Mulazzo, M 79 Carrara, M 75 Pontedera, M 80 Pieve a Nievole, M 80 Pistoia, M 69 Pistoia, M 82 Pistoia, F 65 Figline e Incisa, M 77 Montecatini Terme, M 80 Ponte Buggianese, F 81 Monsummano Terme, F 92 Serravalle Pistoiese, M 69 Scandicci, M 84 Piancastagnaio e M 78 Sestino.
Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus.
Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 1.162 di cui 244 in terapia intensiva.
Questi i numeri che fotografano la situazione toscana alle ore 15 di martedì 24 marzo, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 1.850 tamponi, il numero più alto dall’inizio della crisi.
Dei 2699 tamponi risultati positivi questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 622 Firenze, 243 Pistoia, 159 Prato (totale Asl centro: 1.024), 387 Lucca, 314 Massa-Carrara, 285 Pisa, 162 Livorno (totale Asl nord ovest: 1.148), 140 Grosseto, 176 Siena, 211 Arezzo (totale sud est: 527).
Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 15.701 tamponi su 14.149 casi. I laboratori impegnati nel testare i tamponi sono: i tre laboratori di microbiologia e virologia delle tre aziende ospedaliere universitarie di Careggi, Pisa e Siena, in funzione dall’inizio di febbraio, a cui negli ultimi giorni se ne sono aggiunti altri sei: Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), i laboratori di Arezzo e Grosseto (Asl sud est), Livorno e Lucca (Asl nord ovest), più un laboratorio privato.
Dal monitoraggio giornaliero sono 10.405 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 4.543 nella Asl centro, 3312 nella Asl nord ovest, 2.570 nella Asl sud est.
Le informazioni sui singoli casi saranno fornite dagli uffici stampa delle aziende sanitarie, nel rispetto della privacy, con successivi comunicati stampa o per telefono.
Coronavirus, domani Rossi accoglie a Malpensa una delegazione cinese, con materiale sanitario per terapie intensive e Dpi
Arriveranno domani pomeriggio, mercoledì 25 marzo, a Malpensa, dove troveranno ad accoglierli sulla pista il presidente Enrico Rossi, assieme all’ambasciatore della Cina in Italia Li Junhua, al console generale della Cina a Firenze Wang Wengang, e al consigliere scientifico dell’ambasciata cinese Sun Chengyong. Sono 14 tra medici, infermieri e professionisti della Commissione provinciale per la salute della regione di Fujiuan, che per cinque giorni (25-30 marzo) resteranno in Toscana, per fare formazione al personale del Servizio sanitario regionale sulla gestione dell’emergenza epidemiologica causata dal Covid-19. Porteranno con sé anche una donazione di materiale sanitario, che verrà caricato sui mezzi di Estar e portato in Toscana.
La cerimonia di accoglienza si terrà domani, mercoledì 25 marzo, a Malpensa, sulla pista di atterragio del volo MU7041 in arrivo da Fuzhou, capitale della Regione Fujian, alle 16.35. Il presidente Rossi, l’ambasciatore, il console e il consigliere scientifico cinesi accoglieranno la delegazione. Nel frattempo, le attrezzature mediche e i presidi sanitari verranno caricati su nove furgoni di Estar, e in serata la delegazione e la colonna di mezzi arriveranno in Toscana (in parte nel magazzino di Estar, l’Ente di supporto tecnico amministrativo regionale, a Calenzano, in parte nel magazzino della CROSS, la centrale operativa per le maxiemergenze, a Pistoia).
La mattina di giovedì 26 marzo la delegazione sarà accolta invece a Firenze, dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, che fin dall’inizio, assieme al console cinese a Firenze, ha seguito lo sviluppo di questa iniziativa. Nell’Aula Magna del Nic, il Nuovo ingresso di Careggi, alle 10.30 è previsto l’incontro della delegazione con l’assessore Saccardi e con la Task force regionale coordinata dal direttore della Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale Carlo Tomassini. E’ previsto il collegamento in videoconferenza con i referenti delle varie aziende sanitarie, con la presentazione della situazione epidemica locale e delle misure di prevenzione già adottate, la condivisione di difficoltà e problemi.
Nei giorni successivi la delegazione cinese incontrerà, sempre in videoconferenza dall’Aula Magna del Nic, il personale sanitario delle varie aziende sui temi della gestione della prevenzione e della pratica clinica.
Questo il materiale sanitario che arriverà in Toscana con la delegazione cinese: 10 ventilatori invasivi, 20 ventilatori non invasivi, 20 monitor, 20.000 mascherine FFP2, 300.000 mascherine chirurgiche, 3.000 visiere, 3.000 tute di protezione.
Al sales lezioni in diretta da Londra
Nel mondo della didattica a distanza, a Città di Castello, c’è una interessante proposta. Gli studenti dell’Istituto San Francesco di Sales infatti possono usufruire delle lezioni svolte presso il St Joseph Foundation dagli insegnanti della prestigiosa struttura. Già da molto tempo, infatti, le classi 5^ Primaria , 3^ Media e quelle del Liceo, si recano ogni anno nel College di Londra, accompagnati dai loro insegnanti, per fare esperienza diretta della cultura e della lingua inglese. Ora, ai tempi della didattica a distanza, la possibilità di vedersi ogni settimana per trattare argomenti del percorso scolastico e per approfondire la conoscenza della lingua inglese. Venerdì è toccato agli studenti di 1^, 2^ e 3^ media che si sono collegati in streaming insieme alla prof.ssa Paone ed hanno potuto arricchirsi di questa ulteriore esperienza. C’è da dire che tutti gli studenti del San Francesco di Sales sono abituati a parlare interamente in inglese ed a preparare i corsi Cambridge con le varie madrelingua che settimanalmente si alternano con i ragazzi a scuola. Ora l’idea della direzione, visti i primi eccellenti risultati, è quella di allargare le lezioni da Londra anche ad altre classi, soprattutto quelle del Liceo delle Scienze Umane ed Economico Sociale che dovranno a breve sostenere le certificazioni Cambridge. Visti gli ottimi risultati di questa prima fase -dice il Dirigente scolastico Prof. Polchi Simone- la sperimentazione proseguirà anche dopo che i ragazzi saranno tornati tra i banchi di scuola.
“Drive thru”, tamponi effettuati al Foro Boario
Sono stati effettuati oggi pomeriggio a Sansepolcro, al Foro Boario, una cinquantina di tamponi attraverso il “Drive thru”, una modalità già in essere a livello internazionale e che consente, a coloro che sono contattati dall’Igiene Pubblica, senza scendere dall’auto ma solo abbassando il finestrino, di essere sottoposti al tampone per il Coronavirus. La modalità è praticamente nuova per la provincia di Arezzo visto che oggi sono partiti il capoluogo e Sansepolcro (che copre la popolazione dell’intera Valtiberina Toscana), dopo la sperimentazione dei giorni scorsi a Badia Tedalda. Lì, in poche ore, sono stati effettuati una settantina di tamponi.
Il “Drive thru” permette di procedere più velocemente e di evitare contatti tra il cittadino e l’operatore sanitario. Tutto è stato organizzato dalla ASL Toscana Sud Est, che sta alzando ulteriormente la guardia sull’emergenza, anche su sollecitazione dei Comuni.
Si ricorda che il tampone viene fatto su indicazione del Medico di Famiglia in presenza di sintomi sospetti e anche per seguire l’andamento delle infezioni nei soggetti a rischio.
“Oggi non si registrano nuovi casi di Coronavirus a Sansepolcro. I tamponi effettuati ieri sono negativi – concludono il sindaco Cornioli e l’assessore Vannini – La raccomandazione e’ sempre la stessa: state a casa, coprite naso e bocca, lavate le mani spesso. Vogliamo ringraziare la Asl a nome di tutta l’amministrazione comunale per aver iniziato questa attività di drive thru. Non possiamo abbassare la guardia”.
Covid 19: Albero Santucci (sindaco Badia Tedalda) “sono 3 le persone decedute a Badia e dintorni. Chi è in quarantena, o isolamento rischia l’arresto”
Pochi minuti fa, dal suo profilo facebook, il sindaco di Badia Tedalda ha rilasciate lke seguenti dichiarazioni:
“Rinnovando le più sentite condoglianze alla Famiglia per la dipartita della Cara Miranda Amantini, mi accingo ad aggiornarvi sulla situazione relativa al coronavirus a Badia e dintorni. Al momento odierno si contano 3 persone decedute, 15 positivi già accertati più 11 positivi risultati dai tamponi di sabato scorso. Quindi il totale dei positivi al virus è di 26 persone totali (di cui 7/8 di Ponte Presale, 1 di Caprile, 1 di Pratieghi, e gli altri 16/17 di Badia Tedalda Capoluogo). Tranne pochi casi, si tratta per lo più di persone facenti parte di famiglie che già avevano al loro interno almeno un contagio e che quindi erano già in auto isolamento fiduciario o prescritto con sorveglianza attiva. Dei tre anziani della Rsa attualmente ricoverati in ospedale solo uno è risultato positivo mentre gli altri 2 sono negativi. Tutte le operatrici socio-sanitarie del centro anziani di Badia sono risultate negative e questo é molto importante. Domani pomeriggio verranno fatti altri 41 tamponi (33 al Palazzetto) e 8 (al centro anziani). Questi 41 tamponi saranno fatti a 7 persone che hanno già avuto il tampone con esito incerto (e lo devono rifare), poi sarà fatto alle 4 signore asintomatiche (cioè stanno tutte bene) della Coop Il Sorriso (che adesso per maggior scrupolo cucinano per la Rsa dalla cucina delle scuole) e poi sarà fatto ad altre 22 persone di Badia che hanno la febbre o pur essendo asintomatici sono stati a stretto contatto (in casa insieme o in qualche altra occasione) con uno o più dei nuovi positivi dell’ultimo tampone. A questo punto il personale AUSL si sposterà in prossimità della Rsa per fare tamponi a tutti gli 8 anziani (che ringraziando il Signore per il momento non hanno sintomi) in applicazione del principio di massima cautela. Riassumendo: 7 incerti + 4 cuoche + 22 nuovi + 8 anziani Rsa = 41 tamponi di domani pomeriggio. Ricordo che il servizio consegna farmaci a domicilio è già attivo e sarà da oggi esteso anche a Ponte Presale, Palazzi, Motolano e Colcellalto (io e il sindaco Franco Dori ci siamo appena sentiti telefonicamente e ringraziamo di ciò farmacia Salvati, Misericordie e medici). Ricordo che chi è in quarantena o isolamento con sorveglianza attiva se esce commette reato e rischia l’arresto immediato. A tal fine i CC di Badia hanno gli elenchi e fanno già un bellissimo lavoro di supporto, vigilanza e controllo. Per intensificare i controlli e punire severamente gli eventuali trasgressori ho appena fatto un comunicato a S. E. Il Prefetto dove chiedo anche una maggiore vigilanza dei Carabinieri Forestali, che non si vedono in giro da un po’. Ieri notte ho preparato un’ordinanza comunale per limitare ancora di più gli spostamenti in uscita dal Territorio Comunale (esclusa l’Isola), essa è pronta ma per ora la tengo nel cassetto e per il momento non la firmo. Attendiamo fiduciosi tra due gg gli esiti dei nuovi 41 tamponi e poi decideremo il da farsi! Tenete duro e non uscite. Anche il pane si può dividere in due e congelare a pezzi, lo faccio anch’io ed è buonissimo. Fidatevi che ce la faremo!!!
Forza e Coraggio ![]()
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#badianonmolla
Firmato il vostro sindaco Alberto Santucci
Il Cesvol durante l’emergenza covid-19, valido sostegno a persone e associazioni
Il Cesvol svolge una continua funzione di risonanza e di connessione, verso numerose realtà. Si tratta di: associazioni che hanno particolari esigenze di comunicazione, soggettività che intendono diffondere messaggi utili per lacollettività, tutti coloro che possono far conoscere alla cittadinanza un’attività/servizio di ascolto e di sostegno, in questo particolare momento di difficoltà legato alla diffusione in Italia del virus Covid-19.
Come lavora il Cesvol? Fornisce alle numerose categorie di persone, sopra citate, tutte le informazioni e gli aggiornamenti relativamente ai servizi e supporti attivati nel territorio incoincidenza con l’emergenza sanitaria, tra cui i riferimenti (numeri verdi ed altro) che permettono di parlare con professionisti, di entrare in contatto con chi fornisce un adeguato ascolto psicologico e con chi mette in atto una puntuale consegna a domicilio dei farmaci, di cui le persone più svantaggiate hanno bisogno. Diffonde notizie concernenti iniziative concrete, realizzate da associazioni di volontariato operanti nel territorio umbro. Garantisce la pubblicazione di informazioni utili alla collettività, provenienti da tutti coloro che ne sono a conoscenza.
Esempi concreti: “S.O.S. Pronto Soccorso Psicologico”, i due esperti, Emanuele Bisogni e Paolo Picotti, practitioner Emdr e terapeuta Emdr, forniscono un servizio già attivo da un anno nel territorio di Spoleto e zone limitrofe, grazie a un progetto che vede la collaborazione di USL Umbria 2, Associazione Il Girasole e Cesvol, grazie anche al sostegno dell’Istituzione Sociale Mina e Cesare Micheli.
Visto l’intensificarsi della situazione d’emergenza causata dalla diffusione del virus Covid-19 e i bisogni psicologici correlati, è stato attivato un servizio di First Responder. SI tratta di un intervento di primo soccorso, attraverso un supporto telefonico ed è rivolto ai cittadini. L’obiettivo è migliorare lo stato di stress dell’interlocutore, attraverso due colloqui a distanza, interventi di psicoeducazione, tecniche di rilassamento. Per accedere al servizio gratuito, chiamare il 3495372115.
“Favole al telefono”, iniziativa dell’associazione culturale e compagnia teatrale Medem, di Città di Castello. E’ possibile prenotare l’ascolto di una favola, fornendo il nome del bambino che la richiede, la su età, la città di provenienza della richiesta, la scelta di orari e date in cui predilige ascoltarla. E’ possibile richiedere l’ascolto della favola, scrivendo un messaggio whatsapp al 3931492045.
“Lotta contro i disturbi del comportamento alimentare”, attività garantita
dall’associazione Il Pellicano onlus. Gli operatori forniscono supporto a distanza, in questo delicato periodo, consapevoli dell’insorgere di possibili emergenze. Il servizio si rivolge a tutti coloro che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, nonché a familiari a genitori. E’ possibile rivolgersi al n. 075 5723894, nonché videochiamare via whatsapp al n. 349 4054115,inviare messaggi alla pagina Fb dedicata, inoltre scrivere email a onlus@libero.it .
Economia toscana e emergenza, Rossi: “Più risorse per cassa integrazione, indispensabili come la sicurezza del lavoro”
“Le misure introdotte dal governo con l’ultimo decreto potrebbero colpire circa un terzo dell’economia toscana. Si tratta di una stima incerta anche perché, come noto, alcune imprese che appaiono a prima vista non essenziali potrebbero diventarlo perché interdipendenti con le filiere individuate come essenziali e perché, all’opposto, alcune attività considerate essenziali potrebbero comunque ridurre la propria produzione. Per affrontare il panico crescente e derivante dalle chiusure di queste nostre imprese, con perdite di valore aggiunto di circa 800 milioni di euro a settimana, non vedo altra strada che quella di iniettare risorse aggiuntive per garantire la cassa integrazione guadagni ai lavoratori, indispensabile quanto la sicurezza sui luoghi di lavoro, la sicurezza sanitaria e igienica anzitutto”. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, riflette sugli effetti che la crisi sanitaria in corso e i provvedimen ti adottati per fronteggiarla stanno producendo sul sistema produttivo toscano.
“L’industria più colpita assieme al turismo, agli alberghi e al commercio – sottolinea Rossi – è certamente quella ricreativo culturale, per la quale è indispensabile l’aggregazione delle persone. Penso ai cinema, ai musei, ai teatri, allo spettacolo in generale, ai centri sportivi e ai servizi che vi gravitano attorno. Analogamente è colpito tutto il sistema dei trasporti legato alle persone, mentre il trasporto di merci resta e può, da questa crisi, anche aumentare le sue attività e dimensioni. Segue poi per livello di sofferenza l’industria delle costruzioni e quella manifatturiera, che è alla base e a fondamento delle nostre esportazioni”.
“In prospettiva ciò che preme sottolineare – continua il presidente – è che un quadro di sofferenza resterà gradualmente anche dopo la fase più acuta dell’emergenza sanitaria, perché, come è prevedibile, i cambiamenti introdotti nei comportamenti e nelle relazioni che sono alla base delle attività economiche resteranno e dureranno per diverso tempo nella logica del distanziamento sociale e della prevenzione. Dal punto di vista della strategia, lo ripeto ancora una volta, questa pandemia svela le fragilità del nostro paese e del nostro sistema economico. Anzitutto – argomenta Rossi – ci dice con chiarezza che abbiamo un bisogno vitale di politica industriale per assicurare al paese prodotti e beni di base essenziali, che non lo facciano dipendere da altre economie e dalle sole logiche del profitto e del mercato. Per questo dobbiamo ridurre la lunghezza delle filiere e tornare a localizzare i mprese e know how che il dumping e la globalizzazione hanno spostato altrove. Penso all’industria sanitaria, ma anche all’energia, all’acciaio, alla chimica, all’informatica. Serve insomma – insiste – un grande disegno di politica industriale, per ricostruire quello che la globalizzazione ha reso fragile e distante”.
“Una lezione di fondo che viene da questa emergenza sanitaria globale – è la conclusione del presidente Rossi – sta poi nel bisogno profondo di un equilibrio più rispettoso del rapporto tra uomo, ambiente e natura; tra risorse e sviluppo. Quest’emergenza pone al centro la grande questione dei valori e della comunità umana. In questo senso l’agenda per l’economia circolare dovrà riprendere al più presto il suo corso con ancor più vigore, ripartendo dalla centralità dello Stato e delle politiche pubbliche”.
Sanità: domani, mercoledì 25 marzo, sciopero sindacato USB, chi opera nel soccorso alla popolazione, incrocerà simbolicamente le braccia per un minuto
E’ proclamato per domani, mercoledì 25 marzo, lo sciopero di tutte le attività pubbliche e private indetto dalla sigla sindacale USB. I dipendenti del Comparto Sanità che aderiranno, impiegati direttamente nelle attività di soccorso alla popolazione, lo faranno in forma simbolica per un minuto, tra le 13.30 e le 14.30.
L’Azienda si scusa per eventuali disagi.


