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Ci ha lasciato Ennio Stocchi, papà del collega Carlo. Dai giornalisti dell’Altotevere, le più sentite condoglianze

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Salvatore Ennio Stocchi e’ deceduto nella notte di venerdì a 70 anni all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.
Nato a Città di Castello, ex docente di musica, ha lavorato nelle scuole della provincia di Arezzo per diversi anni, per poi far ritorno a Città di Castello.
E’ stato insegnante della scuola di musica di Umbertide.
Lascia la moglie Alfonsina, ex dipendente ospedaliera, e il figlio Carlo, giornalista.
Proprio a Carlo in queste ore così difficili va il pensiero di tutti i colleghi giornalisti che si stringono a distanza in un abbraccio di vicinanza e affetto attorno a lui, alla sua mamma Alfonsina, nel ricordo di Ennio, un uomo mite e d’una gentilezza d’altri tempi.
Forza Carlo.

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Covid 19: ad Umbertide si registra il quinto caso di positività

La dottoressa Daniela Felicioni, direttore del distretto sanitario Alto Tevere della Usl Umbria 1, ha appena comunicato che in una struttura sanitaria del nostro Comune si trova un caso positivo al Covid-19 che è già stato messo in isolamento.

Il soggetto risultato positivo nella struttura sanitaria del nostro Comune è stato trasferito in un’altra struttura sanitaria più idonea alle sue cure.

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Allarme sulle strutture Socio Sanitarie in Toscana: mancano i dispositivi di protezione e gli operatori all’assistenza sono lasciati a sé stessi Cgil, Cisl e Uil Funzioni Pubbliche regionali lanciano l’allarme: la Regione faccia presto!

Accanto all’emergenza sanitaria nei presidi ospedalieri vi è un mondo in questi giorni dimenticato, quello delle residenze per anziani (più precisamente le Residenze Sanitarie Assistenziali), che sull’emergenza Covid-19 rischia di pagare il prezzo più alto di una situazione che peggiora di giorno in giorno.

Circa 10 mila posti letto nella nostra regione, principalmente dedicati all’assistenza agli anziani non autosufficienti, con la maggiore concentrazione di strutture sull’area fiorentina, ma con un‘articolazione capillare in tutte le province. E’ il mondo dei più deboli: gli utenti soli con gravi patologie e un esercito di professionisti dell’assistenza (operatori socio sanitari, infermieri, terapisti) che in queste settimane lavora con spirito di abnegazione ma quasi sempre senza i necessari dispositivi di protezione, senza un aggiornamento adeguato dei protocolli di sicurezza, spesso abbandonati a sé stessi e in assenza di segnali di potenziamento della rete di sicurezza e di protezione.

In altre regioni, con l’emergenza Covid 19 in situazioni peggiori, ad esempio la Lombardia, le notizie sono drammatiche: i vettori infettivi si sono moltiplicati a livelli impensabili, con tassi di mortalità degli anziani crescenti. La fragilità degli utenti e la debolezza del sistema di protezione hanno probabilmente concorso ad una situazione che è oramai fuori controllo.

“Se la Toscana è ad oggi in una situazione numericamente più contenuta, ma in queste strutture la sottovalutazione dei rischi e l’ assenza di un coordinamento da parte della Regione Toscana ci preoccupa molto“ sottolinea Mario Renzi, segretario generale della Uil Fpl Toscana.
“Abbiamo chiesto più volte di convocarci come organizzazioni sindacali al Presidente e all’Assessore, ma ad oggi non abbiamo avuto risposte”, gli fa eco Bruno Pacini, segretario della Fp Cgil regionale.

“Queste strutture hanno in Toscana gestioni diverse, cooperative sociali, fondazioni, Aziende pubbliche di servizi alla persona, società private – precisa Marco Bucci, segretario generale Cisl Fp della Toscana – ma la situazione del momento evidenzia le stesse emergenze e gli stessi fattori di rischio: una situazione dove mancano mascherine di protezione, sufficienti camici di protezione, interventi di sanificazione immediati sui casi crescenti positivi. Manca inoltre una linea chiara di protocollo operativo che preveda cosa e come agire in caso di positività conclamata di Covid 19″.

“Non c’è più tempo – concludono i tre segretari regionali – : occorre subito intervenire con un piano specifico sulle Residenze; chiediamo alla Regione di fornire anche a queste strutture il materiale di protezione e tutto il supporto necessari. Ne va della dignità degli anziani fragili, della sicurezza degli operatori e delle loro famiglie, della sicurezza per l’ intera colletività”.

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Marco Bartolini (In Job Città di Castello) “dovremo ripensare, lo sport, in generale. Favorevole all’unione di tutte le società del nostro territorio”

“Il Covid 19, ha cambiato è temo cambierà per sempre le nostre abitudini, il nostro stile di vita. Spero di sbagliarmi, ma mai sarà più come prima. Mi manca tutto, parlare con i ragazzi del Città di Castello, via social o tramite chat, non ha lo stesso significato. Abbiamo inviato loro una tabella di allenamento, personalizzata, ma parlare ora di questo mi sembra assurdo. Dovremo ripensare, lo sport, in generale. Personalmente sono favorevole all’unione di tutte le società del nostro territorio, dovremo fare rete, gestire le poche risorse economiche che ci metteranno a disposizione i nostri sponsor, per ripartire con un progetto, che ci veda tornare rea qualche anno ai vertici del volley”

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Mauro Cornioli (Sindaco Sansepolcro) “abbiamo il terzo caso di Covid 19

“Nelle ultime ore e’ stato notificato un nuovo caso di Coronavirus a Sansepolcro. Il terzo.

Si tratta di un giovane di 28 anni, che si trova al domicilio in buone condizioni. Anche a lui, come agli altri due positivi, auguriamo una pronta guarigione”. Queste le parole del sindaco di sansepolcro, Mauro Cornioli

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Emergenza Coronavirus Umbertide. I consiglieri di opposizione lanciano una proposta concreta: devolviamo i nostri gettoni alla Balducci. Stessa richiesta alla Giunta.

In coerenza con la scelta di concretezza assunta in relazione all’emergenza Coronavirus, i Consiglieri Comunali di Umbertide Cambia, Movimento 5 Stelle e PD devolveranno alla Residenza Balducci gli emolumenti derivanti dalle attività consiliari svolte nei prossimi mesi di marzo, aprile, maggio. Un impegno economicamente relativo, ma di grande significato civico.
Nell’ottica di responsabilità istituzionale dichiarata chiedono inoltre alle Amministrazioni Comunali ed alle competenti istituzioni del territorio di accelerare la predisposizione di una struttura in grado di ospitare le persone contagiate che non necessitano di cure in terapia intensiva, dotandola delle necessarie risorse professionali e tecniche. Ciò consentirebbe di non mettere a rischio altri reparti ospedalieri e di mantenere posti letto per i ricoveri necessari, evitando al contempo di ricorrere ad una precoce dimissione dei pazienti in degenza per altre patologie. 

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Poste Italiane: ritiro pensioni aprile 2020 a partire dal 26 marzo

Le pensioni del mese di aprile per i pensionati, titolari di un Conto BancoPosta, di un Libretto di Risparmio o di una Postepay Evolution, saranno accreditate in anticipo il 26 marzo.

Se possiedi una carta Postamat, una Carta Libretto o una Postepay Evolution, ricordati che puoi prelevare in contanti da oltre 7.000 Postamat, senza recarti allo sportello.

Se, invece, non puoi evitare di ritirare la pensione in contanti in ufficio postale, sarà necessario presentarsi agli sportelli secondo la seguente ripartizione di cognomi:

26 marzogiovedì dalla A alla B
27 marzovenerdì dalla C alla D
28 marzo (mattina)sabato dalla E alla K
30 marzolunedì dalla L alla O
31 marzomartedì dalla P alla R
1 aprilemercoledì dalla S alla Z
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Montone – Tutte le informazioni sul Coronavirus in una App. Contro le fake news il Comune attiva un nuovo canale ufficiale

L’amministrazione comunale di Montone ha deciso di attivare una App istituzionale in grado di diffondere informazioni sul Covid-19 in tempo reale, direttamente alla cittadinanza. Il tutto per garantire l’ufficialità delle notizie in merito all’allerta sanitaria di questi giorni.

Grazie a questo nuovo strumento il Comune potrà rispondere e interagire con i cittadini in modo veloce e funzionale. Attraverso la App saranno diffusi comunicati, regole di comportamento, indicazioni operative e materiale informativo sul Coronavirus.

“Un servizio in più – spiega il sindaco Mirco Rinaldi – che in un momento di particolare emergenza, come quello che stiamo vivendo in questo momento, può rivelarsi fondamentale per la gestione delle normali attività quotidiane”.

La App è scaricabile gratuitamente, sia da Apple Store che da Play Store, cercando “MyCity”. Una volta avviata, l’utente deve scegliere la Regione, poi la Provincia e, infine, il Comune.

“Vogliamo ringraziare – conclude il primo cittadino – un’azienda di Bologna, che da anni fornisce a tanti Comuni ottime piattaforme in grado di coinvolgere a pieno il cittadino, per averci donato, per l’intero periodo dell’allerta sanitaria, la possibilità di mettere a disposizione della cittadinanza questo nuovo canale ufficiale, contenendo la diffusione di fake news”. 

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Si reca a Sansepolcro per futili motivi. Denunciato dalla Polizia Municipale

La Polizia municipale biturgense, ha denunciato un cittadino che per futili motivi si è recato a Sansepolcro, contravvendo e quindi non rispettando quando inserito e varato dal Governo con DPCM del 8 marzo 2020.

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Coronavirus, Rossi: “Grazie a Pmi e alta moda entro mercoledì quasi 600 mila mascherine”

Tutti al lavoro per produrre le mascherine in tessuto non tessuto “made in Tuscany” da distribuire a medici, infermieri ed operatori. E il presidente della Toscana Enrico Rossi ringrazia le piccole e medie imprese per la risposta veloce assicurata, facendo altrettanto con il mondo dell’alta moda. Ottantaquattromila mascherine saranno pronte oggi e domani 180mila, di cui 120 mila ‘toscane’ e 60mila a marcatura CE. Lunedì la produzione giornaliera del “made in Tuscany” salirà però a 129 mila, per poi crescere ancora: 149 mila martedì e 187 mila mercoledì.

La Regione fin dall’inizio dell’emergenza coronavirus ha deciso di coinvolgere le imprese toscane ideando un tipo di mascherina triplo strato in tessuto non tessuto con elastico, testata dai laboratori di analisi dell’università di Firenze e compatibile con i requisiti di sicurezza di quelle chirurgiche ma a marchio CE.

Tre fornitori (Paimex, Vignolplast e Sacchettificio Toscano) stanno assicurando il grosso del fabbisogno: si tratta di piccole e medie imprese molto veloci e dinamiche, partite per prime e che producono tra gli 80 e i 100 mila pezzi al giorno. Poi si sono aggiunti i marchi della moda, che realizzandole in proprio o attraverso i loro fornitori hanno alzato ulteriormente la produzione. C’è Gucci, ad esempio, tanto per citare i più noti, ma anche Salvatore Ferragamo, Fendi, Celine, Serapian con pelletteria Richemont, Prada, Valentino, Ermanno Scervino.

“Sono grato e orgoglioso – spiega il presidente Rossi – per la rapidità e la sobrietà di alcune piccole e medie imprese, che hanno prontamente convertito le loro attività per il bene pubblico, e per la risposta del mondo dell’alta moda, che proponendosi autonomamente o su nostra richiesta si è attivata garantendo un incremento di produzione a sostegno della sanità toscana”. “La protezione degli operatori sanitari a tutti i livelli è la priorità in cima ai nostri pensieri e impegni quotidiani” si sofferma. Poi rivela una novità: “Per aumentare ancora di più il livello di sicurezza abbiamo introdotto una sperimentazione per il trattamento delle mascherine con una sostanza disinfettante che aumenta il grado di protezione e filtraggio, nonché una sterilizzazione con le radio terapie”. Un’alleanza tra ricerca e manifattura, nel solco della tradizione dei distretti economici toscani.

“Considerata l’importanza di questa diffusione – conclude il presidente – sarò io stesso, assieme all’assessore alla salute e ai miei più stretti collaboratori, a consegnare durante la giornata di domani (sabato 21 marzo ndr) a ogni Asl e a ogni azienda ospedaliera gli stock delle mascherine. Secondo criteri da loro stessi individuati, i direttori avranno poi il compito di consegnarli ai responsabili dei presidi ospedalieri, i quali a loro volta li distribuiranno alle varie unità operative. In questo modo, a fine giornata, sarà possibile rendicontare le consegne per ogni unità operativa e controllare le quantità distribuite”.

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Coronavirus, Rossi: “Via alla prima fase dei test sierologici in Toscana”

“In Toscana partiamo con la prima fase di test sierologici che riguarderanno un campione di professionisti del mondo sanitario. Questi test saranno utilizzati per effettuare una prima valutazione del dosaggio anticorpale tra medici, infermieri, Oss, tecnici ed altri. Quando arriveranno tutti gli altri kit estenderemo l’analisi a tutto il personale sanitario della regione”.

La ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi dopo che una piccola partita di test, circa 10 mila pezzi, è stata donata all’Azienda ospedaliera universitaria di Careggi, in attesa che il Ministero della Salute validi tutti gli altri test e dia il via libera alla commercializzazione. 

“La valutazione tecnica delle specificità del test – prosegue Rossi – sarà effettuata dai laboratori autorizzati delle AOU di Siena, Firenze e Pisa. In ogni caso a breve arriveranno anche precise indicazioni da parte del Ministero della Salute sulle modalità d’uso di questo nuovo strumento di valutazione che, è bene ricordarlo, non sostituisce il tampone come strumento diagnostico”

“Il tampone – ricorda il presidente – è ad oggi l’unico strumento sicuro per l’individuazione del virus, il test sierologico rileva un incontro già avvenuto con il virus e quindi si presta per altri usi. Lo screening della popolazione avverrà successivamente alla fase che riguarderà il personale sanitario e comunque in base ai risultati ottenuti”.

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Coronavirus, Remaschi: “In una fase di mutate abitudini di spesa, sostenere i prodotti toscani”

“Abbiamo iniziato un percorso per incentivare l’utilizzo di prodotti freschi, di provenienza locale, il cui utilizzo è diminuito a causa delle mutate abitudini di spesa”. Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi al termine di un incontro in videoconferenza con la ministra Teresa Bellanova.

L’assessore, che nei giorni scorsi si era consultato sullo stesso tema con i colleghi delle altre regioni, si è detto convinto della necessità di misure ad hoc per sostenere i nostri produttori: “In questa fase in cui le modalità di approvvigionamento sono mutate, e i cittadini tendono a privilegiare prodotti utilizzabili nel lungo periodo, è importante dare aiuto e forza a quei prodotti freschi e locali che, lo sappiamo bene, danno maggiori garanzie di salubrità e di qualità, e il cui utilizzo permette di sostenere la nostra agricoltura”.

Remaschi ha evidenziato come nel pacchetto, attualmente allo studio, di misure per sostenere a livello nazionale il comparto agricolo, dovrà essere inserita anche questa tematica, importante per l’economia di tantissimi produttori, ma anche sostenere per una alimentazione di qualità.

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Medicina legale: alcune attività sospese. Prorogata la validità dei documenti di riconoscimento e di identità fino al 31 agosto 2020

Su indicazione della Regione Toscana e a integrazione delle disposizioni circa l’organizzazione dei servizi al pubblico per il contenimento del Convid-19, già adottate, la Asl Toscana sud est ha deliberato ieri un ulteriore atto per le attività della Medicina Legale.
In particolare, è sospesa fino al 3 aprile 2020 l’attività di certificazione ambulatoriale medico-legale, compresa quella delle commissioni invalidi, handicap e Legge n. 68, che preveda visite mediche e le relative attività di front-office.
Inoltre, ai sensi del Decreto n. 18 del 17 marzo, viene prorogata la validità dei documenti di riconoscimento (patente di guida, patente nautica, porto d’armi ecc.) e di identità, scaduti o in scadenza dopo l’entrata in vigore dello stesso, fino al 31 agosto 2020.
Le Unità di Medicina Legale della Asl avranno cura di predisporre, una volta terminata l’emergenza, un calendario di sedute della Commissione Patenti, per il ripristino delle attività.

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Coronavirus, 311 nuovi casi in Toscana. In tutto sono 1.793 i contagi

Sono 311 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani. Salgono dunque a 1.793 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. Complessivamente, sono 18 le guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), 15 le guarigioni cliniche e 47 i decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 1.713. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone, da 65 a 100 anni, tutte con patologie concomitanti.

Questi i 9 decessi che si sono verificati in Toscana nelle ultime 24 ore, che vanno ad aggiungersi ai 38 registrati fino a ieri. Sono indicati per sesso, età e comune del domicilio: M, 86, Livorno; M, 82, Lucca; M, 75, Pontremoli; M, 68, Montemurlo; F, 85, Quarrata; F, 86, Quarrata; F, 88, Pistoia; M, 89, Piancastagnaio; M, 86, Scansano.

Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 790, di cui 189 in terapia intensiva.

Questi i numeri che fotografano la situazione toscana a venerdì 20 marzo, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute, e come verranno comunicati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Di 1.793 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 401 Firenze, 171 Pistoia, 94 Prato (totale Asl centro: 666), 249 Lucca, 232 Massa-Carrara, 180 Pisa, 117 Livorno (totale Asl nord ovest: 778), 97 Grosseto, 128 Siena, 124 Arezzo (totale sud est: 349).

Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 10.405 tamponi, su 9.339 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente). Solo nelle ultime 24 ore, sono stati fatti 1.732 tamponi. Questo, grazie all’aumento dei laboratori impegnati nel testare i tamponi: ai tre laboratori di microbiologia e virologia delle tre aziende ospedaliero universitarie di Careggi, Pisa e Siena, in funzione dall’inizio di febbraio, negli ultimi giorni se ne sono aggiunti infatti altri sei: Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), i laboratori di Arezzo e Grosseto (Asl sud est), Livorno e Lucca (Asl nord ovest), più un laboratorio privato.

Dal monitoraggio giornaliero sono invece 8.082 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 2.455 nella Asl centro, 2.933 nella Asl nord ovest, 2.694 nella Asl sud est.

Le informazioni sui singoli casi saranno fornite dagli uffici stampa delle aziende sanitarie, nel rispetto della privacy, con successivi comunicati stampa o per telefono.

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San Giustino ha un cuore grande: l’associazione Lupi&Bufali dona 1000 euro alla Croce Bianca tifernate

Continua a San Giustino, la gara di solidarietà, per la raccolta fondi, da destinare all’emergenza Covid 19. Anche l’associazione Lupi e Bufali, ringrazia per l’enorme sforzo profuso, in questi giorni,   la sezione di San Giustino della  Croce Bianca Tifernate.

Queste le parole postate, sulla pagina face book  ufficiale dell’associazione, dal direttivo “Nel ricordare a tutti che in questi giorni , numerosi volontari stanno effettuando servizi per consegna medicinali e spesa alle persone più in difficoltà e che, inoltre , sono operativi anche al Triage presso il nostro ospedale di Città di Castello .

Data la nostra amicizia che ci lega oramai da anni e il progetto che stiamo portando avanti ALLA STAZIONE il nostro Consiglio Direttivo ha deciso

Di donare la cifra di 1000€ che verrà utilizzata dai nostri amici per comprare :

Guanti , mascherine , camici , occhiali , e tutto il materiale sanitario necessario per sopperire a questa immensa emergenza.

Preme sottolineare che questo messaggio è stato reso pubblico al solo fine di sensibilizzare chi può dare una mano a qualsiasi realtà di volontariato.

Un caloroso abbraccio e un ringraziamento alla Croce Bianca e a tutti i volontari di qualsiasi associazione .

Ci rivedremo presto e torneremo a ridere e scherzare quando tutto sarà passato”

Il Direttivo Lupi&Bufali
#stateacasa

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Coronavirus: in Umbria salgono a 7 i deceduti, 395 i positivi, 810 fuori dall’isolamento fiduciario

Sale a 7, 4 nella provincia di Perugia e 3 in quella di Terni, il numero dei deceduti in Umbria in seguito all’infezione prodotta dal virus Covid-19. 

Ai sei pazienti deceduti, dei quali è già stata data comunicazione fino al 19 marzo, si aggiunge un altro decesso avvenuto nell’ospedale di Terni.

Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 19 marzo, 395 persone in Umbria risultano positive al virus, i guariti al momento restano 4. Dei 395 pazienti positivi 18 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 280 e 97 in quella di Terni: sono ricoverati in 99 (7 di questi sono di fuori regione), di cui 73 nell’ospedale di Perugia e 19 in quello di Terni. Dei 90 ricoverati, 24 sono in terapia intensiva, 13 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni.

Le persone in osservazione sono 2566: di questi, 1847 sono nella provincia di Perugia e 719 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 810 soggetti usciti dall’isolamento di cui 581 nella provincia di Perugia e 229 in quella di Terni

Nel complesso entro le ore 24 del 19 marzo, sono stati eseguiti 2359 tamponi.

   L’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, rende noto che la Giunta regionale ha approvato un atto che definisce la rete di laboratori per la diagnosi del virus Covid-19 su campioni clinici respiratori. 

“Visto il carattere diffusivo dell’epidemia ed il consistente numero di soggetti in isolamento fiduciario, con un aumento dei casi postivi – ha detto l’assessore Coletto – per accelerare i tempi della diagnosi, svolta sinora esclusivamente dal Laboratorio di Virologia dell’azienda Ospedaliera di Perugia prescelto come Laboratorio di riferimento regionale, abbiamo ritenuto di allargare la rete attraverso una convenzione con l’istituto zooprofilattico delle Regioni Umbria e Marche. In Umbria inoltre, l’attività di rilevazione della presenza del virus tramite tampone orofaringeo, è svolta anche presso il Dipartimento di diagnostica di laboratorio e immunostrasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Terni”.

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Coronavirus: la Regione umbria attiva un conto corrente per le donazioni

La Giunta regionale dell’Umbria ha attivato un conto corrente per la raccolta di donazioni finalizzate a sostenere gli interventi per contrastare gli effetti dell’emergenza coronavirus. Il conto è intestato a Regione Umbria e denominato “Donazioni per emergenza COVID-19 Umbria 2020”, IBAN: IT 84 W 02008 03033 000105889866

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