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Coronavirus: in Umbria salgono a 4 i deceduti, 334 i positivi, 720 fuori dall’isolamento fiduciario

Coronavirus: in Umbria salgono a 4 i deceduti, 334 i positivi, 720 fuori dall’isolamento fiduciario Sale a 4 il numero dei deceduti in Umbria in seguito all’infezione prodotta dal virus Covid-19. I primi due decessi sono stati registrati nei giorni scorsi – 1 nella provincia di Perugia e 1 nella provincia di Terni – ieri sono decedute altre due persone nella provincia di Perugia. Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 18 marzo, 334 persone in Umbria risultano positive al virus, i guariti al momento restano 4. Dei 334 pazienti positivi 14 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 236 e 84 in quella di Terni: sono ricoverati in 90 (4 di questi sono di fuori regione), di cui 64 nell’ospedale di Perugia e 22 in quello di Terni. Dei 90 ricoverati, 21 sono in terapia intensiva, 10 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni. Le persone in osservazione sono 2292: di questi, 1616 sono nella provincia di Perugia e 676 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 18 marzo, sono stati eseguiti 1985 tamponi. Sempre alla stessa data risultano 720 soggetti usciti dall’isolamento di cui 550 nella provincia di Perugia e 170 in quella di Terni.

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Confcommercio: finanziamenti, centro fidi approva d’ufficio le richieste di sospensione fino a 12 mesi

Centro Fidi, l’organo creditizio del sistema Confcommercio, ha deliberato in data 18 marzo 2020, in concomitanza con la pubblicazione del Decreto Legge “Cura Italia”, l’approvazione d’ufficio di tutte le richieste di sospensione e allungamento fino a 12 mesi dei finanziamenti in essere.

Gli imprenditori associati che ne faranno richiesta non dovranno istruire alcuna pratica speciale né attendere risposta né dovranno corrispondere alcun onere.

La decisione è stata presa con l’obiettivo di sostenere il più possibile le piccole e medie  aziende del territorio, alle prese con la grave crisi causata dall’emergenza sanitaria CoVID19. L’intervento sarà assolutamente gratuito senza alcun onere aggiuntivo per gli imprenditori.

“Ad oggi Centro Fidi garantisce diecimila imprese toscane e umbre, per un volume totale di finanziamenti pari a 200 milioni di euro”, spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, consigliere delegato di Centro Fidi, “per loro poter contare su dodici mesi di respiro è senz’altro importante, soprattutto in una fase in cui ancora è difficile prevedere la durata del periodo di emergenza e, di conseguenza, progettare bene la ripartenza”. 

Sempre nell’ordine di sostenere gli imprenditori, nei giorni scorsi Centro Fidi-Confcommercio ha stretto un accordo con Banco Bpm dedicando un plafond di dieci milioni di euro a garanzia delle imprese toscane e umbre che devono far fronte alla diminuzione o assenza totale degli incassi di questo periodo. Centro Fidi garantirà nella misura dell’80% la somma erogata da Banco Bpm a ciascuna azienda. I finanziamenti sono concessi sotto forma di mutui chirografari ed avranno una durata di 24 mesi, con preammortamento tecnico di 6 mesi. Tra le finalità ammissibili ci sono l’acquisto delle scorte di magazzino, il pagamento dei fornitori e, in genere, esigenze di liquidità.

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Emergenza coronavirus: aiutateci ad aiutare anziani e disabili soli. L’appello dell’assessore Bassini: “non andate agli orti sociali”. numero verde 075 9002686

Emergenza Coronavirus a Città di Castello: si potenziano le attività a favore delle categorie più vulnerabili ed in particolare anziani soli e adulti disabili. Ne dà conto l’assessore alla Protezione civile e alle Politiche sociali Luciana Bassini sottolineando come “la struttura del Comune sta monitorando 64 anziani soli e sei adulti disabili attraverso il servizio domiciliare quando le situazioni richiedano l’accesso di un operatore a domicilio dell’anziano dotato di tutti i presidi  necessari oppure attraverso contatti telefonici  costanti, la presenza di operatori di portierato sociale presso la Casa Albergo e la Casa Verde per garantire eventuale spesa e fornitura farmaci  evitando di fare uscire gli ospiti. Presso la sede dei servizi sociali del Comune sono presenti assistenti sociali che rispondono telefonicamente a numerose chiamate da parte di cittadini che necessitano di orientamento sull’accesso ai servizi e spesso anche consigli e supporto relazionale per affrontare questa situazione di emergenza. In questa direzione va anche il Progetto CHIAMIamoci, elaborato in collaborazione con la coop La Rondine che vuole potenziare l’ascolto e il dialogo con le persone socialmente fragili mantenendo contatti stretti e costanti: l’Urp risponde al numero 0759002686, recapito di riferimento per contatti o informazioni telefonici, tutti i giorni dalle ore 8 alle 20 per il servizio di utilità sociale per la consegna a domicilio di farmaci, spesa e supporto nei servizi essenziali di base, diretto alle persone prive di rete familiare e a nuclei familiari impossibilitati a raggiungere centri servizi essenziali (supermercati, farmacie, ecc.)”. Le attività di supporto saranno svolte dai gruppi volontari della Protezione Civile, Croce Bianca e Croce Rossa. E’ un servizio diretto agli anziani, che appaiono in queste circostanze l’anello debole della catena. Mi rivolgo a coloro che conoscono o notano anziani soli e in difficoltà a cui non è arrivata la notizia di questi servizi o non sanno come raggiungerli. Fatemi tramite presso il numero verde per segnalare persone che possono avere bisogno e noi sapremo come contattarle. E’ un gesto di grande solidarietà che una città ancora a misura di uomo può compiere in modo efficiente e capillare. Ma volgio rinvolgermi anche direttamente agli anziani con l’invito, prescrittivo, caloroso a non andare agli orti della Madonna del Latte. Non sono ufficialmente chiusi ma è allo studio un’ordinanza in tal senso. Lo faccio a malincuore ma ammonisco i pensionati che ne sono titolari o che curano gli orti sociali ad evitare di andare, preservando se stessi, prima che i loro familiari, da un possibile contagio. Mai come in queste ore e nelle prossime, bisogna stare a casa, lontani da occasioni di affollamento o di assembramento. Speriamo di poter riaprire questa come tutte le altre attività sociali, perché significa che avremmo l’emergenza alle nostre spalle”. Infine la Biblioteca di Città di Castello ricorda che è possibile accedere al Servizio Mlol, Medial Library On Line, per la consultazione libera di giornali, riviste, libri ed audiolibri. Per registrarsi al servizio, la email da contattare è biblioteca@cittadicastello.gov.it.

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Servizi Sociali: a San Giustino volontariato e pubblico insieme, per vincere la difficile battaglia contro il coronavirus, noi ne abbiamo parlato con l’assessore al sociale Andrea Guerrieri

“Stiamo monitorando costantemente, anziani soli e disabili, al fine di garantire loro tutto il necessario. Grazie ai tanti volontari del nostro territorio, che grazie al coordinamento di Croce Bianca e ANPAS Umbria ci aiutano in questo momento di grande emergenza. Sono orgoglioso, di come i nostri concittadini, si stanno comportando in questo difficile momento, vedo una grande senso di responsabilità, un senso civico encomiabile. Stiamo tutti a casa, usciamo solo se necessario, solo così potremo tornare preso alla normalità”

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Emergenza Covid-19, a Umbertide attivato un servizio telefonico di ascolto e sostegno psicologico. Si tratta di un servizio completamente gratuito.

Il Comune di Umbertide, nell’ambito delle azioni di supporto alla popolazione nel corso dell’emergenza sanitaria da Covid-19 ha istituito un servizio telefonico di ascolto e sostegno psicologico.  Si tratta di servizio completamente gratuito, attivo in seguito alla disponibilità fornita su base volontaria del dottor Federico De Salvo, psicologo e neurologo dell’Istituto Prosperius Tiberino.  Il numero da contattare è il 349 1693230.  Questi i giorni e gli orari: dal lunedì al sabato dalle 12.00 alle 14.00; il martedì e il venerdì anche in orario pomeridiano dalle 18.00 alle 20.00. “Il servizio – spiegano il sindaco Luca Carizia e  l’assessore alle Politiche sociali, Sara Pierucci – è completamente gratuito ed è destinato alle persone in quarantena o autoisolamento, a rappresentanti di associazioni che necessitano di ascolto, di supporto e ai cittadini che versano in stato di necessità. Un ringraziamento va al dottor De Salvo, per il contributo fornito a tutta la nostra comunità in un momento così difficile per tutti noi”.  “Anche l’Istituto Propserius Tiberino vuole dare il suo contributo in questo momento di emergenza – afferma il presidente Giuseppe Barberi – Ringrazio il dottor De Salvo che ha ideato il servizio e che mette a disposizione oltre la sua professionalità anche parte del suo tempo libero per aiutare in questo difficle momento coloro che hanno bisogno di un supporto psicologico”.

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Coronavirus, campagna informativa per gli stranieri. L’amministrazione sta predisponendo una serie di azioni per raggiungere tutta la popolazione

In un momento così difficile per tutti, la comunicazione alla popolazione e l’informazione sulle buone pratiche e sulle regole igieniche da tenere è fondamentale. Per questo motivo l’amministrazione comunale di Sansepolcro, per sensibilizzare anche gli stranieri che risiedono nel territorio, pubblicherà sulla propria pagina Facebook una serie di video in lingua.

Si tratta di video realizzati dalla Cooperativa Arca di Bologna e che aiutano a veicolare le norme igieniche e di comportamento in modo che, anche chi non parla perfettamente l’italiano, abbia a disposizione tutte le informazioni.

“A Sansepolcro c’è una fetta di popolazione che parla solo straniero, soprattutto pakistani, e che quindi necessita di un’azione di mediazione per capire fino in fondo cosa sta succedendo – spiega l’assessore Vannini – Stiamo quindi prevedendo dei video in lingua da pubblicare sulle nostre pagine Social ma anche materiale cartaceo da diffondere in città. Dobbiamo raggiungere il più alto numero possibile di persone con queste informazioni, affinché il contagio sia arginato”.

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Scuola ai tempi del coronavirus: ne abbiamo parlato con Chiara Andreini, coordinatrice della scuola paritaria Maestre Pie di Sansepolcro

Di Michele Tanzi

“Abbiamo stravolte le nostre abitudini, questo è evidente, ma grazie alla scuola digitale stiamo portando avanti, il programma scolastico” queste le parole di Chiara Andreini, coordinatore didattico della scuola paritaria maestre Pie di Sansepolcro “Questo momento, soprattutto per i più piccoli, può creare problemi anche di carattere psicologico. Noi ci siamo attivati, da subito, per fornire un supporto alle famiglie e per far capire ai nostri ragazzi che questo non era un periodo di vacanza, ma solo di sospensione, che la scuola anche se in modo differente, andava avanti. La prima settimana è servita come ripasso, con video su YuoTube e sulle chat create con i genitori sia per gli iscritti alla scuola d’infanzia che per gli alunni della primaria. Da questa settimana invece è partito il programma di scuola a distanza. Ci siamo dotati di una piattaforma

gratuita “prosegue Andreini “dove è possibile interagire, seguire le lezione, caricare i compiti e confrontarsi con il corpo docente. La risposta è stata totale, lunedì abbiamo iniziato ad operare e fin da subito 94 allievi su 94 si sono iscritti. Per noi è stato un grandissimo risultato, non era così scontato che tutti i genitori aderissero a questo progetto, è una proposta che, oltre ad impegnare i ragazzi, impegna anche gli adulti, perché lo strumento viene mediato anche dalla presenza di un genitore. Possiamo già fare un primo bilancio, tutto procede con regolarità, senza particolati intoppi. Le lezioni vengono caricate, per poi essere seguite dagli alunni in orari a loro più congeniali detto questo, speriamo che tutto torni al più presto alla normalità, in particolar modo per i più piccoli. Per loro la presenza fisica della maestra e dei compagni è fondamentale. Devo dire che se si parla si scuola di infanzia, diventa complicato creare attenzione, stiamo parlando di bimbi che vanno motivati, non sempre questo è possibile, a distanza. Per far fronte a questo problema, comunque, noi ci siamo preparati prima. Gli insegnanti hanno dovuto ripensare le lezioni”continua Andreini “adattarle allo strumento digitale, totalmente diverso dal consueto approccio educativo, perché non dà un feedback immediato come lo sguardo, che ti fa capire subito se quello che hai proposto è stato recepito. Il metodo che abbiamo adottato è quello di creare video brevi, di circa sei minuti. Per i più grandi il lavoro è diviso in due fasi. Circa due ore di impegno giornaliero tra seguire la lezione e fare i compiti per prima e della seconda classe, che può arrivare fino a 4 ore per quelli di quarta e quinta, questo a seconda dei giorni e delle varie lezioni programmate, in quest’ultimo caso sono previsti dei colloqui con gli insegnanti, per testare il grado di apprendimento, non delle vere e proprie interrogazioni ma delle semplici domande di controllo, che ci servono come preparazione per i gradi successivi. Per la scuola di infanzia è stato impostato un lavoro più ludico, carichiamo costantemente dei video dove ci si scambiano saluti, anche in questo caso la risposta è stata ottima. Ogni giorno ci si scambiano saluti, piccoli video dove i nostri bimbi ci spiegano cosa fanno, ci si diverte, come si può insomma. Quello che conta invece è che loro sappiano che noi ci siamo, e che tra poco ci ritroveremo. A tal proposito, la nostra scuola si è attivata anche per supportare psicologicamente le famiglie, chi lo vorrà potrà, anche singolarmente, parlare con uno psicologo psicoterapeuta, in grado di consigliare le famiglie sul come affrontare nel migliore dei modi questo periodo. Soprattutto per i più piccoli” conclude Andreini “serve far comprendere, i motivi per cui n questo momento non possano vedere i propri amichetti, gli zii i nonni. Speriamo tutto finisca al più presto, a noi ci mancano i nostri bimbi, i nostri ragazzi”

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Polizia municipale: denunciati 4 cittadini albanesi, per inosservanza DPC 8 marzo 2020

In data odierna, alle ore 15 circa, personale del Corpo di Polizia Municipale di Città di Castello è intervenuto nel controllare una segnalazione telefonica relativa alla presenza di diverse persone all’interno di un appartamento sito nelle immediate vicinanze del centro storico. Sul posto venivano rintracciati 4 cittadini albanesi, di cui 2 non in regola con le prescrizioni del dpcm 8 marzo 2020. Accompagnati presso i nostri uffici, le due persone venivano successivamente denunciate ai sensi del art 650 cp per inottemperanza del dpcm sopra citato.

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Coronavirus: firmato accordo università di perugia e regione umbria per assunzione a tempo determinato medici specializzandi

Siglato con procedura urgente in mattinata dal Magnifico Rettore Maurizio Oliviero e dalla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, l’accordo che prevede l’immediata assunzione straordinaria di medici specializzandi, al fine di far fronte all’emergenza sanitaria causata dall’epidemia COVID-19.
L’accordo è volto a rendere disponibile, nel più breve tempo possibile, alle strutture del Sistema Sanitario regionale nuovo personale medico, avvalendosi delle procedure di reclutamento in deroga previste dal D.L. 9/3/2020.
Gli specializzandi, per la durata del rapporto di lavoro a tempo determinato e fino al perdurare dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, resteranno iscritti alla scuola di specializzazione universitaria, svolgendo attività assistenziali coerenti con il livello di competenze raggiunto e affiancando, alle 32 ore settimanali di attività assistenziale previste, circa 6 ore settimanali di attività formativa teorica.
Il Rettore inoltre, nell’accordo, si è impegnato a nome dell’Ateneo a riconoscere le attività formative pratiche svolte dagli specializzandi quale parte integrante e sostanziale dell’intero ciclo di studi ai fini del conseguimento del diploma di specializzazione. Il periodo complessivo di studi dei neo-assunti medici, in questo modo, non subirà alcun prolungamento.
“Si tratta di un ulteriore provvedimento mediante il quale l’Ateneo mette a disposizione tutte le sue migliori risorse” – ha dichiarato il Rettore – “e, grazie all’ulteriore consolidamento del già ottimo spirito di collaborazione con la Regione Umbria, si impegna a fare responsabilmente la sua parte per la tutela del diritto supremo di tutti alla salute. In questa occasione, desidero rivolgere un particolare e sentito ringraziamento ai medici, agli infermieri e a tutto il personale impegnato in prima linea nella strenua lotta all’emergenza. A loro va la gratitudine dell’intera comunità accademica.”
red/com
“Le due istituzioni stanno conducendo insieme un proficuo lavoro.” – sono le parole della Presidente Tesei – “Questo provvedimento ha come fine ultimo la tutela della salute comunitaria. Un sincero ringraziamento va al personale medico, paramedico e sanitario per l’enorme impegno profuso e per lo sforzo in questa battaglia comune”.

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Coronavirus: Coletto, “già operativo l’ospedale di pantalla, accolti i primi pazienti”

Dalle ore 20 di giovedì 19 marzo chiuderà il Pronto soccorso e i cittadini che ne avranno necessità, potranno rivolgersi alle altre strutture presenti sul territorio, compresa l’azienda ospedaliera di Perugia.

Al momento sono disponibili 21 posti letto di malattie infettive: il piano di sviluppo prevede da sabato prossimo l’incremento di altre 5 unità, per arrivare così a 26 posti letto che diventeranno 31 entro lunedì 23 marzo. Giovedì 26 marzo inoltre, sarà attivato un reparto di pneumologia con 8 posti letto.

  “L’ospedale di Pantalla – sottolinea l’assessore Coletto – è ‘parzialmente e temporaneamente’ utilizzato per gestire l’emergenza epidemiologica da Covid-19, destinando spazi indipendenti, con accesso dedicato, a reparto di terapia intensiva per pazienti sospetti o positivi. L’utilizzo del nosocomio di Pantalla rientra nel Piano predisposto dalla Regione che prevede una rete ospedaliera per fronteggiare nel miglior modo possibile la pandemia. Si tratta quindi, di una misura straordinaria – precisa Coletto – adottata per offrire la migliore assistenza alle persone che hanno bisogno di essere ricoverate. L’Ospedale sarà fornito di tutte le strumentazioni e dotazioni utili a fronteggiare l’emergenza e che, comunque, resteranno in dotazione”.

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Coronavirus, 277 nuovi casi in Toscana. In tutto sono 1.330 i contagi

Sono 277 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani. Salgono dunque a 1.330 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. Dieci guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), sette guarigioni cliniche e 22 decessi (5 in più rispetto al dato di ieri). I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 1.291. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone, da 65 a 100 anni, tutte affette da più patologie.

Questi i decessi che si sono verificati in Toscana, con l’indicazione di sesso, età, comune del domicilio: M, 79 anni, Pisa; M, 77, Licciana Nardi (Massa Carrara); M, 87, Mulazzo (Massa Carrara); M, 84, Villafranca in Lunigiana (Massa Carrara); M, 81, Castelnuovo in Garfagnana (Lucca); M, 70, Agliana (Pistoia); M, 98, Livorno; M, 93, Pisa; F, 92, Lucca; F, 94, Livorno; M, 65, Fivizzano (Massa Carrara); F, 96, Mulazzo (Massa Carrara); F, 79, Firenze; M, 88, Poggibonsi (Siena); M, 83, Livorno; M, 70, Quarrata (Pistoia); F, 100, Carmignano (Prato); F, 69, Montopoli Valdarno; M, 87, Carrara; M, 77, Lucca; M, 82, Camaiore; M, 72, Lucca.

Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 587, di cui 160 in terapia intensiva.

Questi i numeri che fotografano la situazione toscana a mercoledì 18 marzo, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute, e comunicati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Di 1.330 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 295 Firenze, 122 Pistoia, 59 Prato (totale Asl centro: 476), 205 Lucca, 176 Massa-Carrara, 124 Pisa, 62 Livorno (totale Asl nord ovest: 567), 68 Grosseto, 77 Siena, 142 Arezzo (totale sud est: 287).

Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 7.606 tamponi, su 6.739 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente).

Dal monitoraggio giornaliero sono invece 10.140 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana, di cui 4.146 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Di questi ultimi, sono 2.163 persone nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), 1.817 persone nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e 166 nella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto). Gli altri 5.994 sono cittadini che hanno avuto contatti stretti con casi positivi: 702 nella Asl centro, 2.771 nella Asl nord ovest e 2.521 nella Asl sud est.

Le informazioni sui singoli casi saranno fornite dagli uffici stampa delle aziende sanitarie, nel rispetto della privacy.

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Coronavirus, PD Umbertide: “Più strumenti di protezione per operatori sanitari e più tamponi alla popolazione”

Anche ad Umbertide, purtroppo, ci troviamo in questi giorni a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. I casi di soggetti positivi fra la popolazione sono in aumento. L’8 per cento dei contagiati in Italia è un operatore sanitario. La Fondazione Gimbe ha rielaborato i dati forniti dall’Istituto superiore di sanità e ha calcolato che sono saliti a 2.629, ovvero l’8,3 per cento dei casi totali, gli operatori sanitari contagiati dal nuovo coronavirus. I dati sono aggiornati a ieri e il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, osserva che “il numero di operatori sanitari infetti è enorme. L’8,3% dei casi totali è una percentuale più che doppia rispetto alla coorte cinese”. Anche in diverse realtà dell’Umbria il virus non ha di certo risparmiato chi lavora nella sanità. Secondo il Pd umbertidese “serve che il personale sia dotato di adeguati strumenti di protezione (mascherine, guanti, camici e quanto serve) e questo a tutela degli operatori in prima linea (ai quali va il nostro sincero ringraziamento) e a tutela dei pazienti. Tutto questo è evidente anche nelle strutture sanitarie di Umbertide dove la strumentazione a disposizione non è del tutto adeguata alle necessità.” “Siamo vicini – dicono dal partito – A tutti quelli che ogni giorno svolgono il loro lavoro con serietà, professionalità e spirito di sacrificio. E poi – si legge nella nota, per concludere- un appello: “Occorre mettere in sicurezza la popolazione effettuando tamponi in modo massiccio anche sui soggetti asintomatici a partire da quelli più deboli. Serve uno sforzo comune per debellare il virus e tornare alla normalità.”

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L’arcobaleno visibile dalla Rsa Martini Santa Croce Anghiari: dagli anziani un messaggio di coraggio.

Sulle facciate della Residenza che domina dall’alto il paese è apparso l’arcobaleno disegnato dagli ospiti della struttura con l’aiuto degli animatori. Un incoraggiamento a tutta la comunità “a resistere” lanciato dagli ospiti della residenza. 

Un grande messaggio che viene proprio dagli anziani, le persone più fragili che in questo momento buio ci invitano alla “resilienza” inviato fuori al mondo, al proprio paese e ai familiari che non vedono da tanti giorni per dire che ” andrà tutto bene” 

Si ricorda che a seguito delle disposizioni emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sono state sospese le visite esterne fino a quando le condizioni di rischio saranno ridotte. Una misura dolorosa ma necessaria per tutelare la salute degli ospiti che sono comunque raggiungibili per conversazioni telefoniche o video chiamata così come il personale della struttura rimane a disposizione per tutte le informazioni. Sarà cura del personale avvisare per particolari esigenze. 

Le attività all’interno della Residenza proseguono come di consueto senza ridurre le prestazioni erogate, anzi sono state intensificate le ore di animazione al fine di rendere la giornata degli ospiti quanto più possibile serene. 

Un grande ringraziamento dall’amministrazione va a tutti gli operatori che con professionalità, responsabilità e amore si prendono cura dei nostri cari anziani.

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Coronavirus, accordo con albergatori e agriturismi per sistemare oltre 2mila isolati

Ventiquattro ore e le Asl riceveranno l’elenco delle strutture alberghiere che saranno utilizzabili per ospitare i malati e il personale medico risultati positivi al virus ma asintomatici, come pure medici e infermieri, pur negativi, che per maggior tutela dei familiari con cui vivono, visto il contatto ripetuto con i malati, è opportuno che se ne stiano isolati. Le stesse strutture potranno essere utilizzate per pazienti con lievi e pochi sintomi e che non abbiano necessità di essere ricoverati, appena positivizzati, oppure dimessi dall’ospedale in condizioni stabili ma ancora positivi.

Il presidente della Toscana Enrico Rossi aveva anticipato nei giorni scorsi il piano a cui si stava lavorando. L’obiettivo dichiarato era trovare oltre duemila posti pronti all’uso, in caso di necessità, e la Regione ha raggiunto oggi un accordo con le associazioni degli albergatori e degli agriturismi, oggetto di una specifica ordinanza (la n. 15 del 18 marzo).

“Ci siamo mossi per garantire anzitutto la maggior sicurezza possibile ai cittadini – spiega il presidente Rossi – Se uno deve starsene isolato, è meglio così che tornarsene a casa assieme alla famiglia. Libereremo in questo modo anche posti in ospedale. E grande è stata la disponibilità offerta dalle associazioni degli albergatori e dalle categorie che rappresentano gli agriturismi”.

L’intesa prevede una tariffa unica, vuoto per pieno, per qualsiasi tipo di struttura, frutto di una media della varie situazioni presenti sul territorio. Spetterà alle Asl mettersi in contatto con gli albergatori disponibili (mentre le aziende ospedaliere si dovranno rapportare con le Asl) e si potranno utilizzare anche strutture che non siano ricomprese nell’elenco che sarà fornito dalla Regione. Naturalmente sono previsti requisiti minimi da garantire, per tutte.

Ogni camera dovrà avere televisore digitale terrestre e wifi ad esempio, riscaldamento, bollitore ed asciugacapelli e servizio di reception e vigilanza ventiquattro ore su ventiquattro per garantire il passaggio di fornitori e personale sanitario, impedendo altresì l’accesso ai non autorizzati. Nelle strutture non si potranno ricevere visite e negli spazi comuni dovranno essere garantite le regole tese ad evitare affollamenti. Prima della consegna tutti i locali saranno dalle Asl sanificati, così come ogni volta che mutassero gli ospiti. Il prezzo fissato è di 30,90 euro a stanza, Iva esclusa.

Saranno le Asl a fornire coperte e lenzuola (cambiate ogni sette giorni) ed asciugamani (sostituiti ogni due). Ugualmente sarà la Asl a garantire a proprie spese agli ospiti carta igienica, bagno schiuma e shampoo, colazione, pranzo e cena.

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La Regione dà il via libera alla realizzazione di 280 nuovi posti di terapia intensiva

In attuazione dell’ordinanza n. 16 emessa oggi, 18 marzo 2020 dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, la Regione ha deliberato di realizzare un totale di 280 postazioni aggiuntive di terapia intensiva come ulteriori misure straordinarie per il contrasto ed il contenimento sul territorio regionale della diffusione del virus COVID-19.

Saranno realizzate in 13 presidi ospedalieri, 4 situati nell’area nord ovest, 5 nell’area centrale e 4 nella sud est. Un importo pari a € 2.382.660, stanziati dalla Giunta Regionale, saranno necessari per la realizzazione di lavori di adeguamento delle strutture, mentre 13.664.000 euro, forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, saranno utilizzati per l’acquisto di attrezzature medicali. Il costo totale dell’intervento sarà quindi pari a 16.046.660 euro.

Nell’area nord ovest si tratta degli ospedali di Campo di Marte (Lucca) che ospiterà 72 nuove postazioni, dell’ospedale di Carrara che ne accoglierà 24, dell’ex ospedale di Massa con 27 nuovi posti e del Santa Chiara di Pisa con 22.

Nell’area centrale l’ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze ne avrà 12, quello dell’Annunziata a Bagmo a Ripoli (FI) 6, il Palagi di Firenze 14, il Santo Stefano di Prato e il San Jacopo di Pistoia 6 ciascuno, mentre a Careggi le nuove postazioni di terapia intensiva saranno 34.

Nell’area sud est i nuovi posti saranno 8 all’ospedale di Grosseto, 24 in quello di Arezzo e 25 in quello di Siena.

In allegato la tabella con i costi e le caratteristiche dei singoli interventi.

“Le Aziende – spiega il presidente Rossi –  realizzeranno le nuove postazioni nel più breve tempo possibile. Potranno anche derogare sia dalle normali procedure burocratiche che da queste previsioni di distribuzione dei posti letto, ma per farlo avranno bisogno di una esplicita ordinanza emessa dal presidente della Regione”.

Enrico Rossi ha emanato oggi un’ulteriore ordinanza che definisce le linee guida di indirizzo per il percorso diagnostico-terapeutico in ambito ospedaliero e peri-ospedaliero per i pazienti affetti da COVID-19 e in particolare le caratteristiche cliniche e terapeutiche che è necessario attivare, in un crescente livello di intensità di cura, dal momento dell’entrata del paziente in ospedale, sino all’eventuale ricovero in terapia intensiva.

Le linee guida sono state definite da un’apposita Commissione di esperti e a queste dovranno attenersi le Aziende sanitarie e i diversi soggetti che operano nell’ambito o in raccordo con il Servizio Sanitario Regionale.

Il documento stabilisce la gestione dei casi COVID-19 cosiddetti paucisintomatici, di quelli con sintomatologia respiratoria impegnativa e di quelli non COVID-19. Vengono indicati nel dettaglio il percorso pre-ricovero (con gli esami effettuati nell’inquadramento iniziale del paziente), la diagnostica effettuata durante il ricovero, la terapia farmacologica prescritta, le fasi relative ai pazienti che escono dall’area critica, i criteri di dimissibilità ed il percorso post ospedaliero.

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Emergenza coronavirus: dichiarazioni del Sindaco: “riapertura reparto dell’ospedale segno di abnegazione ed efficienza. Plauso a chi sta in trincea”

18 Marzo 2020. Seconda dichiarazione del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta: “L’annuncio da parte della ASL Umbria 1 della riaperura del reparto di medicina dell’ospedale è un segnale importante di come l’ospedale lavori bene. Sono stati eseguiti tantisimi tamponi perché la vicenda della positività di alcuni operatori sanitari è legata alla fase difficile che stiamo vivendo e al fatto che questa categoria è in trincea, un plauso alla loro efficienza, solidarietà per ognuno di loro. Gli altri reparti continuano ad operare nella normalità. Dai medici agli infermieri, tutti stanno dando una grande prova di abnegazione”.

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Francesco Cenciarini (Ass.re Ambiente del Comune di Umbertide) “continuano gli interventi di sanificazione, da venerdì anche mezzi della Fattoria Autonoma Tabacchi in azione nelle località nord del territorio comunale”

“Proseguono gli interventi di sanificazione di strade e marciapiedi da parte di Gesenu nel capoluogo e nelle frazioni del Comune di Umbertide, iniziati nella mattinata di lunedì” : ad affermarlo è l’assessore all’Ambiente del Comune di Umbertide, Francesco Cenciarini. “Le operazioni – continua l’assessore – andranno avanti nei prossimi giorni e saranno potenziate, nell’ambito di una importante collaborazione con la Fattoria Autonoma Tabacchi (Fat), che garantirà da questo venerdì l’impiego di suoi mezzi nelle frazioni a nord del nostro Comune, così da consentire a Gesenu di concentrarsi nel capoluogo e nelle località poste a sud del territorio comunale”. Infine, l’assessore Cenciarini intende ringraziare Fat “perché questo accordo, senza costi aggiuntivi, permetterà di sanificare  prima e meglio il territorio comunale”.  

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Città di Castello, Covid-19: entro un paio di giorni l’unità operativa di Medicina potrà accogliere nuovi malati

Entro un paio di giorni, appena terminate le operazioni di sanificazione, sarà recuperata la prima porzione dell’unità operativa di Medicina dell’ospedale di Città di Castello al fine di consentire nuovi ricoveri. Continua, invece, normalmente l’attività negli altri reparti, con le restrizioni previste per gli ospedali umbri.

All’interno dell’ospedale di Città di Castello, sono stati eseguiti ad oggi, 18 marzo, 140 tamponi per il Covid-19, di cui 100 su operatori sanitari e 40 su pazienti ricoverati, dopo la chiusura dell’unità operativa di Medicina. 

Complessivamente, sono risultati positivi 11 operatori sanitari e 9 pazienti.

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