In occasione dei cinque anni fa la scomparsa di mamma-coraggio Silvana Benigno venerdì prossimo 24 gennaio alle ore 18 all’interno della sala congressi Officina della Lana – Godioli e Bellanti di Città di Castello è in programma la seconda edizione dell’iniziativa – aperta a tutti – dal titolo “L’eredità viva, Io sono Silvana” che, appunto, vuole di nuovo rilanciare – grazie all’impegno delle famiglie Benigno e Paladino – il significato del messaggio di forza, speranza e coraggio difronte alla malattia di Silvana e all’esempio che ha lasciato.
Durante la cerimonia verranno consegnate due borse di studio – intitolate proprio alla memoria di Silvana Benigno e Flavio Paladino – a ragazzi meritevoli che frequentano la struttura, individuati proprio dalla scuola Arti e Mestieri G.O. Bufalini, Centro di Istruzione e Formazione Professionale Asp.
L’evento vuole anche rappresentare un chiaro e diretto messaggio di forza ed esempio – sempre nel ricordo di Silvana – che arriverà dal racconto di cinque donne che, per la prima volta, pubblicamente parleranno della loro attuale battaglia quotidiana contro il cancro. Quest’anno anche l’arte si unisce all’iniziativa: nell’occasione Stefano Lazzari della Bottega Tifernate presenterà un’opera dedicata a Silvana che verrà svelata al pubblico proprio durante
“L’amministrazione comunale esegue costantemente le opere di manutenzione del parcheggio sotterraneo del Centro Le Grazie e monitora l’area con il personale della Polizia Locale. Stiamo valutando l’opportunità di regolamentare a disco orario la sosta negli stalli a uso pubblico per limitarne l’utilizzo improprio e favorirne la fruibilità, attraverso una maggiore rotazione”. È la risposta che ha l’assessore alla Viabilità e Polizia Locale Rodolfo Braccalenti ha dato alla capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni nell’ultima seduta del consiglio comunale. La rappresentante della minoranza chiedeva con una interrogazione di sapere se esistesse “una ricognizione periodica degli stalli del parcheggio, con la relativa verifica della legittimità dell’occupazione da parte dei mezzi lasciati in sosta” e di conoscere il numero dei posti pubblici, di quelli riservati e la tariffa pagata dai titolari di questi ultimi.
“Sono previste opere di manutenzione?”, aveva domandato, inoltre, Arcaleni, segnalando la necessità di comprendere se, “vista la carenza di posteggi pubblici gratuiti in centro, non si ritenga necessario verificare l’utilizzo corretto degli stalli riservati per evitare che siano utilizzati in maniera impropria e sottratti alla pubblica utilità”. La rappresentante di Castello Cambia aveva fatto presente il fatto che “l’area di sosta non sia stata interessata da altri interventi di manutenzione dopo quello eseguito dieci anni fa per la realizzazione dei box della Polizia Locale e per l’adeguamento alla normativa antincendio”. “Il parcheggio versa pertanto in condizioni abbastanza precarie per quanto riguarda la presenza di infiltrazioni di acqua e per via di una segnaletica a terra pressoché scomparsa, soprattutto a proposito della delimitazione degli stalli e della loro suddivisione tra pubblici e riservati”, aveva osservato Arcaleni, riferendo che alcuni posti “sono occupati stabilmente da automezzi che sembrano in evidente stato d’abbandono e che non vengono spostati da molto tempo”. “Credo sia importante garantire una ottimale fruibilità del parcheggio, a beneficio dei residenti ma anche per il resto della cittadinanza, visto che l’area di sosta serve l’asilo Cavour e in futuro verrà utilizzata anche dagli utenti che si rivolgeranno al nascente Centro per le famiglie preannunciato dall’amministrazione comunale”, aveva puntualizzato Arcaleni.
Nel ricordare che il parcheggio del Centro Le Grazie, di proprietà del Comune, sia “semi-pubblico, ovvero aperto a tutti i cittadini ma con alcuni stalli riservati a residenti negli alloggi di edilizia residenziale pubblica gestiti dall’Ater”, l’assessore Braccalenti ha spiegato che “l’area ospita 71 posti auto, di cui 32 riservati, 31 posti pubblici (di cui uno per disabili) e otto a disposizione dei mezzi della Polizia Locale”. “Gli stalli riservati a residenti si trovano nelle fasce perimetrali del parcheggio, mentre la zona centrale è destinata a parcheggio pubblico e qui si trova anche un posto auto per disabili segnalato a terra e con la segnaletica verticale”, ha precisato l’assessore, evidenziando che “i posti auto riservati ai residenti degli alloggi Ater, essendo posti auto pertinenziali alle abitazioni, pagano la tariffa prevista nel contratto di affitto applicato dalla stessa azienda”. “La segnaletica è sbiadita, ma permette comunque di distinguere le diverse tipologie di posti”, ha fatto presente Braccalenti, chiarendo, poi, che “le opere di manutenzione del parcheggio vengono eseguite costantemente: i presidi antincendio vengono controllati come da normativa, viene costantemente svolta la manutenzione dell’illuminazione ordinaria e quella di sicurezza agli impianti, nonché la pulizia delle aree.
Ogni cinque anni, inoltre, viene rinnovato il certificato di prevenzione incendi”. L’assessore ha anche riferito che “da un controllo della Polizia Locale sui veicoli segnalati all’interno del parcheggio che occupano in maniera costante gli stalli, è risultato che questi mezzi non risultano abbandonati, seppur visibilmente in stato di abbandono. Sono infatti presenti ancora le targhe e le parti essenziali, quindi non possono essere considerati rifiuti. Molti mezzi sostano comunque in area privata ed i proprietari non hanno intenzione di disfarsene”. “Il personale della Polizia Locale comunque – ha proseguito l’assessore – tiene monitorata quell’area e procederà a elevare le sanzioni del caso, qualora se ne ravvisassero i presupposti”. “Stiamo però valutando l’opportunità di regolamentare a disco orario la sosta degli stalli ad uso pubblico, così da limitarne l’utilizzo prolungato o improprio e da favorire la loro rotazione e la fruibilità alla pubblica utilità, come già fatto in altre situazioni similari”, ha preannunciato Braccalenti
La consigliera Arcaleni ha replicato, dicendosi “moderatamente soddisfatta per il fatto che le segnalazioni abbiano portato a un controllo della situazione”. “Credo però che sia necessario un monitoraggio periodico, che chiedo formalmente, per fare in modo che venga verificata la correttezza dell’utilizzo dei posti disponibili”, ha aggiunto l’esponente di Castello Cambia, che ha condiviso l’idea di “favorire la rotazione nell’utilizzo degli stalli pubblici, perché siano più spesso a disposizione di tutti”.
“Abbiamo destinato in questa fase 36.000 euro alla manutenzione delle nostre piante, tramite l’incarico ad una ditta specializzata, alla quale affiancheremo per interventi di minore entità le nostre squadre operative.” Dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Simone Selvaggi. “Per ogni anno di legislatura destineremo risorse di bilancio comunale a questo tipo di intervento che, riteniamo fondamentale per garantire la salute e la bellezza del nostro patrimonio naturale, oltre a migliorare la sicurezza e la fruibilità degli spazi pubblici.
Mantenere le chiome delle piante leggere, in particolare per quelle che non perdono la foglia neanche in inverno, è condizione necessaria per ridurre i pericoli di caduta che si rischiano, soprattutto in situazioni metereologiche caratterizzate sempre di più dal forte vento. Durante i sopralluoghi è emersa anche la necessità di abbattere piante gravemente malate o già morte, nell’ordine di una decina. Vista l’importanza che riveste per l’ambiente la presenza di piante, anche in ambito urbano, abbiamo deciso come amministrazione che pianteremo il doppio delle piante che saremo costretti ad abbattere. Il nostro obiettivo è quello di preservare il nostro ambiente e garantire spazi verdi sani e accoglienti per tutti”.
Di fronte ai dati allarmanti relativi al progressivo e continuo calo demografico, manca a livello nazionale un insieme di interventi concreti, al di là degli slogan più o meno propagandistici a difesa della famiglia: anzi il governo ha riportato l’IVA sui prodotti per l’infanzia dal 5 al 10% . Gli ultimi dati sulla natalità pubblicati dall’ISTAT segnalano un calo a 379mila nati nel 2023, undicesimo consecutivo dal 2013 ed un saldo naturale ancora fortemente negativo (-281mila). “La crisi demografica ovviamente colpisce tutto il territorio nazionale, compreso il nostro Comune che passa da un numero di nascite di 359 nel 2010 a 231 nel 2022, 215 nel 2023 e 201 nel 2024, in evidente continuo e progressivo calo; il numero medio di figli per donna scende: si attesta a 1,20, in flessione sul 2022 (1,24)”, afferma Arcaleni.
La scelta di avere figli è resa più difficile dai contesti socio-economici attuali, che non favoriscono i giovani e le giovani coppie, che vivono spesso per decenni, loro malgrado, in situazioni di precariato lavorativo , di mancanza di alloggio definitivo, non debitamente supportato da salari congrui e da un complesso di servizi che rendano agevole la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle madri e dei padri. Le stime di Federconsumatori rilevano che ogni bimbo costa in pannolini usa e getta alla propria famiglia circa 50/60 euro al mese nei primi due anni di vita; solo per il primo anno di vita, tra latte, pappe e biscotti, i genitori italiani si trovano costretti a spendere da un minimo di 1.800 euro ad un massimo di 5000 euro circa.
Ovviamente, il problema è complesso e necessita di risposte altrettanto articolate e non dipendenti da un singolo provvedimento. “Vero è- aggiunge la consigliera Arcaleni- che a livello comunale sarebbe possibile dare alcuni segnali, come l’aumento dei posti di asilo nido e misure di aiuto alle giovani coppie per la prima casa. Esistono risorse che anche a livello comunale possono essere messe in campo , per dare un segnale di supporto concreto alle giovani coppie: con una mozione ho proposto che l’amministrazione chieda a Farmacie Tifernati, partecipata comunale al 100%, di verificare la riduzione progressiva dell’IVA, fino al suo azzeramento, sui prodotti per l’infanzia, in particolare i pannolini e i prodotti alimentari essenziali per neonati, passando almeno dal 10% al 4%, intervenendo con una somma stanziata preventivamente per coprire tali versamenti, sgravandone il consumatore finale.
Farmacie Tifernati riesce ogni anno, grazie ad una corretta gestione, a produrre utili significativi (311.232€ nel 2023) che, se versati nelle casse comunali, sarebbero comunque sottoposti alla fiscalità generale: perchè il Comune non rinuncia ad incamerare questi utili, per destinarli ad una finalità sociale capace di portare benefici diretti alle famiglie tifernati?”
Sabato 1 Febbraio alle ore 11, presso la Biblioteca Comunale “Carducci”, Sala “Rossi-Monti”, la presentazione del libro di Giovanni Grasso, “L’amore non lo vede nessuno”, (Rizzoli). Oltre all’autore interverranno il sindaco, Luca Secondi, l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi ed il giornalista Mino Lorusso.
Si svolgerà, Sabato 1 Febbraio alle ore 11, presso la Biblioteca Comunale “Carducci”, Sala “Rossi-Monti”, la presentazione del libro di Giovanni Grasso, “L’amore non lo vede nessuno”, (Rizzoli). Oltre all’autore interverranno il sindaco, Luca Secondi, l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi ed il giornalista Mino Lorusso. L’amore non lo vede nessuno è un romanzo, un’indagine spietata sul senso autentico dell’esistenza, che ci costringe davanti allo specchio, occhi negli occhi con la parte più oscura di noi, e ci interroga sulla necessità di perdonare e di perdonarci. Un thriller esistenziale sul perdono. E sull’amore. Ma su quale tipo di amore? Coniugale, passionale, spirituale, platonico o l’amore di Dio? «Sull’amore che può far male. Prendo in esame un amore molto forte, probabilmente molto immaturo. Il pendolo va da un amore che si pretende assoluto e sa di passione a uno tossico che sa di dipendenza» precisa Grasso. Ogni martedì pomeriggio, per sessanta minuti esatti, in un anonimo bar di provincia, Silvia incontra, di nascosto, un affascinante sconosciuto. Sono legati da un patto. Lui ha promesso di rivelarle ogni particolare sulla sua relazione con Federica, la sorella di Silvia morta da pochi giorni in un incidente stradale in circostanze sospette. Lei, in cambio, si è impegnata a non fare ricerche per scoprire l’identità del suo misterioso interlocutore. Ma il racconto di quell’uomo senza nome, colto e raffinato, è davvero attendibile? E fino a che punto Silvia può fidarsi di lui? La ricerca della verità, in un crescendo di colpi di scena, sarà un percorso sorprendente e doloroso, che porterà Silvia ad affrontare un groviglio di contraddizioni e segreti indicibili, tra amori assoluti e giochi di potere. Il mondo che Federica abitava, nel quale è facile smarrire il confine tra innocenza e colpevolezza. Giovanni Grasso, Giornalista e scrittore italiano (n. Roma 1962). Laureato in Lettere moderne presso l’università “La Sapienza”, giornalista professionista dal 1989, iscritto alla stampa parlamentare dal 1991, ha lavorato a La Discussione e all’Agenzia Giornalistica Italia ed è stato redattore politico parlamentare all’Avvenire. Capo ufficio stampa della presidenza del Senato dal 1996 al 2001, portavoce del ministro dell’Integrazione e della Cooperazione Internazionale dal 2011 al 2013, dal 2015 è consigliere per la stampa e la comunicazione e direttore dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica. Ha insegnato al Master di Giornalismo dell’Università di Bologna. È autore di documentari di carattere storico per la Rai. Studioso del movimento cattolico in Italia, ha pubblicato diversi libri, tra cui: Il partito dei liberi e forti (1989); I cattolici e l’Aventino (1994); Scalfaro. L’uomo, il presidente, il cristiano (2012); Piersanti Mattarella. Da solo contro la mafia (2014). Del 2019 è Il caso Kaufmann, suo primo romanzo; tra le sue altre opere si segnalano il testo teatrale Fuoriusciti (2019) e i romanzi Icaro, il volo su Roma (2021), Il segreto del tenente Giardina (2023, Premio Mondello 2024) e L’amore non lo vede nessuno (2024). Nel 2021 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Si terrà sabato prossimo, 25 gennaio, a Sansepolcro la sessione conclusiva del convegno “Con la nostra gente. Preti e popolo in Alta Valle del Tevere tra guerra e Resistenza”, organizzato dall’Istituto di Storia Politica e Sociale “Venanzio Gabriotti” di Città di Castello, dal Museo e Biblioteca della Resistenza di Sansepolcro e dagli archivi storici diocesani delle due città. Il convegno, promosso in occasione dell’80° anniversario della fine della seconda guerra mondiale, intende approfondire un particolare aspetto della storia di quegli anni, cioè il modo in cui i preti, soprattutto i parroci, si posero a servizio delle loro comunità, sia soccorrendo le varie necessità, sia condividendone pienamente le sorti. Il territorio di riferimento è quello dell’Alta Valle del Tevere, che negli anni del conflitto era quasi interamente compreso nelle diocesi di Città di Castello e di Sansepolcro, ma con parti di confine comprese in quelle di Arezzo e di Gubbio; le due diocesi principali comprendevano anche ampi territori in Romagna (Sansepolcro) e nelle Marche (Città di Catello), per cui il convegno riveste un interesse interregionale.
Le ricerche che verranno presentate hanno impegnato per circa un anno di lavoro i vari studiosi, tra i quali molti giovani, e hanno utilizzato una rilevante mole di fonti documentarie, dai “Chronicon” parrocchiali alle relazioni ufficiali, dalla corrispondenza privata ai registri parrocchiali. Dalle carte emergono figure di parroci capaci di rimanere un punto di riferimento anche nel drammatico momento del passaggio del fronte, talvolta con azioni e scelte eroiche. Alcuni di loro vennero uccisi dai nazifascisti (don Domenico Mencaroni, don Giuseppe Tani, don Ilario Lazzeroni, don Francesco Babini), altri morirono sotto i bombardamenti (don Serafino Rondini) e altri ancora furono vittime di rappresaglie al termine della guerra da parte di partigiani slavi comunisti (don Giuseppe Rocco). Nel complesso, sia i vescovi delle due diocesi altotiberine (mons. Filippo Maria Cipriani a Città di Castello e mons. Pompeo Ghezzi a Sansepolcro), sia i parroci seppero rimanere accanto alla loro gente applicando quella che venne chiamata la “politica del Crocifisso”, cioè donandosi totalmente nel tentativo di evitare lutti, distruzioni e, soprattutto, l’attecchimento dell’odio e del senso di vendetta nelle comunità. Il modo in cui ciò avvenne fu differenziato – senza escludere la partecipazione diretta al movimento resistenziale – ma ebbe come denominatore comune lo spirito di servizio sacerdotale e di obbedienza alla legge della carità evangelica.
Dopo la prima sessione, tenutasi a Città di Castello sabato 18 gennaio, la seconda avrà sede a Sansepolcro, nell’Auditorium Santa Chiara, con inizio alle ore 9,30. Dopo i saluti istituzionali di sindaco e vescovo diocesano, i lavori saranno introdotti da una relazione di Andrea Czortek dal titolo Chiesa e sacerdoti tra guerra e Resistenza nell’Alta Valle del Tevere toscana. Seguiranno le comunicazioni di Mirco Draghi (Sacerdoti uccisi dai nazifascisti in diocesi di Sansepolcro), Marco Renzi (I sacerdoti nel passaggio del fronte sull’Appennino tosco-romagnolo) Massimo Marzocchi (I sacerdoti nel passaggio del fronte a Pieve Santo Stefano), Elena Zanchi (I sacerdoti nel passaggio del fronte ad Anghiari e Monterchi) e Paola Scortecci (I sacerdoti e gli ebrei nell’Alta Valle del Tevere toscana).
Domenica 30 marzo 2025, il Teatro alla Misericordia di Sansepolcro apre nuovamente le porte al teatro per ragazzi con lo spettacolo “Geppetto” con Debora Mattiello, un’affascinante rilettura di Tonio de Nitto della fiaba di Pinocchio, attraverso la celebrazione del lavoro artigiano e della tradizione toscana.
In questa particolare interpretazione, Geppetto non è solo un falegname povero, ma un vero artista del legno che vive in una città di falegnami, dove mani sapienti trasformano il legno in meraviglie. Sul palco, un banco di lavoro e gli attrezzi del mestiere diventano strumenti di pura immaginazione, dando vita a mondi lontani e a invenzioni quotidiane come i giochi di un tempo. Lo spettacolo non si limita a raccontare Pinocchio, ma esplora anche le radici della Toscana e la forza rigeneratrice della fantasia, invitando grandi e piccoli a riscoprire la bellezza del creare con le proprie mani.
Debora Mattiello mette in scena un’opera che è evocazione più che rappresentazione, stimolo più che descrizione, ricordandoci che, a questo mondo, nulla deve andare perso e che i giochi, proprio come ha fatto lei, è meglio inventarseli da sé.
L’appuntamento è per domenica 30 marzo al Teatro alla Misericordia. Le prevendite saranno disponibili a partire da mercoledì 26 marzo 2025 presso la Biblioteca comunale Dionisio Roberti di Sansepolcro. Per info e prenotazioni 0575732434 – 0575732216 oppure biblioteca@comune.sansepolcro.ar.it
Sansepolcro si unisce al ricordo delle vittime della Shoah con una cerimonia ufficiale in occasione della Giornata della Memoria, prevista per lunedì 27 gennaio 2025, 80° anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz. L’evento si terrà alle ore 11.00 presso la Sala del Consiglio di Palazzo delle Laudi.
Quest’anno il tema scelto per l’evento organizzato dall’Amministrazione comunale è “La presenza degli ebrei nella comunità di Sansepolcro”, un’occasione per riflettere sulla storia locale e sul legame con la memoria collettiva. Il relatore dell’incontro sarà Don Andrea Czortek, storico e vice Direttore dell’Archivio Diocesano, che offrirà un approfondimento sul ruolo e sull’eredità della comunità ebraica nel nostro territorio.
La Giornata della Memoria rappresenta un momento fondamentale per il Comune di Sansepolcro, che intende coinvolgere tutta la cittadinanza in un percorso di riflessione e consapevolezza, riaffermando i valori della dignità umana, del rispetto reciproco e del rifiuto di ogni forma di discriminazione.
Il Sindaco e l’Amministrazione comunale invitano i cittadini a partecipare numerosi per ricordare insieme, affinché eventi come quelli accaduti non si ripetano mai più.
L’annuale visita del Governatore è un momento molto importante per la vita di un Club Lions. Quest’anno il Lions Club Umbertide lo ha fatto in sinergia, cioè in occasione dell’analoga visita del Governatore Salvo Iannì ad altri due Club della zona, il Lions Club Gubbio e il Lions Club Città di Castello Tifernum, con i quali condivide numerose iniziative sul territorio e con il Leo Club Gubbio.
La visita svoltasi giovedì 16 gennaio scorso, vale la pena ricordarlo, non è solo un momento di confronto, tanto più quando si svolge in concomitanza con quella di altri Club, ma un vero e proprio bilancio di missione delle attività svolte. E quest’anno le attività già incasellate al giro di boa dell’annata dal Club guidato da Mauro Tarragoni Alunni, sono veramente tante: tra le più importanti vale la pena ricordare la donazione di un’asciugatrice alla residenza protetta “G. Balducci” di Umbertide, la distribuzione di derrate alimentari alle famiglie del territorio in difficoltà, un’importante raccolta confluita nel crowfunding lanciato per reperire le risorse necessarie per l’intervento chirurgico necessario a un giovane, vittima di un incidente stradale che lo ha reso tetraplegico. Non meno importanti le iniziative a venire, con special mention per l’ormai tradizionale raduno di auto e moto storiche “Sulla strada per la solidarietà”, che consente un’importante raccolta fondi; ma senza dimenticare l’impegno per i cani guida e per le attrezzature dei reparti di oncologia pediatrica, lo screening della vista, la raccolta degli occhiali usati.
E a testimonianza di un sodalizio che guarda sempre con attenzione al suo futuro, proprio in concomitanza dell’evento hanno fatto ingresso nel club umbertidese tre nuovi soci: la Prof.ssa Gabriella Bartocci, già dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Umbertide Montone Pietralunga, la Dott.ssa Maria Gabriella Pinzagli, cardiologa che opera sul territorio umbertidese e quale onorario Enzo Ciabatta, fondatore dell’Autocarrozzeria Grifo e di altre importanti aziende che operano nel settore automobilistico e che fin dalla prima edizione contribuisce in modo decisivo alla realizzazione del raduno “Sulla strada per la solidarietà”.
Proprio per restare in tema di strada, quella da percorrere per la solidarietà ha sempre bisogno di nuove forze; forze che i soci neoentrati, con le loro qualità e con il loro impegno, metteranno al servizio della grande famiglia Lions, ma più che altro al servizio del bisogno. Perché dove c’è bisogno, lì c’è un Lions.
Sansepolcro si prepara a celebrare il Carnevale con il tradizionale evento all’insegna dell’allegria e della tradizione. Domenica 23 febbraio il centro storico sarà invaso da maschere e musica per una giornata ricca di appuntamenti imperdibili. Il cuore della festa cambia location mantenendo la verve di sempre. A causa dei lavori in corso nella piazza principale, il palco della festa verrà spostato in Viale Armando Diaz, ma tutta la città sarà protagonista.
La manifestazione prenderà il via alle ore 15:00, con il ritrovo dei gruppi partecipanti presso Porta Romana. Da lì avrà inizio la sfilata lungo Via XX Settembre, che culminerà in Viale Armando Diaz, dove appunto sarà allestito il palco centrale. Alle 16:30, una giuria qualificata procederà alla valutazione dei gruppi mascherati e alla premiazione dei migliori partecipanti.
Altra novità di quest’anno è la Lotteria, organizzata dall’associazione Le Centopelli, che mette in palio un premio dal valore di 1.000 euro. I biglietti saranno presto disponibili presso i negozi del Centro Storico e l’estrazione si volgerà durante la festa del 23 febbraio prossimo. La giornata si concluderà alle 17:30 con una grande festa accompagnata da musica e intrattenimento. Anche quest’anno l’istrionico Andrea Franceschetti condurrà l’evento, coadiuvato da Silvia Epi.
Anche quest’anno il Carnevale di Sansepolcro si distingue non solo per la ricchezza del programma, ma anche per il rafforzamento della collaborazione con Anghiari, una sinergia nata due anni fa fra le due realtà della Valtiberina, che conferma l’importanza della tradizione carnevalesca nell’intera vallata e che vede protagoniste anche le maschere simbolo delle rispettive feste: SenzaBriglie per la città di Sansepolcro e il Sambudellaio per il borgo di Anghiari. Appuntamento con il Carnevale di Anghiari, dunque, come da accordi del patto di amicizia, la domenica successiva, il 2 marzo.
Le iscrizioni sono aperte già da qualche giorno, ricordiamo che possono iscriversi non solo le associazioni cittadine, ma anche tutti i gruppi estemporanei che hanno voglia di mettersi in gioco per vivere un giorno di festa e divertimento. Per tutti gli interessati è possibile iscriversi tramite la mail demarco.annateresa@comune.sansepolcro.ar.it indicando il nome del gruppo, il tema e il numero approssimativo di coloro che ne fanno parte.
L’amministrazione comunale invita cittadini e visitatori a partecipare numerosi, per vivere insieme una giornata all’insegna del divertimento e della condivisione.
Dopo le violente raffiche di Grecale dei giorni scorsi, gli operai del Consorzio sono al lavoro per eliminare il materiale caduto nei corsi d’acqua
Obiettivo: ripristinare il regolare deflusso della corrente
Un grosso albero crollato rischia di ostruire un tratto del reticolo idrografico. Le immagini, scattate dai tecnici del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno nel corso della ricognizione del territorio, scattata dopo le violente raffiche che hanno spazzato per giorni l’intero comprensorio, mostrano con chiarezza le numerose “vittime” lasciate dal vento “killer”.
Decine di piante di dimensioni anche importanti che, flagellate dal Grecale, si sono schiantate anche all’interno degli alvei e sulle sponde dei corsi d’acqua, creando evidenti e imprevedibili situazioni di rischio.
Immediata la reazione dei tecnici consortili che, verificata la situazione, hanno pianificato interventi puntuali per rimuovere ostacoli e criticità.
“Le recenti allerte meteo hanno lasciato strascichi importanti sul reticolo in gestione. Una delle aree più colpite è la Valtiberina, dove, in seguito all’attività di monitoraggio e alle segnalazioni raccolte da amministratori e cittadini, siamo ancora impegnati in interventi volti a rimuovere piante e rami abbattuti dalle forti raffiche di vento e a ripristinare argini e sponde danneggiati dalla caduta del materiale vegetale”, spiega l’ingegner Enrico Righeschi del Settore Difesa Idrogeologica dell’Ente e referente della Unità Idrografica Omogenea Valtiberina.
“Gli interventi interessano tutta la vallata, ma le problematiche più gravi si concentrano nelle località Motina, San Leo e Ponte alla Piera, nel comune di Anghiari, dove, anche questa settimana, proseguono le attività di taglio delle piante compromesse, il ripristino del corretto deflusso idraulico e la ricostruzione di argini e sponde danneggiati dai ribaltamenti delle piante”, conclude Righeschi, aggiungendo: “Nei prossimi giorni, sono in programma sopralluoghi specifici di “gruppo”: i tecnici del Consorzio con i colleghi dei comuni e di Enel Distribuzione passeranno al setaccio altre aree del territorio per valutare ulteriori di pericolo per corsi d’acqua e infrastrutture, generati o aggravati dalle ripetute raffiche di vento che hanno flagellato la vallata e il comprensorio Alto Valdarno”.
“Ogni anno, la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua viene programmata secondo le frequenze stabilite dalla Regione Toscana e tenendo conto delle segnalazioni dei cittadini e degli amministratori, oltre che dei risultati dell’attività di vigilanza svolta dai tecnici consortili. Il Consorzio individua anche risorse ad hoc da destinare a situazioni non prevedibili, spesso legate a condizioni meteorologiche avverse – commenta la Presidente Serena Stefani – Con queste risorse è possibile eseguire, al di là delle attività calendarizzate, interventi specifici che consentono di mantenere in efficienza il reticolo idrografico. Di fronte a precipitazioni con caratteristiche assai differenti dal passato e ad eventi di sempre maggiore intensità, con il tempo, l’Ente ha aumentato questa cifra per dare con immediatezza risposte tempestive ed adeguate”.
Prosegue il confronto delle OO.SS. con i comuni sulla contrattazione sociale e la discussione sui bilanci previsionali che i comuni dell’Alto Tevere hanno o stanno approvando in queste settimane. In questo ambito si è svolto l’incontro con gli Amministratori del Comune di Monte Santa Maria Tiberina all’incontro hanno partecipato il Sindaco uscente Letizia Michelini eletta Consigliere Regionale e il nuovo Sindaco Michele Simoni. Il Comune pur in condizioni particolari derivanti da un numero limitato di abitanti, circa 1200, distribuiti oltre che nel centro comunale anche in più frazioni e molte case sparse in un territorio molto vasto a carattere montano e boscoso in larga parte, negli anni ha cercato di mettere in atto politiche attive di salvaguardia e cura del territorio legate ad azioni per fermare lo spopolamento che caratterizza in questi anni tutte le aree interne. L’incontro è stato particolarmente proficuo per mettere in luce la particolare attenzione che il piccolo comune montano sta riservando all’attività scolastica per bambini da zero a 6 anni e ai bambini delle elementari con servizi a basso costo sia relativi alla mensa, che al trasporto sia nelle metodologie educative, tanto da essere preso da riferimento da molti altri comuni che intendono sperimentare il modulo educativo zero a 6 anni. Un impegno verso l’infanzia che sta dando buoni risultati con una presenza di circa 50 bambini nel sistema educativo scolastico del comune, con presenze provenienti anche da fuori comune, una buona pratica per consolidare le azioni contro lo spopolamento che il comune sta mettendo in atto. Non a caso l’impegno della Amministrazione Comunale è stato quello per far rimanere nel territorio comunale l’Ufficio Postale, lo sportello Bancomat, la farmacia e soprattutto la sostituzione dei medici andati in pensione con la presenza di un medico di base che effettua presenze settimanali in tutte le frazioni Attenzione particolare viene diretta attraverso l’azione dei servizi sociali del comune verso gli anziani in relazione a bisogni specifici a partire da quelli della solitudine o dei bisogni primari: dalla spesa, alla gestione dei medicinali,… un’azione che il comune cerca di portare avanti anche attraverso il coinvolgimento di cittadini e di associazioni operanti nel comune. Sul piano fiscale e tariffario l’Amministrazione Comunale ha messo in atto da diversi anni un’azione efficace ed efficiente anti evasione, che ha dati buoni risultati tanto da far risultare Monte Santa Maria Tiberina uno dei comuni più preformanti della regione che ha permesso di ricevere un riconoscimento premiale per l’anno 2014 di 14.000€. Per quanto riguarda la TARI a seguito del ricalcolo effettuato dall’AURI si prevede un aumento, rispetto al quale si è convenuto, su richiesta sindacale, di affrontarlo con interventi di aiuto rivolti alla fascia di reddito più bassa su base ISEE. Per questo si è previsto un nuovo incontro tra le parti da effettuarsi a metà 2025 per meglio definire le modalità e i requisiti per beneficiarne. Per incentivare le attività produttive di nuova costituzione il Comune prevede un esenzione TARI per i primi 3 anni di attività. Un problema che è particolarmente sentito è quello abitativo, perché in presenza di numerose seconde case e di casolari in degrado vi è una richiesta di appartamenti in affitto o di acquisto per nuovi residenti o giovani coppie che non trova facile corrispondenza nel territorio, pertanto è impegno dell’Amministrazione Comunale invidiare ipotesi d’intervento per garantire un processo fortemente auspicabile di recupero abitativo e di popolazione. CGIL Barbara Mischianti CISL Antonello PaccaviaUIL Bruno Allegria SPI CGIL Maurizio Maurizi
Si è svolto ieri (domenica 19 gennaio 2025) a partire dalle ore 9,00 presso la Bocciofila Cerbara il “2° Trofeo Impianti elettrici Sassoli Massimo”, gara Nazionale Sport per tutti a Coppie, in memoria dell’Amico Petricci Lorenzo al quale hanno partecipato ben 213 formazioni. Durante la manifestazione è stata organizzata una lotteria di beneficenza a favore della AISLA che ha avuto un buon riscontro tra il numeroso pubblico presente.
LA CLASSIFICA DEI PRIMI CLASSIFICATI
1° cl. Patregnani Federico e Campanelli Riccardo (Sammartinese RE) 2° cl. Lavoratori Valter e Cecconi Mauro (Città di Bastia) 3° cl. Miloro Giuseppe e Stia Alessandro (Fonte era MC) 4° cl. Capretta Marco e Verzini Marco (S. Erminio) Direttore di gara: Rossi Marco Assistente: Edoardi Edoardo.
Inaugurata l’area parcheggio di uno dei parchi più frequentati dai cittadini di Perugia e Corciano, l’intervento grazie a fondi regionali per 170mila euro
Si è svolta nella mattinata di venerdì 17 gennaio, al Parco Colle della Trinità di Perugia, l’inaugurazione ufficiale della nuova area parcheggio completamente riqualificata dall’Agenzia Forestale dell’Umbria, in collaborazione con Regione Umbra, i Comuni di Perugia e Corciano e l’Associazione culturale Colle della Trinità.
Al taglio del nastro erano presenti: i rappresentanti di Afor Manuel Maraghelli (amministratore unico), Michele Bazzani (dirigente Servizio Demanio) e Andrea Marchesini (dirigente Servizio Progettazione e Direzione Lavori); l’ingegner Francesca Pazzaglia in rappresentanza della Regione Umbria; l’assessore all’Ambiente di Perugia David Grohmann; il sindaco di Corciano Lorenzo Pierotti e il suo assessore all’Ambiente Giordana Tomassini; Vincenzo Nocelli, comandante della Stazione Carabinieri di Corciano; Doretta Canosci, rappresentante dell’Associazione Colle della Trinità;
Proprio Canosci, in relazione a questa importante inaugurazione, ha esordito parlando della “realizzazione di un sogno durato 12 anni. Finalmente abbiamo un’opera degna di un ambiente come questo. Questo parco è un luogo del cuore, dove tanti cittadini sono venuti a fare le prime passeggiate prima da adolescenti e poi con le proprie famiglie. Dobbiamo dire grazie a tutti coloro che hanno contribuito ma specialmente all’Afor, che ha fatto la parte del leone in questo progetto. Ora chiediamo che il parco resti di proprietà pubblica e regionale e che, proprio tramite Afor, possa essere gestito nel rispetto delle sue condizione ambientali uniche e irripetibili”.
“Quest’area fa parte del demanio della Regione Umbria, gestito da Afor – ha aggiunto l’amministratore unico Maraghelli – ed era necessario apportare miglioramenti per la fruizione completa del parco. Molti anni fa erano stati realizzati interventi con metodologie obsolete. Oggi noi abbiamo usato materiali per ‘aggiornare’ l’area con opere sostenibili”.
“Nello specifico – ha sottolineato l’amministratore unico – è stata rimossa la pavimentazione in plastica deteriorata, con lo smaltimento dei materiali per eliminare la dispersione di frammenti nell’ambiente. La nuova pavimentazione carrabile è ora ecocompatibile con masselli autobloccanti drenanti e conglomerato cementizio di tipo architettonico. Oltre a questo sono state create e ampliate aiuole, con la piantumazione di Cipressi comuni e cespugli di Olivello spinoso, per un totale di 207 mq di verde. Infine sono stati realizzati marciapiedi perimetrali, staccionate in legno e acciaio una fontanella pubblica. Il tutto grazie a fondi regionali per complessivi 170.000 euro”.
La ErmGroup Altotevere fa tremare la capolista Personal Time San Donà di Piave, avanti 2 set a zero e raggiunta dai biancazzurri che, mai domi, cedono di misura al tie-break. Un punto comunque buono colto al termine di una partita di alto livello e spettacolo
ERMGROUP ALTOTEVERE – PERSONAL TIME SAN DONA’ DI PIAVE 2-3
(26-28, 21-25, 25-19, 28-26, 13-15)
ERMGROUP ALTOTEVERE: Troiani, Biffi 9, Maiocchi 16, Marzolla 19, Galiano 4, Battaglia 1, Cioffi (L2), Stoppelli 7, Pochini (L1) ricez. 75%, Cappelletti 12, Carpita 2, Quarta 8. Non entrati: Cipriani, Bruni. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
PERSONAL TIME SAN DONA’ DI PIAVE: Baciocco 15, Rocca, Giannotti 27, Bellucci 4, Fusaro 15, Brucini 5, Tuccelli, Cunial 9, Mellano 12, Iannelli (L) ricez. 65%. Non entrati: Bellese, Lazzarini. All. Daniele Moretti e Alessandro Mamprin.
Arbitri: Gianclaudio Bosica di Atri e Maurizio Merli di Terni.
SAN DONA’ DI PIAVE: battute sbagliate 20, ace 5, muri 16, ricezione 63% (perfetta 35%), attacco 43%, errori 34.
Durata set: 35’, 32’, 32’, 35’ e 24’, per un totale di 2 ore e 38’.
SAN GIUSTINO – Quasi due ore e 40 minuti di grande pallavolo al palasport di San Giustino. Un concentrato di spettacolo ed emozioni nella sfida fra ErmGroup Altotevere e Personal Time San Donà di Piave, risoltasi di strettissima misura al tie-break in favore della capolista, che si era spianata al meglio la strada con il vantaggio di 2 set a zero, con Giannotti grande protagonista (alla fine 27 punti nel suo score), con Baciocco (15) degno comprimario e con Fusaro (sempre 15) implacabile al centro, ma i biancazzurri hanno avuto il grande merito di non scomporsi e di crederci sempre, dimostrando di essere nella migliore condizione dall’inizio della stagione e mettendo alle corde la “regina” del girone Bianco della Serie A3 Credem Banca, fin quasi a sfiorare un’impresa che era divenuta a portata di mano. Il punto è perciò strameritato e riveste un gran peso, alla luce anche dei risultati maturati sugli altri campi. Certamente, la reazione della ErmGroup è stata possibile grazie ai due cambi provvidenziali operati da coach Bartolini, che ha inserito al momento giusto capitan Cappelletti (tornato ad alzare la voce a lato) e il veterano Stoppelli al centro; due pedine rivelatesi decisive per dare corpo alla bella rimonta. Marzolla è stato ancora il più prolifico in casa ErmGroup con 19 punti, anche se è opportuno evidenziare i 16 di un Matteo Maiocchi in crescita e i 9 di Biffi, bottino di lusso per un palleggiatore.
Daniele Moretti, allenatore della Personal Time, schiera la diagonale Bellucci-Giannotti, al centro Fusaro e Mellano, in posto 4 Baciocco e Cunial e libero Iannelli, bravissimo in difesa. Marco Bartolini ripropone il 6+1 delle ultime gare: Biffi in regia, Marzolla opposto, Quarta e Galiano al centro, Maiocchi e Carpita a lato e il suo Cioffi-Pochini alternato nel ruolo di libero. San Donà più tonico in avvio: ace di Mellano, poi Carpita sbaglia in attacco, mentre Giannotti perfeziona due contrattacchi ben costruiti dalla retroguardia. E quando Quarta spara fuori una veloce, i veneti conducono per 8-2 su una ErmGroup colta di sorpresa, che però si riorganizza e in breve tempo si riavvicina fino al 9-10 per poi acciuffare il pari (11-11) con una ricostruzione finalizzata da Marzolla. Inizia ora una fase di perfetto equilibrio spezzata da muro di Maiocchi su Giannotti che firma la prima situazione di vantaggio dei padroni di casa (18-17), subito ribaltata sul 18-19 dal fallo in pipe di Carpita. Entra Cappelletti per rompere l’equilibrio dai nove metri, ma a trovare il punto in battuta è Giannotti, che porta i suoi avanti di due e li trascina fino al 23-21. Il muro della ErmGroup produce l’aggancio e si va ai vantaggi con Maiocchi e Quarta che forniscono le palle set, prima che torni in cattedra Giannotti per il 28-26 finale.
Seconda frazione che ricalca la falsariga della precedente: Marzolla attacca sulla rete e subisce un muro, con la Personal Time che si porta d’acchito sul 6-1 in suo favore. L’Altotevere è di nuovo costretta a inseguire, anche se stavolta riesce solo ad avvicinarsi (5-7) con l’azione elaborata che perfeziona Maiocchi. A freddare gli entusiasmi dell’ambiente biancazzurro è il muro di Mellano su Marzolla, con l’aggiunta del solito Giannotti, che permette ai suoi di allungare fino al 12-7. Il nuovo tentativo di neutralizzazione si ferma a metà strada e, sul 10-13 per gli avversari, Bartolini decide di togliere Carpita per dare spazio a Cappelletti, che si presenta subito bene. Dall’altra parte, è adesso Baciocco a mettersi in evidenza più di Giannotti e il suo contributo lo dà anche Cunial con il muro su Quarta per il 18-13 dei biancocelesti, che gestiscono al meglio e fino in fondo il margine accumulato in partenza, affidando gli ultimi punti a Fusaro e a Cunial, che sentenzia il 25-21 mettendo giù il secondo contrattacco nello stesso scambio.
Cappelletti confermato in formazione nella ErmGroup, che sa di non dover più sbagliare. In effetti, parte con due muri vincenti di Galiano su Giannotti e Mellano, mentre Baciocco sbaglia la direzione della pipe e Cappelletti si sta ritrovando come martello. Sono quindi i locali, stavolta, a prendere il via: si distinguono in primis i centrali, Galiano e Quarta, che con un tocco a muro garantisce il +5 (15-10) e questa situazione si stabilizza per poi prendere la direzione ben definita con l’ingresso sul 19-15 di Stoppelli, che esordisce con un muro su Giannotti; al resto provvede Maiocchi e sul 21-15 il set è praticamente conquistato, anche perché Stoppelli realizza un altro blocco e aggiunge una veloce e uno slash. Solo sul 24-16, la squadra si rilassa un attimo, fino a quando il 25-19 non arriva sull’errore in battuta di Brucini. La gara è riaperta.
Cappelletti e Stoppelli in campo a inizio della quarta frazione, che sembra una replica delle due iniziali, con Giannotti pronto a suonare la carica e a vanificare il miracoloso lavoro difensivo della ErmGroup per tenere in vita il pallone. I veneti vanno sull’8-5 senza tuttavia scappare; anzi, Giannotti spara a rete, Marzolla si getta in un invitante slash e Mellano sbaglia un primo tempo che permette all’Altotevere di operare il sorpasso sul 10-9. La Personal Time si riabilita immediatamente, con Fusaro a segno in battuta (complice la ricezione biancazzurra) e con i muri su Quarta e su Marzolla, che lasciano il punteggio con il break di vantaggio dalla sua parte. La Ermgroup però non demorde: non perde contatto e sul primo ace della partita, piazzato da Biffi, si riporta in parità (17-17), contribuendo a rimandare ai vantaggi le sorti di questo importante set. Cappelletti e Maiocchi ci sono, Giannotti conclude fuori in diagonale e allora è la parallela out di Cunial a orientare l’ago della bilancia dalla parte della ErmGroup, che va sul 2-2 con parziale di 28-26.
Schieramenti invariati in un tie-break dall’esito incerto: ace anche di Maiocchi e Brucini rileva ben presto Cunial; proprio Brucini, dopo un muro di Giannotti su Cappelletti, è autore dell’altro ace che vale il 5-3, ma il San Donà perde la ghiotta occasione per staccare la ErmGroup a causa di un errore di formazione in battuta, che rimodifica la situazione sul 6-7. Carpita e Biffi forzano senza successo al servizio, ma Brucini fa altrettanto in attacco e il tocco di Cappelletti ribalta per un attimo il punteggio sull’11-10 per la compagine sangiustinese, che poi vede allontanare dall’obiettivo la possibilità del miracolo sui due muri consecutivi ai danni di Marzolla. Un piccolo grande contributo per la Personal Time arriva poi dal giovane Tuccelli che, spedito in battuta, difende il pallone che Fusaro trasforma nel punto del 14-12. L’ultima chance, sul 13-14, è nelle mani di Cappelletti al servizio; il pallone non valica la rete, per cui San Donà si aggiudica (15-13) il match e porta a casa due punti preziosi, alla pari di quello che muove la classifica della ErmGroup. Un punto voluto e trovato, con il sogno del successo in rimonta cullato fino all’ultima azione.
Nel pomeriggio di oggi, un incendio ha interessato i condotti di aerazione dei forni di un’azienda che produce materiali plastici situata a Umbertide. L’allarme è stato lanciato alle ore 16:00.
Le squadre dei Vigili del fuoco di Città di Castello e della centrale operativa di Perugia, sono intervenute sul posto con autobotte e autoscala. Le squadre hanno provveduto al raffreddamento dei condotti e messo in sicurezza l’area.
Non si segnalano feriti. Sul posto presenti anche il tecnico comunale e i Carabinieri per valutare eventuali provvedimenti a tutela della popolazione, se necessario.
La maestra, e tutti gli allievi attorno a festeggiarla: di oggi, e di ieri… Già: Bruna Meattini, insegnante elementare in pensione con una notevole vena artistica, è stata protagonista a cavallo tra la fine del 2024 e l’anno nuovo della mostra allestita presso la sede della Confraternita dell’olivo e dell’olio dell’Alta Valle del Tevere, in via Borgo Farinario. Consolidata ormai l’usanza dell’associazione, auspice il sempre brillante presidente Sergio Bartoccioni, di concedere, favorire anzi, l’utilizzo del locale in pieno centro storico (nel cuore del rione Mattonata) a chiunque abbia qualcosa da dire e da rappresentare tramite le proprie opere.
E con la maestra Bruna si è andati sul sicuro: afflusso record, tanto che è stato deciso di prolungare l’esposizione ben oltre il termine previsto, stante le molteplici richieste di poterla visitare. Anche le scuole cittadine si son fatte ripetutamente avanti, con gli allievi di s. Filippo e Rignaldello gli ultimi ad accedere: ed il libro delle visite è stato riempito con apprezzamenti, disegni, messaggi d’affetto. Tutti hanno scaldato il cuore dell’insegnante, in particolare quelli dei suoi scolari di un tempo, parecchi fra i quali non hanno perso l’occasione di poter ricordare con emozione tempi andati (in alcuni casi non solo ieri, ma decisamente… l’altroieri !).
Bene insomma, con la location ‘olearia’ che si conferma polo ormai non secondario nel panorama artistico cittadino: motivo di vanto indubbiamente per la Confraternita, di cui il vulcanico Sergio si conferma anima attiva e pulsante…
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