Dopo la recente tornata elettorale Umbra che ha visto Donatella Tesei conquistare la maggioranza degli elettori umbri, per il centro sinistra è tempo di tirare le somme. “Al di là di quello che si vuol fare credere in Umbria il Partito Democratico è da tempo in piena crisi identitaria”. Inizia così il commento del consigliere comunale umbertidese Filippo Corbucci, che attacca: “Ora non ci sono più scuse per mettere i territori all’angolo e non sono più ammissibili gli interessi di pochi o gli interessi di un gruppetto di persone”. “Il nostro partito non è stato all’altezza della sfida che si è trovato davanti, diciamocelo .. una sconfitta che non può essere ricondotta solo allo scandalo Sanitopoli o all’onda leghista. Abbiamo bisogno di idee, progetti ed iniziative e di tutta quella instancabile e generosa “manovalanza” che non guarda l’orologio e non cede alla stanchezza, perché la politica è fatta anche di questo e non solo di passerelle e dimostrazioni di potere”. E poi si conclude nella nota: “Occorre ora un congresso regionale serio, fatto nei giusti tempi, che porti un dibattito vero fra i territori e che coinvolga tutti i livelli del nostro partito.” “Su Umbertide – rilancia Corbucci – si assiste all’incapacità amministrativa del Sindaco Carizia e dei suoi assessori, che ormai sembra vivano il loro ruolo come un passatempo. La nostra città non si merita l’inerzia che sta esprimendo questa Amministrazione comunale. Continueremo la nostra battaglia d’opposizione quotidiana, ma cercheremo anche di costruire un’alternativa e una visione di città e comprensorio diversa rispetto a quella proposta da certi improvvisati.”
“Operazione carta pesta” Guardia di Finanza scopre onlus che rilasciava lauree non riconosciute da Ministero
Le Fiamme Gialle di Arezzo, al termine di accurate indagini, hanno scoperto una onlus che rilasciava titoli di “laurea triennale”, pur essendo sprovvista di un riconoscimento ministeriale nonché dell’accreditamento regionale come ente formativo.
Il servizio trae origine dagli accertamenti condotti nei confronti di un soggetto aretino – già denunciato dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Arezzo agli inizi del corrente anno, per il reato di “abusivo esercizio della professione medica”, nello specifico di “naturopata” – trovato in possesso di titoli di laurea privi di riconoscimento legale.
Sul punto, si ricorda, infatti, che il rilascio dei titoli di laurea legalmente riconosciuti è una funzione che lo Stato Italiano riserva alle sole Università individuate dal M.I.U.R. (Ministero della Istruzione Università e Ricerca) e non compete agli enti no profit.
Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso di appurare che la onlus, di fatto, ha usurpato tale funzione, pubblicizzando, anche a mezzo internet e su vari documenti divulgativi, il rilascio del falso titolo accademico, con tanto di consegna finale di pergamene, sulle quali erano apposti lo stemma della Repubblica italiana ed una marca da bollo.
Nel corso del servizio, svolto dai Finanzieri con perquisizioni, accertamenti bancari e l’audizione di numerosi soggetti, alcuni studenti, dopo aver preso atto della reale natura dell’”università” e dell’assenza del valore giuridico del titolo di laurea loro rilasciato, da cui il nome dell’operazione “Cartapesta”, hanno presentato formale querela per truffa.
In aggiunta, la successiva verifica fiscale svolta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria nei confronti dell’ente ha portato a rilevare oltre 300.000 euro di ricavi sottratti al Fisco.
Il servizio rientra tra le attività poste in essere dalla Guardia di Finanza, quale polizia economico-finanziaria, a contrasto delle forme di illegalità e di evasione fiscale, che danneggiano i cittadini e minano la fede pubblica.
Casa della Salute: per i grillini, un flop annunciato
“Una struttura con evidenti criticità, un servizio ai cittadini che di servizio ha molto poco, un’altra occasione persa per Sansepolcro: questa è ad oggi la Casa della Salute.
Molti di voi si ricorderanno con quanta determinazione il nostro gruppo si era opposto alla scelta operata dall’amministrazione Cornioli e dalla ASL di costituire la Casa della Salute presso i locali del Centro Commerciale Valtiberino. La nostra contrarietà era determinata da più motivazioni: prima di tutto, la scelta di un luogo privato (ricordiamo che, tra tutte le Case della Salute costituite nella provincia di Arezzo, la nostra è la sola ad avere questa caratteristica). Un luogo privato che non era nemmeno idoneo ad ospitare una realtà di questo tipo, mentre invece altri luoghi pubblici (l’ospedale e la Asl in Via Santi di Tito), con alcuni interventi nemmeno troppo impegnativi, avrebbero potuto essere decisamente più adatti. Non meno importante, la motivazione economica: il luogo privato comporta sicuramente più spese alla Asl, spese che poi ricadono su tutta la collettività.
Ricordiamo che avevamo anche organizzato un sopralluogo con la parlamentare Chiara Gagnarli e il consigliere regionale Andrea Quartini ai locali della Asl e del Centro Commerciale, proprio per dimostrare quanto la scelta che si stava per fare fosse sbagliata. Ebbene, tutte le nostre richieste di ripensare questa scelta erano state totalmente ignorate da parte del sindaco Cornioli, che ha sempre difeso a gran voce questa decisione. Ora, a distanza di più di un anno da quando la Casa della salute al Centro Commerciale è diventata pienamente operativa, possiamo dire a gran voce che, purtroppo, ci avevamo visto giusto fin dall’inizio.
Sono infatti evidenti tutte le mancanze che sta rivelando questa struttura: a partire dagli ambienti, che si sono rivelati inadatti a questo scopo. Basti pensare alla sala d’aspetto, troppo piccola per le tante persone che ci sono ad ogni orario della giornata: in essa, la privacy del paziente va a farsi benedire. O ancora, le attese che molto spesso ci sono. Ed è notizia recenti che alcuni nuovi dottori arrivati a Sansepolcro hanno impiantato il loro ambulatorio fuori dalla Casa della Salute. Non vogliamo soffermarci sulle motivazioni che hanno spinto questi medici a compiere tale scelta: vogliamo solo sottolineare che, probabilmente, questa Casa della Salute attuale non deve essere così attrattiva come è stata presentata all’inizio.
Ricordiamo anche, al momento della sua costituzione, l’allora direttore generale della ASL Enrico Desideri aveva affermato che quella del Centro Commerciale era una soluzione provvisoria, mettendolo anche per scritto in un documento che era stato firmato da tutti i soggetti coinvolti. Possiamo decisamente affermare che questa soluzione è fallita, e possiamo quindi valutare tutte le altre possibilità che ci sono: ovvero, spostare la Casa della Salute o in Via Santi di Tito o all’Ospedale, come noi abbiamo sostenuto fin dall’inizio.
A breve presenteremo anche delle nostre proposte argomentate e supportate da dati su questo: e a questo punto pretendiamo che il sindaco Cornioli le ascolti e le valuti, e non continui ad incaponirsi su una strada che sta rivelando tutte queste criticità. A nostro avviso, la sola motivazione che in questo momento deve guidare le scelte dell’Amministrazione deve essere quella di offrire ai cittadini il miglior servizio possibile.”
Pallavolo serie B1/F: il Dopo Perugia Città di Castello, nelle parole di Francesca Borrelli
Anche a bocce ferme, rimane difficile da mandar giù la sconfitta per 2-3 subita dal Volley Città di Castello nel derby di Perugia contro la 3M. Tre punti che in pratica erano a portata di mano quando la situazione era di 21-19 nel quarto set e con il vantaggio di 2 set a 1, ma proprio in quel momento la situazione è stata ribaltata dalle padrone di casa e a Tosti e compagne di punti in tasca ne è rimasto soltanto uno. Perché la squadra ha perso? Giriamo la domanda all’atleta biancorossa attualmente più in forma: la confermata centrale Francesca Borelli. “Bella domanda! – risponde subito – Ci stavamo riprendendo la partita e invece abbiamo perso il quarto set ai vantaggi, poi nel tie-break, anche per il contraccolpo subito, ci siamo lasciate andare. Diciamo che ci è mancata la giusta cattiveria agonistica per chiudere i giochi: non siamo state capaci di tener duro per raccogliere quei pochissimi punti che sarebbero bastati”. Quanto c’è dell’ex Marco Gobbini, oggi sulla panchina perugina, nella vittoria ottenuta dalla 3M? “Se andiamo a vedere i muri vincenti, ma bisognerebbe conteggiare anche le pizzicate a muro sulle quali si costruiscono i contrattacchi, il bilancio è di 16 a 5 per loro ed è noto che su questo fondamentale Marco lavori tanto. Comunque sia, ha preparato bene la partita”. Cosa ha detto di saliente la gara di sabato scorso? Che sarà il leit motiv di questa stagione? “Di sicuro, ogni partita sarà una battaglia: le passeggiate non esistono, come mi sembra che non esistano né squadre materasso, né le cosiddette “ammazza-campionato”. La secca sconfitta di Pesaro a Empoli e il 3-2 di Castelbellino contro Trevi sono gli esempi più lampanti, ma siamo ancora all’inizio e anche le favorite alla promozione debbono probabilmente ingranare la giusta marcia. A quel punto, dimostreranno o meno di avere le credenziali per il salto di categoria, per cui dobbiamo attendere qualche giornata prima di avere riscontri più veritieri”. Sulle eccellenti condizioni di Francesca Borelli non sembrano invece esservi dubbi: lo dice il campo. “Non sono proprio al top, anche se con una palleggiatrice come Giorgia Vingaretti ho stabilito da subito un’ottima intesa e quindi in partita tutto diventa più facile. Per il resto, mi trovo benissimo: ho conservato le mie caratteristiche in attacco, unendo alla potenza dei colpi anche una maggiore agilità nei movimenti”. Sabato prossimo, turno di riposo dovuto al fatto che il girone è composto da un numero dispari di formazioni partecipanti. A tuo giudizio, lo stop arriva in un momento opportuno? “Non lo so. Da una parte, la pausa può spezzare la continuità e magari rischiare di far allentare un tantino la concentrazione. Dall’altra, può rivelarsi il toccasana per il recupero di pedine importanti quali Caterina Errichiello e Silvia Tosti, ancora alle prese con i fastidi alla gamba e alla spalla. Ripartiremo sabato 9 novembre da Empoli e la vittoria di quest’ultima su Pesaro, al di là del risultato che otterrà in questo fine settimana, è già per noi un bell’avvertimento”. Ma che ruolo potrà ricoprire Città di Castello in questo campionato? “Dobbiamo intanto migliorare su fondamentali quali ad esempio il muro ed essere più determinate. Quando poi saremo tutte in condizioni fisiche normali, senza noie di alcun genere, potremo dire la nostra contro qualsiasi avversaria”.
Pallavolo serie B/M: San Giustino soddisfazione per la vittoria su Perugia, ma la testa è già al derby con Città di Castello
Quella di sabato 26 ottobre è stata una gara particolare per Ermgroup San Giustino (PG); con due set di vantaggio su Sir Safety Monini Perugia (PG), dove gli altotiberini sembravano favoriti in campo contro una squadra che ha giocato si una buona pallavolo, ma con alcuni limiti, i nostri boys non sono riusciti a sfruttare certe mancanze degli avversari, vivendo momenti di difficoltà. Sembrava una partita persa, con il recupero dei padroni di casa, arrivati in parità 2 a 2 ma gli atleti di Ermgroup San Giustino (PG) sono stati bravi a ritrovare la giusta concentrazione e determinazione, vincendo l’incontro al tie-break per 3 a 2.Non è stata una gara semplice, perché nel fine settimana e nel corso dell’incontro sono emerse delle problematiche fisiche. I ragazzi provengono da una lunga ed intensa preparazione atletica, nel corso della quale alcune assenze hanno creato sovraccarichi su alcuni giocatori che hanno così giocato numerose amichevoli di precampionato senza un cambio. I boys di Ermgroup San Giustino (PG) lavorano quotidianamente per riportare le condizioni fisiche allo status ottimale, e se così non accadesse dovranno continuare a lottare, come hanno dimostrato fino ad ora, riportando a casa due vittorie su due gare disputate dall’inizio di campionato. Tirate le somme i nostri atleti guardano al prossimo incontro, il secondo derby di stagione, domenica 3 novembre contro Job Italia Città di Castello (PG) alle ore 18:00 presso il palasport di San Giustino (PG).In vista del tanto atteso evento il D.S. Goran Maricha dichiarato quanto segue: “Domenica ci aspetta una partita non molto semplice dal punto di vista emotivo. Un derby, quello contro Job Italia Città di Castello, molto sentito, data anche la vicinanza.Noi crediamo che ci saranno molti tifosi a vedere questa bellissima partita e Job Italia Città di Castello (PG) è sicuramente una squadra con obbiettivi un pò diversi dai nostri, ma che ha dei punti di riferimento importanti. Giocatori di grande esperienza come A. Franceschini, nel ruolo di opposto, e Fuganti che gioca come schiacciatore e ovviamente altri come M. Marino e il secondo palleggiatore Marini. Una quadra in cerca di vittoria, reduce da una sconfitta in casa, che giocherà senza troppi scrupoli, perciò dobbiamo essere molto attenti ma anche incisivi per mettere in difficoltà l’avversario”.
Sansepolcro: PD “sanità sparita dall’agenda della Giunta Cornioli?”
“Ancora una volta dobbiamo richiamare l’attenzione dei cittadini sullo stato del diritto alla salute per gli abitanti della Valtiberina. Dopo tre anni di amministrazione Cornioli il problema è sparito dall’agenda politica. La mancanza di attenzione non è causata dalla risoluzione dei problemi più significativi: al contrario i problemi sono molti e si vanno sempre più aggravando.
Quello che avviene è causato dalla mancanza di idee, in campo sociale e sanitario, del nostro sindaco e della sua maggioranza. Nessuno dei problemi strategici, che sono di fronte a noi, è stato affrontato. Le politiche sociali sollecitate in varie occasioni da più soggetti, organizzazioni sindacali, associazioni, cittadini sono lasciate ad una gestione sempre più burocratica che si occupa soltanto del quotidiano, con l’unico obbiettivo di risparmiare come se non si trattasse di problemi riguardanti le persone. In questo momento invece sarebbe fondamentale investire in una azione politica, che disegni strategie e azioni capaci di affrontare l’emergere dei continui e nuovi problemi. Un esempio vale per tutti: la questione degli ultraottantenni soli e avviati alla non autosufficienza.
Il nostro ospedale si sta sempre più riducendo ad un poliambulatorio con tutte le conseguenze del caso per i nostri cittadini. Un esempio: dopo gli ingenti interventi l’HDU (High Dependency Unit) non è ancora funzionante e chissà quando lo sarà. Dobbiamo porre massima attenzione a che non venga ulteriormente depotenziato il settore chirurgia e vengano mantenute almeno le prestazioni fin qui erogate. Manca un’idea delle priorità da soddisfare, manca anche una presenza politica che punti a un disegno di efficienza dell’intera struttura e una sua chiara collocazione nella rete ospedaliera.
La Valtiberina non può accontentarsi di piccole migliorie di natura alberghiera per il nostro ospedale, bisogna puntare sulla sicurezza strutturale dell’intero plesso reperendo le risorse necessarie per adeguare l’intero stabile.
Dalle notizie che via via emergono appare sempre più chiaro che anche l’ospedale di Arezzo ha imboccato un percorso di depotenziamento nei confronti di Siena e anche di fronte alla carenza di medici viene privilegiato il polo di Siena, con grave danno per Arezzo e dispendio di risorse. Quello che a noi serve è il ruolo futuro, nella cura delle persone, che deve avere il nostro ospedale e la certezza che per questo ruolo ci siano risorse finanziarie e professionali adeguate.”
Sansepolcro: Giunti (F.I) “L’Amministrazione investe solo per i grandi cantieri? e la manutenzione ordinaria?”
Nell’ultimo Consiglio Comunale di Sansepolcro in risposta alla mia interrogazione per sapere a che punto era lo stato dell’arte del progetto di sistemazione dell’incrocio tra la SS Senese Aretina con le vie di Carlo Vigo e La Fiora, il Sindaco in persona, ci ha risposto che l’iter della progettazione è ferma, soprattutto per problematiche economiche, per mancanza di risorse. Non commento, ognuno vedendo come è la situazione attuale nel posto, può tirare le proprie conclusioni. Nelle comunicazioni sempre del passato Consiglio Comunale, il Sindaco ha affermato che è aumentato il traffico di mezzi pesanti nella superstrada rispetto al periodo precedente la chiusura del Puleto e che saranno iniziati quanto prima i lavori di rifacimento della massicciata stradale della E 45 nel tratto Sansepolcro -San Giustino. Sono intervenuto, precisando la positività delle notizie ma chiedendo che il Sindaco si adoperi perché venga realizzato il tappeto di bitume fonoassorbente e che vengano mantenute le piante laterali alla E 45. Tutto ciò contribuisce ad un discreto abbassamento dei decibel prodotti dal passaggio del traffico. Questo per proteggere le zone di Sansepolcro che sono più esposte a questo inquinamento acustico. Si deve pretendere dall’ANAS ed essa non può tirarsi indietro . Siamo nel ventunesimo secolo, non si possono continuare ad usare tecniche di trent’anni fa per fare i lavori. “
Castello Cambia: “tumori in Altotevere, affrontare subito situazione preoccupante. Patologie sopra la media nazionale e regionale, ma il Comune resta immobile”
“Dopo la Commissione, subito un Tavolo permanente per il controllo e per intervenire sui fattori di rischio: pesticidi e fitofarmaci, settori inquinanti, stili di vita” Nessuno sta affrontando seriamente uno dei problemi principali dell’Altotevere: l’incidenza tumorale che da anni è sopra la media nazionale e regionale. La “fotografia statistica” del Registro tumori conferma che il territorio tifernate è sempre “sopra la media per incidenza di nuovi casi e per mortalità”: nei “nuovi casi maschili” Città di Castello, dal 2011 al 2015, è a 838,48 ogni 100.000 abitanti, a fronte di una media regionale di 752,4; per le donne, il dato è inferiore (561,27) ma pur sempre sopra la media regionale (525,84). Anche i dati sulla mortalità per neoplasie pongono il Comune di Città di Castello al di sopra della media regionale. Per tali motivi abbiamo inviato in data 21 ottobre al Sindaco e alla Giunta del Comune di Città di Castello una richiesta di convocazione di un Tavolo di lavoro interistituzionale permanente sulle problematiche del rapporto tra tutela della salute, stili di vita e inquinamento ambientale, dando seguito anche a quanto emerso nella Commissione Servizi del 5 settembre us, che, su richiesta di Castello Cambia, ha visto la presenza di numerosi esperti ( medici ASL e ISDE, Responsabile ARPA, Agronomi ) che a vario titolo hanno da una parte evidenziato la multifattorialità delle problematiche sanitarie che colpiscono la nostra salute e, dall’altra, la necessità di affrontare congiuntamente tali problemi, rendendosi pienamente disponibili a partecipare alla stesura di un modello di controllo dello stato delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e di prevenzione delle malattie, attraverso la gestione dei vari fattori di rischio. Serve infatti un programma di intervento che unisca varie azioni: un preciso programma di screening per una diagnosi precoce rivolto alla popolazione altotiberina e di un controllo continuo e specifico dello stato delle “matrici ambientali”, quali acqua, aria e terreno per verificarne lo stato in maniera molto più precisa e puntuale di ora. L’inquinamento dell’ambiente ha un ruolo decisivo infatti nello sviluppo di molteplici patologie e i collegamenti sono ormai conclamati da quello che viene definito effetto-cocktail, cioè l’accumulo di varie sostanze nocive nell’organismo umano. Non possiamo più voltarci dall’altra parte quando si comincia a parlare di “fattori di inquinamento ambientale” in Altotevere a causa delle coltivazioni che usano prodotti nocivi: la politica ha il dovere di individuare i “produttori di rischio” e assumersi la responsabilità di non incentivarli, spostando le risorse a favore di chi rispetta ambiente e salute; così come ha il dovere di assumere il “principio di precauzione” come linea guida delle scelte di politica agricola e industriale: occorre una vera discontinuità di azione, che tenga insieme il diritto alla salute con quello a produrre e guadagnare. Di fatto, malgrado gli impegni deliberati dal consiglio comunale, Bacchetta e la sua giunta non hanno mosso un dito, mentre è urgente uno sforzo congiunto capace di connettere i vari livelli di azione in maniera continua e non sporadica, guidato dall’Ente comunale. Solo così possiamo sperare di comprendere problemi così complessi e approntare un concreto piano di risposta. “
I servizi di raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” per la Festa di Tutti i Santi a Città di Castello, Monte Santa Maria Tiberina e Montone
Per la Festa di Tutti i Santi di venerdì 1 novembre Sogepu ha concordato con gli assessorati all’Ambiente dei Comuni di Città di Castello, Monte Santa Maria e Montone le seguenti modalità di attuazione dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta”.
A Città di Castello nella “zona rossa” (Quartiere Ecologico, Riosecco, Zona “Polizia Stradale”, Graticole e Salaiolo) e nella “zona nord” (Titta, Badiali, Cerbara, Giove, Piosina e Lerchi) il ritiro della carta e del cartone sarà posticipato a venerdì 8 novembre. Nel centro storico la raccolta di vetro, lattine e imballaggi domestici in plastica non subirà modifiche, mentre sarà posticipato a martedì 5 novembre il ritiro del rifiuto umido-organico nella “zona area vasta 2”(Breccione, Lugnano, Petrelle, Bonsciano, San Pietro a Monte e San Leo Bastia).
A Monte Santa Maria Tiberina la raccolta dell’umido-organico saràeffettuata martedì 5 novembre, mentre non subirà variazioni il ritiro della carta e del cartone previsto a Montone.
Per ogni informazione in merito allo svolgimento dei servizi è a disposizione il numero verde di Sogepu: 800.132152.
C’è la 40^ mostra nazionale del tartufo bianco: domani e sabato mercato settimanale a piazzale Ferri
Ultimi due appuntamenti a piazzale Ferri per il mercato settimanale. Domani, giovedì 31 ottobre, e sabato 2 novembre, gli ambulanti allestiranno gli stand nell’area di parcheggio che abbraccia il parco Alexander Langer per la presenza nelle piazze del centro storico delle tensostrutture allestite per la 40^ Mostra Nazionale del Tartufo Bianco, in programma dall’1 al 3 novembre. In occasione dello svolgimento del mercato settimanale dovranno essere rispettate le disposizioni in vigore con l’ordinanza emessa dal comando della Polizia Municipale, che ha istituito il divieto di transito e sosta veicolare dalle ore 6.00 alle ore 14.00 (eccetto i mezzi in urgenza e emergenza) nell’area adibita a parcheggio di piazzale Ferri.
Il saluto del sindaco Luciano Bacchetta all’Ispettore superiore della Polizia Stradale Paolo Ferri: “esempio di senso del dovere e amore per la comunità”
“Paolo Ferri è un esempio dello spirito di servizio con cui la Polizia Stradale, come tutte le altre forze dell’ordine e del soccorso locali, opera nel nostro territorio e va ringraziato per il senso del dovere e l’amore per la comunità con cui ha lavorato ogni giorno, indossando la divisa con dignità e professionalità per assicurare a tutti noi la sicurezza e la protezione di cui una collettività ha bisogno per vivere in modo civile e sereno”. E’ così che il sindaco Luciano Bacchetta ha salutato l’ispettore superiore della Polizia Stradale Paolo Ferri nell’incontro nella residenza municipale di piazza Gabriotti che ha preceduto il collocamento in quiescenza del comandante del distaccamento di Città di Castello, effettivo da venerdì primo novembre. Dopo 40 anni di servizio, di cui 33 trascorsi nel capoluogo tifernate, dove per 13 anni ha comandato gli agenti della caserma di via Piero della Francesca, Ferri sarà sostituito nell’incarico dall’ispettore superiore Riccardo Gatticchi. Nel dirsi “onorato del riconoscimento pubblico del primo cittadino e particolarmente felice dell’incontro”, l’ispettore Ferri ha parlato con grande affetto della propria esperienza alla guida della Polizia Stradale di Città di Castello, sottolineando “i piacevoli ricordi legati ai colleghi di lavoro e ai cittadini incontrati in servizio o conosciuti nella vita privata”, insieme alla particolare predilezione per l’educazione stradale dei giovani nelle scuole, nell’ambito di un impegno quotidiano sempre rigorosamente dedicato alla tutela e all’applicazione della legge e del codice della strada.
Umbertide: Cultura e sviluppo economico al Campus “Leonardo da Vinci”
Mostra tartufo bianco a Citta’ di Castello: una giovanissima Monica Bellucci immagine dell’edizione numero 40
Una giovanissima Monica Bellucci è stata scelta come immagine della storia della Mostra del Tartufo bianco di Città di Castello (PG) nell’edizione del quarantesimo, in programma dal 1 al 3 novembre 2019. La foto, che la ritrae mentre rende omaggio alla trifola di Città di Castello, risale al 1994 ed è stata scattata nel ristorante di uno storico chef del Tartufo, Pierluigi Manfroni, per l’occasione insieme a Carlo Fuscagni, patron della Mostra e allora direttore della prima rete Rai. Naturalmente la popolare attrice, della quale, nonostante l’allure internazionale, sono note le incursioni nella sua terra di origine alla ricerca degli amici di un tempo e dei piatti tipici al tartufo, è stata invitata ufficialmente dall’organizzazione che confida in una sua presenza, a sorpresa, nei giorni della mostra. “Abbiamo scelto una delle numerose foto di repertorio con Monica Bellucci per la copertina perché è una retrospettiva pocket, tascabile, in grado di dare immediatamente un’idea della mostra per il visitatore che non la consoce e allo stesso tempo faccia dire al tifernati Io c’ero. Abbiamo privilegiato le sedi, gli ospiti illustri, tartufai e tartufi, perché Città di Castello diventa terra di tartufi grazie alla Mostra. Intanto un’ importante catena di ristoranti, Assunta Maria, ha scelto il tartufo di Città di Castello per una campagna pubblicitaria sulla stampa nazionale. Per il sindaco Luciano Bacchetta e il presidente dell’Associazione Mostra del Tartufo tale scelta va colta come un segnale della riconoscibilità che il brand tartufo di Città di Castello sta acquisendo nel mercato nazionale e un primo risultato delle iniziative tese collegare la trifola al territorio in cui nasce. La mostra pocket “40 anni di Tartufo” è stata curata da Elio Vagnoni, che per decenni ne è stato organizzatore.
Investe donna sulle strisce pedonali e scappa. La fuga dura poco, preso dopo mezz’ora ad Arezzo
Attraversava la SR71 sule strisce quando viene colpita dallo specchietto di una macchina. La botta le fa perdere l’equilibrio cadendo a terra. L’automobilista non si ferma e prosegue la sua marcia verso la città di Arezzo. È successo sabato scorso, di mattina. Una macchina bianca dopo aver sorpassato una serie di auto, colpiva, come detto, con lo specchietto una donna che attraversava la sr71 sulle strisce. Il conducente, U.M. 43 anni di Cortona, non esitava a scappare in direzione di Arezzo. I testimoni del fatto avvertivano subito la Polizia Municipale di Castiglion Fiorentino. Gli agenti immediatamente allertavano 112, 113 e i colleghi aretini. Dalla visione delle telecamere di sorveglianza la Polizia Municipale riusciva anche a individuare la targa della machina in fuga. Dopo neanche 30 minuti una pattuglia della Polizia locale di Arezzo individuava e bloccava l’auto ricercata. Il conducente, U. M. cortonese di 43 anni, veniva denunciato per omissione di soccorso e ritirata la patente. La signora, 50enne di Castiglion Fiorentino, veniva dimessa dal Pronto Soccorso dell’ospedale della Fratta con una prognosi di 10gg. Per l’esito positivo delle operazioni di ricerca, fondamentale è stata la velocità con cui è stata avvertita la Polizia Municipale e la precisione dei testimoni che hanno indicato tipo e colore del veicolo, nonché la sinergia con cui hanno collaborato Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Municipale.
Il dopo voto in Umbria: Michelini e Rinaldi sferzano il PD “riportare territori e cittadini al centro del progetto politico del partito”
La pesante sconfitta del PD in questa tornata elettorale è il segno evidente che il nostro partito in Umbria non è stato all’altezza della sfida che si è trovato davanti, una sconfitta che non può essere ricondotta solo allo scandalo Sanitopoli o all’onda verde leghista.
L’esito delle urne ha premiato il rinnovamento in tutti gli schieramenti, e nello specifico gli amministratori locali, la loro visione e la loro esperienza, a conferma del fatto che i cittadini si fidano maggiormente di coloro che fino a ieri potevano incontrare per strada e a cui potevano rappresentare disagi e affidare le proprie istanze e richieste, senza filtri. Gli amministratori dei comuni da tempo sono rimasti l’unico riferimento costante, diversamente dai partiti, e “l’istituzione” pronta all’ascolto.
Il Partito Democratico in Umbria è già da tempo in piena crisi identitaria aldilà di quello che si vuole far credere. La società Umbra ha più volte inviato segnali forti (vedi Perugia e Terni), purtroppo rimasti inascoltati.
Per questa ragione a partire da oggi è nostro compito creare un modello valoriale solido in cui tutti si possano riconoscere e trovare spazio, un modello di confronto costante con i cittadini come quello portato avanti nei nostri comuni, dove il centro sinistra, in questa tornata elettorale, ha recuperato in punti percentuali rispetto alle Europee frenando l’ascesa leghista, e in alcuni casi ha addirittura vinto.
Non esistono più scuse per confinare ancora una volta i territori all’angolo! Non sono più ammissibili atteggiamenti di chi vuole garantire solo gli interessi di pochi. Si può solo ripartire dalle comunità ben amministrate per replicare questi modelli su larga scala.
Solo un cambio di passo in questo senso potrà permettere una ripartenza dal basso, senza scelte calate dall’alto frutto di modalità poco sensibili alle problematiche dei territori e completamente avulse dalla realtà.
Se analizziamo la campagna elettorale della Lega, abbiamo visto come l’impegno quotidiano e capillare “di piazza” del loro leader abbia portato risultati. Quanta presenza e ascolto “di piazza” e per le strade dei territori ha saputo garantire la classe dirigente del PD?
Questo documento vuole essere la proposta di nuovo inizio e di un nuovo impegno, per ridare nuova linfa al partito democratico per farlo riappropriare della sua funzione di ascolto e di selezione meritocratica della classe dirigente partendo dalle comunità locali.
Influenza, al via la campagna di vaccinazione, oltre 870.000 dosi
Scritto da Lucia Zambelli, mercoledì 30 ottobre 2019 alle 12:45
FIRENZE – Al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2019-2020. L’Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale) ha acquistato quest’anno, in base alle richieste delle aziende sanitarie toscane oltre 870.000 dosi di vaccino, l’11,4% in più rispetto all’anno scorso. La distribuzione da parte di Estar alle aziende è partita l’11 ottobre, e ad oggi, sono state già distribuite l’85% delle dosi richieste. Costo per la Regione, circa 4.900.000 euro.
La campagna di vaccinazione antinfluenzale 2019-20 è stata presentata stamani, nel corso di una conferenza stampa, dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, assieme al direttore di Estar Monica Piovi, e ai rappresentanti dei medici di medicina generale e dei pediatri, e dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl.
“La vaccinazione antinfluenzale – dice l’assessore Saccardi – è lo strumento più efficace per prevenire le malattie e ridurre in maniera significativa complicazioni, ospedalizzazioni e anche decessi. E’ fortemente raccomandata dall’Oms e dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale. La Regione la offre gratuitamente agli anziani dai 65 anni in su e alle persone a rischio. L’entità dell’epidemia è ogni anno imprevedibile e il vaccino è l’unico strumento di cui disponiamo per la prevenzione. Numerosi studi hanno dimostrato che la vaccinazione di queste persone è associata a una riduzione dell’ospedalizzazione e della mortalità. Quando la copertura è stata più alta, intorno al 70% – ricorda l’assessore – le morti sono molto calate. Nella scorsa stagione, sono stati 42 i casi gravi segnalati, per complicazioni influenzali, e 13 i decessi. La stagione precedente 2017-2018 erano stati 63 i casi gravi e 15 i decessi. Invito quindi tutte le persone che hanno più di 65 anni o che appartengono alle categorie a rischio, ma anche alcune categorie di lavoratori, come gli operatori sanitari, che stanno a contatto diretto con i pazienti, a vaccinarsi. Dall’anno scorso, la vaccinazione viene offerta gratuitamente anche ai donatori di sangue. E’ in fase di sottoscrizione un accordo con i sindacati confederali – ha informato ancora l’assessore -, in base al quale anche i sindacati si renderanno protagonisti del messaggio pro vaccino e contribuiranno a diffondere la cultura della vaccinazione”.
“Poche settimane fa, proprio con una conferenza stampa qui in Regione abbiamo lanciato la campagna per la vaccinazione di prossimità, in base alla quale i medici faranno tutte le vaccinazioni previste dai Lea – ha detto il dottor Alessio Nastruzzi, segretario regionale della Fimmg, Federazione italiana medici di medicina generale – La vaccinazione antinfluenzale è importante, dobbiamo riuscire a vaccinare quanti più possibile over65 e persone a rischio. E i medici di famiglia hanno un compito fondamentale, di formazione e informazione. La dinamica tra medico e paziente è molto vantaggiosa, il medico deve spiegare correttamente al paziente tutti gli aspetti della vaccinazione”.
“Il fabbisogno delle aziende è aumentato dell’11,4% rispetto all’anno scorso – ha sottolineato Monica Piovi, direttore di Estar -, quindi quest’anno ci aspettiamo di raggiungere più persone con la vaccinazione. Abbiamo acquistato 870.000 dosi di vaccino tetravalente e trivalente adiuvato. Al momento della gara, in Estar parte una vera macchina da guerra. E’ importante fare l’approvvigionamento in tempo utile, non possiamo rischiare di restare senza vaccini. Quest’anno gli ordini sono stati fatti il 2 settembre”.
Vaccinazione antinfluenzale, a chi è consigliata
Principali destinatari dell’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale, e che rappresentano il target della campagna vaccinale, sono, appunto, le persone dai 65 anni in su, le persone con patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza, gli operatori sanitari, i donatori di sangue. Inoltre l’Oms ha recentemente evidenziato l’importanza della vaccinazione antinfluenzale per le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino in gravidanza.
Ci si può vaccinare dal proprio medico curante o negli ambulatori della Asl. Guarda sul sito della Regione le pagine dedicate alla vaccinazione antinfluenzale.
Il periodo più indicato per vaccinarsi è il mese di novembre. Il vaccino diventa efficace circa due settimane dopo l’inoculazione.
Oltre al vaccino, possono risultare efficaci per ridurre la trasmissione del virus (che avviene attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie) alcune semplici misure, come: una buona igiene delle mani; una buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente, lavandosi subito le mani); isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili, specie in fase iniziale; evitare il contatto stretto con persone ammalate, mantenendo una distanza di almeno un metro; evitare di toccarsi occhi, naso, bocca; usare mascherine chirurgiche per ridurre le infezioni tra i contatti stretti.
Vaccinazione gratuita anche per i donatori di sangue
Anche quest’anno è confermata la possibilità per i donatori di sangue di vaccinarsi gratuitamente contro l’influenza. Proprio questa possibilità ha contribuito all’inizio del 2019 a diminuire le carenze di sangue piuttosto comuni nel periodo del picco invernale.
Offrire la vaccinazione anche ai donatori permette di aumentare le coperture vaccinali e la consapevolezza dei cittadini sul tema della prevenzione e consente anche di mettere in sicurezza una risorsa come il sangue, che è essenziale per l’erogazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) di medicina trasfusionale e che è impossibile erogare senza l’apporto fondamentale dei donatori.
Anche i donatori si possono vaccinare dal proprio medico di famiglia o nei centri vaccinali delle aziende sanitarie. I donatori associati si dovranno presentare con il tesserino associativo; i non assocatii si possono presentare con l’autocertificazione scaricabile dal sito www.regione.toscana.it/-/vaccinarsi-contro-l-influenza, oppure, se in loro possesso, con il tesserino rilasciato dal Servizio trasfusionale di riferimento.
Per maggiori informazioni rivolgersi al numero verde della Regione Toscana 800 556060
Vitamina D
Gli assistiti ultra65enni riceveranno dal medico di famiglia tutte le indicazioni sull’opportunità di assumere la vitamina D3, secondo quanto riportato dalla nota 96 (del 26 ottobre 2019) dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), che regolamenta e limita ai casi appropriati la prescrizione a carico del SSN dei medicinali con indicazioni “prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D”. La Regione Toscana si attiene a quanto indicato da Aifa e lavorerà con i Mmg per l’appropriatezza prescrittiva sia diagnostica che farmaceutica, in modo da garantire la terapia a tutti i cittadini che ne hanno bisogno, ed evitare invece la somministrazione della terapia dove non sia necessario.
Altre vaccinazioni raccomandate alle persone ultra65enni
Vaccinazione antipneumococcica. Già da alcuni anni la Regione Toscana ha introdotto l’offerta gratuita della vaccinazione anti-pneumococcica ai soggetti a rischio e ai sessantacinquenni. Lo pneumococco è una infezione batterica considerata principale responsabile delle polmoniti, che colpiscono prevalentemente la popolazione adulta e i soggetti affetti da specifiche patologie. La vaccinazione anti-pneumococcica può essere somministrata in qualsiasi stagione dell’anno, tuttavia la campagna vaccinale antinfluenzale rappresenta una opportuna occasione per offrire, nella stessa seduta, ambedue le vaccinazioni. A differenza dell’influenza, la vaccinazione antipneumococcica non dovrà essere ripetuta ogni anno.
L’offerta ai sessantacinquenni si affianca alla vaccinazione dei soggetti a rischio di ogni età – individuati dalla deliberazione della Giunta regionale n. 193/2019 – per i quali la vaccinazione antipneumococcica è sempre gratuita.
La vaccinazione antipneumococcica quest’anno viene offerta gratuitamente ai nati nel 1954; coloro che sono nati a partire dal 1950 mantengono comunque anche negli anni successivi il diritto alla gratuità.
Vaccinazione anti Herpes Zoster. A partire dall’anno 2017, il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 ha introdotto l’offerta gratuita ai sessantacinquenni della vaccinazione anti-Herpes Zoster (più comunemente conosciuto come “Fuoco di Sant’Antonio”). L’Herpes Zoster è una malattia debilitante causata dalla riattivazione del Virus Varicella Zoster silente nei gangli del sistema nervoso. La presenza di alcune patologie può aumentare il rischio di patologia da herpes zoster o aggravarne il quadro sintomatologico. Quest’anno la vaccinazione è offerta gratuitamente ai nati nel 1954; coloro che sono nati a partire dal 1952 mantengono comunque il diritto alla gratuità.
La campagna di comunicazione
Il claim della campagna, che partirà lunedì 4 novembre, è “Resta in forma, corri a vaccinarti”. I mezzi utilizzati: locandine affisse nelle farmacie, negli ambulatori dei medici di famiglia, nelle sedi delle aziende sanitarie; trasmissione di uno spot radio per un mese sulle Radio toscane più ascoltate per 8 passaggi al giorno; un video in motion graphic che girerà sui monitor delle sale di attesa negli ospedali. Il target a cui la campagna si rivolge è quello degli ultra65enni “giovanili”, che pare siano i più restii a vaccinarsi.
Il vaccino antinfluenzale in Toscana
Nella scorsa stagione 2018-19 sono stati segnalati al sistema di sorveglianza 42 casi gravi e complicati di influenza, con 13 decessi. Nel 2017-18 i casi gravi erano stati 63, con 15 decessi.
Gli obiettivi di copertura previsti dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale, che vengono annualmente verificati nell’ambito del monitoraggio dei Lea, sono: il 75% come obiettivo minimo perseguibile, il 95% come obiettivo ottimale. Nella scorsa stagione 2018-19, in Toscana la copertura per gli ultra65enni è stata del 56%.
La Toscana, negli anni, pur non avendo raggiunto i livelli di copertura ottimali previsti per l’influenza, ha comunque registrato risultati generalmente fissati sopra la media nazionale. La copertura più elevata nella popolazione di età pari o superiore a 65 anni è stata raggiunta nella stagione 2009-2010, durante l’emergenza pandemica (71,1%). Gli anni successivi hanno registrato una sensibile flessione anche imputabile ad una insufficiente o errata comunicazione su questioni di sicurezza dei vaccini, che poi si sono rilevate prive di fondamento. Nella stagione 2014-2015, è stato registrato il livello di copertura più basso (50,6% negli ultrasessantacinquenni). Con le campagne vaccinali successive, il livello di copertura è sensibilmente migliorato (56% negli ultrasessantacinquenni nella stagione 2018-2019) anche se ancora molto lontano dell’obiettivo minimo fissato.
La lettura prende forma con LibreriArt, il contest della scuola “Di Vittorio”
È stato un bellissimo viaggio attraverso luoghi magici, buffi personaggi e storie fantastiche quello che venerdì scorso ha coinvolto gli alunni delle classi seconde della scuola Primaria “G. Di Vittorio”, spettatori e attori del contest “LibreriArt”, reading letterario con estemporanea di pittura. L’iniziativa, alla quale i piccoli hanno aderito, organizzata dal II Circolo in collaborazione con la libreria Alibù di Umbertide, rientra nell’evento “Io leggo perché” che coinvolge tutte le scuole italiane e che ha l’obiettivo di promuovere la lettura e incrementare le donazioni alle biblioteche scolastiche.LibreriArt, è stato pensato proprio a questo scopo ed è stato realizzato in sintonia con il progetto contenuto nel PTOF della Di Vittorio dal titolo “Casa Editrice 2° Circolo”, in cui sono pensati proprio percorsi di lettura (di racconti o di giornali) e di scrittura (di storie inventate o di articoli) finalizzati al potenziamento delle competenze linguistiche, conoscitive, comunicative ed espressive.Il reading letterario è stato guidato da Aldo Manuali, pedagogista, vice presidente dell’ “Associazione genitori insieme per…”; e formatore accreditato “Nati per leggere”. In un secondo momento i bambini, hanno potuto slegare le emozioni suscitate dalla lettura: immagini mentali scaturite dall’ascolto hanno preso forma e colore dando vita a meravigliose opere d’arte in esposizione per tutto il weekend.
Aggiornamento dell’albo degli scrutatori di seggio elettorali, le domande dovranno essere presentate entro il 30 novembre
L’ufficio elettorale del Comune di Umbertide comunica che tutti gli elettori ed elettrici del Comune di Umbertide che desiderano essere inseriti nell’albo unico comunale delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale dovranno presentare domanda entro il 30 novembre prossimo. L’iscrizione è subordinata al possesso del titolo di studio della scuola dell’obbligo. Ai sensi di quanto disposto dagli articoli 38 del d.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 e 23 del d.P.R. 16 maggio 1960, n. 570 e successive modificazioni, sono esclusi dalle funzioni di scrutatore di ufficio elettorale di sezione i dipendenti dei Ministeri dell’Interno, delle poste e telecomunicazioni e dei trasporti; gli appartenenti a forze armate in servizio; i medici provinciali, gli ufficiali sanitari ed i medici condotti; i segretari comunali ed i dipendenti dei comuni addetti o comandati a prestare servizio presso gli uffici elettorali comunali, i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.La domanda dovrà essere redatta sugli appositi moduli disponibili presso l’ufficio comunale. Gli elettori già iscritti possono altresì chiedere la cancellazione.


