“Aree interne, con rispettive azioni per proteggerle. E’ questa una delle priorità su cui intende lavorare il Partito democratico di Nocera Umbra, insieme agli altri comuni della dorsale appenninica. I nostri borghi si popolano spesso solo d’estate, attirando la meraviglia, lo stupore di chi li visita per tanta bellezza. Lo spopolamento, dunque, è la sfida più evidente delle aree interne: non esiste paese o frazione senza persone e socialità. I numeri, senza dubbi, sono preoccupanti: dal 2014 al 2024, infatti, quasi 700mila persone si certificano in meno nelle aree interne. La parola d’ordine, dunque, è fare squadra tra Comuni, creando sinergie su servizi, infrastrutture e tecnologia. Serve velocizzare la creazione di Unioni dei Comuni, che in questi anni hanno consentito di guardare verso il futuro. Solo questa strada, infatti, consentirebbe di mantenere i servizi, le scuole, valorizzare l’ambiente e creare posti di lavoro per far rimanere i nostri giovani sul territorio. Questi sono alcuni dei punti su cui, come Pd, siamo chiamati ad lavorare, con i nostri cittadini. Il coordinamento del Pd territoriale dovrà mettere al centro aree interne, lavoro, servizi contro lo spopolamento dei nostri borghi”.
Così in una nota il Partito democratico di Nocera Umbra.
Prosegue la marcia di avvicinamento del Sansepolcro al campionato di Serie D. Sabato 30 agosto, alle ore 15:00, lo Stadio Buitoni ospiterà una nuova amichevole tra i bianconeri e la formazione Primavera 3 dell’AS Gubbio.
Un altro test importante per i ragazzi di mister Ciampelli, che potranno mettere minuti preziosi nelle gambe e continuare a rodare schemi e meccanismi di gioco in vista dell’avvio del campionato.
Una comunità raccolta attorno alla propria patrona. Così si è presentata ieri la chiesa-santuario della Madonna delle Grazie, gremita di fedeli per l’intera giornata della solennità del 26 agosto, culmine di un cammino di preghiera che aveva visto nei giorni precedenti il triduo, la veglia e la processione con l’immagine mariana tanto venerata. Il momento più atteso è stata la concelebrazione solenne presieduta dal vescovo diocesano, mons. Luciano Paolucci Bedini, concelebrata dai sacerdoti e dai diaconi della diocesi, a cominciare dal parroco e vicario diocesano don Andrea Czortek, con il sostegno della corale “Marietta Alboni” e della confraternita di Santo Spirito. Al termine, il vescovo ha impartito la benedizione davanti all’immagine della Madonna delle Grazie – patrona principale di Città di Castello e secondaria dell’intera diocesi tifernate – custodita nella cappella laterale del santuario, luogo privilegiato della devozione che da secoli accompagna la vita religiosa e anche civile del popolo tifernate. Alla liturgia solenne ha partecipato anche il sindaco del Comune tifernate, Luca Secondi, con il gonfalone della Città.
L’omelia del vescovo: la grazia come segno
Nella sua omelia mons. Paolucci Bedini ha preso spunto dal Vangelo delle nozze di Cana, sottolineando che ciò che nei Vangeli viene chiamato “miracolo” è in realtà “segno”: «Il Signore non gioca con noi e il suo amore non è magia. I segni di Gesù sono indicazioni che rivelano la verità dell’amore misericordioso di Dio». La figura di Maria, ha ricordato il vescovo, è quella della madre attenta, che si accorge di dove manca la grazia del Signore: «Lo sguardo materno di Maria si accorge sempre di dove manca la grazia di Dio: nella vita delle famiglie, della nostra città, di un mondo stanco e ferito». Da qui il duplice compito della Vergine: intercedere presso il Figlio e nello stesso tempo rivolgersi ai fedeli con l’invito evangelico “Fate quello che vi dirà”.
«Le grazie del Signore – ha proseguito – non si attendono in maniera passiva. Esse ci coinvolgono, chiedono il nostro contributo, la nostra vicinanza, il nostro servizio. Maria ci indica la via perché l’amore di Dio possa raggiungere chi ne ha bisogno».
Una devozione che unisce
La festa di ieri ha mostrato, ancora una volta, come la devozione alla Madonna delle Grazie non sia solo eredità storica ma presente vivo, capace di radunare la comunità attorno alla fede e di rinnovarne lo slancio missionario. «Ogni volta che la grazia dell’amore di Dio raggiunge una persona – ha concluso il vescovo – lì si manifesta la gloria del Signore, segno che muove, rinnova e rinforza la nostra fede». La giornata si è chiusa con un senso di gratitudine condivisa: per la presenza di Maria, patrona e madre della città, e per la certezza che anche oggi continua a guidare il suo popolo con lo stesso sguardo attento di Cana.
Il rione Porta del Verziere si è aggiudicato il Palio della rievocazione storica della Donazione della Santa Spina, con la sua Castellana, Madonna Marcella Ferraro. Secondo il rione Porta del Monte, seguito dal Borgo. Anche con il tempo incerto, l’edizione 2025 ha attirato numerosi visitatori, conquistati dall’atmosfera medievale e dallo spirito di comunità che anima Montone. Per una settimana, i tre rioni si sono sfidati tra scene teatrali, gare di tiro con l’arco e momenti di intensa partecipazione popolare, in una corsa appassionata verso la conquista del Palio e l’incoronazione della propria Castellana. Oltre che nelle rappresentazioni teatrali, il Verziere ha brillato anche nel tiro con l’arco, grazie agli arcieri Antonio Costa, Alessandro Grassini e Federico Finocchi Arcipreti, quest’ultimo premiato come miglior arciere con la Freccia d’Oro. Il borgo di Montone ha vissuto giornate dense di emozioni e significato, animate da spettacoli, eventi culturali e gare che hanno rievocato le gesta della Famiglia Fortebracci: da Braccio, celebre Capitano di Ventura, fino al figlio Carlo, donatore della Santa Spina, che contribuì a dare lustro e prestigio al paese e alla sua gente.
La settimana di Festa Tra i momenti più significativi dell’edizione 2025, il ritorno del reliquiario che custodisce la Santa Spina nella chiesa di San Francesco, dopo anni di permanenza nel monastero di Sant’Agnese. Un evento particolarmente sentito dalla comunità, così come la partecipata mostra fotografica allestita presso la Torre dell’Orologio, dedicata a Valter Rossi, figura cara di Montone, scomparsa prematuramente nel 2024, il cui profondo impegno nella valorizzazione della storia locale è stato ricordato con grande affetto. Per anni aveva anche interpretato Carlo Fortebracci nel corteo storico. Un pensiero commosso è andato anche a Francesco Formica, storico maestro dei Tamburini, e a Ivan Teobaldelli, per lungo tempo regista del rione Porta del Verziere, entrambi recentemente scomparsi e ricordati con gratitudine durante la manifestazione. La rievocazione si è conclusa, come da tradizione, con il corteo storico, svolto in forma ridotta a causa del maltempo. Un ultimo atto solenne, in cui la nuova Castellana ha sfilato al fianco di Carlo Fortebracci, che ha fatto simbolicamente ritorno a Montone portando in dono la Santa Spina. La manifestazione, promossa dalla Pro Loco Montonese con il sostegno dell’Amministrazione comunale, ha coinvolto attivamente l’intera cittadinanza in un lavoro corale di ricerca e rappresentazione storica. Un impegno che è insieme memoria collettiva e prezioso strumento di trasmissione culturale, a testimonianza di un legame vivo e profondo tra Montone e la sua storia.
Organizzata da “La giovane terza età Aps” con il patrocinio del Comune di Citerna, sabato 30 e domenica 31 agosto a Pistrino (area attrezzata Ca’ del Benno e Parco) si terrà la “Festa della scartocciatura e della gastronomia come una volta”.
Questo il programma della manifestazione:
SABATO 30 AGOSTO
Ore 17,30 – 1^ “Corsa della scartocciatura”
Ore 18,30 – Dimostrazione balli di gruppo con “Bellavista” Sansepolcro ed il maestro Gilberto
Ore 18,30 – “Zumba Diamond’s”
Ore 20 – Cena contadina con specialità di una volta
Ore 21 – Serata danzante con “Pino Band”
DOMENICA 31 AGOSTO
Ore 16,30 – Scartocciatura e battitura con macchina d’epoca accompagnata da musica, balli ed animazione (verranno offerti torcolo e vinsanto). Potranno partecipare anche bambini accompagnati dai genitori: gadget in regalo ai piccoli
Ore 18 – Giochi popolari
Ore 20 – Cena contadina con specialità di una volta
Ore 21 – Serata danzante con “Vincenzo e Barbara live band” ATTENZIONE: Nuovo Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati (GDPR) Gentilissimi, desideriamo informarLa che, viste le importanti novità previste dal nuovo Regolamento dell’Unione Europea n. 679/2016, noto anche come “GDPR”, abbiamo aggiornato la nostra Informativa sul trattamento dei suoi dati personali e che il Suo indirizzo e-mail, inserito nella nostra mailing list, sarà utilizzato solo per finalità di informazione e promozione delle nostre attività. Se non desidera ricevere più nostre comunicazioni, può in qualunque momento inviarci una mail all’indirizzo: privacy@cesvolumbria.org, con oggetto “Cancellazione dalla mailing list”.
Guerrini e Prusak, con i colori di San Marino, chiamati a difendere il primato iridato in una gara già vinta nelle ultime due edizioni
L’ottavo round della Bridgestone FIA Ecorally Cup si svolgerà in Svizzera con l’E-Rallye du Chablais, programmato nell’omonima regione tra il 29 e il 31 agosto. In due occasioni la gara elvetica ha avuto validità iridata e in entrambi i casi il risultato ha sorriso a Guido Guerrini, vincitore nel 2024 in coppia con Artur Prusak e nel lontano 2019 insieme a Emanuele Calchetti. Gli alfieri di Gass Racing, a bordo della Kia E-Niro allestita da Sportmotors Management, dovranno confrontarsi con alcuni tra i migliori specialisti nelle competizioni di regolarità ed efficienza energetica. Oltre ai cechi, campioni del mondo in carica Michal Žďárský e Jakub Nábělek, saranno al via anche gli sloveni Špacapan-Kobal, i portoghesi Silva-Ramalho, i belgi Heine-Piette, i padroni di casa Ott-Ott, il team di Andorra Laquidaín-Laquidaín e la coppia olandese-tedesca Visser-Kammerer.
L’E-Rallye du Chablais prevede sedici speciali distribuite in tre giorni di gara, per un totale di circa 440 chilometri, dei quali 258 dedicati alle prove di regolarità. Già nelle edizioni precedenti la competizione si era dimostrata selettiva, con percorsi complessi e difficoltà di navigazione. Si arriva alla gara con base a Monthey con Guerrini e Prusak al comando della Bridgestone FIA Ecorally Cup rispettivamente con 13 e 31 punti di vantaggio sugli inseguitori, gli iridati 2023 e 2024 Žďárský e Nábělek. Più aperta la lotta per le altre posizioni, anche se la matematica non esclude ancora imprevedibili ma improbabili rimonte in grado di insidiare i due team al vertice della classifica. L’esito della gara svizzera permetterà, con ogni probabilità, sia al team italo-sammarinese che a quello ceco di raggiungere l’ottavo risultato utile della stagione 2025. A partire dalla prossima gara, in programma a La Coruña nella terza settimana di settembre, Guerrini e Žďárský inizieranno dunque a scartare i peggiori risultati, poiché per la classifica iridata 2025 conteranno solo gli otto migliori piazzamenti.
Il campionato potrebbe conoscere una svolta decisiva nelle gare successive: Cina e Madeira, che assegneranno punteggi maggiorati del 50% (22,5 punti al vincitore anziché i consueti 15). Le ultime due tappe, Monte Carlo e Dolomiti, torneranno ad assegnare punteggi ordinari, ma i giochi potrebbero già essere chiusi in mezzo all’Atlantico.
La storia della rivista mensile per studenti di francese La Petite Bibliothèque Française, che fu pubblicata dalla libreria editrice Paci LA TIFERNATE dagli anni ‘40 fino al 1966, è protagonista di una mostra collaterale sia della prossima edizione del Festival delle Nazioni, che omaggia la Francia come nazione ospite, sia della Mostra mercato del libro antico, che quest’anno festeggia i 25 anni di presenza nel territorio tifernate. L’esposizione del ricco materiale – comprendente opere a stampa (i fascicoli della rivista), disegni preparatori (molti di Fernando Fusco di cui ricorrono i 10 anni dalla scomparsa), cliché tipografici, corrispondenza con le case editrici francesi… – sarà organizzata negli spazi della stessa Libreria Paci in piazza Matteotti n. 2 a Città di Castello e visitabile in orario di apertura del negozio da giovedi 28 agosto (inaugurazione ore 18) al 12 settembre 2025. Nel weekend del 5,6,7 settembre un richiamo della mostra sarà presente anche a palazzo Vitelli a Sant’Egidio, in occasione della Mostra Mercato del Libro Antico.
Il progetto, ideato e organizzato da Enrico Paci, curatore dell’Archivio storico della Libreria editrice Paci LA TIFERNATE si avvale della partecipazione e partenariato della rete museale dell’Alto Tevere MUA, del Festival delle Nazioni, della Mostra Mercato del Libro Antico e della collaborazione per l’allestimento del Dipartimento di Architettura, Università di Firenze nella persona del professor, Giacomo Pirazzoli e dell’Associazione Amici del Fumetto di Città di Castello. “Questa proposta da Enrico Paci – spiega il professor Pirazzoli – è una tipica MICROSTORIA nel senso scientifico che a questo termine hanno saputo dare storici italiani che hanno guadagnato rilevanza internazionale come l’amico Giovanni Levi o come Carlo Ginzburg; attraverso questa lente è anche possibile legare un fatto storico locale non contemplato dalla “grande storiografia” ad uno scenario più largo. Operazioni eroiche come quella condotta dall’editore Paci a Città di Castello sono infatti state condotte, sempre nel segno del dialogo interculturale – è qui il caso della cultura francese – in altre parti d’Europa e del mondo.
Perciò, come Dipartimento universitario, abbiamo ritenuto di offrire il nostro sostegno per mettere in piedi un progetto che possa – anche coinvolgendo altre istituzioni sia in ambito locale che nazionale e internazionale – fare di questa storia parte di un racconto più vasto e condiviso. In quanto Dipartimento di Architettura, naturalmente, la nostra esperienza in tema di allestimenti – conclude Pirazzoli – ci fa pensare nel merito a mostre itineranti e multimediali che possano appunto circolare sia in modo materiale che immateriale, per far conoscere e disseminare questo patrimonio tifernate insieme ad esperienze di intercultura similari quanto specifiche in Europa e nel mondo.”
Inaugurazione giovedi 28 agosto ore 18 Libreria Paci
Continuano con successo le iniziative della Cooperativa La Rondine in collaborazione con il Centro di Igiene Mentale della USL Umbria 1 ed il Comune di Città di Castello “GUIDE PER UN GIORNO”. Martedì 26 Agosto, infatti, dopo aver gustato un ottimo caffè alla Piazzetta, oltre 300 perone hanno seguito attentamente le nostre guide attraverso i vicoli storici della nostra città, e hanno potuto cogliere tutti i segreti e le particolarità delle “Arti e Mestieri” del nostro Centro storico.
L’iniziativa di ieri sera, introdotta all’interno del programma di “Estate in Città”, ha avuto infatti come tema i mestieri di una volta e i nomi degli artigiani che ne avevano dato vita. E’ stato un bellissimo viaggio itinerante che ha dato modo ai tanti curiosi di godere di una bellissima spiegazione semplice e corretta attraverso la voce delle nostre guide Giacomo, Tomas, Anna e Lucia. Queste iniziative non sono altro che un inizio del nostro Progetto ancora più ampio di “Guide per un giorno” di far conoscere a tutti gli studenti delle Scuole Superiori di Città di Castello la storia, l’arte e gli artisti della nostra città, come Alberto Burri, attraverso e con il sostegno della Cooperativa Atlante che ne gestisce le visite, con l’ausilio di 4 ragazzi che conoscono e amano l’arte e la storia e vogliono comunicare il loro amore per l’arte ad altri ragazzi, che magari non hanno avuto modo di conoscere quanto di bello può offrire la nostra città. “Un ringraziamento speciale – ha precisato il presidente della Cooperativa “Il Poliedro”, Luciano Veschi – alla Dott.ssa Valentina Rossi e agli educatori che hanno supportato i nostri ragazzi in tutte le fasi del progetto”. presenti all’iniziativa il Presidente della Cooperativa La Rondine Luciano Veschi, l’Assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti e l’Assessore alla Cultura Michela Botteghi, oltre a tantissimi amici.
“Anche ieri sera è stato un grandissimo successo di pubblico per le nostre “guide per un giorno”, – hanno dichiarato le assessore Botteghi e Calagreti – che ci hanno accompagnato per le vie del centro storico alla scoperta delle curiosità locali e degli antichi mestieri. Hanno saputo unire informazioni storiche fondamentali ad aneddoti interessanti, con grande professionalità e spirito di squadra. Un modello di lavoro nato come una scommessa che si sta consolidando, fornendo a questi ragazzi una vera e propria opportunità di lavoro.”
Il saluto e gli auguri di Monica Bellucci al Festival delle Nazioni e alla “sua” Citta’ di Castello. “Ringrazio gli organizzatori del Festival delle Nazioni che si terrà a Città di Castello. Grazie per questo invito così gradito che mi onora. Sono sul set cinematografico a Riyad e non posso essere li con voi. Vi auguro tutto il meglio per questo splendido evento e vi abbraccio”. Dal set cinematografico di Riyad, dove è attualmente impegnata per le riprese del film “7 Dogs”, un thriller-action diretto dai registi Adil El Arbi e Bilall Fallah, Monica Bellucci, ha voluto essere presente attraverso un breve ma significativo video alla inaugurazione della 58esima edizione del Festival delle Nazioni, che si apre domani sera, giovedi 28 Agosto. Il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, l’assessore alla cultura, Michela Botteghi e la presidente del Festival delle Nazioni, Silvia Polidori, hanno invitato l’attrice quale ospite d’onore alla edizione del Festival che si terrà a Città di Castello dal 28 agosto al 12 settembre 2025. “La manifestazione, che da oltre mezzo secolo celebra l’incontro tra musica, cultura e identità nazionali, vedrà quest’anno come nazione ospite la Francia, in un omaggio sentito alla sua straordinaria tradizione artistica, musicale e cinematografica – hanno scritto il sindaco Luca Secondi, l’assessore Michela Botteghi e la Presidente del Festival delle Nazioni, Silvia Polidori, nella lettera di invito a Monica Bellucci – in questo contesto, la sua presenza – simbolo autentico di un ponte tra l’Italia e la Francia – sarebbe per noi un onore e un momento di altissimo significato.” La star del cinema mondiale ha dunque risposto al cortese invito con un video-messaggio denso di amore e senso di appartenenza verso la sua Città di Castello e i simboli artistico-culturali come il Festival delle Nazioni che domani, giovedi 28 agosto alle ore 21 nella maestosa chiesa di San Domenico apre il sipario della 58esima edizione con una composizione originale per coro e orchestra del Premio Oscar Nicola Piovani interpretata dalla Guiyang Symphony Orchestra e dalla Corale Marietta Alboni. Sul podio Guoyong Zhang che leverà la bacchetta anche su Ning Feng per l’esecuzione del Concerto per violino e orchestra di Zhao Jiping. “Monica Bellucci conferma anche in questa occasione di amare e di essere sempre vicina ai luoghi di origine dove ha mosso i primi passi verso una carriera stellare a livello internazionale. La attendiamo a Città di Castello appena i numerosi impegni di lavoro e progetti in giro per il mondo glielo consentiranno”, hanno concluso sindaco, assessore e presidente del festival.
L’esperimento continua: e forse non è più il caso di considerarlo tale, quanto piuttosto…una scommessa vinta! E per la quale l’instancabile giocatore che risponde al nome di Sergio Bartoccioni rilancia: con decisione, senza timori… Già, dal momento che Calciogiovane 90, la storica manifestazione tifernate riservata al calcio giovanile, anche nel 2025 diventa ‘Calciogiovane nei borghi’: si conferma pertanto l’innovativa formula adottata l’anno scorso, con il coinvolgimento di diverse realtà dell’Umbria del nord e della vicina Toscana. Il 5 e 6 settembre gli Esordienti classe 2014 giocheranno nei paesi limitrofi, mentre il gran finale di domenica 7 si terra’ nel consueto, magico scenario del “C.Bernicchi” di Città di Castello. I tanti consensi riscossi 12 mesi fa, da tutte le realtà partecipanti alla manifestazione, hanno convinto il ‘boss’ a proseguire con fiducia nel cammino intrapreso. La… task force che lo accompagna, composta da vari personaggi di rilievo legati al mondo del football, è pronta ai posti di combattimento: e sarà una gran festa anche stavolta, non ci son dubbi. Tutti i dettagli saranno svelati lunedì 1′ settembre dalle 18,30 all’auditorium del Centro di formazione professionale “G.O. Bufalini”, alla presenza dei rappresentanti istituzionali di tutti i Comuni coinvolti: e sarà pure l’occasione per presentare, oltre alle società che prenderanno parte alla 34′ edizione, la speciale pubblicazione che da sempre accompagna l’evento (con aneddoti, ricordi, storie, protagonisti del pallone cittadino di ieri e di oggi). E da lassù sorride compiaciuto, è sicuro, anche Fabio Pelosi: colui il quale cioè iniziò all’epoca l’avventura assieme al vulcanico Sergio. Era un progetto con tante incognite, ma la loro ‘voglia’ era superiore ad ogni difficoltà: e Bartoccioni continua a portarlo avanti con entusiasmo, nonostante un’età non più da…ragazzo. Anche, se non soprattutto, per tener vivo il ricordo dell’amico di tutta una vita…
TERRE IN FESTIVAL teatro diffuso in Valtiberina; il festival organizzato daLaboratori Permanenti che si svolge sino al 4 settembre 2025 nei comuni di Sansepolcro, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Caprese Michelangelo, Sestino, Badia Tedalda e Anghiari.
Un festival che ha accompagnato l’estate della Valtiberina con prime nazionali, residenze artistiche, un laboratorio di alta formazione, un laboratorio creativo gratuito; compagnie provenienti da tutta Italia e le escursioni di In giro per Terre In Festivalrealizzatedal Circolo degli Esploratori di Sansepolcro.
TERRE IN FESTIVAL si avvicina alle battute finali, proponendo gli ultimi spettacoli di agosto.
Sansepolcro
È in corsopresso l’Anfiteatro Campaccio, di Sansepolcro il Laboratorio “LE EUMENIDI” diretto dal regista greco Nikos Goudunakis.
Si tratta di un laboratorio di alta formazione finalizzato alla composizione del coro delle Eumenidi che parteciperanno, insieme agli attori professionisti presenti in residenza, alla messa in scena dello spettacolo LE EUMENIDI, il primo tribunale della storia di Eschilo.
Nikos Goudunakis vive ad Amburgo, dove lavora come docente di Teatro e regista con la Compagnia Teatrikon. Laureato alla Scuola dell’Arte Drammatica dell’Associazione del Pireo. Lavora come attore, regista, drammaturgo, traduttore e docente di teatro greco in diversi paesi oltre a Grecia, Germania e Italia. È membro della CAM dal 2008 e docente dal 2011, dove insegna antica tragedia greca. È membro del teatro ellenico-tedesco di Colonia in Germania.
Giovedì 28 agosto alle ore 19.00 (contrariamente a quanto precedentemente annunciato)presso l’AnfiteatroCampaccio andrà in scena inprima nazionaleLE EUMENIDI, “il primo tribunale della storia” di Eschilo una coproduzione Laboratori Permanenti/compagnia Arti e Mestieri, con Bruna Braidotti, Meredith Airò Farulla, Filippo Fossa, Paolo Mutti e gli allievi attori del laboratorio, regia di Nikos Goudanakis.
Nuova produzione dal terzo dramma della trilogia dell’Orestiade di Eschilo, nella traduzione di Pier Paolo Pasolini. L’allestimento è contemporaneo: i protagonisti sono figure archetipiche, sospese nel tempo. Il testo segue fedelmente la struttura della tragedia eschilea ma lascia aperto il finale: sarà il pubblico a pronunciarsi sul verdetto, decidendo le sorti ultime del processo.
Anghiari
Venerdì 29 agosto alle ore 21.00 torna il consueto appuntamento con la musica al Castello di Sorci di Anghiari: IL TABARRO DI GIACOMO PUCCINI. Laboratori Permanenti propone dal 2014 una serie di conferenze spettacolo la cui narrazione è affidata a Michele Casini. Per l’occasione il giornalista illustrerà ll Tabarro, opera in un atto di Puccini, narrandone genesi, trama e caratteristiche musicali e teatrali, corredate da filmati tratti da celebri allestimenti realizzati nei più importanti teatri lirici del mondo.
In questa giornata torna l’appuntamento con In giro per Terre In Festival: Anello di Anghiari: Il Castello di Montauto e la Riserva naturale dei Monti Rognosi (partenza ore 8.30). Un’escursione ad anello nel cuore dei Monti Rognosi, tra ofioliti e paesaggi unici. Partiamo dalla Fabbrica della Natura, con una visita al centro, saliremo lungo la Sovara fino al Castello di Montauto, percorso anche da San Francesco. Rientro verso il punto di partenza, tra boschi e campagna su sentieri e mulattiere.
Sestino
Si prosegue sabato 30 agosto alle ore 21.00 presso il Teatro Pilade Cavallini di Sestino con lo spettacolo COSIMO I E VASARI, L’IDEA DI TOSCANA, una produzione Laboratori Permanenti con la collaborazione del Comune di Pieve Santo Stefano, con Andrea Bucci, Mauro Silvestrini, Lavinia Lazzaro, la ricerca storica di Michele Casini, collaborazione alla scenografia di Svetlana Mikova, tecnico Roberto Marcellini, testo e regia di Caterina Casini
In scena i punti salienti della vita di Cosimo I attraverso il suo rapporto con Giorgio Vasari. Insieme a loro Eleonora da Toledo, moglie di Cosimo I e presenza importante per la formazione del Gran Ducato di Toscana. Un racconto pieno di immagini e di visioni, che permette di entrare nelle atmosfere dell’epoca e di comprendere la portata storica di quell’idea di Toscana che oggi ancora condividiamo.
La mattina un nuovo appuntamento con In giro per Terre In Festival: Anello del Sasso di Simone da Casa del Re (partenza ore 8.30). Camminando su un fondale marino. Da Casa del Re (Sestino) saliamo fino alla vetta del Sasso di Simone (1.204 m), tra panorami spettacolari, fossili marini e i resti della “Città del Sole”. Aggiriamo il Sasso sotto la fresca cerreta. Il ritorno attraversa calanchi e boschi fino a Casa Barboni, chiudendo un anello ricco di natura e storia.
Pieve Santo Stefano
Domenica 31 agosto ci spostiamo a Pieve Santo Stefano in Piazza Plinio Pellegrini dove alle ore 21.00 andrà in scena lo spettacolo VENDITORI DI ANIME una produzione Seven Cults, testo di Alberto Bassetti, con Bruno Governale, Maddalena Rizzi, Alessandro Scafati, scene Giovanni Piccirillo, luci Valerio Caporossi, costumi Alessandra Mené e la regia di Filippo d’Alessio.
Il testo esplora tre figure reali e misteriose, ognuna pronta a dedicare tutta sé stessa per preservare un luogo che è alla base dei loro desideri e delle loro disgrazie: il teatro. I tre personaggi incarnano le forze e le debolezze che sono legate a questo edificio, che li porterà in un viaggio alla ricerca del proprio scopo. Sotto i tratti dell’ironia e talora della comicità e dello stupore, l’autore vuole rappresentare un’accusa verso l’arte che diventa commercio.
Sempre in mattinata un nuovo appuntamento con In giro per Terre In Festival: Anello tra le Gualanciole e il Poggio Tre Vescovi. Partenza ore 8.30 nei pressi del Passo delle Gualanciole, vicino al rifugio, seguendo il crinale appenninico verso nord lungo il sentiero Rimini–La Verna; passando dalla Buca del Tesoro fino allo spartiacque tra Tevere e del Savio. Da lì, scenderemo verso ovest lungo sentieri che conducono alla Valle Santa Francescana tra mulattiere e boschi.
BIGLIETTERIA
Intero € 13,00
Ridotto € 10,00
(under25 – over65, Soci UniCoop Firenze, Amici della Musica, Centro Studi Musicali Valtiberina)
PROMO ESCURSIONE+SPETTACOLO € 25
Card a scalare non nominativa
4 spettacoli € 44,00
Info e prenotazioni:
cell. 379 125 3567 (tramite whatsapp o chiamando dal lun. al ven. dalle 9.00 alle 13.00)
I Carabinieri della Stazione di Gualdo Tadino hanno denunciato, in stato di libertà, un 19enne di origine albanese, residente in provincia di Torino, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, durante un servizio di pattugliamento nei pressi di un centro commerciale del posto, hanno notato un ragazzo, non noto nella zona, aggirarsi con fare sospetto nel parcheggio.
Fermato per un controllo, i Carabinieri, visto il comportamento ambiguo e nervoso del giovane, hanno approfondito la verifica procedendo ad una perquisizione personale. L’intuizione degli operanti si è rivelata positiva: nel borsello il 19enne nascondeva un involucro di cellophane contenente 5 g di cocaina. Ulteriori ricerche permettevano di ritrovare altre nove dosi della stessa sostanza, per un totale complessivo di 12 g circa, nascoste nelle vicinanze del luogo ove era stato avvistato e attribuite al ragazzo grazie ad ulteriori accertamenti.
La droga è stata sequestrata insieme a 170 euro in contanti, ritenuti verosimilmente provento dell’attività di spaccio, mentre il giovane è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia per l’ipotesi di reato anzidetta.
Dall’Australia agli Stati Uniti, dal Giappone alla Finlandia fino al Niger: sono oltre 300 i fabbri e le fabbre provenienti da 20 Paesi distribuiti sui cinque continenti a raggiungere Stia, in provincia di Arezzo, dal 4 al 7 settembre, per la XXVI edizione della Biennale Europea d’Arte Fabbrile, manifestazione dedicataalla lavorazione artigianale e artistica del ferro battuto, promossa e organizzata dall’associazione autonoma per la Biennale di Arte Fabbrile Stia e dal Comune di Pratovecchio Stia.
Per quattro giorni il piccolo borgo toscano, nel cuore del Casentino, si trasforma in un laboratorio artigianale per la mostra d’artigianato artistico del ferro battuto che dal 1976, la più longeva del mondo, punta a promuovere l’antica tradizione di un mestiere fortemente radicata nel territorio e nella comunità locale proiettandola nel futuro, contribuendo alla costruzione di un nuovo immaginario intorno alla lavorazione del ferro, in linea con le evoluzioni e le esigenze della società contemporanea.
Una manifestazione diffusa in tutto il paese con dimostrazioni dal vivo, esposizioni di opere in ferro battuto, conferenze, mercatini, laboratori per bambini, spettacoli musicali e altri eventi collaterali ispirati al tema del “Fantasy” che si svolgeranno allo storico Lanificio, al Palagio Fiorentino, in Piazza Tanucci e altre piazze, all’Ecomuseo del Casentino e al Planetario, coinvolgendo adulti e bambini per avvicinare e far conoscere a un pubblico sempre più ampio il valore del lavoro artigianale e del manufatto artistico in ferro, permettendo ai visitatori di osservare da vicino le tecniche di forgiatura e interagire con gli artigiani.
Un evento sempre più internazionale che riconosce il borgo di Stia come centro d’eccellenza per la lavorazione del ferro e dei metalli in Europa, membro del “Ring of the European Cities of Iron Works”, la rete che dal 2003 unisce le città europee più significative nella tradizione del ferro battuto, promuovendone la tutela e la valorizzazione attraverso scambi culturali e progettualità condivise.
La Biennale del ferro di quest’anno è inoltre partner italiano del progetto europeo “Iron Notes”, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma “Europa Creativa”. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la tradizione artigianale della forgiatura del ferro, stimolando riflessione culturale sulla sua funzione nella contemporaneità. Ne fanno parte, insieme alla Biennale di Stia, università di primo piano nel campo della formazione artistica e della sperimentazione sulla materia tra cui la LAB University of Applied Sciences (Finlandia), l’Estonian Academy of Arts (Estonia), la Oslo National Academy of the Arts (Norvegia), l’Università di Göteborg (Svezia) e l’azienda finlandese di forgiatura ME-talli Oy. Nell’ambito di Iron Notes saranno esposte le opere realizzate
dagli artigiani provenienti dai paesi partner frutto di uno scambio culturale e inoltre, venerdì 5 settembre, il Salone del “Museo dell’Arte della Lana” della Fondazione Lombard presso il Lanificio ospiterà la conferenza “Iron notes – Forgiare dialoghi europei: l’arte del metallo tra memoria, spazio e società” a cui prendono parte accademici e imprenditori del ferro finlandesi, estoni, norvegesi, svedesi e italiani.
Da tutto il mondo, per la Biennale, arriveranno a Stia fabbri e fabbre che si sfideranno, singolarmente o a squadre, nell’evento più atteso, a cui si può assistere dal vivo e osservare come nasce un lavoro in ferro: il campionato del mondo di forgiatura, quest’anno ispirato al tema “Miti e magie”. I maestri e le maestre avranno a disposizione tre ore per craere un’opera inedita utilizzando solo fuoco, incudine e martello.
Le 14 opere realizzate per laquinta edizione del “Concorso Internazionale di Scultura” saranno invece esposte in Piazza Tanucci, l’opera vincitrice tra queste sarà proclamata nella giornata di chiusura, insieme al vincitore del campionato di forgiatura e al vincitore del concorso di disegno. Lacompetizione di fotografia si svolge invece durante la Biennale e la premiazione poi avviene a novembre.
Il programma dei quattro giorni è ricco: tra le novità di questa edizione si segnala la delegazione di fabbre americane che al Lanificio forgerà dal vivo una panchina dedicata al tema della donna e la delegazione dei fabbri siciliani una scultura ispirata all’Etna: entrambe le opere saranno donate all’associazione ed esposte in città. Inoltre, presso la Cappella della Madonna del Ponte, sarà allestita un’esposizione di croci realizzate da fabbri della Lituania. La tradizione lituana della lavorazione delle croci è stata riconosciuta dall’UNESCO come capolavoro del patrimonio dell’umanità. Vengono dal Niger invece i fabbri che lavoreranno, con una dimostrazione dal vivo, gioielli tradizionali all’interno del mercatino. In programma anche un calendario di conferenze e convegni dedicati al mondo del ferro, a cui prenderanno parte architetti e artigiani tra i più rappresentativi della professione a livello italiano e internazionale.
Durante la Biennale avrà luogo “Iron notes summer camp”, un campo residenziale professionalizzante nell’ambito del programma europeo Erasmus+, rivolto a studenti delle università e enti partner del progetto europeo, che si confronteranno con i fabbri italiani e internazionali, nuove tecniche e nuovi approcci che sperimenteranno presso il Lanificio e presso la sede di STIA School Training Iron & Arts. Il camp è realizzato anche grazie al supporto di Regione Toscana e proseguirà anche oltre la fine della manifestazione, andando a concludersi il 10 settembre.
Ma quella della lavorazione del ferro è un’arte che si trasmette sin da piccoli: ci sarà il laboratorio di forgiatura per bambini e bambine (da 6 a 12 anni)tenuto dalla maestra artigiana Daphne Kooistra e il maestro Paul Klaasen che li guideranno alle forge.
LA STORIA DELLA BIENNALE E IL LOGO DISEGNATO DA PIETRO ANNIGONI
La Biennale d’Arte Fabbrile di Stia, nata nel 1976 da un’idea di Pier Luigi della Bordella e Ivan Bruschi, da quasi 50 anni apre le porte ai grandi maestri e ai giovani fabbri provenienti da tutto il mondo, celebrandone talento e maestria. Il logo della manifestazione è rappresentato proprio da
un “Fabbro” disegno a sanguigna e carboncino dal pittore Pietro Annigoni, di origini milanesi ma fortemente legato a Stia, dove aveva una residenza. Qui, nei pressi della Pieve di Santa Maria Assunta, si può vedere anche un suo affresco raffigurante San Francesco con gli uccelli insieme a tutte le opere in ferro battuto che negli anni sono state donate alla città e che è possibile ammirare con una passeggiata per il piccolo centro del borgo.
La Biennale Europea d’Arte Fabbrile di Stia è realizzata dall’Associazione Biennale d’Arte Fabbrile e il Comune di Pratovecchio Stia, in collaborazione con Regione Toscana,Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Camera di Commercio di Arezzo-Siena e BCC Banca di Anghiari e Stia, con il patrocinio della Provincia di Arezzo, di Confartigianato Imprese Arezzo, CNA Arezzo e CESVOT.
La manifestazione si svolge anche grazie al sostegno di Freschi & Vangelisti Srl, Siegwerk, I Tre Magi, Fondazione Giuseppe e Adele Baracchi, Miniconf S.p.A. – Maglificio Giò, Banca Generali, Coingas, Eco Trade, Polistamp, Fiumiflex – Tappezzeria Fiumicelli.
Scriviamo questa lettera per rivolgerci ai sindaci e ai consigli comunali dell’Alto Tevere Umbro, affinché prendano in considerazione la possibilità di riconoscere lo Stato di Palestina.
La situazione peggiora giorno dopo giorno. A Gaza è in corso una vera e propria catastrofe umanitaria: migliaia di civili palestinesi sono già stati uccisi, compresi i bambini, interi quartieri sono stati rasi al suolo, ospedali distrutti, giornalisti assassinati, e una popolazione privata dei più elementari diritti umani. Il governo israeliano deve essere fermato.
Chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina significa schierarsi contro l’occupazione militare, per il cessate il fuoco immediato, per la fine della vendita di armi a Israele e per la protezione della popolazione civile.
Siamo consapevoli che il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dei consigli comunali ha soprattutto un valore simbolico, ma sono proprio i simboli che possono contribuire a costruire un orientamento generale.
Le nostre città e i nostri territori possono e devono continuare a essere presidi di pace, di umanità e di resistenza contro la barbarie.
Rifondazione comunista Alto Tevere – Federazione di Perugia
Come tutti gli anni a fine agosto sale l’attesa e la tensione in vista del Palio dei Lumi di Calcio in Costume, manifestazione giunta alla sua 47ma edizione dell’era moderna.
Il Palio dei Lumi è un Torneo di calcio storico toscano, o calcio in costume, disputato tradizionalmente nella sua versione moderna, tra i quattro Rioni storici di Pieve Santo Stefano a celebrazione della Madonna dei Lumi, venerata nell’omonimo Santuario pievano e Patrona del paese.La competizione si articola in due semifinali, tradizionalmente disputate l’ultima domenica di agosto, e la finale, giocata l’8 settembre, giorno della natività mariana e festa popolare a Pieve Santo Stefano dal 1631. Il Rione vincitore si aggiudica la medaglia in palio ogni anno; massimo onore è riservato ai Calcianti che per primi collezionano tre medaglie, i quali si aggiudicano l’ambito Palio dei Lumi. L’evento, altamente spettacolare, si lega alla rievocazione storica dell’Assedio dei Lanzichenecchi al Castello della Pieve a Santo Stefano, avvenuto nel 1527, l’anno del famigerato “sacco di Roma”.
Il Palio disputato in onore della Madonna dei Lumi ha origine nel XVIII secolo. Veniva celebrato l’otto di settembre, giorno dei festeggiamenti tributati alla protettrice di Pieve Santo Stefano, la “Madonna dei Lumi”, e conteso mediante una corsa di cavalli. Il primo documento scritto che ne certifica l’esistenza sono gli Inventari (T. VII, s.355) dell’Archivio Vescovile di Sansepolcro, che riportano la cronaca delle celebrazioni dell’anno 1770. La tradizione del Palio dei Lumi, decaduta, è stata ripresa nel 1978, da quando si disputa in un torneo di calcio storico toscano tra i quattro rioni storici di Pieve Santo Stefano: Centro Paese, Ponte Nuovo, Ponte Vecchio, Rialto.
L’albo d’oro dell’era moderna vede al momento il rione Pontevecchio primeggiare con 18 vittorie, fra cui l’ultima del 2024 vinta in finale contro il Rialto, 15 vittorie sono state appannaggio del rione Centropaese, l’ultima nel 2012, 7 vittorie sono andate al Rione Rialto di cui l’ultima nel 2023 mentre 6 sono state vinte dal rione Pontenuovo, fra cui la prima dell’era moderna del 1978 mentre l’ultima è stata nel 2016.
Questa competizione, assieme alla festa della Madonna dei Lumi dell’8 Settembre è per Pieve Santo Stefano l’evento più importante e tradizionale, fra l’altro molto sentito soprattutto dai giovani, che nei mesi di agosto fino all’otto settembre si riuniscono nei rioni per preparare le bellissime luminarie della serata finale e per organizzare al meglio la squadra per il palio.
La manifestazione, che richiama un grande pubblico, si apre quest’anno venerdi 29 Agosto alle 21 con il corteo storico dei 4 rioni e del gruppo musici, per un totale di oltre 120 figuranti. La rappresentazione rievoca i fatti del 1527 quando i pievani riuscirono a evitare il saccheggio da parte dei Lanzichenecchi calati dalla Germania e si conclude con l’estrazione degli accoppiamenti delle semifinali della successiva domenica 31 agosto. Anche quest’anno saranno ospiti della serata del venerdi gli sbandieratori della vicina città di Sansepolcro.
Domenica 31, al campo dei Lumi adiacente al Santuario della Madonna dei Lumi, dalle ore 16. si terranno le due semifinali, precedute dal corteo storico per le vie del paese.
Infine, l’8 settembre alle ore 15.30, si svolgerà la finalissima che consegnerà il Palio al Rione vincitore. Anche quest’anno la finalissima sarà trasmessa da Teletruria, visibile sia sul digitale terrestre che in streaming.
Città di Castello torna alla vita del Rinascimento con le Giornate dell’Artigianato Storico, la rievocazione che da, venerdi 29 agosto a domenica 31 agosto, riporterà i vicoli e le piazze del rione Prato indietro nel tempo, all’epoca della dinastia della famiglia Vitelli, tra botteghe degli antichi mestieri, taverne e locande, costumi d’epoca, spettacoli itineranti di giocoleria, musici, trampolieri, mangiafuoco, saltimbanchi, menestrelli, danzatrici. Un tuffo nella storia plurisecolare con le tradizioni, i simboli e i sapori di una volta. Mestieranti, gruppi di artisti, punti di ristoro offriranno menù tipici, con i residenti nei panni di figuranti e animatori degli angoli più caratteristici dell’abitato insieme agli artigiani: sarà un intero quartiere ad accogliere i visitatori per un tour coinvolgente ed emozionante nella storia della città, dove condividere i piaceri della tavola sarà il migliore inizio di giornate e serate da vivere insieme.
Tra le rievocazioni storiche, le novità, i cortei e le celebrazioni di un’edizione che promette di richiamare e far divertire un pubblico di tutte le età, il ricco cartellone della rassegna prevede appuntamenti imperdibili con le conviviali a tema nelle taverne e nelle locande. Le taverne e osterie aprono venerdi a cena, sabato e domenica a pranzo e a cena. Da segnalare dopo il successo del mercatino rinascimentale dei bambini del rione dello scorso anno per raccogliere fondi, sarà dedicata Via dei Casceri nel cuore del rione, per la rievocazione degli antichi mestieri con i bambini ancora una volta protagonisti ad trasformarsi in ricamatrici, scalpellini, cestai, tintori, restauratori, falegnami, carbonai, panettieri, lavandai e tanti altri. Per tutta la durata della manifestazione, spettacoli itineranti di giocoleria, musici, trampolieri, mangiafuoco, saltimbanchi, menestrelli, animeranno le vie, le piazze e le taverne del rione. “Siamo grati alla Società Rionale Prato e a tutti i “prataioli” per l’impegno e per la passione con cui mantengono vive le tradizioni della storia di Città di Castello. Con le Giornate dell’Artigianato Storico viene custodita e si rafforza l’identità tifernate che riflette una cultura e un patrimonio di valori condivisi nell’arco dei secoli. Il viaggio nel Rinascimento che ci viene offerto per tre giorni tra i vicoli, le piazze, le botteghe e le locande di uno dei quartieri più belli della città ci riavvicina ai tratti più distintivi della nostra comunità e ce li fa sentire ancora forti, come compagni di vita.
Il lavoro e la creatività degli abitanti del rione coinvolti nella rievocazione storica vanno così oltre l’importanza di una manifestazione che negli anni si è imposta all’attenzione generale come una delle più caratteristiche e apprezzate in Umbria”, hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi, l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri e l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti. Nell’invitare tutta la comunità tifernate, turisti e visitatori alla manifestazione, che sarà inaugurata ufficialmente sabato 30 agosto alle ore 17.00 presso Porta San Florido, il presidente della Società Rionale Prato Domenico Duchi ha espresso “la soddisfazione per un’edizione che, ancora una volta rinnova l’appuntamento con la tradizione e la storia fra i vicoli e le piazze bellissime e suggestive del nostro quartiere, che torneranno ad essere luoghi di incontro, rievocazione e degustazione per tutti nella pienezza del loro fascino, attraverso i mestieri, le botteghe e le taverne, gli spettacoli collocati nel cuore della comunità rionale”. Oltre che dell’organizzazione dei numerosi appuntamenti del fine settimana, Duchi ha sottolineato anche l’impegno di tutto il consiglio direttivo della società rionale e dei collaboratori e coloro che hanno contribuito anche attraverso sostegni finanziari a “fare in modo che la manifestazione offra tante occasioni di divertimento nel rispetto del senso civico e del piacere di stare insieme senza eccessi”.
Il programma. Le Giornate dell’Artigianato Storico inizieranno venerdi 29 agosto alle ore 19 con l’apertura delle taverne, locande, osterie e la rievocazione mestieri artigiani proposti dai bambini. La giornata di sabato 30 agosto si aprirà alle ore 12.30 con le taverne, locande e osterie. Alle ore 17.00 è prevista l’inaugurazione ufficiale della manifestazione e poi dalle ore 19 l’apertura delle taverne, delle locande e delle osterie. Nella giornata di chiusura di domenica 31 agosto, la rievocazione mestieri artigiani proposti dai bambini, e alle 10.30 sarà celebrata la santa messa presso la chiesa di Santo Spirito. Dalle ore 12.30 sarà possibile pranzare presso le taverne, le locande e le osterie e dalle ore 16.00 prenderà avvio il corteo storico nei vicoli del rione all’insegna della rievocazione del ritorno dei Vitelli. Dalle ore 19 apertura delle taverne, delle locande e delle osterie.
Dopo il ko all’esordio nel primo turno della Coppa Italia di Eccellenza contro la Nuova Alba, la Pietralunghese torna subito in campo con l’obiettivo di rialzarsi. Domani, mercoledì 27 agosto, i rossoblù ospiteranno il Pontevalleceppi nella seconda giornata del mini-girone eliminatorio. Fischio d’inizio alle ore 17.15 allo stadio “Martinelli” di Pietralunga. Per la formazione guidata da Luca Pierotti si tratta già di un crocevia importante. Un’ulteriore sconfitta comprometterebbe seriamente le speranze di qualificazione al turno successivo, mentre una vittoria riaprirebbe completamente i giochi in vista della terza e ultima sfida del girone contro il Terni FC, in programma domenica prossima, sempre tra le mura amiche. La prestazione opaca della prima gara ha lasciato l’amaro in bocca, ma la squadra ha lavorato intensamente in questi giorni per ritrovare compattezza e brillantezza. Il tecnico rossoblù si affiderà all’esperienza dei senatori, in primis capitan Locchi (nella foto), chiamato a guidare il gruppo in una partita che può già dire molto sulle ambizioni stagionali del club. Anche il Pontevalleceppi, avversario di giornata, non arriva da un momento felice. I perugini sono stati travolti nel match d’esordio dal Terni, e sono anch’essi costretti a fare punti per sperare nel passaggio del turno. Si preannuncia dunque una sfida combattuta, tra due formazioni ferite ma determinate a rilanciarsi. Il regolamento del torneo prevede che solo la prima classificata del girone possa accedere alla fase successiva della Coppa. Fondamentale, dunque, sarà anche tenere d’occhio l’esito dell’altra partita tra Terni e Nuova Alba, che si giocherà in contemporanea. Ogni risultato potrebbe rimescolare le carte in vista dell’ultima giornata. La Pietralunghese vuole sfruttare al massimo il fattore campo e il calore dei propri tifosi. Al “Martinelli” si attende una buona cornice di pubblico, pronta a spingere la squadra verso il riscatto. La voglia di fare bene è tanta, anche perché la Coppa rappresenta uno degli obiettivi dichiarati di questa prima parte della stagione. A dirigere l’incontro sarà l’arbitro tifernate Tommaso Bartolucci, coadiuvato dagli assistenti Valentini e Botu della sezione di Città di Castello. Un designazione tutta altotiberina per un match che promette intensità e significato. Appuntamento, dunque, a domani pomeriggio: novanta minuti che valgono più di una semplice partita di coppa. Per la Pietralunghese è tempo di reagire e dimostrare di esserci, con determinazione e voglia di rivalsa.
Aspettando la presentazione pubblica della Governance, il percorso del Distretto interregionale di Economia Civile dell’Alta Valle del Tevere entra nel vivo con l’annuncio del primo evento ufficiale. L’appuntamento è per martedì 16 settembre 2025 alle ore 15.30 presso la Biblioteca comunale di Città di Castello, dove si svolgerà un pomeriggio di confronto sul tema delle Società Benefit. L’evento, a ingresso libero, è organizzato dalla Fondazione Progetto Valtiberina insieme a NATIVA e Assobenefit, con il supporto della Ricerca nazionale sulle Società Benefit.
Il programma prevede i saluti istituzionali di Luca Secondi, sindaco di Città di Castello, e di David Gori, presidente della Fondazione Progetto Valtiberina. A seguire, l’intervento di Marta Pasqualini, direttrice generale della Fondazione, che presenterà la visione del Distretto di Economia Civile.
La parte centrale dell’incontro sarà dedicata alla presentazione del modello di Società Benefit e ai risultati della Ricerca nazionale: interverranno Paolo Di Cesare (co-founder NATIVA), Giovanni Foresti (Research Department Intesa Sanpaolo) e Matteo Breda (architetto, esperto di trasformazione territoriale).
Nella seconda sessione si guarderà al futuro della Valtiberina con testimonianze dirette: Livio Sassolini (CEO Busatti e segretario tavolo tecnico sull’impresa), Alessandro Luzzi (Consorzio EcoVPrint), Daniele Intelisano (CEO Technotermo) e Massimo Mercati (CEO Aboca). In via di conferma la partecipazione del prof. Paolo Gubitta dell’Università di Padova, moderatore dei vari interventi, e del presidente di Assobenefit Marco Morganti, al quale saranno affidate le conclusioni.
Il tema delle Società Benefit rappresenta un tassello strategico per il Distretto di Economia Civile: un modello di impresa capace di integrare la creazione di valore economico con obiettivi di beneficio comune, etici e sostenibili.
Appuntamento: martedì 16 settembre, ore 15.30, Biblioteca comunale di Città di Castello. Ingresso libero.
Distretto di Economia Civile: il 16 settembre a Città di Castello il primo evento del Tavolo Imprese dedicato alle Società Benefit
Aspettando la presentazione pubblica della Governance, il percorso del Distretto interregionale di Economia Civile dell’Alta Valle del Tevere entra nel vivo con l’annuncio del primo evento ufficiale. L’appuntamento è per martedì 16 settembre 2025 alle ore 15.30 presso la Biblioteca comunale di Città di Castello, dove si svolgerà un pomeriggio di confronto sul tema delle Società Benefit. L’evento, a ingresso libero, è organizzato dalla Fondazione Progetto Valtiberina insieme a NATIVA e Assobenefit, con il supporto della Ricerca nazionale sulle Società Benefit.
Il programma prevede i saluti istituzionali di Luca Secondi, sindaco di Città di Castello, e di David Gori, presidente della Fondazione Progetto Valtiberina. A seguire, l’intervento di Marta Pasqualini, direttrice generale della Fondazione, che presenterà la visione del Distretto di Economia Civile.
La parte centrale dell’incontro sarà dedicata alla presentazione del modello di Società Benefit e ai risultati della Ricerca nazionale: interverranno Paolo Di Cesare (co-founder NATIVA), Giovanni Foresti (Research Department Intesa Sanpaolo) e Matteo Breda (architetto, esperto di trasformazione territoriale).
Nella seconda sessione si guarderà al futuro della Valtiberina con testimonianze dirette: Livio Sassolini (CEO Busatti e segretario tavolo tecnico sull’impresa), Alessandro Luzzi (Consorzio EcoVPrint), Daniele Intelisano (CEO Technoterm) e Massimo Mercati (CEO Aboca). In via di conferma la partecipazione del prof. Paolo Gubitta dell’Università di Padova, moderatore dei vari interventi, e del presidente di Assobenefit Marco Morganti, al quale saranno affidate le conclusioni.
Il tema delle Società Benefit rappresenta un tassello strategico per il Distretto di Economia Civile: un modello di impresa capace di integrare la creazione di valore economico con obiettivi di beneficio comune, etici e sostenibili.
Appuntamento: martedì 16 settembre, ore 15.30, Biblioteca comunale di Città di Castello. Ingresso libero.
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