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Oggi a Palazzo Vitelli l’inaugurazione di “METALLICA”

“METALLICA. Scultura in Italia 1947- 2025”, Città di Castello, Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, 30 marzo – 29 giugno 2025. Il “gotha” della scultura, maestri dell’uso del metallo, nelle uindici sale rinascimentali di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio. Dal movimento spazialista di Lucio Fontana del 1947 a quello di Melotti, da Colla a Pomodoro, da Mirko a Cagli e ad altre sculture, fino ai maestri delle generazioni tuttora viventi,Isgrò, Ranaldi, Mainolfi, Salvadori, Rizzoli, Protti, Bassiri e altri, ogni opera ha trovato collocazione in un percorso in cui si evidenzia la proteiforme identità del linguaggio della scultura italiana in metallo a fronte di altri scenari internazionali.

In occasione dell’ultimazione dei lavori che hanno ricondotto all’antico decoro il Palazzo Vitelli a Sant’Egidio (oltre duemilioni di euro) di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, l’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, impresa strumentale della medesima, in collaborazione con la “Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri”, ha allestito una mostra dal titolo “METALLICA. Scultura in Italia 1947 – 2025”, a cura del professor, Bruno Corà, che si svolgerà dal 30 Marzo al 29 Giugno 2025, con il patrocinio del comune di Città di Castello.

La mostra annovera ventinove artisti, Fontana, Mirko, Marini, Uncini, Pomodoro, Colla, Baj, Cagli, Mattiacci, Spagnulo, Mannucci, Manzù, Consagra, Melotti, Pardi, Ranaldi, Bove, Paladino, De Chirico, Kounellis, Rizzoli, Protti, Isgrò, Bassiri, Mainolfi, Staccioli, Salvadori, Zazzera e Termini, le cui sculture si snodano nelle quindici sale del piano “nobile” di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, splendida dimora rinascimentale, (una vera e propria reggia principesca), tra i quattro grandi palazzi di famiglia con i quali i Vitelli, signori di Città di Castello, riconfigurarono urbanisticamente la città in senso rinascimentale, tra la fine del ‘400 e la metà del secolo successivo.

Le opere esposte, sono autosostenute e pertanto fruibili senza la necessità di investire le pareti elasciano in tal modo libero lo sguardo individuale di apprezzare gli importanti affreschi e ogni altro elemento di decoro esistente negli spazi dell’edificio rinascimentale.Appositamente concepita con opere d’arte di significativi artisti italiani degli ultimi ottant’anni, la mostra, intende anticipare l’inaugurazione del Centro di documentazionedelle arti contemporanee, in corso di attivazione, consentendo anche al pubblico di prendere visione dei lavori di riqualificazione ambientale per quanto riguarda il contenitore, di consolidamento degli spazi, dei restauri e dei lavori di decoro. “Una ricognizione – hanno precisato questa mattina nel corso della anteprima e visita guidata alla stampa – il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello e Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, Fabio Nisi ed il Presidente della Fondazione “Burri” e curatore della mostra, Bruno Corà – su quella che è l’arte della plastica italiana a partire dal dopoguerra, dalla prima opera astratta di Fontana del 1947 poi via via attraverso un disegno cronologico che conduce all’attualità.

Sono presenti in questa mostra le personalità più forti, Melotti, Marini, Colla, Cagli, Mirko, e tanti altri, insomma il gotha della scultura italiana nella specificità dell’uso del metallo. Ci sono opere in argento come quelle di Cagli, opere in bronzo, in alluminio, in rame. Questo è importante, cioè dimostrare come l’arte plastica italiana ha fatto uso di tutti i materiali. Il problema è che nella scultura è molto importante la luce, le patine. Sono importanti molti elementi che non sono tipici della pittura. Questa volta assieme – hanno proseguito Nisi e Corà – abbiamo fatto un lavoro sinergico rispondendo alle esigenze di quelle che erano le nuove realtà del palazzo: il restauro, bisognava far vedere i dipinti, gli affreschi cinquecenteschi. E tutto questo non poteva avvenire che attraverso la scultura che non si appoggia ai muri, ma vive di auto sostentamento nello spazio. Una mostra assolutamente concepita proprio per lo spazio e come tale risponde a tutti quelli che sono i requisiti di una mostra di scultura.

Qui c’è una volontà di fare sistema e dare un contributo specifico quello dal punto di vista scientifico ad una istituzione come la Fondazione Cassa di Risparmio e Associazione Palazzo Vitelli a San Egidio assieme al comune di Città di Castello ed altre istituzioni e tutte le altre realtà culturali della città per dare il senso di una continuità tra quello che è stato il grande momento della storia dell’arte italiana, ‘ 400, ‘ 500, rinascimento e poi l’attualità. Non è da meno questo periodo dell’arte italiana dal dopoguerra ad oggi che è stato riscontrato essere a tutti i livelli un periodo importante a livello mondiale. Continuità fra periodi storici, artistici e culturali lontani fra di loro – hanno concluso – che da però la sottolineatura di una città come Città di Castello che non vive una concezione provinciale della cultura ma è da protagonista. Qui, oggi, infine non è visitare solo l’attualità, qui è vedere questa continuità indissolubile, organica tra quella che è la grande storia rinascimentale e tutta l’arte contemporanea.” Il repertorio di opere scelte per questo evento, come sottolineato, con il denominatore comune del metallo “non presume né ambisce ad essere esaustivo in rapporto alla ricchezza dell’espressione plastica dell’arte italiana, quanto piuttosto di costituire una emblematica rassegna esemplare di modi che sono venuti alla ribalta della scena artistica dal secondo dopoguerra del XX secolo e sino ai nostri giorni”.

“Rinascimento e arte contemporanea sono le cifre distintive della storia di Città di Castello, la città di Alberto Burri dove i grandi maestri del passato hanno lasciato segni indelebili e opere uniche. La mostra, di grande rilievo allestita nelle stupende sale del piano nobile di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, sintetizza al meglio attraverso i capolavori di artisti di fama internazionale questo ideale percorso fra i secoli che rendono davvero unica la nostra città. Grazie ai promotori di questo progetto destinato ad aprire una stagione nuova e ambiziosa a livello culturale ed artistico che vedrà il comune sempre accanto a loro nel dare il proprio contributo”, hanno dichiarato il sindaco, Luca Secondi e l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi.

In occasione della mostra sarà possibile visitare anche gli ambienti dedicati alle attività di raccolta, classificazione, tutela, studio e diffusione dei materiali che perverranno al Centro di Documentazione nel corso della sua futura attività.” L’apertura della mostra Domenica 30 Marzo, ad ingresso gratuito, presso palazzo Vitelli a Sant’Egidio.

Orari di apertura mostra, da domenica 30 marzo a domenica 29 Giugno: venerdi, sabato e domenica, 10.00 – 13.00/ 14.00 – 18.00. Info: segreteria@fondazionecaricastello.it; info@fondazioneburri.org ; www.fondazionecaricastello.it; www.fondazioneburri.org; www.comune.cittadicastello.pg.it; – Tel. 075-8555757. – Domenica 30 Marzo ingresso gratuito

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Per il Trestina altro spareggio salvezza: bianconeri attesi dalla trasferta di Ostia

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Da uno “spareggio” all’altro. Il Trestina è pronto per la sfida esterna all’Ostia Mare del patron Daniele De Rossi. L’ennesima gara da non fallire da parte dei ragazzi di Simone Calori, più che mai concentrati in questa fase a mantenersi in linea con i risultati confortanti ottenuti negli ultimi 4 turni di campionato. Come di consueto da qualche settimana a questa parte, il tecnico aretino fa parlare il campo e soprattutto vuole risposte concrete dalla squadra che anche nell’ultimo match interno col San Donato Tavarnelle ha dimostrato di attraversare forse il momento migliore della stagione e questo sicuramente non è di poco conto, visto che siamo al rush finale del torneo coi bianconeri a sole tre lunghezze dalla salvezza diretta.

Mister Calori anche domenica subito dopo il successo col San Donato ha dichiarato che ora sono i play out da “conquistare” relativamente alla posizione migliore; un passo alla volta, insomma, senza illudere nessuno ma cercando di ottenere il massimo in questo momento del campionato.

L’Ostia Mare è attualmente a quota 37 punti, poco più avanti dei trestinesi, quindi sarebbe importante da parte di Ferri Marini e compagni (nella foto il centrocampista Marcucci) mantenere quanto meno inalterato il distacco dai laziali giocandosi tutto poi nelle successive gare. Calori non potrà avere Buzzi, stangato dal giudice sportivo per tre turni dopo l’espulsione rimediata a fine partita col San Donato. Per il resto ampia possibilità di scelta e quindi ora tocca al terreno di gioco dare il verdetto.

Arbitro dell’incontro è Federico Bruschi della sezione di Ferrara.


Come di consueto dalle 15 di domani è prevista la diretta della gara nei nostri canali social.

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La cena della solidarietà ha fatto centro: saranno acquistati due defibrillatori

Una serata da ricordare che – grazie alla raccolta fondi – permetterà di installare due defibrillatori nel ricordo di mamma-coraggio Silvana Benigno. Decine di persone hanno preso parte alla sala polivalente di Selci alla “Cena con tanti battiti di solidarietà” organizzata proprio per raccogliere fondi e acquistare così strumentazioni tanto importanti per la vita. Fondamentale è stato il supporto in tal senso delle associazioni di volontariato “La Rosa dell’Umbria” e “Croce di San Giovanni-Sogit” di Città di Castello, con il gruppo capitanato dal presidente Giampiero Calagreti che ha proposto tanti piatti gustosi molto apprezzati da tutti.

All’iniziativa di venerdì hanno preso parte numerosi amministratori e consiglieri comunali sangiustinesi capitanati dal sindaco Stefano Veschi insieme ad altre autorità. Fondamentale il supporto del coordinamento delle associazioni di Selci, che gestisce la struttura, guidato dal presidente Manuele Capacci. Il ricordo di Silvana e non solo, perché all’inizio della serata c’è stato un annuncio significativo che ha commosso tutti: una giovane donna, tra i presenti, dopo 4 anni ha vinto la sua battaglia contro il cancro. Lei era lì, ma nessuno sapeva chi fosse, e questo ha reso l’appuntamento ancor più particolare. Il presidente Calagreti ha poi ricordato che venerdì 4 aprile alle 21 sempre alla sala polivalente di Selci ci sarà un incontro dell’associazione sangiustinese “Liberediessere”, con le componenti che verranno coinvolte nel progetto del Dragon Boat sulla diga di Montedoglio insieme allo slogan: “La barca che contribuisce alla guarigione in compagnia e spensieratezza!”, il tutto in onore di Silvana Benigno, come ha avuto modo di sottolineare l’assessore comunale Loretta Zazzi.

Ma le sorprese non sono finite perché il presidente della Scuola di Arti e Mestieri G.O. Bufalini di Città di Castello, Giovanni Granci (presente insieme al direttore Marco Menichetti) ha consegnato nelle mani di Federica, figlia di Silvana, una busta con un contributo importante proprio per sostenere l’acquisto dei due defibrillatori. A tal proposito, il prossimo evento è ora per sabato 12 aprile alle ore 11 quando davanti alla Sala Polivalente di Selci avrà luogo l’installazione dei due defibrillatori; uno di questi nella stessa struttura, l’altro all’interno di una delle ambulanze in uso all’associazione di volontariato. Infine tanti sorrisi durante la lotteria con numerosi premi; gli organizzatori hanno poi ringraziato chi ha contribuito alla riuscita dell’iniziativa patrocinata dal Comune di San Giustino, vale a dire Gala, Centro Casa Marri, Giuliano Tartufi, Ceramiche Noi, Panificio Gasparini Selci, Carburanti Elleci.

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Matteo Maiocchi (ErmGroup Altotevere) “momento positivo, lo dobbiamo sfruttare fino in fondo”

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È stato uno dei grandi protagonisti sul campo, una volta definitivamente entrato nel secondo set della partita vinta per 3-1 al palasport di San Giustino contro la Gabbiano FarmaMed Mantova, che ha promosso la ErmGroup Altotevere alla semifinale dei play-off del campionato di Serie A3 Credem Banca. Stiamo parlando di Matteo Maiocchi, lo schiacciatore venuto a inizio dicembre, che in questo periodo sta accelerando i tempi per ritrovare il suo standard ottimale di rendimento. Sull’impresa di domenica scorsa – in particolare sulla reazione avuta, una volta che i lombardi avevano pareggiato il conto dei set – l’attaccante milanese non ha dubbi: “Siamo stati bravi in una partita non facile – dichiara Maiocchi – come non facile è chiudere una serie, specie contro una squadra attrezzata. E il Mantova ha dimostrato di essere tale. Un bel gioco di squadra, il giusto spirito agonistico e un palazzetto pieno di gente: è stato un regalo meritato per noi e per il pubblico presente, finalmente numeroso.

Adesso ci attende la Romeo Sorrento: è sempre stimolante giocare partite contro avversarie di alto livello e quella campana è risultata la migliore squadra dell’intera A3 nella stagione regolare. Ci sarà da divertirsi e daremo battaglia fino alla fine”. Contro la Gabbiano, il miglior Maiocchi da quando è arrivato in riva al Tevere? “Diciamo che ancora ho il mio percorso da fare, dopo l’infortunio che mi ha penalizzato. Ci metterò ancora un po’ per tornare quello di sempre, però mi sento bene. Provengo da un infortunio muscolare: ora mi sono ripreso e anche i compagni mi hanno aiutato a recuperare con calma. Spero di andare ancora meglio contro il Sorrento”. Ti sei piaciuto più in attacco, in battuta o in difesa? “Devo ammettere che in difesa mi sto riscoprendo: era un aspetto che curavo di meno, perché il mio ruolo è quello di attaccante, ma ho provato gusto nel tirar su i palloni da terra, quindi mi sono divertito tanto”. Senza nulla togliere ai singoli componenti, perché nella pallavolo a vincere o a perdere è sempre la squadra, ma una citazione è doverosa per capitan Cappelletti, autore di ben 28 punti. “Un super Cappelletti – è il caso di dire – perché è stato come avere un secondo opposto in campo.

Niccolò ha fatto veramente tanta “legna”: ci ha messo qualità, tecnica e potenza; è difficile contrastare un giocatore quando sciorina performance del genere. Noi eravamo al suo fianco: è stato il coronamento di una bella serie e dobbiamo portarci dietro queste sensazioni anche nel prossimo turno”. Due parole per il pubblico, che ha seguito in piedi l’ultima azione del match? “Tanti spettatori in rappresentanza del territorio: un eccellente biglietto da visita per gara 2 contro il Sorrento a San Giustino”. Con quale atteggiamento vi apprestate a disputare la semifinale, sapendo di non essere i favoriti sulla carta? “Penso che quando si arriva a un appuntamento come la semifinale dei play-off si debba soprattutto giocare per vincere, liberandosi di ogni remora o impedimento. Bisogna far andare il braccio senza paura: di solito, vince chi gioca meglio”. In che rapporto stanno la condizione fisica e quella mentale? “In questo periodo ci sono entrambe. Il week-end di riposo ci farà bene sotto ogni punto di vista, però a mio parere la differenza la farà di più la testa”. A proposito della semifinale, ora è ufficiale: gara 1 si disputerà domenica 6 aprile al PalaTigliana di Sorrento con inizio alle 18.30.

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Ci ha lasciato Mario Checcaglini, il saluto del sindaco

“Con Mario se ne va un pezzo importante della storia dell’imprenditoria a Sansepolcro e un fulgido esempio di operosità”. Così il sindaco Fabrizio Innocenti in merito alla scomparsa di Mario Checcaglini. Negli anni ’60 del secolo scorso aveva creato un’azienda di impianti elettrici, cresciuta e diventata presto punto di riferimento del settore, lasciata in eredità alla figlia Nicoletta, al genero Claudio e ai nipoti. Nominato Cavaliere del Lavoro, Mario Checcaglini era stato poi tra i fondatori di Confartigianato in Valtiberina.

“Una vita dedicata al lavoro” prosegue il sindaco Innocenti “ma anche una persona cordiale e affabile, stimata e apprezzata da tutta Sansepolcro. Ai suoi familiari le condoglianze della nostra Amministrazione e di un’intera comunità”.

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Fiere di Umbertide, queste le date


Le Fiere di Settembre si confermano anche per il 2025 come un evento imperdibile per gli umbertidesi e per i tanti visitatori che ogni anno accorrono in città per festeggiare il Patrono, la Beata Vergine Maria della Reggia, in occasione dell’8 settembre.

Un appuntamento che negli anni ha saputo crescere e rinnovarsi, mantenendo vivo lo spirito della tradizione e consolidandosi come uno degli eventi più attesi della comunità. Edizione dopo edizione, le Fiere hanno registrato numeri da record: basti pensare che nel 2022 si sono contate oltre 36mila presenze, con espositori provenienti da tutta Italia, mentre il 2024 ha visto la partecipazione di oltre 180 banchi e un’offerta sempre più variegata tra commercio, spettacoli e intrattenimento.

Per il 2025, le Fiere di Settembre si svolgeranno nei giorni di venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 settembre, confermando il tradizionale percorso lungo via Unità d’Italia, piazza Marx, via Morandi e via Tusicum. Anche quest’anno sarà garantita una ricca proposta di operatori commerciali, stand tematici ed eventi collaterali, con particolare attenzione alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e dell’artigianato.

Tra le novità più rilevanti, si conferma l’assegnazione dei posteggi su un’unica fila per migliorare la fruibilità della fiera, mentre per gli espositori verranno nuovamente utilizzate strutture moderne, sostituendo gli stand in lamiera con soluzioni più attuali. Inoltre, l’Amministrazione ha previsto aree tematiche speciali dedicate a street food, prodotti agroalimentari e artigianato di qualità, oltre a spazi riservati alle associazioni del territorio.

Nei prossimi mesi verrà definito il programma delle manifestazioni collaterali, che spazieranno tra musica, sport e spettacoli per bambini.


“Questo evento rappresenta un’importante occasione per valorizzare il nostro territorio e le sue eccellenze – ha spiegato il sindaco Luca Carizia -. Il Comune di Umbertide è sempre in prima linea nel sostenere iniziative che promuovano il commercio locale e la nostra identità. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa manifestazione e invito cittadini e visitatori a partecipare numerosi.”

Il vicesindaco con delega al Commercio, Annalisa Mierla, ha aggiunto: “Il commercio è il cuore pulsante della nostra comunità, e manifestazioni come questa offrono un’opportunità straordinaria per far conoscere e apprezzare le attività locali. Continueremo a lavorare per sostenere i nostri commercianti e creare occasioni di crescita per il tessuto economico di Umbertide.”

Come partecipare: gli operatori interessati a partecipare alle tradizionali fiere di settembre dovranno presentare la propria domanda entro e non oltre il 14 luglio 2025. Il termine è valido per tutte le categorie di partecipanti, compresi i commercianti ambulanti titolari di posteggio, gli operatori interessati alle aree libere in via Tusicum e coloro che intendono occupare uno stand. La domanda sarà scaricabile da lunedì 31 marzo 2025 dal sito internet del Comune nell’apposita sezione https://www.comune.umbertide.pg.it/it/page/modulistica-fiere-e-commercio-su-aree-pubbliche ove verranno pubblicate tutte le notizie utili per la partecipazione alla manifestazione.

Anche le associazioni del territorio potranno prendere parte alle fiere, previa presentazione della domanda entro il 14 luglio 2025.

Per l’edizione 2025, verranno apposti stand a cura di una ditta specializzata. Di conseguenza, chi desidera esporre la propria attività in uno stand dovrà farne richiesta entro la scadenza indicata.

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Incidente stradale in Viale Romagna a Città di Castello: tre i veicoli coinvolti

Oggi, intorno alle ore 11:15, un incidente stradale ha coinvolto tre veicoli in Viale Romagna, all’altezza dell’incrocio con Via Gio Batta Venturelli. Secondo le prime ricostruzioni, un’autovettura Fiat Punto, condotta da un 22enne residente a Città di Castello, stava percorrendo Viale Romagna in direzione del centro città quando ha tamponato una Toyota Aygo. Quest’ultima, guidata da una donna di 78 anni residente a Pietralunga, si trovava ferma a centro strada, in procinto di svoltare a sinistra per immettersi su Via Gio Batta Venturelli.

A seguito dell’impatto, la Toyota è stata spinta verso il lato destro della carreggiata, andando a collidere con una Ford Focus condotta da un uomo di 65 anni, anch’egli residente a Città di Castello, che stava sorpassando sulla destra.

Nel luogo dell’incidente sono intervenute due pattuglie della Polizia locale di Città di Castello per effettuare i rilievi di legge e ricostruire la dinamica dell’accaduto, mentre il traffico ha subito rallentamenti significativi per circa un’ora.

Il personale sanitario del 118, attivato dalla Polizia locale, ha prestato soccorso al conducente della Toyota, che è stata trasportata con un’ambulanza presso l’Ospedale di Città di Castello per i necessari accertamenti. Fortunatamente, i conducenti della Fiat Punto e della Ford Focus sono risultati illesi.

Le indagini per chiarire le cause dell’incidente sono ancora in corso.

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Bilancio Sanità Umbria: Riccardo Augusto Marchetti (segretario Lega Umbria) “dati non veritieri e procurato allarme, serve senso di responsabilità quando si Governa una Regione”

Parole durissime nei confronti della Presidente Stefania Proietti, quelle rilasciate dal segretario della Lega Umbria, l’onorevole Augusto Marchetti, riguardo al bilancio della sanità umbra, dichiarando che i dati pubblicati dal centro sinistra non corrispondono alla realtà. Durante la conferenza stampa dei gruppi di minoranza del centrodestra, che si è tenuta ieri, l’ex presidente Donatella Tesei ha presentato dati e cifre che, a suo avviso, contraddicono totalmente le affermazioni dell’attuale giunta regionale, guidata dalla presidente Stefania Proietti.

Marchetti ha evidenziato come si stia assistendo a una “vera mistificazione della realtà”, affermando che le dichiarazioni rese dalla governatrice sono prive di fondamento. “Nessuno può accettare che i cittadini umbri vengano informati con dati non veritieri”, ha ribadito il segretario del carroccio, sottolineando di nuovo l’urgenza di chiarire le cifre relative al presunto buco di bilancio della sanità umbra, calcolato intorno ai 250 milioni di euro.

L’onorevole ha poi messo in evidenza un problema più profondo, riguardo a un “procurato allarme” generato da notizie false e fuorvianti e di come su questo sia stato informato il Prefetto. “Chiederemo conto alla maggioranza e, in particolare, alla presidente Proietti”, ha annunciato. La richiesta di trasparenza è diventata centrale nel discorso dell’esponente leghista, il quale ha esortato la Giunta a fornire prova e documentazione concreta a sostegno delle proprie affermazioni.

Marchetti ha sottolineato che se i dati forniti dal centro-sinistra dovessero risultare difformi da quelli reali, la presidente potrebbe trovarsi di fronte a un’unica alternativa: dimettersi. “Imporre nuove tasse ai cittadini umbri attraverso manovre economiche mai viste prima è ingiusto e antidemocratico”, ha specificato, richiamando l’attenzione sulle conseguenze che queste decisioni potrebbero avere sui cittadini, tasse che secondo Marchetti potrebbero servire per costituire un fondo cassa per garantire la sostenibilità delle promesse elettorali fatte dal campo largo. È tempo di dire la verità”, ha concluso, invitando tutti i soggetti coinvolti a fare chiarezza su un tema così cruciale per la salute pubblica in Umbria.

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La Discesa Internazionale del Tevere edizione giubileo ad aprile apre le iscrizioni

La Discesa Internazionale del Tevere, l’evento oramai storico che ogni anno scende il fiume Tevere con tappe tra l’Umbria e  Roma per il giubileo realizzerà una versione integrale della Discesa dalla Toscana fino al mare in 15 tappe a staffetta.

Dal 19 aprile al 2 maggio verranno percorsi, per la prima volta, i 370 km di fiume regolarmente navigabili con piccole imbarcazioni, dove l’Umbria è protagonista. Da aprile sarà possibile registrarsi per percorrere tutte o solo alcune tappe.

La Discesa che assume un carattere di pellegrinaggio fluviale laico, ogni giorno percorre una tappa diversa ed è ospitata, ove possibile, da comunità locali. Nello spirito del pellegrinaggio lungo il percorso riceverà il supporto di singoli ed associazioni per favorirne il percorso. I partecipanti potranno anche contare su prodotti locali offerti da piccole aziende del territorio e “trasborderanno” lungo il fiume le diverse storie dei luoghi.

La partecipazione alla via del Tevere è aperta e libera, ma bisogna avere esperienza di canoa in fiume e saper affrontare il percorso anche in autonomia. L’associazione “Discesa Internazionale del Tevere” garantirà un istruttore che ogni giorno guiderà i partecipanti lungo il fiume.

Il primo maggio, dopo aver attraversato l’Umbria ed il Lazio, con l’arrivo a Roma e nello spirito giubilare, i “tibernauti” percorreranno il tratto finale con il pellegrinaggio alla Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano.

La Discesa non è solo sport ma integrazione con i luoghi attraversati ed iniziative di conservazione del territorio, come la raccolta di imballaggi di plastica dispersi nel fiume, raccolta dati sulla biodiversità con un progetto di scienza partecipata, inclusione e attività sana all’aria aperta.

L’esperienza della Discesa del giubileo sarà anche raccontata attraverso un podcast, realizzato da Pianeta Azzurro, che racconterà le emozioni dei partecipanti durante la Discesa.

Chi volesse partecipare al pellegrinaggio come partecipante o come supporto a terra può trovare tutte le informazioni su: discesadeltevere.org.

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“Dialoghiamo e partecipiamo: il volontariato si confronta”, tantissimi partecipanti all’incontro tenutosi a Città di Castello

Sala “Rossi Monti” della Biblioteca “Carducci” gremita nel pomeriggio di giovedì 27 marzo per l’appuntamento tifernate del ciclo di incontri “Dialoghiamo e partecipiamo: il volontariato si confronta”, organizzato dal Cesvol Umbria Ets.

In rappresentanza del Centro Servizi umbro erano presenti il consigliere Sauro Bargelli, il referente dello sportello territoriale Paolo Cocchieri ed i delegati Luisella Alberti ed Ivo Tadi, mentre per il Comune di Città di Castello (capofila della Zona sociale n.1) sono intervenuti il sindaco Luca Secondi e l’assessore alle politiche sociali Benedetta Calagreti.

Ottima la risposta in termini di adesioni, con quasi 70 partecipanti in rappresentanza di tante associazioni altotiberine.

Nei vari interventi che si sono susseguiti, si è fatto il punto su alcune tematiche particolarmente rilevanti per il vasto ed articolato universo del terzo settore e del no profit.

Tra i temi sui quali è stata più volte portata l’attenzione c’è quello della difficoltà delle associazioni di rapportarsi con un quadro normativo sempre più complesso e con adempimenti burocratici sempre maggiori che finiscono, in buona sostanza, per intralciare l’attività di realtà associative che in molte circostanze debbono confrontarsi con l’esiguità del numero di volontari in genere e di quelli fattivamente coinvolti in particolare.

Più di un intervenuto ha rimarcato come l’associazione faccia fatica ad avvicinare le nuove generazioni, avvertendo in ciò una problematica non di poco conto anche nell’ottica di un rinnovamento degli organi direttivi che non di rado vede l’auspicio vanificato dall’ardua (se non vana) ricerca di nuove forze, soprattutto giovani, disponibili ad assumere un ruolo nella governance del sodalizio.  

Da più parti si è fatto riferimento ai limiti imposti all’operatività da risorse economiche spesso limitate, con l’esortazione che una politica realmente attenta alle esigenze del terzo settore e fattivamente tesa ad esaltarne il ruolo sappia operare scelte (in primis a livello normativo) che agevolino l’universo no profit ad esplicare al massimo le proprie potenzialità, come tra l’altro viene loro richiesto in un momento storico in cui l’attività delle stesse diventa indispensabile per la tenuta di un tessuto sociale costretto ad affrontare problematiche annose e recenti (le nuove povertà, a mero titolo esemplificativo).

In quest’ottica l’attenzione si è concentrata anche sull’assoluta necessità di un’interlocuzione costante e fattiva con gli enti pubblici che auspicabilmente veda le associazioni sempre più protagoniste di un rapporto sinergico che possa trovare nella coprogrammazione e coprogettazione strumenti da sfruttare non come saltuario modus operandi, ma come strategia consolidata ed imprescindibile. Una strada quasi obbligata, questa, per far sì che domande che emergono del territorio possano trovare risposte che siano il frutto di un percorso coeso e portato avanti su un piano di pari dignità, l’unico in grado di evitare interventi frammentari, disomogenei, autoreferenziali e non di rado privi di quella visione di insieme che è conditio sine qua non per rendere il singolo intervento funzionale alla comune strategia.  

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Il sindaco, Luca Secondi ha espresso oggi le più sentite felicitazioni a Stefano Mazzoni nuovo presidente della Fondazione di Umbria Jazz

Il sindaco, Luca Secondi ha espresso oggi le più sentite felicitazioni a Stefano Mazzoni nuovo presidente della Fondazione di Umbria Jazz, eletto oggi dall’assemblea dei soci. Nella stessa occasione – si legge sul sito di Uj – è stato indicato il nuovo consiglio d’amministrazione, in carica per il prossimo quinquennio. “Al neo presidente di Umbria Jazz, Stefano Mazzoni, a cui mi lega una profonda stima e amicizia maturata in ambito istituzionale, il più sincero augurio di buon lavoro alla guida della prestigiosa manifestazione che da decenni promuove l’immagine dell’Umbria e delle sue bellezze ed eccellenze in tutto il mondo. E’ ancora vivo nei nostri ricordi lo storico approdo di Umbria Jazz nel 1975 e ‘76 immortalato in alcune foto in bianco e nero tanto care ai tifernati, ha concluso Secondi nell’auspicare a nome della giunta possibili sinergie con il panorama culturale Tifernate a vari livelli. Auguri di buon lavoro estesi a tutto il nuovo Cda, a cui si unisce anche il Presidente del Consiglio comunale Luciano Bacchetta che sottolinea “la propria amicizia e stima con il neo presidente Mazzoni nel corso dei mandati da sindaco e presidente della provincia di Perugia.”

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Viabilità – A Città di Castello incontro sui lavori al ponte lungo la SP 105 di Trestina

Appello a rispettare l’ordinanza provinciale per evitare la chiusura al traffico

“Rimane sempre alta l’attenzione della Provincia nell’ascoltare le esigenze dei territori e dei loro Amministratori. L’incontro di ieri è stato un momento di confronto durante il quale è emersa l’esigenza di portare a termine l’intervento in tempi rapidi e di intervenire in sinergia per il controllo dei mezzi pesanti che non rispettano l’ordinanza vigente. Il suo sistematico disinteresse potrebbe infatti portare alla chiusura totale del tratto, causando notevoli disagi a tutti i cittadini”. Queste le parole del consigliere della Provincia di Perugia delegato alla viabilità, Gianluca Moscioni, a seguito dell’incontro che si è svolto ieri presso il Comando di Polizia Locale del Comune di Città di Castello, voluto dalla Direzione Lavori e dal RUP dell’intervento che riguarda la messa in sicurezza e il ripristino strutturale del ponte lungo la Sp 105 di Trestina.

L’ordinanza della Provincia
Per consentire la realizzazione dei lavori, il Servizio Gestione Viabilità della Provincia nel mese di febbraio ha emesso un’ordinanza di limitazione al transito (n.21 del 04/02/2025) lungo la provinciale, disponendo l’istituzione del senso unico alternato con semaforo e il divieto di transito ai veicoli aventi massa complessiva superiore alle 3,5 tonnellate (compresi i mezzi agricoli) dal Km 3+900 al Km 4+250. Il provvedimento è legato ai lavori di messa in sicurezza e di ripristino infrastrutturale del ponte e sarà in vigore fino al termine delle operazioni. Dal divieto di transito sono esentati gli autobus di linea in servizio di Trasporto pubblico locale.

La situazione della strada
Allo stato attuale, il piano viario, che ospita la deviazione temporanea del traffico veicolare, ha subito diversi cedimenti dovuti sia all’incremento dei passaggi e dei carichi stradali, che ora sono tutti insistenti sulla corsia di valle, sia alle abbondanti piogge di quell’ultimo periodo che hanno fatto innescare nuovi dissesti in prossimità dell’opera d’arte dove sono in corso le lavorazioni.
Fin dalla fase progettuale l’intento dell’amministrazione provinciale è stato quello di non chiudere il tratto stradale, vista l’importanza dell’infrastruttura. Per questo, secondo quanto ha riferito il Servizio Gestione Viabilità dell’Ente, è stata effettuata la scelta del senso unico alternato regolato da impianto semaforico, con la limitazione del transito ai mezzi pesanti per i quali è stato individuato il percorso alternativo di concerto con i Comuni di Città di Castello e Monte Santa Maria Tiberina. Tale soluzione pur comportando un aggravio dei costi e dei tempi di realizzazione dell’opera consente di ridurre al minimo i disagi alla collettività che circola in tale area.
Il percorso in questione, per sgravare il traffico locale, confluisce sull’arteria più importante costituita dalla SS3Bis (E45). L’obiettivo è quello di portare il traffico pesante, che deve raggiungere Città di Castello, a prendere la SS3bis in direzione Città di Castello Nord e quello che deve raggiungere San Secondo a prendere la SS3bis in direzione Città di Castello Sud, evitando quindi il transito all’interno del centro abitato di Città di Castello.

L’impegno per non chiudere il tratto stradale
Per quanto sopra descritto l’amministrazione provinciale, in collaborazione con i Comuni di Città di Castello e Monte Santa Maria Tiberina, chiede maggiore senso di responsabilità da parte della cittadinanza locale nel rispettare scrupolosamente i dettami dell’ordinanza sopra richiamata al fine di evitare la chiusura totale della strada che comporterebbe disagi ben superiori a quelli attuali. A tal proposito, al fine di ridurre tale possibilità di chiusura verranno messi in campo maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine tra cui Carabinieri, Polizia Municipale e Provinciale.

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Migliorare la sicurezza dei cittadini che risiedono nelle frazioni del territorio comunale di Città di Castello con l’installazione di impianti di illuminazione pubblica e di videosorveglianza: interrogazione della consigliera Maria Grazia Giorgi (PD)

Migliorare la sicurezza dei cittadini che risiedono nelle frazioni del territorio comunale di Città di Castello con l’installazione di impianti di illuminazione pubblica e di videosorveglianza. E’ l’obiettivo della consigliera del PD Maria Grazia Giorgi, che con una interrogazione chiede al sindaco Luca Secondi come intenda muoversi l’amministrazione comunale e quali risorse siano disponibili per soddisfare questa esigenza. “La sicurezza – evidenzia l’esponente della maggioranza consiliare – è una priorità per tutti i cittadini, sia nelle aree urbane che nelle zone rurali. L’illuminazione pubblica, così come la presenza di sistemi di videosorveglianza, rappresenta un efficace deterrente contro gli atti criminosi e vandalici”. “In alcune frazioni e nuclei abitati del nostro comune vi sono ancora aree scarsamente illuminate e aree totalmente prive di sistemi di videosorveglianza”, osserva Giorgi, che sottolinea come questa situazione “renda i luoghi in questione più vulnerabili a fenomeni di microcriminalità e riduca il senso di sicurezza di chi vi risiede”. La consigliera chiede pertanto se siano previsti “l’installazione o il potenziamento dell’illuminazione pubblica e della videosorveglianza nelle frazioni e nei nuclei abitati” e “quali siano i criteri di pianificazione e le tempistiche per l’ampliamento della rete di illuminazione pubblica nelle zone attualmente meno servite o non servite affatto”. “E’ possibile prevedere un piano di installazione progressiva di nuovi punti luce e dei servizi di videosorveglianza, dando priorità alle aree più sensibili o segnalate dai cittadini?”, domanda Giorgi, che aggiunge: “sono disponibili fondi o l’amministrazione intende attivarsi per ottenere finanziamenti regionali, nazionali o europei per migliorare la sicurezza attraverso l’illuminazione pubblica e i sistemi di videosorveglianza?”.

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Rifondazione comunista Alto Tevere: “La conferenza stampa di Donatella Tesei va presa sul serio, gli umbri meritano chiarezza”

La conferenza stampa di Donatella Tesei va presa sul serio. Al momento in cui scriviamo manca una risposta della Presidente Proietti  e da tutti i protagonisti della maggioranza di governo regionale rispetto ai contenuti presentati. I nostri interventi si sono basati proprio su quanto già dichiarato dalla Presidente Proietti.

Ora, il nostro giudizio politico negativo sui cinque anni di governo Tesei sulla sanità rimane inalterato. A dimostrarlo sono i dati su mobilità passiva, liste d’attesa, ricorso alla sanità privata e riduzione dei servizi nei distretti. Detto questo, pensiamo però che gli umbri meritino chiarezza assoluta, tanto più in un contesto in cui si rischia una manovra fiscale davvero pesante.

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La campanella è tornata a suonare dopo 50 anni dall’esame di maturità per le ex alunne della Scuola Magistrale dell’istituto San Francesco di Sales

La campanella è tornata a suonare dopo 50 anni dall’esame di maturità del 1975: le studentesse di allora hanno provato l’emozione del ritorno in classe sugli stessi banchi di scuola di mezzo secolo fa. Una bella storia che ha per protagoniste una sezione di ex alunne diplomate nel ’75 della Scuola Magistrale presso l’istituto San Francesco di Sales, tutte donne, proprio alla vigilia della ammissione dei maschi prevista dall’anno successivo.
 
La campanella è tornata a suonare dopo 50 anni dall’esame di maturità del 1975: le  studentesse di allora hanno provato l’emozione del ritorno in classe sugli stessi banchi di scuola di mezzo secolo fa. Una bella storia che ha per protagoniste una sezione di ex alunne diplomate nel ’75 della Scuola Magistrale presso l’istituto San Francesco di Sales, tutte donne, proprio alla vigilia della ammissione dei maschi prevista dall’anno successivo. Brividi di emozione, sorrisi di gioia e qualche lacrima per tutte loro subito dopo l’appello in classe del Dirigente Scolastico, Simone Polchi, che si è prestato ben volentieri a rappresentare gli insegnanti di allora in questa originale “rimpatriata” che si è conclusa ieri sera poi con la classica e torta all’insegna di aneddoti e ricordi belli. “Ho accolto con grande piacere la classe (all’epoca di 37 studentesse, tutte femmine) della Scuola Magistrale che si diplomò al San Francesco di Sales nel 1975. Ironia della sorte, dall’anno successivo furono per la prima volta ammessi i maschi alle Salesiane. Dopo 50 anni abbiamo – ha dichiarato il Professor Polchi -abbiamo ripercorso insieme la storia della scuola e rivissuto l’emozione di rientrare in aula e respirare l’aria pura di un ambiente inimitabile per umanità e attenzione. Ho visto signore piangere dall’emozione anche solo per aver risalito le famose scale che conducono ai piani della scuola. Ringrazio Thea Benedetti (già funzionario del comune di Città di Castello) e Daniela Tofani, promotrici di questa iniziativa, per l’opportunità e saluto tutte con grande affetto”, ha concluso il Dirigente Scolastico, del Liceo Europeo San Francesco di Sales. Le ragazze dell’Istituto San Francesco di Sales di Città di Castello in così tanto tempo non erano riuscite a trovare l’occasione per incontrarsi, come nelle mattinate condivise sui banchi di scuola, prese dagli impegni familiari e di lavoro, dalla famiglia, poi, ma anche separate dalle distanze (umbre, marchigiane, toscane e altrove) e da scelte e opportunità che dopo l’esame le hanno portate in città diverse. Un filo sottile però le ha tenute sempre unite, e grazie alle più intraprendenti, che hanno setacciato anche i social per ritrovare le compagne più lontane, si sono regalate il sogno della loro vita di incontrarsi ancora, nella stessa classe e banco di allora. A fine “lezione” prima della meritata “ricreazione”, una di loro ha letto in classe una toccante poesia che resterà fra i ricordi più belli della scuola: “è un evento speciale per la scuola magistrale, 50 anni son passati. Con l’esame in piena estate noi ci siamo diplomate.. poi la vita…poi l’amore…la famiglia e i suoi tesori. Poi un giorno per magia c’è chi trova una fotografia….” Ecco la classe i in rigoroso ordine alfabetico: Andrei Franca, Laura Badia, Dorisa Battistoni, Maria Antonietta Bellanti, Thea Benedetti, Frediana Benni, Anna Bucci, Brunella Bucci, Patrizia Caidominici, Carla Cardelli, Giovanna Corneli, Gina De Santis, Ivana Dormicchi, Elisabetta Franchi, Lucia Gianfranceschi, Mirella Mariotti, Silvana Melis, Loredana Moscatelli, Nadia Nardi, Stefania Norberti, Carla Pannilunghi, Patrizia Paolacci, Maria Elena Paoloni, Nadia Rossi, Claudia Rossini, Giovanna Testi, Daniela Tofani, Angela Tordini, Silvana Tricca, Anna Maria Valenti, Angela Venturini e Zucchini Eva. Plauso e congratulazioni per questa bella pagina di vita quotidiana e di scuola all’insegna di valori di amicizia autentici sono stati formulati dal sindaco Luca Secondi e dagli assessori, Letizia Guerri, Michela Botteghi e Benedetta Calagreti.

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“METALLICA. Scultura in Italia 1947- 2025” a Città di Castello Palazzo Vitelli a Sant’Egidio dal 30 marzo al 29 giugno 2025 in vetrina le opere di 29 artisti di fama internazionale. Domenica 30 Marzo apertura mostra: ingresso gratuito

“METALLICA. Scultura in Italia 1947- 2025”, Città di Castello, Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, 30 marzo – 29 giugno 2025 – Nelle quindici sale dello splendido palazzo rinascimentale in vetrina le opere di 29 artisti di fama internazionale – Domenica 30 Marzo apertura mostra: ingresso gratuito

Città di Castello (Pg). La storia della scultura in Italia nelle quindici sale rinascimentali di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio. In occasione dell’ultimazione dei lavori che hanno ricondotto all’antico decoro il Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, l’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, impresa strumentale della medesima, in collaborazione con la “Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri”, ha organizzato una mostra dal titolo “METALLICA. Scultura in Italia 1947 – 2025”, che si svolgerà dal 30 Marzo al 29 Giugno 2025, con il patrocinio del comune di Città di Castello. L’Associazione, è deputata tra l’altro a gestire in determinati spazi di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, splendida dimora rinascimentale, un Centro di documentazione delle arti contemporanee, in corso di attivazione, che fornirà ad una vasta utenza informazioni e documentazioni sugli artisti, i movimenti dell’arte degli ultimi decenni e sugli eventi culturali sia regionali che a livello nazionale e internazionale, con la mostra “METALLICA. La scultura in Italia 1947- 2005” a cura del professor, Bruno Corà. Appositamente concepita con opere d’arte di significativi artisti italiani degli ultimi ottant’anni, la mostra, intende anticipare l’inaugurazione del Centro di documentazione, consentendo anche al pubblico di prendere visione dei lavori di riqualificazione ambientale per quanto riguarda il contenitore, di consolidamento degli spazi, dei restauri e dei lavori di decoro. La mostra annovera ventinove artisti, Fontana, Mirko, Marini, Uncini, Pomodoro, Colla, Baj, Cagli, Mattiacci, Spagnulo, Mannucci, Manzù, Consagra, Melotti, Pardi, Ranaldi, Bove, Paladino, De Chirico, Kounellis, Rizzoli, Protti, Isgrò, Bassiri, Mainolfi, Staccioli, Salvadori, Zazzera e Termini, le cui sculture si snodano nelle quindici sale di Palazzo Vitelli. Le opere esposte, autosostenute e pertanto fruibili senza la necessità di investire le pareti, lasciano in tal modo libero lo sguardo individuale di apprezzare gli importanti affreschi e ogni altro elemento di decoro esistente negli spazi dell’edificio rinascimentale. “Il repertorio di opere scelte per questo evento con il denominatore comune del metallo – spiegano il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello e Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, Fabio Nisi ed il Presidente della Fondazione “Burri”, Bruno Corà – non presume né ambisce ad essere esaustivo in rapporto alla ricchezza dell’espressione plastica dell’arte italiana, quanto piuttosto di costituire una emblematica rassegna esemplare di modi che sono venuti alla ribalta della scena artistica dal secondo dopoguerra del XX secolo e sino ai nostri giorni. Dalla scultura spazialista di Lucio Fontana del 1947 a quella di Melotti, da Colla a Pomodoro, da Mirko a Cagli e ad altre sculture, fino a quelle dei Maestri delle generazioni tuttora viventi, Ranaldi, Mainolfi, Salvadori, Rizzoli, Protti, Bassiri e altri, ogni opera ha trovato collocazione in un percorso in cui si evidenzia la proteiforme identità del linguaggio della scultura italiana in metallo a fronte di altri scenari internazionali. In occasione della mostra sarà possibile visitare anche gli ambienti dedicati alle attività di raccolta, classificazione, tutela, studio e diffusione dei materiali che perverranno al Centro nel corso della sua futura attività.” L’apertura della mostra Domenica 30 Marzo presso palazzo Vitelli a Sant’Egidio. Orari di apertura mostra da domenica 30 marzo a domenica 29 Giugno: venerdi, sabato e domenica, 10.00 – 13.00/ 14.00 – 18.00. Info: segreteria@fondazionecaricastello.it; info@fondazioneburri.org ; www.fondazionecaricastello.it; www.fondazioneburri.org; www.comune.cittadicastello.pg.it; – Tel. 075-8555757. – Domenica 30 Marzo ingresso gratuito

LA SCHEDA – CITTA’ DI CASTELLO – PALAZZO VITELLI A SANT’EGIDIO

Splendido edificio costruito intorno alla metà del XVI secolo per Paolo II Vitelli (1519-1574), celebre condottiero a servizio dei Farnese di Parma e dell’imperatore Carlo V. La facciata verso il giardino mostra un alto porticato a cinque arcate sostenute originariamente da colonne che, danneggiate dal terremoto del 1789, sono state inglobate nei grandi pilastri. Nelle ampie volte dell’ingresso e del porticato si possono osservare particolari architettonici e decorazioni pittoriche che richiamano modelli toscani. Non si conosce con certezza l’architetto, anche se alcuni studiosi ipotizzano l’intervento dell’Ammannati. Attraverso un’ampia scala, con volta affrescata da Prospero Fontana, si raggiunge il salone del piano nobile, un tempo vastissimo, che dopo un incendio nel 1686 venne ridotto nelle proporzioni attuali. Sulle pareti lo stesso artista, coadiuvato da Cristofano Gherardi, detto il Doceno, da Orazio Samacchini e dal Pomarancio ha illustrato le imprese della famiglia Vitelli. Seguono una serie di stanze, dagli splendidi soffitti cinquecenteschi a lacunari, intagliati, dorati e dipinti, o coperte a volte decorate con stucchi e pitture del ‘500 e del ‘600. Il Palazzo prospetta su quello che un tempo era uno splendido giardino all’italiana, dove troviamo ancora un boschetto di lecci e un ninfeo. Il vasto giardino è recintato a nord-est dalle antiche mura urbiche e in fondo, su un rialzo, appare l’elegante architettura della Palazzina Vitelli, costruita attorno ad una torretta medievale. La loggia è affrescata dal Fontana e dai suoi allievi con paesaggi, festoni di frutta e fiori e una scena mitologica.

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Impresa del ciclista di Sansepolcro Lorenzo Quartucci al “Tour of Thailand”: le congratulazioni del Sindaco

“Complimenti vivissimi da parte nostra e di tutta Sansepolcro per lo splendido risultato raggiunto con l’augurio di una carriera agonistica ricca di successi”. Così il sindaco Fabrizio Innocenti saluta l’impresa di Lorenzo Quartucci, giovane ciclista del Borgo, che si è imposto nella quarta frazione del “Tour of Thailand”, gara a tappe che si corre in territorio thailandese. E’ la prima volta che un ciclista originario di Sansepolcro vince una corsa professionistica. Ma Lorenzo, che compirà 26 anni a breve, dal suo sbarco nel professionismo aveva già dato interessanti segnali della sua competitività. Per otto volte aveva terminato in carriera nei primi cinque posti di una corsa e in precedenza, nel 2022 sua ultima stagione fra gli under, aveva iscritto il suo nome nel prestigioso albo d’oro del Giro delle Valli Aretine, trionfando nella prima edizione della manifestazione dopo lo stop imposto dal Covid. “Un grande orgoglio per tutti noi” conclude il sindaco Fabrizio Innocenti “Lorenzo con le sue imprese sulle due ruote esalta ancor di più la già ricca vocazione sportiva della nostra terra, che dimostra da sempre di farsi valere in molteplici discipline”.

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Tante anche la prossima settimana le proposte inserite nell’ambito dell’Anno Accademico 2024-2025 dell’Unitre di Città di Castello Aps.

CITTÀ DI CASTELLO – Tante anche la prossima settimana le proposte inserite nell’ambito dell’Anno Accademico 2024-2025 dell’Unitre di Città di Castello Aps:

Questo il dettaglio:

Lunedì 31 marzo

Ore 15 – Club della lettura (docente Teresa Gambuli)

Martedì 1° aprile

Ore 9-10 e 10-11 – Educazione motoria (docente Luciano Capaccioni)

Ore 9 – Disegno e pittura (docente Sergio Bianchini)

Ore 15 – Inglese 1° livello (docente Kerry Oldham)

Ore 16 – Inglese 2° livello (docente Kerry Oldham)

Mercoledì 2 aprile

Ore 9-10 e 10-11 – Avviamento al Pilates (docente Giorgio Galli)

Ore 14,45 – Yoga (docente Thea Benedetti)

Ore 16,30 – Storia e Filosofia (docente Venanzio Nocchi)

Giovedì 3 aprile

Ore 9-10 e 10-11 – Educazione motoria (docente Luciano Capaccioni)

Venerdì 4 aprile

Ore 9-10 e 10-11 – A.F.A. (docente Luca Castellari)

Ore 15 – Laboratorio maglia e uncinetto (Docente. Roberta Lucarini)

Ore 16 – Cittadinanza digitale (docente: Romano Vibi)

La “Lezione del giovedì” in programma il 3 aprile alle ore 16 vedrà la presenza in veste di relatore di Don Andrea Czortek, che parlerà sul tema: “Il clero delle Diocesi di Città di Castello e Sansepolcro negli anni della guerra e della Resistenza”

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