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Proseguono le attività di Laboratori Permanenti sul territorio della Valtiberina Toscana.

Nell’ambito del progetto PIETRO LEOPOLDO INNOVATORE, risultato tra i vincitori del bando della Regione Toscana per le Celebrazioni dei 260 anni dall’insediamento di Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena come Granduca di Toscana, avranno luogo gli ultimi 2 appuntamenti al Teatro G. Papini di Pieve Santo Stefano.
Giovedì 27 novembre alle ore 10.30 in scena Pietro Leopoldo raccontato ai ragazzi una lettura teatrale delle gesta di Pietro Leopoldo dedicata alle scuole, con la partecipazione del Coro Altotiberino di Pieve Santo Stefano.

Venerdì 28 novembre alle ore 21.00 avrà luogo Pietro Leopoldo e il Granducato di Toscana letture teatrali realizzate dagli attori di Laboratori Permanenti inframmezzate da esecuzioni musicali dell’epoca realizzate dal vivo dal Coro Altotiberino di Pieve Santo Stefano.

Gli eventi sono realizzati con il contributo della Regione Toscana e sono a ingresso gratuito.

Giovedì 27 novembre alle ore 11.45 presso il Teatro Comunale G. Papini di Pieve Santo Stefano avrà luogo la conferenza stampa di presentazione della quinta stagione della rassegna Metamorfosi e la dodicesima edizione di Pieve Classica.

La rassegna teatrale, organizzata da Laboratori Permanenti in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Pieve Santo Stefano, è pensata da anni per essere in armonia con la città, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo, trasversale per età, provenienza e interessi, con particolare attenzione agli studenti di Pieve Santo Stefano a cui sono dedicati alcuni matinée.

Proseguono anche gli appuntamenti di NUOVI ORIZZONTI, la rassegna di teatro contemporaneo del Comune di Monterchi.

Domenica 30 novembre ​alle ore 15.30 ​presso il Museo Madonna Del Parto​ avrà luogo LA PAGINA PIÙ BELLA DEL MONDO​, Letture dedicate al tema della violenza sulle donne, violenza di genere

Un appuntamento ormai annuale che coinvolge tutti gli appassionati di lettura. In un luogo che emana la profondità e spiritualità della creazione, chiunque lo desideri potrà leggere pagine dedicate al contrasto alla violenza sulle donne; un momento collettivo, un gesto pacifico di lettura comune. (INGRESSO 1€)

Infine, sempre domenica 30 novembre alle ore 17:00 nell’ambito della rassegna “CHE SPETTACOLO! ALLO SMERALDO” al Teatro dello Smeraldo di Pistrino (Pg)in scena ANNUNCIO RITARDO una produzione Laboratori Permanenti, testo di Giorgia Francozzi, con Giancarlo Baglioni, Vittorio Augusto Cesarini e la regia di Caterina Casini.

L’incontro/scontro tra due generazioni, gli accadimenti della vita, i progetti: il caso avvicina due personaggi di diversa generazione, in un luogo di transito urbano. Un dialogo a volte duro a volte ironico, che riesce a diventare poesia quando l’attenzione, finalmente, si rivolge all’altro e non a sé stessi. Una messa in scena diretta, incisiva, essenziale.

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Lettera aperta del Comandante della Polizia Locale ai cittadini

“Negli ultimi tempi si assiste a un crescente attacco rivolto al Corpo di Polizia Locale, in particolare su temi che riguardano la vita della nostra città, come i parcheggi irregolari e altre presunte inefficienze.

Ritengo doveroso, in qualità di Comandante, rivolgere alcune riflessioni a tutti voi.

L’attuale organico non permette una presenza costante in ogni angolo del territorio. È pertanto necessario ricordare che il rispetto delle regole non può essere delegato esclusivamente alle forze dell’ordine: esso parte dal comportamento quotidiano di ciascun cittadino. Purtroppo, negli ultimi tempi, assistiamo a un generale affievolimento di questo senso civico.

Desidero ribadire che il Corpo di Polizia Locale ha sempre operato con dedizione al servizio della comunità, impegnandosi nel rispetto dei cittadini e delle leggi.

Oggi gestiamo la quasi totalità degli incidenti stradali, garantiamo la presenza davanti alle scuole, curiamo il sistema di videosorveglianza che, grazie alla collaborazione con tutte le forze dell’ordine, ha prodotto risultati importanti per la sicurezza urbana, contribuendo a decine di arresti.

Supervisioniamo inoltre i mercati settimanali e ci occupiamo dei procedimenti relativi agli spostamenti anagrafici della popolazione.

Nessuno può quindi dubitare del massimo impegno del nostro Corpo. Proprio per questo, leggere sui social attacchi continui e generalizzati rivolti esclusivamente alla Polizia Locale — quando nel nostro Comune operano anche tutte le altre forze di polizia — risulta profondamente iniquo e demoralizzante.

Il nostro ufficio rimane sempre aperto ai cittadini per qualunque segnalazione o confronto diretto.

Ciò che chiediamo è dialogo, trasparenza e rispetto, non critiche anonime e offensive provenienti dal web.

Confidando nella comprensione e nella collaborazione di tutti, porgo cordiali saluti.”

Il Comandante della Polizia Locale

firma

Dott. Antonello GUADAGNI

L’amministrazione comunale di concerto esprime la propria vicinanza e stima nei confronti di tutto il personale della Polizia locale. “Desidero esprimere il pieno sostegno dell’Amministrazione comunale al Comandante Guadagni e a tutto il Corpo di Polizia Locale. Le nostre agenti e i nostri agenti svolgono quotidianamente un lavoro fondamentale, garantendo sicurezza, presenza e professionalità. Invito la cittadinanza a riconoscere questo impegno e a mantenere un confronto civile e costruttivo: solo collaborando possiamo costruire una comunità più rispettosa e più sicura per tutti.”

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Città di Castello e Alta Valle del Tevere, rete unita contro la violenza sulle donne: il tavolo interistituzionale fa il punto dopo cinque anni

A Città di Castello e in Alta Valle del Tevere una lotta contro la violenza sulle donne sul campo, con la forza della rete tra istituzioni, forze dell’ordine, scuole, mondo dell’associazionismo e del volontariato, operatori economici, professionisti: riunito ieri il tavolo di monitoraggio interistituzionale che da cinque anni lavora in modo partecipato sul fenomeno.

A Città di Castello e in Alta Valle del Tevere la lotta contro la violenza sulle donne si fa sul campo, 365 giorni su 365, con la forza della rete tra istituzioni pubbliche, le forze dell’ordine, scuole, mondo dell’associazionismo e del volontariato, operatori economici. E’ il dato di fatto cristallizzato dalla riunione del tavolo interistituzionale di monitoraggio delle azioni a contrasto e prevenzione della violenza di genere nel comprensorio che si è riunito ieri nella residenza municipale tifernate. Un faccia a faccia che ha certificato l’importanza di quanto è stato seminato in cinque anni di lavoro fattoi insieme e che sta dando frutti finalmente riconoscibili, perché le donne che chiedono aiuto arrivano dal contatto con i servizi, dietro le informazioni che circolano negli ambienti culturali e sociali, nei luoghi di lavoro e di studio, grazie consapevolezza che sta crescendo nelle comunità. I dati del Centro Antiviolenza Medusa, che nel comprensorio altotiberino solo nel 2025 ha preso in carico 46 donne (l’ultima proprio nella giornata di ieri), rispondendo a 400 chiamate e svolgendo 369, colloqui, riflettono oggi i risultati delle azioni corali portate avanti nella vallata come risposta di comunità. Iniziative mirate a prevenire e contrastare le forme in cui la violenza si manifesta, ad aiutare le donne a denunciare e voltare pagina, ad educare i giovani, a sensibilizzare e coinvolgere i cittadini. Un impegno costante e convinto di una realtà territoriale che, una volta all’anno, il 25 novembre, si riunisce per fare il punto, con l’obiettivo di analizzare e capire l’evoluzione del fenomeno della violenza di genere, ma anche di progettare nuove risposte per contrastarla. “La lotta alla violenza di genere è una responsabilità collettiva che richiede consapevolezza, intraprendenza, coraggio e volontà di darsi continui traguardi. Noi – spiegano il sindaco Luca Secondi, l’assessore alle Pari Opportunità, Letizia Guerri, l’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti e l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi – lo facciamo durante tutto l’anno con un lavoro sul campo giorno per giorno e, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lo facciamo con il tavolo interistituzionale di monitoraggio, che riuniamo come Comune di Città di Castello in qualità di capofila della Zona Sociale 1. Il luogo cardine di ogni valutazione e progettazione rispetto alle azioni da intraprendere o intraprese, un luogo di confronto aperto e concreto, nel quale ogni 12 mesi programmiamo le azioni di mettere in campo e valutiamo i risultati ottenuti. Una cabina di regia che funziona ed è efficace e che è riuscita nel tempo a dar vita ad una rete concreta e indispensabile come ci hanno raccontato le operatrici di Liberamente Donna che gestiscono per il Comune di Città di Castello il Centro Antiviolenza Medusa.”. Nella sala del consiglio comunale tifernate rappresentanti delle istituzioni pubbliche del comprensorio, del Centro Antiviolenza Medusa, del mondo della scuola, delle imprese, del sindacato, dell’associazionismo, delle forze dell’ordine, dell’Usl Umbria 1, dell’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro dell’Umbria, avvocati e semplici cittadini hanno guardato in faccia alla realtà che emerge dal territorio e si sono confrontati per trovare nuove soluzioni. I numeri del Centro Antiviolenza Medusa, costituito nel 2020 dal Comune tifernate come capofila delle otto municipalità della Zona Sociale 1 e gestito dall’associazione LiberaMente Donna, e le esperienze dei servizi sociali e sanitari sono stati la base per un’analisi che ha toccato gli aspetti maggiormente preoccupanti legati alla violenza sulle donne, basandosi anche sulle nuove esperienze provenienti da Umbertide, dove il CAV ha aperto uno sportello, e da San Giustino, dove sono state sviluppate specifiche iniziative di sensibilizzazione. Nella riunione è stato fatto il punto del lavoro condotto nel 2025 sulla base proprio del tavolo di monitoraggio 2024: maggiore impulso all’informazione, ritenuta da tutti fondamentale per scardinare i contesti nei quali si annida la violenza, Attraverso una immagine grafica nuova, l’attività del Centro Antiviolenza Medusa, con il numero di telefono da chiamare 24 ore su 24 per chiedere aiuto (3534164699), sarà fatta conoscere a breve a tutte le donne nei luoghi dello sport del territorio, ambienti d’elezione per l’incontro tra generazioni di giovani e di adulti. Un’iniziativa che, dopo la stampa sugli scontrini delle farmacie della quale Città di Castello fu antesignano nel 2021, chiederà la collaborazione e il protagonismo delle associazioni sportive di Città di Castello e dell’Altotevere, esperienze consolidate e capaci di stabilire contatti con una platea molto ampia di persone di tutte le età che praticano una disciplina o partecipano ad aventi su campi da gioco, palazzetti e palestre, ampliamento dei firmatari del protocollo vigente per l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza e ancora attività di sensibilizzazione e informazione per gli studenti delle scuole medie, sportelli di ascolto e supporto mensili per l’educazione all’affettività e alla sessualità, che, in accordo con i dirigenti scolastici per tutto l’anno scolastico 2025-2026 grazie alla collaborazione tra il Comune di Città di Castello, il Comitato tifernate della Croce Rossa Italiana e gli istituti secondari di secondo grado pubblici e paritari del territorio. Ma sono arrivati come ogni anno gli input necessari per impostare il lavoro per il 2026: ampliamento della platea degli attori sociali protagonisti della mobilitazione finalizzata alla prevenzione dei fenomeni e alla protezione delle donne con uno sguardo particolare rivolto alle associazioni sportive. Centralità del mondo della scuola, nel quale il Comune di Città di Castello fu pioniere in Italia nel 2023 lanciando corsi di formazione per gli insegnanti della primaria, sarà ancora una volta il canale principale di azione. Un tessuto economico consapevole, che risponde e chiede di essere protagonista sul campo delle iniziative rivolte alle donne vittime di violenza. Da tempo abbiamo compreso quanto la violenza contro le donne non possa più considerarsi un’emergenza ma una caratteristica strutturale della nostra società.
Per questo nasce nel 2021 il tavolo di monitoraggio perché abbiamo compreso quanto sia necessario che il corpo sociale tutto sia coinvolto e che insieme acquisisca consapevolezza e possa strutturare le risposte necessarie in termini di azione di contrasto, protezione, educazione e quindi prevenzione. Sentiamo la grande responsabilità di combattere la violenza di genere in tutte. Le sue forme e oltre le ricorrenze, portando le nostre comunità a essere luoghi più consapevoli, solidali, pronti proteggere e sostenere chiunque ne sia vittima”, concludono sindaco e amministratori comunali.

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San Giustino, «Lo sport educa al rispetto»: riflessioni e testimonianze contro la violenza sulle donne

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Tra le iniziative per celebrare la Giornata contro la Violenza sulle donne il Comune di San Giustino ha aperto una riflessione pubblica attorno alle potenzialità che offre lo sport nell’educare al rispetto.
In una sala gremita del Museo del Tabacco lunedì 24 novembre -nell’ambito dell’Officina dell’Espressività e con la partecipazione dell’associazione Liberedessere e Ami (Avvocati matrimonialisti)- si è svolta l’iniziativa dal titolo «Lo sport educa al rispetto», che ha visto gli interventi di Ina Varfaj, arbitra della Federazione Italiana Pallavolo; Tiziana Martinelli, campionessa di pesca subacquea e Cristina Crisci, giornalista.
Voci diverse, ma unite da una testimonianza comune: lo sport e la consapevolezza come spazi di crescita, autodeterminazione e pari dignità. Negli interventi sono state sottolineate le esperienze di donne che provengono da ambiti diversi, ma che attraverso impegno, talento, tenacia, disciplina, forza hanno perseguito e realizzato le proprie aspirazioni, affermando i valori alla base della parità di genere.

Tiziana Martinelli, pluridecorata campionessa di pesca in apnea, già direttore Tecnico della Nazionale Femminile, è campionessa italiana ed Euro-Africana, terza a squadre nel mondiale 2021 e quinta in assoluto, nonché prima donna istruttrice federale di pesca sportiva, è anche mamma di due figli, un lavoro da geometra. Ha raccontato la sua esperienza sportiva e di vita, dalla passione nata in famiglia attraverso il padre ai titoli internazionali raggiunti ricordando il valore della consapevolezza in qualsiasi percorsa si intraprenda.

Ina Varfaj è una giovane arbitro nazionale di pallavolo, tesserata per il Comitato Territoriale Umbria della Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV): nel suo intervento ha esordito raccontando la domanda che più spesso le viene rivolta: «Ma tu arbitri anche il volley maschile?» per poi entrare nel dettaglio di questa sua passione che, con impegno e determinazione, ha trasformato in un percorso certificato nel mondo sportivo.

Cristina Crisci, giornalista del quotidiano La Nazione, con esperienze maturate (dal 1997) tra carta stampata e tv, ha invece posto l’accento sulle tante storie di donne raccontate nella sua professione, vicende di cronaca, ma anche vicende che narrano di successi sportivi citando esempi positivi e ponendo l’accento «sul valore delle parole che si scelgono perché ogni possibile cambiamento culturale passa anche per queste».

L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali del sindaco di San Giustino Stefano Veschi, col presidente della consulta dello sport Gabrio Possenti e una breve introduzione da parte dell’assessore Loretta Zazzi mentre le conclusioni sono spettate alla presidente del Consiglio della Regione Umbria, Sarah Bistocchi, che ha ribadito come «il contrasto alla violenza di genere richieda un impegno costante delle istituzioni e delle comunità: un lavoro quotidiano di educazione, consapevolezza e responsabilità collettiva, necessario per costruire una cultura del rispetto capace di prevenire ogni forma di abuso».
L’iniziativa, moderata dall’avvocato Nada Lucaccioni di Ami Umbria, ha visto la partecipazione in platea di molti giovani atleti dei gruppi sportivi locali.
C’è stata anche una parentesi teatrale col monologo «Noi crediamo nell’amore» di Paola Cortellesi, interpretato dalle ragazze e dai ragazzi dell’Accademia Teatrale Tfb che ha offerto al pubblico una riflessione emotivamente forte sul significato delle relazioni e sul riconoscimento dei segnali della violenza.

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Città di Castello, «#Guida per un giorno»: l’arte come cura e sollievo per le autonomie professionali. Riflessioni su percorsi di autonomie

Lucia Biccheri, Giacomo Pasqui, Tomas Veschi e Anna Zamponi sono i protagonisti del progetto “Guida per un Giorno”: percorso riabilitativo delle autonomie professionali, promosso dal CSM Alto Tevere, gestito dalla Coop la Rondine, con il patrocinio del Comune di Città di Castello.
Sulla scia dell’importante riconoscimento di quanto realizzato anche quest’estate all’interno di “Estate in città” Sabato 22 novembre alle h 18.00, all’interno della cornice della Libreria Paci, i ragazzi coinvolti nel progetto hanno voluto raccontare le tappe fondamentali del loro percorso, sottolineando una dimensione nuova del welfare culturale che punta a stringere alleanze tra il settore culturale-creativo e il mondo della cura, della salute e del benessere. Coralmente hanno detto “è stata un’opportunità di incontro e di crescita che ci ha permesso di rapportarci al mondo artistico-culturale non da semplici fruitori ma da protagonisti con tempi e modi adeguati alle nostre capacità e passioni”
Presenti la Dott.ssa Mattioli Sara, psichiatra del CSM di Città di Castello, la Referente del Progetto, per conto della Coop La Rondine, la Dott. ssa Rossi Valentina.

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ADESSO Riformisti per Sansepolcro: “Dal pediatra alla scuola, dal patrimonio storico alla sicurezza dei quartieri, portiamo in Consiglio le priorità concrete della città”

Il gruppo consiliare Adesso Riformisti per Sansepolcro presenta quattro atti al Consiglio comunale di Sabato 29 Novembre alle ore 9.30, con l’obiettivo di riportare al centro dell’agenda amministrativa alcuni temi essenziali per la qualità della vita dei cittadini: servizi sanitari, scuola, tutela del patrimonio storico e sicurezza urbana.
In primo luogo, con una mozione sulla tutela dell’assistenza pediatrica in Valtiberina, chiediamo
che il Comune si faccia promotore presso la Regione Toscana e la Conferenza Zonale della necessità di includere anche il nostro territorio nelle misure regionali di incentivo e stabilizzazione dei pediatri. La Valtiberina, infatti, è ancora penalizzata da una carenza strutturale che colpisce centinaia di famiglie.
“Non possiamo rassegnarci all’idea che la Valtiberina resti un territorio marginale. La salute e la tutela dei bambini non possono dipendere da un codice di avviamento postale” afferma Michele Gentili, capogruppo di Adesso Riformisti.
La seconda iniziativa è un’interrogazione sullo stato dei lavori presso la Scuola Buonarroti, dove
da oltre un anno sono in corso interventi di ampliamento e riqualificazione, con disagi per studenti e famiglie, ma senza indicazioni chiare su nuove tempistiche, eventuali ritardi e costi. Chiediamo
trasparenza, chiarezza e il pieno rispetto della funzione pubblica di quel luogo, che non è solo un edificio, ma uno spazio formativo cruciale per la crescita dei nostri ragazzi.
La terza iniziativa è un’interrogazione che riguarda i lavori di riqualificazione del sagrato della
Chiesa di Santa Maria dei Servi, con particolare attenzione alle modifiche introdotte, alla gestione dei
materiali lapidei storici e al rischio di nuove barriere architettoniche. In un luogo così prezioso per
identità, storia e memoria della città, è necessario verificare che gli interventi siano pienamente coerenti
con le autorizzazioni, con la Soprintendenza e con i principi di tutela del patrimonio.
Infine, con l’interrogazione sul quartiere CISA, riportiamo all’attenzione del Consiglio il tema della
sicurezza urbana, dell’illuminazione pubblica e dello stato di installazione del sistema di
videosorveglianza, una richiesta sollevata più volte dai residenti.
“I Quartieri non sono il margine della città, ma il luogo dove si misura la capacità di essere comunità.
Illuminazione, sicurezza e tranquillità dei residenti non sono dettagli, sono diritti” – conclude Michele
Gentili.
Adesso Riformisti per Sansepolcro conferma così il proprio impegno su temi concreti, ascoltando i
cittadini e trasformando le loro esigenze in proposte amministrative e domande formali
all’amministrazione, perché la buona politica parte dalle persone e dai luoghi in cui vivono.

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Monte Santa Maria Tiberina, «Aspettando Natale» al Gioiello: mercatini, presepi e Babbo Natale il 28 e 29 novembre

MONTE SANTA MARIA TIBERINA – Organizzata da Associazione Ricreativa Gioiello Odv con il patrocinio del Comune di Monte Santa Maria Tiberina, sabato 28 e domenica 29 novembre, nella frazione Gioiello, si terrà “Aspettando Natale”.

Questo il programma della manifestazione:
Sabato 29 novembre
Ore 14,30

Inaugurazione ed apertura mercatini e presepi.
Giochi, palloncini e trucca bimbi.
Spettacolo itinerante bolle di sapone e giocoleria a cura di Baby Circus
Laboratorio “Una luce sui diritti: le Pigotte di UNICEF” a cura di UNICEF Alta Valle del Tevere

Ore 16 – Arrivo di Babbo Natale: Consegna la tua letterina.
Punti ristoro aperti dalle 14,30 alle 20

Domenica 30 novembre
Ore 11 – Mercatini hobbistici e presepi
Ore 14,30 – Grande caccia al tesoro per bambini *
Ore 16 – Arrivo di Babbo Natale: Consegna la tua letterina.
Dalle ore 16 alle ore 19 – Parata itinerante per le vie del paese del dispettoso Grinch e dei suoi Elfi a cura dell’associazione Kronos Acrobatic Theater.
Punti ristoro aperti dalle 14,30 alle 20

*Grande caccia al tesoro per bambini

Età consigliata: dagli 8 ai 15 anni – per i più piccoli giochi e divertimento

Posti molto limitati, è raccomandata la prenotazione entro venerdì

Info e prenotazioni: Lisa – tel. 331/7792514

“Dona un gioco, regala un sorriso”

Hai giocattoli usati ma ancora in buone condizioni? Dagli una vita nuova…e fai del bene!

L’Associazione Ricreativa Gioiello Odv sta raccogliendo giochi che non vengono più usati. Gli stessi verranno venduti al Mercatino del Gioiello e l’intero ricavato sarà donato a “I Nasi Rossi di Virginia” di Hakuna Matata Odv, che portano sorrisi e supporto dove c’è più bisogno.  Un piccolo gesto può accendere una grande gioia.

Portaci i tuoi giocattoli ed aiutaci a fare la differenza!
Ti aspettiamo sabato 29 e domenica 30 novembre a Gioiello.

Info Whatsapp: Federica (tel. 338/2318915) – Michele (tel. 331/3412655)

Associazione Ricreativa Gioiello – ODV – Facebook

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Rapporto diocesano sulle povertà della diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro: oltre 2.000 persone accolte nel 2024, cresce la «fascia grigia»

Presentato il Rapporto diocesano sulle povertà oltre 2000 le persone accolte nel 2024. Cresce la “fascia grigia”: 378 persone si sono presentate per la prima volta

È stato presentato il Rapporto diocesano sulle povertà relativo al 2024, redatto dalla Caritas diocesana in collaborazione con l’associazione Sichem. “Cercando l’invisibile” è il titolo scelto per questa edizione, che intende far emergere le situazioni di fragilità spesso celate nel territorio e restituire visibilità a chi vive condizioni di disagio.

Il Rapporto si basa sui dati provenienti dal Centro di Ascolto diocesano e dalle 35 Caritas parrocchiali. Il quadro che emerge mostra l’ampliarsi della cosiddetta “fascia grigia”, composta da persone e famiglie che non rientravano nei circuiti di aiuto ma che, per la prima volta, hanno richiesto sostegno: 378 nuovi utenti solo nel 2024, una parte di quel sommerso che tende a non manifestarsi.

Nel complesso, nel 2024 sono state registrate 2.086 prese in carico nominali, 19 in meno rispetto all’anno precedente. Il dato conferma una situazione stabile, in cui alcuni riescono a uscire da percorsi di povertà mentre altri vi entrano improvvisamente, rendendo fondamentale un accompagnamento costante verso forme reali di autonomia.

Accanto a un nucleo stabile di circa 1.500–1.600 utenti ricorrenti, si registra una crescita delle situazioni complesse: le richieste riguardano sempre più spesso problemi intrecciati, che richiedono interventi personalizzati.

Le parole dei responsabili

«È importante il lavoro di questo Rapporto sulle povertà – ha spiegato il vescovo Andrea Migliavacca – perché ci consente di avere un quadro di riferimento e di conoscenza della situazione aiutandoci a essere operativi e quindi passare dalle parole ai fatti nel vivere la carità nella nostra diocesi. Il mio grazie va a tutti gli operatori della Caritas diocesana».

«Spesso siamo disturbati dal virus dell’indifferenza verso chi, con la sua povertà, interrompe il nostro percorso ordinario – afferma don Fabrizio Vantini, direttore della Caritas diocesana –. Questo Rapporto richiama ciascuno alla responsabilità civica e umana: agire per il bene ci rende tutti più umani, oltre appartenenze e differenze. È anche un appello alla Politica affinché le scelte di governo mettano al centro gli ultimi. I poveri non possono essere lasciati soli fino a diventare invisibili».

I principali dati 2024

Nazionalità
Le prime cinque nazionalità sono: Italia (35,2%), Marocco (12,8%), Romania (8,7%), Albania (6,6%), Nigeria (5,4%). Le donne sono leggermente prevalenti (53,4%).

Età e famiglie

Il 23,8% dei richiedenti ha più di 60 anni, spesso con difficoltà economiche e problemi sanitari o di solitudine.
Il 33,1% ha figli minori a carico: 1.211 minori sostenuti indirettamente, ai quali si aggiungono 608 figli maggiorenni, per un totale di 1.819.

Condizioni abitative

  • Affitto: 58,3%
  • Edilizia popolare: 8,3%
  • Abitazione propria: 8,3%
  • Struttura di accoglienza/CAS: 7,6%
  • Ospitalità presso amici/familiari: 6,4%
  • Senza alloggio: 4,3%
  • Altre situazioni (datore di lavoro, baracca, auto, camper, tenda…): 6,8%

Condizione lavorativa

  • Disoccupati/inoccupati: 62,3%
  • Occupati (inclusa cassa integrazione): 20%
  • Pensionati: 7,5%
  • Altre condizioni (invalidità, inabilità, assenza permesso lavoro): 10,2%

Problematiche registrate

Le problematiche segnalate sono state 2.889, pari a una media di 1,4 per persona.
Ripartizione:

  • Problemi economici: 67,2%
  • Lavoro: 8,5%
  • Salute: 7,1%
  • Problemi familiari: 5,4%
  • Casa: 3,9%
  • Migrazione: 3,1%
  • Istruzione: 1,7%
  • Disabilità: 1,2%
  • Dipendenze: 1%
  • Altro: 0,6%
  • Detenzione/giustizia: 0,3%

I numeri dei servizi Caritas/Sichem

Centro di Ascolto diocesano (Via Fonte Veneziana)

  • Persone/famiglie accolte: 470 (42,3% italiani; 57,7% stranieri)
  • Contatti front office: 8.173

Ambulatorio medico

  • Visite: 399
  • Persone seguite: 121 (13,2% italiani)

Sostegni materiali

  • Buoni spesa: 263 (+40 per ospiti delle strutture)
  • Mense: 251 persone registrate23.401 pasti erogati
  • Prodotti alimentari ritirati da collette: 17.567 kg freschi/caldi + 9.805 kg a lunga conservazione
  • Carico magazzino: 18.169 kg per un valore stimato di 48.000 €

Accoglienze

  • Casa San Vincenzo: 39 persone
  • Casa Santa Luisa: 15 adulti e 9 minori
  • Dormitorio invernale: 30 persone (nov. 2024 – apr. 2025)

Accoglienza profughi: 70 persone (19 nuovi ingressi)

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Scampia Storytelling Festival delle Periferie: storie in viaggio tra Piemonte, Veneto, Umbria e Campania. Tre gli eventi aperti al pubblico: a Napoli, Città di Castello (PG) e Vicenza

SCAMPIA STORYTELLING FESTIVAL DELLE PERIFERIE 202
GIOVEDÌ 27 E VENERDÌ 28 NOVEMBRE
, al via la dodicesima edizione dell’evento organizzato da Icwa che porta le storie di autori e autrici nelle classi dall’infanzia alla secondaria di II grado 

Quattro le regioni coinvolte: Piemonte, Veneto, Umbria e Campania
Tre gli eventi aperti al pubblico: a Napoli, Città di Castello (PG) e Vicenza

Torna Scampia Storytelling – Festival delle Periferie, l’evento organizzato da Icwa l’ultimo giovedì e venerdì di novembre per portare storie e bellezza in scuole di quartieri periferici e realtà complesse. Per la dodicesima edizione l’associazione ha deciso di portare autori e autrici in Piemonte, Veneto, Umbria e Campania (Napoli). 

Alla scuola pilota, l’IC 5 Montale di Napoli, nel corso degli anni si sono affiancati Istituti comprensivi di tutta Italia, dall’infanzia alla scuola secondaria di II grado. Per la prima volta, nel 2025, il festival arriva a Torino, all’Istituto Comprensivo Regio Parco; a Vicenza vengono coinvolti l’Istituto Comprensivo 2 e 4 mentre è la Direzione Didattica 2° Circolo Pieve delle Rose di Città di Castello (PG) a completare l’elenco delle scuole partecipanti.

Gli eventi #OFF

Tre gli incontri aperti al pubblico organizzati in questa edizione, che si terranno tutti nella giornata di giovedì 27 novembre. Si tratta di tre eventi diversi tra loro (uno spettacolo, un convegno e una presentazione) uniti dall’amore per le storie e dal rispetto verso il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.

A Vicenza Palazzo Cordellina, meravigliosa sede centrale della Biblioteca Civica Bertoliana, alle 18:00, ospiterà la presentazione di Leggere Teen, l’agile guida alla conduzione di un gruppo di lettura adolescente scritta da Giuliana Facchini. Un’occasione per educatori, bibliotecari e insegnanti di scoprirne le potenzialità e le modalità di creazione e conduzione. A dialogare con Giuliana Facchini sarà l’autrice e docente vicentina Cinzia Capitanio.

A Città di Castello (PG), invece, alle 17:00, nel corso del convegno VOCE NARRANTE Esplorazioni tra le storie della letteratura per l’infanzia, Fabrizio Altieri, Luisa Carretti, Claudia Mencaroni, Marco Moschini, Barbara Pumhösel e Alessia Racci Chini con la moderazione di Alan Rossi, racconteranno la loro esperienza e la loro modalità nell’approcciarsi al mondo delle storie: dalla voce di chi non ha voce a quella della storia, dai giochi di parole alle passeggiate poetiche, fino alla lettura ad alta voce. Ad accogliere relatori e pubblico sarà la Biblioteca della Scuola Primaria di Riosecco.

A Napoli, infine, nella sala Sant’Ignazio della Biblioteca Le Nuvole – Centro Hurtado, alle ore 17:30, l’appuntamento è con lo spettacolo di filastrocche, pupazzi e… guanti animati Il Bruco Sognatore condotto da Massimiliano Maiucchi, autore, ludotecario, clown, giocoliere, artista di strada, attore e cantastorie. 

Le scuole coinvolte

NAPOLI, IC 5 Eugenio Montale 

Autrici e autori: Daniela Cologgi, Flavia Franco, Massimiliano Maiucchi, Roberto Morgese, Chiara Patarino, Gabriella Santini e Milvia Vincenzini.

TORINO, IC Regio Parco

Autrici e autori: Giuseppe Assandri, Nicoletta Bortolotti, Benedetta Frezzotti, Sofia Gallo, Pino Pace, Angelo Petrosino, Sarah Pellizzari Rabolini, Alessandra Sala e Lucia Vaccarino.

VICENZA, IC 2 e 4 

Autrici e autori: Paola Ancilotto, Carolina D’Angelo, Marco Dazzani, Vichi De Marchi, Giuliana Facchini, Alessandra Favarato, Elisa Guidelli (Eliselle), Stella Nosella, Laura Novello, Eva Serena Pavan, Marco Rosso e Isabella Salmoirago. 

CITTÀ DI CASTELLO (PG), Direzione Didattica 2° Circolo Pieve delle Rose

Autrici e autori: Fabrizio Altieri, Luisa Carretti, Claudia Mencaroni, Marco Moschini, Barbara Pumhösel, Alessia Racci Chini e Alan Rossi.

Scampia Storytelling – Festival delle Periferie 2025 ha ottenuto il patrocinio di Città di Vicenza e Comune di Città di Castello (PG) ed è sostenuto con i fondi 8xMille dell’Unione Induista Italiana.

La storia del festival
Scampia Storytelling – Festival delle periferie è un progetto nato nel 2014, organizzato con l’intento di portare bellezza e cultura nel quartiere della periferia Nord di Napoli che in poco più di quattro chilometri quadrati stipa decine di migliaia di persone (circa quarantamila secondo i numeri ufficiali, cui però si devono aggiungere gli “invisibili). È stato inserito tra le manifestazioni della Settimana per il “Decennio ONU dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014”, promossa dall’UNESCO. Nel 2019 si aggiungono scuole di Varese. Nella settima edizione del 2020, realizzata tutta da remoto, si unisce anche un Istituto Comprensivo della periferia di Milano. Formula mista per l’ottava edizione del 2021 con tre nuove province: Firenze, Taranto e Palermo. Nel 2022 le province coinvolte aumentano ancora: si aggiungono Genova, Padova e Roma. Nel 2023 diventano sedici le località coinvolte, in 12 province (Ventimiglia, Genova, Cuneo, Milano, Vicenza, Modena, Arezzo, Roma, Napoli, Taranto e Palermo). Nel 2024 si raggiungono sette Istituti comprensivi di sette regioni (Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Umbria, Sicilia).

Icwa
Icwa (Italian Children’s Writers Association) è l’associazione italiana che dal 2012 riunisce scrittori italiani per ragazzi professionisti e soci sostenitori (aspiranti scrittori, autori esordienti, e persone che semplicemente amano e vogliono sostenere la letteratura per l’infanzia). Lo scopo che si prefigge è quello di promuovere la lettura tra i bambini e i ragazzi con una serie di azioni rivolte a docenti, studenti universitari, biblioteche e istituzioni. Icwa non ha finalità politiche e ogni azione rientra nell’ambito della letteratura e delle tematiche culturali a essa affini. Tramite l’informazione e la formazione Icwa cerca anche di sostenere e promuovere il mestiere dello scrittore per l’infanzia quale professionista. Organizza occasioni pubbliche di confronto su diverse tematiche all’interno di fiere del settore e festival. Propone momenti formativi. Informa i soci su iniziative editoriali, concorsi, occasioni lavorative e ne crea di autonome. Sito: www.icwa.it

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Pieve di Campo inaugura simbolo contro violenza sulle donne: una panchina rossa ricorda vittime e promuove consapevolezza

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Dopo due mesi di incontri dedicati al sostegno delle donne vittime di abusi, il quartiere di Pieve di Campo ha inaugurato la sua panchina rossa, segno tangibile di impegno civile e comunitario. L’iniziativa nasce dal lavoro del circolo locale, che ha voluto trasformare il percorso di confronto e sensibilizzazione in un gesto concreto, visibile e permanente.

La panchina rossa, collocata in uno spazio pubblico centrale, diventa simbolo universale contro la violenza di genere e il femminicidio. Non solo un arredo urbano, ma un monito costante che richiama l’attenzione su tutte le forme di violenza: fisica, psicologica, economica e sullo stalking, fenomeni che ancora oggi minacciano la vita e la libertà di molte donne.

L’iniziativa si inserisce nel contesto della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, celebrata il 25 novembre, e si lega alla campagna nazionale che invita a chiamare il numero 1522, servizio di emergenza e ascolto.

La comunità ha risposto con partecipazione e calore, sottolineando come la panchina rossa non sia solo un simbolo, ma anche un invito alla prevenzione, all’informazione e alla responsabilità collettiva. Un ringraziamento particolare è stato rivolto a La Nuova Parati e Grafox, realtà che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.

Il quartiere di Pieve di Campo si unisce così alle tante città italiane che hanno scelto di adottare questo segno di memoria e di impegno, ribadendo che la violenza sulle donne non deve più trovare spazio nella società.

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A Valtiberina 7 Sandro Busatti

Torna Valtiberina 7. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il presidente della protezione civile di Città di Castello, Sandro Busatti

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Sansepolcro, «Notte in Corsia» – Christmas Edition: allo “Scorpione” musica anni ’80/’90 per raccogliere fondi per l’endoscopia digestiva

L’iniziativa socio-culturale dal titolo “NOTTE IN CORSIA” Christmas Edition nasce dall’idea di un gruppo ospedaliero del blocco operatorio dell’Azienda Usl Sud Est Toscana di Sansepolcro, che ha studiato un modo originale per raggiungere un fine lungimirante, quello di tenere unite le persone provenienti da più contesti in un’unica serata, dove protagonista indiscussa sarà la Prevenzione.
La tematica così importante ha visto subito l’adesione di più collaborazioni, a partire dall’Amministrazione Comunale di Sansepolcro che ne dà il patrocinio, oltre a diversi privati che sposano la nobile causa.
E ha deciso di farlo in modo originale, perché continui il suo eco a propagarsi, lo farà infatti attraverso una festa danzante con Musica anni ’80 e ’90 presso il locale “Lo Scorpione” di Sansepolcro, il 6 dicembre dalle ore 22:30.

La serata sarà aperta dagli organizzatori: la dottoressa Lucia Barni e il Dott. Stefano Meocci, che dopo il loro intro insieme agli amministratori del Comune, passeranno i microfoni alla Musica e all’intrattenimento a cura dei 2Shake, formazione emergente in Valtiberina.

Il team ospedaliero biturgense sa quanto sia in calo la percentuale del giusto comportamento della prevenzione e gli autori di tale allontanamento li ritrova su più fronti: nella ridondanza negli animi di un periodo di cattività post-covid; nella sfiducia verso le stesse strutture sanitarie preposte; nella corsa di un mondo lavorativo che assorbe e abnega le personalità, fino a renderle sempre più distratte anche verso se stesse; nella bassa percezione della probabilità del male e dei costi; nell’approccio ad una gratificazione immediata piuttosto che ai possibili benefici a lungo termine di un sano comportamento.

Oggi più che mai ogni successo sperato non può esonerarsi dal rendere possibile un crocevia di più intersezioni collaborative, appunto tra Istituzioni Sanitarie, Amministrazioni, Comunità ed Individui, soprattutto difronte ad un pilastro importante: la salute pubblica.

Sarà effettuata una raccolta fondi per l‘acquisto di un nuovo macchinario per il reparto di endoscopia digestiva.

Con il leitmotiv “Prevenire è meglio che curare”, il gruppo ospedaliero di Sansepolcro vi invita al suo evento; potete contattare per info e prenotazioni il Dott. Stefano Meocci al 320.6980529

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Legge di bilancio: il PD di Città di Castello analizza le criticità della manovra e le prospettive economiche

Venerdì 28 novembre, all’Officina della Lana, un confronto aperto con l’On. Anna
Ascani e il Sen. Walter Verini. Al centro del dibattito i rischi recessivi, l’impatto su
famiglie ed Enti Locali e le controproposte del Partito Democratico.
Città di Castello, 25 novembre 2025 – Un’analisi approfondita sullo stato di salute
dell’economia nazionale e sulle ricadute territoriali della nuova manovra finanziaria. È
questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa dal Partito Democratico di Città di Castello, in
programma per venerdì 28 novembre alle ore 18:15, presso l’Officina della Lana della
Scuola Arti e Mestieri “G.O. Bufalini”.


L’incontro, intitolato “Manovre di governo e prospettive economiche, tra inadeguatezze e
rischio recessione. La visione e le proposte concrete del Partito Democratico”, nasce
dall’esigenza di fare chiarezza sulle scelte dell’Esecutivo nazionale. Durante il dibattito
verranno messe in luce le forti criticità che gravano sul “Sistema Italia”, con particolare
attenzione ai tagli che rischiano di colpire famiglie e Comuni, contrapponendo a tale
scenario le proposte correttive avanzate dal PD.
Il panel dei relatori vedrà la presenza di figure di spicco del panorama istituzionale e
politico. I lavori, coordinati dal Segretario comunale Michele Ceccagnoli, si apriranno con
i saluti istituzionali del Sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, e di Letizia Michelini,
Consigliere regionale PD e Presidente della Seconda Commissione (Attività economiche e
territorio).


Il cuore del dibattito sarà affidato agli interventi di:
 On. Anna Ascani, Vicepresidente della Camera dei Deputati;
 Sen. Walter Verini, Capogruppo PD in Commissione Antimafia;
 Mauro Mariangeli, Assessore comunale al Bilancio e all’Ambiente.


L’invito a partecipare è esteso a tutta la cittadinanza, agli amministratori locali, alle parti
sociali, agli iscritti e ai simpatizzanti che desiderano approfondire le dinamiche
economiche attuali e le prospettive future del Paese.
Partito Democratico – Città di Castello

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ll Palazzo delle Laudi si illumina di arancione contro la violenza di genere

Lunedì 24 novembre, alle ore 18, il Palazzo delle Laudi di Sansepolcro si è
simbolicamente “tinto” di arancione, un colore scelto a livello internazionale per
richiamare l’attenzione sulla lotta contro la violenza di genere.
L’iniziativa ha voluto ricordare a tutta la cittadinanza, anche attraverso le parole
pronunciate per l’occasione dalla Presidente del Club Inner Wheel biturgense Anna
Elisabetta Cornioli di Renzo, che la violenza sulle donne non è una questione privata,
né un dramma confinato tra le mura domestiche, ma una ferita sociale profonda e
inaccettabile. Una ferita che può essere sanata solo attraverso consapevolezza,
prevenzione e un sistema di sostegno capace di accogliere e proteggere le vittime.


La suggestiva luce arancione che ha avvolto il Palazzo delle Laudi è stata un invito
forte e condiviso: continuare a parlare, educare, intervenire e non voltarsi mai
dall’altra parte. Perché una comunità davvero civile si misura anche dalla capacità di
difendere chi è più vulnerabile e di promuovere una cultura del rispetto e
dell’uguaglianza.
I Club Inner Wheel di Città di Castello e Sansepolcro, che da anni condividono
impegno sociale e progetti di solidarietà, in collaborazione con i rispettivi Comuni e
Assessorati alla Cultura e alle Pari Opportunità si confermano dunque parte attiva
della rete globale

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Umbertide, la Rocca si tinge di rosso: «Uniti contro la violenza di genere»


Martedì 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Umbertide rinnova con forza il proprio impegno nella lotta contro ogni forma di violenza di genere. Una battaglia che coinvolge tutti noi e che richiede un’attenzione quotidiana e costante.
Per ricordare l’importanza di questa ricorrenza e sensibilizzare l’intera comunità su un tema così profondo e sentito, questa sera martedì 25 novembre, l’Amministrazione comunale ha scelto di illuminare simbolicamente uno dei torrioni della Rocca con una luce rossa. Un gesto semplice ma potente, che vuole farsi voce di un impegno collettivo: non abbassare mai la guardia e continuare a lavorare per un futuro in cui ogni donna possa vivere libera dalla paura, essendo rispettata e tutelata.
 

L’Amministrazione ha voluto precisare che la violenza contro le donne non è una realtà lontana, ma un’emergenza che tocca da vicino le nostre comunità, le nostre strade, le nostre case e le nostre realtà. Ognuno di noi con il proprio atteggiamento e il proprio esempio, può fare la differenza; ogni piccolo gesto di sensibilizzazione diventa un passo in avanti verso una società più giusta, più solidale e più sicura per tutte le donne. E l’illuminazione in rosso della Rocca di questa sera vuole ricordarci proprio questo: che il cambiamento è possibile solo se lo si costruisce insieme.

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Maltempo in Alta Valtiberina-Marecchia: 100 mm di pioggia e neve sciolta mettono in crisi i corsi d’acqua

IN ALTA VALTIBERINA-MARECCHIA
PIOGGIA RECORD E NEVE METTONO ALLA
PROVA I CORSI D’ACQUA
MALTEMPO: PRECIPITAZIONI ECCEZIONALI A BADIA TEDALDA. OLTRE 100 MM DI
PIOGGIA IN 24 ORE E MEZZO METRO DI NEVE SCIOLTA RAPIDAMENTE A CAUSA
DELLE TEMPERATURE CHE SI SONO REPENTINAMENTE RIALZATE
INTENSIFICATO IL MONITORAGGIO DEL RETICOLO IDRAULICO DA PARTE DEI
TECNICI DEL CONSORZIO DI BONIFICA 2 ALTO VALDARNO
Cento millimetri di pioggia caduti in 24 ore.
Il territorio del comune di Badia Tedalda è stato interessato da un’intensa precipitazione, con oltre
100 millimetri di pioggia registrati dalle stazioni della rete regionale.
Il Centro Funzionale della Regione Toscana ha stimato per questo evento un tempo di ritorno di 9
anni, valore che sottolinea la rilevanza del fenomeno dal punto di vista idrologico.
Alle piogge si sono sommati gli effetti del significativo manto nevoso, caduto nel fine settimana – circa mezzo metro di neve fresca – che, a causa del repentino aumento delle temperature, si è
rapidamente fuso, incrementando i deflussi superficiali e contribuendo ad elevare il livello di carico
idraulico dei corsi d’acqua.
“L’Unità Idrografica Omogenea F Marecchia del nostro comprensorio risulta tra le aree
maggiormente colpite dal maltempo con cumulati pluviometrici paragonabili a quelli registrati nelle
zone della Toscana più interessate dall’evento. Ad essere colpita è un’area delicata, caratterizzata
da diversi corsi d’acqua montani e collinari, con pendenze elevate e risposte idrologiche rapide,
condizioni che rendono il territorio particolarmente vulnerabile e sensibile alle precipitazioni intense
e prolungate”, spiega l’ingegner Enrico Righeschi del settore Difesa Idrogeologica del Consorzio di
Bonifica 2 Alto Valdarno e referente di area.
“Continueremo a presidiare attivamente il territorio anche nelle prossime ore”, dichiara la
Presidente Serena Stefani e aggiunge: “Il maltempo che, in Alto Valdarno, ha colpito in particolare
l’Alta Valtiberina-Marecchia evidenziano quanto sia fondamentale continuare a investire nella
manutenzione, nella prevenzione e nella conoscenza del territorio, si tratta di eventi più frequenti,
che richiedono un impegno costante e condiviso”, dichiara la Presidente Serena Stefani,
ricordando la necessità di riportare la bonifica montana all’attenzione delle istituzioni e tra le
priorità da affrontare con decisione e stanziamento di risorse: un messaggio lanciato con chiarezza
di recente da Camaldoli, in occasione del convegno La Montagna in prima linea: gestione,
manutenzione e sfide climatiche, organizzato nella suggestiva cornice del Monastero da ANBI, in
collaborazione con il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, ANBI Toscana e ANBI Emilia
Romagna.


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Sorrisi e dignità: sei mesi di attività per l’ambulatorio odontoiatrico Caritas

Negli ultimi anni, in Italia, il fenomeno della povertà sanitaria ha assunto proporzioni preoccupanti. L’accesso alle cure, pur in un sistema universalistico, non è garantito per tutti. Le cure odontoiatriche, spesso escluse dagli interventi di base, rappresentano uno degli ambiti in cui la rinuncia è più frequente. «Il problema della povertà sanitaria è ormai un problema che si avverte drammaticamente nel nostro Paese», afferma Gaetano Zucchini, direttore della Caritas diocesana di Città di Castello. «Sempre più persone non riescono a curarsi in maniera corretta e questo dato è salito vertiginosamente negli ultimi anni».

Zucchini sottolinea come la disparità di accesso alle cure stia crescendo: «Una persona con reddito medio-alto spende in media 1.200 euro l’anno per la propria salute, mentre i più poveri meno di 200 euro. La rinuncia alle cure è enorme, e le cure odontoiatriche rappresentano proprio la rinuncia principale». Proprio la costante osservazione di questo fenomeno sul territorio tifernate ha acceso una consapevolezza: «Era un dato che avevamo riscontrato anche a Città di Castello, al di là dei numeri nazionali» spiega. «Per questo ci siamo messi al lavoro, valutando gli aspetti territoriali, la fattibilità, la sostenibilità economica e soprattutto la possibilità di offrire un servizio dignitoso e stabile».

La nascita dell’ambulatorio “Santa Margherita”
Dopo due anni di progettazione, ricerca di fondi e autorizzazioni, l’ambulatorio odontoiatrico solidale “Santa Margherita” – nell’aprile scorso – ha aperto le sue porte. Una struttura costruita con professionalità, rispetto delle norme sanitarie, investimenti sulle attrezzature e soprattutto con il contributo gratuito di odontoiatri e igienisti.

«Abbiamo seguito lo stile Caritas: analisi del territorio, ascolto dei bisogni, valutazione delle possibilità realizzative», racconta Zucchini. «L’apertura è stata resa possibile grazie alla generosità di odontoiatri che lavorano gratuitamente: oggi sono cinque professionisti, con un direttore sanitario, che dedicano il loro tempo per offrire cure di qualità». Il risultato è un servizio che offre prestazioni odontoiatriche di base gratuite, prevenzione, educazione alla salute orale e un vero accompagnamento umano.

I numeri dei primi sei mesi: adulti e bambini curati
Nei primi sei mesi l’ambulatorio ha accolto 44 pazienti: 26 adulti e 18 bambini. Gli adulti hanno ricevuto 152 prestazioni, tra visite, otturazioni, terapie canalari, estrazioni e radiografie, per un valore pari a circa 20 mila euro. I bambini hanno ricevuto 56 prestazioni, per un valore di quasi 4 mila euro.

Per Zucchini questi numeri parlano da soli: «I dati che abbiamo raccolto non servono a dire se siamo stati più o meno bravi, servono a raccontare l’entità del problema. E l’entità è enorme», sottolinea. «Questa esperienza sta dando a tante persone fragili una speranza concreta di terapia». L’esigenza è così diffusa che le richieste stanno superando i confini locali: «Il passaparola sta arrivando ben oltre la nostra diocesi. Stiamo già valutando pazienti provenienti da altre diocesi umbre» aggiunge il direttore Caritas.

Una sanità che accoglie: il metodo clinico e umano
Il direttore sanitario dell’ambulatorio, Guido Lombardo, riassume il cuore del progetto: «Il nostro intervento è un intervento di pazienza, oltre che di competenza. I pazienti arrivano spesso con un grado di malattia orale molto importante, ma ciò che conta è che si sentano accolti e ascoltati». Lombardo insiste sulla presa in carico integrale: «Non risolviamo solo il piccolo problema: cerchiamo di restituire la bocca a una condizione di benessere. Vogliamo far passare il paziente da uno stato di malattia a uno stato di salute, anche psicologico».

Questo si traduce in un approccio orientato al recupero, non alla “bonifica totale”: «La politica delle estrazioni non è quella che abbiamo scelto» spiega. «Cerchiamo di recuperare tutto quello che è possibile recuperare, perché la bocca è un luogo di identità. Una persona già vive una mutilazione, non possiamo aggiungerne un’altra». Il lavoro è reso possibile da una squadra coesa: «Mi avvalgo di colleghi competenti e di uno staff infermieristico e amministrativo qualificato. Questo permette che la nostra esperienza vada avanti in maniera serena», aggiunge Lombardo.

Ma il feedback più forte arriva dai pazienti: «Capita che qualcuno dica: “Per la prima volta oggi ho iniziato a masticare con i miei denti”. Questa è la gratifica più grande: ridare sorriso e fiducia».

Una famiglia prima ancora che un ambulatorio
Tra le stanze dell’ambulatorio si respira un clima umano unico, dove le relazioni sono parte integrante del percorso di cura. «Questa è diventata una grande famiglia», racconta Elisabetta Nesci, assistente alla poltrona. «I pazienti si rivolgono a noi con molta umiltà e con una gioia enorme. Ti abbracciano, ti ringraziano mille volte, ti portano persino la cena. È un’esperienza che arricchisce umanamente». Maria Grazia Ceci, che cura la segreteria, aggiunge: «Non mi sarei mai aspettata di trovare persone che lavorano con tanto amore verso gli altri. È commovente, davvero commovente».

Uno sguardo al futuro
L’ambulatorio “Santa Margherita” – l’ultima opera segno della Caritas diocesana tifernate, in ordine di tempo – è oggi un presidio sanitario e sociale prezioso, capace di restituire dignità a chi per anni ha vissuto nel dolore o nella vergogna di non potersi curare. «Forse abbiamo imboccato la strada giusta», dice Zucchini. «L’importante è portare avanti questo progetto con dignità, cura e attenzione verso i più fragili». Le richieste aumentano, la rete si allarga, la comunità risponde. E ogni sorriso ritrovato non è solo il risultato di una cura, ma il segno di una rinascita possibile.

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Borse di studio Cestini-Polenzani: domande fino al 30 novembre 2025

Fino a domenica 30 novembre 2025 gli studenti tifernati delle scuole superiori più meritevoli che si sono diplomati al termine dell’anno scolastico 2024-2025 potranno concorrere all’assegnazione delle 10 borse di studio da 1.000 euro ciascuna intitolate dal Comune di Città di Castello alla memoria di Rossella Cestini e Sergio Polenzani. L’avviso pubblico emesso dall’ente è riservato a tutti i giovani residenti a Città di Castello con un ISEE uguale o inferiore a 30.000 euro che abbiano concluso nell’anno scolastico 2024 – 2025 il secondo ciclo di istruzione presso le scuole secondarie di secondo grado statali o paritarie di durata dichiaratamente quinquennale, non abbiano ripetuto la classe frequentata e abbiano ottenuto una media dei voti conseguiti nei due precedenti anni scolastici (4a e 5a classe) non inferiore a 8,50/10. Le istanze potranno essere presentate esclusivamente online da uno dei genitori, da chi rappresenta legalmente il minore o dallo studente stesso, se maggiorenne, compilando il modulo disponibile al link https://trasparenza.comune.cittadicastello.pg.it/archivio16_procedimenti_0_56418_25_1.html, dove potranno essere reperite anche tutte le informazioni necessarie per partecipare. Per chiarimenti è possibile rivolgersi all’Ufficio Scuola del Comune, tramite i numeri di telefono 075.8529381-207-262 o l’indirizzo di posta elettronica scuola@comune.cittadicastello.pg.it.

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