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ErmGroup Altotevere reattiva e trasformata grazie ai cambi operati nella formazione: recupera dallo 0-2 al 2-2 e lotta fino in fondo, anche se la Gabbiano FarmaMed Mantova porta via i due punti dal palasport di San Giustino

ERMGROUP ALTOTEVERE – GABBIANO FARMAMED MANTOVA 2-3

(18-25, 16-25, 25-22, 25-19, 12-15)

ERMGROUP ALTOTEVERE: Troiani 1, Biffi 2, Marzolla 7, Galiano 6, Battaglia 19, Cioffi (L2), Skuodis 8, Stoppelli 7, Pochini (L1) ricez. 87%, Cappelletti 5, Carpita 9, Quarta 6. Non entrati: Fleming, Cipriani. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.

GABBIANO FARMAMED MANTOVA: Parolari 6, Baldazzi 22, Tauletta 8, Scaltriti 3, Marini (L1) ricez. 70%, Pinali 18, Ferrari 16, Depalma 9, Gola 1, Catellani. Non entrati: Miselli, Zanini, Massafeli Iasi, Montarulo (L2). All. Simone Serafini e Cristian Lorenzi.

Arbitri: Claudia Angelucci di Pisa e Giulio Bolici di Montepulciano. 

ALTOTEVERE: battute sbagliate 14, ace 2, muri 9, ricezione 69% (perfetta 33%), attacco 41%, errori 24.

MANTOVA: battute sbagliate 16, ace 2, muri 14, ricezione 63% (perfetta 28%), attacco 42%, errori 28.

Durata set: 25’, 27’, 31’, 30’ e 21’, per un totale di 2 ore e 14’.

SAN GIUSTINO – Un punto alla fine guadagnato, quello della ErmGroup Altotevere, battuta al tie-break da una Gabbiano FarmaMed Mantova che sul 2-0 in suo favore aveva in mano il pieno controllo della situazione. Ma il tecnico Marco Bartolini ha avuto il coraggio di cambiare metà squadra, inserendo Stoppelli, Carpita e soprattutto Battaglia, che con i suoi 19 punti è stato la piacevole rivelazione al palasport di San Giustino, nella sfida valevole per la quarta giornata del campionato di Serie A3 Credem Banca, girone Bianco. A quel punto, la ErmGroup è letteralmente rinata e ha cominciato a mettere alle corde gli avversari, esaltandosi in ricezione e in difesa; per i virgiliani, il compito si è complicato dopo l’uscita di Scaltriti e con il calo di Baldazzi, ma coach Serafini ha potuto contare nei momenti difficili sul palleggiatore Depalma, sullo schiacciatore Pinali, sul giovane quanto ottimo libero Marini e sul centrale Ferrari, che a livello di rendimento è stato il più costante della squadra. Da sottolineare, fra i padroni di casa, la nuova e importante reazione caratteriale, che ha fornito un’altra significativa indicazione: la ErmGroup può contare sulla panchina lunga, o comunque su 10-11 elementi in grado di giocarsi il posto da titolare.

Simone Serafini, tecnico della FarmaMed, schiera la diagonale Depalma-Baldazzi, al centro Ferrari e Tauletta, a lato Pinali e Scaltriti e libero Marini. Bartolini gli oppone Biffi in regia (per il palleggiatore, rientro a tempo pieno), Marzolla opposto, Quarta e Galiano al centro, Cappelletti e Skuodis alla banda e Pochini libero. Si comincia con un 2-0 d’acchito per Mantova (muro su Skuodis), poi inizia la serie dei cambi palla con Baldazzi in cattedra e il primo tempo di Tauletta allunga a +3 (10-7) il divario in favore dei lombardi; Baldazzi piazza il muro su Cappelletti e firma in contrattacco il punto dei 15-11 al cospetto di una ErmGroup assente in fase break, salvo il muro di Quarta su Scaltriti che riavvicina i biancazzurri (in versione bianco e oro) sul 15-17, ma la Gabbiano torna a rialzare il muro su Marzolla e Cappelletti e scappa nel finale, chiudendo sul 25-18 con un tocco di seconda di Depalma. 

Il trend non si inverte nel secondo set: la Gabbiano prende il “volo” fin da subito con un contrattacco di Baldazzi, due muri di fila ai danni di Marzolla e un preciso attacco di Pinali. Arriva sul 9-5, poi Marzolla riavvicina l’Altotevere con l’ace dell’8-10, ma Scaltriti e Baldazzi replicano alla grande, portando Mantova sul 14-8, che diventa 16-10 sull’azione prolungata concretizzata da Ferrari. Depalma sorprende ancora con i suoi palleggi di seconda e Baldazzi continua a pungere. Quando oramai anche la seconda frazione è compromessa, Bartolini opera le scelte che gli daranno ragione: Carpita rileva Cappelletti, che oltretutto in battuta non punge come sa fare; di lì a poco, Stoppelli prende il posto di Galiano al centro e Battaglia avvicenda un Marzolla in calo. È una battuta fuori di Quarta a consegnare il 2-0 alla FarmaMed con parziale di 25-16.

La ErmGroup comincia a dare… Battaglia: l’opposto siciliano firma subito il primo punto con la maglia del Volley Altotevere e dà il via a una strepitosa serie; quando Carpita spedisce fuori il diagonale (3-5), la sensazione è che il copione sia scritto, non fosse per il muro di Galiano sulla pipe di Scaltriti (6-6) e sul contrattacco out di Baldazzi, che consegna alla formazione locale la prima situazione di vantaggio (8-7) del match. Battaglia colpisce puntuale e l’Altotevere opera il break (11-9, poi 12-10), Pinali va a segno dalla seconda linea e sul 13-12 viene richiamato Galiano per Stoppelli, che si presenta con il muro vincente su Scaltriti, al quale ne segue un altro su Pinali. Siamo sul 16-13, Pinali riavvicina i suoi fino a quota 15 e allora Battaglia riallunga, con una nuova pipe di Carpita che porta il punteggio sul 20-16. La ErmGroup è ora una squadra trasformata, anche se l’ace di Pinali e il 20-19 costringono Bartolini al time-out: un primo tempo di Quarta, l’ace di Troiani e il colpo finale di Battaglia riaprono il match sul 25-22 per la ErmGroup.

Il set vinto galvanizza i sangiustinesi, che partono d’acchito con un 3-0 nella quarta frazione. Battaglia c’è sempre, anche se sul più bello subisce il muro del 5-5; altro piccolo strappo dell’Altotevere (8-5 sul tocco risolutore di Carpita a spese del muro avversario) e nuova rimonta con stavolta una striscia positiva di 5-0 che ribalta la situazione sul 10-8 per Mantova: Pinali è bravo a muro, Ferrari non sbaglia una veloce, ma ci sono Battaglia e Stoppelli a far capire che adesso suona un’altra musica in casa umbra. L’equilibrio dura fino al 15 pari per un fallo in attacco di Battaglia e il muro su Gola, che ha sostituito uno Scaltriti definitivamente fuori a causa di un problema fisico, orienta l’ago della bilancia dalla parte della ErmGroup, che piazza un contrattacco con la veloce di Stoppelli e si vede riconosciuta la ragione per due volte dal video-check sul diagonale fuori bersaglio di Pinali (22-17), pizzicato di lì a poco anche dal muro. Al resto provvede un Battaglia incontenibile e il 25-19 di chiusura rinvia il verdetto al quinto set.

Bartolini non modifica il 6+1 che sta funzionando, mentre Serafini preferisce Parolari a Gola. Il muro del 2-0 su Skuodis è un’ottima partenza per la Gabbiano, che tuttavia si arrende allo scatenato Battaglia; una conclusione sbagliata di Parolari porta l’Altotevere sul 5-3, lo stesso Parolari rimedia (5-5) e il palleggio del 7-7 di Depalma alimenta qualche protesta per una palla ritenuta accompagnata. Lo slash lungo di Stoppelli permette a Mantova di andare al cambio campo con il +1 (8-7), che diventa +2 sulla schiacciata a rete ancora di Stoppelli. Si risveglia Baldazzi, dopo una parentesi in tono minore e quando Carpita viene murato – siamo sul 7-11 – l’esito appare compromesso: Stoppelli a muro e Battaglia da posto 2 riportano sotto la ErmGroup fino all’11-12; il sogno della vittoria è spezzato da Pinali con due punti consecutivi (il secondo direttamente in battuta) e la schiacciata conclusiva del 15-12 è quella di Parolari. Esulta la Gabbiano FarmaMed Mantova per il primo successo esterno; la ErmGroup Altotevere compie un piccolo passo in avanti, con il pensiero ora rivolto alla trasferta di Cagliari. 

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A Cronache dal Palazzo Sara Marzà

Torna Cronache dal Palazzo. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il vice sindaco di San Giustino e assessore a bilancio, ambiente e transizione ecologica Sara Marzà

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Elezioni regionali 2024: tutti i cambi di seggio per il voto di domenica 17 e lunedì 18 novembre

Anche in occasione della convocazione alle urne per il rinnovo del presidente della giunta regionale e dell’assemblea legislativa dell’Umbria in programma domenica 17 e lunedì 18 novembre, gli elettori del seggio della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri voteranno alla scuola secondaria di primo grado Giovanni Pascoli. Come già avvenuto per la consultazione per il parlamento europeo dello scorso giugno, i lavori in corso per la demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico nel quartiere La Tina comporteranno il trasferimento per le operazioni di voto di tutti i circa 3.500 iscritti nelle sei sezioni elettorali dell’istituto: 4 – 7 – 8 – 25 – 34 – 41.

Cambieranno sede anche gli elettori della sezione 39 della scuola primaria di Badia Petroia e della sezione 44 dell’ex scuola materna – Pro Loco di Lugnano, che potranno partecipare al voto recandosi alla scuola secondaria di secondo grado di Trestina. E’ quanto ha stabilito la prima Sottocommissione elettorale circondariale, che ha provveduto alle modifiche prendendo atto della temporanea impossibilità di utilizzo di alcuni plessi. Gli elettori interessati potranno verificare sulla propria tessera elettorale l’iscrizione nelle sezioni coinvolte dal provvedimento ed esercitare il diritto di voto nella sede assegnata. A questo proposito, l’Ufficio Elettorale invita tutti gli aventi diritto a controllare di disporre della tessera elettorale e a verificare che ci siano spazi liberi per la timbratura. Allo scopo di emettere eventuali duplicati in caso di smarrimento, danneggiamento o completamento delle caselle disponibili della tessera, da lunedì 11 a lunedì 18 novembre il servizio comunale situato in via XI Settembre 41 osserverà un orario di apertura straordinario.

Il personale sarà a disposizione degli utenti tutte le mattine dalle ore 8,30 alle 13,00 e il lunedì e giovedì pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 17,30. Il servizio osserverà, poi, un orario continuato nelle giornate di venerdì 15 novembre (8,30-18,00), sabato 16 novembre (9,00-18,00), domenica 17 novembre (7,00-23,00) e lunedì 18 novembre (7,00-15,00). Nonostante la disponibilità dell’ufficio per tutta la durata delle operazioni elettorali, l’amministrazione invita i cittadini che debbano rinnovare la propria tessera o non ne siano in possesso a presentarsi con anticipo, considerando anche che dal 15 al 17 novembre l’accessibilità all’area di San Giacomo sarà limitata per lo svolgimento delle Fiere di San Florido. I duplicati verranno consegnati solo previa esibizione di un documento di identità valido e potranno essere ritirati anche per i propri familiari.

Per informazioni e chiarimenti è possibile rivolgersi al Servizio Elettorale del Comune (telefono 075.8529242 e 075.8529397, fax 075.8552306, e-mail elettorale@comune.cittadicastello.pg.it).

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Il club Inner Wheel di Sansepolcro riceve la visita della Governatrice del distretto 209 Chiara Buccini

Martedì 5 Novembre, il club ha ricevuto nella sede istituzionale del Borgo Palace Hotel la visita annuale della Governatrice in carica del distretto 209 Chiara Buccini.
Nel pomeriggio la Governatrice ha presieduto l’Assemblea del club ricordando e sottolineando i principi fondanti di Inner Wheel e di quanto sia importante la coscienza da parte delle socie di appartenere ad un’associazione di servizio per la comunità e come sia fondamentale l’apporto dei singoli club alla vita dell’associazione.
Il club deve ritornare « al centro » e le socie tutte devono asserne parte attiva ; non è importante la quantità dei service ma la qualità e il senso di appartenenza.

La presidente Annalisa Di Renzo, nel ringraziare la Governatrice per la sua gradita presenza, ne ha pienamente condiviso la visione con queste parole : « la venuta della Governatrice è un momento di incontro e di confronto , è uno spazio di apertura e nuove possibilità con lo sguardo rivolto al futuro, lavorando nel presente ; il cambiamento è necessario e noi ci impegnamo per contribuire affinché avvenga ».
In questa ottica il club di Sansepolcro si sta muovendo sviluppando progetti che coinvolgano i giovani ma senza dimenticare i più fragili e bisognosi di sostegno, le persone anziane e i disabili.

L’incontro, si è concluso con la cena conviviale delle socie aprendo la quale la nostra presidente Annalisa Di Renzo, illustrando brevemente i progetti del club, ha ringraziato tutti i presenti tra cui le amiche del club di Città di Castello (la presidente Luisa Felici Faloci e la segretaria M.Cristina Fabbri Goracci) e, in rappresentanza del sindaco, l’assessore prof Mario Menichella.
Non è mancato il momento di leggerezza con la piccola lotteria il cui ricavato andrà alla realizzazione del service proposto dal distretto 209 a favore del Centro Unità Spinale del San Raffaele.

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“Francesco e Burri. Una povertà regale”: una Basilica gremita di gente e tanti applausi per il convegno che parla del Santo d’Assisi e dell’artista tifernate

La Basilica Cattedrale di Città di Castello, che ospita in questi giorni il gigantesco Sacco – Scenografia per l’Avventura di un povero cristiano – Atto I di Alberto Burri, questa mattina (9 novembre 2024) era gremita di gente intervenuta al primo dei due grandi appuntamenti in programma in questo fine settimana per le celebrazioni degli 800 anni delle Stimmate di San Francesco d’Assisi: il convegno dal titolo “Francesco e Burri. Una povertà regale”.

Il convegno ha visto protagonisti in importanti interventi sul tema: mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo della diocesi di Città di Castello, mons. Nazzareno Marconi, presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, Bruno Corà, presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, il Maestro Stefano Ragni, critico musicale e fra Giuseppe Magrino, maestro emerito della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco in Assisi, autore dell’Oratorio “La Stimmate”, coordinati da Claudio Tomassucci, presidente della Schola cantorum “Anton Maria Abbatini”.

“Lo spazio sacro della Cattedrale tifernate accoglie questo prezioso incontro che favorisce il confronto tra diversi linguaggio della cultura e le risonanze profonde che ogni anno animo è capace di ospitare davanti allo splendore della umana povertà”: con queste parole mons. Paolucci Bedini ha aperto il convegno, ricordando “la vicenda umana e spirituale di Francesco d’ Assisi, di cui i nostri territori sono stati testimoni oculari, grazie agli anniversari che si stanno celebrando, rappresenta una grande occasione, anche per l’arte, per scoprire quanto di quelle narrazioni ha ispirato lo sguardo e l’opera degli autori dei secoli seguenti. Così è anche di questo evento congiunto, che vede una originale e coraggiosa collaborazione tra la Fondazione Burri e la Diocesi di Città di Castello, nel tentativo di fare dialogare la musica e il canto con la pittura e l’arte dei materiali”.

“Nell’opera pittorica del Maestro Alberto Burri i cosiddetti “Sacchi” (1949-1950), realizzati con veri e propri resti di sacchi di juta consunti dall’uso , occupano un significativo periodo degli anni iniziali del suo lavoro, coincidenti con la ricostruzione del nostro Paese e della sua rinascita dopo la catastrofe della Seconda Guerra Mondiale. – ha detto il presidente della Fondazione Burri , Bruno Corà – Burri ha adoperato, dunque, per creare una nuova pittura, un materiale di scarto, quello dei sacchi dismessi, rammendati con toppe e segnati da un ‘vissuto’ di lavoro e di trasporti di derrate, ‘povere’ anche esse. Il miracolo compiuto da Burri è stato quello di trasformare quelle misere pezze in opere d’arte , infondendo loro una qualità di elaborazione estetica attraverso la creazione di forme reali, dotate del loro colore materiale, fino ad ottenere una immagine pittorica inedita e sorprendente, un cero prodigio di equilibrio spaziale capace di stupire la nostra percezione, il nostro sentimento, il nostro pensiero. Ciò che rende possibile avvicinare Burri a Francesco, il ‘Santo poverello di Assisi’,- ha continuato Corà – è l’aver abbracciato un emblema di ‘povertà’, veicolo di semplicità e autenticità d’esperienza per una elevazione spirituale. Francesco abbandona abiti e vita sfarzosa di una sua originaria condizione di giovane uomo per abbracciare la povertà e la vita di rinuncia, di preghiera e di edificazione spirituale. Anche Burri sceglie di fare una vita di sacrificio e di dedizione all’arte attraverso un duro tirocinio, amare incomprensioni della sua opera, ma di totale fede in essa”.

“È stato osservato che i ‘Sacchi’ di Burri hanno aspetti che in parte si riscontrano nell’abito poverissimo indossato durante la sua Santa vita da Francesco, tutt’ora conservato presso la Basilica francescana di Assisi, inducendo l’ipotesi che Burri si sia ispirato ad esso. In realtà – ha spiegato Corà – si può più efficacemente osservare che quegli elementi di condiviso interesse per quel materiale ‘povero’ del sacco, sia da parte di Francesco sia di Burri, riguardano una inclinazione alla povertà quale virtù di semplicità che ben si addice a chi voglia ‘ripartire da zero’ in una volontà di radicalizzazione esistenziale tipica di chi intenda effettuare un profondo cambiamento di se stesso nel tracciare una storia nuova e diversa. Di quella ‘povertà’, che per essere stata scelta e non solo ‘subita’, si trasforma in ‘regale’ di spirito, credo si possa trovare traccia frequente nel costume etico ed estetico della cultura italiana ed europea. Oltre a Francesco, altre figure dedicatesi alla vita di rinuncia, di preghiera e di santità costellano il firmamento della cultura religiosa umbra e italiana; prima di Burri altri poeti, scrittori, pittori – come Giotto o il Maestro delle Vele – hanno esaltato nei dipinti la ‘povertà’. Ad Assisi oltre agli affreschi giotteschi si può ammirare quell’ Allegoria della povertà (Secolo XIV) del Maestro delle Vele che fa il paio con la grande decorazione di Hans Hombein il Giovane (1497-1543) Il trionfo della povertà, dipinto per i mercanti dello Steelyard. Ma dopo di loro, restando nella pittura e belle arti visive, Caravaggio, Segantini, Medardo Rosso, Pellizza da Volpedo e poi nel cinema, contemporanei a Burri, come Rossellini, De Sica, De Santis, rispettivamente in film come Accattone, documentano di una povertà vissuta in modo epico e poetico. In queste settimane, in Francia, una serie di importanti eventi espositivi e culturali celebrano un ultimo capitolo ammirevole dell’arte italiana influenzata da Burri, e comunque riconosciuta come erede della sua lezione, all’insegna della povertà. Con un rinnovamento del linguaggio, la cosiddetta “Arte povera” italiana annovera artisti di Roma, Torino, Bologna le cui opere occupano insieme a quelle di Burri i Musei di tutto il mondo”.

Perché Burri in Cattedrale? A questa domanda ha risposto mons. Nazzareno Marconi partendo dal legame tra Città di Castello e il Poverello d’Assisi. “La nostra Città è il primo centro significativo che si attraversa nel percorso fra la Verna ed Assisi. La Verna e le stimmate sono un tutt’uno. Se dunque Francesco stigmatizzato e Città di Castello sono un binomio bene giustificato, appare più difficile gettare un ponte fra Francesco e l’opera di Burri. Un primo chiaro aggancio è costituito da questa specifica opera oggi esposta, realizzata da Maestro come uno dei fondali teatrali per la realizzazione drammaturgica dell’opera di Ignazio Silone ‘L’avventura di un povero cristiano’. Da quella riduzione teatrale del 1969 a San Miniato Burri fu particolarmente coinvolto, tanto che realizzò non solo tre fondi che ne costituiscono la scenografia, ma anche i costumi, innovativi ed impattanti nei materiali e nei colori. D’altra parte, l’arte di Burri si sarebbe di nuovo incontrata e scontrata con la figura ingombrante del Poverello di Assisi nel 1975 quando una storica mostra del Maestro tifernate venne realizzata proprio dentro le sale del Sacro Convento del Assisi”.

Nell’Avventura di un povero cristiano, Silone racconta la parabola umana e spirituale di papà Celestino V, “Colui che fece per viltade il gran rifiuto” (Inferno, III canto) secondo Dante. “Silone – ha spiegato mons. Marconi – ne riscatta l’immagine di uomo tutt’altro che vile, definendolo un eremita coraggioso, ‘un cristiano davvero povero’ della fine del 1200, profondamente trapassato, oserei dire ferito, stigmatizzato, da un desiderio di santità e di povertà che proprio San Francesco all’inizio di quel secolo aveva acceso nella Chiesa del tempo. Questi temi di lacerazione furono di fatto i temi che Burri visse nel periodo di prigionia durante la guerra nel campo di Hereford, in Texas. Già altre volte, parlando del Maestro ho avuto modo di sottolineare quanto il suo intervento artistico sui materiali fosse legato alla sua esperienza tragica.

Guerra che visse dalla particolare angolazione dell’ospedale da campo. Burri, giovane medico militare, visse la guerra soprattutto nell’immagine delle tremende lacerazioni che dilaniavano i corpi umani e che egli si sforzava di curare sommariamente. I suoi interventi sui sacchi – ha continuato mons. Marconi – evidenti anche in quest’opera che viene esposta in Duomo, ricordano queste ferite e i punti di sommaria sutura chirurgica che potevano essere effettuati in un ospedale da campo. Gli strappi nei Sacchi, le bruciature nelle Plastiche così evocatrici delle ustioni da scoppio, le varie forme di taglio di una materia che evoca il biancone delle ossa nei Cretti: tutto richiama l’esperienza primigenia in cui Burri, buttato nella tragedia dell’esistenza umana come storia di violenza, ma anche di misericordia e di cura, rimase profondamente segnato. L’arte di Burri non è luminosa se chi la guarda non si lascia ferire a sua volta, se si ferma solo alla superficie, se non lascia che il mistero del vivere ci trapassi e trafigga. Burri racconta una storia di materiali poveri, feriti, lacerati dall’interno, perché possa uscire una ricchezza di vita che deborda”.

Domani, domenica 10 novembre alle ore 17 la Basilica Cattedrale ospiterà il Concerto in onore dei Santi Patroni Florido e Amanzio, “Le Stimmate”, oratorio per soli, coro e orchestra composto, nel 1997, da fra Giuseppe Magrino Ofm Conv ed eseguito, per la prima volta, dalla Schola cantorum “Anton Maria Abbatini” e dalla Oida – Orchestra instabile di Arezzo. L’opera si presenta come una composizione unitaria che scorre fluida in un profondo e continuo dialogo interiore di Francesco, che sul monte della Verna, in profonda meditazione, chiede a Dio di provare le stesse sofferenze di Cristo Crocifisso. Dirigerà il Maestro Alessandro Bianconi, direttore dalla Schola cantorum “Anton Maria Abbatini”.

Ricordiamo che il Sacco di Burri sarà visibile nella Basilica Cattedrale di Città di Castello fino a domenica 10 novembre, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.

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Sansepolcro. Arrestato con oltre 500 grammi di cocaina

Un 25enne di origine albanese, senza fissa dimora, che stava transitando a piedi con fare sospetto, in agro del comune di Sansepolcro, è stato fermato dai militari dell’Arma biturgense che lo trovano in possesso di 558 grammi di cocaina e la somma in contanti di 100,00 (cento) euro.

In relazione alle condizioni di tempo e luogo, l’atteggiamento del giovane ha destato subito sospetto neicarabinieri, come se stesse aspettando qualcuno. Al controllo l’uomo ha reagito in maniera nervosa, facendo scattare la perquisizione che ha permesso il rinvenimento e sequestro dello stupefacente, verosimilmente destinato ad alimentare il mercato di spaccio della Valtiberina toscana ed umbra.

Nella circostanza l’arrestato, trattenuto presso le camere di sicurezza dei carabinieri della Compagnia CC di Sansepolcro (AR), come disposto dall’Autorità Giudiziaria inquirente,nella mattina di oggi sarà sottoposto a rito direttissimo presso il Tribunale Aretino.

Ciò si comunica nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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Regionali, Schlein e Bonaccini in tour nella Fascia appenninica. Pd: “Sfida decisiva”

La segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein e il presidente del Pd, l’eurodeputato Stefano Bonaccini, domani saranno in Umbria. La mattinata di Schlein e Bonaccini partirà domattina alle 10 da piazza Martiri a Gualdo Tadino. Ci si sposterà alle 12 a Gubbio, in piazza Giordano Bruno. Si proseguirà a Fossato di Vico alle 15.30, presso il Teatro Comunale. La giornata si concluderà alle 17.30 a Città di Castello in piazza Garigliano. 

“Il momento per l’Umbria è cruciale – spiegano dal Partito democratico – e la sfida di domenica 17 e lunedì 18 novembre sarà decisiva per costruire un’Umbria capace di misurarsi con le sfide del futuro, ma soprattutto in grado di non lasciare indietro nessuno. La presenza e la vicinanza di Schlein e Bonaccini, ma anche di tutti i leader nazionali che stanno portando il loro sostegno alla nostra campagna, rende l’idea di una comunità forte e coesa, pronta a dare le risposte che le umbre e gli umbri aspettano”.

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Il cielo stellato dell’altotevere, la straordinaria immagine catturata dal telescopio di Francesco Radici, pubblicata sul sito della NASA premiata come APOD (Astronomy Picture of the Day)

Il cielo “stellato” dell’altotevere sul tetto del mondo. Come la firma di un artista su un quadro, la straordinaria immagine catturata dal telescopio di Francesco Radici, 43 anni, tifernate, bancario con la passione per l’astrofotografia, sta facendo il giro del mondo. Da ieri, infatti, è stata pubblicata sul sito della NASA, premiata come APOD (Astronomy Picture of the Day), foto astronomica del giorno, il riconoscimento più prestigioso, a livello internazionale, nel campo dell’astrofotografia.

https://apod.nasa.gov/apod/astropix.html . La foto premiata, che ritrae la nebulosa oscura Ldn 1355, detta Helping Hand Nebula, nella costellazione di Cassiopea, distante circa 3.000 anni luce da noi, è frutto di 20 ore di riprese effettuate durante le notti del 31 ottobre e 1 novembre scorso, dalle campagne altotiberine, nei dintorni di Pietralunga, in cerca di un cielo sufficientemente buio (sempre più raro da trovare, per colpa del crescente inquinamento luminoso dovuto all’eccesso di illuminazione pubblica e privata), che ha permesso di riprendere questo soggetto, particolarmente ostico data la sua tenue luminosità. “La soddisfazione è stata tanta – precisa con emozione e orgoglio, Francesco Radici, sposato, con 2 figli di 12 e 9 anni – si tratta infatti del coronamento di un percorso complesso e non privo di difficoltà, cominciato 5 anni fa, quando mi sono appassionato a questa particolare branca della fotografia, ed ho comprato la mia prima attrezzatura dedicata.

La fotografia astronomica, sebbene resa più accessibile di un tempo dalle tecnologie digitali, necessita di una preparazione accurata che parte dalla scelta del soggetto, dell’inquadratura, dalla predisposizione e ottimizzazione dell’attrezzatura, prosegue con le riprese vere e proprie che possono protrarsi per diverse notti all’aperto, come in questo caso, passate spesso in auto a ripararsi dal freddo e dall’umidità invernale, e termina con l’elaborazione finale con software specifici che permettono di “staccare” il soggetto ripreso dal fondo cielo, evidenziarne i contrasti e i colori e renderlo in maniera esteticamente accurata e piacevole. Inutile dire – prosegue Radici – che tutte le fasi comportano studio, dedizione e sacrificio se si vogliono raggiungere risultati degni di nota, e oltre alle soddisfazioni, non mancano cocenti delusioni quando le cose non vanno come previsto per problemi tecnici o di meteo avverso, ad esempio.

Ma quasi sempre la soddisfazione nel vedere il risultato dei propri sacrifici, fa dimenticare tutta la fatica e le arrabbiature.” Ancora stenta a crederci tanta è la soddisfazione per questo risultato davvero straordinario che grazie al sito ufficiale della Nasa da ieri tutto il mondo può vedere: essere li con una foto, una immagine è, con le dovute proporzioni per un giornpo, come vincere il premio Nobel per chi si avvicina a questa attività anche per hobby e curiosità. Così è stato per Radici che tiene a ringraziare la moglie Teresa e la sua infinita pazienza: Il suo supporto e il suo incoraggiamento sono stati fondamentali per questo percorso. Oltre agli amici che, di tanto in tanto ha coinvolto nelle scorribande notturne. In particolare Alessandro Bucci, che condivide questa passione che li ha fatti conoscere.

“Se vi capita di incrociare due pazzi, in giro di notte per le campagne- sentenzia Radici – al lume delle nostre torce rosse, non vi preoccupate, siamo noi”. La sua passione per l’astronomia è piuttosto recente, anche se il cielo lo ha sempre attirato: “non avevo mai avuto modo di approfondire, aldilà di qualche serata estiva a guardare le “stelle cadenti” o a osservare la luna col binocolo di mio nonno, regalo che conservo ancora gelosamente.” “Qualcosa come 7-8 anni fa, lo ripresi in mano per osservare la luna in occasione di un’eclissi parziale e la visione mi stregò a tal punto che decisi di comprarne uno più grande per osservare anche i campi stellati che vedevo così ricchi di stelle invisibili a occhio nudo. Subito dopo da quello sono passato al primo telescopio manuale e poi è stato un crescendo inarrestabile, da allora. Ma all’astrofotografia mi sono avvicinato solo 5 anni fa quando, incuriosito dalle foto che facevano altri appassionati che vedevo in rete, coi loro setup complicatissimi pieni di cavi, batterie e monitor…

Così, senza tante pretese, ho provato ad utilizzare una normale reflex sul telescopio che usavo fino ad allora solo per osservazione. Ma quando vado a scattare mi porto sempre dietro il binocolo del nonno per perdermi tra le stelle mentre l’attrezzatura automatizzata riprende durante la notte. Ho avuto poi la fortuna di conoscere molti altri appassionati, grazie alla rete, sparsi in tutta Italia e con lo studio, il confronto e i consigli, le foto hanno iniziato via via a migliorare fino a raggiungere un buon livello e oltre a ricevere consigli, ora riesco anche a darne a chi si avvicina a questo bellissimo mondo.” “Oltre alle uscite in campagna, dove grazie al cielo scuro riesco a riprendere soggetti più difficili, cerco di riprendere anche da casa, su soggetti più “semplici” e con filtri specifici che permettono, con qualche compromesso, di attenuare gli effetti deleteri dell’inquinamento luminoso. Problema che non affligge solo noi astrofili, ma i cui effetti negativi per la salute umana, animale e ambientale, sono stati ampiamente dimostrati ma in egual misura vengono ignorati dall’opinione pubblica, purtroppo. E sì che basterebbe spegnere qualche lampione superfluo per ottenere immediati risultati, volendolo fare.”

Ed ora dopo questo “scoop” fotografico quali progetti o altri obiettivi da centrare? “Alla fine – conclude Francesco Radici – quello che mi spinge, è l’amore per il cielo e le bellezze dell’universo che questa disciplina mi permette di osservare e magari svelare a chi non ci si è mai avvicinato. E il piacere impagabile di passare le notti estive all’aperto nella natura sotto il cielo. L’inverno un po’ meno.” Appresa la notizia del riconoscimento ufficiale della NASA, il sindaco di Citta’ di Castello ha formulato le più sentite congratulazioni a Radici, grazie al quale “la citta’, il suo splendido territorio ed il magnifico cielo stellato stanno facendo il giro del mondo. Un evento straordinario”.

la foto premiata è disponibile al link drive sotto:

https://drive.google.com/file/d/1zNNGyzho2rFGHa_xkeuhOP5Qy1lcb1J2/view?usp=drive_linkhttps://drive.google.com/file/d/1zNNGyzho2rFGHa_xkeuhOP5Qy1lcb1J2/view?usp=drive_link

https://apod.nasa.gov/apod/astropix.html

Ldn 1355 The Helping Hand Nebula

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Calcio serie D: Trestina, domani a san Donato Tavernelle con l’obbiettivo di fare punti

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lIl pari di Grosseto, il netto successo contro la Fezzanese, gli zero gol subìti in campionato nelle ultime due, la sconfitta di misura nella gara di coppa a Follonica dopo una bella prestazione: sono tutti elementi, questi, che lasciano ottimisti in vista della gara di domani (ore 14,30) in casa del San Donato Tavarnelle, con il Trestina chiamato quindi a un’altra prestazione di spessore per uscire indenne da questa delicata trasferta. Il valore dell’avversario non corrisponde all’attuale classifica, questo mister Simone Calori lo sa bene e l’ha sottolineato nella sua presentazione del match. Peraltro il tecnico bianconero per l’occasione recupera Lisi e gli infortunati Nouri e Mencagli, pertanto – tranne che Dottori – tutto l’organico è a disposizione per questo ennesimo scontro diretto nei quartieri bassi della classifica.

Il successo contro la Fezzanese ha comunque lasciato il segno, in senso positivo, in tutto il gruppo che in una settimana senza tregua (mercoledì c’è stata la coppa) si è preparato al meglio per questa sfida contro una squadra che ha qualità importanti, pur sei i trestinesi – tranne che in una circostanza – fino ad ora hanno sempre affrontato ad armi pari tutti gli avversari. Ci vorrà ancora una prestazione importante, dunque, con Calori che – come ha evidenziato domenica scorsa al termine della sfida vinta 3-0 – punta molto sul gruppo per un altro appuntamento da non fallire per non veder compromesso quanto di buono fatto nelle ultime settimane.

Arbitro di domani è Daniele Dell’Oro di Sondrio.

Come di consueto la diretta della gara è garantita nei nostri canali social.

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Pala Staccini e palestra “Mavarelli-Pascoli”: gli spogliatoi e i bagni saranno rimessi a nuovo

L’Amministrazione comunale di Umbertide continua a investire sul futuro della comunità, mettendo al centro la qualità e la sicurezza degli spazi dedicati a giovani, sportivi e studenti. Con l’approvazione del Documento di indirizzo alla progettazione (Dip) e un impegno economico di 100mila euro, infatti, l’Amministrazione ha avviato una serie di interventi di manutenzione straordinaria su alcune delle strutture più utilizzate e amate della città: il Palazzetto dello Sport “Marco Staccini”, la palestra “Mavarelli-Pascoli” e l’annessa Scuola Secondaria di Primo Grado “Mavarelli-Pascoli”.

Questi investimenti mirano ad un futuro più sicuro e sostenibile; con un contributo di 70mila euro destinato alle strutture sportive e di 30mila euro per la scuola, il Comune si impegna a offrire ai giovani di Umbertide ambienti ancora più sicuri, igienici e funzionali. Questi interventi, resi possibili grazie a risorse provenienti da un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, sono un segnale concreto della volontà di garantire benessere e qualità della vita per le nuove generazioni.

Il palazzetto “Marco Staccini” e la palestra comunale “Mavarelli-Pascoli” sono luoghi fondamentali per la crescita dei giovani sportivi della città, e accolgono ogni giorno atleti e studenti. Gli interventi in corso mirano a rinnovare e migliorare le condizioni igienico-sanitarie e l’accessibilità di questi spazi. 

Presso la palestra “Mavarelli-Pascoli” si procederà con la riqualificazione degli spogliatoi, delle docce e dei servizi igienici, attraverso il rifacimento dei pavimenti, delle tinteggiature e la sostituzione dei sanitari, mentre al palazzetto “Marco Staccini” verranno rinnovati gli spogliatoi e i locali doccia per assicurare sicurezza e comfort agli atleti.

Parallelamente agli interventi sugli impianti sportivi, l’Amministrazione comunale ha dato il via a una manutenzione straordinaria della Scuola Secondaria di Primo Grado “Mavarelli-Pascoli”. Questo progetto, che comprende il rifacimento delle pavimentazioni e il miglioramento dei servizi igienici, è volto a garantire un ambiente scolastico sicuro e igienico per tutti gli studenti. Attraverso una progettazione che rispetta le normative di accessibilità e sicurezza, i lavori saranno realizzati utilizzando materiali certificati e sostenibili.

Questi interventi rappresentano un investimento di lunga durata per Umbertide, pensato per rispondere alle esigenze di chi vive ogni giorno questi spazi. L’Amministrazione comunale conferma così la sua attenzione verso il futuro della città, offrendo strutture all’altezza delle necessità della comunità e dei giovani che ne rappresentano il cuore pulsante.

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ErmGroup Altotevere al palavolley arriva un’altra big del girone, la Gabbiano FarmaMed Mantova

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La ErmGroup Altotevere impegnata al palasport amico contro un’altra big del girone: la Gabbiano FarmaMed Mantova, che torna a San Giustino dopo 33 anni

La Gabbiano Mantova torna a calcare il taraflex del palazzetto dello sport di San Giustino dopo 33 anni esatti: nemmeno a farlo apposta, l’ultima volta era stata proprio il 10 novembre 1991, era la massima serie (A1) e a San Giustino disputava le gare interne la Ingram Città di Castello. Si impose l’allora Gabbiano Virgilio Mantova per 3-1 (precedente non favorevole, quindi), anche se fu l’unica vittoria ottenuta dai lombardi in una stagione che li vide retrocedere assieme ai tifernati. Stavolta, la Gabbiano FarmaMed Mantova – questa la denominazione – se la vede contro la ErmGroup Altotevere (inizio alle ore 16 di domenica 10 novembre) e scende in vallata ricca di ambizioni: l’organico è stato allestito per primeggiare – come lo scorso anno – nel girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca, anche se fra le due vittorie casalinghe fin qui ottenute e per 3-0, contro Diavoli Rosa Brugherio e The Begin Volley Ancona, si è frapposto il ko esterno (1-3) di Savigliano. La gara di San Giustino è pertanto fondamentale per entrambe: “Diversi i punti di forza dei nostri avversari – ha detto Mirko Monaldi, secondo allenatore della ErmGroup – e uno di questi è il palleggiatore Niccolò Depalma, figlio del grande campione Esteban, che è molto giovane ma con grandi qualità e un passato in SuperLega con il Trentino Volley. Ci sono poi lo schiacciatore Riccardo Scaltriti, il trascinatore che ha portato Mantova nel passato campionato a disputare lo spareggio secco con Macerata per l’accesso alla A2 e l’opposto Alberto Baldazzi, ragazzo interessante e ottimo saltatore; anche il 19enne libero Andrea Marini, proveniente dai Diavoli Rosa Brugherio, è un altro elemento sul quale puntare gli occhi. Attenzione, poi: potrebbe rientrare Raul Parolari, il loro schiacciatore di peso. Insomma, un bel contesto di squadra, allenato da Simone Serafini, che conosco molto bene: sono stato suo avversario come giocatore in più di una circostanza, è una persona di prospettiva e un gran conoscitore della categoria”. Come è trascorsa in casa ErmGroup la settimana post San Donà? “Abbiamo dovuto riordinare le idee: diverse volte ci siamo trovati a parlare di cosa è andato e di cosa non ha funzionato. Sappiamo che il percorso è lungo e sappiamo che dobbiamo raggiungere questa salvezza (che in automatico significa anche play-off) prima possibile, o comunqueall’ultimo che sia, ma rimane pur semprel’obiettivo da raggiungere per avere anche una differente tranquillità di lavoro. Il campionato è complesso: poche squadre e quindi poche partite. Tutto ok per il regista Jacopo Biffi, che già a San Donà di Piave si è rivisto in campo? “Penso proprio di sì: Biffi dovrebbe rientrare a tempo pieno”. Una notizia positiva, ma che non cambia la sostanza di fondo, ossia la difficoltà del match: i tifosi della ErmGroup si attendono perciò una prestazione convincente da parte dei biancazzurri, facendo leva anche sul fattore campo. Circa il 6+1 iniziale, si dovrebbe ricomporre la diagonale Biffi-Marzolla, con Quarta e Galiano al centro, Cappelletti e Carpita a lato e Pochinilibero. Direzione affidata a una coppia mista, con primo arbitro Claudia Angelucci di Rimini e secondo arbitro Giulio Bolici di Montepulciano.

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Cassero: affidati i lavori da 600 mila euro per la realizzazione dell’ascensore e il raddoppio del parcheggio Collesi.

Un ascensore per tutti, che abbatterà le barriere architettoniche per le persone con disabilità e collegherà l’intera area per la sosta sotto il bastione del Cassero a piazza Gabriotti, e 110 posti auto in più con il raddoppio del parcheggio Raniero Collesi. Sono gli interventi ai quali l’amministrazione comunale ha dato semaforo verde con l’affidamento all’impresa Spinelli & Vannocchi di Perugia dei lavori da 600 mila euro che completeranno la trasformazione dell’area del Cassero nella porta di ingresso principale al centro storico di Città di Castello. Finanziate dallo Stato mediante la Regione per 350 mila euro e cofinanziate dal Comune di Città di Castello con un mutuo da 250 mila euro, le opere previste dal progetto saranno consegnate all’azienda presumibilmente entro la fine dell’anno e prenderanno il via all’inizio del 2025, andando a collegarsi a quelle della Variante del Cassero, attualmente in fase di ultimazione.

“L’area del Cassero sarà completamente ridisegnata con un’idea di accessibilità a zero barriere architettoniche e di mobilità sostenibile vicina alle esigenze dei cittadini, di chi abita e lavora nel nostro centro storico e di chi lo visita”, commentano il sindaco e l’assessorato ai Lavori Pubblici, sottolineando come “l’affidamento dei lavori per la realizzazione dell’ascensore e il potenziamento della sosta a ridosso delle mura urbiche segni un cambio di passo straordinario nella fruibilità del cuore della città, dei sui luoghi principali, completando l’attuazione della orogrammazione definita con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e Agenda Urbana per la creazione di una porta di accesso privilegiata alla città monumentale, pienamente accessibile e dotata dei servizi fondamentali per i cittadini e i turisti”. I 600 mila euro del progetto appena appaltato permetteranno di realizzare, in primis, un ascensore che collegherà la nuova area di parcheggio e la viabilità ciclopedonale con il bastione del Cassero. Il necessario completamento del sistema di accesso a piazza Gabriotti, che, finora, con le scale mobili, permetteva di superare il dislivello esistente rispetto all’accesso da viale Nazario Sauro, ma non serviva l’utenza costituita da persone con disabilità in carrozzella, ma anche dalle famiglie con passeggini e carrozzine.

L’ascensore sarà installato nella parte più alta del bastione del Cassero, dove originariamente si trovava la strettoia stradale, e si collegherà ai giardini esattamente all’uscita delle scale mobili. Sarà poi ampliato il parcheggio Raniero Collesi con un nuovo posteggio a nord che aggiungerà 110 posti auto ai 118 esistenti e saranno realizzate aree verdi di connessione con la pista ciclo-pedonale finanziata da Agenda Urbana a ridosso delle mura urbiche. La nuova area per la sosta da oltre 200 posti sarà la prima della città con accesso pedonale al centro storico senza attraversamento di strade a viabilità motorizzata.

L’ultima parte dell’investimento sarà destinata al potenziamento della rete di connessione dei principali musei cittadini, attraverso il collegamento della pista ciclopedonale del Tevere con la collezione Burri degli Ex Seccatoi del Tabacco, che sarà ottenuto con un ideale tappeto rosso dal parco comunale di Rignaldello, e con la Pinacoteca comunale, mediante un percorso tracciato dal parcheggio in via Martin Luther King che passerà per l’area verde intitolata a Sandro Bartoccioni e per via Pomerio San Florido. Sotto le mura urbiche sorgerà, quindi, una piazza urbana senza ostacoli alla mobilità, facilmente raggiungibile attraverso una viabilità più funzionale e collegata ai percorsi ciclopedonali della città, più comoda e accogliente grazie a una maggiore possibilità di parcheggiare, a servizi igienici pubblici e a spazi verdi attrezzati, che diventerà lo snodo di una rete di percorsi accessibile a tutti e concepita per mettere in correlazione il patrimonio naturalistico dell’asta del Tevere e i tesori artistici e culturali della città. “Un percorso di riqualificazione urbana strategico, che proietta la città nel futuro – puntualizzano gli amministratori – ma che non è giunto al traguardo: nelle prossime settimane apriremo infatti una fase di partecipazione per la coprogettazione insieme ai cittadini di una nuova stagione di investimenti con Agenda Urbana, che avrà per fulcro l’area dell’ansa del Tevere e valorizzerà compiutamente tutti gli interventi che realizzeremo al Cassero con una visione moderna di sviluppo delle potenzialità dello spazio urbano a ridosso del centro storico”.

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Elly Schlein e Stefano Bonaccini domenica insieme a Città di Castello

La segretaria Nazionale e il Presidente del Partito Democratico insieme a Città di Castello per l’ultima settimana di campagna elettorale.
A pochi giorni dal voto per le elezioni regionali, Domenica 10 novembre, alle ore 17:30 in Piazza Garigliano a Città di Castello, il Partito Democratico sara’ in piazza con i due leader  a sostegno di Stefania Proietti e dei candidati.

Sarà un momento di confronto aperto, per discutere di sanità, lavoro, ambiente e rilancio dei territori. 

È tempo di cambiare passo e costruire un’Umbria più giusta e solidale.

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Oltre 530 spettatori per “Il fu Mattia Pascal”, anteprima nazionale alla Stagione di prosa e danza del Teatro degli Illuminati di Città di Castello

Oltre 530 gli spettatori che hanno assistito alla prima nazionale dello spettacolo “Il fu Mattia Pascal” di Marco Tullio Giordana con cui si è aperta la Stagione di prosa e danza 2024/2025 del Teatro degli Illuminati di Città di Castello in collaborazione con il TSU. “Sia l’esordio di mercoledì 6 che la replica di giovedì 7 novembre hanno registrato il tutto esaurito: 286 spettatori alla prima e 243 alla replica” dichiara l’amministrazione comunale di Città di Castello, sottolineando come “ripristinare, dopo anni di dismissione, il secondo spettacolo è stata la soluzione per accogliere tutta la domanda che negli ultimi due anni chiedeva di partecipare alla Stagione, superando i limiti di capienza del nostro pur bellissimo teatro, come hanno riconosciuto anche gli attori”. Tra questi, il protagonista, Gepi Gleijeses, nei panni di Mattia Pascal che insieme alla compagnia, nel pomeriggio di giovedì, ha incontrato gli studenti del progetto Videor ut video, per parlare di teatro e del mestiere di attore”. La storia del romanzo di Pirandello è nota: un uomo creduto e poi fintosi morto, quando “risuscita” s’accorge che non può essere riammesso nella società, nella famiglia, perché per la società, per la famiglia egli è morto davvero. In questo allestimento di Gitiesse Artisti Riuniti, Fondazione Teatro della Toscana, United Artist, gli attori in scena sono 16: Marilu’ Prati, Nicola Di Pinto, Roberta Lucca, Giada Lorusso, Valeria Contadino, Ciro Capano, Totò Onnis, Francesco Cordella, Teo Guarini, Davide Montalbano, Francesca Iasi. Una produzione dunque importante per il regista Marco Tullio Giordana de La Meglio gioventù e Sanguepazzo, che negli ultimi anni dal cinema è passato al teatro. Alla prima in platea anche l’attrice umbra Laura Chiatti, che sta lavorando ad una produzione cinematografica di cui regista sarà Gepi Gleijeses. “Il prossimo atteso spettacolo della Stagione sarà “Eretici” di Matthias Martelli, che torna agli Illuminati dopo il successo di Raffaello, il figlio del vento nel 2021, il 30 novembre con replica il 1 dicembre. I posti sono già quasi al completo. In mezzo avremmo tante altre proposte teatrali interessanti a partire da venerdì 15 novembre 20,45 con lo spettacolo di Jacopo Falchi “Odiamo adesso”. Il 21 novembre torna Aldo Cazzullo con Moni Ovadia nel Romanzo della Bibbia, grazie a Poliedro e agli sponsor Molino Faggioli, Giuliano Tartufi, Artegraf e Oleificio Ranieri. Il 24 novembre la compagnia Argento Vivo in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne porterà in scena la commedia noir a sfondo sociale “Gli ultimi saranno gli ultimi”, mentre il 29 novembre sarà la volta delle musiche del maestro Morricone con Studiolab international e il concerto “We love Morricone”. Venerdì 6 dicembre l’atteso ritorno di Michelangelo Pulci a Città di Castello che introdurrà al clima natalizio con “The Christmas Carol”.

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Cassero: affidati i lavori da 600 mila euro per la realizzazione dell’ascensore e il raddoppio del parcheggio Collesi.

Nasce la porta d’accesso principale al centro storico, a zero barriere architettoniche e attrezzata con servizi per cittadini e turisti. Nelle prossime settimane partirà la coprogettazione con la comunità dei nuovi investimenti di Agenda Urbana nell’area dell’ansa del Tevere

Un ascensore per tutti, che abbatterà le barriere architettoniche per le persone con disabilità e collegherà l’intera area per la sosta sotto il bastione del Cassero a piazza Gabriotti, e 110 posti auto in più con il raddoppio del parcheggio Raniero Collesi.

Sono gli interventi ai quali l’amministrazione comunale ha dato semaforo verde con l’affidamento all’impresa Spinelli & Vannocchi di Perugia dei lavori da 600 mila euro che completeranno la trasformazione dell’area del Cassero nella porta di ingresso principale al centro storico di Città di Castello. Finanziate dallo Stato mediante la Regione per 350 mila euro e cofinanziate dal Comune di Città di Castello con un mutuo da 250 mila euro, le opere previste dal progetto saranno consegnate all’azienda presumibilmente entro la fine dell’anno e prenderanno il via all’inizio del 2025, andando a collegarsi a quelle della Variante del Cassero, attualmente in fase di ultimazione.

“L’area del Cassero sarà completamente ridisegnata con un’idea di accessibilità a zero barriere architettoniche e di mobilità sostenibile vicina alle esigenze dei cittadini, di chi abita e lavora nel nostro centro storico e di chi lo visita”, commentano il sindaco e l’assessorato ai Lavori Pubblici, sottolineando come “l’affidamento dei lavori per la realizzazione dell’ascensore e il potenziamento della sosta a ridosso delle mura urbiche segni un cambio di passo straordinario nella fruibilità del cuore della città, dei sui luoghi principali, completando l’attuazione della orogrammazione definita con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e Agenda Urbana per la creazione di una porta di accesso privilegiata alla città monumentale, pienamente accessibile e dotata dei servizi fondamentali per i cittadini e i turisti”.

I 600 mila euro del progetto appena appaltato permetteranno di realizzare, in primis, un ascensore che collegherà la nuova area di parcheggio e la viabilità ciclopedonale con il bastione del Cassero. Il necessario completamento del sistema di accesso a piazza Gabriotti, che, finora, con le scale mobili, permetteva di superare il dislivello esistente rispetto all’accesso da viale Nazario Sauro, ma non serviva l’utenza costituita da persone con disabilità in carrozzella, ma anche dalle famiglie con passeggini e carrozzine. L’ascensore sarà installato nella parte più alta del bastione del Cassero, dove originariamente si trovava la strettoia stradale, e si collegherà ai giardini esattamente all’uscita delle scale mobili. Sarà poi ampliato il parcheggio Raniero Collesi con un nuovo posteggio a nord che aggiungerà 110 posti auto ai 118 esistenti e saranno realizzate aree verdi di connessione con la pista ciclo-pedonale finanziata da Agenda Urbana a ridosso delle mura urbiche. La nuova area per la sosta da oltre 200 posti sarà la prima della città con accesso pedonale al centro storico senza attraversamento di strade a viabilità motorizzata.

L’ultima parte dell’investimento sarà destinata al potenziamento della rete di connessione dei principali musei cittadini, attraverso il collegamento della pista ciclopedonale del Tevere con la collezione Burri degli Ex Seccatoi del Tabacco, che sarà ottenuto con un ideale tappeto rosso dal parco comunale di Rignaldello, e con la Pinacoteca comunale, mediante un percorso tracciato dal parcheggio in via Martin Luther King che passerà per l’area verde intitolata a Sandro Bartoccioni e per via Pomerio San Florido. Sotto le mura urbiche sorgerà, quindi, una piazza urbana senza ostacoli alla mobilità, facilmente raggiungibile attraverso una viabilità più funzionale e collegata ai percorsi ciclopedonali della città, più comoda e accogliente grazie a una maggiore possibilità di parcheggiare, a servizi igienici pubblici e a spazi verdi attrezzati, che diventerà lo snodo di una rete di percorsi accessibile a tutti e concepita per mettere in correlazione il patrimonio naturalistico dell’asta del Tevere e i tesori artistici e culturali della città.

“Un percorso di riqualificazione urbana strategico, che proietta la città nel futuro – puntualizzano gli amministratori – ma che non è giunto al traguardo: nelle prossime settimane apriremo infatti una fase di partecipazione per la coprogettazione insieme ai cittadini di una nuova stagione di investimenti con Agenda Urbana, che avrà per fulcro l’area dell’ansa del Tevere e valorizzerà compiutamente tutti gli interventi che realizzeremo al Cassero con una visione moderna di sviluppo delle potenzialità dello spazio urbano a ridosso del centro storico”.

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Solennità dei santi Florido e Amanzio, il programma completo delle celebrazioni

La diocesi di Città di Castello si prepara a celebrare uno dei momenti più significativi del suo calendario liturgico: la solennità dei santi Florido e Amanzio, non solo un momento di festa, ma un’occasione per una profonda riflessione sulla propria fede e per riunire in preghiera la comunità tifernate. Le celebrazioni si svolgeranno dal 10 al 13 novembre nella basilica Cattedrale. In preparazione della festa, domenica 10 novembre, saranno celebrate le messe alle ore 10.30 – 12. Durante la cerimonia delle 18.30, le confraternite della diocesi faranno la tradizionale offerta dei ceri, un momento significativo che simboleggia la devozione e la partecipazione di tutta la comunità alla festa per i santi tifernati. Mercoledì 13 novembre nella cattedrale superiore, le messe saranno celebrate alle ore 8-9-10-11. Alle ore 18, mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Città di Castello e di Gubbio, presiederà la solenne celebrazione eucaristica, concelebrata con il clero della diocesi, come da tradizione e animata dalla Schola Cantorum “Anton Maria Abbatini”. La celebrazione solenne delle ore 18 di mercoledì 13 novembre, sarà trasmessa in diretta sul canale Youtube Diocesi di Città di Castello e su Trg al canale 13.

Il tempo di Florido e Amanzio


I Santi patroni vissero in un tempo caratterizzato da instabilità e trasformazione, l’arrivo di nuovi popoli e le devastazioni portate da Totila. Amanzio e Florido hanno svolto un ruolo fondamentale nel processo di rinascita di tutto il popolo dedicandosi con zelo a rifondare un tessuto sociale e comunitario profondamente segnato. La loro impegnativa opera andò oltre il semplice ripristino materiale; si estese al piano spirituale, giocando un ruolo cruciale nella creazione di una nuova identità sociale e religiosa. Per questo motivo, non solo sono i fondatori di una nuova comunità, ma anche i precursori di un periodo di rinnovamento e speranza, in cui la fede si unisce all’impegno civico.

Florido, Amanzio e Donnino, costruire insieme
Collaborando e vivendo insieme come fratelli, il vescovo Florido e il sacerdote Amanzio hanno fondato una Chiesa autentica, animata dalla fede e dalla carità. Le basi solide di questa “costruzione” si posano nella certezza dell’amore di Dio, che offre la forza necessaria per edificare non solo mura e case, ma una comunità umana e cristiana. È proprio questo “stare insieme”, che coinvolge anche il laico Donnino, a definire la santità di queste figure. Florido e Amanzio non agiscono mai separatamente; insieme, si prendono a cuore il destino della Chiesa e della città, manifestando un legame profondo e indissolubile.

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Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli sarà in Umbria, dal 10 al 13 novembre.

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Da domenica 10 a mercoledì 13 novembre 2024 il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli sarà in Umbria.

Domenica 10 novembre

Ore 11.00 Visita alla struttura “Opera Don Guanella” Centro Sereni – Strada Tuderte, 48 – Perugia

Ore 15.00 Visita alla Serra per l’Inclusione Lavorativa e incontro con le associazioni – Via dei Pescatori – Umbertide (PG)

Ore 17.00 Incontro con le associazioni alla “Casa di Riposo Mosca” – Piazza Bosone – Gubbio (PG)

Lunedì 11 novembre

Ore 9.15 Convegno “La famiglia come risorsa” – Ospedale di Pantalla – Sala Congressi – Via del Buda, Pantalla (PG)

Ore 11.30 Punto stampa – Prefettura – Piazza Italia, 11 – Perugia

Ore 15.30 Visita alla ASD VIVA – Palestra Sant’Erminio – Via Donato Bramante, 43 – Sant’Erminio (PG)

Mercoledì 13 novembre

Ore 10.00 – Scuola Media e Primaria “Lilli Bonazzi” – Via Settimio Milletti – Solfagnano (PG)

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Nuove comunità pastorali: nomine e avvicendamenti

Nelle ultime settimane, il vescovo Paolucci Bedini ha ufficializzato alcune nomine all’interno della diocesi che vanno nella direzione di costituire le prime comunità pastorali. Ecco perché don Luciano ha ufficialmente nominato parroco di San Pio X e di San Giovanni Battista agli Zoccolanti fra Giuseppe Renda , che già da alcuni anni stava svolgendo il proprio concreto servizio nella parrocchia di San Pio. L’incarico avrà la durata di almeno nove anni. Alla stessa maniera, il vescovo Luciano ha nominato fra Stefano Nava vicario parrocchiale nelle medesime sedi, con l’incarico a tempo indeterminato di collaborare e sostenere l’attività di padre Renda; mentre fra Davide Pietro Boldrini è stato nominato vicario parrocchiale a San Pio X, agli Zoccolanti, ma anche nella parrocchia di Santa Lucia e San Martin d’Upò.

La costituzione delle nuove comunità pastoraliQuattro parrocchie che vanno a costituire una comunità pastorale come annunciato a inizio ottobre dal vescovo Luciano. Un incarico quello di padre Boldrini a tempo indeterminato, nel segno della collaborazione per la formazione dell’unità pastorale delle parrocchie, come si legge nei decreti di nomina diramati dalla curia diocesana. Tra le ultime nomine effettuate c’è anche quella di don Filippo Milli , attuale parroco della comunità di San Giustino, che assume l’incarico di responsabile del Servizio di pastorale giovanile e vocazionale. Un testimone che raccoglie da d o n Nicola Testamigna , trasferito ad Assisi per l’incarico di vice rettore del Seminario regionale.
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