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Alla Scuola di Musica G. Puccini di Città di Castello è arrivato un nuovo strumento, vieni a scoprirlo!

Nella sede storica della scuola di musica G. Puccini di Palazzo Corsi è arrivato un nuovo strumento tutto da scoprire, si tratta di un’arpa il più antico strumento musicale a corde conosciuto. L’arpa viene considerato uno strumento magico ed è molto versatile e adatto a tutti i generi musicali. Gli studenti che impareranno a suonare l’arpa svilupperanno abilità psicomotorie che coinvolgono tutto il corpo ma non solo incominceranno a mantenere una giusta posizione della schiena, delle braccia e delle dita sulle corde. Rispetto ad altri strumenti, l’approccio all’arpa è più immediato poiché l’allievo fin dalle prime lezioni potrà da subito suonare una piccola melodia, utilizzando anche un solo dito, perché con la sua accordatura fissa permetterà di far uscire una bella melodia che darà grandi soddisfazioni a tutti gli allievi! Vieni a provarla, il primo mese di lezione è gratuito. La Scuola di Musica G. Puccini ti aspetta! Per info chiama lo 075 8529405, 075 8529 606/607/612 oppure scrivi una mail a scuolamusica@comune.cittadicastello.pg.it o cultura@comune.cittadicastello.pg.it. Oppure visita la sede in via XI Settembre n. 41, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00, il lunedì e il giovedì anche il pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 18.00, il sabato chiuso.

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Trevi: nascondeva in casa 280 grammi di droga, i Carabinieri arrestano un 20enne

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I Carabinieri della Stazione di Trevi hanno arrestato un 20enne, di origini italiane, responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari, nel corso di una perquisizione domiciliare delegata dalla Procura di Spoleto, a riscontro di un’attività d’indagine condotta sul territorio dagli stessi al fine di contrastare lo specifico fenomeno, hanno rinvenuto 280 g tra hashish e marijuana, oltre a diverso materiale per il confezionamento. 

Il 20enne, al termine delle formalità di rito, è stato dichiarato in stato di arresto per la suddetta ipotesi di reato e come disposto dall’Autorità Giudiziaria è stato posto agli arresti domiciliari.

La sostanza stupefacente e il materiale per la preparazione delle dosi sono stati sottoposti a sequestro.

I soggetti, allo stato attuale delle indagini, si presumono innocenti.

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«Tenendo Innanzi Fruttà» mostra pomologica delle antiche varietà locali di frutta e verdura al Centro delle Tradizioni popolari ‘Livio Dalla Ragione’ a Garavelle

27-28-29 settembre e 4-5 -6 ottobre 2024

La Fondazione Archeologia Arborea, una realtà ormai consolidata e nota nel territorio italiano , da quasi quaranta anni ricerca e salva antiche varietà locali di piante da frutto, esplorando i territori dell’Alta Valle del Tevere, antico crocevia di diverse regioni del Centro Italia. Ha tra suoi scopi la promozione della agro biodiversità e la sua fondamentale importanza per il nostro futuro, ma anche particolare attenzione al nostro territorio, alla sua storia e alle sue tradizioni.

Per questo la Fondazione, in collaborazione con l’ Assessorato alla Cultura del Comune di Città di Castello e con la Società Cooperativa il Poliedro, organizza una mostra pomologica con la frutta proveniente dalla grande collezione frutteto di Archeologia Arborea proprio nel luogo dove risiede la memoria del nostro mondo contadino.

Proporre questa mostra all’interno del Centro delle Tradizioni popolari, uno dei primi Musei costituiti in Italia dedicati alla cultura rurale, ha un grande valore simbolico e documentale. Combinare i raccolti di frutta e verdura stagionale con l’ambientazione del Centro è assolutamente inerente e molto educativo, in quanto può essere un modo di far rivivere realmente la casa contadina che ospita il Centro stesso.
Un nuovo modo di viaggiare nel tempo e nella storia agricola del nostro territorio partendo da elementi di cultura materiale come può essere la frutta e la verdura, che nel passato avevano grande importanza alimentare, culturale, simbolica e paesaggistica.

Inoltre per i visitatori della mostra e del museo sarà una forte esperienza sensoriale data dalla presenza di questa frutta e verdura la dove in passato era tenuta e consumata.

Sarà possibile coinvolgere anche le scolaresche nella visita alla mostra con piccole attività a tema, perché sono proprio le nuove generazioni a cui è rivolto questo lavoro di ricerca e salvaguardia di un patrimonio che è della nostra terra.

Odori, sapori e stagionalità, queste sono le straordinarie ‘opere’ che saranno messe sul tavolo della grande cucina contadina del Centro.

La mostra sarà inaugurata alla presenza delle autorità cittadine il 27 settembre alle ore 16,30

Sarà aperta nei due fine settimana del 27-28-29 settembre e del 4-5-6 ottobre 2024 con l’orario del Centro
10.00 -12.30 / 15.00 – 18.30

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Fondazione Archeologia Arborea

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Città di Castello capitale mondiale del mototurismo per un giorno grazie alla tappa della Transitalia Marathon

La soddisfazione del sindaco Secondi, insieme agli assessori Guerri e Braccalenti

“Per un giorno Città di Castello è stata capitale mondiale del mototurismo grazie alla tappa della Transitalia Marathon, che con i suoi 400 centauri provenienti da 23 nazioni ha proiettato la città, insieme ai suoi tesori artistici e culturali, alla sua storia e alle sue tradizioni, su una delle ribalte più importanti in Europa. Un’opportunità davvero straordinaria di farci conoscere e apprezzare da ospiti abituati a viaggiare lungo il continente e quindi molto interessati a scoprire i territori che attraversano, per la quale ringraziamo il patron Mirco Urbinati, con tutto il suo staff, e il referente locale dell’organizzazione Luca Coltellini, con l’auspicio che la manifestazione possa passare ancora da qui nei prossimi anni”. Il sindaco Luca Secondi commenta così, insieme agli assessori al Commercio e Turismo Letizia Guerri e alla Viabilità e Polizia Locale Rodolfo Braccalenti, l’esito del passaggio a Città di Castello della comitiva che ha preso parte alla decima edizione di uno degli eventi più prestigiosi in Europa del calendario Turismo Adventouring della Federazione Internazionale Motociclistica. Nell’incontro di ieri sera in piazza Matteotti, tra le moto da sogno schierate sotto l’orologio di Palazzo del Podestà, il primo cittadino, accompagnato da una delegazione di consiglieri comunali appena usciti dalla seduta pomeridiana dell’assise, ha testimoniato agli organizzatori la soddisfazione per la tappa a Città di Castello della Transitalia Marathon, che ha replicato quella dell’anno scorso, nel solco di una frequentazione divenuta abituale con l’evento, che ha attraversato spesso il territorio tifernate durante i trasferimenti da Rimini. “Ospitare una tappa, con la possibilità per persone che provengono da tutto il mondo di fermarsi in città per una notte – osserva Secondi, insieme a Guerri e Braccalenti – è stato un valore aggiunto importante per la nostra città e per la vallata anche dal punto di vista economico, oltre che della promozione turistica, perché tutte le strutture ricettive sono state riempite dalla comitiva dei partecipanti, ben oltre i confini comunali”. Dopo l’incontro con le autorità cittadine, i 400 partecipanti alla manifestazione, che sono stati accolti nel centro storico dalla Polizia Locale tifernate e dai volontari della protezione civile della Rosa dell’Umbria ODV di Città di Castello guidati dal presidente Giampiero Calagreti, si sono riuniti a cena nella conviviale allestita nel suggestivo scorcio del loggiato Gildoni. Qui i figuranti della Compagnia dei Balestrieri di Città di Castello hanno dato il benvenuto ai presenti con il presidente Francesco Izzo e hanno sfilato accompagnati dal rullo dei tamburi, tra applausi scroscianti, foto e video degli entusiasti spettatori dell’esibizione. L’appuntamento con la scoperta delle tradizioni rinascimentali della città ha fatto seguito a quello con l’arte di Alberto Burri. I musei cittadini dedicati al maestro hanno accolto i partecipanti alla Transitalia Marathon interessati a scoprire il genio di uno dei giganti del ‘900, tra cui giornalisti di importanti testate specializzate e rappresentanti di famose aziende del settore, ai quali, grazie alla convenzione con la Fondazione Albizzini, è stata data la possibilità di fare una visita con un biglietto a prezzo ridotto. Un’opportunità che tutti i partecipanti all’evento potranno cogliere anche successivamente, in occasione di un ritorno a Città di Castello, perché sarà sufficiente esibire il badge della Transitalia Marathon per accedere all’agevolazione sull’ingresso. “Ringraziamo tutti coloro che hanno permesso a Città di Castello di farsi conoscere per le sue peculiarità, storiche e artistiche, un protagonismo che è fondamentale per valorizzare l’immagine della nostra città”, conclude Secondi con Guerri e Braccalenti.

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Il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi ha formulato oggi le più sentite felicitazioni e auguri di buon lavoro a Federico Gori, sindaco di Montecchio (Terni)

Il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi ha formulato oggi le più sentite felicitazioni e auguri di buon lavoro a Federico Gori, sindaco di Montecchio (Terni), nuovo presidente di Anci Umbria. “Un incarico importante alla guida della casa dei comuni umbri e quindi dei cittadini che saprà portare avanti con la stessa determinazione e servizio di ogni giorno nel proprio comune come tutti noi che siamo stati chiamati a farlo. Al neo presidente e a tutti i sindaci e amministratori che avranno specifiche responsabilità in Anci il pieno sostegno e felicitazioni. Un grazie infine al presidente uscente Michele Toniaccini che ha svolto il ruolo nel migliore dei modi con spirito di servizio e vicinanza a tutti i territori”, ha dichiarato Luca Secondi nel ricordare la presenza oggi a Perugia del vice sindaco Giuseppe Bernicchi che ha partecipato all’assemblea regionale per il rinnovo degli organi regionali dell’associazione e nominati i delegati che parteciperanno alla 20/a assemblea congressuale di Torino.

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Sogepu: confronto in commissione consiliare con il consiglio di amministrazione della società

In consiglio comunale il sindaco Secondi accoglie la richiesta di Leveque, Rossi (FDI) e Campagni (Fi), firmatari dell’interrogazione sulla frode subita dall’azienda sulla quale ha riferito l’assessore Mariangeli

Di Sogepu si parlerà in un’apposita seduta della commissione consiliare competente alla presenza dei membri del consiglio di amministrazione della società. Il sindaco Luca Secondi ha dato piena disponibilità ad approfondire le questioni che riguardano la società partecipata non appena l’evoluzione delle ultime vicende giudiziarie consegnerà un quadro aggiornato della situazione, accogliendo la richiesta avanzata dal consigliere di FI Tommaso Campagni anche a nome anche di Riccardo Leveque ed Elda Rossi (FDI), firmatari dell’interrogazione sulla frode subita da Sogepu dibattuta nell’ultimo consiglio comunale. Aprendo la discussione, la consigliera Rossi aveva richiamato l’indagine con cui la Guardia di Finanza ha scoperto che tra il 2016 e il 2021 il legale rappresentante e due soci di due imprese del settore delle riparazioni meccaniche dei mezzi della nettezza urbana con sede a Città di Castello hanno frodato Sogepu, “istallando pezzi usati, ma fatturati come nuovi, dichiarando riparazioni mai effettuate però fatte pagare all’azienda, fornendo pezzi di ricambio fatti pagare a prezzi molto più alti rispetto al listino dei fornitori e, infine, subappaltando le riparazioni senza avvertire la società pubblica che aveva indetto i bandi di gara”. “Tali azioni sono state riconosciute penalmente rilevanti dalla procura di Perugia, al punto tale che i tre imprenditori dell’Alto Tevere sono stati portati davanti al giudice, che ha accolto la loro richiesta di patteggiamento”, aveva puntualizzato l’esponente della minoranza, concludendo: “il Comune di Città di Castello, essendo socio al 91,06 per cento di Sogepu, è di fatto il soggetto frodato”. Rossi aveva pertanto chiesto di avere un’informativa dettagliata da parte dell’amministrazione comunale sull’accaduto, segnalando l’esigenza di comprendere “come sia stato possibile che dal 2016 al 2021 non sia stato effettuato alcun controllo su una società che per l’appunto è definita partecipata-controllata e chi siano i responsabili tecnici, dirigenziali e amministrativi deputati a tale controllo”. La rappresentante di FDI aveva inoltre domandato se Sogepu si fosse costituita parte civile e aveva evidenziato la necessità di ricevere “informazioni dettagliate relative a investimenti su servizi, acquisto e manutenzione di macchinari, sul parco veicoli, sull’impiantistica, su sponsorizzazioni e consulenze relative a So.Ge.Pu nel periodo 2016-2021”. “L’attuale consiglio di amministrazione ha messo in atto tutte le azioni di controllo e trasparenza atte a garantire una sana e corretta amministrazione per salvaguardare i criteri di economicità, efficacia e ed efficienza a partire dal mandato di controllo nel passaggio di consegne tra la precedente governance e quella attuale?”, aveva concluso Rossi. L’assessore con delega alle Società Partecipate Mauro Mariangeli aveva letto in aula la comunicazione redatta dal presidente di Sogepu Vittorio Betti, riferendo che l’azienda sia venuta a conoscenza dell’indagine della Guardia di Finanza tra luglio e settembre del 2021, dietro la richiesta da parte delle Fiamme Gialle della documentazione contabile e amministrativa relativa ai rapporti commerciali intrattenuti con un’officina meccanica incaricata del servizio di manutenzione degli automezzi. “Né nell’ambito dei suddetti accessi, né in seguito, è stato notificato a Sogepu alcun atto formale ulteriore”, ha chiarito Mariangeli, dando conto di quanto comunicato dal presidente della società. “Solo a seguito del comunicato stampa del 12 agosto 2024, diramato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, Sogepu ha appreso che il procedimento penale si era concluso con il patteggiamento”, ha continuato l’assessore leggendo la nota dell’azienda. “Sogepu – ha puntualizzato Mariangeli – si è immediatamente attivata nei confronti degli operatori economici interessati per acquisire le informazioni per lo svolgimento della necessaria istruttoria interna connessa all’esecuzione del contratto e, parallelamente, si è attivata presso il Tribunale di Perugia al fine di prendere visione degli atti del procedimento penale richiamato e valutare la sussistenza dei presupposti per la richiesta di risarcimento del danno in sede civile a tutela del patrimonio della società”. Continuando la lettura della comunicazione del presidente Betti, l’assessore Mariangeli ha precisato che “per effetto del particolare andamento del procedimento penale, che si è concluso con il patteggiamento nella fase delle indagini, Sogepu, sebbene parte lesa, non ha avuto la possibilità di costituirsi parte civile e, di conseguenza, dovrà instaurare un’azione civile a ristoro del danno subito”. In merito alle procedure di gestione interna delle attività affidate a fornitori esterni, è stato chiarito che “Sogepu adotta un sistema di gestione certificato ISO 9001 che implementa procedure di controllo rigorose su tutte le fasi dei processi aziendali. Tutti i processi sono soggetti ad audit interni ed esterni condotti da enti di certificazione accreditati e organi di vigilanza terzi qualificati. Nello specifico, la gestione della manutenzione del parco veicolare riveste un’importanza cruciale. La flotta è composta da numerosi veicoli, molti dei quali dotati di attrezzature specializzate per il carico e la compattazione dei rifiuti. Le attività di manutenzione comprendono interventi sia ordinari che straordinari. l processo di manutenzione prevede fasi di controllo sistematiche e a campione, una necessita dettata dall’elevato numero di interventi richiesti”. “Nel periodo 2016-2021 – ha reso noto Mariangeli – il valore medio annuo degli interventi di manutenzione si è attestato intorno ai 7O0.000 euro”. Come dichiarato dal presidente Betti, “fin dal suo insediamento, il consiglio di amministrazione di Sogepu ha implementato, sin dal luglio 2023, diverse iniziative finalizzate a garantire un equilibrio ottimale tra l’efficienza operativa del parco veicolare e la sostenibilità economica della gestione aziendale, assicurando al contempo la qualità del servizio offerto dall’azienda”. Tra le azioni attuate, sono state ricordate quelle volte a ottimizzare i processi di manutenzione preventiva per ridurre gli interventi straordinari più costosi; introdurre sistemi di analisi dei dati più specifici, per identificare tendenze e anomalie nei costi di manutenzione, implementando con una codifica interna i lavori ciclicamente ripetibili; analizzare dettagliatamente gli eventi straordinari per verificare nei particolari l’intervento; sensibilizzare gli operatori in modo da limitare gli eventi; definire un piano di manutenzione periodica interna delle attrezzature; rafforzare le procedure di supervisione sugli interventi effettuati dai fornitori esterni; valutare l’efficacia delle politiche di rinnovo del parco veicolare in relazione ai costi di manutenzione a lungo termine; redigere budget trimestrali, specifici sulle manutenzioni, con l’obbiettivo di aumentare il controllo della spesa. Il consigliere Campagni si era detto insoddisfatto della risposta. “Se non fosse stato per le Fiamme Gialle Sogepu, quindi, non si sarebbe accorta di nulla?”, ha domandato l’esponente della minoranza, che ha espresso perplessità sull’attività di controllo e verifica del Comune sulla società partecipata. “Questi controlli non possono essere demandati solo agli organi interni di Sogepu, ma devono vedere protagonista anche l’azionista di maggioranza che è il nostro Comune”, aveva fatto presente Campagni, sollevando la necessità di fare chiarezza sulla situazione della società. “Ci sono tante questioni da analizzare, per cui noi tutti firmatari dell’interrogazione pensiamo che sia opportuno e necessario convocare una seduta della commissione Controllo e Garanzia, che con la collaborazione del nuovo consiglio di amministrazione di Sogepu possa fare la dovuta chiarezza”. Il sindaco Secondi aveva, quindi, preso la parola per offrire la disponibilità ad approfondire gli aspetti della gestione di Sogepu, precisando che “il controllo dell’attività dell’azienda da parte dell’amministrazione comunale ha un’impronta istituzionale, di indirizzo, cioè non certamente gestionale, cosa che non può essere demandata a un socio come è Città di Castello o una delle altre municipalità del territorio”. “Sull’operato gestionale dell’azienda ci sono organi di controllo esterni e interni, che ovviamente svolgono verifiche sempre di carattere amministrativo in base alla legge”, ha aggiunto il primo cittadino.

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Disservizio causa maltempo sulla singola linea di bassa tensione, E-Distribuzione: “già sostituito gli interruttori ed effettuato attività di ispezione e potenziamento apparecchiature”

In corso anche molti lavori per il restyling e il potenziamento del sistema elettrico, con importanti investimenti e fondi PNRR che tra il 2024 e il 2025 portano su Città di Castello oltre 5 milioni di euro

In riferimento alla segnalazione pervenuta da Città di Castello, E-Distribuzione (società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione) informa che si è trattato di un disservizio causa maltempo sulla singola linea di bassa tensione, legato alla cabina Brandano, dove i tecnici dell’azienda elettrica hanno già sostituito gli interruttori ed effettuato attività di ispezione e potenziamento apparecchiature. Il problema, però, è dovuto a un punto di basso isolamento, sul singolo cavo interrato in uscita dall’impianto di non semplice individuazione lungo la rete sotterranea, su cui E-Distribuzione sta già operando per un piano di lavoro risolutivo.

La società elettrica ricorda che a Città di Castello sono in corso anche molti lavori per il restyling e il potenziamento del sistema elettrico, con importanti investimenti e fondi PNRR che tra il 2024 e il 2025 portano su Città di Castello oltre 5 milioni di euro.

Nel dettaglio, i lavori – molti dei quali già in corso – consistono nella realizzazione di nuove linee di media tensione, le dorsali cittadine più estese che distribuiscono l’energia, nell’installazione di nuove cabine secondarie o nel potenziamento di quelle esistenti e nel miglioramento delle linee di bassa tensione, che portano elettricità nelle case, negli uffici, nelle aziende e negli esercizi commerciali. Direttamente o indirettamente, le operazioni di restyling e ottimizzazione del servizio interesseranno centinaia di chilometri di rete elettrica e oltre 80 cabine secondarie.

In alcune circostanze i cantieri richiedono delle modifiche alla viabilità o alcune interruzioni temporanee del servizio elettrico, di cui viene data informativa preventiva alla cittadinanza. E-Distribuzione ringrazia per la collaborazione il Comune di Città di Castello, nell’ottica del miglioramento del sistema elettrico grazie a una rete che sarà più efficiente, performante e resiliente ai cambiamenti climatici, che hanno impatti sempre maggiori anche sulle comunità locali.

Le attività consentiranno anche di ottenere in diverse aree richiusure in anello, ovvero un sistema che tramite le cabine congiunge trasversalmente più linee e, in caso di disservizio a una di esse, isola automaticamente il tratto di rete danneggiato per erogare immediatamente elettricità dalle linee elettriche di riserva, cosiddette controalimentanti.

Gli interventi si inseriscono nel piano di potenziamento del sistema elettrico locale, che da anni E-Distribuzione porta avanti per l’automatizzazione delle cabine e la digitalizzazione degli impianti elettrici. Quest’ultimo progetto specifico PNRR di E-Distribuzione fa parte di una più ampia programmazione a livello nazionale: l’Azienda sta investendo, infatti, i fondi PNRR per incrementare la cosiddetta “Hosting Capacity”, ovvero la capacità della rete di ospitare e integrare ulteriore generazione distribuita da fonti rinnovabili, aumentare la capacità e la potenza a disposizione delle utenze per favorire l’elettrificazione dei consumi energetici, potenziare la resilienza del sistema elettrico con riduzione della probabilità, della durata e dell’entità di interruzioni di corrente in caso di fenomeni climatici estremi. In particolar modo, a Città di Castello vengono effettuati molti interventi di “smartizzazione” delle cabine elettriche e di rinnovo della componentistica elettrica con conseguente potenziamento degli impianti e beneficio per il servizio elettrico.


E-Distribuzione informa che, attraverso la app IO, i cittadini possono accedere al servizio “Gestione della fornitura” e ricevere aggiornamenti su eventuali interruzioni di corrente per lavori di manutenzione sulla rete elettrica; inoltre, per ogni segnalazione relativa al funzionamento del sistema elettrico è utile contattare il servizio clienti al numero verde 803 500, attivo tutti i giorni h24, indicando il codice POD (nel formato IT001E…) della propria utenza riportato nella bolletta elettrica. In alternativa, è possibile utilizzare il chatbot Eddie presente sul sito e-distribuzione.it e la app E-Distribuzione. Per monitorare lo stato di alimentazione della rete elettrica, infine, sempre sul portale web dell’azienda è disponibile la “mappa delle disalimentazioni”.

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A Cronache dal Palazzo Alessandro del Bene

Torna Cronache dal Palazzo. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il segretario del Pd di Sansepolcro, Alessandro del Bene

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Ospedale Città di Castello, donazione in memoria del dottor Paolo Biagini per il reparto di Medicina

Sono stati donati 16 televisori di ultima generazione, 2 deambulatori e 4 poltrone modello “comodone”

Città di Castello, 24 settembre 2024 – Mercoledì 24 settembre si è tenuta presso l’ospedale di Città di Castello una cerimonia di donazione in memoria del dottor Paolo Biagini, stimato medico e collega dell’Usl Umbria 1 prematuramente scomparso. L’evento è stato un’occasione per ricordare il suo impegno professionale e umano, oltre che per celebrare la solidarietà della comunità.
La donazione è frutto di una somma raccolta da una pedalata di beneficenza, organizzata lo scorso 14 aprile e denominata “Pedalando con Paolo”, a cui hanno partecipato amici e colleghi di Biagini insieme a varie società ciclistiche. Grazie alla generosità di tutti i partecipanti e alle donazioni delle società Asd Bikeland e Asd MTBistincalliti sono stati raccolti oltre 2.000 euro. Questi fondi hanno permesso l’acquisto di 16 televisori di ultima generazione, che sono stati installati in ogni camera di degenza del reparto di Medicina, insieme a 2 deambulatori e 4 poltrone modello “comodone” per la mobilizzazione dei pazienti.
Erano presenti alla cerimonia di donazione Silvio Pasqui, direttore Presidio ospedaliero Alto Tevere dell’Usl Umbria 1, Ettore Marini e Silvia Franchi, dirigenti medico del reparto di Medicina Interna dell’ospedale di Città di Castello ed organizzatori dell’evento, Antonello Donati, presidente Asd Bikeland ed organizzatore dell’evento, Paolo Ugolini, presidente MTBistincalliti, e Michela Botteghi, assessore al patrimonio, al personale e alla cultura del Comune di Città di Castello.
Silvio Pasqui: “Siamo qui oggi perché vogliamo ricordare un medico che in questo Ospedale si è distinto per le sue grandi doti umane e professionali. Tutti ricordiamo la profonda dedizione al lavoro del dottor Paolo Biagini che, anche quando si è trovato a dirigere la Struttura Complessa di Medicina, ha continuato a coprire i turni più faticosi, restando in reparto ore ed ore senza risparmiarsi, non sentendosi mai superiore agli altri, ma sempre al servizio di tutti. Ricordiamo la sua grandissima competenza di clinico, soprattutto in uno dei momenti più bui che abbiamo attraversato, quando impazzava il coronavirus e tutti si sentivano in balia di un male insidioso e in molti casi letale. Paolo, però, da medico fino in fondo, non solo si adoperava in ospedale ma, finito il turno di lavoro, col suo ecografo portatile in spalla andava in ogni casa in cui veniva chiamato per aiutare chi aveva bisogno e si sentiva solo in quei drammatici momenti. In questo modo ha diagnosticato velocemente molte polmoniti e, di conseguenza, ha salvato molte vite. Ci manca la sua professionalità, il suo senso di responsabilità, la sua sobrietà, la sua sensibilità anche come uomo. Per tutto questo lo ricordiamo e lo faremo sempre con profonda gratitudine per tutte le volte in cui abbiamo avuto il dono della sua presenza”.
Silvia Franchi: “Quando è nata l’idea di organizzare una passeggiata in bicicletta per il nostro caro Paolo, da subito io e Ettore abbiamo sentito chiaramente che non ci sarebbe stato modo migliore per ricordare il nostro collega e amico. Da qui la partecipazione della moglie di Paolo, Valentina, e del suo carissimo amico Don Francesco, la professionalità e l’entusiasmo di Antonello e infine la grande risposta della comunità, hanno permesso di trasformare quell’idea in una giornata carica di emozioni e sorrisi. Grazie alla generosità di tutti, infine, sono state fatte delle importanti donazioni al nostro reparto di Medicina, per rendere un po’ piu accogliente e funzionale questo luogo tanto amato dal nostro dottor Biagini”.
Ettore Marini: “Ricordare pubblicamente Paolo è per noi la traduzione del sentimento che quotidianamente proviamo attraversando le degenze, i corridoi, le stanze medici del nostro reparto; ogni cosa ci ricorda il suo passo spedito, le sue battute, i suoi impareggiabili modi di dire… e soprattutto la sua competenza, la sua umanità, il suo modo delicato di stare accanto alle persone, il suo ‘prendersi cura’. Per questo l’idea originaria di Silvia di una pedalata in sua memoria ci è sembrata da subito ‘ispirata’ e crediamo che la grande partecipazione avuta confermi che questi nostri sentimenti siano ampiamente condivisi. Da qui l’impegno che già annunciamo a proseguire questa memoria anche per i prossimi anni. Un grazie anche alle amministrazioni della nostra Azienda e del Comune di Città di Castello che hanno voluto esserci vicine con la loro presenza ed il loro patrocinio”.
Le due associazioni sportive di ciclismo si affidano congiuntamente alle parole di Antonello Donati: “Ho accolto con immenso entusiasmo l’idea nata da Silvia ed Ettore di organizzare una pedalata per Paolo Biagini, mio caro amico e compagno di pedalate, e ho pensato di coinvolgere anche la Asd Mtbistincalliti, altro gruppo ciclistico che svolge, come il nostro, attività di promozione nell’utilizzo della bicicletta nel territorio. Abbiamo da subito pensato ad un percorso pianeggiante, in fuoristrada, lungo Tevere, in modo da poter favorire la partecipazione di ciclisti di tutte l’età e di tutti i livelli e anche delle famiglie. Le circa 300 persone presenti ci hanno premiato e hanno testimoniato la stima e soprattutto l’affetto per il dottor Biagini, un affetto che ha portato i suoi frutti proprio nel reparto dove Paolo ha lavorato per anni”.
Michela Botteghi: “Rendere omaggio in maniera concreta come si fa oggi qui e ricordare il Dottor Paolo Biagini per tutto quello che ha fatto nel corso della sua vita professionale e nella comunità Tifernate e’ senza dubbio importante e significativo. Il comune, la giunta comunale, il sindaco che oggi rappresento sono parte integrante di questi momenti che ne sono sicura avranno un seguito con altre bellissime iniziative sempre nel nome di Paolo e della sua professionalità, generosità e dedizione verso gli altri, valori ed ideali che dovremmo tutti noi portare avanti”.

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Registro Tumori, Valentina Pococacio (M5S): “Quattro anni di ritardo, ora la destra non usi il Registro Tumori per la bieca propaganda negazionista”

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In questi primi giorni di campagna elettorale arriva l’annuncio della giunta di centrodestra guidata da Donatella Tesei della riattivazione del Registro Tumori in Umbria. La stessa destra che l’aveva sospeso nel 2020, appena insediata, e che ne aveva promesso l’immediata riattivazione, dopo quattro anni e le tante sollecitazioni del Movimento 5 Stelle si è svegliata a pochi giorni dal voto. Subito non si è perso tempo per utilizzare questo prezioso strumento ai fini di una narrazione negazionista della destra sul tema della correlazione tra inquinamento e tumori.

Il Registro Tumori è uno strumento prezioso per monitorare l’incidenza delle patologie oncologiche, ma ancora oggi di fronte ad alcuni dati parziali e alterati dalla limitazione degli screening nel periodo Covid si cerca goffamente di affermare che morti e tumori sono in calo quando in realtà i dati sono ancora allarmanti soprattutto per quanto riguarda le patologie legate all’inquinamento. Forse si pensa che questa narrazione sia utile per tranquillizzare i cittadini di fronte alle politiche di devastazione ambientale portate avanti dalla destra, distruttive e antistoriche come un Piano Rifiuti che prevede la costruzione di un nuovo inceneritore in Umbria.

Soprattutto balza agli occhi l’allarmante primato del territorio ternano dove la mortalità femminile è superiore anche del 17% rispetto ad altre aree della regione e di aree come l’Alto chiascio e Alto Tevere con situazioni oramai conosciute e cronicizzate relativamente all’apparato gastrico, per le quali andavano attuati interventi e soluzioni richieste oramai da molti anni anche con mozioni approvate in consiglio regionale ma mai realmente attuate. A Terni il problema delle polveri sottili, dei metalli pesanti, dei siti di interesse nazionale è ancora oggi più che mai all’ordine del giorno mentre la destra fa finta di non vedere. I dati del nichel pubblicati da Arpa evidenziano come per ben quattro mesi su cinque (da gennaio a maggio) nel 2024 si siano superati i valori obiettivo stabiliti dalla legge, ma oramai nessuno ci fa più caso.

Occorre una visione completamente diversa: si continua ad approfondire con nuovi dati sui monitoraggi, ma non si indagano le cause al fine di rimuoverle. I problemi dei cittadini hanno bisogno di soluzioni, di vedere attuate politiche di salvaguardia dell’ambiente, non del solito greenwashing in salsa nera. È ormai evidente di quanto salute e benessere delle persone, degli animali, della natura e dell’ambiente siano intrinsecamente collegati. Non possiamo dunque prescindere da un approccio che sia capace di affrontare i problemi da queste diverse prospettive.

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“(non) QUI (non) ORA (?)”, finissage della mostra “Salotto Borghese” domenica 29 settembre 2024, ore 19:00

Spazio ART&PEOPLE è lieta di invitare il pubblico a “(non) QUI (non) ORA (?)” performance durante il finissage della mostra “Salotto Borghese” di Meri Ciuchi e Maurizio Rapiti, che si terrà domenica 29 settembre 2024, alle ore 19:00, presso la sede espositiva di Via XX Settembre 106A, a Sansepolcro.

”(non) QUI (non) ORA (?)”, una performance di e con Andreea Cristina Dudau e Greta Cordero. Creata sulla scia dell’opera “Manufacruring consent” del filosofo e linguista Noam Chomsky, la performance esplora il concetto di distrazione come strumento di controllo sociale e manipolazione delle masse. Attraverso un linguaggio artistico fatto di gesti e suoni, Dudau e Cordero interpretano il rapporto tra realtà e apparenza, creando un’atmosfera sospesa tra ciò che accade “qui e ora” e ciò che viene deliberatamente celato o distorto.

La performance è accompagnata dalle tracce del sound designer romano Alessandro Dolci e assistita dal tecnico del suono Luca Marchese. 

Dettagli dell’evento:

• Data: Domenica 29 settembre 2024

• Orario: Finissage ore 19:00; Performance ore 20:00

• Luogo: spazio. ART&PEOPLE, Via XX Settembre 106A, Sansepolcro

• Ingresso libero

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Il festival multidisciplinare Storie dal centro fa tappa a Calvi dell’Umbriacon il debutto dello spettacolo “L’impresario delle Smirne”liberamente tratto da “Il Teatro Comico” di Carlo Goldoni

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In scena Gigi Savoia e Francesca Bianco, insieme a un nutrito cast di attori, accompagnano il pubblico in un affresco degli anni Quaranta tra gioie e dolori della vita quotidiana di una compagnia teatrale con risvolti decisamente  sorprendenti

Dopo l’incursione a Massa Martana,  il festival multidisciplinare diffuso Storie dal centro promosso dal Teatro Belli di Roma  fa tappa a Calvi dell’Umbria dove venerdì 27 settembre alle 21.15, nel suggestivo Teatro del Monastero, va in scena il debutto di “L’impresario delle Smirne” liberamente tratto da “Il Teatro Comico” di Carlo Goldoni. In scena Gigi Savoia e Francesca Bianco, con Susy Sergiacomo, Francesca Buttarazzi, Tonino Tosto, Roberto Tesconi, Fabrizio Bordignon, Paolo Perinelli, Giuseppe Cattani, Alessandro Laprovitera, Alessandra Santilli, costumi di Annalisa Di Piero. La regia è di Carlo Emilio Lerici.

Sul palco – Siamo alla fine degli anni ’40. In un teatro vuoto, il capocomico Orazio attende gli altri membri della compagnia per dare inizio alle prove del nuovo spettacolo. Ci sono molte difficoltà economiche e la Compagnia è a rischio chiusura. Ma lo spettacolo deve andare avanti e così, visto l’arrivo imprevisto di alcuni nuovi interpreti, il cast è finalmente al completo. Bisogna solo trovare i soldi. Ed è qui che al capo comico viene un’idea.

Da questo prologo, liberamente tratto da “Il Teatro Comico” dello stesso Goldoni, prende vita questo nuovo allestimento de “L’Impresario delle Smirne”. La trama è nota: un mercante turco vorrebbe scritturare una compagnia da portare in tournée nelle Smirne (come allora veniva chiamata la Turchia) ma il gruppo di teatranti scelti da un ambiguo intermediario, si riveleranno pettegoli, invadenti, boriosi, intriganti e assetati di danaro, con le primedonne che faranno a gara nell’alzare le loro richieste sparlando ferocemente le une delle altre, fino a mettere in fuga l’aspirante impresario. In questa versione, adattata da Carlo Emilio Lerici, lo sviluppo e la conclusione della vicenda non mancheranno di sorprendere e divertire il pubblico.

Nota storica – L’opera, essenzialmente, è un affresco satirico del teatro dell’epoca, il  graffiante  ritratto  di  una  fauna  pettegola  e  capricciosa  di «virtuose», di improbabili artisti, di maldestri poeti drammatici, che tuttavia conserva una sua attualità riferibile a certi modelli di produzione teatrale dei nostri giorni. Goldoni non si risparmia una critica amara su quel mondo da lui tanto amato, sottolineando la disperazione e la malinconia esistenziale dei personaggi, ma non esitando a mettere in luce le stravaganze e le miserie degli artisti per favorire il gioco e l’ilarità. L’autore conosceva a fondo l’ambiente di cui trattava, poteva parlarne per fondamento, come lo stesso dichiara nella prefazione dell’opera.

Carlo Goldoni – Prefazione a L’Impresario delle Smirne

« Ho conosciuto molti impresari di teatro; e posso parlarne per esperienza diretta. Alcuni fanno gli impresari per una specie di necessità; sono quelli che gestiscono un Teatro, e per mantenerlo aperto, spesso ci rimettono. Altri lo fanno per divertire se stessi ed il pubblico, e questi ci rimettono più degli altri. Vi sono poi quelli che lo fanno per soddisfare le voglie di un’amabile artista, che non trovando un posto da prima donna, seduce il malcapitato convincendolo a farsi carico dell’impresa, e lo sacrifica alla sua vanità ed al suo interesse.

Molti lo fanno col miraggio di buoni guadagni, sedotti dalle chiacchiere di loschi personaggi che gli fanno credere che non c’è danaro meglio investito di quello, quando invece non c’è danaro più certamente buttato. Altri infine lo fanno per disperazione, non avendo niente da perdere, e con la speranza di guadagnare, e se poi le cose vanno male, scappano con la cassa, lasciando la compagnia nell’imbarazzo.

Tutti questi impresari hanno una sola cosa in comune: grandi e piccoli, ricchi e poveri, generosi o venali, tutti concordano, e provano, e si lamentano, che un’impresa di teatro è il più grande, il più fastidioso e il più pericoloso dei mestieri. Da cosa dipendono questi fastidi, queste noie, questi pericoli? Dal carattere degli attori, dai loro puntigli, dalle loro pretese, dalla loro incapacità di essere discreti. Devo dire “quasi” tutti, poiché fra i tanti artisti, ci sono delle persone oneste e discrete come in qualsiasi altro mestiere, con questa differenza, che fra gli artisti i cattivi sono moltissimi, e volendo fare teatro, non si può fare senza di loro.

Le compagnie sono composte di sei o sette, o al più di otto persone. È una fortuna se fra queste se ne trovano una o due che insieme al talento e alla bravura uniscano docilità e discrezione, e per uno o due soggetti lodevoli, ce ne sono cinque o sei che vi fanno girare il capo, e in genere sono i meno bravi e i meno necessari. Nella mia ultima Commedia ho dipinto questo genere di persone, tali e quali le ho conosciute, ed anche sperimentate. Non credo che gli artisti si offenderanno per questa critica, perché sicuramente non si sentiranno chiamati in causa, e perciò non vorranno certo schierarsi a difesa di una Truppa indegna della loro categoria.

Per rendere utile e piacevole questa Commedia, sarebbe bastato mettere in scena un Impresario italiano; uno di quelli che lo fanno, come ho detto, o per necessità, o per vanità, o per impegno, ma per divertirmi un po’, ho immaginato un Impresario turco, del tutto ignaro di tutte le circostanze che rendono l’impresa laboriosa e pericolosa».

Costi e info – Biglietto unico euro 3. Informazioni e prenotazioni: 327 818 4788 – info@teatrobelli.it      

Prevendite su circuito VivaTicket (https://www.vivaticket.com/it/ticket/l-impresarrio-delle-smirne/244761) o la sera stessa dello spettacolo al botteghino del teatro 

I prossimi appuntamenti: “L’impresario delle Smirne” il 29 settembre alle 21 al teatro Subasio di Spello;  “Quadri 2024” coreografia e regia Ricky Bonavita, con Valerio De Vita, Andrea Di Matteo, Claudia Pompili, Ricky Bonavita al teatro Subasio di Spello il 28 settembre alle 21. 

Il festival “Storie dal centro” si realizza grazie ai fondi per il Bando Sostegno Spettacoli dal Vivo anno 2023 Pr Fesr 2021-2027. Az. 1.3.4. Sostegno alle imprese turistiche, di servizi per il turismo, cinematografiche, audiovisive, culturali e creative e sociali, erogato da Sviluppumbria.

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Crisi Ast, costi energetici e gestione risorse idroelettrico, Thomas De Luca (M5S): “Per l’assessore Fioroni la firma dell’accordo di programma renderebbe l’acciaio non competitivo. La giunta Tesei è in confusione e in assenza di lucidità”

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“Oggi in questione time l’assessore Fioroni ha dichiarato che l’accordo di programma con Ast non si può firmare finché non si risolve il tema dei costi energetici.  Una sciocchezza enorme che dimostra il vuoto pneumatico della politica di centrodestra”. Così in una nota il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Thomas De Luca, che ha posto l’attenzione sulla grave crisi che sta colpendo l’Ast e sull’impatto del caro energia sulle industrie energivore umbre. In particolare, De Luca ha richiesto chiarimenti sulle misure urgenti che la giunta regionale intende adottare per dare seguito alle linee di azione proposte da Ast già nel 2022.

Nell’interrogazione De Luca ha citato il calo delle commesse di lavoro e la conseguente riduzione dell’attività produttiva, comunicata da Ast lo scorso 9 settembre, imputabile secondo l’azienda agli elevati costi di approvvigionamento dell’energia elettrica. Questo ha portato alla richiesta di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) per un massimo di 200 dipendenti dal 24 al 30 settembre. Un segnale allarmante che rischia di avere ripercussioni devastanti sull’intero territorio: “Lo stallo nell’accordo di programma dimostra – ha spiegato De Luca nell’interrogazione – che il costo dell’energia rappresenta un nodo fondamentale da risolvere per sbloccare gli investimenti pubblici legati al Pnrr. Stallo che si protrae da diverso tempo e rischia di mettere in crisi una serie di progetti cruciali per il futuro dell’economia regionale. Il ministro Urso ha ammesso che sul tema energetico non esistono soluzioni urgenti ricordando che il sussidio diretto non è possibile, se non per gli investimenti. Ma cosa facciamo oggi per evitare il tracollo delle nostre industrie?” ha domandato De Luca.

Durante il QT il consigliere del M5S ha messo nuovamente sul tavolo la proposta di cessione di energia proveniente dagli impianti di derivazione idroelettrica: “La quantità di energia che il concessionario deve fornire alla Regione annualmente, 55 Gwh, rappresenta il 5,3% del consumo energetico di Ast nel 2022″ ha spiegato De Luca, citando l’articolo 21 della Legge Regionale n.1 del 6 marzo 2023, che prevede l’obbligo di fornire energia elettrica alla Regione. De Luca ha poi chiesto chiarimenti sullo studio di fattibilità per la costituzione di una società mista pubblico-privata, ipotesi già proposta con la delibera dell’assemblea legislativa n. 296 del 28 febbraio 2023, che potrebbe includere Ast all’interno della compagine e permetterle di beneficiare di energia a costi ridotti”.

Nella sua risposta, l’assessore Fioroni non ha chiarito cosa intende fare la giunta regionale affermando che “il tema energetico si pone al di fuori dell’accordo di programma” e che la vera sfida è “produrre acciaio utilizzando fonti rinnovabili”. Lascia senza parole la risposta di Fioroni quando dichiara che “la presidente Tesei ha intrapreso azioni di moral suasion nei confronti di Enel affinché il tema Ast venga trattato come un caso unico, derogabile alle normali leggi di mercato”.

“Ciò che preoccupa maggiormente – ha replicato De Luca – è quando Fioroni afferma che l’accordo di programma non si può firmare finché non si risolve il tema dei costi energetici perché questi non renderebbero competitivo l’acciaio prodotto. Quindi cosa facciamo, aspettiamo il 2029? La situazione si trascina da troppo tempo e rischia di compromettere il futuro produttivo dell’intero polo siderurgico ternano. Secondo quanto risposto dall’assessore Fioroni, la Regione Umbria e lo Stato italiano dovrebbero sedersi al tavolo con un soggetto che nel 2029 dovrebbe partecipare, al pari di qualsiasi altro privato, alla gara per le concessioni dell’idroelettrico. Una sciocchezza enorme che dimostra il vuoto pneumatico della politica. Lo Stato italiano e la Regione Umbria non devono sedersi al tavolo con mani giunte e cappello in mano di fronte alle multinazionali. Ci sono strumenti legislativi concreti previsti dalle leggi regionali ed europee per mettere la Regione in posizione di governarce rispetto alle sue risorse naturali. Non chiediamo azioni di rottura, ma di far valere ciò che ci spetta. Il tempo degli annunci è finito, ora servono risposte chiare e azioni immediate” ha replicato De Luca.

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Anci, Proietti: “Congratulazioni al nuovo presidente Federico Gori, sindaci risorsa per l’Umbria”

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“Esprimo le mie più sentite congratulazioni al neo presidente dell’Anci Umbria Federico Gori, sindaco di Montecchio. Sono certa che avere un giovane sindaco al vertice di una realtà storica come l’Anci, saprà dare un valore aggiunto all’associazione nazionale dei comuni italiani che da più di cento anni accompagna gli amministratori nel loro ruolo. Un compito, quello dei sindaci, delicatissimo per la grande prossimità con i cittadini, e per la rete di ascolto, difesa del territorio e democrazia che essi rappresentano.  Le sindache e i sindaci sono la spina dorsale dell’Umbria, protagonisti e non esecutori di scelte prese altrove. Questo, infatti, deve essere il modello di governo che ho intenzione di portare a Palazzo Donini: una rete di comunità solidali e protagoniste, che vanno avanti insieme, senza lasciare indietro nessuno. Questo è il modello dell’Umbria che ho in mente e al quale lavorerà anche insieme al nuovo presidente dell’Anci”.

Così in una nota la candidata presidente della Regione Stefania Proietti.

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“Alla destra piacciono le passerelle, ma alle persone con disabilità nessuna risposta concreta”

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“Destra di passerelle, arroganza ma senza concretezza. Alla vigilia del G7 per la disabilità, dopo settimane di sfavillanti annunci, la destra che governa l’Umbria oggi in consiglio regionale ha messo in scena l’ennesimo spettacolo indecente sulla pelle delle cittadine e dei cittadini che fanno i conti, quotidianamente, con la disabilità. Prima il teatrino indegno per impedire la volontà di iscrivere all’ordine del giorno, come primo punto, la mozione urgente presentata dal consigliere Vincenzo Bianconi che chiedeva di emanare entro 15 giorni gli atti necessari per l’erogazione del bonus per grave disabilità e non autosufficienza, in attuazione di una decisione già presa dall’Assemblea legislativa, poi le argomentazioni pretestuose che dimostrano quanto, pur ammantandosi dietro i migliori principi, si voglia lucrare sulle difficoltà dei cittadini”. 

“Pensare che, chi si riempie la bocca dei migliori principi, si era già espresso a favore e avrebbe potuto farlo anche oggi, approvando un atto di indirizzo per dare attuazione ai principi previsti dal Prina (Piano regionale integrato della non autosufficienza) e già approvati dall’Assemblea, ha bocciato l’atto che avrebbe impegnato l’amministrazione regionale a stanziare le risorse necessarie per dare concretezza ai principi di universalità dell’accesso alle cure, autodeterminazione, non discriminazione, pari opportunità, libera scelta tra forme di assistenza diretta e indiretta e non discriminazione tra disabilità grave e gravissima. Un atto di arroganza grave, perpetrato dall’assessore regionale più assenteista della storia dell’Umbria, e consumato di fronte alle famiglie che erano venute in consiglio regionale per chiedere risposte ai propri bisogni. Bisogni che sono rimasti inevasi e che, da domani, saranno ancora al loro posto, facendo fronte a tutta una serie di ritardi nell’attuazione di misure concrete che testimoniano come la destra sia ormai distante dalla realtà, asserragliata nei palazzi”.

Così in una nota la coalizione ‘Alleanza in cammino per l’Umbria’ a sostegno Stefania Proietti presidente della Regione.

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Francesca Mercati (Ass.re Cultura Sansepolcro) “al borgo estate di grande qualità, il centro storico? gli investimenti e gli eventi parlano per noi”

“Siamo soddisfatti ed orgogliosi, di quanto proposto al borgo estate. Eventi di grande qualità, grazie alle associazioni del Comune, che ringraziamo per quanto fatto e che continueremo a valorizzare. Per quanto riguarda la valorizzazione del centro storico, credo sia sotto gli occhi di tutti, quanto questa amministrazione sta producendo e per noi parlano i fatti, pensiamo a lavorare e ha preparare bene i prossimi mesi, che saranno sicuramente impegnativi”

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Tentata rapida ad Arezzo, arrestati in attesa di giudizio tre uomini

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Nella tarda mattinata di ieri 23 c.m., intorno all’ora di chiusura dei negozi per la pausa pranzo, nel centro di Arezzo (zona Porcinai), iCarabinieri della Compagnia di Arezzo e del Nucleo Investigativo, nell’ambito di un servizio finalizzato alla repressione dei reati contro il patrimonio, notavano un individuo che, sceso frettolosamente dallo scooter e, con ancora il casco integrale indossato, veniva avvicinato da altre due persone nei pressi dell’ingresso di una gioielleria, al momento chiusa al pubblico, ma il cui titolare si trovava all’interno.

I carabinieri, intuito che potevano avere cattive intenzioni, bloccavano i tre e dopo averli identificati, li sottoponevano a perquisizione personale, rinvenendo e sottoponendo a sequestro materiale idoneo per commettere una probabile azione delittuosa. Infatti erano in possesso di fascette da elettricista, nastro adesivo telato,una mazza e un cacciavite di grosse dimensioni. Le risultanze investigative con particolare riferimento alla ricostruzione dei fatti, permettevano di procedere all’arresto in flagranza per “tentata rapina aggravata in concorso” dei tre uomini, non originari di questa provincia e gravati da numerosi precedenti di polizia.

Attualmente i tre soggetti, su disposizione della Procura Aretina, sono reclusi nella locale Casa Circondariale in attesa dell’udienza di convalida presso il Tribunale di Arezzo.

Ciò si comunica nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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Città della Pieve:  serrati controlli nel fine settimana, i Carabinieri denunciano due soggetti per porto abusivo di oggetti atti ad offendere

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I Carabinieri della Stazione di Castiglione del Lago (PG), insieme a personale del 6° Battaglione Carabinieri “Toscana” di Firenze, nella tarda serata di sabato scorso, hanno sottoposto a controllo un soggetto, individuato all’interno di un bar del centro storico di Città della Pieve, trovato in possesso di un coltello a serramanico e di un tirapugni.

I militari sono intervenuti a seguito di richiesta pervenuta al Numero Unico di Emergenza – NUE – 112, allorquando una donna della zona, che si trovava nell’esercizio commerciale, era stata schiaffeggiata e spinta a terra da un altro avventore, a lei sconosciuto, all’esito di una lite scaturita per futili motivi.

Gli operanti, al loro arrivo, hanno individuato e bloccato l’uomo sottoponendolo ad una accurata perquisizione personale, durante la quale hanno rinvenuto un tirapugni in plastica, con all’estremità superiore 2 denti appuntiti, occultato nella tasca dei pantaloni.

Nel contesto hanno anche recuperato il coltello a serramanico con lama in acciaio di 9 cm di cui si era disfatto poco prima gettandolo a terra non appena i Carabinieri si sono avvicinati.

Condotto in caserma l’uomo, un 50enne di origini campane, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria poiché ritenuto presunto responsabile di porto di armi od oggetti atti ad offendere.

Nella tarda notte di domenica, invece, i Carabinieri della Stazione di Città della Pieve, sempre con l’ausilio di personale del 6° Battaglione Carabinieri “Toscana” di Firenze, durante un servizio finalizzato al controllo della circolazione stradale hanno sottoposto a perquisizione un 22enne di origini toscane, il quale viaggiava a bordo della propria autovettura all’interno del centro storico di Città della Pieve.

Il giovane, noto alle Forze di Polizia, è stato trovato in possesso di un attrezzo multiuso dotato di lama in acciaio lunga circa 6 cm nonché di una pistola spray con annessa bomboletta contenente gas urticante al peperoncino, il tutto occultato all’interno della propria autovettura.

Accompagnato in caserma, è stato anch’egli deferito all’Autorità Giudiziaria poiché ritenuto presunto responsabile di porto di armi od oggetti atti ad offendere.

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