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Grande successo per l’evento “Profeti in Patria”, format ideato dall’Associazione Scegliamoci il futuro, che quest’anno era dedicato agli Imprenditori

Grande successo per l’evento “Profeti in Patria”, format ideato dall’Associazione Scegliamoci il futuro, che quest’anno era dedicato agli Imprenditori.

L’evento si è svolto nel magnifico palazzo sede della Biblioteca comunale ed ha completamente riempito la Sala Rossi Monti a testimonianza dell’interesse suscitato nella comunità alto tiberina, i numerosi partecipanti hanno avuto l’occasione di vedere e sentire la storia di 4 aziende che possono essere considerate vere Ambasciatrici nel mondo della nostra storia, cultura e imprenditorialità.

Nella sua introduzione il Presidente Campagni ha voluto ringraziare tutti i presenti che hanno voluto condividere l’evento, un grazie particolare lo ha dato al Sinsaco di Città di Castello Luca Secondi perchè anche questa edizione del format ha beneficiato del Patrocinio del Comune.

Il Sindaco Secondi nel suo intervento ha messo l’accento sul ruolo sociale che queste nostre aziende svolgono a beneficio della comunità locale ed ha voluto consegnare a Giuseppe Ponti (CMC SpA), Giovanni Signorelli (SITREX SpA), Rita e Abramo Cherubini (SALPA SpA) e Aldo Spapperi (SPAPPERI N.T. Srl) una pergamena quale riconoscimento dei loro meriti.

Il format, ben condotto dal responsabile Dr. Marco Sensi, che prevedeva la messa in video della storia di ogni azienda e l’intervento dell’imprenditore è stato molto istruttivo e partecipato anche per le classi studentesche della Bufalini e del Polo Tecnico Salviani che avevano accettato l’invito dell’Associazione.

I lavori sono stati poi conclusi con l’intervento del Presidente Campagni che ha messo in evidenza due questioni importanti scaturite dall’evento: la prima è quella per cui gli imprenditori riconosciuti come Profeti in Patria sono quelli da emulare e che hanno quindi anche l’importante compito di indicare e consigliare la via da seguire alle giovani generazioni.

La seconda altrettanto importante attiene ad un problema culturale enorme che abbiamo e che viene da lontano, dagli anni 70-80, quando l’obiettivo della famiglia e del giovane era quello di avere una laurea altrimenti non eri nessuno.

Oggi, ha ribadito Campagni, il problema ha una ulteriore complicazione perchè i nostri giovani prendono sì la laurea ma poi emigrano perchè se non vai a lavorare a Milano non sei nessuno: ciò da origine alla perdita di queste risorse umane che impoverisce il territorio e mette una seria ipoteca sul futuro dell’economia alto tiberina.

Occorre quindi che le varie componenti della nostra società concorrano a informare i giovani che l’Alto Tevere ha un sistema produttivo sano e ben strutturato in grado di garantire il lavoro, inoltre devono concorrere anche a smontare quello stereotipo, ormai anacronistico, secondo il quale chi lavora in produzione sarebbe, in un certo senso, inferiore a chi lavora in ufficio.

Rivolgendosi agli studenti presenti Campagni ha precisato che già oggi l’operaio specializzato o il tecnico è un camice bianco che maneggia un computer e lo può fare anche se non è fisicamente presente in azienda, in definitiva non si sporca più le mani.

Serve a poco però far presente questo dato se non si valorizza questa figura professionale e non se ne riconosce la dignità ed il ruolo strategico: questo è un compito che spetta a tutti i componenti della nostra società e, in primis, a scuola e imprese.

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Oltre 250 persone si sono trovate questa mattina al ciclodromo comunale per l’iniziativa “Pedalando con Paolo”

Oltre 250 persone si sono trovate questa mattina al ciclodromo comunale per l’iniziativa “Pedalando con Paolo” passeggiata libera in memoria del dottor Paolo Biagini.


Alla presenza del sindaco e dell’assessore allo sport tanti ciclisti e non, hanno pedalato lla ciclovia che lungo Tevere li ha condotti da Città di Castello alla chiesa parrocchiale di Lama, dove ad accogliere il gruppo con un ricco ristoro c’era Don Francesco Mariucci, parroco di Lama nonché amico del dottor Biagini.


Prima del meritato ristoro gli organizzatori della manifestazione hanno presentato i risultati delle donazioni che hanno raggiunto la cifra di 2000€ destinati a presidi da destinare al reparto di medicina dell’ospedale di Città di Castello, dove per anni il dottor Biagini ha lavorato.
Presente all’arrivo il dottor Silvio Pasqui, direttore del presidio ospedaliero che ha ricordato il grande valore del medico.


A nome del gruppo degli organizzatori Antonello Donati ha ringraziato tutti i presenti invitandoli alla prossima edizione, con l’intento di continuare a far vivere l’amore e la generosità di Paolo.

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Fra tele, colori, disegni e olivi. La bella storia di Dante Sambuchi

La bella storia di Dante Sambuchi, 68 anni, originario di Città di Castello, artista e olivicoltore, fondatore di una società agricola sulle colline a nord della città al confine con la Toscana: 33 ettari dove da diversi si produce olio extra vergine di oliva di purissima qualità, racchiudendo le ricchezze della terra che la ospita. Inizialmente, l’azienda di famiglia aveva una superficie di 12 ettari e si interessava principalmente alla coltivazione di tabacco, cereali e foraggi.

Dante Sambuchi, dopo un’esperienza trentennale di studio e lavoro a Milano nel settore artistico, (diplomato all’Accademia di Brera, avendo fra i suoi maestri, Raffaele De Grada e Domenico Purificato) ha conseguito successi ed importanti riconoscimenti tra i quali, nel 1987 Primo Premio al Concorso Internazionale Presidente della Repubblica svoltosi a Firenze, l’Ambrogino d’Oro del comune di Milano e nel
1990 il primo premio nella rassegna promossa dall’Istituto Nazionale per i Beni Artistici e Culturali, primo premio Biennale d’Arte e poi alla fine degli anni ’90 ha deciso di rientrare in azienda.

Si è interessato in prima persona al rilancio dell’attività familiare, indirizzandola su altre produzioni. Ha cominciato così una stretta collaborazione con il C.N.R. di Perugia per studiare, conoscere e migliorare tutto ciò che è inerente alla formazione, giacitura e composizione del terreno, altitudine, esposizione, forma di allevamento piante, cultivar più indicate per ottenere un olio extravergine di oliva di categoria superiore che ha conquistato riconoscimenti prestigiosi come la medaglia d’argento al concorso a Tokyo, varie menzioni come miglior biologico “oro verde dell’Umbria”, “Chiocciola d’oro” Slow Food ed altri.


Per quanto riguarda la produzione dell’olio extra vergine di oliva, l’azienda ha acquistato nuovo terreno con caratteristiche favorevoli a questo tipo di coltivazione, per un totale di 33 ettari tutti biologici di cui 18 ettari destinati alla coltivazione dell’olivo. Vista la collocazione aziendale posta ai confini tra Umbria e Toscana, si è deciso di produrre due tipi di olio, uno Umbro uno Toscano, differenti tra loro per cultivar, territorio ed esposizione. La vena artistica però è sempre presente e l’ovicoltore-artista è tornato in “cattedra” e a Città di Castello ha realizzato una mostra di grande successo dedicata ai disegni e alla grafica a cura di Lorenzo Fiorucci, inaugurata sabato 6 aprile nelle Sale del Palazzo del Podestà: una rassegna ad oltre venti anni dall’ultima mostra allestita a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio con la presentazione di Vittorio Sgarbi.

Sambuchi è dunque tornato nella sua città di origine dopo gli anni di lavoro ed arte trascorsi a Milano: la selezione di opere che sono esposte, 36 di cui 10 litografie e 26 disegni carboncini-matite, sono rappresentative di tutti i suoi stili e dell’evoluzione della sua arte. “E’ stato davvero emozionante tornare nella mia città dopo tanti anni dall’ultima mostra. Un percorso di vita che mi accompagna in questa nuova fase creativa che cerco di portare avanti parallelamente al lavoro in azienda fra gli olivi e la produzione.

Un soggetto, l’olivo, che potrebbe essere fonte di ispirazione chissà per altre opere e realizzazioni”, ha dichiarato con un pizzico di commozione Dante Sambuchi nel ringraziare il comune di Città di Castello per il patrocinio ed il sostegno alla mostra che sarà aperta tutti i giorni fino al 22 aprile, con orario 10.30-12 e 16.30-20.00.

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Rotary club Città di Castello consegna 10 letti elettrici antidecubito a Muzi Betti

Si è svolta presso l’ASP Muzi Betti la consegna la consegna di 10 letti elettrici completi di materassi antidecubito da parte del Rotary club di Citta’ di Castello nella persona del presidente Michele Cacioni , il quale ha dedicato totalmente il service del suo mandato alla residenza protetta. Oltre alla suddetta donazione , il cda dell’asp ,nella persona della presidente Annalisa Lelli, ha acquistato ulteriori 5 letti elettrici corredati anche questi di materassi antidecubito, con il ricavato di un concerto di beneficienza organizzato a Perugia da Michela Piracci, “amica” della Muzi Betti.
Sono intervenute molte persone e ,complice la bellissima giornata di sole, si è svolto presso il parco della struttura un ottimo pranzo , preparato dagli alunni dell’asp bufalini sotto lo stretto controllo dello chef Lucio valcelli.

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Gioielli nascosti in un panino molto “strano”. Sventata nuova truffa dei finti Carabinieri

Originali e fantasiose le ultime 2 donne provenienti da un insediamento di cittadini stranierinel meridione, che sono state intercettate e fermate dai Carabinieri di Sansepolcro. 

Avevano appena compiuto poco prima una truffa nel ravennate ai danni di una vedova ottantenne con il solito inganno dei finti Carabinieri, che spaventando la vittima chiedono la cauzione per liberare un figlio arrestato, a seguito di un grave incidente stradale (ricordiamo che in Italia non esiste la liberazione su cauzione n.d.r.). Dopo la truffa, l’autovettura a noleggio è stata segnalata e sono state avviate le ricerche. I Carabinieri di Sansepolcro l’hanno intercettata e fermata sulla E/45. Immediata la perquisizione personale: in un calzino indossato da una delle due sono stati trovati oltre 3.000 euro in banconote, mentre nell’auto, ben nascosto, un cofanetto contenente svariati gioielli, soprattutto collane in oro.

Si pensava fosse tutto, quindi le donne sono state portate in caserma per le incombenze di legge, dove appena arrivate si erano disfatte stranamente di un panino avvolto nella carta gettandolo tra i rifiuti. Al termine degli atti di sequestro, col pretesto di non avere più denaro al seguito, hanno chiesto di poter recuperare quel panino dall’immondizia per mangiarlo nel viaggio di ritorno a casa. Considerato il contesto su cui si stava operando, la cosa poteva persino sembrare normale ai Carabinieri, che di scene simili ne hanno viste. Ma stavolta alla presenza delle donne hanno provveduto loro stessi a frugare tra i rifiuti, afferrando quell’involucro apparso sin da subito troppo pesante: tra le fette di prosciutto hanno trovato altre collane in oro e due fedi nuziali. 

Gli anelli, proprio quelli che erano stati rubati all’anziana donna e che tanto si era raccomandata di cercare; una era sua, l’altra invece era la fede indossata per decenni dal defunto marito. Il denaro per lei non contava, ma riavere quell’anello era la cosa più importante. Quando gliel’hanno restituito, la truffata è scoppiata in lacrime stringendo i Carabinieri in un forte abbraccio di ringraziamento.

Le persone sottoposte ad indagini si presumono innocenti.

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Terremoto Umbertide, Marchetti (Lega): “Via a ricostruzione grazie a sinergia istituzioni”

 “Finalmente l’Umbria e il territorio di Umbertide  potranno risanare le loro ferite e ripartire con la ricostruzione e la  ricognizione di un primo quadro di fabbisogni. Una bella notizia che i  cittadini aspettavano e che noi oggi siamo in grado di assicurare alla  cittadinanza grazie alla sinergia istituzionale messa in campo tra  Comune, con il sindaco Luca Carizia, Regione, con la presidente  Donatella Tesei, e Governo, che oggi finalmente dà il risultato che  tutti noi ci auguravamo per questa terra. Le sollecitazioni del  territorio, dell’amministrazione comunale e dei comitati oggi sono state  accolte, grazie all’approvazione in commissione Bilancio alla Camera di  un emendamento al Dl Pnrr, presto in Aula, e per cui ringrazio il  collega Nicola Ottaviani. Poter restituire ai nostri cittadini le opere,  le strutture e tutto ciò che era stato gravemente danneggiato dal  terremoto dal 2023 ci fa guardare con fiducia al futuro e alla  ripartenza, vera, del territorio di Umbertide”.

Lo dichiara il deputato della Lega e segretario del partito in Umbria  Riccardo Augusto Marchetti

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Ad Arezzo la reliquia del beato Livatino, giudice ucciso dalla mafia

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“Sub tutela Dei. Sotto la protezione di Dio”. È questo il titolo della mostra sul giudice Rosario Angelo Livatino, assassinato dalla mafia nel 1990 e proclamato beato nel 2021, che è possibile visitare fino al 23 aprile ad Arezzo nel Loggiato di San Donato. La mostra, presentata per la prima volta al Meeting di Rimini, nasce per far conoscere la figura attualissima del beato Livatino, ed è articolata su pannelli con foto e documenti in cui vengono rappresentati i vari momenti della vita del giovane magistrato, incluso il giorno dell’agguato e della sua uccisione. Il taglio del nastro dell’esposizione, realizzata in collaborazione tra Diocesi, Acli della provincia di Arezzo e Comunione e Liberazione di Arezzo, è stato effettuato dal vescovo Andrea Migliavacca.

“La peregrinatio delle reliquie del beato Livatino nella nostra diocesi – spiega il vescovo Andrea Migliavacca – è occasione per richiamarci sui temi della giustizia, dell’equità, della ricerca del bene comune e della testimonianza del Vangelo anche nella cosa pubblica. È un’importante testimonianza che vogliamo raccogliere soprattutto per i giovani e pensando a un mondo migliore”.

L’inaugurazione della mostra (modalità di accesso e orari nel volantino allegato) precede e accompagna la peregrinatio della reliquia del beato Rosario Angelo Livatino che verrà accolta dal 17 al 19 aprile nella Cattedrale di Arezzo. Il pensiero del giovane magistrato infatti oggi raggiunge scuole, parrocchie, enti grazie anche alla peregrinatio di una reliquia. La camicia che Livatino indossava il giorno del suo assassinio, consunta dal sangue del martirio, che per 32 anni è stata un reperto processuale conservato negli armadi blindati del Tribunale di Caltanissetta, chiesta in affidamento dalla Curia di Agrigento e conservata in una teca d’argento e che dal 19 settembre 2021 viaggia per l’Italia.

“Questa iniziativa è stata voluta per avvicinare la cittadinanza, specialmente i giovani, a una figura positiva del nostro tempo – dice il prof. Luca Vanni, direttore dell’Ufficio Scuola della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro -. Non è giusto chiamarlo eroe, ma una persona giusta, non solo perché amministrava la giustizia, ma perché lo faceva con equità, mosso da un grande senso civico. Una grande figura quindi dal punto di vista civile e della storia della Repubblica Italiana, ma anche dal punto di vista della fede. Diceva che il giudice giusto non può valutare solo l’errore, ma deve farsi guidare anche dal non svalutare mai la persona che si ha di fronte. Per evitare questo diceva che la fede gli era stata di grande aiuto. Per questo andava tutte le mattine alla Messa nella parrocchia vicina al tribunale. Lo faceva in incognito, senza dire chi fosse. lo stesso parroco scoprirà solo dopo la morte che si trattava del giudice Livatino”.

Il pellegrinaggio della reliquia in terra aretina prevede vari momenti liturgici e culturali (programma dettagliato in allegato). In particolare si segnalano il convegno di giovedì 18 aprile alle 10 nel Palazzo Vescovile dedicato al tema “La giustizia riparativa” che vede intervenire, dopo i saluti del vescovo Andrea Migliavacca e mons. Giuseppe Cumbo, Vicario Generale di Agrigento, Sebastiano Mignemi, presidente della Corte d’Assise di Catania, Linda Gambassi, Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Pistoia, Maria Grazia Giampiccolo, Direttrice della Casa di reclusione a San Gimignano; il convegno è moderato da mons. Alessandro Conti, Vicario Generale della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Alle 16, in Seminario si svolgerà il convegno pensato soprattutto per gli insegnanti di religione dal titolo “Giustizia riparativa, ascolto….accoglienza” con interventi di don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, Marco Pappalardo, autore del libro “Non chiamatelo ragazzino”, Virginia Drago, studentessa di giurisprudenza e il canonico don Andrzej Zalewski, Rettore del Seminario di Arezzo; modera l’incontro Luca Vanni, direttore dell’Ufficio Scuola diocesano. Un terzo convegno si svolge venerdì 19 aprile alle 10 in Cattedrale ed è intitolato “Chiesa cristiana e contrasto alle mafie” con interventi di mons. Giuseppe Cumbo, Vicario Generale di Agrigento e don Andrea Bigalli, Referente regionale Libera Toscana.

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Martedi 23 Aprile dalle ore 18 presso la sala “Rossi-Monti” della  Biblioteca Comunale, la presentazione del libro “Tecniche di Comunicazione della Politica 3.0: Come Dirlo”, scritto dal Laura Caldara

E’ in programma, Martedi 23 Aprile dalle ore 18 presso la sala “Rossi-Monti” della  Biblioteca Comunale, la presentazione del libro “Tecniche di Comunicazione della Politica 3.0: Come Dirlo”, scritto dal Laura Caldara e pubblicato dalla prestigiosa casa editrice Isabella Gambini. Un occasione imperdibile per addentrarsi nelle moderne strategie di comunicazione politica. 


Il dibattito che sarà aperto dal saluto del sindaco vedrà la partecipazione di Enrico Carloni, coordinatore del corso di laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali dell’Università di Perugia, Roberto Conticelli, scrittore e giornalista, già presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, Marcello Pecorari, Avvocato e Difensore Civico della Regione Umbria. La moderazione sarà affidata a Carla Schiavo, che guiderà il dialogo sull’importanza della comunicazione in un’era politica in cui l’efficacia relazionale è fondamentale per costruire una reputazione solida e duratura.

Il libro di Laura Caldara si rivela una vera e propria “cassetta degli attrezzi” per chiunque ambisca a diventare un leader politico, fornendo gli strumenti necessari per sviluppare una visione e una missione che superino l’ordinario. L’autrice, Laura Caldara, è una coach esperta in comunicazione, public speaking, giornalista pubblicista e consulente politico presso Camera e Senato, con una specializzazione in comunicazione alchemica relazionale archetipale. Un incontro di rilievo, che promette di essere un momento di approfondimento e di ispirazione per tutti coloro che sono coinvolti o interessati al mondo della politica e della comunicazione.

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“La vita in gioco”, processo pubblico sul gioco d’azzardo patologico. Questo è il titolo di una originale iniziativa che si svolgerà 13 aprile, dalle 9 alle 13, presso la sala consiliare

“La vita in gioco”, processo pubblico sul gioco d’azzardo patologico. Questo è il titolo di una originale iniziativa che si svolgerà 13 aprile, dalle 9 alle 13, presso la sala consiliare. Il fenomeno dell’azzardo sarà l’oggetto di un momento di riflessione pubblica. Non una conferenza, e neanche un convegno; questa volta a discutere ed emettere una sentenza sul fenomeno del GAP, (gioco d’azzardo patologico), saranno i cittadini e le cittadine umbre residenti nei comuni dell’Alto Tevere, a cominciare da Città di Castello e Umbertide.

“La vita in gioco”, processo pubblico sul gioco d’azzardo patologico. Questo è il titolo di una originale iniziativa che si svolgerà Sabato 13 aprile, dalle 9 alle 13, presso la sala consiliare. Il fenomeno dell’azzardo sarà l’oggetto di un momento di riflessione pubblica. Non una conferenza, e neanche un convegno; questa volta a discutere ed emettere una sentenza sul fenomeno del GAP, (gioco d’azzardo patologico), saranno i cittadini e le cittadine umbre residenti nei comuni dell’Alto Tevere, a cominciare da Città di Castello e Umbertide. Tutto questo avverrà partecipando ad un “processo all’americana”, con tanto di giuria, testimoni, avvocati della difesa e dell’accusa. I protagonisti. La pubblica accusa sarà rappresentata da Claudio Renzetti, la difesa da Claudio Cippitelli, presidente della giuria, l’avvocato Simona Ardesi. Sui banchi della giuria, in realtà gli scranni del consiglio comunale trasformato per l’occasione in un Tribunale, siederanno, Benedetta Calagreti, assessore alle Politiche Sociali, Michela Botteghi, assessore alla Cultura, Claudio Serafini, consigliere comunale, Daniele Benedetti, Feder Sanità – Anci Umbria, Cristina Crisci, giornalista, Giovanni Granci, Presidente del Cda, Scuola di Arti e Mestieri “G.O. Bufalini”, Cristina Donati Sarti, responsabile Zona Sociale

1. Convocati anche numerosi autorevoli testimoni. Tutto questo avverrà dunque partecipando ad un “processo all’americana”, con tanto di giuria, testimoni, avvocati della difesa e dell’accusa. L’iniziativa, resa possibile dall’attenzione al tema dei comuni della zona Sociale1, capofila Città di Castello e dal finanziamento Regione Umbria, propone un approccio innovativo al tema dell’azzardo, mettendo al centro della scena le testimonianze e le riflessioni dei cittadini, degli amministratori, degli operatori sociosanitari, dell’associazionismo, degli operatori della polizia locale. Alla fine del dibattimento, la giuria emetterà una sentenza, mentre anche i partecipanti e gli spettatori potranno esprimere il loro giudizio sul fenomeno. I dati che riguardano la spesa investita nelle diverse tipologie di giocate dai cittadini dei Comuni dell’Alto Tevere sono allarmanti: secondo i numeri diffusi dall’indagine “La geografia del gioco d’azzardo in Umbria” del 2020, a cura del S.S.D. Sorveglianza e promozione della Salute AUSL Umbria 2, la spesa pro capite è di 1.587 euro a San Giustino, 1.554 a Città di Castello, 1.257 a Umbertide, solo per indicare le prime in classifica. A fare la parte del leone sono le “slot machine” (AWP e VLT con 957 euro spesi pro capite, con punte di 1.203 euro a San Giustino e 1.162 euro a Città di Castello), seguite dalle lotterie istantanee e il lotto (332 euro p.c.). Il fenomeno non riguarda solo gli adulti: un giovane umbro su due (15-19 anni) ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita e circa il 51% lo ha fatto nel corso dell’ultimo anno. Al crescere dell’età aumenta la percentuale di studenti che giocano d’azzardo, raggiungendo quasi il 55% tra i 18enni; inoltre, il 9,3% degli studenti giocatori presenta un profilo di gioco “a rischio” (10,1% in Italia) mentre il 5,4% “problematico” (5,2% in Italia). A complicare il quadro, si segnala che l’8% degli umbri 18-84enni hanno giocato d’azzardo online almeno una volta nella vita, in particolare gli uomini e i più giovani. I profili di rischio rivelano percentuali particolarmente elevate di gioco problematico nelle zone-distretto dell’Alta Valle Tevere. “Dallo scorso anno abbiamo definito come comuni della Zona Sociale1 un programma ad ampio raggio – ha precisato l’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti – ben coordinato con Usl Umbria1, che gestisce il Servizio per il trattamento del Disturbo da Gioco d’Azzardo con sede a Città di Castello, e con il terzo settore, che attraverso l’Unitre tifernate e Arcat Umbria è stato protagonista di appuntamenti destinati agli over65, in assoluto una delle fasce più fragili e più colpite dal fenomeno del gioco d’azzardo, finalizzati alla sensibilizzazione e alla prevenzione del fenomeno in questa fascia della popolazione”. Il “processo” di Sabato 13 Aprile rientra in questo ambito e servirà ad affrontare ancora la situazione in maniera originale e coinvolgente”.


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“Il Calcio per Loro” i dettagli dell’iniziativa, insieme a Maurizio Falcinelli

Lunedì 15 aprile alle ore 18 al Nuovo Cinema Smeraldo di Pistrino un appuntamento interamente dedicato al settore giovanile con Zauli, Vaglini, Ripani e Crisafulli. Noi ne abbiamo parlato con Maurizio Falcinelli

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Tappa tifernate per la Carovana di Primavera: passerella nel centro storico stamattina per le auto d’epoca partecipanti al raduno che nell’edizione 2024 attraverserà l’Umbria

La Carovana di Primavera ha fatto di nuovo tappa a Città di Castello stamattina, con la magia dei modelli d’epoca che appartengono alla storia dello stile automobilistico nel mondo. Dopo alcuni anni trascorsi lungo altri itinerari dello Stivale, nell’edizione 2024 il raduno organizzato dal Collectors Historic Carclub di Cesena, sodalizio appartenente all’Automotoclub Storico Italiano, ha riportato collezionisti e appassionati provenienti dall’Emilia Romagna e dalle Marche sulle strade dell’Umbria, per una tre giorni dedicata all’amicizia, alla cultura e al buon vivere che ha preso il via oggi da Cesena e si concluderà domenica 14 aprile.

Un week-end intenso, che dopo Badia Tedalda e Città di Castello, porterà i circa 20 equipaggi partecipanti a Perugia, Assisi, Foligno, Gubbio e nella riserva naturale della gola del Furlo. Guidati dalla direttrice della manifestazione Emanuela Pagliarani Ghini, i protagonisti della Carovana di Primavera hanno raggiunto piazza Matteotti, dove hanno messo in vetrina i propri tesori a quattro ruote.

Nel cuore del centro storico tifernate sono stati accolti dai responsabili dell’assessorato al Commercio e al Turismo, che li hanno accompagnati nelle due visite in programma al museo e al laboratorio della Tela Umbra e alla Tipografia Grifani Donati, testimoniando loro il piacere di poterli ospitare in città. Nell’occasione, la comitiva ha avuto modo di incontrare anche i rappresentanti del Club Auto Moto Storiche Altotevere, con il presidente Giovanni Maria Rossi, che, insieme ad alcuni soci, ha fatto gli onori di casa nel segno della comune passione per i motori d’epoca.

Dopo il pranzo sulle colline tifernati, gli equipaggi della Carovana di Primavera sono ripartiti, salutando con un arrivederci la terra tifernate.

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“Rinascimento in Valtiberina e Valdichiana”, siglato accordo tra Sansepolcro, Castiglion Fiorentino, Citerna e Monterchi

Nasce dall’intesa tra i comuni di Castiglion Fiorentino, Citerna, Monterchi e Sansepolcro il nuovo progetto di valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico del territorio. Il progetto “Rinascimento in Valtiberina e Valdichiana” prevede un sistema unico di comunicazione e promozione dedicato ai quattro comuni, con particolare riferimento al periodo rinascimentale e alla eccezionale fioritura di maestri e capolavori che lo hanno caratterizzato e che ancora oggi costituisce uno straordinario patrimonio identitario. L’idea progettuale è sostenuta dal critico d’arte Vittorio Sgarbi. 

Il progetto è promosso dai comuni di Castiglion Fiorentino, Citerna, Monterchi e Sansepolcro, la produzione è a cura di Maggioli Cultura e Turismo. 

Bartolomeo della Gatta, Piero della Francesca, Donatello e altri grandi maestrihanno lasciato opere capitali in un territorio delimitato tra la Valdichiana e la Valtiberina, per un itinerario di poco più di 40 km da percorrere in un contesto paesaggistico incantevole, arricchito da una straordinaria offerta enogastronomica. Una vera “mostra permanente e diffusa” di capolavori dell’arte, frutto della propensione a produrre bellezza e della capacità di conservarla di un intero territorio. Una ricca collezione di opere aperta al godimento di tutti, in un itinerario libero e personalizzabile dal visitatore in base alle proprie esigenze e attese, che si snoda tra chiese e musei, camminando per antiche strade e allungando lo sguardo verso paesaggi unici. 

L’obiettivo del progetto “Rinascimento in Valtiberina e Valdichiana” è realizzare un sistema di comunicazione e promozione che, partendo dalle attrattive del territorio, motivi il visitatore a percorrerlo e a scoprirlo. Tenendo conto delle più aggiornate tendenze del mercato turistico a matrice culturale, il progetto prevede la creazione di un’immagine coordinata del materiale di comunicazione e di strumenti digitali con contenuti originali e in doppia lingua (italiano, inglese), in particolare: la realizzazione di un portale web dedicato all’intero circuito culturale che farà da vetrina digitale delle strutture e dei servizi offerti con approfondimenti, informazioni e aggiornamento continuo, la realizzazione di una campagna fotografica professionale dal tono emozionale, la realizzazione di un virtual tour aereo per l’intera area e di virtual tour dei siti che accolgono le opere d’arte. Il progetto sarà promosso attraverso una mirata campagna di promozione e advertising e un’attività di social media management.

Il progetto prevede anche la produzione di eventi significativi. Il primo appuntamento in programma è una lectio magistralis a cura del critico d’arte Vittorio Sgarbi, che si terrà il 26 aprile a Sansepolcro.

Il Sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli: «Quella di oggi è la riscoperta dei Rinascimento Italiano in quei centri così detti minori, che minori non sono, è la rivincita delle Città d’arte meno conosciute che però meritano di esserlo, senza presunzione o falsa modestia».

Il Sindaco di Citerna, Enea Paladino: «Il Rinascimento ha dato i natali a grandi artisti che hanno portato il loro lavoro e le loro opere proprio nei nostri territori, che oggi sono custodi di tesori preziosi che hanno fatto la storia del Rinascimento. Siamo felici di portare avanti questo progetto insieme, perché è un volano per il turismo che si muove nei nostri borghi».

Il Sindaco di Monterchi, Alfredo Romanelli«Monterchi e Castiglion Fiorentino avevano già stipulato un protocollo d’intesa assieme, “Musei connessi”. Progetto che con oggi si allarga con “Rinascimento in Valtiberina e Valdichiana” che racchiude promozione culturale rinascimentale, marketing territoriale e promozione su larga scala. Tutto questo per aggredire mercati sempre più ambiziosi».

Il Sindaco di Sansepolcro, Fabrizio Innocenti: «Fare marketing territoriale del nostro patrimonio culturale diventa uno strumento strategico. Con questo protocollo d’intesa ci avviamo a creare un percorso turistico rivolto ai visitatori, ma è anche un percorso di crescita culturale per i nostri cittadini».

“Rinascimento in Valtiberina e Valdichiana”diventa quindi una vetrina di grande prestigio per i comuni di Sansepolcro, Monterchi, Castiglion Fiorentino, Cortona e Citerna e un’occasione di promozione turistica rivolta a visitatori e cultori dell’arte. Un patrimonio straordinario di arte e paesaggio che si fa laboratorio di prodotti rivolti ad ogni tipologia di pubblico, per un’esperienza personalizzata e memorabile.

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Caso E78: Mariangeli (PD) “serve che passi dalla piastra logistica, a volte le cose semplici diventano difficili”

“Detto che non ci credo, che parlare di E78 e di apertura della prima canna della Guinza serve solo per fini elettorali, credo sia opportuno chiarire che per noi, serve che bassi dalla piastra logistica. A volte le cose semplici diventano difficili, soprattutto in Italia e quando si è prossimi alle elezioni”

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Fiori d’arancio: il punto sulle tendenze 2024, con il maestro d’arte floreale Giuseppe Boncompagni

Devi organizzare il tuo matrimonio? tendenze, curiosità consigli per non farsi trovare impreparati, nel giorno più importante della tua vita. Il punto sulle tendenze 2024, con il maestro d’arte floreale Giuseppe Boncompagni

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Chiude con oltre 2400 spettatori la stagione di Prosa e danza del Teatro degli Illuminati

Chiude con oltre 2400 spettatori la stagione di Prosa e danza del Teatro degli Illuminati. Tutto esaurito ad ognuno degli otto appuntamenti. Alle battute finali Teatro ragazzi e in pieno svolgimento con grandi numeri Teatro a KM0. Al via la seconda rassegna di Scuole a Teatro, che sarà presentata la prossima settimana

Si chiude con applausi a scena aperta la Stagione di prosa e danza 2023/2024 del Teatro degli Illuminati di Città di Castello, che anche nell’ultimo appuntamento, la commedia Amanti di Ivan Cotroneo, ha registrato un nuovo tutto esaurito. Congedandosi dal pubblico, il protagonista Massimiliano Gallo, conosciuto interprete di fiction di successo come “La Storia”, ha salutato gli studenti di Videor ut video, ringraziando la città per permettere agli studenti di assistere gratuitamente agli spettacoli della Stagione e ricordando come il futuro del teatro siano le giovani generazioni. “Questo episodio è una grande soddisfazione per l’Amministrazione comunale” dichiarano, facendo un bilancio della Stagione appena conclusa, il sindaco e l’assessore alla Cultura. Degli oltre 2400 spettatori di questa Stagione, molti sono studenti, giovani che forse non avrebbero mai avuto un incontro diretto con il teatro; grazie ad Olio Ranieri, e in stretto raccordo con gli istituti superiori siano riusciti a dare l’opportunità di sperimentare questa forma culturale e di incontrare dal vivo gli attori delle compagnie. Esprimiamo un giudizio molto positivo sull’andamento della Stagione, che ha sempre registrato il tutto esaurito, con una richiesta di biglietti purtroppo a volte superiore alla capienza del teatro. La qualità del cartellone, che quest’anno ha cercato di alternare spettacoli di ispirazioni e taglio diverso, rappresentando le maggiori tendenze del teatro italiano, è stata premiata fin dalla campagna abbonamenti, chiusa con oltre 200 sottoscrizioni. Per questo un ringraziamento va alla consulenza del Teatro Stabile dell’Umbria che da sempre collabora con il comune alla strutturazione della Stagione e a SOGEPU, gestore del Teatro. All’esordio nella notte di Halloween, con La locandiera di Antonio Latella con Sonia Bergamasco al Collettivo Controcanto, una produzione giovane di giovane con Sempre Domenica, la Stagione di prosa sotto le festività natalizie ha ospitato Stefano Fresi, Toni Fornari ed Emanuela Fresi, con Cetra…una volta. A gennaio il Balletto civile di Nothing e a febbraio Così è (se vi pare) del regista Geppy Gleijeses con Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato, a cui è seguita la commedia Il malloppo con Marina Massironi. Ultimi due appuntamenti con allestimenti importanti: Dei figli, ultimo atto della triologia di Mario Perrotta sulla famiglia e Amanti, commedia di Cotroneo con Massimiliano Gallo. La Stagione di prosa è conclusa ma la Stagione del Teatro degli Illuminati continua con la rassegna di Teatro a KM 0 che sta gratificando le compagnie locali con un grande seguito di pubblico, da ultimo il tutto esaurito dello spettacolo de I freghi della Badia, mentre è alle porte la terza rassegna del Comune, Scuole a teatro, che presenterà tutti i laboratori teatrali delle scuole, chiudendo il cerchio sulle iniziative di promozione del teatro verso i giovani.

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Successo per il terzo appuntamento del “Circolo della Poesia” con Elio Mariucci

Giovedì 11 aprile alle ore 18.00 si è tenuto il terzo appuntamento del programma CIRCOLO DELLA POESIA con ELIO MARIUCCI nella Sala di lettura, Palazzo Bufalini, Circolo Tifernate, Accademia degli Illuminati. Tanto il pubblico presente  che ha partecipato alla presentazione di “Solo gli angeli chetano il mare”, Bertoni Editore per Poesia edizioni, 2020 a cura di Angela Ambrosini anch’essa poetessa e presente in sala. I saluti sono stati affidati come consueto al presidente del Circolo Tifernate Avv. Gregorio Anastasi che ha ringraziato Mariucci per aver accolto l’invito. Presenti in sala per il  Consiglio del Circolo Tifernate  avv. Pietro Paolieri vice presidente e Gabriele Tasegian, segretario.    La parola è poi passata alla dott.ssa  Catia Cecchetti curatrice dell’iniziativa insieme al Comune di Città di Castello Assessorato alle Politiche culturali che ha presentato l’autore, artista poliedrico che si occupa di poesia, di teatro, di fotografia di pittura e di organizzazione di eventi culturali. Mariucci nasce a Città di Castello. Inizia il suo percorso artistico con una prima mostra nell’aprile 1973 nella  sua città. Seguono altre personali alla Galleria “Il Pozzo” diretta da Novello Bruscoli e alla galleria “ART 2” diretta da Corrado Ottaviani e Bruno Bambini. Fonda il gruppo 13×3 composto da Gino Meoni, Corrado Ottaviani, Piero Pellegrini e Gabrio Rossi. E’ del 1978, la prima mostra dei cinque pittori  organizzata a Todi (Pg.) “Visualmente”.   Durante l’allestimento, per una fortunata coincidenza,  fanno la conoscenza di Piero Dorazio il quale, inaspettatamente, inaugurerà la loro esposizione: fu l’inizio della lunga amicizia con il grande pittore.  Nel giugno del 1987 il gruppo viene invitato alla  XXXª Biennale d’arte Città di Milano, nel giugno 1989 alla mostra “Ad villam” alla Rocca Paolina di Perugia, e nell’aprile del 1995, alla Frankfurter Westend Galerie, di Francoforte sul Meno.  Il gruppo rimane attivo fino al 1998 poi  Mariucci proseguirà da solo la sua ricerca, fino al 2006, anno in cui organizza, nel chiostro medievale di San Francesco di Montone (PG), la mostra ”L’ARTE è MOBILE” per la quale invita a collaborare con lui gli amici artisti più stimati le cui opere, per forme o cromie, mostrassero evidenti consonanze con una serie di mobili di sua creazione, gettando così le basi per la formazione di un nuovo sodalizio artistico: il Gruppo Artefare. Elio Mariucci inoltre, da sempre si è occupato di poesia, di teatro.

La testimonianza dell’artista è stata arricchita dalle letture di Iacopo Falchi che ha interpretato con pathos alcuni poesie e dalle musiche  di Nico Pruscini alla chitarra. 

Come poeta ha pubblicato le raccolte “Il pozzo in soffitta” (moleschine poetico-artistico in collaborazione con l’amico poeta e scrittore Emilio Rossi e la fotografa Chiara Burzigotti) -“La luna ricordo, profumava di tiglio” (100 poesie e 11 scatti della fotografa Laura Rebiscini), “Voli di cantaride” edito da “La vita felice” di Milano, con la prefazione della poetessa Gabriella Bianchi e nel marzo 2020 “Solo gli angeli chetano il mare” ( Bertoni editore) a cura di Angela Ambrosini.

Dal 2018,  progetta e costruisce una serie di  “Libri d’artista” contenenti tempere, disegni  poesie, haiku e tanka: “Antifone per la luna” (poesie e astrazioni) è il primo di questa raccolta.  La serie continua con  “Il libro dei giochi apparenti” (residui attivi e haiku) – “Barbare suture”-  “Inventario d’ombre  – “Residui onirici” – “Labirinto incantatore  e  “Su onde d’altro mare”.

Temperamento mite, Mariucci è riuscito ad arrivare al cuore del pubblico presente, che ha seguito con estrema attenzione la sua testimonianza, il suo percorso culturale, la sua sperimentazione poetica e i preziosi collaboratori e compagni di viaggio incontrati nel suo cammino.

Molte le domande finali che hanno completato il salotto di poesia che è riuscito nell’intento di far conoscere artisti tifernati noti nel panorama non solo locale ma anche nazionale, con un incontro diretto e estremamente comunicativo che ogni volta fa toccare con mano l’animo del poeta.

Il prossimo incontro si terrà giovedì 18 aprile  sempre alle ore 18.oo con 

Sabrina Fodaroni

 “Linfa vitale”, Fotocomposizione TPM sas – Joelle Srl, 2024

Letture di Maria Vittoria Lensi

Musiche a cura della classe di pianoforte del M° Cesare Tiroli

Scuola comunale “Giacomo Puccini” di Città di Castello

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Oggi a Monterchi la presentazione del progetto “Rinascimento in Valtiberina e Valdichiana”

Oggi, venerdì 12 aprile 2024, ore 11 nella Sala Consiliare di Palazzo Massi (Museo delle Bilance) Monterchi

Dalla volontà delle quattro amministrazioni comunali, nasce il nuovo progetto di valorizzazione del patrimonio culturale dei comuni di Castiglion Fiorentino, Citerna, Monterchi e Sansepolcro.

Il progetto prevede un sistema unico di comunicazione e promozione dedicato al patrimonio culturale dei quattro comuni, con particolare riferimento al periodo rinascimentale e alla straordinaria fioritura di maestri e capolavori che lo hanno caratterizzato e che ancora oggi costituisce uno straordinario patrimonio identitario.

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Tante proposte anche la prossima settimana nell’ambito dell’Anno Accademico 2023-2024 dell’Unitre di Città di Castello Aps

Tante proposte anche la prossima settimana nell’ambito dell’Anno Accademico 2023-2024 dell’Unitre di Città di Castello Aps, che peraltro volge al termine.

Questo il dettaglio:

Lunedì 15 aprile

Ore 9-10, 10-11 e 11-12 – AFA – Docente: Luca Castellari

Ore 15-16 – CLUB DELLA LETTURA – Docente: Teresa Gambuli

Martedì 16 aprile

Ore 9-10, 10-11 e 11-12 – EDUCAZIONE MOTORIA – Docente: Luciano Capaccioni

Ore 15-16 (1° livello) e 16-17 (2° livello) – INGLESE – Docente: Ketty Holdham

Mercoledì 17 aprile

Ore 16,15-18 – L’IDEA DI EUROPA TRA MITO, STORIA E PENSIERO – Docente: Venanzio Nocchi

Giovedì 18 aprile

Ore 17,30-19 – SCUOLA DI TEATRO – Docente: Elio Mariucci

Venerdì 19 aprile

Ore 17,30-18,30 e 18,30-19,30 – SCUOLA DI BALLO – Docente: Centro sportivo Blue Angel

La “Lezione del giovedì” in programma il 18 aprile alle ore 16 (ultimo appuntamento) vedrà la presenza in veste di relatore del prof. Alvaro Tacchini, che parlerà sul tema: “episodi poco noti di un anno drammatico: il 1944 nell’Alta Valle del Tevere”.

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