Giovedì 14 marzo si è tenuto il Consiglio Comunale e noi consiglieri di FDI, Elda Rossi e Riccardo Leveque, abbiamoevidenziato notevoli criticità. Innanzitutto incrementi significativi per quanto riguarda la previsione sulle entrate correnti 2024 di natura tributaria rispetto al 2023.
Aumento su IMU, Canone Unico Patrimoniale e Canone Mercatale, ai quali si aggiunge una variazione all’aliquota dell’addizionale comunale all’IRPEF, con la quale si prevede di incassare ulteriori 500.000 euro rispetto al 2023, portando la soglia di esenzione dai 13.400 euro a 13.600 euro, ma con un’applicazione di aliquota unica per tutte le fasce di reddito nella misura di 0.80%, con il risultato che chi ha un reddito di 13.601 euro ha la stessa aliquota, di chi ha oltre 75.000 euro di reddito. Inoltre è stata introdotta l’Imposta di Soggiorno, andando a mettere in ulteriore difficoltà il comparto del turismo, che già vede il nostro Comprensorio al quart’ultimo posto nella Regione Umbria, con il nostro Comune molto limitato nei servizi turistici, dove l’introduzione di questa tassa rincarerà i costi di permanenza dei pochi turisti che soggiornano nel nostro territorio,con il rischio di favorirne lo spostamento in altri luoghi dell’Umbria e della Toscana che offrono maggiori servizi. A chiudere il capitolo entrate troviamo un aumento considerevole dell’accensione dei mutui per un valore di 1.747.518 euro, con relativo ulteriore aumento del livello di indebitamento dell’Ente,che cresce rispetto al Bilancio di Previsione 2023 di più di 1 milione di euro, attestandosi ad una previsione di 30.475.762, 25 euro. A fronte di tutto ciò, nel 2023 sono state già alzate le tariffe per i servizi a domanda individuale e nel 2024 sono stati tagliati fondi per artigianato, commercio, cultura, turismo, sviluppo economico e non sono neppure previsti fondi di investimento sulla diversificazione delle fonti energetiche, pur avendo denunciato più volte in questa assise comunale quanto pesino i costi energetici sul Bilancio, purtroppo non solo nulla è stato fatto prima da questo Comune, ma sembra anche che neppure per il futuro ci sarà alcun progetto! Come si può votare un Bilancio di Previsione finanziaria senza alcuna previsione per la comunità?Solo la maggioranza lo ha approvato.
In collaborazione con la Scuola comunale “Giacomo Puccini” di Città di Castello
L’evento, aperto ai soci e alla città si terrà nelle sale del Palazzo storico Bufalini. La finalità è quella di creare momenti di aggregazione culturale con un programma che risponde appieno alle finalità statutarie del Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati che all’Art. 2 così recita: l’intendo è quello di “offrire ai soci la possibilità di ricreazione con lettura di giornali e riviste, con conferenze culturali e concerti, con trattenimenti danzanti e con giochi leciti. Il circolo ha, altresì, lo scopo di contribuire allo sviluppo culturale della Comunità locale, promuovendo e favorendo tutte le iniziative che a ciò possono concorrere”.
L’iniziativa, sostenuta dal Presidente Avv. Gregorio Anastasi e dall’intero Consiglio Direttivo è a cura di Catia Cecchetti.Visto il numero limito di posti è necessaria la prenotazionevia e – mail o telefono: 075 6975824 – 339 7203829 e-mail: eventi@circolotifernate.it
I “crostini briachi” in Tv: ribalta nazionale per il tradizionale ed unico dolce della tradizione tifernate, tipico di carnevale da secoli ma ottimo in tutte le stagioni, Se ne è occupato “Mag”, nell’edizione di ieri sera alle 18,30, dopo il Tg di Studio Aperto a Italia Uno sulle reti Mediaset con un dettagliato ed interessante servizio. La presentazione nella “sala del gusto” del Centro di Formazione Asp “G.O. Bufalini” di Città di Castello. I crostini ubriachi, “briachi” nel dialetto locale, simbolo di questa zona a nord dell’Umbria al confine con Toscana e Marche, sono spesso abbinati a tavola al termine di un pranzo o cena, ma soprattutto dolce indiscusso del carnevale e della Pasqua, ma ottimo tutto l’anno.
La maestra “chef”, Sandra Gaggioli, cuoca ed esperta di cucina popolare, custode di mille ricette, ha preparato i crostini e raccontato la storia di questo straordinario ed unico dolce della tradizione. Dolce tipico dei quartieri popolari di Città di Castello diffuso anche in altri luoghi dell’Alto Tevere Umbro, che nasce negli anni a cavallo tra il cinquanta e sessanta del secolo trascorso. Nel Teatro Comunale di Città di Castello, “Teatro degli Illuminati”, si svolgevano durante il Carnevale i “Vejoni” ( feste danzanti molto popolari ). I primi veglioni erano due : quello dei tipografi organizzato dalle associazioni operaie e molto popolare, e quello Tricolore, più aristocratico ed organizzato dall’Associazione Commercianti cittadina. A questi due seguirono ,ma solo dopo alcune edizioni, quelli dei Rioni San Giacomo, Prato, Mattonata, Rignaldello, della “Cambiale”, che sostituì quello Tricolore.
Nei veglioni popolari era uso che gruppi familiari o di conoscenti prendessero in affitto un palco del teatro come base logistica per i successivi balli. Dopo la mezzanotte i balli si interrompevano momentaneamente per permettere agli intervenuti di cenare. La cena veniva portata dall’esterno, e alcuni membri della compagnia o delle famiglie si recavano rapidamente a casa per prendere le libagioni già pronte per il consumo. Addirittura si preparavano primi a base di tagliatelle, ravioli, cappelletti. La cena consisteva in molte portate, dolci compresi. A causa delle ristrettezze economiche e la penuria di ingredienti ,tipica del dopoguerra, che vennero inventati o forse rivalorizzati i crostini “briachi” che a quel punto non potevano più mancare nel menù, anzi divennero un vero e proprio “ status symbol” che caratterizzava i vari gruppi. La ricetta originale, che fa il paio con numerose variazioni era questa: pane sciapo umbro abbastanza raffermo e tagliato in formato crostini inzuppato in una miscela di alchermes ed un liquore a base di rum.
Importante che il crostino inzuppato ,se morsicato, non riveli nessuna sua parte non imbevuta e quindi colorata dal liquido descritto, dovevano cioè essere senza anima bianca, ”briaco” appunto. Sopra il crostino, così imbevuto, si pone uno strato composto da cioccolato in polvere disciolto con aggiunta di rum e successivamente impastato con granella di mandorle tostate e sbriciolate grossolanamente. Come detto, questo dolce tipico è esclusivamente di produzione familiare (non ci risulta essere prodotto in alcuna pasticceria o ristorante locale) e oggi viene prodotto in mille varianti da ritenersi lecite ma “ spurie” .E’ prodotto esclusivamente nella alta valle del tevere. Questo originale dolce è stato proposto come prodotto/preparazione da salvare e tramandare. La sommelier, Tiziana Croci, delegato di zona Ais (Associazione Italiana Sommelier) poi ha illustrato l’abbinamento dei crostini “briachi” con la Visciola e il Visciolato, vino di colore rosso scuro a forma tondeggiante, che per i più romantici ricorda un cuore. Succosa e acida, a maturità pare tinga di sangue. Da sempre diffusa nelle aree territoriali pedemontane di Marche ed Umbria, non ha mai goduto di impianti razionali e non ha mai rappresentato un’entrata sostanziale per i contadini che, tuttavia, non hanno mai smesso di raccogliere i frutti e lavorarli per dare vita a preziose conserve e golose bevande.
A Pietralunga, ridente comune dell’altotevere umbro ci si può imbattere in piccole produzioni familiari che sopravvivono grazie alla capacità degli ostinati abitanti. Le visciole locali, raccolte a piena maturità intorno alla fine di giugno, sono delicatamente schiacciate e aggiunte al vino prodotto con le uve dei piccoli vigneti di famigliari. Dopo aver eliminato i noccioli dalla massa e aver aggiunto alcol e sciroppo di zucchero, il composto matura per 45 giorni prima di venire filtrato con un canovaccio fatto al telaio e messo in bottiglia. Il visciolato oggi è un vino liquoroso, con un sapore profumato e complesso, adatto ad accompagnare il fine pasto, perfetto con i crostini “briachi”. Brindisi finale con il Presidente del Centro di Formazione Asp “G.O. Bufalini”, Giovanni Granci. “Una bella vetrina per il nostro territorio, che accanto al re della tavola, il tartufo bianco annovera prelibatezze come i crostini “briachi”, dolce tipico di Città di Castello che da generazioni si prepara con maestria solo qui.
Grazie alle nostre due brave divulgatrici e appassionate protagoniste delle tradizioni locali, Sandra e Tiziana, abbiamo potuto offrire un’altra bella immagine della nostra vallata ricca di eccellenze eno-agro-alimentari”, ha dichiarato l’assessore al Turismo e Commercio, Letizia Guerri.
Come è noto, nella mattina di domenica 14 gennaio, gli abitanti del centro storico di Sansepolcro, al loro risveglio, hanno notato l’evidente atto vandalico che ha colpito le vie centrali. Sono stati riscontrati danni sia della cosa pubblica che di quella privata nel tratto tra Porta Fiorentina e via dei Balestrieri: cestini pubblici,botti ornamentali e alcuni vasi degli esercizi pubblici sono stati rovesciati ed in alcuni casi rotti.
Il Sindaco di Sansepolcro ha ringraziato, a nome di tutta l’Amministrazione, i Carabinieri Forestali e di Monterchi intervenuti che hanno bloccato uno presunto reo e soprattutto che hanno messo fine all’azione selvaggia. Ne ha apprezzato la pronta azione e l’efficace intervento particolarmente lodato dall’intera popolazione.
L’atto vandalico, avvenuto intorno alle 7 ad opera di un ragazzo che passava di là, è stata interrotta dapprima dall’intervento dei Carabinieri Forestali poi collaborati da quelli di Monterchi. Mentre i cittadini del centro cominciavano ad essere svegliati dairumori provenienti dalle vie sottostanti, i due carabinieri della specialità forestale stavano intraprendendo il servizio dalla caserma di Piazza Giuseppe Garibaldi e notando quanto accaduto ed un soggetto intento a compiere violenza su ciò che gli capitava sotto mano.
Efficace, è stato il tempestivo intervento dei due carabinieri forestali e dei colleghi della Compagnia Carabinieri di Sansepolcro che, hanno interrotto la condotta criminosa, portando il ragazzo in caserma per gli atti di rito: il presunto reo è stato assicurato alla legge rendendo giustizia a chi aveva subito il danneggiamento di abbellimenti della sua attività economica e degli ornamenti pubblici.
Ogni atto vandalico è una ferita collettività che scalfisce l’alto senso civico dei cittadini e questo senso civico viene fuori d’impeto, dopo questi eventi, con un percepibile senso di unione e appartenenza che vede tutti coinvolti. E proprio sull’onda di questo senso di unione si creano delle sinergie fra le varie istituzioni e il ringraziamento del Sindaco ai Carabinieri del Nucleo Forestale della Stazione di Monterchi che sono intervenuti ne è la prova tangibile.
Da questa spiacevole vicenda, si impara che abbiamo bisogno dimantenere alto il senso civico e si impara che di fronte a eventi simili l’unione e la sinergia fra le varie figure pubbliche e private, presenti sul territorio, non può che essere concreto e positivo.
Tutto pronto a Sansepolcro per la tradizionale ricorrenza del 19 marzo, data che coincide quest’anno con l’80esimo anniversario dell’insurrezione del Borgo durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’iniziativa, come sempre, è curata dalla locale sezione dell’Anpiassieme al Comune di Sansepolcro. Martedi prossimo, alle ore 11, una corona sarà deposta in via XIX marzo. Mercoledi 27 del mese invece seconda parte delle celebrazioni: alle 9.30 una corona sarà deposta al sacrario dei partigiani presso il cimitero urbano, mentre a seguire sarà effettuata la consueta commemorazione presso Villa Santinelli, luogo dove i nazifascisti trucidarono alcuni partigiani locali.
“Conservare la memoria storica è fondamentale” commenta il sindaco Fabrizio Innocenti “e questa ricorrenza è ogni anno importante. Perché ricorda nel tempo un momento significativo per Sansepolcro e perché nel contempo rinnova il monito, soprattutto alle giovani generazioni, di ricercare e costruire percorsi di pace rinnegando il giogo delle dittature”.
Il consiglio comunale approva il bilancio di previsione finanziario 2024-2026. Secondi e Mariangeli con la maggioranza consiliare: “nonostante tagli e rincari, manteniamo tutti i servizi a tariffe invariate e garantiamo gli investimenti per la riqualificazione della città con una visione di crescita per il futuro”. Le minoranze contrarie: “manca equità sull’IRPEF, troppo indebitamento dell’ente”
Il consiglio comunale ha approvato con i 15 voti favorevoli di PD, Psi, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e i 6 voti contrari di Castello Cambia, Gruppo Misto-Azione, FI, FDI e Castello Civica il bilancio di previsione finanziario 2024-2026. Con analoga espressione di voto, l’assemblea ha anche approvato il regolamento per l’applicazione dell’imposta di soggiorno; la variazione dell’aliquota ai fini dell’applicazione dell’addizionale comunale all’IRPEF e la modifica del relativo regolamento; le aliquote per l’anno 2024 dell’Imposta Municipale Propria (IMU); la nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione (DUP) per il periodo 2024-2026. Il Bilancio di previsione 2024 prevede entrate e uscite in equilibrio per oltre 154 milioni di euro.
Con i 15 voti contrari di PD, Psi, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e i 6 voti favorevoli di Castello Cambia, Gruppo Misto-Azione, FI, FDI e Castello Civica, sono stati invece respinti gli emendamenti sull’applicazione della tassa di soggiorno presentati dalla capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni (che chiedeva di esentare completamente i minori di 18 anni di età, i gruppi scolastici in visita didattica con gli accompagnatori e gli sportivi minorenni con i componenti di gruppi sportivi partecipanti a manifestazioni organizzate in collaborazione con il Comune), e dai consiglieri di FDI Elda Rossi e Riccardo Leveque (che chiedevano di modificare le previsioni relative all’utilizzo del gettito dell’imposta, al funzionamento del tavolo tecnico di confronto, alle fasce di prezzo riferite ai costi di pernottamento e di esentare tutti i minori di 18 anni).
Il sindaco Luca Secondi e l’assessore competente Mauro Mariangeli hanno sottolineato come la manovra finanziaria poggi sui pilastri fondamentali del “mantenimento di tutti i servizi per i cittadini a tariffe invariate” e sulla “conferma di tutti gli investimenti per cofinanziare gli importanti interventi di riqualificazione delle funzioni della città, del centro storico e delle frazioni, dell’edilizia scolastica”.
“Pur nelle difficoltà di una gestione finanziaria che deve fare i conti con i tagli del governo centrale, con l’aumento dei costi energetici e con l’inflazione, questo è un bilancio che guarda al futuro ed è fatto da un’amministrazione comunale che ha saputo investire su scelte strategiche con una visione di crescita della città e scommettendo sulle nuove generazioni”, ha detto Secondi, che ha ringraziato la maggioranza consiliare per aver sostenuto l’esecutivo e gli uffici comunali per il lavoro svolto. Sull’IRPEF Secondi e Mariangeli hanno evidenziato l’ulteriore aumento della soglia di esenzione del pagamento, a fronte di una revisione con l’applicazione di un’aliquota unica, che tutela realmente le fasce deboli. Sulla tassa di soggiorno, il primo cittadino ha spiegato che i criteri applicati rispecchiano le linee guida del Ministero dell’Economia e delle Finanze e che Città di Castello è un unicum in Umbria con la scelta di esentare il mondo del lavoro.
“Nonostante il parere contrario agli emendamenti, dovuto alla necessità di rispettare la sintesi raggiunta nel confronto con gli operatori di settore e non alterare l’equilibrio tariffario ottenuto, c’è tutta la disponibilità politica dell’amministrazione comunale a valutare correttivi e miglioramenti nel tavolo di confronto che entro ogni 31 ottobre dell’anno è chiamato a una verifica sull’applicazione della tassa”, ha detto il sindaco. I gruppi di maggioranza hanno avallato e condiviso le scelte della giunta, sottolineando il coraggio di investire e la capacità di tutelare le fasce deboli della popolazione con un’esenzione dal pagamento dell’IRPEF che continua a essere la più vantaggiosa per i cittadini in Umbria tra i comuni di pari dimensioni. I gruppi di minoranza hanno invece parlato di un’aliquota unnica per l’addizionale IRPEF che non garantisce equità, stigmatizzando l’aumento dell’indebitamento dell’ente e delle entrate tributarie, oltre che le scelte su alcuni investimenti.
Retrò in versione “primaverile”. 120 richieste di partecipazione per la terza edizione del 2024 della rassegna di antiquariato, collezionismo, rigatteria e hobbistica, che si svolge ormai da 40 anni ogni terza domenica di ogni mese. Per l’edizione in programma domani, domenica 17 Marzo, nel consueto scenario di vie e piazze del centro storico, sono pervenute al comando della Polizia Locale, 120 richieste da espositori, ambulanti ed antiquari da tutto il centro-italia e non solo.
Retrò in versione “primaverile”. 120 richieste di partecipazione per la terza edizione del 2024 della rassegna di antiquariato, collezionismo, rigatteria e hobbistica, che si svolge ormai da 40 anni ogni terza domenica di ogni mese. Per l’edizione di Marzo in programma domani, domenica 17 Marzo, nel consueto scenario di vie e piazze del centro storico, sono pervenute al comando della Polizia Locale, 120 richieste da espositori, ambulanti ed antiquari da tutto il centro-italia e non solo.
Tutto esaurito anche domani, domenica, nell’abituale collocazione tra piazza Matteotti, Largo Gildoni, Via Mario Angeloni, Piazza Fanti, Corso Cavour e Piazza Gabriotti. Variegata e rappresentativa di tutto il centro-italia e del nord la presenza degli espositori che provengono da Umbria, Lazio, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Lombardia. La rassegna “faro” e attrattiva anche per il movimento turistico, una delle prime di questo genere, nata nel 1984, che si svolge da 40 anni (il prossimo mese di aprile sarà il “compleanno”) e abbraccia diversi ambiti espositivi che spaziano dalla filatelia alla numismatica, dall’artigianato all’antiquariato, dal libro al mobile antico, ha registrato nel corso del 2023, ogni terza domenica del mese, una presenza media di 110 operatori con picchi record a giugno e dicembre che hanno sfiorato i 130 operatori.
La presenza media è aumentata rispetto agli anni precedenti di circa il venti per cento. Rassegna che si svolge nel suggestivo centro storico dove a fare da cornice sono le vie, le piazze e i magnifici palazzi nobili rinascimentali come Palazzo Vitelli a Sant’Egidio centro di mostre di arte contemporanea, Palazzo Vitelli alla Cannoniera sede della Pinacoteca comunale, Palazzo Vitelli a San Giacomo che ospita la Biblioteca Comunale, Palazzo Albizzini Fondazione Burri. Retrò diventa non solo una possibilità per conoscere una città ricca di opere d’arte che vanno dal Medioevo al Rinascimento all’arte contemporanea, ma anche un’occasione per poter gustare nei ristoranti ed esercizi ricettivi della città i prelibati menù della cucina locale di cui il tartufo è il protagonista assoluto in tutte le stagioni. “Ad aprile prossimo festeggeremo il 40esimo compleanno e siamo già al lavoro per organizzare un programma denso anche di iniziative collaterali”, ha dichiarato l’assessore al Commercio e Turismo, Letizia Guerri, nell’aggiungere “la gratitudine per il personale comunale del settore Commercio e Turismo ed il Corpo di Polizia Municipale per tutto il lavoro di supporto svolto”. Info: tel. 075 8554922 / 075 8529254 – turismo@comune.cittadicastello.pg.it.
Il comandante della Polizia Locale ha emesso un’ordinanza per la giornata di domenica 17 Marzo con la quale si istituisce il divieto di transito, compreso autorizzati, dalle ore 6 alle ore 20, su Piazza Matteotti, piazza Fanti e Piazza Gabriotti, nel tratto compreso tra Via del Popolo e Via Cacciatori del Tevere; divieto di sosta su Piazza Fanti compreso autorizzati e su Piazza Costa, compresi autorizzati eccetto gli espositori della manifestazione, che utilizzeranno tale piazza per effettuare operazioni di carico e scarico materiale.
Si è tenuto al Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati giovedì 14 marzo alle ore 18.00 il primo incontro di poesia inserito nel programma CIRCOLO DELLA POESIA – LETTURE TIFERNATI DI AUTORI LOCALI con il poeta SIMONE CUMBO.
L’evento realizzato in collaborazione con il Comune di Città di CastelloAssessorato alle Politiche culturali ha visto anche la presenza per un saluto istituzionale dell’Assessore alle Politiche culturali Michela Botteghi che ha rinnovato il sostegno a questa iniziativa destinata ad un pubblico appassionato di poesia proprio per creare un circolo vero e proprio.
A portare i saluti il consigliere e segretario del Circolo Tifernate Gabriele Tasegian che ha ringraziato tutti i presenti e ricordato come tali iniziative rispondono appieno alle finalità del Circolo previste nell’art. 2 dello Statuo e destinate ai soci e cittadini. Presenti anche i consiglieri Giovanni Pambianco e Alessandro Bruschetti. Tasegian ha poi passato la parola alla coordinatrice dell’evento Catia Cecchetti la quale vedendo una sala piena di giovedì ha confermato l’obiettivo che si intendeva raggiungere: partire dalla poesia per confrontarsi e riflettere insieme sui valori del passato e del presente.
Simone Cumboè un Poeta di Città di Castello che ha presentato per l’occasione alcune poesie tratte da “Il cielo prima di tutto”, Edizioni Il Foglio, 2022. Le lettrici Lucia Zappalorto e Lucia Badii sono riuscite a comunicare tutto il pathos poetico. L’accompagnamento musica ha giocato un ruolo importante grazia alla bravura del M° Giulio Castrica e del suo Ensemble di chitarre costituito da giovani e giovanissimi allievi e ragazzi della Scuola comunale “Giacomo Puccini” di Città di Castello.
Cumbo è Autore di numerose antologie poetiche “Cronache dal nuovo mondo-la poesia al tempo della pandemia”, “Poema del cielo bagnato- di baci e altre tempeste”, “Che tutto arda d´amore e di poesia” e “Alla Riscossa”. Nel 2023 per le edizioni Il Foglio, ha pubblicato “Il cielo prima di tutto”, risultato finalista tra i primi otto, alla Gara Poetica 2023, indetta dall’Università Pontificia Salesiana di Roma. Vincitore di diversi premi tra cui il premio speciale alla seconda rassegna nazionale “Apri il cuore alla Poesia” e il Premio della critica al concorso nazionale “Perdersi nell’amore”, il primo premio assoluto alla XI edizione del Premio Fragassi con la lirica “Parole” e nel 2020 vincitore del Premio Letterario Roberto Scialabba con la poesia “Laurent Ani”. Nel 2022, primo classificato al concorso nazionale Ariodante -Marianni e vincitore della sezione poesia al Premio “Adotta l’orso, per uscire dall’autoreclusione”.
Il poeta ha parlato di “rifuggire la banalità e di esser alla ricerca della profondità e dell’essenza dell’essere” e di vedere nella poesia la possibilità di “creare emozioni e sensazioni uniche”. Al termine dell’evento, molto partecipato, ci sono state domande che hanno consentito una ulteriore conoscenza dell’artista e del suo percorso formativo.
Cecchetti ha chiuso l’incontro con un ringraziamento corale e ha ricordato il prossimo appuntamento che si terrà
Giovedì 28 marzo con la poetessa
Angela Ambrosini “Ora che è tempo di sosta”, CTL Editore, Livorno, 2017
Letture di Iacopo Tonelli
Musiche a cura di Antony Guerrini, chitarra
Visto il numero limitato di posti è necessaria la prenotazione
Il consiglio comunale approva il bilancio di previsione finanziario 2024-2026. Secondi e Mariangeli con la maggioranza consiliare: “nonostante tagli e rincari, manteniamo tutti i servizi a tariffe invariate e garantiamo gli investimenti per la riqualificazione della città con una visione di crescita per il futuro”. Le minoranze contrarie: “manca equità sull’IRPEF, troppo indebitamento dell’ente”
Il consiglio comunale ha approvato con i 15 voti favorevoli di PD, Psi, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e i 6 voti contrari di Castello Cambia, Gruppo Misto-Azione, FI, FDI e Castello Civica il bilancio di previsione finanziario 2024-2026. Con analoga espressione di voto, l’assemblea ha anche approvato il regolamento per l’applicazione dell’imposta di soggiorno; la variazione dell’aliquota ai fini dell’applicazione dell’addizionale comunale all’IRPEF e la modifica del relativo regolamento; le aliquote per l’anno 2024 dell’Imposta Municipale Propria (IMU); la nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione (DUP) per il periodo 2024-2026. Il Bilancio di previsione 2024 prevede entrate e uscite in equilibrio per oltre 154 milioni di euro. Con i 15 voti contrari di PD, Psi, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e i 6 voti favorevoli di Castello Cambia, Gruppo Misto-Azione, FI, FDI e Castello Civica, sono stati invece respinti gli emendamenti sull’applicazione della tassa di soggiorno presentati dalla capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni (che chiedeva di esentare completamente i minori di 18 anni di età, i gruppi scolastici in visita didattica con gli accompagnatori e gli sportivi minorenni con i componenti di gruppi sportivi partecipanti a manifestazioni organizzate in collaborazione con il Comune), e dai consiglieri di FDI Elda Rossi e Riccardo Leveque (che chiedevano di modificare le previsioni relative all’utilizzo del gettito dell’imposta, al funzionamento del tavolo tecnico di confronto, alle fasce di prezzo riferite ai costi di pernottamento e di esentare tutti i minori di 18 anni). Il sindaco Luca Secondi e l’assessore competente Mauro Mariangeli hanno sottolineato come la manovra finanziaria poggi sui pilastri fondamentali del “mantenimento di tutti i servizi per i cittadini a tariffe invariate” e sulla “conferma di tutti gli investimenti per cofinanziare gli importanti interventi di riqualificazione delle funzioni della città, del centro storico e delle frazioni, dell’edilizia scolastica”. “Pur nelle difficoltà di una gestione finanziaria che deve fare i conti con i tagli del governo centrale, con l’aumento dei costi energetici e con l’inflazione, questo è un bilancio che guarda al futuro ed è fatto da un’amministrazione comunale che ha saputo investire su scelte strategiche con una visione di crescita della città e scommettendo sulle nuove generazioni”, ha detto Secondi, che ha ringraziato la maggioranza consiliare per aver sostenuto l’esecutivo e gli uffici comunali per il lavoro svolto. Sull’IRPEF Secondi e Mariangeli hanno evidenziato l’ulteriore aumento della soglia di esenzione del pagamento, a fronte di una revisione con l’applicazione di un’aliquota unica, che tutela realmente le fasce deboli. Sulla tassa di soggiorno, il primo cittadino ha spiegato che i criteri applicati rispecchiano le linee guida del Ministero dell’Economia e delle Finanze e che Città di Castello è un unicum in Umbria con la scelta di esentare il mondo del lavoro. “Nonostante il parere contrario agli emendamenti, dovuto alla necessità di rispettare la sintesi raggiunta nel confronto con gli operatori di settore e non alterare l’equilibrio tariffario ottenuto, c’è tutta la disponibilità politica dell’amministrazione comunale a valutare correttivi e miglioramenti nel tavolo di confronto che entro ogni 31 ottobre dell’anno è chiamato a una verifica sull’applicazione della tassa”, ha detto il sindaco. I gruppi di maggioranza hanno avallato e condiviso le scelte della giunta, sottolineando il coraggio di investire e la capacità di tutelare le fasce deboli della popolazione con un’esenzione dal pagamento dell’IRPEF che continua a essere la più vantaggiosa per i cittadini in Umbria tra i comuni di pari dimensioni. I gruppi di minoranza hanno invece parlato di un’aliquota unnica per l’addizionale IRPEF che non garantisce equità, stigmatizzando l’aumento dell’indebitamento dell’ente e delle entrate tributarie, oltre che le scelte su alcuni investimenti.
Sabato 16 marzo Teatro degli Illuminati di Città di Castello Domenica 17 marzo Teatro Mengoni di Magione
Sabato 16 marzo alle 20.45 al Teatro degli Illuminati di Città di Castello e domenica 17 marzo alle 18 al Teatro Mengoni di Magione, l’attore e drammaturgo Mario Perrotta porta in scena il suo spettacolo DEI FIGLI. Terzo capitolo della trilogia in nome del padre, della madre, dei figli (Premio Ubu 2022 nella categoria Miglior nuovo testo / scrittura drammaturgica). Lo spettacolo vede insieme Perrotta e Massimo Recalcati, impegnati in una possibile lettura di un fenomeno tutto contemporaneo. In scena: Luigi Bignone, Dalila Cozzolino, Matteo Ippolito, Mario Perrotta e, in video, Arturo Cirillo, Alessandro Mor, Marta Pizzigallo, Paola Roscioli, Maria Grazia Solano e, in audio, Saverio La Ruina, Marica Nicolai Paola Roscioli, Maria Grazia Solano. L’opera è un’indagine sulle diverse sfumature dell’esser figlio sine die, senza però dimenticare la forza, lo splendore e l’audacia straordinaria della giovinezza. Dei figli conclude la trilogia In nome del padre, della madre, dei figli, provando a ragionare su “quella strana generazione allargata di ‘giovani’ tra i 18 e i 45 anni che non ha intenzione di dimettersi dal ruolo di figlio. Non tutti, per fortuna, e non in ogni parte del mondo. Ma in Italia sì, e sono tanti – spiega Perrotta –. Una casa che è limbo, che è purgatorio, per chiunque vi passi ad abitare Vite in transito che sostano il tempo necessario, un giorno o anche una vita, pagano un affitto irrisorio e in nero e questo li lascia liberi di scegliere quanto stare, quando andare. Solo uno sosta lì da sempre: Gaetano, il titolare dell’affitto. Al momento, le vite in casa sono quattro. Vediamo tutti gli ambienti come se i muri fossero trasparenti. La casa è fluida, come le vite che vi abitano. Le uniche certezze sono quattro monitor di design, bianchi, come enormi smartphone. Su ognuno di essi stanziano, incombenti, le famiglie di origine degli abitanti: genitori, sorelle, cugini… 13 personaggi per un intreccio amaramente comico, un avvitamento senza fine di esistenze a rischio, imbrigliate come sono nel riflettere su se stesse”. “Una delle grandi mutazioni antropologiche del nostro tempo riguarda la cronicizzazione dell’adolescenza – il commento di Recalcati – Oggi l’adolescenza non è più il riflesso psicologico della ‘tempesta’ psicosessuale della pubertà bensì una condizione di vita perpetua che tende a cronicizzarsi. Quando questo accade in primo piano è la difficoltà del figlio di accettare la separazione dai genitori per riconoscersi e viversi come adulto”. Perrotta ci presenta quindi il suo sguardo sul presente per indagare quanto profonda e duratura è la mutazione delle famiglie millennial e quanto di universale, eterno, resta ancora.
Info e biglietti È possibile prenotare telefonicamente al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20. Acquisto online sul sito www.teatrostabile.umbria.it
Davide,figlio dell’artista tifernate Pruscini da Cavargine ,si è laureato con il massimo dei voti e la lode al corso magistrale in informatica dell’ Alma Mater di Bologna. Il giovane ha presentato una tesi sulla creazione di un robot con l’ utilizzo della tecnologia moderna per gestire , attraverso diverse metodologie di ricerca, nel modo più efficiente possibile le informazioni da internet contribuendo così alla letteratura del computing serverless, avendo a relatore il prof.Gianluigi Zavattaro. Al neo dottore le più sentite congratulazioni.
Buona cucina, amicizia e tanta solidarietà. Ha colpito nel segno anche questa volta la tradizionale cena che da quattro anni si svolge all’Accademia Hostaria su iniziativa di Donatella Pauselli e del marito Livio Lucaccioni nel ricordo del figlio Lamberto. Un bellissimo gesto spontaneo di beneficenza e aiuto, in particolare ai bambini di una missione in Ruanda a Kisibere, che ha raccolto sempre più adesioni tanto che la cena in programma ieri sera ben presto è andata in sold out.
Buona cucina, amicizia e tanta solidarietà. Ha colpito nel segno anche questa volta e raggiunto gli obiettivi prefissati la tradizionale cena che da quattro annoi ormai si svolge all’Accademia Hostaria su iniziativa di Donatella Pauselli e del marito Livio Lucaccioni. Un bellissimo gesto spontaneo di beneficenza e aiuto, in particolare ai bambini di una missione in Ruanda a Kisibere, che anno dopo anno ha raccolto sempre più adesioni tanto che la cena in programma ieri sera ben presto è andata “sold out”. “È semplicemente un progetto d’amore che ha un nome, quello di nostro figlio Lamberto, un progetto di vita che continua oltre ogni confine”, ha commentato soddisfatta e commossa al termine della serata, Donatella Pauselli affiancata dal marito Livio e dal titolare e chef dell’Accademia, Giacomo Brunetti, da sempre in prima linea per le iniziative di solidarietà. “Kisibere in Ruanda – dice ancora – è una realtà che ho conosciuto nel 2019 e tutto ebbe inizio. Qualche evento per donare un po’ di amore e una vita meno difficile per questi bambini e famiglie. La cena all’Accademia Hostaria noto ristorante della città, è un evento speciale che dura da quattro anni, grazie alla disponibilità e generosità di Giacomo Brunetti proprietario del locale e a tutto il gruppo di amici che da sempre ci sostiene: insieme riusciamo a portare avanti questo meraviglioso progetto. Tutto il ricavato – prosegue Donatella Pauselli – è devoluto alla missione Kisibere, ai bambini, per il percorso scolastico, per acquistare tessere sanitarie e permettere loro le cure .per il centro nutrizionale e alla Caritas, insomma tutte quelle cose per rendergli una vita meno difficile. Io e mio marito Livio siamo grati a tutti coloro che hanno compreso il senso di questo progetto: “il nostro dolore grande che si trasforma in amore e Lamberto continua a vivere”…
E’ scomparso oggi all’età di 101 anni, Ferdinando Tascini, personaggio simbolo della comunità tifernate e testimone di fatti di cronaca che hanno segnato la storia. Conosciuto per essere stato l’ultimo carceriere di Benito Mussolini nella prigionia di Campo Imperatore, Tascini era tanto altro come ricorda il sindaco Luca Secondi messaggio di cordoglio alla famiglia:”un gentiluomo, simbolo della nostra comuità”.
E’ scomparso oggi all’età di 101 anni, Ferdinando Tascini, personaggio simbolo della comunità tifernate e testimone di fatti di cronaca che hanno segnato la storia. Lo scorso 28 dicembre aveva oltrepassato il secolo di età circondato come sempre dagli affetti familiari e da tanti amici che gli anno voluto bene orgogliosi di conoscere ed ammirare un “gentiluomo”, particolare e per certi aspetti unico che ricordava ancora a distanza di 80 anni con incredibile lucidità, dovizia, aneddoti di un passato consegnato ai libri di storia. Ferdinando Tascini, insignito con targhe e cerimonie ufficiali non era solo l’ultimo “carceriere” di Mussolini, allora giovane carabiniere che assieme ad altri commilitoni ha visto con i propri occhi ogni istante della prigionia e la liberazione del “Duce” a Campo Imperatore sul Gran Sasso, era anche altro. Era un distinto signore garbato e gentile che ha costruito la propria esistenza sul lavoro, la famiglia, i valori di rispetto reciproco e senso di appartenenza con la comunità locale dove ha sempre vissuto. Appena appresa la notizia della scomparsa il sindaco Luca Secondi e la giunta comunale hanno espresso i più sinceri sentimenti di vicinanza alla famiglia, ai figli Massimo, Maria Teresa, Maria Francesca e Luca, ricordando i bellissimi momenti trascorsi ad ascoltare i suoi racconti di vita e di storia. “Ferdinando Tascini, apparteneva prima di tutto alla nostra comunità e al novero di ultracentenari di cui siamo orgogliosi e che rappresentano la ricchezza umana più grande che abbiamo – ha detto il sindaco Secondi, ricordando le diverse iniziative ufficiali a cui ha partecipato assieme a Tascini e alla sua famiglia nell’ambito di cerimonie ufficiali in comune, in Prefettura a Perugia e con l’Arma dei Carabinieri di cui era orgoglioso figlio. “Lo vogliamo ricordare coì – ha concluso il sindaco – nella consapevolezza di fare propri i suoi valori ed ideali e di tramandarli alle giovani generazioni”. I funerali di Ferdinando Tascini si svolgeranno domani, Sabato 16 Marzo alle ore 15,30 presso la chiesa degli Zoccolanti. Il comune di Città di Castello gli ha tributato una targa, come a tutti i centenari, poi la scorsa primavera anche il Prefetto di Perugia, Armando Gradone assieme ai vertici delle forze dell’ordine e di Polizia, con tanto di cerimonia in Prefettura, infine l’Arma dei Carabinieri a Roma in estate 2023 lo ha invitato ad assistere alla parata dal palco d’onore.
LA SCHEDA
Ferdinando Tascini era nato a Todi il 28 dicembre 1922 da una famiglia contadina. Il terzo di cinque fratelli. Si iscrive all’istituto agrario Ciuffelli di Todi, ma è costretto ad interrompere gli studi per la chiamata nell’esercito durante il secondo conflitto mondiale. Inviato nel Montenegro per quasi un anno. Si arruola poi nell’arma dei carabinieri. Richiamato in Italia viene scelto per una missione speciale e segreta. Si ritrova a sua insaputa a Campo Imperatore, Gran Sasso, a guardia di Mussolini. Un evento che segnò il destino dell’Italia della Seconda Guerra Mondiale di cui lui fu testimone, forse unico superstite. Il 25 luglio del 1943 infatti a Villa Savoia Re Vittorio Emanuele III comunicò al Duce, Benito Mussolini, che il Gran Consiglio del Fascismo aveva imposto la nomina del maresciallo Pietro Badoglio come suo successore al Governo. Mussolini viene arrestato dai carabinieri e portato prima sull’isola di Ponza e poi il 2 settembre sul Gran Sasso a Campo Imperatore. Non passarono però neppure dieci giorni, è il 12 settembre, che per ordine di Adolf Hitler alcune SS e l’ex ufficiale Otto Skorzeny diedero il via a quella che in codice fu chiamata “Operazione Quercia”, Fall Eiche in tedesco, e che portò alla liberazione del Duce. Un autentico blitz portato a termine a oltre 2 mila metri di altitudine proprio sotto lo sperone del Gran Sasso. Finita la guerra Ferdinando riesce a conseguire il diploma di perito agrario. Inizia la sua attività lavorativa presso varie aziende agricole del perugino. Nel ‘ 50 si trasferisce in Alta Valle del Tevere insieme alla moglie Adiana (“la maestra di Riosecco”) dove a Città di Castello crea una azienda agricola specializzata nella tabacchicoltura. Termina la sua attività lavorativa presso la Comunità Montana della città. Ha vissuto a San Donino con la sua numerosa famiglia, quattro figli, nove nipoti e sette pronipoti, godendosi l’ombra della quercia centenaria da lui curata con amore: il suo luogo preferito.
San Giustino Partecipa ha organizzato per lunedì 18 marzo alle ore 21 a Lama (via Nuova 1, presso la sede della Banda) e per martedì 19 marzo alle ore 21 a Pitigliano presso il Circolo ACLI due incontri pubblici con i cittadini per parlare di prospettive, criticità e bisogni futuri nel rapporto tra comunità e territorio. Sarà presente il candidato Sindaco Stefano Veschi. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
E’ stato un successo pieno quello riscosso dal Lions Club Host di Città di Castello guidato dalla Presidente Catia Cesarotti, l’evento che ha visto come speciale madrina l’attrice Lucia Rossi significativamente intitolato”L’arte indossa la prevenzione”. Molto di più di un incontro conviviale la serata , svoltasi al Salone delle Feste di Caldese e presentata dal cerimoniere Marco Romolini, è stata sapientemente organizzata e articolata anche da Cristina Goracci in varie coinvolgenti fasi, tutte di schietta impronta artistica, e realizzata in nome della prevenzione A tal proposito il dr Luciano Carli, responsabile di settore, ha evidenziato, dati alla mano,i comportamenti di estrema importanza da attuare al fine di precorrere i rischi di tumore della mammella. Gl’interventi musicali curati dal M°Fabio Battistelli, reduce da una serie di tournées europee, hanno visto dapprima lo stesso concertista in coppia con Lucia Rossi, la cui interpretazione nel suo ultimo film “Il punto di rugiada” è stata salutata da consensi unanimi, sottolineare tra parole e note il monologo scritto ad hoc da Sabrina Fodaroni. Il famoso clarinettista ha poi intrattenuto i convenuti in coppia con la violinista Laureta Cuku Hodaj con brani di Monti(la classicissima Czarda ) e Morricone e quindi nell’arcinoto “Libertango” di Piazzolla danzato dalla giovanissima Benedetta Boriosi di ‘Diamante Danza’ ( a sua volta di ritorno dalla tournèe pugliese con la Compagnia Italiana di Operette). Il momento fashion è stato caratterizzato da una stupenda creazione della sartoria Cucciaioni(illustrato dalla stessa contitolare Roberta) ,un meraviglioso look da sera di un verde assolutamente raffinato e scintillante indossato dalla bella Giulia Sberna, ulteriormente impreziosito da una spilla firmata dal quotatissimo artista Luca Baldelli (suo anche il logo identitario dell’iniziativa benefica) messo all’asta proprio per la stessa finalità solidale: l’esito ha registrato un doppio colpo di scena che ha visto protagonista l’imprenditore Giano Bassini che dopo essersi aggiudicato l’abito più che raddoppiando generosamente la base di partenza ne ha fatto dono a Lucia Rossi che l’ha accolto con un grato ed eloquente “Lo indosserò al mio prossimo red-carpet” che la dice lunga sul pregio dell’outfit. La pittrice Giovanna Rossi ha inoltre donato al reparto del dr. Carli una sua opera dipinta ad hoc sul tema del tempo così attuale oggi e così inerente al tema delle prevenzione. Per l’annata della Presidente Catia Cesarotti, distintasi per un efficace fervore di iniziative, un altro step da ricordare.
Ore 15-16,30 – CITTADINANZA DIGITALE – Docenti: Romano Vibi e Piero Taverniti
Ore 17,30-18,30 e 18,30-19,30 – SCUOLA DI BALLO – Docente: Centro sportivo Blue Angel
La “Lezione del giovedì” in programma il 21 marzo alle ore 16 vedrà la presenza in veste di relatrice della prof.ssa Sandra Fiordini, che parlerà sul tema “F. Goya: l’artista che denuncia il sonno della ragione”.
I Carabinieri della Compagnia di Città di Castello, nella serata del 13 marzo u.s., al fine di aumentare la percezione di sicurezza dei residenti nel comune di Umbertide, hanno intensificato i servizi di controllo del territorio, ponendo particolare attenzione alla prevenzione e repressione dei reati di natura predatoria.
Le attività sono state condotte con il concorso delle Stazioni di Umbertide, Trestina e Pietralunga e del Radiomobile di Città di Castello: sono stati predisposti mirati posti di controllo al fine di identificare persone e veicoli in ingresso e in uscita dalla città.
Nel corso delle attività sono state 32 le autovetture controllate e oltre 50 le persone identificate. Le verifiche alla circolazione di mezzi e persone hanno portato a contestare 5 infrazioni alle norme del Codice della Strada, tutte riguardanti condotte di guida pericolose quali l’eccesso di velocità nel centro abitato.
Come di consueto nel corso del servizio, i militari hanno proceduto anche al controllo di alcuni locali pubblici e degli avventori presenti, nonché delle persone in transito presso la stazione ferroviaria.
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