Grazie alla competenza paleografica della volontaria dott.ssa Valeria Nardi l’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro ha aderito al progetto “Fragmentarium”, una grande banca dati dedicata ai frammenti pergamenacei medievali, con sede presso l’università svizzera di Friburgo.
È ora possibile consultare 21 frammenti di codici in pergamena appartenenti all’antico monastero camaldolese di Sansepolcro, di cui 7 dell’XI secolo, 2 del XII, 7 del XIII, 3 del XIV e 2 del XV (entrambi del 1477, gli unici con datazione certa). Sul totale, si contano 3 frammenti di antifonari, 2 di Bibbia, 2 di breviari, 3 di omeliari, uno di lezionario e 3 di sacramentari; 4 di essi hanno anche la notazione musicale. Per ciascun frammento vengono indicati dati essenziali relativi al supporti, alla scrittura, alle decorazioni e all’impiego del frammento dopo lo smembramento del codice originario. Tra le opere individuate il commento di sant’Agostino al Vangelo di Giovanni, il Decretum di Graziano (con apparato di note di Bartolomeo da Brescia), la Bibbia con il testo della Vulgata, un Digesto di Giustiniano con glosse, l’Hercules Furens di Seneca.I materiali possono essere consultati nel sito: https://fragmentarium.ms.
Il Comune di Sansepolcro annuncia l’inizio dei lavori per un importante intervento di manutenzione straordinaria presso l’Auditorium di Santa Chiara. L’intervento prevede la realizzazione del blocco servizi igienici, mirato a migliorare l’accessibilità e la fruibilità della struttura per il pubblico.
L’impresa incaricata di condurre i lavori è la Ditta Pecorelli s.n.c. di Pecorelli Andrea & C., con una consolidata esperienza nel settore.
I lavori avranno inizio il 4 marzo 2024 e si concluderanno entro il 18 aprile 2024, nel rispetto del termine contrattuale di 45 giorni. Tuttavia, si specifica che eventuali imprevisti durante l’esecuzione potrebbero comportare variazioni nei tempi di realizzazione, debitamente giustificate e documentate.
Durante il periodo dei lavori, l’Auditorium di Santa Chiara non potrà essere utilizzato per alcuna attività, al fine di garantire la sicurezza e la corretta esecuzione dei lavori. Si invitano pertanto i cittadini a rispettare le limitazioni previste e a prestare la massima attenzione alla segnaletica presente sul luogo.
Giovedì 29 febbraio, alle 21, al Cinema Teatro Dante di Sansepolcro va in scena LE VOLPI, il nuovo spettacolo di Lucia Franchi e Luca Ricci della compagnia CapoTrave, con Antonella Attili, Giorgio Colangeli e Federica Ombrato, che prende il ruolo della figlia, interpretato da Luisa Merloni nelle date del 2023. Dopo il successo di La lotta al terrore e Piccola Patria, che hanno attraversato l’Italia con oltre 70 repliche ciascuno, questo nuovo lavoro torna nella Provincia italiana, per indagare le logiche della politica, i suoi cortocircuiti, in una storia che affronta il tema della corruzione. Protagonista un trio di interpreti eccezionali: Antonella Attili (“Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, “Il Paradiso delle Signore”, “Propaganda Live”), Giorgio Colangeli (“La cena” di Ettore Scola, “L’aria Salata” di Alessandro Angelini, “Il divo” di Paolo Sorrentino) e Federica Ombrato (diretta tra gli altri da Carmelo Rifici, Leonardo Lidi, e al cinema da Marco Bellocchio).
Nell’ombra di una sala da pranzo, all’ora del caffè, in un’assolata domenica di agosto, si incontrano
due piccoli notabili della politica locale e la figlia di una di loro. Davanti a un vassoio di biscotti vegani, si confessano legittimi appetiti e interessi naturali, si stringono e si sciolgono accordi, si regola la maniera migliore di distribuire favori e concessioni, incarichi di servizio e supposti vantaggi. La provincia italiana è la vera protagonista della vicenda, quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere, che hanno sempre a che fare con i desideri e le ossessioni degli individui. Morbidamente, si scivola dentro un meccanismo autoassolutorio per cui è legittimo riservarsi qualche esiguo tornaconto personale, dopo essersi tanto impegnati nella gestione della cosa pubblica. La corruzione è proprio questo concedere a se stessi lo spazio di una impercettibile eccezione. Come scrive Leonardo Sciascia nel suo romanzo “Todo modo”: “i grandi guadagni fanno scomparire i grandi principi, e i piccoli fanno scomparire i piccoli fanatismi”.
Antonella Attili esordisce al cinema come madre del piccolo Totò in “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, e da lì lavora, in ruoli di rilievo, con Pupi Avati, Ettore Scola, Francesca Archibugi. In teatro lavora con Ennio Coltorti, Giancarlo Sepe, Roberto Cavosi, Serena Dandini. Raggiunge la popolarità con il ruolo della siciliana Agnese Amato ne “Il paradiso delle signore” e con una serie di monologhi a “Propaganda Live” di Diego Bianchi, su LA7.
Giorgio Colangeli, è uno degli attori più richiesti e amati del cinema d’autore italiano: è stato Nastro d’Argento 1999 (per “La cena” di Ettore Sola) e David di Donatello 2007 (per “L’aria salata” di Alessandro Angelini). Sempre sullo schermo è stato Salvo Lima nel “Il divo” di Paolo Sorrentino e ha lavorato con Rubini, Muccino, Luchetti, Genovese, tra i moltissimi altri. In teatro ha recentemente interpretato Papa Ratzinger ne “I due papi” di Anthony McCarten.
Federica Ombrato si diploma attrice, nel 2011, all’Accademia Nico Pepe di Udine e si perfeziona con la Compagnia Atir e S.Sinigaglia. Esordisce con “La Mosca, almeno un milione di scale” di C. Tessiore, per la regia di Jean-Paul Denizon. È stata diretta, tra gli altri, da C. Rifici, L. Lidi, M. Maccieri, A. Ruozzi, G. Dall’Aglio e G. Cărbunariu. Debutta in ambito cinematografico, diretta da Marco Bellocchio, in “Se posso permettermi”, selezionato dal 74° Festival di Locarno Corti d’autore.
Accoglienza, pellegrinaggi e turismo religioso sono stati gli argomenti toccati nella conferenza stampa che si è tenuta venerdì 23 febbraio alle ore 11 nella sala Santo Stefano del Palazzo Vescovile. Ne hanno parlato il vescovo di Città di Castello e Gubbio, Luciano Paolucci Bedini e Angelica Lombardo presidentessa dell’ Associazione “Le Rose di Gerico”. L’associazione, impegnata da anni nel settore del turismo religioso ha recentemente firmato con la Diocesi tifernate una convenzione che formalizza la collaborazione. I pellegrini dei Cammini francescani accolti nel 2023 dentro le mura della città sono stati 1.117, dei quali 258 provenienti da paesi stranieri (27 nazioni). Quelli che sono entrati nella chiesa di San Francesco per apporre il timbro e lasciare una firma, sono 2.065.
La presentazione delle statistiche di accoglienza e ospitalità dei pellegrini sui cammini francescani nel territorio tifernate, è stata lo spunto per una riflessione più ampia che ha coinvolto istituzioni, associazioni e strutture ricettive. Il vescovo, commentando i dati dell’accoglienza, ha voluto sottolineare che “la presenza di due sante così importanti, santa Veronica Giuliani e santa Margherita produce spontaneamente un flusso di pellegrinaggi. Questo deve farci riflettere sulle necessità di questi gruppi e sui servizi che la città può offrire”. Dall’incontro emerge con evidenza l’importanza di questo settore, che nei prossimi anni, segnati da cruciali appuntamenti per il turismo religioso, dovrà impegnarsi per offrire servizi, sostegno e supporto a tutti colore che vorranno vivere l’esperienza dei cammini e dei pellegrinaggi. Durante la conferenza è stato presentato il timbro del pellegrino e il materiale informativo (depliant e totem) realizzati per commemorare gli 800 anni dalle stimmate di san Francesco, che verranno messi a disposizione nella chiesa a lui dedicata. Angelica Lombardo spiega che “la stampa del materiale è stata fatta con l’intento di aiutare il pellegrino a conoscere la storia delle stimmate di san Francesco. L’obbiettivo è sempre quello di far sentire accolto il pellegrino, che tornerà in quei luoghi nei quali si è sentito a casa. Ed è questa la fondamentale differenza tra il turista e il pellegrino.”
Question time su sanità, viabilità, lavori pubblici, patrimonio, mercato cittadino e bilancio dell’ente nella seduta del consiglio comunale di lunedì 26 febbraio, che il presidente Luciano Bacchetta ha convocato alle ore 16.00 per la trattazione di interrogazioni e interpellanze. I lavori saranno aperti dal sindaco Luca Secondi, che risponderà alle consigliere Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) e Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione) sul tavolo interistituzionale permanente sulla salute, con riferimento allo screening tumorale e ai dati del registro tumori. La consigliera Arcaleni prenderà ancora la parola sullo stato del ponte-cavalcavia lungo la strada provinciale 105 di Trestina, nel tratto Cinquemiglia-Cornetto-Trestina, con la replica affidata all’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti. Si parlerà poi di sicurezza stradale, in particolare del rispetto delle regole del codice della strada da parte dei ciclisti con l’interrogazione dei consiglieri Rosanna Sabba, Fabio Bellucci e Claudio Serafini (Lista Civica Luca Secondi Sindaco), a cui risponderà l’assessore alla Viabilità e alla Polizia Locale Rodolfo Braccalenti.
L’assessore Carletti interverrà di nuovo per fornire i chiarimenti richiesti dai consiglieri Elda Rossi e Riccardo Leveque (FDI) sui lavori di ristrutturazione e rifunzionalizzazione di palazzo Bufalini, mentre l’assessore al Patrimonio Michela Botteghi relazionerà sui Cva di Santa Lucia e Cerbara per rispondere all’interrogazione del consigliere Claudio Serafini (Lista Civica Luca Secondi Sindaco). Il consigliere Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) concluderà la seduta con una interrogazione sul trasferimento del mercato settimanale dal centro storico per i lavori della variante del Cassero, alla quale replicherà l’assessore al Commercio Letizia Guerri, e con una interrogazione sul bilancio di previsione 2024, di competenza dell’assessore Mauro Mariangeli. Come di consueto, i cittadini potranno seguire il consiglio comunale in diretta streaming attraverso la pagina istituzionale del Comune (sezione “Comune in diretta – streaming audio video” al link https://cittadicastello.consiglicloud.it/home) e attraverso il canale ufficiale YouTube dell’ente.
Un negozio di abbigliamento che ha fatto la storia della città e vestito alla “moda” diverse generazioni: Dopo 56 anni di onorata attività oggi ha chiuso i battenti il negozio Argeo in piazza Fanti, una vera e propria istituzione cittadina che ora appartiene ai ricordi in bianco e nero e a colori. Era nato dall’impegno e la volontà dei coniugi Argeo Guidi e Rosa Palombi, ambiziosi e lungimiranti imprenditori che hanno deciso di allontanarsi dal paesino natale di Muccignano per crearsi un nuovo lavoro in città. Negli anni ‘50 come ambulanti hanno animato i mercati dei borghi della zona, guadagnandosi a fatica e con scaltrezza le piazzole più in vista di Monterchi, Pietralunga, Palazzo del Pero e tante altre. Poi, per mantenere la loro famiglia che negli anni era cresciuta, alla fine degli anni ‘60 decisero di aprire la bottega nel centro di Città di Castello: nel 1968 a destra del negozio di calzature e nel 1969 allargandosi nella sede storica in piazza Fanti 5b. Da allora quella porta si è aperta ogni giorno regalando sorrisi, gentilezza ed entusiasmo a tutti i suoi clienti, prima con i fondatori, poi con il figlio Lucio e la moglie Primetta, infine l’insegna ha aggiunto una riga in più diventando “Argeo di Carla e Paola”.
Certo le nuove titolari erano le degne eredi di coloro che le avevano precedute: Carla Cardinali lavorava in negozio come dipendente dalla metà degli anni ’80 e Paola Guidi, nipote di Argeo e figlia di Lucio, l’aveva preceduta di qualche anno. Carla e Paola, a capo della nuova società dal 15 gennaio 1998, con garbo e professionalità hanno consigliato abbigliamenti perfetti alla loro clientela, sia per eventi importanti che per il lavoro o semplicemente per “andare a spasso la domenica”. Da oggi le due socie andranno in pensione e sapere che da quella data quell’insegna smetterà di brillare dopo tanti anni di attività fa scendere una lacrima di nostalgia, pensare di andare in piazza senza più poter passare a fare un saluto anche solo per prendere un caffè assieme già crea un nodo in gola. Il negozio è stato per parenti ed amici un punto di riferimento per tantissimi anni, un’istituzione per tutta la città: chi non conosce il negozio di Argeo? Fu il primo a portare i mitici jeans Levi’s a Città di Castello!
“La malinconia di un’era che si chiude deve però lasciare spazio a pensieri positivi, ai ricordi di una collaborazione vera e profonda tutta al femminile che non si è mai incrinata – hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi e l’assessore al Commercio e Turismo, Letizia Guerri, intervenuti alla partecipata cerimonia di saluto organizzata dalle titolari e dai familiari ed amici – e che è stata fondata sulla fiducia e sincerità reciproca. Il loro esempio lascia un’eredità preziosa: Carla e Paola, le loro famiglie prima, hanno trasmesso l’importanza del coraggio, del sacrificio, dell’indipendenza e della costanza accogliendo con affetto sincero tutti i loro clienti e mostrando sempre tanta passione per il loro lavoro. L’augurio commosso che possiamo fare a Carla e Paola è che possano godere la meritata pensione dedicandosi alle loro passioni, circondate dai tanti amici che le stimano e dalle loro famiglie che le amano immensamente”, hanno concluso il sindaco e l’assessore prima di consegnare alle titolari dello storico negozio, una targa ricordo del comune nella speranza di vedere proseguire in futuro l’attività commerciale nello stesso luogo nel centro storico.
Vino e storia, da sempre un’accoppiata vincente: perché il vino è (anche) storia, proveniendo da lontano assai…Non sorprende pertanto che la serata organizzata dalla sezione tifernate dell’AIS -Associazione Italiana Sommelier- presso il castello di Sorci abbia ottenuto lusinghiero riscontro fra i partecipanti, una 40ina circa. Il legame si è concretizzato tramite il rapporto che lega Veronica Barelli (la ‘gran castellana’, erede degli immaginifici e meravigliosi Gabriella e Primetto) al sodalizio guidato con sagacia e passione da Tiziana Croci. La visita alle antiche stanze del maniero anghiarese, con tutte le loro meraviglie che in più d’una circostanza hanno lasciato a bocca aperta gli astanti, è stata l’aperitivo (è il caso di dire nella circostanza…) dell’evento: la padrona di casa ha guidato il folto gruppo alla scoperta delle segrete -con i vari strumenti di tortura, le celle, gli ossari…-, della camera da letto di Baldaccio Bruni arricchita da particolari suppellettili (fra cui un’autentica cintura di castità in ferro!), dei saloni di rappresentanza impreziositi da opere d’arte ed arredi secolari -il nucleo originario del castello risale al 1100 circa, con aggiustamenti successivi-.
E non son mancati racconti, in alcuni casi (come dire) inquietanti perché vissuti in prima persona da Veronica stessa, sulla leggenda del fantasma che con la sua oscura presenza si manifesterebbe in vari modi: sì, proprio il valoroso condottiero di ventura, ucciso a Firenze con l’inganno a metà del 1400, che pare vagare tuttora inquieto in quella che fu la sua residenza: leggenda, ma mica poi tanto (son diversi gli ospiti della struttura che negli anni, nottetempo, se la son data a gambe in fretta e furia)…
E dopo il piacere per gli occhi, quello per…il palato: già, dato che la comitiva si è in seguito spostata all’adiacente locanda, a chiudere in bellezza il felice appuntamento: qui le scelte enologiche della presidentessa l’han fatta da padrone, tramite abbinamenti studiati per i vari, gustosi piatti che han lasciato gli aspiranti sommelier pienamente soddisfatti ed appagati. Piacevole appendice alla più che gradevole serata, la consegna da parte di Amanda Borrelli (una delle socie AIS) del volume opera oltre 30 anni or sono del padre Renato e di Giorgio Galvani -“Storie”, in cui fra i protagonisti veniva tratteggiata la figura di ‘messer’ Primetto in un accattivante capitolo- alla primogenita, che ha apprezzato assai: con dedica degli autori, nel ricordo di un personaggio che per loro fu anzitutto un amico, e che tanto si spese per l’Altotevere mercé idee brillanti ed innovative.
“Il mio ringraziamento va a tutti coloro i quali hanno partecipato ieri, al ristorante Green, alla mia presentazione quale candidato a Sindaco di San Giustino per Communitas. Onore e senso di responsabilità, queste sono le mie sensazioni, ringrazio chi mi ha scelto per poter rappresentare questo progetto. Un laboratorio politico, attenzionato a livello regionale, che abbiamo intenzione di esportare anche al di fuori dei confini comunali”
Conferimento della cittadinanza onoraria a Franco Alessandrini. E’ la decisione, unanime, dell’intero consiglio comunale nella sua recente seduta. E’ stato il consigliere di maggioranza Michele Foni ad illustrare la richiesta, tracciando un esauriente profilo dell’artista e le motivazioni che stanno alla base dell’atto. Anche gli esponenti di opposizione si sono dichiarati pienamente concordi nella scelta, evidenziando le peculiarità di Franco Alessandrini, apprezzato sia come artista di spessore internazionale sia come uomo e infine come personaggio legato al Borgo da sempre. Da ricordare che sempre lo stesso consiglio comunale nella sua interezza, ad inizio seduta, ha voluto ricordare con stima ed affetto sia Arcangelo Milano sia Zanetto Innocenti, recentemente scomparsi, che hanno lasciato una traccia importante nella storia politica e amministrativa di Sansepolcro
Nell’ambito delle attività di sensibilizzazione ed informazione promosse dall’Arma dei Carabinieri per contrastare le truffe in danno delle persone anziane, ad Umbertide, il Comandante della locale Stazione Carabinieri Mar. Ord. Cesare RAMPAZZI MINELLA, al termine della Santa Messa, ha tenuto un incontro informativo presso la Chiesa del Collegiata, nel corso del quale ha affrontato il sempre più attuale tema delle c.d. “Truffe in danno di anziani”.
Durante l’incontro, al quale hanno partecipato più di 50 persone, si è parlato in particolare delle truffe poste in essere con il sistema “del finto incidente”, fenomeni che negli ultimi tempi hanno interessato anche lo stesso Comune di Umbertide.
Nell’occasione sono stati illustrati ai presenti semplici consigli, che tuttavia risultano utili ed efficaci per difendersi dalle insidie attuate da veri e propri professionisti del crimine.
In particolare si è posta l’attenzione sul diffidare dalle persone che vestendosi di autorità, quali Carabinieri/Poliziotti/Avvocati utilizzano il sistema telefonico per comunicare possibili disgrazie o eventi incresciosi che hanno coinvolto familiari.
I partecipanti hanno mostrato interesse sugli argomenti toccati, interfacciandosi in maniera diretta con i militari, percependo quei caratteri di vicinanza e sostegno che da sempre contraddistinguono l’attività dei Carabinieri.
Vinosanto e alta valle del tevere: gli effetti del cambiamento climatico su una tradizione locale secolare, è questo il titolo della ricerca ideata dal Liceo Europeo San Francesco di Sales selezionata per il Concorso Senato Ambiente promosso dal Senato della Repubblica. Il progetto, portato avanti dalla classe III liceo, si svolge sul modello dell’indagine conoscitiva del Senato per far luce su un aspetto di interesse ambientale legato al nostro territorio. Lo scopo è quello di acquisire dati, documenti e informazioni in merito alle criticità legate alla produzione del Vinosanto dell’Alta Valle del Tevere, prodotto enogastronomico che affonda le sue radici nella storia e nella cultura locale. Gli obiettivi sono quelli di valutare gli effetti attuali e futuri del cambiamento climatico sulla coltivazione delle uve utilizzate per la produzione del Vinosanto e di promuovere il connubio tra il Vinosanto e lo slow tourism. Infatti, valorizzando l’enogastronomia locale e la ricca tradizione vinicola di Città di Castello si punta a creare un legame profondo tra il territorio, la produzione del Vinosanto e i viaggiatori interessati a un turismo più sostenibile.
La partecipazione a questo prestigioso concorso di interesse nazionale – aggiunge la docente referente del progetto Deborah Martinelli – vuole essere un’opportunità per avvicinare le nuove generazioni alla conoscenza di tradizioni e professioni del passato altotiberino, che costituiscono un patrimonio culturale che rischia di essere dimenticato e un’occasione per sperimentare una metodologia didattica innovativa basata sui principi del Project Based Learning. Sono stati e saranno coinvolti: il Prof. Alberto Palliotti del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli Studi di Perugia in qualità di massimo esperto in viticoltura, ARPA Umbria (Agenzia Regionale per l’Ambiente), Produttori del consorzio di tutela del Vinosanto da uve affumicate dell’Alta Valle del Tevere (Fondazione Slow Food), Istituto Agrario Patrizi in qualità di produttore di Vinosanto, Comune di Città di Castello con un’intervista al Sindaco e con una riunione della Commissione Assetto del Territorio. Entro la fine dell’anno scolastico la Commissione mista Senato-Ministero dell’Istruzione procederà alla selezione dei progetti vincitori. In ogni caso alla classe, grazie al superamento della prima selezione, saranno riconosciute 45 ore di PCTO con il Senato.
Crediamo molto in questo progetto – aggiunge il professor Fabrizio Forni referente del progetto – sia per valorizzare il prodotto locale, sia per far vivere un’esperienza originale e molto formativa ai ragazzi che potranno affrontare in prima persona e non solo in teoria le dinamiche e le modalità di azione di enti locali e organi costituzionali. Grande è la soddisfazione di tutta la comunità scolastica per il lavoro fin qui svolto afferma il Dirigente Scolastico. Simone Polchi. Sotto la guida dei professori Deborah Martinelli, Fabrizio Forni e Simone Cistellini gli studenti coinvolti sono: Belardinelli Ludovica, Biagioli Chiara, Brugoletta Gianni, Bruschini Gaia, Camilleri Biocchini Jennifer, Carobini Leone, Capanni Veronica, Cecconi Elisa, Chbab Alae, Dozzini Matilde, Farrer Daisy, Gnoni Annalisa, Lorenzini Sofia, Luchetti Benedetta, Monaldi Micol, Moretti Agnese, Nesci Sofia, Orecchiuto Lidia, Pecorelli Livia e Putzolu Sofia. La prossima settimana i ragazzi accompagnati dagli insegnanti referenti del progetto saranno protagonisti, mercoledi 28 Febbraio, alle ore 17,15, della seduta della Commissione Assetto del Territorio, presieduta dal consigliere comunale Massimo Minciotti, per presentare nel dettaglio il loro lavoro alla presenza del sindaco, Luca Secondi, dell’assessore al Turismo e Commercio, Letizia Guerri, all’ambiente, Mauro Mariangeli.
Da Farmacie Tifernati un nuovo gesto concreto a difesa della vita: donati stamattina tre defibrillatori semiautomatici al comitato della Croce Rossa Italiana di Città di Castello. Secondi e Calagreti: “Farmacie Tifernati dimostra con i fatti di essere un valore aggiunto per la comunità di Città di Castello, valuteremo una possibile trasformazione in società benefit”.
Farmacie Tifernati firma un nuovo gesto concreto a difesa della vita. Alla presenza del sindaco Luca Secondi e dell’assessore alle Politiche Sociali e alla Protezione Civile Benedetta Calagreti, stamattina nella residenza municipale di piazza Gabriotti l’amministratore unico Valchiria Do’ ha consegnato insieme al direttore generale Luca Mancini tre defibrillatori semiautomatici nelle mani del presidente del Comitato della Croce Rossa Italiana di Città di Castello Francesco Serafini. Salgono così a 25 i dispositivi salvavita donati da Farmacie Tifernati ad associazioni, scuole e realtà del territorio che sono stati installati in luoghi ed edifici pubblici, ma anche negli impianti sportivi, e formano la rete della “città cardioprotetta” che è fondamentale per salvare la vita delle persone in caso di arresto cardiocircolatorio. Un intervento precoce con il defibrillatore, entro i primi minuti dall’evento, in moltissimi casi fa infatti la differenza nel destino di chi è vittima di infarto. I tre defibrillatori affidati a Croce Rossa Italiana serviranno ad attrezzare le ambulanze che svolgono servizio in occasione di eventi, manifestazioni sportive e iniziative pubbliche. “E’ con gesti come questo, che caratterizzano tutta la storia della nostra società partecipata, che Farmacie Tifernati dimostra con i fatti di essere un valore aggiunto per la comunità di Città di Castello, alla quale è sempre vicina con la capacità di rispondere generosamente e tempestivamente alle necessità di tutela della salute pubblica e di salvaguardia della vita che emergono dal territorio”, hanno sottolineato Secondi e Calagreti nell’incontro in Comune. “All’amministratore unico Valchiria Do’ e al direttore Luca Mancini va tutta la nostra riconoscenza per la voglia di fare sempre al fianco dei cittadini con cui esercitano le proprie responsabilità, una disponibilità condivisa con il personale delle farmacie comunali – puntualizzano sindaco e assessore – che va ben oltre il presidio professionale e affidabile assicurato tutti i giorni con i servizi messi a disposizione nelle tre sedi del capoluogo, di Cerbara e Cinquemiglia”. Gli amministratori anticipano che la forte proiezione della partecipata comunale nei confronti delle esigenze della collettività sarà oggetto di valutazione per una possibile evoluzione societaria. “Insieme ai responsabili di Farmacie Tifernati – spiegano Secondi e Calagreti – valuteremo la possibilità di trasformare il sodalizio in società benefit, perché oltre a funzionare molto bene e produrre utili, è a tutti gli effetti un’azienda che si caratterizza per la finalità di perseguire il bene della comunità”. In occasione della donazione, l’amministratore unico Do’ ha sottolineato “la soddisfazione per un altro importante contributo in risposta alle esigenze che provengono dalla comunità tifernate”. “Noi a domanda rispondiamo immediatamente ‘sì’ se si tratta di fare qualcosa di utile per i cittadini”, ha puntualizzato la responsabile di Farmacie Tifernati, che ha aggiunto: “ci teniamo a soddisfare bisogni che, come in questo caso, guardano a importanti finalità di salvaguardia della vita”. “Ai cittadini diciamo che scegliere le farmacie comunali significa scegliere di fare l’interesse della comunità perché con la nostra attività sosteniamo gli obiettivi dell’intera collettività”, ha rimarcato Do’, che ha colto l’occasione per ringraziare tutti i collaboratori della società “del cui operato sono veramente soddisfatta”. “Mi sento onorata di far parte di questa famiglia”, ha aggiunto. Serafini ha espresso la gratitudine di tutto il comitato per l’accoglienza che hanno avuto le esigenze operative della Croce Rossa Italiana. “Nel solco di una collaborazione che è da tempo proficua, quando ci siamo trovati nella necessità di sostituire gli apparati salvavita dei nostri mezzi di soccorso – ha testimoniato il presidente – abbiamo trovato una risposta davvero straordinaria da parte di Farmacie Tifernati, grazie alla quale potremo ammodernare gli strumenti quotidiani dei servizi che svolgiamo nel territorio”. I tre defibrillatori di ultima generazione donati alla Croce Rossa Italiana sono predisposti per un utilizzo pubblico anche da parte di persone poco esperte. Forniscono infatti indicazioni semplici per le operazioni di soccorso, che permettono di intervenire nelle situazioni di Fibrillazione Ventricolare (VF) e di Tachicardia Ventricolare (VT). “Nella nostra città si contano davvero a decine le postazioni attrezzate con defibrillatori semiautomatici – ha puntualizzato l’assessore Calagreti – un patrimonio di grande valore per la tutela della vita che come amministrazione comunale siamo impegnati a censire, per arrivare a disporre di una mappatura completa dei punti di soccorso che permetta ai cittadini di intervenire efficacemente in caso di necessità e di trasmettere un’idea di sicurezza del vivere quotidiano in città”.
Nella chiesa di San Domenico, a Città di Castello, sono iniziati i lavori di restauro di due affreschi, posti nella parete di sinistra, entrando dalla porta adiacente all’ex ospedale.Il primo raffigura “Madonna in trono con Gesù Bambino e Santi” che il Canonico Alessandro Certini nel libro “ Origini delle Chiese e dei Monasteri di Città di Castello” attribuisce al “Doceno” , ovvero Cristoforo Gherardi. Il secondo dipinto è strutturato come un trittico e nella parte centrale raffigura Santa Margherita d’Ungheria che riceve le stimmate. L’affresco è stato indicato come lavoro di scuola umbra, probabilmente eseguito entro il secondo decennio del XV secolo.
La Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria ha approvato il progetto redatto da Rossana Parigi, che nel 2023 aveva curato il restauro del dipinto posto in controfacciata a San Domenico:“ Madonna con Bambino”. Dalla lettura del documento si evince un elevato degrado degli affreschi: sono coperti da strati di polveri consistenti e depositi incoerenti, che ne rendono difficile una lettura precisa delle opere. Si percepiscono crepe, numerosi fori sparsi, percolazioni dall’alto di colore non idoneo (imbiancatura? acqua piovana?), abrasioni e cadute di colore.
Le restauratrici Rosanna Parigi e Silvia Martinelli mercoledì 28 febbraio, dalle ore 11 alle ore 12, saranno a disposizione per illustrare nel dettaglio come si svolgeranno le varie fasi.
Il progetto di restauro, autorizzato e programmato con il Fondo Edifici di Culto (proprietario della Chiesa di San Domenico) concordato con la Diocesi di Città di Castello e la Parrocchia di Santa Maria Nova in San Domenico, è curato dall’Associazione Chiese Storiche e reso possibile dalla fattiva collaborazione di alcune associazioni molto conosciute in città, quali: il Vespa club, il Centro Italiano Femminile (CIF) e il Circolo Culturale Luigi Angelini.
Nel pomeriggio di sabato 17 febbraio u.s., a Tuoro sul Trasimeno, il Capitano Luca Battistella, Comandante della Compagnia Carabinieri di Città della Pieve, competente per territorio, e il Comandante della locale Stazione Carabinieri, Maresciallo Maggiore Simone Spaccino, hanno incontrato giovani e meno giovani, al centro “Emanuele Petri”, per sensibilizzarli sulla delicata tematica delle truffe e dei raggiri in danno della popolazione.
All’incontro, che rientra nella più ampia campagna di sensibilizzazione contro le truffe promossa dal Comando Provinciale Carabinieri di Perugia, ha partecipato anche il Sindaco di Tuoro, Maria Elena Minciaroni. Nel corso delle attività, i militari hanno descritto alla platea le metodologie più comunemente utilizzate dai truffatori per carpire la fiducia delle loro vittime, mettendo in guardia i presenti soprattutto dalla consolidata tecnica del “finto carabiniere/avvocato”. Quello che spesso si verifica, infatti, è il tentativo di raggiro perpetrato a mezzo telefono dove l’interlocutore – che si presenta come generico “carabiniere” – contatta telefonicamente una persona anziana e le comunica che il proprio figlio/nipote è rimasto coinvolto in un grave sinistro stradale e che per evitargli gravi conseguenze (anche penali) dovrà consegnare denaro contante o oggetti preziosi ad un incaricato (talvolta un finto avvocato) che si presenta immancabilmente presso l’abitazione del malcapitato. L’incontro è servito per condividere una regola generale: se uno sconosciuto ti chiede denaro o gioielli, chiama il 112!
Si è parlato anche di comportamenti virtuosi tesi a contrastare il fenomeno dei furti in abitazione, i furti sulle auto in sosta (in prossimità di chiese, cimiteri o centri commerciali) e alle truffe online.
I Carabinieri hanno ribadito alla platea la necessità di attivare sempre il sistema di allarme – e presente – quando si lascia la propria abitazione anche per un periodo limitato di tempo, di non lasciare le chiavi inserite esternamente alla porta di casa, di non lasciare porte o finestre aperte. Inoltre, si è ribadita la necessità di non lasciare le chiavi inserite nel cruscotto delle autovetture parcheggiate sulla pubblica via o in cortile.
I presenti hanno rivolto numerose domande ai militari dell’Arma, contribuendo alla buona riuscita dell’incontro anche attraverso la condivisione di testimonianze o esperienze personali.
L’attività di sensibilizzazione proseguirà nelle prossime settimane con altri incontri nei comuni del Trasimeno.
I Carabinieri della Compagnia di Città di Castello, nella serata di ieri, hanno predisposto un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato in particolare al controllo di persone e mezzi in transito negli abitati di Umbertide e Città di Castello, con particolare attenzione alla prevenzione e repressione dei furti in abitazione ed al controllo degli avventori all’interno dei locali pubblici.
Il servizio, volto ad aumentare la percezione di sicurezza da parte della popolazione e quindi una costante ed immediata presenza dell’Arma sul territorio, ha previsto l’impiego di equipaggi delle Stazioni Carabinieri di Umbertide, Città di Castello e Trestina, che hanno proceduto al controllo degli abitati e delle zone periferiche di Umbertide e Città di Castello, predisponendo mirati posti di controllo al fine di verificare i veicoli e le persone in ingresso ed in uscita dalle citate località.
Nel corso delle attività sono state circa 60 le autovetture controllate ed oltre 80 le persone identificate, elevando alcune sanzioni per violazioni al codice della strada. Sono stati altresì controllati anche 3 locali pubblici e gli avventori al momento presenti.
Nel corso delle attività, i Carabinieri hanno inoltre proceduto al controllo di alcuni giovani nel centro storico di Città di Castello. Tra costoro, tre giovani tifernati, all’esito dei controlli sono stati trovati in possesso di alcuni grammi di sostanza stupefacente tipo hashish e quindi segnalati alla Prefettura di Perugia quali assuntori.
I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Perugia hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 30enne di origini albanesi, da pochi giorni in Italia e domiciliato a Perugia, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato a contrastare le varie ipotesi di reato che connotano lo specifico fenomeno, in località Olmo hanno notato l’uomo che – con fare sospetto -, sembrava attendere qualcuno.
I Carabinieri hanno quindi deciso di intervenire e di procedere al suo controllo. Sottoposto a perquisizione personale e successivamente domiciliare, è stato trovato in possesso di 20 ovuli termosaldati di cocaina, la somma in contanti di euro 1.790,00 in banconote di vario taglio, un telefono cellulare verosimilmente usato per l’illecita attività, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
Il 30enne è stato quindi tratto in arresto per l’ipotesi di reato di spaccio di sostanze stupefacenti e trattenuto presso le camere di sicurezza.
Al termine dell’udienza di giudizio direttissimo, è stato condannato ad un anno di reclusione e al pagamento di una multa di mille euro, pena sospesa.
Terza edizione per il Processo Storico a Città di Castello. L’appuntamento è per venerdì 8 marzo, alle ore 21.00, al Teatro degli Illuminati, con il patrocinio del Comune di Città di Castello. Nell’edizione 2024 dell’evento, organizzato dall’assessorato alle Pari Opportunità guidato da Letizia Guerri e dall’associazione AMI – Avvocati Matrimonialisti Italiani Distretto per l’Umbria, in collaborazione con il Comitato tifernate di Croce Rossa Italiana, a cui sarà devoluto per finalità benefiche l’intero ricavato delle offerte del pubblico, sarà in scena “Il femminicidio di Contessa Di Lara e il processo Pierantoni”. La rappresentazione è basata sulla vita e sulla morte di Evelina Cattermole, poetessa scrittrice e giornalista di fine ‘800, donna libera ed indipendente, di indiscusso valore e fama artistica e personale, esempio di coraggio femminile nelle proprie scelte di vita e di esercizio dei propri diritti. Una figura che permetterà di puntare ancora una volta l’attenzione sulla lotta contro la violenza sulle donne. Per la sceneggiatura dell’ avvocata Nada Lucaccioni, Presidente AMI Umbria, e la regia di Alessandra Carmignani, saranno come sempre impegnati nella recitazione giudici, avvocati, rappresentanti delle forze dell’ordine, del mondo scolastico e culturale cittadino. Nei panni dei componenti del collegio giudicante dell’epoca ci saranno il presidente della Corte d’appello penale di Perugia Paolo Micheli, il consigliere della Corte di Cassazione Daniele Cenci e il magistrato del Tribunale penale di Perugia Francesco Loschi. A interpretare i legali difensori e il pubblico ministero saranno, rispettivamente, gli avvocati Francesco Maria Falcinelli e Vittorio Betti, con il comandante della stazione dei Carabinieri di Città di Castello, luogotenente Fabrizio Capalti. Nel ruolo dell’imputato si esibirà Cristian Braganti, mentre i testimoni saranno il luogotenente Francesco Serafini, il tenente Marco Pierini, l’attrice Irene Bistarelli. La parte del cancelliere sarà affidata al dirigente scolastico dell’Istituto San Francesco di Sales Simone Polchi, mentre quella dei figuranti vedrà in scena i componenti della Scuola Diamante Danza, con Adelaide Braganti, Francesca Bizzirri, Beatrice Boriosi, Olimpia Lorenzini, Andrea Bucci e Michele Ceccattini; i volontari della Croce Rossa e gli allievi dell’Istituto San Francesco di Sales. L’iniziativa è stata riconosciuta come evento formativo per gli avvocati con l’attribuzione di crediti in deontologia. Per le prenotazioni è possibile rivolgersi a bit.ly/processostorico3. Per informazioni via Whatsapp sono a disposizione i numeri 392.0232073 e 340.6935137, ma anche l’indirizzo di posta elettronica sviluppo.cittadicastello@umbria.cri.it.
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