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Servizi e lavori pubblici, viabilità, Palestina, ambiente, politiche familiari e Polizia locale all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per lunedì 17 novembre

Servizi e lavori pubblici, viabilità, Palestina, ambiente, politiche familiari e Polizia locale saranno all’ordine del giorno della seduta del consiglio comunale che il presidente Luciano Bacchetta ha convocato per lunedì 17 novembre, alle ore 18.00, nella residenza municipale di piazza Gabriotti. I lavori inizieranno con la discussione di alcune interrogazioni alle quali risponderà l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti: quella del consigliere Roberto Brunelli (PD) sullo stato di manutenzione, la carenza di parcheggi, le problematiche di accessibilità e la mancanza di servizi igienici presso l’ufficio postale di Promano, con la richiesta di un tavolo di dialogo per la riqualificazione del servizio; quella dei consiglieri Fabio Bellucci e Rosanna Sabba (Lista Civica Luca Secondi Sindaco) sul cantiere per il rifacimento del ponte sulla strada provinciale 105 di Trestina; quella del consigliere Valerio Mancini (Lega) sull’illuminazione nel parcheggio pubblico di via Martin Luther King; quella della consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) sulla ciclovia del Cassero e i parcheggi Collesi e Ferri.

Il consiglio comunale dibatterà e voterà, poi, l’ordine del giorno della consigliera Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione) per l’annullamento della deliberazione n. 260 del 21 marzo 2025 riferita all’aumento dell’addizionale regionale Irpef e la mozione a prima firma del consigliere Tommaso Campagni e per la condanna dei cori inneggianti a “un’intifada pure qua” durante la manifestazione propal, con la richiesta di dissociazione formale da parte del consiglio comunale. I lavori continueranno con la risposta dell’assessore Carletti al consigliere Brunelli (PD) sull’urgente intervento di manutenzione dell’area camper comunale di piazzale Ferri e con la discussione, con la successiva votazione, della mozione del consigliere Gionata Gatticchi (PD) per l’esposizione della bandiera palestinese in Comune.

La riunione si concluderà con le repliche ad alcune interrogazioni e interpellanze: l’assessore all’Ambiente Mauro Mariangeli risponderà al consigliere Campagni (FI) sulla manutenzione dei corsi d’acqua e fossati in prossimità dei centri abitati; l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti riferirà ai consiglieri Elda Rossi e Riccardo Leveque (FDI) sulle politiche familiari e l’utilizzo del fondo per le politiche della famiglia 2025, con chiarimenti sull’impiego delle risorse destinate al Comune di Città di Castello; il sindaco Luca Secondi fornirà al consigliere Filippo Schiattelli (Unione Civica Tiferno) le informazioni richieste sull’operato della Polizia Locale e sulle vicende che hanno coinvolto il consigliere Lignani Marchesani e il presidente Bacchetta. Come di consueto, la seduta potrà essere seguita anche in diretta streaming al link https://cittadicastello.consiglicloud.it/home e attraverso il canale ufficiale YouTube del Comune di Città di Castello.

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Un successo il romanzo “Erre” (Bookabook editrice) del tifernate Lorenzo Salcerini

E’ al suo primo romanzo con un titolo che già fa parlare: “Erre” (Bookabook editrice) del tifernate Lorenzo Salcerini, già presente il libreria e nei cataloghi Feltrinelli, Mondadori e Amazon, si preannuncia come una interessante novità editoriale per i contenuti, le storie che racconta e le ambientazioni che descrive. Il romanzo è ambientato in una immaginaria cittadina di provincia, dove noia e senso di apparente immobilismo vengono rotti dal desiderio di cambiamento del protagonista, animato dall’entusiasmo di un eterogeneo gruppo di amici e dal carattere libertario di una ragazza magnetica e insondabile.
Significativo e per certi aspetti originale l’accostamento con la casa editrice “Bookabook” che si contraddistingue per operare in crowdfunding, ovvero richiedendo agli scrittori di organizzare una campagna di preordini. Erre ha goduto del supporto di oltre duecento sostenitori che ne hanno ordinato una o più copie già prima della sua effettiva pubblicazione.


Classe 1995, Lorenzo Salcerini è nato a Città di Castello. Laureato in economia a Firenze, lavora presso una nota multinazionale di consulenza e vive nel comune umbro. A partire dal 2023 scrive giornalmente perché, nella produzione letteraria, vive le emozioni, le storie e le scoperte che narra. Erre è il primo figlio di questo entusiasmante processo ad essere pubblicato, ma altri quattro romanzi già scritti giacciono nel cassetto, pronti a vedere la luce con il supporto della giusta casa editrice.


“Erre” verrà presentato Sabato 29 novembre alle ore 18,30 presso la Libreria “Paci” e Sabato 6 dicembre alle ore 18 presso l’oratorio di San Giovanni Decollato in via Sant’Andrea 9.

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Il professor Federico Rossi dell’Università di Perugia alla COP30 di Belém

Il professor Federico Rossi, ordinario di Fisica Tecnica presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, partecipa fino al 22 novembre ai lavori della COP30 sui cambiamenti climatici, in corso a Belém, in Brasile, nell’ambito della delegazione italiana di RSE – Ricerca sul Sistema Energetico, guidata dal professor Franco Cotana.

All’interno delle sessioni dedicate alle tecnologie energetiche avanzate, il professor Rossi terrà una relazione congiunta con la delegazione RSE sulle potenzialità della fusione nucleare a confinamento inerziale come futura fonte energetica ad alta intensità e a basse emissioni.

Negli ultimi anni, anche grazie alla collaborazione con il premio Nobel per la Fisica 2014, Shuji Nakamura, la ricerca ha registrato progressi significativi sia sul versante dei sistemi laser utilizzati per innescare la reazione di fusione, sia in relazione all’ottimizzazione del ciclo del combustibile. Tali sviluppi contribuiscono a rendere sempre più concreto lo scenario in cui la fusione a confinamento inerziale potrà affiancare e integrare le altre tecnologie low-carbon nel quadro della transizione energetica.

Nel suo intervento il professor Federico Rossi ssottolinierà come la fusione nucleare rappresenti una prospettiva di energia estremamente pulita, con riserve di combustibile praticamente illimitate, in grado, nel medio-lungo periodo, di offrire un contributo determinante alla soluzione delle criticità energetiche globali, coniugando sicurezza dell’approvvigionamento e riduzione delle emissioni climalteranti.

Il contesto internazionale in cui si colloca questo sviluppo tecnologico è caratterizzato da una crescente domanda mondiale di energia, dovuta non solo all’aumento della popolazione e allo sviluppo economico, ma anche all’espansione dei settori ad alto consumo elettrico, come la digitalizzazione avanzata e l’intelligenza artificiale, che richiedono infrastrutture di calcolo e data center sempre più energivori. Tali dinamiche rendono ancora più urgente la disponibilità di fonti energetiche sostenibili, ad alta densità e programmabili, come la fusione e l’idrogeno.

Nel corso della COP30, il professor Rossi interverrà inoltre con una seconda relazione dedicata all’idrogeno, ambito nel quale è recentemente risultato assegnatario di un importante progetto FIS. L’intervento analizzerà il ruolo dell’idrogeno nei futuri sistemi energetici: modalità di produzione a basse emissioni, criticità e opportunità di stoccaggio e trasporto, utilizzi finali nei settori difficili da elettrificare e integrazione con le fonti rinnovabili per la realizzazione di sistemi energetici flessibili e pienamente decarbonizzati.

Fusione nucleare e idrogeno vengono presentati come elementi complementari di un sistema energetico avanzato, integrato e resiliente, in grado di garantire continuità di fornitura, riduzione delle emissioni e competitività per il tessuto produttivo; in questo quadro, l’Italia, grazie all’impegno di università, centri di ricerca e realtà come RSE, può svolgere un ruolo di primo piano nella definizione del nuovo paradigma energetico.

La partecipazione del professor Rossi alla COP30, in sinergia con la delegazione RSE, conferma il ruolo attivo dell’Università degli Studi di Perugia nei principali tavoli internazionali dedicati al clima e all’energia, contribuendo alla definizione di strategie e tecnologie innovative per un futuro decarbonizzato e sostenibile.

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Una serata all’insegna della passione per la politica, dedicata alla cultura e all’identità, un successo l’incontro con l’autore e giornalista Francesco Giubilei

Grande partecipazione alla presentazione del libro “L’Italia dei Conservatori” con l’autore Francesco Giubilei, editore e Giornalista, che ha dialogato con Gianlica Ortali consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, Enea Paladino Sindaco di Citerna e Francesco Algeri Rignanese, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, tenutasi nella Sala Convegni dell’Hotel Le Mura a Città di Castello nella serata del 12 novembre.

Un momento divulgativo dedicato all’approfondimento del pensiero conservatore in Italia, ripercorrendone la storia e le peculiarità per approdare ai suoi capisaldi attuali, con Giorgia Meloni, primo presidente del consiglio a definirsi chiaramente conservatore, rimarcando le differenze tra uguali definizioni del mondo anglosassone e le peculiarità tipiche del nostro contesto storico geografico, partendo dal caposaldo della Dottrina sociale della Chiesa nel conservatorismo italiano che sancisce una evidente differenza con il liberismo spinto  che si manifesta nei Governi inglesi e americani quando le destre vincono le elezioni.

Esprimo grande soddisfazione per la partecipazione che la nostra proposta culturale è riuscita a riscontrare, un segno del progressivo riconoscimento di Fratelli d’Italia come animatore della società civile anche a Città di Castello” – ha dichiarato il coordinatore di Fratelli d’Italia Francesco Rignanese a margine della serata che ha visto esaurire le 30 copie disponibili dell’ ultima opera di Francesco Giubilei – ribadendo l’impegno nel territorio del Partito ed evidenziando “che quando la politica rimette al centro la cultura si riaprono ampi margini di partecipazione da parte della Comunità”.

                                                                          Andrea Lignani Marchesan

Dirigente nazionale di FdI

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Umbertide: rissa in Via della Repubblica dopo una serata in discoteca

Episodio di violenza nei giorni scorsi ad Umbertide, in via della Repubblica, a pochi passi da una delle discoteche più frequentate della zona. I protagonisti del litigio sono stati un 21enne di Città di Castello e un buttafuori 44enne umbertidese. Stando alle testimonianze, il giovane tifernate avrebbe rivolto al buttafuori una frase provocatoria che ha acceso gli animi: “Tipi muscolosi come te non mi fanno paura, io in discoteca entro quando mi pare anche se ci sei tu all’ingresso e faccio quello che mi pare.”

La situazione, già tesa, è rapidamente degenerata. Il ragazzo, insieme a un complice, ha aggredito il buttafuori colpendolo alla testa con un posacenere e una bottiglia di vetro. Non contenuti, i due hanno minacciato l’uomo con una spranga di ferro, rendendo l’assalto particolarmente violento. Gli agenti di polizia intervenuti sul posto hanno trovato entrambi i contendente feriti: il buttafuori e il suo aggressore sono stati trasportati in ospedale, dove hanno ricevuto una prognosi di sette giorni. 

Il fatto ha suscitato preoccupazione tra i cittadini, ormai stanchi di episodi simili che rovinano l’atmosfera di socialità delle serate. I tre uomini coinvolti sono stati denunciati e saranno giudicati per rissa e lesioni durante l’udienza preliminare fissata per il 26 marzo.

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Intensificati i controlli dei Carabinieri in Altotevere per garantire sicurezza ai cittadini

Proseguono senza sosta i controlli straordinari messi in atto dalla Compagnia Carabinieri di Città di Castello nei territori dei comuni dell’Altotevere. L’iniziativa ha l’obiettivo di prevenire e contrastare reati di varia natura, garantendo una maggiore sicurezza ai cittadini.

Negli ultimi giorni, diversi equipaggi del Nucleo Operativo e Radiomobile, coadiuvati dalle Stazioni locali, hanno intensificato le attività di verifica in punti nevralgici del territorio. Sono stati effettuando controlli su persone e veicoli in transito, con un focus particolare sulla sicurezza stradale. Complessivamente, sono state controllate 28 autovetture e identificate 42 persone.

Le operazioni di verifica sono state condotte attraverso strumenti in dotazione alle pattuglie, come l’etilometro e il narcotest. Tali strumenti hanno permesso di accertare diverse violazioni amministrative. In particolare, due giovani ventenni sono stati sanzionati per violazioni al Codice della Strada, sorpresi alla guida delle rispettive autovetture nel centro cittadino tifernate con un tasso alcolemico superiore ai limiti previsti dalla legge. Per entrambi è scattata la sospensione della patente di guida con decurtazione di punti.

Contemporaneamente, tra Umbertide e Città di Castello, tre soggetti di età compresa tra i 35 ei 40 anni sono stati sanzionati poiché trovati in evidente stato di alterazione alcolica in luogo pubblico, comportando un potenziale rischio per la loro sicurezza e quella degli altri. Inoltre, diversi giovani sono stati segnalati alla Prefettura per l’utilizzo di sostanze stupefacenti per uso personale, avviando così il previsto monitoraggio sanitario.

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UIL Umbria: importante risultato per i docenti ITP

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Perugia, 14 novembre 2025 – Insegnanti tecnico pratico equiparati nei punteggi ai colleghi teorici nelle Graduatorie provinciali per le supplenze. “Un grande risultato – dice la segretaria generale della Federazione Uilscuola Rua Umbria Lucia Marinelli – ottenuto grazie al lavoro costante della Uil Scuola Rua. Nella nuova bozza dell’Ordinanza Ministeriale sulle supplenze per il biennio 2026/2027 e 2027/2028, in attesa di conferma, il Ministero ha previsto il riconoscimento della piena equiparazione dei docenti ITP (Insegnanti Tecnico Pratici che insegnano nei laboratori tecnici delle scuole superiori, in possesso di diploma di scuola superiore) ai colleghi teorici (docenti delle altre discipline in possesso di laurea) nella graduatoria di I fascia del sostegno.


“Questo risultato interviene a seguito della disparità di trattamento introdotta dall’Ordinanza Ministeriale n. 88/2024 – aggiunge la Marinelli – che attribuiva ai docenti ITP punteggi fino a tre volte inferiori rispetto ai colleghi teorici, pur a fronte di percorsi di specializzazione equivalenti per contenuti, crediti formativi, tirocinio e prove finali. L’equiparazione dei punteggi rappresenta un allineamento con il principio di pari trattamento a parità di titolo e consolida le rivendicazioni portate avanti dalla UIL Scuola Rua anche in sede europea. La misura è quindi un passo verso la valorizzazione del personale ITP, assicurando pari opportunità nell’accesso alle nomine su sostegno”.

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Eurochocolate 2025: la pizzeria Verace propone  Nuvola Cruch, una chocopizza che promette di stupire

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Ersilio Valo e Damiano Alaia, i titolari della pizzeria Verace, annunciano con entusiasmo l’iniziativa di celebrare anche quest’anno Eurochocolate, la manifestazione di rilevanza internazionale che ha contribuito a proiettare la città di Perugia sulla scena mondiale del cioccolato. E per l’occasione, arricchirà il menù una pizza dedicata alla kermesse e che ha come protagonista il cioccolato.

Questa prelibatezza, spesso considerata un’esclusiva della pasticceria, viene reinterpretata con l’aggiunta di ingredienti salati, creando un’interpretazione gourmet sorprendente e sofisticata dell’iconico disco di pasta.

Ispirata al claim di questa edizione la chocopizza by Verace – che si troverà sul menù da subito – si chiama “Nuvola crunch” e sarà realizzata con fior di latte, scaglie di cioccolato fondente, guanciale, miele di castagno ed emulsione di basilico: un tripudio di sapori, profumi, colori e consistenze che promette di stupire ad ogni morso.

Ersilio e Damiano vogliono sottolineare il loro impegno nel contribuire attivamente alla vita sociale e culturale della città, attraverso iniziative che promuovono il legame tra cibo e territorio. La loro proposta gastronomica non è solo un’esperienza culinaria, ma un modo per raccontare la storia locale e favorire l’incontro tra diverse culture. 

Per valorizzare ulteriormente questa proposta, è stata selezionata la cioccolata Perugina, un simbolo di Perugia e della sua tradizione. Un prodotto che oltre a rappresentare la cultura locale, evidenzia anche l’importanza storica del cioccolato nella nostra comunità, la cui influenza è ancora viva, in particolare grazie a eventi come Eurochocolate.

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Domani, sabato 15 novembre, la riapertura della Gioielleria Ciacci di San Giustino

Il 15 novembre, dalle ore 17, la storica Gioielleria Ciacci riapre le sue porte a San Giustino, pronta a riprendere il suo posto di rilievo nel panorama locale. Fondata nel 1975, è diventata un simbolo di eleganza e qualità, accompagnando generazioni di clienti nei momenti più preziosi
delle loro vite. Da un anello di fidanzamento a un raffinato oggetto per la tavola, ogni gioiello
racconta una storia di bellezza e passione. E’ un luogo dove tradizione e innovazione si intrecciano.
Attraverso i suoi 50 anni di storia, Ciacci ha saputo trasformarsi per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più attenta e sofisticata. Ogni acquisto non è solo un atto commerciale, ma un’esperienza da vivere, arricchita da professionalità, competenza e un’accoglienza calorosa.

In occasione della riapertura, gli amanti del bello e del ben fatto possono aspettarsi una selezione
ancora più curata di preziosi, oggettistica per la casa e complementi
d’arredo. Gioielleria Ciacci è anche un punto di riferimento per le liste nozze, offrendo consulenza
personalizzata che permette ai futuri sposi di scegliere articoli delle migliori firme italiane e
internazionali.

Questa storica gioielleria si distingue non solo per l’assortimento di marchi prestigiosi, ma anche
per la sua capacità di evolversi in un moderno spazio culturale e relazionale. Oltre a ricevere i
clienti per la consueta esperienza d’acquisto, Ciacci intende ospitare eventi a tema, mostre d’arte
ed esposizioni di design che richiameranno appassionati e curiosi. Un’opportunità unica per creare
momenti di incontro e condivisione tra persone che ne apprezzano l’eleganza e l’autenticità.

La gioielleria non abbandona mai il suo impegno verso la cura e l’originalità delle proposte.
Ogni pezzo è selezionato con attenzione, per garantire che gli oggetti proposti siano non solo
bellissimi, ma anche unici e significativi. L’obiettivo primario rimane quello di guidare i clienti nella
scelta dei propri gioielli e oggetti per la casa, costruendo un rapporto duraturo di fiducia e stima.

Con la riapertura, la gioielleria desidera accogliere tutti coloro che vogliono scoprire l’incanto
delle “piccole grandi cose” che fanno la differenza. Ogni giorno, la famiglia Ciacci dedica passione e
competenza a valorizzare il gusto personale dei propri clienti, celebrando ogni momento speciale
della vita e offrendo oggetti che non solo adornano, ma che restano nel cuore.

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Rinascimento e Contemporaneità nella Pinacoteca di Città di Castello: nell’anno del Giubileo, Paolo Canevari nell’ala storica del museo con la mostra “God Year”, che sarà inaugurata sabato 15 novembre 2025

La Pinacoteca Comunale di Città di Castello ospiterà, dal 15 novembre 2025 al 15 febbraio 2026, la mostra personale di Paolo Canevari dal titolo “God Year”, promossa dal Comune di Città di Castello e curata dallo storico e critico d’arte Lorenzo Fiorucci. L’esposizione fa parte del Piano Mostre 2025 del Comune di Città di Castello, nell’ambito del quale si sono avvicendati negli spazi del museo Giulia Napoleone, Claudio Verna, Ferdinando Garbellotto ed è ancora visitabile Leonardo Cremonini, e si svolge negli spazi rinascimentali di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, luogo simbolico della città tifernate, custode di alcuni tra i massimi capolavori del Rinascimento italiano: da Luca Signorelli a Raffaello Sanzio, da Lorenzo Ghiberti a Luca della Robbia.

È proprio il dialogo tra contemporaneità e memoria storica il cuore del progetto: le sculture, le installazioni e le performance di Canevari si confrontano con la stratificazione culturale del museo, generando un cortocircuito visivo e concettuale che invita a interrogarsi sul nostro presente. “Con ‘God Year’, la Pinacoteca di Città di Castello riafferma la propria vocazione a essere un luogo vivo di incontro tra passato e presente, dove Rinascimento e arte contemporanea si fondono in un racconto inedito sulla complessità del nostro tempo”, dichiarano il sindaco Luca Secondi e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi. “La mostra si distingue per l’alto profilo culturale e per la capacità di dialogare con le collezioni antiche e contemporanee del polo museale cittadino, rafforzando il ruolo di Città di Castello come centro vitale dell’arte contemporanea in Umbria”, sottolinea Francesca Valentini, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Umbria. Il titolo della mostra, “God Year”, riprende ironicamente il nome e il logo di una celebre industria di pneumatici, evocando al tempo stesso l’idea di Giubileo e di rinnovamento spirituale. In Umbria, terra di santi e di spiritualità, questo riferimento acquista un valore amplificato: la mostra si muove sul confine tra sacro e profano, fede e consumo, materia e spirito, elementi costitutivi della poetica di Canevari. Come osserva il curatore, Lorenzo Fiorucci, “Canevari ha da anni scelto come materia d’elezione lo pneumatico e la camera d’aria, materiali che evocano simbologie complesse, capaci di mettere in crisi ogni lettura superficiale.

Simbolo del progresso tecnologico e dello sviluppo capitalistico, ma anche scarto e rifiuto inquinante, lo pneumatico diventa nelle sue opere metafora del nostro modo di vivere e produrre significato”. L’inaugurazione della mostra, sabato 15 novembre alle ore 17.00, sarà caratterizzata dalla performance “God Year’s Man”, un momento centrale del progetto espositivo. L’azione, concepita come un tableau vivant, condensa i temi fondamentali della poetica di Canevari: l’uomo, la materia e la condizione contemporanea. “Nella performance – spiega Fiorucci – un uomo è legato con una catena a uno pneumatico: è denudato, privo di orpelli, simbolo di un’umanità avvilita dal lavoro, dallo sfruttamento e dal consumo. La ruota, emblema di progresso e potere economico, diventa anche scarto, residuo che inquina e soffoca la natura. Il nudo, la catena e la ruota si fanno così metafore di un presente in cui il consumo consuma l’uomo stesso, privandolo della libertà e della sua dimensione etica”. Una performance potente e simbolica, che invita il pubblico a riflettere sulle contraddizioni del nostro tempo e sul fragile equilibrio tra libertà e sottomissione, progresso e distruzione, spiritualità e profitto. Le opere di Canevari, poste in dialogo con i capolavori della collezione rinascimentale, costruiscono un percorso immersivo in cui la materia, privata della sua funzione originaria, si carica di nuove valenze simboliche.

Ogni sala della Pinacoteca diventa un luogo di meditazione sul rapporto tra arte, storia e contemporaneità, dove il linguaggio dell’artista offre una nuova lettura del patrimonio e restituisce al pubblico una rinnovata percezione del museo. La mostra di Paolo Canevari, che è stata presentata in anteprima alla stampa stamattina, è un progetto del Servizio Cultura, reso possibile grazie alle numerose collaborazione attivate sia all’interno dell’ente, con il supporto fondamentale del Servizio Squadre operative e Protezione civile, sia con soggetti privati, che guardano con attenzione agli eventi culturali del territorio: tra questi in particolare Petruzzi Stampa, Medici Gomme, Atlante Servizi, Il Poliedro, Trefoloni ed associati.

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“Edicola alla residenza protetta”: Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria, senatore, Alberto Barachini, ha fatto visita alla Muzi Betti

Sfogliare e leggere i giornali di prima mattina è il momento più bello della giornata per gli anziani ed ospiti della casa di riposo. Un atteso e piacevole rito quotidiano che si ripete tutti i giorni da oltre un anno grazie ad un progetto, “Edicola alla residenza protetta”, il primo di questo genere in Italia riservato agli ospiti, anziani e adulti in condizioni di disagio, e/o di non autosufficienza, e/o disabilità della Asp (Azienda dei Servizi alla Persona) “Muzi Betti”, che ha preso il via lo scorso anno in primavera, ideato e promosso dal comune di Città di Castello, attraverso il Servizio Stampa e i Servizi Sociali (che ha registrato il sostegno e patrocinio dell’Ordine Nazionale e Regionale dei Giornalisti, della Federazione Nazionale della Stampa, di Asu e dei quotidiani) e reso possibile grazie al buon cuore di un privato che lo sostiene a livello finanziario, ripropone all’interno della struttura scene di vita quotidiana come l’immancabile appuntamento mattutino in edicola con l’acquisto dei giornali e si basa prima di tutto sulla diffusione della lettura come strumento e buona pratica vitale (come per tutti gli altri canali di informazione audio-video e radio) di informazione sui fatti ed avvenimenti in particolare della propria comunità locale e non solo.

I risultati si fanno sentire e sono straordinari a giudicare dall’interesse dei lettori “speciali”. Una iniziativa che era stata promossa a pieni voti il giorno della presentazione ufficiale dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria, senatore, Alberto Barachini, che lo aveva definito come esempio e buona pratica da imitare. E proprio ieri, il sottosegretario Barachini, dopo aver partecipato al convegno sul futuro dell’editoria ed intelligenza artificiale organizzato dall’Università Link e dal Gruppo Corriere dell’Umbria, ha fatto visita alla Asp “Muzi Betti”, accompagnato dal sindaco, Luca Secondi e da Gianni Conti, distributore unico per le circa 350 edicole e punti vendita stampa e quotidiani per l’Umbria, che ha ricoperto ruoli anche all’interno della Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali). Ad accoglierlo assieme agli ospiti della struttura, i consiglieri del Cda “Muzi Betti”, Vittorio Massetti, Goretta Morini ed Ivano Rampi in rappresentanza della presidente Annalisa Lelli.

“Sono venuto proprio qui in questa struttura di Città di Castello – ha detto il sottosegretario Barachini – per salutare l’iniziativa che ho sostenuto sin dall’inizio: volevo vedere con i miei occhi come stava procedendo. Distribuire un quotidiano, farlo leggere alle persone che si trovano in queste strutture, che hanno tempo e continuano ad avere una grande passione per l’attualità, per l’informazione per gli affari esteri, anche per lo sport, è un presidio di democrazia, un aiuto alla partecipazione sociale anche degli anziani. Loro sono particolarmente legati all’informazione e ai giornali su carta e quindi è importante che il giornale vada dalle persone che magari hanno più difficoltà a muoversi. Molto spesso chi può va in edicola si compra il giornale preferito, non sempre gli anziani hanno questa capacità di movimento e dunque bisogna incentivare tutte le iniziative che portano l’informazione vicino alle persone. L’edicola è un punto di riferimento, è un ricordo, un simbolo nelle città di quanto l’informazione sia centrale nella nostra vita quotidiana. Ce l’ha ricordato molte volte il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed anche per questo motivo noi sosteniamo con importanti finanziamenti la vita delle edicole, l’apertura domenicale e incentiviamo con premialità ad hoc la distribuzione in alcune aree del paese meno facili da raggiungere.

Abbiamo scongiurato la chiusura delle edicole in alcune località per esempio come accaduto ad Amatrice. L’informazione – ha concluso il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini – deve essere visibile in ogni angolo delle nostre città e deve ricordarci quanto è importante leggere, approfondire ed informarsi.” Il sindaco Luca Secondi si è detto onorato della presenza del sottosegretario Barachini a Città di Castello e del sostegno che fin dal primo momento dell’attuazione del progetto ha garantito: “attraverso la lettura dei quotidiani e dei libri puntiamo assieme ai responsabili della Asp Muzi Betti, sempre più a coinvolgere gli ospiti e farli sentire con orgoglio parte attiva della comunità locale. Grazie a chi ha pensato e dato le gambe a questo bellissimo progetto, il nostro ufficio stampa, grazie a chi lo ha finanziato e a tutti i soggetti che a vari livelli sono coinvolti direttamente nella struttura, nelle redazioni dei giornali, mezzi di informazione tutti ed associazioni di categoria ed ordinistiche.” Anche per Gianni Conti, “questa iniziativa ha un valore enorme. Quando mi è stato proposto di intervenire presso questo istituto per garantire la fornitura, per ora di alcuni quotidiani, sono stato felice di poterlo fare.

E’ anche nostra intenzione di allargare l’offerta per soddisfare ancor più le esigenze delle persone che vivono in questo ambiente dove si respira umanità e calore. La visita del sottosegretario Barachini con cui mi confronto spesso per le questioni che riguardano l’attività di distribuzione alle edicole e punti vendita, assieme al sindaco di Città di Castello e ad alcuni membri del Cda della residenza protetta mi rende orgoglioso di far parte di un progetto straordinario a cui cercherò in futuro di garantire un sostegno ancora più significativo”, ha concluso Gianni Conti, distributore unico per le circa 350 edicole e punti vendita stampa e quotidiani per l’Umbria. “L’esperienza della residenza protetta – ha precisato, Alberto Trequattrini, Dirigente Medico Neurologo e Psichiatra, Responsabile Struttura Semplice “Disturbi Cognitivi Aziendali” USL Umbria 1 – sta dando obiettivi risultati rispetto alla fragile utenza di soggetti con deterioramento cognitivo che rappresentano oltre la metà degli ospiti della residenza. L’utenza mostra di gradire particolarmente l’appuntamento mattutino della lettura commentata dei quotidiani che, mediato da ottimi operatori-riabilitatori, garantisce l’interesse e la partecipazione attiva di questi soggetti che naturalmente tendono all’apatia ed all’isolamento socio-relazionale.

L’attività della lettura all’interno della residenza Muzi-Betti si coniuga perfettamente con l’attività di riabilitazione cognitiva che nel Distretto Alto Tevere della USL Umbria 1 è garantita dal Laboratorio di Stimolazione Cognitiva e dai Centri Diurni Alzheimer. Si ritiene che questa ottima sinergia pubblico-privato possa continuare e perfezionarsi sempre più nel tempo”, ha concluso Trequattrini nel ricordare che “la lettura dei quotidiani, infatti, promuove una virtuosa azione di stimolo per gli utenti relativi alla partecipazione al contesto ambientale, all’orientamento temporo-spaziale, alla memoria ed alle funzioni prassiche e gnosiche.”

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15 novembre 2025: il Veglione del volontariato, protagonisti i “ladri di carrozzelle”

Il 15 novembre si avvicina e con esso uno degli eventi più attesi dell’anno per la comunità di San Giustino: il Veglione del Volontariato. Questo appuntamento, parte importante del programma “L’Officina dell’Espressività”, rappresenta un’occasione per riunire volontari, cittadini e artisti in una serata all’insegna della musica, dell’arte e della solidarietà.

L’evento, che avrà luogo presso il Duma Disco Club (ex Clover) di Lama a partire dalla dalle ore 22:00, vedrà come protagonisti i Ladri di Carrozzelle, una band storica del panorama musicale italiano. Da oltre tre decenni, questa formazione è conosciuta per la sua capacità di intrecciare melodie coinvolgenti con messaggi sociali forti, rendendoli perfettamente compatibili con il tema del volontariato. La loro musica, ricca di ironia e critica sociale, sarà il fulcro di una serata che promette di essere tanto emozionante quanto riflessiva.

Il Veglione del Volontariato non si limiterà però solo a concerti dal vivo. Dopo l’esibizione dei Ladri di Carrozzelle, la festa continua con un DJ set dedicato ai grandi successi degli anni ’70, ’80 e ’90. Le note di famose hit coinvolgeranno tutti in un’atmosfera di festa collettiva, dove ognuno potrà scatenarsi sulla pista da ballo. Questo aspetto della serata è pensato per incoraggiare la partecipazione di tutta la cittadinanza, non solo dei volontari, creando così un momento di condivisione e convivialità.

Ma il Veglione del Volontariato ha anche un significato più profondo. È un’opportunità per mettere in luce il patrimonio associativo di San Giustino e per riconoscere il lavoro svolto da migliaia di volontari che dedicano tempo e impegno alla comunità. In un periodo in cui la connessione umana è più importante che mai, eventi come questo offrono la possibilità di stringere legami, approfondire rapporti e generare nuove idee per migliorare il tessuto sociale locale.

“L’Officina dell’Espressività” è stata concepita proprio con l’intento di favorire l’incontro tra istituzioni e cittadini. Negli ultimi due mesi, ha creato spazi di ascolto e progettazione condivisa, dando vita a un’iniziativa volta a promuovere una comunità più inclusiva. Il Veglione del Volontariato si inserisce perfettamente in questo contesto, testimoniando il potere del volontariato nel costruire reti di solidarietà e impegno civile.

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A Tempi Supplementari Giulietti e Pasqui

Torna Tempi Supplementari. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Marco Giulietti del Lama calcio e l’opinionista Roberto Pasqui

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Campus Leonardo da Vinci di Umbertide, le date degli open day

L’attesa è finita: si accendono i riflettori sulla nuova stagione dell’orientamento del Campus Leonardo da Vinci di Umbertide, appuntamento imperdibile per studenti e famiglie che vogliono scoprire da vicino un ambiente scolastico innovativo, accogliente e proiettato al futuro. Da quest’anno ricco di novità, tra cui due nuovi indirizzi di studio, il Liceo Scientifico Sportivo e il Tecnico Quadriennale con la Filiera 4+2.

La stagione dell’Orientamento sarà fatta di 4 giornate di Open Day – 15 e 30 novembre, 13 dicembre e 18 gennaio-, sportelli di consulenza orientativa per genitori e alunni, laboratori didattici per “studenti per un pomeriggio”, un viaggio esperienziale per esplorare una realtà scolastica innovativa, stimolante e di qualità.

Vogliamo che la scelta della scuola sia un’esperienza autentica e coinvolgente” – sottolinea il Dirigente ScolasticoFabrizio Bisciaio – “perché orientarsi non significa soltanto scegliere un indirizzo di studi, ma iniziare da adesso a costruire il futuro.

Tutto il programma nel sito web del Campus https://campusdavinci.edu.it/orientamento/

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Morte del piccolo Leonardo: il cordoglio del vescovo Andrea Migliavacca

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Il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Andrea Migliavacca, in comunione con l’intera Chiesa diocesana, esprime la propria solidarietà e vicinanza alla famiglia del piccolo Leonardo, morto tragicamente nella giornata di ieri all’età di due anni mentre giocava all’asilo nido, e a tutta la comunità di Soci.

“Partecipo al dolore della famiglia e della comunità per la morte del piccolo Leonardo, che accompagno con la preghiera all’incontro con Dio e che già confido nel suo abbraccio di amore. Sono vicino e sostengo la famiglia con il mio cordoglio, il pensiero e la preghiera”.

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13 novembre 2025, solennità dei Santi Patroni Florido e Amanzio, l’Omelia di mons. Luciano Paolucci Bedini

«E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce». È l’apostolo Pietro ad indirizzare questa promessa a tutti i pastori che hanno servito la Chiesa di Cristo fedelmente. Ed è proprio questa gloria eterna che hanno ricevuto i nostri santi patroni Florido e Amanzio a coronamento della loro vita e del loro ministero spesi totalmente per questa nostra santa Chiesa tifernate. Nella loro santità, che oggi solennemente celebriamo, risplende per tutti noi la grazia e la misericordia che Dio Padre ha elargito nei secoli a questa comunità cristiana. La loro corona di gloria è anche la nostra, e in noi riverbera nel tempo che viviamo, se rimaniamo umilmente in ascolto del loro insegnamento, e fedeli alla loro guida.

In questa gioia grande, che ci riporta alle radici della storia di questo nostro popolo, saluto con cordiale gratitudine le autorità civili e militari presenti e partecipi con noi nella cornice di questa magnifica chiesa Cattedrale. La vostra condivisione di questo santo giorno ci incoraggia a sentirci parte attiva e cittadini partecipi della vita sociale di questo territorio benedetto, di cui tutti e insieme siamo responsabili.

Al centro dell’annuncio di questa solenne memoria c’è l’immagine evangelica del buon pastore. Se il profeta Ezechiele ci narra tutta la passione paterna di Dio che, come pastore solerte, custodisce il gregge dell’umanità, se ne prende cura preoccupandosi di tutte le sue esigenze e difendendolo dai tanti pericoli in agguato, il Vangelo di Giovanni ci rivela che tutto ciò Dio lo ha compiuto inviando per noi suo Figlio Gesù perché donando la sua vita diventasse il nostro unico e fedele buon pastore. «Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore».

Il vescovo Florido e il presbitero Amanzio sentirono forte per loro questa chiamata ad essere pastori per questa Chiesa ad immagine di Cristo buon pastore. Si presero cura del gregge loro affidato e, con animo generoso e coraggio esemplare, si immersero nelle vicende del loro tempo mettendo tutta la loro vita a servizio della Città e del popolo dei fedeli. Le parole del profeta disegnano luminosamente i sentimenti e le azioni scaturite dal loro cuore pastorale: «Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia».

Nessuno di noi può sostituire l’unico vero buon pastore che è Cristo, e tutti abbiamo necessario bisogno di questa sua guida per poter vivere appieno il nostro pellegrinaggio terreno e giungere alla meta della nostra salvezza nella comunione eterna con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Per questo ogni fratello che è chiamato nella comunità a rivestire il ministero pastorale può fedelmente corrispondervi solo a patto che sia docile alla parola e al mandato di Gesù risorto. Così da non costituire un altro riferimento nella Chiesa, ma bensì per interpretare nell’oggi lo sguardo misericordioso del Salvatore e lasciar trasparire nei propri gesti l’azione redentrice del Cristo, rimandando continuamente a lui, unica sorgente inesauribile della grazia.

È questo l’orizzonte di fedele servizio alla Chiesa, in obbedienza all’annuncio del Regno di Dio, verso il quale i nostri santi patroni hanno guidato questa Chiesa e questa Città. Vedendo la distruzione che aveva devastato la comunità a causa della stolta violenza dell’uomo contro il suo fratello, risposero con coraggio e fiducia alla necessità di ricostruire e ridare vita a ciò che sembrava perduto. Pensando alle pietre e alle case di fatto si presero cura della rinascita di un popolo. Non pensarono a restaurare le cose perché tutto tornasse come prima, ma pensarono e progettarono una città nuova, migliore, che potesse accogliere una vita rinnovata, diversa e migliore di quella che avevano conosciuto. Puntarono sulle risorse di chi aveva più forza, custodirono i fragili e i deboli che andavano protetti, si coinvolsero personalmente con tenacia e fiducia impegnando prima di tutto la loro responsabilità.

Proprio di questa loro autorevole responsabilità, nei confronti della comunità loro affidata, noi oggi possiamo e dobbiamo stupirci. Uomini adulti, insigniti di un alto ufficio, pubblici rappresentanti della vita di un popolo e testimoni consapevoli del progetto di amore e di misericordia di Dio per tutti gli uomini, non si tirarono indietro, non evitarono i rischi possibili, non delusero le attese di chi guardava alla loro guida con fiducia, non si rinchiusero nei recinti della loro missione spirituale, non si nascosero dietro i pensieri negativi e i luoghi comuni, non additarono le responsabilità altrui per evitare di sporcarsi le mani, non si fermarono all’analisi delle cause che avevano generato i mali del loro tempo, non lasciarono soli quelli che da soli non ce l’avrebbero fatta invocando la mancanza di strutture o la scarsità di risorse.

Lasciamoci ferire da questa loro alta testimonianza. Non può non colpirci il loro profondo senso di responsabilità nei confronti degli altri. Oggi, in un mondo come il nostro, dove la responsabilità non va più di moda, dove si tende a screditare ogni autorità, ma anche dove tanti livelli di autorità non rispondono più ai loro doveri. Quanto sono forti le parole dell’apostolo Pietro agli anziani responsabili delle loro comunità, e le prendo prima di tutto per me: «…pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge».

Vi confido che sono molto preoccupato per i giovani. Per i giovani, non dei giovani. Non mi preoccupa l’età giovanile con tutto quello che comporta, anzi, in essa vi sono le risorse più potenti della vita e i desideri più profondi che anelano alla bellezza dell’esistenza. Mi preoccupa che, in questi anni di esplosione della vita, i nostri giovani non trovino in noi adulti esempi luminosi di responsabilità e di passione per la vita. Sì, a me sembra che il problema più grave della nostra gioventù sia questo. Ciascuno di noi è diventato grande accompagnato da qualcuno che ci ha preso per mano e ci ha dato l’esempio di una vita buona. I nostri giovani a chi guardano? Quale triste spettacolo sta dando il nostro mondo a chi entra nella vita? Che esempio stiamo offrendo loro noi che oggi dovremmo essere i protagonisti responsabili della storia che attraversiamo?

Abbiamo bisogno di un sussulto di umanità e di maturità. Non possiamo lasciare ai nostri figli un mondo che si è arreso ai poteri forti, al dominio della violenza, al sospetto e alla diffidenza reciproca, alla misura del denaro, alla schiavitù del possesso. Una vita sociale che teme la fraternità, ha dimenticato la gratuità e ha burocratizzato la solidarietà. L’esempio grande dei santi Florido e Amanzio è per noi, riguarda noi e ci provoca profondamente. Alla loro potente intercessione affidiamo il risveglio della nostra testimonianza responsabile. Amen.

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Città di Castello piange la scomparsa di Antonello Pescari

“Ci ha lasciato Antonello Pescari, storico e validissimo collaboratore dei Servizi Cultura Archivi e Biblioteca del nostro Comune, un perdita dal punto di vista umano e culturale prima che professionale, per la quale siamo addolorati in prima persona. Crediamo di interpretare il comune sentire, esprimendo cordoglio alla famiglia e agli amici che gli sono stato vicini durante la malattia” dichiarano il sindaco di Città di Castello Luca Secondi e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, alla notizia della scomparsa di Antonello Pescari, al termine di una lunga malattia.

“Antonello è stato un punto di riferimento nell’organizzazione delle principali attività culturali cittadine: le Stagioni del Teatro degli Illuminati, a cui non ha mai fatto mancare il suo contributo, il cinema e la musica che rimanevano le sue passioni originarie. Di Antonello ci mancherà la sensibilità e l’entusiasmo con cui fino alla fine ha lavorato e seguito le attività culturali della città”.

I funerali di Antonello saranno celebrati venerdì 14 novembre, alle ore 14.30, nella Chiesa di Santa Maria Maggiore.
Verrà trasferito a Città di Castello venerdì mattina.

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Cinquanta anni di storia e attività dei “consultori” nel ricordo di Rossella Cestini, indimenticata protagonista della vita istituzionale, sociale e sanitaria in altotevere ed in Umbria

Cinquanta anni di storia e attività dei “consultori” nel ricordo di Rossella Cestini, indimenticata protagonista della vita istituzionale, sociale e sanitaria in altotevere ed in Umbria. “50 anni di consultori”, uno sguardo sul presente per un impegno sul futuro”, questo il titolo di un partecipato evento che si è svolto ieri pomeriggio, presso la sala del consiglio comunale. All’incontro, promosso dal comune e Usl Umbria 1 in collaborazione sindacati dei pensionati, Spi-Cgil, Cisl-fnp e Uilp Umbriae da Udi (Unione donne in Italia) di Città di Castello e moderato dall’assessore alle politiche sociali, Benedetta Calagreti, sono intervenuti il sindaco, Luca Secondi, la consigliera regionale, Letizia Michelini, la responsabile del servizio regionale di programmazione della assistenza territoriale, Enrica Ricci, che ha affrontato il tema legato al “Quadro nazionale sui consultori familiari e specificità regionale”.

La discussione poi si è focalizzata su, “I consultori nell’altotevere: uno sguardo di insieme fra sfide e opportunità”, con gli interventi del direttore Struttura Complessa Presidio Ospedaliero, Silvio Pasqui, la direttrice del distretto altotevere, Daniela Felicioni, la funzione organizzativa ostetriche, Daniela Berettoni, la psicologa consultorio e spazio giovani, Martina Zangarelli, la dirigente settore politiche sociali del comune, Giuliana Zerbato. La giornata di riflessione e approfondimento si è conclusa con una sezione dedicata ai “consultori: un patrimonio da difendere e proteggere”, con gli interventi di Marina Toschi, UDI (Unione Donne in Italia), Giuseppina Gianfranceschi, Elisa Sollevanti, generazioni di Lotta Umbertide e Daniela Barbaresi, segreteria CGIL nazionale. “E stata una importante occasione di confronto per celebrare i 50 anni dí consultori in Umbria, utile a consolidare l’interazione e la buona collaborazione fra le istituzioni. Un pomeriggio dal quale – hanno dichiarato il sindaco Secondi e l’assessore Calagreti – sono emersi spunti preziosi per rilanciare e potenziare i servizi, rendendoli sempre più affini alle esigenze della cittadinanza. Abbiamo voluto dedicare questo momento a Rossella Cestini, in segno di affetto e riconoscenza per il contributo professionale ed umano apportato alla comunica.

Una grande amica, che ha concorso a costruire la storia del consultorio a Città di Castello, lasciandoci in eredità insegnamenti importanti.” Anche il direttore del Presidio ospedaliero Alto Tevere, Silvio Pasqui ha evidenziato la straordinaria occasione di confronto mettendo in risalto come “la collaborazione tra ospedale e territorio, in particolare con i servizi consultoriali, rappresenti un valore imprescindibile per garantire un’assistenza realmente vicina alle persone. Lavorare insieme significa condividere competenze, costruire percorsi comuni e offrire continuità di cura e di ascolto. Solo attraverso questa sinergia possiamo rispondere in modo efficace e umano ai bisogni di salute della nostra comunità, accompagnando ogni individuo e ogni famiglia con attenzione, rispetto e professionalità”, ha dichiarato Pasqui.

Ricco di spunti e di statistiche significative l’intervento poi di Daniela Felicioni, direttrice distretto altotevere, la funzione organizzativa ostetriche, Daniela Berettoni e la psicologa consultorio e spazio giovani, Martina Zangarelli. Consultorio in prima linea, come sottolineato da Felicioni , con 33mila prestazioni in cinque anni: “nemmeno il Covid lo ha fermato”. Dal 2020 a oggi le tre strutture dell’Altotevere hanno garantito screening, visite e assistenza specialistica. Durante la pandemia il servizio ha continuato in presenza e con telemedicina e teleconsulto. Oltre 32mila prestazioni in cinque anni e mezzo per una popolazione di 74mila abitanti. Sono i numeri del servizio consultoriale dell’Altotevere, che dal 2020 al primo semestre 2025 ha continuato a essere un punto di riferimento fondamentale per la salute delle donne del territorio umbro. Un presidio che non si è fermato nemmeno durante l’emergenza COVID-19, quando ha saputo reinventarsi attraverso la telemedicina e il teleconsulto per garantire continuità alle cure. Le cifre parlano chiaro: 32.991 prestazioni totali erogate dalle tre strutture consultoriali della zona, con una media di circa 6mila interventi all’anno. Un’attività costante e capillare – ha proseguito Felicioni – che ha toccato diversi ambiti della salute femminile, dalla prevenzione oncologica all’assistenza ostetrica, dal supporto agli adolescenti alla riabilitazione specialistica.

La prevenzione oncologica al primo posto”. La voce più consistente è quella degli screening citologici: ben 18.042 esami in cinque anni e mezzo, oltre 3.200 all’anno. Numeri che testimoniano l’impegno del consultorio nella prevenzione del tumore del collo dell’utero, seguendo le linee guida nazionali per lo screening del cervicocarcinoma. Un’attività che non ha subito interruzioni significative nemmeno nei mesi più difficili della pandemia, quando molti servizi sanitari erano in affanno. Le visite ginecologiche e ostetriche hanno raggiunto quota 7.256, con una media annuale di 1.320 prestazioni. Controlli di routine, follow-up delle gravidanze, assistenza pre e post parto: un servizio essenziale che ha accompagnato centinaia di donne nei momenti più delicati della loro vita anche nei 30 giorni successivi al parto ed ex assistenza all’allattamento al seno nel primo anno di vita. “La vera prova di resilienza – ha detto ancora Felicioni – è arrivata con l’emergenza sanitaria. Mentre ospedali e ambulatori riorganizzavano le attività, i consultori dell’Altotevere hanno fatto una scelta precisa: non interrompere i servizi. Come? Implementando rapidamente strumenti di telemedicina e teleconsulto che hanno permesso di mantenere il contatto con le pazienti, garantendo consulenze, supporto psicologico e follow-up a distanza.

Una modalità che ha protetto operatori e utenti dal rischio contagio, ma che soprattutto ha evitato che le donne del territorio rimanessero senza assistenza in un periodo già di per sé complicato. Gli screening sono continuati, le gravidanze sono state seguite, le urgenze sono state gestite. Il consultorio c’era, ed è rimasto.” Tra le attività del consultorio spiccano anche servizi più specifici ma non meno importanti. Lo Spazio Giovani ha registrato 1.200 accessi nel periodo considerato: un luogo dove adolescenti e giovani adulti possono trovare informazioni sulla contraccezione, sulla salute sessuale, su relazioni e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Un punto di riferimento sicuro e riservato, lontano dal giudizio. Particolare attenzione è stata dedicata anche alla rieducazione del pavimento pelvico, con 3.116 prestazioni erogate. Un servizio che risponde a problematiche spesso vissute in silenzio dalle donne – incontinenza, prolassi, dolore pelvico – ma che hanno un impatto significativo sulla qualità della vita.

La riabilitazione perineale è fondamentale dopo il parto, ma anche in altre fasi della vita femminile, e il consultorio dell’Altotevere ha saputo dare una risposta concreta a questa esigenza. Un presidio radicato nel territorio. Con tre strutture distribuite nell’area dell’Alta Valle del Tevere, il servizio consultoriale garantisce una copertura capillare del territorio. Il tasso di utilizzo – 44,4 prestazioni ogni 100 abitanti – racconta di un servizio accessibile e conosciuto, che ha saputo costruire un rapporto di fiducia con la popolazione. “I dati aggiornati al 31 dicembre 2024 – ha concluso Felicioni nel corso del suo dettagliato intervento – confermano che il consultorio è molto più di un ambulatorio: è un presidio di salute pubblica che accompagna le donne dalla giovane età alla menopausa, passando per gravidanze, prevenzione e cura. E che, anche nei momenti più difficili, ha scelto di esserci.” Il convegno si è concluso con gli interventi di Marina Toschi per Unione Donne in Italia, Giuseppina Gianfranceschi, Elisa Sollevanti per il gruppo di donne di Umbertide “Generazioni in lotta” e Daniela Barbaresi a nome dei tre Sindacati Pensionati Cgil, Cisl, Uil. “Con questo convegno – hanno precisato – abbiamo celebrato mezzo secolo di una delle conquiste sociali più importanti del nostro Paese.

50 anni fa molte donne hanno lottato per aprire i consultori e oggi tocca a noi tenerli vivi. I consultori familiari sono nati per garantire accesso libero, pubblico e gratuito alla salute delle donne, delle famiglie e delle nuove generazioni. Oggi, a 50 anni dalla loro istituzione, abbiamo voluto non solo ricordare, ma rilanciare il loro ruolo: perché i consultori restino presidi territoriali di prossimità laici, spazi di accoglienza, ascolto e diritti, contro ogni tentativo di smantellamento o marginalizzazione. Il convegno è stato l’occasione per fare il punto sulla loro storia, le sfide del presente e le prospettive future. Abbiamo voluto rimettere al centro l’importanza dei consultori nella nostra città e in Umbria. Il Convegno “50 anni di consultori –uno sguardo sul presente per un impegno sul futuro” ci ha permesso di ripercorrere il ruolo di questo spazio pubblico, che è stato luogo di conoscenza del proprio corpo, di informazione sulla contraccezione, sulla prevenzione delle MST, di guida per le donne durante la maternità e la menopausa.” “Per non dimenticare la grande importanza che ha avuto nella collaborazione con le scuole del territorio per promuovere percorsi di formazione all’affettività e alla sessualità.

“Abbiamo lanciato una sfida alle forze politiche regionali affinché riprendano in mano la condizione attuale dei consultori e li rilancino, accogliendo le proposte emerse durante il convegno, costruendo nuove prospettive per il futuro di questi spazi pubblici così importanti per le donne e la cittadinanza tutta. Vogliamo che tornino ad essere luoghi vivi e ci impegneremo per riuscirci , questa è solo la prima tappa che ci vedrà , insieme alle istituzioni, intenzionate a restituire alla collettività consultori vivi e partecipati . Abbiamo sottolineato il ruolo che crediamo debbano avere i consultori e che sono loro attribuiti dalla legge che li ha istituiti: assistenza alla salute sessuale e riproduttiva delle donne, servizio di assistenza alla famiglia per i problemi connessi alle coppie e ai giovani, assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità e paternità responsabile e somministrazione dei mezzi necessari per una procreazione responsabile.

Dopo aver espresso piena solidarietà alle operatrici e a tutto il personale che in questi anni , con mille difficoltà, hanno svolto un lavoro straordinario per assicurare questo servizio, in un’ ottica di collaborazione per migliorare e rilanciare i consultori, abbiamo chiesto – hanno concluso- presenza nei consultori di tutte le figure professionali previste dalla legge ( psicologo, assistente sociale, ginecologo, ostetrica), ampliamento dei programmi di educazione alla sessualità e all’affettività da parte della Asl nelle scuole, estensione dell’età, oltre i 65 anni, per rientrare nello screening di prevenzione del carcinoma del collo dell’utero, contraccettivi gratuiti, applicazione della 194 su IVG chirurgica e farmacologica.” La serie di interventi è stata preceduta da un momento toccante e partecipato con la consegna di una targa da parte del comune ai familiari in ricordo di Rossella Cestini a cui la giornata era dedicata. Alla consegna oltre al sindaco, Luca Secondi e gli assessori, Benedetta Calagreti e Letizia Guerri hanno partecipato anche il presidente del consiglio comunale Luciano Bacchetta e la consigliera comunale Luciana Bassini.

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