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Sansepolcro omaggia Piero della Francesca con la presentazione del libro “Guado, l’enigma di Piero della Francesca”

Successo per la presentazione del libro “Guado, l’enigma di Piero della Francesca” avvenuta sabato scorso nella sala consiliare di Palazzo delle Laudi. L’evento, voluto dall’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Fabrizio Innocenti e dall’assessore Francesca Mercati, ha permesso di fare la conoscenza con un Piero quasi inedito.

Quello tratteggiato al pubblico presente dall’autrice del volume Paola Pozzolo, scrittrice di origine genovese e da anni radicata sulla laguna veneta, appassionata di storia con particolare riferimento a Medioevo e Rinascimento. “Nel mio libro” ha detto l’autrice “ho volutamente cercato di esplorare più l’uomo che l’artista universalmente conosciuto. Raccontando il suo peregrinare fra una corte del tempo e l’altra, il legame con il suo Borgo, il rapporto con i familiari, soprattutto quello anche conflittuale con il padre. Il romanzo è di pura fantasia, partendo dai pochi dati conosciuti sulla vita di Piero ho costruito la sua storia così come ho immaginato potrebbe averla vissuta”. La prosa elegante e al tempo stesso precisa di Paola Pozzolo ha affascinato il pubblico presente nel serrato dialogo con il giornalista Francesco Del Teglia. E al termine del dibattito, una gustosa anticipazione. “Sono venuta diverse volte a Sansepolcro durante il lavoro preparatorio del libro” ha detto l’autrice “e lo faccio tuttora con grande piacere personale. Qui si respira storia e cultura. Non è escluso che prossimamente dedichi la mia attività letteraria ad un altro personaggio di spicco figlio di questa terra, il grande matematico Luca Pacioli”.

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CdCinema: premiato il regista Gianni De Blasi, vincitore del Concorso Opere prime e Seconde con “L’ultima settimana di settembre”

Domenica 27 luglio, prima della proiezione del film Here, CdCinema ha conferito il prestigioso premio del “Concorso Opere Prime e Seconde” 2025 al regista pugliese Gianni De Blasi per il suo film L’ultima settimana di settembre. La sensibilità narrativa dell’opera cinematografica ha saputo conquistare il pubblico tifernate, suscitando emozione e riflessione.
L’ultima settimana di settembre, interpretato da Diego Abatantuono e dal giovane Biagio Venditti, è un’intensa storia generazionale che esplora il delicato rapporto tra nonno e nipote. Pietro Rinaldi, ex scrittore di successo, vedovo e profondamente provato dalla vita, decide di porre fine alla sua esistenza nel giorno del suo compleanno. Ma un inatteso imprevisto – la necessità di occuparsi del nipote Mattia, con il quale non ha mai costruito un legame – innescherà un percorso emotivo fatto di scoperte, scontri e rinascita.
La cerimonia di premiazione si è svolta alla presenza dell’Assessore al Commercio e al Turismo di Città di Castello, Letizia Guerri, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale, complimentandosi con il regista per il successo ottenuto. L’assessore ha inoltre ringraziato l’associazione CdCinema per l’impegno e la passione profusi dai volontari anche nell’edizione 2025, sottolineando il valore culturale e sociale di un’iniziativa ormai radicata nel panorama estivo cittadino. Accanto a lei anche William Camilletti, Amministratore delegato del Gruppo L’Abbondanza – Gala Supermercati, storico sponsor dell’evento. Da varie edizioni infatti, grazie al loro sostegno, il pubblico può accedere gratuitamente alle cinque serate dedicate alle opere prime e seconde, denominate Serate di Gala, contribuendo così a rendere il cinema accessibile a tutti e a promuovere il talento emergente.
A consegnare il premio a Gianni De Blasi sono stati il Presidente di CdCinema Paolo Montanucci insieme a tutti i volontari dell’associazione culturale, l’assessore Guerri e l’imprenditore Camilletti. Il regista si è poi intrattenuto nell’arena cinematografica, condividendo con il pubblico riflessioni sul suo primo lungometraggio e sul percorso artistico che lo ha portato a realizzarlo.
CDCinema, rassegna cinematografica estiva di Città di Castello organizzata da Paolo Montanucci, Monica Polcri, Stefano Rossi, Chiara Rosini, Paolo Peli, Luca Pasqui, Belocal per la parte grafica, si conferma, ancora una volta, come un punto di riferimento importante per la valorizzazione del cinema italiano e non solo e in particolare delle opere prime e seconde, offrendo una vetrina di eccellenza per i giovani registi emergenti.
La rassegna cinematografica prosegue lunedì 28 luglio con “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini con Fabrizio Gifuni, Romana Maggiora Vergano, Martedì 29 luglio con il documentario in inglese sottotitolato in italiano “Felix, dare to dream” di Morgan Bertacca, Valerio Bariletti e mercoledì 30 luglio con “Cattiverie a domicilio” di Thea Sharrock con Olivia Colman.

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La Pieve di Cagnano, un luogo di fede e tradizione: oltre 200 persone alla festa di San Vicenzo Ferreri protettore delle campagne e degli agricoltori

La Pieve di Cagnano ogni estate si trasforma in una grande comunità. Oltre 200 persone, nel fine settimana scorso hanno sfidato il caldo torrido per partecipare alla festa di San Vicenzo Ferreri protettore delle campagne e degli agricoltori presso la suggestiva e antica Pieve di Cagnano sulle colline altotiberine al confine fra Umbria e Toscana. Una secolare tradizione con tanto di processione, preghiere e raccoglimento per chiedere anche l’intercessione divina e concreta per le attività legate alla agricoltura. La celebrazione in onore di San Vincenzo (patrono degli agricoltori e dei muratori) nell’antica pieve, ora chiesa ricostruita e restaurata dall’Istituto Diocesano dopo i terremoti che si sono succeduti nella storia, si è trasformata ancora una volta in una vera e propria festa internazionale con persone di diverse nazionalità e provenienza che si sono ritrovate a Cagnano. ex turisti inglesi, belgi, olandesi ed una famiglia di americani che hanno acquistato e rimesso a posto ruderi e case coloniche, rappresentanti della secolare Confraternita di Cagnano, hanno sfidato le temperature tropicali ed accolto di buon grado l’invito della Pro Loco Astucci-Celle-Cagnano (con il testa il presidente Federico Smacchia ed il vicepresidente Andrea Baldicchi) e del parroco Don Giorgio Mariotti a ritrovarsi insieme nel giorno della celebrazione di San Vincenzo, per festeggiare come si faceva una volta e chiedere la grazia per l’agricoltura in sofferenza a causa del clima avverso. Come da tradizione, dopo la S. Messa all’aperto celebrata nel piazzale da don Giorgio Mariotti il programma è proseguito con la processione con la confraternita di Celle e la Banda musicale di Monte Santa Maria Tiberina. Come avveniva una volta, è stata portata a spalla la bellissima statua di San Vincenzo ed a metà tragitto il parroco ha benedetto la campagna sottostante, in quanto come detto San Vincenzo è proprio Patrono degli agricoltori e dei muratori e come da tradizione in suo onore gli agricoltori ogni 3 maggio sistemano a bordo dei loro terreni una croce in legno quale richiesta di intercessione divina per il buon raccolto.
“Un grande ringraziamento alla famiglia Giogli Andrea e amici, che hanno speso tanto del loro tempo ed energie per far rivivere questa tradizione”, ha dichiarato Don Giorgio Mariotti nel lanciare un eloquente interrogativo:
“Perché un piccolo agglomerato di case con non più di 20 residenti fissi ha tanta partecipazione a questa festa?
“Si è calcolato che sono stati presenti più di 200 persone.
Credo che questo abbinamento di fede, territorio,tradizioni, amicizia, impegno, siano i fattori dominanti di questo continuo incontro da circa 8 secoli.
La fede credo che sia il fattore principale per collegare il tutto.
Senza la fede prima o poi tutto decade.
Ecco la sua importanza.”

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Giornata di festa e spiritualità per i giovani pellegrini polacchi a Città di Castello

Un incontro di culture, fede e accoglienza ha caratterizzato la giornata vissuta dai 130 giovani pellegrini provenienti dalla Polonia, ospiti in Alto Tevere nell’ambito del Giubileo dei Giovani, evento internazionale che culminerà a Roma il 3 agosto con l’incontro con Papa Leone.

Accompagnati da sacerdoti e responsabili, i ragazzi sono stati accolti questa mattina in piazza Gabriotti dal sindaco Luca Secondi e dal vescovo Luciano Paolucci Bedini. Un momento semplice ma carico di significato, durante il quale la città ha mostrato il suo volto ospitale e solidale.

Il saluto del Sindaco“Benvenuti nella nostra città – ha detto il Sindaco -, oggi è una bella giornata grazie alla vostra presenza, al vostro sorriso e alla carica positiva che emanate. Un esempio per tutti noi. La comunità tifernate, laica e religiosa si è sempre caratterizzata per accoglienza e condivisione di valori e ideali comuni per il bene delle persone e della collettività. Siamo orgogliosi di rappresentare una delle tappe del vostro cammino verso Roma”. Concludendo il suo saluto, Secondi ha voluto ringraziare attraverso il Vescovo, le parrocchie e i volontari che si sono fatti carico in questi giorni, insieme alle istituzioni, dell’accoglienza dei giovani e degli accompagnatori.

La messa in CattedraleSubito dopo, i pellegrini hanno partecipato alla celebrazione eucaristica nella Basilica Cattedrale, presieduta dal vescovo Paolucci Bedini. Nell’omelia, don Luciano ha sottolineato la ricchezza dell’incontro tra storie, lingue e culture diverse. “Storie e lingue diverse non ci dividono – ha detto – anzi ci aiutano a vedere i diversi colori di cui è ricca la nostra vita e la grande speranza che la anima”. Ricollegandosi alla memoria liturgica di sant’Anna e san Gioacchino, il vescovo ha invitato i giovani a fare memoria delle figure che li hanno educati all’amore: “Abbiamo tutti bisogno di imparare l’amore, di vederlo, di ascoltarlo e di toccarlo, per vivere di amore. Beati anche noi che abbiamo visto e udito l’amore che ci è stato donato”.

L’incontro con la cittàPer tutta la giornata i pellegrini partecipano a un itinerario alla scoperta delle chiese storiche e dei luoghi di cultura della città, visitando il Museo diocesano, il Campanile cilindrico e la Pinacoteca civica, con l’ausilio di pannelli multimediali e QR code per una fruizione autonoma e coinvolgente.

Particolare attenzione è stata data alla conoscenza di due grandi figure spirituali locali: santa Veronica Giuliani e santa Margherita, esempi di fede, devozione e coraggio. “In questa giornata – ha spiegato don Filippo Milli, responsabile della Pastorale giovanile diocesana – i giovani sono stati accompagnati nella scoperta della bellezza e della profondità della spiritualità tifernate. Ringrazio le amministrazioni comunali e le parrocchie che si sono spese con generosità per l’accoglienza”.

I giovani polacchi proseguiranno il loro soggiorno in Umbria fino al 28 luglio, per poi raggiungere Roma. Ma tanti altri pellegrini diretti verso Roma, in arrivo dall’Italia e dal mondo, sono attesi nei prossimi giorni sul territorio diocesano tifernate, ospiti di monasteri, conventi, parrocchie e famiglie. Saranno poi affiancati da 35 giovani tifernati, soprattutto della parrocchia di Trestina, che prenderanno parte agli eventi del Giubileo nella Capitale. Un cammino condiviso di fede e speranza che unisce volti, storie e popoli sotto il segno della fraternità evangelica.
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Identificata, per la prima volta nell’alto corso del fiume Tevere, in Umbria, la specie invasiva d’acqua dolce, la cozza zebra.

Durante una uscita in canoa della Discesa Internazionale del Tevere, dopo la diga di Alviano (TR) sono stati trovati degli esemplari di Dreissena polymorpha, la cozza zebrata. I partecipanti alla Discesa, hanno avvisato i moderatori nell’ambito del progetto di scienza partecipata “#teveremolluschifantasti…e dove trovarli”.

Il progetto di scienza partecipata, coordinato da ISPRA, a seguito della segnalazione del network ha messo in atto un processo di validazione dell’informazione e di verifica della specie (quest’ultima a carico esclusivo di malacologi) ed ha nserito il dato all’interno del web-gis del Network Nazionale della Biodiversità. La specie è facilmente riconoscibile, a causa di righe chiare e scure sulla conchiglia.

La cozza zebrata, un mollusco bivalve, è tra le specie invasive più dannose in Europa, anche se in Italia, al momento, non sembra espandersi velocemente.

Dopo aver diramato l’informazione seguendo le modalità dell’Early Warning al suo ritrovamento in aprile, è stata successivamente prodotta una pubblicazione scientifica che trovate a questo link: https://www.biodiversityjournal.com/images/pubblicazioni/biodiversity-journal-2025/biodiversity-journal-2025-16-02/biodiversity-journal-2025-16-02_293-299.pdf

Tra gli autori della pubblicazione anche il Prof. Gianluigi Bini del Museo Malacologico di Città di Castello (PG).

Gli autori, al fine di prevenire l’espansione della cozza zebrata ( o cozza zebra) nei sistemi acquatici in Umbria sottolineano come sia  è importante monitorare i corsi d’acqua e mettere in pratica i protocolli noti come “check, clean and dry” su tutte le attrezzature che entrano in contatto con laghi e fiumi dove specie invasive sono segnalate e avvisare, tramite procedure di ” Early warning”, ogni qual volta in un nuovo corso d’acqua la specie viene seganalata. Queste pratiche sono particolarmente importanti per evitare la diffusione tra il lago Trasimeno dove la specie è in espansione ed il Tevere dove è da poco arrivata nel tratto alto. Programmi di eradicazione, in particolare in prossimità di impianti artificiali come le dighe idroelettriche, dove la specie solitamente forma colonie, potrebbero, inoltre rallentare la diffusione della specie.

Il ruolo, anche nella regione Umbria, di programmi di scienza partecipata per il monitoraggio della presenza e distribuzione delle specie d’acqua dolce, si dimostrano sempre più efficaci per la conservazione della natura. Secondo un recente report IUCN, infatti, le specie d’acqua dolce hanno un elevato rischio di estinzione, anche a causa, ma non solo, delle specie invasive; la rapida identificazione e successiva eradicazione di specie invasive nei corsi d’acqua possono contribuire a rallentare l’estinzione, locale, di specie native dei nostri fiumi.

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Campionati italiani di gravel, terzo posto, nelle rispettive categorie, per gli atleti tifernati Donati e Zoccolanti

Questa mattina ad Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena, lungo un impegnativo percorso di 100km, ricavato tra le strade della Val d’Orcia e all’interno dei boschi del monte Amiata, con 2400 metri di dislivello, si sono disputati i campionati italiani di gravel, nuova specialità ciclistica che alterna tratti su asfalto a sezioni in fuoristrada.


Al via anche due rappresentanti del team Bikeland di Città di Castello, impegnati sullo stesso percorso ma in due categorie diverse:


Mattia Zoccolanti, nella élite sport riservata agli atleti da 19 a 29 anni e Matteo Donati, nella M4, che comprende gli atleti tra i 45 e 49; grande soddisfazione per entrambi per aver ottenuto il terzo posto nelle rispettive categorie ed essere saliti sul podio di questa prestigiosa competizione.

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La Diocesi di Città di Castello piange la scomparsa di Padre mons. Giuseppe Fiorucci

Oggi, domenica 27 luglio 2025, è tornato alla casa del Padre mons. Giuseppe Fiorucci. Ordinato sacerdote il 31 luglio 1955 prestava il proprio servizio come parroco emerito della parrocchia di San Michele Arcangelo in Fighille.

Canonico del Capitolo della Basilica Cattedrale, cappellano di Sua Santità dal 3 novembre 1994, ha servito con instancabile dedizione la Chiesa e la comunità tifernate, distinguendosi per la sua profonda fede, l’umiltà, l’amore lo zelo pastorale. Ne danno il triste annuncio i confratelli sacerdoti, i familiari, la comunità parrocchiale e tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato.

Le esequie saranno celebrate domani – lunedì 28 luglio – alle ore 15.30 nel santuario di Santa Maria in Petriolo. Seguirà la sepoltura nel cimitero locale.

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Le Chiese diocesane di Gubbio e Città di Castello aderiscono all’appello “Disertiamo il silenzio”

In un momento drammatico per la Terra Santa, le Chiese diocesane di Gubbio e Città di Castello aderiscono all’appello “Disertiamo il silenzio”, lanciato dal movimento Pax Christi e da varie diocesi e parrocchie in Italia.

Le campane di alcune delle nostre chiese risuoneranno stasera alle ore 22, come segno di vicinanza e partecipazione al dolore di tutte le vittime della guerra. L’appello nasce dalla consapevolezza della gravità della situazione in Terra Santa, in particolare a Gaza, dove il conflitto ha raggiunto livelli sempre più preoccupanti, drammatici e anche inimmaginabili.

Vogliamo scuotere le coscienze, richiamando l’urgenza della pace attraverso il linguaggio universale del suono. Con il rintocco delle campane, strumento liturgico e comunitario, anche le nostre Chiese eugubina e tifernate – insieme a tante altre in Italia – vogliono “rompere” silenzio di fronte alla sofferenza umana.

Vogliamo camminare insieme, come Chiesa, sulla via della giustizia, della verità e della riconciliazione.

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Elio Calderini è un nuovo giocatore della pietralunghese

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La chiusura del mercato della Pietralunghese non poteva che essere col botto. Il patron Giuliano Martinelli e la società si sono superati: nella prossima stagione vestirà infatti la maglia rossoblù anche Elio Calderini (nella foto). L’attaccante tifernate non avrebbe certo bisogno di presentazioni ma noi ci proviamo lo stesso: classe 1988, Elio nella sua carriera ha giocato tra serie B, C e D in piazze importanti segnando sempre a raffica praticamente in ogni circostanza.

Un elemento, dunque, che al pari di altri da poco arrivati, può davvero dare un contributo determinante nella squadra del riconfermato tecnico Luca Pierotti. Calderini prima di arrivare a Pietralunga ha giocato nell’ordine con Foligno (nell’ultima stagione in serie D con 10 reti), Città di Castello (D), Arezzo (D), Tiferno Lerchi (D), Cavese (in C), Carrarese (in C), Sambenedettese (C), Viterbese (C), Foggia (in B), Unicusano (C), Catania (C), Aprilia (C), Sangiovannese (C), Foligno (C), Flaminia (D), Arezzo (C), Juve Stabia (C).

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Candidatura Laura Chieli elezioni regionali Toscana, la soddisfazione dei circoli Fratelli d’Italia Valtiberina Toscana

Con grande soddisfazione il Circolo di Fratelli d’Italia di Sansepolcro e i Circoli della Valtiberina comunicano la candidatura di Laura Chieli alle prossime Elezioni Regionali, a sostegno del candidato a Governatore Alessandro Tomasi, Sindaco di Pistoia. Laura Chieli è attualmente Consigliere presso il Comune di Sansepolcro e l’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina ed è stata Consigliere presso la Provincia di Arezzo, con delega alla Pubblica Istruzione e alla Programmazione della Rete Scolastica, durante la scorsa consiliatura. Siamo certi che per il temperamento ed il profilo che la contraddistinguono non mancherà di profondere l’impegno massimo nel farsi portavoce delle istanze che riguardano la nostra terra e le nostre comunità, in maniera trasversale, come il Consigliere Gabriele Veneri ha fatto in questi cinque anni e come, certamente, continuerà a fare nella prossima consiliatura. Nel manifestarle tutto il nostro supporto, condividiamo con lei gli obiettivi di una campagna che è finalizzata al cambiamento. La Toscana che abbiamo in mente è una Toscana diversa, è una Toscana che operativamente sappia mettere al centro la salute e la sicurezza delle persone e dei luoghi.

È una Toscana in cui la città di Arezzo e le sue vallate siano oggetto delle priorità amministrative e politiche della Regione; del resto Arezzo gioca un ruolo di primissimo piano nell’economia nazionale ed internazionale: grazie alle risorse in campo imprenditoriale, produttivo, commerciale… Arezzo capoluogo, insieme alla Valtiberina, al Casentino, alla Valdichiana e al Valdarno possiede aziende che sono leader assolute nei più svariati settori e che contribuiscono significativamente al sistema economico dell’intera nazione, generando posti di lavoro, esportazione e crescita del reddito. Nonostante tutto ciò, Arezzo ha continuato a subire nel tempo una politica regionale penalizzante, sotto il profilo infrastrutturale e dei servizi primari. Una realtà che è sotto gli occhi di tutti: gli ospedali del territorio, partendo dal San Donato per pi arrivare ai cosiddetti ospedali “di prossimità” come quello di Sansepolcro, del Casentino e della Fratta, versano in uno stato di criticità inaccettabile. Per non parlare poi della viabilità, della mobilità faticosa e dei mancati collegamenti. Il lavoro di FdI e di Laura Chieli sarà prioritariamente concentrato su questi punti che costituiscono delle vere e proprie emergenze e la nostra campagna si incentrerà su un programma che avrà come protagonista Arezzo città, le aree interne della provincia e i servizi primari, quali appunto la sanità e le infrastrutture viarie.

Conquistare il governo della Regione Toscana significherebbe poter lavorare efficacemente e serenamente in questi che sono gli ambiti fondamentali e in tutti gli altri, nell’ottica della filiera, poiché il passaggio dai Comuni al Governo Centrale incontrerebbe nel Consiglio Regionale una realtà di ascolto attivo e di collaborazione e non, come accade ora, di opposizione. Considerando che dai sondaggi ufficiali Fratelli d’Italia sta crescendo in consensi e che, oltre a finire questo mandato, tra due anni molto probabilmente riuscirà a replicare l’esperienza di governo, crediamo che questo sia il primo ottimo motivo per cui i cittadini toscani, al di là delle personali appartenenze politiche, dovrebbero sostenere FDI in questa tornata elettorale e la nostra candidata.

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Malakos diventa Istituto Scientifico CITES: nuovi reperti al museo fra i pochi in Italia 

Malakos, il polo museale che ospita la più grande raccolta malacologica privata in Europa, composta da 600.000 esemplari per oltre 15.000 specie, diventa Istituto Scientifico CITES con nuovi reperti. Grazie all’apposito decreto del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, Direzione generale tutela della biodiversità e del mare, il Museo Malakos ha infatti raggiunto un altro importante traguardo quello di divenire un Istituto Scientifico ufficiale nazionale CITES, uno dei pochi musei in Italia depositari dei materiali sequestrati per importazione illegale da parte del nucleo dei Carabinieri. Zanne, manufatti, pelli di animali, crani di coccodrilli e tartarughe, strumenti musicali e altri reperti, da oggi depositati presso il museo ed in via di restauro e determinazione, saranno visibili con una nuova esposizione da ottobre prossimo. Questi materiali verranno esposti nel percorso museale per la sola osservazione (i più delicati e rari) e per le esperienze sensoriali (manufatti e strumenti); per creare nuove attività di educazione ambientale, fare comunicazione scientifica sui temi della conservazione ambientale, della distruzione di habitat e di intere specie e delle ripercussioni a livello globale, ma ancora, dei traffici illeciti e dell’enorme giro di affari della malavita che ruota intorno al mondo animale e vegetale e allo sfruttamento della natura. Il raggiungimento di questo importante traguardo è il frutto dell’incessante lavoro del suo staff, la direttrice, Debora Nucci e la divulgatrice scientifica, Beatrice Santucci, con l’aiuto della botanica, Martina Biagioli. Le biologhe del museo lavorando a stretto contatto con il nucleo CITES di Roma ed il nucleo CITES di Perugia sono riuscite ad effettuare una seconda visita presso l’unico magazzino di reperti sequestrati dai carabinieri, presso Magliano de’ Marsi e dopo accurate progettazioni ed analisi hanno richiesto e ottenuto l’affido di reperti molto rari e significativi dal punto di vista didattico ed espositivo.  Il museo fondato dal professor, Gianluigi Bini, del quale è il responsabile scientifico, si è arricchito dunque di preziosi esemplari di specie in via di estinzione che, nonostante la rigida tutela alla quale sono sottoposte in tutto il mondo, continuano ad essere oggetto di commerci illegali. “Con il riconoscimento a Istituto Scientifico CITES del MASE – dichiara Michela Botteghi, assessore alla Cultura – si conclude un percorso di ulteriore qualificazione di questo museo che, insieme al Centro delle tradizioni popolari, costituisce un tassello importante del polo museale cittadino. La collaborazione con il servizio CITES dell’Arma dei Carabinieri ha consentito da un lato di valorizzare la collezione con esemplari della flora e fauna africana e di rafforzare la vocazione di museo scientifico e di divulgazione scientifico del Museo; dall’altro di lavorare sul fronte della legalità nella tutela dei beni culturali ad ampio raggio. Di questa sinergia, fortemente voluta dall’amministrazione ringraziamo chi quotidianamente è attivo nella programmazione del museo, il Prof Gianluigi Bini, Debora Nucci e Beatrice Santucci: grazie alla loro competenza, anche in tema di promozione museale, Malakos è una meta sia per le famiglie tifernati che per i visitatori e un riferimento nella comunità degli specialisti in malacologia. Sempre piu spesso – conclude – chi collabora con gli enti pubblici è chiamato a declinare il proprio ruolo ben oltre i doveri di ufficio, con senso civico e professionalità , amore per il proprio lavoro e intraprendenza: Malakos da questo punto di vista è di certo un esempio per tutti”. Per informazioni e prenotazioni 349.5823613 – 075.8552119 o malakosmuseum@gmail.com.

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Grande successo per la “Tavola rotonda sulla storia della Guerra Barberina”, evento che si è svolto nella mattinata di sabato presso la biblioteca Flora Volpini di Citerna

Si è tenuta, sabato 26 luglio 2025, nella suggestiva biblioteca Flora Volpini di Citerna, la “Tavola rotonda sulla storia della Guerra Barberina”, conferenza che ha attirato un pubblico numeroso e appassionato, dimostrando ancora una volta l’interesse della comunità locale per la propria storia.
 
Sotto la direzione del Sindaco Enea Paladino, l’evento ha visto la partecipazione di rinomati storici e studiosi, tra cui lo storiografo Giovanni Tomassini, affiancato dagli esperti Costante Donati Sarti, Fabio Fratini e Gilberto Presenti. Il focus centrale dell’incontro è stato la tumultuosa vicenda della guerra di Castro e l’assedio alla città di Citerna, un capitolo fondamentale della storia locale ed europea.
 
L’analisi ha ripercorso le origini della famiglia Farnese, evidenziando la loro ascesa esponenziale che li portò ai vertici del potere politico e militare. Una crescita che, tuttavia, non fu senza problemi, specialmente nel confronto con i Barberini, un’altra potente famiglia romana. Questa rivalità sfociò nel conflitto noto come “guerra di Castro” o “Guerra Barberina”, che vide coinvolte anche altre famiglie influenti come i Doria Pamphili, gli Estensi e i Medici.
 
Il racconto, molto apprezzato dal pubblico presente, ha attraversato i diversi momenti storici, partendo dalla figura della bella Giulia Farnese fino ad arrivare a Donna Olimpia, due donne molto diverse tra loro ma entrambe protagoniste, a modo loro, di un’epoca cruciale della storia italiana. La narrazione ha sottolineato come queste figure femminili abbiano lasciato un’impronta duratura nel panorama politico e sociale dell’epoca, contribuendo a plasmare gli eventi che portarono alla guerra. Il pubblico ha dimostrato grande interesse e attenzione, dimostrando come la storia, anche quella più antica e complessa, possa ancora catturare l’immaginazione e il cuore di chi ascolta. L’evento si è concluso con un’ampia sessione di discussione e domande, testimoniando l’effetto coinvolgente della storia raccontata con passione e rigore.
 
La conferenza si inserisce in un percorso di valorizzazione del patrimonio storico-culturale di Citerna, che continua a mantenere vivo il suo legame con le radici e i grandi eventi che hanno segnato il passato.

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Giornata di festa e spiritualità per i giovani pellegrini polacchi a Città di Castello

Un incontro di culture, fede e accoglienza ha caratterizzato la giornata vissuta dai 130 giovani pellegrini provenienti dalla Polonia, ospiti in Alto Tevere nell’ambito del Giubileo dei Giovani, evento internazionale che culminerà a Roma il 3 agosto con l’incontro con Papa Leone.
 
Accompagnati da sacerdoti e responsabili, i ragazzi sono stati accolti questa mattina in piazza Gabriotti dal sindaco Luca Secondi e dal vescovo Luciano Paolucci Bedini. Un momento semplice ma carico di significato, durante il quale la città ha mostrato il suo volto ospitale e solidale.
 
“Benvenuti nella nostra città – ha detto il Sindaco -, oggi è una bella giornata grazie alla vostra presenza, al vostro sorriso e alla carica positiva che emanate. Un esempio per tutti noi. La comunità tifernate, laica e religiosa si è sempre caratterizzata per accoglienza e condivisione di valori e ideali comuni per il bene delle persone e della collettività. Siamo orgogliosi di rappresentare una delle tappe del vostro cammino verso Roma”. Concludendo il suo saluto, Secondi ha voluto ringraziare attraverso il Vescovo, le parrocchie e i volontari che si sono fatti carico in questi giorni, insieme alle istituzioni, dell’accoglienza dei giovani e degli accompagnatori.
 
Subito dopo, i pellegrini hanno partecipato alla celebrazione eucaristica nella Basilica Cattedrale, presieduta dal vescovo Paolucci Bedini. Nell’omelia, don Luciano ha sottolineato la ricchezza dell’incontro tra storie, lingue e culture diverse. “Storie e lingue diverse non ci dividono – ha detto – anzi ci aiutano a vedere i diversi colori di cui è ricca la nostra vita e la grande speranza che la anima”. Ricollegandosi alla memoria liturgica di sant’Anna e san Gioacchino, il vescovo ha invitato i giovani a fare memoria delle figure che li hanno educati all’amore: “Abbiamo tutti bisogno di imparare l’amore, di vederlo, di ascoltarlo e di toccarlo, per vivere di amore. Beati anche noi che abbiamo visto e udito l’amore che ci è stato donato”.
 
Per tutta la giornata i pellegrini partecipano a un itinerario alla scoperta delle chiese storiche e dei luoghi di cultura della città, visitando il Museo diocesano, il Campanile cilindrico e la Pinacoteca civica, con l’ausilio di pannelli multimediali e QR code per una fruizione autonoma e coinvolgente.
 
Particolare attenzione è stata data alla conoscenza di due grandi figure spirituali locali: santa Veronica Giuliani e santa Margherita, esempi di fede, devozione e coraggio. “In questa giornata – ha spiegato don Filippo Milli, responsabile della Pastorale giovanile diocesana – i giovani sono stati accompagnati nella scoperta della bellezza e della profondità della spiritualità tifernate. Ringrazio le amministrazioni comunali e le parrocchie che si sono spese con generosità per l’accoglienza”.
 
I giovani polacchi proseguiranno il loro soggiorno in Umbria fino al 28 luglio, per poi raggiungere Roma. Ma tanti altri pellegrini diretti verso Roma, in arrivo dall’Italia e dal mondo, sono attesi nei prossimi giorni sul territorio diocesano tifernate, ospiti di monasteri, conventi, parrocchie e famiglie. Saranno poi affiancati da 35 giovani tifernati, soprattutto della parrocchia di Trestina, che prenderanno parte agli eventi del Giubileo nella Capitale. Un cammino condiviso di fede e speranza che unisce volti, storie e popoli sotto il segno della fraternità evangelica.

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Rifondazione comunista Alto Tevere: “Riconoscere lo stato di Palestina e fermare la catastrofe umanitaria”

Rifondazione comunista chiede ai comuni dell’Alto Tevere di seguire l’esempio del Comune di Perugia e del Comune di Città di Castello, che hanno recentemente approvato una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina. La situazione è ulteriormente peggiorata. A Gaza è in corso una vera e propria catastrofe umanitaria: migliaia di civili palestinesi sono già stati uccisi dai bombardamenti israeliani, con interi quartieri rasi al suolo, ospedali distrutti, bambini sterminati, giornalisti assassinati, e una popolazione privata dei più elementari diritti umani. Il governo israeliano va fermato.

Chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina significa schierarsi contro l’occupazione militare, per il cessate il fuoco immediato, per la fine della vendita di armi a Israele, per la protezione della popolazione civile.

Siamo consapevoli che il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dei comuni ha un valore simbolico, ma sono proprio i simboli che possono contribuire a costruire un orientamento generale. Le nostre città e i nostri territori possono e devono diventare presidi di pace, di umanità, di resistenza contro la barbarie.

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Mauro Veneroso è un nuovo giocatore della pietralunghese

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Piazza un altro colpo da 90 la Pietralunghese del patron Giuliano Martinelli, col direttore dell’area tecnica Giordano Gnagni e il ds Roberto Ceccagnoli bravi nel chiudere la trattativa con il forte ed esperto attaccante esterno-trequartista Mauro Veneroso (nella foto). Il ventinovenne originario della provincia di Salerno conosce molto bene i campionati umbri per aver giocato con Foligno, Subasio, Voluntas Spoleto, Lama, Ellera, Orvietana.

In passato Veneroso ha indossato anche le maglie di Budoni (nell’ultima stagione in Eccellenza) e poi quelle di Matelica, Enna, Aglianese, Fulgor Ronco Valdengo, Santacaldese. Insomma, un altro profilo di spessore inserito nell’organico rossoblù di Luca Pierotti sempre più di qualità, esperienza e con giovani già pronti a dare il loro concreto contributo.

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Bigi non pone limiti all’Altotevere: “Puntiamo al salto di qualità”

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L’amministratore delegato della società sangiustinese a 360 gradi su territorio, giovani e prima squadra: “Stiamo lavorando per migliorare ogni aspetto. Vogliamo riportare qui la grande pallavolo”.

È la figura centrale all’interno della società, che da Pallavolo San Giustino si è trasformata in Volley Altotevere. Si tratta di Claudio Bigi, 61 anni, sangiustinese doc con un passato da calciatore e imprenditore di successo nel settore dell’utensileria meccanica di precisione, che lo vede alla testa di uno fra i gruppi più importanti d’Italia (l’ErmGroup, appunto, main sponsor della squadra), nonché presidente della sezione territoriale Alta Valle del Tevere di Confindustria Umbria dal luglio del 2024.

Alla pallavolo, Bigi si è avvicinato da uomo di sport, maturando una passione crescente, che nell’estate del 2019 – dopo un solo anno di attività del sodalizio – lo ha portato a entrare all’interno della Pallavolo San Giustino fino a ricoprire la carica di presidente e, dal novembre del 2021, quella di amministratore delegato, tuttora di sua spettanza e in stretta simbiosi con la presidente Elena Gragnoli e gli altri componenti della società, alla sua quarta stagione consecutiva nel campionato di Serie A3 Credem Banca. La principale realtà pallavolistica del comprensorio ha così compiuto il salto di qualità non soltanto dal punto di vista del titolo sportivo, ma anche e soprattutto a livello di struttura e di organizzazione.
“Stiamo lavorando da qualche anno – dichiara lo stesso Bigi – per creare un riferimento in tutto l’Altotevere e credo che i risultati, non solo sportivi, siano dalla nostra parte.

Conosciamo le difficoltà del territorio, ma abbiamo l’entusiasmo e la volontà di creare un’unione di carattere sportiva che si ritrovi nella passione per la pallavolo. Nelle prossime settimane daremo corso ad alcuni eventi che ci vedranno presenti a Città di Castello, all’interno del prestigioso scenario del Festival delle Nazioni e poi, a distanza di qualche giorno, in piazza. Saremo presenti chiaramente anche a San Giustino e nella vicina Sansepolcro, dove si è definitivamente consolidata una importante collaborazione con la locale società, presieduta dall’amico Alessandro Celli, che oggi consente a Volley Altotevere di annoverare le principali categorie della pallavolo giovanile (under 19, under 17, under 13 e minivolley)”.


Chiaro il riferimento di Bigi alla nascita di Volley Borgo Altotevere, società che farà appunto da richiamo e soprattutto da sviluppo per tutti quei ragazzi del territorio che amano giocare a pallavolo. Giovani che saranno protagonisti anche nei campionati senior regionali come la Serie C e la Serie D. L’attenzione di Claudio Bigi è chiaramente rivolta alla prima squadra e al lavoro svolto nelle ultime settimane dal diesse Valdemaro Gustinelli.
“Siamo convinti di aver allestito un roster in grado di competere per rimanere ad alti livelli e per dare continuità nelle prestazioni e nei risultati a quello che abbiamo fatto negli ultimi anni. La rosa è completa e ben assortita.

È chiaro che non partiamo con i favori del pronostico. Nel nostro girone ci sono realtà più attrezzate, ma posso garantire che venderemo cara la pelle e faremo di tutto per arrivare a giocarci una chance per la A2. Grazie a tutti gli sponsor che hanno sempre creduto nel progetto e a quelli che ne vorranno fare parte, per ridare all’Altotevere il posto che merita nella pallavolo che conta”.

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Andrea Lignani Marchesani (Fd’I) “A Città di Castello lo Stato c’è , grazie alla Polizia di Stato per la pronta repressione dell’ultimo evento criminoso”


 
“A Citta di Castello lo Stato c’è ed opera celermente come dimostra il celere arresto dell’autore dell’ultimo accoltellamento. Un grazie sentito va in questo caso alla Polizia di Stato che ha dimostrato una volta di più come la Comunità  in sia abbandonata a se stessa come si evincerebbe dalle dichiarazioni del Sindaco Secondi.

Nel Consiglio comunale del 24 luglio ho voluto evidenziare anche la necessità di rapporti istituzionalmente corretti al fine di ottenere i necessari benefici per la Comunità tifernate.Gli organici vanno potenziati e su questo come FdI stiamo lavorando ma non sono lettere come quella inviata dal Sindaco e qui allegata che possono sortire effetti.

Una lettera dal tono inquisitorio e impositivo priva di qualsivoglia cenno di saluto non è un buon viatico. Non occorrono ossequi ma un minimo di galateo e l’installazione di rapporti franchi e ccrretti per la promozione dei quali mi metto a disposizione. il bene di Città  di Castello va oltre la propaganda politica e i destini elettorali”.

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Giornata di festa e spiritualità per i giovani pellegrini polacchi a Città di Castello

Un incontro di culture, fede e accoglienza ha caratterizzato la giornata vissuta dai 130 giovani pellegrini provenienti dalla Polonia, ospiti in Alto Tevere nell’ambito del Giubileo dei Giovani, evento internazionale che culminerà a Roma il 3 agosto con l’incontro con Papa Leone.

Accompagnati da sacerdoti e responsabili, i ragazzi sono stati accolti questa mattina in piazza Gabriotti dal sindaco Luca Secondi e dal vescovo Luciano Paolucci Bedini. Un momento semplice ma carico di significato, durante il quale la città ha mostrato il suo volto ospitale e solidale.

“Benvenuti nella nostra città – ha detto il Sindaco -, oggi è una bella giornata grazie alla vostra presenza, al vostro sorriso e alla carica positiva che emanate. Un esempio per tutti noi. La comunità tifernate, laica e religiosa si è sempre caratterizzata per accoglienza e condivisione di valori e ideali comuni per il bene delle persone e della collettività. Siamo orgogliosi di rappresentare una delle tappe del vostro cammino verso Roma”. Concludendo il suo saluto, Secondi ha voluto ringraziare attraverso il Vescovo, le parrocchie e i volontari che si sono fatti carico in questi giorni, insieme alle istituzioni, dell’accoglienza dei giovani e degli accompagnatori.

Subito dopo, i pellegrini hanno partecipato alla celebrazione eucaristica nella Basilica Cattedrale, presieduta dal vescovo Paolucci Bedini. Nell’omelia, don Luciano ha sottolineato la ricchezza dell’incontro tra storie, lingue e culture diverse. “Storie e lingue diverse non ci dividono – ha detto – anzi ci aiutano a vedere i diversi colori di cui è ricca la nostra vita e la grande speranza che la anima”. Ricollegandosi alla memoria liturgica di sant’Anna e san Gioacchino, il vescovo ha invitato i giovani a fare memoria delle figure che li hanno educati all’amore: “Abbiamo tutti bisogno di imparare l’amore, di vederlo, di ascoltarlo e di toccarlo, per vivere di amore. Beati anche noi che abbiamo visto e udito l’amore che ci è stato donato”.

Per tutta la giornata i pellegrini partecipano a un itinerario alla scoperta delle chiese storiche e dei luoghi di cultura della città, visitando il Museo diocesano, il Campanile cilindrico e la Pinacoteca civica, con l’ausilio di pannelli multimediali e QR code per una fruizione autonoma e coinvolgente.

Particolare attenzione è stata data alla conoscenza di due grandi figure spirituali locali: santa Veronica Giuliani e santa Margherita, esempi di fede, devozione e coraggio. “In questa giornata – ha spiegato don Filippo Milli, responsabile della Pastorale giovanile diocesana – i giovani sono stati accompagnati nella scoperta della bellezza e della profondità della spiritualità tifernate. Ringrazio le amministrazioni comunali e le parrocchie che si sono spese con generosità per l’accoglienza”.

I giovani polacchi proseguiranno il loro soggiorno in Umbria fino al 28 luglio, per poi raggiungere Roma. Ma tanti altri pellegrini diretti verso Roma, in arrivo dall’Italia e dal mondo, sono attesi nei prossimi giorni sul territorio diocesano tifernate, ospiti di monasteri, conventi, parrocchie e famiglie. Saranno poi affiancati da 35 giovani tifernati, soprattutto della parrocchia di Trestina, che prenderanno parte agli eventi del Giubileo nella Capitale. Un cammino condiviso di fede e speranza che unisce volti, storie e popoli sotto il segno della fraternità evangelica.

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