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Lo scorso giovedì 6 novembre alle ore 18.30 l’ottavo appuntamento della terza edizione del CIRCOLO DELLA POESIA con la poetessa Claudia Fofi “Le ossa cantano”

Si è tenuto giovedì 6 novembre alle ore 18.30 l’ottavo appuntamento della terza edizione del CIRCOLO DELLA POESIA con la poetessa Claudia Fofi “Le ossa cantano” AnimaMundi Edizioni, 2024.
A portare i saluti il Vice Presidente del Circolo Avv. Pietro Paolieri, presenti anche il consigliere, Marco Carbini e numerosi soci. L’appuntamento è realizzato dal Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati in collaborazione con il Comune Città di Castello, Assessorato alle Politiche culturali.


Il Vice Presidente Paolieri ha ringraziato la poetessa eugubina per aver voluto presentare questa raccolta poetica anche a Città di Castello. La parola è poi passata alla curatrice Catia Cecchetti che ha ribadito l’importanza del collegamento in rete di più comuni che risulta essere la novità di questa terza edizione. A dialogare con Claudia Fofi è stato Giovanni Pannacci, protagonista anche lui di un appuntamento nel 2024 in occasione della prima edizione de Il Circolo del Libro con la presentazione del suo romanzo “Noi siamo qui”, Fernandel Editore, 2021.
La curatrice ha presentato Fofi, cantautrice, cantante, autrice, educatrice vocale, perfezionata in musicoterapia e trainer olistico. Nasce a Gubbio, dopo la laurea in lingue si appassiona alla scrittura della canzone e al canto iniziando a scrivere canzoni nel 1995. Suona pianoforte dall’età di 8 anni. Lavora nel campo dello studio vocale, ha seguito la formazione del Roy Hart Theatre ed elaborato una personale prassi di lavoro, la Voce Creativa per favorire la creatività, migliorare la relazione, sostenere la cura, creare dinamiche sociali di integrazione e dialogo. Ha pubblicato tre album, fatto concerti in tutta Italia, ha composto musiche per teatro e cortometraggi.


Con le sue canzoni ha vinto numerosi premi in prestigiose manifestazione in tutta Italia: Premio Ciampi, Premio Città di Recanati –Musicultura, Premio Logic al Mantova Musica Festival, Una Canzone di Pacea Napoli e il Premio Albero Andronico a Roma.
E’ docente per i corsi di Voce Olistica di Umbriaincanto a Perugia e dal 2015 è ideatrice e direttrice artistica del Festival Umbria in voce a Gubbio.
Da rilevare nel suo percorso artistico una sua canzone, “Balla” con cui ha aperto il concerto del Primo Maggio a Roma su Rai Tre, eseguito dalla Med Free Orkestra e da ricordare tra le sue pubblicazioni nel 2019 Post-Post, raccolta. Ed Bertoni Perugia e nel 2003 Centrifuga, album autoprodotto.


Molto raffinato e colto il dialogo condotto dal professore e scrittore Giovanni Pannacci che ha consentito di cogliere la formazione culturale di Fofi e di approfondire la poliedricità del suo essere e della sua personalità. Lo spaziare dell’artista in più ambiti e la sua commistione tra scrittura, musica, insegnamento e attività terapeutiche hanno consentito di trasmettere al pubblico presente un carico di emozioni e di sapere, derivanti da passione e sapere. La poetessa ha dedicato il libro a suo padre, la prefazione è a cura di Nicoletta Nuzzo e la postfazione è di Pasquale Vitagliano. I disegni invece in copertina e all’interno sono di Laura Capanelli. Molteplici sono i temi di questa ultima raccolta nel quale la poetessa conduce un dialogo intimo con se stessa ma anche con il mondo esterno nel suo divenire.


Assolutamente suggestive le performance poetiche dell’autrice sui suoi testi, sentite e partecipate anche dal pubblico in sala. Un appuntamento ricco di spunti ed emozioni che hanno permesso di ben comprendere la preparazione e la profondità della protagonista e la sua continua volontà di ricerca e di sperimentazione artistica.
Alcune domande hanno consentito di coglier ancora di più lo spessore umano di Fofi cui è andato l’unanime ringraziamento per aver scelto la città tifernate per comunicare la sua arte.


La curatrice Cecchetti ha rincordato il nono e penultimo appuntamento che si terrà
Giovedì 20 novembre sempre alle ore 18.30 con
Elio Mariucci “Finestrella a ponente” LuoghInteriori Editore, 2025
Presentazione di Mirko Revoyera e Simona Possenti
Letture di Elio Mariucci
Musiche a cura di Davide Mariucci

Coordinamento e info:
ilcircolodellapoesia@circolotifernate.it – 339 7203829
Visto il numero limitato di posti è necessaria la prenotazione

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A Umbertide la cultura Piattaforma la città. Inaugurati i “nuovi” spazi polifunzionali in via dei Patrioti

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La Piattaforma torna al centro della vita sociale e culturale di Umbertide: è stata inaugurata mercoledì 5 novembre, negli spazi di via dei Patrioti, la nuova sede della libreria Alibù, nei locali appena ristrutturati grazie al progetto PIATTAFORMA CULT HUB con cui Anonima Impresa Sociale, che gestisce i cinema Metropolis e MiniMetropolis, ha recentemente vinto la terza edizione del concorso “InvestiAMOsociale”, promossa da Fondazione Perugia e UniCredit in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture ETS.

L’ingresso in Anonima Impresa Sociale, associata Legacoop Umbria, delle libraie della Libreria Alibù, con il suo progetto di libreria come spazio educativo e di formazione per l’intera città, porta alla luce un vero hub di comunitàla “nuova” PIATTAFORMA è un punto di incontro polifunzionale, con libreria indipendente con caffetteria, spazio coworking e aula studio multimediale, sala allestita per ospitare presentazioni, laboratori, spettacoli musicali, teatrali e performativi, attività formative e servizi per la cittadinanza. Storia e futuro che si tendono la mano per un nuovo spazio di socialità in città.

Al taglio del nastro sono intervenuti Fabio Barcaioli, assessore al welfare e alla partecipazione della Regione Umbria, Tommaso Bori, assessore alla Cultura della Regione Umbria, Lara Goracci, assessora alla Partecipazione del Comune di Umbertide, Annalisa Mierla, assessora alla Cultura del Comune di Umbertide, Giacomo Caldarelli, presidente Anonima Impresa Sociale, Laura Beatini e Anna Beatini, libraie della Libreria Alibù.

Il progetto verrà ora presentato nel dettaglio in conferenza stampa giovedì 20 novembre, alle 11, in Piattaforma.

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Sansepolcro celebra la Giornata Mondiale del Diabete 2025

Tavola rotonda e camminata insieme per promuovere la salute e la consapevolezza.

In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, che ogni anno richiama l’attenzione sulla prevenzione e sulla gestione di una delle patologie croniche più diffuse al mondo, il Comune di Sansepolcro, insieme all’Azienda USL Toscana Sud Est, all’Associazione Diabetici Aretini – sezione Valtiberina e al gruppo WalkTiberina on Tour, promuove un pomeriggio di approfondimento, confronto e movimento.

L’appuntamento è fissato per venerdì 14 novembre alle ore 14:30 presso la Sala Riunioni del Distretto Socio Sanitario Valtiberina in Via XXV Aprile a Sansepolcro, dove si terrà la tavola rotonda “Prevenire il diabete: una responsabilità condivisa”, con la partecipazione di medici e specialisti impegnati nella cura e nella sensibilizzazione su questo tema.

Al termine dell’incontro, i partecipanti potranno unirsi a una passeggiata guidata dal gruppo WalkTiberina on Tour, un momento simbolico e conviviale per ricordare che il movimento è uno degli strumenti più semplici ed efficaci per prevenire e gestire il diabete.

L’iniziativa, a ingresso libero, è una importante occasione per avvicinare la cittadinanza a stili di vita più sani, promuovendo la cultura della prevenzione, la consapevolezza e la solidarietà.

“Prevenire il diabete è una responsabilità condivisa – sottolinea l’Amministrazione comunale – e la partecipazione attiva a queste iniziative è il primo passo verso una comunità più consapevole e attenta al benessere di tutti”.

L’invito è rivolto a tutta la cittadinanza: camminare insieme significa non solo prendersi cura di sé, ma anche condividere un impegno comune per la salute e la qualità della vita.

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Quasi 600 spettatori per Chiara Francini, che ha aperto la Stagione di prosa e danza del Teatro degli Illuminati 2025-2026. L’incontro con i ragazzi di VIdeor ut video

Settimana intensa per il Teatro degli Illuminati di Città di Castello, dove si è aperta la Stagione di prosa e danza 2025-2026 con lo spettacolo “Coppia aperta quasi spalancata” con Chiara Francini e Alessandro Federico: sfiorano i 600, per la precisione sono 570 gli spettatori complessivi, tra i quali gli studenti delle scuole superiori di Città di Castello, che, nell’ambito del progetto Videor ut video, sostenuto da Olio Ranieri, hanno l’accesso gratuito e la possibilità di conoscere da vicino i protagonisti della Stagione.

“Siamo molto soddisfatti dell’apertura della Stagione di prosa e danza, che ha confermato le aspettative della vigilia. Chiara Francini e Alessandro Federico hanno riproposto ed attualizzato un testo del premio Nobel Dario Fo, nel centenario della nascita, su relazioni di genere, patriarcato, pari opportunità e familismo, in grado di far vibrare tutte le corde della recitazione, dal registro serio a quello comico, su cui Chiara Francini è una fuoriclasse” dichiara Michela Botteghi, assessore alla Cultura, ribadendo come “le politiche di avvicinamento a teatro, hanno fatto lievitare la domanda di accesso sia come spettatori che come organizzatori di circa il 30% e il nostro teatro sta diventando stretto. Stiamo valutando questa tendenza positiva e inedita, che è una conferma al buon lavoro compiuto. Ringrazio il TSU, il Teatro Stabile dell’Umbria, da sempre nostro partner nella costruzione della Stagione e SOGEPU, gestore del Teatro e Poliedro Cultura, che con professionalità e sintonia ha gestito il front office della campagna abbonamenti e della biglietteria. Un ultimo ringraziamento va a Chiara Francini per l’emozionante incontro i ragazzi di Videor ut video”.

L’incontro si è svolto nel Foyer del Teatro degli Illuminati alla presenza dei ragazzi delle scuole superiori che hanno aderito alla IV edizione del progetto Videor ut video : Chiara Francini ha rotto il ghiaccio con gli studenti parlando dello spettacolo e della sua carriera di attrice e scrittrice. Durante le due serate la Libreria Paci ha è stata presente a Teatro con l’ultimo libro “Le querce non fanno limoni, un romanzo in cui risuonano le parole della madre, una figura che nel dialogo con gli studenti è tornata spesso. Sia per rassicurare gli studenti sugli alti e bassi dell’adolescenza, un’oscillazione che per Chiara Francini, specialmente nelle giovani donne e rispetto all’aspetto esterno, può fare vivere su un ottovolante; sia per invitare a non spaventarsi di sentimenti che possono sembrare difficile da affrontare, come il dolore, l’insicurezza, la mancanza, l’inadeguatezza. Per Chiara Francini nell’immediato appaiono insuperabili ma nell’orizzonte della vita sono passaggi da superare, a volte nutrienti per crescere come persone. Anche per lei il mestiere di attrice è stata una vocazione originaria, insieme alla missionaria. In entrambe i casi si è trattata di una vocazione che l’ha assorbita a tempo pieno, insieme alla scrittura. Entrando nel merito dei temi dello spettacolo, Chiara Francini ha invitato le ragazze a lavorare, ammettendo che rispetto ai ragazzi c’è ancora un gap da ridurre, in tutti i settori. Coppia aperta quasi spalancata, attribuito a Dario Fo ma in realtà scritto quasi interamente da Franca Rame nel 1983, oltre 40 anni fa, è ancora molto attuale.

Prossimo appuntamento con la Stagione di Prosa e danza 2025/2026 del Teatro degli Illuminati di Città di Castello, venerdì 28 novembre 2025: in scena “Machbet” con Daniele Pecci, un altro attore conosciutissimo, con un classico della drammaturgia di Shaskespeare. Inizio ore 20.45.

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Debito fuori bilancio comune di Città di Castello: Arcaleni (Castello Cambia) “serve attenzione e una gestione più oculata delle finanze pubbliche”

Negli ultimi anni, la questione dei debiti fuori bilancio ha suscitato un crescente dibattito. Recentemente, una sentenza sfavorevole ha portato alla luce diritti maturati da un dipendente comunale, evidenziando l’importanza di una gestione oculata delle risorse pubbliche.

Qual è la situazione attuale riguardo al debito fuori bilancio discusso in Commissione?

Attualmente, il Comune di Città di Castello si trova a gestire due debiti fuori bilancio, entrambi oggetto di discussione nella Commissione Bilancio. La commissione ha iniziato a trattare il tema, ma non è giunta a una conclusione definitiva. L’argomento sarà nuovamente affrontato durante un incontro previsto per lunedì prossimo, poco prima del consiglio comunale.”

Perché ci sono frequenti debiti fuori bilancio nel comune?

“Negli ultimi mesi, il comune ha visto un aumento delle variazioni di bilancio, con numerosi debiti fuori bilancio spesso derivanti da sentenze sfavorevoli in cause legali. Tali debiti emergono quando il Comune è costretto a risarrcire danni oa riconoscere i diritti ai dipendenti, come nel caso specifico in esame”.

Cosa ha comportato il debito fuori bilancio di cui si sta discutendo?

Il debito in questione ha origine da una causa intentata da un dipendente del comune, il quale ha richiesto un risarcimento per giorni di ferie non godute. Nonostante il diritto accertato del dipendente, sembra che la direzione del servizio bilancio abbia deciso di opporsi alla sentenza, causando così un aggravio delle spese. Oltre al debito principale, il comune sostenere anche le spese legali dovrà sia per la difesa dell’ente sia per l’avvocato del dipendente”.

Qual è l’importo totale del debito?

“L’importo complessivo del debito supera i 20.000 euro, una cifra considerevole che avrebbe potuto essere evitata se fossero state seguite procedure più attuabili. La decisione di intraprendere una causa legale contro un diritto già sancito ha comportato spese ingenti e ha sollevato interrogativi sulla gestione e pianificazione da parte degli organi competenti”.

Cosa si potrebbe fare per prevenire situazioni simili in futuro?

“È evidente che una gestione più prudente dei diritti dei dipendenti e una valutazione attenta dei casi legali potrebbero contribuire a ridurre i debiti fuori bilancio. Assicurarsi di rispettare i diritti lavorativi senza ricorrere a contenziosi può rappresentare una strategia più vantaggiosa sia dal punto di vista economico che relazionale. In situazioni come queste, diventa fondamentale che le amministrazioni locali valutino attentamente ogni singolo caso prima di procedere con cause legali. Non solo per tutelare gli interessi dell’ente, ma anche per evitare che i costi legali e le eventuali indennità che ricadano sui cittadini. Ogni azione legale comporta rischi non indifferenti, e le conseguenze economiche potrebbero aggravare ulteriormente la già delicata situazione della finanza municipale. Pertanto, è auspicabile che si sviluppi una strategia di prevenzione che incanali le risorse verso una risoluzione più consensuale delle controversie. Solo così si potrà garantire una gestione più sostenibile e responsabile delle finanze pubbliche, preservando il benessere della comunità e limitando la proliferazione di debiti fuori bilancio”.

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A Tempi Supplementari Borgo e Pasqui

Torna Tempi Supplementari. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, l’allenatore dell’Umbertide Agape, Renato Borgo e l’opinionista Roberto Pasqui

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Sanità, la maggioranza difende l’ospedale: “meno tasse e più servizi, altro che chiusure!”

Ritirare la manovra fiscale che aumenterà le tasse e preleverà ulteriore denaro dalle tasche degli umbri. In subordine, spendere tutti gli introiti per aumentare e potenziare i servizi sanitari. È stata proprio questa la differenza principale, e tutt’altro che secondaria, tra i due ordini del giorno approvati durante la seduta di Consiglio comunale di lunedì 3 novembre: quello della maggioranza (Fratelli d’Italia, Lega e Umbertide per Carizia Sindaco) compatta e coerente nel tutelare l’ospedale e i cittadini, che chiede di ritirare la manovra fiscale regionale o, in subordine, destinare tutte le risorse generate al potenziamento dei servizi sanitari pubblici; quello della minoranza di centrosinistra, che – in linea con la Giunta regionale umbra guidata dallo stesso schieramento – evita di prendere posizione contro l’aumento delle tasse, limitandosi a dichiarazioni generiche sul mantenimento dei servizi.

Mentre la sinistra tace di fronte agli aumenti di tasse decisi dalla Regione – da gennaio 2026 tutti i cittadini se ne accorgeranno – il centrodestra umbertidese ha chiesto con forza che ogni euro prelevato dalle tasche dei cittadini venga destinato esclusivamente al potenziamento dei servizi sanitari e alla salute pubblica.
Un atto di responsabilità e buon governo che ribadisce l’impegno costante della maggioranza per la difesa del presidio ospedaliero e dei diritti dei cittadini.
Sarebbe paradossale chiedere nuovi sacrifici economici ai cittadini umbertidesi e allo stesso tempo tagliare servizi essenziali come quelli dell’ospedale di Umbertide. Il denaro prelevato agli umbertidesi – ha aggiunto la maggioranza – deve tornare alla sanità, non finire disperso in altre voci di bilancio. Aumentare le tasse e, contemporaneamente, ridurre i servizi è un paradosso che la comunità umbertidese non accetta.

Il centrodestra umbertidese continuerà a difendere il proprio ospedale, chiedendo con fermezza che ogni euro derivante dalla manovra fiscale regionale sia investito per aumentare e migliorare i servizi sanitari. Altro che chiusure notturne del Pronto Soccorso!

La città non accetta lezioni da chi oggi parla di tutela della sanità ma ieri, e ancora oggi, approva scelte fiscali che la penalizzano.

Una linea chiara, coerente e centrata sul bene dei cittadini, a differenza della sinistra, che anche su un tema fondamentale come la salute è riuscita a dividersi e contraddirsi.

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Interrogazione dei consiglieri di FDI Elda Rossi e Riccardo Leveque per chiedere una ricognizione dello stato dell’edilizia residenziale pubblica dell’ATER a Città di Castello e sollecitare un accesso alla casa per giovani coppie, anziani, persone con disabilità e famiglie in difficoltà

Con una interrogazione i consiglieri di FDI Elda Rossi e Riccardo Leveque chiedono conto al sindaco Luca Secondi dello “stato dell’edilizia residenziale pubblica ATER nel comune di Città di Castello”, segnalando “l’urgenza di garantire un accesso rapido e dignitoso alla casa per giovani coppie, anziani, persone con disabilità e famiglie in difficoltà”. Per i rappresentanti della minoranza, che richiamano l’attenzione sul “quadro preoccupante della situazione dell’edilizia popolare in Umbria delineato nei mesi scorsi da ATER”, il recente ritrovamento da parte della Polizia locale di sostanze stupefacenti all’interno di un edificio abbandonato di proprietà della stessa ATER situato nel centro cittadino “evidenzia, in modo preoccupante, le condizioni di abbandono e incuria in cui versano diversi immobili pubblici, nonché i rischi connessi in termini di sicurezza urbana, ordine pubblico e tutela del decoro del centro storico”.

“Appare urgente che l’amministrazione comunale, in sinergia con ATER Umbria e con le forze dell’ordine, attivi misure immediate di vigilanza, bonifica e recupero degli immobili dismessi, prevenendo il loro utilizzo per attività illecite e fenomeni di degrado”, sottolineano Rossi e Leveque, nel chiedere “se a seguito dell’episodio segnalato siano stati predisposti interventi di messa in sicurezza, monitoraggio, recupero dell’immobile e quali iniziative siano state intraprese per evitare il ripetersi di simili situazioni”. L’opportunità di approfondire la situazione degli alloggi dell’azienda nel territorio viene portata all’attenzione di sindaco e giunta con la richiesta in prima battuta di sapere “quante sono le abitazioni di edilizia residenziale pubblica ATER attualmente presenti a Città di Castello”. “Quante di esse – continuano Rossi e Leveque – risultano non affittate e per quali specifiche motivazioni; quante sono le unità immobiliari per le quali vengono sostenute spese condominiali e imposte (IMU) pur in assenza di locazione; quante abitazioni necessitano di interventi di ristrutturazione e quale è la stima media del costo per ciascun intervento?”. Per i consiglieri di FDI è importante comprendere, inoltre, “quante domande risultino attualmente presentate per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica e come siano strutturate le relative graduatorie”, ma anche “se sia stata effettuata una verifica aggiornata sulla congruità degli alloggi rispetto all’evoluzione dei nuclei familiari assegnatari”.

Guardando alla situazione sociale della comunità tifernate, Rossi e Leveque chiedono, inoltre, “quante abitazioni siano destinate a situazioni emergenziali, come case rifugio per donne vittime di violenza, quale sia la loro disponibilità effettiva, quali siano i criteri attualmente vigenti per l’assegnazione degli alloggi e la formazione delle graduatorie e se siano stati aggiornati in rapporto al mutato contesto socio-economico”. In questo quadro, per gli esponenti della minoranza è necessario sapere “quali azioni concrete l’amministrazione comunale intenda porre in essere per affrontare con urgenza la crisi abitativa e favorire l’accesso alla casa per giovani coppie, famiglie fragili, anziani soli e soggetti economicamente svantaggiati”, ma anche “quali siano le condizioni di accessibilità e il livello di abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici di edilizia residenziale pubblica presenti nel comune di Città di Castello e se siano previsti interventi per garantire il pieno diritto alla mobilità e all’abitare delle persone con disabilità o con ridotta capacità motoria”.

“Nel patrimonio immobiliare del Comune sono presenti appartamenti di edilizia residenziale pubblica, esclusi quelli di proprietà ATER, e quanti sono?”, domandano Rossi e Leveque, giudicando importante sapere “se siano stati realizzati progetti o criteri di assegnazione che tengano conto delle diverse categorie di beneficiari e delle situazioni di fragilità in questione”. “L’accesso alla casa, infatti, è una delle principali emergenze sociali anche nel territorio comunale”, osservano i rappresentanti di FDI, evidenziando che “giovani coppie, famiglie monoreddito e anziani soli incontrano crescenti difficoltà nel reperire un’abitazione dignitosa e a canone sostenibile”.

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Decesso di una donna avvenuto a Città di Castello poco dopo le dimissioni dal pronto soccorso, USL 1 Umbria precisa

In riferimento al decesso di una donna di 43 anni avvenuto lunedì scorso poche ore dopo le dimissioni dal Pronto Soccorso dell’ospedale di Città di Castello, la direzione aziendale dell’Usl Umbria 1, unitamente alla presidente della Regione Umbria Stefania Proietti e alla direzione regionale, esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia e alla comunità.

La direzione conferma la massima collaborazione con gli organi competenti incaricati di fare chiarezza sull’accaduto e comunica di aver immediatamente attivato tutti gli accertamenti interni volti a ricostruire con precisione ogni particolare.

L’Azienda ribadisce il proprio totale impegno per garantire trasparenza e responsabilità in ogni fase dei percorsi assistenziali.

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Lorenzo Innocentini non è più un giocatore del Sansepolcro

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Il Vivi Altotevere Sansepolcro comunica di aver definito in data odierna l’interruzione del rapporto con il calciatore della Prima Squadra Lorenzo Innocentini, classe 20006. A Lorenzo va il ringraziamento sincero della società per il prezioso contributo fornito durante tutto il suo percorso in bianconero e un grande in bocca al lupo per una carriera che è ancora tutta da scrivere.

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Frutteto della Biodiversità del centro delle tradizioni popolari di Garavelle: un percorso di tutela e valorizzazione dei beni comuni ed inclusione a portata di tutti

“Frutteto della biodiversità” del Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione”: Il primo frutteto di antiche varietà locali del Centro Italia,  pensato come spazio accessibile e inclusivo. Il progetto prevede la messa a dimora di 30 piante di antiche varietà locali di fruttiferi, su una superficie di quasi un ettaro, con 80 metri lineari di percorso in gravelfix per garantire l’accesso a persone con difficoltà motoria, una cartellonistica dedicata dotata di Qrcode permetterà di approfondire i temi legati all’agrobiodiversità e alla valorizzazione delle varietà tradizionali. E’ il risultato della collaborazione tra un ente pubblico- il Comune di Città di Castello- aperto alla coprogettazione per la valorizzazione della realtà locale; uno storico ente di terzo settore – Fondazione Archeologia Arborea- da 40 anni impegnato nella salvaguardia e tutela dell’agrobiodiversità, un’azienda -L’Abbondanza supermercati Gala- da sempre impegnata a sostegno del territorio in cui opera.

Un progetto di economia civile che unisce istituzioni, terzo settore e impresa per restituire valore alla comunità nell’anno in cui si intrecciano tre importanti anniversari: i 50 anni de L’Abbondanza, i 40 anni della Fondazione Archeologia Arborea e i 50 anni del Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle, “Livio Dalla Ragione”.  Un frutteto educativo, evocativo e inclusivo che unisce memoria, conoscenza e partecipazione. Realizzato nelle aree del Centro delle Tradizioni Popolari  nato per  conservazione della cultura rurale, il frutteto prevede , oltre il recupero di piante esistenti, la messa a dimora di varietà locali di meli, peri, susini, fichi e piante aromatiche, così legati alla storia rurale e del paesaggio storico.  Il percorso è interamente accessibile e concepito come spazio di incontro per scuole, cittadini e visitatori. L’intervento ha richiesto un’importante opera preliminare di bonifica e riqualificazione del terreno, condotta sotto la supervisione della Fondazione e con il contributo tecnico del comune. Il sostegno della Società L’Abbondanza, da sempre impegnata nella tutela e nella valorizzazione del territorio e della sua comunità, ha reso possibile la realizzazione del frutteto e delle attività future — laboratori, visite guidate, eventi culturali — che trasformeranno Garavelle in un punto di riferimento per l’educazione ambientale e la cultura rurale.

“Un’occasione simbolica e concreta per celebrare la memoria, la cura del territorio e la responsabilità condivisa verso il futuro”, è stato ribadito questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione presso la sala consiliare alla presenza del sindaco, Luca Secondi, degli assessori alla cultura e politiche sociali, Michela Botteghi e Benedetta Calagreti, della presidente della Fondazione Archeologia Arborea, Isabella Dalla Ragione e dell’amministratore delegato “L’ Abbondanza srl”, William Camilletti. Hanno partecipato anche Daniela Fiorucci,  referente ufficio marketing Azienda L’Abbondanza e Angela Pierli progettista e fundraiser, per illustrare nei dettagli il progetto. “ Il frutteto, concepito come luogo accessibile e vivo, è dedicato alla tutela delle antiche varietà locali di alberi da frutta e alla valorizzazione del paesaggio rurale. La Fondazione Archeologia Arborea lavora da oltre quarant’anni per la ricerca, la salvaguardia e la diffusione delle antiche varietà locali, patrimonio di cultura e biodiversità  e da sempre ha come obbiettivo quello di diffondere l’idea della conservazione e della valorizzazione dell’agrobiodiversità.

“Il Centro delle Tradizioni popolari rappresenta  il luogo ideale per la realizzazione  del frutteto della biodiversità – ha dichiarato Isabella Dalla Ragione – con le antiche varietà locali  che sono parte della nostra cultura rurale. Questo frutteto andrà a completare e rivitalizzare idealmente il museo stesso e diventerà  luogo di interessanti attività con e per i cittadini diventando un frutteto di comunità. La Fondazione Archeologia Arborea, profondamente radicata in questo territorio – ha concluso – ritiene quindi questa realizzazione  un momento fondamentale  per  restituire alla comunità un bene comune, intrecciando biodiversità, memoria e responsabilità condivisa,  e tutto questo sta avvenendo in collaborazione con il Comune e il gruppo  l’Abbondanza  che si sono messi  a disposizione per questo progetto, il primo del genere nella nostra regione.” L’assessore alla cultura, Michela Botteghi, si è soffermata “nel contesto più generale dei musei storico-scientifici del Polo museale del Comune di Città di Castello, dove il Centro delle tradizioni “Livio Dalla Ragione” ha declinato il tema della conservazione e della salvaguardia ambientale, in linea con la vicina collezione malacologica Malakos, sviluppando verso una consapevole e critica del rapporto tra l’uomo e la natura, dell’impatto antropico sugli ecosistemi e della sostenibilità ambientale. Tale valorizzazione dell’identità storica del museo, è centrale nella prospettiva di attualizzarne la missione attraverso l’introduzione del Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione” nel circuito dei frutteti diffusi della biodiversità, sulla base della proposta avanzata da  Fondazione Archeologia Arborea ETS, soggetto che dal 1985 opera nella conservazione, promozione e diffusione dell’ agrobiodiversità. 

Nel progetto “Il frutteto della biodiversità di Garavelle” – ha proseguito Botteghi – convergono le autonome attività di sensibilizzazione e promozione delle buone pratiche ambientali e di recupero della cultura materiale, implementate, ciascuno nel proprio ordine, da Comune di Città di Castello, Fondazione Archeologia Arborea ETS e Società l’Abbondanza , con l’obiettivo comune di rivitalizzare una sezione del Centro delle tradizioni popolari di Garavelle, attraverso la realizzazione di un frutteto e di un sentiero della biodiversità accessibile ai pubblici con bisogni specifici. Da questo punto di vista il progetto si pone anche come esempio di sinergia tra soggetti pubblici e privati su finalità di interesse generale. Grazie infine ai responsabili, ai tecnici del settore patrimonio e alle squadre operative del comune per gli interventi effettuati a tempi record”. Per Benedetta Calagreti, assessore alle politiche sociali, “l’attenzione che il progetto pone all’accessibilità ci conferma come il tema dell’inclusione a 360 gradi, su ogni attività che attenga l’interesse pubblico, sia orma un valore acquisito anche quando a collaborare siano soggetti non solo pubblici. Riteniamo che soprattutto nelle esperienze culturali, le esigenze dei pubblici con bisogni specifici debba essere una coordinata per orientare le scelte e da questo punto di vista  il Frutteto della biodiversità, nel suo valorizzare le differenze e le caratteristiche originali della natura, racchiuda tanti significati positivi dal punto di vista sociale.” Per il gruppo L’Abbondanza,  “sostenere il Frutteto della Biodiversità di Garavelle significa dare valore al territorio e alla comunità in cui operiamo”.

È un progetto – ha detto William Camilletti – che unisce memoria e futuro: vogliamo che questo luogo diventi uno spazio vivo e accessibile a tutti, dove la biodiversità si traduce in inclusione e dalla diversità nasca ciò che ci unisce. Un ringraziamento particolare va al Comune di Città di Castello, per la sensibilità e la collaborazione con cui ha accolto e sostenuto l’iniziativa, e alla Fondazione Archeologia Arborea, per la visione e la competenza che hanno reso possibile questo percorso”. L’inaugurazione del “Frutteto della Biodiversità”, sarà inaugurato presso il Centro delle Tradizioni Popolari “Livio Dalla Ragione” di Garavalle, sabato 6 dicembre alle ore 10,15, alla presenza del sindaco, Luca Secondi, dell’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, della presidente della Fondazione Archeologia Arborea, Isabella Dalla Ragione e dell’amministratore delegato “L’ Abbondanza srl”, William Camilletti. Seguirà incontro con Andrea Campinoti, filosofo, su “Il frutteto della biodiversità Garavelle, un’opportunità trasformativa”. Nel pomeriggio è prevista l’apertura al pubblico.
 

 
 
 
 

 

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Il Comune di Città di Castello ha fatto il pieno di finanziamenti del Gal Alta Umbria per la promozione degli eventi nel secondo semestre 2025: grazie al progetto “Castello futura”

Il Comune di Città di Castello ha ottenuto 70 mila euro finanziati dal Gal Alta Umbria per promuovere nel secondo semestre 2025 le principali manifestazioni che sono espressione delle tradizioni e delle eccellenze del territorio. Grazie al progetto “Castello Futura”, con il quale, diversamente da altre realtà, si è scelto di sostenere gli eventi più importanti dell’anno legandoli in un continuum promozionale tra estate, autunno e inverno, l’amministrazione tifernate si è assicurata il massimo budget ottenibile da un singolo ente messo a disposizione dall’avviso pubblico P.A.L. Alta Umbria 2023-2027 azione A2-2, “Azioni di valorizzazione delle risorse produttive e culturali dell’Alta Umbria”, pubblicato dal GAL Alta Umbria nel giugno scorso. A beneficiarne sono state nel corso dell’anno le edizioni 2025 del Festival delle Nazioni, della Mostra Nazionale del Cavallo, della Mostra Nazionale del Fumetto, del Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato e prossimamente l’investimento sarà completato con gli allestimenti natalizi del cartellone di evento di Natale in Città. Per il Comune di Città di Castello è stato motivo di orgoglio l’essere riusciti a presentare la domanda circa un mese prima della scadenza ufficiale stabilita dal bando, nonostante il poco tempo disponibile.

La scadenza per la presentazione delle domande, dapprima individuata nel 31 luglio e poi posticipata al primo settembre 2025, comportava infatti tempistiche ridotte per realizzare un progetto strutturato e armonico che potesse valorizzare il patrimonio storico, tradizionale e gastronomico della città. Gli uffici comunali competenti si sono subito adoperati per individuare, insieme all’assessorato e con la collaborazione di stakeholders coinvolti nelle iniziative dell’ultimo quadrimestre dell’annualità 2025, le attività e le aree su cui intervenire, con la predisposizione e lo svolgimento di tutte le funzioni connesse, come studi di settore e indagini di mercato. Il progetto “Castello Futura” che è uscito da questo lavoro concertato ha portato all’ottenimento del massimo della spesa ammissibile e, quindi, a sostenere un maggior numero di eventi e manifestazioni. “Riuscire a impegnare in un lasso di tempo così breve tutte le risorse a disposizione – sottolinea l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri – è stato uno sforzo organizzativo e umano importante, che gli uffici del Comune di Città di Castello, dai funzionari fino al dirigente di settore, hanno perseguito con determinazione e orgoglio. Un grande lavoro – prosegue l’assessore – che ha mostrato la netta consapevolezza da parte della macchina amministrativa di quanto la capacità di intercettare risorse sia importante e funzionale allo sviluppo dell’economia locale.

Un plauso – conclude Guerri – va tutti gli uffici e servizi che in brevissimo tempo si sono coordinati e adoperati affinché l’amministrazione comunale, in un progetto complessivo e complesso, riuscisse ad ottenere la totalità delle risorse disponibili”. Il bando del Gal Alta Umbria prevedeva il finanziamento del 100 per cento delle spese sostenute dalle amministrazioni, appunto per un importo massimo di 70.000 euro, in modo da offrire agli enti pubblici del comprensorio a nord della regione l’opportunità di sviluppare progetti finalizzati alla rivitalizzazione dei centri storici e dei borghi. Il tutto con l’obiettivo di accrescere l’attrattività dei territori, valorizzare i centri storici e rafforzare il tessuto socio-economico.

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Lignani Marchesani, Leveque, Rossi (Fd’I) “Un’altra sconfitta per l’Amministrazione comunale tifernate: respinti in giudizio i diritti calpestati di un lavoratore”

La Giunta  comunale, che si professa a favore dei lavoratori, ha perso in giudizio contro un ex dipendente. Questo ha portato un importo dovuto iniziale di 13.000 euro ad un debito, a causa degli interessi e delle spese di giudizio,  di oltre 20.000 euro. L’Amministrazione ci ha abituato a sonore sconfitte in giudizio con i conseguenti debiti fuori bilancio ma in questo caso la controparte non è un azienda, un consorzio, un proprietario che si oppone ad un esproprio, ma un lavoratore, un ex dipendente del Comune impossibilitato ad usufruire delle ferie arretrate al momento del pensionamento per una lunga  malattia. Questo caso mette in luce la mancanza di solidarietà dell’Amministrazione di sinistra che parla di rispetto delle normative sul lavoro ma poi le contesta in tribunale, tra l’altro in diritti fondamentali come le ferie e  le malattie retribuite, tutelate dalla Carta costituzionale agli articoli 36 e 38.

In  Commissione e’ stato palpabile il forte imbarazzo da parte ei Consiglieri di centrosinistra che comunque saranno costretti a votare a favore in Aula dove i nostri Gruppi beninteso voteranno no; ci auguriamo comunque, e vigileremo in tal senso, che l’Amministrazione abbia almeno il buon senso di non ricorrere in Appello dilapidando ulteriori risorse pubbliche. Per il momento la Comunità tifernate assiste, pagando di tasca propria , all’ennesima figuraccia condita stavolta anche di incoerenza.

I Consiglieri comunali

Riccardo Leveque                     
Andrea Lignani Marchesani                       
Elda Rossi

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Tommaso Massimilla (PSI Città di Castello) “Attenzione La E45 è la sola arteria vitale dell’Alta Valle del Tevere.”

“Il Partito Socialista Italiano di Città di Castello condivide pienamente le preoccupazioni espresse dal presidente regionale della CNA Trasporti, Marcello Volpi, in merito al divieto di sorpasso per i mezzi pesanti lungo l’Autostrada A1.
Una decisione che, sebbene motivata dal nobile intento di migliorare la sicurezza, nel tratto autostradale crediamo si tradurrà nei fatti in un ulteriore colpo alla viabilità e all’economia dell’Umbria e dell’Alta Valle del Tevere.

Purtroppo, abbiamo il timore che la conseguenza diretta sarà lo spostamento di un notevole flusso di traffico sulla E45, che per il nostro territorio non è un’alternativa ma è l’unica via di comunicazione reale e vitale, l’unica strada che collega imprese, lavoratori e cittadini al resto del Paese. Una strada che versa da anni in condizioni critiche, ostaggio di cantieri interminabili, manutenzioni a singhiozzo e sottolinea un’incapacità di visione infrastrutturale che a nostro avviso penalizza lo sviluppo del nostro territorio.

Il PSI di Città di Castello denuncia con forza l’isolamento crescente dell’Alta Valle del Tevere, dove anche il semplice viaggio verso il capoluogo di provincia è diventato un percorso a ostacoli.
In queste condizioni, parlare di “competitività” o di “attrattività territoriale” rischia di diventare una beffa: non si fa impresa senza strade, non si fa turismo senza collegamenti.

Da riformisti ricordiamo che modernizzare il territorio è un dovere civile e chegovernare non significa solo amministrare l’esistente, ma avere il coraggio di investire, progettare e restituire efficienza. Per questo ci auspichiamo che la Regione Umbria faccia sentire la propria voce, pretendendo risorse e piani di intervento concreti per la E45, e per l’Alta Valle del Tevere.

Ribadiamo che le vere sfide a cui la vallata è chiamata si vincono solo con una politica del fare che non solo si erga a custode del territorio ma che sia capace di garantire infrastrutture moderne, a una comunità che da sempre è eccellenza produttiva e che ha il diritto di non rimanere isolata e di muoversi verso il futuro”.

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A Time Out Cioffi e Panizzi

Torna Time Out. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Gianmarco Cioffi e Giovanni Panizzi della Pallavolo Città di Castello

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Gass Racing all’Eco Dolomites GT per entrare nella storia

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La gara italiana assegnerà un combattutissimo campionato piloti che vede Guerrini e il ceco Žďárský a pari punti

Comunque andrà, quella di Gass Racing e dell’equipaggio composto da Guido Guerrini e Artur Prusak resterà un’annata da incorniciare. La prima stagione con licenza sammarinese ha significato la vittoria a Monte Carlo e nell’Iberian Eco Rally Challenge, il record di punti e vittorie in una singola annata e il titolo iridato copiloti per Prusak. Mancano due ciliegine sulla torta – il titolo costruttori e quello piloti – per rendere la stagione senza precedenti.

L’Eco Dolomites GT, che avrà come base Fiera di Primiero e si svolgerà tra il 7 e il 9 novembre, chiuderà l’annata della Bridgestone FIA Ecorally Cup 2025. È la tredicesima e ultima gara di un campionato molto combattuto, che vede i due piloti in lizza per il titolo avere lo stesso numero di punti, vittorie e secondi posti. Il gap sui terzi posti a favore di Guerrini permette al pilota italo-sammarinese di avere un lieve vantaggio nei confronti dell’amico e avversario boemo.

Negli ultimi anni la gara italiana ha portato il sorriso ad entrambi gli sfidanti. Guerrini ha vinto tre edizioni consecutive e Žďárský ha conquistato l’iride negli ultimi due campionati proprio in Trentino. Stavolta la fortuna non potrà sorridere ad entrambi.

Non saranno spettatori gli altri team di prestigio iscritti alla gara, tra cui spiccano i francesi Guigou-Kolibert, i bulgari Dedikov-Dedikova, gli svizzeri Ott-Ott, gli altri cechi Bydžovský-Timura e i lettoni Arazs-Ozolins.

Tra gli italiani, in lotta anche per il campionato tricolore, la coppia lombarda Rigamonti-Cairoli e quella toscana Gasparri-Baldasserini. Infine, per la prima volta in una gara di questa categoria, un secondo equipaggio Gass Racing tutto femminile: Antoinette Petruccelli ed Emma Gritte porteranno in gara una Lancia Y elettrica messa a disposizione dalla concessionaria Autosile di Treviso. Quella di Lancia nel mondiale dell’elettrico è un esordio assoluto fortemente voluto dal patron di Gass Racing, Albino Gabriel.

Domenica 9 novembre, tardo pomeriggio, la fine e i risultati di due giorni di gara con molte prove speciali lungo i passi alpini di Trentino, Alto Adige e Veneto.

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Il luogotenente carica speciale, Fabrizio Capalti, da 35 anni in servizio a Città di Castello e per 19  comandante della Stazione Carabinieri, fra pochi giorni in meritata pensione, oggi ricevuto in comune dal sindaco

 
Il sindaco, Luca Secondi, ha ricevuto nella residenza municipale di piazza Gabriotti, il luogotenente carica speciale, Fabrizio Capalti, da 35 anni in servizio a Città di Castello e per 19  comandante della Stazione Carabinieri, fra pochi giorni in meritata pensione. Assieme al sindaco hanno preso parte all’incontro alcuni assessori della giunta comunale ed il comandante della compagnia carabinieri, capitano, Massimiliano Croce. Il primo cittadino tifernate ha avuto modo di manifestare e rinnovare la più sentita gratitudine al comandate Capalti per il ruolo svolto con grande spirito di servizio e dedizione. “Al comandate Capalti – ha detto il sindaco – a cui mi lega una lunga amicizia e profonda stima, vogliamo esprimere i sentimenti di gratitudine per l’alto servizio che ha svolto nel corso della prestigiosa carriera nell’Arma e a Città di Castello assieme a tutto il personale e i più stretti collaboratori garantendo sempre la presenza anche ad eventi ed iniziative di carattere culturale e sociale unitamente alle altre forze dell’ordine. Di lui conserveremo sempre un bellissimo ricordo della permanenza nella nostra città, che tra ha scelto come luogo di residenza. Nella certezza di averlo sempre al nostro fianco per il bene della collettività e della nostra comunità formuliamo i più sinceri auguri per un futuro ricco di soddisfazioni”, ha dichiarato il sindaco prima della consegna di una targa ufficiale con la motivazione che recita, “per la prestigiosa carriera al servizio del Paese in segno di profonda stima e per l’impegno e il lavoro svolto con esemplare professionalità e dedizione a favore della comunità tifernate”. Onorato e commosso per le belle parole ed il riconoscimento pubblico, il luogotenente Fabrizio Capalti, ha ringraziato il sindaco, la giunta e tramite loro la comunità tifernate per il rapporto reciproco di stima e rispetto che nel corso degli anni si è instaurato. Capalti ha consegnato al primo cittadino una preziosa filigrana raffigurante la Gioconda, realizzata a mano nel reparto carta delle cartiere Miliani di Fabriano dove tra l’altro lavorava suo padre. Anche i giornalisti tifernati ed operatori dell’informazione, per voce del collega Paolo Puletti, esprimono al luogotenente Capalti, profonda riconoscenza per il ruolo svolto e rispetto nei confronti di chi “ogni giorno per oltre 35 anni della sua permanenza a Città di Castello, si è trovato e si trova ad interloquire con le forze dell’ordine e di polizia per lo svolgimento della professione ed il racconto dei fatti”.

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Scuola “Alighieri-Pascoli” ed Elisa83 ODV rinnovano la convenzione per il benessere degli studenti e delle famiglie psicologico, inclusione culturale.

Città di Castello- È stata rinnovata presso la sede della presidenza della Scuola Secondaria di Primo Grado “Alighieri-Pascoli” di Città di Castello, la convenzione tra l’istituto scolastico e l’Organizzazione di Volontariato Elisa83 ODV, per progetti di sostegno scolastico, educativo e relazionale rivolti agli studenti e alle loro famiglie.


La collaborazione, già avviata quattro anni fa con risultati significativi, sarà attiva per il biennio scolastico 2025/2026, 2026/2027 e rafforza l’impegno congiunto nel contrasto alla dispersione scolastica e al disagio giovanile, promuovendo inclusione, crescita personale e successo formativo.
Il progetto, prevede attività pomeridiane dal lunedì al venerdì, con supporto scolastico, laboratori, momenti ricreativi, attività di socializzazione e uno sportello di ascolto psicologico rivolto sia agli studenti che alle famiglie, in collaborazione con volontari professionisti qualificati e con l’Usl Umbria 1. Inoltre da questo anno sarà istituito un servizio di mediazione culturale per migliorare comunicazione, integrazione e accompagnamento degli alunni stranieri e delle loro famiglie.
«Lavorare insieme per far crescere i ragazzi significa costruire comunità», ha dichiarato il dirigente scolastico prof. Filippo Pettinari.

«La scuola deve essere un luogo aperto, accogliente e capace di rispondere ai bisogni educativi, emotivi e sociali dei nostri studenti. In tempi di intelligenza artificiale, dare la possibilità ai ragazzi di lavorare anche in orario pomeridiano, insieme a personale qualificato, diventa anche un modo perché non si abituino invece a ricorrere a strumentazioni che invece di favorire il loro percorso scolastico di formazione, rischiano di inficiare gravemente il loro sviluppo delle competenze. Poi lo sportello di mediazione culturale e quello di ascolto, sono particolarmente importanti, perché ci permettono di dare sia agli studenti che le famiglie, uno strumento in più per poter capire se stessi, le difficolta che incontrano e poter attivare le strategie giuste per il superamento di queste difficoltà. Ringrazio a nome di tutta la scuola Adolfo Orsini, presidente dell’Associazione Elisa83 ODV¬, a tutti gli associati, i volontari per l’impegno profuso: un aiuto prezioso per studenti, famiglie e per l’intera comunità scolastica.»


Il presidente di Elisa83 ODV, Adolfo Orsini, sottolinea: «Quest’anno abbiamo avuto la possibilità di inserire anche nuove figure che ci aiuteranno ad integrare sempre più sia negli orari che nelle materie, il lavoro da svolgere con i ragazzi. Il nostro impegno è stare accanto ai giovani e alle famiglie, offrendo ascolto, orientamento e opportunità concrete di crescita. Crediamo profondamente nel valore della scuola come spazio di relazione e inclusione.»
Un contributo che conferma la natura solidale dell’associazione e la volontà di investire sulle nuove generazioni come risorsa per il futuro della comunità.

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