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Sansepolcro rende omaggio al Colonnello Valerio Gildoni: intitolata una via e celebrato con la Fanfara dell’Arma dei Carabinieri

Un’emozionante cerimonia quella che si è svolta ieri, giovedì 17 luglio 2025, a Sansepolcro per l’intitolazione ufficiale di una nuova strada al Colonnello Valerio Gildoni, Medaglia d’Oro al Valor Militare, caduto in servizio nell’adempimento del proprio dovere. Un tributo sentito a una figura esemplare di coraggio, integrità e dedizione assoluta allo Stato.

Alla cerimonia, che si è svolta nei pressi della Caserma dei Carabinieri della città, dove il padre ha prestato servizio per 30 anni, hanno preso parte numerose autorità civili, militari e religiose, insieme a tanti cittadini accorsi per onorare la memoria del Colonnello. A portare la testimonianza più toccante è stato Don Alberto Gildoni, fratello del Colonnello e parroco della Basilica Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio a Città di Castello, che assieme a lui ha trascorso alcuni anni della propria infanzia proprio nella caserma borghese. Ha ricordato il suo senso del dovere e lo spirito che da sempre lo aveva contraddistinto come persona e come militare, lo stesso che lo ha portato alla morte in quel pomeriggio di 16 anni fa.

Presenti anche il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Arezzo, Colonnello Claudio Rubertà, e il Capitano della Compagnia di Sansepolcro, Carmine Feola, che ha dato lettura solenne della motivazione del conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare che fu dato alla memoria del Colonnello Gildoni. La cerimonia è stata poi impreziosita dalla benedizione del parroco della Cattedrale di Sansepolcro Don Giancarlo Rapaccini, seguita dalla simbolica scopertura della targa da parte del Sindaco Fabrizio Innocenti.

La giornata è proseguita nel segno della musica e del raccoglimento, con l’atteso concerto della Fanfara della Scuola Marescialli e brigadieri dei Carabinieri al Teatro Dante. Un’esibizione straordinaria che ha saputo fondere eleganza e pathos, alternando brani classici a celebri melodie moderne, in un repertorio di grande impatto emotivo e virtuosismo musicale.

L’Amministrazione comunale esprime il proprio più profondo ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a rendere indimenticabile questa giornata: alla famiglia Gildoni per la presenza e la dignità, all’Arma dei Carabinieri per il costante impegno al servizio del Paese, e a tutti i cittadini intervenuti.

Con l’intitolazione della nuova via, Sansepolcro consegna alla memoria collettiva il nome del Colonnello Valerio Gildoni, affinché il suo esempio di coraggio e senso del dovere continui a vivere nel cuore della comunità.

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Lo stendardo della S.S. Trinità di Raffaello trasferito a Roma per il restauro da parte dell’ICR, in vista della mostra su Raffaello del 2026 al Met di New York

È stato trasferito a Roma nella giornata di giovedì 17 luglio 2025 lo Stendardo processionale della S.S. Trinità di Raffaello, custodito nella Pinacoteca comunale di Città di Castello, per essere sottoposto ad un intervento conservativo, di studio, ricerca e diagnostica, diretto ad approfondire un’opera giovanile eppure oggetto di grande interesse da parte della comunità scientifica in quanto costituisce una delle primissime opere attribuite all’artista, l’unico dipinto di Raffaello rimasto a Città di Castello e l’unica opera mobile di Raffaello in Umbria. Di proprietà del Comune di Città di Castello, è considerato – e come tale studiato – opera di eccezionale valore culturale, sia perché attesa le primissime prove di Raffaello magister sia per il livello artistico, che presenta caratteri propri dell’epoca matura dell’artista.

Alla presenza della responsabile di zona della Soprintendenza Archeologia Beni Culturali e Paesaggio Alessandra Donati, del personale dell’Istituto Centrale per il Restauro Alessandra Ferlito e Sabrina Sottile (Laboratorio Restauro Dipinti su tela) e Roberto Ciabattoni (Laboratorio di Fisica e controlli ambientali) si sono svolte le operazione di movimentazione, imballaggio e trasporto, da parte della ditta specializzata Apice, seguendo prescrizioni estremamente severe, richieste dalla Soprintendenza ed elaborate dall’ICR. Pur presentando buone e stabili condizioni strutturali, lo Stendardo è stato oggetto di misure di sicurezza elaborate in conformità ai più elevati standard tecnologici, tenuto conto del suo eccezionale valore.

Il restauro precede la trasferta dello Stendardo oltre oceano, al Met di New York in occasione della grande mostra “Raphael sublime poetry”, da 23 marzo al 28 giugno 2026. Il Museo sosterrà il completamento del restauro dell’opera da parte dell’ICR.

Lo Stendardo processionale della SS Trinità di Raffaello, custodito nella Pinacoteca comunale di Città di Castello sarà esposto al Met, Metropolitan Museum of Art di New York, in occasione della mostra “Raphael sublime poetry”, a cura di Carmen Bambach, in programma da 23 marzo al 28 giugno 2026, un percorso completo sull’opera di Raffaello con oltre 200 opere provenienti da musei di profilo internazionale come Musei Vaticani, Biblioteca apostolica Vaticana, Uffizi, Louvre, Prado, British Museum e National Gallery, per citare le istituzioni maggiormente illustri. Al Met sarà possibile vedere lo Stendardo, per la prima volta dopo il completamento del restauro estetico, a cura dell’Istituto Centrale per il Restauro, sostenuto dallo stesso museo newyorkese come fee per il prestito.

Lo Stendardo processionale di Raffaello, dipinto olio su tela (166×94 cm per lato), con cornice seicentesca, databile tra la fine del XV° secolo e l’inizio del XVI°, è conservato nella Sala della Contemplazione della Pinacoteca comunale di Città di Castello, costituisce una delle primissime opere attribuite all’artista, l’unico dipinto di Raffaello rimasto a Città di Castello e l’unica opera mobile di Raffaello in Umbria. Di proprietà del comune di Città di Castello, è considerato – e come tale studiato – opera di eccezionale valore culturale, sia perché attesa le primissime prove di Raffaello magister sia per il livello artistico, che presenta caratteri propri dell’epoca matura dell’artista.

Contestualmente, su autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, sarà ultimato l’intervento conservativo avviato dall’Istituto Centrale per il Restauro di Roma nell’ambito della mostra “Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo”, organizzata in occasione del Cinquecentenario e tenutasi presso la Pinacoteca comunale da ottobre 2021 a gennaio 2022. L’intervento, non completato all’epoca a causa delle tempistiche imposte dall’evento espositivo e fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria Covid-19, giunge ora alla sua fase conclusiva, diretta da Alessandra Ferlito, che si concentrerà sulla riduzione dell’impatto visivo delle lacune. Il restauro dello Stendardo offrirà inoltre l’opportunità di approfondire, attraverso strumenti diagnostici all’avanguardia, le tecniche esecutive e le scelte stilistiche di Raffaello. I risultati dell’intervento e delle indagini saranno oggetto di una pubblicazione.

“La mostra del MET su Raffaello, di profilo internazionale”, dichiarano il sindaco di Città di Castello Luca Secondi e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, “promuoverà la conoscenza dello Stendardo, su una platea qualificata e ampia, con i riflessi positivi, che tale esposizione determina, in termini di audience e di reputazione, per il museo e il territorio che lo custodisce; inoltre consentirà all’Ente di valorizzare un’opera di enorme valore culturale e identitario per la città, grazie al progetto di restauro dell’Istituto Centrale per il Restauro e alla concessione di un fee per il prestito da parte del MET”.

“La stretta collaborazione con la Soprintendenza e il Comune”, aggiunge il direttore dell’istituto Centrale per il Restauro Luigi Oliva, “ci ha consentito di avviare questa nuova campagna di restauri e di sperimentare ulteriori approcci tecnologici e virtuali all’integrazione delle lacune per dare nuova luce a questo straordinario capolavoro”.

“La condivisione delle finalità di tutela e di valorizzazione dello Stendardo di Raffaello – afferma infine la dott.ssa Francesca Valentini, Soprintendente ad interim presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria – declinate nell’accrescimento delle conoscenze sull’opera mediante il restauro progettato dall’Istituto Centrale per il Restauro e nella valorizzazione internazionale del territorio che la custodisce tramite l’evento espositivo previsto al Met di New York, ci ha convinto nel sostenere pienamente il progetto”.

Città di Castello, Pinacoteca comunale

Stendardo processionale della S.S. Trinità di Raffaello

Raffaello (Urbino, 1483 – Roma, 1520)
Gonfalone della Santissima Trinità a due facce
Trinità tra i santi Sebastiano e Rocco
Creazione di Eva e due angeli
tra la fine del XV° secolo e l’inizio del XVI°
olio su tela

Comune di Città di Castello

Istituto Centrale per il Restauro

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria

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Nicholas Bocci è un nuovo giocatore della Vivi Altotevere Sansepolcro

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Il Vivi Altotevere Sansepolcro è lieto di annunciare l’ingaggio dell’attaccante Nicholas Bocci, che entra ufficialmente a far parte della rosa bianconera per la stagione 2025-26.

Classe 2003, Bocci arriva dalla Sangiovannese, formazione con cui ha disputato l’ultimo campionato di Serie D. Un profilo giovane ma già con esperienze significative in quarta serie, pronto a dare il proprio contributo al reparto offensivo a disposizione di mister Ciampelli.

Dopo la trafila giovanile alla Vis Pesaro, Nicholas ha vestito le maglie di Cannara ed Ellera prima di approdare al club valdarnese, dove ha mostrato ottime potenzialità e ampi margini di crescita.

A Nicholas va il più caloroso benvenuto da parte di tutta la società, con l’augurio di vivere una stagione ricca di soddisfazioni con la maglia bianconera.

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Umbertide, su Mola Casanova il PD incalza l’Amministrazione: “Togliere l’impianto da degrado e incuria”

“Ho visto assessori, Sindaco e tutto l’entourage spendersi animatamente per il varo della passerella ciclo pedonale (costo= 1,4 mln) sul Tevere nei pressi di Mola Casanova”. Inizia così la nota stampa del consigliere PD Filippo Corbucci, che poi continua: “Chissà se hanno fatto un salto proprio a Mola Casanova, visto che stanno certificando l’abbandono totale della struttura. Non riescono a valorizzare e mantenere in ordine la maggior parte del patrimonio che abbiamo, ma la voglia di tagliare un nastro è troppo forte e quindi continuiamo a spendere soldi anche dove non servono o dove non ci sono priorità evidenti.

Un consiglio non richiesto: che si dia in gestione Mola Casanova, togliendolo dal degrado e dall’incuria, al più presto. Visto che nell’area verranno spesi altri 300mila euro (soldi del Comune) e altri 700mila euro di soldi PNRR, arrivando quindi a 2,4 milioni di euro investiti, si cerchi di dare un senso più ampio all’intervento, contestualizzandolo e restituendo alla città un progetto serio e non tanto per fare.”

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Trestina: sabato 19 luglio la 3° edizione della “Cena sul vecchio ponte del Tevere”

Sabato 19 luglio si rinnova la tradizione,con la 3° edizione della “cena sul vecchio ponte del Tevere” a Trestina. Organizzata dall’associazione Amici in vespa Trestina, la Proloco Trestina e il Comitato per la Pace Trestina.Una cena per la cittadinanza al fresco del Tevere con la partecipazione di 150 commensali.

Storia del vecchio ponte sul Tevere

Il vecchio ponte sul Tevere ha una storia legata alla sua funzione di attraversamento del fiume.

Originariamente in legno, nel corso dei secoli ha subito diverse ricostruzioni e modifiche.

Nel 1859 Papa Pio IX stanziò i fondi per la ricostruzione, ma i cambiamenti politici portarono il consiglio comunale a optare per un nuovo ponte in muratura.

Durante la 2° guerra mondiale il ponte fu minato e distrutto dai tedeschi.

Successivamente fu realizzato un ponte in ferro prima della definitiva ricostruzione in muratura nel 1952.

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“Frammenti di SpazioTempo”: prosegue la mostra di Laura Serafini nella Sala degli Ammassi a Citerna

AREZZO – Prosegue fino al 27 luglio 2025 “Frammenti di SpazioTempo”, personale di pittura di Laura Serafini a cura di Marco Botti allestita nella Sala degli Ammassi, in Corso Garibaldi 26/30 a Citerna (PG).

Tanti turisti hanno visitato la mostra nelle prima due settimane di apertura, cogliendo l’occasione per visitare anche il ricco patrimonio storico artistico citernese, a partire dalla magnifica “Madonna con il Bambino” di Donatello custodita nella chiesa di San Francesco, a due passi dalla sala espositiva.

“Frammenti di SpazioTempo” è la prima iniziativa di “Echi di donne”, rassegna estiva del Comune di Citerna per celebrare il talento, la forza, la creatività e l’empowerment femminile in diverse espressioni artistiche e culturali. La mostra, visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 15 alle 18, è patrocinata da Comune di CiternaPro Loco di Citerna e Piccolomuseo di Fighille.

LA MOSTRA

Citerna ospita “Frammenti di SpazioTempo”, la nuova mostra di Laura Serafini, pittrice aretina tra le più apprezzate del panorama toscano contemporaneo. Un gradito ritorno nel territorio comunale di Citerna, dopo il “San Michele d’oro” ricevuto nel 2024 come artista dell’anno durante il 41° concorso nazionale di pittura “Fighille Arte”.

Per l’occasione l’autrice dialoga con la suggestiva Sala degli Ammassi attraverso lavori di varie dimensioni.

Negli ultimi anni l’indagine della pittrice ha portato i suoi tracciati terrestri a evolversi in mappe celesti. Le opere sono proposte al pubblico come fermi immagine di un lungo percorso nel tempo e nello spazio, alla ricerca della consapevolezza di sé in tutte le dimensioni possibili, quindi fisiche, psicologiche e spirituali.

Accanto a tele, tavole e carte dipinte con tecnica mista, l’artista presenta alcune installazioni con le quali il visitatore può interagire e connettersi all’intensa poetica.

Laura Serafini è nata a Subbiano (AR) nel 1965. Inizia la carriera artistica da autodidatta e approfondisce la conoscenza delle tecniche frequentando corsi di pittura, scultura, disegno dal vivo e nudo dal vero.

Il cuore della sua ricerca artistica ruota attorno alla costruzione dell’identità, un viaggio intimo, distintivo e sorprendente alla scoperta di se stessa e dell’universo femminile. Lo stile figurativo è in costante evoluzione, caratterizzato dall’uso peculiare della carta, simbolo di racconto, tempo e leggerezza, che diventa la tela su cui la pittrice disegna la complessa trama di fili che connettono corpo e anima.

Carte tecniche, cartamodelli e mappe accolgono un dna tracciato sulla pelle e reso visibile con linee, numeri, parole e punti. Queste rappresentazioni visive diventano chiavi per decodificare un’identità umana profonda, complessa e sfaccettata, in cui la donna è spesso la protagonista privilegiata della ricerca. 

Nelle opere i corpi e i volti in cerca del sublime sorgono lievi dal tracciato tecnico, liberi di interagire con il supporto senza mai dominarlo: china, carboncino, acquerelli e media trasparenti permettono ai livelli di sovrapporsi e confondersi in un gioco affascinante di segni e immagini. Un continuo dialogo tra la predeterminazione di ciò che siamo e il libero arbitrio di diventare ciò che vogliamo, mentre la nostra vita fluisce. Attraverso un disegno puro, monocromatico, fatto di dettagli, ombre e spazi vuoti, la rielaborazione delle carte tecniche in senso antropologico le tramuta in rappresentazioni identitarie grazie a un linguaggio inconfondibile.

www.lauras.it

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16° anniversario della scomparsa del Colonnello Gildoni: cerimonia a Città di Castello

Nella mattinata di ieri, a Città di Castello (PG), si è svolta la commemorazione del 16° anniversario della scomparsa del Colonnello dei Carabinieri Valerio GILDONI, che, a Bosco di Nanto (VI), perse tragicamente la vita nell’adempimento del proprio dovere. 

L’Ufficiale, originario di Città di Castello, ove era nato il 2 gennaio 1969 e dove vivono ancora i familiari, all’epoca Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Vicenza, era intervenuto presso l’abitazione di un anziano del luogo che, dopo aver esploso un colpo di fucile all’indirizzo di una pattuglia di Carabinieri, si era barricato al suo interno. Consapevole del rischio a cui si esponeva, il Col. Valerio Gildoni aveva tentato di convincere l’uomo ad arrendersi, venendo però ferito a morte da un colpo di fucile.  

Per il suo atto eroico, gli fu conferita la “Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria”, con la seguente motivazione:

“Con ferma determinazione ed esemplare iniziativa, unitamente ad altri militari, avviava una delicata opera di persuasione nei confronti di un uomo che, in stato di alterazione psichica, si era barricato all’interno della propria abitazione esplodendo un colpo d’arma da fuoco all’indirizzo di una pattuglia di Carabinieri precedentemente intervenuta. Resosi conto della situazione di estremo pericolo anche per l’incolumità degli altri presenti, con insigne coraggio e consapevole del grave e manifesto rischio, senza far uso dell’arma in dotazione, non esitava ad avvicinarsi allo squilibrato per stabilire un contatto diretto e convincerlo a desistere, venendo proditoriamente attinto da un colpo di fucile che ne causava la morte. Fulgido esempio di elette virtù militari ed altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio. Bosco di Nanto (VI) 17 luglio 2009.”

La cerimonia, a cui hanno partecipato la mamma Paola ed il fratello Don Alberto, parroco, si è svolta alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri “Umbria”, Gen. B. Luca Corbellotti, del Comandante Provinciale di Perugia, Col. Sergio Molinari e il Comandante interinale della locale Compagnia, Luogotenente Fabrizio Capalti, delle Autorità locali civili, militari e religiose e del Vicesindaco del Comune, Ing. Giuseppe Bernicchi. 

L’evento ha vissuto un momento significativo presso il cimitero monumentale con la deposizione di una composizione floreale sulla tomba dell’Ufficiale, col conseguente raccoglimento e preghiera officiato dal Cappellano Militare, Padre Davide Moscogiuri, insieme a Don Alberto Gildoni.

L’Arma dei Carabinieri ha reso omaggio alla memoria del suo giovane Eroe con la partecipazione di una rappresentanza di militari nei vari gradi della Compagnia di Città di Castello e delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Il Vicesindaco Giuseppe Bernicchi, che ha portato il saluto del sindaco Luca Secondi e della Giunta, ha rinnovato alla famiglia del Colonnello Valerio Gildoni i sentimenti di affetto e vicinanza nel ricordo di un eroe, Servitore dello Stato, figlio della comunità tifernate che lo avrà sempre nel cuore come tutta l’Arma dei Carabinieri a cui esprime gratitudine immensa.Nella stessa giornata, a Sansepolcro (AR), avrà luogo analoga iniziativa commemorativa attraverso l’intitolazione al Col. Gildoni di una via nel centro abitato, adiacente la locale caserma sede della Compagnia Carabinieri, a cui parteciperanno i familiari e vi prenderanno parte le Autorità locali e i rappresentanti della Benemerita del Comando Legione “Toscana”, nonché la prestigiosa Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze.

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Sabato 19 luglio, la chiusura della 23esima edizione del Kilowatt Festival

Ultima giornata di Kilowatt Festival 2025, sabato 19 luglio, a Sansepolcro, ancora qualche posto disponibile per vedere gli spettacoli in cartellone e il rinnovato invito dell’Associazione culturale CapoTrave/Kilowatt a partecipare.

“Un’edizione incredibile, con il massimo afflusso di pubblico di sempre – dichiarano Lucia Franchi e Luca Ricci, direttori della manifestazione – decine di spettacoli esauriti in cui abbiamo anche dovuto mandare via le persone che non avevano pre-acquistato i biglietti. Grazie alla città di Sansepolcro che ci supporta con convinzione e ai tanti artisti, operatori, giornalisti e critici presenti. Speriamo che sabato 19 sarà una grande giornata di chiusura.”

Danza, teatro, musica e riflessione sulla contemporaneità punteggiano il programma di questa giornata che si apre con l’incontro dal titolo, La cultura della sostenibilità (ore 10:00 ai Giardini di Piero), frutto di un percorso condiviso tra Fondazione CR Firenze, Fondazione Progetto Valtiberina, Associazione Floema, con i giovani volontari delle scuole superiori di Sansepolcro. La conferenza indaga le buone pratiche e le visioni di sostenibilità legate alla crescita delle attività culturali e dei territori in cui si inseriscono, anche con riferimento al mecenatismo culturale. Partecipano all’incontro: Elena Battaglini (Social Resonance), Giovanni Maria Petrini (On Impresa Sociale), Laura Greco (A Sud). 

Duel i lavori che attraversano la città, il primo dei quali è Baccanti (18.15, partenza dall’oratorio di Santa Maria delle Grazie) di archiviozeta – compagnia fondata da Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, vincitrice del Premio Ubu/Progetto Speciale 2024 –  spettacolo itinerante che rilegge il capolavoro di Euripide andando al cuore dell’antico edificio tragico per far emergere nuove vie, sia per quanto riguarda l’analisi del testo che la messa in scena. Alle 16.30 l’ultima replica di I cento suoni audio-walk (partenza dai Giardini di Piero), performance per 30 spettatori alla volta guidata dal musicista e ricercatore romagnolo Emiliano Battistini: una passeggiata sonora con le cuffie che coniuga paesaggio e letteratura.

Alle 20:15 al Teatro alla Misericordia, Anse spettacolo selezionato dai VisioYoung, un gruppo di 15 giovani tra i 18 e i 25 anni che hanno seguito un percorso di avvicinamento alla curatela artistica condotto da CapoTrave/Kilowatt. Anse è un monologo per più voci tra teatro, poesia e musica, che nasce dall’incontro tra la formazione artistica Mezzopalco e il collettivo di ricerca teatrale Usine Baug.

Tre gli appuntamenti con la danza internazionale: Reface (alle 17:00 all’Auditorium di Santa Chiara) del duo Les Idoles formato dalla coreografa franco-venezuelana Chandra Grangean e dalla danzatrice francese Lise Messina: un’indagine fisica sul concetto di trasformazione che gioca sul rapporto tra realtà e illusione; Megastructure (21:40, Chiostro di San Francesco), della coreografa francese Sarah Baltzinger e l’artista attivo tra Lussemburgo e Paesi Bassi, Isaiah Wilson – lavoro   selezionato tra i Top 20 di Aerowaves Dance Across Europe – un’accattivante performance i cui pezzi, come quelli di un puzzle, vengono costantemente smontati, cercati, testati e reinventati.

Chiude la ventitreesima edizione del festival l’anteprima di Le Tir Sacré (22.30, Chiostro di Santa Chiara) della coreografa francese Marine Colard, che porta in scena la relazione tra la performance atletica e la telecronaca sportiva con le sue sfumature esuberanti, a volte comiche, a volte drammatiche, capaci di far emergere tematiche sociali quali il razzismo, la misoginia, il nazionalismo. 

Per la musica, alle 19:00 ai Giardini di Piero, il live di Choro de Rua, duo formato da Barbara Piperno e Marco Ruviaro, che nasce nel 2012 dal profondo desiderio di diffondere e suonare lo Choro (musica strumentale brasiliana); alle 23:00, Mezzopalco live: spoken music showcase e il dj-set di musica commerciale a cura di Dj Tongue

Il programma completo è disponibile su www.kilowattfestival.it

Biglietti online su www.webtic.it

Ingresso singolo spettacolo:
Intero 10,00€
Under 35, Soci Unicoop Firenze, Craal Aboca, Soci BCCAS € 8,00
biglietto operatore € 5,00

concerti, IUAV, Il cortile reloaded, Omissis € 3,00

danza urbana, Dj set € 1,00

mostre, proiezioni, aperture laboratori – ingresso libero

“Tu non mi perderai mai (2005 | 2025)”, € 15,00
Under 35, Soci Unicoop Firenze, Craal Aboca, Soci BCCAS € 12,00

Abbonamento:
Take Five, ingresso a 5 spettacoli, € 38,00
Take Ten, ingresso a dieci spettacoli € 70,00

L’abbonamento non comprende l’ingresso a “Tu non mi perderai mai (2005 | 2025)”, ai concerti e ai dj-sets. 

Info biglietteria e operatori: info: michele.rossi@kilowattfestival.it

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Concluso il varo del ponte ciclopedonale sul Tevere a Umbertide: un passo avanti per la sostenibilità

Si è conclusa nella giornata odierna un’importante operazione per la mobilità sostenibile e la valorizzazione del territorio umbertidese: il ponte ciclopedonale sul Tevere, nei pressi della centrale idroelettrica di Mola Casanova, è stato posizionato nella sua collocazione definitiva.

Un’infrastruttura che rappresenta un ulteriore passo avanti verso una città sempre più vivibile, accessibile e sostenibile. Il ponte, interamente in acciaio e ispirato ai ponti ferroviari ottocenteschi presenti lungo il corso del Tevere, è stato finanziato con 1,4 milioni di euro nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

L’opera ha lo scopo di collegare le due sponde del fiume per offrire a cittadini, famiglie, sportivi e turisti una passeggiata suggestiva o un’attività fisica immersa nella natura lungo uno dei simboli del nostro paese, il fiume Tevere.

Il ponte andrà infatti a raccordare il percorso ciclopedonale già finanziato dal Comune di Umbertide con 300mila euro e in fase di realizzazione lungo la sponda sinistra del Tevere in direzione Perugia, con il tracciato che collegherà Mola Casanova all’Abbazia di Montecorona, per il quale sono stati stanziati 700mila euro sempre con fondi Pnrr e i cui lavori inizieranno a breve.

Dal punto di vista architettonico, la nuova passerella presenta una struttura a traliccio metallico con percorrenza interna, mentre la scelta del colore verde per gli elementi strutturali mira a un’armonica integrazione con il contesto naturale e richiama visivamente il vicino ponte ferroviario di via Gabriotti.

Il varo del ponte si è svolto attraverso un’operazione di precisione e coordinamento: dopo il montaggio della struttura metallica in cantiere, sono state impiegate due gru, disposte su entrambe le sponde del fiume. La prima ha sollevato il ponte orientandolo verso le pile, mentre la seconda, posizionata sul lato opposto, lo ha agganciato e, con l’ausilio della prima, lo ha posizionato sugli appoggi realizzati sulle due sponde.

Nei prossimi giorni proseguiranno i lavori di installazione della pavimentazione, delle balaustre e infine la realizzazione delle rampe di accesso, pensate per garantire l’attraversamento anche in caso di piena del fiume, grazie a idonee forature predisposte per lo scolo dell’acqua.

A sottolineare la messa in sede di quest’opera, arriva la dichiarazione congiunta del Sindaco Luca Carizia e dell’Assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Villarini: “Il ponte ciclopedonale fa parte di una serie di interventi che una volta completati consentiranno di muoversi in bicicletta o a piedi dalla foce del torrente Carpina fino all’Abbazia di Montecorona, attraverso un sistema di percorsi integrati che comprenderà anche la pista ciclabile lungo l’ex strada statale Tiberina. Chiunque vorrà potrà quindi percorrere, con bici, passeggini o a piedi, un itinerario lungo il Tevere per godere del paesaggio, fare sport o semplicemente trascorrere del tempo in famiglia.”

La realizzazione del ponte rappresenta un’opera innovativa e sostenibile, che unisce ingegneria, rispetto del paesaggio e visione urbanistica, e che segna un passo concreto verso una città più inclusiva e a misura di cittadino. Un progetto che offrirà nuove opportunità per vivere, scoprire e apprezzare il territorio umbertidese, nel segno della mobilità dolce e del turismo ambientale.

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Damiano Migneco vestirà la maglia del Trestina

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Un altro under di spessore si unisce alla rosa a disposizione di mister Calori. Terzino classe 2007, nella prima stagione tra i grandi ha indossato la maglia della Leonfortese nel girone B di Eccellenza siciliana.

:”Sono molto entusiasta e orgoglioso di entrare a far parte di questa squadra, i miei obiettivi personali sono quelli di ricambiare la fiducia riposta in me dalla società e dal mister e di lavorare nel miglior modo possibile insieme ai miei nuovi compagni di squadra per onorare questa maglia. Sono certo che questa nuova esperienza sarà positiva e mi impegnerò al massimo per questa nuova stagione”

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33° anniversario della strage di Via D’Amelio: messa in suffragio per Paolo Borsellino e la sua scorta

Sabato 19 Luglio 2025 ricorre il 33° anniversario della strage di Via D’Amelio a Palermo. In quel’occasione persero la vita il magistrato Dott. Paolo Borsellino e i 5 uomini della scorta, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina e Emanuela Loi.

L’Associazione Culturale “IL MOSAICO 2.0″ ha ritenuto che il miglior modo per ricordarlo fosse quello di una messa in suo suffragio, vista la sua grandissima fede.

Per questo, in accordo con la famiglia Borsellino, con Fiammetta, Lucia e Manfredi ricorderemo il Padre e i componenti della sua scorta nella celebrazione delle 18.30 presso la Cattedrale.

A officiare la celebrazione sarà Don Alberto Gildoni.

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Piosina: la magia della battitura del grano al chiaro di luna torna a vivere. Il calendario completo della manifestazione

La rievocazione storica della battitura del grano al chiaro di luna. Il film della secolare tradizione contadina è andato in scena a Piosina, alla periferia di Città di Castello, alla presenza di oltre 500 persone, che hanno sfidato il gran caldo per non perdersi l’appuntamento con una rassegna fra le più longeve e suggestiva in Italia che ha aperto la settimana di eventi della 42esima edizione della “Rievocazione storica della battitura del grano”.
 
Grande successo per la rievocazione storica della battitura del grano al chiaro di luna. Il film della secolare tradizione contadina è andato in scena a Piosina, alla periferia di Città di Castello, alla presenza di oltre 500 persone, che hanno sfidato il gran caldo enon perdersi l’appuntamento con una rassegna fra le più longeve e suggestiva in Italia che ha aperto la settimana di eventi della 42esima edizione della “Rievocazione storica della battitura del grano”. Un intero paese, oltre 200 fra organizzatori, tecnici e “figuranti” è stato protagonista di un copione ormai collaudato che in estate come una prima di un film richiama a Città di Castello, tanti appassionati delle storia della civiltà contadina, turisti compresi. Location “mozzafiato” dell’evento, la residenza storica “Il Biribino”, un’ampia area che per l’occasione si è trasformata nell’aia dove per tradizione quasi secolare, da quando esistono i lumi al carburo che illuminavano quasi a giorno, la raccolta e battitura del grano si svolgeva in notturna, recuperando l’antica usanza e confermandosi sempre più rievocazione a tutti gli effetti. Alla fine degli anni ‘80 la Pro Loco ha acquistato una trebbiatrice con la scala perfettamente funzionante (che risale agli inizi del secolo scorso) e ristrutturata in tutta la parte meccanica ed estetica tra l’anno 2020 ed inizio 2022, tanto che  tuttora viene usata assieme ad altre 3 macchine ristrutturate circa 10 anni fa da esposizione, oltre a circa 20 attrezzi agricoli utili negli anni passati per coltivare i terreni da semina. Questa macchina viene azionata da un vecchio motore “Landini” a testa calda messo a disposizione da collezionisti della zona. Anche l’abbigliamento degli addetti alla trebbiatura è curato con particolare attenzione. I meccanici storici Bruno Maestri e Giuseppe Castellari hanno messo a punto tutte le parti della storica macchina utilizzata per la rievocazione che aveva bisogno di mani esperte per “coccolarla” ed oliarla alla perfezione: tutte le cinghie sono state provate e messe nelle loro “pulegge”. Dopo il “ciack si gira” il film del “come eravamo” ha avuto inizio. Nell’aia, genitori e figli, parenti, vicini di casa e amici, tutti hanno svolto nel migliore dei modi il ruolo che gli è stato assegnato come il contadino, Renato Valenti, assieme al “figlio” Giulio Fegatelli. Durante la battitura poi sono sfilati sotto gli occhi attenti del pubblico gli immancabili personaggi che l’hanno resa famosa, con i costumi d’epoca: il “padrone” a controllare che il contadino non faccia il furbo nascondendo qualche sacco di grano (Maurizio Caldari e la moglie Lorella Cioci) assieme a loro nell’aia, il fattore, Lorenzo Guazzolini e la moglie Rossana Pazzaglia. Immancabile la presenza del prete interpretata come un attore famoso da, Fabrizio Luchetti e del frate “cercatore”, Sante Ermenini. La macchina è stata azionata da un trattore Landini a testa calda controllato dai macchinisti Orazio e Bruno Battistoni. Pronti ad intervenire i meccanici dalle mani esperte quelle di Mario Petrani e Davide Fegatelli. Passando ai ruoli più attivi e più faticosi, specie con queste temperature tropicali, al proprio posto sul “barcone”, Luca Cardinali e Cristian Araldi che hanno passato le “grigne” a Danilo Bei ed Alessandro Spapperi che poi le hanno trasportate nella macchina dove Carlo Rosi ai sacchi di grano ha assicurato che il raccolto fosse ben pulito dalla “pula” ed altri scarti. Sul pagliaio sono saliti, Roberto Araldi e Samuele Fiordelli coadiuvati a terra da Pierino Dante che lo ha costruito in maniera corretta evitando infiltrazioni di acqua. Infine allo scarto della “pula”, Gianluca Bacchetti, Luca Scarselli ed Alessandro Massi. Riflettori puntati anche sulle giovani ed affascinanti donne del paese che hanno portato refrigerio con acqua fresca e vino ed un buon torcolo ai “battitori”: Rebecca Ricci, Giada Tribbioli, Vanna Zati, Claudia Mori, Alessia Riccardini e Chiara Gallorini. Registi della serata, un vero e proprio “corto” cinematografico, il presidente della Pro Loco Piosina, Luigi Perugini e il presidente onorario Bruno Allegria (per quaranta anni alla guida del sodalizio, la cui fondazione risale al 1977) che per l’occasione ha scritto una bella poesia e tanti aneddoti. Presentatore ufficiale della rievocazione il professor, Tommaso Bigi, cultore e storico delle tradizioni popolari legate all’ambiente, alla cucina, alla storia e allo sport. “Ogni estate tornare a Piosina, riconnettersi al ritmo della vita contadina, alla ricchezza della terra, alla semplicità di una esistenza nella quale contano i valori umani ed è importante stare insieme, è qualcosa di spontaneo e naturale per chi vive nella nostra città. Ecco perché siamo grati agli inesauribili volontari guidati dal presidente della Pro Loco, Luigi Perugini e da Bruno Allegria, per essere più forti di tutto e riuscire ancora oggi, dopo 42 anni, a rinnovare la magia di una riunione popolare dove si incontra l’intera comunità tifernate, altotiberina ed Umbra”, hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi, il vice sindaco Giuseppe Bernicchi e gli assessori, Letizia Guerri e Benedetta Calagreti.  La42esima edizione della rievocazione storica della battitura del grano ha aperto il ricco programma della rassegna fino a domenica 20 luglio all’insegna delle irresistibili tagliatelle fatte in casa, con la farina di un mulino del ‘600, tirate a mano come una volta,  al sugo d’oca che poi sarà nelle varianti arrosto ed in umido.
 
 
 
CALENDARIO MANIFESTAZIONE
Giovedi 17 Luglio: ore 19:30, VIII “Fuggi Piosina”, ore 20, Apertura stand gastronomici, ore 21,30 Serata di ballo con l’orchestra, “Simona Quaranta”.
Venerdi 18 Luglio: ore 19,30, raduno in notturna Mtb by Team Bikeland, ore 20,  Apertura stand gastronomici, ore 21, Grande gara di briscola a gironi, ore 21,30, Serata di ballo e spettacolo con l’orchestra, “Gavanna Daniela”, ore 22:00 presso campo sportivo di Piosina, Dj set, Briachy Friday.
Sabato 19 Luglio: ore 16, gara ciclistica “Trofeo della Battitura”, ore 19, esibizione Scuola Centro Judo Ginnastica Tifernate, ore 20, Apertura stand gastronomici, ore 21,30, Serata di ballo con l’orchestra “Elena Cammarone”, ore 22, Area giovani “Dj Nos”.
Domenica 20 Luglio, ore 10 Messa Solenne celebrata da Don Giorgio Mariotti, ore 12,30 Apertura stand gastronomici con pranzo della battitura, ore 20, Apertura stand gastronomici, ore 21 Serata di ballo con l’orchestra “Denny Francioni”.
ingresso libero

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Digitalizzazione dei servizi demografici: più efficienza e meno burocrazia a Città di Castello

Dai documenti e certificati al “digitale”: servizi demografici sempre più hi-tech a portata di click con conseguente superamento dei registri che, dal 1861 ad oggi, sono stati redatti esclusivamente in modalità cartacea. Assessore Rodolfo Braccalenti : “la pubblica amministrazione sempre più vicina e a disposizione del cittadino”

Dai registri, documenti su carta e certificati al “digitale”: servizi demografici sempre più hi-tech a portata di click. L’innovativa piattaforma nazionale ANPR – anagrafe nazionale della popolazione residente, ha consentito a tutti i comuni di far parte di una enorme banca dati nazionale dove sono inseriti i dati di tutti i cittadini residenti in Italia, facilitando notevolmente il reperimento di dati ed informazioni tra i comuni ed anche per gli altri Enti che vi accedono (INPS, Agenzia delle Entrate, Consolati), superando i limiti temporali imposti dal carteggio tra comuni che è passato in poco tempo dalla via “postale” a quella “informatica”, superando persino lo scambio telematico di pec tra enti. Il servizio anagrafe, inoltre, è stato recentemente coinvolto dal processo di digitalizzazione di alcuni procedimenti con l’obiettivo di ridurre al minimo gli accessi fisici allo sportello soprattutto per la fascia di popolazione mediamente informatizzata, pur salvaguardando, tuttavia, l’assistenza in presenza per le fasce più deboli che non possono usufruire dei contatti “digitali” con gli uffici. È recente, infatti, l’attivazione di uno sportello sperimentale, telematico e polifunzionale per la gestione completamente digitalizzata ed online di alcuni procedimenti del Servizio Anagrafe (il cittadino si collega telematicamente con un operatore ed espleta pratiche e scambio documentale on line). Si alleggerisce così il ruolo dell’utente, sia in termini temporali che logistici (chiunque si può video collegare, previo appuntamento, con un addetto del Servizio Anagrafe da un qualsiasi dispositivo e da qualsiasi luogo) nonché economici (il cittadino non dovrà presentarsi fisicamente allo sportello). Analogo processo di digitalizzazione è quello che sta coinvolgendo proprio in questi giorni anche il servizio dello Stato Civile che a breve subentrerà, come recentemente già accaduto per l’anagrafe, nella piattaforma nazionale ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente). “L’integrazione dei servizi dello stato civile digitale su ANPR ha un rilievo centrale e strategico nel processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione – hanno sottolineato il dirigente, Emanuele Mattei e la responsabile di servizio, Daniela Salacchi – e costituisce un significativo strumento di semplificazione per i Comuni e per i cittadini; prevede, infatti, la redazione digitale degli dello stato civile (nascita, matrimonio, unione civile, cittadinanza e morte) con conseguente superamento dei registri che, dal 1861 ad oggi, sono stati redatti esclusivamente in modalità cartacea. Il subentro di tutti i comuni in ANPR, consentirà a tutti gli ufficiali dello Stato civile di disporre di un sistema informatizzato, unico e centrale gestito dal Ministero dell’Interno, che renderà gli atti digitali prodotti in un comune disponibili su tutto il territorio nazionale; pertanto, il cittadino non dovrà più necessariamente recarsi al Comune che li ha generati per richiedere il rilascio di certificati o estratti e consentendo un più rapido aggiornamento (rispetto ai tempi attualmente necessari) dei dati anagrafici, a seguito della formazione di atti dello stato civile. Il servizio dello stato civile è stato recentemente interessato anche da un altro ambizioso progetto: la salvaguardia del prezioso ed insostituibile patrimonio storico rappresentato dagli archivi dei registri di stato civile cartacei. Da dicembre 2024, infatti, è stata avviata la digitalizzazione dei vecchi registri cartacei appunto, prevedendone la scansione ed indicizzazione. Il progetto ha una duplice finalità: da una parte quello di fornire risposte celeri alle numerosissime richieste di ricerca di atti, in particolare nei registri di nascita e matrimonio dal 1861, consentendo una più facile ed immediata consultazione ed estrapolazione degli atti e fornendo un servizio più snello ed efficiente al cittadino; dall’altra “mette al sicuro” un patrimonio unico al mondo sottraendolo agli attacchi del tempo e delle condizioni ambientali (i primi registri dello stato civile risalgono al 1861)”. Analogamente agli altri servizi, anche quello elettorale è stato ormai da tempo interessato dal processo di digitalizzazione delle liste elettorali, gestite e conservate legalmente senza più ricorrere alla stampa cartacea, consentendo un notevole risparmio in termini temporali ed economici. Il recente subentro, inoltre, delle liste elettorali in ANPR, rappresenta una novità assoluta per il servizio elettorale: la piattaforma anagrafica di ANPR, infatti, è stata implementata con alcune informazioni di natura elettorale che sono destinate ad ampliarsi nella complessa attività di gestione del diritto di voto. Anche il servizio statistica e censimento, infine, ha dovuto rivedere la tradizionale raccolta dati cartacea da parte dell’Istat in occasione del censimento permanente: il modello cartaceo, infatti, non esiste più ed i cittadini possono, autonomamente o ricorrendo all’ausilio dei rilevatori o degli operatori dei servizi demografici, compilare il proprio modello di censimento esclusivamente on line. In ultimo, anche la produzione di dati statistici demografici è stata “digitalizzata”: il servizio statistica infatti, pubblica annualmente dati sulla popolazione residente sul sito istituzionale, accessibili da chiunque vi abbia interesse ed evitando la produzione di stampe cartacee. Procedendo i processi di digitalizzazione dei servizi erogati dal nostro comune, la finalità è sempre quella di migliorare i servizi al cittadino attraverso l’efficientamento della pubblica amministrazione – ha dichiarato l’assessore Rodolfo Braccalenti, con delega alla “digitalizzazione” – ampliando i servizi online rivolti all’utente, oltre all’accelerazione dei processi digitali interni agli uffici come nel caso specifico dei servizi demografici, garantiti dalla costante crescita professionale del personale addetto. La digitalizzazione dei servizi demografici, infatti, consente di snellire i processi burocratici, mitigare errori e ritardi di comunicazione anche tra comuni, garantendo la circolarità immediata delle informazioni a beneficio diretto degli operatori al settore demografico e dei cittadini.”

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Il futuro di Città di Castello secondo i giovani: sabato 19 luglio la presentazione dei progetti e la premiazione

Si terrà sabato 19 luglio alle ore 10.00, presso la Sala del Consiglio comunale, la presentazione dei progetti e la cerimonia di premiazione del concorso di idee “Città di Castello: il mio futuro è qui!”, promosso dall’Inner Wheel Club di Città di Castello, con il patrocinio del Comune di Città di Castello.
Il concorso, rivolto ai giovani tra i 18 e i 29 anni nati, residenti o impegnati nello studio o nel lavoro nella nostra città, ha raccolto idee, visioni e proposte sul futuro di Città di Castello, offrendo uno spazio di espressione alle nuove generazioni.

Durante l’incontro verranno esposti tutti i progetti pervenuti, offrendo uno spunto di riflessione su aspettative, sogni e prospettive dei giovani rispetto alla città. Un’occasione preziosa per conoscere da vicino il loro punto di vista e il loro desiderio di contribuire attivamente al futuro della comunità.

Al termine della presentazione si svolgerà la premiazione del progetto vincitore, selezionato da una commissione valutatrice. L’Inner Wheel Club ha messo a disposizione un premio di 1.000 euro, a sostegno dell’idea ritenuta più meritevole.

L’ evento conclude il filone delle iniziative realizzate dall’Inner Wheel Club di Città di Castello nell’anno sociale 2025-2025 a favore del mondo giovanile, con l’obiettivo di stimolare il dialogo tra generazioni e la crescita della comunità locale.

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A Time Out Filippo Polcri

Torna Time Out estate. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, Filippo Polcri della NVBS Sansepolcro

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Martina della Rosa è la regina della 12esima edizione de ‘Il Volto della Bellezza’

Martina della Rosa 17 anni di Narni e’ la “regina” della 12esima edizione del concorso “Il volto della bellezza” manifestazione ideata da Claudia Chiarioni inserita nel cartellone di “Estate in città”. La bellissima Miss ha indossato ieri sera la “corona” di fronte ad un pubblico numeroso in piazza Gabriotti. Sul podio ai posti d’onore, Stella Tonialini, 21 originaria di Siena e Camilla Focaccini 17 anni di Solfagnano Parlesca che si sono classificate al secondo e terzo posto.


Come ogni anno, l’evento ha saputo regalare emozioni forti e momenti indimenticabili, attirando un pubblico tale da riempire ogni angolo della piazza.
Il momento più atteso è stato senza dubbio quando la carismatica ed elegante presentatrice Silvia Epi ha dato l’annuncio della vincitrice.
Tra l’entusiasmo e gli applausi del pubblico, a trionfare è stata dunque Martina della Rosa che con gli occhi lucidi e un sorriso coinvolgente ha accolto il verdetto finale della giuria, lasciando il pubblico senza fiato.
Un’emozione palpabile, che ha contagiato anche l’organizzatrice dell’evento, Claudia Chiarioni, la quale, osservando la gioia della vincitrice, ha confessato di aver rivissuto le sue prime esperienze in passerella, un ricordo dolce e nostalgico che ha reso la serata ancora più speciale. Nel corso della serata, l’organizzatrice ha voluto esprimere un sentito ringraziamento al Comune, al sindaco Luca Secondi e all’assessore al Commercio e Turismo Letizia Guerri, che ha sostenuto l’evento con entusiasmo.
Un ringraziamento speciale è andato anche alle famiglie delle partecipanti e degli artisti che si sono esibiti, contribuendo a creare un’atmosfera magica e coinvolgente per tutta la comunità tifernate.
Infine, non sono mancati un saluto e un ringraziamento in diretta di Claudia Chiarioni al figlio Michelangelo che ha seguito la serata e sostenuto il successo del concorso.
Il concorso “Il Volto della Bellezza” si è concluso così, lasciando un segno indelebile nei cuori di tutti i presenti. Un evento che, anno dopo anno, continua a celebrare la bellezza e il talento, confermandosi come un vero e proprio appuntamento fisso del nostro territorio.
Non resta che aspettare con trepidazione la prossima 13esima edizione, certi che sarà altrettanto emozionante e sorprendente.

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Una nuova prospettiva sull’Alzheimer: presentazione del libro ‘Dietro il sipario’ alla Camera dei Deputati

Questa mattina giovedi 17 luglio alle ore 11.30 presso la Camera dei Deputati alla presenza della Vicepresidente On. Anna Ascani si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della nostra novità editoriale DIETRO IL SIPARIO DELL’ALZHEIMER a cura di Francesca Ragni.
Il saggio, che si apre con la prefazione della prof.ssa Luisa Bartorelli e si chiude con la postfazione di Mons. Vincenzo Paglia, dà voce a terapeuti, medici, fisici, artisti, e contribuisce a comporre un quadro complesso ma profondamente umano in grado di accompagnare la persona lungo l’arco della vita, fino ai confini più incerti.

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Sabato 19 luglio al Castello di Sorci: Loredana Lipperini presenta il suo nuovo libro ‘Nel segno del Comando’

Sabato 19 luglio alle ore 21.30 nelle suggestive sale del Castello di Sorci ad Anghiari presentazione del libro “Nel segno del Comando” con la scrittrice Loredana Lipperini coordinata da Luca Colocucci. È proprio al Castello che l’autrice, voce anche di Radio3 con la rubrica Lipperatura di Fahrenheit, per il quarto anno consecutivo tiene i corsi per il seminario della Scuola Holden ( fondata da Alessandro Baricco) . “È un vanto ospitare un corso di scrittura di importanza nazionale i cui iscritti vengono da ogni parte del paese ed è una meraviglia constatare la perfetta sintonia tra questi luoghi e l’ispirazione letteraria”, si legge nella nota di presentazione.

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