Arriva a conclusione la rassegna teatrale METAMORFOSI al Teatro Comunale Giovanni Papini, organizzata da Laboratori Permanenti in collaborazione con il Comune di Pieve Santo Stefano.
L’ultimo appuntamento della rassegna sarà nei giorni 15 e 16 marzo 2025IL CORPO LA VOCE IL RACCONTO – 2° step – laboratorio teatrale gratuito condotto da Caterina Casini, secondo appuntamento formativo sul teatro, dedicato ai cittadini di Pieve Santo Stefano e territori limitrofi, per un approfondimento su cosa sia l’espressione teatrale, per creare un pubblico attivo e attento alle proposte culturali che vengono presentate durante l’anno.
Attraverso la pratica dell’arte, sperimentando la propria creatività, i partecipanti imparano a mettersi in gioco e fanno esperienza diretta di cosa sia il lavoro di una messa in scena.
Un avvicinamento al Teatro coinvolgente e divertente, in cui si lavorerà su canovaccio per provare a montare la scena comica finale del Gianni Schicchi di Puccini. Alla fine del percorso un incontro dimostrativo col pubblico.
Il lavoro sarà così strutturato: sabato 15 marzo dalle ore 15.00 alle 19.00, domenica 16 marzo dalle ore 15.00 alle ore 18.30 e alle ore 19.00 avrà luogo la restituzione del lavoro al pubblico.
Questo appuntamento rientra nel progetto vincitore del bando Festa della Toscana 2024 dal titolo “Conoscenza e consapevolezza della tradizione – ponte verso l’innovazione” promosso da Laboratori Permanenti e Coro Valtiberino.
Durata set: 29’, 31’ e 33’, per un totale di un’ora e 33’.
SAN GIUSTINO – Il 3-0 alla Diavoli Rosa Brugherio fra le mura amiche del palasport di San Giustino certifica in maniera definitiva il quinto posto finale solitario della ErmGroup Atotevere nel girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca e suggella il passo da vertice che i biancazzurri hanno tenuto nella fase di ritorno. La partita conclusiva della stagione regolare è stata però tutt’altro che una formalità: i segnali di crescita evidenziati negli ultimi tempi dagli interessanti giovani della società lombarda (che ora si giocheranno la salvezza ai play-out) hanno trovato puntuale conferma sul taraflex, dove soltanto l’inesperienza è costata il ko nel primo e nel terzo set, che la formazione di coach Durand ha avuto il merito di tenere in bazzica fino all’ultimo, evidenziando la qualità di Frage Rubin (17 punti), del 17enne opposto Argano (15) e dei due centrali, con Viganò più potente in battuta a Aretz bravo a muro. Onore pieno delle armi a Brugherio, avanti nella terza frazione fino in pratica alle battute finali. Dall’altra parte, il tecnico Bartolini ha fatto ruotare i singoli, concedendo spazio a chi ne ha avuto finora di meno e regalando la soddisfazione dell’esordio in A3 al giovane centrale Francesco Elìa Masala, classe 2005. Medie generali non elevate né in attacco né in ricezione, anche se tutto sommato la partita è risultata gradevole e a tratti incerta.
Danilo Durand schiera i suoi “Diavoli” con la diagonale Prada-Argano, al centro Viganò e Aretz, a lato Romano e Frage Rubin e libero capitan Consonni. Marco Bartolini ripropone il 6+1 di Valenza contro l’Acqui Terme con il ritorno di Pochini, che era stato sostituito da Maiocchi: Biffi palleggiatore, Marzolla opposto, Quarta e Galiano al centro, Cappelletti e Carpita schiacciatori alla mano e Pochini sempre alternato con Cioffi nelle mansioni di libero. Un ace a freddo di Viganò fa capire che Brugherio è più tonico in apertura, anche se ben presto Marzolla risistema la situazione e Cappelletti opera il sorpasso (5-4) in pipe; uno slash dell’ex Carpita riporta avanti i padroni di casa, poi gli attacchi di Argano finiscono l’uno contro la rete e l’altro sulla risposta del muro. Il diagonale stretto fuori bersaglio di Frage Rubin e l’ace di Carpita, che cerca la precisione a fil di nastro, sono lo strattone dato dalla ErmGroup (13-8), che rintuzza il tentativo di recupero avversario con un contrattacco di Marzolla e con un morbido tocco di Carpita che riallungano le distanze sul 19-13, per quanto i Diavoli Rosa non ci stiano assolutamente. Ferenciac entra per Romano e il muro subito da Cappelletti (21-19) riporta sotto i lombardi, che non si arrendono nemmeno dopo il muro ai danni di Argano e tengono il -1, vanificando ogni sforzo con la battuta sbagliata di Frage Rubin alla quale fa seguito la bordata dai nove metri di Cappelletti, che diventa ace per il 25-22 finale.
Formazioni confermate su entrambi i fronti ed ErmGroup padrona della situazione fin dall’inizio, con il muro su Frage Rubin e l’imprecisione in attacco di Argano, più il muro di Quarta su di lui, che mandano i locali sul 5-1. Muri vincenti da una parte e dall’altra fino al primo tempo out di Viganò, che allarga a +5 (10-5) il divario in favore dei sangiustinesi, i quali – trascinati da un Cappelletti efficace a muro e in contrattacco – marciano spediti fino al 15-9 sull’invasione rilevata a Frage Rubin, che si riscatta con un ace. Nel frattempo, l’Altotevere ha già cominciato gli avvicendamenti con gli ingressi di Battaglia, che blocca a muro Romano (19-12) e di Cipriani, che piazza il punto del 22-16. Riscossa solo parziale dei Diavoli Rosa con Argano in cattedra, salvo l’errore in battuta del 24-19 per i biancazzurri, che vanno sul 2-0 con il punto del 25-21 originato dal servizio lungo di Frage Rubin. Poco prima dell’epilogo, il debutto di Masala, al quale Troiani aveva servito il pallone per chiudere, non concretizzato dal giovane della ErmGroup.
Diversi cambi in formazione: il centrale Zara per Aretz e Ferenciac in posto 4 per Romano fra i Diavoli Rosa, Stoppelli al centro e Battaglia (già in campo dal set precedente) per Marzolla fra i padroni di casa. Frage Rubin firma a muro su Battaglia il 2-0, ma due difese miracolose con pipe di Carpita fanno 2-2. Ferenciac è autore del nuovo break per Brugherio (6-4) e un contrattacco a segno di Frage Rubin consegna il +3 (9-6) per gli ospiti, che raggiungono il massimo vantaggio sul 13-9 grazie all’ace di Viganò. Cappelletti riduce le distanze (11-13) al servizio, Battaglia riavvicina i suoi sul 14-15, però si becca il muro che riporta a +3 (17-14) gli avversari. La Ermgroup capisce che occorre stringere i tempi e allora provvede Cappelletti con lo slash e la schiacciata che coronano l’aggancio sul 17 pari. Cappelletti colpisce ancora: scardina il muro a tre per il sorpasso sul 19-18 e decisivo diventa l’ace millimetrico del 21-19 sentenziato dal video check sul servizio di Battaglia. Sembra fatta sul muro ai danni di Argano (22-19), non fosse per l’attacco di Zara che rimette in discussione l’esito della frazione sul 22-21. La ErmGroup alza così il muro: sale a 23, sigla il punto numero 24 con Battaglia e ancora il monster appone il sigillo del 25-23 sull’attacco di Argano.
Quarti dei play-off contro la Gabbiano Mantova
Quinto posto a quota 30 punti, 11 nella fase di andata e ben 19 in quella di ritorno, con 22 nelle ultime 10 gare: in questi numeri, la risalita della ErmGroup Altotevere, che domenica 16 marzo giocherà gara 1 dei quarti di finale dei play-off contro la Gabbiano Farmamed Mantova (quarta classificata) al palasport “Marco Sguaitzer” della città virgiliana. Si attende dalla Lega l’ufficializzazione relativa all’orario di inizio della partita.
Martedì 11 marzo , a partire dalle ore 10, presso la palestra del “Franchetti Salviani” di Città di Castello, si terrà la prima giornata del campionato regionale di Calcio a 5 Umbro Organizzatrice la ASD Beata Margherita cittadina, con la sua squadra di giovani promesse Sarà presente la “Pantera” di Umbertide, mentre è in forse la partecipazione del KT di Gubbio In questo periodo di rinnovi delle cariche Federali, non è previsto l’ampliamento ad altre regioni dell’attività sportiva, che negli anni ha visto un calo di livello tecnico e di partecipazione . “Speriamo che, con le energie dei rinnovi delle cariche federali, si riesca a dare impulso e spinta a queste attività così importanti ed utili per una vera inclusione ed integrazione. I ragazzi con disabilità hanno diritto di poter svolgere le attività con soddisfazione e riconoscimento, come lo sport per tutti sa dare”, ha dichiarato la referente tecnica professoressa Daniela Bambini.
Riccardo Augusto Marchetti, deputato della Lega Nord, annunci gli stati generali del centro, che si terranno a Città di Castello nei prossimi mesi. Dalla necessità di creare una nuova classe dirigente giovane a Città di Castello, al coinvolgimento delle figure apicali dei partiti cittadini e delle forze civiche, che avranno il compito di guidare, questo percorso, in vista delle comunali che si terranno nel 2027
Onorevole Marchetti, perché gli stati generali del centro destra?
“Gli stati generali rappresentano un momento cruciale per il nostro schieramento. Sarà l’occasione per definire le regole di ingaggio tra i vari partiti e le forze civiche che si riconoscono in un progetto liberale, riformista e civico. È fondamentale costruire un’alleanza forte e coesa, perché solo uniti possiamo affrontare le sfide future”.
Qual è la situazione attuale di Città di Castello e quali cambiamenti sono necessari?
“Città di Castello ha una necessità urgente di cambiamento. Siamo rimasti privati di una rappresentanza significativa, in Regione, dopo le recenti elezioni regionali, ad eccezione di Michelini del PD. Questo dato è preoccupante, soprattutto considerando che la Giunta guidata da Proietti sembra volersi concentrare su territori con una maggiore rappresentanza. Da Città di Castello dobbiamo ripartire per riconquistare l’Umbria nei prossimi cinque anni”.
Può entrare più nel merito delle sue considerazioni sulla Giunta Secondi?
“La Giunta Secondi sta pagando le conseguenze delle sue debolezze e contraddizioni interne. Stiamo assistendo a una gestione poco efficace, dalla So.ge.pu e Polisport all’evidente ritardo su alcuni lavori pubblici legati al PNRR. Inoltre, le promesse elettorali non mantenute stanno creando malcontento nella nostra comunità”.
Qual è il profilo della nuova classe dirigente che auspica per il futuro?
È necessario un mix di esperienza e gioventù. I giovani portano freschezza, entusiasmo e idee innovative, mentre i dirigenti con esperienza hanno già tracciato la storia dei loro partiti. Vogliamo un cantiere aperto e inclusivo, capace di elaborare un programma condiviso e di individuare un candidato unico per sfidare la sinistra e il campo largo”.
Quali saranno i temi centrali nei vostri incontri?
“Ci confronteremo su sanità, ambiente, economia, turismo, sviluppo, sociale e politiche giovanili. Ogni tema richiederà incontri periodici per valutare e costruire soluzioni concrete. La tenacia e la determinazione saranno essenziali per un’azione incisiva. Invitiamo tutti a unirci a noi in questo percorso. Il tempo è maturo per costruire insieme un futuro migliore. Solo con il supporto della comunità possiamo rilanciare Città di Castello e ripristinare dignità e speranza a questa meravigliosa città. Uniti si vince, e il nostro impegno sarà sempre mirato al bene della nostra gente”.
Tour in città fra arte, cultura e prelibatezze della gastronomia locale per Bebe Vio, la popolare schermitrice campionessa mondiale paralimpica e dirigente sportiva. Week end a Città di Castello alla scoperta della storia e arte cittadina con tappe obbligate e irresistibili per il palato in alcuni noti ristoranti del centro storico dove si è’ intrattenuta a cena e pranzo gustando le eccellenze della tavola Tifernate a base di profumato tartufo a partire dagli antipasti, i primi e secondi piatti. Immancabili poi gli scatti sorridente con i titolari e gli staff dei due ristoranti che hanno avuto l’onore della prestigiosa visita. Anche il sindaco Luca Secondi non ha mancato di salutarla e ringraziarla attraverso i social per aver scelto Città di Castello per un tour nel fine settimana:”benvenuta nella nostra città e grazie per le emozioni sportive, i successi ed esempio che ci dai.”, ha detto il sindaco Secondi.
Cordoglio in città per la scomparsa di ILO MARIOTTINI E’ scomparso ieri all’età di 84 anni, Ilo Mariottini, “maestro” del verde e dei fiori titolare di una storica azienda florivivaistica di Città di Castello che proprio nel 2025 ha tagliato il traguardo dei 60 anni di attività. Spoletino, a Città di Castello dagli anni ‘70, è’ stato un vero e proprio maestro nel settore del “verde” ad ogni livello dai giardini delle case private agli spazi pubblici sociali e sportivi.
Per oltre venti anni ha curato con grande professionalità il manto erboso dello stadio comunale “Corrado Bernicchi”, con orgoglio e dedizione convinto di mettere le mani sullo storico tappeto caro ai tifernati calcato dai campioni biancorossi del passato. Ha iniziato nel rione Rignaldello l’attività di vendita di piante e fiori e cura del verde per poi trasferirsi al “Gorgone” ed infine nella sede attuale a Riosecco con i figli Camillo e Valentina, il genero Gianluca Gentiletti, familiari e collaboratori di primissimo livello.
Titolare assieme alla moglie di un noto ristorante e pizzeria sempre nel quartiere Riosecco, Ilo Mariottini ha lasciato un tocco di classe e signorilità in ogni progetto di lavoro o iniziativa in favore della sua amata città. Il sindaco Luca Secondi appresa la notizia a nome della giunta ha formulato le più sentite condoglianze e cordoglio alla famiglia ricordando il suo ruolo svolto da sempre per rendere più bella la città e onorare al meglio ogni ricorrenza per le famiglie. “Ci mancheranno la sua gentilezza, il sorriso e la disponibilità verso gli altri. Valori che faremo nostri con orgoglio”. I funerali si svolgeranno domani alle ore 15 presso la parrocchia di Riosecco.
Al cordoglio di sindaco è giunta si e’ unito anche il presidente del consiglio comunale, Luciano Bacchetta che ha ricordato con profonda commozione la scomparsa di un “caro amico, innamorato della sua città, dei suoi colori e della sua storia”.
Nuove collaborazioni per la Scuola comunale di musica “G. Puccini”, che ha attivato un laboratorio sperimentale per chiarine e tamburini della Compagnia dei Balestrieri di Città di Castello, che comprende anche la prova delle coreografie per i balli rinascimentali. La prima lezione si è svolta qualche giorno fa. Il progetto attivato fino alla fine del 2025 prevede un laboratorio settimanale di lezione per gli strumenti di figuranti chiarina e tamburino da parte della Scuola comunale di musica Puccini e la disponibilità settimanale della sede per le prove delle coreografie dei balli rinascimentali, nell’ambito di una collaborazione che vedrà la partecipazione dell’Associazione Balestrieri di Città di Castello a titolo gratuito alle iniziative di carattere storico-rievocativo dell’Amministrazione comunale.
“L’anima rinascimentale della nostra città è un pezzo importante di ciò che siamo sia a livello storico che artistico: associazioni e società rionali sono molto presenti su questo tema con feste popolari e manifestazioni ad hoc, tra queste la Compagnia dei Balestieri ed i suoi volontari, un gruppo di appassionati su cui possiamo contare per mantenere la tradizione e un presidio nel settore delle rievocazioni storiche”, commenta l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, sottolineando che al momenti si tratta di una fase sperimentale.
Soddisfazione per la sinergia è estata espressa in occasione della prima seduta anche dal presidente della Compagnia dei Balestrieri, Francesco Izzo, che sintetizza l’attività decennale della Compagnia nel Palio delle Quattro Porte di Balestra Manesca, manifestazione di punta che da molti decenni, contribuiamo a far conoscere come una specificità storica del territorio, testimoniando la connotazione rinascimentale della nostra città. “Intorno al Palio – precisa Izzo – stiamo facendo crescere delle le attività, spaziando dalle esibizioni del gruppo musici a quelle del gruppo balli, dalle attività didattico dimostrative di tiro alla riscoperta di usi e costumi del nostro passato, si concretizzano anche con partecipazioni ad avvenimenti che animano solitamente il nostro centro storico. Proprio per questo impegno, abbiamo valutato una forma di integrazione più organica con l’Amministrazione che facesse crescere la qualità della cultura rievocativa locale e potesse essere di interesse anche per i giovani. Ringraziando sentitamente le istituzioni per questa fattiva collaborazione, ci auguriamo che la Compagnia, che cerca di essere sempre più presente nella vita cittadina, sia espressione di una tradizione storica troppo spesso accantonata dando un ulteriore motivo d’orgoglio di sentirsi tifernati ai nostri concittadini”.
Anche il direttore della Scuola comunale di musica G. Puccini, Nolito Bambini, valuta positivamente il progetto “che – aggiunge – rappresenta uno dei progetti sperimentali in cui sta lavorando la scuola, esplorando tutti i campi in cui la musica può essere un elemento di crescita per i giovani e uno spazio di coesione per la comunità”.
Il 2025 segna un traguardo straordinario per Marsilia Porrozzi, che oggi, 8 marzo, festeggia i suoi 100 anni. Nata a Umbertide nel 1925, Marsilia è testimone di un secolo ricco di eventi, sfide e cambiamenti, ma soprattutto di un grande amore per la famiglia e la vita. Cresciuta in una famiglia numerosa e molto unita, Marsilia ha avuto un’infanzia e una giovinezza segnate dalla guerra. Suo padre partecipò alla Prima Guerra Mondiale, mentre il marito fu coinvolto nella Seconda. Nonostante le difficoltà, la sua famiglia ha sempre saputo restare forte e coesa, e proprio questi valori sono stati il cuore della sua vita.
Nel 1945, a soli 20 anni, Marsilia si sposò il 3 febbraio con il suo amato, trasferendosi poi a Pietralunga, nella località Metato. Lì, insieme al marito, costruì una vita che li avrebbe arricchiti di tante soddisfazioni, prima fra tutte la nascita delle loro due figlie. Oggi, Marsilia è circondata dall’affetto dei suoi nipoti e pronipoti, e vive serenamente con la figlia, in una casa che rappresenta il cuore pulsante di una famiglia che le è sempre stata vicina.
Marsilia ha frequentato le scuole elementari Garibaldi di Umbertide, gettando le basi di una formazione che l’ha accompagnata per tutta la vita. Le difficoltà della gioventù non hanno mai scalfito il suo spirito di resilienza, e oggi, a 100 anni, continua a essere un esempio di forza e determinazione. Il suo compleanno rappresenta non solo una celebrazione di una vita straordinaria, ma anche un modo per rendere omaggio a un’epoca, quella della guerra e della ricostruzione, che ha forgiato intere generazioni. Marsilia è il simbolo di un legame indissolubile con il passato, che ci insegna il valore della famiglia, della speranza e del coraggio di guardare sempre avanti.
Oggi, circondata dai suoi affetti più cari, Marsilia continua a vivere con serenità e gratitudine, e il suo centesimo compleanno è l’occasione per ricordare l’importanza delle radici familiari e delle tradizioni che ci legano. Per questa occasione, l’assessore Francesco Cenciarini, in rappresentanza di tutta l’Amministrazione Comunale, ha consegnato alla signora Porrozzi una targa celebrativa per i suoi 100 anni, portandole l’augurio di tutta la comunità umbertidese.
Un momento di forte emozione per tutti i presenti, che hanno voluto festeggiare calorosamente e con grande affetto la nuova centenaria.
I Vigili del fuoco di Città di Castello sono intervenuti per catturare un pitone albino in località Pistrino, era in un giardino privato, il rettile affidato ai Carabinieri Forestali
Una sala consiliare gremita di pubblico e colorata dal giallo delle tradizionali mimose ha ospitato la Giornata Internazionale per i diritti delle donne con la seconda edizione di “Donne e Lavoro”, la rassegna organizzata dall’amministrazione comunale per solennizzare il riconoscimento al ruolo femminile nell’impresa. L’evento, curato in prima persona dall’assessorato e dalla commissione Pari Opportunità, è stato realizzato in collaborazione con Confcommercio e Confeserscenti, a conferma della sinergia tra istituzioni e associazioni di categoria per promuovere la parità di genere e valorizzare il talento femminile nel settore imprenditoriale.
Il premio è andato quest’anno ad Alessia Uccellini, “guida” dello storico e rinomato ristorante “Fiorentino”, apprezzata chef e autentica ambasciatrice delle tradizioni gastronomiche del Borgo sia sulle tv nazionali che in ogni angolo d’Italia. Ad impreziosire la giornata il contributo del professor Andrea Franceschetti che ha incantato la platea col suo applaudito intervento dal titolo “Chi dice donna dice Dan…te”, descrivendo e recitando in versi tre forti figure di donna presenti nella Divina Commedia del sommo poeta fiorentino: Francesca, Piccarda Donati e Pia dei Tolomei.
“Abbiate pietà di lei” è il titolo della performance estemporanea ideata dall’artista tifernate Moira Lena Tassi, nata a Losanna ma da tempo residente a Bologna. A dare corpo alla performance è stata Angelica Pettinari , giovane attrice tifernate emergente, che, attraverso le parole della poetessa iraniana Forugh Farrokhzad, ha interpretato il dolore universale delle donne, in una piazza Matteotti affollata e caotica, in un giorno tutt’altro che casuale: l’8 marzo , giornata dedicata ai diritti delle donne.
Una scelta tutt’altro che casuale, pensata per stimolare la riflessione collettiva. Così l’artista spiega la performance: “Ogni anno, quando si avvicina l’8 marzo, abbiamo l’opportunità di riflettere sulle conquiste raggiunte, sulle sfide ancora aperte e sulle disparità che persistono nella nostra società in tema di diritti delle donne. Purtroppo, i numeri parlano chiaro: in Italia, come in molte altre parti del mondo, la violenza di genere ei femminicidi restano una tragica realtà. E non possiamo ignorare ciò che accade in Iran, in Afghanistan, in Somalia e in tanti altri paesi.
Forugh Farrokhzad , simbolo di libertà e della lotta delle donne iraniane contro l’oppressione: con la sua poesia audace e il suo spirito anticonformista, ha sfidato le rigide convenzioni della società iraniana, parlando apertamente di desiderio, indipendenza e dolore femminile. La sua voce, soffocata prematuramente da una morte tragica nel 1967, continua a risuonare tra le donne che ancora oggi combattono per la propria libertà.” Angelica Pettinari ha indossato un abito riciclato, sul quale l’artista ha dipinto il corpo nudo di una donna martoriata da ferite, simbolo del dolore di tutte le donne che hanno sofferto e perso la vita per il solo desiderio di essere libere. Sulle spalle portava un velo nero, segno di lutto per le vittime di violenza, sul quale erano cucite le parole “Sii viva e libera” , un messaggio rivolto a tutte le donne.
Ispirandosi ad una sua opera pittorica, Moira Lena Tassi ha avvolto la parte superiore della testa di Angelica, coprendole anche gli occhi, e ha dipinto una lacrima d’oro sul suo viso. Sulle mani e sui piedi dell’attrice ha disegnato le stigmate, ulteriore simbolo di sofferenza e sacrificio. La reazione del pubblico è stata intensa e variegata: stupore, shock, partecipazione. Numerosi i castellani che si sono fermati ad osservare con interesse e coinvolgimento la performance, lasciandosi toccare dalla sua potenza espressiva.
L’ attrice ha dato vita alla performance posizionandosi al centro di Piazza Matteotti, incrociando gli sguardi stupiti, quasi scioccati, dei passanti. Attorno a lei si è presto formata una folla, attratta dalla potenza della sua interpretazione. Movimenti contratti, il corpo teso a esprimere il dolore di una donna. “Abbiate pietà” , un grido disperato, una supplica di aiuto. “Un’esperienza intensa, toccante. Interpretare un dolore così profondo è stato anche estremamente faticoso, sia fisicamente che psicologicamente. Mi sono sentita attraversata da un’energia potente e dolorosa Ringrazio Moira Lena Tassi per avermi dato questa incredibile opportunità.”
La grande abilità dell’attrice è stata quella di calarsi completamente nel ruolo, estraniandosi dal caos di una piazza gremita in un giorno di mercato. Il suo obiettivo non era solo recitare, ma trasmette un messaggio potente, capace di far riflettere: un richiamo alla coscienza collettiva, un invito a non restare indifferenti di fronte alla sofferenza e alla lotta delle donne nel mondo.
Donna simbolo dello stile, accoglienza e solidarietà. La comunità tifernate celebra oggi, nella “Giornata Internazionale della Donna”, Marcella Bonini Salcerini che ha segnato per decenni in maniera indelebile pagine di vita quotidiana della città. “Donna di spiccata personalità, riferimento autorevole nei molteplici ruoli svolti da protagonista, nella moda, nel settore ricettivo, nel volontariato, sempre con un tocco di classe”. E’ questa la motivazione del riconoscimento ufficiale, impressa nella targa, che il sindaco Luca Secondi, affiancato dal vice-sindaco, Giuseppe Bernicchi e dall’assessore alle Pari Opportunità, Letizia Guerri, ha consegnato oggi a Marcella Bonini Salcerini, al termine della sentita cerimonia nella sala consiliare, alla presenza dei familiari, i figli Leonardo e Simone Salcerini e del giornalista, Massimo Zangarelli, che ha coordinato l’incontro.
Marcella Bonini, donna di spiccato temperamento ha rivestito diversi ruoli di prestigio apportandovi sempre un tratto di marcata peculiarità e di rilevo sociale cittadino. Come titolare di uno storico negozio nel cuore della città ha dato un’ impronta innovativa di fashion consulting ante-litteram. Alla guida dello storico hotel Tiferno ne ha fatto riferimento assoluto non solo di accoglienza delle personalità in visita o di passaggio nel capoluogo altotiberino ma pure quale cenacolo di intellettuali e di personaggi eminenti che qui spesso si ritrovavano per imbastire iniziative di rilievo culturale per il territorio. In qualità di presidente della sezione femminile della Croce Rossa ha portato con energia e capacità organizzativa una ventata di freschezza e di rinnovamento nelle prassi consolidate in virtù di una visione in anticipo sui tempi.
“Un doveroso riconoscimento ad una donna di grande personalità e talento raffinato che ha segnato con la sua presenza nelle attività che ha gestito nel centro storico, per quasi 40 anni, la storia, i costumi, il modo di vestire e di viaggiare di intere generazioni. Un esempio da seguire anche sul versante sociale e della solidarietà che proprio oggi trova la giusta esaltazione nella giornata internazionale della donna. Grazie Marcella e grazie a tutte le donne”, hanno dichiarato sindaco, vice-sindaco e assessore prima della tradizionale foto di rito che ha incorniciato una giornata memorabile, nel ricordo anche del compianto marito, il dottor Gianfranco Salcerini, primario per 25 anni del reparto di radiologia dell’ospedale, socio e animatore storico del Circolo degli Illuminati, scomparso nel maggio del 2021.
“La tutela dei servizi, a partire da quelli sanitari, è stata la nostra stella polare in campagna elettorale e sta muovendo le nostre azioni amministrative, in questi primi mesi di gestione della Regione Umbria. Alla luce di tutto ciò, non possiamo però che esprimere una profonda preoccupazione per i tagli che il Governo centrale, a trazione destra, sta perpetrando sugli enti locali sotto forma di contributi alla spesa pubblica ma che altro non sono che pesanti sforbiciate chiamate in maniera ironica ‘Contributi alla finanza pubblica’”. Così in una nota i capigruppo Cristian Betti (Pd), Luca Simonetti (M5S), Fabrizio Ricci (Avs) e Bianca Maria Tagliaferri (Umbria domani).
“Il calo delle risorse, per l’Umbria, è di quasi 40 milioni di euro nei prossimi tre anni – spiegano i capigruppo – e questo rischia di mettere a repentaglio la stabilità della nostra Regione. Il tutto si accompagna alla necessaria chiarezza che stiamo cercando di ristabilire sui conti della sanità, attraverso l’operazione di ‘due diligence’ che la presidente Stefania Proietti, con il prezioso contributo di tutta la direzione Salute e Welfare e di tutta la Giunta regionale, sta mettendo in atto. Un’azione di approfondimento e di verifica fondamentali per disegnare il prossimo Piano sanitario, che la destra ha dimenticato di adottare per cinque anni”.
“Di fronte a questo clima di incertezza complessivo – continuano i capigruppo – nel quale la congiuntura internazionale appare quantomai difficile, respingiamo al mittente qualsiasi tentativo di minimizzare la situazione, utile solo a nascondere le responsabilità di chi governa a Roma e di chi ha governato in Umbria. Lo abbiamo visto in consiglio regionale, dove abbiamo portato in Aula una mozione contro i tagli, approvata a maggioranza, ma con l’imbarazzo delle minoranze. Le umbre e gli umbri, comunque, possono stare tranquilli, nonostante la mannaia sui trasferimenti per la Regione e gli enti locali umbri, la presidente Proietti e la nostra giunta regionale difenderanno ogni servizio con tenacia e forza”.
“L’ingresso e la biglietteria dello stadio comunale Lorenzo Casini saranno completamente riqualificati con un investimento da 75.000 euro che migliorerà l’aspetto e soprattutto la funzionalità dell’impianto, abbattendo tutte le barriere architettoniche per renderlo pienamente accessibile a tutti”. E’ quanto anticipa l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti insieme all’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli nel riferire che, a seguito della ratifica da parte del consiglio comunale della variazione di bilancio adottata dalla giunta per recepire il finanziamento della Regione Umbria dell’intera somma necessaria attraverso il bando per l’attuazione del programma annuale per l’impiantistica sportiva calcistica 2024, l’amministrazione comunale procederà all’affidamento dei lavori del complesso sportivo che l’ente ha concesso in gestione alla Società Sporting Club Trestina ASD.
L’intervento prevede la rimozione delle barriere architettoniche presenti nell’area dell’ingresso allo stadio attraverso la demolizione e la ricostruzione del locale adibito al controllo dell’accesso degli spettatori, a cui seguirà la realizzazione di una rampa a norma di legge per consentire il passaggio agevole di tutte le persone, in particolare a quelle con disabilità. La soluzione progettuale individuata consentirà, infatti, di garantire la fruibilità dell’impianto anche alle persone con ridotte capacità motorie, che non incontreranno alcun ostacolo nel percorso riservato all’entrata e all’uscita del pubblico.
L’intervento prevede anche la riqualificazione di una parte del muro perimetrale e del cancello carrabile adiacente. I lavori conferiranno all’ingresso un aspetto adeguato all’importanza che lo stadio Casini riveste per la comunità locale.
“Gli interventi in progetto consentiranno di valorizzare ed adeguare lo stadio comunale di Trestina, ponendo particolare attenzione all’inclusione sociale attraverso la garanzia della piena accessibilità dell’impianto da parte di tutti i membri della comunità”, spiega Carletti, che sottolinea con Mariangeli come “l’obiettivo sia anche quello di investire sul contesto sociale della frazione, offrendo spazi adeguati e accoglienti che possano favorire l’interazione e la partecipazione attiva di persone di tutte le età e abilità”.
8 marzo in lettura. “Nel nome della madre. Storia del doppio cognome in Italia (e non solo)”, è il titolo di un recente saggio scritto da, Maria Dell’Anno Sevi (già vincitrice del Premio Letterario Città di Castello 2018 e di altri prestigiosi premi a livello nazionale) scrittrice, giurista e criminologa, pubblicato dalla casa editrice tifernate, LuoghInteriori, che è stato presentato ieri presso la sala del consiglio comunale su iniziativa della Associazione Culturale Tracciati Virtuali e dell’UDI (Unione Donne d’Italia) sezione di Città di Castello, inserito dalla Amministrazione Comunale fra le iniziative per le celebrazioni della Giornata Internazionale della Donna. Ha dialogato con la scrittrice, Sara Pasquino, presidente dell’UDI Perugia, e ha coordinato l’incontro, Alice Forasiepi, responsabile di redazione di LuoghInteriori.
L’evento, patrocinato dal Comune è stato possibile grazie anche alla importante collaborazione con altri club ed associazioni del territorio: il Lions Club di Città di Castello, il Coordinamento Donne SPI CGL Altotevere, l’ANPI di Città di Castello, gli “Amici della Biblioteca Carducci” e l’Associazione Controvento. L’8 marzo non è solo un giorno di celebrazione, ma di riflessione e di impegno. Jean-Paul Sartre diceva che l’essenza di un individuo è la somma delle sue scelte, ma cosa accade quando una scelta non ci è concessa? Quando l’identità di una madre viene considerata secondaria, sacrificabile, invisibile? “L’identità non è un dettaglio burocratico – ha dichiarato, Maria Dell’Anno Sevi – ma il fondamento di ciò che siamo.
Privare qualcuno del diritto di riconoscersi pienamente significa negargli un pezzo della sua esistenza. E questo non riguarda solo le donne, ma la società intera, perché l’uguaglianza non è una concessione: è un principio che ci rende tutti più liberi. La legge italiana, fino al 2016, prevedeva la possibilità di dare alle figlie e ai figli fino a tre nomi ma un solo cognome. O meglio questo non era ciò che la legge italiana prevedeva, bensì ciò che dava per scontato: da nessuna parte la legge italiana prevedeva esplicitamente che alla nascita dovesse essere imposto alle figlie e ai figli di persone coniugate il solo cognome del padre, lo considerava implicito, ovvio, talmente ovvio da non meritare una previsione di legge. Grazie alle sentenze della corte costituzionale, è prevista alla nascita l’attribuzione del cognome di entrambi i genitori. Quante persone lo sanno? E quante persone sanno quanto è stato difficile arrivare a questo risultato?.
“Questo libro è dedicato a tutte le donne e agli uomini che hanno lottato per il loro e per il nostro diritto alla piena identità, ai bambini e alle bambine, perché crescano in un mondo consapevole delle discriminazioni, anche di quelle che vengono date per scontate e che per questo si impegnino a cambiarlo”. La storia del doppio cognome in questo libro dunque si intreccia con tante altre storie, compresa quella dell’autrice, storie di donne e uomini, di figlie e figli, di genitori che hanno lottato per i propri diritti anche quando si sentivano dire che “c’è ben altro a cui pensare. “È una storia appassionante – ha puntualizzato Sara Pasquino – che ci riguarda tutte e tutti, e che ancora non è finita. Il libro, la storia che racconta ci aiuta a vivere questa giornata e non solo con una rinnovata coscienza su un tema quello dei diritti delle persone, della condizione femminile che è sempre attuale”.
Plauso anche dalle istituzioni a questa iniziativa letteraria. “Per celebrare la ricorrenza dell’8 marzo Città di Castello abbiamo allestito una settimana di eventi alla donna, aprendo un ventaglio di opportunità di confronto e riflessione con la cittadinanza sulla condizione femminile nella società attuale, sui diritti acquisiti e ancora da affermare pienamente, sul tema della parità di genere, sulla lotta alle diseguaglianze, ai pregiudizi e alle violenze, insieme a occasioni per approfondire la conoscenza di figure importanti della storia e dei giorni nostri.
Grazie anche al protagonismo del mondo dell’associazionismo della città, – ha dichiarato l’assessore alle Pari Opportunità Letizia Guerri, nell’indirizzo di saluto a nome dell’amministrazione comunale – attualità, cultura, arte e spettacolo saranno le chiavi di lettura attraverso le quali, in modi diversi e interessanti, la nostra comunità sarà sensibilizzata nei confronti delle donne, ma saranno celebrati anche il coraggio, l’intelligenza, la determinazione, la saggezza e il talento che, nel passato e nel presente, ne fanno dei simboli dell’affermazione dei diritti universali e delle libertà. La presentazione del libro di oggi che ha un titolo significativo e affronta tematiche di stretta attualità rientra in questo modo di affrontare a 360 gradi una giornata simbolo a livello mondiale riferimento per tutti i giorni dell’anno”, ha concluso l’assessore alle Pari Opportunità, elencando alcuni dati statistici effettuati sulla registrazione delle nascite con attribuzione del doppio cognome (paterno e materno) dal 2016 al 2024: sul totale di 2347 dichiarazioni di nascita, 80, circa il 3,40%, sono con doppio cognome di cui 47 maschi e 33 femmine. Il promotore dell’iniziativa Antonio Vella ha ricordato come “sia proprio un aspetto peculiare previsto dallo Statuto della Associazione Culturale Tracciati Virtuali quello di promuovere iniziative che abbiano un valore non soltanto culturale ma anche e soprattutto sociale.
L’impegno dell’Associazione va da sempre in questa direzione, promuovendo la salvaguardia dei diritti di ogni individuo con una profonda attenzione a garantire la dignità di ognuno. Il nostro impegno – ha concluso Vella – si lega da sempre alla promozione dei libri che, come in questo caso, non devono avere solo una valenza letteraria ma essere fonte di ispirazione per riflettere su molteplici aspetti della nostra società che spesso sono poco conosciuti”.
Si chiude la stagione regolare nel girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca e al palasport di San Giustino(domenica 9 marzo con inizio alle 18, orario di tutte e cinque le partite) la ErmGroup Altotevere ospita la Diavoli Rosa Brugherio, già da tempo preparata alla disputa dei play-out e con un ultimo posto in classifica a quota 5 ma anche con una fresca vittoria per 3-2 sul Cagliari, che se non altro ha interrotto prima della fine il lungo digiuno dei lombardi, comunque intenzionati a presentarsi come si deve nel mini-girone a cinque che decreterà le tre retrocessioni in B. La formazione di Marco Bartolini, dal canto suo, vuole suggellare la propria rinascita (iniziata proprio a Brugherio lo scorso 15 dicembre) nella eccezionale fase di ritorno con la conquista del quinto posto solitario. E’ anche la partita degli ex; sono ben tre, oggi in casacca biancazzurra: Jacopo Biffi, Daniele Carpita e Matteo Maiocchi, schiacciatore posto 4 che a Valenza, contro la Negrini Cte Acqui Terme, ha giocato per la prima volta nel ruolo di libero ricevitore a causa dell’indisponibilità di Filippo Pochini. Con lui, milanese che già a dieci anni era un “diavoletto” e che lo è tornato poi in B dal 2014 al 2019, andiamo a presentare il match contro la formazione lombarda. Intanto, che è esperienza è stata quella nelle inedite mansioni affidategli domenica scorsa? “Dico subito che mi sono divertito molto – sottolinea Maiocchi – e che non è stata una decisione presa all’ultimo momento. Già da qualche giorno, infatti, ero preparato per questa eventualità e così è andata. Mi ha fatto molto piacere poter essere al servizio della squadra anche in mansioni diverse e la squadra mi ha aiutato molto. La nostra prestazione è stata di livello, seppure con il dispiacere di aver perso al tie-break, ma credo che l’amarezza sarebbe stata maggiore se questa fosse stata una gara dei play-off”. Sul piano del gioco, è stata comunque la ErmGroup della seconda parte di stagione? “Senza dubbio, abbiamo espresso una qualità di gioco importante”. Più volte lo abbiamo sottolineato: sei arrivato tre mesi fa e fin da subito hai portato il giusto equilibrio nel gruppo. Cosa hai notato di diverso dai primi giorni a oggi? “Ricordo che sono arrivato a metà della settimana di preparazione della sfida interna contro l’Acqui Terme e già in quella successiva mi ero accorto che stavamo lavorando bene, nonostante le condizioni fisiche di qualcuno non fossero delle migliori. Il 3-0 di Brugherio, che non era assolutamente scontato, ha rivestito in quel frangente un’importanza fondamentale: avevamo proprio bisogno di un risultato positivo, al quale ha fatto seguito il 3-0 all’Ancona. Vincere aiuta a vincere, anche quando ci sono problemi da risolvere. Una volta a posto i singoli anche sul piano fisico, abbiamo potuto alzare l’asticella degli obiettivi, a dimostrazione del fatto che questo è un organico di valore e ben costruito, altrimenti il solo mio innesto non sarebbe bastato”. Da un mese, in pratica, la ErmGroup si è garantita la qualificazione ai play-off; il quinto posto è vicinissimo ma ancora non matematico, quindi anche contro la Diavoli Rosa – che ha peraltro inviato un piccolo segnale battendo il Cus Cagliari – non cambierà il motivo di fondo? “Il Brugherio merita una considerazione maggiore rispetto a quanto dice la sua classifica: si sta già concentrando per i play-out ed è compostoda giovani che negli anni a venire diventeranno noti. Dovremo essere bravi nel sapere indirizzare il confronto dalla nostra parte e nel ripetere l’atteggiamento tenuto contro le altre avversarie”. Tornerà Pochini e quindi Maiocchi verrà restituito ai suoi compiti di sempre? “Penso di sì. Pochini sta meglio e comunque mi rivedrete in posto 4”. Fra le novità in casa biancazzurra, la convocazione di Francesco Elìa Masala, centrale classe 2005, che comunque anche in precedenza era rientrato nella lista dei 14. La partita fra ErmGroup Altotevere e Davoli Rosa Brugherio sarà diretta dal primo arbitro Alberto Dell’Orso di Pescara e dal secondo arbitro Riccardo Faia di Cagliari.
Dal francobollo commemorativo agli investimenti per il Museo Casa Natale: il tributo del Comune di Caprese al maestro del Rinascimento è iniziato
Il borgo di Caprese Michelangelo ha celebrato ieri, 6 marzo, l’inizio di un anno intero di eventi dedicati al 550esimo anniversario della nascita di Michelangelo Buonarroti. La cerimonia inaugurale della ricca rassegna si è svolta al Museo Casa Natale, accompagnata da una straordinaria cornice di pubblico e con la partecipazione di numerose istituzioni. Tra le autorità presenti, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il presidente della Provincia di Arezzo Alessandro Polcri, il vescovo Andrea Migliavacca, la presidente dell’Unione dei Comuni della Valtiberina Marida Broglialdi, il Prefetto di Arezzo Clemente Di Nuzzo, il colonnello dell’arma dei Carabinieri Claudio Rubertà, e molti altri tra sindaci, amministratori e personalità pubbliche del territorio.
Una cerimonia tra memoria e riconoscimenti
Nel corso della giornata, il Comune ha presentato un francobollo celebrativo dedicato ai 550 anni di Michelangelo, emesso da Poste Italiane, con l’annullo filatelico speciale. Contestualmente, è stata inaugurata una mostra curata dal professor Fabrizio Fabrini, che raccoglie francobolli da tutto il mondo dedicati all’artista.
Un momento significativo della cerimonia è stato anche il riconoscimento ufficiale ai sindaci di Caprese dal dopoguerra a oggi, alla presenza degli ex primi cittadini e dei loro diretti discendenti. Un gesto simbolico per sottolineare il contributo che ogni amministrazione ha dato alla valorizzazione del territorio e del suo patrimonio storico.
A fare da filo conduttore delle celebrazioni sarà il concetto di Topofilia, ovvero il legame tra una persona e il suo luogo natale. Nella sua relazione, la dottoressa Roberta Rio, studiosa del tema e autrice del libro Effetto Topofilia, ha sottolineato come Caprese Michelangelo abbia influito sulla formazione del genio rinascimentale, tanto da poter dire: “Caprese sta a Michelangelo come Michelangelo sta a Caprese”. La professoressa terrà una lectio magistralis dedicata sabato 8 marzo alle ore 15.
Un anno di eventi per celebrare Michelangelo
La sindaca Marida Brogialdi ha illustrato le iniziative che caratterizzeranno le celebrazioni nei prossimi mesi, con un obiettivo ambizioso: allestire una mostra con le lettere originali di Michelangelo, grazie alla collaborazione con Casa Buonarroti di Firenze. Inoltre, il Comune punta a portare a Caprese una riproduzione in bronzo della Madonna della Scala.
Un impegno concreto per il futuro del borgo
Oltre a celebrare la figura del maestro del Rinascimento, l’appuntamento è stato l’occasione per annunciare importanti interventi per migliorare l’accessibilità al Museo Casa Natale. Il presidente Giani ha infatti confermato lo stanziamento di quasi un milione di euro per la realizzazione di due ascensori, che consentiranno a tutti, compresi i visitatori con disabilità, di raggiungere agevolmente il sito. Un primo ascensore collegherà il centro del paese con il Castello, mentre un secondo verrà installato all’interno del complesso museale, rendendo accesibile anche il Palazzo Clusini Michelangelo. Sarà inoltre costruita una seconda via di accesso per giungere agevolmente alla Corte Alta, uno degli spazi più antichi del complesso.
Le prossime iniziative
Domani, 8 marzo, si terrà un altro momento significativo delle celebrazioni, con la Santa Messa nella chiesa di San Giovanni Battista, in ricordo del battesimo di Michelangelo. A seguire, un appuntamento dedicato agli amanti della natura e della cultura: un tour in bicicletta tra i luoghi simbolo del borgo, in collaborazione con la Polisportiva Michelangelo.
Con la visita della presidente Carmela Pace, Unicef Italia ha voluto testimoniare ieri l’apprezzamento per il segnale unitario di attenzione e cura che Città di Castello e l’Altotevere sanno dare alla tutela e alla promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti, a cominciare da quello allo studio. Un impegno che emerge ogni giorno attraverso le istituzioni pubbliche, il mondo della scuola, il volontariato, l’attività dell’associazionismo, delle forze dell’ordine e che una volta all’anno, in occasione della mobilitazione di vallata che nel 2023 e nel 2024 è stata promossa dal Comitato Umbria dell’Unicef con la manifestazione “Una luce sui diritti”, viene portato all’attenzione generale con iniziative che si propongono di coinvolgere e sensibilizzare la comunità del comprensorio. “In questo territorio ho trovato scuole nuove, con ambienti educativi moderni, ma anche esperienze all’avanguardia, difficili da trovare altrove, che sono merito di un sistema nel quale istituzioni pubbliche e istituzioni scolastiche sanno fare rete tra loro e sanno fare rete con le proprie comunità”, ha dichiarato Pace nella sala del consiglio comunale di Città di Castello. La presidente nazionale di Unicef è intervenuta con la presidente del Comitato Umbria Iva Catarinelli (che ha portato il saluto del presidente provinciale Fausto Santeusanio) e la responsabile dell’Altotevere Angela Monaldi all’incontro organizzato con il sindaco Luca Secondi, gli assessori ai Servizi Educativi, Letizia Guerri, alla Cultura, Michela Botteghi, e alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti, gli amministratori delle altre municipalità del comprensorio, i bambini, gli insegnanti, gli educatori, i rappresentanti delle associazioni e delle forze dell’ordine che sono stati protagonisti dell’ultima edizione di “Una luce sui diritti”. Nell’occasione, a testimoniare con la propria presenza l’attenzione e la vicinanza dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria è stata la consigliera Letizia Michelini. “Abbiamo visto – ha detto Pace – quanti sforzi vengono fatti per assicurare il diritto allo studio, per migliorare l’apprendimento e la qualità delle relazioni tra i bambini e tra gli adolescenti, per favorire l’inclusione sociale e abbiamo constatato quanti risultati sono stati ottenuti. Ecco perché oggi siamo qui per premiare le amministrazioni comunali e le scuole del territorio con gli attestati di merito per le iniziative che hanno dato concreta attuazione al progetto ‘Scuola amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti’, l’iniziativa che promuoviamo come Unicef in collaborazione con il MIUR per far conoscere la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989”. Oltre che ai Comuni dell’Altotevere, nell’occasione i riconoscimenti sono stati assegnati al Primo Circolo Didattico San Filippo, al Secondo Circolo Didattico Pieve delle Rose e all’Istituto comprensivo Alberto Burri di Trestina. “Una luce sui diritti ci ha resi davvero orgogliosi di essere amministratori di questo territorio, perché abbiamo toccato con mano, una volta di più, l’infaticabile impegno con cui ogni giorno si lavora nelle nostre scuole per l’educazione dei bambini e degli adolescenti, per la promozione dei loro diritti e per la costruzione del loro futuro”, hanno sottolineato il sindaco Secondi e l’assessore Guerri. “Quello che facciamo da amministratori, investendo sull’edilizia scolastica e sui servizi – hanno puntualizzato Secondi e Guerri – è ciò che meritano le straordinarie risorse che emergono dalla nostra comunità. Per noi è un grande privilegio ospitare la presidente di Unicef Carmela Pace e le sue rappresentanti locali, che ringraziamo per aver voluto tributare un riconoscimento così importante alla grande mobilitazione che ormai da due anni attraversa la nostra vallata nel segno della tutela e della promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Una mobilitazione – hanno evidenziato sindaco e assessore – che nasce dalla grande consapevolezza di quanto garantire pari opportunità a tutti nell’accesso al diritto allo studio sia ciò che permette di ridurre le disuguaglianze e di costruire nel nostro territorio comunità che non siano sommatorie di singoli individui, ma comunità educanti”. Nel corso dell’incontro è stato proiettato un video che ha ripercorso tutti i momenti vissuti nell’edizione 2024 di “Una luce sui diritti” e le dirigenti scolastiche degli istituti protagonisti hanno testimoniato, insieme alle docenti responsabili del progetto, l’entusiasmo con cui gli studenti hanno partecipato alle iniziative programmate e l’importanza educativa delle esperienze condivise. La manifestazione, promossa dal 20 novembre all’19 dicembre dal Comitato Unicef Umbria negli otto comuni dell’Altotevere (Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino e Umbertide), si è articolata su 31 eventi proposti da 16 istituzioni scolastiche, 14 associazioni culturali e sportive, da due tra centri studi e università, cinque centri infanzia, otto centri ricreativi e oratori, dalla Biblioteca comunale Carducci di Città di Castello, da due scuole di musica e una parrocchia.
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