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Standing ovation del pubblico del Morlacchi per l’Omaggio a Battisti di Peppe Servillo (voce), Fabrizio Bosso (tromba), Javier Girotto (sassofoni, arrangiamenti), Rita Marcotulli (pianoforte), Marco Siniscalco (contrabbasso), Mattia Barbieri (batteria)

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Aucc, festeggia così i suoi 40 anni di vita e rafforza il progetto “Adotta un ricercatore”

Un Morlacchi “sold out” per lo straordinario concerto di Peppe Servillo insieme alla sua formazione, con l’omaggio a Lucio Battisti. L’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro festeggia così i suoi 40 anni di vita, con il presidente Giuseppe Caforio che ha ricordato il fondatore Vittorio Menesini e ringraziato gli artisti per “essersi esibiti gratuitamente e per il contributo che danno da 10 anni al progetto Adotta un ricercatore”, la campagna di raccolta fondi promossa dall’Associazione, con cui vengono finanziate le borse per attività di ricerca di ricercatori impegnati in campo oncologico dell’Università degli Studi di Perugia. Pensieri e parole, Perchè no, la Collina dei ciliegi, Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi e tante altre canzoni in un crescendo di “Emozioni” che hanno portato il pubblico a una standing ovation per la straordinaria formazione di Servillo.

Una sinergia, quella fra Servillo e Aucc, che nasce da un incontro, in un aeroporto, con un suo omonimo, il professor Giuseppe Servillo e la dottoressa Maria Agnese Della Fazia – responsabili del laboratorio di Patologia Generale del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, dell’Università degli Studi di Perugia. Una omonimia fortunata che ha generato un’amicizia fraterna, un legame forte che dura da 10 anni.

“Siamo onorati – ha detto l’artista Servillo – di contribuire a questo importante progetto. Con la raccolta dei fondi adottiamo un ricercatore, il quale, lavorando, seminerà dei semi che apriranno nuove strade. La ricerca è fondamentale e con questa serata speriamo di contribuire anche a diffondere la cultura della solidarietà e della prevenzione, che si traduce in benessere collettivo e nel diritto di tutti e per tutti alla salute pubblica. Non è inutile ricordare che in Italia si investe poco in ricerca e quel poco è inversamente proporzionale alla qualità della nostra ricerca che è altissima. E ogni minimo contributo è un importante sostegno, non solo per i ricercatori, ma per tutti noi, per la nostra salute. La ricerca ha un valore che resta nel tempo, è il miglior investimento che si possa fare e per noi è motivo di grande orgoglio partecipare a questa iniziativa. Conoscendo Pino (il professor Servillo, ndr), è indiscutibile che l’intento del progetto è nobile, sincero e autentico”.

Un ensemble di straordinari interpreti italiani, riuniti per omaggiare un indimenticabile cantautore, qual è Lucio Battisti: “E’ da qualche anno che proponiamo in Italia questo concerto, con grande favore del pubblico. Battisti è uno degli autori più personali del nostro paesaggio musicale, personale nel timbro della voce, nel modo di comporre musica e di interpretare i testi. Riproporlo è stata una bellissima emozione e una soddisfazione entrare nelle pieghe del suo lavoro, poter riarrangiare come ha fatto egregiamente Girotto in questa chiave latin jazz che ha portato tutto il repertorio nel mondo sud amerciano, lasciando ampio spazio all’improvvisazione e alla contaminazione. Tutti i brani scelti sono quelli scritti da Mogol e Battisti, tranne uno che il cantautore ha composto insieme al poeta e scrittore Pasquale Panella”.

Il presidente Caforio ha ringraziato il folto pubblico presente e il Comune di Perugia per il supporto dato, quest’ultimo rappresentato dagli assessori David Grohmann e Costanza Spera che hanno portato i saluti della sindaca Vittoria Ferdinandi: “E’ bellissimo vedere con quanta generosità la città ha risposto all’invito. Questo è un modo efficace per sostenere la ricerca”.

Il professor Servillo ha parlato dell’attività di ricercatore: “Oggi, si lavora sul singolo caso, personalizziamo la ricerca. Se riusciamo ad arrivare al singolo tumore e in un tempo non troppo lungo, allora potremo dire che si guarisce di cancro”.

Il presidente Caforio ha ricordato che grazie a questo progetto nel laboratorio gestito dal professor Servillo e dalla dottoressa Della Fazia lavorano 6 ricercatori.

Prima del concerto, l’Aucc ha consegnato un attestato di stima e riconoscimento per il supporto dato all’Associazione, al giornalista Claudio Mariani, scomparso di recente e ritirato dalla collega Patrizia Palma, alla Ovus Pubblica assistenza di Corciano, al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Perugia. Alla famiglia Brugnoli e alla famiglia Sassone-Corsi sono stati consegnati attestati di sostenitore del progetto “Adotta un Ricercatore”, contribuendo all’erogazione delle borse per i ricercatori.

E a fine concerto, lo stesso è stato assegnato ai musicisti che, con le loro note, hanno portato nuova linfa nei laboratori di Perugia, segno tangibile di come – ha detto il professor Servillo – “arte e scienza siano un binomio vincente”.

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L’assessore all’Ambiente Mariangeli risponde in consiglio comunale al capogruppo del PD Gatticchi: sulla pista ciclopedonale sul Tevere

“L’amministrazione comunale tiene molto ad assicurare la piena fruibilità della pista ciclopedonale sul Tevere, che è molto amata e frequentata dai cittadini di tutte le età. Ecco perché ogni anno investiamo nella convenzione con Afor Umbria circa 85 mila euro per tutte le necessità legate alla manutenzione ordinaria del percorso. Nell’ambito di questo impegno, ci stiamo adoperando anche per la progettualità e l’investimento finalizzati a ripristinare prima possibile la passerella sul torrente Vaschi. Serviranno circa 50 mila euro per una struttura che presumibilmente sarà in acciaio e non in legno come ora, per abbattere i costi di manutenzione successivi che questa tipologia costruttiva comporta”. L’assessore all’Ambiente Mauro Mariangeli ha risposto così in consiglio comunale all’interrogazione del capogruppo del PD Gionata Gatticchi sugli interventi di manutenzione del percorso ciclo pedonale lungo il Tevere.

Nel rimarcare il fatto che “la pista ciclopedonale è un importante spazio di socializzazione e di benessere per molti tifernati, sia nel periodo estivo che invernale”, il consigliere di maggioranza aveva chiesto conto della situazione della passerella sul torrente Vaschi, “che – aveva detto – non è più fruibile” e dello stato di manutenzione di alcuni tratti del percorso, “nei quali è cresciuta molto la vegetazione e ci sono alberi caduti o pericolanti, anche nel letto del fiume”. “Vorrei sapere quali sono i tempi previsti per gli interventi di manutenzione necessari, in considerazione dell’esigenza di ripristinare il passaggio pedonale, ma anche il corretto deflusso delle acque, visto il possibile intensificarsi delle precipitazioni e il rischio di eventi alluvionali”, aveva chiesto Gatticchi. “Valorizzare questo percorso – aveva sostenuto il rappresentante del PD – è importante non solo pensando a chi ama la natura e lo utilizza come luogo per la socializzazione e l’attività fisica, ma anche guardando agli importanti progetti di riqualificazione previsti da Agenda Urbana, che ne faranno un luogo sempre più vissuto dai cittadini”. L’assessore Mariangeli ha spiegato che la manutenzione ordinaria della pista ciclopedonale del Tevere nel tratto di competenza territoriale del Comune di Città di Castello è affidata attualmente ad Afor Umbria attraverso una convenzione triennale che sarà in vigore ancora per tutto il 2026.

“La convenzione – ha chiarito Mariangeli – prevede per una spesa di circa 30 mila euro lo svuotamento dei cestini, il ripristino del percorso, lo sfalcio dell’erba lungo il tracciato in corrispondenza degli ingressi, delle attrezzature, degli arredi e delle aree di sosta, con una programmazione che, a seconda delle zone, va dai quattro ai due tagli all’anno. Sono, invece, attorno ai 60 mila euro le spese per la potatura degli arbusti, dei cespugli e delle piante ad alto fusto, l’abbattimento degli alberi a seconda della necessità, la rimozione e lo smaltimento dei rami, la manutenzione ordinaria di arredi e passerelle, il controllo periodico delle fosse di scolo, i controlli successivi agli eventi meteorici di una certa intensità, la rimozione di attrezzature e arredi rotti, le spese generali per la gestione, a cui si aggiungono anche la pulizia dei fossi lungo i torrenti di competenza comunale e lavorazioni aggiuntive sula pista e sulle aree verdi del Comune”. A proposito della passerella sul torrente Vaschi, l’assessore ha ricordato come l’ordinanza sindacale di chiusura dell’agosto scorso sia stata emessa “a seguito dei sopralluoghi effettuati dai tecnici comunali competenti, dai quali era emerso un irrimediabile ammaloramento della struttura che ne avrebbe potuto causare anche il cedimento”.

“Uno stato dovuto al degrado dei materiali, ma anche, purtroppo – ha puntualizzato Mariangeli – dall’utilizzo improprio da parte di alcuni frequentatori della pista ciclopedonale che ha portato al suo danneggiamento”. L’assessore ha completato la risposta, spiegando che per quanto concerne la rimozione delle piante cadute nel letto del fiume “la competenza è riconducibile esclusivamente al servizio idraulico della regione Umbria, che la esercita mediante i propri organismi di controllo appositamente istituiti”. Nella sua replica, il consigliere Gatticchi si è detto soddisfatto delle informazioni ricevute, in particolare per quanto riguarda l’investimento del Comune nella manutenzione ordinaria del percorso. “Servirebbe maggiore tempestività da parte di Afor non tanto negli interventi ordinari, che sono correttamente programmati, quanto in quelli straordinari”, ha sostenuto l’esponente della maggioranza, citando un tratto nei pressi di Piosina chiuso da quasi un anno. “Sarebbe anche importante riuscire a cadenzare per tempo gli interventi di manutenzione o sostituzione delle passerelle, in maniera tale da non ritrovarsi a chiudere completamente l’accesso”, ha aggiunto Gatticchi.

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Amici del Cuore: Domenica 26 ottobre il consueto incontro conviviale “Note d’Autunno”

Nei giorni scorsi (domenica 26 ottobre) al ristorante “La Pantera” di San Donino si è svolto il consueto incontro conviviale “Note d’Autunno” organizzato dall’associazione “Gli Amici del Cuore – Cardiopatici Alta Valle del Tevere”. Nell’accogliente e affollato locale, pervaso da un’atmosfera di lieta amicizia, si è consumato un appuntamento di importante rilevanza per lo storico sodalizio guidato dal presidente Francesco Grilli, il quale ha esordito affermando che il percorso associativo è caratterizzato da tradizione, trasparenza e possibili innovazioni, per non perdere mai le consegne di chi ci ha preceduto e considerare i soci tutti uguali nella cordialità dell’animo.

Il consigliere delegato Roberto Brunelli ha subito dopo portato i saluti dell’Amministrazione comunale e ha voluto sottolineare il significativo e apprezzabile ruolo esplicato dall’associazione, non solo nella ovvia attività di prevenzione cardiologica, ma anche per la qualificata presenza nel tessuto sociale cittadino: basti pensare all’estrazione della tradizionale tombola delle Fiere di San Bartolomeo, all’apprezzato restauro dell’orologio di Piazza di sopra e altre manifestazioni pubbliche.

Con malcelata emozione la dottoressa Valchiria Do, “presenza autorevole in ambito cardiologico ed eccellente interprete della “cultura del cuore” nel significato più ampio” (così si legge nella motivazione scritta a mano su pergamena), ha accolto la nomina ad Amica del Cuore – donna dell’anno 2025 per aver, tra l’altro, dimostrato una “premurosa attenzione rivolta agli Amici del Cuore ai quali, più volte, ha saputo mettere a disposizione la sua marcata attitudine alle relazioni umane, il raro senso di moderazione di cui è istintivamente capace e l’altruistica offerta di collaborazione”.

A breve, infatti – ha precisato la dottoressa Do – sarà avviato con il suo contributo professionale un servizio di consulenza e informazione nel “Punto prevenzione cav. Fiorucci” sulle problematiche personali e comportamentali di ordine generale riferiti alla salute del cuore dei soci; sarà, inoltre, profuso ogni sforzo per intensificare il proficuo rapporto con il reparto di cardiologia ospedaliero.

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Due capolavori della musica da camera dell’Ottocento in concerto a Sansepolcro

Domenica 2 novembre alle ore 18, l’Auditorium di Santa Chiara di Sansepolcro ospita un nuovo, straordinario appuntamento musicale con Marvin Allen Wolfthal e il Quartetto Hubay, in un concerto dal titolo “Due capolavori della musica da camera dell’Ottocento”.

In programma due pagine immortali del repertorio romantico:

Felix Mendelssohn, Trio n. 1 in re minore op. 49 per violino, violoncello e pianoforte (1839)

Johannes Brahms, Quintetto in fa minore op. 34 per quartetto d’archi e pianoforte (1864).

Il maestro Marvin Wolfthal, pianista, compositore e direttore statunitense di fama internazionale, sarà accompagnato dal Quartetto Hubay, formato da Stefano Rondoni e Francesco Gemo (violini), Sabina Morelli (viola) ed Ermanno Vallini (violoncello), ensemble che porta avanti la tradizione della grande scuola violinistica ungherese di Jenö Hubay.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Sansepolcro, è a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Un pomeriggio dedicato alla bellezza della musica da camera e ai grandi maestri dell’Ottocento, nel suggestivo scenario dell’Auditorium di Santa Chiara.

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Perugia: 41enne ai domiciliari per reati inerenti agli stupefacenti sorpreso ad un controllo dei Carabinieri con la droga in casa, arrestato

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I Carabinieri della Stazione di Perugia Fortebraccio, con l’ausilio di militari della Sezione Radiomobile della Compagnia, hanno arrestato un 41enne, di origini tunisine, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Gli operanti, recatisi presso il domicilio dell’uomo per un controllo conseguente al mancato rispetto della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G., cui lo stesso era sottoposto per reati analoghi, hanno notato all’interno dell’abitazione la presenza di un bilancino di precisione e di materiale utilizzato per il confezionamento di droga.

La successiva perquisizione personale e domiciliare ha permesso di rinvenire e sequestrare 35 g di hashish, 5 g di eroina, nonché la somma in contanti di 1.000 euro, ritenuta costituire verosimilmente il provento dell’attività di spaccio.

Nel corso delle operazioni, l’uomo tentava di sottrarsi al controllo spintonando e aggredendo uno dei militari per guadagnare la fuga, venendo tuttavia immediatamente bloccato e dichiarato in stato di arresto in forza della condotta tenuta e dei così rilevanti elementi indiziari raccolti dai Carabinieri.

Ultimate le formalità di rito, l’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale in attesa del rito direttissimo, all’esito del quale l’arresto è stato convalidato dal Giudice del Tribunale di Perugia che ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.

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Interrogazione del Consigliere Comunale Tommaso Campagni sulla manutenzione dei corsi d’acqua e fossati in prossimità dei centri abitati

Il Consigliere Comunale Tommaso Campagni ha presentato un’interrogazione al Sindaco e alla Giunta Comunale di Città di Castello, riguardante la manutenzione dei corsi d’acqua e fossati presenti sul territorio comunale.

L’interrogazione sottolinea lo stato di degrado dei torrenti Scatorbia, Vaschi, Cavaione e altri corsi d’acqua minori, che versano in uno stato di abbandono e presentano rischi per la pubblica incolumità e potenziali pericoli di esondazione e allagamenti.

SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERROGAZIONE

OGGETTO: Interrogazione sulla manutenzione dei corsi d’acqua e fossati in prossimità dei centri abitati

Premesso che:

  • i torrenti Scatorbia, Vaschi, Cavaione e altri corsi d’acqua minori presenti sul territorio comunale, in prossimità di parchi pubblici e zone residenziali, versano in uno stato di evidente degrado;
  • tali corsi risultano da tempo privi di adeguate e periodiche operazioni di manutenzione ordinaria;
  • in diversi tratti si riscontrano situazioni di abbandono, con accumulo di detriti, presenza di vegetazione incolta, erbacce e piante pericolanti, con conseguente rischio per la pubblica incolumità e potenziali pericoli di esondazione e allagamenti;

Considerato che:

  • la regolare manutenzione dei corsi d’acqua costituisce elemento essenziale per la sicurezza idrogeologica del territorio e per la tutela dei cittadini residenti nelle aree limitrofe;
  • la mancata cura dei fossi e dei torrenti può comportare gravi danni al patrimonio pubblico e privato, oltre a determinare un deterioramento del decoro urbano e ambientale;

Tutto ciò premesso e considerato il sottoscritto Consigliere Comunale

INTERROGA

il Sindaco e la Giunta Comunale per conoscere:

  • Quale è il programma degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei torrenti Scatorbia, Vaschi, Cavaione e degli altri fossi presenti sul territorio comunale, spesso soggetti a rischio di esondazione e quali sono i loro tempi di realizzazione;
  • Per quali attività specifiche sia stata utilizzata la somma di un milione di euro, stanziata nel 2020 per interventi sul fiume Scatorbia, considerato che ad oggi parte del suo percorso risulta ancora transennato e che i lavori non risultano avviati o completati;
  • Quali siano le tempistiche programmate per la ripulitura e messa in sicurezza dei fossi e dei percorsi d’acqua indicati nella presente interrogazione;
  • Se siano previste azioni di monitoraggio periodico e di coordinamento con gli enti competenti per garantire una manutenzione regolare e continuativa dei corsi d’acqua comunali.

Città di Castello (PG), lì 27.10.2025 Tommaso Campagni

Capogruppo Forza Italia Città di Castello

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Bianco pregiato kids”: il salone del tartufo dà il benvenuto ai bambini con un’area dedicata e ricca di laboratori

Piazza Fanti si trasforma in un luogo dove la fantasia e il gioco saranno protagonisti per un week-end davvero unico nel suo genere

“Bianco pregiato kids”: il salone del tartufo dà il benvenuto ai bambini con un’area dedicata e ricca di laboratori – Piazza Fanti si trasforma in un luogo dove la fantasia e il gioco saranno protagonisti per un week-end davvero unico. La prossima edizione, la 45esima del Salone nazionale tartufo bianco pregiato in programma nel centro storico di Città di Castello, da venerdi 31 ottobre a domenica 2 novembre, si arricchisce di un’assoluta novità pensata per le famiglie: l’inaugurazione di “Bianco pregiato kids”, uno spazio interamente dedicato ai bambini e ai ragazzi in Piazza Fanti, con un calendario di laboratori artistici, scientifici e di lettura. Per la prima volta nella storia, la manifestazione non si rivolge solo agli intenditori e agli appassionati di enogastronomia, ma crea un vero e proprio polo d’attrazione per i più giovani, trasformando l’esperienza fieristica in un’occasione di apprendimento e divertimento. L’Area Kids, che adotta lo slogan “Dove la fantasia mette radici e la creatività fiorisce!”, sarà un punto di riferimento per il relax e la creatività, curata dall’Associazione “Dire e Fare ETS” e rimarrà sempre aperta, dalle 10:00 alle 20:00, offrendo un angolo dove grandi e piccini possa leggere, disegnare, rilassarsi e creare! Un weekend di scoperte e arte a tema bosco. Il cuore dell’iniziativa è il programma di eventi, tutti a ingresso libero, che fonde l’eccellenza del tartufo con l’ambiente naturale in cui nasce: il bosco e il sottosuolo. Si parte Venerdì 31 Ottobre – Halloween da brividi e bellezza. La giornata si apre in tema Halloween con l’evento “dolcetto o trucchetto” (ore 16,30), un’attività di truccabimbi curata dagli studenti dei settori benessere della Scuola di Arti e Mestieri “G. O. Bufalini” di Città di Castello. Sabato 1 Novembre – Radici, fiori e il mondo sotto terra. La mattina è dedicata al laboratorio creativo “Come un fiore” (ore 10:00 – 12:00), a cura di Lorenzo Meazzini e Irene Vergni, dove i bambini useranno materiali naturali per creare la propria “botanica dell’identità”. Nel pomeriggio, il museo di scienze naturali Malakos condurrà i partecipanti in un affascinante viaggio scientifico con il laboratorio in loop “Sotto terra!” (ore 15:30 – 18:30), alla scoperta dell’invisibile che vive sotto i nostri piedi, con l’uso di lenti e microscopi. In contemporanea, presso la sede di Framework aps, si terrà “Gli animali del bosco” (ore 16:00 – 17:30), un laboratorio di fauna artistica in cui i piccoli, accompagnati dalla Mascotte del Bianco Pregiato, ricreeranno gli abitanti del sottobosco. Domenica 2 Novembre – Letture e Grande Collage Collettivo: La mattinata vede riproposti anche i laboratori gastronomici per i piccoli: presso il Ristorante Bianco Pregiato in Piazza Andrea Costa, alle ore 10:00, si terrà il laboratorio di cucina “mamma papa’ cucino da solo”, a cura degli studenti dell’I.I.S. Patrizi-Baldelli-Cavallotti, che coinvolgerà i bambini nella preparazione di piatti semplici. La domenica prosegue con l’incanto delle parole grazie a “Racconti di animali e foreste” (ore 11:00 – 12:00), letture a voce alta a cura delle volontarie del Circolo LaAV di Città di Castello. A chiudere il programma sarà “Il Bosco del Tartufo”(dalle ore 16:00), un laboratorio in loop di collage naturale a cura di Framework aps, dove i bambini creeranno un grande pannello collettivo utilizzando foglie, rametti e gli animali creati nei laboratori precedenti, celebrando la bellezza del bosco. “L’iniziativa “bianco pregiato kids” si inserisce in un’ottica di valorizzazione del territorio e del prodotto attraverso l’educazione e il gioco, offrendo alle famiglie un motivo in più per visitare il Salone Nazionale del Tartufo Bianco pregiato”, ha dichiarato l’assessore al turismo e commercio, Letizia Guerri. Sabato 1 Novembre – Radici, fiori e il mondo sotto terra: La mattinata vede un’importante novità gastronomica: presso il Ristorante Bianco Pregiato in Piazza Andrea Costa, alle ore 10:00, si terrà il laboratorio di cucina “mamma papa’ cucino da solo”, a cura degli studenti dell’I.I.S. “Patrizi-Baldelli-Cavallotti”, che coinvolgerà i bambini nella preparazione di piatti semplici. A seguire, in Piazza Fanti: “Come un fiore” (ore 10:00 – 12:00): Laboratorio creativo a cura di Lorenzo Meazzini e Irene Vergni. “Sotto terra!” (ore 15:30 – 18:30): Laboratorio scientifico in loop a cura del Museo di Scienze naturali Malakos. “Gli animali del bosco” (ore 16:00 – 17:30): Laboratorio di fauna artistica a cura di Framework aps (presso la sede Framework in Via Sant’Antonio). Domenica 2 Novembre – Letture e Grande Collage Collettivo: La domenica inizia con l’incanto delle parole grazie a “Racconti di animali e foreste” (ore 10:00 – 12:00), letture a voce alta a cura delle volontarie del Circolo LaAV. A chiudere il programma sarà “Il Bosco del Tartufo” (dalle ore 16:00), un laboratorio in loop di collage naturale a cura di Framework aps.

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Città della Pieve: cultura della legalità e inclusione sociale, l’Associazione “Durante Dopo di Noi” in visita alla Caserma dei Carabinieri

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Un pomeriggio all’insegna della legalità, della solidarietà e della partecipazione civica quella vissuta dagli utenti del Centro di Querce al Pino, accompagnati dai rappresentanti dell’Associazione “Durante e Dopo di Noi” dell’Area Valdichiana Senese, che hanno fatto visita alla Caserma dei Carabinieri di Città della Pieve, accolti dal neo Comandante della Compagnia, Capitano Riccardo Bevilacqua.

L’iniziativa rientra nel più ampio progetto di diffusione della cultura della legalità promosso dall’Arma e si integra pienamente con il percorso educativo sostenuto dall’Associazione, volto a favorire la conoscenza delle Istituzioni e a promuovere l’inclusione delle persone con disabilità.

Un’occasione di confronto e crescita, che ha permesso ai visitatori di avvicinarsi al mondo dell’Arma, riconoscendone il ruolo di riferimento nella tutela della sicurezza e della legalità, ma anche nella costruzione di una società più giusta e solidale.

La Coordinatrice dell’Associazione, Anna Pinca, ha espresso profonda gratitudine per l’accoglienza e la sensibilità dimostrata dai Carabinieri, sottolineando come queste esperienze rappresentino un momento prezioso di incontro e di inclusione, che rafforzano il senso di appartenenza e la fiducia nelle Istituzioni.

La visita si è conclusa con un momento conviviale e con la promessa di proseguire la collaborazione attraverso ulteriori iniziative di educazione alla legalità e senso civico, segno concreto di una sinergia tra Istituzioni e realtà associative impegnate nel costruire comunità sempre più inclusive.

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“Calici d’autunno: vini, distillati e abbinamenti” alla Cantina dell’Istituto Agrario Ugo Patrizi

La Cantina dell’Istituto Agrario Ugo Patrizi.  recentemente premiata al Vinitaly, con il corso di Enologia e in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Cavallotti, propone una degustazione di ancestrale, grappa e passito, abbinati a raffinate proposte di gusto. Un’iniziativa che va ad unirsi ad altri eventi collaterali messi in programma dalla scuola in occasione dei 110 anni dalla  fondazione della Scuola Agraria a Città di Castello. Un’occasione per celebrare una lunga tradizione  di formazione tecnica agraria e valorizzare i prodotti e le competenze del territorio- La degustazione evento ” Calici d’autunno si terrà venerdì 31 ottobre alle 18.30, presso La Sala degli Specchi di Palazzo Bufalini. Questi gli abbinamenti della  serata nati in sinergia con i docenti chef dell’indirizzo Enogastronomico del nostro International Campus Patrizi Baldelli Cavallotti e i in linea con i sapori delle manifestazioni autunnali cittadine, a partire dall’evento dedicato al Tartufo Bianco Pregiato,  che vede il tartufo, al centro delle proposte locali.

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Gli Almanegra in concerto all’Astra di San Giustino!

Venerdì 31 ottobre alle ore 21:00 la band di trentennale esperienza si esibisce all’indomani dell’uscita del loro primo Ep, “Barred from Heaven”

Il grande successo del concerto di Joey Garrison nel maggio scorso a Città di Castello non è stato solo un evento, peraltro di notevole importanza, fine a se stesso ma ha segnato la nascita di una nuova associazione culturale in AltoTevere finalizzata a organizzare appuntamenti musicali di plurale interesse: il “Città di Castello Jazz and Blues“guidato dalla presidente Natascia Ercolani e dal direttore artistico Amedeo Ariano. Imminente la data, da non mancare,venerdì prossimo 31 ottobre alle ore 21 al cine-teatro Astra di San Giustino saranno di scena gli Almanegra, band di trentennale esperienza che si esibiscono all’indomani dell’uscita del loro primo Ep, “Barred from Heaven” che segna una vera e propria ripartenza della band salernitana. Il gruppo si caratterizza per un repertorio eminentemente blues ma sapientemente contaminato con elementi rock e jazz che mixa abilmente brani inediti e rivisitazioni di classici riuscendo così a coinvolgere un pubblico più vasto. Questa versatilità ha portato la band a esibirsi in club e teatri e in occasione di festival e rassegne; all’attivo inoltre collaborazioni con artisti di fama internazionale tra cui Fabrizo Poggi già candidato ai Grammy Awards. L’ibridazione appunto è il tratto fondamentale dell’album e sarà presentato nel corso della serata (che gode del patrocinio del Comune sangiustinese) in un percorso musicale teso a celebrare le radici blues con ulteriori diverse sonorità fuori da ogni convezione alla scoperta nuovi territori armonici. Gli Almanegra sono Gino Ariano(basso),Rocco Vertuccio (chitarra e voce), Max Dale (chitarra e voce), Lucio D’Amato (piano), Tony Tedesco (batteria).

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“Oggi e sempre Laudato si’”: anteprima del nuovo cammino della Scuola di formazione teologica

Con una riflessione densa e appassionata sulla Laudato si’ e sul legame profondo tra la cura dell’uomo e la cura del creato, si è aperto venerdì 24 ottobre il nuovo anno della Scuola diocesana di formazione teologica “Cesare Pagani”, giunta al suo 51° anno di attività.

L’incontro, che si è svolto nella Biblioteca comunale “Giosuè Carducci” su iniziativa dell’associazione Ospedale da Campo, ha visto come relatrice la professoressa Daniela Sala, caporedattrice del mensile Il Regno-Documenti, che ha proposto la conferenza dal titolo “Oggi e sempre Laudato si’. Per la pace: cura integrale dell’uomo e del creato”.

La prof.ssa Sala ha invitato a rileggere l’enciclica di Papa Francesco alla luce delle grandi ricorrenze francescane: «L’occasione del decennale della Laudato si’ – ha spiegato – cade negli stessi anni in cui si ricordano gli 800 anni della morte di san Francesco e anche la scrittura del Cantico delle creature. È interessante notare come alcuni spunti dell’ecologia integrale sviluppata nell’enciclica siano già presenti nel Cantico. Proprio su questo tema della cura del creato, che è anche cura dell’uomo, le Chiese oggi sono chiamate a un’azione comune di responsabilità per il futuro e per il benessere del pianeta e dell’umanità».

L’appuntamento ha rappresentato il prologo del nuovo itinerario formativo 2025-2026, intitolato “Educazione alla sinodalità”. Il percorso, spiega don Romano Piccinelli, direttore della Scuola, «intende offrire alla comunità diocesana un’occasione di crescita comune nella fede, nel dialogo e nella corresponsabilità ecclesiale. Non è pensato solo per gli operatori pastorali, ma per tutto il popolo di Dio, credenti e non credenti, perché la teologia è un servizio alla vita, alla speranza e alla ricerca di senso che attraversa ogni persona».

L’itinerario prevede tre moduli, ciascuno articolato in tre incontri e un laboratorio, per un totale di dodici appuntamenti, ai quali si aggiungeranno tre eventi straordinari aperti al pubblico. Gli incontri si terranno ogni giovedì, da novembre 2025 a marzo 2026, nella sala Santo Stefano del Palazzo Vescovile (piazza Gabriotti, 10).

La presentazione ufficiale del percorso sarà la conferenza stampa, con la partecipazione del vescovo Luciano Paolucci Bedini, in programma venerdì 7 novembre alle ore 11.30 nella sala Santo Stefano.

«Questo itinerario – conclude don Piccinelli – nasce dalla collaborazione con gli Uffici pastorali della diocesi e con realtà del territorio come l’associazione Ospedale da Campo, il mensile L’Altrapagina e il Movimento per la Vita. È un cammino che vuole aiutarci a pensare, discernere e camminare insieme».

Ufficio per le comunicazioni sociali – Diocesi di Città di Castello

INFORMAZIONI: 3356789939 – comunicazione@diocesidicastello.it

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Manutenzione e sicurezza idraulica in Valtiberina: conclusi gli interventi del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno

PIANO DELLE ATTIVITA’ DI BONIFICA 2025 DAL PADONCHIA AL COLLEDESTRO: LA MANUTENZIONE CHE PROTEGGE LA VALTIBERINA. SI AVVIA AL TERMINE UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI 1,3 MILIONI DI EURO PER LA SICUREZZA IDRAULICA DEL TERRITORIO

Prosegue a pieno ritmo il programma di manutenzione ordinaria 2025 del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno in Valtiberina, dove è previsto un investimento complessivo di circa 1.300.000 euro.
Gli interventi, finalizzati alla tutela del territorio e alla riduzione del rischio idraulico, sono ormai in fase di conclusione e hanno interessato i principali corsi d’acqua della vallata, dal versante aretino fino al confine con le Marche.

A fare il punto della situazione è l’ingegner Enrico Righeschi, del settore Difesa Idrogeologica e referente della UIO E . “Partendo da Arezzo, sono questi i cantieri appena conclusi o prossimi alla conclusione”, commenta elencando l’attività più recente.

Nella frazione di Palazzo del Pero, sono in fase di completamento le opere di sistemazione di alcune soglie sul Torrente San Chimento, interventi importanti per contenere l’erosione e ridurre la velocità della corrente in prossimità del centro abitato. Ancora nel capoluogo,  in località Pieve a Ranco, è stata eseguita la risagomatura del Fosso di San Quirico, operazione che ripristina la sezione originaria dell’alveo e ne migliora la capacità di deflusso.

Continuando a percorrere l’unità idrografica omogenea Valtiberina, a  Monterchi  si sta concludendo la manutenzione sul Torrente Padonchia con un taglio selettivo della vegetazione lungo gli argini e all’interno dell’alveo, per garantire il corretto deflusso delle acque e per  preservare la funzionalità idraulica del corso d’acqua.

Nel Comune di Anghiari, gli interventi hanno riguardato la rimozione della vegetazione anche dal fondo delle reglie, particolarmente delicato perché caratterizzato da pendenze ridotte e sezioni ristrette. In queste situazioni, l’attenzione del Consorzio è massima per assicurare il mantenimento delle corrette quote di fondo e la piena efficienza dei canali.

Nel Comune di Sestino sono terminati i lavori di ricostruzione di porzioni di una briglia sul Torrente Fiumicello e di ripristino di soglie sul Torrente Bornacchio, opere essenziali per la stabilità degli alvei e la protezione delle aree più prossime al centro abitato.

Nel Comune di Pieve Santo Stefano, sul Torrente Colledestro, si è concluso il ripristino di una scogliera in un tratto compreso tra le abitazioni del Lungotevere e il tempietto del Colledestro, con l’obiettivo di consolidare le sponde e proteggere le infrastrutture limitrofe.

“Anche quest’anno – sottolinea Serena Stefani, Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno – abbiamo portato avanti un articolato piano di manutenzioni in tutta la Valtiberina, intervenendo in modo puntuale su criticità note e programmando azioni preventive per migliorare la sicurezza idraulica del territorio. Grazie alla collaborazione con le amministrazioni comunali e al lavoro delle nostre squadre, stiamo garantendo un presidio costante su un’area vasta e complessa, dove la manutenzione ordinaria è fondamentale per la prevenzione e il contrasto ai cambiamenti climatici”.

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“Il Sé ritratto. Autoritratti fotografici” dal 25 ottobre al 30 novembre alla Rocca di Umbertide esposizione dedicata al linguaggio della fotografia

Nel pomeriggio di sabato 25 ottobre, alla Rocca di Umbertide è stata inaugurata una nuova e importante esposizione dedicata al linguaggio della fotografia. Si intitola “Il Sé ritratto. Autoritratti fotografici” la mostra a cura di Giorgio Bonomi e Sofia Codini, realizzata in stretta collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Umbertide, che resterà aperta al pubblico fino al 30 novembre 2025, offrendo un mese di approfondimento e riflessione sul tema dell’autoritratto.
Al vernissage erano presenti, oltre ai curatori e agli artisti, il vicesindaco e assessore alla Cultura Annalisa Mierla e il consigliere comunale Luca Santinelli.

L’iniziativa riunisce un ampio gruppo di artisti; espongono: Stefania Beretta, Isabella Bona, Maria Bruni, Giulia Caira, Marco Circhirillo, Francesca Della Toffola, Giulia Di Clemente, Adriana Festa, Nadia Frasson, Benedetta Galli, Casaluce Geiger, Alessio Larocchi, Rosy Martin, Matuschka, Libera Mazzoleni, Lucia Maria Minervini, Anya Miroshnichenk, Simona Palmieri, Andreina Polo, Letizia Rostagno, Stefano Scheda, Aldo Tagliaferro, Laura Valle, Maria Chiara Zarabini e Stefania Zorzi.

All’interno della mostra è inoltre presente una sezione intitolata “La solitudine dell’Origine del mondo”, che approfondisce ulteriormente il tema dell’identità e della rappresentazione femminile attraverso una selezione di opere di Antonella Albani, Carola Allemandi, Petra Brnardić, Diana Cannarozzi, Stefania Cerea, Valeria Ciardulli, Anna Colitti, Consuelorita Cosentini, Maria Rosaria Cozza, Luisa Denti, Francesca di Ciaula, Era Enesi, Nadia Frasson, Benedetta Galli, Elena Ghini, Tea Giobbio, La Valse, Matuschka, Sara Pavan, Valentina Picco, Egle Picozzi, Adriana Scalise e Brigitte Tast.

Con la mostra “Il Sé ritratto. Autoritratti fotografici” vengono presentati artisti e artiste che, tramite l’autoscatto fotografico, indagano il tema della rappresentazione di sé e del proprio corpo.
È inoltre allestita una sezione dedicata a “La Solitudine dell’Origine del mondo. Autoscatti di artiste”, realizzata utilizzando molte fotografie gentilmente prestate dal Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda di Perugia, dove, tra l’ottobre e il novembre 2024, Giorgio Bonomi aveva curato una mostra con lo stesso titolo. In quella occasione si erano potuti ammirare autoscatti di artiste che hanno fotografato la propria vulva – simbolo di fertilità, erotismo e consapevolezza femminile – in molteplici modalità: ora poetiche, ora realistiche, ora ironiche.

Il vicesindaco con delega alla Cultura, Annalisa Mierla, dopo aver portato i saluti del Sindaco, ha dichiarato: “Oggi il Comune di Umbertide osa. Osa perché probabilmente, nei prossimi giorni, chi visiterà la Rocca rimarrà inizialmente sorpreso di fronte a un’esposizione che racchiude concetti complessi e profondi. L’autoritratto femminile, infatti, contiene in sé il grande tema della consapevolezza del sé: un percorso di conoscenza, di forza e di libertà. Qui sono presenti artisti e artiste di rilievo internazionale che hanno segnato la storia dell’autoritratto e della rappresentazione femminile, offrendo opere capaci di raccontare l’essere donna con delicatezza, coraggio e autenticità. Attraverso questa mostra il Comune di Umbertide abbraccia simbolicamente tutte le donne e il valore della consapevolezza di sé, che dobbiamo coltivare e rivendicare senza timori. Abbiamo scelto di osare, affiancati da un grande maestro d’arte come il professor Giorgio Bonomi, che considero un punto di riferimento imprescindibile e una guida preziosa. L’arte, d’altronde, è l’unico linguaggio capace di parlare così profondamente di temi che ancora oggi, nel 2025, possono suscitare scalpore, ed è proprio lì che dobbiamo continuare a lavorare, con convinzione e apertura. Desidero che questa mostra resti nella memoria del nostro percorso culturale e artistico, perché quando un’esposizione fa riflettere significa che ha colpito nel segno. Un ringraziamento particolare va a Vittorio Dragoni, che si è come sempre occupato con professionalità e cura dell’allestimento della mostra.”

Il maestro d’arte Giorgio Bonomi ha poi sottolineato: “L’autoscatto, tema su cui si basa questa mostra che raccoglie artisti internazionali, è un mezzo attraverso cui conoscersi e riconoscersi, un atto di ricerca identitaria. In particolare, la donna nella società contemporanea avverte ancor più dell’uomo il bisogno di comprendere sé stessa e di affermare la propria identità. Spesso si associa l’autoscatto al narcisismo, ma il mito di Narciso va interpretato con maggiore attenzione: egli non è uno stolto innamorato della propria immagine, bensì un giovane che, vedendosi riflesso per la prima volta, desidera abbracciare sé stesso per conoscersi più a fondo. È questo il senso autentico del mito: la conoscenza e l’accettazione di sé.
Ringrazio il Comune di Umbertide per aver concesso questo spazio meraviglioso e per la collaborazione.”

La curatrice Sofia Codini ha infine dichiarato: “Questa mostra ci offre l’opportunità di entrare in contatto con artiste e artisti che scelgono di autorappresentarsi. Da quando la fotografia ha fatto la sua comparsa, essa è diventata per l’artista un mezzo per relazionarsi al mondo senza filtri: non più pennello o scalpello, ma semplicemente l’obiettivo fotografico. Il modo in cui ciascuno guarda il mondo è esattamente ciò che emerge dalle opere, che parlano con autenticità e immediatezza. Ringrazio il Comune di Umbertide, il maestro Bonomi e tutti gli artisti e le artiste che hanno reso possibile questo progetto.”

La mostra resterà visitabile con i seguenti orari di apertura: martedì 16.30-18.30; mercoledì e giovedì 10.30-12.30 e 16.30-17.30; venerdì, sabato e domenica 10.30-12.30 e 16.30-18.30. Lunedì chiuso. Nei giorni festivi la Rocca sarà regolarmente aperta.

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Celebrati i 25 anni del Chorus Fractae Ebe Igi al Teatro dei Riuniti di Umbertide

“Se il tempo fosse un gambero” – Quando la musica fa girare le lancette del tempo

Una serata di emozioni, musica e memoria ha illuminato il Teatro dei Riuniti di Umbertide sabato 25 ottobre, dove si è tenuto l’evento celebrativo per i venticinque anni del Chorus Fractae Ebe Igi, una delle realtà corali più vivaci e originali della scena musicale umbra.
Sul palco, la musica ha incontrato la memoria, la leggerezza si è intrecciata alla riflessione, e le note hanno tracciato un filo invisibile tra passato e presente, ripercorrendo un quarto di secolo di esperienze, amicizie e passioni condivise.
Accanto al coro, diretto dal Maestro Paolo Fiorucci, si sono esibiti gli Ubi Maior, band che da sempre accompagna il Chorus nelle sue incursioni nel mondo del pop e del rock, insieme al pianista Lorenzo Tosi e alla sassofonista Matilde Meniconi.
Un ruolo speciale è stato riservato alla violinista e voce recitante Sara Bonucci, che ha guidato il pubblico in un suggestivo percorso musicale e narrativo fatto di ricordi, sogni e piccole magie. I testi sono stati elaborati in collaborazione con Daniele Duranti, che ha contribuito al progetto nella sua interezza.

A introdurre la serata sono stati la Presidente del Chorus Fractae Ebe Igi, Elvira Monni, e il vicesindaco con delega alla cultura, Annalisa Mierla, che ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale e di tutta la città, sottolineando l’importanza di questo traguardo per la comunità umbertidese.

Fondato nel 2000, il Chorus Fractae Ebe Igi – Corale cittadina di Umbertide prende il nome da Ebe Igi (1912-1930), giovane violinista umbertidese di straordinario talento alla quale è oggi dedicata una via della città. Composto da circa venticinque coristi, il gruppo coltiva con passione la musica corale in tutte le sue forme, dal repertorio sacro alla polifonia profana, dal vocal-pop al canto operistico e liturgico.

Dopo la direzione dei Maestri Ermanno Balducci e Nicola Lucarelli, nel 2005 la guida è passata al Maestro Paolo Fiorucci, sotto la cui direzione il coro ha intrapreso un percorso di rinnovamento e di apertura verso nuovi linguaggi musicali.
Tra i progetti più significativi figurano Classic e Queen, dedicato alla musica dei Queen, e Il lupo, l’aquila e la luna, spettacolo ispirato alla spiritualità dei nativi americani.
Nel corso degli anni il coro ha collaborato con formazioni orchestrali e direttori di rilievo, tra cui l’Accademia Musicale Tiberina, l’Orchestra giovanile I Concertisti e il Maestro Antonio Pantaneschi.
Ogni anno il Chorus organizza la Rassegna Corale Nazionale “Città di Umbertide”, appuntamento di riferimento per cori provenienti da tutta Italia, e partecipa attivamente alle iniziative dell’Associazione Regionale dei Cori Umbri (ARCUM), con la quale nel 2022 ha ricevuto il Premio Chiocci.
Negli ultimi anni il gruppo ha inoltre promosso importanti eventi di solidarietà, come Za Myr i Svobodu, a sostegno delle vittime della guerra in Ucraina, e ha portato la propria musica anche oltre i confini locali partecipando alla manifestazione itinerante InCanto sulle Vie di Francesco.

Durante la serata, il vicesindaco Annalisa Mierla ha voluto rivolgere un sentito messaggio di gratitudine e riconoscenza da parte dell’Amministrazione comunale al coro e a tutti coloro che in questi venticinque anni ne hanno sostenuto il cammino: “Un grandissimo traguardo questo raggiunto di un quarto di secolo. Questi venticinque anni hanno portato il nome di Umbertide e il nome della corale che ci ha fatti da ambasciatori nel nostro comune e di Ebe Igi, grandissima e giovanissima violinista umbertidese e donna che ha lasciato questo mondo molto presto, ma che ha saputo donare ad Umbertide una grandissima arte che questo coro sa portare avanti in maniera impeccabile. In questi venticinque anni molta gente è stata accanto al coro, supportandolo e facendolo crescere ed è per questo che stasera vorrei fare un saluto e un ringraziamento speciale al primo presidente della corale Ebe Igi che questa sera è qui presente, Silvano Mastriforti. Come Amministrazione ci teniamo molto a ringraziare il Chorus Fractae Ebe Igi per tutto quello che ha portato e fatto negli anni ed è per questo che stasera abbiamo voluto preparare e consegnare loro una targa celebrativa per questo importantissimo traguardo raggiunto insieme. Ci complimentiamo con il Maestro Paolo Fiorucci, che è stato nominato Presidente dell’Associazione Regionale Cori dell’Umbria, rappresentante quindi dell’Umbria a livello nazionale. Un particolare ringraziamento anche all’Accademia dei Riuniti, che ci ospita e collabora sempre con le molte associazioni del territorio ed è anche questa un’eccellenza culturale per la nostra realtà.”

Il messaggio riportato nella targa celebrativa, consegnata a nome del Sindaco, dell’Amministrazione comunale e di tutta la città, recita:

“Al Chorus Fractae Ebe Igi per i suoi 25 anni di successi, per aver portato il nome di Umbertide in giro per l’Italia, per la dedizione e l’impegno spesi al servizio di Umbertide, con riconoscenza e stima.”

A chiudere la serata, le parole della Presidente Elvira Monni, che ha voluto ricordare il valore umano e collettivo di questo lungo percorso: “Venticinque anni insieme è tanto tempo per una corale. Ci tengo in particolare a sottolineare la grande importanza del lato associativo di questa realtà, composto da momenti di gioia e dolore condivisi. Dietro questi anni insieme, infatti, ci sono tante fatiche, e impegni vari, prove, gioie e dolori perché far parte di un gruppo significa anche condividere momenti che fanno parte del vissuto personale di ognuno. Grazie all’Amministrazione comunale sempre attenta ai nostri bisogni e alle nostre esigenze, grazie al Maestro Paolo Fiorucci, ai coristi, al Teatro dei Riuniti per averci ospitati e a tutti coloro che hanno fatto e fanno parte di questo bellissimo cammino.”

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Ad In Primo Piano Riccardo Nicosanti

Torna In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il coordinatore per l’Altotevere di AVS sinistra Italiana, Riccardo Nicosanti

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“L’impatto del Novecento in Valtiberina”: Gabriele Marconcini presenta il suo libro ad Anghiari

L’iniziativa si terrà all’Auditorium Pietro Mascagni venerdì 30 ottobre alle 17:30

A qualche mese di distanza dalla sua uscita, “L’impatto del Novecento in Valtiberina” di Gabriele Marconcini sarà presentato anche ad Anghiari. Il volume – pubblicato da Edizioni Nuovaprhomos grazie alla collaborazione del Centro Studi “Mario Pancrazi” – nasce con l’intento di ricostruire la storia di certi elementi “minori” del patrimonio architettonico e paesaggistico di una microregione di confine compresa tra la piana del Tevere e i rilievi dell’Appenino. Escludendo le aree dei centri storici, quindi quelle in cui si concentrano i beni culturali di maggiore richiamo, la pubblicazione raccoglie un lavoro di ricerca che si è focalizzato su quelle orme del passato che si possono ritrovare nelle campagne, nei rilievi, nelle zone più dislocate o comunque in quei luoghi che hanno subito notevoli trasformazioni nel corso del Novecento.

L’idea di fondo seguita dall’autore risiede sul fatto che dagli albori della civiltà umana fino a oggi, non si era mai registrata una concentrazione di cambiamenti così imponenti come quelli che hanno animato il Novecento. Al di là dei pesanti effetti prodotti dai due conflitti mondiali, il motore principale di tante trasformazioni può essere rappresentato da un processo economico, prima di industrializzazione e poi di terziarizzazione, che ha stravolto il tessuto produttivo e successivamente, di conseguenza, tutto il resto.

In meno di cento anni è cambiata, in termini settoriali, la struttura occupazionale, i territori si sono infrastrutturati, sono nate le periferie e i perimetri urbani si sono ampliati enormemente. Le campagne si sono spopolate a causa di un convulso inurbamento, sono mutati gli stili di vita e

tutto ciò che era figlio di un passato non più attuale e funzionale è stato abbandonato, riconvertito o rimpiazzato da ciò che, di volta in volta, ha provato a interpretare le esigenze del cosiddetto progresso. Un po’ come avvenuto ovunque, anche in Valtiberina nel corso del XX secolo si sono pertanto perse molte testimonianze storiche che sono state sacrificate per accogliere le istanze imperanti di una “modernità” che ha saputo essere alquanto pervasiva.

A partire da un approccio geo-storico – quindi ricorrendo a fonti cartografiche del passato, alla morfologia del suolo, alla toponomastica, alle testimonianze orali (laddove possibile) e mettendo insieme i dati di altre pubblicazioni – il libro di Marconcini raccoglie dunque approfondimenti su alcune strutture di un tempo (poderi, mulini e dogane), sulle opere di sistemazione idraulica e gestione del territorio e, a titolo esemplare, sui resti di siti medievali.

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Il tartufo bianco di Città di Castello ambasciatore dell’eccellenza gastronomica internazionale dal 31 ottobre al 02 novembre – Grandi chef in passerella alla 45esima edizione del salone nazionale tartufo bianco pregiato di Città di Castello accanto al maestro, Gianfranco Vissani

Grandi chef in passerella alla 45esima edizione del salone nazionale tartufo bianco pregiato di Città di Castello: accanto al maestro, Gianfranco Vissani in cattedra per una imperdibile “lectio magistralis” dedicata agli studenti delle scuole secondarie superiori con indirizzo ristorazione e ospitalità alberghiera dell’IIS “Patrizi Baldelli e Cavallotti e la Scuola di Arti e Mestieri “G.O. Bufalini” sfileranno a colpi di piatti d’autore tre giovani ed affermati chef. La nuova edizione di Bianco Pregiato conferma la vocazione internazionale della manifestazione portando a Città di Castello tre tra le più autorevoli tradizioni culinarie d’Europa: Spagna, Germania e Francia. Il Tartufo Bianco Pregiato di Città di Castello diventa il filo conduttore di un itinerario gastronomico che unisce territori, culture e linguaggi della cucina contemporanea, valorizzando il patrimonio umbro e posizionandolo come protagonista nel dialogo culinario europeo.

L’evento non si limita a celebrare un prodotto di eccellenza: costruisce un ponte tra l’Umbria e le cucine internazionali, accogliendo a Città di Castello chef di rilievo e professionisti della mixology per raccontare come il tartufo bianco possa esaltare stili e tradizioni diverse. Tre show cooking d’autore, nell’area attrezzata di Largo Gildoni, racconteranno come l’aroma unico del tartufo bianco sappia impreziosire piatti iconici di tre grandi cucine europee. Si parte venerdi 31 ottobre alle ore 17 con Daniele Auricchio, lo chef campano che ha guidato per cinque anni la proposta gastronomica del Borgo La Chiaracia Resort & SPA, in Umbria, firmando le cucine dei ristoranti Radici e La Pagoda, entrambi segnalati dalle principali guide italiane. Classe 1990, Auricchio porta avanti una cucina che unisce tecnica e sensibilità artistica, dove la materia prima del territorio incontra contaminazioni contemporanee e un’estetica essenziale. Dopo esperienze al fianco di maestri come Sergio Mei, Raffaele Lenzi e Martín Berasategui, ha definito uno stile personale fondato sull’equilibrio tra rigore e libertà creativa.

Auricchio presenterà la ricetta, “Paella e tartufo bianco pregiato di Città di Castello – Spagna”. Sabato 1 novembre sempre alle ore 17 sarà la volta di Elia Lunghi, il giovane chef dell’Evo Bistrot, cuore gastronomico di Centumbrie ad Agello, affacciato sul Lago Trasimeno. Dopo esperienze formative all’estero, è tornato in Umbria con un bagaglio di tecniche e suggestioni internazionali che oggi intreccia alla cucina del territorio. All’Evo Bistrot interpreta un vero e proprio concept di “cucina-teatro”: una grande cucina a vista, una sala luminosa dal design contemporaneo e una proposta che unisce raffinatezza e accoglienza. La sua ricetta: “Torta della Foresta Nera e tartufo bianco pregiato di Città di Castello – Germania” . Domemica 2 novembre infine alle ore 17 ad accendere i fornelli sarà Nicola Cascini giovane executive chef della Locanda del Cardinale, ristorante di prestigio nel cuore di Assisi segnalato dalla Guida Michelin. A soli 27 anni porta avanti una cucina che intreccia creatività e territorio, con piatti stagionali radicati nei prodotti umbri ma aperti a riletture contemporanee. Nella cornice unica della Locanda, dove la sala conserva i resti di una domus romana, Cascini propone un’esperienza gastronomica elegante, autentica e al tempo stesso accessibile. 2Soup d’Onion in chiave moderna e tartufo bianco pregiato di Città di Castello – Francia”, la sua ricetta. Oltre agli showcooking, il ricco programma del salone prevede, tutti i giorni dalle 16 alle 20, una “Passeggiata Gourmet in Europa”, nelle splendide sale al primo piano di palazzo Bufalini, “quadrilatero”, tre ricette firmate dagli chef saranno donate alla città e realizzate dagli studenti degli istituti alberghieri “Patrizi-Baldelli-Cavallotti”, trasformando Città di Castello in un percorso di sapori internazionali accessibili a tutti. L’esperienza sarà arricchita da un percorso di Mixology Truffle, curato da Alessio Balestra, barmanager del Collins’ Bar, premiato come miglior Cocktail Bar dell’Umbria. Tre cocktail ispirati a Spagna, Francia e Germania accompagneranno il pubblico in un viaggio multisensoriale tra aromi e culture. “La volontà anche di internazionalizzazione del “Salone”, punta a rafforzare il posizionamento del tartufo Bianco Pregiato di Città di Castello come ambasciatore dell’enogastronomia dell’ Umbria nel panorama internazionale. Per l’edizione 2025, il coinvolgimento di stampa estera specializzata in cultura, turismo ed enogastronomia, per i quali è stato organizzato un press tour sul territorio (con straordinari riscontri su media e tv estere) ha amplificato il ruolo dell’Umbria come hub di eccellenza culinaria”, ha dichiarato, l’assessore al turismo e commercio, Letizia Guerri.

Per tutte le informazioni sul Salone del Tartufo Bianco Pregiato è possibile consultare il sito web della manifestazione (https://biancopregiato.it/), i portali istituzionali del Comune di Città di Castello (https://www.comune.cittadicastello.pg.it/) e di Città di Castello Turismo (https://www.cittadicastelloturismo.it/), insieme ai canali social collegati all’evento: tel. 075- 8529254 – 8554922.

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“Oggi e sempre Laudato si’”: anteprima del nuovo cammino della Scuola di formazione teologica

Con una riflessione densa e appassionata sulla Laudato si’ e sul legame profondo tra la cura dell’uomo e la cura del creato, si è aperto venerdì 24 ottobre il nuovo anno della Scuola diocesana di formazione teologica “Cesare Pagani”, giunta al suo 51° anno di attività.
L’incontro, che si è svolto nella Biblioteca comunale “Giosuè Carducci” su iniziativa dell’associazione Ospedale da Campo, ha visto come relatrice la professoressa Daniela Sala, caporedattrice del mensile Il Regno-Documenti, che ha proposto la conferenza dal titolo “Oggi e sempre Laudato si’. Per la pace: cura integrale dell’uomo e del creato”.


La prof.ssa Sala ha invitato a rileggere l’enciclica di Papa Francesco alla luce delle grandi ricorrenze francescane: «L’occasione del decennale della Laudato si’ – ha spiegato – cade negli stessi anni in cui si ricordano gli 800 anni della morte di san Francesco e anche la scrittura del Cantico delle creature. È interessante notare come alcuni spunti dell’ecologia integrale sviluppata nell’enciclica siano già presenti nel Cantico. Proprio su questo tema della cura del creato, che è anche cura dell’uomo, le Chiese oggi sono chiamate a un’azione comune di responsabilità per il futuro e per il benessere del pianeta e dell’umanità».


L’appuntamento ha rappresentato il prologo del nuovo itinerario formativo 2025-2026, intitolato “Educazione alla sinodalità”. Il percorso, spiega don Romano Piccinelli, direttore della Scuola, «intende offrire alla comunità diocesana un’occasione di crescita comune nella fede, nel dialogo e nella corresponsabilità ecclesiale. Non è pensato solo per gli operatori pastorali, ma per tutto il popolo di Dio, credenti e non credenti, perché la teologia è un servizio alla vita, alla speranza e alla ricerca di senso che attraversa ogni persona».


L’itinerario prevede tre moduli, ciascuno articolato in tre incontri e un laboratorio, per un totale di dodici appuntamenti, ai quali si aggiungeranno tre eventi straordinari aperti al pubblico. Gli incontri si terranno ogni giovedì, da novembre 2025 a marzo 2026, nella sala Santo Stefano del Palazzo Vescovile (piazza Gabriotti, 10).

La presentazione ufficiale del percorso sarà la conferenza stampa, con la partecipazione del vescovo Luciano Paolucci Bedini, in programma venerdì 7 novembre alle ore 11.30 nella sala Santo Stefano.


«Questo itinerario – conclude don Piccinelli – nasce dalla collaborazione con gli Uffici pastorali della diocesi e con realtà del territorio come l’associazione Ospedale da Campo, il mensile L’Altrapagina e il Movimento per la Vita. È un cammino che vuole aiutarci a pensare, discernere e camminare insieme».

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