L’intensa “due giorni” che l’amministrazione comunale ha allestito per celebrare la Giornata Internazionale delle Donne ha vissuto questa mattina una nuova, partecipata iniziativa. Dopo l’omaggio a Oriana Fallaci nello spazio dedicato a cultura e letteratura, la sala consiliare di Palazzo delle Laudi ha ospitato l’evento “Donne e Lavoro” con il riconoscimento al ruolo della donna nell’impresa.
L’assessorato alle pari opportunità retto da Valeria Noferi ha organizzato questo appuntamento in collaborazione con Cna e Confartigianato, e con gli istituti scolastici superiori Liceo Giovagnoli e Professionale Buitoni. Molti e qualificati gli interventi che hanno messo in evidenza il rapporto fra donne e lavoro nel nostro territorio, partendo dalla formazione scolastica per arrivare al confronto quotidiano con il mondo occupazionale.
Premiate due imprenditrici della città che si sono particolarmente distinte nelle loro mansioni ai vertici delle rispettive aziende: Elisa Calestrini della “Calestrini srl” e Alessandra Innocenti della “Bma”. “Queste donne” hanno detto all’unisono l’assessore Valeria Noferi e il sindaco Fabrizio Innocenti “sono esempi luminosi di dedizione e competenza, in grado di ispirare e motivare le generazioni future a perseguire i propri obiettivi professionali con passione e impegno”.
“La ZTL nel centro storico di Città di Castello c’era già e la sua gestione in futuro, dopo l’ampia fase di partecipazione nella quale sono state recepite le indicazioni più opportune da parte dei cittadini, tendendo la mano nei confronti del mondo produttivo del quale sono state accolte le maggiori istanze, sarà più morbida rispetto al passato: l’unico cambiamento sarà il controllo elettronico degli accessi, che non sarà quindi più demandato agli agenti della Polizia Locale. L’amministrazione comunale procederà all’attivazione dei varchi elettronici per il controllo degli accessi alla ZTL secondo quanto già stabilito, anche per rispettare le tempistiche di attuazione previste dai finanziamenti ottenuti e non incorrere in provvedimenti delle autorità di controllo: sarà inviata una delibera di giunta al Ministero degli Interni, che avrà tempo 90 giorni per dare il proprio parere.
A risposta acquisita, sarà attivata una fase sperimentale di almeno 30 giorni, che potrà essere prorogata, nella quale non ci saranno sanzioni ai cittadini e saranno valutati eventuali ulteriori aggiustamenti per la definitiva entrata in vigore della gestione elettronica dei varchi di accesso al centro storico”. E’ quanto hanno chiarito in consiglio comunale il sindaco Luca Secondi e l’assessore alla Viabilità e alla Polizia Locale Rodolfo Baccalenti, intervenendo nel dibattito sulla mozione con cui il consigliere Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) proponeva di “posticipare almeno al primo gennaio 2025 l’attivazione dei varchi elettronici al fine di non pregiudicare le possibilità di fruibilità e di accesso nel centro storico e di approfondire il più possibile il dibattito intorno alla ZTL per un’armonica fruibilità della medesima”.
La mozione è stata respinta dall’assemblea con i 15 voti contrari di PD, PSI e Lista Civica Luca Secondi Sindaco, i sei voti favorevoli di Castello Civica, FDI, FI, Lista Civica Marinelli Sindaco e Unione Civica Tiferno e le astensioni di Castello Cambia e Gruppo Misto-Azione. Il consigliere Lignani Marchesani ha preannunciato “la presentazione di un’altra mozione per fare in modo che i cittadini non paghino due volte per aver accesso alla ZTL, che ci rimettano il meno possibile e non siano costretti a rinnovare permessi per i quali hanno già versato quanto dovuto”. “Se non si parte dal 2025, chi ha pagato per il nuovo permesso nel 2023 perderebbe quattro anni, chi l’ha fatto nel 2022, tre”, ha detto Lignani, ricordando che “ogni volta che per un nuovo permesso si devono pagare 22 euro di marca da bollo”. “Che necessità c’è di pagare due marche da bollo per ottenere il permesso e se il vecchio permesso è ancora operante?”, si è chiesto Lignani, aggiungendo: “l’amministrazione dovrebbe chiarire gli aspetti giuridici dei costi che ricadrebbero sui cittadini e fare in modo che paghino il meno possibile per l’introduzione del controllo elettronico della ZTL”.
L’aspetto dei costi era stato al centro dell’illustrazione della mozione da parte del rappresentante di Castello Civica, che aveva segnalato come “l’applicazione del nuovo regolamento della ZTL costringerebbe i residenti a buttare l’attuale permesso di vari colori per prendere una nuova vetrofania, con costi aggiuntivi e doppi per chi ha il vecchio permesso in scadenza al 31 marzo 2024. Bisognerebbe capire dall’amministrazione comunale se questi costi potranno essere in qualche modo ammortizzati con una semplice determinazione per fare in modo che chi ha già pagato l’annualità 2024 non la debba pagare di nuovo all’entrata in vigore del nuovo regolamento”. Per Lignani Marchesani l’opportunità di rinviare tutto al 2025 sarebbe stata giustificata anche dai ritardi nella predisposizione e nell’invio della documentazione al Ministero e dalla complessità della revisione della disciplina della circolazione nel centro storico dovuta all’attivazione dei varchi. Il consigliere Riccardo Leveque (FDI) aveva condiviso le posizioni del collega di minoranza, soprattutto sotto il profilo dell’“aggravio di costi per i cittadini”.
“Da parte di cittadini, residenti, commercianti e professionisti ci sono arrivate obiezioni in merito ai varchi elettronici e al regolamento per l’accesso al centro storico, che a parer nostro presenta molteplici criticità”, aveva detto il consigliere, ribadendo che “questa nuova disciplina della ZTL rappresenta un ulteriore, forse definitivo colpo alla vivibilità del centro storico”. La consigliera Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione) ha espresso dubbi sulla possibilità di arrivare a un’applicazione della ZTL prima del 2025. “Ci sono difficoltà nella definizione della nuova viabilità e della cartellonistica che dovrà essere installata prima dell’attivazione dei varchi e in più c’è ancora da mandare tutta la documentazione al Ministero”, aveva fatto presente la consigliera. “E’ vero che avete fatto tutti i passaggi di partecipazione possibili e di questo ve ne do atto, però la situazione ancora è abbastanza critica e non c’è chiarezza su tante situazioni, quindi la data del primo gennaio 2025 non credo sia esagerata, ma probabilmente il punto al quale arriverete prima di aprire, se non addirittura al 2026”, aveva sostenuto Bassini. “Come PD siamo contrari alla mozione”, aveva dichiarato il capogruppo Gionata Gatticchi.
“Il progetto della ZTL – aveva spiegato – è stato sottoposto alla fase di partecipazione e deve essere inviato al Ministero: qualunque rinvio a questo punto, specialmente senza motivazioni oggettive, rischierebbe di esporre il Comune all’ipotesi di danno erariale, perché bisogna seguire l’iter procedurale collegato ai fondi stanziati per l’installazione delle apparecchiature tecnologiche”. “Nella fase di attuazione sperimentale sul campo – aveva osservato Gatticchi – ci sarà tutta la possibilità di aggiustare quanto stabilito e direi che l’approccio dell’amministrazione comunale è sicuramente dei migliori”. Il sindaco Secondi e l’assessore Braccalenti hanno condiviso l’opportunità di non venire meno a un iter ministeriale prestabilito, ribadendo “l’approccio morbido all’applicazione di una ZTL che non è nuova, esiste già in città”. “Il procedimento prevede un’approvazione del progetto da parte del Ministero e una successiva fase sperimentale non sanzionatoria, sicuramente tutelante nei confronti di cittadini che avranno modo di acquisire un’abitudine nel transito all’interno del centro storico e che darà modo all’amministrazione comunale di monitorare la situazione per valutare eventuali correttivi”, hanno detto gli amministratori. In sede di replica, il consigliere Lignani Marchesani ha detto: “mi sarei aspettato dall’amministrazione un approccio rispettoso anche delle esigenze economiche dei cittadini, dei residenti e dei commercianti legate al pagamento dei permessi e quindi un invito a ritirare la mozione per proseguire il confronto in commissione: invece vi piace bocciare le mozioni”.
Largo Gildoni riempito da tante donne e tanti uomini per la manifestazione dal titolo “Insieme in piazza per i diritti, la pace, la solidarietà”, che è stata organizzata stamattina, nell’ambito delle iniziative per l’8 marzo, dal Coordinamento Donne dello SPI-Cgil, dall’ANPI Città di Castello, dall’Unione Donne in Italia (UDI) Città di Castello, con il patrocinio del Comune e la collaborazione della scuola Diamante Danza. Le parole d’ordine della mobilitazione sono state difesa e salvaguardia dei consultori e della legge 194, solidarietà, diritto all’accoglienza, no al femminicidio e ad ogni forma di violenza, difesa dei diritti irrinunciabili che vanno affermati e garantiti a tutti, nessuno escluso, impegno per la pace.
Temi a cui hanno dato forza le sagome con gli slogan ispirati agli obiettivi della manifestazione esibite dalle donne presenti, le letture, il coro sulle note della canzone “Mariposa” di Fiorella Mannoia e l’esibizione delle ballerine della scuola Diamante Danza sulla colonna sonora di “Sally” di Vasco Rossi. “Davvero una bella pagina scritta dai tanti cittadini che si sono dati appuntamento nel nostro centro storico per ricordare insieme il valore dei diritti conquistati dalle donne e la necessità di difendere e tutelare quelli che vengono messi in pericolo, il diritto alla salute, con il tema dei consultori e dello spazio che devono riconquistare nella nostra società, ma anche il diritto alla parità salariale e all’indipendenza economica”, sottolinea l’assessore alle Pari Opportunità Letizia Guerri, che ha partecipato stamattina alla manifestazione insieme al sindaco Luca Secondi e all’assessore alla Cultura Michela Botteghi. “In Italia c’è tanto da fare per colmare il gender gap che penalizza le donne.
Portare in piazza questi temi, come hanno ben fatto le rappresentanti del Coordinamento Donne dello SPI-Cgil, dall’ANPI Città di Castello, dell’Unione Donne in Italia (UDI) Città di Castello, che ringraziamo per il loro impegno costante nella nostra comunità, serve a rafforzare la consapevolezza che sul tema dell’affermazione dei diritti c’è ancora tanto da fare. La piazza piena di stamattina, però, è un buon segnale della presa di coscienza collettiva e della responsabilizzazione delle donne e degli uomini nei confronti di questi temi di cui c’è bisogno”. “Molto soddisfatte per la partecipazione, la comunanza e la commozione delle persone presenti” le organizzatrici della manifestazione. “Le donne – sottolineano – sono tornate in piazza e torneranno ancora per dare voce ai diritti”.
Tutto esaurito ieri sera al teatro degli Illuminati per lo spettacolo “il femminicidio di Contessa Lara e Il processo Pierantoni” , organizzato da AMI Avvocati Matrimonialisti Italiani Distretto Umbria e per la sceneggiatura del suo Presidente Avv. Nada Lucaccioni e la regia di Alessandra Carmignani, e dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Città di Castello e Croce Rossa Italiana Comitato di Città di Castello con il Presidente Francesco Serafini tra gli attori. Nel cast il Presidente della Corte d’appello Penale di Perugia Paolo Micheli, il consigliere di cassazione Daniele Cenci, il giudice del Tribunale Penale di Perugia Francesco Loschi, il Presidente del Consorzio Pro Centro Cristian Briganti, il Presidente di Sogepu Avv. vittorio Betti, l’avvocato penalista Francesco Maria Falcinelli, il comandante della stazione carabinieri di città di castello Fabrizio Capalti, il comandante della Polizia Locale di Citerna tenente marco pierini, il preside dell’istituto san francesco di Sales simone polchi e suoi allievi e allieve, l’attrice Irene Bistarelli, i volontari di cri, Giacomo Alessandro pelliccia e eugenio bellaviti, e la scuola diamante danza, con Adelaide Briganti Beatrice Boriosi Francesca bizzarri olimpia Lorenzini Emanuele bucci Michele Ceccattini.
“La ricostruzione scenica della storia della Contessa Lara e il processo che seguì per la sua brutale uccisione ci hanno dato ancora una volta la possibilità di puntare l’attenzione sul tema della violenza sulle donne, sul quale è necessario riflettere e confrontarsi in ogni occasione possibile. Le scene si sono ispirate anche alla nascita proprio in quegli anni del cinema muto oltre che agli atti processuali dell’epoca, nella quale l’evento rappresentò quello che oggi potrebbe essere definito un vero e proprio processo mediatico” questa la dichiarazione dell’ Avv. Nada Lucaccioni che insieme agli altri organizzatori ha dato appuntamento all’anno prossimo per un’altra edizione con la quale ancora una volta promuovere con un evento formativo e benefico tematiche volte alla sensibilizzazione ai diritti delle donne. “La terza edizione del processo storico ha fatto registrare il tutto esaurito, un successo che si riconferma per il gioco di squadra fra Comune di città di castello, ami avvocati matrimonialisti italiani e Croce Rossa italiana che che vede ogni anno calcare il palco degli illuminati uomini di legge che si mettono con straordinaria professionalità al servizio della comunità umbra tutta insieme alle nostre scuole e a tutto il mondo dell’associazionismo cittadino per parlare di diritti delle donne. Un sincero e sentito ringraziamento da parte del Comune di città di castello a tutti i protagonisti, all’avvocato Nada Lucaccioni che si impegnano da anni per quest’appuntamento atteso ormai dalla comunità tifernate”, ha dichiarato l’assessore Letizia Guerri sul palco assieme al sindaco Luca Secondi
Una donazione per la ricerca contro il cancro nel ricordo di Silvana Benigno, mamma-coraggio di Selci che ha lottato come un leone per sconfiggere la malattia organizzando una serie di eventi proprio per sensibilizzare la raccolta fondi per la ricerca. Questa mattina a San Giustino l’Associazione Socio Ricreativa Altomare ha consegnato nelle mani di Federica, figlia di Silvana, un assegno di 500 euro con la somma che sarà destinata alla Fondazione Ieo-Monzino di Milano appunto per sostenere la ricerca.
Nel corso della breve ma significativa cerimonia all’interno della sede dell’associazione in località Altomare di San Giustino, il presidente Paolo Pompei ha evidenziato il motivo dell’iniziativa “perchè la nostra concittadina Silvana durante la malattia è stata un esempio di forza, coraggio e determinazione, lasciando un segnale forte per quanto riguarda la sensibilizzazione sulla ricerca contro il cancro. A nome di tutta l’associazione vogliamo inoltrare un messaggio di solidarietà verso chi, ogni giorno, si trova a lottare per sconfiggere il cancro”.
Federica ha ringraziato del gesto anche a nome della Fondazione Ieo-Monzino consegnando all’associazione Altomare due copie del libro “Dalla stessa parte” dove si racconta la purtroppo breve storia di Silvana e il suo messaggio che ha lasciato. Alla cerimonia erano presenti anche i consiglieri dell’associazione, vale a dire Laura Dini, Francesco Bricca, Riccardo Renzetti e Francesco Nunzi. Durante l’iniziativa la famiglia di Silvana ha proposto di organizzare nel periodo estivo un appuntamento conviviale davanti alla sede dell’organismo proprio per dare un seguito alla raccolta fondi.
In occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti delle donne, l’associazione Libertas Margot ha organizzato, con il patrocinio del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria e del Comune di Perugia, un incontro molto originale perché focalizzato sullo sport al femminile ed in particolare sulle attività sportive che vecchi stereotipi di genere collocano tra quelli praticabili solo dagli uomini. L’incontro si è svolto nella splendida cornice dell’Auditorium Santa Cecilia. Come da programma l’evento ha avuto inizio alle ore 17.30 e si è concluso alle ore 20:00 con un momento conviviale. Alla ricorrenza della giornata dell8 Marzo sono intervenute campionesse di varie attivitá sportive : boxe, rugby, karaté, endurance, body building, sollevamento pesi ed altre ancora. Tutte riunite per dimostrare che l’antiquato pregiudizio relativo alla pratica femminile di sport considerati da ”maschi“ è ormai da superare. Alla domanda, posta dalla giornalista Anna Lia Sabelli Fioretti, “ è o non è uno sport per donna?”, tutte le atlete hanno riportato la loro testimonianza: in primis Katia Bellillo, ex Ministro delle Pari Opportunità, grazie alla quale le donne, nel pugilato, hanno potuto effettuare il tesseramento come professioniste risolvendo la problematica del tesseramento a questa specialità per il settore femminile grazie ad un escamotage puramente tecnico.
Sono seguite le interviste s=di tutte le atlete presenti : Annalisa Padula, campionessa di sollevamento pesi; Elena Giorgetti, giocatrice di rugby di interesse nazionale; Asia Pergolesi, campionessa di karate; Gaia Sandri, campionessa di jiugitzo; Costanza Laliscia , campionessa di endurance,; Adele Marsiletti, ex giocatrice di calcio di serie A; Luigia Baggetta, campionessa professionista di bodybuilding.
Hanno portato il saluto e le riflessioni sul tema la Consigliera Paola Fioroni, in rappresentanza della presidente della Regione Donatella Tesei; l’assessore alla cultura Leonardo Varasano; il Presidente dell’Associazione Libertas Margot Massimo Pici; la Presidente del Centro di Pari Opportunità Caterina Grechi. Tutti coesi nella necessità di contrastare gli stereotipi che ancora animano e differenziano le dinamiche nello sport. Special guest l’intervento del pugile Gianfranco Rosi, ex campione del mondo WBC e IBF e ora staff tecnico nazionale femminile “elite” della federazione pugilistica italiana, che ha portato la sua testimonianza sul valore delle pugilesse italiane e in particolare su Irma Testa, che a soli 18 anni è stata la prima donna italiana a partecipare ad una Olimpiade, quella di Rio de Janeiro nel 2016.
Nel corso dell’interessante pomeriggio è stato presentato l’inedito progetto “ Judonna”, del giornalista Roberto Sabatini. Progetto che prevede la partecipazione di sole donne ad una disciplina per lungo tempo “frequentata” solo da uomini, e l’ esibizione di Kick Boxing tra la Campionessa mondiale Wtka Gloria Volpi e Roberto Carlotti, medaglia di bronzo World Cup, candidato al titolo mondiale che si terrà a fine marzo. L’esibizione si è conclusa con un pari a simbolo della parità di genere auspicata da tutti. Massimo Pici, presidente di Libertas Margot, ha ringraziato Anna Lia Sabelli Fioretti , che ha mediato le interviste con grande abilitá e senso di spirito con brillanti battute e aneddoti, e Simona Ambrosio. Entrambe sono riuscite a rendere speciale questo 8 marzo con un incontro dinamico e soprattutto originale, con un approccio efficace per sottolineare il grande valore delle donne anche nello sport. L’incontro si è concluso con un brindisi alle Donne offerto da Lungarotti e Il Tulipano Bianco.
Una grande giornata per Città di Castello e per l’Umbria. Grazie alla firma apposta dal Presidente del Consiglio Meloni oggi a Bastia sono diventati disponibili oltre sedici milioni di euro per il nostro territorio. Non solo dodici milioni per l’ex ospedale San Florido ma anche due milioni per. rendere di nuovo o fruibile per la Comunità tifernate Villa Montesca e quasi tre milioni di euro per progetti culturali, ambientali, infrastrutturali e spese tecniche rendono indimenticabile la giornata di oggi. Dispiace che il Sindaco di Citta di Castello abbia brillato per la sua assenza all’evento per bieche ragioni politiche. Fratelli d’Italia di Citta di Castello che dimostra una volta di più la propria vocazione territoriale e comunitaria ringrazia la Presidente Meloni, il Ministro Fitto e l’Amministrazione regionale con la Presidente Tesei che ha meritoriamente accantonato i 69 milioni di euro di cofinanziamento. La Destra dimostra la propria filosofia del fare, l’incapacità della sinistra ha purtroppo reso necessarie molte più risorse per l’ex Ospedale e Villa Montesca ma è un dato di fatto che dopo decenni si interviene per ripristinare la residenza dei Baroni Franchetti e per iniziare il cantiere del vecchio ospedale..
Un plauso finale e un incoraggiamento all’Assessore Paola Agapiti che tanto si è battuta per reperire queste risorse e che gestirà attraverso il suo assessorato.
E’ un punto di partenza e non di arrivo, ma oggi potrebbe iniziare un’altra storia per l’Alto Tevere, invertendo una curva di declino che lo ha caratterizzato negli ultimi decenni.
Appuntamento Domenica 10 Marzo alle ore 10 per la giornata di campionato regionale di nuoto presso la piscina di Città di Castello della Federazione italiana sport per la disabilità intellettivo-relazionale FISDIR e della Federazione italiana Sport Paralimpici FINP per la disabilità fisica.
Sono iscritti 34 atleti, le compagini in gara comprrendono, Virtus Buonconvento con atleti agonisti e promozionali ASD Sport insieme di Foligno, Tarsina di Gualdo Tadino e l’ASD Beata Margherita di Città di Castello( di cui 8 agonisti) ; 2 atleti di Sport Insieme di Foligno; 1 della Tarsina Gualdo Tadino e 10 della Beata Margherita di Città di Castello , tutti promozionali Si prospetta una giornata piena per i nuotatori Paralimpici di Umbria e Toscana
Presso la Sala riunioni dell’Ospedale di Città di Castello la Presidente dell’Inner Wheel Marisa Sisi Monni ringraziando tutti i numerosi presenti ha tenuto a precisare l’importanza del progetto che oggi vuol essere “riportato alla luce” e far conoscere a tutti i cittadini. La culla a tutt’oggi non è mai stata usata ma se anche solo una volta riuscirà a salvare una vita avrà esaurito il compito per il quale e’ stata donata nell’anno 2013. Francesco Marconi co-promotore quale presidente del Movimento per la Vita ha aggiunto “Madre segreta e Culla termica” sappiamo bene cosa significano e soprattutto quello che possono comportare nel cuore di una giovane donna, spesso giudicata male, quando in realtà ci sta gridando il suo aiuto disperato in un mondo che francamente lo ha dimostrato ti abbandona”.
Un sentito ringraziamento a tutti coloro, associazioni, istituzioni, esperti in materia e personale dell’ospedale ad ogni livello che alcuni anni fa hanno reso possibile questo progetto che oggi rimane ancora un punto di riferimento a livello regionale e nazionale, hanno dichiarato il sindaco Luca secondi, il vice sindaco Giuseppe Bernicchi e l’Assessore Benedetta Calagreti. Il direttore del presidio ospedaliero Altotevere Silvio Pasqui ha sottolineo la grande importanza della collaborazione con l’Inner Wheel e del rapporto di tutte le istituzioni (ASL, Comune) nel portare avanti progetti di tutela tesi a impedire situazioni drammatiche quali l’abbandono di neonati in luoghi non consoni, e quindi con il rischio di incolumità fisica e della tutela dei minori non riconosciuti dalle madri e quindi immessi velocemente in un percorso di adozione.
Una giornata importante che ha avuto un epilogo ancora più emozionante: una famiglia affidataria, contattata dalla coordinatrice dell’evento Lucia Puletti, è voluta essere presente e dire ancora ad alta voce il loro grazie per quanto accaduto ormai 16 anni fa. 8 anni fa il figlio ha voluto che i suoi genitori affidatari, lo portassero a Città di Castello per conoscere tutti coloro che gli hanno dato la vita e l’hanno accudito sino al momento dell’affidamento. Un momento di grande emozione del pubblico.
La dottoressa Gioia Calagreti dirigente medico del presidio Altotevere ha concluso dicendo “poter celebrare la possibilità di scelta offerta alle donne, in questa particolare giornata, mi rende orgogliosa come Dirigente ma soprattutto come donna”.
Osvaldo Cipriani, non nuovo a bellissime installazioni presso i giardini del Campo alla Badia, ha realizzato una bellissima panchina dedicata alle Donne e contro la violenza. Già lo scorso Natale realizzò una stupenda luminaria natalizia apprezzata da tutti. Oggi ha voluto lanciare un chiaro messaggio contro ogni forma di violenza sulle Donne, proprio nel giorno a loro dedicato, mostrando una grande sensibilità ed un attaccamento al proprio quartiere e al proprio paese. Da semplice cittadino manutiene volontariamente il giardino e cura le piante, uno splendido esempio civico in un mondo di gente che parla e NON fa nulla. Osvaldo ha capito che il bene Comune è per l’appunto Comune nel senso di comunità di cittadini. Grazie!
Ore 15-16,30 – CITTADINANZA DIGITALE – Docenti: Romano Vibi e Piero Taverniti
Ore 17,30-18,30 e 18,30-19,30 – SCUOLA DI BALLO – Docente: Centro sportivo Blue Angel
La “Lezione del giovedì” in programma il 14 marzo alle ore 16 vedrà la presenza in veste di relatore del prof. Piero Taverniti, che parlerà sul tema “La poesia è accessibile a tutti?”
Organizzato dall’Asd “Beata Margherita, in collaborazione con Polisport e cooperativa sociale “La Rondine” e con il patrocinio di Comune di Città di Castello, Comitato Italiano Paralimpico Regione Umbria e Cesvol Umbria Ets, domenica 10 marzo dalle ore 10, nelle piscine comunali tifernati, si svolgerà il Campionato regionale Fisdir-FINP di nuoto.
Alla manifestazione, che si svolge sotto l’egida di Fisdir (Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali) e FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) Umbria, parteciperanno Virtus Buonconvento (con atleti agonisti e promozionali), Asd Insieme di Foligno, Tarsina Gualdo Tadino e Asd Beata Margherita di Città di Castello.
Ultimo giorno di lezioni con foto ricordo alla scuola Dante Alighieri: entro il 31 marzo è prevista la consegna dei lavori da oltre 12 milioni di euro per la demolizione e la ricostruzione dello stabile. Secondi, Carletti, Guerri e Botteghi: “un passaggio epocale per Città di Castello, che avvia il conto alla rovescia per la realizzazione di una scuola moderna e sicura, che sarà un orgoglio di questa amministrazione comunale”.
Ultimo giorno di lezioni alla scuola media Dante Alighieri. Dopo 62 anni, stamattina è stata voltata una pagina storica nell’istituto alla periferia di Città di Castello, dove gli ultimi studenti e insegnanti che ancora frequentavano le aule, insieme al dirigente scolastico Filippo Pettinari, al personale della segreteria e agli ausiliari, hanno salutato per sempre banchi e corridoi, i luoghi di ritrovo all’interno e all’esterno dell’edificio che hanno accompagnato il percorso di studio di intere generazioni di tifernati. Gli allievi delle classi 3A, 3B, 3C, 3E e 3F da lunedì 11 marzo andranno a lezione nelle aule ricavate dal Comune nella sede provvisoria del centro sociale del quartiere Madonna del Latte. Seguiranno così i compagni delle prime classi, che hanno iniziato l’anno scolastico 2023-2024 nelle aule della scuola media Giovanni Pascoli e quelli delle seconde, che li hanno seguiti nello stesso edificio alla ripresa delle lezioni dopo Natale. In totale circa 110 ragazzi, ai quali l’amministrazione comunale ha garantito la continuità didattica per rispettare la rigida tempistica di avvio dei lavori stabilita dal PNRR. Da oggi lo stabile della Dante Alighieri resterà completamente deserto, perché entro il 31 marzo è prevista la consegna dei lavori all’impresa aggiudicataria dell’intervento di demolizione e ricostruzione dell’immobile, il più grande cantiere in Umbria nell’ambito dell’edilizia scolastica, sul quale il Comune investirà complessivamente 12 milioni 293.500 euro, tra finanziamento del PNRR, contributo del fondo nazionale per le opere indifferibili, risorse del conto termico GSE e cofinanziamento del Comune. La nuova Dante Alighieri sarà un complesso scolastico di circa 4 mila metri quadrati, che sorgerà nell’attuale sede del quartiere La Tina e ospiterà oltre 300 studenti in ambienti per la didattica pensati per offrire servizi a minori e adulti, con una palestra che garantirà la pratica di più discipline sportive anche in orari extrascolastici. Per la sua realizzazione saranno impiegati i più moderni sistemi di dissipazione sismica per garantire la massima sicurezza e saranno adottate le soluzioni che permetteranno un elevato comfort climatico, con la minimizzazione dei consumi energetici. A rendere indimenticabile un momento storico per la scuola e per tutta la comunità tifernate è stata una foto che ha ritratto il personale della scuola e gli studenti dell’ultimo giorno, gli attuali insegnanti e quelli di una volta, genitori, ex allievi e amministratori comunali. Il sindaco Luca Secondi si è unito nell’abbraccio al dirigente scolastico Pettinari, alla vice Raffaela Mambrini e a tutti i presenti per l’immagine simbolo della giornata insieme all’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti, all’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri e all’assessore al Patrimonio Michela Botteghi, ai tecnici comunali Simone Forti e Agnese Coletti. Un momento intenso, che nessuno dei presenti avrebbe voluto interrompere e che per questo si è dilatato in abbracci, strette di mano, pacche sulle spalle e anche qualche lacrima, a sottolineare la forte emozione vissuta da tutti nel dare addio alla vecchia scuola. “Una pagina davvero bella e intensa, che ha reso percepibile l’affetto di un’intera comunità, oltre che del personale scolastico, degli studenti e delle famiglie, per questo istituto che fa parte del vissuto di una parte importante dei residenti della nostra città”, commenta il sindaco Secondi, insieme agli assessori Carletti, Guerri e Botteghi. “Oggi non potevamo che essere qui a condividere un passaggio epocale per Città di Castello, per il mondo della scuola cittadino e per tutta la comunità, che – evidenzia Secondi – avvia il conto alla rovescia per la realizzazione della nuova Dante Alighieri, un traguardo straordinario, che abbiamo voluto fortemente e per il quale ci siamo impegnati a reperire le ingenti risorse necessarie, cofinanziando anche una parte dell’investimento. In questo stesso luogo sorgerà un complesso scolastico sicuro, moderno e sostenibile, funzionale alle future esigenze dei processi di insegnamento e apprendimento, che sarà un orgoglio di questa amministrazione comunale, per la quale l’investimento sull’edilizia scolastica è il più importante per il futuro dei nostri giovani”. Il dirigente scolastico Pettinari ha salutato personalmente tutti gli intervenuti, in un incontro intergenerazionale bello e profondo con i protagonisti di oggi e di ieri della vita della scuola. “In questi oltre sessant’anni fra gli spazi ampi e luminosi di questa scuola si sono succeduti tanti dirigenti, docenti, amministrativi ed ausiliari – sottolinea Pettinari – che hanno curato la crescita umana e culturale di tante generazioni di ragazze e ragazzi che qui si sono intrecciate in una delle fasi più difficili e allo stesso tempo più belle della vita. Insomma un pezzo importante della storia della nostra città, che in questo momento ciascuno ripercorre secondo l’esperienza che ha vissuto. Ringrazio gli amministratori, il personale degli uffici e delle squadre operative del Comune, il personale della scuola, tutti coloro che hanno aiutato nel difficile, ma inevitabile, compito di selezionare, inscatolare, trasportare e smaltire documenti, materiali ed arredi”, conclude Pettinari. Progettata nel1959, la scuola Dante Alighieri fu ultimata nel 1962 e ampliata ulteriormente nel 1971. In base agli attuali termini per la rendicontazione dei finanziamenti del PNRR, la costruzione del nuovo complesso si dovrà concludere entro il 2026.
Otto Marzo in quattro “scatti”. Donne in luoghi simbolo della comunità tifernate. Tiziana Bani, Francesca Peli, Natalia Giulietti. Marzia Castellani, Mariza Gulinati le “magnifiche” cinque donne e socie-lavoratrici di Tela Umbra nei laboratori fra i telai dell’800 eredi di plurisecolari tradizioni simbolo dell’ emancipazione e conquiste delle donne. Una bella foto con le assessore Letizia Guerri, Benedetta Calagreti e Michela Botteghi per ribadire il ruolo fondamentale delle donne in tutte le epoche. E poi altri scatti e foto significative a Ceramiche Noi, Cooperativa simbolo della resilienza, creatività e difesa del posto di lavoro. Nove donne su circa 20 dipendenti praticamente la metà. “Senza loro non saremo Noi”, dicono con orgoglio il presidente della Cooperativa, Marco Brozzi ed il direttore Lorenzo Giornelli. Donne forti, coraggiose e solidali anche alla Caritas diocesana pronte ogni giorno a dare una mano ai fragili e bisognosi. “Sono straordinarie” – dice Gaetano Zucchini, direttore della Caritas tifernate. E poi ancora le magnifiche sette donne di Linoservice azienda tipografica che hanno rilevato e salvato dalla chiusura l’azienda nel 2020 alla morte improvvisa del titolare. Grandi donne, storie simbolo di una giornata simbolo. “Grazie a tutte le nostre donne ovunque si trovano in ogni ambito della comunità locale”, ha dichiarato il sindaco Luca Secondi.
Anche Città di Castello e l’altotevere in tv su Rai 1. Linea Verde ha infatti deciso di raccontare l’anima dell’Umbria, nella puntata di domenica 10 marzo alle 12.20, realizzata in convenzione con la Regione Umbria. La prima tappa vedrà protagonista Gubbio e l’alta umbria poi accendera’ i riflettori su Città di Castello. Un vero e proprio viaggio nel tempo. Qui Linea Verde, Livio Beshir, Peppone Calabrese, con la partecipazione di Margherita Granbassi, verrà accolta dalla tradizione, dall’amore per la cucina e per la terra, perché l’anima dell’Umbria simboleggia il rispetto della natura, la coltivazione del buono e la propensione al bello. Le telecamere della Rai al Centro delle Tradizioni Popolari e della Civiltà Contadina “Livio della Ragione” a Garavelle, grazie alla guida delle operatrici museali della Cooperativa “Poliedro”, documenteranno situazioni di vita quotidiana legate ad antiche tradizioni dell’artigianato, dell’agricoltura e della cucina di secoli fa. Proprio nell’ampio salone della casa contadina con il camino acceso e la tavola imbandita una maestra chef presenterà ricette e metodi antichi della lavorazione della pasta. Davvero una puntata da non perdere.
Partecipato evento a Palazzo delle Laudi in occasione della Giornata Internazionale della Donna, che l’amministrazione comunale ha voluto dedicare quest’anno a Oriana Fallaci. La sala consiliare ha ospitato un convegno-dibattito che ha reso omaggio alla figura della grande scrittrice e giornalista fiorentina. Molto apprezzata la relazione svolta da Riccardo Nencini, politico, storico, presidente del Gabinetto Vieusseux, scrittore e soprattutto amico di Oriana, che ha toccato tutti i temi che hanno fatto parte del percorso della Fallaci nella sua esistenza, da quelli pubblici sino a quelli più privati e del suo essere donna, svelando anche particolari inediti della sua intensa attività. Pubblico numeroso e partecipe, che ha dialogato con Riccardo Nencini, ponendo quesiti e interrogativi all’oratore. Nel prossimo futuro è prevista l’intitolazione di una sala della Biblioteca Comunale alla memoria e all’opera di Oriana Fallaci.
Quarto appuntamento con i “Lunedì Del Territorio” alla Dogana
San Giustino Partecipa ha organizzato per lunedì 11 marzo alle ore 21, presso il quartiere Dogana vicino all’area verde, il quarto appuntamento pubblico con i lunedì del territorio. Si parlerà di prospettive, criticità e bisogni futuri nel rapporto tra comunità e quartiere. Sarà presente il candidato Sindaco Stefano Veschi. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
La “regina” della bellezza e benessere, pioniera dei trattamenti estetici e del “Tattoo”, la prima a disegnare simboli indelebili sulla pelle alla fine degli anni ’80 – Riconoscimento ufficiale ad una grande donna, Daniela Morganti, 68 anni, premiata oggi in comune da sindaco ed assessori – La prima a curare il look ad una giovanissima e bellissima Monica Bellucci sulla rampa di lancio di sfilate di moda e concorsi di bellezza di una carriera poi sfavillante – Morganti: “che emozione, un premio che dedico alla mia famiglia, a tutti coloro che fanno questo lavoro con passione e dedizione, alle donne e a Monica Bellucci la nostra immagine e orgoglio nel mondo”.
La “regina” della bellezza e benessere, pioniera dei trattamenti estetici e del “Tattoo”, la prima a disegnare simboli indelebili sulla pelle ad inizio degli anni ’90. Riconoscimento ufficiale ad una grande donna, Daniela Morganti, 68 anni, premiata oggi in comune da sindaco ed assessori. La prima maestra del make up a curare l’immagine ad una giovanissima e bellissima Monica Bellucci sulla rampa di lancio delle sfilate di moda e concorsi di bellezza di una carriera poi sfavillante, oggi fresca di Globo d’oro e Nastri d’Argento a ripetizione. Già atleta di primo piano nella favola pallavolistica tifernate (e tra i protagonisti di quell’ epica “giochi senza frontiere” da poco celebrata al Teatro degli Illuminati) Daniela Morganti è stata antesignana nella sua professione di estetista. Nel salone di Piero Montanucci fu la prima ad occuparsi del trucco di Monica Bellucci al debutto nel mondo della moda. Negli anni ’80 il coronamento di un sogno, un istituto tutto suo in pieno centro storico dove realizzare trattamenti del tutto innovativi per l’ epoca e per il territorio, e dove fornire servizi al tempo inediti come l’ agopuntura da parte di specialisti cinesi. Dal 1997nella sede attuale implementa il raggio d’azione ribadendo visione e lungimiranza con macchinari di assoluta avanguardia, l’ esordio dello spinning, allora pressoché sconosciuto, abbinato all’estetica, la spa secondo i dettami del mitico Messegue’. La fama conquistata da Daniela Morganti ben oltre i confini locali portò nel capoluogo altotiberino personaggi importanti nell’ ambiente nazionale del maquillage come il mago del make-up Gil Cagne’. In qualità’ di rappresentante regionale delle estetiste ha portato avanti con la Confartigianato la battaglia contro l’ abusivismo; attiva nel sociale si è sempre resa disponibile a donare il suo contributo ad iniziative a fine benefico. Esempio concreto di solidarietà, per non farsi mancare nulla da nove anni insegna alla scuola di arti e mestieri “G.O. Bufalini” dove svela agli allievi ogni suo segreto professionale o quasi. Ha seguito con dedizione e passione anche un progetto di “trucco e parrucco” per gli ospiti della Residenza protetta Asp “Muzi Betti”. In tutto ciò ha riversato analoga passione anche in ambito familiare inserendo i figli nel settore di cui da decenni è icona incontrastata: moglie, madre, nonna con la stessa forza d animo anche oggi che è in pensione, o quasi. “Intanto lo stupore di come la mia città possa aver pensato a me quale donna da premiare – ha precisato Daniela Morganti, prima di ricevere dal sindaco, Luca Secondi, la targa celebrativa, proprio nella giornata simbolo dell’8 marzo, affiancato dal dagli assessori, Letizia Guerri, Michela Botteghi, Benedetta Calagreti e dal Presidente della Scuola “G.O. Bufalini”, Giovanni Granci, al termine della sentita cerimonia alla presenza del giornalista, Massimo Zangarelli, che ha coordinato l’incontro – quando tantissime altre donne meglio di me, avrebbero meritato di essere riconosciute tali, un grazie di cuore sincero al sindaco, agli assessori e al Presidente della “Bufalini”. Un pensiero intenso ogni 8 di Marzo, va a tutte quelle donne di giovane età bruciate dal rogo nella fabbrica in cui lavoravano, lì segregate perche’ protestavano per il riconoscimento dei loro diritti, ecco questo riconoscimento lo dedico a loro che hanno pagato con la vita una data che ogni anno annovera e stima la donna nel mondo. Ho iniziato l’attivitànell’1983. Per 3 anni ho lavorato in proprio nel salone di Piero Montanucci dove avevo una cabina per trattamenti estetici base ma anche avanzati, già facevo la diatermocoagulazione un trattamento per l’eliminazione definitiva dei peli indesiderati, già avevo un’altra apparecchiatura importante, un solarium corpo, essendoci in quei anni tanta richiesta per l’ abbronzatura. Nel 1986 mi sono trasferita in via Cacciatori del Tevere, essendo rimasto stretto ,l’ ambiente di lavoro. Sono stata la prima tatuatrice a Città di Castello ho fatto tatuaggi a persone che non ricordo di avere conosciuto , ma che mi tornano a memoria quando mi mostrano il lavoro fatto. Nel 1997 mi sono trasferita dal centro in cui operavo, in via Pier della Francesca sempre per esigenze di spazio. Infatti in quell’anno ho introdotto nella mia attività il Beauty Fit ,l’associazione dell’Estetica con l’attività fisica, che eseguivo con delle Bike con cui facevo Spinning, di cui sono anche Trainer. Lo Spinning era un anteprima sportiva che proveniva dall’America, ancora pochissimo conosciuta in Europa, sconosciuta a Città di Castello. Il trasferimento ha comportato grandi sforzi , ma tanta soddisfazione. Intanto ero rappresentante provinciale delle Estetiste alla Confartigianato dove per 12 anni abbiamo portato avanti tante battaglie, una delle quali contro l’abusivismo. Ancora oggi sono consigliera con a capo la Dottoressa Marina Gasparri. In questo anno sono stata premiata Donna Imprenditrice dalla Confartigianato. Sono oramai 41 anni che lavoro e non mi sento stanca. Ancora oggi ho tanta curiosità di questa attività che scopro e studio incessantemente giorno per giorno in istituto e attraverso corsi, per questa attività che porto avanti prevalentemente con mio figlio Raffaele, oggi grande forza dell’istituto. Grande soddisfazione mi ha dato anche l’insegnamento alla Bufalini. Ho iniziato e organizzato io in primis il corso per Estetiste alla Bufalini di cui sono orgogliosa e fiera. Quest’anno si sono presentati 20 iscritti e nonostante la difficoltà di entrare in sintonia con le nuove generazioni, sento di avere una forte responsabilità per il loro futuro , questo mi fa superare ogni difficoltà oggettiva. I giovani sono il futuro della vita, la forza della società ,dell’economia e a loro dobbiamo il nostro rispetto. La soddisfazione del lavoro ha vinto sempre sulla fatica, la bellezza dei rapporti che si creano con le persone e il gusto di conoscere belle anime è trainante per me.” Inevitabile poi il riferimento a Monica Bellucci, a cui sindaco ed assessori hanno rinnovato le condoglianze per la scomparsa del padre Pasquale. “La grande Monica Bellucci – ha sottolineato con orgoglio, Daniela Morganti – l’ho conosciuta all’inizio della mia attività nei tre anni di lavoro da Piero Montanucci. Posso affermare di essere stata la sua prima estetista. Piero faceva dei servizi fotografici per delle ditte con cui lavorava ,io ho avuto la fortuna di conoscere Monica in quanto lei, faceva da modella. Aveva 18 anni e io ero la sua truccatrice. Un giorno avevamo da fare un servizio fotografico a Modena, quindi siamo partiti di buon ora e, arrivati, ci siamo messi all’opera. Monica era meravigliosa magnetizzava lo sguardo per quanto bella. Era un giorno d’estate molto caldo e lo studio era pieno di lampade per fare luce, ma emettevano anche calore. Dovevo ritoccare il trucco di Monica per via del sudore, e dopo circa due ore di pose e ritocchi lei, esausta, scoppiò in un pianto dirotto e disperato e per incoraggiarla le dissi: “Monica dai ,ancora un pò di pazienza, abbiamo quasi finito”. Mi fece tanta tenerezza, e mentre le asciugavo le lacrime le dissi: “no Monica, non è come tu pensi, credici, tu farai strada perchè belle e brave come te non ne esistono. Convintamente le dissi quella frase e ci ho azzeccato e anche ora, a distanza di tempo, belle e brave come Monica non ne esistono. Un Grazie infinito alla mia famiglia , ai miei figli Daniele e Raffaele, ai miei nipoti, Nina e Matteo e a Dario mio marito ,mia forza e sostegno”, ha concluso la “regina” del bellezza. “Un riconoscimento ad una donna di grande personalità, talento e umanità che ha segnato con la sua presenza e attività la storia, i costumi ed il modo di essere non solo esteriore di intere generazioni. Un esempio da seguire che oggi trova la giusta consacrazione nella giornata internazionale della donna. Grazie Daniela a te e a tutte le donne”, hanno dichiarato il sindaco e gli assessori prima della tradizionale foto di rito che ha consegnato alle pagine di vita quotidiana una giornata memorabile.
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