Home Blog Page 39

Inaugurata alla Pinacoteca comunale di Città di Castello la mostra “Tempus”

Inaugurata stamattina la mostra intitolata “Tempus”, che fino al 15 giugno ospiterà alla Pinacoteca comunale di Città di Castello, nello spazio espositivo della Manica Lunga, 15 opere realizzate in pietra dallo scultore umbro Lucio Vero (nome d’arte di Lucio Chiurulla), assieme a 20 dipinti di Roseanne Williams, pittrice americana riconosciuta a livello internazionale che ha già esposto in Italia, soprattutto in Toscana. L’esposizione, curata da Ben Fletcher, professore emerito dell’Università dell’Hertfordshire (UK), sottolinea come lo scorrere del tempo abbia cambiato i fondamenti della scultura di Lucio Vero, da quando creava interamente a mano opere in marmo in stile classico, utilizzando le tecniche e gli strumenti tramandati dagli antichi maestri, fino all’elaborazione delle forme attuali. “Tempus” evoca le ere geologiche e le forze terrestri coinvolte nella creazione dei materiali usati nelle sculture: basalto e marmo, che Lucio ha trasformato in opere d’arte.

Alla presenza degli artisti e del curatore, l’assessore alla Cultura Michela Botteghi ha sottolineato nella cerimonia di inaugurazione quanto l’amministrazione tifernate sia “onorata e grata di poter ospitare alla Pinacoteca comunale le creazioni di due artisti di fama internazionale, che hanno scelto Città di Castello per esporre opere che creano un bellissimo incontro tra materia e arte figurativa, gettando uno sguardo affascinante e suggestivo sull’attualità della produzione contemporanea”.

A impreziosire la mostra è l’installazione in piazza delle Tabacchine, intitolata “Stelo”, una scultura di Lucio Vero alta quasi tre metri e realizzata in marmo bianco di Carrara. Composta da un pilastro autosostenuto che si appoggia su una base triangolare, l’opera, che presenta sfaccettature e superfici diverse fra loro, luci e ombre che sono il risultato di un approccio alla materia diretto e senza ripensamenti, si pone in linea di continuità con le altre sculture esposte nella mostra “Tempus” e vuole rappresentare l’umana aspirazione di dominio sulla materia.

La lucentezza e brillantezza del marmo bianco di Carrara, sapientemente lavorato dallo scultore, fanno vibrare la materia che, colpita dalla luce, risplende in tutte le sue forme, attraverso un gioco di contrasti fra la naturale ruvidezza della pietra grezza e i segni dello scalpello lasciati dalla mano dell’artista, riecheggiando le tonalità e gli elementi grafici della facciata cinquecentesca del Palazzo Vitelli alla Cannoniera. Con “Tempus” Lucio Vero e Roseanne Williams danno nuovo slancio a un sodalizio artistico nato dall’incontro a Firenze nel 1998, quando entrambi erano rappresentati da Ken’s Art Gallery, la principale galleria fiorentina d’arte contemporanea del momento. Le innovative sculture in marmo bianco di Carrara di Lucio e i dipinti astratti, audaci e colorati di Roseanne si completavano a vicenda e venivano spesso esposti assieme nelle mostre.

Nel 2000 Lucio e Roseanne furono invitati dal sovrintendente ai Beni Archeologici della Toscana a fare una mostra a Populonia, un’area ricca di reperti d’epoca etrusca. In quel contesto le sculture moderne di Lucio furono collocate all’interno del Parco archeologico tra le tombe etrusche, i dipinti di Roseanne esposti sulle pareti del Museo Giulio Gasparri, accanto agli antichi manufatti etruschi, e nel Castello Medievale. Per i successivi 15 anni Roseanne e Lucio sono rimasti in contatto, scambiandosi idee, esperienze e suggestioni. Nel 2017 Roseanne è tornata ad esporre in Italia con una personale alla Galleria di Palazzo Coveri a Firenze. Nel 2018 Lucio si è recato in Florida presso il centro d’arte Lighthouse Art Center di Tequesta, dove ha tenuto un corso di scultura a mano su pietra che ha avuto un grande successo e si è ripetuto l’anno successivo.

Nel 2019 i due artisti Lucio sono stati invitati da Bobbie Lemmons, dell’Atelier Gallery di Newport, ad allestire una mostra congiunta nella sua galleria d’arte di Newport nel New England. L’esposizione intitolata “Due Amici, ancòra” è stata inaugurata l’11 agosto 2019 ed è stata un grande successo. Dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia da Covid19, con la mostra “Tempus” continua il sodalizio fra i due artisti.

Commenti

La Presidente Stefania Proietti, incontrerà i sindaci dell’Alto Tevere in comune a Città di Castello

Lunedì 26 aprile la Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria, Stefania Proietti, incontrerà i sindaci dell’Alto Tevere in comune a Città di Castello.


“Il percorso avviato per la redazione del nuovo piano socio – sanitario e l’attenzione dimostrata dalla Presidente Proietti ai temi posti dal nostro territorio, ci incoraggiano a portare avanti un lavoro condiviso”
dichiarano la consigliera regionale Letizia Michelini ed il Sindaco Luca Secondi, promotori dell’incontro, nel ribadire che si tratta di “una preziosa occasione di confronto per discutere di problemi e opportunità per migliorare i servizi sanitari nel territorio”.

Commenti

Geoturismo a Sansepolcro. Un viaggio fra geositi, luoghi di culto ed enogastronomia

Valtiberina Toscana ed Alto Tevere Umbro, sono ricche di emergenze naturalistiche di pregio, come i numerosi Geositi che si distribuiscono da Nord a Sud. Il territorio comunale di Sansepolcro, ne contiene alcuni di importanza scientifica e turistico-ricreativa. Si tratta del Sasso Spicco di Monte Casale con al di sopra l’antico Eremo. Il Fiume Tevere e Montedoglio fra depositi alluvionai e rocce magmatiche. La Riserva Naturale Regionale Alpe della Luna, che accoglie la fattoria di Germagnano per un connubio uomo-ambiente di assoluto pregio. Tutto questo racchiuso all’interno di un prodotto divulgativo incentrato sul Geoturismo.

Il Prof. Stefano Farinelli, Geologo e Divulgatore Scientifico, ci porta alla scoperta di questi luoghi, supportato dal Prof. Gianluca Angioli per riprese e regia. Un viaggio inclusivo, fra Scienze della Terra, religione, cultura ed enogastronomia locale.

La videoproiezione, si terrà presso il Teatro Cinema Nuova Aurora di Sansepolcro, in data 28 Maggio 2025 alle ore 21:00.

Commenti

Stracittadina calcistica fra Porta Romana e Porta Fiorentina, il ricavato andrà ancora a beneficio di Marco Pancrazi e all’associazione “La Fenice” Aps

Andrà ancora a beneficio di Marco Pancrazi – e all’associazione “La Fenice” Aps, che lo sta aiutando nella riabilitazione – il ricavato delle offerte spontanee degli spettatori che assisteranno alla stracittadina calcistica di Sansepolcro fra Porta Romana e Porta Fiorentina, in programma sabato 7 giugno allo stadio comunale “Buitoni” con inizio alle 21. Così hanno deciso il patron storico, Fabio Chimenti e i suoi collaboratori, che già nel 2024 si erano indirizzati verso il 35enne di Sansepolcro, vittima di un incidente nel maggio del 2022 che, avendogli procurato gravi lesioni midollari, lo costringe a sottoporsi a terapie continue e costanti. E non essendosi (per fortuna) verificato nessun altro caso delicato nel corso di questi ultimi tempi, a maggior ragione gli organizzatori hanno di nuovo pensato a Marco, invitandolo già ora ad assistere alla partita per godersi una serata di divertimento e spettacolo.

Nelle vicinanze della biglietteria del “Buitoni”, verrà posizionata la cassetta nella quale chiunque potrà versare il proprio contributo. L’edizione di quest’anno della sfida fra i due grandi rioni del Borgo è la numero 23 di sempre – con i precedenti che vedono avanti Porta Romana per 13 a 9 – e riveste un significato particolare, perché segna il 90esimo anniversario dalla disputa della prima partita e dalla stesura del regolamento originale, datate appunto 1935. All’ingresso delle rispettive parti cittadine, campeggiano oramai da alcuni giorni gli striscioni che annunciano il ritorno della stracittadina (su fondo giallorosso quello posizionato a Porta Romana e su fondo viola quello sopra l’arco di Porta Fiorentina) e per l’occasione il patron Chimenti ha ideato una simpatica iniziativa che rientra nell’altrettanto speciale scaletta dell’evento: sono stati infatti invitati allo stadio, in qualità di ospiti d’onore, i 18 giocatori in totale che hanno realizzato reti durante i tempi regolamentari e supplementari dalla ripresa del 1975 fino al 1988, anno dell’ultima sfida prima della ripartenza nel 2019.

Ed ecco i marcatori ai quali viene fatto riferimento. Per Porta Romana, Mario Barculli con 9 gol (è il capocannoniere in assoluto), Daniele Gennaioli con 5, Renato Barboni e Ivano Dini con 2 ciascuno; Alessandro Bruni, Giorgio Lacrimini, Renato Nocentini, Marco Rossi e Alessandro Tellini con uno a testa. Per Porta Fiorentina, Claudio Facchin e Aldo Giovagnini con 4 gol ciascuno; Marcello Bruschi con 2; Gianni Allegrini, Moreno Bassani, Fernando Chiasserini, Alberto Emanuelli, Franco Testerini e Carlo Zampieri con una rete. Intanto, i confermati allenatori Davide Mezzanotti e Paolo Valori sono già al lavoro con i giocatori che hanno convocato e dai quali solo all’ultimo momento usciranno i 20 che andranno nella distinta della gara.

Commenti

I Carabinieri arrestano un albanese per resistenza a Pubblico Ufficiale a Perugia

0

Nella tarda serata di venerdì 23 maggio, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Perugia hanno effettuato un arresto in flagranza di reato nei confronti di un uomo di 34 anni, di origini albanesi, ritenuto responsabile di resistenza a un pubblico ufficiale. L’individuo, già noto alle forze dell’ordine, era divenuto protagonista di numerosi episodi di violenza e minacce nei confronti degli avventori di diversi esercizi commerciali situati in Piazza Grimana.

Negli ultimi giorni, l’uomo si era reso responsabile di comportamenti aggressivi che avevano destato preoccupazione tra i commercianti ei clienti dell’area. Le segnalazioni ricevute dai cittadini non erano passate inosservate e, in un’occasione precedente, era già stato ucciso per simili condotte. Tuttavia, nonostante i provvedimenti presi dalle autorità, il suo comportamento non mostrava segni di miglioramento, culminando nell’incidente della serata di venerdì.

L’intervento dei Carabinieri è stato sollecitato da un giovane che ha contattato il Numero Unico di Emergenza – NUE – 112, lamentando di essere stata importunata da un soggetto in evidente stato di alterazione psico-fisica. La prontezza delle forze dell’ordine ha fatto sì che, pochi minuti dopo la chiamata, i militari giungessero sul posto per affrontare la situazione critica.

All’arrivo, i Carabinieri hanno identificato immediatamente l’uomo, il quale, tuttavia, ha opposto resistenza attiva, avventandosi contro di loro con atteggiamenti violenti e provocatori. Nonostante le difficoltà incontrate, i Carabinieri sono riusciti a disarmarlo ea immobilizzarlo, portandolo successivamente presso gli uffici del Comando Provinciale di Perugia. Qui, a causa della sua aggressività e della grave condotta tenuta nei confronti degli operatori, è stato dichiarato in stato di arresto.

Dopo l’arresto, il 34enne è stato trattenuto nella camera di sicurezza della Caserma di via Giovanni Ruggia, in attesa del rito direttissimo. Durante l’udienza, il Giudice del Tribunale di Perugia ha convalidato l’arresto, riconoscendo la gravità della condotta del soggetto e disponendo per lui la misura cautelare dell’obbligo di firma. Questa decisione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel tutelare la sicurezza pubblica e nel contrastare la violenza nelle strade della città.

Commenti

Ricordati i soldati “eroi” che si arruolarono volontari nel Gruppo di Combattimento Cremona

Novanta pergamene alla memoria per ricordare i soldati “eroi” ed esprimere la gratitudine della comunità tifernate a quei giovani valorosi di allora, al loro coraggio e alla difesa della libertà. Tanta partecipazione, emozione ed orgoglio questa mattina nella sala consiliare dove la sezione ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Città di Castello, assieme all’Istituto di Storia Politica Sociale “Venanzio Gabriotti”, con il patrocinio del comune, hanno organizzato un convegno per ricordare i tifernati che agli inizi del 1945 si arruolarono volontari nel Gruppo di Combattimento Cremona per sconfiggere i nazi fascisti nella parte d’ Italia non ancora liberata, come ad Alfonsine teatro della battaglia del Senio. Sono intervenuti come relatori, Alvaro Tacchini, Presidente dell’Istituto Gabriotti, Riccardo Graziano, Sindaco di Alfonsine, e Albertina Soliani, Presidente “Istituto Alcide Cervi” e Vice-Presidente nazionale Anpi.

Ha coordinato e introdotto i lavori dell’incontro, Anna Maria Pacciarini, Presidente della sezione Anpi di Città di Castello. Il sindaco Luca Secondi e del Presidente del Consiglio Comunale, Luciano Bacchetta, hanno portato i saluti della giunta e della massima assise cittadina sottolineando come “conservare la memoria della Liberazione è un preciso dovere per le istituzioni democratiche che devono la loro esistenza a uomini come i partigiani che seppero schierarsi con la parte giusta anche se in quel momento era la più difficile da scegliere”, ricordando la pagina di storia che si è consumata ad Alfonsine, una realtà territoriale che nella memoria di Città di Castello riveste un ruolo di primaria importanza”, hanno concluso Secondi e Bacchetta rivolgendosi al sindaco della città romagnola. La Presidente dell’Anpi ha esordito affermando che, “nell’80° della Liberazione dal nazifascismo, non potevano essere dimenticati i tifernati che, liberato il loro territorio, decisero di arruolarsi per liberare l’Italia ancora oppressa dal nazifascismo.

Città di Castello, assieme a Spello e Terni, è la città umbra che ha dato un maggior numero di Volontari arruolati con l’VIII Armata Britannica. Fu un gesto di grande consapevolezza, nato dalla riconquistata libertà e da una presa di coscienza politica maturata con l’esperienza della guerra partigiana e con l’incontro dalle nascenti forze politiche uscite dalla clandestinità. I Volontari della Cremona, una volta tornati dal fronte, si distinsero per il contributo che diedero sia alla vita politica locale sia alla costruzione della società civile”, ha concluso Anna Maria Pacciarini. Anche Alvaro Tacchini, Presidente dell’Istituto “Gabriotti”, ha evidenziato come “il cospicuo numero di volontari tifernati nel Gruppo di Combattimento Cremona, una novantina, testimoniano di quanto fosse radicato soprattutto tra i giovani il rigetto della dittatura fascista e dell’occupazione tedesca. Con l’Alta Valle del Tevere ormai liberata, avrebbero potuto restare al sicuro, in famiglia, nel proprio ambiente. Invece misero a repentaglio la vita per combattere la battaglia finale contro il nazi-fascismo. Inoltre erano delle idee politiche più varie, accomunati dall’antifascismo, dal patriottismo e da un sentito ideale repubblicano, per rompere definitivamente i legami con la monarchia e gettare le basi di un nuovo Stato democratico, pluralista e fondato sulla pace e sul lavoro. Consegniamo oggi – ha concluso Tacchini – gli attestati in memoria dei volontari tifernati soprattutto ai loro nipoti, affinché le generazioni più giovani ne raccolgano il testimone e difendano le conquiste ideali raggiunte con la Liberazione.”

Parole di profonda gratitudine per quanto oggi a distanza di 80 anni si celebra nell’intervento sentito di Riccardo Graziano, Sindaco di Alfonsine, che ha sottolineato il legame fra la sua città e Città di Castello nel ricordo dei tanti tifernati che si unirono ad altri italiani per liberare i territori come la romagna ancora occupati dai nazi-fascisti: “oggi vedere qui, tanti giovani, nipoti di quei valorosi soldati di allora è il più bel segnale di speranza per il futuro che iniziative come queste contribuiscono ad alimentare. Grazie a tutti voi che c’avete dimostrato sempre tanta vicinanza”. La vice-presidente, nazionale Anpi, Albertina Soliani, presidente “Istituto Alcide Cervi”, nel concludere il convegno, ha sottolineato “soddisfazione nel trovarsi a Città di Castello, una città che tanto ha dato alla Resistenza. Ha poi sottolineato che l’esperienza resistenziale è stata connotata dal pluralismo: giovani, ma anche meno giovani, che hanno combattuto uniti senza compiere distinzioni di colore politico e, insieme, hanno poi realizzato la Costituzione repubblicana. Ricordare l’esperienza del Cremona, significa ricordare la pluralità della Resistenza, patrimonio che non può essere in alcun modo disperso.

Come Presidente dell’Istituto storico Alcide Cervi, nel ricordo di ciò che accadde ai sette fratelli Cervi uccisi tutti dai nazifascisti, l’impegno è quello di tenere viva quella memoria e ricordare che le conquiste ottenute con la guerra di Liberazione devono essere continuamente curate e preservate. Su queste conquiste, così duramente ottenute, è dovere di tutti unirsi per evitare il ritorno di tempi che furono drammatici per tutti”. Al termine dell’incontro è stata consegnata una pergamena ricordo ai familiari dei tifernati che hanno combattuto con il Gruppo di Combattimento Cremona.

Di seguito elenco:

Francesco Babbi, Alfredo Bacchi, Carlo Baldelli, Amleto Bambini, Giuseppe Bartolini, Remo Bassini, Vittorio Batazzi, Giuseppe Battocchi, Giuseppe Battaglia, Giuseppe Beccafichi, Sergio Beccafichi, Luigi Benedetti, Gianluigi Berardi, Sante Bernardini, Mario Berretti, Dante Bianchi, Ezio Borborini, Alberto Braganti, Giuseppe Braganti, Ivo Carletti, Agostino Cibei, Venanzio Cilberti, Domenico Fernardo Ciribilli, Rodolfo Colautti, Carlo Corsi, Livio Dalla Ragione, Dino Dolciami, Domenico Eleonori, Enrico Ferri, Furio Ferri, Domenico Ferrini, Dino Fiordini, Dante Fontanelli, Ermanno Gaggioli, Gastone Gambuli, Settimio Gambuli, Pietro Gatti, Pericle Gazzaniga, Giovanni Ghezzi, Ivo Giacchi, Vittorio Giombini, Alfeo Guerri, Gualtiero Gustinelli, Secondo Gustinucci, Nello Lucarini, Michele Luchetti, Alberto Marcellini, Emilio Mariucci, Attilio Marsiglietti, Tommaso Masciarri, Amedeo Mastriforti, Bruno Mencaccini, Libero Mencaccini, Pensiero Mencaccini, Quinto Menghi, Alberto Marcellini, Antonio Migliorati, Giuseppe Morvidoni, Nazzareno Nardi, Ubaldo Narducci, Luigi Nicasi, Italo Oriani, Aldo Pacciarini, Giuseppe Pannacci, Pasquale Pannacci, Ubaldo Perioli, Armando Perugini, Gualtiero Perugini, Stelio Pierangeli, Corrado Ponti, Lazzaro Polcri, Mario Polcri, Sergio Puletti, Secondo Radicchi, Giovanni Rossi, Luigi Santinelli, Averino Segapeli, Luigi Sgaravizzi, Remo Sgaravizzi, Vincenzo Sifoni, Amedeo Sorbastrelli, Giuseppe Stoppini, Giovanni Taffini, Luigi Turchi, Vinicio Verini, Armando Veschi, Sante Volpi, Gabrio Zaganelli.

Commenti

Giubileo e indulgenza, una conferenza e una mostrane raccontano il significato e la storia per la Chiesa

Venerdì 23 maggio si è tenuta presso il Museo diocesano di Città di Castello la conferenza “Indulgenza: storia e significato”, promossa nell’ambito delle iniziative culturali e religiose in preparazione al Giubileo del 2025. L’evento ha rappresentato un’importante occasione per approfondire, alla luce della storia e della teologia, uno dei temi più caratteristici dell’Anno Santo: l’indulgenza plenaria.

A guidare la riflessione sono stati due esperti relatori: don Andrea Czortek, vicario generale della diocesi, e don Alberto Gildoni, incaricato diocesano per il Giubileo 2025. Al termine dell’incontro è stata inaugurata la mostra documentaria “Beatorum apostolorum limina visitare”, allestita presso il Museo e il Seminario diocesano.

Il significato dell’indulgenza: la relazione di don Andrea Czortek

Nella sua ricca relazione, don Andrea Czortek ha ripercorso le origini storiche e il significato ecclesiale dell’indulgenza, definendola come “la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele acquista per intervento della Chiesa”. Questo dono spirituale, ha spiegato il relatore, è espressione della misericordia di Dio e della comunione dei santi, un’opportunità di purificazione e conversione anche in favore dei defunti.

Don Czortek ha illustrato l’evoluzione dell’indulgenza, dalle prime concessioni nel medioevo alle indulgenze plenarie legate ai pellegrinaggi e alle crociate, fino alla loro piena regolamentazione da parte del Concilio di Trento. Ampio spazio è stato dato alla storia dei Giubilei, a partire da quello del 1300 indetto da papa Bonifacio VIII, fino all’Anno Santo 2025, che sarà il primo della storia ad essere aperto da un papa e chiuso da un altro.

Tra i tanti riferimenti storici, il vicario generale della Chiesa tifernate ha ricordato anche i testamenti di pellegrini altotiberini del 1350, conservati nell’Archivio capitolare, testimoni dell’intensa partecipazione popolare al secondo Giubileo della Chiesa.

Pellegrini di speranza: la riflessione di don Alberto Gildoni

Don Alberto Gildoni ha approfondito il senso teologico e pastorale del Giubileo in corso, proclamato da papa Francesco con la bolla “Spes non confundit”. Al centro della sua riflessione, la speranza come motore del cammino cristiano, “una speranza viva” che nasce dalla risurrezione di Cristo e che trova compimento anche attraverso il dono dell’indulgenza giubilare.

Secondo don Gildoni, l’indulgenza rappresenta una “remissione della pena temporale” che segue al perdono sacramentale, e che va compresa come aiuto concreto alla conversione e alla riparazione del male compiuto. Con un’efficace immagine, il relatore ha spiegato: “Il peccato è come un chiodo nel cuore: la confessione lo toglie, l’indulgenza chiude il foro”.

Ha ricordato, inoltre, che il Giubileo del 2025 offre molteplici vie per ottenere l’indulgenza, anche per chi non potrà recarsi a Roma: dai pellegrinaggi locali, alle opere di misericordia, fino all’unione spirituale ai riti tramite i media. L’indulgenza, ha sottolineato, non è solo un atto individuale, ma una chiamata a divenire costruttori di speranza, promuovendo riconciliazione, giustizia e pace.

Un viaggio nella memoria spirituale: la mostra “Beatorum apostolorum limina visitare”

A conclusione della conferenza, i presenti si sono soffermati nella sala documentaria del Museo diocesano per l’inaugurazione della mostra “Beatorum apostolorum limina visitare. Memorie di Giubileo nell’Archivio e nella Biblioteca della diocesi di Città di Castello”. L’esposizione, che resterà aperta per qualche mese, offre uno straordinario percorso tra documenti, testamenti e testimonianze dei Giubilei dal XIV al XX secolo.

Tra i pezzi più apprezzati, un registro notarile del 1350 contenente testamenti di pellegrini umbri in partenza per Roma: la più antica documentazione cittadina relativa a un Anno Santo. Particolare attenzione ha suscitato anche la lettera dell’allora sindaco di Firenze Giorgio La Pira, invitato nel 1975 a tenere un incontro pubblico in occasione del Giubileo.

La mostra si articola in due sedi: il Museo diocesano (visitabile dal martedì alla domenica, ore 10-13 e 15-18) e il Seminario diocesano (dal 3 giugno, aperto dal lunedì al venerdì, ore 8.30-12.30, con apertura pomeridiana il mercoledì fino alle 19).

Cultura e spiritualità per vivere il Giubileo

Conferenza e mostra fanno parte del progetto integrato Mab (Museo, Archivio, Biblioteca), finanziato con i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica e volto alla valorizzazione del patrimonio culturale e spirituale della diocesi. Dei progetti finanziati con i fondi 8xmille, dell’importanza della firma per la Chiesa cattolica nelle dichiarazioni dei redditi e del sostegno ai sacerdoti ha parlato – all’inizio della conferenza – don Giuseppe Floridi, delegato diocesano per il Sovvenire.

PER INFORMAZIONI:

– don Francesco Mariucci, cell. 3475483592

– Daniele Morini, cell. 3356789939

– mail comunicazione@diocesidicastello.it

Commenti

In campo nel segno di Mauro. Presentato il primo Memorial “M.Magi”

Serata con emozione…compresa nel prezzo, per così dire: e non poteva che esser così parlando di Mauro Magi, uno che ha lasciato il segno. Nel calcio, ma non solo…
Il Madonna del Latte, la sua creatura prediletta, ha presentato alla Scuola Arti e Mestieri “G.O. Bufalini” la prima edizione del torneo a lui dedicato -categorie dai Piccoli Amici agli Esordienti, 20 clubs anche da fuori regione, in lizza nelle giornate del 1′ e 2 giugno, poi il 7 e l’8-: i propri eredi (intendendo con tale termine non solo il presidente – fratello Roberto- e Massimiliano, il figlio presidente onorario, bensì il gruppo dirigenziale tutto) si son decisi a compiere il grande passo quest’anno, essendo riusciti ad elaborare la perdita a distanza di quasi un decennio…


Han fatto degna corona l’amministrazione comunale, presente con sindaco Luca Secondi e vice Giuseppe Bernicchi (nonché gli assessori Mauro Mariangeli e Rodolfo Braccalenti), il Comitato umbro Figc -nella persona del vice presidente Claudio Tommassucci, il quale ha portato pure il saluto del nr.1 Luigi Repace che aveva a suo tempo voluto Mauro nella…stanza dei bottoni del football regionale-, i tanti amici: oltre ovviamente gli altri familiari come la moglie Rita, la figlia Michela, la sorella Patrizia.


È spettato al vice presidente biancoverde Stefano Andrei, pure responsabile logistico della manifestazione, ringraziare anzitutto i tanti sostenitori esterni della bella iniziativa; e poi lo staff tecnico capitanato da Massimo Bistarelli, e soprattutto i genitori degli oltre 300 iscritti: “Chiamati a dare una mano per l’occasione, in tantissimi non si son tirati indietro fornendo la propria disponibilità per quelle 4 giornate: è la conferma che al Madonna del Latte siamo anzitutto una grande famiglia”.


Il d.g. Gabrio Bracchini si è invece soffermato su un meritorio aspetto, decisamente non frequente: “L’ ingresso per il pubblico, all’impianto del Centro Sportivo Belvedere, sarà completamente gratuito: sarebbe stato facile imporre un biglietto anche minimo (che ci avrebbe indubbiamente aiutato a coprire i costi), ma abbiamo scelto questa strada. Il Memorial “M.Magi” alla sua edizione inaugurale deve essere una festa totale, ed una occasione per far conoscere la bellissima location di cui godiamo, grazie a Polisport”.
Fra i tanti aneddoti, ricordi e dichiarazioni, le ‘perle’ son state (e non poteva essere altrimenti) appannaggio di Roberto e Massimiliano Magi: il primo ha dichiarato “opero al meglio che posso, ma non bastano dieci Roberto a fare un Mauro”…

L’altro ha fatto sorridere tutto l’uditorio, quando ha affermato “state sicuri che da lassù il babbo troverà da ridire, tipo ‘ma perché fate così, invece che…’, brontolando per qualcosa che non gli sta bene”…
E sì, Mauro era proprio questo: ed il bello è che alla fine, in un modo o nell’altro aveva sempre ragione lui !
Il…rompete le righe dopo un’ora intensa è stato sancito dal conduttore Renato Borrelli, lieto di aver contribuito al ricordo di un proprio amico personale: e la kermesse è proseguita nell’adiacente Salone del gusto, ove i ragazzi della Scuola avevano allestito uno sfizioso momento di incontro sotto la regia dei docenti, e la supervisione del sempre attento presidente Giovanni Granci. Un finale che il ‘boss’ avrebbe gradito assai, nel segno della convivialità che tanto amava…

Commenti

Casa azzurra: l’assessore ai Servizi Educativi Guerri risponde in Consiglio comunale alla consigliera Arcaleni (Castello Cambia)

“L’amministrazione comunale di Città di Castello è fermamente intenzionata a mantenere, e anzi implementare, i servizi della ‘Casa Azzurra’ e de ‘L’Arca’ riportandoli nella sede tradizionale del primo piano dell’asilo nido Franchetti al termine dei lavori di ristrutturazione, nelle modalità che saranno più consone ai bisogni attuali delle famiglie. Anche questi servizi, come tutti quelli per l’infanzia, continueranno ad essere affidati al personale del Comune, un onere importante per l’ente che però sosteniamo con fierezza e orgoglio perché le nostre educatrici rappresentano una grande garanzia di qualità per l’utenza”.

E’ quanto ha dichiarato nell’ultimo Consiglio comunale l’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri, rispondendo all’interrogazione della capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, che chiedeva di conoscere le intenzioni dell’amministrazione comunale in merito alla riattivazione della “Casa Azzurra” e de “L’Arca”. Alla consigliera di minoranza, che domandava anche quali tempistiche fossero previste per la fine lavori e, quindi, per la riapertura degli asili nido “Fiocco di neve” a Trestina, “Franchetti” e “La Coccinella” nel capoluogo, Guerri ha, poi, chiarito: “con i dati di cui disponiamo a oggi (5 maggio, ndr) per ‘ La Coccinella’ siamo in via di definizione della tempistica per la conclusione dei lavori, mentre per quanto riguarda ‘Fiocco di neve’ e ‘Franchetti’ la riapertura è prevista nel 2026”.

Arcaleni aveva spiegato in aula che “la mancata riattivazione dei servizi della Casa Azzurra e de L’Arca stia penalizzando un po’ la nostra comunità, per cui l’interrogazione serve a capire se ci sia o meno l’intenzione di non disperdere queste importanti esperienze e pensare in futuro di riprendere questa progettualità”. Nel ricordare come la loro prima attivazione risalga al 1999, la rappresentante di Castello Cambia aveva chiesto conto dei “motivi che hanno portato a interrompere i servizi in questione, che erano un fiore all’occhiello e una delle esperienze più significative rivolte all’infanzia dalle precedenti amministrazioni”.

“Si trattava di servizi che erano indirizzati non solo alle famiglie del comune di Città di Castello, ma anche a quelle degli altri comuni della Zona Sociale 1 e che rappresentavano una risposta importante per i genitori, uno spazio di confronto e dialogo, di socializzazione, specie per chi era alle prese con il primo figlio, che risultava utile anche a coloro che del nido in sé non avevano granché bisogno, nel senso che potevano accudire i bambini a casa”. “In un momento storico in cui i consultori funzionano sempre meno e si assiste anche a un’individualizzazione, cioè a un lasciar sole in un certo senso le famiglie, soprattutto i genitori al primo figlio – aveva sottolineato Arcaleni – sia la ‘Casa Azzurra’ che ‘L’Arca’ hanno offerto un servizio di autoaiuto alle famiglie e anche di socializzazione interculturale si cui ora si sente la mancanza”.

La consigliera di minoranza aveva poi allargato il discorso, chiedendo di conoscere anche quali prospettive di riapertura ci fossero per gli asili nido del territorio comunale attualmente interessati da lavori di ristrutturazione, rimarcando il ritardo accumulato dal cantiere de ‘La Coccinella’. L’assessore Guerri ha ripercorso la storia recente della “Casa Azzurra” e de “L’Arca”, ricordando che si tratta di “servizi integrativi a tutti gli effetti, che quindi devono anche sottostare a normative ben precise che riguardano l’autorizzazione del loro funzionamento” e richiamando l’attenzione sul fatto che, a partire dal terremoto del 2016, sia stato necessario spostarli dalla originaria sede del primo piano dell’asilo Franchetti. “L’Arca’ – ha spiegato l’assessore – è un servizio per bambine e bambini dai 18 mesi a 3 anni, che dopo il sisma è stato ospitato in un primo momento presso la sede della scuola primaria di La Tina, fino a quando per esigenze legate alla pandemia la direzione didattica non ha avuto necessità di recuperare quegli spazi.

Per un brevissimo periodo si è rientrati, quindi, al primo piano del Franchetti in misura contingentata nel rispetto della normativa di sicurezza, fino all’avviso pubblico del 2022, con il quale non si è raggiunto il numero sufficiente di adesioni per l’attivazione del servizio. La ‘Casa Azzurra’, che copre la fascia 0-3 anni e si rivolge ai bambini accompagnati da un familiare, è stata in un primo momento delocalizzata negli spazi dell’asilo nido ‘La Coccinella’ fino al 2017-2018, quando è rientrata al Franchetti sempre in forma contingentata ed è stata successivamente sospesa per una serie di situazioni, in presenza di altri servizi che sono andati a sostenere la genitorialità, ma anche della pandemia e della necessità di aprire il cantiere per la riqualificazione dell’asilo nido”.

L’assessore Guerri ha puntualizzato che l’amministrazione ha comunque garantito attività e laboratori per le famiglie presso il Centro di documentazione per l’infanzia di piazza Servi di Maria e la Biblioteca Carducci: “Tana libera tutti”, “Leggere è un’avventura a colori”, “Corpo in ascolto”, “Letture ad alta voce” per i bambini da 12-36 mesi, “Massaggio infantile” per bambini dai 9 ai 12 mesi e “Yoga per le famiglie” in collaborazione con il servizio integrato per l’età evolutiva della ASL Umbria 1 nel maggio di quest’anno. “Iniziative che – ha detto – hanno permesso di mantenere quel filo di dialogo, di tradizione e anche di risposta, per quanto necessario e nelle nostre possibilità, ai fabbisogni dei genitori”. “Parallelamente allo svolgimento dei laboratori – ha osservato l’amministratrice – abbiamo condotto una serie di valutazioni sia su ‘L’Arca’, che la ‘casa Azzurra’, rendendoci conto che il tessuto sociale locale si stia modificando e che le esigenze delle famiglie stiano di conseguenza cambiando, evidenziando necessità come quella di ricomprendere l’ora del pranzo nei servizi educativi.

Ci siamo pertanto adoperati per cercare di capire come poter rendere contemporanei questi servizi, che hanno caratterizzato l’esperienza educativa del Comune di Città di Castello, e stiamo definendo una progettualità che ci permetta di riportarli negli spazi originari del ‘Franchetti’ con le modalità più adeguate possibili alle richieste delle famiglie”. Guerri ha puntualizzato infine che in attesa di novità sulle tempistiche dell’asilo “La Coccinella”, l’amministrazione comunale abbia comunque “continuato a lavorare sul servizio insieme alla direzione del Primo Circolo Didattico San Filippo, nell’ottica di darre alle famiglie una risposta quanto più completa possibile, perché crediamo nella centralità dei nostri servizi educativi per i genitori e per i bambini”.

“Ci siamo dedicati in particolare – ha chiarito Guerri – alla formazione del personale docente nell’ottica dello sviluppo di un polo educativo e di un servizio integrato 0-6, che ha coinvolto le educatrici dell’asilo nido ‘La Coccinella’ e della scuola dell’infanzia Montedoro”. In sede di replica, la consigliera Arcaleni si è detta “moderatamente soddisfatta” della risposta. “E’ assolutamente necessaria una riprogrammazione di questa offerta ed è positivo, quindi, l’impegno dell’amministrazione a riprendere quanto prima i servizi e di implementarli”, ha osservato la capogruppo di Castello Cambia.

Commenti

Ci ha lasciato Marino Rossi, ex Comandante della stazione Maritele Radar e coofondatore della associazione A.N.M.I.

Cordoglio e vicinanza alla famiglia sono stati espressi oggi dal sindaco Luca Secondi per la scomparsa, all’età di 82 anni, del Maresciallo di prima classe
Marino Rossi, ex Comandante della stazione Maritele Radar e coofondatore della associazione A.N.M.I. (Associazione marinai d’Italia) di Città di Castello. Il sindaco ricorda con gratitudine l’attaccamento del maresciallo Rossi ai valori dell’associazione e della comunità locale.

“Una persona perbene, garbata, sempre con il sorriso che amava la sua città e i suoi simboli identitari”. Cordoglio anche dall’ Associazione A.n.m.i di Città di Castello e di San Giustino che con il presidente Marcello Rigucci ed il consigliere comunale Andrea Lignani Marchesani si stringono attorno alla famiglia con affetto e riconoscenza nel ricordo del maresciallo Rossi “esempio per tutti”.


Le esequie si svolgeranno, domani,
nella chiesa di Santa Veronica nel quartiere di La Tina alle ore 15.30 e saranno celebrate dal parroco don Antonio Ferrini.

Commenti

Filiberto Mattei è il nuovo responsabile del settore giovanile della Virtus San Giustino

0

La pioggia copiosa che si è nuovamente presentata in queste ore in Altotevere non ha minimamente bagnato le “polveri” decisionali della Virtus San Giustino che ha reso ufficiale con la velocità che l’ha contraddistinta nella scelta del nuovo allenatore della prima squadra… il nome di colui che ricoprirà con sicura capacità, competenza ed indiscusse abilità comunicative un ruolo importante, uno di quelli che fanno la differenza in tutto il movimento societario: Responsabile del Settore Giovanile.

Da poche ore il tifernate Filiberto MATTEI che con la nuova stagione festeggerà i 10 anni di Virtus Sangiustino è il nuovo Responsabile del Settore Giovanile della Società altotiberina; calciatore di ottimo livello per molti anni principalmente in eccellenza e serie D (Castello, Bastia, Tiberis, etc etc) poi specializzatosi professionalmente come preparatore atletico, ruolo che continuerà comunque a ricoprire in supporto allo staff della prima squadra e di mister Claudio Missaglia.

“Un nuovo impegno e non assolutamente un’avventura – ci confida Mattei – che affronto con grande entusiasmo e soprattutto con molta umiltà in considerazione che è per me in assoluto una nuova esperienza; ringrazio la società nelle persone di Stefano FABBRI, Michele BACCHI e Valerio BELLONI per l’opportunità ma soprattutto per chiarezza e trasparenza, cosa che trasmette una serenità operativa; ora – prosegue il nuovo responsabile del settore giovanile – condividerò le idee ed il piano di lavoro sempre atto al bene dei ragazzi, alla loro crescita certamente atletico-tecnico-sportiva e assolutamente non per ultimo umana e comportamentale oltre che con la Società con i miei collaboratori, con quei allenatori che già come me hanno vestito di giallorosso ed immancabilmente con quelli che lo faranno da quest’anno; a San Giustino il Settore Giovanile è sicuramente di riferimento per il comprensorio e non solo e noi, tutti insieme – conclude Filiberto – continueremo a lavorare perché lo rimanga… anzi…quando possibile alzeremo l’asticella chiedendo a tutti, ragazzi compresi il giusto impegno, serietà ed educazione”.

Commenti

Spoleto: sicurezza nei cantieri, imprenditrice edile denunciata per irregolarità

0

Proseguono i controlli dei Carabinieri di Spoleto sul rispetto delle norme in materia di sicurezza sui luoghi
di lavoro.
Negli ultimi giorni, infatti, i militari della locale Stazione, congiuntamente al Nucleo Carabinieri
Ispettorato del Lavoro di Perugia e al personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia, hanno
effettuato un controllo coordinato nel centro cittadino presso un cantiere edile impegnato in lavori di
riparazione su un edificio danneggiato dal sisma del 2016.
Al termine dell’attività ispettiva, la titolare dell’impresa esecutrice dei lavori è stata deferita in stato di
libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto in quanto ritenuta responsabile della
mancata predisposizione di adeguati sistemi d’accesso ai luoghi di lavoro in quota, in violazione delle
normative vigenti in materia di sicurezza.
Nel corso dell’ispezione sono stati identificati due lavoratori, risultati regolarmente assunti. Le autorità
competenti hanno contestato all’impresa sanzioni per un totale di circa 700 euro.
L’Arma dei Carabinieri sottolinea l’importanza del rispetto delle misure di sicurezza nei cantieri,
soprattutto in contesti delicati come quelli legati alla ricostruzione post-sisma, al fine di garantire
l’incolumità di tutti i lavoratori coinvolti.
Le persone sottoposte ad indagini preliminari si presumono innocenti.

Commenti

Socio emerito dell’associazione “Il Mosaico 2.0” Fiammetta Borsellino

Ha ricevuto dalle mani di Carlo Reali, presidente dell’associazione, la tessera onoraria che la colloca, di diritto, nel pantheon del sodalizio tifernate.

A margine dell’incontro sulla legalità tenutosi martedì scorso presso la chiesa di San Francesco che ha visto il coinvolgimento di quasi 300 ragazzi sulla figura del giudice Paolo Borsellino Fiammetta, prima di ritornare in Sicilia, ha chiesto di poter visitare la città attratta soprattutto dalla figura del maestro Alberto Burri. Proprio in Sicilia, a Gibellina, l’artista tifernate ha realizzato un’opera di land art dedicata alla città distrutta dal terremoto nel 1968. Si tratta di un potente simbolo della catastrofe, ma anche un luogo di memoria, cultura e arte che Fiammetta ha avuto modo di ammirare rimanendone estasiata. Per questo Carlo Reali ha deciso di regalarle una visita ai due musei tifernati dedicati a Burri. Con una guida d’eccezione, Bruno Corà, presidente della della Fondazione e critico d’arte, Fiammetta Borsellino ha potuto ammirare le circa 130 opere di Alberto Burri custodite a palazzo Albizzini e, nel pomeriggio, i maggiori cicli pittorici ospitati, in permanenza, agli ex seccatoi del tabacco stavolta assieme a Tiziano Sarteanesi. Ma anche altre “eccellenze” hanno “rapito” Fiammetta Borsellino. In primis, la tradizione artigianale del laboratorio della Tela Umbra il cui museo è ospitato a palazzo Alberti Tommasini che la stessa ha visitato assieme al presidente Stefano Romolini ricordando la passione che le ha trasmesso la madre per il ricamo e i tessuti antichi. Durante il suo tour in città, Fiammetta si è fermata con i tanti cittadini che, riconoscendola, hanno voluto salutarla esprimendo commozione e profonda gratitudine per il sacrificio del giudice. Naturalmente, non poteva mancare il museo delle arti grafiche Tipografia Grifani Donati, altra eccellenza altotiberina. Un entusiasta Gianni Ottaviani, custode della preziosa tradizione tipografica e dell’editoria locale, ha donato a Fiammetta, una splendida litografia raffigurante uno scorcio della città, realizzata con le antiche tecniche di stampa diretta. Nel pomeriggio, prima di recarsi in aeroporto, Fiammetta ha visitato la Basilica e la tomba di San Francesco ad Assisi.

Commenti

A Città di Castello il 1 e 2 giugno torna “Fiori in Città”

Città di Castello si prepara a vivere un fine settimana all’insegna di colori, profumi e creatività con il ritorno dell’iniziativa “Fiori in Città”. Organizzata dal Consorzio Procentro con il patrocinio del Comune, questa manifestazione è giunta alla sua seconda edizione e promette di trasformare il centro storico in un’esplosione di bellezza floreale e artigianato locale.

L’evento si svolgerà nei giorni di domenica 1 giugno e lunedì 2 giugno 2025, attirando oltre 80 espositori tra fiorai e artigiani. Le vie del centro, già celebri per i loro scorci mozzafiato, si animeranno di visitatori, curiosi e appassionati, desiderosi di scoprire le meraviglie che questa terra ha da offrire.

La manifestazione non si limiterà alla semplice esposizione di fiori e prodotti artigianali; sono previsti anche eventi collaterali che arricchiranno l’esperienza dei partecipanti. Workshop, dimostrazioni di arte floreale, presentazione di libri e renderanno ogni angolo del centro storico un palcoscenico di vivacità e creatività.

L’evento “Fiori in Città” rappresenta non solo un’occasione per celebrare la bellezza della primavera attraverso i fiori, ma anche un’importante opportunità per sostenere l’economia locale. I fiorai e gli artigiani avranno l’opportunità di mostrare il loro talento e vendere i loro prodotti, contribuendo così a mantenere vive le tradizioni artigianali del territorio.

Il centro storico di Città di Castello, uno dei più belli dell’Umbria, offrirà lo sfondo ideale per questa manifestazione. Con le sue strade acciottolate, i palazzi storici e le piazze vivaci, la città sarà protagonista di un evento che celebra la stagione primaverile e il valore delle comunità locali.

Inoltre, per rendere l’evento ancora più accessibile e coinvolgente, gli organizzatori hanno predisposto un’area dedicata ai bambini, dove i più piccoli potranno cimentarsi in attività ludiche e creative, rendendo così la manifestazione un’occasione di incontro per tutta la famiglia.

Per chi ama la natura e il bello, Fiori in Città si prospetta come un weekend imperdibile, non solo per acquistare fiori e piante, ma anche per immergersi nell’atmosfera unica che solo Città di Castello sa offrire.

Commenti

A Tempi Supplementari Angelini e Pasqui

Torna Tempi Supplementari. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, gli opinionisti Lorenzo Angelini e Roberto Pasqui

Commenti

“Il contributo dei Volontari della Cremona per la nostra libertà” a Città di Castello un convegno sul tema

La sezione ANPI di Città di Castello, assieme all’Istituto Venanzio Gabriotti, con il patrocinio del Comune di Città di Castello, hanno organizzato per il 24/05/2025 un convegno per ricordare i tifernati che agli inizi del 1945 si arruolarono volontari nel Gruppo di Combattimento Cremona per sconfiggere i nazi fascisti nella parte d’ Italia non ancora liberata. Parteciperanno come relatori Alvaro Tacchini, Presidente dell’Istituto Gabriotti, Riccardo Graziano, Sindaco di Alfonsine, e l’On.Virginio Merola, Presidente dell’Istituto Parri di Bologna. Coordinerà e introdurrà Anna Maria Pacciarini, Presidente dell’Anpi di Città di Castello. Saluti istituzionali del sindaco Luca Secondi e del Presidente del Consiglio Comunale Luciano Bacchetta.
Al termine, verrà consegnata una pergamena ricordo ai familiari dei Volontari della Cremona.

Commenti

Chorus Fractae “Ebe Igi”: a Umbertide torna la Rassegna Corale Nazionale “Città di Umbertide”

DOMENICA 25 MAGGIO LA XXI EDIZIONE NELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO

Torna uno degli appuntamenti musicali più attesi e significativi dell’anno: domenica 25 maggio alle ore 16:15, nella splendida cornice della chiesa di San Francesco di Umbertide, si svolgerà la ventunesima edizione della Rassegna Corale Nazionale “Città di Umbertide”, promossa e organizzata dalla corale cittadina Chorus Fractae “Ebe Igi”.

L’evento, che ha ripreso la sua cadenza annuale dopo lo stop causato dalla pandemia, rappresenta un momento centrale nell’attività del coro umbertidese e si inserisce in un periodo particolarmente intenso: il Chorus Fractae, infatti, ha recentemente inaugurato la manifestazione “InCanto sulle Vie di Francesco” a Città di Castello lo scorso 17 maggio, e si prepara a partecipare alla rassegna corale di Leonessa (RI) nei giorni 1 e 2 giugno, oltre a collaborare con la Scuola di Danza Nov’Art ai saggi in programma presso il Teatro degli Illuminati di Città di Castello.

Domenica, fin dal mattino, i cori ospiti giungeranno a Umbertide e avranno l’opportunità di visitare la città, prima di vivere un momento conviviale insieme al coro organizzatore. A seguire, prenderà il via il concerto, che si preannuncia ricco e variegato nei contenuti musicali.

Ad aprire la rassegna sarà il Coro Jacob Arcadelt di Chiusi (SI), diretto dal Maestro Barbara Valdambrini, che proporrà una selezione del suo ampio repertorio: un vero e proprio excursus storico che attraversa secoli di musica sacra e liturgica, dal gregoriano fino a Riz Ortolani, arricchito anche da alcuni brani profani.

A seguire, si esibiranno insieme il Coro Hortae di Orte (VT) e gli Amici della Musica di Calvi (TR), uniti in un’unica formazione sotto la direzione e l’accompagnamento al pianoforte del Maestro Filippo Proietti. Il loro programma spazierà dal Cinquecento ai giorni nostri, con una prevalenza di brani sacri, ad eccezione del celebre “Coro a bocca chiusa” tratto dall’opera Madama Butterfly di Giacomo Puccini.

Il Chorus Fractae “Ebe Igi”, diretto da Paolo Fiorucci e accompagnato da Lorenzo Tosi, farà gli onori di casa con l’esecuzione di brani appartenenti al repertorio barocco, romantico e contemporaneo.

Come da tradizione, la rassegna si concluderà con un’intensa e suggestiva esecuzione a cori riuniti, a testimonianza del valore profondo che le rassegne corali hanno in termini di aggregazione, condivisione e scambio culturale.

“Siamo felici di accogliere nuovamente nella nostra città una manifestazione che valorizza l’arte corale e la bellezza dell’incontro tra realtà musicali diverse – ha dichiarato il Sindaco di Umbertide, Luca Carizia –. Un ringraziamento particolare va al Chorus Fractae ‘Ebe Igi’ per l’impegno e la dedizione con cui da anni porta avanti questa tradizione culturale di grande spessore.”

“La rassegna corale nazionale rappresenta non solo un evento musicale di alto livello, ma anche un’occasione di promozione del nostro patrimonio artistico e spirituale – ha aggiunto il Vicesindaco con delega alla cultura, Annalisa Mierla –. Umbertide si conferma ancora una volta luogo di incontro e di dialogo tra le arti. Grazie al Chorus Fractae ‘Ebe Igi’ e a tutte le corali partecipanti per la passione che portano sul palco.”

Un evento da non perdere, per chi ama la musica e per chi desidera vivere una domenica pomeriggio all’insegna dell’armonia e della bellezza.

Commenti

Maratona di Lettura e incontro con l’autrice Paola Rondini – Sansepolcro, 29 maggio 2025

La Biblioteca comunale di Sansepolcro, in collaborazione con il Comune e numerose realtà associative e culturali del territorio, è lieto di annunciare la Maratona di Lettura 2025, in programma giovedì 29 maggio, dalle ore 9.00 alle 14.00, articolata in 5 tappe nel cuore della città: Biblioteca Comunale Dionisio Roberti, Piazza Torre Berta, Caserma Archeologica, Teatro alla Misericordia e di nuovo la Biblioteca.

L’iniziativa coinvolgerà 60 lettori provenienti da 15 associazioni e dalle scuole del territorio, uniti in un appassionato omaggio alla lettura collettiva di un unico libro, con l’obiettivo di promuovere il valore della cultura, della condivisione e della partecipazione attiva.

La giornata proseguirà alle ore 15.30 presso la Biblioteca Comunale Dionisio Roberti con un incontro speciale con Paola Rondini, autrice del romanzo Crepapelle (Intrecci Editore, 2017).

Paola Rondini è nata e vive a Città di Castello. Dopo aver completato gli studi universitari a Firenze e Parigi, ha intrapreso una carriera internazionale che l’ha portata a viaggiare in Europa e in Estremo Oriente, mantenendo costante la sua attività di scrittura. È autrice dei romanzi Miniature (Fanucci), tradotto in Germania e Spagna, I fiori di Hong Kong (Fanucci, poi ripubblicato da Polaris), Il salto della rana (Fernandel) e, appunto, Crepapelle. La sua scrittura, intensa e profondamente umana, ha ricevuto l’apprezzamento della critica per la capacità di sondare i disagi esistenziali attraverso trame originali e una prosa ricca di immagini evocative.

Crepapelle è stato definito dalla critica un romanzo dal forte impatto emotivo, capace di raccontare la disgregazione delle certezze e dei ruoli sociali con uno sguardo penetrante e una scrittura che intreccia solitudine, trasformazione e relazioni imprevedibili.

L’incontro sarà l’occasione per dialogare con l’autrice su temi letterari ed esistenziali, condividendo riflessioni sul libro e sul mestiere della scrittura.

L’iniziativa si inserisce nel percorso culturale della città volto a valorizzare la lettura come esperienza collettiva, accessibile e viva, e si conferma appuntamento di rilievo nel calendario culturale cittadino.

La cittadinanza è invitata a partecipare numerosa.

Commenti