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“Non hanno un amico”, al Teatro Lyrick di Assisi arriva il tour teatrale di Luca Bizzarri

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Una tappa del tour teatrale di Luca Bizzarri per il prossimo appuntamento con la stagione “Scopriamo le carte”, promossa dall’associazione culturale ZonaFranca, con direzione artistica di Paolo Cardinali, in collaborazione e con il contributo della Città di Assisi, al Teatro Lyrick di Assisi.

In scena sabato 3 febbraio alle 21.15  “Non hanno un amico”, spettacolo scritto dallo stesso Bizzarri con Ugo Ripamonti, ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media che ha riscosso e tutt’ora riscuote un tale successo da rendere il modo di dire “Non hanno un amico” un intercalare comune e diffusissimo. 

Esattamente come nel podcast – nato per raccontare la campagna elettorale e portato avanti grazie a una media di cinquantamila ascolti giornalieri e un milione di streaming al mese – ma con tutte le possibilità di approfondimento e “godimento” del contesto teatrale, al centro di Non Hanno Un Amico c’è la comunicazione politica dei nostri tempi, i fenomeni social, i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia del novecento e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale. Con tutta la sagacia della sua satira, in un’ora di racconto di noi, Bizzarri ci porta a ridere di noi stessi, delle nostre debolezze, dei nostri tic. Un’ora di racconto in cui ci riconosciamo come in uno specchio che all’inizio ci pare deformante, ma che in realtà, a guardarlo bene, restituisce quell’immagine di noi che rifiutiamo di vedere.

Prevendite: circuiti TicketItalia e TicketOne

Sito ufficiale www.teatrolyrick.com 

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Il Carnevale di Anghiari e Sansepolcro si candida a diventare il “Carnevale di Vallata”: appuntamento il 4 e 11 febbraio

Si rinnova il patto di amicizia tra Anghiari e Sansepolcro che lo scorso mercoledì con una conferenza stampa a Palazzo Pretorio ad Anghiari, hanno presentato per il secondo anno consecutivo l’evento del Carnevale, rafforzando la collaborazione nata la passata stagione, e candidandosi a diventare il Carnevale di Vallata.

Ad inaugurare il Carnevale sarà Anghiari che domenica 4 febbraio alle 15 darà il via alla sfilata dei carri e dei gruppi mascherati, con la partecipazione della Filarmonica P.Mascagni di Anghiari, della Folkloristica Band di Bettolle e dei Kapresani in Coro. Ad accompagnare i protagonisti della festa sarà la figura simbolo del Carnevale di Anghiari, lo storico e insostituibile Sambudellaio. Al termine della sfilata, tutti i presenti potranno partecipare all’accensione collettiva dei palloncini luminosi.

Giovedi 8 febbraio inoltre è in programma l’evento dedicato ai più piccoli, “Ciccicocco”. ALle 10:30 in piazza IV Novembre andrà in scena lo spettacolo per le scuole primarie “Goldman Show” tra arte e magia.

Domenica 11 febbraio la festa si sposterà nel centro di Sansepolcro dove alle 14:30 è previsto il ritrovo dei gruppi mascherati a Porta Romana mentre il corteo prenderà il via alle 15. Alle 17 ci sarà la premiazione delle maschere e alle 17.30 l’estrazione della Super Tombola con 1000 euro in palio, a cura dell’associazione Le Centopelli. Alle 18:30 invece, tutti a festeggiare a suon di musica. Capofila della manifestazione borghese, come da tradizione, sarà l’immancabile Senzabriglie, maschera simbolo del Carnevale di Sansepolcro che racchiude in ogni dettaglio del suo personaggio tutti i riferimenti della città e dei cittadini del Borgo.

“Grazie al patto di amicizia che abbiamo stretto lo scorso anno, il Carnevale di Anghiari e Sansepolcro è stato rilanciato e valorizzato – hanno commentato l’assessore alla cultura Alberica Barbolani e il sindaco di Anghiari Alessandro Polcri – è una sinergia che funziona quella tra i due comuni, e che avevamo già sperimentata nella candidatura della Valtiberina a Capitale della Cultura Italiana 2026. Le famiglie hanno finalmente la possibilità di non dividersi tra i due paesi ma di partecipare ad entrambi gli eventi e i gruppi mascherati sono stimolati a gareggiare non più solo una domenica ma ben due. Siamo sicuri che come lo scorso anno sarà un successo!”.

“Siamo molto contenti di aver rinnovato la collaborazione con il comune di Anghiari a vantaggio di un evento che coinvolge l’intera vallata e che consente così alla popolazioni della Valtiberina di prendere parte ad entrambi gli appuntamenti – ha dichiarato Francesca Mercati assessore alla cultura nel comune di Sansepolcro – il nostro programma dopo la tradizionale sfilata che terminerà con la premiazione, ripropone la Super Tombola, momento molto apprezzato curato dall’associazione Centopelli. L’invito è a partecipare numerosi!”.

“La nostra Società del Carnevale ha origini antichissime, a testimonianza del fatto che gli anghiaresi amano da sempre questa festa – ha dichiarato Elena Bartolini presidente del Carnevale della Gioventù di Anghiari – si sa, parliamo di una festa che principalmente coinvolge i bambini, ma nel caso della nostra comunità sono tantissimi gli adulti che si vestono e che partecipano con entusiasmo, realizzando maschere bellissime. Del resto gli anghiaresi sono un popolo di giocherelloni a cui piace scherzare e divertirsi: il Carnevale ad Anghiari coinvolge davvero tutti, grandi e piccini”.

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San Giustino: Luciana Veschi (Fd’I) “noi contro le due sinistre, Buschi? altro profilo rispetto a Stefano Veschi”

“Centro destra unito per battere le due sinistre che si sono presentate alla prossime elezioni per San Giustino. Oggi ufficializziamo il nostro appoggio a Belloni, poi per il resto ci sarà tempo. Veniamo da 5 anni inconcludenti, con Sindaco e Giunta che, nonostante gli emolumenti regolarmente percepiti, si sono dimostrati per lo più assenti, questo si sappia! per quanto riguarda i nostri avversari politici, ammetto che Buschi ha davvero un profilo differente rispetto a Stefano Veschi. Buschi si è dimostrato in grado di poter amministrare, Stefano Veschi sinceramente è sparito dai radar, non ricordo nessuna intervista o presa di posizione particolare in tutti questi anni”

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Blocco parto ospedale di Foligno, cerimonia in memoria dell’ostetrica Vincenza Ciampana

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Un ricordo commosso della collega prematuramente scomparsa nell’ottobre del 2022 ma anche un omaggio affettuoso, sentito, partecipato nel giorno in cui avrebbe compiuto 70 anni.

Questa mattina, 30 gennaio, il personale sanitario del Punto Nascita della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Foligno si è riunito in memoria dell’ostetrica Vincenza Ciampana, per quarant’anni anni una colonna portante del reparto e del “San Giovanni Battista”.

Presenti il direttore generale ff della Usl Umbria 2 Piero Carsili (nella foto) insieme al direttore del presidio ospedaliero Mauro Zampolini e al primario di Ostetricia e Ginecologia Fabrizio Damiani

Una cerimonia fortemente voluta dalle sue colleghe ostetriche insieme alle infermiere ed oss, che hanno voluto esprimere ancora una volta vicinanza ai familiari, presenti all’incontro, e rendere omaggio alla grande generosità di Vincenza, alla passione e dedizione al lavoro, allo spirito di sacrificio, alla competenza e professionalità che ne hanno fatto un esempio da seguire.

Per omaggiare la professionista scomparsa che ha prestato servizio presso il “San Giovanni Battista” per ben 40 anni – ha lavorato a Foligno dall’ottobre del 1975 al gennaio del 2015 – è stata apposta una targa commemorativa alla presenza dei colleghi, di amici e familiari: la figlia Francesca Caponi, il genero Andrea, i nipoti Edoardo ed Ettore, il marito Giuseppe Falchetti, il fratello Antonio, la cognata Serenella Caponi

Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il direttore generale ff della Usl Umbria 2 dott. Piero Carsili, il direttore del presidio ospedaliero dott. Mauro Zampolini, il direttore del dipartimento Materno – Infantile dell’azienda sanitaria dott. Fabrizio Damiani, la coordinatrice ostetrica dott.ssa Mariella Orlando, lo staff delle ostetriche, il personale infermieristico, gli operatori sociosanitari, i dirigenti medici che, con affetto commozione, hanno ricordato la collega Vincenza: “Sei indimenticabile per tutte noi. Abbiamo avuto il privilegio di conoscerti e lavorare al tuo fianco e anche oggi, nel giorno del tuo settantesimo compleanno, ti teniamo nel cuore”.                                

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Sansepolcro – Asilo comunale La Cometa, in atto l’ampliamento della struttura

Proseguono i lavori presso l’asilo nido comunale La Cometa per l’ampliamento dell’attuale edificio.

Con un importo complessivo di 759.000,00 Euro interamente finanziato da fondi del PNRR, l’intervento permetterà l’aumento del numero dei posti disponibili della struttura.

Lo stato attuale dei lavori vede il completamento delle opere di fondazione e le strutture in elevazione. A questa prima parte farà seguito la realizzazione delle tamponature e di tutte le opere impiantistiche a servizio (impianto termico, antincendio, elettrico, sanitario ecc.) Si proseguirà poi con la realizzazione dei serramenti (infissi) e le opere di finitura e di copertura.

La conclusione dei lavori è prevista per il mese di luglio 2024.

“Siamo felici dei progressi che stiamo facendo presso l’asilo nido comunale La Cometa – dichiara l’Assessore ai Lavori Pubblici Ricardo Marzi. Grazie agli investimenti finanziati dal PNRR, stiamo ampliando significativamente la struttura, rispondendo così alla crescente domanda di servizi educativi per i nostri cittadini più giovani. Questo progetto riflette il nostro impegno nell’offrire ambienti sicuri e accoglienti per la formazione dei nostri bambini.”

“L’ampliamento dell’asilo nido La Cometa rappresenta un passo significativo nel migliorare le risorse educative a disposizione della nostra comunità – prosegue l’Assessore alle Politiche Scolastiche Mario Menichella – Siamo fiduciosi che questa espansione non solo soddisferà le esigenze immediate, ma contribuirà anche a creare un ambiente educativo favorevole per la crescita e lo sviluppo dei nostri bambini. Non vediamo l’ora che il progetto giunga a termine, portando benefici duraturi alla nostra comunità e alle generazioni future.”

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Pieve santo Stefano: venerdì 2 febbraio, al Papini, “I Ragazzi del Cherubini”

Dopo il grande successo della serata inaugurale di PIEVE CLASSICA 2024 di sabato scorso 27 Gennaio con il concerto di Pianoforte del Maestro Eugenio Milazzo PIEVE CLASSICA 24 entra subito nel vivo con la sua seconda serata, in programma al teatro Comunale Papini venerdì prossimo 2 Febbraio.

La serata dal titolo “I ragazzi del Cherubini” contraddistingue e conferma la collaborazione stretta fra il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze e la stagione di PIEVE CLASSICA. L’appuntamento con i giovani allievi di questa prestigiosissima scuola è ormai un punto fermo della kermesse musicale pievigiana.

Quest’anno sarà un ensemble di 4 clarini a calcare il palco del Papini, con 3 giovani leve: Matilde Michielin e Rosita Vignoli al Clarinetto e Gregorio del Vecchio al Clarinetto basso accompagnate per l’occasione dal loro maestro Fabio Battistelli, sempre al clarinetto, uno dei massimi esponenti del panorama italiano di questo bellissimo strumento. Il programma spazia ampiamente fra varie epoche, e molti prestigiosi autori prevedendo musiche di Mozart, Rossini, Brahms, Bizet, Morricone, Piazzolla e Kovacs.

I tre giovani artisti saranno inoltre insigniti del Premio “Lamberto Aloigi Luzzi”, giunto alla sua quarta edizione e destinato come ogni anno alle giovani leve del panorama musicale nazionale.

Ed allora avanti con la seconda serata di PIEVE CLASSICA ’24 venerdì 2 Febbraio alle ore 21.15 presso il teatro Comunale Giovanni Papini, con ingresso gratuito per favorire la presenza soprattutto delle giovani generazioni.

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Umbertide: ieri il ricordo di Donato Fezzuoglio, a 18 anni dal suo tragico omicidio

Nella giornata di ieri, ad Umbertide (PG), in occasione del 18° anniversario della sua uccisione, è stato ricordato l’App. Donato Fezzuoglio, eroico Carabiniere Medaglia d’Oro al Valor Militare, tragicamente caduto nell’adempimento del dovere in Umbertide il 30 gennaio 2006, per mano di una banda di rapinatori che avevano poco prima perpetrato una rapina presso un locale istituto di credito.

La cerimonia è stata preceduta in Rancolfo (PG), presso il locale cimitero, dalla deposizione di una composizione floreale sulla Tomba del Militare, con un breve momento di raccoglimento e preghiera, alla quale hanno preso parte oltre ai familiari del Caduto, il Comandante della Legione Carabinieri Umbria, Gen. B. Gerardo Iorio, il Comandante Provinciale, Col. Sergio Molinari, il Comandante della Compagnia di Città di Castello, Magg. Giovanni Palermo, e il parroco, Don Alberto Gildoni.

In via Andreani, luogo del tragico evento, la vedova Emanuela Becchetti ed il figlio Michele, insieme al dr. Nicola De Stefano,Vicario del Prefetto di Perugia, dr. Luca Carizia, Sindaco di Umbertide, e al Gen. B. Gerardo Iorio, hanno deposto una corona ai piedi della lapide che ricorda il tragico evento.

Sul luogo sono stati schierati il picchetto d’onore, una rappresentanza dell’Arma territoriale, i labari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, delle associazioni combattentistiche e d’Arma ed il gonfalone del Comune di Umbertide.  

A seguire, presso la vicina chiesa del Cristo Risorto, alla presenza di personalità politiche e militari della provincia, oltre checolleghi, molti dei quali avevano conosciuto l’App. Donato Fezzuoglio apprezzandone le qualità personali e militari, è stata concelebrata una S. Messa in suffragio dal Vescovo di Gubbio e Città di Castello, Mons. Luciano Paolucci Bedini, insieme a Don Alberto Gildoni, fratello della M.O.V.M. Col. Valerio Gildoni.

La funzione religiosa è culminata con un sentito intervento del Generale Iorio, che, nel ricordare l’estremo sacrificio compiuto dall’Appuntato Donato Fezzuoglio, ha poi ringraziato i presenti riuniti in commosso raccoglimento.

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Sansepolcro: al Museo Civico partecipato incontro sul Restauro della Pala di Raffaellino del Colle

Sabato 27 gennaio, presso il Museo Civico di Sansepolcro, si è svolto un appassionante pomeriggio di studio dedicato al restauro della magnifica opera “Assunzione e Incoronazione della Vergine” di Raffaellino del Colle.

L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale e dalla Direzione del Museo Civico, ha offerto l’opportunità di approfondire il complesso processo di restauro che ha coinvolto una delle opere più maestose dell’artista rinascimentale.

Il convegno è stato arricchito dalle relazioni di esperti del settore, tra cui Thierry Radelet, Marco Droghini, Maria Cristina Giambagli e Felicia Rotundo. Gli illustri relatori hanno condiviso le sfide, le metodologie e le scoperte legate al restauro dell’opera, offrendo agli appassionati e agli studiosi un’analisi dettagliata del lavoro svolto.

L’incontro è stato guidato con maestria da Andrea Muzzi, il quale ha moderato le discussioni, creando un dialogo coinvolgente tra relatori e partecipanti. 

Dopo il successo della recente mostra dedicata a Raffaellino del Colle, chiusasi il 7 gennaio scorso, questo appuntamento ha permesso di continuare a esplorare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale di Sansepolcro, offrendo una prospettiva unica sul dietro le quinte del restauro di un capolavoro rinascimentale e aprendo le porte alla realizzazione di un importante catalogo che sarà realizzato in merito, ma del quale non vogliamo anticipare troppi dettagli.

L’Amministrazione comunale e la Direzione del Museo Civico ringraziano tutti coloro che hanno partecipato, contribuendo al successo di questo affascinante viaggio nel mondo dell’arte e del restauro.

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100 candeline per Ero Sartorello il decano dei fornai di Città di Castello

Ha compiuto 100 anni il decano dei fornai di Città di Castello Ero Sartorello: festa con il sindaco Luca Secondi per il nuovo centenario della città, arrivato nel 1951 da sfollato dell’alluvione del Polesine e accolto come un figlio dalla comunità tifernate. “Una bella figura di marito, di padre, di lavoratore, che ci ricorda quanto siano importanti nella vita l’amore, la generosità, l’altruismo, che ci rammenta come la famiglia sia la nostra più grande ricchezza, ma testimonia anche la capacità di accogliere e aiutare che fanno parte dell’identità tifernate”.

Ha compiuto 100 anni il decano dei fornai di Città di Castello, Ero Sartorello, per una vita maestro dell’arte della panificazione, ma anche pilastro di una famiglia in cui ha insegnato ogni giorno amore e solidarietà, insieme al valore del sacrificio e del lavoro, all’importanza di aiutare il prossimo. “Un uomo di Città di Castello venuto da lontano, dal Veneto, che è tifernate da più di settant’anni e ama i tifernati forse più di chi è nato in questa terra, perché, come ricorda sempre, da sfollato dell’alluvione del Polesine, fu accolto dalla nostra comunità come un figlio”, sottolinea il sindaco Luca Secondi che stamattina ha fatto gli auguri a Ero nella propria abitazione, consegnandogli a nome dell’amministrazione comunale una targa commemorativa del bellissimo traguardo tagliato insieme ai propri cari il 24 gennaio scorso. “Quella di Ero – prosegue il primo cittadino – è davvero una bella figura di marito, di padre, di lavoratore, che ci ricorda quanto siano importanti nella vita l’amore, la generosità, l’altruismo, che ci rammenta che la famiglia sia la nostra più grande ricchezza, ma testimonia anche, con la sua vicenda, come la capacità di accogliere e aiutare il prossimo facciano parte di un’identità tifernate che ci unisce e che dobbiamo saper difendere e rinnovare ogni giorno con i nostri gesti, i nostri pensieri, le nostre scelte”. Durante la visita di stamattina, Secondi ha rivissuto insieme a Ero, al figlio Sandro, alla nuora Brunella, alla nipote Luana e ai familiari presenti, le tappe di una vita che parla ancora oggi dei sacrifici e delle difficoltà del secondo dopo guerra in Italia, tra drammi come quello dell’alluvione del Polesine del novembre del 1951 che causò circa 100 vittime e più di 180.000 senzatetto, e una quotidianità fatta di privazioni e rinunce, nelle quali però emergeva la grande dignità degli uomini e delle donne. Arrivato a Città di Castello a 28 anni subito dopo la catastrofe che colpì la provincia di Rovigo, Ero si rimboccò le maniche per ricominciare da zero la propria vita iniziata a Loreo. Accettò subito il lavoro da fornaio presso la ditta Gustinelli Forno, proprio dietro il vecchio Cinema Eden. Insieme al sostentamento, trovò anche l’amore, quello della sorella del proprietario dell’attività, che poi sposò. Tra i ricordi più belli della giovinezza a Città di Castello ci sono pagine di vita che raccontano giornate quasi impossibile da immaginare con gli occhi di oggi. Pieno di energia e di voglia di fare, Ero si alzava dal letto alle tre del mattino per preparare il pane, che poi consegnava in prima persona ai clienti con le prime biciclette dotate di cassone frontale. Vennero poi le prime Ape Piaggio senza cabina, seguite dai modelli con il cassone chiuso, con cui Ero macinava migliaia di chilometri, con il caldo e con il freddo. Restano indimenticabili le autentiche “imprese” del periodo invernale, con le strade piene di neve e gli interminabili giri per portare il pane fino a Pistrino e a San Giustino, ma anche le domeniche a cuocere i biscotti Nipiol per la Buitoni, pomeriggi strappati alla famiglia, che spesso condivideva con il figlio Sandro, pur di guadagnare qualcosa in più. Nelle giornate di Ero non mancavano mai la piazza e gli amici di via di Pompeo: dal meccanico Valentini al falegname, fino al venditore di semi e noccioline. La famiglia però era sempre al primo posto, con la presenza tutte le volte che era possibile e il sacrificio lontano da casa delle tante giornate dedicate al lavoro, anche rinunciando ad andare al mare a Fano, dove moglie e figlio venivano accompagnati da un familiare, pur di non far mancare nulla ai suoi cari. Una inarrestabile forza di volontà rispecchiata da un carattere deciso e da uno spirito incrollabile, che ancora oggi fanno di Ero un uomo che, pur condizionato dagli acciacchi, non si tira mai indietro di fronte alle avversità della vita. “Nella vita ha dato tutto se stesso alla famiglia e l’affetto che ancora oggi lo circonda testimonia quanto di buono abbia saputo fare e quanto sia d’esempio per tutti noi”, ha sottolineato Secondi salutandolo e dandogli appuntamento al prossimo anno.

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“L’impronta dell’Acqua” tutto pronto per la giornata di venerdì prossimo interamente dedicata al progetto

Venerdì 2 febbraio 2024, presso la Sala Rossi Monti della Biblioteca Comunale di Città di Castello, si svolgerà una giornata interamente dedicata a “L’Impronta dell’Acqua”, un progetto artistico e scientifico sviluppato in collaborazione con Roberto Ghezzi e promosso da Arpa Umbria con il sostegno della Fondazione Perugia.

Il progetto, avviato nel 2022, ha come scopo principale l’illustrazione e la narrazione della biodiversità e del paesaggio del Trasimeno. Attraverso il complesso studio e la creazione delle esclusive Naturografie©️, si è instaurato un interessante dialogo tra ricerca artistica e ricerca scientifica. “L’Impronta dell’Acqua” si è arricchito ulteriormente con una serie di percorsi didattici, incontri con studenti e cittadini, studi ecologici e biologici, mostre diffuse, e la pubblicazione conclusiva che ha raccolto tutti gli aspetti di questo affascinante percorso culturale.

L’incontro del 2 febbraio prevede due momenti distinti. Alle 10:00, sarà dedicato agli studenti di alcuni istituti di Città di Castello, mentre dalle ore 16:00, presso la Biblioteca Comunale, si terrà un incontro pubblico.
Il programma dell’evento vede la partecipazione di Rosalba Padula, curatrice scientifica del progetto per Arpa Umbria
Roberto Ghezzi, artista
Mara Predicatori, curatrice artistica
Beatrice Santucci, Museo Malakos
Paolo Stranieri, Arpa Umbria
Chiara Lorenzetti, storica dell’arte.
Termineremo gli interventi con uno spazio dedicato alle domande.
Alla fine della presentazione sarà possibile ammirare le opere dell’ artista Roberto Ghezzi nella loro interezza e nel dettaglio al microscopio. L’ingresso è libero

L’evento è reso possibile grazie al generoso supporto del Museo di Scienze Naturali Malakos di Città di Castello.

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Diciottesimo anniversario dalla scomparsa di Donato Fezzuoglio

Diciottesimo anniversario dalla scomparsa di Donato Fezzuoglio – Sindaco, Luca Secondi: “vicinanza alla famiglia, all’arma dei carabinieri, alla comunità locale con senso di profonda riconoscenza”.
“Ogni 30 gennaio, in particolare, il pensiero di tutti che torna dolorosamente alla figura di Donato Fezzuoglio porta con sé, il ricordo indelebile di un carabiniere giovane, preparato, generoso, animato dal senso della comunità locale da proteggere, votato al sacrificio e al rischio della propria esistenza. Tutte queste straordinarie doti umane e professionali sono state racchiuse nella brevissima vita di Fezzuoglio e oggi, a diciotto anni dalla sua tragica scomparsa, esse sono ancora più presenti e vive nel ricordo che ci ha lasciato, nella memoria collettiva della comunità locale e nel senso di riconoscenza che gli tributano le istituzioni e tutta la comunità locale e regionale.” E’ quanto dichiarato dal sindaco, Luca Secondi, in occasione della celebrazione del 18esimo anniversario della scomparsa di Donato Fezzuoglio, appuntato dei carabinieri, Medaglia d’Oro al Valor Militare, ucciso il 30 gennaio 2006 mentre stava cercando di sventare una rapina in un istituto di credito ad Umbertide. “Una ferita di tutta la comunità locale che riuscirà mai a chiudersi, ma è nostro compito affermare il principio in base al quale il sacrificio della vita da parte di un rappresentante delle forze dell’ordine genera coesione e sviluppa solidarietà senza limiti fra tutti coloro che, uscendo di casa ogni mattina, sanno che, per quanto le minacce alla loro incolumità possono sempre manifestarsi, ci sono “servitori dello Stato”, che non esitano a tirarsi indietro a loro difesa”. “Con questo senso di deferenza e riconoscenza profonda che la comunità locale di Umbertide, come ogni anno anche oggi manifesta, ci stringiamo alla famiglia di Fezzuoglio, all’Arma dei Carabinieri – conclude il sindaco
Secondi – e a tutti i militi e rappresentanti delle forze dell’ordine e di polizia, che, giorno dopo giorno, anche dopo il sacrificio del loro collega, continuano, nel suo nome, a garantire sicurezza e serenità a tutta la cittadinanza. Grazie”. Alla cerimonia ufficiale ha partecipato l’assessore alla polizia locale, Rodolfo Braccalenti con il gonfalone del comune.
CDCNOTIZIE/2024/01/30/COMINLINEA/44/GGAL

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Il 2024 si apre con una vittoria per la bocciofila Città di Castello

Il 2024 si apre con una vittoria della bocciofila Città di Castello. La storica società del riconfermato presidente Paolo Bettacchioli ha conquistato il primo titolo stagionale con gli atleti, Marco e Matteo Sgaravizzi e Roberto Lisini nella gara a terna organizzata dalla Bocciofila Folignate di Cat.B/C. Da segnalare anche i successi di Antonio Ciabucchi, Domenico Cardellini e Andrea Landi, “terna” quinta classificata sempre nella stessa gara. Nei giorni antecedenti il torneo si è svolta l’assemblea dei soci della “bocciofila” e dopo la relazione dell’attivita’ svolta, all’unanimità l’assemblea ha riconfermato il consiglio uscente e Paolo Bettacchioli alla presidenza della Società. “Sono onorato di portare avanti la pluridecennale storia e tradizione del gioco delle bocce a Città di Castello assieme al comune e ai tanti appassionati”, ha detto Bettacchioli. Al presidente e al consiglio sono giunte le congratulazioni dell’assessore allo sport, Riccardo Carletti.

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Tranciata tubazione del gas metano in Via Pieve delle Rose mentre effettuano lavori per fibra ottica. Ripristinata dopo qualche ora

Questa mattina in Via Pieve delle Rose alle ore 11,30 circa, un’impresa, mentre stava effettuando i lavori per la posa di fibra ottica, ha tranciato una tubazione del gas metano.
Sul posto e’ intervenuta una pattuglia della Polizia Locale per le verifiche del caso e la ditta incaricata alla messa in sicurezza dell’area e al ripristino della tubazione danneggiata.

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La Camera di Commercio dell’Umbria incontra i territori

La Camera di Commercio dell’Umbria incontra i territori: ha preso il via questa mattina da Citta’ di Castello il primo di una serie di incontri a livello regionale – Prima la seduta della giunta camerale presieduta dal presidente Giorgio Mencaroni a seguire un incontro con i sindaci del comprensorio altotiberino e con le categorie – Presentati i dati di un focus economico curato dalla Camera di Commercio. Il primo appuntamento della Giunta camerale sul territorio si è tenuto oggi a Città di Castello, presso la Sala del Consiglio comunale, alla presenza dei sindaci di Citta’ di Castello e Citerna, Luca Secondi ed Enea Paladino, di rappresentanti istituzionali a livello regionale e provinciale, l’assessore regionale alle Infrastrutture Enrico Melasecche ed il vice-presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Michele Bettarelli e di altri amministratori pubblici, unitamente ai rappresentanti di categorie e professionali. La Giunta camerale, presieduta dal Presidente, Giorgio Mencaroni, dopo la riunione di deliberazioni, ha aperto alla partecipazione dei rappresentanti istituzionali e delle categorie.L’iniziativa degli amministratori camerali è un segnale di ascolto e attenzione ai territori, e toccherà altre aree della regione, per promuovere un confronto specifico e sul campo con le realtà territoriali economiche e sociali, ricevendo stimoli, suggerimenti e proposte, stringendo così collaborazioni che possano rendere le politiche camerali sempre più efficaci e vicine alle esigenze reali delle imprese.Il confronto con i rappresentanti dei Comuni dell’Alto Tevere e dei rappresentanti delle categorie economiche e professionali è stato preceduto dalla presentazione del quadro socio-economico per il comprensorio Alto Tevere, curata dal Segretario Generale Federico Sisti. Imprese a Valore AggiuntoSu uno stock regionale di 79.326 imprese attive, l’Alta Valle del Tevere esprime una “quota” dell’8,9% (7.044 imprese attive). In termini di Valore Aggiunto il contributo a livello di macro-settori evidenzia un rilevante peso del Terziario (58,9%), seguito da Industria (31,7%), Costruzioni (5,3%) e Agricoltura (4,1%).Il valore aggiunto per abitante è pari a 23.751,54 €, superiore, anche se di poco a quello regionale, ma ancora sensibilmente inferiore al valore Italia (26.941,60 €).Spicca il dato sull’indicatore di Gini, che misura la distribuzione del reddito e che per l’alta valle del tevere è decisamente virtuoso rispetto a quello Umbria e Italia. Le specializzazioni di filieraIl territorio altotiberino presenta alcune rilevanti specializzazioni nelle filiere cerealicola, delle macchine per l’agricoltura e del packaging, segnando un carattere distintivo rispetto all’intera regione, che al contrario per lo stesso indicatore non mostra alcuna specializzazione di filiera rilevante.La demografiaRilevante per il comprensorio il calo demografico, con una popolazione residente che in poco più di dieci anni (dal 2011 al 2023) ha visto un calo del 3,7% – segnando un contrazione di poco superiore a quella totale Umbria (-3,4%) ma molto al disopra di quella nazionale (-1,1%) – e un saldo naturale negativo (-1%).La popolazione straniera esprime una quota del 10,52% , ed è interessante notare che c’è una presenza preponderante di provenienza dall’Europa, seguita dalle aree extraeuropee di Africa, Asia e America.Occupazione e domanda di lavoro espressa dalle impreseIl tasso di disoccupazione del comprensorio altotiberino è pari al 6,14%, inferiore al dato Umbria (7,97%) e Italia (pari a 9,21%.). Gli occupati rappresentano il 49,6% della popolazione in età lavorativa, a fronte di un dato Umbria del 47,1% e Italia 45,9%.Il Job Opportunity Index rileva buone opportunità di lavoro Alberghiero e ristorazione e discrete per tutti gli altri settori, con una domanda di lavoro espressa dalle imprese (dati Excelsior) che esprime una richiesta orientata prevalentemente ai diplomati o anche a personale privo di qualifiche, mentre la richiesta di laureati si attesta a una quota del 9%. La Camera dell’Umbria nell’alta valle del teverePresente storicamente con un proprio sportello a Città di Castello – che nel 2023 ha erogato 1282 certificati e documenti per l’estero, 519 dispositivi di firma digitale e 796 vidimazioni di registri e formulari aziendali – la Camera di Commercio nel 2023 ha erogato contributi ai vari settori economici che nel solo settore comprensoriale ammontano a 193.227 €, pari al 10,7% del totale. Un dato che evidenzia un rapporto virtuoso per questo comprensorio, che rappresenta in termini di presenza di imprese attive l’8.9% della regione. Giorgio Mencaroni (Presidente Camera di Commercio dell’Umbria) “Nel nostro giro in Umbria per comprendere le risorse e le problematiche di ogni territorio e progettare le nostre azioni sulle esigenze delle imprese, abbiamo scelto un’altra volta di ripartire da Città di Castello, come nel 2010, per l’eccellenza e la qualità del suo tessuto imprenditoriale”. “In questo territorio c’è una trasformazione, un’evoluzione interessante del modo di fare impresa ed essere qui significa essere vicini a un mondo in cambiamento ed essere accanto alle imprese, per camminare insieme. Questo territorio si è sempre contraddistinto per la sua laboriosità, la sua ingegnosità, la qualità nelle scelte che ha fatto e la capacità di riconvertirsi, e gli va riconosciuta la grande capacità che hanno le imprese di adattarsi ai tempi e ai momenti, mantenendo sempre un ottimo livello imprenditoriale”. “Il confronto con i rappresentanti istituzionali e tutti i soggetti che sono espressione del tessuto economico locale, qui come nel resto dell’Umbria, è un momento per unire e non dividere le politiche di sviluppo che vengono fatte dalla Camera di Commercio e le politiche di sviluppo che vengono fatte dal mondo dell’impresa, attraverso le associazioni di categoria” Enrico Melasecche (Assessore Regionale Infrastrutture) “La Regione sta andando avanti sul tema delle infrastrutture, che è fondamentale per Alta Valle del Tevere: noi abbiamo assegnato la gestione della piastra logistica di Città di Castello, che sta andando bene e dove oggi mi recherò per valutare i progetti che ci sono per ulteriori investimenti; i lavori alla Galleria della Guinza partiranno dopo 30 anni e le progettazioni per i due lotti umbri della E78 stanno andando avanti come in Toscana e nelle Marche; giovedì 8 febbraio alla presenza del ministro Matteo Salvini avranno inizio i lavori per la ricostruzione totale della ferrovia ex FCU da Perugia a Terni e immediatamente dopo partirà l’ultima tratta Città di Castello-Sansepolcro; sui progetti Pinqua ci saranno opportunità importanti per riqualificare le stazioni ferroviarie e gli immobili di prestigio dell’Alta Valle del Tevere. C’è insomma tanta carne al fuoco per il rilancio dell’economia di questo territorio”. Luca Secondi (Sindaco di Città di Castello) “Ringrazio la Camera di Commercio per essere a Città di Castello. Questa giornata testimonia la vicinanza al nostro territorio, ma anche come Città di Castello e l’Alta Valle del Tevere abbiano la capacità di ritagliarsi un ruolo da protagoniste in Umbria. Questo di oggi è un ottimo incontro di lavoro per guardare al futuro, partendo dalla base solida della collaborazione fattiva e concreta che in questo territorio lega tutto mondo del lavoro, dell’impresa e dell’associazionismo di categoria. Città di Castello e l’Alta Valle del Tevere hanno sempre trainato l’economia dell’Umbria e rivendicano un ruolo importante nelle politiche di sviluppo economico della regione, sapendo che la nostra realtà cresce se c’è l’attenzione delle istituzioni e di tutti i portatori di interesse, cresce se si lavora insieme: un modello vincente che vogliamo portare avanti con grande convinzione”. Camera di Commercio dell’UmbriaComune di Citta’ di Castello

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Riccardo Marzi nominato responsabile provinciale Enti Locali della Lega-Arezzo

“Sono stato recentemente nominato responsabile provinciale Enti Locali della Lega-Arezzo e sono onorato di ricoprire questo incarico di responsabilità. Un riconoscimento arrivato dopo un percorso di condivisione con gli amici della Lega che ci ha portato ad individuare molti temi legati allo sviluppo del nostro territorio. Ringrazio la Segreteria Provinciale per la fiducia riposta nella mia persona, cercherò da subito di fare tutto il possibile per dare il mio contributo; metto a disposizione la mia lunga esperienza di amministratore locale per affrontare le tante sfide che ci attendono. Nel mio percorso politico, cominciato a 19 anni, ho sempre scelto concretezza e determinazione come linee guida. Gli stessi valori che ho ritrovato oggi nella Lega e che mi hanno convinto a rimettermi in gioco con l’obiettivo di coordinare le varie realtà e cercare di trovare soluzioni ai problemi che riguardano il territorio provinciale”.

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Sansepolcro: Giornata Mondiale per l’educazione alla nonviolenza, da oggi attivo il bando per la  Borsa di Studio “Angiolino e Giovanni Acquisti”

L’Associazione Cultura della Pace, il Comune di Sansepolcro, Assessorato alla Cultura e le ACLI di SansepolcroCircolo “Adriano Olivetti”, comunicano che da oggi, 30 Gennaio, Giornata Mondiale per l’educazione alla Nonviolenza e anniversario della morte di Gandhi, è attivo il bando di concorso per la Borsa di Studio “Angiolino e Giovanni Acquisti”. Tale bando è visibile nel sito dell’Associazione Cultura della Pace, sezione Borsa di Studio “Angiolino e Giovanni Acquisti”.

Le tesi specialistiche dovranno arrivare alla Commissione entro e non oltre il 10 Dicembre 2024 e andranno ad aggiungersi alle 73 tesi già stampate e presenti nella Biblioteca Comunale di Sansepolcro. La giuria, presieduta dal Prof. Antonino Drago, massimo esperto di difesa popolare nonviolenta e già vincitore del Premio Nazionale “Cultura della Pace-Città di Sansepolcro” nel 2000, comunicherà la tesi  vincitrice, il 28 Febbraio 2025. Nella Commissione Esaminatrice entra il Prof. Sergio Tanzarella, Ordinario di Storia della Chiesa presso l’Università Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, grande studioso della costruzione della cultura della pace, oltre, come di diritto, all’ultima vincitrice della Borsa di Studio, Dott. ssa Martina Caslini.

Sansepolcro, Città della Cultura della Pace, può vantare, con la presenza del Prof. Drago, della Prof.ssa Camino del Centro Studi Sereno Regis di Torino, del Prof. Gonsalves della Pontificia Università Salesiana, la collaborazione di studiosi di primo livello nella ricerca della nonviolenza, confermando di essere centro di studio significativo riguardo l’applicazione nel quotidiano delle modalità di risoluzione del conflitto.

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Arezzo: violenza sessuale a danno di più ragazze minorenni, scattano i domiciliari

I Carabinieri della Stazione di Arezzo hanno eseguito un ordine di custodia cautelare, con la misura degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, nei confronti di uno straniero, residente in un comune di questa provincia, ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale commesso da dicembre 2023 a gennaio 2024 nei confronti di 6 giovani studentesse, residenti in diversi comuni di questa provinciaall’interno di autobus di linea extraurbana. Le indagini che hanno portato all’emissione della misura cautelare sono partite dalle dichiarazioni di una ragazza che era stata molestata e che, confrontandosi con altre coetanee, vittime degli stessi abusi mai denunciati, aveva realizzato che l’autore era lo stesso. I Carabinieri, presa la denuncia, avviavano le indagini sulle dichiarazioni della ragazza, alle quali, nel frattempo, si erano aggiunte le testimonianze delle altre cinque, individuando l’uomo che, a seguito di un predisposto servizio, anche in abiti simulati, veniva bloccato ed identificato al capolinea della linea extraurbana di autobus utilizzata quotidianamente per recarsi in Arezzo. L’uomo, incensurato e residente in questa provincia, che vive in Italia da diversi anni, è stato quindi sottoposto agli arresti domiciliari presso l’attuale residenza in attesa dell’udienza di convalida da parte del GIP del Tribunale di Arezzo.

Le persone indagate sono da ritenersi presunte innocenti fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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Città di Castello: Caso Dogre Campagni (F.I)“tante domande, nessuna risposta”

Tante domande, nessuna riposta, un continuo ed altalenante rimbalzo di responsabilità volto a danneggiare esclusivamente ed inevitabilmente i cittadini.

È così che può essere sintetizzata la “vicenda Dogre”, che si si sta protraendo oramai da troppo tempo, nonostante le tre (!) commissioni congiunte convocate e la presenza, in alcune di queste, anche dei rappresentanti della stessa società.

Da molti mesi oramai si sono riscontrate forti criticità sul servizio stesso; la società Dogre, infatti, non ha mai fatto chiarezza sul sistema di accertamento per il pagamento del Canone Unico Patrimoniale, su quello sanzionatorio nonché sull’operatività dell’ufficio locale, quest’ultimo pesantemente ridimensionato a seguito del nuovo bando di gara occorso nell’anno 2023 con il quale è stato decurtato l’orario di lavoro dei dipendenti nella misura di 1/3; in tale frangente v’è anche da ricordare la circostanza per la quale il Comune ha applicato il decimo d’obbligo sul capitolato, impegnandosi per circa 60 mila euro.

L’aver vinto tale bando fa sorgere una automatica – sebbene doverosa – riflessione: perchè nel primo bando fu presentata un’offerta al rialzo mentre nell’ultimo Dogre ha, testuali parole dette in commissione, sfruttato la clausola sociale grazie al dettato sul capitolato del Comune?

In questo discutibile contesto gli attuali impiegati tifernati di Dogre sono stati obbligati a lavorare senza supporto e senza poter usufruire di una adeguata formazione considerando anche gli aggiornamenti sulla materia, dovendo ritrovarsi a fornire un servizio di front e back office con un orario limitato e dovendo, di conseguenza, gestire il malcontento e le moltissime contestazioni pervenute dai cittadini sulle sanzioni accertate da Dogre tramite personale terzo.

Dogre ha poi scaricato tutte le responsabilità sui due dipendenti degli uffici di Città di Castello, sia tramite nota pervenuta agli uffici comunali sia direttamente durante l’ultima commissione congiunta tenutasi lo scorso 25 gennaio.

Mi chiedo, giunti a questo punto, come si possa parlare di inefficienza dei propri dipendenti solo ora se dal 2018, con la presa in carico del servizio, la società vantava un evidente cambio di marcia in termini di riscossioni rispetto al precedente gestore.

Anche gli uffici comunali controllori del servizio, in questa situazione non sono stati chiari ed esaustivi; basti pensare che nell’ultima commissione è stata citata una relazione pervenuta da Dogre di cui i consiglieri addetti non erano nemmeno a conoscenza.

Servono risposte politiche – oltre che tecniche – su questa vicenda che sta assumendo contorni sempre più grigi e sfumati; un lassismo da parte del comune di cui si chiede e ci si aspetta una chiara presa di responsabilità.

Nel frattempo rimangono aleggianti molte domande e, d’altro canto, la certezza di molte sanzioni pervenute ai cittadini con le pedisseque contestazioni.

È giusto che i contribuenti paghino, ma solo quanto effettivamente da loro dovuto e che possano farlo essendo debitamente informati su quanto a loro richiesto.

Quanto detto dovrà valere anche per Dogre che non dovrà interpretare il regolamento secondo una sua soggettiva – e più favorevole – lettura ma limitarsi ad applicare le norme ivi contenute così come statuite.

Un modo di agire, questo, poco corretto che scontenta gli utenti e che mette in cattiva luce il Comune.

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