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Le Donne, il Mare, l’Approdo”, successo di pubblico e critica per Moira Lena Tassi al Bolano di Portoferraio

Un’ onda travolgente di emozioni ha rapito gli spettatori durante l’eccezionale performance “Le Donne, il Mare, l’Approdo”, ideata da Moira Lena Tassi nel magico scenario dell’ Open Air Museum Italo Bolano e andata in scena la sera della vigilia di ferragosto.
Un vortice di sentimenti tra pianto, commozione, rabbia e pietas ha permeato l’ atmosfera, creando così un’ esperienza unica e coinvolgente. Originariamente pensata come un’esibizione unicamente affidata alla poliedrica artista, ma un’ inattesa sorpresa dell’ultimo minuto ha portato la straordinaria pianista Nataliia Batenova a partecipare.


Moira Lena Tassi racconta: “A soli due giorni dall’evento, ho avuto la fortuna di incontrare Natalia Batenova. Prima ancora di conoscerla personalmente, la sua musica aveva già catturato la mia attenzione quando suonò lungo la calata di Portoferraio. Ho avuto subito l’impulso di avvicinarmi e chiederle di condividere la mia performance, e con grande entusiasmo Natalia ha accettato. Quando due artisti entrano in sintonia è sempre una cosa meravigliosa, scocca una scintilla magica e mi ha ringraziata esprimendomi profonda gratitudine perché per lei è nutrimento per l’ anima.
Sono rimasta particolarmente colpita dalla sua storia – aggiunge l’ artista – Natalia Batenova proviene da Lutsk, città dell’ Ucraina nordoccidentale. Circa un anno fa, ha dovuto abbandonare la sua città a causa dei bombardamenti russi. Fuggendo in Italia per non mettere in pericolo la sua vita e quella della bambina che portava in grembo, ha lasciato dietro di sé vita, famiglia, amici e lavoro.

Essere migrante è sempre una scelta dolorosa e per Natalia lo è stato senza dubbio.”
Moira Lena Tassi ha voluto porre l’attenzione sulle storie drammatiche che si portano dietro i migranti che affrontano il pericolo del mare attraverso l’ arte nelle sue molteplici forme espressive. E lo ha fatto anche indossando un abito artistico di sua creazione, come se fosse ” la sposa del mare”, utilizzando tessuti che riflettono le sfumature dei colori del mare.
Nel suggestivo scenario del giardino magico del Museo, è stata esposta l’installazione della Creativa dal titolo “Alle multinazionali il denaro, all’ambiente i rifiuti”. Quest’opera realizzata con stoffe e materiale riciclato ha catturato l’attenzione per il contrasto tra i colori “chiassosi” del simbolo del dollaro e le bottiglie di plastica “contaminate dal nero del petrolio e macchiate con il rosso del sangue versato da tutti gli esseri viventi che muoiono a causa dell’ inquinamento.”


L’ evento ha preso avvio con la lettura appassionata della poesia “Mare e terra” di Alda Merini, fonte di ispirazione per il dipinto “La sposa del mare”, anche protagonista dell’immagine della locandina. L’ atmosfera è stata impreziosita dalle incantevoli note eseguite al pianoforte da Natalia Batenova.
Successivamente la performer ha letto il racconto coinvolgente “Storia di una migrante senza nome”, scritto dall’artista stessa. Alla narrazione è succeduta la lettura della toccante poesia “La vera prigione” di Ken Saro Wiwa, sempre con l’ accompagnamento al piano dalla bravissima musicista ucraina.
L’ artista ha sottolineato: “Ho voluto raccontare il ‘viaggio della speranza’ di migranti provenienti da terre disastrate, come la giovane donna nigeriana protagonista del mio racconto.

Questo lungo e pericoloso viaggio, spesso fatale, rimane quasi sempre avvolto nell’anonimato, e anche per questo ho cercato di evidenziarne le cause. Ken Saro Wiwa, intellettuale e attivista nigeriano fornì una chiara spiegazione della causa di tale fenomeno, denunciando i disastri compiuti da colossi petroliferi come la Shell e per questo fu giustiziato nel modo più brutale 25 anni fa.”
Moira Lena Tassi ha esposto anche un’ opera pittorica che ritrae in primo piano un bambino africano che colpisce per la profondità dello sguardo di chi ha già vissuto drammi che nessun essere umano dovrebbe mai vivere.
L’ artista mira a far riflettere sulla tragica realtà dei migranti e sull’importanza di comprendere le ragioni che li spingono a intraprendere un viaggio così rischioso, con un un impegno a sensibilizzare il pubblico sulle ingiustizie umane, ambientali e sociali
Attraverso l’esposizione di questa significativa installazione, le intense letture, la travolgente musica, le opere pittoriche e la proiezioni di immagini l’artista ci invita a scrutare oltre la superficie delle cose. Ci conduce in un viaggio emotivo e intellettuale, ponendo l’accento sulla complessità dell’esperienza dei migranti e sulla loro ricerca di una vita migliore.
Durante l’emozionante sessione di live painting, l’artista ha plasmato con i pennelli un’immagine di profonda risonanza: una figura femminile rappresentante tutte le anime rimaste intrappolate nelle profondità di un mare che inghiotte una barca, quella dei migranti. Un’onda minacciosa si solleva come simbolo di una realtà in continua trasformazione.
Nel corso dell’esecuzione artistica in diretta, si sono susseguiti immagini proiettate di naufraghi in cerca di salvezza e persone in vacanza al mare, immagini di barconi di migranti si sono alternate a sfavillanti yacht di uomini ricchi, il tutto accompagnato dalla canzone storica e significativa “Salty Dog”.
La fase finale della creazione ha coinvolto anche il pubblico presente, invitato dall’artista a partecipare alla pittura dal vivo. Con un timbro a forma di cuore, immerso nell’ acqua di mare con il colore rosso. Ogni spettatore ha lasciato una traccia permanente sull’opera, simboleggiando i cuori dei naufraghi dispersi in mare. Questo gesto ha dato vita a un’opera collettiva di profonda potenza emotiva, riflettendo l’unione di esperienze umane condivise.
A conclusione dello spettacolo, l’artista ha voluto onorare il Maestro Italo Bolano attraverso la lettura recitata della poesia di Mario Luzi intitolata “Sulla riva” abbinata all’ opera in ceramica d del grande Maestro ” Vita del mare” esposta ai giardini del mare , sempre accompagnata dalla straordinaria esecuzione al piano della talentuosa pianista Ucraina.
Alessandra Ribaldone, perfetta padrona di casa, ha espresso un caloroso ringraziamento all’artista per aver regalato emozioni così intense. E ha sottolineato l’importanza di diffondere il potente messaggio dell’artista in contesti ancora più ampi, poiché il suo impatto travalica i confini dell’evento stesso.

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Riapertura ex sede distaccata del tribunale di Perugia a Città’ di Castello, il PD interroga la Giunta


L’obiettivo di questa interrogazione è quello di verificare se esistano le condizioni, come si auspica, per la riapertura della ex-sezione distaccata di Città di Castello del Tribunale di Perugia.
Al Senato della Repubblica è stato infatti presentato il Disegno di legge n. 710, su iniziativa del Consiglio Regionale dell’Umbria, per apportare modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2012, n.155 che ha portato nel 2013 alla soppressione di 31 sedi di tribunale. Tra le sedi distaccate del tribunale di Perugia, ricordiamo


Secondo quanto indicato dagli estensori del disegno di legge, la riforma del taglio delle sedi giudiziarie non avrebbe portato ai vantaggi e ai risultati sperati. Le cause del fallimento della riforma, si legge nel testo del Ddl, sarebbero da ricercare nel fatto che non sono stati considerati alcuni parametri, come l’estensione geografica, le caratteristiche geomorfologiche di alcuni territori e l’oggettiva difficoltà di raggiungere gli uffici giudiziari da parte dell’utenza di riferimento.


Preoccupa il fatto che dalla relazione accompagnatoria predisposta dalla Regione, si evince come l’unico obiettivo sia quello di riaprire il Tribunale di Orvieto. Neanche una parola sulle altre ex sezioni distaccate, anche se le motivazioni addotte per la riapertura del foro orvietano ben si attagliano ad altre realtà, prima tra tutte quella Tifernate, in quanto il disagio provocato ai cittadini con la soppressione della sezione distaccata è pari se non superiore a quello subito dagli orvietani con la perdita del tribunale.
Ancora una volta la Regione ha compiuto una scelta senza consultare i territori, tanto che la questione, a livello di istituzioni locali, non è mai stata oggetto di confronto.

Riteniamo comunque l’occasione propizia affinché la nostra comunità possa tornare a godere dei servizi di prossimità della giustizia, con un conseguente innalzamento anche del sistema organizzativo e di produttività. Appare quindi necessario che l’amministrazione comunale faccia quanto nelle proprie possibilità affinché le esigenze del territorio prevalgano sugli interessi particolari.


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Svolta la cerimonia di avvicendamento nella carica di Comandante Provinciale, tra il Colonnello Adriano Lovito ed il Colonnello Walter Mazzei

Nella Caserma “Gen. D. Guido del Buono”, sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Arezzo, alla presenza del Comandante Regionale Toscana, Generale di Divisione Giuseppe Magliocco, si è svolta la cerimonia di avvicendamento nella carica di Comandante Provinciale, tra il Colonnello Adriano Lovito ed il Colonnello Walter Mazzei.


Nell’occasione, si è schierata una rappresentanza di militari dei Reparti della provincia, nonché delle Associazioni Nazionali Finanzieri d’Italia, Sezioni di Arezzo e Valdarno Superiore.
Il Colonnello Adriano Lovito, dopo quattro anni di servizio al vertice delle Fiamme Gialle aretine, assumerà un importante incarico presso i Reparti Speciali del Corpo, a Roma.


Nel corso della cerimonia, ha ringraziato i collaboratori per il lodevole impegno e per la grande professionalità dimostrata in ogni occasione ed ha espresso sentimenti di stima e di sincero affetto per loro e per le famiglie, che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Altrettanta stima ed apprezzamento ha indirizzato ai componenti delle Associazioni dei Finanzieri in congedo, che ha sentito sempre molto vicine.


Ha poi formulato sinceri auguri di buon lavoro al Colonnello Mazzei, cui lo lega l’amicizia fin dai tempi dell’Accademia.
Il Colonnello Mazzei, nel suo discorso di insediamento, ha rivolto un indirizzo di saluto al Generale di Divisione Magliocco, esprimendo la propria soddisfazione e gratitudine per il prestigioso incarico che si accinge ad assumere.
Il Colonnello Mazzei, 51 anni, coniugato con due figli, proviene da Imperia dove, negli ultimi tre anni, ha ricoperto l’incarico di Comandante Provinciale.

Nel corso della sua carriera, ha svolto incarichi di Comando territoriale, alle sedi di Pisa e Cagliari, ed ha maturato esperienze operative sia in Sicilia, come comandante del “Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata” del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, che in Toscana, dirigendo i Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Livorno e Lucca.

Ha inoltre prestato servizio presso lo Stato Maggiore del II Reparto “Coordinamento Informativo e Relazioni Internazionali” del Comando Generale. È laureato in Giurisprudenza, Economia e Commercio e Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria ed ha svolto incarichi di docenza presso l’Accademia del Corpo e l’Agenzia dell’Unione Europea per la formazione delle Forze dell’Ordine.
Comando Provinciale Arezzo

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Montone – Il borgo continua a celebrare Luca Signorelli, sabato 19 agosto conferenza su “La Vergine con Bambino e santi”

Nell’ambito della mostra “Celebrando Luca Signorelli”, sabato 19 agosto a Montone si terrà la conferenza incentrata sull’opera “La Vergine con Bambino e santi”.
Un nuovo appuntamento per raccontare la presenza dell’insigne artista cortonese nel borgo e, in generale, la sua feconda eredità nel territorio dell’Alta Valle del Tevere.
A partire dalle ore 11, nella chiesa di San Francesco la professoressa Valentina Ricci Vitiani, curatrice della mostra documentaria visitabile fino al 6 gennaio 2024, relazionerà in merito a fatti artistici significativi nel contesto rinascimentale montonese, che hanno avuto un particolare risalto nella rivista Medioevo del mese di aprile 2023, in occasione delle celebrazioni Signorelliane.


Si tratta del secondo appuntamento della serie di conferenze promosse dall’Amministrazione comunale con la partecipazione attiva della Pro Loco Montonese e StoricaMente A.R.I.eS., con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, lungo il solco tracciato dall’iniziativa “La Valle del Signorelli” e sulla scia di un protocollo di intesa firmato dai Comuni della Rete Interattiva Museale altotiberina.
Con l’occasione i partecipanti potranno visitare anche l’esposizione dei documenti d’archivio sinora sconosciuti al grande pubblico e ammirare la riproduzione pictografica della pala d’altare realizzata dal Signorelli stesso proprio a Montone nel 1515, fedelmente riprodotta da Bottega Tifernate. Un lavoro reso possibile grazie alla stretta collaborazione con la National Gallery di Londra, il luogo dove oggi è conservata l’opera originale.


“Con l’esposizione della riproduzione dell’opera di Luca Signorelli raffigurante la Vergine con Bambino e santi unitamente a documenti d’archivio originali che ne raccontano la commissione, video esplicativi e conferenze, l’amministrazione comunale ha inteso prendere parte al ciclo di mostre e convegni per le celebrazioni del cinquecentenario della morte dell’artista nell’ambito del progetto La Valle del Signorelli, unitamente a quello di valorizzazione del territorio, della storia, delle tradizioni e delle arti”, riferisce il sindaco Mirco Rinaldi.


A confermare come l’archivio storico di Montone rappresenti uno scrigno prezioso di documenti, che dal Medioevo ripercorrono l’intera storia del territorio, è la stessa curatrice della mostra, Valentina Ricci Vitiani: “Questa gran quantità di materiale custodito in archivio, che ci parla della presenza del grande artista toscano a Montone, permette di ricollocare all’interno della chiesa di San Francesco una riproduzione della pala realizzata con la tecnica della pictografia, che prevede l’impiego di metodi, materiali e pigmenti analoghi a quelli utilizzati all’interno degli atelier rinascimentali.

Un’operazione che intende celebrare l’attività del pittore in questo pezzetto d’Umbria pregno d’arte e che ci parla dell’orgoglio col quale la comunità locale coltiva le proprie radici, riconosce il valore della propria memoria e se ne prende cura”.
La prossima conferenza si terrà il 23 settembre con il professor Tom Henry, considerato il maggior esperto mondiale di Luca Signorelli.

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“Note al campanile” tanta gente ieri per l’ultima serata


Si è conclusa mercoledì 16 agosto scorso l’iniziativa “Note al Campanile – Musica nella piazza e visite serali” che ha visto tanta partecipazione di pubblico. Grazie alla collaborazione tra il Museo Diocesano e il Comune di Città di Castello Assessorato alle Politiche turistiche sono stati programmati ben quattro eventi nei mesi di luglio e agosto che hanno visto la presenza sia di turisti che di cittadini residenti che hanno potuto così godere della bellezza della piazza, uno degli angoli più suggestivi della nostra città. Già da tempo il Museo Diocesano – precisa Catia Cecchetti – ha promosso la valorizzazione del Campanile cilindrico, recentemente restaurato e restituito alla pubblica fruizione. Fondamentale è stata la collaborazione con il Comune di Città di Castello da sempre attento al patrimonio cittadino meta di attrazione di turistiche sempre in maggior numero visitano la nostra città.

Gli appuntamenti hanno consentito la valorizzazione della piazza e del monumento di rara bellezza, simbolo della nostra città: grande entusiasmo per la visita notturna e bell’atmosfera nella piazza grazia a musica sia classica realizzata in collaborazione con la Scuola Comune G. Puccini di Città di castello che musica soft d’ascolto.
L’apertura serale estiva del Campanile cilindrico, è un appuntamento oramai atteso dai cittadini residenti che tornano volentieri a scoprirlo nelle ore notturne e a godere la vista notturna dall’alto. Ma anche i turisti che si trovano nella nostra città hanno potuto cogliere questa opportunità per scoprire dall’alto della torre le bellezze del nostro comprensorio. Inoltre con l’ingresso al campanile è stato possibile visitare il Museo diocesano con ingresso ridotto. Il Campanile è monumento raro bellezza proprio per la sua struttura architettonica circolare – precisa Catia Cecchetti – pochi ne esistono in Italia, quello tifernate risale ai secc. XI-XII, la parte bassa è la più antica e il coronamento a cono con il doppio ordine di aperture è in stile gotico.


L’iniziativa inserita nel programma di “Estate in Città 2023” ha visto anche la preziosa collaborazione con l’Accademia Osteria. Una fondamentale sinergia con l’Assessore al Turismo Letizia Guerri che ci conferma la convinzione che la formula arte, musica ed enogastronomia attraggono pubblico locale e non. Attività turistiche e museali e attività commerciali unite insieme dunque per una proficua collaborazione a vantaggio dei cittadini residenti e dei turisti.

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A Ferragosto 500 persone nella piscina comunale di Città di Castello

A Ferragosto niente di meglio che un tuffo nella piscina comunale di Città di Castello. E’ quello che hanno pensato le circa 500 persone entrate ieri nell’impianto tifernate per trascorrere la giornata festiva, caratterizzata dal ritorno del sole e del caldo. Tanti tifernati, ma anche diversi altotiberini e turisti in acqua e nel parco per condividere una mattina e un pomeriggio di relax e divertimento, con le famiglie in prima fila a far giocare e nuotare i figli, approfittando dell’ultima occasione di sfruttare l’orario prolungato 9.00-20.00.

Più di uno ha concluso la giornata con un brindisi beneaugurante al tramonto e una foto ricordo con la piscina sullo sfondo, un modo per sottolineare le piacevoli ore trascorse a bordo vasca, con il personale di Polisport che ha provveduto al meglio ai servizi dell’impianto e alla sicurezza degli utenti. Da oggi la piscina comunale tornerà all’orario abituale, 9.30-19.30, con la vasca piccola a disposizione come sempre dalle ore 10.00 alle ore 19.00. L’impianto sarà aperto fino a domenica 27 agosto.

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Arcaleni (Castello cambia) “Piazza Burri: dopo decenni di annunci, solo inerzia e sfacelo”

A oltre cinque anni dall’Accordo di programma tra Comune e Fondazione Burri che il 23.06. 2018 è stato approvato dalla maggioranza (+1) l’unica cosa certa è che, purtroppo, avevamo ragione. Quell’Accordo per realizzare la fantomatica nuova piazza con il “parallelepipedo nero” e il TeatroScultura opera del Maestro di fronte a palazzo Vitelli, era operazione di facciata  e come tale lo trattammo, votando contro e opponendo ad esso una mozione perché venisse sottoposto alla verifica di Anac.

In tutti questi anni nulla è stato fatto, la piazza è sempre usata come snodo degli autobus e adibita a parcheggio free dopo le 20, mentre si è lasciato aumentare il degrado dell’edificio dell’ex scuola Garibaldi e dintorni, ormai ridotti a discarica illegittima di inerti, accanto ad un fatiscente parcheggio, peraltro a pagamento malgrado circondi un edificio pericolante e puntellato.                      

Ciclicamente riappaiono sulla stampa prima lamenti sul degrado dell’area, poi  nuovi annunci identici a quelli vecchi di decenni, senza alcun passo avanti: anzi, apprendiamo direttamente da un’ intervista al Sindaco, che lui e la sua Giunta avrebbero “rinunciato a inserire la ex scuola Garibaldi nei bandi del PNRR” perchè la Fondazione Burri, da lui direttamente sentita, avrebbe assicurato di voler tener fede all’Accordo del 2018 sulla piazza. E non solo. A fronte di asserite “difficoltà di gestione della nuova struttura prevista” che rallenterebbero il progetto, il Comune avrebbe chiesto alla Fondazione Burri “di dare un segnale ai cittadini con la demolizione dell’ex edificio scolastico e di ripulitura di tutta l’area”.

Cosa significa tutto questo? Che questa, come le passate amministrazioni, sta aspettando le decisioni e le convenienze di una Fondazione privata per sistemare un’area pubblica? Cosa esattamente prevede il progetto definitivo della Fondazione che dopo cinque anni ancora latita? Forse il Comune non ha presentato alcun progetto, rinunciando ai soldi del PNRR, per la  sistemazione e valorizzazione dell’area e piazza Garibaldi, perchè non gradito a qualcuno?      Perché non si è mai avviato un percorso partecipativo con la cittadinanza nè un Concorso di idee per raccogliere le migliori proposte per il recupero di un’area che resta la più significativa porta di ingresso alla città?

Vogliamo capire cosa si celi dietro le fumose e sconcertanti parole del Sindaco: ho presentato un’interrogazione  affinchè siano definitivamente chiarite le intenzioni di questa giunta sul destino della piazza che doveva costituire l’asse di un’azione di rilancio del centro storico e resta  invece simbolo di inconcludenza ed ennesima incompiuta di Città di Castello.

Città di Castello 16/08/2023                                                     

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Il Comune stanzia 64 mila euro per i rimborsi della TARI 2022: la giunta approva le linee di indirizzo e i criteri per l’erogazione dei contributi, tra pochi giorni sarà pubblicato l’avviso pubblico

“La vicinanza ai cittadini che sono in difficoltà viene prima di tutto e giustifica ogni sforzo: ecco perché in un momento nel quale l’inflazione impatta in maniera pesante sulla quotidianità di tante persone, metteremo a disposizione delle famiglie tifernati più fragili circa 64 mila euro per i rimborsi della TARI, le stesse risorse assicurate l’anno scorso, andando oltre l’impegno di raggiungere quota 50 mila euro preso con i sindacati dei lavoratori e dei pensionati, per dare un segnale ancora più forte di assunzione di responsabilità nei confronti della nostra comunità”.

Gli assessori alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti, e al Bilancio, Mauro Mariangeli, rendono noto così che la giunta comunale ha approvato le linee di indirizzo e i criteri per l’erogazione dei rimborsi della tassa sui rifiuti (TARI) pagata dai cittadini nel 2022 per le utenze domestiche, in base ai quali sarà redatto l’avviso che sarà pubblicato nei prossimi giorni. Potranno presentare domanda tutti i contribuenti della TARI per l’anno 2022 residenti a Città di Castello alla data del primo gennaio 2022 in regola con il pagamento della tassa, che abbiano un ISEE in corso di validità fino a 16.000 euro.

Gli aventi diritto che saranno inseriti in graduatoria potranno beneficiare di un contributo a rimborso delle somme versate per un massimo di 130 euro per i nuclei familiari fino a tre componenti e fino a 180 euro per i nuclei familiari composti da quattro o più componenti. Le risorse saranno erogate fino a esaurimento della disponibilità finanziaria prevista dall’amministrazione comunale. “L’anno scorso abbiamo ricevuto circa 500 domande, un dato che rende evidente la necessità di contrastare il disagio economico che anche nella nostra realtà interessa tante famiglie”, osservano Calagreti e Mariangeli, nell’evidenziare “la scelta di una soglia ISEE fino a 16.000 euro, più alta rispetto alla media dei Comuni che sono intervenuti con una misura analoga di sostegno alle famiglie, per andare incontro al maggior numero di persone possibile”.

“Pur in un contesto nel quale inflazione e maggiori costi energetici condizionano anche le casse comunali e l’amministrazione si trova a sostenere maggiori oneri di prima per garantire i servizi ai cittadini e gli importanti investimenti sull’edilizia scolastica e la riqualificazione urbana che in gran parte abbiamo cofinanziato – puntualizzano gli assessori – non possiamo trascurare la richiesta di sostegno a tante situazioni di bisogno che arriva dalla comunità tifernate, convinti come siamo che nessuno debba rimanere indietro”.

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Tanti i visitatori in occasione delle festività estive nelle strutture museali diocesane non solo italiani ma anche stranieri


Tanta la curiosità per la salita al Campanile cilindrico monumento di rara bellezza dei secc. XI-XII ma anche per le opere di oreficeria conservate al primo piano del Museo come il Paliotto del 1142 circa e le opere pittoriche custodite nel Salone Gotico Pinacoteca come il Cristo Risorto in Gloria di Rosso Fiorentino 1528-1530.


Importante l’accoglienza fatta dagli studenti del Liceo Statale “Plinio il Giovane” prevista fino alla fine di agosto nel Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento” ex Alternanza Scuola lavoro che hanno orientato i turisti e hanno fornito informazioni storico – artistiche. Apprezzata la Carta Ecclesia disponibile al Museo diocesano che consente ingressi ridotti alle strutture museali diocesane e ingressi agevolati nei musei convenzionati oltre venti dell’Umbria e della Toscana sia civici che ecclesiastici, senza alcuna scadenza temporale.


Molti i turisti stranieri ma anche italiani e cittadini residenti alla scoperta del ricco patrimonio culturale cittadino. Museo diocesano e Campanile cilindrico riscoperti con entusiasmo e voglia di conoscerne origini ed evoluzioni storiche. Molte le richieste anche per la visita all’Oratorio di San Crescentino a Morra che grazie alla Confraternita di San Crescentino, che apre solo su prenotazione, rende possibile ammirare il ciclo di affreschi cristologici alcuni di mano del pittore cortonese Luca Signorelli. Al museo è molto apprezzata la nostra dal titolo “Signorelli tra le Carte d’Archivio e i Manoscritti tifernati” promossa dalla Diocesi di Città di Castello e più specificatamente dai suoi istituti il Museo e l’Archivio diocesani e la Biblioteca ”Storti Guerri”: il progetto si inserisce nelle Celebrazioni per i 500 anni dalla morte del pittore cortonese Luca Signorelli (Cortona, 1441-1445 circa – Cortona, 16 ottobre 1523). Molto partecipati anche gli appuntamenti inseriti nel programma di Chiostri Acustici tra Umbria e Toscana giunto alla X edizione che consente di godere di spazi unici del territorio umbro e toscano.


Tanto il movimento turistico in città, nei musei, nelle chiese e nei palazzi storici, gruppi di famiglie e anche di giovani hanno apprezzato e goduto delle bellezze della nostra città.

Per info: 075 8554705 – museo@diocesidicastello.it

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Spaccio di sostanze stupefacenti, arrestate due persone e segnalati cinque assuntori

Carabinieri della Compagnia di Città di Castello, nell’ultimo fine settimana, hanno intensificato i controlli in alcuni i locali pubblici di Città di Castello e di Umbertide avvalendosi anche dell’ausilio del Nucleo Cinofili di Firenze

Nel corso del servizio i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno proceduto all’arresto di un 56enne pensionato, invalido civile e residente nel comune tifernate, resosi responsabile del reato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

L’uomo, a seguito di un controllo, è stato trovato in possesso di circa un grammo di cocaina mentre era alla guida della sua autovettura nella frazione Trestina del Comune di Città di Castello. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire altri sedici grammi della medesima sostanza stupefacente, oltre a quarantuno grammi di sostanza da taglio, e materiale per la pesatura e confezionamento. 

Il 56enne è stato processato con rito direttissimo e si trova attualmente sottoposto all’obbligo di firma due volte al giornopresso la Stazione Carabinieri di Città di Castello in attesa del rito abbreviato.

Nel corso del medesimo servizio, i militari hanno altresì tratto in arresto un 27enne di origini albanesi residente ad Arezzo, anche lui resosi responsabile del delitto di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Il giovane, fermato durante un normale controllo delle zone periferiche del Comune di Città di Castello, ha palesato sin da subito un atteggiamento nervoso e insofferente al controllo, tanto da indurre i militari a sottoporlo ad un controllo più approfondito.

La perquisizione ha permesso di rinvenire sulla persona circa 16 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddivisi in altrettanti ovuli, oltre a quasi mille euro in contanti, presumibile provento di spaccio. 

L’attività condotta dai militari della Stazione di Città di Castello e Umbertide, con la collaborazione del Nucleo CC Cinofili di Firenze, ha interessato punti strategici presenti in quei centri, con controlli a persone e mezzi, locali pubblici, aree verdi e parchi comunali, al termine dei quali sono stati anche segnalati alla Prefettura di Perugia, quali assuntori di sostanze stupefacenti, 5 ragazzi tutti del posto, trovati in possesso di modiche quantità di droga per uso personale.

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E’ Aton, uno splendido levriero, il visitatore più simpatico, vera e propria “mascotte” a quattrozampe del ferragosto nei musei appena trascorso

E’ sicuramente lui, Aton, uno splendido levriero, “galgo spagnolo”, il visitatore più simpatico, la vera e propria “mascotte”, del ferragosto nei musei appena trascorso. I proprietari ieri a Citta’ di Castello per un tour alla Pinacoteca comunale, che ha registrato un notevole afflusso di visitatori italiani e stranieri (inglesi e francesi su tutti), giunti all’interno del salone “nobile” di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, riccamente affrescato fa Gherardi e Cola Dell’Amatrice, con paesaggi mitologici, o raffigurazioni di animali da compagnia, che sottolineano il carattere domestico della struttura, non hanno resistito alla tentazione di uno scatto da immortalare e da tenere fra i ricordi più cari. Quel levriero raffigurato alla base della parete sembrava proprio essere un antenato del loro amato, “Aton”, stessa morfologia, stessi colori, praticamente identico. “Sono rimasti colpiti da quell’affresco e c’hanno chiesto di poter scattare una foto del loro cane accano al suo antenato”, ha dichiarato soddisfatta, Silvia Consigli, operatrice museale della Cooperativa “Poliedro”, nel commentare questa insolita storia di un ferragosto fra arte e storia che ha fatto registrare ieri nel week-end precedente afflusso continuo di visitatori.

La Pinacoteca comunale, maggior contenitore d’arte dell’Umbria assieme alla Galleria Nazionale di Perugia (al suo interno si trovano importanti esempi di pittura rinascimentale e manierista, tra cui alcuni tra i primissimi lavori di Raffaello Sanzio e Luca Signorelli) è ormai sempre più inclusiva aperta a tutti anche agli amici a “quattrozampe”. I cani di piccola taglia infatti possono entrare insieme ai loro proprietari “visitatori”, per gli altri un po’ più grandi c’è uno spazio adeguato a loro dedicato dove attendere in compagnia degli addetti della Cooperativa che si occupa della gestione della struttura museale.

Si chiama “Pet Stop”, un vero e proprio servizio per gli amici a quattrozampe in vigore alla Pinacoteca di Citta’ di Castello particolarmente apprezzato dai numerosi visitatori-turisti, italiani e stranieri che decidono di fare tappa a Palazzo Vitelli alla Cannoniera, fra le opere dei maestri del Rinascimento, Raffaello e Signorelli, nell’anno tra l’altro in cui si celebra il 500enario della morte del grande artista che da queste parti ha lasciato opere e segni indelebili del suo passaggio. “Grazie anche a questo servizio, apprezzato da tutti, la Pinacoteca si conferma con un vero e proprio punto di riferimento del turismo culturale ed artistico di livello internazionale”, conclude Silvia Consigli, nel confermare i numerosi attestati e giudizi positivi dei visitatori all’uscita della Pinacoteca che custodisce opere di rara bellezza e suggestione ed ora anche un percorso unitario di vallata umbro-toscana con la possibilità di biglietti ridotti nell’ambito del progetto “Valle del Signorelli” in programma fino al 31 dicembre 2023”, che coinvolge 9 comuni, una diocesi e oltre 20 strutture museali nel nome del maestro del Rinascimento. Un bilancio ancora parziale di ferragosto che fa ben sperare per le prossime settimane, poi il mese di settembre e l’autunno che vedranno la nostra città al centro di manifestazioni ed eventi capaci di attirare l’attenzione ed interesse di turisti italiani e stranieri”, hanno dichiarato gli assessori alla Cultura, Michela Botteghi ed al Turismo e Commercio, Letizia Guerri.

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Settimana di Ferragosto: uffici anagrafici chiusi al pubblico nella delegazione di Trestina, a disposizione i Servizi Demografici nella sede di via XI Settembre

Dal 14 al 18 agosto 2023 gli uffici anagrafici della delegazione comunale di Trestina resteranno chiusi al pubblico. I cittadini potranno comunque rivolgersi al personale della sede dei Servizi Demografici di Città di Castello, in via XI Settembre, 41, che sarà a disposizione dell’utenza mercoledì 16 agosto dalle ore 8.30 alle ore 13.00, giovedì 17 agosto dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.30, venerdì 18 agosto dalle ore 8.30 alle ore 13.00. L’ufficio potrà essere anche contattato telefonicamente al numero 075.8529245.

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Ultimo appuntamento per “Note al campanile”. Per ferragosto, strutture museali diocesane aperte

L’ultimo appuntamento con “Note al Campanile Musica nella piazza e visite serali” si terrà mercoledì 16 agosto sempre alle 21.30 con Cesarino soft sound Sax – clarinetto – tastiera e voce. Eventi graditi al numeroso pubblico hanno confermato la formula vincente arte e musica – precisa Catia Cecchetti ideatrice dell’iniziativa insieme a Letizia Guerri Assessore al turismo del Comune di Città di Castello che ha creduto nel format e ne ha voluto potenziare il programma e sostenere ulteriormente l’iniziativa. Inserita in Estate in Città 2023 ha visto la partecipazione sia dei numerosi turisti presenti in città che dei cittadini residenti.


Già da tempo il Museo Diocesano lavora alla promozione e valorizzazione del Campanile cilindrico, unico visitabile nel territorio nazionale e soprattutto recentemente restaurato e restituito alla pubblica fruizione. Il Campanile è monumento raro bellezza proprio per la sua struttura architettonica circolare – precisa Catia Cecchetti – pochi ne esistono in Italia, quello tifernate risale ai secc. XI-XII, la parte bassa è la più antica e il coronamento a cono con il doppio ordine di aperture è in stile gotico. Un ringraziamento va all’Ufficio Commercio del Comune tifernate e all’Accademia Osteria per la rinnovata collaborazione con la convinzione che la formula arte, musica ed enogastronomia attraggono pubblico locale e non. Attività turistiche e museali e attività commerciali unite insieme dunque per una proficua collaborazione a vantaggio dei cittadini residenti e dei turisti.


Si ricorda che in occasione della Festività dell’Assunta martedì 15 agosto le strutture diocesane rimarranno regolarmente aperte e proseguono anche gli appuntamenti di Chiostri Acustici tra Umbria e Toscana a Umbertide nel Chiostro di Santa Croce Sabato 19 agosto alle ore 21.00 con Armonie dal Chiostro di San Francesco Gli archi de I Concertisti, Direttore Gianfranco Contadini, ospite d’onore il violinista M° Massimo Coco
Città di Castello, 14 agosto 2023
Per informazioni: museo@diocesidicastello.it – 075 8554705

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Trionfo in Grecia per “il custode della memoria”


 
Ierapetra, Creta. Un altro grande riconoscimento, stavolta dalla terra degli Dei, per il documentario di Elena Giogli, che racconta la vita di Dino Marinelli, lo storico custode della Pinacoteca di Città di Castello, straordinario scrittore, giornalista e poeta, anima vera e popolare della sua città. Dopo essere arrivato dall’Umbria fino al Hollywood, con la selezione al festival del cinema di Los Angeles e aver ricevuto premi dall’India, da Nizza, da Berlino, da Palermo e aver trionfato su 400 documentari in gara a Roma per il premio di Rai Cinema, “Il custode della memoria” festeggia un anno di tournée mondiale con questo importante riconoscimento dalla Grecia.
Il festival internazionale del documentario di Creta, partner del prestigioso festival di Cannes, è giunto alla sua decima edizione e si svolge nella bellissima località marina di Ierapetra, la città più a Sud d’Europa, che ogni anno attrae un gran numero di professionisti dell’industria cinematografica mondiale.

Quest’anno la kermesse fondata dalla regista Eleni Vlassi si è svolta dal 5 al 13 agosto, ben 260 i film in concorso provenienti da 38 paesi nel mondo e giudicati da una giuria internazionale di professionisti del mondo del cinema, dell’arte, della letteratura e delle scienze.
“Il custode della memoria” è stato proiettato per ben due volte nel corso della rassegna, con sottotitoli in greco e in inglese, riscuotendo un grande successo da parte del pubblico internazionale presente sull’isola di Creta.
Nella serata finale di domenica 13 agosto, la giuria internazionale presieduta dal Rettore dell’Università di Atene Christophoros Charalambakis e formata dal capo de dipartimento di Film Studies del New York College Dimitris Panayiotatos, dall’autrice inglese Vicky Hasandra, la regista francese Marie France Boyer e la sceneggiatrice slovacca Alena Omelkova ha decretato che la pellicola di Elena Giogli fosse particolarmente meritevole e le ha assegnato il secondo premio come miglior documentario internazionale.


“In quest’opera – si legge nella motivazione – il racconto di un uomo, Dino Marinelli, si fa storia di un popolo, la vita stessa del protagonista diviene un’opera d’arte che arricchisce lo spettatore, come la visione delle opere che egli stesso ha custodito nel corso della sua vita. La regia di Elena Giogli è stata poetica, toccante, rispettosa di questo personaggio e coinvolgente”.
La regista tifernate Elena Giogli, premiata dal noto attore greco Christos Solomos, parlando in greco e in inglese dal palco della grande piazza del porto di Ierapetra, ha ringraziato la giuria e il numeroso pubblico presente. Nel suo discorso la regista ha salutato Dino Marinelli e Città di Castello, ha poi spiegato che arte, storia, cultura e poesia sono alla base del suo racconto e, quando si parla di questi argomenti, il popolo greco è maestro fin dalla storia antica, per questo motivo ricevere un premio così prestigioso proprio dalla Grecia è fonte di gioia e orgoglio.
Il primo premio è stato assegnato alla regista americana di origine greca Anna Giannotis per il documentario “I nuovi greci americani” mentre il regista americano Gerald McCollouch si è classificato terzo con il documentario “Bloccati in Grecia, la crisi dei rifugiati LGBTQ”.


Un grandissimo successo dunque per “Il custode della memoria” che, pur non trattando argomenti legati strettamente al popolo greco, si è aggiudicato la statuetta della dea della fertilità, un prezioso manufatto d’arte minoica, riproduzione dell’originale ritrovato nel palazzo di Cnosso, custodito nel museo di Heraklion, la capitale di Creta.
Una grande soddisfazione per tutti coloro che hanno lavorato a questo documentario delle meraviglie che porta prestigio a Città di Castello e all’Umbria intera e non smette mai di stupire.


Nelle foto:
Elena Giogli premiata dall’attore greco Christos Solomos

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Vigilia di ferragosto di lavoro, come sempre da 63 anni, per Fiorella Flavi, 81 anni, “Denise”, la regina indiscussa del mercato coperto

Vigilia di ferragosto di lavoro, come sempre da 63 anni, per Fiorella Flavi, 81 anni, “Denise”, la regina indiscussa del mercato coperto, la “pescheria” per i tifernati, storico “collegamento” tra via Cavour e via del Popolo, autentica galleria del gusto e vetrina di prelibatezze gastronomiche, pesce e primizie di frutta e verdura. Mai un giorno di ferie, solo quelle imposte per legge dal calendario che dal 1960, appena diciottenne, “Denise” ha onorato ogni mattina con la sveglia all’alba, indossando grembiule e cappellino d’ordinanza dietro al bancone del punto vendita di prelibatezze della norcineria, formaggi e cose buone della tradizione locale prima accanto al marito Gabrio Guerrucci e poi da qualche anno con la figlia Alessandra, sempre sorridenti e gentili con la numerosa clientela.

Anche oggi la tradizione è stata rispettata, la vigilia di ferragosto, simbolo dell’esodo estivo, delle vacanze anche di un giorno solo da onorare con tanto di pic-nic nei prati di montagna o sulla sabbia della spiaggia al mare o al lago. “Il menù della tradizione è sempre quello degli anni sessanta a base di salumi, prosciutto a chilometro zero, formaggio fresco o stagionato, pane umbro, ortaggi e verdure di stagione, pomodori, fiori di zucca e l’immancabile cocomero, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino”, sentenzia Denise, dispensando consigli agli abituali clienti e numerosi turisti, fra cui vip e personaggi famosi, che proprio anche oggi si affidano a lei per organizzare al meglio la tradizionale gita fuori porta di ferragosto. Fra loro numerosi clienti che proprio negli anni sessanta e settanta si recavano davanti al bancone del mercato coperto per fare la spesa per ferragosto per mano assieme ai genitori, ed oggi, genitori a loro volta con i figli al seguito sono ancora li a proseguire una tradizione che appartiene gelosamente alla storia dei costumi cittadini. Denise ha alzato per la prima volta la saracinesca dell’attività commerciale a soli di 18 anni nel 1960 e da allora non si è mai concessa un giorno di ferie. Un vero e proprio primato di attaccamento al lavoro, alla comunità locale e alla clientela sempre nello stesso luogo, in fondo al mercato coperto accanto alla pescheria che gli è valso numerosi riconoscimenti ufficiali fra cui quelli del comune di Citta’ di Castello e Citerna (comune dove risiede da qualche anno) e della Camera di Commercio di Perugia.

Pur restando sempre al proprio posto ha praticamente fatto il giro del mondo, servendo ed intrattenendo con aneddoti e dovizia di particolari sui prodotti in vendita, clienti provenienti da ogni continente e regione d’Italia. Non conoscendo le svariate lingue si è sempre fatta capire con trucchi e stratagemmi che tuttora utilizza per prendere i clienti per la gola. Prima di tutto ai tifernati ma poi anche a personaggi noti, da Alberto Burri a Monica Bellucci, Carlo Fuscagni, passando per Marcello Tusco e Gwyneth Paltrow, tutti attirati dai suoi prodotti tipici e dal suo “sorriso”. “Buon ferragosto – esclama Denise in posa per la tradizionale foto con la figlia Alessandra – mi raccomando sempre all’insegna dei prodotti italiani, umbri e della tradizione altotiberina che non temono confronti e rappresentano una garanzia per il palato e la salute”. Un augurio che il sindaco, Luca Secondi e l’assessore al Commercio e Turismo, Letizia Guerri, condividono ed estendono a tutti i tifernati e ai numerosi turisti presenti in città: “i nostri albergatori, commercianti e titolari di esercizi pubblici di ogni genere del centro storico e della periferia sono i principali attori dell’accoglienza turistica anche mordi e fuggi e a loro va tutta la nostra gratitudine per l’impegno e la dedizione che mettono nel lavoro quotidiano”.

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“Nozze di Diamante”, per Emilio Ubaldi ed Emilia Grasselli, hanno celebrato e festeggiato insieme a familiari, parenti.

60 anni di vita insieme in amore e rispetto reciproco fra famiglia, tanto lavoro e solidarietà verso gli altri. “Nozze di Diamante”, una ricorrenza preziosa, un ambito traguardo che oggi Emilio Ubaldi ed Emilia Grasselli, hanno celebrato e festeggiato insieme a familiari, parenti.


Sempre insieme Emilia ed Emilio (nei nomi di battesimo “comuni” era già scritta la loro storia) nella gioia e purtroppo anche nel dolore per la perdita del figlio Roberto che il destino ha strappato alla vita soli 25 anni.
Una vita intera dedicata alla famiglia e al lavoro come gestori dello storico distributore di benzina ERG, di Viale Vittorio Emanuele Orlando.


Persone semplici, ma speciali , generose, vere, che può constatare chi ha avuto la fortuna di conoscerli nella vita.
Sempre sorridenti e solari in prima linea in tante iniziative benefiche a favore degli altri tra le quali l’Associazione Gli Amici dei Bambini di Chernobyl, La Croce Bianca e da lungo tempo con le varie attività presso il Centro Sociale della Madonna del Latte.


Se c’è una parola che esprime la loro unione sancita dal fatidico “si” e dalle fedi nuziali sessanta anni fa, questa è proprio “insieme”, parola che riescono ad onorare ancora oggi come allora.


Oggi dopo il rinnovo della promessa presso il Santuario di Canoscio, grande festa nella frazione di
Santa Lucia con la figlia Nadia, i nipoti, parenti ed amici. Tanti auguri ad Emilia e Emilio, splendida coppia esempio di vita, amore e condivisione di valori e sentimenti solidali.

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Tentano di far saltare bancomat all’interno del centro commerciale di Collestrada, caccia agli autori

Un boato nella notte all’interno del centro commerciale di Collestrada. In pochi minuti sul posto militari della Sezione Operativa e della Radiomobile della Compagnia di Perugia, che hanno accertato che ignoti avevano tentato di far saltare, dall’interno, l’ATM della filiale di poste italiane.

Gli autori del tentato furto non sono riusciti a portare a termine il colpo, ma l’esplosione ha provocato il danneggiamento della vetrata della piccola filiale e dei mobili all’interno. Sul posto anche personale del Nucleo Investigativo del Provinciale di Perugia per i rilievi del caso. È caccia agli autori. 

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Andrea Lignani Marchesani (Fd’I) “Becera risposta del Sindaco Secondi a un’interrogazione di puro stile istituzionale: mancanza di stile e di conoscenza delle dinamiche parlamentari”

Una risposta becera priva di spirito costruttivo ad un’interrogazione di mero carattere istituzionale che lungi dal puntare indici accusatori esortava a lavorare insieme su differenti sponde politiche e diversi ruoli istituzionali. Una reazione scomposta che evidentemente ha punto nel vivo. Basta leggere l’atto per rendersene conto. Evidentemente poi il Sindaco Secondi non conosce le dinamiche politiche in simili vicende, basta infatti studiare un pò di storia delle istituzioni per rendersi conto che  questi casi di mantenimento, soppressione e ripristino di servizi fondamentali sono tra le poche situazioni in cui i Parlamentari, supportati da una mobilitazione territoriale e non da semplici missive, possono giocare un forte ruolo e la presenza di tre Deputati, un Senatore  e di quattro Consiglieri regionali può essere di valido e decisivo supporto. 

I comunisti un tempo applicavano la logica d quello che è mio è mio e quello che è tuo è di tutti, da degno erede il buon Secondi afferma che i successi sono merito suo e le sconfitte sono frutto di colpe altrui ma questa volta è stato avventato. Ha affermato imprudentemente che il mancato ripristino della Sezione distaccata sarebbe esclusiva colpa del mio partito che non ha Parlamentari e Consiglieri regionali locali abdicando inconsapevolmente al suo ruolo, accettiamo la sfida ma in caso di successo non rivendichi nulla ed abbia il buon gusto di non presentarsi all’inaugurazione

Andrea Lignani Marchesani

Direzione nazionale FdI

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