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Giovane donna di Umbertide trovata morta in casa a Città di Castello, aveva solo 35 anni

E’ stata trovata priva di vita in casa dai familiari a soli 35 anni nella sua abitazione di Città di Castello nella serata di ieri martedì 23 gennaio. Valentina che era originaria di Umbertide da qualche tempo era residente a Città di Castello per motivi di lavoro, faceva la commessa in un negozio, era molto conosciuta e apprezzata da tutti. Da quello che fino ad ora è emerso nel corso delle indagini sembrerebbe che non ci sia il coinvolgimento di altre persone nel decesso e sembrerebbe che non sentendola nel corso della giornata i parenti preoccupati si siano recati a casa della ragazza e dove hanno purtroppo fatto la terribile scoperta.

Sul caso ora stanno indagano i carabinieri della compagnia tifernate e gli elementi fino ad ora emersi sono ora al vaglio della procura di Perugia. Sul posto sono intervenuti oltre i carabinieri anche i vigili del fuoco e sanitari del 118. La salma della donna si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di essere sottoposta ad autopsia. Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio e i ricordi apparsi sui social.

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Su richiesta delle organizzazioni sindacali dei pensionati Spi-Cgil Fnp-Cisl Uilp-Uil si è svolto in data 23 gennaio 2024 un incontro con la direzione dell’Ospedale di Città di Castello rappresentata dal Dott. Silvio Pasqui, per affrontare le tematiche afferenti ai servizi erogati nel presidio cittadino e gli interventi che la ASL 1 intende fare nel locale nosocomio

Su richiesta delle organizzazioni sindacali dei pensionati Spi-Cgil Fnp-Cisl Uilp-Uil si è svolto in data 23 gennaio 2024 un incontro con la direzione dell’Ospedale di Città di Castello rappresentata dal Dott. Silvio Pasqui, per affrontare le tematiche afferenti ai servizi erogati nel presidio cittadino e gli interventi che la ASL 1 intende fare nel locale nosocomio.

Nei giorni scorsi l’ospedale è stato visitato dalla presidentessa della Regione Tesei e dall’assessore alla sanità Coletto, che hanno fatto il giro dei reparti per costatare l’attuale situazione logistica e funzionale. Senza per altro attivare una vera e propria interlocuzione con il personale.

Una visita che non ha rassicurato rispetto alla decisione di declassare la radioterapia da struttura complessa a struttura semplice che nella sostanza se al momento comporterà disagi particolari per i pazienti nel tempo, soprattutto se tutte le professionalità oggi presenti non venissero confermate con un corretto turn-over.

Attualmente il programma di  investimenti di adeguamenti e miglioramenti logistici riguardano i reparti: di terapia sub intensiva, rianimazione dove dovrebbero aggiungersi 12 posti letto, al primo piano dell’edificio la rianimazione, il pronto soccorso dove entro aprile dovrebbero essere messe in funzione TAC, già acquistata e il sistema di diagnosi RX il pronto soccorso rimane uno dei reparti dove maggiormente si registra una forte pressione di richieste e dove maggiormente il personale è in difficoltà e sotto pressione.

Come in tutte le strutture ospedaliere e di territorio valutiamo che gli attuali organici siano insufficienti ed è per questo che sono necessarie nuove assunzioni come da tempo le OO.SS. stanno chiedendo e sottolineano lo straordinario sforzo quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori delle sanità, che si sono fatti carico di tutte le difficoltà nella oggettiva carenze di organico, anche in una situazione di una complessità inedita quale è stata la pandemia con il reparto Covid

Il progetto di miglioramento del reparto di oncologia in relazione a sala di aspetto e  reception non è stato finanziato pertanto pur per ammissione dello stesso direttore pur essendo una esigenza vera per ora non vedrà miglioramenti.

In questi giorni al terzo piano è stato avviato l’ospedale di comunità che avrà funzione di accompagnare i malati nel percorso di post degenza, questa determinazione ha comportato la scomparsa di 16 posti di malati di lunga degenza, anche se in parte tale perdita ha determinato un incremento di posti letto nel medicina che è passato da 16 a 32, in tutto questo c’è da considerare che contemporaneamente sono stati chiusi per opere di ristrutturazione ( almeno 2 anni di durata) la RSA e l’ospedale di comunità di Umbertide sperando nella loro futura riapertura(sic). In relazione a quanto sopra le OO.SS. ritengono necessario anche un incontro con il Direttore di Distretto per avere maggiori dettagli su quanto avviene nella medicina territoriale.

In relazione all’annoso problema delle liste di attesa, le OO. SS. contestano la scelta della giunta regionale di ricorrere al sistema privato dopo avere creato la drammatica problematicità di rinunciare alla prevenzione, alla cura, da parte dei soggetti più deboli e meno abbienti, l’aspetto più rilevante nel nosocomio di Città di Castello riguarda la radiologia e la gastroenterologia, quest’ultima è una carenza molto grave soprattutto in un territorio con particolari caratteristiche (vedi dati su specifiche malattie) e questa dovrà essere una delle priorità su cui agire in fretta.

Ad aprile le parti si rincontreranno per monitorare l’evolversi della situazione e lo stato di avanzamento degli investimenti previsti.

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Interrogazione del consigliere Fabio Bellucci (Lista Civica Luca Secondi) sui dissesti lungo il tratto stradale di via Giuseppe Di Vittorio parallelo alla E45

Con una interrogazione il consigliere Fabio Bellucci (Lista Civica Luca Secondi Sindaco) chiede al primo cittadino e alla giunta comunale di Città di Castello di investire le autorità competenti della necessità di “valutare e risolvere la situazione critica del tratto stradale di via Giuseppe di Vittorio parallelo alla superstrada E45”. “La strada in questione, che è l’unico percorso di collegamento per le abitazioni dove risiedono tre famiglie, presenta evidenti dissesti del terreno”, segnala l’esponente della maggioranza, che evidenzia come l’itinerario “venga utilizzato da camion di rilevante peso per lo scarico merci presso alcuni stabilimenti della zona industriale” e che questo crei le problematiche di percorrenza dovute al dissesto e agli allagamenti della carreggiata. “A peggiorare la situazione è stato l’allargamento della superstrada per la realizzazione di un’area di sosta da parte di Anas, che è anche proprietaria del terreno”, sostiene Bellucci, nel far presente come la zona, dove si trova una condotta dell’acquedotto di Umbra Acque, si caratterizzi per essere franosa, “il che ostruisce lo scorrimento delle acque di un precedente fossato per l’adduzione idrica nella tombolatura sottostante la E45”. “L’auspicio – conclude Bellucci – è che si possa garantire una rapida soluzione del disagio degli abitanti”.

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Venerdì 26 gennaio al Teatro degli Illuminati in scena “Il Paese dei Campanelli”

Con lo spettacolo “Il Paese dei Campanelli”, in programma venerdì 26 gennaio alle 20.45, al Teatro degli Illuminati sarà di nuovo alla ribalta il progetto formativo nato dalla collaborazione artistica tra il Consorzio Castello Danza e Nania Spettacolo, con il supporto del Comune di Città di Castello. La rappresentazione porterà sul palcoscenico quattro giovani allieve delle scuole del consorzio tifernate, selezionate attraverso un’audizione e formate da coreografi del corpo di ballo della compagnia, che avranno l’opportunità di esibirsi con veri professionisti nella celebre operetta di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato. Il botteghino del Teatro degli Illuminati sarà aperto per la vendita dei biglietti giovedì 25 gennaio (dalle ore 18.00 alle ore 20.00) e venerdì 26 gennaio (dalle 17.45 alle ore 20.00). Per informazioni e prevendita è possibile telefonare al 392.7772312.

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Giornata della Memoria e Giorno del Ricordo – Libri e manifesti per non dimenticare. Le iniziative del Comune di San Giustino per le due ricorrenze

Anche quest’anno il Comune di San Giustino si appresta a celebrare due importanti momenti: il 27 gennaio Giorno della Memoria, istituito per ricordare l’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz e la vittoria sul Nazifascismo , ed il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, istituito con lo scopo di non dimenticare, a monito di pace e fratellanza, i terribili sconvolgimenti politico sociali sui confini italo-slavi durante e dopo la seconda guerra mondiale.

“Per entrambe le celebrazioni abbiamo predisposto, ancora una volta, appositi manifesti commemorativi che saranno affissi su tutto il territorio comunale, con riflessioni dettate dalla saggezza del nostro presidente Sergio Mattarella e della senatrice della Repubblica, sopravvissuta alla Shoah, Liliana Segre”, spiega Milena Crispoltoni, assessore alle Politiche Culturali e Scolastiche. “Abbiamo, inoltre, scelto come oramai da qualche anno alcuni titoli di libri che possano essere letti dai giovani studenti delle Scuole del nostro territorio, libri che consegneremo ai loro insegnanti con una sobria cerimonia. Siamo certi che saranno spunto per arricchire ed implementare il lavoro prezioso dei nostri docenti. Ci avviciniamo a queste due giornate – prosegue – con spirito inquieto e turbato: quella dimensione terribile di guerra e di lutti che sembrava passata per sempre si è riaffacciata in maniera devastante. In luoghi non lontani da noi vediamo riprodursi meccanismi di distruzione feroce che pensavamo superati. Non possiamo esimerci dal parlarne e dal chiederci perché. I nostri popoli che hanno conosciuto il male assoluto del nazifascismo ma che hanno avuto anche la forza della ribellione e del riscatto che in queste giornate ricordiamo e onoriamo, devono necessariamente porsi a difesa della pace: con spirito fraterno, aperto al colloquio e alla comprensione, in nome della libertà e del rispetto dei diritti umani”.

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Guido Guerrini e Artur Prusak al via della Bridgestone FIA Ecorally Cup in Svezia

Neve e ghiaccio apriranno la lunga stagione di Team Autotest Motorsport-Io Vivo in Toscana

Il team italiano Autotest Motorsport-Io Vivo in Toscana, vicecampione del mondo 2023 con il pilota Guido Guerrini ed il copilota Artur Prusak, avrà l’onore di inaugurare la Bridgestone Fia Ecorally Cup 2024. La Kia E-Niro allestita da K-Motor Alto Adige partirà infatti con il numero 1 grazie alla vittoria nella scorsa edizione dell’Östersund Winter Ecorally che anche quest’anno darà il via alla lunga stagione iridata. Saranno dodici gli eventi a calendario per assegnare il titolo che nella scorsa stagione Guerrini e Prusak mancarono per un solo punto.

Con il numero 2 partiranno i campioni in carica Michal Žďárský e Jakub Nábělek a bordo del nuovo modello della Hyundai Kona. Ottimo il lavoro della Federazione automobilistica ceca che quest’anno schiererà anche un secondo equipaggio composto dalla coppia Pavel Baron e Martin Hrubý. Si preannunciano molto forti anche le compagini francesi e belghe rispettivamente con due e tre auto presenti in Svezia. Infine continua l’avventura del duo rumeno Mircea Mester-Cornel Socariciu, che grazie all’ottima stagione 2023 sono ulteriormente supportati dal proprio paese con l’obiettivo di continuare l’ottima crescita che li ha portati al quinto posto mondiale. Se l’assenza dei basco-spagnoli Conde-Sergnese era prevista, la Spagna non rinuncia ad una propria rappresentativa composta da Shirley ed Antonio Fernández. Concludono il parco dei ventidue partenti ben tredici equipaggi svedesi tra i quali alcuni di quelli che lo scorso anno riuscirono ad ottenere punti mondiali.

Per Guerrini e Prusak è il terzo anno consecutivo con i colori del team altoatesino e con il supporto dalla storica azienda toscana che ha lanciato sul mercato il cinghiale Bruno. Due secondi posti mondiali, quattro vittorie, sempre a punti in ogni gara e due prestigiosi podi a Montecarlo sono il curriculum di un equipaggio assetato di rivincite sportive e con l’intenzione di vivere una stagione da protagonista. In via di definizione gli ulteriori partner che appoggeranno la squadra italiana: tutti i compagni di viaggio del passato saranno confermati e ci sarà l’ingresso di nuove prestigiose aziende. “La livrea di scena in Svezia è da ritenersi provvisoria e contiamo di presentare team, automobile e vecchi e nuovi sponsor in occasione di una delle prossime gare”, anticipa Guido Guerrini da alcuni mesi al lavoro sul nuovo progetto 2024 con l’ambizioso obiettivo di riportare in Italia un trofeo che manca da sei anni. “L’anno scorso qui abbiamo vinto non nascondendo una nostra predilizione per le gare su neve e ghiaccio”, racconta Artur Prusak, che aggiunge che “l’obiettivo principale è raccogliere punti per il lungo campionato. Questa è una gara difficile dove basta un piccolo errore su ghiaccio o neve per uscire completamente dalla classifica”.

La seconda edizione con validità Fia dell’Östersund Winter Ecorally si svolgerà tra venerdì 26 e sabato 27 gennaio, sarà composta da 16 prove speciali caratterizzate da elevate velocità su superfici invernali. Tra i percorsi non solo le strade della Svezia centrale ma anche laghi ghiacciati dove mettere alla prova i piloti in condizioni eccezionali. La gara scandinava vedrà debuttare anche il nuovo regolamento di questa disciplina sportiva, che potrebbe allargare ad almeno cinque o sei nomi coloro che lotteranno per il titolo iridato più ecologico tra quelli messi in palio dalla Federazione Internazionale dell’Automobile.

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“Un altro calcio, è ancora possibile” (People, 113 pagine) Riccardo Cucchi presenta il suo libro martedi 13 Febbario alle ore 17 presso la Sala Convegni “Godioli & Bellanti” della Scuola di Arti e Mestieri, “G.O. Bufalini”

“Lo sport senza valori non può essere sport”. Questo è il messaggio che sintetizza la presentazione del libro, “Un altro calcio, e’ ancora possibile” (People, 113 pagine) scritto da Riccardo Cucchi, noto giornalista sportivo, la “voce” storica del calcio via radio che ha segnato i costumi e la passione di intere generazioni. Un vero e proprio evento che travalica anche i confini dello sport ed abbraccia tematiche sociali di stretta attualità in programma Martedi 13 Febbario alle ore 17 presso la Sala Convegni “Godioli & Bellanti” della Scuola di Arti e Mestieri, “G.O. Bufalini” – Coordina il giornalista Rai, Antonello Brughini

“Lo sport senza valori non può essere sport”. Questo è il messaggio eloquente che sintetizza la presentazione del libro, “Un altro calcio, e’ ancora possibile” (People, 113 pagine) scritto da Riccardo Cucchi, noto giornalista sportivo, la “voce” storica del calcio via radio che ha segnato i costumi e la passione di intere generazioni. Un vero e proprio evento che travalica anche i confini dello sport ed abbraccia tematiche sociali di stretta attualità in programma Martedi 13 Febbario alle ore 17 presso la Sala Convegni “Godioli & Bellanti” della Scuola di Arti e Mestieri, “G.O. Bufalini” di Città di Castello. Oltre all’autore, Riccardo Cucchi, umbro di adozione, protagonista nel 2017 a Citta’ di Castello di un partecipato incontro di formazione con i giornalisti, saranno presenti il Presidente dell’Asp, “G.O. Bufalini”, Giovanni Granci, il sindaco, Luca Secondi e l’assessore allo Sport, Riccardo Carletti. Dialogherà con l’autore del libro il giornalista Rai, Antonello Brughini. “Del calcio spesso si racconta il lato peggiore: tifoserie violente, cori razzisti, scontri dentro e fuori dagli stadi, bilanci truccati, penalizzazioni. Eppure, ci sarebbe tanto altro – si legge nella nota della casa editrice che presenta il libro – se solo ci si concentrasse sui valori e si facesse a meno dell’insaziabile fame di profitto che sta macinando diritti e speranze. Basterebbe ricordare com’era calciare un pallone da bambine o bambini. Cominciare da lì e riappropriarsi di quella dimensione popolare che sfruttava l’occasione sportiva per parlare della società, alla società. Ripartire dal rito del gioco e dalle persone che vi prendono parte, in campo e in tribuna, per guadagnarne in solidarietà, rispetto, amicizia, vicinanza”. Queste e molte altre le suggestioni che Riccardo Cucchi propone, narrate attraverso la voce del grande giornalista sportivo. Soprattutto, un appassionato. Un libro che mette in luce il lato migliore del calcio, ossia ciò che potrebbe davvero essere. Riccardo Cucchi è un giornalista ed ex radiocronista sportivo italiano. Nella stagione ’92-93 inizia ad alternarsi a Sandro Ciotti nel ruolo di prima voce di Tutto il calcio minuto per minuto, mentre due anni più tardi diventa radiocronista della Nazionale e prima voce di Tutto il calcio minuto per minuto, ruolo che manterrà per ventitré anni, raccontando diciannove scudetti. Dal 20 agosto 2017, dopo anni di radio, debutta in tv conducendo La Domenica Sportiva fino all’anno successivo. Tra le sue pubblicazioni, La partita del secolo. Storia, mito e protagonisti di Italia-Germania 4-3. “Grazie alla presenza di un grande giornalista come Riccardo Cucchi, al suo libro, interessante e ricco di significati e all’esperienza professionale che ha alle spalle, sarà una bella occasione per analizzare e parlare di sport, di valori e di questioni che riguardano tutti, giovani in particolare che praticano il calcio e lo sport. Temi, che spesso nel nostro ambito, abbiamo affrontato coinvolgendo tutti i soggetti interessati”, ha dichiarato il Presidente della Scuola di Arti e Mestieri, “Bufalini”, Giovanni Granci.

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“Attività di comunicazione e informazione rivolte agli over 65 e altri gruppi vulnerabili”, azioni di informazione e sensibilizzazione sui rischi connessi alla pratica del gioco d’azzardo – Giovedì 1 febbraio alle ore 16, incontro con la cittadinanza presso la sede UNITRE

Azioni di informazione e sensibilizzazione sui rischi connessi alla pratica del gioco d’azzardo. A pieno ritmo le iniziative nei comuni della Zona Sociale 1 rivolte alla prevenzione e cura del disturbo in conformità con la finalità generale del Piano regionale e della relativa programmazione pluriennale e la costruzione e il  consolidamento di un sistema regionale di intervento, coordinato ed integrato. Su iniziativa del comune, in collaborazione con l’associazione Unitre di Città di Castello si svolgerà giovedì 1 febbraio alle ore 16,00  un  incontro con la cittadinanza presso la sede Unitre in via Martiri della Libertà ,20. Un incontro che intende fornire  informazioni dei servizi operativi nel territorio in merito a questo tema con azioni di informazione e sensibilizzazione  sui rischi connessi alla pratica del gioco d’azzardo e di contrasto ai disturbi di addiction ad esso riferiti, rivolti  a sensibilizzare gruppi particolarmente vulnerabili quali la popolazione over 65 . Il piano intende valorizzare la centralità dei Comuni nel promuovere, sulla base di una forte integrazione tra sociale e sanitario, attività di informazione e sensibilizzazione, interventi a sostegno dei giocatori patologici e delle loro famiglie unitamente ad azioni di promozione sociale e culturale per la costruzione di una cultura alternativa all’ “azzardo”. Saranno trattati,  interventi specifici sul tema, con la partecipazione di personale specialistico della ASL Umbria 1 e dei Comuni della Zona Sociale 1. “Per un’efficace espansione e radicamento di queste azioni – si precisa – nel contesto delle comunità locali, un elemento fondamentale è costituito dallo sviluppo di alleanze permanenti con il privato sociale, il terzo settore, le associazioni di diversa tipologia”. All’incontro pubblico saranno presenti l’assessore alle politiche Sociali Benedetta Calagreti l’equipe del servizio del trattamento del disturbo del gioco d’Azzardo del distretto Altotevere con il responsabile, Luciano Bondi, l’assistente sociale, Cristina Mariucci, la psicologa Lucia Cecci l’infermiera infermiera counselor , Monia Tanci, la Responsabile del piano attuativo Zona Sociale 1, Maria Cristina Donati Sarti, la referente del piano attuativo Z.S.1,    Cristina Grilli , Leda Pierangeli responsabile SAL Z.S.1 e Flavio Bravi presidente UNITRE sede di Città di Castello. Sinergia è la parola chiave della lotta alla dipendenza dal gioco d’azzardo in Alta Valle del Tevere, dove i comuni della Zona Sociale 1, con Città di Castello capofila, fanno squadra con Regione, Usl Umbria 1 e privato sociale per contrastare il dilagare del fenomeno nel comprensorio, che registra un impatto superiore alla media regionale, con una stima di circa 1.600 persone con problemi economici, familiari e psicologici collegati a questa specifica patologia. Rispetto alla cifra di 1 miliardo 32 milioni e 209.582,26 euro giocata d’azzardo legalmente in Umbria nel 2019 secondo l’ultima indagine del Centro Regionale per la Salute Globale dell’Umbria, nella Zona Sociale 1 dell’Altotevere sono stati, infatti, spesi 104 milioni e 72.668,97 euro, pari al 10 per cento del reddito annuale della zona, più del dato medio umbro pari all’8,64 per cento del reddito annuale regionale, con 1.170 euro annui in media di giocate pro capite. La giocata media pro capite di 1.366 euro annui del comprensorio, al di sopra della media regionale, presenta picchi superiori al valore medio della Zona Sociale 1 e regionale nei Comuni di Città di Castello e San Giustino, con dati comunque molto alti rispetto alla popolazione residente negli altri comuni della vallata. Le macchine da gioco elettroniche (EGM) sono le preferite dagli altotiberini, con un dato pro capite molto elevato rispetto al dato regionale, mentre le giocate in videolotterie (VLT) e lotterie istantanee sono in linea col dato regionale. Significativi i dati numerici: a Città di Castello nel 2019 sono stati giocati 61 milioni 270.156,92 euro, circa l’11 per cento del reddito, con un dato delle giocate pro capite maggiore di quello regionale, a Umbertide sono stati giocati 20 milioni 922.613 euro, circa il 10 per cento del reddito, mentre a San Giustino sono stati giocati 17 milioni 814.624 euro, circa l’11 per cento del reddito. La risposta sinergica che metteranno in campo le istituzioni pubbliche, con i Servizi Sociali e il Servizio per il Trattamento del Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA) del Distretto Alto Tevere dell’Usl Umbria 1 in prima linea nell’attuazione di un nuovo modello operativo, passa attraverso il nuovo centro di riferimento regionale per il trattamento della ludopatia aperto in via del Campo, nel cuore di Città di Castello, e una campagna di sensibilizzazione e prevenzione del gioco d’azzardo patologico strutturata su sei incontri nel territorio con l’Unitre tifernate e con Arcat Umbria, rivolta alla popolazione di età superiore ai 65 anni. Proprio il contributo di Arcat e Unitre, con un’esperienza unica a livello regionale, sarà orientato a contrastare la ludopatia in una fascia di popolazione a rischio, ma anche a stabilire un ponte intergenerazionale verso i giovani, con i nonni nelle vesti di “influencer”, pronti a dispensare consigli indispensabili ai giovani. A indicare il bisogno di un intervento rivolto a tutte le fasce d’età della popolazione sono anche i riscontri del primo anno di attività del centro di riferimento regionale per il trattamento della ludopatia, che ha registrato una media di circa un accesso alla settimana, per un totale di 45 utenti, soprattutto tra i 45 e i 60 anni, con prevalenza dei maschi (in rapporto 3 a 1 con le donne) e 7 casi con più di 65 anni.   “Un lavoro – ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti – ben coordinato con Usl Umbria1, che gestisce il Servizio per il trattamento del Disturbo da Gioco d’Azzardo con sede a Città di Castello, e con il terzo settore, che attraverso l’Unitre tifernate e Arcat Umbria sarà protagonista di sei appuntamenti destinati agli over65, in assoluto una delle fasce più fragili e più colpite dal fenomeno del gioco d’azzardo, che saranno finalizzati alla sensibilizzazione e alla prevenzione del fenomeno in questa fascia della popolazione”. “Qui in Altotevere – ha precisato il presidente dell’APS Università della Terza Età-Unitre di Città di Castello Flavio Bravi – progetti come questi si possono fare perché c’è una sinergia efficace tra gli otto comuni della Zona Sociale, l’Usl Umbria 1 e le associazioni di volontariato, un valore aggiunto che ci porta a offrire dei servizi capaci di rispondere alle necessità dei cittadini. L’iniziativa pubblica di giovedi 1 Febbraio risponde a queste esigenze”.

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A San Giustino nasce il gruppo “Socialisti per San Giustino”

Si è costituito il 18 Gennaio il gruppo “Socialisti per San Giustino”, che in vista delle prossime elezioni amministrative individuerà il nuovo sindaco della città. La volontà è ovviamente quella di collocarsi nel campo del riformismo, portando un proprio originale contributo di idee, progetti e proposte per il governo del municipio. Nelle prossime settimane i Socialisti di San Giustino elaborearanno un documento programmatico come proprio contributo originale al progetto più complessivo del candidato sindaco.

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A Time Out Biffi e Giunti

Torna Time Out. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Jacopo Biffi (ErmGroup San Giustino) e Valerio Giunti (Volley Revolution)

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Valerio Giunti (Volley Revolution) “usiamo l’approccio delle fiabe motorie, per coinvolgere i bambini nella pratica sportiva”

“Sono il presidente di una piccola società sportiva, la Volley Revolution, abbiamo come obbiettivo proporre e promuovere sport, senza limiti di età” queste le prime parole di Valerio Giunti, che ci spiega il progetto, la mission del”associazione.  “Il nostro progetto è diviso in due parti per i più piccoli, da tre anni in avanti, partiamo con un’approccio basato sulle fiabe motorie, per i più grandi lunghe ed interessanti camminate un gruppo che cresce, al cui interno sono presenti persone anche di 70 anni, che vengono con noi e si divertono. Parlando nello specifico dell’attività con i bambini la tendenza, secondo me sbagliata, è quella di indirizzare i propri figli precocemente verso un’attività specifica. Che sia basket, pallavolo, calcio, atletica e quant’altro, nulla cambia. Serve sapere in realtà che a quell’età è difficile coinvolgerli in attività sportive, risulta utile invece, spostare la loro attenzione verso un tipo di approccio ludico e motorio, così tutto è più semplice” prosegue Giunti “si possono fare le stesse cose attraverso degli schemi motori semplificati, questo, per loro, risulta certamente molto più divertente.

All’inizio del percorso i dubbi, principalmente venivano sollevati dai genitori, ma di fatto, dopo poche settimane devo dire che sono mostrati entusiasti. Prima li potevi trovate in palestra, fino al termine degli allenamenti, ora li vedo più sereni, portano i bimbi e tornano a riprenderli alla fine delle attività. Da parte dei nostri piccoli atleti invece tanto entusiasmo, hanno i loro tempi di scarico durante la lezione e tornano a casa davvero felici, questo ci da la percezione che si divertono e apprezzano il nostro lavoro. Cerchiamo di coinvolgerli facendogli scegliere la storia del mercoledì dopo, chiedendo loro di portare e di costruirsi la maschera legata a ad un personaggio dei fumetti e di travestirsi. L’obbiettivo” conclude Valerio Giunti ” è quello di unire fantasia, sport e divertimento inerendoli un unico contenitore, approccio questo che porto avanti anche nelle scuole. Ad esempio a Pieve Santo Stefano, lo scorso anno, con bambini di prima e seconda elementare  ha funzionato, perchè evita di avere lo stress legato allo sport, che di fatto si riduce al gesto tecnico e al punteggio, questioni che magari da piccoli non aiutano a far sì he mantengano alta la giusta concentrazione”.

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Il 2023 delle Politiche Sociali, Assessore Calagreti: “la dignità degli uomini e delle donne al primo posto con progetti efficaci e innovativi che hanno saputo guardare a tutta la comunità”

Il 2023 delle Politiche Sociali: un anno nel segno dell’inclusione sociale con esperienze-simbolo come il Pronto Intervento Sociale, il centro contro la ludopatia, gli investimenti del Pnrr e i servizi in favore dei giovani e degli anziani, delle famiglie in difficoltà, delle persone con disabilità, delle donne vittime di violenza, degli immigrati. Assessore Calagreti: “la dignità degli uomini e delle donne al primo posto con progetti efficaci e innovativi che hanno saputo guardare a tutta la comunità”.  Nel 2024 un progetto per i nonni civici con le società rionali e le pro loco del territorio

Un anno incentrato sull’inclusione sociale, con l’idea che una comunità cresce insieme se garantisce opportunità e servizi a tutti, senza lasciare indietro nessuno, ma anche con la capacità di innovare la propria risposta ai bisogni e alle sfide di una società in continua evoluzione. “Il 2023 dei Servizi Sociali a Città di Castello ha il marchio forte di un lavoro che ha messo la dignità degli uomini e delle donne al primo posto e ha saputo guardare a 360 gradi alle esigenze e alle aspettative dei cittadini, senza mai arretrare di un metro nel sostegno alla condizione dei giovani e degli anziani, delle famiglie in difficoltà, delle persone con disabilità, delle donne vittime di violenza, degli immigrati”, dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti, che sottolinea “la soddisfazione per la partenza di nuovi servizi pensati per alzare il livello di risposta alle criticità del vivere quotidiano con soluzioni inedite, dirette al cuore del problemi, e un’idea di comunità che ha superato i confini tifernati per ricomprendere l’intera vallata, perché Città di Castello, come capofila della Zona Sociale 1, ha saputo essere saldo, autorevole e affidabile punto di riferimento per tutte le municipalità del comprensorio”. “Il lavoro di squadra che abbiamo saputo fare all’interno del nostro territorio e con i Comuni della vallata, in stretta e davvero proficua relazione con Usl Umbria 1, forze dell’ordine e realtà del terzo settore, ci ha permesso di entrare con efficacia e tempestività nelle pieghe delle difficoltà e del bisogno che presentano persone di tutte le età e con situazioni molto diverse”, evidenzia Calagreti, che ringrazia il personale dei Servizi Sociali del Comune “per la qualità professionale, unita a una rara sensibilità e disponibilità, che ci ha permesso di costruire tanti piccoli e grandi ponti verso molte centinaia di cittadini”. Proprio sul finire di un anno caratterizzato dall’innovazione, l’attivazione del Pronto Intervento Sociale, la centrale operativa rivolta alle persone in grave difficoltà per aiutarle ad affrontare e superare emergenze e imprevisti del vivere quotidiano 24 su 24, per 365 giorni all’anno, è stato una sorta di manifesto simbolico dell’impegno dei Servizi Sociali a Città di Castello e nella vallata, ma anche dell’efficacia della rete socio-sanitaria costruita tra pubblico e privato, della forte sinergia che lega istituzioni e forze dell’ordine, da sempre fattori determinanti per tanti progetti e servizi assicurati nel territorio. “La risposta che non c’era – osserva Calagreti – a disagio sociale, stati di indigenza, bisogni di tutela dei minori e degli anziani, ma anche situazioni di violenza sulle donne, che ha ulteriormente innalzato il livello di attenzione nei confronti della fragilità che emergono dalle comunità del comprensorio”. In un territorio come l’Alta valle del Tevere nel quale si stimano 1.600 persone con problemi economici, familiari e psicologici collegati alla dipendenza dal gioco d’azzardo e 104 milioni e 72.668,97 euro spesi, un dato più alto della media umbra, un traguardo importante è stato anche il nuovo centro di riferimento regionale per il trattamento della ludopatia dell’Usl Umbria 1 aperto nel centro storico di Città di Castello, sul quale ha investito direttamente il Comune in sinergia con le altre municipalità della Zona Sociale 1. Due servizi che hanno dato la misura di una capacità dell’amministrazione tifernate di guidare i comuni del comprensorio per rispondere in maniera sempre puntuale alla complessità delle molteplici esigenze sociali che emergono quotidianamente. In questo percorso, durante l’anno sono state scritte altre pagine importanti come l’attivazione dei progetti del PNRR per l’autonomia delle persone con disabilità (715.500 euro), per il sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità di bambini e famiglie (211.500 euro), il rafforzamento dei servizi sociali per garantire dimissioni anticipate assistite e prevenire l’ospedalizzazione (330.000 euro come Comune capofila Zona Sociale 1), il rafforzamento dei Servizi Sociali e la prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori sociali (209.996,28 euro); la firma del primo protocollo d’intesa in Italia per favorire l’inserimento occupazionale delle donne vittime di violenza insieme all’assessorato alle Pari Opportunità; il progetto a sostegno delle capacità genitoriali e per la prevenzione delle vulnerabilità delle famiglie e dei bambini (PIPPI), che entrato a pieno regime con un finanziamento di 211.500 euro. “In un contesto nel quale, con sacrifici e una gestione ottimale delle risorse abbiamo continuato a garantire tutti i servizi nel territorio comunale di Città di Castello rivolti alla disabilità, agli anziani e ai minori – puntualizza Calagreti – nel 2023 a Città di Castello siamo riusciti a ritagliare interventi mirati su fenomeni sociali, problematiche ed esigenze della comunità con i quali abbiamo cercato di dare segnali chiari di attenzione a tante fasce della popolazione”. L’assessore ricorda iniziative come l’apertura dello Sportello per l’Immigrazione, una “casa dell’inclusione” per i circa 4 mila stranieri che vivono nel territorio comunale tifernate per l’orientamento tra i servizi e l’assistenza per le pratiche burocratiche; la riserva, con il nuovo regolamento comunale in materia, di una quota dell’8 per cento delle case popolari a disposizione ogni anno delle donne vittime di violenza; il nuovo regolamento per gli orti comunali dei pensionati con l’eliminazione dell’ISEE come requisito per l’assegnazione degli appezzamenti nel quartiere Madonna del Latte, tra i quali due terreni saranno affidati a persone con disabilità. “Una bella storia dell’anno che mi piace ricordare – evidenzia Calagreti – è quella che abbiamo vissuto con l’invito al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme agli 11 giovani con disabilità che hanno realizzato per primi in Italia due guide in Comunicazione Aumentativa e Alternativa dedicate agli Ex Seccatoi del Tabacco di Alberto Burri e alla Valle di Signorelli nell’ambito del progetto “La Città su Misura”, sviluppato con i nostri Servizio Sociali per ridurre le barriere comunicative nella fruizione della cultura”. “Un momento unico e irripetibile – osserva l’assessore – che ha testimoniato come la qualità e l’innovazione delle esperienze e dei servizi realizzati a Città di Castello possano essere di riferimento nazionale”. Per il 2024 c’è già in cantiere una novità: “il progetto dei nonni civici – anticipa Calagreti – che coinvolgerà società rionali e pro loco della città in una risposta di comunità che guarda ai cittadini più piccoli, con servizi pensati per accompagnare l’ingresso e l’uscita dalle tante scuole del territorio comunale che organizzeremo in collaborazione con la Polizia Locale”.

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33° Anniversario della nascita dell’Associazione Cultura della Pace: Christoph Baker e Mauro Biani soci onorari

L’Associazione Cultura della Pace, annuncia con grande soddisfazione e altrettanta gioia che,
Christoph Baker, scrittore, già consulente Unicef e Premio Nazionale “Nonviolenza”, Ed. 2010 e
Mauro Biani, vignettista e Premio Nazionale “Nonviolenza” Ed. 2012, hanno accettato di diventare
Soci Onorari della nostra associazione, andando ad arricchire il Comitato Scientifico del sodalizio
e del Premio Nazionale “Cultura della Pace-Città di Sansepolcro”.
Per la nostra associazione, così come per la nostra città, è una grande occasione poter contare
sulla competenza e professionalità di personalità di così alto profilo. La loro partecipazione aiuterà
ad individuare persone degne di ricevere il riconoscimento che la Città di Sansepolcro dona a
quanti, con il loro lavoro e il loro impegno, contribuiscono a costruire una società più giusta, equa e
rispettosa dei diritti dell’Uomo.
Pertanto, il Comitato Scientifico è ad oggi così composto:
Luigina Di Liegro, segretario Generale della Fondazione Don Luigi Di Liegro,
Mao Valpiana, Presidente del Movimento Nonviolento,
Don Achille Rossi, Giornalista e teologo;
Christoph Baker, scrittore e attivista;
Mauro Biani, Vignettista.

Di seguito un breve biografia di entrambi.
CHRISTOPH BAKER
Nato a Ginevra nel 1955, cresce fra Le Chambon-sur-Lignon (Francia), Céligny (Svizzera) e
Stoccarda (Germania). Studia letteratura francese a Heidelberg , Strasburgo e Aix-en-Provence .
Successivamente si trasferisce negli Stati Uniti gestendo un’enoteca a Boston .
Nel 1984 si trasferisce a Roma . Dal 1993 inizia a collaborare con l’ Unicef , collaborazione che
perdura per circa 20 anni. Ha precedentemente lavorato all’ ONU a Ginevra, alla Society for
International Development e al Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo .
Consulente di organizzazioni umanitarie e ambientaliste, è autore di vari saggi di critica allo
sviluppo senza limite. È stato coordinatore nazionale della Campagna “Nord-Sud, biosfera,
sopravvivenza dei popoli, debito” fondata da Alexander Langer dal 1988 al 1993 ed è stato
promotore, con Massimo Valpiana , del Convegno Nazionale “Sviluppo? Basta! A tutto c’è un
limite…” Nel 2010 ha vinto il Premio Nazionale “Nonviolenza ”. Collabora con la rivista Azione
nonviolenta del Movimento Nonviolento , sulla quale ha tenuto, per vari anni, la rubrica mensile
“Il Calice”.
MAURO BIANI
Nato a Roma nel 1967, è vignettista, blogger ed educatore professionale, le sue strip hanno
una caratterizzazione di satira sociale e politica , affrontando tematiche collegate alla legalità , alla
nonviolenza, ai diritti umani . I suoi bersagli preferiti sono i fondamentalismi, la malapolitica, il
mercato e i suoi limiti.
Con Carlo Gubitosa fonda Mamma! , rivista di satira indipendente che raccoglie alcuni famosi
autori di satira, tra cui Ellekappa e Bucchi .
A gennaio 2009, in occasione del decennale della morte di Fabrizio De André ,col giornalista Nicola
Cirillo presenta “Come una specie di sorriso”, una mostra di vignette ispirate alle sue canzoni. La
mostra, inaugurata a Roma, prosegue in altre città italiane anche negli anni successivi.
Il successo della mostra spinge gli autori a realizzare un cofanetto con le stampe, edito da Stampa
Alternativa.
Nel 2012, presso il Museo della Satira e della Caricatura di Forte dei Marmi, viene tenuta una sua
esposizione antologica con più di 200 vignette e 7 sculture.
Nel 2012 ha vinto il Premio Nazionale “Nonviolenza”.
Vignettista de il manifesto e L’Espresso è stato l’autore più citato in Francia per comprendere la
politica italiana. Da ottobre 2019 è vignettista de La Repubblica . Dal novembre 2020 ha
collaborato con Atlantide – Storie di uomini e di mondi , programma di Andrea Purgatori su LA7 .
Da febbraio 2023 disegna la rubrica “Taglio alto” su il Venerdì .
Da settembre 2023 collabora con Il cavallo e la torre , programma di Marco Damilano su Rai Tre .

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Un nuovo talento spicca il volo da Umbertide, Giulia Sambuchi in Portogallo con la sua danza

Ennesimo importante risultato per gli allievi del Centro Studi Danza diretto da Maria Paola
Fiorucci.


La scuola di danza “storica” di Umbertide con 40 anni di attività e di esperienza alle spalle
ha saputo rinnovarsi di anno in anno stando al passo con i tempi, ma con l’unico obiettivo
di far crescere sia dal punto di vista personale che professionale i propri allievi e di
diffondere e promuovere la danza nel nostro territorio. Attraverso proposte di studio con
insegnati di grande livello, partecipazione a rassegne, workshop, stage e concorsi
selezionati, la scuola apre continuamente opportunità ai propri ragazzi, insegnando loro
che attraverso lo studio, la dedizione e il sacrificio si può fare della propria passione un
lavoro e soprattutto che i sogni si possono realizzare.
L’ultimo risultato in ordine temporale è quello raggiunto da Giulia Sambuchi, danzatrice
dalle notevoli doti, con una particolare sensibilità, una forte tecnica, una grande presenza
scenica e una densità espressiva che sul palcoscenico arriva dritta al cuore di chi la
guarda, che ha saputo attirare l’attenzione di Cristina Pereira e Vasco Macide, direttori
della compagnia portoghese INTRANZYT Cia®. Questi ultimi, vedendola esibirsi al
Concorso International Dance Prix sapientemente organizzato da Luca Bruni e Mario
Ferrari tenutosi presso il Teatro Domenico Bruni di Umbertide, l’hanno premiata con una
borsa di studio al 100% che le permetterà di volare in Portogallo e di lavorare una
settimana full time con la compagnia con lo scopo di incamminarsi verso la carriera
professionale.
La giovane già all’età di 13 anni ha vinto una borsa di studio che l’ha portata a studiare
una settimana alla Kledy Dance di Roma, poi una settimana al Nuovo Balletto Classico di
Reggio Emilia diretto da Liliana Cosi e al Balletto di Toscana, iniziando ad incamminarsi
verso il risultato di oggi, attraverso altri premi vinti e workshop con maestri e coreografi di
grande calibro come Luca Masala, Arianna Benedetti, Kledy Kadiu, Erion Kruja, Fabio
Crestale, Clarissa Mucci, Mauro Bingozetti, Afshin Varjavandi, Damiano Artale, Pau Aran
Gimeno, Sidi Larbi Cherkaoui e tanti altri.
Una grande opportunità raggiunta dunque. Ma non l’unica riportata a casa dall’ultimo
concorso.
Le allieve del CSD sono salite sul primo gradino del podio vincendo la categoria Gruppi
Junior accaparrandosi un’altra borsa di studio per partecipare all’evento International
Dancing English Campus di Malta.
Ciò con la coreografia NOD di Chiara Tosti, allieva sin da bambina del Centro Studi Danza.
Già vincitrice da adolescente di borse di studio per il Boston Ballet e il Joffrey Ballet, già
specializzata nello studio della danza contemporanea presso la Codarts di Rotterdam, già
ballerina del progetto giovanile Agora Coaching Project di Michele Merola e della Mandala
Dance Company di Paola Sorressa ad oggi è danzatrice professionista della compagnia
Fabula Saltica ed insegnante presso lo stesso Centro Studi Danza ed il Centro Danza di
Perugia.
Altre due le allieve che attualmente stanno seguendo percorsi professionali instradate
dalla scuola diretta dalla Fiorucci.
Vanessa Mattei Scarpaccini sta percorrendo la formazione professionale presso l’Opus
Ballet di Firenze con la direzione artistica di Rosanna Brocanello e Daniel Tinazzi dopo
numerose vittorie e borse di studio che l’hanno portata allo Studio Omarslab di Milano,
l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, il Balletto di Toscana, l’Associazione Europea
della Danza a Livorno, l’MP3 Project a Roma e a studiare con nomi di calibro
internazionale.
Melania Selvi è invece entrata a far parte del Daw-dance at work, il progetto di Eugenio
Buratti per formare e indirizzare i giovani danzatori preparandoli agli odierni standard

professionali, dopo una borsa di studio che all’età di 12 anni l’ha portata alla Vienna
Staatsoper Ballettakademie e due anni di studio con Dorian Grori, Liliana Cosi, Ektor
Budla ed altri presso la scuola professionale del Nuovo Balletto Classico di Reggio Emilia.
Una vera e propria fucina di talenti si potrebbe dire del Centro Studi Danza. Di certo una
scuola attenta e sensibile alla crescita dei propri allievi con dei risultati che lo dimostrano.

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Riprendono gli Incontri di Supporto Genitoriale a Sansepolcro

Dopo la ripartenza del progetto nel 2023, anche quest’anno tornano dal 26 gennaio gli “Incontri di Supporto Genitoriale”, un progetto ideato da Anna Elisabetta di Renzo in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Sansepolcro e la Asl Toscana Sud Est.

Il progetto mira a offrire un prezioso spazio di condivisione e supporto per le famiglie, promuovendo un dialogo aperto su tematiche legate alla genitorialità. Grazie alla collaborazione con esperti del settore, questi incontri mensili si propongono di fornire risorse pratiche e psicologiche, promuovendo una crescita sana e armoniosa dei rapporti familiari.

Cosa Aspettarsi:

Dialogo Aperto: Uno spazio accogliente per condividere esperienze, dubbi e successi legati alla genitorialità.

Supporto Professionale: Interventi da parte di esperti del settore che offriranno consigli pratici e sostegno psicologico.

Comunità Solidale: Creazione di una rete di supporto tra le famiglie partecipanti.

Partecipazione:

Gli incontri sono aperti a tutte le famiglie interessate del territorio e la partecipazione è gratuita. Occasioni per creare un ambiente di condivisione e crescita, promuovendo legami familiari più forti e resilienti.

Anna Elisabetta di Renzo, promotrice del progetto, sottolinea l’importanza di questi incontri e le fa seguito l’assessore Noferi che sottolinea come “La genitorialità sia un percorso affascinante ma complesso. Vogliamo offrire – prosegue l’assessore Noferi – uno spazio dove le famiglie si sentano ascoltate e supportate, trovando risorse per affrontare le sfide quotidiane con maggiore consapevolezza.”

Contatti:

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare 333.8036100

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Criticità della Sanità a Città di Castello: interrogazione consiglieri comunali, Loriana Grasselli, Luigi Gennari e Ugo Tanzi (Socialisti per Castello)

Criticità della Sanità a Città di Castello: interrogazione consiglieri comunali, Loriana Grasselli, Luigi Gennari e Ugo Tanzi (Socialisti per Castello). “Il sistema sanitario – si legge nella premessa- pone il nostro ospedale come presidio DEA di primo livello, non per un semplice riconoscimento amministrativo, ma perché il nostro nosocomio è punto di riferimento per intera Alta Valle del Tevere e per molti territori extra-regionali. Siamo da sempre stati riconosciuti come terra di confine capace in ambito socio sanitario di essere attrattori di utenti grazie alla qualità del servizio offerto. Purtroppo da qualche anno questo non è più così evidente, anzi i dati dimostrano un’inversione di tendenza, dal nostro territorio molti cittadini vanno fuori per avvalersi di cure. Questo è quello che si evince dal rapporto annuale di Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionale) che vede un trend in aumento degli umbri che si curano fuori regione per anno appena concluso, è una fotografia per niente rosea della Sanità, dove un umbro su cinque si cura fuori regione, questo ha sicuramente un riscontro sui conti della sanità umbra. E ciò non è dovuto ad un mancato impegno degli operatori sanitari o per la loro professionalità ma per una carenza di personale e un’inefficiente capacità organizzativa con indirizzi chiari che arrivano dai vertici regionali. Da quando la Sanità ha adottato un sistema aziendalistico su base regionale, dettata dalla riforma del 1992, è ovvio che non si deve guardare soltanto alla Qualità di servizi sanitari offerti ma anche alla Qualità al fine di poter essere competitivi e riuscire a coniugare efficienza dei bilanci (si ricorda ce stiamo parlando di soldi pubblici ) con efficienza delle prestazioni. Tornando al nostro ospedale tema molto importante è la carenza di personale sanitario medico e non. Attualmente sono vacanti relativamente ai Primariati, quelli dei reparti di Ginecologia, Cardiologia, Medicina e prossimamente lo saranno altre Strutture Complesse a causa di pensionamenti. Risulta pertanto fondamentale e non rinviabile andare a nominare i Primari mancanti, quali figure fondamentali per i Reparti medesimi, con funzioni di leadership in coerenza con gli obbiettivi aziendali e delle proprie strutture, oltre ampia conoscenza degli aspetti manageriali, degli strumenti di governo clinico e della gestione del personale, nonché delle risorse materiali. Da tenere conto inoltre, che “Primari di spessore” rappresentano una figura attrattiva per l’utenza. Questi elementi nel loro complesso non possono essere demandati ad altri medici, ad oggi in un numero così esiguo e sufficienti a fronteggiare esclusivamente le cure dei pazienti. Un altro reparto in sofferenza per i numerosi utenti che vi afferiscono è il reparto di Diabetologia in quanto nel mese di marzo 2023 un medico a tempo pieno è stato trasferito ad altra sede e non è ancora stato sostituito.Il provvedimento regionale di programmazione della rete ospedaliera regionale ai sensi del Decreto Ministeriale 70/2015, prevedeva una programmazione di 18 Strutture Complesse per l’ospedale di Città di Castello fino al 28/12/2023 ad oggi il nuovo provvedimento regionale le riduce ulteriormente a 15. Le Strutture Complesse tolte sono in particolare quelle di radioterapia e di chirurgia plastica, utili e necessarie a compendio della breast unit, e per quanto riguarda la chirurgia plastica, della chirurgia bariatrica, eccellenze nel nostro ospedale. Non si capisce inoltre perché le Strutture Complesse aziendali di Pediatria e Oculistica siano previste di sede a Branca, visto che Città di Castello è il presidio con più posti letto e maggior bacino di utenza. Inoltre vorremmo sapere quando la Giunta Regionale autorizzerà assunzione degli oltre 40 infermieri e medici rianimatori necessari per incremento previsto di 12 posti letto di terapia intensiva e 14 posti letto di terapia semintensiva. Nel suo complesso, questo provvedimento penalizza in maniera evidente il nostro ospedale e l’intera popolazione dell’Alta Valle del Tevere che dal ridimensionamento avranno meno risorse da investire, in personale, macchinari e per la prevenzione. Ricordiamo alla Regione che Città di Castello è la quarta città dell’Umbria in ambito demografico e territorio di confine regionale; va da sé che bisognerebbe investire su questo ospedale invece di depredarlo (dato che dobbiamo guardare oltre all’efficienza delle prestazioni anche i relativi bilanci).” Per queste motivazioni Grasselli, Gennari e Tanzi chiedono nell’interrogazione a sindaco e giunta, “se è intenzione dell’A.S.L. Umbria 1 indire i concorsi per la copertura delle figure mancanti , già autorizzati a livello regionale (ricordando che a Gubbio il primario di ginecologia è già stato nominato pur avendo meno parti di Città di Castello. Chiedono infine “un incontro con i vertici istituzionali della Regione in tema di Sanità assieme al Direttore Regionale e Direttore Sanitario A.s.l. Umbria 1 con il Consiglio Comunale di Città di Castello”.

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Cattedrale di Arezzo, inaugurato il restauro del portale meridionale e del portone ligneo

L’intervento grazie a un contributo di ANCos in collaborazione con Confartigianato Imprese Arezzo e dell’azienda Graziella Holding

È stato inaugurato il restauro del portale meridionale della Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, il più antico e simbolico del Duomo di Arezzo, che purtroppo a causa del materiale effimero (arenaria), della vetustà e degli agenti atmosferici, si stava irrimediabilmente sgretolando. L’intervento, iniziato a settembre 2023 e concluso a dicembre 2023, ha cercato di arrestare il processo di degrado e valorizzare quanto ancora si conservava ed è stato possibile grazie alla sensibilità dell’Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive (ANCos) Aps in collaborazione con Confartigianato Imprese Arezzo. Il lavoro, autorizzato e seguito sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Siena Grosseto e Arezzo, è stato eseguito da restauratori qualificati per il lapideo e gli affreschi, si tratta di Sandro Ceccolini, Matteo Nardella e Luca Russi.

Nell’occasione è stato restaurato anche l’imponente e antico portone ligneo – riferibile al XVII secolo – dalla ditta Antica Maniera di Marco Santi, grazie al fondamentale contributo di Graziella Holding.

“L’antico e maestoso portale della nostra Cattedrale si stava irrimediabilmente sbriciolando – spiega Serena Nocentini, direttrice dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali e l’Arte Sacra – così come il pregevole portone ligneo era ormai inaridito. Ed è per questo che voglio ringraziare la particolare sensibilità di ANCos, Confartigianato Imprese Arezzo e di Graziella Holding, i quali contributi hanno permesso questi delicati e improcrastinabili interventi di restauro. Sul gruppo scultoreo in malta di cocciopesto – una tecnica particolare e di tali dimensioni unico esemplare in Italia – sono emerse tracce di policromia e di rifiniture in oro. Con ogni probabilità, in antico, le sculture dovevano apparire come preziose e raffinate opere di oreficeria, ornate di pietre e vetri colorati. Di particolare interesse il volto del beato Gregorio X Papa, morto ad Arezzo nel 1276 (grazie al suo lascito s’iniziò la costruzione della nuova Cattedrale intramoenia), le cui fattezze furono attentamente studiate e diligentemente modellate dall’anonimo scultore”.

“Abbiamo ricevuto la segnalazione della possibilità di intervenire da parte del comitato provinciale di Arezzo di ANCos guidato da Angiolo Galletti e abbiamo deciso di sostenere questo progetto convintamente – spiega Bernardetta Cannas della segreteria nazionale ANCos Aps -. Si rischiava di perdere irrimediabilmente un’importante parte della memoria storica di Arezzo, la storia del Duomo è la storia della città e ci pareva giusto intervenire. Una chiesa, per chi crede è legata a un bene superiore, per chi non crede rappresenta comunque un’opera d’arte che va mantenuta”.

“La scelta di sostenere il restauro – spiega Eleonora Gori in rappresentanza di Graziella Holding – ha trovato la piena approvazione di tutta la nostra holding, a partire proprio dal presidente onorario Graziella Buoncompagni che in passato, passando davanti al portone e notandone le condizioni, aveva già evidenziato la necessità di un intervento. La valorizzazione, la cura e la tutela del bello sono tra le finalità del nostro agire quotidiano e la Cattedrale è tra le massime espressioni del bello della nostra città, dunque siamo orgogliosi di aver contribuito a un progetto che donerà nuova luce alla fiancata meridionale del Duomo”.

“Con soddisfazione – afferma il vescovo Andrea Migliavacca – arriviamo a questa giornata con l’inaugurazione del portale e del portone del Duomo, memoria storica e segno di ricchezza artistica e anche di religiosità della nostra terra. È compito nostro quello di conservare, custodire e mostrare il bello che la storia religiosa e l’arte della nostra Cattedrale ancora oggi possono raccontare, con tanta gratitudine per tutti coloro che hanno reso possibile questo intervento”.

Il fianco sud della Cattedrale di Arezzo è caratterizzato dal maestoso portale in pietra arenaria impostato su un ampio arco a tutto sesto. Il vero portale, il più antico del Duomo aretino, voluto dal vescovo Guido Tarlati (1321-1327), fu realizzato tra il 1325 e il 1327 con probabili riferimenti stilistici e strutturali al portale maggiore del Palazzo dei Priori di Perugia e pertanto lo si attribuisce a maestranze umbre. Nei pilastri frontali sono scolpite, in bassorilievo le Allegorie dei Vizi (a sinistra) e delle Virtù (a destra). Iniziando dal pilastro di sinistra, dal basso, un Santo vescovo (forse Satiro, primo vescovo dell’antica diocesi aretina), l’Ingiustizia, l’Incostanza, l’Ira, la Stoltezza, la Disperazione, l’Invidia e l’Idolatria. Sul pilastro di destra, iniziando sempre dal basso, san Donato, la Giustizia, la Mansuetudine, la Fortezza, la Prudenza, la Speranza, la Carità e la Fede. Ciò che però attrae maggiormente lo sguardo è il gruppo di figure realizzate in stucco in malta di cocciopesto: a grandezza naturale due angeli che reggono il drappo alla figura centrale, la Madonna del latte. Maria, collocata all’apice del portale, fa riferimento alla sua verginità ma soprattutto alla sua maternità che sconfiggendo i vizi ed elevando le sue virtù, apre al Figlio di Dio il cammino nel mondo. Ancora oggi, il pellegrino che varca la porta della Cattedrale aretina potrà cogliere questo importante messaggio: solo con la virtù si conciliano i vizi, si ricompone l’anima e le si dà pace.

La Madonna è seduta in trono e affiancata a sinistra, dal vescovo patrono Donato, e a destra da papa Gregorio X. Nel timpano, sopra il gruppo scultoreo, nel 1648 l’aretino Salvi Castellucci dipinse ad affresco Dio Padre che crea il mondo.

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Anno nuovo, ‘vecchie’ conferme per il Canoa Club di Città di Castello: il canoista tifernate Edoardo Collesi convocato dalla Federazione Italiana Canoa Canoa Kayak per il Raduno Nazionale che si svolgerà a Pavia

Inizia infatti con una grande soddisfazione l’anno nuovo per il canoista tifernate Edoardo Collesi, in forza al Canoa Club di Città di Castello, che nei giorni scorsi si è visto convocare dalla Federazione Italiana Canoa Canoa Kayak per il Raduno Nazionale che si svolgerà a Pavia il prossimo fine settimana, da giovedì 25 gennaio a domenica 28 gennaio.

“Una convocazione che premia ancora una volta la costanza, la dedizione e l’impegno verso questo sport del nostro portacolori. Edoardo è cresciuto sportivamente all’interno del nostro Club cui ha dimostrato sempre un grande attaccamento e i risultati che sportivamente sta ottenendo sono uno stimolo e un esempio importante anche per tutti gli altri ragazzi della squadra che, nonostante la giovane età, vedono in lui un modello da seguire” ha dichiarato il Presidente del Canoa Club, Nicola Landi esprimendo ad Edoardo le più vive felicitazioni per l’ennesima chiamata in nazionale.

“Vestirò ancora una volta i colori della mia città per portare lontano il nome di Città di Castello e del Canoa Club. Questo è per me un motivo di orgoglio immenso, la ragione che mi sostiene di fronte ad ogni difficoltà e ai piccoli cedimenti che a volte, come tutti, mi trovo a vivere. Proprio per questo voglio esprimere un ringraziamento a tutti quelli che da sempre mi sono vicini, la Società, in tutte le sue componenti, i miei compagni di squadra, la mia famiglia e anche l’amministrazione comunale, che non hanno mai mancato di farmi sentire il loro appoggio” queste le parole del giovane atleta tifernate, commosso dalla dimostrazione di affetto di una cittadinanza intera

“Il 2024 per lo sport tifernate e per il Canoa in particolare si apre con la splendida notizia della convocazione di Edoardo in Nazionale. Una piacevole conferma per il giovane canoista del Club di Città di Castello, da tempo ormai in orbita con i colori azzurri. Ad Edoardo e a tutto il rinnovato consiglio del sodalizio sportivo tifernate giungano le più sentite felicitazioni da parte di tutte le componenti dell’amministrazione comunale” ha dichiarato l’Assessore allo Sport, Riccardo Carletti.

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