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Il consiglio comunale approva il nuovo schema di convenzione per l’affidamento del Servizio di Tesoreria

Con 15 voti favorevoli di Pd, Psi, Lista Civica Luca Secondi sindaco e le astensioni di Castello Cambia, Castello Civica, FI, Lista Civica Marinelli Sindaco, FDI e Unione Civica Tiferno, il consiglio comunale ha approvato il nuovo schema di convenzione per l’affidamento del Servizio di Tesoreria comunale per il periodo 2022-2026. L’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli ha illustrato in aula gli aggiornamenti stabiliti con gli uffici del settore Finanze, dopo che anche la seconda gara di appalto del servizio è andata deserta. “Gli uffici hanno proposto alcune modifiche che dovrebbero rendere appetibili le condizioni per l’affidamento del Servizio di Tesoreria, piccoli accorgimenti, soprattutto tecnici, che non incidono nell’insieme del provvedimento, ma che possono aiutare a superare la situazione di stallo che si è venuta a creare”, ha sottolineato Mariangeli, precisando che “in attesa della terza procedura di gara il Servizio viene comunque garantito fino al 30 aprile 2023 alle stesse condizioni del contratto siglato nel 2017, quindi siamo tutelati”.

Come ha spiegato l’assessore, le modifiche apportate hanno riguardato “un aspetto che sotto il profilo economico incide in maniera sostanziale” come “la conservazione e l’archiviazione dei documenti digitali, per la quale è stata prevista l’eliminazione dell’obbligo del tesoriere di fornire l’archivio completo degli ordinativi informatici su supporto digitale e in versione stampabile, che è costosa per il tesoriere, mentre si è ritenuto sufficiente avere la conservazione su web, consultabile e scaricabile da parte dell’ente, il quale non ha necessità di avere la documentazione digitale su supporti informatici, ma solo di prelevarla all’occorrenza”. “Un’altra modifica concerne la riduzione da 1 a 0,8 dello spread minimo da aggiungere all’Euribor sul tasso attivo in caso di eventuale giacenza dell’ente”, ha puntualizzato Mariangeli, evidenziando che “l’attuale regime di tesoreria unica sarà in vigore fino al 31 dicembre 2025”. “L’ultimo intervento – ha concluso Mariangeli – è stato quello di prevedere l’eliminazione dell’obbligo di versare all’ente un contributo di 500 euro come requisito per partecipare alla gara, per cui chi non verserà questa somma avrà zero punti, ma potrà prendere parte alla procedura”.

La capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni ha preso atto del fatto che “si stanno abbassando le condizioni per l’affidamento del Servizio di Tesoreria per fare in modo che ci sia almeno una banca che concorra, dato che gli istituti di credito, che non guadagnando più sulle somme in deposito, non hanno più un particolare interesse”. “Cosa succede se anche la terza gara va deserta?”, ha chiesto Arcaleni, alla quale ha risposto subito l’assessore Mariangeli. “Nel caso in cui anche la terza gara andasse deserta – ha detto l’amministratore – siamo intenzionati a fare una trattativa diretta per affidare il servizio”.

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Ad In Primo Piano Daniele Guerrieri

Torna In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il segretario del PD San Giustino, Daniele Guerrieri.

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Associazione Chiese Storiche: il 24 marzo convegno dal titolo “La chiesa di Sant’Agostino: tra fede e arte”

L’Associazione Chiese Storiche organizzerà, per il 24 marzo alle ore 17,00, il convegno “La chiesa di Sant’Agostino: tra fede e arte”. L’evento si terrà presso l’auditorium di San Giovanni Decollato in via Pomerio San Girolamo, a Città di Castello. L’incontro prosegue il percorso “fede e arte” portato avanti dall’associazione. Per secoli gli artisti hanno realizzato lavori ispirandosi alla fede: con l’arte che invita a contemplare quanto le Sacre Scritture annunciano. In un interscambio virtuoso che ha segnato la cultura e la tradizione in ogni angolo d’Europa e d’Italia. Con questa iniziativa, in particolare, si punta a “riscoprire” un importante luogo, che per secoli è stato un punto di riferimento per la città.

La chiesa fu consacrata nel 1388. Accanto a questa sorse un grande convento, che il canonico Alessandro Certini nel libro “Origini delle chiese e monasteri di Città di Castello” definì” il più bel convento”. Il complesso andò distrutto con il terremoto del 1789. La facciata principale della chiesa era in via Borgo Inferiore, davanti all’attuale scuola di San Filippo, come si evince dalla pianta della città redatta da Filippo Titi, abate e storico dell’arte italiano. Importanti famiglie della nobiltà e della politica cittadina, qui ebbero il proprio altare e molti insigni artisti vi lavorarono. L’edificio ospitava numerose e importanti opere, di cui a seguito si citano autori, titolo e collocazione attuale:


Luca Signorelli:” Adorazione dei Magi”, ora al Museo del Louvre; “Natività Feriani “, ora la museo di Capodimonte a Napoli;
Raffaello Sanzio: “Incoronazione di San Nicola da Tolentino”, la pala subì molti danni in seguito al terremoto del 1789, fu smembrata e le parti salvate si trovano nei musei di Capodimonte, di Brescia e al Louvre;
Andrea della Robbia “Ascensione di Cristo con i dodici Apostoli” ora al Museo del Louvre;
Parmigianino “Visione di San Girolamo”, ora alla National Gallery di Londra;
Pomarancio “La strage degli Innocenti”, ora alla Galleria Nazionale di Palazzo Barberini.

Con il convegno l’associazione intende porre all’attenzione della comunità tifernate questa pagina di storia, la cui memoria si è offuscata nel tempo. Ci guideranno in questo percorso tre relazioni, tenute da esperti, che inquadreranno il contesto storico, l’architettura dei luoghi e l’arte:
I frati Agostiniani a Città di Castello (don Andrea Czortek);
La chiesa di Sant’Agostino (ing. Giovanni Cangi);
L’allestimento della chiesa nel cinquecento: gli altari e le cappelle (dott.ssa Francesca Mavilla).

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Risultati e classifica della settima giornata di ritorno del campionato di serie A1: Boccette A1, Città di Castello torna alla vittoria Trevi sempre più sola in vetta alla classifica. Perdono le perugine Grifoni ed Dream Team. Pareggio tra Valtopina e Tavernelle

Pare risorgere il Bar Millefiori Città di Castello che supera il Piegaro con un netto 5-1 ed accorcia le distanze dalla penultima in classifica, Perugino’s Bar Magione, nel campionato regionale biliardo di serie A1, specialità boccette, giunto alla settima giornata di ritorno. Ottima la prestazione della squadra tifernate, che ottiene la sua seconda vittoria stagionale.
Intanto Trevi, vittorioso contro la Piroga Più per 4-2, pare giocare un altro campionato. E’ sempre più solo al comando e il capitano Simone Proietti è al primo posto della classifica individuale miglior singolo, avendo vinto 15 partite su 16. Ha perso solo un match contro Mauro Locchi in casa del Città di Castello.
I Grifoni, invece, perdono 4-2 in casa contro i Fratelli Bonini Pantalla, non bastano le ottime le prestazioni di Leonardo Mariani e Alessandro Forlimbergi ad evitare la sconfitta. Perde anche il Dream Team, l’altra squadra perugina, in casa dell’Assisi per 4-2. Ottime le prestazioni dei romani Patrizio Curella ed Alessio Gatti (entrambi dell’Assisi) che, tra le altre cose, sono saliti sul podio del campionato italiano a coppie di prima categoria ottenendo un ottimo terzo posto in terra romagnola.
Pareggio, infine, tra Valtopina e Tavernelle, Maurizio Fucchi si aggiudica il match contro uno spento Stefano Angelini mentre Leonardo Guidobaldi, che ha sconfitto David Scalzeggi, continua a sorprendere mostrando un gioco di altissimo livello. Ha riposato il Perugino’s Bar Magione.

RISULTATI SETTIMA GIORNATA DI RITORNO: Bar Millefiori – Piegaro 5-1, Valtopina – Birillo 3-3, Assisi – Dream Team 4-2, Asd Grifoni – Bonini Infissi 2-4, Trevi – Piroga Più 4-2. Ha riposato: Perugino’s Bar

CLASSIFICA: Trevi* 72; Asd Grifoni Perugia* 59; Dream Team Perugia 56; Bonini infissi Pantalla, Il Birillo Tavernelle e Assisi 53; Valtopina 49; e Piegaro 47; Piroga Più Santa Maria degli Angeli* 35; Perugino’s Bar Magione* 34; Bar Millefiori Città di Castello* 29. *hanno disputato una partita in meno.

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La Invictus Perugia Ju-Jitsu riporta l’argento dal Campionato Europeo in Francia

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Rientrata oggi a Perugia l’atleta Gaia Sandri , della Invictus Perugia, con il preparatore Paolo Palma, reduci dalla competizione del Ju-Jitsu che si è svolta in Francia, città Verquin ( nord est della Francia) il 10. 11 e 12 marzo. Ventisette le nazioni presenti alla competizione con 886 atleti nelle varie categorie. Gaia, nella categoria under 21, meno 48 kg, specialità fighting system , dopo avere superato l’avversaria rumena con il punteggio di 12 a 10, ha vinto anche contro l’atleta greca, con il punteggio di 17 a 9 ; la corsa al podio per l’oro si è fermata contro l’avversaria greca nella finale per full-ippon . In sintesi il match si conclude per full-ippon quando l’atleta per manifesta superiorità tecnica, si attribuisce la vittoria anche prima del tempo a disposizione ( tre minuti ) della regolare durata della competizione. Nonostante Gaia fosse a 12 punti contro gli 11 dell’avversaria, l’avversaria greca è riuscita ad eseguire la combinazione lotta in piedi e lotta a terra vincendo così a sorpresa il confronto.

Nonostante la sconfitta, per Gaia, l’argento rappresenta comunque il successo non solo personale ma anche per il Tricolore e per la società sportiva che rappresenta nelle competizione internazionali. Altro atleta perugino, Mattia Sordoni, 16 anni, della categoria 46kg, sempre nella specialità fighting system, non è salito sul podio ma ha comunque fatto delle belle gare perdendo due match di misura. Mattia, già plurimedagliato a livello nazionale, è anche vincitore del Mediterranean Open 2022.

Il Presidente della Invictus Perugia , Raffaele Calzoni, si auspica di poter aggiungere l’oro nel già ricco medagliere di Gaia, con il prossimo appuntamento del campionato nazionale (alla Dispoli ) nel mese di maggio, mentre, per il settore giovanile , è in programma il campionato mondiale in Kazakistan alla fine di Agosto.

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L’Amministrazione comunale celebra la ricorrenza dell’insurrezione i Sansepolcro nel giorno del suo 79° anniversario

Domenica 19 e lunedì 27 marzo, in collaborazione con la sezione locale ANPI, verrà ricordato il giorno in cui nel lontano 1944, la popolazione biturgense si ribellò al nazifascismo e sollevò una sommossa lottando per la propria libertà e i propri diritti.

In memoria di questo fatto storico si susseguiranno una serie di appuntamenti:

Domenica 19 marzo alle 11 verrà depositata una corona di allora in via XIX Marzo.

Lunedì 27 alle 9:30 un’altra corona sarà depositata presso il Sacrario dei Partigiani nel Cimitero di Sansepolcro, a seguire il corte partirà alla volta di Villa Santinelli per la cerimonia di commemorazione.

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M5S UMBRIA: “Sisma Umbertide: Tesei chieda stato di emergenza”

“Sono passati alcuni giorni dallo sciame sismico che lo scorso 9 marzo ha interessato l’area attorno Umbertide, ma la Presidente della Regione Tesei non ha ancora chiesto al Governo l’attivazione dello stato di emergenza. Ad oggi, registriamo la presenza di un significativo numero di sfollati. Nel Comune di Umbertide, ci sono due scuole chiuse, mentre la stazione ferroviaria di Pierantonio è inagibile così come le strutture soprastanti.

A seguito del sopralluogo di ieri a Umbertide abbiamo rilevato evidenti crepe negli edifici del paese situati nell’area più vicina all’epicentro.
Il timore è che possano emergere ulteriori criticità all’esito delle verifiche tuttora in corso. Di fronte a questo scenario riteniamo incomprensibile l’inerzia della Presidente Tesei che invitiamo ancora una volta a chiedere immediatamente al Governo lo stato di calamità naturale prevista dal decreto legislativo n. 1 del 2018 affinchè cittadini e amministrazione possano disporre dei fondi necessari per il ritorno alla normalità”.

Lo affermano in una nota congiunta la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli, il consigliere regionale Thomas De Luca, la consigliera comunale di Perugia, Francesca Tizi e il consigliere comunale di Umbertide, Giampaolo Conti che hanno anche annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare e di ulteriori atti ispettivi nelle rispettive sedi istituzionali.

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Fino al 30 giugno agli Ex Seccatoi del Tabacco “Azioni e Gesti”

“Dedicare una mostra all’opera fotografica di Aurelio Amendola relativa ai ritratti di Alberto Burri, Emilio Vedova e Hermann Nitsch, effettuati durante l’esecuzione delle loro opere, ha un duplice obiettivo: quello di porre in evidenza le diverse modalità operative dei tre artisti, emblematici per la processualità delle loro azioni e dei loro modi espressivi, e al contempo fornire al più basto pubblico uno specifico campo di indagine dell’attività di un grande fotografo italiano che con quei Maestri riuscì a stabilire un sodalizio e un’amicizia durevole, idonea oltretutto a coglierne le più significative attitudini artistiche e umane”: con queste parole Bruno Corà, presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri presenta l’esposizione da lui curata, dal titolo AURELIO AMENDOLA: BURRI/ VEDOVA/ NITSCH. AZIONI E GESTI, che celebra l’anniversario della nascita del Maestro Alberto Burri, il 12 marzo, esaltandone le opere, i contesti culturali e le relazioni da lui avute corso degli anni.


Fino al 30 giugno agli Ex Seccatoi del Tabacco, nell’area delle esposizioni temporanee, saranno presentate quarantaquattro stampe fotografiche di grandi dimensione e opere uniche degli artisti in mostra: Plastica M1 (1962) e Nero Cellotex (1978) di Alberto Burri, Non Dove/Breccia 1988 III (1988) di Emilio Vedova e 18b.malaktion (1986) di Hermann Nitsch. Inoltre, nel settore della documentazione saranno proiettati filmati loro dedicati.
Tanti gli applausi ad Aurelio Amendola che con il suo obiettivo fotografico è riuscito a far vivere al grande pubblico momenti di intimità tra gli artisti e le loro opere: quegli attimi di silenzio difronte alla tela bianca, l’inizio della sfida artistica, la nascita di una nuova opera. Grazie al fotografo pistoiese, percorrendo le sale espositive dedicate alla mostra allestita negli spazi degli Ex Seccatoi del Tabacco, si scopre molto dei tre protagonisti di questa mostra.
In occasione del vernissage di sabato 11 marzo sono state numerose le persone presenti provenienti anche da fuori regione. Da Venezia è arrivato a Città di Castello Fabrizio Gazzarri, direttore della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, dalla Fondazione Morra di Napoli, Giuseppe Morra, Massimo Di Carlo della Galleria dello Scudo di Verona, dal Mar di Ravenna il direttore Roberto Cantagalli, il sindaco di Faenza Massimo Isola. Dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria era presente Luca Delogu, il coordinatore regionale I.C.O.M. Vittoria Garibaldi, Cristina De Angelis per la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.


Alle 17 in punto a tagliare il nastro ed aprire ufficialmente l’esposizione sono stati il presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Bruno Corà, e il sindaco di Città di Castello Luca Secondi, affiancati il vicesindaco Giuseppe Bernicchi e gli assessori alla Cultura e al Turismo, Michela Botteghi e Letizia Guerri, i consiglieri e i revisori della Fondazione Burri.
“L’esperienza espositiva che la Fondazione Burri si accinge a compiere in collaborazione con la Fondazione Vedova di Venezia e con il contributo operativo del Museo Nitsch di Napoli, è la prima del genere – aggiunge Corà – e ci incoraggia a seguitare su un terreno che gli stessi artisti in vita avevano già tracciato per loro conto, nella frequentazione avvenuta nel corso degli anni, a Roma, a Venezia e in altri luoghi al seguito delle loro iniziative e dei loro viaggi”.
“La mostra di assoluto livello artistico accende ancora una volta i riflettori sul grande maestro simbolo dell’arte contemporanea a livello mondiale. – ha dichiarato il sindaco tifernate Luca Secondi – La nostra bellissima città rinascimentale, grazie ad Alberto Burri e le sue opere immortalate in movimento da Aurelio Amendola maestro fotografo che più di ogni altro lo ha conosciuto da vicino consegnano alla storia scatti memorabili. Un’altra significativa tappa di valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico, che il maestro ha voluto tutto costudito in città, e che grazie a queste prestigiose rassegne della Fondazione Palazzo Albizzini trova ulteriore occasione di promozione a livello internazionale”.


Amendola ha dedicato gran parte della sua attività ad immortalare gli artisti in azione, dichiarando altresì di aver maturato da diverso tempo l’idea di una mostra sulle azioni e sui gesti che hanno portato alla nascita di opere come quelle dei tre grandi protagonisti della mostra AURELIO AMENDOLA: BURRI / VEDOVA / NITSCH. AZIONI E GESTI, ritratti in tempi e luoghi diversi.
Il fotografo pistoiese non nasconde l’entusiasmo di vedere realizzato un suo sogno. Un’esposizione emblematica, dunque, dell’attività di Amendola che segue altri importanti appuntamenti inaugurati negli anni scorsi nella sede degli Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello, tra i quali la mostra Obiettivi su Burri, dedicata all’opera di 36 fotografi che dal 1954 al 1993 ritrassero l’artista tifernate intento nella sua attività artistica, e la successiva giornata di studi sul tema “Fotografia: opera e/o documento?” durante la quale intervennero fotografi, critici, studiosi di fotografia e testimoni di momenti rilevanti della vita di Burri, tra cui lo stesso Amendola.
Il rapporto tra Burri e il fotografo Aurelio Amendola è stato uno dei più assidui e consolidati, un sodalizio documentato da opere fotografiche di Amendola che Burri riteneva adeguate a esprimere il senso del suo lavoro e tra queste vi sono specifiche sequenze dedicate agli atti performativi dell’artista nel suo studio, nel compimento delle sue opere.
“In Vedova le immagini di Amendola descrivono un’intensità emotiva che diviene pittura di pensiero, di domanda e azione erratica e mnemonicamente evocativa, naufragio e superamento, scontro e abbraccio con il colore, con la luce, con l’instabilità e l’impermanenza. – aggiunge il presidente della Fondazione Burri – In Nitsch, esponente di una mitteleuropea inquieta e inappagata, ex protagonista dell’Azionismo viennese, il fotografo ha piuttosto dato risalto allo spazio teatrale dell’artista, documentandone la poetica tragica e i segni di una pittura e di una drammaturgia operativa protesa al rito e alla liturgia di una nuova possibile esperienza del dionisiaco nel nostro tempo”.


Per l’occasione è pubblicato un catalogo che, oltre ad accogliere le opere fotografiche di Amendola, contiene un testo critico del curatore Bruno Corà, antologie di scritti critici ed apparati biobibliografici riguardanti Amendola, Burri, Vedova e Nitsch.
La mostra AURELIO AMENDOLA: BURRI / VEDOVA / NITSCH. AZIONI E GESTI, prodotta dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri in collaborazione con la Fondazione Vedova di Venezia e la Fondazione Morra di Napoli, si avvale della cura dell’immagine e dell’allestimento dell’architetto Tiziano Sarteanesi, con la cooperazione di tutto lo staff della Fondazione Burri.
La mostra sarà visitabile fino al 30 giugno poi in autunno verrà allestita nuovamente a Venezia presso la Fondazione Vedova.

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Consiglio comunale Sansepolcro: approvato il Bilancio di previsione finanziario 2023-2025

Nel corso della seduta di sabato scorso, il consiglio comunale ha provveduto all’approvazione del Bilancio di previsione finanziario 2023-2025. L’atto è passato con i voti favorevoli dei gruppi di maggioranza, l’astensione di Fratelli d’Italia-Sansepolcro Futura e il parere negativo di Pd-In Comune e Adesso-Riformisti. “Il lavoro che di concerto agli uffici abbiamo portato avanti sul tema” spiega l’assessore Alessandro Rivi “ha tenuto conto di alcuni punti cardine che hanno condizionato fortemente la previsione effettuata.  Su tutti l’aumento del costo dell’energia, stimato in circa 600.000 euro. Poi gli adeguamenti contrattuali del personale dipendente (135.000 euro in più), la diminuzione dei contributi statali, l’aumento dei costi dei beni e dei servizi in generale. Siamo di fronte ad un’analisi finanziaria che deve fare i conti con le sue entrate correnti reali e non drogate da situazioni di straordinarietà come nel recente passato, fermo restando che dal lato della spesa le emergenze restano. Anche l’abitudine innaturale e in via di principio errata di destinare storicamente 100.000 euro di oneri di urbanizzazione a copertura della spesa corrente è prassi che riteniamo di dover fermare.

La città ha bisogno di investimenti e per tanti anni le risorse sono finite in un calderone a cui non appartengono per natura”. “Come ovviare a questa situazione e come operare?” continua l’assessore Rivi “Dopo attenta analisi e dopo aver esaminato la situazione tariffaria dei comuni della provincia aretina e dei comuni limitrofi, abbiamo ritenuto di effettuare una modifica su un’unica imposta, l’addizionale comunale Irpef. L’aliquota dello 0,8% adottata è quella degli altri comuni provinciali e di quelli limitrofi come San Giustino e Anghiari, e rispetto a tanti altri siamo anche più virtuosi in quanto abbiamo una soglia di esenzione per i redditi fino ai 10.000 euro, senza dimenticare che anche sull’Imu siamo su percentuali più basse di altri centri. Tengo quindi a precisare che l’effetto sarà sostanzialmente impercettibile da parte dei contribuenti. Tradotto in numeri significa un aumento di 2,50 euro mensili per i redditi da 10.000 a 15.000 euro, di 3,75 euro per i redditi fino a 28.000 euro, di 5,33 euro per quelli superiori a questa soglia.

Se avessimo adottato scelte differenti, come ad esempio un allineamento dell’aliquota Imu sugli immobili commerciali, avremmo arrecato una difficoltà ben superiore alle attività commerciali, incidendo sulla sopravvivenza delle stesse e magari mettendo a rischio posti di lavoro. E’ fondamentale far passare il concetto che il Comune deve garantire servizi essenziali ai cittadini. Che stiamo cercando di migliorare come qualità e come quantità. Per farlo e per essere attrattivi anche rispetto alle realtà limitrofe, dobbiamo però necessariamente giocare ad armi pari”. “Abbiamo in sintesi operato scelte analitiche, scrupolose e ben ponderate” conclude l’assessore “varando un bilancio che guarda avanti e che investe sulla città, con uno spirito di lungimiranza di cui il Comune e gli amministratori che verranno anche dopo di noi potranno beneficiare. Ribadendo che ci impegneremo durante l’anno per mettere in piedi, come nel 2022, somme a disposizione delle fasce più deboli, la cui entità dipenderà sempre dall’evolversi della situazione generale e dalle risorse a disposizione”.

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Calcio Eccellenza: Sansepolcro, vince di misura con l’Angelana grazie al solito Valori, ma che sofferenza

VA SANSEPOLCRO-ANGELANA 1-0
44’st rig. Valori

VA SANSEPOLCRO – Mariangioli; Burzigotti, Nuti, Pedrelli, Del Siena; Croce, Locchi (28’st Priorelli), Brizzi (13’st Mariotti); Braccini (18’st Quadroni), Valori (45’st Gorini), Essoussi. A disp. Patata, Gorini, Gennaioli, Priorelli, Arcaleni, Beers, Quadroni, Mariotti, Passeri.
All. Armillei.

ANGELANA – Buini; Capati, Bolletta, Capezzuto, Subbicini; Melillo, Pauselli (47’st Lo Gelfo), Bartolini (38’st Vercillo); Ventanni (42’ Giannini), Ravanelli (33’st Paladino), Confessore (33’st Pedalino). A disp. Turrioni, Rosati, Vercillo, Ragnacci, Giannini, Paladino, Sforna, Lo Gelfo, Pedalino.
All. Pierotti.

ARBITRO – Sig. Filippo Trotta di Foligno; ass. Stocchi (Foligno), Baroni (Foligno).

NOTE – Ammonizioni: 39’ Nuti (S), 17’st e 50’st Bolletta (A), 23’st Melillo (A), 31’st Croce (S), 31’st Giannini (A), 42’st Buini (A), 44’st Valori (S), 49’st Vercillo (A). Espulsioni: 50’st Bolletta (somma di ammonizioni).

In una delle partite più difficili della stagione, di fronte ad una cornice di pubblico davvero degna di nota, il Sansepolcro ottiene tre punti preziosissimi contro l’Angelana nel match valevole per la 27ª giornata del campionato di Eccellenza Umbra. Una sfida decisa nei minuti finali, grazie alla rete siglata dal bomber Riccardo Valori che dagli undici metri ha regalato al Borgo la vittoria per 1-0 contro la formazione giallorossa, migliore difesa del campionato, capace di arginare fino al 44’ del secondo tempo le iniziative della squadra di casa. Una partita ruvida e molto combattuta sul piano fisico, come testimoniano le tante ammonizioni e l’espulsione sancite dal direttore di gara.

Il primo episodio degno di nota arriva al 12’: Braccini dalla bandierina trova Essoussi che di testa impatta la sfera ma senza inquadrare lo specchio. Al 20’ è Brizzi che da buona posizione prova a impegnare Buini con un destro sul secondo palo che non trova la porta. Gli ospiti ci provano al 28’ con Ventanni: il sinistro del numero 10 da posizione defilata finisce alto sopra la traversa. Passata la mezz’ora i bianconeri sfiorano il vantaggio con Valori che riceve palla da Croce e colpisce di sinistro trovando l’ottima risposta di Buini; sulla respinta la palla finisce sui piedi di Brizzi che cerca di insaccare dal limite dell’area, ma la retroguardia ospite riesce a salvare il risultato. Il primo tempo si conclude con una buona percussione del neo entrato Giannini che al 43’ prova il tiro, ma viene chiuso da un ottimo Nuti che spedisce la palla in corner. Due minuti dopo Valori mette una palla al centro dell’area ospite, ma la difesa riesce a spazzare con Essoussi ben appostato sul secondo palo.

Nella ripresa il Sansepolcro tenta subito il forcing e dopo due minuti il solito Croce pesca alla perfezione Valori in profondità che incrocia sul secondo palo ma non trova lo specchio. All’8’st schema bianconero su calcio d’angolo: Pedrelli batte su Croce al limite dell’area, il centrocampista ha il tempo di prendere la mira e far partire un destro insidioso che viene deviato ancora in corner dagli umbri. Al quarto d’ora altra grande occasione per i bianconeri, sempre più alla caccia del gol, con Valori che rientra sul destro e piazza la palla sul secondo palo: la palla esce sul fondo di poco. Alla mezz’ora Essoussi cade in area in un contrasto dubbio con il marcatore Subbicini, ma l’arbitro lascia correre. Al 40’ padroni di casa ancora pericolosi, stavolta con Burzigotti che in area giallorossa impegna Buini, ma l’estremo umbro è attento e blocca. Al 42’ l’episodio che decide il match: sugli sviluppi di una punizione dall’out di destra, Burzigotti cade in area dopo un contrasto con Bolletta; per il signor Trotta, ben appostato, è calcio di rigore; sul dischetto si presenta Valori che con freddezza spiazza Buini e firma il gol partita. Minuti finali incandescenti, con l’Angelana che termina la partita in dieci per un fallo di Bolletta su Del Siena che costa la seconda ammonizione al terzino umbro.

Arriva il triplice fischio e scatta la festa per le oltre 400 persone presenti oggi al Buitoni. Per il Borgo, sempre primo in solitaria con 55 punti, arriva dunque un successo pesante in vista dell’attesissima trasferta di Ellera, impegno fondamentale per le sorti del campionato bianconero.

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Da Sansepolcro a Roma più tasse per tutti!

A Roma si discute di diminuire le fasce di reddito dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche e forse è un passo preliminare in vista del sogno leghista dell’aliquota unica. Sia il passaggio intermedio che quello finale porteranno ad un aumento della tassazione per le fasce di popolazione con più bassi redditi e a una diminuzione per quelle più ricche. A Sansepolcro, dove l’assessore al ramo guarda caso è leghista, la discussione è già superata e la maggioranza consiliare di centrodestra più socialisti è più avanti del governo nazionale su come favorire l’ingiustizia sociale. A Sansepolcro sono state abolite le fasce di reddito sull’addizionale comunale: dopo l’ultimo consiglio comunale sono state tutte portate all’aliquota massima che la legge prevede, fatta salva l’esenzione per i redditi sotto i diecimila euro. Nello specifico il consiglio comunale ha approvato il seguente provvedimento:

redditi fino a 10.000 euro annuali di imponibile: esenzione

redditi fino a 15.000 euro annuali: si passa dallo 0,50% allo 0,80% (+0,30%)

redditi fino a 28.000 euro annuali: dallo 0,65% allo 0,80% (+0,15%)

redditi fino a 50.000 euro annuali: dallo 0,70% allo 0,80% (+0,10%)

redditi sopa i 50.000 euro annuali: dallo 0,75% allo 0,80% (+0,05%)

La nuova imposizione colpisce in modo non proporzionale i cittadini di Sansepolcro. L’aumento colpisce principalmente i redditi bassi ed è meno impattante per i redditi alti. Naturalmente si tratta di una scelta politica consapevole che imita, per stessa ammissione dell’amministrazione, altre scelte simili di altri comuni italiani. Dispiace perché a Sansepolcro, nonostante si fossero alternate negli anni amministrazioni di ogni colore politico, c’era sempre stata la scelta di non massacrare i propri cittadini e soprattutto di mantenere la progressività delle aliquote. In questo alternarsi di amministrazioni alcuni degli amministratori della Giunta Innocenti in passato avevano votato bilanci con scaglioni di tassazione progressivi.

L’avere una tassazione più bassa rispetto ai comuni limitrofi poteva essere un fattore da spendere anche nella battaglia demografica che la città deve portare avanti per non scendere sotto i 15.000 abitanti. Poteva, dato che adesso ci siamo bruciati un ulteriore piccolo elemento di migliore qualità della vita che possedeva Sansepolcro.

Sarebbe stato interessante che la coalizione Innocenti avesse portato questo tema in campagna elettorale per avere un mandato ancora più forte a muoversi in questa direzione. Ah… forse con un punto sul programma come questo l’esito delle elezioni poteva essere diverso.

Insieme Possiamo avrebbe potuto criticare in modo populista un qualsiasi aumento della pressione fiscale che ricadesse sui cittadini, visto il periodo storico dove tutti, ricchi o poveri, sono vessati da aumenti indiscriminati dei costi energetici e dei beni indispensabili anche a causa della complicata situazione internazionale. In realtà, senza fare la demagogia tipica di altre forze politiche, anche la nostra comunità politica è consapevole che per migliorare alcuni servizi e dare maggiore potenzialità alla nostra città poteva essere necessario un ritocco alla pressione fiscale, con la consapevolezza che la legge permette di poterlo fare in più modi. Ciò che è stato fatto, ovvero creare una aliquota unica, è la concretizzazione locale della flat tax che Salvini sogna a livello nazionale. L’amministrazione poteva accogliere l’emendamento del Partito Democratico che prevedeva un aumento di mezzo punto per tutte le fasce di reddito cittadine, e non la scelta di portarle tutte alla massima aliquota possibile. Naturalmente non è stato fatto.

Per la cronaca l’amministrazione comunale di Sansepolcro beneficerà di un nuovo gettito di poco meno di mezzo milione di euro all’anno e sarà interessante osservare se il sacrificio dei cittadini sarà almeno ricompensato con investimenti di qualità.

Per concludere un piccolo ricordo di cosa significa non avere più la sinistra nelle istituzioni locali. Rimanendo in tema di buona o cattiva amministrazione, se a Sansepolcro esiste una piccola fascia di esenzione al pagamento dell’addizionale è grazie a chi fa parte di Insieme Possiamo, dato che fu istituita in passato tramite l’approvazione di un nostro emendamento al bilancio comunale.

Questo per dimostrare che una politica fiscale equa e socialmente sostenibile è possibile anche a livello comunale, basterebbe volerlo.

Denunciare un provvedimento economico a scapito delle fasce economiche meno privilegiate? Insieme… Possiamo!

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Sansepolcro ha la sua comunità energetica rinnovabile

Costituzione della Comunità energetica rinnovabile a Sansepolcro. E’ l’atto che è stato votato all’unanimità nella recente seduta del consiglio comunale di Palazzo delle Laudi. “Si tratta di una sfida e di una svolta” ha dichiarato nella presentazione dell’argomento il consigliere di maggioranza Simone Gallai “che vuole guardare al futuro con un investimento concreto a favore di famiglie e imprese. Il Comune deve promuovere lo statuto e l’atto costitutivo, dando mandato al sindaco di coinvolgere i soggetti privati in questo obiettivo.

La volontà politica è chiara: farsi promotori di un cambiamento reale, informando i cittadini di tutti i vantaggi che una simile azione comporta. Un primo tassello fondamentale, dove Sansepolcro si pone anche come entità pilota per i nostri territori”. Le Comunità energetiche, laddove già esistono, permettono risparmi in bolletta, benefici sociali e pure ambientali grazie all’utilizzo delle fonti rinnovabili.

“L’atto approvato in consiglio, in attesa di dargli le gambe dal punto di vista operativo, è fondamentale per la nostra collettività e le generazioni future” ha commentato il consigliere di maggioranza Alessandro Bandini “e anche un riconoscimento all’incessante lavoro fatto in passato sul tema dall’ex consigliere comunale Catia Giorni, che con il suo costante impegno sull’argomento ha stimolato il raggiungimento di questo traguardo”.

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La bella storia di Lea, cagnolina “meticcia” di tre anni che ha evitato di finire al canile e si è rivelata campionessa nella ricerca del tartufo straordinaria, un fiuto eccezionale, affettuosa e intelligente”


Città di Castello. Cagnolina “meticcia” di tre anni dopo aver evitato di finire al canile per impossibilità del suo proprietario di tenerla assieme ad altri cani è stata adottata da un noto “cavatore” tifernate e si è rivelata una vera e propria campionessa nello scovare i tartufi. Dopo, Leo, il cane, cocker spaniel, che ha perso la vista da oltre un anno ma il naso ed un olfatto super gli consentono ancora di andare a tartufi con il suo inseparabile conduttore, ora un’altra bella storia a lieto fine vede protagonista guarda a caso Lea, una simpatica “bastardina” di tre anni che assieme al suo nuovo proprietario, Mario Guerrini, “Mindo” per gli amici, 62 anni, esperto tartufaio, sta dando sfoggio di grande abilità nella ricerca del prezioso prodotto della terra: in pochi mesi di attività ha consentito la ricerca di oltre un chilo di preziosa trifola, bianchetto e nero.

Davvero un record. Senza dubbio originale la storia che ha fatto incrociare i “destini” di “Mindo” e “Lea” dopo la tragica scomparsa di “Fimo” un lagotto romagnolo, che era un campione riconosciuto da tutti nella ricerca del tartufo incappato, purtroppo come tanti altri animali, nelle “maledette” polpette avvelenate che non gli hanno lasciato scampo. “Nonostante gli ammirevoli e continui tentativi del veterinario, il dottor Luigi Bigi, grande professionista che ringrazio – ha precisato Mario Guerrini, ancora commosso per l’accaduto – Fimo è morto”. Poco tempo dopo da quel tragico evento Guerrini è venuto a conoscenza che un amico, proprietario di una cagnolina “meticcia”, non potendola più tenere con sé stava per condurla al canile per consegnarla comunque in buone mani.

Lui non c’ha pensato due volte ed ha deciso di adottarla, aumentando così di numero la famiglia a “quattrozampe” specializzati nella ricerca del tartufo fra cui un cane che ha di nuovo chiamato Fimo in ricordo del lagotto che non c’è più. Lea oltre che essere una cagnolina affettuosa si è rivelata bravissima nella ricerca del tartufo. “Lea ha una predisposizione naturale ed un fiuto eccezionale in ogni terreno ed ha già dato sfoggio della sua capacità di trovare tartufi: in poco tempo ne ha scovati di ottime pezzature, specie trifole”, ha concluso Guerrini, nel ricordare a tutti che i tartufai “sono i primi amici dei cani, che li trattano con amore come fossero figli e sono ben consapevoli che le loro fortune dipendono solo dal fiuto impareggiabile e dall’intelligenza di questi straordinari animali”.

Tutto questo è ben descritto nel libro del Professor, Lorenzo Tanzi, proprietario del “leggendario” cane non vedente, Leo, “Il tartufaio, un uomo, i suoi cani, i tartufi”, Petruzzi Editore già alla seconda ristampa. Ed ora ecco un’altra bella storia che guarda caso ha per protagonista “Lea”, cagnolina, “regina” del bosco.

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Il sindaco Luca Secondi stamattina a Expo Casa per il convegno “Ceramica in Movimento”

“Città di Castello farà la sua parte per sostenere la ceramica e promuovere le azioni che permettano di valorizzare il saper fare di tanti artigiani, con grande attenzione alla tenuta occupazionale e al rilancio di un settore per il quale vogliamo immaginare un nuovo sviluppo nella nostra città, perché è parte dell’identità tifernate”. A dichiararlo è il sindaco Luca Secondi a margine del convegno “Ceramica in Movimento” promosso dall’associazione

La Strada della Ceramica in Umbria, che si è svolto stamattina all’Umbriafiere di Bastia Umbra in occasione dell’edizione 2023 di Expo Casa, con il patrocinio della Regione dell’Umbria, delle Province di Perugia e di Terni, dell’Associazione Italiana Città della Ceramica e dei Comuni di Città di Castello, Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio, Orvieto e Umbertide.

Il primo cittadino ha partecipato all’iniziativa insieme a rappresentanti delle istituzioni regionali, delle associazioni di categoria e agli addetti ai lavori del settore, nell’ambito della visita all’esposizione di oltre 100 opere aperta per la prima volta a Expo Casa dalla Strada della Ceramica in Umbria e dall’Associazione Italiana Città della Ceramica, a cui Città di Castello ha contribuito con le creazioni dei propri maestri artigiani.

Della “vetrina tifernate”, allestita sotto il coordinamento di Giada Colacicchi, fanno parte Luca Baldelli, che ha portato in mostra i “Dervisci rotanti” dove il colore danza con la forma; Simona Baldelli, che ha presentato un’opera dalla linea delicata ispirata alla pratica orientale del Kintsugi, che nella ceramica intende ricomporre le fratture della vita; Fanette Cardinali, che ha selezionato dalla propria collezione un pezzo di forte e al contempo aggraziata ondulazione che dalla natura prende le tinte;

Francesco Fantini, che ha proposto una ciotola dalla forma semisferica che ha la caratteristica di essere ‘sonante’, grazie ad un particolare innesto di materiali granulati all’interno dell’opera; Ceramiche Noi, realtà produttiva balzata agli onori delle cronache internazionali per l’iniziativa dei dipendenti che si sono messi in società per continuare a lavorare e come simbolo dei sacrifici contro la crisi energetica, che ha reso omaggio all’arte di Alberto Burri con la collezione degli “Ori e i Cretti”.

“Una presenza di cui siamo orgogliosi, perché rispecchia bene la produzione attuale del nostro territorio, che mescola la genialità artistica con i moderni processi industriali, e sottolinea l’impegno per la promozione e la crescita del settore che abbiamo preso come amministrazione comunale attraverso le adesioni, a distanza di poco tempo, all’Associazione Italiana Città della Ceramica e all’associazione La Strada della Ceramica in Umbria, con i cui presidenti, Massimo Isola e Michele Toniaccini, siamo in piena sintonia”.

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Giornata internazionale della Donna, presentato il saggio di Massimo Desideri Contessa Lara

L’iniziativa si è svolta mercoledì 8 marzo alle ore 18 presso il Museo della Tela Umbra in Via Sant’Antonio. A fare gli onori di casa il presidente di Tela Umbra Stefano Romolini.
Sono intervenuti il Sindaco di Città di Castello Luca Secondi, l’Assessore alla Cultura del Michela Botteghi, l’editore Antonio Vella e l’editor di LuoghInteriori Alice Forasiepi.

Stefano Romolini, presidente di Tela Umbra ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di presentare il libro di Massimo Desideri, perché ci sembra che un filo ideale unisca la vicenda di Alice Franchetti e quella di Contessa Lara: sono due esempi di donne eccezionali, che in una società italiana patriarcale e chiusa, sono riuscite ad aprire strade fino ad allora precluse alle donne».

Antonio Vella, responsabile editoriale di LuoghInteriori, ha proseguito: «Quando con l’assessore Michela Botteghi pensavamo a qualcosa di significativo per celebrare la Giornata internazionale delle Donna, ho subito pensato di far conoscere ai tifernati la storia di Evelina Cattermole, meglio nota come Contessa Lara.

E’ la storia straordinaria dei primi passi di emancipazione femminile per una giornalista di fine Ottocento vissuta all’epoca di Alice Hallgarten-Franchetti, conclusasi tragicamente con il suo femminicidio. E purtroppo la cronaca della nostra attualità ci fa capire che molto è stato fatto da un secolo a questa parte, ma molto ancora si deve fare per cambiare mentalità e cultura delle nuove generazioni.

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Moira Lena Tassi protagonista, ieri a Roma, nella prestigiosa Galleria internazionale Area Contesa Arte per “woman life freedom”

Grande successo di pubblico e di critica per uno degli eventi più attesi nella capitale: “woman life freedom” ideato dalla celebre attrice e conduttrice Marisa Laurito e curato dalla storica dell’ arte Sabina Fattibene.
L’ Artista tifernate Moira Lena Tassi si è resa protagonista di questo importante evento che ha voluto riportare l’ attenzione sulle tragiche vicende legate alle donne e ai giovani iraniani accadute negli ultimi mesi in Iran e lo ha fatto non solo attraverso una sua opera pittorica ma anche come performer.
” È solo la voce che resta” : così si esprimeva Forugh Farrokhzad, forse la più grande poetessa iraniana, di certo la più celebrata e cara ai suoi compatrioti nell’ultimo secolo e le stesse parole l’ Artista Moira Lena Tassi ha adoperato per dare il titolo alla sua performance che ha ideato per questo importante evento affidando la parte musicale al noto Maestro Mauro Restivo.
L’ Artista ha voluto raccontare la sofferenza delle donne iraniane leggendo la poesia ” una finestra” di Forugh Farrokhzad accompagnata alla chitarra dal Maestro che ha rivisitato in modo magistrale una vecchia canzone d’ amore del 1968 famosissima tra gli iraniani e tratta dal film ” soltane ghalbha”.


” Una finestra” è una poesia che l’ Artista ha scelto per le parole toccanti attraverso le quali la poetessa Forugh Farrokhzad descrive la sua condizione di donna prigioniera di usi e costumi del suo tempo, del suo paese, l’ Iran: ” quando i bambini ormai sapevano
scrivere sulla lavagna la parola pietra
gli stormi confusi volarono dai vecchi alberi…” , “quando soffocarono con il fazzoletto nero della legge gli occhi infantili del mio amare” . È una Donna che parla da Donna che vuole esprimere il suo essere, mettendo a nudo i suoi sentimenti, le sue aspirazioni , la sua protesta, la sua storia. Moira Lena Tassi l’ ha interpretato emoziionandosi lei stessa in primis indossando un abito ” green” creato da lei stessa : su un suo abito vecchio e vissuto ha dipinto il corpo nudo di una donna martoriato da tante ferite, quelle del dolore di tutte le donne che hanno sofferto e pagato con la morte per aver voluto solamente essere donne libere .
L’ Artista portava sulle spalle un velo nero in segno di lutto per tutte le giovani iraniane uccise sul quale erano cucite le parole” Sii viva e libera”, un appello rivolto a tutte le donne, poiché come dice l’ Artista” non è sufficiente pensare di essere libera, occorre esserlo”

L’ Artista, profondamente colpita dagli ultimi accadimenti drammatici in Iran ha voluto realizzare un dipinto con il bellissimo volto dipinto di una giovane iraniana di appena diciassette anni di nome Niika che con la maglia nera e capelli corti, niente velo in testa, con lo stesso brano musicale uscito ai tempi dello scià dal film ” Soltane Ghalbha, prima della rivoluzione islamica, era scesa in piazza a Teheran per protestare contro il regime, sull’onda delle manifestazioni scatenate dalla morte della 22enne Masha Amini, uccisa dopo essere stata arrestata per delle ciocche che le uscivano dall’hijab.

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Manuale del consolidamento e restauro archi e volte: è il titolo del nuovo volume scritto da Giovanni Cangi edito dalla DEI (Tipografia del Genio Civile) di Roma

In una recente pubblicazione rivolta al consolidamento e restauro strutturale di archi e volte, edito dalla DEI (Tipografia del Genio Civile) di Roma, l’Ing. Giovanni Cangi, raccoglie i frutti di un’esperienza più che trentennale maturata nel settore del consolidamento e restauro dell’edilizia storica, iniziata con l’attività del Laboratorio Urbanistico di Città di Castello promosso dall’Amministrazione comunale alla fine degli anni ’80. Un progetto che si concluse con la pubblicazione del Manuale del Recupero, che ha contribuito alla definizione delle vigenti norme tecniche sulle costruzioni.


Il nuovo volume dell’Ing. Cangi raccoglie anche i risultati delle ricerche e sperimentazioni svolte attraverso progetti didattici presso l’Istituto “Franchetti-Salviani” di Città di Castello, dove ha insegnato per molti anni, inoltre si avvale dell’esperienza sul campo, maturata nei numerosi cantieri di recupero seguiti in Italia e all’estero, in ambito monumentale e archeologico, non ultimo, il recupero e consolidamento dell’Insula Meridionalis di Pompei (progetto elaborato dal RTP con mandataria RPA s.r.l. di Perugia) con i lavori che stanno partendo in questi giorni.


Nello specifico il testo su archi e volte affronta il tema degli elementi strutturali tipici dell’edilizia storica esaminando le tecniche costruttive, il comportamento meccanico e le modalità di dissesto, con una chiave di lettura utilizzata anche per spiegare la risposta delle murature alle azioni sismiche.
L’opera si snoda su due binari di lettura, complementari tra loro: il primo, più diretto e comunicativo, è quello per immagini che disegnano il quadro complessivo dei temi trattati, il secondo, discorsivo, si struttura in una descrizione dettagliata e approfondita dei criteri di analisi adottati e delle tecniche di intervento proposte.

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Incontro tra il sindaco Luca Secondi e il presidente della Confcommercio di Città di Castello Mauro Smacchia: “percorso comune nell’interesse di tutti i soggetti coinvolti per le nuove regole della ZTL nel centro storico”

“Abbiamo preso l’impegno di portare avanti insieme un percorso di confronto per la definizione delle nuove regole della ZTL nel centro storico che contemperi le esigenze di tutti i soggetti coinvolti, condividendo l’obiettivo di migliorare, riqualificare e sviluppare la città all’interno delle mura urbiche per farne punto di riferimento della vita sociale, culturale ed economica della comunità, in grado di attrarre cittadini e turisti”. E’ la dichiarazione congiunta con cui il sindaco Luca Secondi e il presidente della Confcommercio di Città di Castello Mauro Smacchia suggellano l’incontro nel quale è stata ribadita la comune volontà di collaborare per valorizzare il centro storico, a partire dalla nuova regolamentazione della ZTL.

“L’iter partecipativo per la revisione del regolamento della ZTL in vigore da vent’anni è appena partito e ogni decisione è ancora in fase embrionale – sottolineano Secondi e Smacchia – per cui abbiamo convenuto che ci sono tutte le condizioni per definire insieme scelte condivise, che tengano conto delle esigenze e delle aspettative di tutti gli attori coinvolti, dai residenti agli operatori economici fino alle associazioni di categoria”. “Il lavoro che ci aspetta – puntualizzano sindaco e presidente di Confcommercio – sarà quello di concordare le modifiche che possano prevedere nuove modalità di accesso al centro storico, rispetto a un regolamento della ZTL che attualmente stabilisce la chiusura 24 ore su 24 delle piazze principali e di corso Vittorio Emanuele”.

“Siamo convinti che un confronto istituzionale capace di considerare tutte le esigenze sia ciò che permetterà di tenere insieme la duplice aspettativa di garantire il rispetto delle regole nella fruizione del centro storico e di tutelare gli interessi di chi vive e lavora nel cuore della città”, sottolineano Secondi e Smacchia. “L’incontro che abbiamo avuto è stato utile per ribadire i reciproci impegni a investire in un centro storico che possa essere polo attrattivo e motore dello sviluppo di Città di Castello”, chiariscono sindaco e presidente di Confcommercio. “Per questo obiettivo condivideremo azioni e progettualità”, rimarcano Secondi e Smacchia. “L’amministrazione comunale – spiegano – farà la sua parte per concretizzare gli importanti finanziamenti ottenuti dal PNRR per la rigenerazione urbana e l’ammodernamento delle infrastrutture e dei servizi del centro storico, mentre Confcommercio lavorerà per far crescere l’offerta commerciale di questa parte della città, mettendo a frutto le competenze e le energie dei propri associati per rispondere alle sfide del mercato e dare ai tifernati molti buoni motivi per scegliere le attività che si trovano all’interno delle mura urbiche”.

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