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L’assessore Braccalenti risponde all’interrogazione sulla ZTL dei consiglieri Rossi, Leveque (FDi) e Lignani Marchesani (Castello Civica): “La ZTL resta quella del 1995: quello che faremo sarà adottare controlli elettronici, ma anche estendere e rendere più elastiche le fasce orarie

In via XI Settembre valutiamo di limitare ai non residenti l’accesso ad alcune strade di intersezione per alleggerire il traffico. I permessi di sosta triennali per andare incontro ai cittadini ed evitare abusi”.  

“La Zona a Traffico Limitato non sarà istituita per la prima volta nel centro storico di Città di Castello, perché è in vigore dal 1995: quello che faremo ora è, da un lato, adottare un sistema automatico di telecontrollo dei varchi di accesso alla ZTL vigente, con stazioni locali di rilevamento delle targhe tramite telecamere, e, dall’altro, estendere e rendere più elastiche le fasce orarie di accesso ai luoghi centrali all’interno delle mura urbiche. I varchi elettronici saranno attivati nelle medesime postazioni del 1995, ovvero nelle zone di penetrazione nel cuore della città che portano alle due piazze principali e al corso Vittorio Emanuele e che circoscrivono le aree più critiche per la circolazione veicolare in relazione alla conformazione del tessuto urbano e al numero di attività ed esercizi commerciali. Se dovessimo attivare la ZTL in via XI settembre, nel quartiere San Giacomo, dovremmo fare allo stesso modo per altre vie all’interno delle mura che lambiscono, ma non penetrano, il cuore della città: questo vorrebbe dire di chiudere l’intera la cinta muraria all’accesso dei veicoli”. E’ quanto ha chiarito in consiglio comunale l’assessore alla Viabilità e Polizia Locale Rodolfo Braccalenti, rispondendo all’interrogazione dei consiglieri Elda Rossi, Riccardo Leveque (FDI) e Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) sulla nuova disciplina della ZTL. Braccalenti ha completato la risposta, spiegando che per quanto riguarda i permessi per la sosta “l’intento dell’amministrazione comunale è di agevolare il cittadino proponendo un pagamento triennale in unica soluzione per evitare di ripetere ogni anno la regolarizzazione dell’autorizzazione, con la probabilità di dimenticarsi ed essere sanzionati. Resta comunque intatta la possibilità per il cittadino di pagare di anno in anno”.  L’assessore ha quindi puntualizzato che “oltre che per agevolare il pagamento da parte del cittadino, abbiamo scelto di portare la durata del permesso di sosta da 5 a 3 anni anche per fare in modo che la Polizia Locale possa disporre di una finestra di monitoraggio più puntuale del flusso migratorio all’interno della ZTL e prevenire eventuali abusi da parte di utenti non più residenti che possano accedere ugualmente alla ZTL”. “Con un pagamento in unica soluzione per 5 anni potrebbe capitare che per sopravvenute esigenze, come il trasferimento di domicilio, motivi familiari o di lavoro, il cittadino si ritrovi ad aver pagato per un periodo più lungo del necessario, senza poter percepire il rimborso economico”, ha osservato Braccalenti, che ha concluso ribadendo “la piena disponibilità da parte dell’amministrazione comunale a recepire i suggerimenti che arriveranno dai cittadini e ad adeguare, se sarà opportuno, il disciplinare della ZTL”. La consigliera di FDI Rossi aveva illustrato in aula l’interrogazione, segnalando “l’opportunità di riportare a 5 anni la validità del permesso per evitare aggravi di spesa” ed evidenziando la necessitò di comprendere “i motivi per cui il quartiere San Giacomo sia stato escluso da varchi elettronici della ZTL, rendendo disomogenea la misura”.  La rappresentante della minoranza aveva fatto presente che “i nuovi permessi per la sosta, che saranno applicati con una vetrofania sul parabrezza, non avranno più la scadenza a 5 anni, ma a 3: questo comporterà un aumento di spesa, a distanza, in bollo, sempre a carico del richiedente”. L’assessore Braccalenti ha ricordato come la decisione di dotare di dotare il comune di Città di Castello di un sistema automatico di telecontrollo dei varchi di accesso alla ZTL vigente risalga all’adozione nel 2019 del PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, “che non ha individuato altre aree da destinare a ZTL oltre alle attuali”. “Via XI settembre è dentro le mura, ma non penetrante verso le piazze o il corso come le atre direttrici dove si trovano i varchi elettronici”, ha puntualizzato Braccalenti, che ha comunque anticipato come l’amministrazione comunale stia valutando di “limitare, ai non residenti, l’accesso ad alcune strade di intersezione con via XI settembre per alleggerire il traffico”. “Per ora partiamo con l’attivazione del controllo elettronico sulla parte ZTL già esistente, dopodiché, trascorso un ragionevole periodo di tempo avremo nuove informazioni e modo per fare ulteriori valutazioni sulla viabilità e mobilità del centro storico”, ha affermato l’assessore. In sede di replica, il consigliere Lignani Marchesani si è detto “completamente insoddisfatto della risposta”. “Io, personalmente, rimango assolutamente contrario alla ZTL sotto ogni forma, quindi non mi auguro che anche il quartiere San Giacomo venga vessato, ma riscontriamo la completa disomogeneità nel trattamento del centro storico”. L’esponente della minoranza ha fatto presente come “la mancanza dei varchi in uscita eviti un controllo reale” e ha segnalato come piazza Gabriotti “sarà ugualmente raggiungibile anche senza passare dai varchi”.  Lignani ha quindi sostenuto che “alla luce delle previsioni di entrata per le sanzioni per il codice della strada negli anni prossimi, è di tutta evidenza come il Comune abbia la precisa volontà di fare cassa attraverso la ZTL”. “Se si aumentano di oltre 200 mila euro le previsioni di entrata per il 2024, significa che si ha la speranza di fare più multe e cosa c’è di meglio che dei varchi elettronici?”, ha affermato il consigliere, lamentando come la mancanza nei varchi di adeguate informazioni ai cittadini sulla possibilità di essere sanzionati per le violazioni della ZTL risponda alla volontà di fare cassa.  “Avremo tanti anni per verificare se grazie alla ZTL il centro storico di Città di Castello rinascerà, cosa che dubitiamo, e anche per verificare quanto sarà costato alle tasche dei cittadini in termini di contravvenzioni”, ha concluso Lignani Marchesani.  

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Ospedale Città di Castello, inaugurato il nuovo punto farmaceutico. Il nuovo locale permetterà un accesso diretto e autonomo

Il servizio è rivolto agli utenti delle attività ambulatoriali e ai pazienti sia in dimissione che con piano terapeutico

Città di Castello, 29 novembre 2023 – Novità al Punto farmaceutico di continuità dell’ospedale di
Città di Castello. Oggi (mercoledì 29 novembre) è stata inaugurata la nuova sala di attesa per il
ritiro dei farmaci agli utenti delle attività ambulatoriali e ai pazienti sia in dimissione che con piano
terapeutico. Il nuovo locale permetterà un accesso diretto e autonomo senza entrare nell’edificio
ospedaliero, evitando così la promiscuità con i percorsi sanitari durante il tempo di attesa per il
proprio turno. La riorganizzazione degli spazi di lavoro, con la realizzazione della sala, renderà più
fluidi i processi, saranno contenute le attese e garantirà un servizio di continuità nel rispetto della
privacy. All’inaugurazione della nuova sala è intervenuto Nicola Nardella, direttore generale dell’Usl
Umbria 1, Silvio Pasqui, direttore del Presidio ospedaliero Alto Tevere, Andrea Caprodossi,
responsabile del servizio farmaceutico dell’Usl Umbria 1, e il personale afferente al punto
farmaceutico.
“Si tratta di uno spazio funzionale, accessibile e sicuro per una sanità vicino alle esigenze del
paziente, per questo ringraziamo l’Usl Umbria 1 per l’impegno profuso nella realizzazione in breve
tempo dello stesso”, afferma Andrea Caprodossi.
Gli orari di apertura della farmacia dell’ospedale di Città di Castello sono i seguenti: dal lunedì al
venerdì 10,30 – 14,00 e il giovedì 14,30 – 16,30.

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“Scuola amica dei bambini”, la Di Vittorio riconfermata dall’Unicef  

Anche quest’anno il secondo circolo “G. Di Vittorio” di Umbertide si riconferma “Scuola amica dei bambini e dei ragazzi”. Il prestigioso riconoscimento è stato conferito in occasione dell’annuale appuntamento organizzato dall’ Unicef Comitato regionale Umbria e nell’ambito della più ampia iniziativa “Una luce sui diritti” che dal 20 novembre all’11 dicembre sta coinvolgendo scuole del territorio, associazioni ed enti attraverso la promozione di attività che mettano al centro i bambini e in cui si rifletta sull’importanza dei loro diritti.

Nell’aula magna dell’istituto umbertidese, nella mattinata di lunedì 27 novembre, si è svolta così la cerimonia di consegna dell’attestato rilasciato dal ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Comitato italiano di Unicef alla presenza della dirigente della Di Vittorio, Raffaella Reali, della presidente di Unicef Umbria, Iva Catarinelli, della referente regionale di “Scuola amica” e responsabile Unicef per l’Alta Valle del Tevere, Angela Monaldi, della docente responsabile del progetto di Circolo Unicef-Una scuola amica dei bambini e delle bambine, Chiara Ruggeri e del professor Vittorio Raggi, già docente della facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia e sostenitore delle iniziative Unicef. Si è trattato di un momento particolarmente emozionante e molto sentito dai bimbi del secondo circolo che da anni sono protagonisti di progetti rivolti alla promozione e allo sviluppo di competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica, valorizzando l’educazione interculturale e la pace, nel rispetto delle differenze e a favore del dialogo tra le culture.

Un lavoro continuo, dunque, volto alla diffusione e all’attuazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. In particolare la Di Vittorio continua a perseguire importanti obiettivi che mirano alla realizzazione del completo benessere fisico, psichico e sociale del bambino. I percorsi che vengono attuati infatti sono rivolti alla promozione della salute globale del bambino con itinerari di educazione ad una corretta alimentazione e ad uno stile di vita sano, insieme a viaggi verso lo sviluppo di un’identità solidale, collaborativa e rispettosa del prossimo, soprattutto nella diversità, perché tutti i bambini, pur nelle differenze dei contesti e delle culture in cui crescono, hanno gli stessi diritti. La scuola, così, insieme alla famiglia, ha un ruolo fondamentale nel salvaguardare il benessere dei bambini a 360 gradi.

“La nostra scuola per l’undicesimo anno consecutivo ottiene questo prestigioso riconoscimento – ha detto la dirigente Raffaella Reali – Per noi è un momento di grande valore, perché significa che i nostri percorsi tengono accesa una luce sui diritti dei bambini. C’è bisogno di tanta collaborazione, parola che insieme al rispetto sono importanti e a cui noi teniamo molto perché sono elementi di cura che caratterizzano la nostra vita e l’educazione delle nuove generazioni”.

“Un grazie va a tutti i bambini e alla scuola per il grande lavoro che sta portando avanti – ha detto la presidente di Unicef Umbria, Iva Catarinelli – L’educazione è un rapporto biunivoco, esiste se da una parte c’è chi educa e dall’altra chi è disposto ad accettare l’educazione e a crescere secondo certi principi. Credo in tutti voi studenti, nelle vostre famiglie e nell’opera delle insegnanti. Siamo soddisfatti perché stanno crescendo le scuole e i Comuni che aderiscono al nostro progetto”.

A  sottolineare l’aumento delle adesioni all’iniziativa Unicef “Una luce sui diritti” è stata la referente regionale di “Scuola amica” e responsabile Unicef per l’Alta Valle del Tevere, Angela Monaldi, che ha ricordato quanto sia importante la collaborazione di un’intera comunità per la crescita di un bambino e come il secondo circolo di Umbertide sia stato negli anni sempre attento alle necessità dei piccoli studenti.

Il professor Vittorio Raggi, ideatore di numerose iniziative sulla botanica e sulla natura che hanno avuto luogo presso il secondo circolo, ha donato agli alunni alcuni esemplari di piantine, raccomandando loro di avere sempre rispetto, cura e amore per l’ambiente.

La parola è quindi passata ai bambini delle classi quarte che hanno letto ai presenti le loro impressioni scritte nei “Quaderni della gentilezza” che hanno realizzato in occasione della Giornata internazionale sui diritti dell’infanzia.

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La Lega: “Cambio di passo sul Lago di Montedoglio, risorsa per l’Altotevere”

I CONSIGLIERI PULETTI, MANCINI E CASTELLARI, DOPO L’APPROVAZIONE DELLA LORO MOZIONE SULL’ARMONIZZAZIONE DELLE TARIFFE, HANNO PARTECIPATO ALLA GIORNATA DI LAVORI DI FONDAZIONE PROGETTO VALTIBERINA ED EAUT

I consiglieri regionali della Lega Manuela Puletti, Valerio Mancini e Marco Castellari, firmatari della mozione che chiede l’armonizzazione delle tariffe per l’utilizzo dell’acqua di Montedoglio tra Umbria e Toscana, approvata ieri (martedì) in Consiglio regionale, hanno partecipato questa mattina al convegno “Il Lago di Montedoglio: conoscenze e opportunità per uno sviluppo sostenibile del territorio”, organizzato da Progetto Valtiberina.
“Presenziare a questo convegno oggi – spiegano i tre esponenti leghisti – dà continuità ad un lavoro che abbiamo iniziato da tempo, approfondito con la partecipazione ad un convegno promosso dal sindaco di Citerna, Enea Paladino, da cui sono emersi spunti importanti su cui stiamo lavorando assieme alle Istituzioni, agli Enti preposti, alle associazioni di categoria, al Comitato E 45 punto 2 e ai cittadini”.
Spunti che hanno poi approfondito con un sopralluogo all’invaso di Montedoglio e un successivo incontro, molto partecipato, a Pistrino, organizzato dalla Seconda Commissione consiliare regionale presieduta dal consigliere Mancini e richiesto dai consiglieri Puletti e Castellari. “Intervenendo in quell’occasione – ricordano i tre consiglieri – ci prendemmo l’impegno, rispettato, di portare nei tavoli regionali la questione relativa ad una diversa tariffazione del costo dell’acqua irrigua di Montedoglio tra Umbria e Toscana. Si tratta – spiegano – di una battaglia di buonsenso, avanzata da anni dal mondo agricolo e dalle istituzioni, a cominciare dall’amministrazione comunale di Citerna, per evitare un trattamento economico che penalizza gli agricoltori umbri rispetto a quelli toscani. Sappiamo molto bene – chiariscono – che il costo maggiore da parte dell’Umbria rispetto alla Toscana è determinato da diversi fattori, tra i quali un sistema di rete irriguo obsoleto, l’inserimento di un canone annuo che gli agricoltori devono pagare per usufruire del servizio ed anche una geografia morfologicamente diversa del territorio umbro molto più collinare rispetto alla più lineare Toscana. Ma è altrettanto vero che occorre prendere in mano la questione per arrivare a parificare le tariffe”.
Per questo sulla mozione di cui è prima firmataria, sottoscritta dai colleghi Mancini e Castellari, Manuela Puletti ha chiesto e ottenuto il consenso unanime dei consiglieri affinché l’assessore di competenza convochi quanto prima un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti per arrivare ad armonizzare il costo dell’acqua irrigua prelevata dagli agricoltori in Toscana e in Umbria ed evitare che esistano agricoltori di Seria A e di Serie B. “Un passaggio imprescindibile – concludono Puletti, Mancini e Castellari – per avviare quell’utilizzo virtuoso e sostenibile del lago di Montedoglio come grande ricchezza, non solo in agricoltura, dell’Alto Tevere”. 

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Verso le elezioni a San Giustino: Belloni (Lega) “lavori su stadio e CVA di Lama non necessari, investimenti elettorali in vista del 24. Servono risorse per rendere le nostre strade sicure, io non avrei stanziato mai così tanti soldi”

“Prepariamoci, perchè i lavori che vedremo nei prossimi mesi, saranno realizzati con scopi ben precisi e finalizzati al maggio 24, mi spiego meglio. Prendiamo l’esempio di quanto è successo a Lama, lavori su stadio e CVA, sono investimenti elettorali e non necessari, servono per fidelizzare voti, investendo ingenti somme, che poi dovranno essere pagate dai nostri concittadini, parliamo di denaro pubblico, personalmente avrei detto no, ho una visione diversa su come gestire la macchina comunale. Ci sono strade pericolose, che vanno messe in sicurezza, servono strutture idonee per giovani e associazioni, questo è quello che noi faremo, cercheremo di dare spazio a chi al momento non ne ha. A me non interessano i voti che portano opere, a me interessa il benessere dei miei concittadini”

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Cannara, compra scarpe su Instagram, ma è una truffa: uomo denunciato

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I Carabinieri della Stazione di Cannara hanno denunciato un 41enne di Molfetta per l’ipotesi di reato di truffa aggravata, commessa online.

Le indagini erano state avviate nel mese di settembre 2023 a seguito della denuncia presentata dalla vittima, una 20enne cannarese, che aveva notato un’inserzione di vendita di calzature sulla pagina Instagram di un venditore e, seguendo tutte le istruzioni, aveva effettuato un bonifico di circa 200 euro su una Postepay, salvo poi realizzare che quanto acquistato non sarebbe mai arrivato.

I Carabinieri di Cannara, ricevuta la denuncia, hanno quindi avviato le indagini e sono risaliti al presunto autore del reato scoprendo che, tra i mesi di agosto ed ottobre 2023, era stato intestatario di ben sedici carte Postepay Evolution. Seguendo una procedura ben rodata, il truffatore infatti sarebbe stato solito incassare il pagamento della truffa di turno su una carta Postepay attivata ad hoc e denunciarne immediatamente dopo lo smarrimento, riuscendo così ad eludere le indagini delle forze di polizia.

Nonostante i suoi tentativi però i militari di Cannara sono riusciti a scoprire il meccanismo e a denunciarlo in stato di libertà non solo per la truffa aggravata operata ai danni della giovane cannarese, ma anche per altre presunte truffe su cui indagano le Procure di Napoli, Bologna, Nola, Campobasso ed Avellino.

Le persone sottoposte ad indagini preliminari si presumono innocenti.

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A Time Out Antonello Cardellini

Torna Time Out. Ospite del Programma condotto da Michele Tani, lo storico dirigente della pallavolo Città di Castello, Antonello Cardellini

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Rappresentanti dei genitori: “Scuola Buonarroti di Sansepolcro, adesso sta al Sindaco e all’amministrazione comunale trovareuna soluzione i bambini non possono stare al freddo”

Ieri, 28 novembre 2023, i rappresentanti dei genitori degli alunni della scuola secondaria di
primo grado Buonarroti di Sansepolcro, con l’intento di trovare una soluzione rapida, hanno
incontrato la dirigente scolastica e il vicedirigente per chiarire la questione annosa e urgente
dei riscaldamenti.
La dirigente scolastica ha dimostrato, con tante carte alla mano, di aver più volte segnalato al
Comune di Sansepolcro problematiche di vario tipo, al fine che i tecnici responsabili
intervenissero. Tra queste, ovviamente, anche quella del riscaldamento (problema già
presente lo scorso anno).
Purtroppo, le famiglie non possono aspettare oltre, il freddo è già arrivato a “pungere” con
temperature al di sotto delle medie stagionali, il riscaldamento, dove funziona, è al minimo,
appena tiepido e le stufe fornite non suppliscono la carenza di calore.
I rappresentanti dei genitori si aspettano quindi dal Sindaco e dai responsabili del Comune di
Sansepolcro, proposte concrete, di rapida attuazione e soprattutto di soluzione definitiva per
garantire a tutti gli alunni di frequentare la scuola in condizioni accettabili se non ottimali (e a
norma), al momento assenti.
Le domande che i genitori si pongono sono molteplici:
 servono locali alternativi dove trasferire la scuola Buonarroti (soprattutto in visione
dei futuri – quasi utopistici – lavori di adeguamento sismico ed efficientamento
energetico)?
 L’intervento previsto per le vacanze di Natale in merito al riscaldamento risolverà?
 Nel frattempo, i ragazzi devono stare al freddo?
 È possibile spostare le classi coinvolte in altre aule disponibili nella scuola (si ma non
bastano per tutti)?
Intanto gli alunni si vedono costretti ad andare a scuola vestiti come se andassero a sciare.
“A questo punto non resta che mettersi nelle mani del Comune di Sansepolcro per avere in tempi
brevissimi proposte concrete e realizzabili per risolvere in maniera radicale questo problema,
che se adesso fosse semplicemente tamponato si ripresenterebbe puntualmente l’anno prossimo
come successo quest’anno.” – dichiarano i Rappresentanti dei genitori.

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All’asilo “Alice Franchetti” cresceranno ancora generazioni di bambini: iniziati i lavori finanziati per 1 milione e 148.290 euro dal PNRR che consentiranno il ritorno del nido comunale in un edificio sicuro e più funzionale

La capienza che salirà a 38 iscritti. Secondi e Carletti: “fare in modo che questo luogo che ha accolto generazioni di tifernati, e che per questo molto caro a tantissime famiglie, potesse continuare ad avere la sua funzione educativa era un obiettivo prioritario dell’amministrazione comunale”

All’asilo nido “Alice Franchetti” cresceranno ancora generazioni di bambini. Con un finanziamento da 1 milione e 148.290 euro del PNRR, il Comune di Città di Castello ha infatti avviato i lavori di miglioramento sismico dell’edificio, che tornerà a popolarsi di piccolissimi ospiti con una struttura sicura, più funzionale e dalla maggiore capienza (38 iscritti ai fronte dei 30 attuali), come è sempre stato dall’inizio della sua storia ultrassettantennale, quando nei primi anni ‘50 venne aperto dall’Opera Nazionale Maternità e Infanzia (ONMI) per fornire protezione morale e assistenza materiale alle madri e ai bambini. “Questa scuola fa parte della storia della nostra città e avrà ancora una storia in futuro”, sottolineano il sindaco Luca Secondi e l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti, che stamattina hanno compiuto un sopralluogo sul cantiere, dove l’impresa edile Caporini Costruzioni di Lenola (Latina) ha iniziato i lavori da 15 giorni. “Fare in modo che questo luogo che ha accolto generazioni di tifernati, e che per questo molto caro a tantissime famiglie, potesse continuare ad avere la funzione educativa che lo ha caratterizzato per decenni era un obiettivo prioritario dell’amministrazione comunale, che ha messo l’edilizia scolastica al primo posto nel disegno di riqualificazione e miglioramento della città, considerandolo l’investimento più importante sul futuro delle nuove generazioni e della nostra comunità”, spiegano Secondi e Carletti, evidenziando la soddisfazione “per aver ottenuto le risorse necessarie a effettuare un intervento rispettoso della storia di questa scuola e in grado di rispondere alle esigenze educative moderne, grazie al gran lavoro del personale dei nostri uffici comunali, che ringraziamo per la professionalità e l’amore per la città con cui onorano il proprio impegno quotidiano”. “I cantieri del PNRR che partono sono un segnale importante che agli impegni presi con i cittadini stanno seguendo i fatti, che l’amministrazione comunale sta lavorando seriamente per tenere fede agli obiettivi di miglioramento della città che si è data”, puntualizzano sindaco e assessore. Insieme al responsabile unico del procedimento Martina Alessandrini, gli amministratori hanno constatato dal vivo lo stato di avanzamento dei lavori, che in questo momento stanno interessando soprattutto il seminterrato dell’edificio, dove si rincorrono testimonianze e tratti caratteristici dell’utilizzo educativo che la struttura ha avuto finora. Dichiarato di interesse culturale ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, in quanto rappresenta un’importante testimonianza storico-culturale, simbolo di una tipologia edilizia creata per essere a servizio della comunità, l’asilo nido Franchetti verrà consolidato e reso maggiormente funzionale con un intervento concertato con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. Il progetto redatto dagli ingegneri Diego Migliorati, Andrea Aloigi, Simone Innocenti, Marco Massucci, Alessio Zanchi, dall’architetto Francesco Leandri e dal geologo Alessandro Ricciardi prevede di tutelare l’integrità dell’immobile, migliorando la struttura dal punto di vista sismico, perché possa offrire ai bambini un luogo di crescita sicuro. Il consolidamento dell’edificio si accompagnerà a un importante intervento di abbattimento delle barriere architettoniche attraverso l’installazione di un ascensore e di due rampe di scale esterne, utili sia a superare i dislivelli esistenti, che all’adeguamento alla normativa antincendi. Lo stabile sarà inoltre interessato da opere architettoniche finalizzate al miglioramento della fruibilità degli spazi interni da parte delle educatrici e dei bambini, attraverso la rimodulazione delle aule, l’implementazione dei servizi igienici e la messa a norma degli impianti tecnologici.

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Successo per il convegno “Dopo di Noi” del Lions Club Città di Castello Host che ha trattato il tema particolarmente delicato sulla tutela delle persone disabili in relazione alla legge n. 112/2016

Venerdì 24 novembre presso la sala conferenze della scuola Bufalini, alla presenza del Sindaco Luca Secondi, degli assessori Benedetta Calagreti e Michela Botteghi, e di un numeroso pubblico, il Lions Club Città di Castello Host ha tenuto un convegno trattando un tema particolarmente delicato quanto attuale e cioè la tutela delle persone disabili in relazione alla legge n. 112/2016 denomina legge sul “Dopo di Noi”. Il dott. Martinelli Giancarlo ha spiegato il modello di disabilità secondo il concetto I.C.F, mentre l’avvocato Pecorari Marcello, mettendone anche in evidenza le varie criticità, ha illustrato aspetti della normativa la cui finalità, attraverso la previsione della realizzazione di un “programma di vita” del disabile grave, idoneo a soddisfare le sue necessità e bisogni, è proprio quello di dare concreta risposta ai timori  di genitori con figli disabili la cui preoccupazione principale è legata alla tutela e alla cura del figlio quando la figura genitoriale verrà a mancare. Sono state esposte anche le nuove forme di tutela patrimoniale e le agevolazioni fiscali riconosciute da tale normativa in favore delle persone gravemente disabili. Particolare rilievo è stato riconosciuto al Trust, tema trattato dal Notaio Dott. Massimiliano Citti, il quale ha individuato la specificità acquisita dall’istituto con la legge 112/2016 nella tutela degli interessi patrimoniali del soggetto disabile. L’avv. Marta Minciotti ha illustrato la figura dell’amministratore di sostegno quale istituto di particolare rilievo nella tutela degli interessi e della cura del disabile e delle persone deboli nel rispetto della loro libertà di autodeterminarsi. E per concludere l’Ing. Gianfranco Godioli ha illustrato il progetto Mai Soli iniziato durante l’anno della sua Presidente al Lions Club Città di Castello Host, in collaborazione con la Fondazione del Lions Club International LCF, che ha previsto la realizzazione di una comunità alloggio presso la Muzi Betti a Città di Castello che accogliere disabili adulti senza rete parentale dell’Alto Tevere Umbro.

Il service realizzato è la riprova dell’attenzione rivolta del Lions Club Città di Castello Host al territorio e alla cittadinanza, non solo attraverso interventi specifici, ma anche attraverso lo sviluppo di progetti formativi  particolarmente sensibili e rielevanti.

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1993-2023: Aquafans Team Sensas festeggia 30 anni di attività con più di 50 agonisti impegnati nelle discipline di pesca al colpo, feeder e trota lago

Ne sono passati di anni da quel lontano 1993 in cui l’Aquafans Team Sensas nasceva come società di pesca sportiva, contando poco meno di 20 soci iscritti. Oggi, a distanza di ben 30 anni dalla sua fondazione, l’Aquafans Team Sensas di Città di Castello, con il suo storico Presidente Luca Zangarelli, è riuscita con successo ad inserirsi nel contesto sportivo diventando una società di punta e di riferimento nell’intero panorama sportivo- agonistico regionale e nazionale, vantando più di 50 agonisti impegnati nelle discipline di pesca al colpo, feeder e trota lago. Questo anno in particolare, la società si è guadagnata un prestigiosissimo terzo posto nel campionato di serie A4 a squadre e un secondo posto nel campionato di serie C a squadre, entrambe nella disciplina di pesca al colpo. Aquafans è, infatti, una società sportiva in forte crescita, sia per i risultati sportivi sempre più importanti e prestigiosi che riesce ad ottenere, sia per il numero di soci iscritti ed atleti che aumenta costantemente di anno in anno.

Aquafans Team Sensas non significa, però, solo successi ed impegno in ambito sportivo, ma è anche sinonimo di attenzione e dedizione nel sociale, settore verso il quale ha sempre e storicamente profuso un particolare impegno. Non da ultimo questo anno, abbiamo visto la società a fianco delle associazioni “ Croce Rossa” di Città di Castello e “ Mamma Gilda” a sostegno delle quali ha organizzato delle gare di beneficienza, oltre all’attenzione ecologico-ambientale che ha mostrato nell’attività di pulizia del Tevere con i ragazzi delle Scuole Primarie del nostro Comune.

Il fine settimana e’ stato  ricco di impegni, sportivi e non solo, per i ragazzi ed agonisti dell’Aquafans Team: presso il Lago Sociale di Fuscagna, infatti, si e’ svolta una gara di pesca a coppie in memoria di Adelmo Cecconi, storico componente della Società da poco scomparso, e poi domenica 26 novembre il “Sensas Day” che attira e vede coinvolti numerosissimi sportivi ed agonisti anche da fuori Regione. Per festeggiare questo anno di grandi successi, la Società ha organizzato la storica cena sociale, che e’ stata l’occasione per ricordare  insieme agli atleti e alle loro famiglie , gli amici e simpatizzanti i grandi risultati ottenuti nel 2023: hanno partecipato gli assessori Riccardo Carletti e Letizia Guerri. 

“L’Aquafans Team Sensas – precisa il Presidente, Luca Zangarelli – tiene particolarmente a ringraziare gli storici sponsor che sostengono da sempre la società sportiva in tutte le proprie attività: Dks, Tua Assicurazioni, il negozio Pesca Team e lo sponsor ufficiale della squadra “ Sensas”, oltre al doveroso grazie infine che intende rivolgere al Sindaco Luca Secondi , all’Assessore allo Sport Riccardo Carletti, all’assessore al Turismo e Commercio, Letizia Guerri e all’Amministrazione Comunale tutta.”

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Firmato l’accordo con i sindacati per le progressioni economiche orizzontali e gli incarichi funzionali. Riguarda oltre 800 dipendenti del comparto

TERNI – Attribuzione di 188 incarichi di funzione, tra posizioni organizzative e coordinamenti, per il personale amministrativo, tecnico, sanitario e sociosanitario; progressioni economiche orizzontali (avanzamenti di fascia) per incentivare oltre 600 dipendenti del comparto; avvisi specifici per progressioni verticali e previsione di incarichi funzionali aggiuntivi rispetto a quelli (come detto 188 posizioni) già pubblicati.

Si sostanzia con questi significativi impegni l’accordo tra Usl Umbria 2 e Organizzazioni Sindacali siglato ieri pomeriggio e che, di fatto, ridisegnerà l’assetto organizzativo complessivo dell’azienda sanitaria.

L’accordo sindacale relativo alla valorizzazione dei dipendenti del comparto (personale amministrativo, tecnico, sanitario e sociosanitario) va ad aggiungersi e a completare il percorso di riorganizzazione, potenziamento e modernizzazione dei servizi dell’Azienda Usl Umbria 2 iniziato con l’attribuzione di oltre cento incarichi di alta ed altissima specializzazione alla dirigenza, medica e non.

Grande soddisfazione per la firma dell’accordo, arrivato a conclusione di quattro anni intensi al governo dell’azienda sanitaria che hanno garantito stabilità e risultati, viene espressa dal direttore generale dott. Massimo De Fino, in procinto di lasciare l’incarico il prossimo 14 dicembre per assumere la guida del polo oncologico Crob, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico della Basilicata: “Un sentito ringraziamento alle organizzazioni sindacali – afferma il manager sanitario – con cui c’è stato sempre un confronto approfondito, a volte serrato ma sempre rispettoso dei ruoli e soprattutto mirato esclusivamente al bene dell’azienda, del personale, dei cittadini utenti. Un particolare ringraziamento al direttore amministrativo Piero Carsili che è stato in questi anni sempre al mio fianco e ha consentito la chiusura di un accordo importante e di grande valore”.

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Prosegue la rassegna “Nuovi Orizzonti” a Monterchi, il 3 dicembre ore 18.00 in scena “La Mite” di Teatri d’Imbarco

1-2-3 DICEMBRE il workshop IL FRAGILE MERAVIGLIOSO

Prosegue Nuovi Orizzonti: la rassegna di teatro contemporaneo organizzata da Laboratori Permanenti in collaborazione con il Comune di Monterchi (AR).

Un progetto che conferma il lavoro e il rapporto che Laboratori Permanenti struttura da anni con il territorio della Valtiberina Toscana, con l’intento e il desiderio di voler connettere attraverso l’offerta culturale i paesi della vallata.

Domenica 3 dicembre ore 18.00 andrà in scenaLA MITE di Fëdor Dostoevskij, una produzione Teatri d’Imbarco con Beatrice Visibelli, adattamento e regia Nicola Zavagli.

Uno spettacolo contro la violenza che denuncia il continuo stillicidio di genere con le parole del più grande indagatore dell’animo umano, Fëdor Dostoevskij. Dando voce femminile al carnefice, la sensibilità dell’attrice si immerge nei labirinti oscuri della sua mente, con un inedito e sconcertante rovesciamento di prospettive e di ruoli.

Beatrice Visibelli affronta il rapporto uomo/donna nello schema maledetto di vittima e carnefice, e lo fa in un originale ribaltamento di ruoli. Un monologo polifonico dove i pensieri diventano un flusso di parole che tentano ostinatamente di capire il perché́ di un rapporto dominato dal silenzio, usato come arma di potere e di tortura psicologica. E dove infine in un crescendo incalzante emerge il carattere tutt’altro che “mite” della giovane donna.

Un capolavoro urgente per capire dal profondo il nostro tempo.

Ispirato a un caso di cronaca, questo lungo racconto è stato pubblicato dall’autore nel 1876, nel numero di novembre del suo Diario di uno scrittore a cadenza mensile. In Italia è arrivato per la prima volta nel 1919. “Immaginate un uomo la cui moglie, suicidatasi alcune ore prima gettandosi dalla finestra, sia stesa davanti a lui su un tavolo. L’uomo è sgomento e ancora non gli è riuscito di raccogliere i propri pensieri… Ecco, parla da solo, si racconta la vicenda, la chiarisce da sé stesso”. Così scrive Dostoevskij nel presentare l’opera ai lettori. L’uomo, quarantuno anni, ex capitano cacciato dal reggimento con l’accusa di viltà̀ e ora titolare di un banco dei pegni, non è un inveterato criminale, ma come l’Uomo del sottosuolo è divorato dalla rabbia e dal rancore. Ha sposato una sedicenne di umili condizioni e la sua avidità̀ senza scrupoli lo ha portato a considerare la moglie solo una sua proprietà̀. Il racconto restituisce con sconcertante realismo il suo soliloquio interiore che alla fine, tra contraddizioni, accuse rabbiose e false giustificazioni, lo avvicinerà̀, poco a poco, alla verità̀.

Anche in questa edizione non manca l’appuntamento dedicato alla formazione: nei giorni 1-2-3 dicembre prende il via IL FRAGILE MERAVIGLIOSO, workshop sul clown condotto da Alberto Fortuzzi: un corso aperto a tutti in cui si lavorerà sulla scoperta del nostro clown e, guidati dal nostro umorismo e dalla nostra fragilità, scopriremo l’ascolto, il gioco, l’apertura, il rapporto con il pubblico e ciò che ci rende unici in scena: l’autenticità.

Info e prenotazioni: 379 125 3567 – info@laboratoripermanenti.com

CALENDARIO PROSSIMI EVENTI

10 dicembre ore 17.00

DI CHE FAMIGLIA SEI?

produzione Officine Papage

di Silvia Elena Montagnini
da un’idea di Silvia Elena Montagnini

e Milena Paulon

con Benedetta Tartaglia

disegno luci Simona Gallo
regia Marco Pasquinucci

spettacolo per bambini e adulti

18 FEBBRAIO ORE 18.00

NERO DI SEPPIA – “PARLIAMONE”

di Giorgia Francozzi

3 MARZO ore 18.00

COSA TI CUCINO, AMORE?

coproduzione Laboratori Permanenti/Seven Cults

con Caterina Casini, Maria Cristina Fioretti, Carlina Torta

scenografia Tiziano Fario

testo e regia di Linda Brunetta

BIGLIETTERIA

Intero € 10,00

Ridotto under25 e over65 € 7,00

Abbonamento 4 spettacoli

Intero € 30,00

per chi ha diritto al biglietto ridotto € 20,00

INFO E PRENOTAZIONI:

cell. 379 125 3567

(tramite whatsapp o chiamando dal lun. al ven. dalle 9.00 alle 13.00)

info@laboratoripermanenti.com

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Foligno: litiga con un uomo e lo ferisce con un coltello, denunciato

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I Carabinieri della Sezione Operativa di Foligno, al termine di un’attività di indagine, hanno denunciato in stato di libertà un uomo italiano di 55 anni.

Gli accertamenti sono iniziati all’inizio del mese di novembre 2023, quando giunge dal pronto soccorso dell’Ospedale di Foligno la segnalazione di un uomo di nazionalità albanese di 30 anni che si era presentato per richiedere cure mediche mostrando una ferita con arma da taglio alla mano sinistra, per la quale si è reso necessario un intervento chirurgico, con prognosi di 40 giorni. La vittima, durante la visita da parte del personale medico, riferiva che la lesione era stata causata a seguito di un’aggressione che aveva subito.

I Carabinieri, dopo aver raccolto nell’immediatezza la testimonianza dell’uomo nonché dei suoi familiari, hanno iniziato a ricostruire tutti i movimenti della giornata. La svolta è stato il ritrovamento, nella zona residenziale di Prato Smeraldo, di una traccia di sangue che, partendo dall’abitazione della vittima, terminava al portone di ingresso di un’altra casa, per un tragitto di circa 250 metri.

Gli ulteriori accertamenti hanno consentito di ricostruire la probabile dinamica: vittima ed aggressore si incontrano in un bar della zona conversando tranquillamente; all’uscita dal locale, mentre stavano rientrando a piedi verso le rispettive abitazioni, iniziano a discutere ed insultarsi a vicenda; la situazione degenera quando l’aggressore colpisce la vittima con un pugno al volto facendolo cadere a terra; subito dopo rientra in casa ed esce nuovamente fuori con un coltello da cucina in mano cercando di colpire l’uomo. La vittima, ancora a terra per il pugno subito, con la mano sinistra riesce a parare il fendente procurandosi il taglio, poi si alza e si allontana verso la propria abitazione dove viene soccorso dai familiari e trasportato al pronto soccorso. Durante la fuga verso casa, con la mano sanguinante, si è creata la scia di sangue, che ha permesso ai Carabinieri di risalire all’identità dell’aggressore, identificato e denunciato alla Procura della Repubblica di Spoleto per il reato di lesioni personali aggravate ed omissione di soccorso.

Il soggetto, allo stato attuale delle indagini, si presume innocente.

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Assisi: taglia il braccialetto elettronico in diretta facebook, arrestato dai Carabinieri

Si tratta di un cinquantenne di origine calabrese e residente nell’assisano, già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico e del divieto di dimora nella regione Calabria per aver commesso atti persecutori nei confronti dell’ex consorte.

Alcuni giorni fa l’uomo aveva realizzato una diretta facebook in cui minacciava l’ex moglie e, dopo aver inveito contro il personale dell’Arma dei Carabinieri, si tagliava il braccialetto elettronico con una pinza. I fatti sono stati immediatamente segnalati dai Carabinieri della Compagnia di Soverato, dove l’uomo aveva commesso gli atti persecutori, all’Autorità Giudiziaria di Catanzaro, competente sul provvedimento, che ha quindi emesso un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare, sostituendo il divieto di avvicinamento e di dimora con la custodia cautelare in carcere.

L’uomo, che per lavoro viaggia su tutto il territorio nazionale, è stato rintracciato a casa sua nella serata di venerdì dai Carabinieri della Stazione di Santa Maria degli Angeli, che lo hanno condotto in caserma e, al termine delle formalità, lo hanno accompagnato al carcere Capanne di Perugia, a disposizione dell’A.G..

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Violenza di genere, conferenza stampa all’ospedale di Foligno domani, 29 novembre, alle ore 12

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FOLIGNO – Il Soroptimist International d’Italia  Club Valle Umbra sostiene con grande impegno e determinazione il progetto di informazione e sensibilizzazione “Read the signs, riconosci i segnali di una relazione tossica per combattere la violenza domestica”.

“Fondamentale, per prevenire e contrastare la violenza di genere è anzitutto il massimo coinvolgimento di tutte le componenti sociali – spiegano le Soroptimiste – per creare una rete forte e capillare e divulgare messaggi chiari per individuare e saper riconoscere in tempo utile quei segnali quali gelosia, controllo, manipolazione, collera, che porteranno la relazione a diventare pericolosa per la propria incolumità”.

“Decisiva, in questa forte mobilitazione – proseguono le rappresentanti del Soroptimist – la partecipazione dell’ospedale di Foligno, un presidio importantissimo per le donne vittime di relazioni tossiche”.

Un appello raccolto tempestivamente dalla direzione strategica aziendale Usl Umbria 2 e dal direttore del presidio ospedaliero Dr. Mauro Zampolini, che ha garantito la massima adesione e il pieno coinvolgimento dei servizi e dei professionisti del ‘San Giovanni Battista’.

Le iniziative contro la violenza di genere programmate dal Soroptimist International e dalla direzione medica ospedaliera verranno presentate alla città in una conferenza stampa mercoledì prossimo, 29 novembre, alle ore 12, nella sala Piermarini.

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Mercoledì 29 novembre un momento di prghiera fra le comunità cattolica e ortodossa rumena di Città di Castello in occasione della festa di sant’Andrea Apostolo, patrono della Chiesa Ortodossa e della Romania

Mercoledì 29 novembre le comunità cattolica e ortodossa rumena di Città di Castello vivranno insieme un momento di preghiera in occasione della festa di sant’Andrea Apostolo, patrono della Chiesa Ortodossa e della Romania. Alle ore 20,45 le due comunità si ritroveranno nella chiesa di San Francesco, dove si conserva l’insigne reliquia del braccio dell’Apostolo che la tradizione vuole, essere stato donato da papa Celestino II (1143-1144) a un monastero di Città di Castello nel quale era monaca una sua sorella. Dopo la celebrazione dei primi vespri, la reliquia verrà consegnata alla comunità ortodossa rumena e, processionalmente, sarà condotta nella chiesa di San Ventura, dove sarà cantato l’inno Akatistos in onore di sant’Andrea. Tutti i fedeli sono invitati a partecipare a questo momento di preghiera ecumenica, che rafforza i legami fra le comunità cristiane presenti in città.

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Forza Italia per Città di Castello, evento venerdì 1 dicembre dalle ore 16.30 presso l’hotel le Mura di Città di Castello con Andrea Romizi, Roberto Morroni, Fiammetta Modena, Francesca Peppucci, Catia Polidori e Raffele Nevi

Forza Italia per Città di Castello, l’evento si terrà venerdì 1 dicembre dalle ore 16.30 presso l’hotel le Mura di Città di Castello.

Interverranno al convegno il coordinatore regionale FI Andrea Romizi, il vice presidente della giunta regionale dell’Umbria Roberto Morroni, il coordinatore provinciale FI Fiammetta Modena, l’onorevole europarlamentare Francesca Peppucci, l’onorevole responsabile Azzurro Donna Catia Polidori e l’onorevole Portavoce nazionale FI Raffaele Nevi.

A seguire una cena conviviale per lo scambio di auguri.

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