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Dal mese di Novembre 2023 entrano in vigore gli orari e giorni di apertura invernali del Museo San Francesco di Montone

Dal mese di Novembre 2023 entrano in vigore gli orari e giorni di apertura invernali del Museo San Francesco di Montone; il museo sarà, quindi, visitabile il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.30.

Il complesso museale di San Francesco è caratterizzato da due percorsi di visita, uno che riguarda l’ex chiesa trecentesca a piano terra, e, l’altro, al piano superiore, rivolto all’ex convento, oggi Pinacoteca Comunale dove vengono conservate opere provenienti dalla chiesa stessa o da altre chiese chiuse del territorio montonese. 

Il percorso di visita guidata nell’ex Chiesa (nucleo centrale del museo che conserva al suo interno numerosi lacerti di affreschi per gran parte a carattere votivo e realizzati prevalentemente tra la metà del 1300 e il tardo 1500) è arricchito da un tour multimediale che ne valorizza la storia ed il patrimonio; si tratta di una visita insolita nel quale il visitatore si immerge nel racconto della storia di Montone, i personaggi che l’hanno contraddistinta e le sue magnifiche opere d’arte, il tutto attraverso un susseguirsi di luci, musiche e racconti di sottofondo, che rendono questo scenario affascinante ed unico. 

Dunque in un contesto trecentesco, perfettamente conservato, un passato medievale s’ incontra con le nuove tecnologie e crea un connubio ideale che permette al visitatore di non lasciarsi sfuggire nessun prezioso particolare. 

Il tour multimediale è in lingua italiana e inglese e percorre le mappe artistiche più significative all’interno della Chiesa ed è gratuito, comprensivo del biglietto di ingresso del Museo (€5.00, €4.00 per gruppi, €2.00 per ragazzi dai 6 ai 14, gratuito sotto i 6 anni).

La seconda parte della visita, invece, è dedicata alla Pinacoteca Comunale, ex convento del complesso, sede di numerosi opere mobili provenienti da edifici storici e religiosi di Montone: spicca tra essi la Madonna della Misericordia di Bartolomeo Caporali ed il gruppo ligneo di Deposizione dalla Croce del XIII secolo. Completa la visita la sezione ai paramenti sacri e una sezione archeologica riconducibile a testimonianze romane.

Inoltre, in occasione dei 500 anni dalla sua morte, dal 5 agosto 2023, data dell’inaugurazione, al 6 Gennaio 2024 sarà possibile visitare, all’ interno della Chiesa di San Francesco, la mostra 𝗖𝗲𝗹𝗲𝗯𝗿𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗟𝘂𝗰𝗮𝗦𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗲𝗹𝗹𝗶, un’esposizione di documenti d’archivio che raccontano la presenza dell’artista a Montone e la sua feconda eredità nel territorio.Questo evento espositivo riguarda sia documenti d’archivio sinora sconosciuti al grande pubblico, sia la riproduzione pictografica della pala d’altare di Santa Cristina, realizzata dal Signorelli stesso proprio a Montone nel 1515, fedelmente riprodotta dalla Bottega Tifernate di Città di Castello (l’originale, inamovibile, è conservata presso la National Gallery di Londra).

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La città dei “centenari”. Cento “candeline” sulla torta di Pia Galeotti, tifernate “doc”

La città dei “centenari” festeggia un altro importante traguardo di vita. Cento “candeline” sulla torta di Pia Galeotti, tifernate “doc” che nei giorni scorsi ha celebrato con familiari ed amici il raggiungimento del secolo di vita. Per rendere ancora più memorabile questa tappa della sua esistenza la visita del sindaco, Luca Secondi e della consigliera comunale, Maria Grazia Giorgi, con tanto di targa ufficiale. Pia Galeotti, nata l’8 novembre 1923 nella frazione di Riosecco da famiglia contadina, era nella maggior parte dei casi patriarcali e composta la più nuclei familiari, pertanto sin da piccola svolse lavori nei campi.

Malgrado le avversità della vita e la perdita di due fratelli uno in tenera età per malattia ed un altro disperso in mare durante la Seconda Guerra Mondiale, si sposò all’età di 21 anni con Nazareno Giornelli, si trasferì prima nella frazione di Badiali e poi nel 1948  a Cerbara dove tuttora risiede con la sua famiglia. Fin da giovanissima si dedicò non solo al lavoro dei campi, ma con l’aiuto di genitori acquistò una macchina per fare le maglie ed iniziò il lavoro di maglierista oltre quello di casalinga, lavoro che ha svolto sino a pochi anni fa. Oggi festeggia questo traguardo dei 100 anni insieme alla sua famiglia: i figli Armando e Bruno, la nuora Vanda, i nipoti Francesco, Emiliano e Francesca, i pronipoti Arianna, Pietro, Maria, Matteo e tantissimi amici e amiche. “La signora Pia è un’altra straordinaria figura di donna esemplare della nostra città, che ha saputo essere mamma, casalinga e lavoratrice con grande tenacia, senso di appartenenza e sacrificio, prendendosi la responsabilità in prima persona di  garantire una vita migliore ai propri figli e difendendo la propria autonomia in decenni nei quali la condizione femminile era difficile da affermare in tutti gli ambiti della società”, hanno precisato il sindaco Luca Secondi e la consigliera comunale, Maria Grazia Giorgi, nel corso della visita nell’abitazione di Cerbara per festeggiare il compleanno e portare i rallegramenti dell’amministrazione comunale alla nuova arrivata nella “città dei centenari”: “loro, i nostri anziani sono motivo di orgoglio e punto di riferimento della comunità tifernate e rappresentano simboli viventi valoriali di straordinaria saggezza e rettitudine in particolare per le giovani generazioni”.

I familiari della neo-centenaria hanno espresso parole di gratitudine al sindaco e alla consigliera per l’affetto e la vicinanza concreta dimostrata in occasione del sentito incontro. Con la neo-centenaria il primato “rosa” degli over “100” si rafforza: su 21 che possono fregiarsi di questa età 15 sono le femmine e 6 i maschi. Primato è “rosa” ben saldo anche nella terza età avanzata, nella fascia degli ultra 90enni, Una recente statistica fotografa che sul totale di 640 persone, ben 468 sono femmine (73%) e 172 maschi (27%).  Sempre in questa fascia di età alla voce vedovi/e spiccano ancora le donne: sul totale di 488 persone, l’84% pari a 412 unità sono donne mentre 76 gli uomini, 16%.

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Il Calendario Storico dei Carabinieri, realizzato con il contributo di Gramellini e di Pininfarina, e i prodotti editoriali del 2024

Nella mattinata del 08 novembre è stato presentato il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri ed. 2024. 

Il Calendario Storico 2024 è dedicato al tema ”I Carabinieri e le Comunità” e in particolare alla figura del Carabiniere come punto di riferimento della collettività. Una presenza costante accanto alla cittadinanza, da momenti storici per il nostro Paese – come il referendum tra Monarchia e Repubblica nel 1946 – a quelli della vita quotidiana – come la recente alluvione in Romagna. La vicinanza, la capacità di contatto e di ascolto, le tante attenzioni, piccole e grandi, ai bisogni delle persone, dalle città metropolitane fino ai borghi più remoti di provincia, con le quali i Carabinieri corrispondono alle istanze di rassicurazione sociale proprie di ogni comunità, sono il fil rouge che caratterizza da sempre l’operato dell’Arma e che ci accompagna attraverso i 12 racconti del Calendario 2024. 

Le storie, descritte dalla penna di Gramellini, narrano alcune delle gesta più eroiche – come il sacrificio consapevole compiuto a Fiesole – ed altre appartenenti alla vita di tutti i giorni – come il sostegno alle persone più fragili nella quotidianità o durante eventi straordinari come la pandemia da Covid19. Storie che il Comandante Generale definisce “così edificanti che sembrano inventate, e sono invece episodi reali” sottolineando come “i Carabinieri sono sempre presenti, attori protagonisti dei soccorsi dopo una calamità, della speranza dopo lo sconforto, dell’ordine dopo il caos, della giustizia dopo un torto. Il senso del dovere, da duecentodieci anni guida ideale di ogni intervento, è lo spirito che anima il nostro servizio”.

Le 12 storie – eterogenee per epoca storica, ambientazione geografica e avvenimenti narrati – sono unite dalla capacità di ascolto e di vicinanza dell’Arma, “filo conduttore” che attraversa l’intera narrazione del Calendario: una banda rossa creata dalla matita di Pininfarina che parte dalla Fiamma – emblema dell’Arma dei Carabinieri – e avvolge l’intera opera attraverso uno dei segni distintivi più significativi e storici dell’uniforme dell’Arma, che caratterizza i pantaloni del Carabiniere. Una banda che, nell’immaginario delle italiane e degli italiani, è diventata simbolo di una forza amica, sempre presente nei momenti e nei luoghi delle nostre vite. Le illustrazioni che compongono le 12 tavole sono disegnate a matita, tratto che contraddistingue la fase creativa delle opere di Pininfarina – dalle auto sportive ai progetti di architettura – e che valorizza e porta alla luce l’arte presente nell’operato quotidiano dei Carabinieri, come evidenziato dal Comandante Generale “non è immediato pensarci, eppure c’è un’analogia evidente, fra le gesta compiute da persone in divisa, e il talento di chi le descrive o le illustra. Anche ad un carabiniere, in fondo, si richiede ciò che fanno gli artisti: aggiungere bellezza”. 

Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’Arma, oggi giunto a una tiratura di 1.200.000 copie, di cui oltre 16.000 in otto altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo, nonché in sardo e friulano), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”. Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 91^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.

Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2024 dell’Agenda illustrata attraverso quattro racconti dai quali si evince l’essenza del nostro operato. Si tratta di storie di fantasia ispirate alla realtà e capaci di tratteggiare la vera anima del Carabiniere esaltando il messaggio del servizio a favore della cittadinanza e della fiera consapevolezza di adempiere ad un ruolo sociale indispensabile. L’attività di un’unità cinofila impegnata in operazioni di soccorso dopo una calamità naturale, il Carabiniere appena arrivato di rinforzo alla Caserma di un paesino mal collegato e molto distante dai centri maggiori e dai servizi essenziali, la vita di un Ufficiale dell’Arma, ancora ignaro futuro Comandante Generale e inconsapevole protagonista di una pagina di storia della nostra unificanda Nazione. E ancora l’altruismo di un giovane Comandante di Stazione che trae in salvo una donna che stava annegando.

Altre due opere completano l’offerta editoriale dell’anno 2024. 

Il Calendario da tavolo, dedicato anche quest’anno al tema “i Carabinieri nei Borghi più Belli d’Italia”, riguarda piccole gemme arroccate fra gli scorci più suggestivi del Belpaese, il Paese dell’Arte, della Letteratura, dell’Ingegno italico. Sono state selezionate 12 immagini, una per mese, con Carabinieri ritratti in uno dei tanti borghi che impreziosiscono l’Italia, i quali restituiscono un quadro d’autore fatto di geografia, architetture e uniforme. 

La scelta del tema celebra il concetto della prossimità della Benemerita al cittadino e la sua presenza capillare sul territorio nazionale, permeata anche in quei centri abitati soltanto da poche migliaia di anime, che individuano nella Stazione dei Carabinieri il loro sicuro punto di riferimento. L’intero ricavato della vendita di questo calendarietto da tavolo è devoluto, come accaduto negli anni precedenti, all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri. 

Il Planning da tavolo, in scia con le altre opere, è incentrato anch’esso sul tema del “controllo del territorio”. Anche stavolta il ricavato sarà devoluto ad un reparto pediatrico, individuato quest’anno nel Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria.

Tale opera editoriale, in apertura, racconta una storia redatta da personale dell’Arma con il titolo “Il Carabiniere in bicicletta”. È ambientata agli inizi del ‘900 e narra di un Maresciallo dell’Arma che svolgeva il suo servizio per la comunità a bordo di una bicicletta garantendo, con gentilezza e garbo, rassicurazione sociale e compagnia agli abitanti del piccolo paesino. 

Inoltre, il planning è organizzato con una pagina calendario all’inizio di ogni mese affiancata da un’immagine raffigurante le attività svolte dai reparti delle varie specialità dell’Arma (cinofili, sciatori, elicotteristi).

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Ad In Primo Piano Alessandro Rivi

Torna In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, l’Assessore al bilancio del Comune di Sansepolcro Alessandro Rivi

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La suggestione della forma, l’emozione del colore, il significato della parola: fino a lunedì 13 novembre a palazzo del Podestà la mostra di Riccardo Fiorucci, Carlo Paolo Granci e Bruno Allegria

La suggestione della forma, l’emozione del colore, il significato della parola sono insieme in un gioco continuo di
riferimenti, citazioni e omaggi alla tradizione di Città di Castello, alla sua storia e alla sua identità culturale e sociale, nella
mostra “Event”, che sarà allestita fino a lunedì 13 novembre a palazzo del Podestà da Riccardo Fiorucci , Carlo Paolo Granci
e Bruno Allegria .

“L’esposizione di tre artisti uniti dall’amore per la propria città, che tra gusto e sperimentazione,
tradizione e innovazione, simboli e spunti di riflessione, ci parlano dell’anima della nostra comunità, unendo in maniera
davvero inedita e riuscita pittura, scultura e poesia, forme espressive che catturano e incuriosiscono, offrendo a ogni
visitatore sensazioni diverse”, commenta l’assessore alla Cultura Michela Botteghi , che sottolinea “il valore del filone
espositivo che nelle sale di palazzo del Podestà raccoglie con straordinaria continuità per tutto l’anno il talento e la
creatività dei tantissimi artisti di cui Città di Castello è ricca, un patrimonio identitario su cui l’amministrazione comunale
investe per valorizzare un saper fare che ci piace tanto e merita di trovare risalto all’interno della comunità in cui nasce e si
esprime, nei suoi luoghi più belli e importanti”.

Nelle sale di corso Cavour la cifra stilistica del colore, caratteristica delle
opere con cui Fiorucci esprime sé stesso e la realtà rielaborando emozioni del suo vissuto e traendo motivi di ispirazione dal
Rinascimento e dalla contemporaneità, rapisce lo sguardo dei visitatori già all’ingresso, incorniciando le sculture lignee di
Granci, che senza colla e chiodi danno sorprendente vitalità e fascino a oggetti ordinari, unendo c uriosità, ricerca e
sperimentazione. Una parete tappezzata di poesie, in mezzo ai colori e alle forme, è la pausa di riflessione a cui invita
Allegria, che racconta in versi la Città di Castello di ieri e di oggi attraverso la sua gente, i giovani e gli anziani, suggerendo di
dare valore al tempo. Un viaggio intenso e ricco, che è stato molto apprezzato dai tanti visitatori che finora hanno fatto
tappa a palazzo del Podestà. La mostra sarà aperta a ingresso libero fino a lunedì 13 novembre dalle ore 10.00 alle ore

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Ampliamento orario Ufficio Polizia Municipale di Citerna, apertura pomeridiana

“Per venire incontro alle esigenze della comunità ed assicurare una maggiore presenza sul territorio ai cittadini del nostro comune, l’Ufficio di Polizia Municipale dal primo di novembre 2023 ha ampliato i suoi orari ed effettua nei giorni di martedì e giovedì due servizi pomeridiani con orario 12:00/18:00 – ha dichiarato il sindaco Enea Paladino – è stato inoltre ampliato l’orario di ricevimento al pubblico presso la Palazzina di Via Roma n. 24 con i seguenti orari: martedì dalle ore 16:00 alle ore 17:30, mercoledì dalle ore 09:00 alle ore 10:30 e sabato dalle ore 09:00 alle ore 10:30.”

“La maggiore flessibilità dell’orario è nata dall’esigenza di fornire ai nostri cittadini un miglioramento del servizio per venire incontro ai loro bisogni – ha concluso il primo cittadino”.

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Recupero e la valorizzazione della scuola di Rovigliano, il PD tifernate interroga la Giunta

L’obbiettivo di questa interrogazione è quello di dar seguito alla mozione presentata dal sottoscritto Consigliere Comunale e già approvata lo scorso 30 gennaio, con la quale si impegnava il Comune a farsi promotore nei confronti della Regione Umbria della proposta di ristrutturare e rendere nuovamente fruibile l’edificio della scuola di Rovigliano, anche attraverso una gestione condivisa tra il Comune e la Regione stessa, per custodirne le memorie concrete e adibirlo a sede di studio e divulgazione, e di inserire la zona nel percorso dei Sentieri francescani.


Non si comprendono infatti i motivi per cui la Regione non si sia resa disponibile ad un confronto nelle commissioni consiliari competenti, vanificando di fatto la possibilità di intervenire sull’argomento da parte del Comune.
Siamo inoltre rimasti sorpresi nell’apprendere dagli articoli di stampa dello scorso 4 novembre 2023 che “per quanto riguarda invece il Centro Studi Villa Montesca, i 2 milioni di euro in arrivo dal Fondo di sviluppo e coesione saranno utilizzati dalla Regione, con molta probabilità, per il recupero di alcuni aspetti strutturali della Villa, come il rifacimento degli impianti su più livelli, e la valorizzazione delle risorse culturali: restauro degli affreschi presenti, con rivalutazione dell’archivio e della biblioteca.

Un progetto che così renderebbe di nuovo utilizzabile la Villa. Intanto già da alcuni mesi, la stessa Regione ha ristrutturato la cosiddetta Foresteria e la ex scuola, situate nella zona nord della Montesca, mentre Afor si sta occupando di alcuni lavori nel parco che interessano la fontana e il cancello all’ingresso principale” (estratto dal Corriere dell’Umbria del 04/11/2023)
Per queste ragioni si vuole far chiarezza sull’esistenza o meno di interlocuzioni tra l’ente Regionale ed il Comune circa gli investimenti annunciati a mezzo stampa e le eventuali tempistiche previste, oltre alle motivazioni per cui non sono state convocate le commissioni consiliari competenti conseguenti alla mozione presentata dal sottoscritto consigliere ed approvata lo scorso 30 gennaio.

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“Una cabina di regia con Usl Umbria 1 ed Enpa per la gestione dei gatti che vivono il libertà nel territorio”: il sindaco Secondi risponde all’interrogazione della consigliera Arcaleni (Castello Cambia) sul tema del randagismo felino

Il sindaco Luca Secondi ha attiverà una cabina di regia tra Comune, Usl Umbria 1 ed Enpa sul tema della gestione dei gatti che vivono in libertà nel territorio di Città di Castello. E’ quanto è emerso in consiglio comunale, dove il primo cittadino ha risposto all’interrogazione della consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) sul randagismo felino, comunicando “l’intenzione di incontrare i responsabili dell’Usl Umbria 1 per affrontare le questioni riguardanti la gestione della situazione, coinvolgendo il gestore del nostro canile comprensoriale Enpa, come associazione di riferimento del mondo del volontariato che si impegna su questo versante”. La rappresentante della minoranza aveva fatto presente l’esigenza di “affrontare una situazione che sta diventando sempre più emergenziale, non solo nel nostro comune ma in tutto il comprensorio, per l’aumento esponenziale dei cuccioli e delle cucciolate, che si accompagna anche all’incremento dei felini morti e che mette a dura prova anche chi, con amorevole cura, se ne occupa in maniera del tutto volontaria e con notevole dispendio di energie e risorse”. Nel far presente che “la cura delle colonie feline sia di competenza dell’amministrazione comunale, responsabile della sua gestione e protezione”, Arcaleni ha ricondotto l’aumento dei felini in circolazione alla al fatto che “sia diminuita molto la capacità di sterilizzazione della filiera pubblica-privata”. “La situazione non è delle migliori – ha puntualizzato la consigliera di Castello Cambia – ma non perché l’Usl non risponda o latiti, ma perché ci sono delle situazioni in cui non può intervenire, vuoi perché non c’è servizio immediato, perché il primo servizio disponibile è a Perugia, vuoi perché molte volte, quando un privato segnala la situazione gli viene detto di portare gli animali con propri mezzi presso il servizio deputato”.

“Altre Usl offrono una diversa disponibilità, ci sono delle modalità di trasporto che vengono messe a disposizione dei privati”, ha fatto presente Arcaleni, rimarcando anche che “ci sono comuni in cui il problema viene affrontato mettendo in sinergia Usl, amministrazione comunale e associazioni, come l’Enpa che potrebbe farsi parte diligente per campagne di sterilizzazioni gratuite, perché fuori dall’Usl costano”. Il sindaco Secondi ha letto in aula la comunicazione pervenuta dall’Usl Umbria 1, che ha chiarito come “la legge tuteli i gatti che vivono in libertà, in particolare quelli appartenenti a colonie feline, che devono avere un gestore responsabile dell’alimentazione e della salute degli animali”. “L’Usl ci fa sapere che il servizio veterinario si occupa della sterilizzazione gratuita dei gatti regolarmente censiti e appartenenti ad una colonia e che per gli interventi di sterilizzazione non esistono a oggi liste di attesa, in quanto tutte le richieste vengono esaurite nel giro di una settimana”. “Il tempo dedicato alla chirurgia, che da due giorni è passato a tre, è superiore a quanto richiesto dall’utenza”, ha riferito il primo cittadino, spiegando come l’Usl abbia puntualizzato che “non sarà possibile ampliare ulteriormente la disponibilità per questa tipologia di interventi, vista la carenza di personale del servizio”.

L’azienda sanitaria ha reso noto che “le colonie censite nel territorio sono 62, di cui la maggior parte in stand-by perché sono terminati soggetti da sterilizzare”. “Nel 2022 il numero dei gatti sterilizzati è stato di 219 e nel primo semestre del 2023 risultano essere 93”, hanno fatto sapere i responsabili sanitari, che hanno spiegato come “le prestazioni rivolte ai gatti randagi e di colonia vadano dalle operazioni chirurgiche alle visite cliniche e terapiche, dalle vaccinazioni alle sverminazioni, fino ai trattamenti antiparassitari esterni, ai test diagnostici e alle analisi cliniche, per un totale di 206 interventi effettuati sui gatti nel primo trimestre 2023”. Secondi ha sottolineato di rilevare una “discrasia” tra quanto testimonia l’Usl e quanto percepito attraverso le segnalazioni ricevute dai cittadini, in particolare sulla questione del censimento delle nuove colonie e delle sterilizzazioni. “Ecco perché – ha precisato – la mia intenzione è di aprire un confronto sulla questione con l’Usl Umbria 1 e con Enpa, come punto di riferimento con un mondo del volontariato che non è facile identificare e coinvolgere, ma che attraverso il gestore del nostro canile comprensoriale è magari possibile far partecipare”. La consigliera Arcaleni ha replicato evidenziando come la risposta dell’Usl Umbria 1 non sia stata soddisfacente. “Anche a me risultano differenze rispetto a questi dati, non mi sembra ci sia una corrispondenza realistica alla situazione”, ha chiarito la rappresentante di Castello Cambia, che ha condiviso “la necessità di aprire un confronto su una situazione che sta sfuggendo di mano”. “Vorrei infatti capire – ha spiegato Arcaleni – cosa può fare in più l’Usl Umbria 1, perché serve una maggiore disponibilità e anche una maggiore chiarezza rispetto agli impegni che l’azienda sanitaria può prendere nei confronti dei volontari, considerando che in altri territori vengono messi a disposizione anche dei mezzi di trasporto per rendere possibili le sterilizzazioni”. “Mi permetto di proporre al sindaco di prendere in considerazione strumenti come i patti civici per poter coinvolgere anche gruppi di cittadini che non siano ancora costituiti in associazione e chiedo che queste persone possano partecipare anche come uditori al tavolo con Usl ed Enpa, perché se si mettono insieme le forze c’è modo anche di affrontare correttamente la situazione del randagismo felino”.

 
 

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Via Marinelli: interrogazione del capogruppo Forza Italia, Tommaso Campagni

Via Marinelli: interrogazione del capogruppo Forza Italia, Tommaso Campagni. “Un anno fa avevo – dichiara Campagni – presentato interrogazione sul tratto di strada in oggetto e la giunta comunale aveva preso l’impegno per intervenire apportando delle modifiche che migliorassero la criticità. Stanno continuando ad avvenire incidenti per i vari conducenti che imboccano via Marinelli direzione quartiere Riosecco. Le cause di tali incidenti non dipendono solamente dal verificarsi di determinate condizioni climatiche ma anche dai problemi strutturali di quel tratto di strada e di come era stato pensato e realizzato.

Negli ultimi anni sono stati rilevati più di 10 incidenti pericolosi e molti altri sono avvenuti senza che avvenisse l’intervento della Polizia municipale e quindi non registrati.” “Considerato che la soluzione prospettata dallo scrivente di uno spartitraffico non era fattibile secondo gli uffici tecnici per mancanza di ampiezza della carreggiata; la giunta comunale si era impegnata ad intervenire con una pavimentazione differente che prevedesse un asfalto maggiormente drenante che attenuasse la pericolosità dell’uscita della rotonda in via Marinelli; l’intervento suddetto non è stato fatto e non erano state prospettate altre soluzioni per risolvere la seria problematica che riguarda la sicurezza cittadina”. A tale proposito il sottoscritto consigliere comunale, interroga la giunta per sapere “quali siano gli intendimenti dell’amministrazione comunale per risolvere tale problematica in tempi adeguati”.

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Annunciata l’anteprima mondiale di “alla ricerca di rose”, il cinema Dante di Sansepolcro si tinge di verde

Mercoledì 15 novembre alle ore 18:00 e alle ore 21:00 il Cinema Teatro Dante di Sansepolcro ospiterà la Premiere mondiale del film “Alla ricerca di Rose” dei registi Lorenzo Lombardi e Nicola Santi Amantini. L’evento, già sold-out nei primi giorni di programmazione, ha visto la necessità di aprire una nuova proiezione il 16 novembre alle ore 21:00.

Grande interesse suscitato in Alta Valle del Tevere dalla pellicola made in San Giustino che ha visto coinvolti oltre 60 attori under 10, particolarità che ha giovato un guinness per essere l’unico film al mondo con un cast di soli bambini.

La casa di produzione Whiterose Pictures ha organizzato per l’anteprima, nella quale sono attesi il cast tecnico, artistico e le istituzioni, un particolare “Green Carpet” con photocall: non il solito tappeto rosso, quindi, ma un tappeto “d’erba” verde (viste le tematiche ambientali che tocca la trama del film), mentre la facciata del Cinema sarà illuminata di verde.

“Alla ricerca di Rose” che ha richiesto quasi un mese di riprese e ben sette mesi di post-produzione ci condurrà nel 2029 in un mondo distopico (con la possibilità di vedere luoghi della Valtiberina Umbro-Toscana sotto una luce diversa), dove un gruppo di bambini, dopo un evento misterioso, si ritrova a fare i conti con un mondo senza adulti, elettricità e tecnologia, e parte alla ricerca di colei che sembra essere l’unica donna rimasta sulla Terra: “Rose”. I protagonisti della storia, infatti, intraprendono un viaggio alla scoperta di loro stessi, di una natura incontaminata e alla ricerca di una figura materna.

Tanti quindi gli argomenti celati nella pellicola che oltre al rispetto della natura, tratta l’aggregazione giovanile, l’amicizia e la famiglia (quale fulcro importantissimo per il benessere e la crescita del bambino).

I registi Lorenzo Lombardi (“In the market”) e Nicola Santi Amantini (“Non ci indurre in tentazione”) che hanno ideato questa singolare storia raccontano che il film è anche un progetto innovativo, ed è anche forse questo l’ingrediente che ha spinto l’attrice Valentina Lodovini ad entrare a far parte del progetto dando voce alla “famosa” Rose del titolo.

La troupe principale del film, vede, fra gli altri, anche storici collaboratori dei due registi umbri: Stefano Guerrini(drone operator), Marco Mercati (fonico e sound design), e Carmen Adincu (make-up artist e hair stylist).

Il film è anche la conclusione di un progetto scolastico, iniziato a dicembre 2022 e realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MiC e Ministero dell’Istruzione e che vede l’insegnamento del Cinema a scuola, coadiuvato dal dirigente scolastico Elio Boriosi e dalla referente Loretta Zazzi.

“Alla ricerca di Rose” è patrocinato dall’amministrazione comunale di San Giustino (PG), dal sindaco Paolo Fratini e dall’Assessore alla Cultura Milena Ganganelli Crispoltoni.

Per chi volesse prenotare i posti per la proiezione del 16 novembre alle ore 21:00 potrà farlo con email a info@whiterosepictures.it o whatsapp al 3341285124.

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Il sindaco Fabrizio Innocenti saluta il nuovo Comandante di Stazione Luogotenente Stefano Petruzzi

Dal Valdarno, dove era Comandante della Stazione Carabinieri di Loro Ciuffenna, il Luogotenente Petruzzi arriva a Sansepolcro per dirigere la stazione Carabinieri territoriale. Originario di Città di Castello ha lavorato anche nelle province di Caserta e di Roma, dove ha trascorso buona parte del suo percorso professionale. Giunto a Sansepolcro, al comando della Stazione Carabinieri, si è recato a Palazzo delle Laudi con il Comandante di Compagnia, Capitano Carmine Feola, per incontrare il primo cittadino che ha dato il benvenuto al Luogotenente augurandogli buon lavoro, sottolineando l’importanza della collaborazione fra le istituzioni e le forze dell’ordine territoriali per il bene della città e dei cittadini.

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Per Guerrini e Prusak gara decisiva sulle Dolomiti

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Saranno 441 chilometri di strade delle Dolomiti, di cui 230 distribuiti in diciassette prove speciali, ad assegnare l’edizione 2023 della Bridgestone FIA Ecorally Cup. Mai era accaduto nella quasi ventennale storia della competizione che ben tre equipaggi potessero contendersi il titolo alla vigilia dell’ultima gara a calendario. L’EcoDolomites Gt 2023 metterà in palio quindici punti, ben più dei quattro nei quali sono racchiusi i cechi leader della classifica Zdarsky-Nabelek, i campioni in carica baschi Conde-Sergnese e il duo italo-polacco composto da Guido Guerrini ed Artur Prusak con i colori del team italiano Autotest Motorsport-Io vivo in Toscana, a bordo della Kia E-Niro messa a disposizione da K-Motor Alto Adige, vincitori della gara alpina nella scorsa edizione. I tre team hanno recentemente occupato tutti i gradini del podio del prestigioso E-Rallye di Monte Carlo.

Ognuna delle coppie in gioco ha punti di forza e di debolezza ma correre su strade tradizionalmente amiche dovrebbe concedere una marcia in più a Guerrini e Prusak, che tuttavia partono da quattro punti di distacco dal team ceco e due da quello iberico. Oltre ai tre che guidano la graduatoria iridata saranno della partita con possibilità di risultato, tra gli altri, i francesi Malga-Bonnel, gli sloveni Špacapan-Kobal, i rumeni Mester-Socariciu, i bulgari Dedikov-Pavlov.

Nelle tre settimane che hanno separato la gara monegasca da quella trentina Guerrini e Prusak hanno lavorato sulle nuove strumentazioni a bordo della loro auto oltre che sulla scelta degli pneumatici, tra quelli messi a disposizione dal partner tecnico Bridgestone, più adatti ad una gara ad alta quota con probabile presenza di neve e ghiaccio.  La partenza per Fiera di Primiero, campo base dell’EcoDolomites Gt, è avvenuta simbolicamente dalla sede Aci di Arezzo alla presenza del Presidente Bernardo Mennini. Da segnalare la scelta del team italiano di supportare la candidatura della Valtiberina toscana e dell’Alto Tevere umbro a Capitale italiana della Cultura 2026: il logo della candidatura sarà presente sull’auto in gara in occasione della gara internazionale a cui Guerrini e Prusak prenderanno parte.

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Città di Castello ancora in prima linea contro la violenza sulle donne: il Comune tra i primi in Umbria a riservare case popolari per le vittime di maltrattamenti domestici

Città di Castello di nuovo in prima linea al fianco delle donne vittime di violenza con un’altra “carezza” a chi vive il dolore e le sofferenze dei maltrattamenti e degli abusi. L’amministrazione comunale riserverà infatti alle donne vittime di violenza in famiglia una quota dell’8 per cento delle case popolari a disposizione ogni anno, dando applicazione, tra i primi Comuni in Umbria, alle disposizioni della legge regionale in materia. Un nuovo importante segnale di attenzione per la condizione femminile che porta con sé il messaggio di fondo rivolto alle donne del territorio nelle iniziative messe in campo dal Comune su questo drammatico fronte dall’assessorato alle Pari Opportunità guidato da Letizia Guerri in collaborazione con l’assessorato ai Servizi Sociali di cui è responsabile Benedetta Calagreti: quello di denunciare le violenze perché c’è una rete sociale pronta a proteggere le donne e a dare loro un aiuto concreto nel percorso di uscita dai drammi in cui vivono. D’ora in poi anche con la possibilità di ricevere un alloggio di edilizia residenziale sociale pubblica, per lasciare l’ambiente familiare ormai compromesso.

Un’opportunità in più per le vittime di violenza, dopo quella di ricevere un’offerta di lavoro, utile a conseguire l’indipendenza economica necessaria ad affrancarsi da un vissuto di abusi, che è stata messa a disposizione dal Comune di Città di Castello, come capofila delle municipalità della Zona Sociale 1 dell’Alta Valle del Tevere, con il protocollo d’intesta sottoscritto pochi giorni fa insieme a Cgil, Cisl e Uil, Confindustria Alto Tevere e Arpal Umbria. Il primo in Italia a dare una risposta al vulnus dell’autonomia economica sul quale si incagliano molti percorsi che le donne intraprendono per l’uscita dalla violenza domestica. Un’esperienza pilota per altri comuni della Penisola, come quella dei corsi di formazione sulla violenza di genere avviati nel giugno scorso dal Comune per 100 docenti degli istituti scolastici primari pubblici e paritari di Città di Castello (con finanziamento della Regione Umbria e in linea le indicazioni del “Piano nazionale per l’educazione al rispetto” del MIUR) con l’obiettivo di attivare sui banchi di scuola “sentinelle” in grado di riconoscere i segnali di disagio delle mamme e favorire l’emersione dei casi di violenza attraverso la consapevolezza dei servizi che sono a disposizione nel territorio.

La riserva dell’8 per cento di alloggi di edilizia residenziale sociale pubblica è stata deliberata nell’ultima seduta dal consiglio comunale, che ha approvato maggioranza (con il voto favorevole di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco, Gruppo Misto-Azione e le astensioni di FDI, FI, Castello Civica, Castello Cambia e Unione Civica Tiferno) il nuovo regolamento dell’ente per la formazione delle graduatorie e per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale sociale pubblica. Nel sottolineare in aula l’importanza di attivare tutte le misure necessarie ad affrontare le emergenze abitative che affiorano nel territorio, tra cui quella legata alla violenza domestica, l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti ha sottolineato come “la nuova disciplina dell’assegnazione delle case popolari recepisca tutte le novità normative e introduca, laddove possibile, previsioni definite dalla giunta condividendo le scelte con il consiglio comunale”. Oltre all’articolo riguardante la violenza sulle donne, le novità principali riguardano l’attribuzione di 6 punti alle famiglie con figli di età compresa tra 10 e 26 anni, studenti o fiscalmente a carico; l’assegnazione di 1 punto al soggetto che in forza di una separazione ha visto assegnare la casa coniugale all’altro coniuge; l’assegnazione di 1 punto per chi vive da 10 anni consecutivi in Umbria e di 2 punti a chi risiede da 15 anni consecutivi; la previsione di 2 punti per il nucleo familiare che abbia perso l’unica fonte di reddito da 12 mesi; il reinserimento della possibilità di assegnazione degli alloggi per emergenza abitativa, con la previsione massima del 70 per cento del totale degli alloggi riservati alle emergenze abitative a casi di natura socio-sanitaria, su istanza dell’Usl o del Comune; la nuova composizione della commissione comunale deputata.

La consigliera Elda Rossi (FDI) ha chiesto di sapere “quanti alloggi vuoti sono disponibili per le emergenze abitative” e “il numero degli alloggi presenti nel territorio comunale di Città di Castello”. A evidenziare che “l’emergenza abitativa è purtroppo una problematica quotidiana, ma di fatto gli appartamenti dell’Ater non sono mai disponibili” è stata la consigliera Luciana Bassini (Gruppo Misto – Azione), che ha chiesto di comprendere “se ci sia o meno l’effettiva disponibilità di un appartamento per le donne vittime di violenza e per chi è senza casa in questo momento”. Nel rimarcare come “la giunta comunale abbia accolto i suggerimenti pervenuti sia dalla maggioranza che dalla minoranza”, il capogruppo del PD Gionata Gatticchi ha messo in evidenza come “al di là del recepimento della normativa regionale, laddove c’erano margini per operare da parte dell’amministrazione comunale ci sono stati interventi puntuali, con l’intenzione di rispondere alla tipologia di casistica legata all’emergenza abitativa nel territorio senza lasciare indietro nessuno”. Nel dare atto della condivisione delle scelte assicurata dalla giunta, la consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia), ha ammonito sul fatto che “le importanti novità introdotte nel regolamento rischino di non essere attuabili”. “Se mancano gli alloggi per poter rispondere alle emergenze, questo strumento che è necessario approvare si scontrerà con la dura realtà”, ha osservato la rappresentante della minoranza, che ha invitato la giunta a “cercare di ampliare la disponibilità di soluzioni abitative” e a “garantire la possibilità di partecipare ai bandi per l’assegnazione degli alloggi anche a chi abbia difficoltà con la procedura telematica, che è l’unica prevista dal regolamento”. In sede di replica, l’assessore Calagreti ha reso noto che “gli alloggi assegnati sono all’incirca 700” e che “al momento è esaurita la disponibilità di appartamenti, perché tutti quelli che erano liberi sono stati assegnati”.

“La Regione ci ha invitato ad attendere gennaio per la pubblicazione del nuovo bando, in modo da gestire al meglio la questione dell’ISEE”, ha riferito Calagreti, preannunciando che “verrà garantita adeguata assistenza per la compilazione online della domanda attraverso il servizio Digipass, lo Sportello del Cittadino, gli uffici del Segretariato sociale e alcuni patronati che ci hanno già dato la propria disponibilità”. Riconoscendo che “a oggi non ci sono alloggi disponibili per affrontare la problematica dell’emergenza abitativa, una criticità che purtroppo riguarda tutti i comuni di dimensioni medio-grandi come il nostro”, l’assessore ha puntualizzato come “prevedere riserve di posti per l’emergenza abitativa e per le donne vittime di violenza era comunque necessario, perché ci permetterà di intervenire in futuro, una volta che saranno a disposizione gli alloggi”.

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A Tempi Supplementari Paolo Pasquali e Davide Zanchi

Torna Tempi Supplementari. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Paolo Pasquali (Sansepolcro) e Davide Zanchi (Città di Castello)

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Francesco Felici, il campione di tennis in carrozzina ringrazia la comunità: “Ora in campo per le Olimpiadi di Parigi”

A Palazzo Graziani, sede di Fondazione Perugia, si è tenutala la conferenza stampa dedicata al tennista diciottenne Francesco Felici, finalista agli US Open di New York per il tennis in carrozzina è stato onorato dal Trofeo Sportsmanship  quale “atleta esemplare” ”. Una bellissima storia di successo e passione sportiva. Presso la sede della Fondazione Perugia  la Presidente Cristina Colaiacovo e l’assessore alla cultura Leonardo Varasano , hanno presentato il campione Francesco Felici numero due al mondo di tennis in carrozzina. Successo ottenuto, oltre alle sue non comuni capacità, anche grazie anche al contributo della Fondazione Perugia che con la sensibilita’ che da sempre contraddistingue il suo operato lo ha sostenuto nel  percorso agonistico.

Erano presenti rappresentanti del comitato “Ricominciamo da Francesco” Carlo Orlando e Silvia Egidi e Massimo Pici.

 Il presidente della Libertas Rari Nantes Paolo Ricci Riccini ha sottolineato l’importanza dell’esempio di Francesco che spera possa essere seguito da tutti i suoi atleti in tutti i livelli e categorie sportive.

 “Il crescente interesse verso questo sport mi ha spinto a una dedizione sempre più grande e a un impegno quotidiano – ha spiegato il campione Francesco Felici – insieme al mio staff, scalino dopo scalino abbiamo raggiunto il sogno degli US Open. In finale sono arrivato secondo, ma è stata una magnifica esperienza essere lì e competere con i grandi del mondo in un’atmosfera unica. Tutto è stato emozionante. Un grazie speciale da parte mia va al comitato, alla Fondazione Perugia a tutti coloro che mi hanno sostenuto. Senza di loro sarebbe stato tutto più difficile. Io sono uno e posso raggiungere obiettivi tecnici, ma per viaggiare insieme allo staff noi atleti abbiamo bisogno di fondi. Ora sono già proiettato verso le prossime sfide: le Olimpiadi di Parigi del 2024 e di Los Angeles del 2028”.

“Francesco Felici è un esempio per tutta la comunità – ha sottolineato Cristina Colaiacovo, Presidente di Fondazione Perugia – non solo per chi fa sport, ma per tutti coloro che perseguono i propri sogni e sono chiamati a superare le difficoltà della vita. La sua formidabile avventura ci richiama alla mente gli unici ingredienti possibili per raggiungere il successo nel mondo giusto: la passione, l’umiltà, l’allenamento e il sorriso. Abbiamo sostenuto il suo viaggio con grande orgoglio, unendo le nostre forze a quelle dei tanti attori sociali che si sono mobilitati per lui”. Per Leonardo Varasano, assessore alla cultura del Comune di Perugia, “quella di Francesco è una storia che scalfisce i luoghi comuni. La società deve saper riconoscere il talento, sostenerlo e farlo germogliare. I talenti spesso inaridiscono nella solitudine, mentre stavolta, grazie all’unione di tutti, non è avvenuto e non avverrà”.

La madre di Francesco, l’avvocato perugino Catia Mosconi, in questi mesi ha ottenuto il supporto di molti colleghi, rappresentanti durante la conferenza da Carlo Orlando, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Perugia e membro del comitato “Ricominciamo da Francesco”. Per la stessa organizzazione sono intervenute anche le vicepresidenti Silvia Egidi e Francesca Forlucci, che hanno spiegato come il gruppo continuerà a dare il suo contributo a Felici e ad altri atleti.

Il consigliere comunale Massimo Pici, anch’egli impegnato nella causa, ha ricordato come la storia di Franceso possa essere fonte di ispirazione per tutto lo sport locale, e con l’occasione ha presentato, insieme al presidente Paolo Riccini Ricci e a tanti giovani atleti, la nuova stagione della società di nuoto Libertas Rari Nantes, attiva fin dal 1958.

Francesco Felici ha iniziato la sua carriera giovanissimo, a quattordici anni, nell’estate del 2019, in maniera puramente amatoriale, e già un anno dopo ha conquistato il titolo, che detiene tuttora, di “campione italiano juniores”. Di lì, una traversata che lo ha portato in giro per il Pianeta a inanellare vittorie: Belgio, Croazia, Regno Unito, Turchia, Francia, Olanda e non solo.

A diciassette anni era già sesto nella classifica mondiale della sua categoria. Nel 2023, appena festeggiata la maturità, ha ottenuto la convocazione per rappresentare i colori dell’Italia nelle qualificazioni europee per i mondiali di tennis in carrozzina. Di lì altri successi: a maggio diventa il n. 2 al mondo e poi si classifica per gareggiare agli US Open di New York.

In America, dopo una sfilza di grandi prestazioni, vince la semifinale contro lo statunitense Charlie Cooper con il punteggio di 6-0, 6-3 e accede alla finale, dove il 9 settembre trova in campo l’inglese Dahnon Ward. Solo quest’ultimo riesce a fermare la scalata del campione umbro, con un punteggio di 6-4 6-3 in un’ora e 13 minuti.

Oltre alla soddisfazione della “medaglia d’argento”, il Grande Slam statunitense ha onorato Felici del trofeo Sportmanship quale “atleta esemplare” per il comportamento fuori e dentro il campo.

Il tennista si allena quotidianamente presso la Tennis Training School di Foligno, con i Maestri Mauro Arcangeli e Valeria Piccioli, sotto la supervisione del tecnico nazionaleM° Giampaolo Coppo, oltre ad essere seguito dal tecnico nazionale M° Giancarlo Bonasia.

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Sicura, più bella, con un’idea moderna incontro tra spazi interni ed esterni al servizio della didattica, ma soprattutto green: inaugurata stamattina la nuova scuola dell’infanzia di Montedoro

Sicura, più bella, con un’idea moderna incontro tra spazi interni ed esterni al servizio della didattica, ma soprattutto green. La nuova scuola dell’infanzia di Montedoro è infatti un edificio con classificazione nZEB (nearly Zero Energy Building), in grado di produrre autonomamente da fonti rinnovabili l’energia necessaria al proprio fabbisogno per riscaldamento, illuminazione e alimentazione elettrica, ma è anche una struttura che pensa alla salute e al benessere dei bambini e del personale scolastico: la grande aiuola interna collocata nell’atrio ospita infatti un “Giardino d’Inverno” adornato con piante che hanno la caratteristica di purificare gli ambienti, metabolizzando le componenti presenti nell’aria rilasciate dai materiali edili e dai prodotti per la pulizia, ma assorbendo anche le onde elettromagnetiche che interagiscono con l’organismo umano. Un’oasi di benessere sulla quale campeggia un elemento ornamentale originale e molto apprezzato: piante di banano trapiantate dal giardino di palazzo Corsi, dove da anni un tenace boschetto vive ormai pienamente naturalizzato, un omaggio alla storia della città che offrirà ai bambini frutta km zero, da cogliere e gustare nelle ore di ricreazione. Per i lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico sono stati investiti 1 milione e 200 mila euro, di cui 80.000 euro a carico del Comune e 377.290,75 di contributo G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici). “Siamo orgogliosi e felici di aver restituito ai bambini e a tutto il personale scolastico, ma soprattutto alla comunità del quartiere di San Pio, un edificio simbolo dell’impegno dell’amministrazione comunale nella riqualificazione scolastica: questa scuola infatti è pensata come una casa per i bambini, è bella, sicura, efficiente dal punto di vista energetico, con tante accortezze e particolari che guardano al benessere di chi trascorre qui gran parte della propria giornata e che sono il risultato di una progettazione pensata e condivisa dall’amministrazione comunale con un gruppo di lavoro espressione di questa scuola, delle sue sensibilità e delle sue competenze”, sottolinea il sindaco Luca Secondi, insieme all’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti e all’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri.

Circondati dai bambini con le famiglie e dal personale scolastico, gli amministratori stamattina hanno tagliato il nastro alla presenza del vice sindaco Giuseppe Stefano Bernicchi, dell’assessore Mauro Mariangeli e del consigliere comunale Roberto Brunelli, del vice presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria Michele Bettarelli e del consigliere regionale Valerio Mancini, della dirigente scolastica del Primo Circolo Didattico San Filippo Silvia Ghigi, con l’ambassador di Indire Massimo Belardinelli, l’ex dirigente scolastico Simone Casucci e il presidente della Comunità Educante Luigi Marinelli. “Investire sulla scuola significa investire sulle nuove generazioni, che sono il fondamento del futuro della nostra comunità: ecco perché per scelta politica lo facciamo con continuità e anche con impegni finanziari diretti dell’ente, a supporto delle importanti risorse che siamo riusciti a ottenere negli ultimi anni grazie ai nostri uffici comunali, che ringraziamo per il lavoro straordinario che stanno assicurando anche sul versante del PNRR”, rimarcano Secondi, Carletti e Guerri, nel ricordare come “l’amministrazione comunale abbia sostenuto sul quartiere di San Pio investimenti significativi per garantire edifici scolastici moderni e all’altezza delle aspettative dei cittadini nella fascia 0-10 anni, con i lavori di riqualificazione effettuati, prima, nella scuola primaria e, ora, nella scuola dell’infanzia e nell’asilo nido Coccinella, che contiamo di riaprire all’inizio del 2024”. Gli amministratori hanno annunciato stamattina che saranno anche investiti 15.000 euro in più per la sistemazione dell’area verde circostante la scuola dell’infanzia di Montedoro. “Questa scuola ci piace molto e siamo davvero contenti delle soluzioni tecniche che sono state adottate guardando ai bambini e alla qualità dell’attività didattica”, commenta la dirigente scolastica Silvia Ghigi, evidenziando come sia stata data “attuazione concreta all’idea innovativa dello spazio come terzo educatore, che l’amministrazione comunale ha condiviso con tutte le componenti scolastiche, sviluppando la filosofia sperimentale di INDIRE”. L’intervento compiuto sull’edificio, che ha dato attuazione a linee guida di ultima generazione di INDIRE come l’arcipelago esperenziale che suddivide gli ambienti educativi in tanti luoghi a tema per la didattica, sarà un progetto pilota che lo stesso ente nazionale di ricerca proporrà a livello nazionale.

L’intervento. I lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico che hanno interessato la scuola dell’infanzia di Montedoro sono stati condotti da Novedil di Terni su progetto curato dagli studi tecnici Città Futura e Sipro. L’intervento ha riguardato la demolizione e la ricostruzione del corpo di ingresso, della copertura e del solaio di sottotetto, delle tramezzature, dei pavimenti e dei rivestimenti, con l’obiettivo, da una parte, di ridurre la vulnerabilità sismica dell’edificio e aumentarne la sicurezza, dall’altra, di superare le criticità nella distribuzione degli ambienti interni attraverso una nuova organizzazione degli spazi a beneficio della didattica. Le aule hanno un collegamento diretto con l’esterno attraverso un nuovo porticato aperto, coperto, per l’accesso al giardino senza barriere architettoniche: la struttura potrà consentire di gestire in alcuni periodi anche l’uso contemporaneo e libero da parte di bambini degli spazi chiusi e aperti, garantendo il controllo da parte degli insegnanti. L’efficientamento energetico è stato il cuore del progetto: l’edificio è stato dotato di pannelli fotovoltaici per alimentare l’impianto elettrico, il sistema di climatizzazione a pompa di calore e il sistema di ricambio aria con recupero di calore, ma anche di un impianto solare termico per assicurare il fabbisogno di acqua calda sanitaria. Il complesso è in grado di autoprodurre l’energia necessaria ad alimentare impianto elettrico e impianto di riscaldamento, con importanti vantaggi economici e ambientali. La scuola ha un consumo minimo di energia per la climatizzazione, anche in conseguenza della realizzazione di un cappotto termico e della completa sostituzione degli infissi, ma anche per la produzione di acqua calda, per la ventilazione e l’illuminazione, che è interamente a led. La demolizione del vecchio ingresso e la ricostruzione di una nuova struttura in acciaio, con copertura in alluminio, ha permesso di ripensare l’intera superficie disponibile e di accorpare al fabbricato la parte esterna, dove un’ampia aiuola verde ospita una fontanella a supporto sia dell’innaffiamento delle piante che dell’attività didattica. Gli spazi esterni hanno subito inoltre delle modificazioni di quota per essere adeguati alle nuove esigenze architettoniche e sono suddivisi in modo da ospitare l’accoglienza dei bambini, il gioco e la didattica. La nuova ridistribuzione della superficie interna ha consentito di ricavare una zona nell’atrio che funge da interscambio tra l’ingresso principale e quello retrostante che collega il giardino: una grande aiuola interna nella quale è stato possibile realizzare un “Giardino d’Inverno”, con funzione estetica, ma anche ecologico-ambientale. La scelta delle piante nel giardino interno è stata infatti orientata a varietà che hanno la caratteristica di purificare gli ambienti: la Sansevieria, il Pothos, la Nephrolepis, lo Spathiphyllum e l’Anthurium.

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Fratelli d’Italia Città di Castello chiede la riapertura definitiva della torre civica al pubblico

I Consiglieri Elda Rossi e Riccardo Leveque chiedono al Sindaco e alla Giunta Comunale la riapertura definitiva della Torre Civica al pubblico perché è giunto il momento di restituire questo monumento storico e culturale, dalla cui sommità si può godere una meravigliosa vista della nostra vallata, a visitatori, turisti e cittadini. La richiesta dei due Consiglieri nasce dalla presa d’atto sia di un’ormai avvenuta messa in sicurezza della struttura a seguito di un investimento complessivo di Comune e Regione pari a 1.335.000 euro,sia da una chiusura al pubblico della Torre Civica ormai troppo protratta nel tempo, risalente al 2019.

Le opere di consolidamento e ristrutturazione sul monumento sono iniziate nel 2003, a seguito dei danni del sisma del 1997, e sono terminate nel 2013, ovvero ormai 10 anni fa, e hanno consentito di superare le criticità, tanto da un punto di vista statico e strutturale, quanto dal manifestarsi di eventi tellurici. Non solo, la Torre è monitorata con un cuore hi-tech 24 ore su 24 per verificarne la sua tenuta statica grazie ai dispositivi tecnologici istallati al suo interno dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia. Visto che tale monumento è stato ritenuto capofila per eventi importanti, ma purtroppo solo straordinari, e richiamo di moltissimi visitatori, come registrano le affluenze di ottobre 2023 delle ultime Giornate Fai d’Autunno a Città di Castello, perché ancora ad oggi la Torre Civica è inaccessibile ai tifernati e ai turisti? La richiesta dei due Consiglieri continua, chiedendo la riapertura permanente e in quali tempi e modalità di gestione.

Elda Rossi e Riccardo Leveque

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Rifondazione Comunista piange la scomparsa del compagno Natale Boninsegni

Le compagne e i compagni di Rifondazione Comunista di San Giustino e dell’Umbria piangono la scomparsa del compagno Natale Boninsegni.
Natale Boninsegni, dirigente comunista e fondatore del nostro partito, è stato un esempio da seguire e un punto di riferimento per la nostra comunità politica.
Ha rappresentato il nostro partito anche in consiglio comunale, protagonista infaticabile e appassionato della vita politica locale, sempre disponibile e pronto al dialogo e al confronto.
Ai familiari vanno le nostre più sentite condoglianze.

Rifondazione Comunista di San Giustino e dell’Umbria

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