“Con l’impegno della Fondazione Albizzini di assumere l’onere finanziario di demolire l’ex scuola Garibaldi e di bonificare l’area abbiamo ottenuto due risultati: da un lato, stralciare questo intervento a beneficio del decoro di uno spazio urbano importante della città dal piano attuativo per piazza Burri e quindi velocizzare la sua esecuzione, che avverrà nel giro di alcuni mesi; dall’altro, la testimonianza della volontà di realizzare piazza Burri da parte del sodalizio, che nei prossimi mesi presenterà un project financing per l’opera”. E’ quanto ha chiarito ieri sera in consiglio comunale il sindaco Luca Secondi, rispondendo alle interrogazioni su piazza Burri dei consiglieri Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) ed Emanuela Arcaleni (Castello Cambia). Il primo cittadino ha anche accolto la richiesta dei due esponenti della minoranza di convocare una commissione sul tema con i rappresentanti nominati dal Comune nella Fondazione Burri, impegnandosi a invitare il presidente Bruno Corà e i consiglieri Chiara Burzigotti e Roberta Giorni. Il consigliere Lignani Marchesani aveva rivendicato il ruolo del consiglio comunale nella vicenda di piazza Burri, sostenendo che “l’assemblea cittadina avrebbe dovuto essere coinvolta nell’interlocuzione con la Fondazione Albizzini e non essere informata dai giornali, con una stretta di mano di cui non c’era bisogno, perché la demolizione dell’ex scuola Garibaldi era già implicita nell’accordo di programma”. “Piazza Burri è un progetto che dal punto di vista culturale e simbolico assolutamente mi piace e mi convince, ma abbiamo la necessità di capire i tempi della sua realizzazione e se la Fondazione Albizzini darà fondo alle proprie risorse per esaudire la volontà del maestro Burri o abbia trovato un altro partner al posto degli arabi, disposto a investire su questa opera”. Nel ricordare la propria contrarietà all’accordo di programma per piazza Burri, “che presentava troppe criticità che negli anni successivi sono emerse, mentre avrei preferito un concorso di idee”, la consigliera Arcaleni ha ribadito “la necessità di capire come e quando si procederà per piazza Burri, perché sono domande che ogni cittadino si fa a distanza di cinque anni da quell’intesa”. “La Fondazione avrebbe il dovere di presentarci un cronoprogramma, un progetto esecutivo, un piano finanziario, perché di questo si sta parlando, non di strette di mano che hanno un valore puramente mediatico, dato che si tratta di una porzione importante della nostra città per l’accesso al centro storico”, ha spiegato l’esponente di Castello Cambia, rimarcando la necessità che l’amministrazione comunale “faccia comprendere quale visione abbia dello sviluppo urbanistico di un’area strategica come questa”. “Nel momento in cui verrà demolita l’ex scuola Garibaldi, quanto tempo staremo con quella spianata davanti a un complesso industriale che il maestro Burri voleva nascondere con la famosa quinta scenica del parallelepipedo nero e quale progetto c’è per la parte retrostante piazza Burri”, ha chiesto Arcaleni, sollevando anche la necessità di comprendere “chi e come gestirà il centro per le arti contemporanee che dovrebbe sorgere nel nuovo edificio al posto dell’ex scuola Garibaldi, di cui la Fondazione dovrà assumersi l’onere per dieci anni e che poi passerà al Comune?”. Nel suo intervento, il sindaco Secondi ha fatto presente di “aver voluto la stretta di mano con il presidente Corà, perché gli atti amministrativi hanno un valore importante, tangibile, ma di fronte alla città chi ha ruoli e responsabilità ha per dignità il dovere di mettere la propria faccia sulle scelte, al di là della formalità che si consumano con gli atti”. Ricordando e precisando i termini dell’accordo di programma del 2018, che ha modificato il precedente risalente agli anni ’90, il primo cittadino ha evidenziato come il Covid abbia condizionato tutto il percorso successivo. Secondi ha, quindi, ripercorso le tappe recenti dell’interlocuzione con la Fondazione Albizzini, a partire dal febbraio 2022, quando il Comune aveva fatto presente la possibilità di finanziare la riqualificazione del complesso dell’ex scuola Garibaldi con le risorse del PNRR per l’edilizia scolastica e aveva ricevuto la conferma da parte del sodalizio della volontà di andare avanti con il progetto di piazza Burri, fino all’incontro dello scorso 24 agosto. “Un confronto ufficiale quest’ultimo a coronamento di una serie di interlocuzioni che l’amministrazione ha portato avanti nell’esercizio del proprio ruolo, nelle quali il consiglio comunale, che avendo approvato l’accordo di programma conserva pienamente il proprio, sarà coinvolto perché verrà messo a disposizione il verbale steso il 24 agosto e sarà necessario l’esame e l’avvallo dell’assise per il project financing che la Fondazione Burri si è impegnata a presentare nei prossimi mesi”, ha chiarito Secondi. “Per noi era importante distinguere la riqualificazione dell’area dell’ex scuola Garibaldi dal percorso di tipo urbanistico per piazza Burri”, ha spiegato il sindaco. “La Fondazione ha recepito la necessità di dare un primo messaggio chiaro dell’intenzione di procedere per piazza Burri, assumendosi completamente l’onere della demolizione, che richiederà alcuni mesi, perché comunque dovrà essere predisposto un progetto anche per questo tipo di intervento”, ha chiarito Secondi, che ha aggiunto: “abbiamo quindi dato due marce diverse all’intero iter, che avrà una velocità maggiore per la demolizione dell’ex scuola Garibaldi che permetterà di migliorare la situazione di quell’area, mentre procederà con i tempi imposti dal legislatore per il piano attuativo che la Fondazione si è impegnata a presentare nei prossimi mesi”. In sede di replica, il consigliere Lignani Marchesani ha ribadito la necessità di “ascoltare in un’apposita commissione il presidente della Fondazione Albizzini, insieme agli altri consiglieri eletti dal Comune, perché ci vuole chiarezza sui tempi di realizzazione del progetto e vorremmo capire se la Fondazione dispone immediatamente dei soldi per demolire l’ex scuola Garibaldi e per portare avanti piazza Burri o ci possa essere un partner privato, dopo la collaborazione a questo punto fallimentare con gli arabi”. Nel dirsi “non molto soddisfatta dalla risposta del sindaco”, la consigliera Arcaleni ha condiviso la richiesta di un confronto in commissione con la Fondazione Albizzini. “Il tempo ha dato ragione a chi pensava come me che quell’accordo avesse troppe criticità e non avrebbe portato alla realizzazione di piazza Burri”, ha osservato l’esponente di Castello Cambia, che ha rinnovato le perplessità “sulle tempistiche e quindi su quanto a lungo sarà in vista ciò che sta dietro all’ex scuola Garibaldi, che non è bello da vedere” e ha puntato l’indice sull’aspetto della gestione dell’immobile che sorgerà in piazza Burri. “Mi chiedo come il Comune intenda affrontare questo problema che la Fondazione non è riuscita a risolvere finora”, ha puntualizzato Arcaleni, chiedendo conto di come l’amministrazione comunale pensi di gestire la questione della viabilità attorno a piazza Burri. “A me sembra proprio che manchi il quadro complessivo, ciò che faccia capire come si vuole intervenire in maniera organica sulla viabilità e su un aspetto come lo spostamento del terminal dei bus da piazza Garibaldi”, ha chiarito la consigliera. Il sindaco Secondi ha quindi ripreso la parola per puntualizzare che “l’amministrazione comunale ha ottenuto intanto che la situazione dell’ex scuola Garibaldi venga sanata attraverso la demolizione con tempistiche differenti da piazza Burri, non credo che lasciare una problematicità perché così ne copre un’altra sarebbe stato meglio, perché saremmo restati con due, considerando poi che la parte retrostante è privata”. “Per quanto riguarda la viabilità è già tutto definito dalle varianti che ha avuto il PRG in base al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che stiamo attuando come dimostra anche il recente investimento sul collegamento ciclopedonale finanziato dal PNRR”, ha detto Secondi, che ha spiegato come “per lo spostamento del terminale dei bus, che abbiamo già affrontato con il gestore, sarà necessario aspettare il cantiere di piazza Burri”. “Il business plan per la gestione di piazza Burri dopo la sua realizzazione riguarda interamente la Fondazione Albizzini, che ha in piedi una serie di interlocuzioni e vaglierà la soluzione più opportuna”, ha concluso il sindaco.
Il sindaco Secondi risponde ai consiglieri Lignani Marchesani (Castello Civica) e Arcaleni (Castello Cambia) su piazza Burri
Fabrizio Fratini, nuovo segretario generale provinciale dello Spi-Cgil Perugia, le congratulazioni del Sindaco Secondi
Le congratulazioni del sindaco Luca Secondi a Fabrizio Fratini, nuovo segretario generale provinciale dello Spi-Cgil Perugia. Il sindaco ha espresso le più sentite “congratulazioni per l’importante incarico alla guida del sindacato dei pensionati con i quali gli enti, il comune in particolare, si confronta spesso per il bene dei cittadini e della comunità locale specie sui temi del sociale, della sanità e del lavoro ma in genere su tutti gli ambiti della vita quotidiana. “A Fratini giungano gli auguri di buon lavoro e proseguimento di attività sindacale nell’auspicio di un confronto costruttivo anche in futuro con tutte le organizzazioni sindacali”, ha concluso Secondi.
Aperte le iscrizioni alla scuola di nuoto federale FIN di Polisport, a costi invariati rispetto all’anno scorso
Sono partite ieri le iscrizioni per la scuola di nuoto federale FIN di Polisport, a costi invariati rispetto all’anno scorso. La prima settimana di adesioni sarà dedicata esclusivamente ai bambini di 4 e 5 anni per l’ambientamento in vasca piccola e ai bambini dai 6 anni in su (livello principianti) per l’avviamento al nuoto in vasca grande (primo e secondo livello Polisport). Da Lunedi 11 settembre le iscrizioni saranno aperte a tutti, bambini e adulti di qualsiasi livello natatorio. Le lezioni del primo quadrimestre inizieranno presso la piscina comunale di via Engels lunedì 25 settembre 2023 e si concluderanno il 27 gennaio 2024. La segreteria di Polisport sarà a disposizione per le iscrizioni dal lunedì al venerdì (con orari 8.30-12.30 e 15.30-19.30). Di sabato il personale raccoglierà le adesioni dalle 8.30 alle 12.30.
Mercoledì 6 settembre torna, in Piazza Gabriotti, “il volto della bellezza”
Mercoledi 6 settembre appuntamento in Piazza Gabriotti ore 21:00 per il gran finale dove verrà incoronata la reginetta del concorso IL VOLTO DELLA BELLEZZA ideato e creato da Claudia Chiarioni e il figlio Michelangelo. Presenterà la bravissima e insostituibile Silvia Epi. Per il decennale è prevista una scenografia all’altezza dell’evento stesso. Sfileranno capi di commercianti della zona , scuole di danza, trucco e parrucco il tutto incorniciato da 12 bellezze umbre con età dai 15 ai 21 anni, per loro prima esperienza in passerella. Appuntamento quindi stasera per una kermesse all’insegna della bellezza, moda e spettacolo.
Il cordoglio del consiglio comunale per la scomparsa di Rossella Cestini
Il consiglio comunale ha osservato nella seduta di ieri sera un minuto di silenzio in segno di cordoglio per la scomparsa dell’ex assessore e componente dell’assise Rossella Cestini. Ricordandone la vicinanza alla comunità per tanti anni, a proporlo in aula è stata la consigliera del Gruppo Misto-Azione Luciana Bassini, alla quale si sono uniti nei successivi interventi il presidente dell’assemblea Luciano Bacchetta e il sindaco Luca Secondi. Nell’occasione, la consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) ha ringraziato pubblicamente per le testimonianze di vicinanza e affetto ricevute alla perdita del padre Luigi, “in particolare dalla comunità di Bonsciano, che ha manifestato una grande riconoscenza e gratitudine per la generosità con cui il babbo aveva lavorato per essa”. A sottolineare l’affetto che ha circondato Luigi Arcaleni, “a testimonianza della persona che ha saputo essere in vita”, è stato anche il sindaco Secondi, che ha rinnovato le condoglianze alla figlia.
Canoa Club di Città di Castello: week end da incorniciare per gli atleti tifernati
Giornata ricca di emozioni quella di domenica scorsa per gli atleti del Canoa Club di Città di Castello che in occasione del Campionato Italiano svoltosa ad Arrone, in provincia di Terni, lungo le acque del fiume Nera, riportano a casa un carnet pieno di medaglie.
In particolar modo si laureano vicecampioni italiani Gabriele Tribbioli e Davide Loschi nella specialità discesa classica, sulla distanza di 4.5 km, Categoria Ragazzi C2.
Nella Gara Sprint sale sul gradino più alto del podio Federico Pellegrini, Allievi B, secondo posto per Leonardo Pierangeli, categoria Cadetti A C1, e per Edoardo Collesi, nella categoria Junior K1: nella Gara Classica, primo posto ancora per Federico Pellegrini, Categoria Allievi B K1, secondo posto per Leonardo Pierangeli, categoria Cadetti A C1, per Edoardo Collesi, categoria Junior K1, e terzo posto per Josè Mercati nella categoria Allievi B K1.
Secondo e terzo posto invece categoria Senior K1 per
Damiano Mariotti e Raffaele Ronti e secondo posto per Collesi, Mariotti e Ronti nella gara a squadre.
Agli atleti del sodalizio tifrnate guidato dal Presidente Nicola Landi giungono le più sentite felicitazioni da parte di tutti i componenti del club e da parte dell’amministrazione comunale del Sindaco Luca Secondi e dell’Assessore allo sport Riccardo Carletti.
Arcaleni (Castello cambia) “Affrontare il randagismo felino, in grande aumento, e supportare i volontari che si stanno attivando è una questione di civiltà”
La situazione del randagismo felino a Città di Castello, e non solo, sta assumendo contorni preoccupanti e su questo la mia interrogazione al Comune intende avere risposte e fare alcune proposte.
Numerose sono le segnalazioni dei cittadini, sia pubblicamente che in privato, che evidenziano una situazione pressochè ingestibile, malgrado la buona volontà di tanti, a causa di un consistente aumento dei gatti in ogni quartiere e frazione. La fine che rischiano di fare i gatti randagi è sotto gli occhi di tutti, specie lungo i cigli delle strade. Una strage annunciata. Ma non solo. I randagi interi favoriscono, tramite accoppiamenti e lotte territoriali, la diffusione di malattie feline, e inevitabilmente anche i gatti di proprietà che vengono a contatto con tali esemplari, possono esserne contagiati.
La soluzione, ad alto grado di inciviltà, al momento è quella dell’avvelenamento
di massa, sempre più frequente ove sono i covi senza controllo delle nascite.
C’è assoluto bisogno che gli organi competenti, ASL e Comune, si attivino maggiormente per affrontare il problema: è necessaria una campagna di sensibilizzazione e di sterilizzazione gratuita, e contro l’abbandono, come avviene in tanti altri Comuni con accordi tra Ente e associazioni, come ENPA, che ha da poco riconquistato appalto di gestione di canile e gattile di Lerchi, con un consistente introito. Forse è anche necessario agevolare le sterilizzazione dei covi e aumentare i giorni dediti alla sterilizzazione tramite Asl ed evitare la prenotazione anticipata che implica lo stallo del gatto randagio in locali privati.
Ricordiamo che i gatti randagi sterilizzati tramite Asl vengono forniti di Microchip e questo sarebbe opportuno anche per gatti di proprietà onde evitarne l’accidentale cattura. È necessario nella nostra zona potere avere un punto di assistenza pubblico per i volontari alle prese con emergenze, perchè doversi rivolgere ai privati , più celeri e vicini, comporta costi inammissibili.
Di certo, il problema è reale: forse potrebbe aiutare anche la creazione di punti di riferimento e riparo idonei, per colonie censite, funzionali ed esteticamente non invasive per il territorio, dove sia il volontario che il privato possano apportare il proprio aiuto per monitorare, curare e nutrire le colonie. Anche questa è civiltà.
Cristina Citernesi nuova coordinatrice di IV Altotevere, gli auguri di buon lavoro dal Sindaco Luca Secondi
Auguri di buon lavoro per il nuovo importante incarico politico sono stati espressi oggi dal sindaco Luca Secondi all’avvocato Cristina Citernesi, coordinatrice di Italia Viva per l’altotevere. “Un ulteriore riferimento politico a livello comprensoriale nel momento in cui diverse tematiche importanti che riguardano il nostro territorio si vanno definendo”, ha concluso Secondi.
Dopo 43 anni la Mostra del Tartufo cambia nome e logo
C’è la firma del Comune sulla nuova mostra del tartufo di Città di Castello, che dopo 43 anni cambia nome e immagine con una svolta epocale. Il debutto del Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato, dal 3 al 5 novembre 2023, darà il via nel centro storico tifernate a una stagione nel segno della qualità e dell’innovazione. Lo farà con una denominazione che sottolinea la proiezione dell’evento nel panorama italiano e l’unicità della trifola di Città di Castello e dell’Alta Valle del Tevere, insieme a un logo che rende omaggio al legame profondo del prelibato tubero con il territorio e richiama con le proprie linee i tagli delle gemme preziose che affiorano dai boschi, ma anche i meridiani e i paralleli del pianeta, a simboleggiare il riferimento alla terra e l’apprezzamento universale per l’oro bianco di cui è ricca la vallata. L’evoluzione dell’evento, lanciato da una giovanissima Monica Bellucci alla fine degli anni 80 nell’iconica foto con un piatto di trifola nel tempio del gusto del maestro chef Pierluigi Manfroni, non sarà però solo nel nome e nell’immagine rivisitati attraverso un’importante operazione di rebranding, ma anche nella sostanza e nella formula, sulle quali l’amministrazione comunale ha investito per valorizzare ed esaltare l’inimitabile trifola che nasce nel nostro territorio, un’eccellenza invidiata in tutta Italia e in tutto il mondo. Con questo intento i giorni della manifestazione arriveranno a cinque, perché il fine settimana del 3-5 novembre dedicato alla mostra mercato sarà preceduto, l’1 e il 2 novembre, da un’anteprima della manifestazione per la stampa nazionale e internazionale, che sarà invitata a conoscere da vicino il tartufo bianco di Città di Castello, ma anche l’universo che gli ruota attorno, fatto dei cavatori che sono espressione di una pratica dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco, delle aziende che lo lavorano e lo esportano in tutto il mondo, dei cuochi che lo rendono irresistibile al palato.
Nella giornata del 2 novembre il re della trifola sarà sulle tavole dei ristoranti del centro storico tifernate, dove i buongustai troveranno menù a tema proposti da chef specializzati che offriranno il valore aggiunto di assaporare profumo e sapore di una prelibatezza della gastronomia locale a due passi dai boschi dove nasce spontaneamente. “Con la consapevolezza di quanto il tartufo bianco definisca il patrimonio culturale ed economico del nostro territorio, abbiamo puntato sul legame con la nostra terra per un rebranding storico, che guarda al futuro con ambizioni importanti e la volontà di costruire un evento inclusivo, che coinvolga e rispecchi tutto l’immenso patrimonio di cui siamo custodi, rappresentato da oltre 1.000 cavatori con i loro 3.000 cani, dalle aziende, dai ristoratori e da tutta la filiera locale, che sono il nostro orgoglio e rappresentano una ricchezza dalle grandi potenzialità che merita di essere valorizzata”, hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi e l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri nella conferenza stampa di stamattina alla quale ha preso parte anche il dirigente comunale competente Lucio Baldacci. “L’evoluzione della manifestazione a ‘Salone Nazionale’ non è solo una questione di titolo: rappresenta la nostra ambizione di promuovere l’‘Oro Bianco’ di Città di Castello e dell’Altotevere attraverso l’evento che ne è il simbolo da oltre quattro decenni”, hanno spiegato gli amministratori, evidenziando come “anche il riferimento al ‘Bianco Pregiato’ nella nuova denominazione risponda alla volontà di sottolineare non solo l’eccellenza della nostra trifola, regina delle tavole di tutto il mondo, ma anche la sua rarità e l’esperienza unica che offre a chi apprezza la buona cucina e i sapori della terra”. Sindaco e assessore hanno poi richiamato l’attenzione sulla scelta dei motivi ispiratori del logo, “che nasce come tributo alla nostra terra e alla sua importanza cruciale nel dar vita al tartufo”.
Con alle spalle la genesi grafica del nuovo simbolo della manifestazione proposta in un video, è stato spiegato come le forme irregolari, ma tendenzialmente sferiche, dei tartufi, che evocano l’idea di un geoide, abbiano guidato la progettazione del perimetro esterno del logo. Gli elementi che ricordano meridiani e paralleli sono stati introdotti anche al fine di accentuare ulteriormente il concetto di Terra, mentre con la deformazione delle linee interne sono stati richiamati i tagli delle gemme preziose o la ricercatezza di un Uovo Fabergé per sottolineare non solo il valore intrinseco del tartufo, ma anche il suo carattere unico e pregiato. A caratterizzare il logo è anche una scelta cromatica ispirata direttamente alle suggestive “macchie” autunnali della terra altotiberina, catturate nelle prime, eteree luci dell’alba: il quasi bianco che evoca il colore del tartufo stesso e richiama la delicata nebbia mattutina che avvolge i paesaggi; il quasi verde che richiama i toni vibranti degli alberi, delle foglie cadute e, in un omaggio alla tradizione, anche degli abiti indossati dai cavatori durante la loro meticolosa ricerca; il quasi nero, profondo e misterioso, che fa pensare alla terra umida nascosta sotto un tappeto di foglie, luogo d’origine del prezioso tubero. A completamento della presentazione della manifestazione, Secondi e Guerri hanno chiarito che l’edizione 2023 sarà organizzata interamente dal Comune e che il programma sarà presentato ufficialmente nelle prossime settimane. Il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato intanto è già online con il nuovo portale, che può essere consultato all’indirizzo www.biancopregiato.it.
Interruzione del servizio idrico nel comune di Citta’ di Castello, le zone interessate
Interruzione del servizio idrico nel comune di Citta’ di Castello, le zone interessate
UMBRA ACQUE S.p.A., informa l’utenza interessata che a causa lavori urgenti ed indifferibili sulla rete idrica di distribuzione
dalle ore 09:00 alle ore 12:00 di giovedì 7 settembre 2023
verrà sospesa l’erogazione idrica nelle seguenti Vie del Comune di Città di Castello
- Via Dei Tigli
- Via delle Magnolie
- Via Dei Platani
- Via Dei Lecci
- Via Degli Aceri
- Via Romagna (traversa viale dei Pini)
- Vocabolo Palazzo
Le informazioni sono disponibili anche nel nostro portale www.umbraacque.com
Si ricorda inoltre che al momento del ripristino del servizio, l’acqua potrebbe essere caratterizzata da piccoli fenomeni di torbidità o di opalescenza. In tal caso sarà sufficiente farla scorrere per breve tempo per eliminare l’inconveniente. L’Azienda resta comunque a disposizione per le dovute informazioni o richiesta di interventi urgenti attraverso il proprio
Cristina Citernesi è la nuova coordinatrice territoriale di Italia Viva per l’Altotevere
L’avvocato Cristina Citernesi è la nuova coordinatrice territoriale di Italia Viva per l’Altotevere. Di San Giustino, Renziana della prima ora, da sempre impegnata nel sociale e persona carismatica, Citernesi è stata nominata dai coordinatori provinciali dell’Umbria di Italia Viva Mori, Preiti e Gnagnarini i quali, dopo la nomina, esprimono “vivo apprezzamento a Citernesi per aver accettato questo delicato ed impegnativo incarico che, in un momento politicamente complesso, comporta un impegno molto forte.
Un grande in bocca al lupo da parte dei dirigenti del partito nella certezza che il suo impegno sarà determinante per l’organizzazione del partito nei territori dell’Alta Umbria dove presto sarà convocata un’assemblea comprensoriale per disegnare le prospettive future di Italia Viva nel territorio”.
Ad In Primo Piano Giorgi e Gatticchi
Torna In Primo Piano. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Maria Grazia Giorgi e Gionata Gatticchi, consiglieri comunali del Pd di Città di Castello
Alberto Burri: un’annata d’oro, tanto entusiasmo per le opere dell’artista tifernate
Una particolare fortuna critica e di successo pubblico dell’arte di Alberto Burri sta caratterizzando la seconda parte di questo 2023. Tante sono, infatti, le iniziative che hanno visto protagonista le opere dell’artista di Città di Castello in questo scorcio dell’anno, al punto da sensibilizzare, in un crescendo di interesse ed entusiasmo anche i numeri.
Continua, anzitutto, il trend positivo di presenze di visitatori alle due sedi espositive di Città di Castello: tanto a Palazzo Albizzini quanto agli Ex Seccatoi del Tabacco, dove, solamente nei mesi di giugno, luglio e agosto, sono state registrate 6900 entrate, di cui 2300 circa solamente nella settimana di Ferragosto. Oltre ai visitatori che giungono da ogni parte d’Italia, si registra un importante flusso di turisti forestieri, per lo più francesi, olandesi e tedeschi: tutti spinti dal desiderio della scoperta dell’arte di Alberto Burri che non ha deluso le loro aspettative.
Ma numerosi pertanto, sono gli eventi espositivi che vedono il Maestro di nuovo protagonista in varie sedi italiane ed internazionali.
A Perugia, presso Palazzo Baldeschi, sta riscuotendo un rilevante successo la mostra celebrativa del cinquecentenario della morte di Pietro Vannucci, detto il Perugino, voluta dalla Fondazione Perugia in collaborazione con la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri che mette in dialogo alcuni capolavori dei due più grandi artisti umbri. Con il titolo NERO. Perugino Burri, l’esposizione, curata da Bruno Corà e Vittoria Garibaldi, è visitabile fino al 2 ottobre. Il biglietto d’ingresso, se presentato anche nelle sedi espositive tifernati, dà diritto ad una riduzione.
Nondimeno, durante tutta l’estate, un leggendario Sacco datato 1953 ha arricchito la mostra dal titolo St. Francis of Assisi organizzata alla National Gallery di Londra e curata dal direttore del celebre museo londinese Gabriele Finaldi, dopo la sua visita con un folto numero di giornalisti ai musei Burri.
All’estero, dal mese di giugno, un emblematico ed importante Bianco Nero Cellotex di Burri del 1969 è esposto a Washington, presso la residenza dell’Ambasciata Italiana in una scelta rassegna di arte italiana dal titolo Villa Firenze Contemporanea.
Altrettanto stupefacente è stato l’esito dei visitatori verificatosi nell’area dedicata all’esposizione BURRI. FORMA SPAZIO EQUILIBRIO, – oltre ventimila persone -,allestita in occasione della 44ma edizione del Meeting di Rimini a cura della Fondazione Burri. Un pubblico di giovani e giovanissimi ha atteso in fila per poter ammirare la più grande tela mai realizzata dal Maestro, il Sacco del 1969 ideato e realizzato per il fondale del primo atto del dramma teatrale “L’avventura d’un povero cristiano” dal romanzo di Ignazio Silone. Attorno all’imponente opera la Fondazione ha costruito un esauriente percorso idoneo a far luce su questo grande protagonista storico della pittura italiana ed europea. Con le suggestive proiezioni del Grande Cretto Gibellina ed altri cicli appartenenti a diverse stagioni del suo lavoro, il pubblico ha avuto l’opportunità di prendere visione di una significativa parte dell’opera di Burri. Tra le personalità di spicco non può passare sotto silenzio stampa sia la visita, nel giorno dell’inaugurazione, del cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente del CEI (Conferenza Episcopale Italiana), nonché ambasciatore umanitario di Papa Francesco nella vicenda bellica tra Russia e Ucrania, sia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, dopo il suo intervento di chiusura in area convegni, ha voluto ammirare il grande Sacco del Maestro rimanendone profondamente colpito.
Ma altre importanti scadenze espositive e di studio sono in programma in questo autunno nell’azione della Fondazione Burri in altrettante sedi prestigiose.
Da settembre due Cellotex del Maestro, col titolo Rivoli n. 11 e Rivoli n. 17, datate 1991, saranno esposte nella sede del Rettore dell’Università di Roma “La Sapienza” in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2023/24. Le opere resteranno visitabili in comodato per diversi anni nelle pareti d’ingresso del Rettorato.
Fervono, inoltre, i preparativi per l’esposizione dal titolo BURRIRAVENNAORO, curata dal presidente Bruno Corà ed allestita presso il Museo d’Arte della Città di Ravenna (MAR) nell’ambito dell’VIII Biennale di Mosaico Contemporaneo, che sarà visitabile dal 14 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024. La mostra ripercorre la storia dell’intenso rapporto che Burri ha intrattenuto con Ravenna dalla fine degli anni Ottanta. Attraverso le elaborazioni di diversi cicli di opere suscitate dalla storia e dalla cultura artistica bizantina della città, Burri ha trasfigurato nel contrasto di nero e oro, tenebra e luce, il dialogo con il mosaico storico ravennate, in equilibrio tra spiritualità e materialità, nell’attualità di una città in cui le vestigia del passato si sono progressivamente intrecciate agli sviluppi produttivi e industriali del presente. Dal 1988 a Ravenna, in risposta ad una committenza espressa dal Gruppo Ferruzzi, Burri avvia una collaborazione che lo porta alla realizzazione di opere significative che elabora e denomina in differenti modi e in stretta relazione con la storia artistica della città. La mancata realizzazione della committenza di Raul Gardini non gli impedisce di appassionarsi ad una pittura rievocativa della grande stagione pittorica dell’arte bizantina, copiosamente presente in città, nelle chiese e negli edifici storici decorati a mosaico. Nascono i dipinti il Nero e l’Oro (1993) che si ispirano alla cultura musiva di alta decorazione fiorita a Bisanzio e sviluppatasi nella città di Ravenna con numerosi ammirevoli capolavori dell’arte bizantino-ravennate. Nella mostra BURRIRAVENNAORO quelle opere, insieme ad alcune serie scelte di creazioni grafiche, figureranno negli ambienti dei due piani del MAR, in un repertorio mai prima d’ora così vistosamente esibito, circa cento opere, con esemplari che hanno meritato a Burri il Premio Nazionale dei Lincei per l’opera Grafica (1973). In tal senso, i due ambiti della sua pittura e della produzione calcografica, integrati con la presenza della grande scultura rossa, Grande Ferro R (1990), presso il Palazzo delle Arti e dello Sport “Mauro De André”, delineano i confini di un ritorno di grande rilevanza del maestro tifernate nella città di Ravenna, da lui amata.
Nel frattempo a Città di Castello, proprio in questi giorni, prende forma il grande e ambizioso progetto dell’artista tifernate: la realizzazione di Piazza Burri.
A coronare una messe così feconda di avvenimenti riguardanti l’opera di Burri, proprio in queste settimane, è stato annunciato l’avvio delle attività preliminari per la realizzazione del tanto atteso progetto della “Piazza Burri” che prevede una riqualificazione di un’area della città natale dell’artista mediante la costruzione di una straordinaria architettura di Burri e una collocazione di una grande scultura del Maestro che costituiranno ulteriori attrazioni attorno all’arte di questo grande artista. Ma di questa nuova storia si scriveranno altre pagine nel prossimo futuro.
Un successo la 23^esima edizione della mostra “del Libro antico e della Stampa Antica”
Si e’ conclusa ieri all’insegna di numerose presenze, visitatori e ottime vendite per i 40 espositori presenti, la 23esima edizione della mostra del libro e della stampa antica allestita nello splendido scenario di palazzo Vitelli a San Egidio. “.Presenze di visitatori in linea con le attese, ottime vendite, fra cui grafica moderna di Alberto Burri, De Chirico, manoscritti, edizioni con incisioni calcografiche, carte geografiche, testi scientifici, manuali e storie locali:
queste le vendite segnalate” hanno dichiarato soddisfati gli organizzatori, il presiedente dell’associazione palazzo vitelli a San Egidio, Fabio Nisi e l’ideatore e curatore della mostra Giancarlo Mezzetti. Città di Castello si e’ confermata dunque come la “capitale” del libro antico. Operatori del settore e appassionati di stampe e volumi introvabili che hanno segnato la storia si sono infatti dati appuntamento a Città di Castello per un’unica tappa in Italia in questo fine settimana, della prestigiosa mostra, organizzata dall’associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio con il supporto del Comune e il patrocinio della Regione, sarà il punto di riferimento della bibliofilia nazionale e internazionale, con 40 espositori tra i più qualificati del panorama nazionale.
In vetrina c’erano pezzi rarissimi e di grande valore selezionati dal coordinatore scientifico e curatore della mostra Giancarlo Mezzetti con il presidente dell’associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio Fabio Nisi: un Libro d’Ore all’uso di Troyes (Francia, fine del XV secolo), un manoscritto miniato su pergamena in latino e francese opera del maestro di Pierre Michault de Guyot Le Peley, attivo nella cittadina transalpina fra il 1470 e il 1490, in eccellenti condizioni di conservazione e valutato oltre 35.000 euro che sarà portato in mostra dallo Studio Bibliografico Giuseppe Solmi di Bologna; una carta geografica dello Stato Pontificio di grande formato disegnata e incisa da Giovanni Maria Cassini, che è stata pubblicata a Roma dalla Calcografia Camerale nel 1805 ed è un pezzo dello Studio Bibliografico Trippini Sergio – Stampe Antiche e cartografia stimato 5.000 euro.
In mostra anche due opere che sono un orgoglio dell’arte tipografica tifernate, edite dalla Libreria editrice Paci “La Tifernate”: “I Promessi sposi” e “Le avventure di Pinocchio”, di cui sono state esposte alcune delle matrici originali del loro ricco apparato iconografico. Nella giornata conclusiva di ieri infine si e’ registrato un curioso fuori programma grazie alla presenza, assai gradita da organizzatori ed espositori, di un visitatore d’eccezione a “quattrozampe” un grazioso gattino che dalla mattina al pomeriggio si e’ aggirato fra libri e stampe diventando la vera e propria mascotte. Una mostra “aperta a tutti” che ha centrato tutti gli obiettivi prefissati come hanno sottolineato il sindaco Luca Secondi e l’assessore al Commercio e Turismo, Letizia Guerri nel evidenziare il livello culturale e storico che si e’ ritagliata in ambito internazionale.
Tennis: Pichi, Mariani e Mariangeli si aggiudicano il torneo Fitp di Città di Castello
Filippo Pichi per la terza categoria maschile, Daniela Mariani per la categoria femminile e Carlo Marinangeli per la quarta categoria maschile sono i vincitori del torneo
Fitp, il primo organizzato dal nuovo consiglio presieduto da Gioia Calagreti.
I verdetti finali della competizione che ha registrato 73 iscritti totali, di cui 14 donne, ieri presso gli impianti Polisport di Via Engels alla presenza di un folto pubblico di appassionati e sportivi, autorità istituzionali e federali. Pichi ha superato Flavio Valois in finale (6-1; 6-4), Daniela Mariani ha conquistato il podio finale nello scontro decisivo con Lucy Bianconi (6-4; 6-1) e Carlo Marinangeli ha prevalso al tiè-break su Niccolò Masi. Al termine degli incontri, ieri, si sono svolte le premiazioni alla presenza, della presidente del Circolo Tennis Citta’ di Castello, Gioia Calagreti, dei consiglieri del circolo, del sindaco, Luca Secondi, del Presidente Polisport, Stefano Nardoni, del presidente e vice-presidente della Fitp Umbria, Roberto Carraresi e Maurizio Mencaroni ed il consigliere, Fabio Garzi, il Presidente Pat, Claudio Fortuna e il Past President del Circolo, Corrado Monaco. Giudice Arbitro, Maicol Ciaccini, aiuto giudice, Luigi Bindella e Roberto Allegria, direttore di gara, Alfredo Cenciarini.
La Presidente del Circolo Tennis, Gioia Calagreti, visibilmente commossa e felice per il positivo svolgimento della manifestazione. ha espresso soddisfazione per la grande partecipazione sui campi ed a bordo degli impianti con la presenza di un pubblico appassionato che ha seguito tutti gli incontri. “Cercheremo di portare nuovi soci al circolo, tante donne come già detto – ha ribadito Calagreti – e un occhio di riguardo lo dovremo per forza avere per la scuola tennis e per i giovani agonisti e anche in questo sarà fondamentale la sinergia con comune e Polisport.
Stiamo già cercando di costruire progetti comuni che avvicinino tutti al mondo del tennis ma di tutto lo sport considerando i meravigliosi impianti dei quali disponiamo e considerando che lo sport è l’ elemento fondamentale per la salute di tutti gli individui. In questa ottica il Circolo tennis si candida come altre associazioni a creare e diventare uno sport adatto a tutti e per tutti”. Il sindaco Luca Secondi ed il Presidente Polisport, Stefano Nardoni, nel salutare con soddisfazione l’ottima riuscita del primo torneo Fitp della nuova gestione del Circolo hanno sottolineato il rinnovato entusiasmo dei tanti appassionati di questo sport che a Citta’ di Castello vanta una tradizione importante e pratica diffusa.” Parole di elogio e soddisfazione anche dai vertici della Fitp, Carraresi, Mencaroni e Garzi che hanno definito la realtà di Citta’ di Castello “come una delle eccellenze sportive a livello regionale.”
Distraggono la commessa per rubare gratta e vinci, uomo e donna identificati e segnalati alla Prefettura
Succedeva nella notte tra il 22 ed il 23 agosto, sulla E-45, presso l’area di servizio di Sansepolcro in direzione nord, quando una coppia di viaggiatori, un uomo ed una donna italiani provenienti dal nord della penisola, hanno fermato la loro roulotte nella piazzola antistante il bar che a quell’ora è ancora aperto al pubblico.
La donna, di mezza età, ha distratto la commessa con una serie di inutili richieste ed informazioni, mentre il suo compagno trentenne ne approfittava per allungare il braccio fino ad agguantare e nascondere due serie di gratta e vinci che erano esposte per la vendita al pubblico proprio dietro il bancone dove è posizionata la cassa.
Non contento, visto che la conversazione tra le donne continuava, ne ha approfittato per infilare nello zaino anche altri generi alimentari, presenti nelle vicinanze.
Quando l’impiegata si è accorta del furto i due ormai erano già ripartiti, ma i Carabinieri di Sansepolcro hanno acquisito le immagini della videosorveglianza interna e, grazie ad un sofisticato software informatico che mette a confronto i tratti somatici delle persone già fotosegnalate, i militari di via del Prucino sono riusciti ad identificare i due soggetti, già noti alle ff.oo..
Ulteriore elemento a riscontro è stato il vistoso tatuaggio tribale che l’uomo ha impresso sul braccio utilizzato per afferrare i gratta e vinci.
Un danno che ammonta a circa 500 euro e del quale ora i due dovranno rispondere difronte alla magistratura.
Le persone sottoposte ad indagini si presumono innocenti.
70 anni del Gruppo Sbandieratori di Sansepolcro e l’amministrazione li celebra omaggiandoli con una targa










70 anni del Gruppo Sbandieratori di Sansepolcro e l’amministrazione li celebra omaggiandoli con una targa.
Un orgoglio per la nostra città!
Durante la serata de I Giochi di Bandiera si sono esibiti i gruppi ospiti delle celebrazioni di questo importante anniversario, Dalla Germania: Lanzichenecchi e sbandieratori di Mindheleim e sbandieratori e Fanfaren Zug di Neuburg.
Ma molte sono state e emozioni che hanno suscitato le esibizioni degli oltre 130 bambini della scuola Carlo Collodi di Sansepolcro che si sono esibiti al termine di un progetto realizzato durante l’anno scolastico con il Gruppo Sbandieratori e in cui gli studenti hanno imparato la tradizione e la storia di Sansepolcro ed hanno dipinto la propria bandiere. Così come per l’esibizione dei ragazzi di Casa di Rosa, con i quali il Gruppo Sbandieratori porta avanti da tempo un importante progetto di inclusione.
Un tripudio di colori, una vera festa per i protagonisti e per gli spettatori.
Tommaso Campagni e Chiara Giubbini Sposi, le felicitazioni del Sindaco e del Presidente del Consiglio Comunale
Nella abbazia di Montecorona si sono uniti ieri in matrimonio Tommaso Campagni e Chiara Giubbini. Ai “novelli” sposi, fra i numerosi messaggi di auguri e felicitazioni, sono giunti anche quelli del sindaco Luca Secondi, della giunta e attraverso il Presidente del Consiglio, Luciano Bacchetta, quelli del consiglio comunale. Auguri.


