Giovedì 31 agosto, gli esercenti del “Mercato al Coperto”, situato in Corso Cavour a Città di Castello, restituiranno i boxcommerciali per avviare i lavori di ristrutturazione dell’edificio che avverranno a partire dalla seconda metà di Settembre. I consiglieri di Fratelli d’Italia, hanno ripercorso la storia millenaria di questo bene pubblico:in origine carcere e a partire dall’XI secolo Chiesa dedicata a San Paolo Apostolo, dove era stato eretto, oltre un’Altare maggiore, anche un altro altare a Sant’Apollinare, secondo le fonti storico-documentarie, e con la presenza di immagini dedicate al Santo che dà il nome alla suddetta Chiesa.
La stessa venne dismessa nel 1807 per subire vari cambi di destinazione, da mercato del sale a mercato del pesce, fino a divenire mercato alimentare nel 1958 come è tutt’ora. I consiglieri Rossi e Leveque sottolineano la priorità di riportare alla luce le bellezze artistiche e storiche che, probabilmente sono nascoste da interventi di manutenzione, i quali non tenevano in considerazione l’immenso valore artistico di questo edificio che ha segnato la storia del nostro territorio.
I Consiglieri di Fratelli d’Italia hanno chiesto al Sindaco e alla Giunta che, contestualmente ai lavori programmati a breve, il Comune preveda, durante le fasi di ristrutturazione, “saggi” sulla struttura (che purtroppo non sono stati inclusi nella fase progettuale!!!) al fine di monitorare la presenza di valori e tesori artistici che devono essere restituiti ai tifernati in tutta la loro bellezza storico-culturale originaria al fine di contraddistinguere quello che è un patrimonio della nostra città.
Tutti i traguardi sono importanti, ma alcuni sono davvero speciali e vanno festeggiati con gli onori del caso.
E’ anche il caso di un compleanno a due zeri, quello di Rita Ricciarelli, nata il 23 agosto del 1923, e che oggi ha spento con amici e parenti ben 100 candeline.
La festa si è svolta nel parco del Centro San Lorenzo a Sansepolcro, dove Rita si trova da circa un anno ed è stato un momento piacevole per tutti, ospiti, dirigenti e operatori. A partecipare anche il sindaco Fabrizio Innocenti che ha consegnato una pergamena come ricordo di questo importante giorno.
Il primo cittadino ha anche firmato un simbolico assegno, compiendo così il sogno di Rita alla quale da sempre i familiari avevano promesso testualmente “se arrivi a 100 anni il sindaco ti firma un assegno da 100mila euro!”.
Un modo per gioire allegramente di un così pregevole traguardo.
Storia, tradizione ultrasecolare e tanta solidarietà per un evento “popolare” fra i più antichi in Italia. Domenica 27 agosto, alle ore 22.00, in Piazza Matteotti/Gildoni sarà effettuata l’estrazione della tradizionale tombola delle fiere di San Bartolomeo. Si tratta della ventottesima edizione organizzata dall’associazione di volontariato “Gli Amici del cuore – Cardiopatici Alta valle del Tevere” che, tra l’altro, conserva l’urna per l’estrazione e il tabellone segna numeri d’epoca (nella foto) originale, realizzato nel 1800 da un artigiano-artista tifernate. Un vero e proprio pezzo d’antiquariato in legno, di rara bellezza con rifiniture e intarsi raffinati che rendono ancora più suggestiva e ricca di fascino la manifestazione che la storia ha tramandato nei secoli.
La tombola di San Bartolomeo, con il patrocinio del comune di Città di Castello, è una manifestazione, prevalentemente folcloristica, molto sentita dai cittadini castellani e della quale esistono inequivoche testimonianze scritte risalenti alla seconda metà del diciottesimo secolo. L’associazione “Gli Amici del Cuore”, da ventotto anni, dunque, ha recuperato una consuetudine che si era, per varie ragioni, spiacevolmente perduta. Dopo il successo dello scorso anno, il direttivo dell’associazione, presieduto da Francesco Grilli, ripropone la Tombola con l’impegno e la determinazione usuali. Anzi, si tratterà di un’occasione propizia per ricordare nuovamente lo storico presidente Antonio Fiorucci e il pittore-vignettista Baldino Mariucci, purtroppo scomparsi, ma comunque stabilmente presenti nei cuori tifernati; non per caso il librettino pubblicitario della Tombola, per la prima volta realizzato, porta in copertina una vignetta a suo tempo ideata da Baldino stesso. Sarà una serata divertente, tipicamente castellana, popolare e soprattutto solidale.
Il ricavato delle vendite sarà, come sempre, devoluto in favore dei servizi cardiologici, per cui confidiamo in un’incoraggiante risposta da parte della città e del comprensorio alto tiberino. L’estrazione (con una dotazione di 3mila euro per la tombola, mille euro per la cinquina ed un bonus di 500 euro per la vincita veloce) sarà preceduta dall’intrattenimento musicale dell’inconfondibile gruppo dialettale “Paguro Bernardo” e dalla gioiosa animazione per bambini a cura del “Baby circus Manuel events” coordinato da Cristina Pieroni. Istrionico e ormai collaudato conduttore della serata il tifernate doc Gianni Ottaviani. Sarà possibile acquistare le “cartelle” da domani a domenica, anche prima dell’inizio dell’estrazione, in diverse postazioni allestite nelle piazze del centro storico e nei luoghi dove si svolgono le manifestazioni inserite nel cartellone di Estate in città e presso la sede sociale degli “Amici del Cuore”, Piazza V. Gildoni (palazzo Bufalini) giovedi e sabato mattina, negli orari di apertura al pubblico.
Trenta anni di musica, successi e concerti in tutta Italia e non solo: i “GTO”, nota band tifernate, festeggeranno il compleanno di attività con un concerto, il “seicentesimo”, in Piazza Matteotti a Città di Castello, in programma domani, giovedì 24 agosto, alle ore 21,30, inserito nel cartellone di “Estate in città”, nell’ambito del Finger Food Festival.
Trenta anni di musica, successi e concerti in tutta Italia e non solo: i “GTO”, festeggeranno il compleanno di attività con un concerto in Piazza Matteotti a Città di Castello, in programma domani, giovedì 24 agosto, alle ore 21,30, inserito nel cartellone di “Estate in città”, nell’ambito del Finger Food Festival. Un incontro fra l’Umbria, la Romagna, i Balcani e l’America passando per il Messico e la Jamaica. Sarà un concerto, numero 600, pieno di ritmo ed energia con i nuovi pezzi ma soprattutto quelli storici che hanno accompagnato la band in questi 30 anni come “Onde”; “Mexican Border”, La Sposa”; “La Cimbolera”. I GTO, Stefano Bucci, Romano Novelli, Luigi Bastianoni, Giampiero Passeri e Alessandro Bucci, nascono nel 1993 a San Leo Bastia di Città di Castello. Prendono ispirazione dalla tradizione italiana, dal rock e dal folk. L’ attività live attira da subito l’attenzione di pubblico e critica e vengono chiamati a chiudere il concerto di Willy DeVille a Rockin’ Umbria.
Nel 1998 vincono AREZZO WAVE e partecipano all’omonima compilation con il brano “Fiori nel Fiume”. Sulla spinta di Arezzo Wave il gruppo inizia un never-ending-tour che li porterà a suonare i tutte le situazioni possibili, da quelle acustiche a quelle più elettriche da grande palco. Nel 2000 esce il primo disco “THE BEST OF” , una raccolta di brani parte integrante dell’attività live. Da subito inzia anche l’attività live in giro per l’Europa con un tour in Inghilterra sponsorizzato dalla birreria inglese Charles Wells. Il secondo album “GTOCLUB” esce nel 2002 e unisce al folk e al rock anche una dose di pop. Nel 2005 partecipano ad un film per la tv tedesca diretto da Michael Steinke e due brani, “Pellerossa” e “La Cimbolera”, vengono utilizzati per la colonna sonora. Nel 2007 esce “GTOSPECIAL”, il terzo album, undici brani originali suonati e cantati nel tipico gtostyle che qualcuno definisce “glocal”, qualcun altro invece “un incontro fra l’Umbria, la Romagna, i Balcani e l’America passando per il Messico e la Jamaica”. L’attività live li vede condividere il palco con artisti come Bandabardò e Tonino Carotone.
“La Sposa”, il singolo tratto dall’album, incuriosisce per il suo ritmo, la sua storia coinvolgente (che qualcuno avvicina a De Andrè) e passa a Radiorai e in altre importanti emittenti nazionali. Nel 2009 firmano parte della colonna sonora del film indipendente “In the Market”del giovane regista Lorenzo Lombardi. L’attività live li porta di nuovo all’estero, al Frannz Club di Berlino, dove girano anche il video di Lumediluna. Nel 2010 esce il quarto album “MONDIAL” che continua nel solco tracciato dall’album precedente. Con questo album i GTO firmano un contratto editoriale con la MUSIC FORCE. L’attività live li vede protagonisti dei palchi italiani insieme a Teresa de Sio e ai Gogol Bordello all’Umbria Folk Festival, a Cisco prima e ai i Modena City Ramblers poi al Festival di Riofreddo. Numerosi anche i passaggi nella TV e nelle radio nazionali ed internazionali – Raiuno, Rai News 24, Music Box, Radio Nazionale spagnola- belga- portoghese e colombiana; a Rai News International suonano in diretta unplugged alcuni dei loro pezzi.
Nel 2012 partecipano anche al Festival degli Artisti di Strada di Ludwigsburg, in Germania, con notevole successo di pubblico e critica. Nel 2013 esce il quinto album “LITTLE ITALY” edito da Music Force e prodotto da Leonardo “Fresco” Beccafichi. L’album presenta undici brani che evidenziano l’aspetto più cantautorale della band. Questo album festeggia i vent’anni di attività e oltre cinquecento date alle spalle. Nel 2015 rappresentano l’Umbria all’EXPO di Milano. Nel 2018 esce SUPER, completamente autoprodotto, che torna ad un rock-folk viscerale e sincero, dove l’energia del rock’n’roll si incontra con certe dinamiche folk e dove le chitarre elettriche e i tocchi di fisarmonica vestono le storie di vita che i GTO raccontano da 30 anni. Al Festival Artistrada (Colmurano – MC) nel 2022 vengono definiti la band più coinvolgente. Nel 2023 esce il doppio cd “GO GTO GO (1993-2023), raccolta di 38 canzoni che esprimono il meglio della produzione della band nei 30 anni di attività. Il disco contiene anche quattro inediti: due cover, “Rimmel” e la versione in italiano di “Johnny B. Goode” e due inediti, “Monica” e “Tempesta solare”. E’di quest’ultima canzone il nuovo video della band pubblicato su YouTube.
“Nel fine settimana interamente dedicato alle tradizioni di Città di Castello, tra le Giornate dell’Artigianato Storico del Prato, la Fiera di San Bartolomeo, il Finger Food Festival e la Tombola, festeggeremo i 30 anni di carriera dei GTO, band tifernate amata e seguita da un pubblico sempre più vasto. Una occasione in più per arricchire con la musica di qualità un week-end a portata di tutti”, hanno dichiarato il sindaco, Luca Secondi e l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri, nel rivolgere alla band le più sincere felicitazioni per il prestigioso traguardo raggiunto.
“Il ruolo dell’Agricoltura e della Zootecnia nella prevenzione del dissesto idrogeologico”. Sabato 26 Agosto ore 17:30 presso area convegno interna alla Fiera
Saluti istituzionali Luca Secondi Sindaco di Città di Castello
Interverranno:
Roberto Giangrande Presidente Ordine degli Agronomi Umbria
Matteo Bartolini Vice presidente nazionale CIA Agricoltori Italiani
Matteo Pennacchi Presidente Sezione Zootecnica Confagricoltura Umbria
Anna Chiacchierini Presidente provinciale Coldiretti
Ara (Asdociazione Regionale Allevatori)
Conclusioni: Letizia Guerri Assessora Turismo e Commercio Comune di Città di Castello
Al termine del convegno verrà consegnato il “Premio Maremma” , premio in ricordo di Antonio Lucaccioni che a partire dall’edizione 2023 sarà consegnato al più giovane allevatore presente in fiera.
Terre in Festival 2023, prosegue con nuovi appuntamenti in Valtiberina.
Il 24 agosto è la volta di un altro debutto in prima nazionaleINQUIETUDINI RUGGENTI. IL PRIMO COLONIALISMO ITALIANO, il nuovo spettacolo di parole e musica coprodotto dal Festival delle Nazioni di Città di Castello e Laboratori Permanenti che andrà in scena giovedì 24 agosto con una doppia replica alle ore 21.00 e alle ore 22.00 nella suggestiva cornice del Chiostro di Santa Chiara di Sansepolcro.
La performance con testi a cura di Caterina Casini e Fabio Mangolini, sulla base della ricerca storica di Michele Casini, racconterà gli anni dell’inizio del colonialismo italiano con particolare attenzione alla colonizzazione italiana dalla fine dell’Ottocento agli anni Venti, attraverso un viaggio tra i racconti dei coloni, la visione e la propaganda pubblica, i contrasti, le differenze, le storie di coloro che partirono. Uno spaccato inquieto di un’Italia poco nota, ricostruita anche grazie ai materiali custoditi nell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. Le voci recitanti di Caterina Casini e Fabio Mangolini dialogheranno con le musiche in prima esecuzione assoluta composte da Mattia Novelli, che saranno eseguite da Paolo Vaccari ai flauti, Gianluca Piomboni ai clarinetti e Catherine Brunial violoncello.
«Per raccontare questo periodo – spiega l’autrice e interprete Caterina Casini – siamo stati tentati dalla Storia e dalle storie quotidiane della gente, approfondendo i fatti raccontati dalle fonti ufficiali e cercando le memorie personali di chi quegli anni li ha attraversati. Abbiamo trovato tante voci molto diverse tra loro, e costruito una mappa territoriale e temporale per far affiorare e raccontare un momento della storia d’Italia poco noto, perché assorbito e risucchiato dall’avvento a posteriori del fascismo. Il colonialismo italiano dei primi anni era un tentativo, anche molto difficoltoso, voluto dal Governo e promosso nella popolazione, nato con l’intento di trovare nuovi spazi di vita per gli italiani senza che si trattasse di emigrazione, in un’Africa come terra di rigenerazione, mitica, antitetica alla civiltà ma per questo salvifica».
«Le musiche per lo spettacolo Inquietudini ruggenti sono costruite a partire da poche melodie o elementi generatori – racconta il compositore Mattia Novelli –, ognuno dei quali è legato a undeterminato personaggio o situazione. Per questo motivo ho cercato di scrivere abbracciando generi musicali diversi: si passa da semplici marcette dal carattere buffo a melodie dolcissime, da musiche in cui regna la confusione a brani statici e sospesi. Vi è poi un tema che rappresenta l’Africa in tutti i suoi aspetti e che, a seconda dell’arrangiamento fatto, rappresenta l’immensità delle sue terre, l’agguerrito urlo dei suoi soldati o il pianto straziante delle donne rimaste vedove a seguito delle battaglie. Abbiamo inserito, poi, cinque brevissimi pezzi costruiti su alcuni estratti da La battaglia di Tripoli di Marinetti. L’apparente assenza di ritmo insita nella struttura metrica del testo viene, in qualche modo, incastrata su un’impalcatura musicale più ritmica ma pur sempre irregolare. I vari temi, come personaggi, si incontrano, entrano in conflitto, si mescolano gli unicon gli altri, maturano e acquisiscono consapevolezza col passare deltempo. L’obiettivo generale della musica è quello di sottolineare le contraddizioni caratterizzanti sia il particolare contesto storico – in cui il racconto della politica estera italiana offerto alla gente comune tramite la propaganda era profondamente distante da una realtà dei fatti spesso fallimentare e imbarazzante – che le emozioni e i valori dei personaggi, spesso traditi o delusi. A tale scopo, musiche che dovrebbero celebrare l’operato italiano assumono un sapore ridicolo, brani spensierati sono percorsi da una vena di inquietudine e il conflitto musicale, così come quello reale, vede un’Africa molto più protagonista e più organizzata del previsto».
INFO E PRENOTAZIONI
cell. 379 125 3567
(tramite whatsapp o chiamando dal lun. al ven. dalle 9.00 alle 13.00)
L’Associazione Cultura della Pace, comunica, nella Giornata Europea di commemorazione delle vittime dei regimi totalitari e autoritari, che, in occasione del XXXIII Convegno “Poesie nel Cassetto – la poesia civile per la cultura della pace”, sarà riconosciuto a Vito Taverna, in quanto responsabile dell’Archivio Nazionale “Poesie nel Cassetto”, il titolo di Ambasciatore della Cultura della Pace, con la seguente motivazione:
“per l’impegno dimostrato in favore della promozione della Cultura della Pace attraverso l’opera poetica. Durante questi anni si è contraddistinto nell’utilizzo della poesia come canale principale per la riflessione riguardo le modalità di risoluzione del conflitto. L’annuale convegno “Poesie nel Cassetto” è stato punto di riferimento per la promozione della cultura poetica e per la creazione di una visione che veda nella cultura della pace un indispensabile componente per creare una società più giusta ed equa”.
L’iniziativa ultratrentennale di Vito Taverna conferma l’importanza della cultura e della parola per affermare l’ottica nonviolenta nella visione della realtà. L’instancabile azione di Taverna è stata ed è ancora, motivo di grande promozione culturale dell’interno territorio altovaltiberino.
Il conferimento ci sarà sabato prossimo, 26 Agosto 2023, durante il convegno “Poesie nel Cassetto” che vedrà come ospite di quest’anno, il Movimento Nonviolento,con il suo Presidente, Mao Valpiana.
Di seguito la biografia di Vito Taverna e una breve presentazione del progetto “Poesie nel Cassetto”:
BIOGRAFIA DI VITO TAVERNA
Vito Taverna è nato a Bibbiena, la Vipena etrusca capoluogo della vallata del Casentino, il 10 ottobre 1929. A Firenze, negli anni ’50, quelli dell’Università di Lettere e Filosofia e della laurea discussa con Cantimori e Ragionieri, ha pubblicato studi storici per l’Istituto Gramsciano e, con il regista Lionetto Fabbri, ha vinto, per la sezione documentari due Orsi d’Oro al Festival di Berlino. Trasferitosi a Milano,dal 1960 ha lavorato nella pubblicità realizzando campagne promozionali di successo: il Carosello più noto è il Cavallo Bianco per il Pino silvestre Vidal. Nel 1990, trasferitosi in campagna, ha creato “Poesie nel Cassetto” per diffondere i valori della fratellanza, della solidarietà e della Pace e si è dedicato completamente alla poesia, pubblicando numerosi volumi.
ARCHIVIO NAZIONALE “POESIE NEL CASSETTO”
Vito Taverna ha fondato nel 1990 l’Archivio nazionale della Poesia inedita: “Poesie nel Cassetto” tenuto a battesimo da Giulio Carlo Argan. Tale progetto intende diffondere la poesia civile e sensibilizzare il pubblico sui temi di attualità e di politica culturale riflettendo e meditando su ciò che avviene oggi nel mondo, in modo da evitare che si ripetano gli orrori del secolo passato: le disuguaglianze e le ingiustizie, le guerre etniche o religiose .
“Poesie nel cassetto” nasce da un’intuizione di Vito Taverna, subito fatta propria da un gruppo di amici entusiasti e generosi.
I Convegni annuali che “Poesie nel cassetto” promuove e organizza ogni anno, sono diventati ormai una tradizione.Ogni convegno è dedicato a un’Organizzazione che si occupa di problemi sociali del nostro tempo e “Poesie nel cassetto” incoraggia la composizione di poesie a tema congruenti con le finalità dell’Organizzazione prescelta ogni anno, anche al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli scopi che si prefiggono le organizzazioni stesse.
La sicurezza pubblica della città è sempre sotto l’attenzione dell’Amministrazione. I recenti fatti riguardanti il tratto di Via Niccolò Aggiunti in cui nello scorso fine settimana sono stati commessi atti vandalici, sono subito stati presi in esame dal Comandante di Polizia locale Antonello Guadagni in concerto con l’assessore alla pubblica sicurezza Alessandro Rivi. L’Amministrazione sta da tempo lavorando ad un progetto di implementazione della videosorveglianza cittadina che prevede, anche in quello specifico tratto di strada, l’installazione di telecamere fisse. Per questo gli incresciosi episodi dei giorni scorsi avvalorano l’esigenza di attivare sistemi digitali che possano essere di supporto al lavoro svolto quotidianamente dagli agenti di Polizia Municipale e dalle Forze dell’Ordine territoriali.
Di seguito la dichiarazione dell’assessore Alessandro Rivi:
“Abbiamo preso atto con estremo rammarico degli episodi di vandalismo avvenuti lo scorso fine settimana in Via Aggiunti. Episodi che hanno visto danneggiamenti ad arredi urbani pubblici. Ci tengo a precisare, in prima battuta, che la situazione è sotto controllo e che definire Via Aggiunti come “il Bronx”, come fatto da esponenti dell’opposizione, è esagerato e fuorviante rispetto ad una situazione generale di ordine e sicurezza pubblica tutto sommato apprezzabile e migliorata rispetto al passato.
Quello che può fare il Comune è implementare l’attuale videosorveglianza anche nella strada in questione, come fatto per il Corso della Città; si tratta di installazioni che saranno fatte a stretto giro. Questo come deterrente, ma anche come strumento di indagine per episodi di questo tipo o di peggiori.
Sul fronte dei controlli, il Comune oltre ad aver confermato i turni serali della Polizia Municipale durante il periodo estivo, li ha addirittura implementati come periodo temporale. Si tratta del massimo sforzo sostenibile con l’organico a disposizione. Molte realtà della nostra portata non effettuano, addirittura, nessun servizio serale di Polizia, e non abbiamo gli organici di grandi realtà, come ad esempio Arezzo, dove i servizi serali sono garantiti in maniera continuativa.
Il confronto con le forze dell’ordine è sempre proficuo, il loro lavoro encomiabile e fondamentale per la nostra comunità, ma dobbiamo fare i conti con la realtà. I turni della Polizia Municipale non possono coprire il tardo orario notturno in cui avvengono questi fatti, così come l’organico delle forze dell’ordine non può permettere un controllo serrato del territorio valtiberino come talvolta ci sarebbe bisogno.
Nonostante tutto, da parte dell’autorità locale competente in materia di ordine pubblico, mi sono giunte le prime rassicurazioni e la massima collaborazione per fare in modo che servizi ulteriori possano essere eventualmente organizzati per incrementare il fronte del controllo, nei momenti di maggiore necessità.
In conclusione, quindi, come Amministrazione stiamo portando avanti tutte le linee possibili di contrasto alla criminalità, al degrado, al vandalismo e alla malamovida, tutte linee politiche di particolare interesse del partito politico che rappresento. Anche sulla base di questi presupposti, mi sono già interfacciato con l’Onorevole Tiziana Ninisi al fine di sollecitare i membri di Governo del Ministero dell’Interno, affinché sia prestata maggiore attenzione al nostro territorio.”
Il Consiglio comunale approva all’unanimità l’adesione all’Associazione Distretto del Cibo Appennino e Tevere Nell’ultima seduta, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità dei presenti l’adesione all’Associazione Distretto del Cibo Appennino e Tevere. Promossa dal GAL Alta Umbria su mandato delle municipalità dell’Alta Umbria, l’associazione è stata costituita nel 2022 e ha sede a Gubbio. Il sodalizio raccoglie i comuni dei comprensori dell’Alta Valle del Tevere e dell’Alto Chiascio, insieme alle associazioni di categoria del settore, e ha ottenuto l’obiettivo principale del riconoscimento di Distretto del Cibo da parte della Regione Umbria all’inizio del 2023, cui è seguito quello del Ministero dell’Agricoltura.
Gli obiettivi dell’associazione sono di promuovere la crescita e lo sviluppo, anche sinergico, delle aree rurali, attraverso la partecipazione attiva delle comunità e il coinvolgimento delle diverse componenti della cultura, dell’economia e della società locale, individuando il recupero del sistema agro-economico tradizionale quale fattore di sviluppo sostenibile dell’area;
operare in sinergia con gli attori pubblici e privati del territorio per lo sviluppo del comparto agroalimentare, il miglioramento della fruibilità delle risorse turistiche, storiche ed ambientali ed in generale per la promozione e lo sviluppo socioeconomico dell’area del Distretto;
costituire uno strumento di coordinamento per le politiche di sviluppo rurale e partecipare a progetti complessi con i territori limitrofi;
partecipare a bandi regionali, nazionali ed internazionali compresi quelli comunitari per il finanziamento di iniziative coerenti con lo scopo dell’associazione; promuovere iniziative nell’ambito del settore turistico, storico-culturale, ambientale, enogastronomico, nell’interesse comune dei soci;
valorizzare e promuovere la produzione e la commercializzazione di prodotti artigianali locali; svolgere attività di formazione e informazione ai soci e a tutti i soggetti interessati nel suo territorio di pertinenza; effettuare ricerche ed indagini conoscitive in campo economico ed ambientale e realizzare studi e progetti di fattibilità e di sviluppo economico;
progettare ed attuare servizi di marketing, pubblicità, informazione, comunicazione, banche dati, impatto ambientale. Il vice sindaco con delega allo Sviluppo Economico Giuseppe Bernicchi ha ripercorso la genesi dell’associazione, a partire dalle disposizioni ministeriali e regionali per la creazione dei distretti del cibo, fino al mandato al Gal Alta Umbria per la costituzione dell’associazione che Città di Castello ha dato, insieme agli altri Comuni del comprensorio dell’Alta Umbria, con delibera di giunta del giugno 2021.
“L’associazione prevede di potenziare e rafforzare la cooperazione all’interno della filiera agroalimentare, creando strumenti innovativi per le imprese che lavorano nel settore”, ha spiegato Bernicchi, indicando come gli obiettivi principali siano “salvaguardare il territorio, promuovere la coesione e l’inclusione sociale, lavorare per poter partecipare anche ai bandi nazionali che richiedono aggregazioni di questo tipo”. “Abbiamo tutte le carte in regola per aderire a questa associazione e a breve, nel secondo semestre di quest’anno, uscirà un bando ministeriale molto importante al quale potremo partecipare solo come partecipanti al sodalizio, quindi proponiamo al consiglio comunale di esprimersi favorevolmente al nostro ingresso”, ha concluso Bernicchi.
Dopo il successo dell’estate scorsa una nuova e coinvolgente serata con l’orchestra italiana che dalla Riviera all’umbria quest anno ha organizzato un tour incredibile. Appuntamento questa sera in piazza Matteotti ore 21.30 Concerto di Francesco Fancelli e l’orchestra all’italiana una serata con tanta musica LIVE dedicata agli anni 60/70/80 successi italiani e internazionali per le serate organizzate dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Città di Castello per l’estate in città 2023.
Avrà inizio mercoledì 23 agosto il Triduo di preparazione alla solennità della Madonna delle Grazie, patrona di Città di Castello e della Diocesi. i tre giorni saranno animati, on celebrazioni liturgiche e altri momenti comunitari di preghiera, da padre Luca M. Di Girolamo, frate dell’Ordine dei Servi di santa Maria.
Il predicatore
Nato a Roma, 1959, laureato in Materie Letterarie presso la Facoltà di Magistero dell’Università “La Sapienza” nel 1983, è entrato nell’Ordine dei Servi di Maria compiendo gli studi filosofico-teologici iniziali di Baccelierato presso la Pontificia Università Gregoriana e la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”. Successivamente ha conseguito, ancora presso la Pontificia Università Gregoriana, la Licenza (1992) e la Laurea (1997) in Teologia. Attualmente insegna Teologia Fondamentale e Antropologia Teologica presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”. Diversi sono i campi di interesse teologico e culturale (Teologia Dogmatica, Mariologia, Medioevo, Agiografia e Musica operistica). Ha prodotto diverse pubblicazioni su riviste e un volume su santa Maria Maddalena de’ Pazzi (1566-1607); inoltre, ha dedicato studi all’oratoria di Roberto Costaguti, frate dei Servi di Maria e poi vescovo di Sansepolcro dal 1778 al 1818, tra i più celebri predicatori della sua epoca.
Il programma Nei giorni 23, 24 e 25 agosto la venerata immagine della “Madonna delle Grazie” rimarrà scoperta. Al mattino, alle ore 8.15 saranno celebrate le lodi cui seguirà, alle ore 8.30, la celebrazione della messa. Nel pomeriggio, alle ore 18, la recita del Rosario sarà animata ogni giorno da un diverso gruppo ecclesiale; alle ore 18.30 la messa sarà presieduta da p. Luca Di Girolamo. Ogni giorno i sacerdoti saranno disponibili per le confessioni dalle ore 17,30 alle ore 18,30.
Il programma del triduo prevede anche altri due momenti particolarmente significativi: la veglia di preghiera di mercoledì 23 agosto, alle ore 21, nella cappella della Madonna delle Grazie, e la tradizionale processione nella sera della vigilia, venerdì 25 agosto. La processione, presieduta dal vescovo diocesano, partirà alle 21 dal Santuario e percorrerà il seguente itinerario: Santuario di Santa Maria delle Grazie, Via delle Giulianelle, Via Campo dei Fiori, Via dei Conti, Via XI Settembre, Via Trastevere, Pomerio San Girolamo, Via della Fraternita, Via dei Fucci, Piazza Magherini Graziani, Via XI Settembre, Santuario di Santa Maria delle Grazie.
Sabato 26 agosto, giorno della festa, nel Santuario saranno celebrate le lodi mattutine alle ore 7.30. A partire dalle ore 8 e fino alle ore 11 sarà celebrata una messa a ogni ora. Alle ore 17.30 è prevista la celebrazione dei vespri solenni, cui seguirà, alle ore 18.30, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo diocesano, mons. Luciano Palucci Bedini, e animata dalla Corale “Marietta Alboni” e dalla Confraternita di Santo Spirito. Sarà presente, in forma ufficiale, il gonfalone del Comune di Città di Castello con una rappresentanza istituzionale.
L’immagine
La venerata immagine della “Madonna delle Grazie” fu dipinta da Giovanni di Piamonte (collaboratore di Piero della Francesca) nel 1456, come risulta dal cartiglio raffigurato sulla tavola. La
Vergine Maria è rappresentata nell’atto di indicare al Figlio, che tiene fra le braccia, Città di Castello, invocando così la benedizione divina sugli abitanti; ai lati della Vergine con il Bambino sono raffigurati i santi Florido (vescovo di Città di Castello e patrono della Diocesi, insieme a sant’Amanzio sacerdote) e Filippo Benizi. Per custodirla venne eretto, alla fine del XV secolo, un oratorio attiguo alla chiesa, che con le modifiche apportate negli anni ’70 del XIX secolo è divenuto cappella laterale della chiesa stessa. L’edificio venne edificato a partire dal 5 febbraio 1306 dai frati Servi di Maria, che trasferirono qui il loro primitivo convento eretto fuori le mura nel 1255. A seguito della soppressione degli Ordini religiosi da parte del nascente Stato italiano (in Umbria avvenuta già nel 1860), la chiesa venne affidata alla Compagnia della Madonna delle Grazie, che ha assicurato la continuità del culto. Dopo un ritorno dei frati dal 1951 al 1962, la chiesa è divenuta parrocchiale l’1 gennaio 1963 ed è oggi retta dal clero diocesano. La “Madonna delle Grazie” fu proclamata patrona da Città di Castello da parte del Comune nel 1783, con un provvedimento in seguito riconosciuto anche dall’autorità ecclesiastica.
La società Vivi Altotevere Sansepolcro è lieta di comunicare l’ingaggio del calciatore Stefano Longo, attaccante classe 2002 originario di Saronno.
Un giocatore giovane e talentuoso, cresciuto nel settore giovanile del Monza, reduce da una doppia esperienza con le maglie di Lecco e Livorno nell’ultimo anno. Per lui anche una stagione all’Arconatese, formazione di Serie D con la quale ha messo a segno 11 reti.
“Sono contentissimo di essere arrivato qua a Sansepolcro e ringrazio la società per la fiducia. Sono pronto a dare il massimo per la squadra e per i tifosi”, queste le prime parole di Longo da giocatore bianconero.
Sono aperte dal 1° agosto le iscrizioni al concorso dinamico per vetture sportive d’epoca denominato “Lo Spino: Leggende in Salita” e sul sito www.prospino.com è possibile scaricare il modulo d’iscrizione e trovare regolamento e tutte le informazioni relative all’evento, e di questa “parata rievocativa” si respira già una certa atmosfera d’antan…
Correva, è la definizione esatta, l’anno 1970 quando l’indimenticato campione di gare automobilistiche Carlo Benelli, più noto con lo pseudonimo di “Riccardone”, salì sul più alto gradino del podio della sesta edizione della Gara in Salita “Pieve Santo Stefano – Passo dello Spino” e definì il nastro di asfalto su cui aveva gareggiato e vinto “un autodromo naturale attaccato alla montagna”. Si noti che “Riccardone” aveva gareggiato e vinto non solo nelle gare in salita, ma anche in tutti i circuiti esistenti al tempo e con vetture più che prestigiose come Ferrari, Alfa Romeo e Abarth. E come non ricordare, assieme a “Riccardone”, i vari protagonisti delle gare di velocità in salita che si sono classificati al primo posto della gara toscana e cioè “Noris”, Peter Schetty, Domenico Scola, Johannes Ortner, Mauro Nesti, sino ad arrivare agli ultimi vincitori e cioè Simone Faggioli e Cristian Merli.
Senza dimenticare che la Strada Statale 208 della Verna è stata il palcoscenico non solo de Lo Spino, ma anche, e più volte, di una prova del “Giro d’Italia Automobilistico” che vedeva schierati piloti del calibro di Alen, Andruet, De Cesaris, Patrese, Rohrl e Villeneuve. Non è poi mancata la presenza del “Rally di Montecarlo” tra le competizioni automobilistiche che hanno, in qualche maniera, “approfittato” di Pieve Santo Stefano. Per l’organizzazione de “Lo Spino: Leggende in Salita” i volontari della Pro-Spino Team stanno da tempo lavorando con la professionalità, la precisione e la dedizione che è loro da tutti riconosciuta e apprezzata, come testimoniano il patrocinio dell’ASI e il contributo del “Club Auto Moto Toscano” (C.A.M.E.T.).
E sarà così che sabato 23 e domenica 24 settembre si potranno vedere e ammirare le automobili che hanno fatto la storia non solo delle competizioni in salita, ma di tutte le gare automobilistiche. Sfileranno infatti davanti agli occhi di un pubblico che sarà sicuramente numeroso e attento delle vetture che avevano nel loro DNA la competizione; molto spesso poi il DNA veniva modificato e reso ancor più “da competizione” dalle abili mani di esperti preparatori.
Si potranno ammirare auto di numerose categorie; da quelle nate appositamente ed esclusivamente per le competizioni in pista o su strade chiuse al traffico a quelle prodotte per un uso prettamente stradale, anche se già di serie con una connotazione corsaiola, che venivano poi sottoposte a una accurata elaborazione (erano “truccate” come era uso dire). Faranno bella mostra di sé Abarth dalle 500 alle 2000 cc da pista, Giannini, Alfa Romeo, Ferrari, Lancia e tante altre vetture da ammirare nel segno dell’ingegno dei vari progettisti che hanno lavorato alla loro realizzazione.
Ci si potrà, molto probabilmente emozionare al passaggio di vetture come la Lancia Stratos, regina incontrastata dei Rally, o la Tecno Formula 2, vettura con la quale, nel 1970, gareggiò (quando non impegnato con la Ferrari di Formula 1) anche Clay Regazzoni. Gli organizzatori ringraziano per l’indispensabile supporto il partner ufficiale PA.RO autoricambi e lo storico sponsor dello Spino Tratos Cavi S.p.A.
“In un fine settimana interamente dedicato alle tradizioni di Città di Castello, tra le Giornate dell’Artigianato Storico del Prato e la Fiera di San Bartolomeo, nel salotto buono di piazza Matteotti renderemo omaggio a un’altra tradizione straordinaria come quella della cucina italiana, a confronto con le eccellenze della gastronomia internazionale: un weekend tutto nel nostro centro storico per chi ama scoprire e riscoprire gusti e sapori, tra buon cibo di strada, birre artigianali e musica dal vivo”.
E’ così che l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri presenta l’appuntamento con il Finger Food Festival in programma da giovedì 24 a domenica 27 agosto, che segnerà il ritorno in Umbria e a Città di Castello dell’evento pensato per valorizzare le eccellenze italiane e straniere del cibo di strada e delle birre artigianali. A partire dalle ore 18.00, per quattro giorni sarà possibile gustare prelibate specialità regionali, dagli arrosticini abruzzesi, alla spianata bolognese, fino alle bombette pugliesi, insieme alle ricette della cucina irlandese, spagnola, argentina, messicana e greca. Ad accompagnare l’offerta del cibo di strada sarà una selezione dei migliori marchi di birra artigianale e la grande musica dal vivo per tre sere dalle 21.30 a cura di Estragon Club e Make a Dream.
Tra l’altro, nell’anniversario dei 30 anni di carriera ad aprire il programma musicale dell’evento sarà la storica band tifernate dei GTO, che giovedì 24 agosto porterà sul palco l’energia e le melodie folk e rock’n’roll che l’ha resa celebre. Venerdì sarà la volta del gruppo The Urgonauts all’insegna del ritmo rocksteady, mentre sabato sarà di scena il duo spagnolo Radio Reggae.
Questa mattina, i Vigili del Fuoco di Città di Castello sono intervenuti sull’ E 45 tra Promano e Umbertide direzione sud al km 108 400, dove c’è il restringimento di carreggiata causa lavori, per un incidente stradale tra due autovetture dovuto ad un tamponamento.
Una delle due auto è finita sul fossato. Entrambi i conducenti e un passeggero sono stati consegnati al personale sanitario e trasportati all’ospedale. Sul posto 3 ambulanze da Città di Castello ed Umbertide, Polizia di Stato e ANAS.
Si avrà quasi l’impressione di percorrere i saloni di Palazzo Vitelli alla Cannoniera al fianco di Luca Signorelli nel nuovo appuntamento con “Pinacoteca al chiaro di luna”, la visita serale al museo di Città di Castello che venerdì 25 agosto sarà dedicata all’esperienza tifernate del pittore cortonese. Dopo il successo della suggestiva apertura notturna della collezione d’arte il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza alle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna, il racconto della vita di Luca Signorelli e l’illustrazione delle opere che sono conservate nel museo saranno il leitmotiv della serata, che inizierà come di consueto alle ore 21.00.
Ideato da Poliedro Cultura in collaborazione con l’amministrazione comunale, il ciclo di visite si soffermerà stavolta sulla pagina scritta a Città di Castello dall’artista, al quale venne conferita la cittadinanza onoraria nel periodo in cui realizzò preziose opere per la città e fondò addirittura una bottega. Esposto nel museo proprio accanto allo Stendardo della Santissima Trinità di Raffaello, “Il Martirio di San Sebastiano” è il fiore all’occhiello della collezione che potrà essere ammirato nel corso della visita, nell’atmosfera sempre misteriosa che si respira percorrendo il giardino all’italiana e le sale del palazzo, dove si narra che soprattutto nelle notti di luna piena sia ancora viva la presenza misteriosa di Sora Laura, amante di Alessandro Vitelli nota per le sue doti di seduttrice e spietata assassina.
“Nell’anno in cui si celebra il cinquecentenario dalla morte del pittore con il progetto della valle di Signorelli, che coinvolge nove comuni, una diocesi e oltre 20 strutture museali nel nome del maestro del Rinascimento, questa serata non poteva mancare e ci permetterà di entrare nel mondo di un genio che ha lasciato una traccia indelebile nella storia dell’arte, capirne il talento e l’ispirazione, percepirne la sensibilità mentre gli occhi si perdono nella sua straordinaria maestria”, sottolinea l’assessore alla Cultura Michela Botteghi nell’invitare alla serata “chi ama conoscere e capire lo straordinario patrimonio artistico che siamo onorati di custodire e che è importante saper apprezzare”.
Come per i precedenti appuntamenti, anche la visita di venerdì 25 agosto (al costo di 9 euro a persona) richiede la prenotazione obbligatoria, perché i posti sono limitati. Per comunicare la propria intenzione di partecipare è possibile contattare Poliedro Cultura ai numeri di telefono 075.8554202 e 075.8520656 oppure all’indirizzo di posta elettronica cultura@ilpoliedro.org.
Con un’ordinanza sindacale, il primo cittadino Luca Secondi ha disposto l’applicazione di misure a tutela della salute pubblica e della pubblica sicurezza in un raggio di 300 metri dall’area dell’incendio che venerdì scorso ha interessato una rimessa di attrezzi di proprietà privata a Volterrano nella quale era presente amianto. Il provvedimento, assunto sulla base delle indicazioni dell’Unità Operativa di Igiene e Sanità Pubblica dell’USL Umbria1 e dell’ARPA Umbria, impone ai residenti nella zona individuata di limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva; di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti fino ad accertamenti; di consumare prodotti alimentari coltivati solo dopo accurato lavaggio con acqua; di evitare il pascolo e il razzolamento degli animali da cortile.
In esecuzione dell’ordinanza, il proprietario dell’immobile interessato dall’incendio sarà tenuto alla messa in sicurezza dei rifiuti contenenti amianto, anche in relazione all’eventuale copertura degli stessi, in attesa della rimozione che dovrà essere effettuata nel più breve tempo possibile nel rispetto della normativa vigente in materia. Quanto disposto dall’ordinanza, con particolare riferimento all’area oggetto delle restrizioni, potrà essere modificato in relazione alle risultanze degli accertamenti dell’Arpa che saranno comunicate al Comune e all’Usl Umbria 1 attraverso la redazione del modello di ricaduta degli inquinanti. In base a quanto verrà appurato, l’Usl Umbria 1 potrà valutare di richiedere all’Arpa l’effettuazione di eventuali campionamenti di materiali vegetali ad uso umano e zootecnico per la ricerca di specifici inquinanti.
L’incendio divampato venerdì scorso, prontamente spento dall’intervento dei Vigili del Fuoco di Città di Castello, ha bruciato soprattutto il legno presente nella struttura, che aveva una copertura di circa 30 metri quadrati contenente amianto. Le misure a tutela della salute pubblica adottate in attesa dei risultati degli accertamenti nell’area si sono rese necessarie in base al principio di precauzione, considerando che la colonna di fumo liberata dal rogo ha interessato l’abitato di Volterrano.
Da settimane in città tiene banco la querelle sul “cotto rosso in Piazza Torre di Berta”. L’attuale amministrazione si è trovata in eredità, dalla precedente, un importantissimo finanziamento di 5 milioni di euro da destinare alla rigenerazione urbana del centro storico, grazie ai fondi del PNRR e sta gestendo queste ingenti risorse nel peggiore dei modi.
In primis con totale approssimazione: l’annuncio del finanziamento è arrivato nel giugno 2021 e questo poteva dare modo di lavorare a un progetto ben strutturato, articolato,complessivo e condiviso con gli operatori economici, culturali, politici e sociali. Invece, l’amministrazione ha presentato il progetto a ridosso della scadenza dei fondi e ha prodotto un progetto senza alcuna idea sul centro storico, che ha fortemente diviso la città, un progetto con interventi a macchia di leopardoche rischiano di creare ancora più confusione visiva tra stili e materiali utilizzati, ma, cosa ancor più paradossale, non compatibile con il nostro regolamento urbanistico comunale, tant’è che hanno dovuto ricorrere ad una variante.
Sudditanza perché, dopo aver strenuamente difeso il progetto dalle tante critiche di cittadini e del mondo politico, non hanno avuto il coraggio di farlo dopo la bocciatura (chiamiamo le cose con il proprio nome…) del sottosegretario che lo ha letteralmente stravolto (e forse migliorato): hanno chinato la testa e si sono allineati. Eppure l’assessore aveva dichiarato che c’era il parere positivo della Sovrintendenza, come è stato possibile questo cambio di rotta? Sudditanza anche perché, dopo i recenti allarmi sul taglio dei finanziamenti dal governo centrale, in cui ricadrebbe anche il nostro, non hanno avuto lo scatto di orgoglio di prendere una chiara, netta e forte posizione di dissenso. Avesse revocato il finanziamento la “rossa” Regione apriti cielo, ma se lo fa il loro governo “amico” non si può dissentire.
Arroganza: un finanziamento come questo potrebbe veramente essere una svolta per la città, doveva essere un momento di incontro e condivisione con tutte le energie positive della nostra comunità, un’occasione di coinvolgimento unica. E invece, con l’arroganza di chi “ho vinto io e decido io”, il progetto è stato calato dall’alto e imposto a tutti con una misera presentazione. Ma l’arroganza si evince anche dal modo in cui stanno rispondendo alla consigliera Chieli che, una volta tanto, si è ricordata del proprio ruolo di consigliere di minoranza, ma la battaglia non deve essere soltanto sull’utilizzo dei materiali, ma sul modo in cui si prendono decisioni cruciali. Questa amministrazione sta dimostrando di essere totalmente impreparata a portare avanti il mandato che i cittadini le hanno affidato e questo finanziamento è sempre più da ascrivere tra le opportunità perse.
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