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Sorpresi a rubare grondaie di rame, due giovani arrestati dai Carabinieri

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I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Gubbio, in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Fossato di Vico, hanno tratto in arresto due giovani fermati subito dopo aver tentato di rubare delle grondaie di rame da un casolare a confine tra Nocera Umbra e Gualdo Tadino.


Nel pomeriggio di venerdì 30 giugno, infatti, durante un forte temporale in atto, il proprietario dell’immobile ha notato un giovane che stava armeggiando sul tetto il quale, alla sua vista, era scappato in maniera rocambolesca, salendo poi su una Fiat Ducato di colore bianco che lo attendeva a pochi metri di distanza, per darsi alla fuga.
La minuziosa descrizione fornita dal testimone ha permesso ad una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, subito allertata dalla centrale operativa, di fermare proprio lo stesso mezzo a poca distanza dal luogo del fatto.


A bordo sono stati identificati due giovani di 28 e 23 anni della zona, già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, e sono stati rinvenuti vari attrezzi da scasso. Successivamente, a seguito di sopralluogo, i carabinieri hanno verificato la presenza di due grondaie di vari metri già staccate dai supporti, della quali una già piegata in terra, pronta per essere caricata e l’altra lasciata ancora sospesa, avendo il soggetto desistito dall’intento al momento in cui si è accorto di essere stato scoperto.
Entrambi i soggetti sono stati dichiarati in stato di arresto per tentato furto in abitazione.


Ad uno dei due è stata contestata anche la violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di permanenza nel comune di residenza alla quale era sottoposto.
I due sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Gubbio e all’esito dell’udienza il Giudice del Tribunale di Perugia ha convalidato l’arresto.

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Dichiarazioni di Bandecchi su inceneritore, Thomas De Luca (M5S): “Soldi in cambio dell’inquinamento. Il sindaco di Terni svela il progetto di chiusura del ciclo dei rifiuti nella Conca. Dica ai ternani con chi ha parlato”

Il sindaco di Terni ha un sogno: quello di “pagare un’indennità ai cittadini per ciò che sopportano”. L’equazione di Bandecchi è ‘soldi in cambio di inquinamento’. In pratica siamo di fronte alla monetizzazione della salute pubblica. Dal voler trasformare Terni nella nuova Dubai a ridurla a un’altra Taranto il passo è stato molto breve. Quelle del sindaco sono affermazioni che riportano la città indietro di 100 anni, ma che svelano finalmente a tutti i cittadini le reali intenzioni di Alternativa Popolare sull’inceneritore: chiudere il ciclo dei rifiuti a Terni. Tutto ciò che avevamo previsto in campagna elettorale si sta verificando e gli avvertimenti che avevamo lanciato agli elettori stanno diventando una dura realtà.

“Il primo termovalorizzatore sarà portato ai massimi livelli” ha aggiunto il sindaco Stefano Bandecchi nella seduta odierna del consiglio comunale. È evidente che Bandecchi parli senza conoscere la materia. Ed è altrettanto lampante che avrebbe dovuto studiare meglio prima di candidarsi a sindaco. L’impianto di Maratta brucia rifiuti industriali derivanti dalla filiera di produzione della carta e che provengono proprio dalla sua Toscana. È un impianto che ha una capacità massima di trattamento di 150 mila tonnellate e che ha presentato richiesta ben 8 anni fa per cambiare parte del combustibile con rifiuti urbani. Portarlo “ai massimi livelli” vuol dire chiudere il ciclo regionale dei rifiuti a Terni oppure importare rifiuti da Roma, previo accordo tra regioni. In alcun modo la produzione locale di circa 15 mila tonnellate di indifferenziato potrebbe sostenere l’impianto.

Quando il sindaco afferma di aver già “parlato con chi di dovere” per monetizzare la salute dei ternani in cambio della chiusura del ciclo dei rifiuti a Terni, a chi si sta riferendo? Si riferisce alla presidente Tesei? Si riferisce ad Acea? Bandecchi abbia il coraggio di dirlo chiaramente ai cittadini ternani.

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Per la prima volta esposti al pubblico i nove volumi del 1400, che fanno parte della mostra “Maestro lucha pictore”, allestita nella Biblioteca Carducci di Città di Castello, nell’ambito dell’Anno Signorelliano

Per la prima volta esposti al pubblico i nove volumi del 1400, che fanno parte della mostra “Maestro lucha pictore”, allestita nella Biblioteca Carducci di Città di Castello, nell’ambito dell’Anno Signorelliano, raccontando aneddoti della vita di Luca Signorelli: dalla cittadinanza onoraria ad una vigna come pagamento per un quadro. L’esposizione, inaugurata oggi 6 luglio nel giorno in cui i priori conferirono la cittadinanza onoraria all’artista, sarà visitabile fino al 16 ottobre, giorno della morte di Signorelli, di cui quest’anno ricorre il Cinquecentenario. “Proseguono le iniziative dedicate a Signorelli: dopo il restauro della Pala di Santa Cecilia, oggi valorizziamo i ricchi e preziosi Archivi che la Biblioteca custodisce e che danno nuova luce anche ad aspetti artistici inediti. Signorelli è il leit motiv del nostro programma culturale. Domani, venerdì 7 alle 21.00 e domenica 9 luglio 19.00 è in programma la rievocazione storica “Luca uno di noi”, che approfondisce i legami tra l’artista e la città e un mistero finale”. Inaugurazione della mostra “Maestro lucha pictore” Signorelli a città di castello, dalle carte ai colori a cura di Francesca Mavilla e Marta Onali Città di Castello, Biblioteca comunale Giosuè Carducci Comunicato stampa Proseguono gli eventi legati all’anno signorelliano con la mostra documentaria “Maestro Lucha pictore”.

Signorelli a Città di Castello dalle carte ai colori. L’esposizione, curata da Francesca Mavilla e Marta Onali, intende sottolineare l’importanza delle fonti archivistiche custodite nell’archivio storico comunale e in quello notarile mandamentale di Città di Castello per conoscere l’attività del pittore a Città di Castello, seguire le sue tracce e approfondire i legami che aveva con le principali famiglie tifernati, tra cui emergono soprattutto i Vitelli. Atti notarili, registri di spese del comune e annali cittadini, eccezionalmente esposti per la prima volta, custodiscono preziose informazioni e restituiscono l’immagine quotidiana e vivida della città a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento quando, grazie alla sua posizione strategica e ad un’attenta politica di alleanze con la Firenze medicea e la Roma papale, essa divenne un importante crocevia in grado di intercettare alcuni tra i maggiori artisti del Rinascimento, quali Luca della Robbia, Bartolomeo della Gatta, Raffaello e il nostro Luca Signorelli. Tra i volumi presenti il registro degli annali in cui si conferisce la cittadinanza tifernate al pittore nel 1488, ma anche un atto notarile in cui Signorelli viene pagato per l’esecuzione di una pala d’altare, ora al Louvre di Parigi, non in denaro ma con una vigna nel territorio comunale e altri documenti che parlano di opere note solo grazie alle fonti archivistiche, altrimenti scomparse.

Nella biblioteca tifernate intitolata al poeta Carducci, oltre alle carte d’archivio, saranno esposti quei volumi fondamentali per la conoscenza delle opere del cortonese, artista acclamato dalla critica nel corso di questi cinquecento anni, tra cui i testi di Cavalcaselle e Crowe, nel 1898, che ne elogiano la «straordinaria energia» nelle opere riuscite del cortonese, cogliendo, nel momento centrale della sua attività, «la sua indole veemente e appassionata» il romanzo storico di Maria Luisa Fiumi in cui traccia le vicende artistiche e umane del pittore, e il catalogo della grande mostra curata da Mario Salmi nel 1953, prima a Cortona e poi a Firenze, volta a studiare in maniera approfondita la produzione pittorica di Signorelli. A questi testi si affiancano quelli utili a conoscere l’attività in Alta Valle del Tevere come la guida di Giacomo Mancini (1832) e il testo capitale di Giovanni Magherini Graziani su l’Arte a Città di Castello (1897). Molti di questi volumi, insieme ai testi più recenti di Tom Henry e di altri studiosi, saranno disponibili per la consultazione in modo da favorire simultaneamente la consultazione archivistica e il riscontro bibliografico. L’evento, per cui si intendono realizzare iniziative didattiche dedicate alle scuole e alle famiglie, è promosso dal Comune di Città di Castello e gode del patrocinio della Soprintendenza Archivistica e bibliografica dell’Umbria. L’inaugurazione della mostra si terrà questo giovedì 6 luglio, una data simbolica proprio per l’attività di Signorelli a Città di Castello che nello stesso giorno dell’anno 1488 ottenne la cittadinanza tifernate.

L’appuntamento è alle 18.00 presso la biblioteca Giosuè Carducci di Città di Castello. La mostra resterà visibile fino al 16 ottobre, data in cui è prevista una Giornata di studi internazionale dedicata all’attività del cortonese, con particolare riferimento alle opere umbre, dove verranno prese in esame tutte le iniziative che nel corso del secolo scorso hanno favorito lo studio, la comprensione, la promozione, la tutela e la salvaguardia delle opere di Luca Signorelli. L’iniziativa vedrà la partecipazione dei massimi studiosi dell’artista. Per il supporto e l’ampia collaborazione si ringrazia la storica tipografia Grifani-Donati che ha esposto, all’interno della cappellina di Palazzo Vitelli a San Giacomo, una pietra litografica incisa dall’artista Fabio Mariacci in cui si vede la rielaborazione di particolare tratto dal Martirio di San Sebastiano di Luca Signorelli, importante dipinto conservato nella pinacoteca comunale di Palazzo Vitelli alla Cannoniera. Un grazie speciale alla Diocesi di Città di Castello e a don Andrea Czortek. Un ringraziamento particolare va al professor Giacomo Pirazzoli, a Silvia Palazzi.

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La strada statale 3bis “Tiberina” (E45) è temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni a Città di Castello

La strada statale 3bis “Tiberina” (E45) è temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni a Città di Castello (km 121), in provincia di Perugia, a causa di un incidente. Il traffico è deviato sulla viabilità secondaria con indicazioni sul posto.

Per chi viaggia in direzione Cesena l’uscita obbligatoria è allo svincolo di Città di Castello Sud con rientro allo svincolo di Selci Lama. Chi viaggia in direzione Terni è deviato allo svincolo di Città di Castello Nord con rientro allo svincolo di Città di Castello Sud.

L’incidente, per cause in corso di accertamento, ha riguardato un mezzo pesante che non ha coinvolto altri veicoli ed in un tratto dove la circolazione è temporaneamente regolata a doppio senso di marcia su una carreggiata, per lavori.

Al momento sono in corso le operazioni di rimozione del mezzo pesante incidentato.
Il personale Anas è intervenuto sul posto per ripristinare la transitabilità appena possibile.

Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri (guidaebasta.it). Per una mobilità informata l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.

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Caro energia: Monica Bartolini (Per Te Luce e Gas) “nel front office di Città di Castello, offriamo soluzioni chiare. Obbiettivo primario, soddisfare i nostri clienti”

“E’ un momento difficile, inutile negarlo. Lo vediamo ogni giorno con decine di persone che si recano nel nostro front office di viale Morandi, a Città di Castello. Il tema principale è cercare di capire le voci che si trovano in bolletta, ma sopratutto il costo reale della fattura. Noi ci poniamo difronte a queste problematiche in modo costruttivo, provando prima ad analizzare per poi trovare la soluzione più adatta alle reali esigenze dei clienti. Credo sia fondamentale poter contare su una struttura composta da consulenti e professionisti preparati, per noi questa è una priorità, non perseguiamo la politica del call center, non ci piace, ma queste sono scelte aziendali ed ognuno è libero di lavorare come meglio crede”

https://fb.watch/lCe7WTo0aJ/
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Aperta la biglietteria di Kilowatt Festival

Si è aperta la biglietteria di Kilowatt Festival. Tutti i giorni, dalle 17 alle 19, sarà possibile acquistare i biglietti presso il Teatro alla Misericordia di Sansepolcro (Ar).

Kilowatt Festival, promosso dall’associazione CapoTrave/Kilowatt diretta da Lucia Franchi Luca Ricci, realizzato in collaborazione con il Comune di Sansepolcro (Ar) e il Comune di Cortona (Ar), con il sostegno dell’Unione Europea, del Ministero della Cultura, della Regione Toscana, il contributo della Fondazione Ente Cassa Di Risparmio di Firenze e dell’Otto per Mille alla Chiesa Valdese e di numerosi sponsor localisi terrà quest’anno, dall’11 al 15 luglio a Sansepolcro, sede storica della manifestazione, e dal 19 al 23 luglio a Cortona.

Fittissimo il cartellone, che sarà presentato in conferenza stampa lunedì 10 luglio alle ore 11,30 presso la Sala Consiliare di Palazzo delle Laudi, composto 64 spettacoli di teatro, danza, circo, musica con 15 tra anteprime, prime assolute e prime nazionali, 21 eventi extra-teatrali, tra cui dj-set, incontri e convegni, oltre 200 artisti e 59 compagnie che si svolgeranno in differenti luoghi di spettacolo. 

Un programma ricco e variegato, che annovera, fra gli ospiti, Antonio Latella, Virgilio Sieni, Mario Perrotta, Roger Bernat, I Sacchi di Sabbia, Matilde Vigna, Licia Lanera, Nicola Galli.

Di particolare qualità gli spettacoli selezionati dai VISIONARI, 45 che hanno scelto 9 spettacoli di danza e di teatro fra cui Con la carabina portato in scena da Licia Lanera, terza donna ad aggiudicarsi il Premio Ubu per la miglior regia che con questo spettacolo ha vinto il premio UBU per il miglior nuovo testo straniero di scrittura drammaturgica, Giovanni Onorato con Suck my iperuranio, in cui la stand-up comedy diviene strumento narrativo a servizio di una drammaturgia contemporanea che strizza l’occhio alla comicità americana, 

Una riga nera al piano di sopra, scritto, diretto e interpretato da Matilde Vigna, vincitrice del Premio Ubu 2019 come miglior attrice under 35 e del Premio Eleonora Duse come attrice emergente 2021. PROGETTO SPECIALE che accompagnerà il festival coinvolgendo lo spettatore come partecipante attivo Restare fuori, di acquasumARTE, è performance itinerante multimedialerealizzata in collaborazione con un nutrito gruppo di giovani di Sansepolcro, centrata su una forma di ansia sociale nota come FOMO, Fear Of Missing Out

Kilowatt presenta un cartellone teatrale e coreografico ricco diprime nazionali, come Plutol’ultima commedia di Aristofane, portata in scena dalla pluripremiata compagnia I Sacchi di SabbiaBach à la carte! improvvisazione interattiva con il pubblico per la costruzione di una coreografia di Marco Augusto ChenevierLa Scelta, dell’artista catalano Roger Bernat, conosciuto in Europa e nel mondo per la sua capacità di creare dispositivi in cui il pubblico dà forma alla performance, Mascaradesdi Betty Tchomangadanzatrice e coreografa francese di origine camerunense, 

Le date di Sansepolcro saranno l’occasione per vedere spettacoli di artisti affermati della scena italiana e internazionale, come ilpremio Ubu Mario Perrottail coreografo e danzatore Virgilio Sieni, nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et de Lettres dal Ministro della cultura francese, Nicola Galli, coreografo, danzatore, light e costume designer sostenuto da Tir Danza,Julian Hetzeluno dei più noti artisti visivi e performer contemporanei.

Ulteriori info su www.kilowattfestival.it

Biglietteria onlinewww.liveticket.it/kilowattfestival 

ingresso singolo spettacolo € 10,00

ingresso singolo spettacolo ridotto € 7,00

ingresso ai concerti € 1,00

i dj-set e tutti gli incontri e seminari sono a ingresso libero.

ABBONAMENTI / PASSES

TAKE 5: ingresso a 5 spettacoli € 34,00
TAKE 10: ingresso a 10 spettacoli € 60,00

info: michele.rossi@kilowattfestival.it

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Sport e solidarietà all’ippodromo. Città di Castello e Cesena ancora insieme più che mai all’insegna della cultura, arte, storia e tradizioni comuni

Città di Castello, sabato 19 agosto, celebra con una intera serata di premi dedicati all’altotevere umbro la vicinanza e amicizia di oltre mezzo secolo con Cesena e il suo ippodromo, la “Scala” del trotto nazionale – Spazio anche per la solidarietà con la consegna del ricavato della raccolta fondi a favore delle popolazioni alluvionate, attivata nell’ambito del torneo di calcio in amicizia fra le squadre dell’amministrazione comunale, della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Sport e solidarietà all’ippodromo. Città di Castello e Cesena ancora insieme più che mai all’insegna della cultura, arte, storia e tradizioni comuni grazie alla serata dedicata all’altotevere umbro che ormai da oltre trenta anni costituisce l’evento simbolo che rinsalda il legame di amicizia e collaborazione fra Città di Castello, la città di Raffaello, Luca Signorelli e Alberto Burri e la Valle del Savio.

Quella in programma sabato 19 Agosto, con inizio ore 21, sarà una riunione di corse al trotto interamente dedicate al Comune di Città di Castello, alla Mostra Nazionale del Cavallo (oltre mezzo secolo di edizioni) a due grandi personaggi umbri scomparsi, padre Danilo Reverberi, frate francescano esperto sopraffino e amico dei cavalli e il cavalier Riccardo Gualdani, autentico gentleman dell’ippica, fra i fondatori della mostra tifernate, elegante frequentatore fin dagli anni settanta ogni estate all’ippodromo cesenate con il suo immancabile binocolo.

Ed ancora i premi intestati all’allevamento umbro di cavalli di qualità con il titolare di una delle più prestigiose scuderie del Centro-Italia, Sergio Carfagna, (allevatore di Iglesias, Irina e Via Lattea, la cavallina bianca che ha stupito il mondo e la scienza) e al “collega” di galoppo e Palio di Siena, Rodrigo Bei (nella leggenda per averne vinti addirittura due, nel 1998 con Re Artù e nel 2000 con Urban II) con la sua azienda Tecnosport Italia e l’imprenditore, Giuliano Martinelli, titolare di “Giuliano Tartufi” e presidente del comparto alimentare della Cna Umbria. “Siamo orgogliosi di poter continuare ad accostare il nome della città, il marchio della Mostra Nazionale del Cavallo, la qualità e le eccellenze dei nostri allevamenti alla città di Cesena, al Savio, a cui ci legano, grazie al compianto, Furio Ferri, grande personaggio tifernate, noto imprenditore (titolare della “mitica” scuderia Almafrà e di cavalli al trotto che hanno vinto Gran Premi anche al Savio) e cavalier Riccardo Gualdani, un’amicizia e collaborazione che risale alla fine degli anni sessanta”, hanno precisato il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi e gli assessori, Letizia Guerri e Riccardo Carletti, nel sottolineare “la costante occasione di promozione del territorio e delle bellezze artistico, culturali, ambientali ed eccellenze agroalimentari che da anni ormai in estate si rinnova grazie alla serata interamente dedicata a Citta’ di Castello, alla Mostra Nazionale del cavallo e ai suoi protagonisti, in particolare, Furio Ferri e Riccardo Gualdani, che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della città, della Mostra Nazionale del cavallo e dell’ippica.”

“Ci sarà spazio anche per la solidarietà – hanno concluso sindaco e assessori – consegneremo infatti al sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, il ricavato della raccolta fondi a favore delle popolazioni alluvionate, attivata nell’ambito del torneo di calcio in amicizia che ha visto scendere in campo allo stadio Bernicchi di Citta’ di Castello, le squadre dell’amministrazione comunale, della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Un segnale concreto di amicizia e vicinanza che rinsalderà ulteriormente i legami ottimi fra le due citta’, Cesena e Citta’ di Castello e le due realtà territoriali limitrofe umbro-romagnole, grazie alla disponibilità dei vertici di Hippogroup Cesenate, il Presidente, Massimo Umberto Antoniacci e Marco Rondoni, direttore generale.

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I 90 anni di Antonio “Tonino” Marconi “re” del Rione Mattonata, musicista, artista, cantore delle tradizioni locali

Grande festa ieri sera con familiari e tanti amici per spengere le candeline sulla torta – Gli auguri del sindaco e presidente società rionale Il “re” del Rione “Mattonata” ha superato il traguardo dei 90 anni. Dopo Dino Marinelli, un altro “cantore” delle tradizioni popolari e della storia della città ha raggiunto quota 90. E’ Antonio “Tonino” Marconi, che ieri sera ha festeggiato con familiari e tanti amici il raggiungimento di questo importante traguardo di vita trascorsa in gran parte a celebrare in ogni modo la sua “creatura”, il rione Mattonata dove ha vissuto a lungo e ricoperto la carica di presidente, passando per l’investitura di “cavaliere dell’oca”, il suo palio, l’amata “Pasquella”, il teatro dialettale, il tradizionale presepe all’interno della piccola finestra nei vicoli del quartiere.

E poi nel coro della “Marietta Alboni” e tanto altro. Nella vita lavorativa, prima della meritata pensione, ha fatto l’elettricista e ha lavorato prima in Svizzera poi è tornato a Città di Castello città natale, svolgendo mansioni amministrative nella segreteria del liceo classico e affiancando la moglie Luigina Boriosi nella gestione del negozio in via Marconi. Ieri sera la figlia Valeria, la nipote Paola Boriosi, la figlia Anna Giulia, familiari ed amici commossi e felici hanno esclamato in “coro” : Tonino è stato ed è un onesto lavoratore, un uomo di famiglia, un amico sincero e generoso: pochi tratti rilevanti che ci fanno capire quanto la semplicità più che un punto di partenza sia invece il fine della vita di ogni uomo! Tonino non ha sbagliato in questo, ha compreso l’essenziale e ne ha fatto uno stile di vita… buon compleanno babbo, Tonino cittadino… che la serenità ti accompagni ancora per molto tempo…”.

Anche il sindaco Luca Secondi e la giunta hanno manifestato a “Tonino”
Marconi i più affettuosi e sinceri auguri “con la più profonda gratitudine per le attività sociali e benefiche che ha portato avanti assieme a tutta la comunità de La Mattonata che ama tanto e che tanto ha dato e da alla città come le altre società rionali e pro loco del territorio: auguri caro Tonino”. Affetto e gratitudine anche dal presidente della Società Rionale Mattonata, Dino Braganti e dal segretario Paolo Alunni: “Tonino Marconi, orgoglio ed esempio per tutti noi e’ il simbolo dell’amore per la città, la sua storia, le tradizioni, la sua gente e la sua Mattonata: auguri da tutti noi”.

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Ad In Primo Piano, l’Associazione Telama

Torna In Primo Piano. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Don Sevèrè Boukaka e Maria Rita Argilia dell’associazione Telama

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/784626923135637
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Gesto di Solidarietà del Centro Studi Musicali della Valtiberina nei confronti della Scuola Comunale di Musica di Faenza e di alcuni studenti ucraini

Nelle scorse settimane, dopo le imponenti esondazioni dei fiumi dell’Emilia-Romagna, sono circolate immagini drammatiche dell’evento tra cui quelle che documentano i danni subiti dalla Scuola Comunale di Musica “Giuseppe Sarti” di Faenza. Impressionante vedere strumenti, sale, attrezzature devastate in qualche caso in maniera irrecuperabile, e inevitabile sentire la vicinanza e il coinvolgimento nei confronti di una scuola di musica che come il Centro Studi Musicali della Valtiberina ha destinato nel tempo notevoli risorse all’acquisto di strumenti e attrezzature musicali, per fornire una didattica di qualità a vari livelli, compreso quello avanzato.

Da qui la decisione di devolvere un piccolo contributo di 300€ all’Associazione Amici della Sarti che sta raccogliendo fondi per la ricostruzione della dotazione strumentale della scuola e la sua ripartenza. Questo piccolo gesto si affianca ad altre analoghe iniziative di solidarietà che la nostra scuola ha già messo in atto nei confronti di alcuni studenti profughi provenienti dall’Ucraina ai quali negli ultimi due anni sono stati offerti corsi gratuiti e sono stati messi a disposizione strumenti per lo studio della musica.

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Senza dimora: rafforzato il servizio di accoglienza, della Caritas diocesana grazie a Banco Bpm

Nuovi arredi per le camere, materassi, buoni spesa per alimenti, casalinghi, biancheria e vestiario. Sono questi i materiali, acquistati grazie a un contributo di Banco Bpm, destinati alle Case di accoglienza della Caritas diocesana che si impegnano a servizio delle persone più fragili e svantaggiate. 

Il servizio Casa San Vincenzo nasce nell’anno giubilare 2000 come opera segno di accoglienza per i più poveri. In 22 anni di attività sono state accolte migliaia di donne e uomini, italiani e stranieri, e grazie ad una equipe professionale sono stati garantiti diversi servizi di prossimità e di riabilitazione alla vita. Dal 2020, con l’inizio della pandemia, la Caritas diocesana ha deciso di dedicare alcune parti dello stabile di via Fonte Veneziana all’accoglienza specifica di persone senza dimora, con un’ospitalità completa e con progetti personalizzati socioeducativi.

Il progetto “Casa San Vincenzo e la dimora per i senza dimora” ha dunque favorito un’accoglienza di qualità, per un gruppo di persone che, attraverso regole di convivenza comunitaria, hanno accettato di intraprendere percorsi di riabilitazione e di cura per poter rivivere appieno la propria inclusione sociale. Due le modalità di accoglienza attivate: la prima è stata pensata soprattutto per far fronte al freddo invernale e per coloro che, liberamente, non manifestano il desiderio di essere aiutati nel lungo periodo; la seconda attività riguarda invece un’accoglienza duratura nel tempo e non limitata alla stagione invernale che favorisce percorsi di recupero e di inserimento nella vita comunitaria di Casa San Vincenzo.

“Il contributo che abbiamo ricevuto ha permesso di sostenere alcune azioni di un progetto più ampio rivolto alle persone che vivono ai margini – dice il vescovo Andrea Migliavacca -. Un fenomeno non relegato ai grandi centri metropolitani, ma in crescita anche nel nostro territorio e che spesso nasconde storie di grande sofferenza. Fenomeni che devono interrogarci profondamente e spingerci a farci prossimi all’altro”.

“L’impegno di Banco Bpm a fianco delle tante Caritas locali che operano qui in Toscana continua a crescere, soprattutto negli ultimi anni in cui si è visto un drammatico aumento dei numeri legati all’emergenza sociale. – spiega Adelmo Lelli, responsabile Direzione Tirrenica di Banco Bpm – Stiamo infatti sostenendo differenti progetti – tutti utili e valevoli come questo – in diverse diocesi perché crediamo che il supporto al territorio e alla comunità passi anche dalla solidarietà”.

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L’assessore all’Ambiente Mariangeli risponde al consigliere Lignani Marchesani (Castello Civica) sull’assetto idrogeologico

“Il 98 per cento del territorio comunale di Città di Castello è privato e il 2 per cento è pubblico, questo ci fa capire quanto il contributo dei cittadini alla gestione dell’assetto idrogeologico sia indispensabile, considerando che il Comune, con gli strumenti ordinari, non ha il potere di intervenire direttamente in sostituzione del proprietario inadempiente, né dispone di un’organizzazione che permetta di farlo: ecco perché, dopo le precipitazioni eccezionali dello scorso settembre, ci siamo attivati per creare una concertazione con tutti i soggetti istituzionali competenti finalizzata a prevenire le situazioni di rischio e per favorire una responsabilizzazione dei cittadini, che attraverso la costituzione di consorzi possono effettuare in modo coordinato gli interventi di manutenzione ai quali per legge sono tenuti”.

L’assessore all’Ambiente Mauro Mariangeli ha risposto così in consiglio comunale all’interrogazione del capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani, che chiedeva chiarimenti sulla situazione idrogeologica del comune. Partendo dalle recenti emergenze legate al maltempo che hanno interessato anche il territorio di Città di Castello, l’esponente della minoranza chiedeva di sapere se il Comune fosse in possesso di “studi, indagini conoscitive e analisi statistiche che possano darci, con relativa cognizione di causa, la percentuale di popolazione e di territorio a rischio idrogeologico all’interno del Comune tifernate”.

Lignani Marchesani aveva chiarito l’esigenza di comprendere “le possibilità giuridiche ed economiche di intervento diretto da parte del Comune per la tutela e la messa in sicurezza di dette aree e porzione di popolazione”, quale fosse “la concertazione e la capacità di intervento nei confronti di altri enti pubblici o soggetti privati eventualmente coinvolti” e se venisse ravvisata “la necessità di un tavolo di concertazione permanente con detti enti anche alla luce della situazione generale in progressivo peggioramento del contesto fisico e ambientale dei territori”. L’assessore Mariangeli ha sottolineato in aula come “gli effetti a volte devastanti dei rapidi cambiamenti climatici ai quali assistiamo rendano necessario attrezzarci meglio possibile per prevenire le situazioni di emergenza”. “Il Piano Regolatore Generale riporta nella sezione Biologia Idraulica della parte strutturale le informazioni sulle aree soggette a frane e sulle zone soggette ad alluvioni”, ha spiegato l’assessore, che ha evidenziato come “le aree soggette a frana siano classificate in aree ad alta, media e bassa pericolosità, mentre le zone soggette ad alluvioni sono distinte sulla base del livello di pericolosità dei fenomeni, con i relativi tempi di ritorno, e per classe di rischio”.

“Questa cartografia – ha fatto presente Mariangeli – è stata successivamente recepita nel piano di Protezione Civile per permettere sia l’attività di pianificazione delle azioni che quella di gestione dell’emergenza”. L’assessore ha chiarito che “per quanto attiene al rischio frana, sono poste in essere azioni di osservazione diretta, condotte durante l’attività ordinaria di presidio del territorio da parte del Servizio Strade, del Servizio Manutenzione, del Servizio Infrastrutture e del Servizio Protezione Civile del Comune”. “Nelle situazioni per le quali invece si verifica l’apertura di nuovi fronti o la riattivazione dei fenomeni pregressi – ha evidenziato Mariangeli – di norma viene attivato il competente servizio regionale, per un supporto tecnico volto anche ad avviare una fase di monitoraggio strumentale, propedeutica al reperimento di fondi per la progettazione ed esecuzione degli interventi”.

Nel puntualizzare che “nel caso del fiume Tevere, dei corsi d’acqua demaniali, dei torrenti e dei fossi la competenza generale per la manutenzione è in carico alla Regione dell’Umbria, mentre nel caso di corsi d’acqua demaniali, come torrenti e fossi, che attraversano i centri abitati la competenza è a carico del Comune”, l’assessore ha richiamato l’attenzione sul fatto che “nel contesto delle problematiche del rischio idrogeologico, riferito sia a frane che alluvioni, uno degli aspetti fondamentali riguarda disciplina delle acque di superficie e in particolare quelle del territorio agricolo, che è a carico dei singoli proprietari dei fondi, oltre che del Comune, per i tratti posti lungo la pubblica viabilità”. “E’ evidente che se nel sistema del singolo reticolo viene meno per inerzia del proprietario la manutenzione di alcuni tratti, il rischio che si prospetta è quello di compromissione del corretto funzionamento del reticolo medesimo”, ha osservato Mariangeli, rimarcando che “attraverso la costituzione di consorzi si potrebbe migliorare molto la situazione”.

“In questo contesto – ha sostenuto Mariangeli – un tavolo di concertazione con gli enti come quello riunito dopo l’emergenza di settembre può servire per condividere la fase programmatica degli investimenti annuali, così da armonizzare gli interventi che si intendono attuare, ma è fondamentale reperire le risorse per prevenire i fenomeni potenzialmente più pericolosi”. Nel dirsi “parzialmente soddisfatto” della risposta, il consigliere Lignani Marchesani ha affermato che “il Comune potrebbe essere capofila della creazione di un consorzio per la gestione dell’assetto idrogeologico nel territorio di riferimento, ma anche proporre attraverso l’Anci una legge quadro in materia, che è l’unico modo per finanziare interventi di prevenzione, incentivare chi si attiva per le manutenzioni e sanzionare chi disattende i propri doveri”.

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Il Comune apre al Centro Servizi un laboratorio d’impresa per i professionisti under 40 della città. Domande fino al 31 luglio

“Teniamo fede a all’impegno assunto con i giovani e con la comunità tifernate di offrire gli strumenti per aprire una nuova stagione di sviluppo economico, che valorizzi le professionalità e le esperienze del territorio, garantendo a chi ha voglia di intraprendere progetti l’opportunità di poterlo fare nella propria città”. Il sindaco Luca Secondi presenta così insieme al vice sindaco con delega allo Sviluppo Economico Giuseppe Bernicchi l’avviso pubblico del progetto “Smart Lab for Future”, con cui il Comune metterà a disposizione di professionisti under 40 residenti a Città di Castello, che abbiano avviato un’attività imprenditoriale con l’apertura da almeno cinque anni della partita Iva, uno spazio di lavoro gratuito in sharing office al Centro Servizi di Cerbara per sviluppare idee, potenziare la propria impresa e creare sinergia con altre professionalità

. L’ufficio per il coworking già allestito nei locali di proprietà di Sogepu offrirà a un nucleo iniziale di sei giovani imprenditori locali l’opportunità di utilizzare in completa autonomia per un anno una postazione di lavoro con impianto di condizionamento dell’aria, dotata servizio di connettività Internet WIFI, di una stampante multifunzione in rete, di un armadietto con chiusura a chiave, di una cassetta postale per la ricezione della corrispondenza all’ingresso del Centro Servizi, di una sala riunioni e di servizi igienici. Su richiesta degli utilizzatori, l’amministrazione comunale potrà mettere a disposizione un notebook, un videoproiettore e le altre strumentazioni elettroniche e di supporto all’attività lavorativa di cui ha disponibilità.

La risposta operativa a chi ha bisogno di un punto di riferimento efficiente per dare impulso alla propria attività, alla quale avranno diritto i primi candidati in possesso dei requisiti richiesti che presenteranno domanda al Comune di Città di Castello entro le ore 14.00 del prossimo 31 luglio, nelle modalità previste dall’avviso pubblico che sono consultabili sull’albo pretorio del portale web istituzionale del Comune (https://jcitygov.comune.cittadicastello.pg.it/web/trasparenza/albo-pretorio/-/papca/display/150939). “Scommettere sulle idee dei giovani, su una nuova fase di sviluppo della città, ha bisogno di gesti concreti e con questa operazione gettiamo le basi per costruire l’incubatore di start-up che possa lanciare nuove esperienze imprenditoriali nel nostro territorio in grado di competere con una proposta innovativa nei contesti nazionali e internazionali”, spiegano Secondi e Bernicchi, che sottolineano l’intento di “mettere in atto inedite strategie di intervento per favorire un tessuto imprenditoriale innovativo e dinamico, favorendo l’accesso delle nuove generazioni al mondo del lavoro”.

Il nuovo spazio di coworking al Centro Servizi metterà a disposizione un luogo di lavoro per i giovani professionisti che non necessitano di un ufficio tradizionale, ma di una postazione operativa a supporto della propria attività, dove beneficiare anche delle possibili sinergie professionali, dei contatti, delle relazioni tra persone proprie di uno sharing office e delle opportunità di crescita e sviluppo delle proprie potenzialità derivanti dallo scambio di esperienze e competenze. L’uso responsabile degli spazi, dei servizi e delle attrezzature concesse dal Comune sarà disciplinato da un apposito regolamento, che prevede l’esclusiva disponibilità di locali e attrezzature per i candidati ai quali è stata concessa l’opportunità, senza la possibilità di concedere ad alcun titolo a terzi l’utilizzo della postazione di lavoro. L’accesso ai luoghi destinati al coworking sarà consentito senza limiti negli orari di apertura del Centro Servizi. Per entrare sarà necessario inserire nell’apposita serratura la card personalizzata che verrà fornita a ciascun coworker in modo che possa usufruire in completa autonomia della propria postazione di lavoro. Ogni ingresso o uscita dallo sharing-office sarà registrato da un computer interno. Per informazioni è possibile rivolgersi in orario d’ufficio al Servizio Sviluppo Economico del Comune (telefono 075.8529420 e posta elettronica sviluppoeconomico@comune.cittadicastello.pg.it).

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Coordinamento per il cambiamento: “Da Sogepu a Sogeco, il depotenziamento della partecipata, gli aumenti del costo della gestione dei rifiuti: serve un preciso cambio di rotta”

AUMENTI TARI


L’aumento del costo di alcuni servizi, come quello della TARI che sale del 4,60% significherà bollette aumentate in media del 3% per le famiglie e del 16% per le imprese. Il tutto ricadrà sulle spalle dei contribuenti che si vedranno recapitare nei prossimi mesi la bolletta dalla nuova società incaricata, SOG.ECO, cui è stato affidato il servizio, il cui costo è passato dagli 8 milioni circa a oltre 8 milioni e settecentomila euro, perchè vi sono stati ricompresi gli oneri di partecipazione alla gara d’ambito, vinta appunto da SOGECO: rischio di impresa, ammortamento dei costi dell’impianto, remunerazione del capitale investito.
Dunque, aver partecipato e “vinto” una gara che avrebbe dovuto abbassare il costo del servizio, secondo criteri di economicità ed efficienza, non ha portato alcun vantaggio: anzi, non solo ha permesso il passaggio della gestione del servizio dalla mano pubblica ad una società a maggioranza privata, ma saranno i cittadini a pagarne i costi, senza alcun beneficio. Non vengono conteggiati infatti, senza alcun fiato da parte del Comune, gli introiti per il conferimento in discarica di centinaia di tonnellate di rifiuti regionali: dove sono finiti e dove finiscono i milioni incassati e perchè si continua a non utilizzarli per abbassare il conto della TARI dei tifernati, che vedono il loro territorio deturpato da una discarica , ancora ampliata di 300.000mc, senza averne alcun beneficio? CHIEDIAMO che il primo impegno del nuovo CDA di Sogepu, se ne ha la forza, sia quello di ottenere l’ABBASSAMENTO DELLA TARI per i cittadini e di rendere trasparenti i conti, evitando di sperperare denaro in consulenze faraoniche. A tal fine, chiederemo la presentazione del Bilancio in Commissione Controllo e Garanzia, in attesa che si presentino al più presto le Linee di Indirizzo.

SOGECO: IL PASSAGGIO ALLA GESTIONE dei RIFIUTI A MAGGIORANZA PRIVATA


SOGECO è stata formata da Sogepu al 49% ed Ecocave al 51%, con autorizzazione del Consiglio comunale del 13 maggio 2019, in cui unici a votare contro il provvedimento furono i consiglieri comunali di Castello Cambia, Bucci e Arcaleni. Accogliamo oggi con favore chi riconosce finalmente dopo 4 anni che avevamo pienamente ragione a rivendicare tutt’altre quote societarie, rispondenti all’effettiva operatività delle due società: 62%Sogepu e il restante 38% ad Ecocave. Peccato che allora nessun altro supportò la nostra posizione contraria alla delibera che concedeva ad un privato la gestione e la nomina dei vertici manageriali della nuova società, definita “di scopo”, ma con uno Statuto che afferma altro: Sogeco ha una durata prevista di 50 anni ( e non di 15 come è la durata dell’appalto vinto) e funzioni del tutto simili, quindi potenzialmente concorrenti, a quelle di SOGEPU.
Perchè si è voluto approvare tale operazione , che ha depotenziato Sogepu, rendendola braccio operativo di SOGECO, con un Amministratore nominato dal privato ? Noi abbiamo osteggiato fortemente e da subito tale scelta, avendo tutti contro, anche chi oggi si pente.

CDA E NUOVA GOVERNANCE


Alla luce della grave situazione etico/politica generata dalla vicenda giudiziaria sui vertici uscenti di Sogepu riteniamo miope e del tutto autoreferenziale il metodo scelto dal Sindaco sui vertici di Sogepu. La decisione di andare al di fuori delle proposte avanzate risulta del tutto incoerente con lo spirito del regolamento comunale dopo aver aperto ad una pubblica manifestazione di interesse per le nomine; si contraddistingue come una valutazione personale del primo cittadino in base a non si sa quali criteri e non come la conclusione di un percorso partecipativo. Si tratta di un messaggio di chiusura verso tutta la cittadinanza, indipendentemente dal ruolo e dal valore dei nominati, con un metodi di amministrazione della città che, anche in questa situazione, mettono in luce un voler vivere alla giornata cercando conigli da tirar fuori dal cilindro anzichè provare a governare politicamente i processi e le gravi criticità come quelle attuali. Aggiungiamo che in un momento politico così complesso, specie alla luce delle recenti sconfitte elettorali del centrosinistra nei comuni limitrofi, ci saremmo aspettati segnali di apertura anzichè di autosufficienza. Appare allo stesso modo invisibile l’azione politica delle forze di maggioranza, alle prese con il contentino delle deleghe ai consiglieri comunali per zittire i maldipancia interni, che in questa vicenda non solo non hanno avuto alcun ruolo di indirizzo ma non hanno neppure provato ad alzare il livello della discussione politica come tanti cittadini ed elettori si sarebbero aspettati.

PROPOSTE E PROSPETTIVE


L’aspetto peggiore dell’intera vicenda, dalla scelta di SOGECO alle ultime vicende giudiziarie che hanno colpito l’ex Amministratore unico Goracci, è che tutte queste tristi e deprimenti vicende impediscono a SOGEPU di ottemperare al suo compito, che è quello di una sana gestione dei rifiuti.
Una gestione intelligente, che persegua le giuste finalità di sviluppo economico e di transizione ecologica, porterebbe, come accade in altre realtà (da Capannori a Treviso o semplicemente a Terni), ad un aumento di efficienza in termini di raccolta differenziata e di risparmio, attraverso la tariffa puntuale e la vendita della materia prima seconda ai consorzi di carta, vetro, plastica e metalli, consorzi che– anche se non si evince dal bilancio – acquistano pagando questi materiali, producendo un utile all’azienda.
L’augurio è che il nuovo CDA, pur esautorato da un effettivo potere, possa in qualche modo riportare l’azienda alla sua missione : quello che vorremmo è che alla ribalta della cronaca non vadano i procedimenti giudiziari, ma un modello di gestione dei rifiuti all’avanguardia, necessariamente in controtendenza nei confronti del retrogrado Piano di gestioni rifiuti regionale dell’Umbria, che si fonda ancora su discariche e inceneritore. Si brucerà – in un mondo povero di materie prime – la risorsa principale, i materiali nascosti nei rifiuti e, bruciando, si aumenterà l’inquinamento atmosferico con nuove e continue emissioni climalteranti.
Il nostro modello si fonda sui principi europei della strategia Rifiuti 0, attraverso il riuso e il riciclo, punti sui quali il piano regionale è del tutto carente. Ed è molto triste che il Comune di Città di Castello non abbia presentato alcuna osservazione migliorativa.
Certi che vada scelleratamente contro i principi europei in materia, come Europa Verde abbiamo presentato una petizione al Parlamento Europeo perché giudichi la compatibilità del Piano con i principi europei: dopo il primo iter di controlli formali e di competenza, la petizione ora è sottoscrivibile da tutti i cittadini europei nella piattaforma online del Parlamento europeo.

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Giovedì 6 luglio, alle 18,30, le campane del Duomo suoneranno in ricordo di tutte le vittime del mare

L’Associazione Cultura della Pace, in collaborazione con la Parrocchia della Concattedrale di Sansepolcro e con il Gruppo Campanari di Sansepolcro, comunica che Giovedì 6 Luglio 2023 alle ore 18,30, su iniziativa di Alessandro Bergonzoni, artista, scrittore e autore, Premio Nazionale “Cultura della Pace-Città di Sansepolcro” nel 2022, le campane del Duomo di Sansepolcro suoneranno in ricordo di tutte le vittime del mare, annegati con la speranza di un futuro e di un mondo migliore.

Ecco il commento di Bergonzoni che ha promosso identica iniziativa a Bologna:

Per non lasciare in fondo a quel Mar di Nessuno gli ennesimi annegati al largo di Pylos, che nessuna terra ritiene suoi perché fuori dalle acque territoriali, dove sarebbero stati trascinati appunto per scaricare ogni responsabilità ad altri lasciandoli affondare e morire (non scaricando l’imbarcazione né mettendola in sicurezza). Per sentire il suono del loro silenzio e almeno dare fiato ad un altro respiro, quello che faremo noi per loro, come fosse un unico polmone. La Sostituzione greca maltese italiana e soprattutto europea ha fatto si che a questa strage già si sia sostituita altra attualità, avvenimenti , cronache e fatti che mettono ancor più in “fondo”, nella abitudinaria scordanza di ciò che non fa più notizia, i loro corpi abissali.

Per chi vuole continuare a sentire quelle vite come la propria, e percepire che i loro pensieri, volti, storie ed anime, non possono essere, almeno quelle, più soffocate. Ho pensato allora di “orchestrare” una azione artistico civile ma non meno spirituale , per silenzi e suoni :campane, a morto, che raggiungeranno chiunque vorrà, chi non cerca di nascondersi dietro una mano, la terza mano: la mancanza. Mancanza di responsabilità politica e sovrumana di tutti i paesi europei, ma soprattutto mancanza di vergogna, di senso di colpa, di scuse, soccorsi , aiuto sensibilità, e di amore e di sacro.

Nessuno farà discorsi, non ci sarà un palco o una manifestazione: chi vorrà e potrà, ascolterà i rintocchi per ognuno di essi, per rendere manifeste, presenti e vive in eterno, le loro esistenze in noi e almeno nell’universo; dato che il mondo i suoi continenti e nazioni, sembra non ne vogliono più far parte, autoseppellendosi così a loro volta. Ringraziandovi di condividere in qualsiasi modo possiate questo gesto. Mio nostro e di tutti i non più “invisibili”.

Tale iniziativa vuole essere un modo per ascoltare le parole di quanti non hanno più parole e chiedere alle varie istituzioni nazionali e europee di prendersi carico di quanti soffrono e sono costretti a migrare in cerca di un nuovo orizzonte. Evitare di girarsi dall’altra parte è uno dei modi per mantenere la dignità di esseri umani.

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Presentato Anno di Signorelli del comune di Città di Castello. Art bonus per Santa Cecilia ma non solo: mostre, incontri, rievocazioni storiche e visite guidate, musica nel nome dell’arte

Il prossimo appuntamento è giovedì 6 luglio quando, nel giorno in cui i priori di Città di Castello conferirono la cittadinanza all’artista nel 1488, sarà inaugurata alle 18.00 nella Biblioteca Carducci la mostra “Maestro Lucha pictore”, Signorelli a Città di Castello dalle carte ai colori, a cura di Fancesca Mavilla e Marta Onali, Silvia Palazzi con la collaborazione di Tipografia Grifani Donati e del prof. Giacomo Pirazzoli per gli allestimenti. L’inaugurazione della mostra si terrà giovedì 6 luglio, una data simbolica proprio per l’attività di Signorelli a Città di Castello che nello stesso giorno dell’anno 1488 ottenne la cittadinanza tifernate, il cui atto è conservato nelle Riformanze dell’Archivio storico del comune. L’evento è promosso dal comune di Città di Castello e gode del patrocinio della Soprintendenza Archivistica e bibliografica dell’Umbria. L’appuntamento è alle 18.00 nella Biblioteca comunale Carducci. La mostra sarà visitabile negli orari della Biblioteca fino al 16 ottobre.

Venerdì 7 luglio ore 21.00 e Domenica 9 luglio ore 19.00, Città di Castello si cimenterà dopo tanti anni di pausa, l’ultima si è svolta in occasione dei 150 anni dell’Unità di Italia, nel 2011, con una rievocazione storica, dal titolo “A proposito di Luca. Luca Signorelli, un artista, un tifernate, uno di noi.”, a cui sta lavorando da mesi un equipe formata da Lucia Zappalorto, Mauro Silvestrini, che hanno curato organizzato e testo, Giuseppe Sterparelli, per la parte storico-artistica, con la collaborazione di Cooperativa Il Poliedro, Associazione Compagnia dei Balestrieri di Città di Castello, Società rionale Mattonata, Castello Danza, Associazione culturale Lupi di Ventura, Schola Cantorum A. M. Abbatini. Gli attori che guideranno al rievocazione tra le vie del centro storico tra personaggi famosi e qualche mistero sono Claudia Ripi, Giuseppina Magi, Leonardo Caprini, Luca Baiardi, Andrea Bucci, Lorenzo Cozzari, Marco Coltrioli. Una macchina complessa al cui funzionamento hanno contribuito in modo fondamentale per l’ordinato svolgimento la Polizia municipale di Città di Castello. Appuntamento venerdì alle 21.00 in Piazza Gabriotti e domenica subito dopo il Palio della Balestra alle ore 19.00 sempre in Piazza Gabriotti. L’iniziativa si svolge in collaborazione con la diocesi di Citta di Castello che aprirà le chiese un ora prima delle rievocazione e subito dopo il passaggio del corteo per la visita e con la famiglia Innocenti per la disponibilità all’apertura della chiesa di Sant’Apollinare

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Eventi a San Giustino – A Villa Graziani il concerto di “UmbriaEnsemble”. L’esibizione venerdì 7 luglio, ore 21

“L’eleganza del Classicismo, omaggio a Italo Calvino nel centenario della nascita”, questo il concerto che venerdì 7 luglio, alle 21, sarà proposto nell’Esedra di Villa Graziani, in località Celalba di San Giustino. Protagonista della serata “UmbriaEnsemble”, prestigioso collettivo che da sempre si caratterizza per l’alta qualità artistica e la costante ricerca musicale.
Saranno proposte musiche di W. A. Mozart, intervallate da letture di pagine scelte da “Perché leggere i Classici” di Italo Calvino, a cura di Maurizio Perugini.


“Siamo lieti – così Milena Crispoltoni, assessore alle Politiche Culturali del Comune di San Giustino – di poter aprire la stagione culturale estiva con un concerto bello e particolarmente piacevole. Una proposta che, nel centenario della nascita di Calvino, vuole essere un omaggio ad uno dei maggiori scrittori del secondo Novecento. Con i talentuosi musicisti di UmbriaEnsemble sarà sul palco Maurizio Perugini a cui è affidata la lettura dei passi scelti per la serata. Con questo evento, ripartono le serate a Villa Graziani che nei mesi estivi ospiterà presentazioni di libri, cinema, jazz e tanto altro ancora”.
L’ingresso è libero e tutta la cittadinanza è invitata a partecipare all’iniziativa.

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Chiostri acustici tra Umbria e Toscana, il programma completo

Si è tenuta martedì 4 luglio scorso alle ore 11.3o nel Salone Gotico del Museo diocesano la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa promossa dal Museo Chiostri Acustici tra Umbria e Toscana giunta quest’anno alla X edizione. Presente il Vescovo Luciano Paolucci Bedini e i 13 amministratori, sindaci e/o assessori alla cultura dei comuni partecipanti al progetto e Catia Cecchetti ideatrice e coordinatrice dell’iniziativa.


Questa edizione proprio per celebrare il suo decimo anno di età ha presentato una serie di novità. La valorizzazione di nuovi spazi tra cui a Città di Castello il Chiostro del Convento degli Zoccolanti e a Morra, la Piazza della Pieve di Santa Maria. E’ stata attivata per la prima volta una collaborazione con CdCinema per un evento che si terrà nel Cortile di Santa Cecilia. E’ stato confermato il naturale coinvolgimento della Diocesi di Gubbio con il suo Museo nel programma degli eventi culturali. Così come la partecipazione di tutti i comuni Altotiberini già da tempo coinvolti: Città di Castello, Citerna, Montone, San Giustino, Monte Santa Maria Tiberina, Pietralunga, Umbertide ed anche di quattro Comuni della Regione Toscana: Anghiari, Monterchi, Sansepolcro e Pieve Santo Stefano.

Rinnovata l’adesione al progetto di Aboca Museum, la cui sede è a Sansepolcro. Partecipa a questa edizione estiva anche il comune di Lisciano Niccone.
Pertanto sono ben 13 i comuni coinvolti nella programmazione che interesserà i mesi estivi di luglio e agosto con sedici eventi culturali destinati a turisti e cittadini, che inizieranno giovedì 13 luglio per terminare martedì 22 agosto. Si tratterà non solo di concerti (di musica classica, pop, lirica e jazz) ma anche di percorsi di visita guidati, presentazione di mostre e debutti discografici.


Particolare attenzione è stata rivolta alla scelta degli spazi per la realizzazione degli eventi in quanto obiettivo dell’appuntamento rimane la valorizzazione del patrimonio culturale, in modo specifico dei chiostri dell’Alto Tevere Umbro-Toscano, spazi di straordinario interesse artistico e di rara bellezza architettonica, quali il Chiostro del Convento degli Zoccolanti di Città di Castello, della Chiesa di San Domenico a Gubbio, di San Francesco a Montone e a Umbertide. Ma si voluto anche valorizzare le Ville quella a San Giustino Villa Graziani e i giardini quello di Piero della Francesca, il Palazzo Bourbon, a Monte Santa Maria Tiberina, il Cortile di Santa Cecilia a Città di Castello. Molte le piazze interessate al progetto come la Piazza Umberto I a Monterchi, Scipione Scipioni a Citerna, Plinio Pellegrini a Pieve Santo Stefano, Garibaldi a Sansepolcro, Piazza di Pieve Santa Maria a Morra di Città di Castello e la piazzetta dell’Orologio a Pietralunga; verranno coinvolte anche le chiese come quella di Sant’Agostino ad Anghiari e di San Nicolò nella Frazione Val di Rose a Lisciano Niccone ed inserito il Museo di Aboca a Sansepolcro.
Un particolare ringraziamento è stato rivolto al grafico dell’iniziativa che da anni segue questo appuntamento Fabrizio Manis e alla Tipografia Petruzzi.
Di seguito gli appuntamenti in programma.
Il primo si terrà a Monterchi in Piazza Umberto I, giovedì 13 luglio alle ore 21.00 il concerto dal titolo E chi vuole intendere in tenda, gli altri in roulotte con Valter Ligi al pianoforte e Samuele Martinelli alla chitarra; nell’ambito di Monterchi Festival 2023.
Ancora un concerto questa volta a Citerna in Piazza Scipione Scipioni venerdì 14 luglio alle ore 21.00 Round Midnight Jazz Quartet Laura Falcinelli voce –Andrea Donnini tromba Gianni Cinelli pianoforte – Nicola Menci chitarra Massimiliano Conticini contrabbasso – Duccio Venturini batteria; nell’ambito di Citerna Summertime.


Il terzo evento vede domenica 16 luglio alle ore 18.00 la Presentazione della Mostra personale di Mario Panconi dal titolo “Containers” Contenitori di idee, immagini e scene visitabile fino a sabato 19 agosto 2023, a Palazzo Bourbon al Monte a Monte Santa Maria Tiberina. Il suggestivo spazio di Villa Graziani a San Giustino sabato 22 luglio alle ore 21.00 sarà teatro del concerto Music under the northern lights eseguito da The Arctic Festival Wind Band.

Per la prima volta coinvolto nella rassegna il Chiostro del Convento degli Zoccolanti a Città di Castello dove domenica 23 luglio alle ore 19.00 il Quartetto Cherubini presenterà il debutto discografico per Da Vinci Classics: Origines. 19th Century European Saxophone Quartets. Sesto appuntamento a Pieve Santo Stefano con lo spettacolo dal titolo Regine con Silvia Mezzanotte, venerdì 28 luglio alle ore 21.00 in Piazza Plinio Pellegrini; nell’ambito Pieve Classica 2023. Anche Aboca Museum a Sansepolcro partecipa all’iniziativa con una Visita guidata animata dal titolo Pu-Pazzi al museo prevista per sabato 29 luglio alle ore 17.30: iscrizione obbligatoria alla sezione dedicata agli eventi del sito www.abocamuseum.it

Ancora un evento a Città di Castello grazie ad una nuova collaborazione con l’Associazione CdCinema alla sua XIV Edizione lunedì 31 luglio alle ore 21.00 dove nel Cortile di Santa Cecilia si terrà Cinema Muto Musicato Proiezione cortometraggi muti americani musicati dal vivo: più precisamente Il Vagabondo – USA 1916 – Regia Charlie Chaplin con Paolo Fiorucci alla fisarmonica e La Barca – USA 1921 – Regia Buster Keaton, Eddie Cline sempre con Fiorucci al pianoforte digitale. Il nono evento si terrà a Gubbio nel Chiostro della Chiesa di San Domenico venerdì 4 agosto alle ore 21.00 con un recital pianistico di Elena Ridolfi Note nel silenzio. Ancora Sansepolcro presente nel programma con un concerto dal titolo Resurrection eseguito da Prato Gospel School e Coro Gospel Altotiberino che si terrà sabato 5 agosto alle ore 21.00 in Piazza Garibaldi, in collaborazione con “Borgo jazz”.

Nel suggestivo Chiostro di San Francesco a Montone domenica 6 agosto alle ore 21.00 sarà la volta del concerto Rinascimento a corte: il trionfo della musica
Canti e danze tra Italia e Inghilterra con Stefania Cruciani – soprano e Luca D’Amore – liuto. Dodicesimo evento nella Piazzetta dell’Orologio a Pietralunga dove mercoledì 9 agosto alle ore 21.00 con Tanta voglia di vivere si esibirà la Corale Polifonica Pietralunghese per rievocare il Miracolo della Mannaja, Direttore Fausto Paffi: in collaborazione con la Proloco di Pietralunga.


A Morra di Città di Castello giovedì 10 agosto alle ore 21.00 nella Piazza della Pieve di Santa Maria Ensemble Tarab composto da Luisa Mencherini flauto – Francesco Corrado e Lorenzo Fattorini violini Matilde Giorgis viola – Emma Biglioli violoncello ci farà ascoltare Musica sublime per accompagnare le stelle in collaborazione con la Scuola comunale “G. Puccini” di Città di Castello. Il terzultimo appuntamento si terrà ad Anghiari nella Chiesa di Sant’Agostino domenica 13 agosto alle ore 18.o0 con il concerto dal titolo La Musica per tastiera di J. S. Bach con Matteo Bonfigli organo e clavicembalo: in collaborazione con Umbra Lucis Ensemble.

Nel Chiostro di San Francesco ad Umbertide sabato 19 agosto alle ore 21.00 con Armonie dal Chiostro di San Francesco si esibiranno Gli archi de I Concertisti diretti da Gianfranco Contadini con ospite d’onore il violinista M° Massimo Coco. Sedicesimo e ultimo evento martedì 22 agosto alle ore 21.00 a Lisciano Niccone nella Chiesa di San Nicolò – Frazione Val di Rose sarà la volta del concerto dal titolo Luna crescente in Val di rose “Ellepi duo” per organo e fisarmonica.
Un calendario ricco di appuntamenti per godere delle bellezze del nostro territorio Umbro e Toscano con eventi di qualità che accompagneranno turisti e cittadini residenti per tutto il periodo estivo.

Per informazioni: Museo diocesano di Città di Castello, 075 8554705 – museo@diocesidicastello.it

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