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“In arrivo nuovi bagni pubblici nel centro storico”: l’assessore ai Lavori Pubblici Carletti risponde all’interrogazione della consigliera Bassini (Gruppo Misto-Azione)

“L’amministrazione comunale metterà a disposizione dei cittadini e dei turisti nuovi bagni pubblici nell’ambito degli interventi di ristrutturazione di Palazzo Bufalini e di realizzazione della variante del Cassero”. E’ quanto ha chiarito in consiglio comunale l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti, rispondendo all’interrogazione della consigliera Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione), che chiedeva di sapere se l’amministrazione comunale stesse procedendo “per risolvere la grave problematica non più rimandabile dell’assenza di bagni pubblici nel centro storico”.

“Con l’avvicinarsi del periodo estivo, durante il quale ci auguriamo una buona presenza di turisti, l’assenza di servizi igienici decorosi, anche a pagamento come accade ormai ovunque, rappresenta una grande nota di demerito per la nostra città”, aveva segnalato la rappresentante della minoranza, rilevando che “l’assenza di bagni pubblici in città sia una carenza che si protrae da lungo tempo e sia un problema che riguarda tutti, diversamente abili inclusi, che merita una seria e celere risposta da parte delle autorità comunali, tenendo conto che non si può sempre fare affidamento sulla cortesia dei gestori dei bar che concedono l’utilizzo dei propri servizi igienici”. Nel riconoscere la pertinenza della questione, l’assessore Carletti ha sottolineato che “l’amministrazione comunale sta mettendo in campo numerose opere pubbliche volte al miglioramento del decoro e della fruibilità del centro storico”, facendo riferimento in particolare all’investimento finanziato dal PNRR per la ristrutturazione del loggiato Gildoni e della cupola di copertura di Palazzo Bufalini, al progetto finanziato dal GAL Alta Umbria per la funzionalità ricreativa di Palazzo Bufalini e al progetto di realizzazione della Variante del Cassero, finanziato nell’ambito di Agenda Urbana. “Nell’ambito degli interventi di riqualificazione di Palazzo Bufalini – ha spiegato Carletti – sono allo studio di alcuni progetti, primo fra tutti la ristrutturazione dei servizi igienici pubblici ospitati nel seminterrato del loggiato Gildoni, che saranno dotati di un sistema di videosorveglianza e di ingresso a gettone, elementi che dovrebbero scoraggiare la frequentazione di tale luogo da parte di malintenzionati e vandali”.

“Con il progetto di rifunzionalizzazione del palazzo finanziato dal GAL Alta Umbria infatti – ha puntualizzato l’assessore – l’area del loggiato Gildoni sarà attrezzata con un sistema di videosorveglianza che permetterà, come già avvenuto altrove, di arginare i possibili atti di vandalismo di cui questi bagni degli anni sono stati ripetutamente oggetto”. Carletti ha evidenziato che “i lavori sull’immobile comporteranno anche la messa campo della riapertura dell’ascensore posto nella piazzetta Bufalini, che conduce al bagno per portatori di handicap ubicato nella zona interrata del palazzo”. “Inoltre, nell’ambito dell’intervento per la realizzazione della Variante del Cassero l’amministrazione comunale sta lavorando per l’installazione presso il parcheggio Ferri di servizi igienici automatici a gettone che potranno offrire un importante servizio pubblico in un punto strategico per il turismo cittadino”, ha proseguito l’amministratore. “Nel giro di pochi mesi, quando questi progetti si tradurranno nelle opere previste, potremo quindi mettere la parola fine al problema dei bagni pubblici”, ha concluso Carletti, che ha aggiunto: “nel frattempo sarà mia cura verificare quale sia l’effettiva disponibilità di bagni pubblici nei centri storici delle città turistiche più frequentate”. In sede di replica, la consigliera Bassini ha ringraziato l’assessore “per aver esplicitato le intenzioni dell’amministrazione comunale nell’ambito dei progetti in corso nel centro storico”, auspicando che “le soluzioni prospettate possano vedere presto la luce”.

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Passaggio di collare del Club Inner Wheel di Città di Castello tra la Presidente Adele Lanzuolo e la Presidente Incoming Marisa Monni Sisi

Una serata piacevole caratterizzata da un clima di amicizia complice il bel panorama sulla valle al Borgo di Celle, dove gli ospiti e le socie hanno condiviso insieme un momento di piacevole convivialità.
Presenti alla serata la presidente del Club Inner Wheel di San Sepolcro Teresa La Monica e consorte Biagio.
La Presidente Incoming Club Inner Wheel Firenze Laura Boncompagni e consorte Andrea
La Past Presidente del Consiglio Nazionale Alessandra Colcelli Gasperini socia del Club.


Il presidente Incoming del Rotary Club di Città di Castello Michele Cacioni e Signora Laura
Il Presidente Rotaract Francesco Rignanese
L’assessore Letizia Guerri in rappresentanza del Comune.
La Presidente ha augurato un anno di proficuo lavoro Inner all’insegna della condivisione e dell’amicizia Organizzeremo  eventi che abbiano l’obiettivo di valorizzare le bellezze artistiche e culturali del nostro territorio e coopereremo in armonia, con spirito di servizio, con gli altri Club Inner Wheel e con il Rotary.
“Collaborazione, cuore e, soprattutto, passione”.

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Calciomercato: Sansepolcro, dal Castello arrivano Gorini, Mariucci e Guerri

Il Vivi Altotevere Sansepolcro è lieto di annunciare l’ingaggio di tre nuovi giocatori in Prima Squadra per la prossima stagione. I ragazzi, tutti provenienti dal Città di Castello, porteranno sicuramente un grande contributo alla squadra bianconera.

Il centrocampista Giacomo Gorini, classe 1989, è un volto familiare per i tifosi bianconeri, avendo giocato tanti anni sia nelle giovanili che nella prima squadra del Borgo ottenendo importanti successi. Il suo ritorno è un’aggiunta preziosa per la squadra: la sua esperienza e la sua abilità con la palla saranno un valore aggiunto notevole per la rosa a disposizione di mister Bricca.

Il difensore Bernardo Mariucci, classe 2001 con oltre 90 presenze in interregionale, è un giovane talento cresciuto nelle giovanili del Gubbio, che può vantare una grande versatilità tattica. Mariucci è in grado di giocare come centrale ma anche di adattarsi a diverse posizioni.

Infine, il portiere Alessandro Guerri, classe 2001, è un altro giovane che dopo essere cresciuto nel Perugia ha avuto esperienze anche a Trestina, Licata e San Donato Tavarnelle. Un altro innesto prezioso per il reparto arretrato bianconero.

“Siamo felici di poter contare su di loro – dichiara il presidente Lacrimini – Auguriamo ai ragazzi il meglio per questa nuova esperienza: siamo sicuri che daranno il massimo per la nostra maglia. Benvenuti!”

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Maltempo, allerta meteo in Toscana, codice arancione per temporali e rischio idrogeologico

Il centro funzionale della Regione Toscana, in vista della perturbazione che attraverserà il centro Italia, ha emesso un’allerta meteo di codice ARANCIONE a partire dalle 12 di venerdì 30 giugno alle 8 di sabato 1 luglio per temporali e rischio idrogeologico.
Si invita la cittadinanza a porre particolare attenzione e in caso di forti piogge a ridurre gli spostamenti.

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Lerchi: limite di 30 km/h per tutti i veicoli a motore in marcia all’interno dell’abitato lungo la SR 221

I veicoli a motore dovranno percorrere l’intero tratto della strada regionale 221 di Monterchi che attraversa l’abitato di Lerchi alla velocità massima di 30 chilometri orari. E’ quanto stabilisce l’ordinanza del comando della Polizia Locale di Città di Castello che ha abbassato il limite di 50 chilometri orari previsto finora lungo la direttrice stradale di competenza provinciale dall’intersezione con via Dei Mastri ai cartelli stradali di inizio e fine del centro abitato della frazione posti in prossimità di via dell’Emigrante.

Il provvedimento, che è stato assunto con il parere favorevole del responsabile dell’Ufficio Manutenzione e Tutela Stradale del Servizio Gestione Viabilità della Provincia di Perugia, è finalizzato a migliorare le condizioni di sicurezza della circolazione veicolare e a tutelare l’incolumità degli utenti della strada, dei residenti nell’abitato e di coloro che usufruiscono dei servizi situati nella zona.

L’intenso flusso veicolare quotidiano, contraddistinto in particolare dal passaggio di diversi mezzi pesanti, richiede infatti di stabilire condizioni di percorrenza a bordo dei veicoli a motore compatibili con la presenza nel tratto della SR 221 che solca l’abitato di Lerchi di attraversamenti pedonali, di una strettoia, di intersezioni con strade laterali, di edifici in continuità posti su ambo i lati della sede stradale e di una chiesa, di plessi scolastici, di attività commerciali e di un ufficio postale. L’ordinanza entrerà in vigore con l’apposizione della segnaletica stradale necessaria da parte del Servizio Viabilità del Comune di Città di Castello.

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Spara dalla finestra ai passanti con un fucile ad aria compressa. Denunciato dai Carabinieri

I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Perugia, hanno deferito in stato di libertà per il reato di lesioni aggravate un uomo perugino classe 1987 disoccupato e residente nel capoluogo.
L’uomo infatti ha esploso alcuni colpi con una carabina ad aria compressa dalla propria abitazione in direzione della pubblica via, attingendo al braccio un 15enne perugino che stava transitando in strada in quel momento a bordo del proprio scooter.
Gli immediati accertamenti svolti dagli operanti e dai colleghi della Stazione Carabinieri di Perugia- Fortebraccio hanno permesso di rinvenire – sulla ringhiera del balcone dell’appartamento dell’uomo – una carabina cal. 5,5mm di libera vendita, due scatole di munizioni, un mirino laser ed uno ottico, nonché vari accessori.
Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro e l’uomo è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per lesioni aggravate.
La vittima invece, trasportata presso il pronto soccorso dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, è stata medicata e giudicata guaribile in 10 giorni.

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Consiglio comunale, le considerazioni del Gruppo Adesso Riformisti per Sansepolcro su: variazioni di Bilancio, progetto di rigenerazione del centro storico e mozione su onorificenza al Generale Tito

Variazioni di bilancio soddisfacenti. Il problema è il bilancio nel suo insieme ma su quello
ci eravamo già espressi l’anno scorso.
Spostare l’attenzione del progetto di rigenerazione urbana del centro storico, da cotto in
pizza sì, cotto in piazza no, ma pensare alla fruibilità e vivibilità del centro storico.
Giusto chiedere di togliere l’alta onorificenza concessa dal Presidente della Repubblica nel
1969 a Tito, ma nella consapevolezza che la mozione presentata dal gruppo Lega-FI è una
mozione ideologica, già presentata dalla Lega in tanti altri consigli comunali in giro per
l’Italia, senza alcun beneficio per i cittadini del comune.


Martedì 27 Giugno 2023, si è svolto il consiglio comunale e oltre alle interrogazioni, su cui
abbiamo relazionato già ieri con comunicato apposito (che può essere letto qui: …inserire link..)
sono stati trattati altri importanti argomenti.
Tra i punti rilevanti c’erano delle variazioni al bilancio di previsione e variazione al piano
degli investimenti e al piano delle opere pubbliche, alle quali, per coerenza, abbiamo votato
in modo contrario, visto il voto e le relative motivazioni che avevamo espresso sull’impianto
generale del bilancio quando venne presentato l’anno scorso.

Nell’intervento di dichiarazione
di voto però, abbiamo comunque apprezzato le variazioni, in particolare quelle che hanno
previsto nuovi finanziamenti per i parchi pubblici del Trebbio e di Santa Fiora, per i quali
avevamo presentato una mozione come gruppo ADESSO, destinando 20.000 euro aggiuntivi sul
punto e a quello che prevede nuove cifre a Bilancio (circa 190 mila euro) per la digitalizzazione
dei procedimenti comunali legati al PNRR e al Cloud, potenziando i servizi dell’App IO e di
PagoPA. Monitoreremo questi obiettivi perché riteniamo che siano veramente importanti per
lo snellimento burocratico delle pratiche consentendo ai cittadini di interagire con il proprio
comune in modo più moderno e senza inutili perdite di tempo.


C’erano poi le modifiche al regolamento urbanistico inerenti al nuovo progetto di
rigenerazione urbana delle mura e del centro storico compresa Piazza Torre di Berta.
Su questo punto c’è stato un dibattitto acceso al quale abbiamo offerto quello che ci è sembrato
un punto di vista differente e un contributo propositivo: La maggioranza ha deciso di non
condividere il progetto con la cittadinanza e con le associazioni; vero, scelta rischiosa ma
legittima, della quale, nel bene e nel male, se ne dovrà assumere le responsabilità. Quello che
però ci sembra rilevante è che i due progetti, quello della cinta muraria che va da Porta
Fiorentina al Campaccio e quello del centro storico (comprese le piazze, Torre di Berta, Santa
Marta e Dotti) sono progetti ambiziosi dalla portata molto significativa ma che devono tenere
conto di un aspetto che tutti sembrano trascurare: Una migliore “fruibilità” e “vivibilità”
della città.

Il progetto dovrà portare infatti ad un miglioramento estetico, certo, questo è il
primo passo, ma non sarebbe sufficiente se non si pensa anche alla rivitalizzazione del centro
storico, coniugando quelle che sono le esigenze dei cittadini e delle associazioni, in primo luogo,
e anche dei turisti, per rendere Sansepolcro più attraente e più piacevole da essere frequentato.

Il vero beneficio, non si avrà “solo” da una “piazza più bella”, questo non sarà sufficiente se la
piazza rimarrà vuota, come purtroppo è spesso ora, soprattutto la sera. Questo è il contributo
che abbiamo portato sottraendoci dalla discussione “COTTO Sì, COTTO No” che troviamo
veramente riduttiva per la portata e l’ambizione che invece dovrebbe avere un progetto come
questo. Su questo punto ci mettiamo a disposizione per portare le nostre idee e le nostre
proposte che pensiamo potrebbero portare benefici significativi a quest’opera, come ad
esempio:

  • Prevedere l’aggiunta di arredi urbani come panchine, cestini per i rifiuti, giochi per
    bambini o altri elementi che incoraggino le persone a sedersi, rilassarsi e godersi lo
    spazio, facendo diventare la piazza un luogo di incontro e di socializzazione godendosi
    l’atmosfera della città.
  • Illuminare la piazza creando un’atmosfera accogliente e sicura, consentendo alle
    persone di frequentarla anche dopo il tramonto, magari prevedendo anche dei giochi di
    luce o delle proiezioni (ad esempio riproducendo la Torre di Berta) a determinati orari.
  • Promuovere eventi culturali, concerti, spettacoli teatrali, mostre d’arte o festival
  • Mercatini stabili, di vario genere, da organizzare con cadenze definite
    In ultimo è stata affrontata la mozione presentata dal gruppo Lega-FI sulla rimozione
    dell’alta onorificenza concessa dal presidente della repubblica italiana nel 1969 al
    Generale Tito.
    Su questo abbiamo fatto notare come questa sia una iniziativa ideologica, già presentata dalla
    Lega in tanti altri consigli comunali in giro per l’Italia, senza alcun beneficio per i cittadini del
    comune. Detto questo, ci siamo trovati d’accordo sul merito della questione. Evidentemente le
    motivazioni che hanno portato al riconoscimento dell’onorificenza sono state il frutto di anni
    molto particolari in cui c’era ancora molta instabilità nella regione balcanica e sicuramente la
    situazione avrebbe potuto essere ancor più “esplosiva” senza il regime in atto nell’ex Jugoslavia,
    C’è da dire poi che Tito abbia di fatto aiutato, all’epoca, i paesi occidentali del blocco NATO a
    tenere un po’ a freno le mire espansionistiche della Russia che all’epoca, in piena guerra fredda,
    facevano veramente paura a una nazione come la nostra. Oggi quelle ragioni sono sorpassate e
    le verità storiche sono prepotentemente emerse portando a riconoscere come
    quell’onorificenza non abbia più alcun senso per i tanti crimini efferati commessi da Tito per il
    mantenimento del suo regime. Abbiamo fatto emendare la mozione per una evidente
    contraddizione, che portava a chiedere la rimozione dell’onorificenza in virtù della
    riconducibilità a un “riconoscimento dei crimini contro l’umanità perpetrati da Tito”. Come
    sappiamo però, nessun tribunale internazionale ha formalmente riconosciuto Tito responsabile
    di crimini contro l’umanità; dunque, sarebbe stato meglio modificare quel punto specifico per
    non cadere in contraddizione.
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Il sogno di “nonna” Imelda, (la mascotte della “maturità” 2023), ad una passo dalla realtà

Il sogno di “nonna” Imelda, (la mascotte della “maturità” 2023), ad una passo dalla realtà. Dopo le due prove scritte anche il colloquio, la terza prova “orale” è stata effettuata: ora non rimane che attendere il “verdetto” finale della commissione di esame. Questa mattina, Imelda Starnini, 90 anni (compiuti lo scorso 3 febbraio) di Città di Castello, aspirante maestra da una vita, è uscita con la schiena dritta ed il sorriso sulle labbra dall’aula dell’Istituto San Francesco di Sales (paritaria, scuola pubblica, unica in Europa, la cui fondazione risale al 1816) dove è iscritta come esterna per l’esame di maturità ad indirizzo Socio-Psico-Pedagogico.

La stessa aula dove mercoledi 21 e giovedi 22 giugno ha sostenuto la prima e sonda prova scritta di Italiano e Scienze Umane. Oggi l’orale, un colloquio incentrato sulle conoscenze acquisite durante l’anno e sulle scelte future, che l’ha vista ancora protagonista accanto a compagni di banco che potrebbero essere tutti suoi nipoti. “Grazie a Dio e a tutti voi che avete saputo indirizzarmi con impegno pianificato e consapevole verso la realizzazione di questo mio grande desiderio – ha esclamato Imelda all’uscita accolta come sempre dalla figlia Sara Mercatelli, che l’ha sostenuta in maniera discreta assieme al fratello Luca e a tutti i familiari in questa bella avventura – i sogni arricchiscono il significato della vita a qualunque età. Grazie di cuore”. Imelda Starnini e la sua famiglia hanno voluto ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile il realizzarsi di questo sogno in particolare, il Dirigente scolastico dell’istituto San Francesco di Sales, Professor, Simone Polchi, per aver creduto e permesso di mettere in pratica il suo più grande desiderio, tutti i professori, la Commissione d’esame, il personale della scuola, “i compagni di classe” del quinto anno del Liceo Scienze umane, per il rispetto, la naturalezza e la gentilezza dimostrata.

Grazie anche – hanno concluso – al Sindaco di Città di Castello, Luca Secondi e di Sangiustino, Paolo Fratini per la gioia e l’entusiasmo con cui hanno accolto la notizia: le televisioni, le radio, i giornali, le agenzie, i mezzi di informazione tutti, i giornalisti, l’ufficio Stampa del Comune di Citta’ di Castello, i giornalisti Giorgio Galvani e Marco Baruffi, per la professionalità la delicatezza con cui hanno saputo colorare questo bellissimo giorno”. E poi una dedica speciale al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che segue sempre con ammirazione e affetto sempre in televisione, non si perde mai un suo discorso, intervento e servizio in televisione e sui media. “Il presidente Mattarella e’ il nostro faro, riferimento per tutti ed in particolare dei giovani che ama tanto a cui spesso lancia messaggi positivi come me nel mio piccolo oggi, umilmente con questo passaggio della mia vita. W il Presidente della Repubblica”, ha esclamato con commozione Imelda”.

Il dirigente scolastico dell’Istituto “San Francesco di Sales”, Simone Polchi, ha precisato che si “si è concluso con grande successo il percorso che ha portato Imelda alla Maturità. Devo dire che, nonostante l’avevamo già testata durante l’anno, sono rimasto molto colpito da come lei ha affrontato le prove, la sua serietà, il suo senso di responsabilità e, non da ultimo, la qualità con cui si è espressa, sia nei due scritti di italiano e scienze umane sia all’orale. Dopo i faticosi anni del Covid e quasi a simbolo della ripartenza, Imelda ha rappresentato e rappresenta per tutti i nostri alunni, ma anche per tutti gli alunni italiani, un punto di riferimento saldo, un volto a cui guardare per comprendere meglio le ragioni dello studio, le motivazioni di fondo e direi, quasi, il senso della vita. Mantenere sempre una certa curiosità, il gusto di imparare, una forte motivazione, uno sguardo sempre attento alla realtà come ad un fattore che ci viene dato, donato, direi che è l’insegnamento più grande che Imelda lascia a tutti i giovani ma anche a tutti noi. Grazie Imelda – ha concluso il professor Polchi – del tuo percorso e del tuo insegnamento”.

Di “giornata speciale da scrivere nella storia della scuola, fatta di esempi di vita vissuta, concreti, di umanità unica”, parlano le istituzioni locali, rappresentate dai sindaci di Citta’ di Castello e San Giustino, Luca Secondi e Paolo Fratini, anche attraverso gli assessori alle Politiche Scolastiche dei due comuni limitrofi, Letizia Guerri e Milena Crispoltoni: “una bellissima pagina per la scuola, per la comunità locale e nazionale ma soprattutto per i giovani”. “Un orgoglio per le nostre comunità – hanno sottolineato i sindaci e assessori – che avremo modo di manifestarlo in maniera adeguata. Per quella occasione saremo davvero onorati della presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che invitiamo fin da ora e poi per le vie ufficiali”. Ora per Imelda si preannuncia un meritato riposo in famiglia, con i figli Sara e Luca, i nipoti, Chiara, Samuele, Leonardo e il bisnipote Lorenzo, in attesa dell’uscita dei “quadri”, la prossima settimana, per capire se il sogno di una vita sarà diventato realtà. “Sono serena e come sempre è accaduto nella mia vita, convinta che gli ostacoli sono fatti per essere superati e spero con l’aiuto di Dio ed impegno che ho messo di essere riuscita a superare anche questo all’età di 90 anni”, parola di Imelda aspirante “maestra”.

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Calciomercato: Lorenzo Angelini (Virtus San Giustino) “mercato oculato, pronti ad inserire altri giocatori, ma senza fretta”

“Siamo soddisfatti di quanto realizzato fino ad ora, siamo riusciti ad inserire atleti di qualità, senza alterare gli equilibri di bilancio. Il nostro è e sarà mercato oculato, pronti ad inserire altri giocatori, ma senza fretta”

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Calciomercato: Renato Borgo (Lama) “rosa quasi al completo, ora un sotto quota per ogni reparto, escluso il portiere”

“Felice ed orgoglioso della chiamata del Lama, per me è una grande soddisfazione sedermi su una delle panchine più prestigiose dell’Altotevere, non parlo di obbiettivi, ma sono sereno. La rosa che la società mi ha messo ha disposizione ha le carte in regola per fare bene. Sarà un campionato difficile, il più competitivo degli ultimi anni, noi puntiamo a fare bene, vogliamo dare tante soddisfazioni ai numerosi tifosi che ci seguono”

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Monte Santa Maria Tiberina – Dal 30 giugno al 2 luglio la prima edizione di “Musica Senza Confine”. Jazz, pop e afrojazz pronti a invadere il borgo

Tre serate per immergersi nell’atmosfera della musica jazz, pop e afrojazz a Monte Santa Maria Tiberina.
E’ in arrivo, da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio, la prima edizione di “Musica Senza Confine”, una nuova rassegna musicale che animerà piazza Bourbon del Monte, cuore dello splendido borgo valtiberino.
Una proposta in cui la gente locale e i tanti turisti dell’Altotevere potranno assistere ad eventi musicali gratuiti, con artisti di assoluto rilievo.
L’iniziativa è organizzata dall’associazione Adei di Perugia, in collaborazione con il Comune di Monte Santa Maria Tiberina. L’idea è nata dalla posizione del borgo, al confine con la Toscana e vicino alle Marche e la Romagna, quindi luogo ideale di scambio di musica e di culture. L’evento sarà animato da cinque artisti che, con le proprie band, suoneranno sul palco in Piazza Bourbon del Monte.

Il programma dell’evento

Si parte venerdì 30 giugno con due concerti. Il Francesco Pierotti Trio aprirà ufficialmente la I edizione di “Musica Senza Confine”.
La band prende il nome dal bravissimo contrabbassista laziale Francesco Pierotti, laureato in Jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e diplomato in contrabbasso presso l’Istituto Superiore di Studi musicali “Giulio Briccialdi” di Terni. Al pianoforte suonerà con lui Yakir Arbib, mentre alla batteria ci sarà Fabio D’Isanto.
A seguire, Lisa Manara Quartet sarà protagonista del secondo concerto della serata. Cantautrice in forte ascesa nel panorama musicale italiano, sia jazz che pop, è stata per due stagioni la vocalist di Gianni Morandi nel tour D’Amore D’Autore. Diplomata con il massimo dei voti in canto jazz al conservatorio di Ferrara, porterà un progetto musicale Afro Jazz: “L’Urlo dell’Africanità”, con cui girerà l’Italia nel suo prossimo tour estivo, calcando i palchi dei più importanti Festival jazz.
Insieme a lei ci sarà alla chitarra Aldo Betto, alle tastiere e basso sinth Federico Squassabia e alla batteria Paolo Rubboli.

Sabato 1 luglio sarà la volta di Greta Panettieri Quartet, con “Into my Garden”.
Romana, ma umbra d’adozione, da New York all’Italia, dai maggiori Festival e Club Italiani alla televisione. E’ una delle voci più affascinanti del panorama italiano e internazionale: con i suoi progetti live ha toccato le principali rassegne italiane, arrivando fino in Cina, Russia e Spagna con tour di grande successo. Sul palco sarà accompagnata al pianoforte da Andrea Sammartino, al basso elettrico Daniele Mencarelli e alla chitarra Angelo Lazzeri.

Due le esibizioni previste nella serata conclusiva, domenica 2 luglio. Alle 19.30 Reinaldo Santiago Trio in “The Colors of The Planet”, ultimo album del batterista, cantautore, arrangiatore e compositore brasiliano Reinaldo Santiago, una vera celebrazione dei suoni e dei ritmi del Brasile, infuso con l’energia e l’improvvisazione del jazz, del samba reggae e ritmi di baião alla prima composizione ballad di capoeira chiamata Mestre Marinho. Sul palco ci saranno Reinaldo Santiago alla batteria, Greg Burk al piano e Giulio Sciantico al basso.
Nel programma anche il Patrizio Destriere Quartet con “Portrait of Ennio”, un album dedicato al Maestro Morricone.
Napoletano, classe 1976, Patrizio Destriere ha studiato nei Conservatori di Perugia, Benevento, Latina e Roma e si è esibito su palcoscenici prestigiosi. Sarà accompagnato al pianoforte da Claudio D’Amato, al contrabbasso da Giuseppe Civiletti e da Giampaolo Scatozza alla batteria.

Nelle tre serate sarà possibile degustare le tipicità locali grazie alla cucina funzionante durante tutto l’evento.

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Adesso Riformisti per Sansepolcro “serve condivisione, temi importanti quali secondo ponte sul Tevere necessitano di confronti costanti tra maggioranza e opposizione”

Ieri, Martedì 27 Giugno 2023, si è svolto il consiglio comunale con tanti punti all’ordine del giorno. Diverse le interrogazioni che erano state presentate già da oltre due mesi, segno evidente che le calendarizzazioni del consiglio andrebbero pensate con una cadenza più stringente per permettere anche alle opposizioni di avere delle risposte puntuali rispetto ai punti presentati. Abbiamo voluto innanzi tutto voluto portare, come gruppo consiliare, le condoglianze all’Assessore Marzi per la recente perdita del suocero, Alessandro Vannini, persona nota in città e fratello dell’EX assessore e Vicesindaco Paola Vannini. Sull’interrogazione relativa ai lavori sul secondo Ponte sul Tevere, presentata dal nostro gruppo insieme al PD, ci sono state delle rassicurazioni da parte dell’Assessore Marzi.

Ha parlato di voci infondate quelle che vorrebbero attribuire al ponte dei problemi strutturali. Le verifiche legate al collaudo, che prevedono anche il risollevamento di una parte dell’impalcato, sarebbero prassi e nulla di straordinario. Nessun problema strutturale, dunque, solo “piccoli inciampi”, che hanno allungato i tempi ma che non pregiudicano la bontà del progetto. Proprio sui tempi l’assessore ha fornito delle date precise:

Entro luglio il collaudo definitivo del ponte.

Entro agosto l’aggiudicazione della gara del secondo lotto (lavori stradali di collegamento), con tempi di realizzazione previsti “abbastanza rapidi”. Su questo monitoreremo ulteriormente, ormai ci siamo e speriamo che le rassicurazioni si traducano in realtà. Non ci ha soddisfatto invece la risposta del Sindaco alla nostra interrogazione su Nuove Acque.

L’interrogazione si è resa necessaria per capire i motivi che hanno portato alla proroga della concessione che è stata prolungata di altri due anni portandola al 31 Maggio del 2029 e perché nel 2022 il comune di Sansepolcro ha deciso di uscire dall’Assemblea Territoriale Idrica che è il soggetto che controlla Nuove Acque. È stata fatta notare inoltre, la gravità, che tali decisioni non sono state mai trattate in consiglio e nemmeno ne è mai stata data comunicazione.

Sulle motivazioni del voto favorevole alla proroga non c’è stata una spiegazione convincente, come d’altronde sull’uscita dall’AIT del Comune di Sansepolcro sostituito da quello di Anghiari. Il Sindaco ha parlato di normale “turnazione” prevista dalla scelta politica di entrare con un cittadino di Sansepolcro (Matteo Canicchi) nel CDA di Nuove Acque. Alla base di questa scelta ci sarebbero delle norme, non ben precisate, che non consentono di stare contemporaneamente nel soggetto controllato (Nuove Acque) e nel soggetto controllore AIT e dunque che questa dell’uscita, sia stata una normale conseguenza. In prima battuta abbiamo fatto notare che non tornano i tempi di questa operazione:

L’uscita da AIT del Comune di Sansepolcro risale a Luglio 2019, mentre l’entrata nel consiglio di Nuove Acque da parte di un appartenente alla squadra elettorale della coalizione Innocenti nel CDA di Nuove Acque risale a novembre; dunque, è posteriore e neanche di poco. Altro punto di particolare importanza è che sicuramente, per il Comune, era più proficuo essere membro dell’assemblea territoriale, Ente controllore e in seno al quale vengono prese le decisioni strategiche anche di governo rispetto a Nuove Acque stessa (ente subordinato).

Abbiamo poi ribadito l’esigenza di condividere certi temi con il consiglio comunale visto l’importanza politica di tali scelte. Essere costretti ad andare a “spulciare” i verbali di assemblea di un ente sovraordinato non ci sembra il metodo migliore per venire a conoscenza di queste dinamiche.

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Venerdì 30 giugno 2023 alle ore 18 torna l’appuntamento con “I libri e la città”, le passeggiate nel centro storico di Città di Castello con partenza dalla Biblioteca comunale Carducci

“Con gli occhi di Signorelli” è il titolo del primo incontro con il quale la Biblioteca intende celebrare, a cinquecento anni dalla morte, il maestro cortonese e i suoi stretti legami con il centro tifernate. Il pittore visse gran parte degli anni novanta del Quattrocento a Città di Castello e trovò nella famiglia Vitelli mecenati potenti che gli commissionarono numerose opere in un momento di grande fervore politico e culturale.

Passeggeremo nelle piazze e nelle vie alla scoperta delle tracce della città quattrocentesca, quella che vedeva Signorelli durante la sua permanenza, visitando anche luoghi meno noti o di solito chiusi al pubblico. “Sarà Silvia Palazzi, a fare da guida e ancora una volta, saranno i libri conservati nella nostra Biblioteca, in particolare nella sezione locale, che riguardano temi legati alla città e al suo territorio e non mancheranno le testimonianze del ricchissimo Archivio Storico del Comune che dà conto delle secolari vicende della comunità tifernate”, ha precisato l’assessore alla cultura, Michela Botteghi. Evento gratuito inserito nel cartellone di Estate in Citttà.
Sabato 16 settembre alle ore 17 è prevista la seconda visita, “I vicoli raccontano”, inserita anch’essa nel ricco programma dell’Estate in Città 2023.

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Caduta di un grosso ramo da un albero di tiglio in Viale Vittorio Veneto: interrogazione consigliere, Luciana Bassini (Gruppo Misto – Azione)

“Qualche giorno fa, per fortuna senza aver procurato alcun danno a persone, si è staccato un grosso ramo da una delle piante di tiglio situate in viale Vittorio Veneto lungo il quale, nonostante il dissesto del marciapiede, molte sono le persone che vi transitano. Ciò premesso – precisa Bassini – interrogo, il Sindaco e la Giunta al fine di effettuare un monitoraggio attento dello stato di salute delle piante poste sui viali perimetrali della città per prevenire episodi, come quello accaduto giorni fa, che possano mettere a rischio la sicurezza e l’incolumità delle persone”.

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Secondo ponte sul Tevere. Marzi “siamo a buon punto”

L’interrogazione presentata sull’argomento nel consiglio comunale di martedì 27 giugno scorso da parte dei gruppi consiliari “Pd In Comune” e “Adesso Riformisti” è servita all’assessore Riccardo Marzi per fare il punto sui lavori legati alla realizzazione del secondo ponte sul Tevere. “I lavori sono partiti ufficialmente il 26 agosto del 2020” ha precisato l’amministratore “e hanno subìto due interruzioni non dipendenti dalla nostra volontà. Tre anni complessivi dunque, due effettivi tolte le interruzioni, che seguendo anche le statistiche relative a opere similari di questo livello in Italia sono un tempo più che consono. Oggi siamo infatti davvero a buon punto. Su quest’opera si leggono tante inesattezze e banalità sparse che nulla hanno a che fare con la realtà delle cose. Il ponte, per cominciare, non ha alcun problema strutturale.

L’agenda dei lavori prevede, come per tutti i ponti in acciaio simili a questo, che si vada alla collocazione in determinati appoggi per il suo assestamento. Successivamente ci sarà un risollevamento della struttura prima del suo centraggio definitivo. Il 21 giugno scorso si è svolta una riunione tecnica dove si è preso atto dei lavori portati a termine sin qui e del suo primo sollevamento, dal 3 al 7 luglio prossimi si andrà al ricentraggio e successivamente al collaudo, che contrariamente a quanto asserisce chi è poco informato sulla vicenda avverrà tramite transito di camion di notevole portata. I lavori di finitura sono in fase di esecuzione. Quanto alla viabilità di collegamento, questa è stata divisa in due tronconi operativi. Il primo è già definito, mentre è in fase esecutiva il secondo tronco. Da tenere a mente che, per l’adeguamento prezzi rispetto alle stime iniziali, alla somma complessiva di 820mila euro per realizzare i due tratti di viabilità è stato necessario aggiungere una cifra maggiore. Entro il prossimo mese di agosto andremo all’aggiudicazione dei lavori relativi alla viabilità circostante il ponte”.

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“Evade due volte in tre giorni dall’abitazione dove era sottoposta ai domiciliari. Donna denunciata dai Carabinieri”

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Perugia, hanno deferito in stato di libertà per il reato di evasione una donna italiana classe 1986 domiciliata a Perugia e sottoposta agli arresti domiciliari.

I militari hanno accertato che in due occasioni a distanza di tre giorni, la donna sarebbe evasa dall’appartamento ove era ristretta in regime degli arresti domiciliari.

Un primo episodio è avvenuto una notte in cui la donna è stata sorpresa fuori dalla propria abitazione in stato di alterazione psicofisica verosimilmente dovuta all’assunzione di alcolici ed in compagnia di un uomo che è risultato abitare con lei ma non rientrante tra le persone con le quali le prescrizioni dell’Autorità Giudiziaria le consentivano di avere contatti.

Il secondo episodio è avvenuto due notti dopo allorquando il personale della Sezione Radiomobile di Perugia è intervenuto in un’abitazione situata in altra zona della città per una lite. All’interno dell’abitazione i militari hanno trovato – tra i presenti -, anche la donna che era evasa dai domiciliari per recarsi da amici. 

Per tali motivi i Carabinieri l’hanno deferita in stato di libertà all’A.G. di Perugia per entrambi gli episodi di evasione ed hanno sanzionato amministrativamente il compagno per manifesta ubriachezza in luogo pubblico.

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Irregolarità nella produzione di pellet. Sequestrati un impianto e 34 tonnellate di prodotto

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I Finanzieri della Tenenza di Poppi, nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio, hanno eseguito un intervento presso un opificio, con sede a Bibbiena, nel corso del quale sono state sequestrate, sotto il profilo penale, 34 tonnellate di pellet e l’intero impianto di produzione. L’enorme quantitativo di combustibile è stato prodotto, confezionato e posto in vendita in totale assenza delle autorizzazioni in materia ambientale, nonché del certificato di prevenzione incendi, tenuto conto della presenza di notevole quantità di materiale altamente infiammabile. Si tratta di carenze rilevate dai militari, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e l’A.R.P.A.T. di Arezzo, intervenuti congiuntamente, a seguito di specifica attivazione.

Sequestrate anche 4 tonnellate di materia prima legnosa (segatura e cippato), stipate all’interno di appositi contenitori, pronte per la trasformazione in prodotto finale. Infine, sono state riscontrate anche la mancata presentazione della S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune e varie irregolarità concernenti la normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Per le violazioni in materia di antincendio e ambientali − di carattere penale − il rappresentante legale della società è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Arezzo. L’attività svolta si inquadra nel più vasto ambito delle iniziative condotte dal Corpo per la prevenzione e per la repressione dei traffici illeciti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la tutela della collettività e dell’economia sana del territorio provinciale.

Si evidenzia che i provvedimenti adottati dall’A.G. si basano sulle evidenze probatorie sinora raccolte e che il procedimento versa ancora nella fase delle indagini preliminari, significando che la responsabilità dell’indagato sarà definitivamente accertata solo in caso di emissione di una sentenza irrevocabile di condanna. Pertanto, al riguardo, si evidenzia che, in attesa del giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.

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“Robotica educativa base e Coding” corso di formazione per i docenti del Primo e Secondo Circolo Didattico, presso la Scuola San Filippo di Città di Castello. L’intero percorso di 50 ore promosso e realizzato Fondazione Hallgarten Franchetti Centro Studi Villa Montesca

Robot colorati realizzati con i mattoncini delle “costruzioni”, ruspe, piccole auto telecomandate da un computer e ponti levatoi che si alzano su un tappeto di “lego”. Su questo inedito materiale didattico a portata di bambino si stanno formando circa 30 docenti delle scuole primarie a Città di Castello. Ad inizio giugno è stato infatti avviato il corso di formazione “Robotica educativa base e Coding” per i docenti del Primo e Secondo Circolo Didattico, presso la Scuola San Filippo di Città di Castello. L’intero percorso di 50 ore promosso e realizzato Fondazione Hallgarten Franchetti Centro Studi Villa Montesca è tenuto dagli esperti di “IdeAttivaMente”, un’azienda umbra, rappresentata da Giacomo Piccioni, nata come start-up innovativa nel 2016 e che ha come obiettivo lo sviluppo di attività didattiche attraverso l’utilizzo di metodologie innovative.

Ancora qualche lezione in presenza, compreso domani giovedi 29 giugno a partire dalle ore 9 e poi corsi a distanza nel mese di luglio e ritorno in classe a settembre per concludere i corsi. Tra queste il tema della robotica è quello che da sempre ha avuto il maggior successo come ci racconta Roberto Raspa, ingegnere, docente e appassionato di tecnologia. L’ingegner Raspa è un consulente di IdeAttivaMente, che ha contributo alla fondazione della stessa e che oggi ricopre il ruolo di esperto in progettazione e referente per la formazione dei docenti. “Quando abbiamo iniziato nel 2016 possiamo dire di aver portato in Umbria alcuni prodotti di robotica educativa del tutto innovativi.

Infatti, erano pochissime le realtà, scolastiche e non, che svolgevano attività di questo tipo. Abbiamo fatto un investimento importante e permesso lo svolgimento di ore e ore di attività sia nel contesto didattico al fianco degli insegnanti che in contesti extra-scolastici in luoghi culturali come biblioteche e centri ricreativi. Con il passare del tempo siamo diventati un punto di riferimento per molti Istituti Scolastici. La robotica educativa è uno strumento fondamentale che permette a bambini e bambine di apprendere le basi del pensiero computazionale, di ragionare su problemi complessi, di affrontarli, di definire strategie risolutive, di lavorare insieme agli altri. Insomma, un vero e proprio percorso dove ad entrare in gioco sono sia conoscenze e competenze tecniche che molte competenze cosiddette soft skills”, precisa ancora Raspa. Senza dubbio tra i prodotti che hanno avuto il maggior successo ci sono i kit di Lego education, vere e proprie scatole di mattoncini appositamente studiati per lavorare in aula. Proprio così, molto spesso i formatori entrano in aula, tra i banchi con una scatola di Lego e subito scatta l’effetto “wow”. Di fatto sono molto di più che banali mattoncini.

Ogni kit, infatti, permette la costruzione di veri e propri robot, dotati quindi di sensori, motori e quanto altro utile al loro movimento. Ogni robot viene poi programmato mediante un dispositivo esterno (tablet o PC) al fine di definire le singole azioni da compiere. È in questa fase che viene svolta l’attività di coding, definire una sequenza di istruzioni elementari per fare in modo che il robot risolva il problema assegnato. Questo permette al gruppo di bambini e bambine coinvolte nel lavoro di costruire un artefatto cognitivo (il robot), di personalizzarlo o adattarlo al contesto in cui si deve muovere, di definirne le azioni minime, di scrivere un programma in codice semplice e di modificarlo fino a trovare la soluzione più idonea in un ciclo incrementale di ottimizzazione continua. Il fatto di utilizzare a scuola i mattoncini Lego è stato da sempre un elemento di forte attrazione. “Quando lavoriamo con questi kit – prosegue Raspa – ci troviamo di fronte bambini fortemente motivati, costantemente attratti dall’attività e disposti a lavorare per ore e ore senza mai fermarsi.

Uno strumento davvero di forte impatto che oggi più che mai sta entrando nella cassetta degli attrezzi di molti insegnanti. Questo tipo di attività, oltre a motivare gli alunni e le alunne, rappresenta un momento in cui ad essere potenziate sono tutte le competenze, ovvero quelle conoscenze prevalentemente dell’asse scientifico matematico che di fatto sono utili a tutti gli individui e non soltanto a coloro che da grandi vorranno fare gli scienziati”. “Le attività didattiche promosse attraverso la robotica educativa vogliono appunto potenziare proprio questi aspetti e i mattoncini Lego sono un valido alleato per muoverci agevolmente in questo arduo percorso. Quando abbiamo appreso la notizia di far partire un corso di formazione per docenti a Città di Castello siamo stati molto felici, in quanto per noi era la prima volta in un territorio fortemente dinamico e così ricco di tradizioni sia culturali che produttive”, conclude, Roberto Raspa.

“Didattica e innovazione con questi percorsi di formazione organizzati dalla Fondazione Hallgarten Franchetti Centro Studi Villa Montesca con la direzione didattica del Primo e Secondo Circolo, Simone Casucci, la scuola compie un ulteriore salto di qualità a partire dalle primarie spesso laboratorio di progetti che talvolta vengono presi ad esempio a livello nazionale”, ha dichiarato l’assessore alle Politiche Scolastiche, Letizia Guerri. Il piano progettuale TRIS Nuove Tecnologie di Rete per l’Inclusione Socio-educativa promosso dalla Fondazione Villa Montesca e finanziato da ARPAL Umbria (Agenzia Regionale Per le Politiche Attive del Lavoro) e FSE (Fondo Sociale Europeo) in linea con gli obiettivi EU per il 2030 (“Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale”, Marzo 2021), e alle finalità indicate dall’avviso pubblico UPGRADE della Regione Umbria (interventi di contrasto all’emergenza Covid-19), promuove circa 20 percorsi di formazione completamente gratuiti di varia durata (da 16 a 50 ore), da svolgersi in presenza e online, che andranno a formare circa 300 insegnati/educatori/cittadini con l’obiettivo riqualificare professionalmente insegnanti ed educatori impiegati nei servizi socio-educativi sull’uso positivo delle nuove tecnologie, favorendo l’utilizzo delle tecnologie di comunicazione innovative in classe e in altri contesti socio-educativi. Le azioni formative sono rivolte a cittadini adulti occupati (di età compresa tra 18 anni compiuti e 65 non compiuti) residenti in Umbria dell’uno e dell’altro sesso e si svolgeranno nel periodo estivo da giugno a settembre 2023 presso la sede della Fondazione Villa Montesca, le scuole del Primo e Secondo Circolo didattico e la Scuola Go Bufalini di Città di Castello.

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