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Secondo ponte sul Tevere. Marzi “siamo a buon punto”

L’interrogazione presentata sull’argomento nel consiglio comunale di martedì 27 giugno scorso da parte dei gruppi consiliari “Pd In Comune” e “Adesso Riformisti” è servita all’assessore Riccardo Marzi per fare il punto sui lavori legati alla realizzazione del secondo ponte sul Tevere. “I lavori sono partiti ufficialmente il 26 agosto del 2020” ha precisato l’amministratore “e hanno subìto due interruzioni non dipendenti dalla nostra volontà. Tre anni complessivi dunque, due effettivi tolte le interruzioni, che seguendo anche le statistiche relative a opere similari di questo livello in Italia sono un tempo più che consono. Oggi siamo infatti davvero a buon punto. Su quest’opera si leggono tante inesattezze e banalità sparse che nulla hanno a che fare con la realtà delle cose. Il ponte, per cominciare, non ha alcun problema strutturale.

L’agenda dei lavori prevede, come per tutti i ponti in acciaio simili a questo, che si vada alla collocazione in determinati appoggi per il suo assestamento. Successivamente ci sarà un risollevamento della struttura prima del suo centraggio definitivo. Il 21 giugno scorso si è svolta una riunione tecnica dove si è preso atto dei lavori portati a termine sin qui e del suo primo sollevamento, dal 3 al 7 luglio prossimi si andrà al ricentraggio e successivamente al collaudo, che contrariamente a quanto asserisce chi è poco informato sulla vicenda avverrà tramite transito di camion di notevole portata. I lavori di finitura sono in fase di esecuzione. Quanto alla viabilità di collegamento, questa è stata divisa in due tronconi operativi. Il primo è già definito, mentre è in fase esecutiva il secondo tronco. Da tenere a mente che, per l’adeguamento prezzi rispetto alle stime iniziali, alla somma complessiva di 820mila euro per realizzare i due tratti di viabilità è stato necessario aggiungere una cifra maggiore. Entro il prossimo mese di agosto andremo all’aggiudicazione dei lavori relativi alla viabilità circostante il ponte”.

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“Evade due volte in tre giorni dall’abitazione dove era sottoposta ai domiciliari. Donna denunciata dai Carabinieri”

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Perugia, hanno deferito in stato di libertà per il reato di evasione una donna italiana classe 1986 domiciliata a Perugia e sottoposta agli arresti domiciliari.

I militari hanno accertato che in due occasioni a distanza di tre giorni, la donna sarebbe evasa dall’appartamento ove era ristretta in regime degli arresti domiciliari.

Un primo episodio è avvenuto una notte in cui la donna è stata sorpresa fuori dalla propria abitazione in stato di alterazione psicofisica verosimilmente dovuta all’assunzione di alcolici ed in compagnia di un uomo che è risultato abitare con lei ma non rientrante tra le persone con le quali le prescrizioni dell’Autorità Giudiziaria le consentivano di avere contatti.

Il secondo episodio è avvenuto due notti dopo allorquando il personale della Sezione Radiomobile di Perugia è intervenuto in un’abitazione situata in altra zona della città per una lite. All’interno dell’abitazione i militari hanno trovato – tra i presenti -, anche la donna che era evasa dai domiciliari per recarsi da amici. 

Per tali motivi i Carabinieri l’hanno deferita in stato di libertà all’A.G. di Perugia per entrambi gli episodi di evasione ed hanno sanzionato amministrativamente il compagno per manifesta ubriachezza in luogo pubblico.

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Irregolarità nella produzione di pellet. Sequestrati un impianto e 34 tonnellate di prodotto

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I Finanzieri della Tenenza di Poppi, nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio, hanno eseguito un intervento presso un opificio, con sede a Bibbiena, nel corso del quale sono state sequestrate, sotto il profilo penale, 34 tonnellate di pellet e l’intero impianto di produzione. L’enorme quantitativo di combustibile è stato prodotto, confezionato e posto in vendita in totale assenza delle autorizzazioni in materia ambientale, nonché del certificato di prevenzione incendi, tenuto conto della presenza di notevole quantità di materiale altamente infiammabile. Si tratta di carenze rilevate dai militari, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e l’A.R.P.A.T. di Arezzo, intervenuti congiuntamente, a seguito di specifica attivazione.

Sequestrate anche 4 tonnellate di materia prima legnosa (segatura e cippato), stipate all’interno di appositi contenitori, pronte per la trasformazione in prodotto finale. Infine, sono state riscontrate anche la mancata presentazione della S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune e varie irregolarità concernenti la normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Per le violazioni in materia di antincendio e ambientali − di carattere penale − il rappresentante legale della società è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Arezzo. L’attività svolta si inquadra nel più vasto ambito delle iniziative condotte dal Corpo per la prevenzione e per la repressione dei traffici illeciti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la tutela della collettività e dell’economia sana del territorio provinciale.

Si evidenzia che i provvedimenti adottati dall’A.G. si basano sulle evidenze probatorie sinora raccolte e che il procedimento versa ancora nella fase delle indagini preliminari, significando che la responsabilità dell’indagato sarà definitivamente accertata solo in caso di emissione di una sentenza irrevocabile di condanna. Pertanto, al riguardo, si evidenzia che, in attesa del giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.

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“Robotica educativa base e Coding” corso di formazione per i docenti del Primo e Secondo Circolo Didattico, presso la Scuola San Filippo di Città di Castello. L’intero percorso di 50 ore promosso e realizzato Fondazione Hallgarten Franchetti Centro Studi Villa Montesca

Robot colorati realizzati con i mattoncini delle “costruzioni”, ruspe, piccole auto telecomandate da un computer e ponti levatoi che si alzano su un tappeto di “lego”. Su questo inedito materiale didattico a portata di bambino si stanno formando circa 30 docenti delle scuole primarie a Città di Castello. Ad inizio giugno è stato infatti avviato il corso di formazione “Robotica educativa base e Coding” per i docenti del Primo e Secondo Circolo Didattico, presso la Scuola San Filippo di Città di Castello. L’intero percorso di 50 ore promosso e realizzato Fondazione Hallgarten Franchetti Centro Studi Villa Montesca è tenuto dagli esperti di “IdeAttivaMente”, un’azienda umbra, rappresentata da Giacomo Piccioni, nata come start-up innovativa nel 2016 e che ha come obiettivo lo sviluppo di attività didattiche attraverso l’utilizzo di metodologie innovative.

Ancora qualche lezione in presenza, compreso domani giovedi 29 giugno a partire dalle ore 9 e poi corsi a distanza nel mese di luglio e ritorno in classe a settembre per concludere i corsi. Tra queste il tema della robotica è quello che da sempre ha avuto il maggior successo come ci racconta Roberto Raspa, ingegnere, docente e appassionato di tecnologia. L’ingegner Raspa è un consulente di IdeAttivaMente, che ha contributo alla fondazione della stessa e che oggi ricopre il ruolo di esperto in progettazione e referente per la formazione dei docenti. “Quando abbiamo iniziato nel 2016 possiamo dire di aver portato in Umbria alcuni prodotti di robotica educativa del tutto innovativi.

Infatti, erano pochissime le realtà, scolastiche e non, che svolgevano attività di questo tipo. Abbiamo fatto un investimento importante e permesso lo svolgimento di ore e ore di attività sia nel contesto didattico al fianco degli insegnanti che in contesti extra-scolastici in luoghi culturali come biblioteche e centri ricreativi. Con il passare del tempo siamo diventati un punto di riferimento per molti Istituti Scolastici. La robotica educativa è uno strumento fondamentale che permette a bambini e bambine di apprendere le basi del pensiero computazionale, di ragionare su problemi complessi, di affrontarli, di definire strategie risolutive, di lavorare insieme agli altri. Insomma, un vero e proprio percorso dove ad entrare in gioco sono sia conoscenze e competenze tecniche che molte competenze cosiddette soft skills”, precisa ancora Raspa. Senza dubbio tra i prodotti che hanno avuto il maggior successo ci sono i kit di Lego education, vere e proprie scatole di mattoncini appositamente studiati per lavorare in aula. Proprio così, molto spesso i formatori entrano in aula, tra i banchi con una scatola di Lego e subito scatta l’effetto “wow”. Di fatto sono molto di più che banali mattoncini.

Ogni kit, infatti, permette la costruzione di veri e propri robot, dotati quindi di sensori, motori e quanto altro utile al loro movimento. Ogni robot viene poi programmato mediante un dispositivo esterno (tablet o PC) al fine di definire le singole azioni da compiere. È in questa fase che viene svolta l’attività di coding, definire una sequenza di istruzioni elementari per fare in modo che il robot risolva il problema assegnato. Questo permette al gruppo di bambini e bambine coinvolte nel lavoro di costruire un artefatto cognitivo (il robot), di personalizzarlo o adattarlo al contesto in cui si deve muovere, di definirne le azioni minime, di scrivere un programma in codice semplice e di modificarlo fino a trovare la soluzione più idonea in un ciclo incrementale di ottimizzazione continua. Il fatto di utilizzare a scuola i mattoncini Lego è stato da sempre un elemento di forte attrazione. “Quando lavoriamo con questi kit – prosegue Raspa – ci troviamo di fronte bambini fortemente motivati, costantemente attratti dall’attività e disposti a lavorare per ore e ore senza mai fermarsi.

Uno strumento davvero di forte impatto che oggi più che mai sta entrando nella cassetta degli attrezzi di molti insegnanti. Questo tipo di attività, oltre a motivare gli alunni e le alunne, rappresenta un momento in cui ad essere potenziate sono tutte le competenze, ovvero quelle conoscenze prevalentemente dell’asse scientifico matematico che di fatto sono utili a tutti gli individui e non soltanto a coloro che da grandi vorranno fare gli scienziati”. “Le attività didattiche promosse attraverso la robotica educativa vogliono appunto potenziare proprio questi aspetti e i mattoncini Lego sono un valido alleato per muoverci agevolmente in questo arduo percorso. Quando abbiamo appreso la notizia di far partire un corso di formazione per docenti a Città di Castello siamo stati molto felici, in quanto per noi era la prima volta in un territorio fortemente dinamico e così ricco di tradizioni sia culturali che produttive”, conclude, Roberto Raspa.

“Didattica e innovazione con questi percorsi di formazione organizzati dalla Fondazione Hallgarten Franchetti Centro Studi Villa Montesca con la direzione didattica del Primo e Secondo Circolo, Simone Casucci, la scuola compie un ulteriore salto di qualità a partire dalle primarie spesso laboratorio di progetti che talvolta vengono presi ad esempio a livello nazionale”, ha dichiarato l’assessore alle Politiche Scolastiche, Letizia Guerri. Il piano progettuale TRIS Nuove Tecnologie di Rete per l’Inclusione Socio-educativa promosso dalla Fondazione Villa Montesca e finanziato da ARPAL Umbria (Agenzia Regionale Per le Politiche Attive del Lavoro) e FSE (Fondo Sociale Europeo) in linea con gli obiettivi EU per il 2030 (“Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale”, Marzo 2021), e alle finalità indicate dall’avviso pubblico UPGRADE della Regione Umbria (interventi di contrasto all’emergenza Covid-19), promuove circa 20 percorsi di formazione completamente gratuiti di varia durata (da 16 a 50 ore), da svolgersi in presenza e online, che andranno a formare circa 300 insegnati/educatori/cittadini con l’obiettivo riqualificare professionalmente insegnanti ed educatori impiegati nei servizi socio-educativi sull’uso positivo delle nuove tecnologie, favorendo l’utilizzo delle tecnologie di comunicazione innovative in classe e in altri contesti socio-educativi. Le azioni formative sono rivolte a cittadini adulti occupati (di età compresa tra 18 anni compiuti e 65 non compiuti) residenti in Umbria dell’uno e dell’altro sesso e si svolgeranno nel periodo estivo da giugno a settembre 2023 presso la sede della Fondazione Villa Montesca, le scuole del Primo e Secondo Circolo didattico e la Scuola Go Bufalini di Città di Castello.

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Parità di genere in ambito lavorativo: La Rondine ottiene la certificazione

La cooperativa sociale ‘La Rondine’ di Città di Castello tra i primi enti del terzo settore regionale ad ottenere la certificazione di ‘qualità’ con riferimento alla parità di genere in ambito lavorativo. Nei giorni scorsi il Presidente Luciano Veschi e i suoi soci, guidati da Silvia Rossi Responsabile Qualità e Parità di Genere per la cooperativa, hanno ricevuto la comunicazione ufficiale da TUV Italia di un percorso formativo che ha visto ‘La Rondine’ centrare l’obiettivo con un ottimo risultato finale. Un riconoscimento che premia il lavoro svolto in questi anni dalla cooperativa tifernate, che proprio sulla produttività femminile ha basato la qualità e l’efficienza dei propri servizi.


“Siamo molto orgogliosi di questa certificazione – ammette il Presidente Luciano Veschi – soprattutto tenendo conto dell’alto numero di donne che lavorano presso di noi. Siamo altresì soddisfatti di essere una delle prime cooperative sociali umbre ad ottenere un riconoscimento simile, che rappresenta un orgoglio anche per il territorio dell’Alta Valle del Tevere in cui operiamo”.
Soddisfatta per il risultato conseguito da La Rondine anche Benedetta Calagreti, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Città di Castello.
“Donne e uomini hanno gli stessi doveri e diritti. Principi sanciti dalla Costituzione che in ogni ambito della vita quotidiana devono trovare concreti riscontri. Il riconoscimento alla Cooperativa “La Rondine” va in questo senso e rappresenta un ulteriore salto di qualità etico e operativo per la cooperativa stessa per i dipendenti e i servizi che svolgono da anni con grande professionalità”.

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Calciomercato: Trestina, Pietro Morlandi vestirà di bianconero anche per la prossima stagione

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Prosegue senza soste il lavoro del D.S. Sante Podrini che oggi ha potuto riconfermare anche l’attaccante classe 2000 PIETRO MORLANDI.

Il giovane attaccante dopo le giovanili nel Gubbio è passato all’Angelana e nella stagione 2021-2022 al Trestina.

Riconfermato anche nella stagione 2022-2023, purtroppo è stato vittima di un infortunio al ginocchio che lo ha costretto a saltare in pratica quasi tutto il campionato.

Pietro si è infortunato nella stessa settimana, era l’ottava giornata, nella quale si infortunò anche il portiere Vullnet Tozaj. Per entrambi rottura dei legamenti del ginocchio.

Anche Pietro comunque aveva già dato il suo buon contributo alla causa bianconera.

Due reti, assist e rigori erano già il suo bottino personale.

Tra l’altro fu l’artefice principale della prima vittoria del Trestina in trasferta, ad Orvieto.

Bentornato Pietro e in bocca al lupo per la prossima stagione

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Calciomercato: Trestina, ufficiale la conferma di Antonio Montani

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Confermato anche il difensore classe 2005 ANTONIO MONTANI.

Il giovane prelevato dal Cosenza a dicembre 2022 ha esordito in serie D nella gara interna con l’Arezzo (1-1) e successivamente è stato utilizzato sempre in D nella gara con il Ghiviborgo e con il Ponsacco. 

Tra la gara con il Ghiviborgo e quella con il Ponsacco è stato vittima di un infortunio che lo ha tenuto fermo per un bel po’ di tempo

Per il resto anche alcune presenze con la Juniores Nazionale.

Un giovane che per le sue caratteristiche potrebbe essere molto utile in questa stagione in quanto, per le regole dei fuoriquota, essendo un 2005, potrebbe ritagliarsi molto più spazio.

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La Regione Umbria inserisce i cambiamenti climatici nello statuto, è il primo caso in Europa. L’iniziativa del M5S accolta all’unanimità

L’Umbria è la prima regione in Europa ad inserire la crisi climatica nella propria “Costituzione”. Si tratta del primo caso assoluto di un articolo autonomo dedicato al clima che viene inserito nello Statuto regionale. L’iniziativa del MoVimento 5 Stelle, avanzata dal consigliere regionale Thomas De Luca, è stata accolta all’unanimità da tutti i gruppi politici di Palazzo Cesaroni.

L’art 11-ter dello Statuto regionale adesso “riconosce il grave rischio contemporaneo e le conseguenze locali e globali dei cambiamenti climatici per l’integrità e la sopravvivenza delle specie viventi”. L’articolo si inserisce nei commi successivi come una vera e propria clausola climatica in cui si afferma che “la Regione adotta e promuove politiche volte a sostenere la transizione ecologica e la progressiva riduzione delle cause antropiche dei cambiamenti climatici, in armonia e d’intesa con tutti i livelli istituzionali nazionali ed internazionali, ai fini del raggiungimento della neutralità climatica”.

Il testo introduce inoltre il tema fondamentale delle “politiche volte all’adattamento delle comunità al fine di ridurre e mitigare gli effetti delle crisi climatiche”. Argomento che è ormai al centro dell’agenda politica di ogni governo mondiale, nazionale e locale, che si occupa di affrontare siccità prolungate, ondate di calore ed eventi estremi senza precedenti. L’articolo sancisce quindi la necessità di una valutazione climatica alla base di ogni politica regionale, non solo nella pianificazione territoriale ma anche nella tutela dei diritti della persona e nella tutela della biodiversità e dell’ambiente.

Un impegno rivoluzionario nel fronteggiare la sfida del cambiamento climatico attraverso un cambio di paradigma nel suo atto fondamentale. La Regione Umbria così facendo riafferma il primato della politica e la centralità del metodo scientifico come guida dell’azione dei legislatori. La crisi climatica è già qui e le sue conseguenze sono visibili in maniera estremamente preoccupante. Prenderne atto è il passo necessario per cominciare a ripensare urbanistica, pianificazione economica, agricoltura, sanità, protezione civile in modo da salvare vite umane e mettere in sicurezza le nostre città in questa nuova e mutata realtà.

La modifica dello Statuto regionale è stata frutto di un lungo processo promosso dal presidente della Commissione Statuto, Daniele Carissimi, di consultazione e confronto con costituzionalisti ed esperti del diritto. E’ il primo caso di “costituzionalismo climatico” in Europa che, ad oggi, vede solo 12 paesi nel mondo ad averne fatto esplicito riferimento. Un esempio che ci auguriamo possa diventare la base di politiche concrete per il presente e il futuro dei nostri figli.

“Tell the truth” è lo slogan rivolto alla politica mondiale dai movimenti che hanno animato la scena internazionale all’inizio del XXI secolo. La Regione Umbria lo ha fatto davvero riconoscendo l’origine antropica del fenomeno. Un approccio nuovo che riconosce quanto il cambiamento climatico rappresenti una minaccia senza precedenti per l’ecosistema, la salute umana, l’economia e la stabilità sociale, e quindi la necessità di una risposta collettiva e coordinata.

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Intr3cci 2023, convegno con il ministero della Cultura a Sansepolcro e presentazione di un’opera unica

Giornata importante quella di venerdì 30 giugno per l’arte del merletto di Sansepolcro, giornata che prevede un incontro con i rappresentanti del Ministero e la presentazione di una preziosa opera realizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Di Vetro. La giornata è stata organizzata e promossa dall’Associazione Il merletto nella Città di Piero e il Comune di Sansepolcro.

La giornata dedicata avrà inizio alle 10.00 quando nella Sala del Consiglio Comunale, in Palazzo delle Laudi, sarà lo scenario dove si svolgerà il Convegno Nazionale di Merletto in cui saranno presenti tutti i soggetti coinvolti nell’importante percorso di candidatura del merletto italiano a patrimonio immateriale UNESCO, per continuare il lavoro alla presenza e con il coordinamento del Comune Di Sansepolcro e del tecnico-scientifico del Servizio II – Ufficio Unesco del Segretariato Generale del Ministero della Cultura. Il progetto vede coinvolte ben 26 amministrazioni che stanno portando avanti da anni l’importante candidatura del merletto a Patrimonio dell’UNESCO, e proprio in occasione di questo evento saranno presenti alcuni rappresentanti delle amministrazioni e delle comunità attive su questo fronte culturale. Un momento di incontro fondamentale per la prosecuzione di un ambito progetto al quale da anni stanno lavorando anche le merlettaie di Sansepolcro con passione e costanza con l’intento di dare il giusto riconoscimento a quello che per storia, tradizione e arte è un patrimonio inestimabile che merita di essere riconosciuto e celebrato.

A presentare e moderare il convegno sarà l’assessore alla cultura Francesca Mercati che da sempre ha a cuore la prosecuzione del fondamentale lavoro che l’Associazione Il Merletto nella Città di Piero sta portando avanti con grande impegno.

Alle 16,30 tutta la cittadinanza è invitata all’inaugurazione dell’opera 𝑷𝒂𝒈𝒊𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝑽𝒆𝒕𝒓𝒐 nella suggestiva sede dello Spazio Bernardini Fatti della Vetrata Antica e Contemporanea.

L’opera, realizzata dall’artista Antonella Farsetti per conto dell’Associazione culturale Di Vetro, avrà il pregio di essere un lavoro corale composto da merletti provenienti da tutte le regioni d’Italia, cristallizzati in un pezzo d’arte contemporaneo e unico. L’evento fa parte del ciclo di iniziative legate ad INTR3CCI, che l’Associazione sta realizzando al fine di promuovere, celebrare e tutelare la propria tradizione, interagendo con altre forme d’arte, altre comunità e altri linguaggi.

Da qui l’evento 2023 Intr3cci diVetro

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Cris Contini contemporary presenta Simon Berger – le porte della percezione. Dal 2 luglio al 30 settembre 2023 – Museo Civico di Sansepolcro

Il comune di Sansepolcro inaugura SABATO 1 LUGLIO ALLE 18, NEL MUSEO CIVICO DI SANSEPOLCRO, la suggestiva mostra dell’artista svizzero Simon Berger LE PORTE DELLA PERCEZIONE. La mostra sarà visibile al pubblico dal giorno seguente, domenica 2 luglio nella “Sala delle Pietre del Museo”.

Cris Contini Contemporary e Lo Studiolo d’Arte, presentano LE PORTE DELLA PERCEZIONE, la mostra personale dello scultore svizzero Simon Berger curata da Sandrine Welte e dal prof. Pasquale Lettieri visitabile nel Museo Civico di Sansepolcro dal 2 luglio al 30 settembre 2023.
In questa esposizione patrocinata dal Comune di Sansepolcro e dall’Assessorato alla Cultura, Simon Berger abbraccia l’eredità artistica della città come punto di partenza per un commento che si sviluppa dal libro autobiografico di Aldous Huxley pubblicato nel 1954 che in cui l’autore descrive la Resurrezione di Piero della Francesca come “il più grande quadro del mondo”, salvandolo così dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Successivamente, nel suo resoconto autobiografico, lo scrittore inglese esamina l’opera dell’artista rinascimentale con riferimento ai panneggi, aprendo così la semantica della contemplazione a nuove modalità di visione. Con Le porte della percezione, l’artista svizzero si impegna nell’indagare proprio questi meccanismi della mente che osserva, quell’universo solitario in cui l’infinita vaghezza dell’immaginazione e del concepimento si fondono insieme.
Attraverso un’installazione immersiva di tele di vetro a forma di scatola, vengono replicate le strutture labirintiche dell’intelletto umano, giocando con l’illusione della vista e la seduzione dei sensi.

Nelle sue opere Simon Berger trasforma l’atto stesso della distruzione in una possibilità, delineando un nuovo paradigma di anti-creazione che risuona attraverso le fessure e le pieghe che incide con il martello. I suoi ritratti lacerati portano lo sguardo nel groviglio di ferite trasparenti che lui chiama “morfogenesi”. Pioniere di questa tecnica, attraverso la distruzione, l’artista permette alla bellezza di emergere.
Il martello non è più un semplice uno strumento ma diventa un amplificatore di effetti. A questo proposito la curatrice Sandrine Welte racconta: “L’idea di audaci colpi di martello su una superficie vitrea suscita immagini di distruzione, demolizione, obliterazione. Tuttavia, l’artista svizzero padroneggiando il suo mezzo preferito, forgia crepe e pieghe in linee di indagine che alla fine si trasformano in qualcosa di figurativo e di fascino ipnotizzante.”


In merito all’espressione artistica di Berger, il prof. Pasquale Lettieri sottolinea: “Il suo concetto di opera appartiene ad una elaborazione culturale che concepisce la creazione artistica come un fenomeno capace di comprendere l’aspetto materiale e quello immateriale, in una realtà oggettuale che non fa riferimento alla bellezza, come misura e come ritmo, ma alla sublimità come sconfinamento nell’infinito che comincia in qualsiasi punto e non finisce da nessuna parte.”


Il Sindaco Fabrizio Innocenti: “La mostra “Le porte della percezione”, personale del talentuoso artista svizzero Simon Berger, è per noi motivo di orgoglio dato che sarà la splendida cornice del Museo Civico ad ospitare le sue affascinati opere. La straordinaria capacità del maestro Berger di lavorare il vetro darà lustro alla nostra città che lo ospiterà nei mesi in cui il museo gode di tantissime visite da parte dei turisti che provengono da diverse città italiane e da molti paesi esteri.”
L’assessore Francesca Mercati: “Le maestose opere rinascimentali custodite nel piano nobile del Museo Civico di Sansepolcro faranno da preludio per una mostra, quella di Simon Berger, allestita nella “Sala delle Pietre”, che catturerà il visitatore sia per la particolarità delle sculture vitree che per il contesto ambientale, che predispone la mente di chi lo vive ad immergersi interamente nel contesto che lo circonda. Per questo siamo certi che questa mostra avrà un grande successo e siamo particolarmente felici, ma ci sentiamo anche onorati, del fatto che l’artista abbia scelto la nostra città per poter esibire il suo talento.”


Ugo Agostinelli, organizzatore con Cris Contini Contemporary della mostra, rafforza la sua stima per l’artista sostenendo come “Le porte della percezione” siano “una metafora molto importante che mi lega ad un pensiero prezioso: il museo civico, nonostante la sua natura espositiva totalmente differente, apre le sue braccia a Simon Berger e alla sua contemporaneità dirompente; il principio che sta alla base di questa percezione è che l’arte è un linguaggio unico, indiscutibile e universale, che si realizza senza impedimenti o barriere di qualsiasi tipo. Mi auguro che Simon, con questo colpo di martello possa sancire l’apertura del museo al contemporaneo aprendo la strada a future esposizioni di questo tipo, nella speranza che l’opera di cui ci farà dono, rimanga come impronta indelebile per le future generazioni.”
La reciprocità di questo dialogo tra passato e presente viene sugellata dalla donazione di Simon Berger dell’opera “Eyes of Perception” che entra così a far parte della collezione del Museo Civico di Sansepolcro.

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Progetti di “Vita indipendente” per persone con disabilità residenti in Alta Valle del Tevere: domande per i contributi fino al 25 agosto

Da oggi fino al 25 agosto 2023 sarà possibile presentare domanda per richiedere i contributi finalizzati all’attivazione di progetti di “Vita indipendente” rivolti a persone con disabilità residenti negli otto comuni dell’Alta Valle del Tevere (Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino e Umbertide). In qualità di capofila della Zona Sociale 1, l’amministrazione comunale tifernate ha pubblicato l’avviso pubblico di selezione delle istanze per la realizzazione di progetti personali finanziati dal Piano Sviluppo e Coesione della Regione Umbria, che saranno accolte fino a esaurimento delle risorse finanziarie disponibili: 171.407,55 euro. Potranno presentare la propria candidatura i cittadini di età compresa tra 18 e 64 anni, ai quali sia stata riconosciuta una condizione di disabilità ai sensi della legge 104/1992 e che abbiano un ISEE d’importo pari o inferiore a 35.000,00 euro. Sono previste deroghe per i minori di 18 anni che abbiamo comunque compiuto almeno i 16 anni, ai quali sia stata riconosciuta la possibilità di effettuare uno stage formativo o lavorativo al fine di concludere il percorso di istruzione da parte dell’istituto scolastico al quale sono iscritti, e per gli anziani di età superiore ai 64 anni che abbiano in corso un progetto personale per la “Vita indipendente” al quale dare continuità.

“Garantire alle persone con disabilità la possibilità di vivere con piena consapevolezza, assumendosi la responsabilità delle proprie scelte nel perseguire, alla pari con gli altri, la propria autonomia possibile è l’obiettivo principale dei progetti di ‘Vita indipendente’, che rappresentano un’importante risposta di civiltà alle esigenze dei cittadini più fragili della comunità”, commenta l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti. “Fare in modo che le persone con disabilità abbiano l’opportunità di scegliere come e dove vivere la propria esistenza – puntualizza Calagreti – è una conquista indispensabile, che una collettività è chiamata a fare propria e a sentire come responsabilità”.

I progetti potranno essere realizzati in un contesto abitativo singolo o in co-housing in piccoli gruppi di massimo tre persone e i contributi economici potranno essere finalizzati all’attuazione degli interventi per l’inclusione sociale proposti, ma anche per l’assunzione di assistenti personali, la locazione dell’unità immobiliare, gli ausili tecnologici all’autonomia personale. Nell’avviso pubblico, consultabile sull’albo pretorio del portale istituzionale del Comune di Città di Castello e nella sezione “Il Comune informa” (dove è disponibile anche la modulistica di domanda), sono riportate le modalità di presentazione dei progetti, che verranno selezionati e sostenuti dall’Ufficio di Piano della Zona Sociale 1.

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Giovedì 29 giugno Dj Ralf in concerto gratuito in piazza Gabriotti a Città di Castello: con il ritorno di “Dj Shopping” nel segno dei Tifernauti

Giovedì 29 giugno con il ritorno di “Dj Shopping”, firmato dai Tifernauti Alberto Brizzi e Marco Capaccioni per “Estate in città” 2023, la musica sarà la regina del centro storico di Città di Castello, che si trasformerà in una grande arena per ballare. I negozi aperti sotto le stelle faranno da cornice alla spettacolare esibizione a ingresso gratuito di DJ Ralf alle ore 22.00 in piazza Gabriotti e alle dieci postazioni con i deejay che suoneranno in contemporanea dalle ore 19.00.

“Una bellissima serata di divertimento con tanta musica ovunque per dare la carica giusta all’estate che è appena partita e che a Città di Castello riserverà a tifernati e turisti un ricco cartellone di appuntamenti, con un evento a sera per una città sempre viva e accogliente”, commenta l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri, che sottolinea “la grande attesa per l’esibizione di Dj Ralf, un autentico gigante della scena dance internazionale, che darà spettacolo e farà ballare con le suggestive proiezioni sul ledwall del palco e nei giardini del Cassero curate dai Tifernauti, che sono una certezza quando si parla di qualità dell’intrattenimento e che ringraziamo per la preziosa collaborazione”.

Luci e colori, immagini e parole si fonderanno in una scenografia coinvolgente che accompagnerà le autentiche scariche di ritmo del deejay umbro, al secolo Antonio Ferrari, uno dei grandi nomi italiani della dance che ha fatto ballare folle oceaniche in tutto il mondo, diventando un’icona della musica house. Protagonista di collaborazioni con deejay del calibro di Steve Bug, Timo Maas, Mathew Johnson, Ellen Allien e molti altri, a Città di Castello Dj Ralf ritroverà i Tifernauti, con cui nel 2006 ha collaborato per il remix di “Buon Sangue” di Lorenzo Jovanotti nella mitica sala di registrazione situata nel centro storico cittadino. A scaldare il pubblico dalle ore 20.30 sarà Benny Blanco, giovane e bravissimo deejay di Trestina che lancerà l’esibizione di Dj Ralf. Il concerto si svolgerà nel rispetto delle normative di sicurezza previste per i grandi eventi all’aperto, quindi con il controllo delle borse e degli zaini all’ingresso e il divieto di introdurre nell’area di piazza Gabriotti bottiglie chiuse, contenitori di vetro, lattine e oggetti contundenti.

Nei pressi del palco verrà allestita una postazione riservata alle persone con disabilità che potrà essere raggiunta da via Pomerio Rodolfo Siviero. Gli altri varchi per l’ingresso del pubblico saranno da corso Cavour e dalle scale mobili del bastione del Cassero, mentre per il deflusso degli spettatori sono indicate via del Popolo, via Plinio il Giovane, via Santo Stefano, via Cacciatori del Tevere e via della Pendinella. Gli appassionati che arriveranno per Dj Ralf sono invitati a raggiungere in anticipo l’area del concerto per non creare code. Non ci sarà niente di meglio allora che iniziare la serata partecipando alla maratona musicale con dieci deejay che suoneranno in tutto il centro storico e saranno la colonna sonora degli aperitivi e delle cene nei locali del cuore della città.

Musica dance, le hit del momento e i grandi classici della produzione discografica italiana accoglieranno chi passeggerà nel centro storico tifernate in dieci mini-discoteche dislocate in piazza Fanti, piazza Matteotti, piazza del Garigliano, corso Vittorio Emanuele (tre postazioni), via Mario Angeloni, piazza Raffaello Sanzio, piazza Gioberti e piazza Garibaldi. “Grazie alla collaborazione dei commercianti del centro storico e di tanti giovani e bravi deejay del territorio – evidenzia Guerri – ci sarà l’opportunità di ballare e divertirsi in compagnia nei luoghi più belli della città, approfittando della possibilità di fare acquisti in un momento della giornata ideale per trattenersi all’interno dei negozi”. La serata inaugurerà una settimana di appuntamenti tra grandi ospiti, spettacoli, musica da ascoltare e ballare, effetti speciali e laboratori nel segno dell’ecologia.

Divertimento e riflessione sul futuro del pianeta convivranno in un equilibrio inedito per guidare al secondo appuntamento di giovedì 6 luglio con Dj Shopping in collaborazione con i Tifernauti: in piazza Gabriotti andrà in scena “Earthfonia”, un concerto che proporrà un inedito mix tra musica e temi ambientali nel quale saranno insieme Max Casacci, mente pensante e chitarrista dei Subsonica, e Mario Tozzi, geologo, divulgatore scientifico televisivo, primo ricercatore CNR. Nell’occasione torneranno i negozi aperti di notte e le dieci postazioni per i deejay in centro storico, che faranno da cornice a un’esibizione basata su suoni non convenzionali, come quelli della terra elaborati e sapientemente messi in onda da Max Casacci, artista e fine ricercatore sonoro che ha collaborato con i Tifernauti per dischi come “Microchip Emozionale” ed altri successi dei Subsonica.

Alle sonorità musicali si alterneranno i concetti a tema ambientale di Mario Tozzi, vincitore di molti premi con le sue ricerche, conduttore di svariati programmi televisivi di approfondimento scientifico, tra cui “La Gaia Scienza” e “Atlantide”, prolifico autore di saggistica sulle questioni che riguardano la sopravvivenza del pianeta. Con loro ci saranno i visuals di Riccardo Franco Loiri, che coinvolgeranno il pubblico attraverso affascinanti suggestioni. Con installazioni e proiezioni, i giardini del Cassero saranno ancora una volta un’arena multimediale a supporto di Dj Shopping, nella quale saranno allestiti anche i laboratori dedicati all’ecologia intitolati “Tutti giù per terra” proposti da Poliedro Cultura, dove bambini e genitori potranno svolgere attività ludiche e creative insieme nel pomeriggio di giovedì 6 luglio.

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Calciomercato: Sansepolcro, ufficiali le conferme di Pedrelli ed Essoussi

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Altre due importanti conferme in vista del campionato di Serie D 2023-24. Anche nella prossima stagione il Vivi Altotevere Sansepolcro potrà contare su Daniele Pedrelli ed Adnane Essoussi. Dopo un’annata indimenticabile che li ha visti regalare immense gioie ai nostri tifosi a suon di gol, assist e galoppate sulla fascia, il difensore e il bomber sono pronti ancora una volta a dare il loro contributo nella nuova sfida che attende i bianconeri.

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Cortona-Città di Castello filo diretto nel nome di Signorelli: biglietto agevolato tra la Pinacoteca e il MAEC

Cortona-Città di Castello filo diretto nel nome di Signorelli: biglietto agevolato tra la Pinacoteca e il MAEC, il museo Accademia Etrusca e della città di Cortona dove è in svolgimento la mostra di Cinquecentenario curata da Tom Henry. Firmato il protocollo di intesa tra i comuni di Cortona e di Città di Castello che prevede fino alla fine del 2023 che prevede “l’introduzione di un biglietto ridotto o agevolato per i visitatori delle rispettive strutture museali. Nella loro autonomia di programmazione, i due Comuni si coordineranno attraverso un calendario condiviso e una comunicazione congiunta”.

“In coincidenza del Cinquecentenario della morte di Luca Signorelli” dichiarano l’assessore alla Cultura del comune tifernate Michela Botteghi e il vicesindaco, assessore alla Cultura di Cortona Francesco Attesti “proponiamo la messa a valore del patrimonio artistico, culturale e ambientale dei rispettivi territori a partire dai luoghi che conservano opere del Signorelli, ai quali sarà affidata la funzione di hotspot, per una promozione coordinata di itinerari ed eventi che sostengano l’offerta culturale nel periodo compreso tra Pasqua 2023 e Natale 2023. Ci sembra un bel segnale di collaborazione tra territori che condividono l’eredità preziosa di Signorelli e che in prospettiva hanno intenzione di estendere ad altre circostanze la sinergia”.

In nome di tale collaborazione il vicesindaco Attesti in occasione del varo della mostra di vallata della rete RIM “La Valle di Signorelli” aveva partecipato alla firma del protocollo d’intesa con gli otto comuni dell’Alto Tevere e le venti strutture aderenti e in nome della stessa collaborazione l’assessore Botteghi ha partecipato venerdì 23 giugno all’inaugurazione della mostra “Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona pittore di luce e poesia”, a cura di Tom Henry. “L’Amministrazione è impegnata sul fronte delle politiche culturali a fare rete, trovare e consolidare connessioni sul territorio è un mezzo di promozione molto efficace oltre che una delle linee di azione del Comune di Città di Castello. Dopo anni di tentativi, finalmente, stiamo strutturando un collegamento permanente su progetti concreti e basati sulle nostre eccellenze artistiche.

Il Cinquecentenario di Signorelli, grazie alle numerose opere che ha lasciato in Alto Tevere, si è prestato naturalmente a sperimentare la possibilità di lavorare insieme, creando eventi ed occasioni di visita per i turisti e per i nostri cittadini”. Nella foto assessore Michela Botteghi con sindaco di Cortona Luciano Meoni, durante inaugurazione mostra 500enario.

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Mercoledì 28 giugno in scena “Divinity Fair”, lo spettacolo realizzato da “Il Club degli Avventurieri”

Un laboratorio teatrale davvero speciale, con attori straordinari, animati da tanta passione, gioia di vivere ed il sogno di trovare una sede adeguata dove preparare al meglio gli spettacoli. Quello che va in scena domani sera, mercoledi 28 giugno alle ore 21,30 (ingresso ad offerta libera) nel suggestivo scenario del Cortile di Santa Cecilia, sarà uno spettacolo da non perdere dal titolo e lavoro originale, “Divinity Fair”, realizzato da “Il Club degli Avventurieri”. Nata a fine 2013 da un’idea di alcuni volontari dell’A.I.P.D. (Associazione Italiana Persone Down), la compagnia di teatro amatoriale “Club degli Avventurieri ” si è ben presto svincolata dall’etichetta riduttiva di “teatro per persone “down” e ha spalancato le porte ad un’evoluzione ricca di integrazione e vivacità. Fanno parte della compagnia ragazzi diversamente abili, espressione che certamente al club non piace molto, ma non per mancanza di realismo bensì perché sopra al palco non ci sono “normoabilità” o “disabilità” ma solo attività. E le attività sono vive, vere, diverse, fragili, forti, piene. La bellezza è che i ragazzi si aiutano molto fra loro, le loro intelligenze si uniscono, si compenetrano.

Il primo spettacolo andato in scena fu “I Piccoli Principi”(2014), dopo il quale vennero “Storia di un pezzo di legno” (2015) per poi passare a “I Supeperò(i) “(2016), R.I.P. – Rivoluzione in Palcoscenico (2017), CavalieRemix (2018), “11.55 di fuoco (2019)”, “T.A.D. – Teatro A Distanza”(2020), “La commedia degli errori (2022). Quest’anno, invece, Il Club degli Avventurieri presenta, “Divinity Fair”, uno spettacolo divertente, ispirato alle divinità greche. “Gli dei dell’Olimpo sono onnipotenti – precisa Benedetta Piandani, volontaria del Club – belli come il sole, ma hanno un difetto: sono oziosi e festaioli! La sorte degli uomini è nelle loro mani, ma tendono sempre a rimandare a domani”.

Grazie al supporto e alla collaborazione del comune di Città di Castello, in particolare dell’assessore, Benedetta Calagreti – lo spettacolo sarà inserito nel cartellone di eventi di Estate in Città”. “Per il Club è stato un anno particolare, ricco di imprevisti, uno su tutti quello di rimanere senza sala prove”, precisa ancora Piandani. Gli attori e i volontari, loro malgrado, si sono trovati senza sede per vari motivi (dopo molti anni di attività al teatrino della parrocchia di S.Pio X) e hanno dovuto provare per mesi all’interno di una piccola sala (solitamente adibita al catechismo) presso la Parrocchia di S. Giuseppe alle Graticole, messa a disposizione cortesemente da Don Livio Tacchini, che tutti gli Avventurieri ringraziano di cuore. Ogni martedì, dalle 19 alle 20.30 si sono svolte le prove: senza palco, senza scenografia, senza possibilità di inserire oggetti di scena.

Ma soprattutto senza la possibilità dello spazio aperto e dinamico che le prove per uno spettacolo richiederebbero. Ecco perché la presenza del Club a questa rassegna è particolarmente sentita ed importante: parliamo di ragazzi che hanno davvero voglia di esserci, sul palco. E quello del cortile di S.Cecilia è una sorta di rivincita! Dopo Sagre e spettacoli “in periferia”, arrivare in centro città, con una location stupenda e suggestiva, appare a tutti una grande e bella svolta”, ha concluso Benedetta Piandani a nome del folto gruppo di volontari e attori protagonisti. “Si tratta di un vero e proprio laboratorio teatrale – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti – nel quale gli attori hanno l’opportunità di incontrarsi, confrontarsi e crescere umanamente ed artisticamente. Inserire lo spettacolo nel calendario di estate in città, ci sembrava il modo migliore per omaggiare un lavoro importante nato nel 2014 e che, oggi, viene portato avanti con pochi mezzi ma con tanta passione e con l’esigenza di dare ad ognuno la possibilità di raccontarsi, scardinando qualsiasi tipo di etichetta sociale. Parallelamente stiamo lavorando per supportare il Club degli avventurieri nella ricerca di una sala prove, affinché riescano a dare corpo al fine primario di questo progetto che è quello di rafforzare, attraverso la recitazione, la padronanza di sé e delle proprie capacità”, ha concluso l’assessore Calagreti dimostrando fin da subito ad attivarsi assieme alla associazione per individuare un luogo idoneo dove poter svolgere l’attività teatrale. Il gruppo attuale dei volontari è formato da Laura Bellanti, Giacomo Cagnoni, Sara Mariani, Benedetta Piandani, Chiara Ramanzini, Marta Rossi. Ognuno di loro porta il proprio mondo, le proprie competenze ed esperienze.

Ci sono poi volontari che per anni hanno donato la loro passione e il loro tempo ma che poi hanno preso altre strade rimanendo sempre disponibili e attenti alle attività del Club: Massimo Dottorini, Sara Pruscini, Alessandra Valori. Ed infine, ci sono loro, gli attori, i veri protagonisti: Salvatore Ascione, Deborah Bianchi, Marco Ciacci, Chiara Fiorucci, Cecilia Giulietti, Giacomo Giunti, Danylo Kravetz, Simone Marini, Mattia Melelli, Agnese Massetti, Alberto Nardi, Alessia Romolini, Alessio Vauthier. “Un ringraziamento speciale va agli operatori dei ragazzi che li hanno accompagnati in questo percorso e si sono ritrovati spesso e volentieri alle prove, sempre presenti con la loro professionalità e mai invadenti: Luca De Vecchi, Noemi Benni, Sofia Addoni”, ha concluso la “portavoce” dell’allegra compagnia. Per consentire lo svolgimento dello spettacolo è stata emessa un’ordinanza, la numero 163, del settore Polizia Municipale, con cui si prevedono modifiche provvisorie alla viabilità, divieto di transito a tutti i veicoli, in Via dei Fucci, dall’incrocio con Via Cerboni fino a Via della Fraternita.

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I centoundici anni della Pinacoteca nel segno di Signorelli: pronto il progetto di restauro della Santa Cecilia. Giovedì focus sull’opera con musica, visite e simposio di esperti

Per molti anni l’hanno potuta vedere solo le ‘pinzochere’ di San Giacomo, ovvero le monache francescane che a inizio Cinquecento avevano chiesto a Luca Signorelli un dipinto con tutti i santi che ispiravano la loro vita di clausura; tre secoli dopo se ne innamorò il primo direttore del Louvre, ma le imponenti dimensioni (due metri per tre con sei tavolette laterali e predella) ne impedirono la requisizione; è la cosiddetta Pala di Santa Cecilia, gioiello ‘nascosto’ della pinacoteca di Città di Castello, che potrà presto tornare allo splendore originario grazie ad un restauro integrale di pellicola e supporto. Il progetto verrà illustrato in occasione dei centoundici anni del museo tifernate, giovedì 29 giugno alle 18:30, alla presenza del Sindaco e Assessore alla cultura, con il Professor Tom Henry, massimo esperto signorelliano, assieme al promotore del restauro, Giuseppe Sterparelli, già curatore della monografia Luca Signorelli a Città di Castello (Petruzzi, 2013).

L’operazione, salutata con grande favore dall’amministrazione comunale, sfrutterà l’Art Bonus, strumento per il sostegno del patrimonio artistico nazionale, ed ha già raccolto la candidatura dell’Università eCampus come mecenate dell’iniziativa. Il restauro sarà infatti determinate non solo per la valorizzazione dell’opera, che sarà visitabile nelle varie fasi del restauro direttamente nelle sale di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, ma anche per chiarire i dubbi che nel tempo hanno riguardato l’attribuzione del dipinto. Le forti ridipinture e l’annerimento della superficie, dovuto a secoli di illuminazione a candela, ne hanno infatti oscurato le caratteristiche, rendendo ormai difficoltoso riconoscere la mano del Maestro da quella degli allievi.

Oggi, a distanza di oltre cinquecento anni e in occasione delle celebrazioni dell’artista cortonese (ma cittadino di adozione di Città di Castello dal 1488), sarà possibile restituire l’opera alla sua forma originaria grazie alle più moderne tecnologie di indagine, presentando dal vivo e “in progress” i risultati: in definitiva l’ingresso di un “nuovo” Signorelli nel panorama artistico italiano. I visitatori della Pinacoteca tifernate, ovvero il secondo museo dell’Umbria, potranno visitare il cantiere del restauro per tutto l’anno delle celebrazioni signorelliane, in perfetta sinergia con il percorso museale itinerante “La Valle del Signorelli”, che prevede il coinvolgimento di otto comuni dell’Altotevere con opere del pittore e della sua bottega. Intanto giovedì si accenderanno le luci sull’opera; dopo una presentazione della ricca storia della Pala di Santa Cecilia, sono previste visite al dipinto illuminato ad hoc con letture delle attrici tifernati Irene e Marta Bistarelli e la possibilità di ascoltare il suono dell’organo raffigurato nell’opera (nelle mani di Santa Cecilia, protagonista del dipinto e patrona della musica), grazie all’interpretazione del Maestro Simone Marcelli.

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Vela: Alessio Campriani “un 2023 da incorniciare”

Grazie per i 2028 voti che mi hanno permesso di vincere il premio “Velista dell’Anno 2023” categoria Passion un’emozione unica, che fa il paio con traversata atlantica a bordo della “Cepu Pinky I” la micro barca di 5 metri con cui sono riuscito a centrare un’impresa che ricorderò per molto tempo, ora un pò di riposo, dopodichè proverò a cimentarmi in altre avventure, magari a bordo di barche più strutturate ed importanti”

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Città di Castello protagonista del primo matrimonio in mare, giovedì 29 giugno Mara Colletti e Marco Uttinacci si scambieranno le fedi nello stretto di Messina

Nel suo territorio il mare non c’è, ma Città di Castello farà parte della simbolica traversata tra i momenti belli e le vicende difficili del mare della vita di cui Mara Colletti, 54 anni, e Marco Uttinacci, 60 anni, saranno protagonisti con l’impresa senza precedenti di giovedì 29 giugno, il primo matrimonio nelle acque dello stretto di Messina. La coppia nuoterà tra Sicilia e Calabria indossando due cuffie rosse con lo stemma del Comune su un lato e quello dei Nuotatori Tifernati Polisport dall’altro, perché ad accompagnarli nell’altare in mezzo alle onde sarà l’amico fraterno Francesco Serafini, anima della società natatoria master della città. Dopo essersi sposati una settimana fa a Bracciano con rito civile, Mara e Marco si scambieranno le fedi esattamente in mezzo allo stretto di Messina, dove saranno circondati da circa 30 atleti master provenienti da tutta Italia, con cui completeranno la traversata di circa 4 chilometri tra Capo Peloro, sulla sponda siciliana, fino a Cannitello, su quella calabrese, nei pressi di Scilla.

All’approdo sulla spiaggia rinnoveranno le promesse di matrimonio al cospetto dell’amico Francesco, nel doppio ruolo di celebrante del rito e di ambasciatore di Città di Castello designato dal sindaco Luca Secondi e dall’assessore allo Sport Riccardo Carletti, a nome dei quali farà dono agli sposi di una targa commemorativa dell’impresa realizzata dal Comune e di un volume dedicato a Raffaello Sanzio, tra i grandi nomi della storia dell’arte ad aver lavorato nella città tifernate.

“Quella di Mara e Marco è una bellissima storia di cui siamo orgogliosi far parte, accompagnandoli in questa impresa inedita che parla della forza dell’amore, ma anche di come lo sport aiuti molto spesso le persone ad affrontare le brutte soprese e i momenti difficili che la vita a volte riserva”, affermano Secondi e Carletti, nell’esprimere “la riconoscenza dell’amministrazione comunale e della comunità tifernate per aver legato Città di Castello a un momento così importante e ricco di significato della propria vita”. “Una testimonianza d’affetto che – sottolineano Secondi e Carletti – davvero ci tocca il cuore e che non vediamo l’ora di ricambiare – accogliendo Mara e Marco al più presto nella nostra città per abbracciarli e condividere di persona questa meravigliosa pagina che hanno deciso di scrivere”.

Di casa a Città di Castello da tanti anni, Mara e Marco si sono innamorati delle sue bellezze, ma soprattutto della piscina comunale di via Engels dove vengono regolarmente per nuotare al Meeting Galluzzi, ma anche alla maratona di 24 ore di nuoto che viene organizzata sotto le festività natalizie. Nell’impianto natatorio tifernate Mara, che non sapeva nuotare ed è entrata in piscina nel 2006 su consiglio degli specialisti che la curavano per una rarissima patologia, è divenuta nel 2016 la prima donna master al mondo a nuotare 3.000 metri a delfino. Un record che ha stabilito un legame per la vita con la città e con i suoi sportivi, tra i quali la coppia ha molti amici, a cominciare proprio da Serafini e dal presidente della società Valentino Cerrotti. “Per me sarà una prima volta, perché non ho mai effettuato una traversata in mare a nuoto e finora ho gareggiato solo in piscina, ma a Mara e Marco non potevo che dire sì, in nome dell’amicizia meravigliosa che ci unisce”, afferma Serafini, atleta con alle spalle la partecipazione ai Campionati Mondiali master del 2012 a Riccione e ai Campionati Europei master di Eindhoven (2013), Londra (2016), Kranj (2018) e Roma (2022).

“Sarà un vero onore e un grandissimo piacere essere al loro fianco anche in questa bellissima impresa, non solo come amico, ma anche come ambasciatore della mia città”, evidenzia Serafini. “Mara e Marco sono persone che meritano il meglio – aggiunge l’amico tifernate – una coppia che per vicenda personale e percorso sportivo è assolutamente unica nel mondo dello sport e che con le proprie scelte, come dimostrano una volta di più con la traversata dello stretto di Messina, sa sempre sottolineare quale valore attribuisca ai legami umani e alle esperienze della vita”. A parlare con il cuore del rapporto affettivo con la coppia e della trepidazione per questa nuova impresa che li vedrà protagonisti è anche il presidente dei Nuotatori Tifernati Polisport Cerrotti. “Mara e Marco fanno parte del mondo del nuoto di Città di Castello, sono sempre con noi per ogni manifestazione che organizziamo, al punto che li consideriamo atleti onorari della nostra società”, spiega Cerrotti, che rimarca “il legame veramente profondo che li unisce a Città di Castello, per una piscina che amano e l’accoglienza dei tifernati che hanno apprezzato fin dal primo momento, stabilendo rapporti di vera amicizia con tanti di noi”.

La traversata a nuoto dello stretto di Messina di giovedì 29 giugno sarà organizzata dalla Swimming Travel nel rispetto delle norme locali ed internazionali emanate dalle autorità marittime e nella massima sicurezza. L’evento sarà documentato da una copertura mediatica completa, con riprese in diretta e un servizio fotografico che saranno disponibili sulla pagina Facebook e sui profili social dedicati.

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