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Moni Ovadia torna a Città di Castello per la Giornata della Donna: prenotazione aperte da oggi per lo spettacolo “L’altra Teresa”, martedì 7 marzo sul palco del Teatro degli Illuminati

Per la Giornata internazionale della donna, torna, martedì 7 marzo 2023 alle ore 21, a Città di Castello Moni Ovadia, regista e protagonista dello spettacolo in anteprima nazionale “L’altra Teresa” con testi di Dacia Maraini e musiche di Sergio Cammariere. Prenotazioni aperte da oggi, lunedì 27 febbraio 2023 allo 075 8529323 dalle 10.00 a 12.00.
Lo spettacolo con la regia di Moni Ovadia, che ne è protagonista, vedrà la partecipazione di Fabio Battistelli, interprete musicale, Giovanna Famulari, voce e violoncello, Chiara Raggi, voce e chitarre. Lo spettacolo è un adattamento di “Memorie di una ladra” di Dacia Marini, che firma il testo. Musiche originali di Sergio Cammariere.
Il botteghino apre dalle ore 17.00 alle ore 19.00 di lunedì 6 marzo e il giorno dello spettacolo dalle 19.30 in poi. Prezzo del biglietto: 15 euro platea, I e II ordine tranne palchi laterali; 10 euro I e II ordine laterali e tutti gli altri posti a disposizione.

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Monte Santa Maria Tiberina chiama all’appello giovani imprenditori per valorizzare il territorio. Nuovo bando del Comune per aspiranti ristoratori. C’è tempo fino al 30 marzo

Consolidare la vocazione turistica e culturale del territorio. Va in questa direzione l’avviso pubblicato dal Comune di Monte Santa Maria Tiberina per l’affidamento in concessione del servizio di gestione delle attività di bar e ristorante, in una struttura di proprietà comunale, oltre alla gestione del parco pineta adiacente all’area pubblica di via San Pietro.
L’intento dell’amministrazione è quello di acquisire manifestazioni di interesse per poi selezionare, tramite una procedura negoziata, l’operatore che si prenderà cura per un periodo di sei anni dell’intero posto.


Il borgo, considerato una piccola perla che dall’alto di un colle guarda la valle omonima a poca distanza da Città di Castello e Monterchi, chiama così all’appello giovani imprenditori disposti a mettersi in gioco.
Numerosi i vantaggi contenuti nel bando, tra cui il canone di concessione a costo zero per il primo anno di attività e molto contenuto negli anni a venire.
Le imprese interessate ad essere invitate alla negoziazione devono far pervenire la propria manifestazione di interesse entro le ore 13 del 30 marzo all’interno della piattaforma telematica e-procurement Net4market, raggiungibile all’indirizzo http://app.albofornitori.it/alboeproc/albo_umbriadc.


Da considerare, per chi risponderà al bando, anche un altro elemento che rappresenta un’ottima base di partenza: il comune di Monte Santa Maria Tiberina si è recentemente guadagnato il primo posto per permanenza turistica straniera nella provincia di Perugia.
Su questa scia l’intento principale dell’amministrazione, guidata dalla sindaca Letizia Michelini, è quello di fornire al borgo servizi turistici che supportino gli ambiziosi progetti già messi in atto.
Non è la prima volta che il Comune si attiva per vivacizzare con nuove iniziative il piccolo centro. Infatti, nei pressi della struttura già da tempo è presente un campeggio a gestione olandese. Questo è stato il primo esempio di successo e collaborazione virtuosa che il borgo ha saputo creare anni fa con un bando analogo. Il tutto nel rispetto dell’ambiente paesaggistico e nello spirito di valorizzazione del territorio.


“L’amministrazione – dichiara la sindaca Michelini – ha puntato e continua a puntare in alto: il nostro bellissimo borgo è già conosciuto grazie a varie iniziative culturali di elevato profilo che sfruttano i locali dei bei palazzi rinascimentali di questo antico marchesato, primo fra tutti palazzo Bourbon del Monte, sede naturale di importanti cicli espositivi. Ma non solo, il borgo anticiperà anche la rassegna di Umbria Jazz con un suo festival del jazz, con direzione artistica indipendente, che farà risuonare il piccolo centro di note e nomi di rilievo internazionale. E poi la natura: i boschi circostanti sono un vero paradiso per gli esperti micologi che qui convengono per la stagione dei funghi e per l’altro protagonista del territorio, il tartufo nero di Monte Santa Maria Tiberina, celebrato tra i doni dell’autunno assieme a funghi e castagne con una festa annuale. Insomma, un borgo meraviglioso che vuole mantenere vivo lo slancio internazionale e per questo fa appello a operatori professionali che portino valore aggiunto con la propria esperienza e aspirazioni”.
L’avviso è pubblicato nella sezione “Amministrazione Trasparente – Bandi e Contratti” del Comune di Monte Santa Maria Tiberina al seguente indirizzo https://www.halleyweb.com/c054032/zf/index.php/bandi-di-gara/atti-aggiudicatori/index.

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“Reparto di Ginecologia dell’ospedale di Città di Castello sotto organico e senza direttore”: interrogazione dei capigruppo di maggioranza Gatticchi (PD), Grasselli (PSI) e Sabba (Lista Civica Luca Secondi Sindaco)

Con una interrogazione i capigruppo della maggioranza consiliare Gionata Gatticchi (PD), Loriana Grasselli (PSI) e Rosanna Sabba (Lista Civica Luca Secondi Sindaco) chiedono al sindaco Luca Secondi e alla giunta “quali azioni intenda intraprendere l’amministrazione comunale nei confronti di Usl e Regione Umbria per difendere un reparto come quello di Ginecologia, che è una eccellenza del nostro ospedale e che con il sotto organico di medici e con il pensionamento del primario rischia di perdere il suo ruolo centrale e di riferimento”.

Nel far presente che l’organico del reparto sia composto “da un direttore coadiuvato da dieci medici collaboratori, una capo ostetrica e tre ostetriche per turno”, i consiglieri evidenziano che “ad oggi mancano due medici ed il direttore”. “Nonostante la carenza di organico, nulla viene fatto da USL e Regione per sopperire ai possibili disservizi di un reparto che ha rappresentato sin ora un’eccellenza in ambito sanitario locale”, sostengono Gatticchi, Grasselli e Sabba, segnalando che “mentre il 13 febbraio 2023 è stato espletato un concorso per reintegrare il direttore dell’ospedale di Branca, ad oggi nulla è stato previsto per l’ospedale di Città di Castello, che è un ospedale Dea di primo livello”. “Il reparto di Ginecologia dell’ospedale di Città di Castello rappresenta un’eccellenza in ambito sanitario locale, nonché un punto di riferimento per centinaia di cittadini nel nostro territorio”, rilevano i firmatari dell’interrogazione, che ricordano a questo proposito come “nel corso del 2022 l’attività di Ostetricia si sia caratterizzata per 616 parti, di cui circa il 25 per cento effettuai mediante tagli cesarei”.

“Grazie alla qualità dei servizi resi dal reparto di Ginecologia – rimarcano Gatticchi, Grasselli e Sabba – l’ospedale di Città di Castello ha ottenuto tre bollini rosa dalla fondazione Onda, per il blocco parto più innovativo con possibilità di parto in acqua, la musico cromo ed aromaterapia, il parto analgesia, il multi track e sgabello olandese”.

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Autoarticolato si intraversa causa ghiaccio lungo la SP 257 Apecchiese, necessario l’intervento di vigili del fuoco, polizia locale e anas, per il ripristino regolare del traffico

Intervento congiunto polizia locale, Vigili del fuoco, servizio Viabilita’ provincia di Perugia, lungo la sp 257 “Apecchiese”, all’altezza del km 15.3 a seguito di intraversamento di autoarticolato con cisterna . Causa neve e ghiaccio nel tratto interessato. Strada interdetta parzialmente al transito veicolare dalle ore 7 e poi riaperta alle ore 11 30 dopo la rimozione dell’autocarro. Per fortuna nessun ferito e danneggiato.

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Compie oggi 100 anni, Giovanni “Nanni” Talamelli, maestro orologiaio e orefice da guinness dei primati.

Un secolo di vita scandito dalle “lancette”: oltre sessanta anni a visionare e riparare orologi, una media di 3.000 ogni anno di ogni marca e modello da quelli a ricarica manuale fino al quarzo con le pile. Tradotto in cifre e statistiche quasi 200.00mila interventi, un vero e proprio primato che la dice lunga sul personaggio ancora in attività. Storia da guinness davvero emblematica quella di Giovanni Talamelli, che oggi compie cento anni. Da tutti conosciuto come “ Nanni”, è lo storico maestro orologiaio e orefice di Città di Castello per eccellenza che ha segnato dal dopoguerra ad oggi il cambiamento di costumi e tradizioni di tante persone.

Inconfondibile l’immagine all’interno del suo negozio nel centralissimo corso Cavour con il grembiule nero d’ordinanza dietro al banco di lavoro con l’immancabile “monocolo” da orologiaio ben calzato nell’occhio intento a mettere a fuoco gli ingranaggi più piccoli degli articoli da esaminare e riparare.

Non c’è famiglia che almeno una volta nella vita in occasioni simbolo come battesimi, comunioni, cresime, matrimoni e ricorrenze varie non abbia fatto tappa nel suo negozio anche per acquistare o riparare catenine, orologi, fedi nuziali, anelli od altri monili in oro e argento che hanno “marchiato” la loro esistenza. Cento anni di vita a dir poco rocambolesca caratterizzata anche da eventi drammatici che fortunatamente è riuscito a superare. Giovanni Talamelli, è nato il 27 Febbraio 1923 ad Umbertide.

Ha trascorso la sua infanzia a Gubbio sino al 1939, quando si è trasferito a Genova per frequentare la scuola Ansaldo. La guerra poi ha cambiato la sua vita per sempre. Infatti nel 1943 è stato catturato dai nazisti e deportato in un campo di lavoro a Dresda. “Nanni” ricorda ancora oggi con commozione e lucidità le tribolate giornate della prigionia, quando per andare dagli alloggi del campo alla fabbrica, era sempre scortato da un cane lupo addestrato per attaccarlo, se avesse tentato la fuga. La fame, il sacrificio e le privazioni hanno fortificato il suo carattere, rendendolo testimone e protagonista di numerosi fatti storici, come il bombardamento di Brema.

E’ riuscito a tornare a Città di Castello solo nel 1945 dove ha iniziato la sua vita familiare e lavorativa: il matrimonio con Nerina e poi gli amati figli, Rita e Franco ed il nipote Luca Rubechi. Alle dipendenze di Severo Severi ha imparato l’arte orafa e orologiaia, rilevando poi l’azienda e dando vita alla storica “gioielleria” di oggi. Da subito ha dimostrato una grande passione per il funzionamento degli orologi: dai movimenti meccanici agli automatici sino ai moderni quarzi e “Swatch” che lo hanno portato a lavorare nelle più prestigiose fabbriche elvetiche per mesi.

Nonostante il progresso, “Nanni”, ha sempre paragonato l’orologio all’amore: “la cura e l’attenzione devono essere quotidiani, come la carica di un orologio, e non annuali come una pila.” I movimenti e gli ingranaggi hanno scandito tutta la sua vita, sia i momenti più difficili che i grandi successi, ed ancora oggi, dopo 100 anni, ama trascorre i suoi pomeriggi ad insegnare ai nipoti i segreti del tempo. Questa mattina il sindaco, Luca Secondi, proprio all’interno dello storico negozio gli ha consegnato una targa con i simboli del comune: “l’amministrazione comunale al centenario Giovanni Talamelli, per il traguardo di vita raggiunto e per l’attività di maestro orologiaio simbolo della città”, questa la motivazione impressa sulla targa che il maestro “Nanni” ha gradito nel riceverla assieme ai familiari, amici, affezionati clienti e al presidente del consiglio comunale, Luciano Bacchetta.

“La vita del maestro Giovanni Talamelli ed i suoi cento anni divisi fra famiglia e tanto lavoro nel centro storico della città, rappresentano un simbolo per la comunità locale e per le giovani generazioni”, hanno concluso sindaco Secondi e presidente del consiglio comunale Bacchetta.

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Ad In Primo Piano Rodolfo Braccalenti

Torna In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, l’assessore all’ Innovazione Digitale – Polizia Municipale – Semplificazione Amministrativa – Servizi Demografici – Trasporti – Viabilità del Comune di Città di Castello.

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“I Camaldolesi a Fratta e nell’Alta Valle del Tevere”, il 28 febbraio ultimo incontro: focus sugli affreschi di Montecorona con Mirko Santanicchia

E’ in programma domani, martedì 28 febbraio, l’ultimo appuntamento della serie di incontri organizzati dall’Università della Terza Età di Umbertide per approfondire la storia della abbazia di Montecorona e dei personaggi ad essa collegati. Il corso è sostenuto dalla Fondazione Perugia e dal Comune di Umbertide.
L’ultima lezione è fissata alle 17.00 presso il Centro Socio-Culturale San Francesco, quando Mirko Santanicchia della Università di Perugia, parlerà dei pregevoli affreschi di Montecorona che sono fortemente legati con quelli del Monastero di Santa Giuliana a Perugia, perché realizzati in un contesto unico.


Cinque sono stati gli incontri effettuati da dicembre fino a febbraio. Don Andrea Czortek della Diocesi di Città di Castello, ha parlato degli inizi della presenza del monachesimo camaldolese fra Toscana e Umbria. Stefania Zucchini della Università di Perugia ha tracciato la storia di Montecorona dalla nascita, fino all’arrivo dei monaci di riformati dal beato Paolo Giustiniani (1476-1528), segnalando, fra l’altro, la presenza a Montecorona come abate di San Pier Damiani, fine teologo, dottore della Chiesa citato da Dante nel Paradiso e biografo principale di San Romualdo di cui imitò la santità eremitica. Don Giustino Farnedi, abate di San Pietro a Perugia, ha parlato della figura di San Romualdo (951- 1027), il santo ravennate, eremita e riformatore che ebbe una grande importanza come fondatore dei monaci camaldolesi. Il 14 febbraio Monsignor Piero Vispi, cancelliere della Diocesi di Gubbio e parroco della Collegiata, ha affrontato la biografia di un santo di Umbertide, San Savino.


Gli incontri sono serviti anche per divulgare agli umbertidesi il Cammino Camaldolese di San Benedetto. Un gruppo di volontari ha tracciato il percorso del Cammino, che nel tratto da Montecorona a Fonte Avellana si presta per ricordare i grandi santi che furono in particolare relazione con Umbertide: San Romualdo, San Pier Damiani, il Beato Paolo Giustiniani, fondatore dei coronesi.

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La scomparsa a 92 anni del “maestro” Angiolo Pieroni, tifernate doc, poliedrico personaggio della città

La scomparsa a 92 anni di Angiolo Pieroni, tifernate doc, poliedrico personaggio della città, artista, scrittore, responsabile nella zona nord altotevere dell’allora ufficio di collocamento che ha guidato a lungo con esperienza e capacità: il cordoglio del sindaco Luca Secondi e della giunta comunale. “Angiolo Pieroni ha rappresentato tanto per Citta’ di Castello e non solo, per il suo amato rione San Giacomo e per i numerosi ruoli che ha ricoperto nella vita a livello professionale, artistico ed associativo.

Storico responsabile e fondatore fra gli altri di quelli che oggi si chiamano Centri per l’Impiego, gli uffici del lavoro, di collocamento, si è poi distinto con il consueto garbo ed il sorriso, in numerose occasioni di carattere artistico, nella pittura con diverse mostre di successo, nella scrittura con libri e storie in bianco e nero della città, nel mensile L’Altrapagina e del suo rione accanto ad altri personaggio simbolo come “Baldino”, Ubaldo Mariucci, Dino Marinelli, Lanfranco Rosati ed artisti più o meno celebri con cui ha condiviso il percorso creativo iniziato negli anni ’50 alla Scuola Bufalini.

Angiolo Pieroni con la sua scomparsa ci consegna oggi una pesante e preziosa eredità di opere, scritti e soprattutto valori e amore per la città, la sua storia e tradizioni che dovremo custodire gelosamente e tramandare alle giovani generazioni”, ha concluso il sindaco Secondi nel rivolgere alla famiglia, i figli Giovanni e Grazia, le più sentite condoglianze.

Qualche tempo fa Angiolo Pieroni, in occasione dei suoi 90 anni, aveva dato alle stampe, “Il mio amore…per l’arte” (edizioni Joelle) un libro significativo che racchiude al meglio la sua vita e nel quale il compianto professor Lanfranco Rosati lo definì in maniera davvero efficace come “lo stabilizzatore d’immagini”, in grado di realizzare con l’altro sangiacomino doc, Dino Marinelli, “il connubio tra i più felici e riusciti”. I funerali si svolgeranno lunedi 27 Febbraio alle ore 14,30 presso il santuario della Madonna delle Grazie.

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Grande successo a Citta’ di Castello per il torneo di bocce con l’inedita formula a coppie formate da ragazzi portatori di disabilità e da un pensionato della Società bocciofila –

Le “bocce” della solidarietà: sui pallai del bocciodromo inedite coppie di diversamente abili e pensionati con un glorioso passato agonistico alle spalle si sono sfidati all’ultimo punto nel ricordo di un appassionato atleta scomparso due anni fa. L’originale torneo di bocce, uno dei primi a livello nazionale con questa formula, ha preso il via qualche anno fa proprio grazie alla passione per questo sport di Gianfranco Bartolini, per tutti Franco, per quasi tutti Franchino, che ci ha lasciati nella serata di venerdì 13 novembre 2020, a soli 59 anni.

Una persona vera, simbolo del rione San Giacomo, capace di affrontare la sua condizione di disabilità sempre con il sorriso, con una grande gioia di vivere, pronto a coltivare le sue tante passioni fra cui lo sport ed il gioco delle bocce che praticava con orgoglio con la casacca della società sportiva, “Beata Margherita”, polisportiva affiliata alla Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) che ha raggiunto negli anni grandi risultati non solo a livello agonistico ma sociale.

“Sboccia in amicizia”, il sesto trofeo che è andato in scena nell’impianto del bocciodromo comunale di Citta’ di Castello (oggi sei pallai, dieci quando è stato realizzato, fra i primi in Italia) organizzato dalla Bocciofila di Citta’ di Castello, pluridecorata società fondata nel 1976 che annovera campioni italiani, dall’Asd “Beata Margherita” in collaborazione con la Cooperativa “La Rondine” ed il patrocinio del comune, ha raggiunto un grande obiettivo di partecipazione e coinvolgimento di pubblico destinato a fare scuola a livello nazionale come modello di integrazione attraverso lo sport con la formula a coppie formate da un ragazzo diversamente abile e da un pensionato della Società bocciofila.

“Questa modalità di gioco – hanno dichiarato Gabriella Piaggesi e Daniela Bambini, rispettivamente presidente e direttore tecnico del “Beata Margherita” – si è dimostrata vincente: gli sportivi pensionati sono protettivi verso i ragazzi portatori di disabilità che a loro volta si sentono appoggiati ed apprezzati”. Lo svolgimento del torneo prevede due gironi con 8 coppie con partite a 8 punti. “L’entusiasmo, la passione e la voglia di misurarsi con il risultato dimostrato dai ragazzi anche nel corso degli allenamenti settimanali presso il nostro impianto è straordinaria. Giocare assieme a loro ci rende orgogliosi e contribuisce a rendere sempre più concreta l’integrazione sociale grazie anche al confronto fra diverse generazioni attraverso lo sport delle bocce che è parte integrante della nostra storia, delle nostre tradizioni”, ha precisato il Presidente della Bocciofila di Citta’ di Castello Paolo Bettacchioli che aggiunge: “la loro presenza al bocciodromo ci rende tutti felici, il loro sorriso ed entusiasmo è contagioso, ci fanno vivere momenti unici”.

Alla fine la vittoria è andata a Domenico Cardellini e Ketty Riccardini nel primo girone e Mario Picchi e Alessandro Massi nel secondo girone, ma il risultato conta solo per la statistica, la vittoria è di tutti. “Ancora una volta, grazie a questa riuscita manifestazione, la nostra città ci regala pagine di vita quotidiana straordinarie. L’integrazione sociale, i rapporti fra generazioni diverse, la condivisione di passioni comuni, hanno trovato in questa innovativa formula sportiva sui pallai del bocciodromo il miglior modo per tradurre in pratica le mille potezialità dello sport.

Grazie agli organizzatori di questa manifestazione e al sorriso e felicità dei ragazzi che ancora una volta hanno dimostrato che nella vita nessun obiettivo è precluso”, hanno precisato al termine del torneo prima delle premiazioni di rito, gli assessori allo Sport, Riccardo Carletti e alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti. Anche il presidente regionale della Fib (Federazione Italiana Bocce), Umbro Brutti, promuove a pieni voti la “formula” vincente del torneo di Citta’ di Castello che in altre realtà della regione trova ulteriori conferme: “la federazione da anni è impegnata assieme al comitato paralimpico a favorire e promuovere l’integrazione sociale attraverso lo sport”.

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Venerdì 24 febbraio la fiaccolata per la pace con oltre trecento persone

Venerdì 24 febbraio si è svolta una fiaccolata per la pace , promossa dalla Caritas Diocesana di Città di Castello insieme alla Parrocchia della Madonna delle Grazie ed al Monastero di Santa Veronica ,con la collaborazione delle Rose di Gerico. Circa trecento persone hanno partecipato: sacerdoti, religiosi, fedeli, rifugiati ucraini cristiani ed ortodossi . Dopo una breve preghiera nella chiesa di San Francesco il corteo, in silenzio, ha percorso le vie del centro , illuminandole con le fiaccole, per arrivare al Santuario della Madonna delle Grazie , ove è stata celebrata la via Crucis da Don Andrea CzorteK, vicario del Vescovo ,caratterizzata anche dalla lettura di una preghiera in lingua ucraina e da un intervento del sacerdote di fede ortodossa.

Commovente il momento finale della Via Crucis quando ai piedi della Croce sono state deposte tutte le fiaccole dei partecipanti, un gesto simbolico per affidare al Padre la speranza di una PACE rapidamente raggiungibile e perchè tutti gli uomini si impegnino a far diventare realtà questo sogno. Mai come in questi ultimi mesi si sente la necessità di parole e preghiere che ispirino pace ed amore, contrastando ogni forma di violenza e barbarie. Il mondo oggi ha bisogno più che mai di solidarietà e fratellanza umana che è quella condizione per lavorare insieme per creare un mondo migliore ove condividere risorse ed opportunità , in cui i diritti di ogni persona siano rispettati e tutelati, nella PACE.

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Incidente stradale a Città di Castello, donna trasportata per controlli in ospedale

Incidente stradale ore 15:30 tra due autovetture in Vocabolo Galliano di Città di Castello, i Vigili del fuoco di Città di Castello hanno soccorso una donna di 43 anni, dopodiché e stata condotta dal 118 in ospedale solo per un controllo. Sul posto Polizia Locale di Città di Castello.

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Città di Castello “capitale” dei lanci. Giovanni Faloci dell’atletica Libertas è campione italiano

Altro importante successo per l’𝗔𝘁𝗹𝗲𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗟𝗶𝗯𝗲𝗿𝘁𝗮𝘀 di 𝗖𝗶𝘁𝘁a’ 𝗱𝗶 𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼 che, a due settimane di distanza dallo splendido primo posto di Pasquetti ai campionati italiani indoor cat. Allievi, si posiziona ancora una volta sul gradino più alto del podio. Tutto merito del discobolo Giovanni Faloci che ha conquistato il titolo di Campione Italiano nel lancio del disco ai 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗿𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗟𝗮𝗻𝗰𝗶 in corso di svolgimento a Rieti nelle giornate di oggi e domani, 25 e 26 febbraio. Città di Castello, a suon di risultati, si candida così ad essere capitale nazionale dei lanci con Faloci, Mattia Pasquetti e co.
 
I campionati invernali rappresentano da sempre un appuntamento importante in vista degli impegni primaverili: diciotto i titoli in palio a Rieti dove, allo stadio Guidobaldi, gareggiano alcuni fra i migliori lanciatori azzurri nelle specialità di disco, martello e giavellotto. Faloci torna a festeggiare il titolo italiano: dopo una gara combattuta fino all’ultimo centimetro, per la dodicesima volta in carriera il tifernate in forza alle Fiamme Gialle e cresciuto alla Libertas si aggiudica l’oro con la misura di 57,89 m, davanti al toscano Alessio Mannucci (Aeronautica), secondo classificato. A chiudere il podio, il terzo posto di Enrico Saccomano (Atletica Malignani Libertas Udine).
 
A Rieti presente anche un altro tifernate, 𝗚𝗿𝗲𝗴𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗴𝗶𝘀 che, per l’occasione, ha vestito la maglia dell’Atletica Avis Macerata, società con la quale l’Atletica Libertas ha ottimi rapporti di collaborazione da oltre dieci anni. Per Giorgis terzo posto nella specialità martello.
 
Risultati importanti che vanno a confermare l’ottimo lavoro svolto, ogni giorno, da tutti i tecnici e allenatori della società Atletica Libertas di Città di Castello, fiore all’occhiello del mondo sportivo tifernate.
 
Non sono tardati ad arrivare i complimenti dall’𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲: “ormai Faloci ci ha piacevolmente abituati a risultati e prestazioni straordinarie” hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo sport Riccardo Carletti. “Quella odierna del titolo italiano conferma la straordinaria potenzialità di un atleta unico, grande nello sport e nella vita di tuti i giorni nella sua Città di Castello e presso la pista di atletica che lo ha visto crescere assieme a tanti amici e collaboratori della Libertas, primi fra tutti il presidente Ugo Tanzi e il preparatore Lorenzo Campanelli. Ormai, visti i ripetuti risultati di Faloci in ambito italiano e mondiale, quelli dei giovani come Pasquetti ed altri nel lancio del peso e del disco, si può parlare davvero di scuola tifernate in queste specialità. La città, in tutte le sue componenti, , il CONI con il suo presidente Domenico Ignozza, sempre vicino a presente ad ogni iniziativa, e i vertici della Fidal sapranno tributare il giusto riconoscimento a Faloci e a tutti gli allievi tifernati che lo seguono e lo prendono come esempio con grande riscontro di risultati”.

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Lunedì 27 febbraio si riunisce il consiglio comunale di Città di Castello

Gestione urbana, amministrativa e scolastica, farmacie, politiche giovanili, lavoro nero e sostegno alle iniziative di sensibilizzazione per Giulio Regeni saranno i temi al centro dell’attenzione del consiglio comunale che il presidente Luciano Bacchetta ha convocato per lunedì 27 febbraio per un question time alle ore 16.30 e una seduta ordinaria alle ore 18.00.

La sessione dedicata alle interrogazioni vedrà l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti rispondere alla capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni sugli allagamenti e la situazione del quartiere di Riosecco e della frazione di San Secondo, al consigliere del PD Massimo Minciotti sulla pulizia degli argini e degli alvei dei fossi, dei torrenti, delle forazze e delle caditoie e al capogruppo della Lega Valerio Mancini sullo stato di degrado del parcheggio antistante la Coop di Città di Castello.

Il sindaco Luca Secondi interverrà sull’interrogazione del consigliere Andrea Lignani Marchesani riguardante il piano delle farmacie sul territorio comunale, mentre l’assessore alla Polizia Locale Rodolfo Braccalenti replicherà ai consiglieri Elda Rossi, Riccardo Leveque (FDI) e Tommaso Campagni (FI) sui ripetuti furti avvenuti nella zona sud del comune. La seduta ordinaria sarà aperta dall’approvazione dello schema di convenzione aggiornato per l’affidamento del servizio di tesoreria comunale per il periodo 2022/2026 e di una variazione di bilancio in esercizio provvisorio di competenza del consiglio comunale, sui quali relazionerà l’assessore competente Mauro Mariangeli.

I lavori proseguiranno con tre mozioni: quella dei consiglieri Tommaso Campagni (FI), Riccardo Leveque ed Elda Rossi (FDI), Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica), Valerio Mancini (Lega), Roberto Marinelli (Lista Civica Marinelli Sindaco) e Filippo Schiattelli (Unione Civica Tiferno) sul tema dei minori in stato di disagio; quella del capogruppo della Lega Valerio Mancini sulla stipula di un protocollo operativo d’intesa per il contrasto al lavoro nero e all’esercizio abusivo nell’ambito della professione di estetista; quella del capogruppo di FI Tommaso Campagni per promuovere la partecipazione attiva di persone anziane e in pensione a supporto della sicurezza degli alunni all’ingresso/uscita delle scuole e del mantenimento del decoro urbano.

L’assessore Mauro Mariangeli risponderà poi all’interpellanza dei consiglieri Tommaso Campagni (FI), Elda Rossi e Riccardo Leveque (FDI) sull’attuazione del baratto amministrativo per il Comune.

La seduta terminerà con la discussione delle mozioni del gruppo consiliare del PSI per il rafforzamento delle misure di contrasto al bullismo e al cyberbullismo e del capogruppo del PD Gionata Gatticchi sulla collocazione di panchine di colore giallo sul territorio comunale per sostenere la campagna verità e giustizia per Giulio Regeni. Come di consueto la seduta potrà essere seguita in diretta streaming attraverso la pagina istituzionale del Comune (sezione “Comune in diretta – streaming audio video” al link https://cittadicastello.consiglicloud.it/home) e attraverso il canale ufficiale YouTube dell’ente.

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Da una condotta sbagliata nasce un gesto di solidarietà: gli agenti della Polizia Locale di Città di Castello devolvono in beneficenza alla Caritas la somma consegnata a titolo di risarcimento simbolico

Anche da una condotta sbagliata può nascere un gesto di solidarietà. Lo hanno dimostrato nei giorni scorsi gli agenti della Polizia Locale di Città di Castello, che hanno devoluto in beneficenza alla Caritas la somma consegnata a titolo di risarcimento simbolico da un cittadino condannato dall’autorità giudiziaria per il comportamento oltraggioso tenuto nei loro confronti. In accordo con il comandante Emanuele Mattei, i protagonisti dell’episodio hanno accettato il denaro, insieme alle scuse del responsabile dell’accaduto formalizzate attraverso il proprio legale di fiducia, unicamente con l’intenzione di trasformarlo in un aiuto concreto per i poveri.

Non appena possibile, quindi, si sono recati nella sede di piazza del Garigliano dove hanno affidato alle mani del direttore della Caritas Gaetano Zucchini la somma acquisita, sottolineando la volontà di dare un piccolo contributo al grande lavoro che tanti volontari svolgono ogni giorno nella struttura per accogliere le persone bisognose della città.

“Questo gesto sottolinea la generosità e l’altruismo delle persone che ne sono state protagoniste, ma anche lo spirito di servizio e la sensibilità che dimostrano come agenti della nostra Polizia Locale, un ruolo nel quale sono chiamati al dovere non semplice di far rispettare le regole, ma anche al compito primario di essere vicini ai cittadini e a disposizione delle esigenze della comunità, un tratto distintivo a cui teniamo molto come amministrazione comunale, insieme alla sinergia con le forze dell’ordine, che è la base di un efficace presidio del territorio”, afferma l’assessore alla Polizia Locale Rodolfo Braccalenti, nel ringraziare a nome della giunta gli autori del gesto di solidarietà per “una scelta che abbiamo apprezzato molto e che ci inorgoglisce”.

I fatti risalgono al gennaio del 2021, quando il cittadino protagonista della vicenda, un 45enne di Città di Castello, venne fermato in piazza Fanti per un assembramento durante l’emergenza sanitaria da Covid-19. Alle contestazioni dei vigili intervenuti, un ufficiale e due agenti, l’uomo rispose con ingiurie e minacce, che gli sono costate la denuncia all’autorità giudiziaria e la successiva condanna con messa in prova. “I miei agenti meritano un elogio per l’umanità, la generosità e il senso del dovere che li contraddistingue”, osserva il comandante Mattei, nel sottolineare come “il gesto di solidarietà di cui sono stati protagonisti testimoni la volontà di mettere il cittadino al centro dell’attenzione, sapendo anche guardare e rispondere alle esigenze particolari, come quelle dei più bisognosi, con la capacità di ascolto e la sensibilità necessari a svolgere con efficacia il proprio compito nell’interesse della collettività”.

Il dirigente della Polizia Locale evidenzia come il risarcimento simbolico di cui si è fatto carico il cittadino coinvolto nella vicenda “rientri tra le condotte riparatorie riconosciute dal legislatore nei confronti dei responsabili di un reato, in questo caso quello di oltraggio a pubblico ufficiale”, e che “gli agenti interessati abbiano optato liberamente per la scelta di accettare la somma offerta per poterla impegnare nell’aiuto delle persone in difficoltà”. “Una sensibilità di cui sono veramente orgoglioso”, rimarca Mattei.

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Dieci anni fa la scomparsa di Paola Pillitu. Sindaco e Assessore: “Il suo lascito un gesto di amore per la città che onoreremo. Studio Pillitu-Meroni sarà spazio di cultura e rappresentanza”

A dieci anni dalla scomparsa, avvenuta il 26 febbraio 2013, l’Amministrazione comunale ricorda Paola Pillitu, docente universitaria, donna politica e tifernate, che ha lasciato alla sua città un importante patrimonio artistico ed archivistico conservato a Palazzo Pier-leoni, nello studio Pillitu-Meroni, denominazione con cui è stato riaperto eccezionalmen-te alla vigilia del decennale.


“Paola Pillitu ha compiuto un gesto encomiabile, che non può essere dimenticato e per il quale rappresenta un tifernate benemerito al nostro cospetto” dichiarano il sindaco Luca Secondi e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, “In occasione del decennale ab-biamo simbolicamente aperto ai cittadini lo studio che conserva un apparato decorativo di grande pregio e oggettistica di modernariato che rivela il grande senso artistico di Paola Pillitu.

La ricordiamo come docente universitaria, come prima donna candidata sindaco di Città di Castelo nel 1993, quando venne introdotta l’elezione diretta del primo cittadino, la ricordiamo in consiglio comunale ma anche nei luoghi pubblici del centro storico dove aveva una vita sociale ricca di rapporti e di connessioni. Il suo lascito è un gesto d’amore nei confronti della sua città e insieme l’atto di congedo di una famiglia da Città di Castello. Guido Meroni, originario del Mantovano, educatore e attivista dei popo-lari, giunse a Città di Castello negli anni Venti del Novecento dove acquistò il Collegio Serafini.

Luigi Pillitu, da Decimonannu in Sardegna, giunse, poco dopo, come studente del collegio retto da Meroni, di cui sposò la figlia, Iole, e fu il primo sindaco della città dopo la Liberazione. Da qui nasce la famiglia Pillitu-Meroni e la storia di Paola Pillitu, fi-glia di due uomini, che segnarono la storia di una città, in cui capitarono quasi per caso ma per la quale si adoperarono come se fosse la loro patria”. “In previsione del decenna-le abbiamo riaperto lo studio di Palazzo Pierleoni alle visite, rispettando lo spirito del la-scito di Paola Pillitu che ha voluto fosse un bene pubblico e per il valore intrinseco delle opere d’arte e della documentazione che custodisce.

Come abbiamo già anticipato – concludono sindaco ed assessore – lo studio Pillitu-Meroni sarà uno spazio di eccellenza al servizio della migliore creatività artistica locale, in linea con la sua vocazione. Nello studio infatti convivono più epoche dal Settecento del’apparato de-corativo al Novecento dei quadri di Dottori, delle ceramiche di Baldelli, ai tessuti di De-rigù”.

Lo studio di Palazzo Pierleoni in Corso Vittorio Emanuele ha un apparato decorativo pregevole e diffuso, è arricchito alle pareti da opere pittoriche risalenti al Seicento, stuc-chi con motivi floreali e faunisti. Oltre all’importante valore documentario del materiale, tra cui l’archivio del Collegio Serafini, in corso di inventariazione, lo studio Pillitu-Meroni contiene arredi e oggettistica di pregio, selezionata personalmente da Paola Pillitu per-ché fosse di proprietà e fruizione pubblica: ceramiche dell’Ottocento e del Novecento, opere di Baldelli e Derigù, quadri di De Gregori e Dottori, collezioni di moda degli anni Quaranta, molte delle quali appartenute alla madre Iole, una sezione etnica, frutto dei suoi frequenti viaggi all’estero. Lo studio e la documentazione che contiene, onorando lo spirito del lascito, sono destinati alla fruizione pubblica e al servizio della crescita cultu-rale e artistica della città.

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Concerto e masterclass del violinista americano David Russell per il Centro Studi Musicali della Valtiberina

Musica al Centro, il ciclo di eventi organizzato dal Centro Studi Musicali della Valtiberina, si ripropone nel prossima fine settimana con un doppio appuntamento di grande rilievo che vede protagonista il noto violinista americano David Russell il quale, sabato 4 marzo alle 17,30 presso l’Auditorium di Santa Chiara, si esibirà in un concerto dal titolo “Echoes of Al- Andalus” assieme al tenore Brian Arreolae e il pianista Pedro Gavilan di Granada, e domenica 5 marzo a partire dalle ore 15 presso la sede del Centro Studi Musicali della Valtiberina, terrà una masterclass di violino  completamente gratuita sia per gli uditori che per gli allievi effettivi che potranno proporre al M° Russell esecuzioni di brani del loro repertorio da approfondire.

Si tratta di due occasioni irripetibili che consentiranno di entrare in contatto con un musicista di grande esperienza internazionale sia in ambito concertistico che didattico.

Per informazioni telefonare al numero 3934371610 o scrivere all’indirizzo mail info@studimusicalivaltiberina.it.

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Sanità umbra, Rifondazione comunista: “Anche la Corte dei Conti ne certifica il collasso”

La stoccata della procuratrice regionale Rosa Francaviglia della Corte dei Conti sulla gestione della sanità umbra ne certifica il collasso. Per noi però non si tratta di una sorpresa. Denunciamo questa situazione almeno dal 2016 in corrispondenza della crisi politica dell’allora governo regionale, di cui non facevamo più parte, sulle nomine dei direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere. Una crisi che la diceva lunga e che avveniva in un contesto in cui i veri problemi, dal decreto Lorenzin all’assenza del piano regionale, erano rappresentati dai tagli, dal dilagare delle privatizzazioni, dalle liste d’attesa, dal depotenziamento della medicina di territorio e della prevenzione. Allora predicavamo nel deserto.

Con il governo delle destre a trazione “nordista” si è continuato a tagliare e a privatizzare. I risultati di Tesei e Coletto li conoscono bene soprattutto i malati: problemi per le degenze, liste d’attesa interminabili, pronto soccorso in sofferenza, assenza di manutenzioni, carenza di personale, fuga di professionisti. Per questo torniamo a rivolgerci alle opposizioni in consiglio regionale e alle forze politiche progressiste e di sinistra dell’Umbria per lanciare una mobilitazione politica regionale non solo per difendere la sanità pubblica, ma anche per mandare via questo governo regionale e costruire l’alternativa.

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Galleria della Guinza : una battaglia storica della Destra, un primo passo vittorioso e un impegno mantenuto

Ci voleva il Governo Meloni per fare un passo concreto nella realizzazione di un’arteria trasversale vitale per le comunicazioni economico-sociali dell’Alta Valle del Tevere. Un territorio, ricordiamolo, che da locomotiva dell’Umbria si è via via marginalizzato per le dolose scelte politiche del centrosinistra . Ricordiamo la Legge obiettivo e gli accordi di programma quadro che all’inizio degli anni 2000 potevano già allora permettere una realizzazione individuando priorità regionali che la Governatrice Lorenzetti ha volutamente ignorato facendo leva sui finti litigi Città di Castello Sangiustino sul tracciato utili solo alle carriere politiche delle allora prime cittadine. Il risultato è stato la realizzazione della Foligno Civitanova e della Perugia Ancona e lo stallo della E78 con la conseguente perdita di competitività del territorio. Dopo solo schemi di tracciato con utili idioti a starnazzare su presunti danni paesaggistici, oggi finalmente si fa sul serio in un periodo storico in cui è più difficile e più oneroso trovare risorse.

Sappiamo che lo sfondamento verso l’Adriatico è solo un primo vitale ma non esaustivo passo, eppure ne troverete traccia nei programmi elettorali comunali, regionali e nazionali di Fratelli d’Italia che rimandano a un successivo momento il tratto altotiberino verso la Toscana. Si prendono impegni che si possono mantenere e si mantengono, questo è il nostro stile. Un ringraziamento ai Governatori Tesei e Accuaroli che hanno certificato questa priorità è doveroso come lo è verso il concreto Governo Meloni.

Una pluridecennale battaglia della Destra, fin dai tempi di Alleanza Nazionale, sta finalmente muovendo primi, vittoriosi, decisivi passi.

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