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Un artista in Biblioteca: Riccardo Fiorucci fino a domenica nell’atrio della Carducci

Un artista in Biblioteca: si tratta di Riccardo Fiorucci, artista tifernate molto legato alla sua città con un registro espressivo vicino al Contemporaneo, che fino a domenica 26 febbraio 2023 espone nell’atrio della Biblioteca Carducci di Città di Castello le due opere che donerà all’Amministrazione comunale. “Sono molto legato alla mia città e la mia arte nasce in questo contesto. Da qui nasce l’idea di donare al comune e quindi a tutti i cittadini.

Chiunque sia nato e abbia vissuto a Città di Castello non può rimanere indifferente all’arte che grazie al Rinascimento e a Burri si percepisce in ogni angolo della città. Ringrazio il sindaco, Luca Secondi e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, che hanno incoraggiato questa mia idea e invito tutti alla prossima mostra che farò”, ha dichiarato Fiorucci.

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Martedì 28 febbraio il trentennale dell’inaugurazione del Commissariato di Pubblica Sicurezza

A Città di Castello il trentennale dell’inaugurazione del Commissariato di Pubblica Sicurezza sarà celebrato martedì 28 febbraio con due momenti importanti che coinvolgeranno la comunità e le sue rappresentanze: l’inaugurazione alle ore 10.00, presso gli uffici della Polizia di Stato in via Rodolfo Morandi, di una sala per le audizioni protette delle donne vittime di violenza e dei minori, realizzata con il contributo del Lions Club Host di Città di Castello, e una cerimonia pubblica alle ore 11.30 al Teatro comunale degli Illuminati. Per consentire lo svolgimento degli eventi in programma, il comando della Polizia Locale ha emesso un’ordinanza per la gestione della viabilità, che martedì 28 febbraio, dalle ore 09.30 alle ore 13.30 vieterà la sosta (con rimozione forzata) su entrambi i lati di via Dei Fucci, nel tratto prospiciente il Teatro Comunale, e su largo Bartolini, area che sarà riservata agli organi della Polizia di Stato.

In attuazione del provvedimento saranno vietati anche il transito e la sosta (con rimozione forzata) sul lato destro, rispetto all’ingresso, di piazzale Enrico Ferri, che sarà a disposizione degli organi della Polizia di Stato. Il passaggio e la sosta nella porzione di parcheggio in questione saranno consentiti solamente agli autobus. Per consentire di parcheggiare ai mezzi della Polizia di Stato che raggiungeranno il Commissariato di Pubblica Sicurezza, dalle ore 09.00 alle ore 11.30 sarà istituito il divieto di transito e sosta (con rimozione forzata) sul lato destro, rispetto all’ingresso, del posteggio situato tra l’intersezione di via Rodolfo Morandi e via Georges Sorel. La viabilità lungo via Morandi sarà interdetta nel tratto compreso tra l’intersezione con via Borsellino e via Bucchi dalle ore 09.00 alle ore 11.30 (e comunque fino al termine dell’evento), con eccezione per il transito dei residenti e dei lavoratori delle attività della zona.

Per consentire il nomale flusso di traffico sarà a disposizione una viabilità alternativa, con obbligo di svolta a destra su via Borsellino, proseguendo lungo via Bucchi, per tutti i veicoli in transito su via Morandi provenienti dal centro storico di Città di Castello e diretti verso nord. I mezzi che percorreranno via Rosa Luxemburg in direzione sud saranno invece obbligati alla svolta a sinistra su via Bucchi, per poi proseguire lungo via Borsellino.

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Al via la terza rassegna del Teatro degli Illuminati: dal 3 marzo 2023 i sei spettacoli di Teatro a Km0. Botteghi: “Un anno intenso per il teatro. Un grazie speciale alle compagnie”

Dopo la Stagione di prosa e danza con il TSU, dopo Teatro Ragazzi, al via anche Teatro a Chilometri Zero, la rassegna che il Comune di Città di Castello organizza insieme alle compagnie locali al Teatro degli Illuminati. Oggi nella Sala degli Accademici del Teatro, con la partecipazione dell’assessore alla Cultura Michela Botteghi, di Simona Fani per SOGEPU e dei rappresentanti delle compagnie, è stato presentato il cartellone: sei spettacoli, il venerdì alle 21.00, a partire dal prossimo 3 marzo.

Q“Un grazie speciale a Gost Light Theatre, I ragazzi dell’Unitre, Medem Aps, Panni Stesi, San Leo Bastia, Suppergiù, che saranno i protagonisti di questa rassegna” ha detto l’assessore Botteghi, sottolineando come “nel post Covid il teatro si conferma come l’istituzione culturale che ha recuperato più velocemente capacità di iniziativa e di proposta. I numerosi spettacoli che quasi quotidianamente il Teatro ospita anzi sono il segno di come l’emergenza sanitaria abbia cambiato la natura del Teatro, che è diventato il punto di riferimento, ma allo stesso tempo abbia cambiato la progettazione culturale, spingendo, per le dimensioni e il profilo delle iniziative, ad un salto di qualità”. Teatro a Km zero 2023 apre il sipario venerdì 3 Marzo ore 21.00 con il Gruppo Teatrale San Leo Bastia che presenta “Il tesoro del Capitano” di Ennio Sabini, con Stefano Bucci, Romano Sabbioni, regia di Ennio Sabini. Per le prenotazioni tel. 379 1122566.

Venerdì 31 Marzo ore 21.00 Medem APS presenta “D all’ ennesima” di Miriam Oufatah, con Maria Gabriella Olivi, Kristian Fabbri, regia di Giovanna Guariniello. Prenotazioni tel. 3931492045. Venerdì 14 Aprile, ore 21.00, la Compagnia teatrale Suppergiù presenta “L’ortensia ha detto: che me frega!” (hortense a dit :”je m’en fous!” ) di Georges Feydeau, regia di Lorenzo Cozzari. Prenotazioni tel. 351 8744977. Venerdì 21 Aprile, ore 21.00, Gost Light Theatre con “Testa di cane”, libero adattamento teatrale dal romanzo “La vita è altrove” di Milan Kundera. Regia di Jacopo Falchi. Prenotazioni tel. 3384236281. Sabato 29 Aprile, ore 21.00, e Domenica 30 Aprile, ore 17.00, Gruppo teatrale

I ragazzi dell’Unitre “Pillole” (da YouTube ), regia di Alvaro Morini. Prenotazioni tel 0758550356 (giorni feriali dalle ore 10.00 alle ore 12.00). Sabato 6 maggio, ore 21.00, il Gruppo teatrale Panni Stesi presenta “Più poveri de cosè… se more!” con la regia di Ivano Franchi. Prenotazioni tel.3403914221. Informazioni Ufficio Cultura, tel. 075 8523171 cultura@comune.cittadicastello.pg.it. Prezzo del biglietto 10,00 euro. Per l’acquisto dei biglietti rivolgersi direttamente alle compagnie teatrali. Apertura del botteghino del Teatro degli Illuminati il giorno dello spettacolo a partire dalle ore 19.30.

(foto allegate)

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Il 26 febbraio in piazza Michelangelo grande festa per salutare il Carnevale

Domenica 26 febbraio si saluterà il Carnevale in piazza Michelangelo. Si torna quindi a festeggiare “Il Carnevalone” con l’evento “Bruciano il Carnevale”, organizzato dai commercianti e dal Gruppo Volontari Umbertide in collaborazione con le Pro Loco del territorio.

L’evento, patrocinato dal Comune di Umbertide, avrà inizio alle 15.00 con la sfilata di bambini in maschera e una gustosa merenda per tutti. Sarà quindi la volta di una avvincente sfida tra le Pro Loco con i giochi di una volta. Gran finale alle 18.00 quando verrà bruciato il fantoccio di Re Carnevale. Ci sarà un premio per tutti i bimbi mascherati con un premio speciale per il costume più originale.

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Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) “ex Ospedale sul mercato: proposta rinunciataria e a rischio fallimento”


L’ex ospedale di Città di Castello è stato chiuso da 23 anni e langue in un inarrestabile degrado, senza alcun progetto concreto e realistico di riutilizzo e di ristrutturazione, monumento dell’incapacità politica di chi si è succeduto al potere comunale e regionale dal 2000 ad ora.


Ora sindaco e maggioranza hanno convocato una Commissione praticamente inutile, data l’assenza della proprietà dello stabile, la Regione Umbria, per poter avere una scena da cui proclamare le proprie intenzioni: chiedere un sopralluogo tecnico per valutare la sicurezza, richiesta che doveva essere già scritta e inviata da moltissimo tempo, per prendere atto che i 3 milioni di euro di fondi regionali per il sisma sono di nuovo disponibili per la sistemazione dell’immobile, per poi proporre di metterlo sul mercato. Quindi, secondo il sindaco, la Regione dovrebbe investire una notevole quantità di soldi pubblici, non all’interno di un progetto completo di recupero e di utilizzo dell’immobile, ma solo per “scaldare” l’offerta di vendita di uno stabile dalla cubatura enorme, capace di stravolgere in bene, o in male, la vita del centro di Città di Castello.


Su questa proposta, le ricostruzioni giornalistiche pubblicate sono parziali, non dando conto di tutte le posizioni emerse in Commissione: la messa sul mercato di un immobile dall’ingente cubatura che necessita di grandi investimenti per essere redditizio, difficilmente troverà un acquirente a meno di una svendita totale a prezzi di saldo. Investirci prima ingenti fondi pubblici senza un progetto, significa utilizzarli per facilitare il privato, rinunciando completamente alla possibilità di impostare il riutilizzo di uno stabile dalle enormi potenzialità per la valorizzazione e rivitalizzazione del centro storico e dell’intera città.

Questa posizione rinunciataria conferma la mancanza di idee e di visione di questa amministrazione, la mancanza di impegno e volontà di coinvolgere enti pubblici ed esperti professionisti per elaborare una proposta forte di utilizzo e per la ricerca dei tanti fondi necessari. Una grande risorsa viene considerata un problema di cui liberarsi, a differenza di altre amministrazioni comunali che hanno ottenuto il recupero degli ex ospedali. Si suggerisce alla Regione di fare cassa svendendo un pezzo della nostra città, per lasciare campo libero ai privati, ma con quali garanzie? Ci si dimentica con troppa fretta di quanto successo con il recupero del Cinema Vittoria o della situazione dei Molini Brighigna o dell’ex fornace di Riosecco, immobili di proprietà privata, tutte ferite ancora aperte. E per fortuna che governa il centrosinistra.


Per dovere di cronaca, altrettanto inaccettabile è la narrazione che sindaco, ex sindaco e maggioranza hanno cercato di imporre, ricostruendo una cronistoria di comodo dei fatti sull’ex ospedale: non esiste agli atti amministrativi alcun accordo sottoscritto tra Regione, Comune e ASL per la sistemazione dell’ex ospedale; solo nel 2018 , dopo ben 18 anni di silenzio, venne presentata una proposta in Commissione che a causa dei tanti punti critici, non venne poi sottoscritta. Vero invece è che la Regione mise a bilancio oltre 3 milioni dei Fondi per il Sisma. Ma per il fabbisogno dello stabile erano drammaticamente insufficienti e i 3,700 milioni del Lascito Mariani, che il Comune intendeva mettere sul tavolo per l’annunciata “Casa della Salute” , non erano utilizzabili per la struttura dell’edificio. Ergo, il progetto non aveva le basi per essere realizzato.

Tanto è vero che qualche anno dopo lo stesso sindaco che lo aveva spinto, Bacchetta, cambiò idea e versione, spingendo verso la devoluzione di tutto il Lascito Mariani nelle casse dell’ASL, malgrado le posizioni di chi lo aveva messo in guardia, tra cui principalmente la nostra avendo noi chiaramente affermato che tale elargizione non era dovuta e soprattutto che l’accordo proposto non garantiva al Comune alcuna possibilità decisionale futura; come in effetti avvenuto. Eppure firmò un accordo vuoto e privo di impegni concreti con la governatrice Tesei: lamentare ora un tradimento della fiducia che aveva riposto è ridicolo, o peggio, inutile, vittimistico e colpevolmente fallimentare.

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Sauro Anniboletti è il candidato a Sindaco di Umbertide per il Centrosinistra”

E’ Sauro Anniboletti, medico e professionista stimato, impegnato da anni sia in ambito sociale che sportivo, il candidato a Sindaco di Umbertide per il Centrosinistra”. E’ quanto rendono noto con soddisfazione i rappresentanti della coalizione civica e progressista costituita da: Partito Democratico, Umbertide Cambia/CiviciX, Alleanza Verdi-Sinistra/Sinistra per Umbertide, Umbertide Partecipa, Partito Socialista Italiano.

“Ringraziamo Anniboletti per aver accettato la nostra proposta – sottolineano le forze politiche –  e per essersi messo a disposizione con grande generosità e spirito di servizi rispetto ad un progetto che punta ad elaborare un’idea alternativa di governo della Città, sempre più aperta e attenta alle esigenze dei cittadini”.

“Il candidato Sindaco – ricordano – si è reso disponibile ad allargare da subito la coalizione, instaurando un dialogo che, ci auguriamo, diventi sempre più proficuo e coinvolga tutte le realtà territoriali, a partire dalle le forze politiche progressiste con le quali sono stati già condivisi dei percorsi programmatici e metodologici”.

“Un impegno vero e una sfida ambiziosa – concludono – che verrà condiviso da più parti al fine di costruire una coalizione sempre più larga e rappresentativa di tutte le forze alternative alle destre, così da lavorare tutti insieme per restituire dignità alla nostra Città”.

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Consegnata questa mattina al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella l’onorificenza di “Alfiere della Repubblica” al tifernate Alexander Bani, 10 anni

Si è svolta questa mattina a Roma presso il Quirinale, la cerimonia per la consegna degli attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito a 30 giovani meritevoli. Scelta che “è stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali”, nell’anno 2022 di ragazze e ragazzi che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti giovani meritevoli presenti nel nostro Paese. Erano presenti il Ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci e il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. I premiati si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti o adottato comportamenti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà. Accanto agli Attestati d’onore, il Presidente Mattarella ha riconosciuto il merito di alcune iniziative collettive assegnando loro delle targhe.

La cerimonia, presentata dall’autrice e conduttrice Angela Rafanelli, è stata aperta dall’intervento del Presidente Mattarella. Erano presenti il Ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci e il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Era stato annunciato ufficialmente lo scorso 4 Febbraio da una nota del Quirinale che fra questi giovani (il più piccolo) è stato insignito di tale carica anche Alexander Bani, un ragazzo tifernate, 10 anni, (residente a Città di Castello, con il padre, Ulisse Bani, conosciuto ed apprezzato tipografo, la madre Elena Gusarova, russa originaria di Tula a sud di Mosca, il fratellino Kristian) che frequenta la scuola primaria “La Tina”, “per la solidarietà e l’amicizia dimostrata nei confronti del piccolo Sasha, bambino ucraino scappato dal conflitto, ospite di una famiglia italiana per alcuni mesi”.

“Alexander – recita la motivazione ufficiale del Quirinale – ha la mamma russa e frequenta la scuola primaria. Il suo Istituto, come tante scuole italiane, ha spalancato le proprie porte a bambini e ragazzi in fuga dalla guerra scoppiata in Ucraina. Tra i bambini accolti dalla scuola frequentata da Alexander vi è anche Sasha, arrivato in Italia con la mamma e il fratellino di due anni, dopo aver abbandonato in fretta la cittadina ucraina in cui viveva, bombardata dai missili russi.

Sasha il primo giorno di scuola in Italia ha trovato ad accoglierlo, insieme ad altri bambini, Alexander, che si è improvvisato mediatore culturale per favorire l’inserimento del nuovo amico e compagno di banco. I due bambini sono subito diventati inseparabili, condividendo molti interessi. L’accoglienza – conclude la nota del Quirinale – così spontanea di Alexander ha permesso a Sasha di ritrovare in breve tempo quel senso di normalità che le difficoltà e i traumi conseguenti alla fuga dal suo Paese avevano compromesso”.

Prima di varcare l’ingresso del Quirinale, Alexander accompagnato dal babbo, dalla mamma e dalla insegnante, Paola Milli, aveva già avvertito Sasha l’amico del cuore artefice assieme a lui ed ai suoi compagni di scuola di una storia di amore e fratellanza fra i popoli bellissima che proprio oggi coincide con la drammatica riccorrenza del primo anno di guerra in Ucraina. “L’ emozione è stata tanta – raccontano i genitori – proprio nel momento in cui stringendo la mano al Presidente della Repubblica, ha realizzato che grazie alla sua generosità e naturalezza impegnandosi all’integrazione di Sasha nel gruppo classe fungendo da interprete, è riuscito a mettere un primo mattoncino per il suo sogno “ Avere un mondo di Pace” .

I genitori di Alex presenti all’evento hanno manifestato la loro commozione ma anche la soddisfazione di avere un bambino, che si è mostrato capace di superare ogni barriera discriminatoria coltivando una sincera amicizia con il bambino Ucraino. Orgogliosa, lo è stata anche l’insegnante, Paola Milli, presente alla cerimonia, in rappresentanza della Scuola Primaria La Tina e delle colleghe, Catia Piccioni, Giovanna Polenzani e Gloria Smacchia, che grazie all’attenzione prestata da Alexander nei confronti di Sasha ha ancora più convinzione che i bambini hanno una naturale propensione all’accoglienza a qualsiasi altro entri a far parte del gruppo classe.

“Una giornata bellissima, commovente che ho avuto l’onore e la responsabilità di condividere assieme ad Alexander ed i suoi genitori proprio oggi, nella ricorrenza simbolo per il mondo. Che sia di buon auspicio per la pace, perché dai bambini e dai giovani vengono gli esempi più veri e straordinari di fratellanza fra i popoli”, ha precisato l’insegnante, Paola Milli. Anche il Il Dirigente Scolastico del Secondo Circolo Didattico, Simone Casucci e la vicaria, Giada Marini, si congratulano con l’alunno Alexander Bani per il prestigioso riconoscimento conferitogli dal Presidente della Repubblica. Casucci e Marini “si complimentano anche con la famiglia del bambino che ha saputo a lui trasmettere i valori della fratellanza e della solidarietà verso i più fragili e con le sue docenti per la sensibilità e la professionalità dimostrata nell’aver gestito in modo egregio l’accoglienza e l’inclusione di alunni in fuga dalla guerra”.

“La storia di Alexander e Sasha – hanno precisato – è motivo di grande orgoglio per la nostra scuola e per l’intera comunità, è il segno evidente che all’interno delle aule scolastiche, oltre alle discipline, si insegna ai bambini a divenire uomini e cittadini del futuro”. Anche dal versante istituzionale, il comune di Citta’ di Castello, protagonista lo scorso anno l’11 marzo assieme alla scuola di una spontanea iniziativa allo stadio “Bernicchi” con oltre 200 bambini di tutte le scuole cittadine, che mano nella mano, primi fra tutti Alexander e Sasha, formarono la parola pace, il sindaco Luca Secondi e l’assessore alle Politiche Scolastiche, Letizia Guerri hanno dichiarato di rappresentare con “orgoglio una intera comunità che si stringe con affetto e riconoscenza ad Alexander neo Alfiere della Repubblica, alla sua famiglia, alla scuola e all’amico ucraino Sasha nella giornata in cui si ricorda la tragedia della guerra.

Citta’ di Castello dice ancora grazie ad Alexander ed al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che oggi come sempre con questa straordinaria giornata di riconoscimenti ai giovani alfieri ci rappresenta tutti senza distinzioni, tutti. Grazie Presidente”, concludono Secondi e Guerri nell’annunciare che Alexander Bani, assieme ai suoi insegnanti, compagni di scuola, alla famiglia sarà ricevuto in comune nei prossimi giorni per un riconoscimento della comunità tifernate e sarà in ottima compagnia di un altro giovane Alfiere del Lavoro, Zakaria Ghouiza, alunno tifernate lo scorso anno del “Plinio il Giovane”, premiato il 10 otttobre 2022 dal Presidente della Repubblica per l’elevato senso civico, sociale e per l’eccellenza dimostrata sui banchi di scuola.

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Metamorfosi, la letteratura si fa teatro al teatro g. papini di Pieve Santo Stefano, il 5 marzo ore 21.00 in scena odissea dieci, di fame e d’amore l’uomo vive, l’uomo muore

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Laboratori Permanenti prosegue il lavoro sul territorio della Valtiberina Toscana e avvia la rassegna Metamorfosi – La grande letteratura si fa teatro presso il Teatro Comunale Giovanni Papini a Pieve Santo Stefano, organizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
La rassegna è pensata in armonia con l’attitudine della città da poco insignita come Città che legge; gli spettacoli offerti hanno tutti come fulcro il libro, le grandi storie, la letteratura trasposta a teatro, perché è la letteratura che ci consegna la mappa dei sentimenti, che ce li fa riconoscere e nominare, e dunque ancor più forte il teatro che a essa si ispira.

L’appuntamento è il 5 marzo alle ore 21.00 con lo spettacolo Odissea dieci, di fame e d’amore l’uomo vive, l’uomo muore di Diesis Teatrango. Un progetto di e con il giovane Matteo Pecorini, allestimento scenico Eliana Martinelli e le musiche eseguite dal vivo di Tommaso Ferrini chitarra, tastiera.
Si tratta di uno spettacolo dalla forma narrativa e performativa aperta, in cui l’interprete adopera tre diversi linguaggi (il racconto, il reading e la recitazione) per far rivivere uno dei capitoli forse più suggestivi e conosciuti del classico omerico: il Canto X, dove si narra del viaggio che porta Odisseo all’incontro con Circe. Molti gli spunti di riflessione: la diffidenza, la paura, l’incomprensione, la lontananza fisica come condizione imposta da forze al di sopra dell’uomo, ma anche l’accoglienza, la curiosità, la compassione, l’amicizia… Tra tutti questi temi, si ergono in maniera preponderante quello della Fame e dell’Amore, ed è su queste due potenti spinte universali che si costruisce e si articola l’intero spettacolo. Ogni riferimento guida lo spettatore verso una riflessione viva sui nostri giorni e rilancia l’attenzione sul valore che diamo ai nostri compagni di viaggio nel perseguire una salvezza collettiva, rinunciando alla spinta famelica di una conquista squisitamente individuale.
Il 6 marzo alle ore 10.30 lo spettacolo sarà replicato per le scuole di Pieve Santo Stefano.

Per le sue rassegne teatrali Laboratori Permanenti ha pensato a delle formule di abbonamento agevoli, che consentono allo spettatore di poter assistere agli spettacoli a prezzi agevolati ma soprattutto di poter scegliere le diverse rappresentazioni presenti in Vallata.

BIGLIETTERIA
Intero € 10,00
Ridotto under25 e over65 € 7,00
Ridotto studenti € 6,00

Abbonamento 5 spettacoli
Intero € 35,00
per chi ha diritto al biglietto ridotto € 25,00

BIGLIETTERIA ONLINE su https://oooh.events/

PROGRAMMA COMPLETO https://www.laboratoripermanenti.com/project/metamorfosi/

INFO E PRENOTAZIONI:
cell. 379 125 3567
(tramite whatsapp o chiamando dal lun. al ven. dalle 9.00 alle 13.00)
info@laboratoripermanenti.com

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Presentato il master di II livello in “Cure palliative” dell’Università degli Studi di Perugia. Il presidente di Aucc, Giuseppe Caforio: “Un master fondamentale per dare risposte a una crescente domanda di assistenza domiciliare”

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“Acqua nel deserto”, così il presidente di Aucc, professor avvocato Giuseppe Caforio ha definito il Master di II livello in Cure palliative, intervenendo, nei giorni scorsi, anche in rappresentanza di “Umbria, insieme contro il cancro”, alla presentazione del corso, nell’Aula Magna del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia, alla presenza delle massime autorità istituzionali.

Il master è volto alla formazione di personale che si prende cura dei pazienti in fase avanzata e terminale della malattia ed è diretto dal professor Fausto Roila, presente all’incontro, insieme alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e, fra gli altri, al direttore del dipartimento di Medicina e Chirurgia, professor Vincenzo Nicola Talesa, del presidente in Medicina e Chirurgia professor Francesco Grignani, del direttore sanitario Usl Umbria 1 Massimo d’Angelo, del direttore dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis, del presidente dell’Ordine dei Medici Perugia, Verena De Angelis.

“Un corso – ha proseguito il presidente – che va a colmare un’esigenza molto forte sul territorio regionale e nazionale. Le cure palliative sono il grande tema della sanità di oggi”. Il presidente ha quindi evidenziato la forza e lo straordinario ruolo delle associazioni contro il cancro, definendole “il polso vivo” della realtà oncologica. E ha concluso il suo intervento evidenziando la “discrasia” tra “domanda di assistenza sanitaria in ambito oncologico e disponibilità di risorse non tanto economiche, quanto umane”.

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A Tempi Supplementari Borgo e Volpi

Torna Tempi Supplementari. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, l’allenatore del Cerbara, Roberto Borgo ed il direttore sportivo del Lama, Cristhian Volpi

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Calcio prima categoria: Roberto Borgo (Cerbara) “vogliamo provarci, lotteremo per il salto di categoria con tutte le nostre forze”

“Siamo consapevoli delle difficoltà che dovremo affrontare da qui al termine del campionato, ci sono formazioni più attrezzate del Cerbara per il salto di categoria detto ciò, ci crediamo, siamo consapevoli della nostra forza, abbiamo carattere e sappiamo reagire alle difficoltà, i conti si fanno al termine della stagione, ma noi lotteremo con tutte le nostre forze per centrare la promozione”

https://www.facebook.com/watch/?v=751772106560307
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Calcio eccellenza: Cristhian Volpi (Lama) “via da Lama solo per un offerta irrinunciabile”

“A Lama sto bene, la società è ambiziosa, e può dire ancora tanto nel campionato di Eccellenza, personalmente sono soddisfatto di quanto prodotto negli ultimi anni, non nego la voglia di confrontarmi con piazze più importanti, ma se deciderò di cambiare, lo farò solo difronte ad un offerta irrinunciabile”

https://www.facebook.com/watch/?v=1845733402474103
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Francesco del Siena (Italia Viva Valtiberina) “con gli amici di Azione Valtiberina entreremo nel coordinamento del Terzo Polo Altotevere, pronti a lavorare concretamente per tutto il territorio”

“Ne abbiamo parlato con i vertici provinciali aretini, che hanno accolto favorevolmente la nostra proposta di entrare a far parte del coordinamento del Terzo Polo Altotevere che si è costituito qualche settimana fa, lo facciamo con entusiasmo, convinti che la nostra valle sia un contenitore unico. Ci sono leggi differenti, parliamo di due Regioni diverse, ma esistono punti in comune su cui possiamo lavorare. E’ la prima volta che un forza politica sceglie di unire le forze, andando oltre a quelli che sono i vincoli territoriali, ma è arrivato il tempo di provare a cambiare l’inerzia di una politica fatta di spot e promesse elettorali. Lo facciamo ora, lontani dalle elezioni, perchè è giusto dare voce alle istanze di cittadini e imprese che ci chiedono di portare, nelle sedi dei parlamentini locali, le problematiche che ogni giorno si trovano a dover superare. Ci confronteremo su proposte concrete e di buonsenso, che porteremo all’attenzione dei vari Consigli Comunali, e ci batteremo affinchè vengano accolte, nell’interesse della comunità”.

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/898231431321354
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Check-up per la Resurrezione di Piero, buono lo stato di conservazione

Ad oltre cinque anni dal termine del restauro, al Museo Civico di Sansepolcro sono state svolte le verifiche (terminate nel pomeriggio di ieri) sullo stato di conservazione de “La Resurrezione di Piero della Francesca”.

Buono il riscontro del sopralluogo, anche se a dirlo ufficialmente dovrà essere il report che redigeranno i restauratori.

Questo intervento di manutenzione ordinaria è stato effettuato da parte dei Funzionari Restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze Maria Rosa Lanfranchi e Paola Mariotti, in collaborazione con il Restauratore Umberto Senserini, ex Funzionario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena Grosseto e Arezzo.

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Gabriele Finaldi, Direttore della National Gallery di Londra, nel Comitato Scientifico della Fondazione Piero della Francesca

La Fondazione Piero della Francesca si arricchisce di un nome prestigioso. Gabriele Finaldi, Direttore della National Gallery di Londra dal 2015, apprezzato storico dell’arte, museologo e curatore d’arte britannico di chiare origini italiane è stato nominato di recente membro effettivo del Comitato Scientifico dell’organismo.

La proposta della Presidente della Fondazione, Francesca Chieli, è stata pienamente recepita dai membri del cda. La Fondazione del resto sin dalla sua nascita vanta una prestigiosa storia scientifica alle spalle e nel Comitato, coordinato da Antonio Paolucci, già Direttore dei Musei Vaticani, figurano i grandi nomi della Storia dell’Arte, tra i quali Salvatore Settis, Carlo Bertelli e Marisa Dalai Emiliani. Di elevato livello anche gli esperti nel settore museale e della conservazione, come Giorgio Bonsanti, Davide Gasparotto, Stefano Casciu e Cecilia Frosinini.

Una rosa di studiosi che si impreziosisce ora di un nuovo e prestigioso nominativo, proprio all’indomani dell’acceso dibattito sul restauro della Natività di Piero operato dall’istituto inglese. “Un percorso necessario” dichiara la Presidente Francesca Chieli “perché molto del patrimonio pierfrancescano è esule in terra straniera da più di due secoli, e questo ‘pellegrinaggio antiquario’, che ha segnato profondamente la storia artistica del territorio nazionale, deve essere oggi motivo di dialogo, confronto e serena riflessione.

Una relazione più stretta tra esperti e responsabili dei musei che nel mondo ospitano le opere di Piero della Francesca può avere risvolti straordinari sia sul piano delle ricerche storiche che delle scelte operative”. “L’ingresso di Gabriele Finaldi nel Comitato Scientifico” commenta l’assessore alla cultura di Sansepolcro, Francesca Mercati “va salutato con enorme piacere.

Perché segna con decisione il percorso legato al rilancio della Fondazione che come amministrazione comunale abbiamo intrapreso sin dal nostro insediamento e che ha già riguardato la nomina di Francesca Chieli in qualità di Presidente. E perché permette alla stessa Fondazione di avere un carattere di internazionalità, fondamentale nello sviluppo di iniziative future che abbiano ricadute globali”.

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I “muratori” del terzo millennio

I “muratori” del terzo millennio. A distanza di oltre trenta anni dall’ultimo bando si ritorna a parlare alla Scuola “G.O. Bufalini” di corsi di formazione finalizzati all’occupazione per operatore edile polivalente: muratori, carpentieri, manovali, responsabili di cantiere del terzo millennio. Sono nove gli iscritti, stranieri, per la maggioranza dal sud africa in cerca di un’occupazione stabile e di una professionalità nel nostro paese. Oggi l’avvio del corso alla presenza dei vertici della scuola, dei rappresentanti istituzionali e del CESF scuola edile di Perugia.

I “muratori” del terzo millennio. A distanza di oltre trenta anni dall’ultimo bando si ritorna a parlare di corsi di formazione finalizzati all’occupazione per operatore edile polivalente: muratori, carpentieri, manovali, responsabili di cantiere del terzo millennio. Sono infatti nove, gli iscritti di provenienza straniera, per la maggioranza dal sud africa (Niger, Senegal, Guinea, Mali e Gambia), in cerca di un’occupazione stabile e di una professionalità nel nostro paese. Un segnale in controtendenza nel momento in cui le cosidette professioni hi-tech spiccano nella graduatoria delle preferenze dei giovani che ad un futuro nei cantieri preferiscono una carriera dietro lo schermo di un tablet, computer ed smartphone.

Il nuovo il corso per operatore edile alla “Scuola Bufalini” in collaborazione con CESF scuola edile di Perugia, ripropone dunque dopo un trentennio, al centro dell’attenzione, la scuola che è stata punto di riferimento per l’addestramento delle manovalanze in questo settore. Addirittura tra il 1954 e il 1955 il corso di qualificazione per muratori disoccupati previde come svolgimento di esercitazioni pratiche la costruzione di un nuovo padiglione della scuola da adibire a laboratorio di falegnameria, permettendo alla scuola stessa di avere a disposizione spazi idonei per addestrare le nuove leve da incanalare in quel l’artigianato del mobile che in stile che allora cominciava a imporsi a Città di Castello.

Il corso serale e festivo per operatori edili di disegno e stuccatura che per un periodo fu soppresso era stato riattivato grazie al contributo INAPLI nel 1946, quando la crisi di manodopera nel settore si iniziava a sentire per l’espansione edilizia del dopoguerra. Nel 1977 quando la Bufalini avviò d’intesa con la Regione, un progetto sperimentale che sperimentava l'”Alternanza scuola-lavoro” , gli allievi del percorso per operatore edile del 1979 furono tra i 65 che partirono per la prima fase sperimentale di stage che ebbe luogo dal gennaio al maggio 1979. Il percorso sì esaurì nell’anno formativo 1989-1990.

“Oggi è una giornata importante per la scuola che si riappropria del glorioso passato con l’avvio di un corso dedicato alla formazione di figure professionali nel settore dell’edilizia che è stato uno dei cardini assieme al legno e alla meccanica della ultracentenaria storia della Bufalini conosciuta da tutti come la scuola “operaia” delle arti e mestieri grazie anche alla lungimiranza e passione degli insegnanti di allora che hanno lasciato un segno indelebile nella comunità locale.

Il corso di formazione per operatore edile polivalente fa seguito alla firma, la scorsa estate, dell’accordo di collaborazione con il Centro Edile per la Sicurezza e la formazione CESF di Perugia e rappresenta la volontà di continuare a progettare e realizzare un’offerta formativa sempre attenta e rispondente alle esigenze del territorio e per garantire il supporto di professionalità e servizi” ha dichiarato Giovanni Granci, Presidente, Asp, “Giovanni Ottavio Bufalini”, Centro di Istruzione e Formazione Professionale, affiancato dai consiglieri, Paola Baldicchi e Marcello Gnoni, dal direttore, Marco Menichetti, dal direttore del CESF di Perugia, Cristiana Bartolucci, dal vice-sindaco di Città di Castello, Giuseppe Bernicchi e dal sindaco di Sangiustino, Paolo Fratini, enti, soci fondatori della storica “scuola”.

“Dopo anni di profonda crisi economica del nostro territorio ed in particolare di crollo del settore delle costruzioni in Umbria, negli ultimi anni ci sono forti segnali di ripresa dovuti alla ricostruzione post-sisma 2016, al superbonus 110% ed all’avvio dei lavori legati al PNRR.

Il CESF di Perugia, ente bilaterale costituito ai sensi del CCNL Edilizia Industria dalle Associazioni degli imprenditori edili e dalle Organizzazioni sindacali settoriali, associa circa 2.000 imprese che negli ultimi tempi, proprio in virtù dell’incremento esponenziale dei cantieri, si trovano sprovviste della manodopera necessaria ad eseguire i lavori contrattualizzati. Per provare a rispondere ai fabbisogni occupazionali delle imprese il CESF stiamo organizzando corsi, come quello che prende a Città di Castello in collaborazione con l’Asp “G.O. Bufalini”, per formare giovani disoccupati, soprattutto stranieri (anche in accordo con le associazioni che accolgono i richiedenti asilo), interessati a lavorare in edilizia e per dare loro competenze pratiche spendibili nelle imprese del settore delle costruzioni”, ha concluso, Cristiana Bartolucci.

I rappresentanti istituzionali, Giuseppe Bernicchi e Paolo Fratini, hanno definito l’avvio oggi di un corso di formazione in uno storico settore economico-produttivo baluardo della scuola Bufalini, “un punto di ripartenza per un settore strategico come quello edile destinato ad assorbire in futuro manodopera specializzata in particolare fra i più giovani con ottime prospettive occupazionali”. Il Presidente, Giovanni Granci al termine della presentazione del corso “edile” ha ricordato figure di grande rilievo umano, professionale e didattico come il geometra, Francesco Bernicchi, compianto e stimato professionista, storico insegnante del corso per muratori, carpentieri ed altri profili dei cantieri che assieme ad altri come Domenico Falcini hanno segnato un’epoca e lasciato a tutti noi un’eredità importante.

Il Presidente Granci ha consegnato a Falcini, ultimo docente dei corsi per muratori negli anni 80, una medaglia con il logo dell’ente e immortalato la stretta di mano con il primo docente del nuovo corso che si apre oggi, Nicola Manuali. “E’ riduttivo parlare di muratori, qui si insegna l’arte muraria e questi ragazzi volonterosi presenti al via del primo corso del terzo millennio saranno i veri protagonisti della ripresa del settore edile”, ha concluso Domenico Falcini fra gli applausi e qualche lacrima di commozione.

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A Time Out Giunti e Skuodis

Torna Time Out. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Valerio Giunti (Volley Revolution) e Ridas Skuodis (ErmGroup San Giustino Volley)

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In marcia per la pace, il M5S Umbria alla fiaccolata da Perugia ad Assisi a un anno dall’inizio del conflitto

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Contro tutte le guerre che continuano a devastare il genere umano e dopo un anno esatto dallo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, il Movimento 5 Stelle Umbria aderisce all’edizione speciale della Marcia della Pace Perugia-Assisi che si svolgerà nella notte fra il 23 e il 24 febbraio.

“I valori in cui ci riconosciamo da cittadini umbri sono quelli della cultura della pace, della non violenza e del rispetto dei diritti umani” dicono i portavoce del Movimento 5 Stelle a livello comunale, regionale e parlamentare. Un segno di testimonianza concreta per ribadire la necessità di un impegno internazionale per fermare la guerra in atto. Un impegno che il governo Meloni ancora tarda ad assolvere, concentrato solo sulla corsa al riarmo e quindi alla prosecuzione del conflitto.

“Seguendo l’esempio di Papa Francesco riteniamo invece che la politica debba assumere iniziative per costruire la pace ed elaborare proposte per ottenere l’immediato cessate il fuoco”. L’iniziativa rientra nella tre giorni di mobilitazione di Europe for Peace contro la guerra per chiedere un negoziato di pace. Il programma prevede una fiaccolata da piazza IV Novembre a Perugia a partire dalle ore 19 e un incontro di riflessione e proposta alle ore 21 nella sala dei Notari a Palazzo dei Priori. A mezzanotte partenza della marcia in direzione Assisi.

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