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ErmGroup Altotevere in campo di sabato sera al palasport di San Giustino contro il Cus Cagliari in una sfida che vale ilquinto posto solitario in classifica

ErmGroup Altotevere in campo di sabato sera al palasport di San Giustino contro il Cus Cagliari in una sfida che vale il
quinto posto solitario in classifica. “Dovremo limitare i pregi
degli avversari e far valere i nostri”, dice lo schiacciatore
Daniele Carpita
Quinto posto solitario nella classifica del girone Bianco della
Serie A3 Credem Banca in palio sabato 1° febbraio dalle 20.30 in
poi sul taraflex del palasport di San Giustino, dove la ErmGroup
Altotevere riceve il Cus Cagliari, assieme al quale divide la quinta
piazza con 20 punti. Per forza di cose, la coppia si dividerà, ma
attenzione alla Sarlux Sarroch, che si trova appena un punto sotto
e che è pronta ad approfittare della situazione, anche se nel
pomeriggio – sempre del sabato – dovrà vedersela in casa con la
capolista Personal Time San Donà di Piave. Una compagine tosta,
quella universitaria sarda allenata dal duo Simeon-Marotto: lo
schiacciatore Gozzo e il centrale Galdenzi sono venuti più volte con
il Fano (Gozzo anche con il Sorrento), ma anche il palleggiatore
Ciardo ha giocato la scorsa stagione con il Casarano; vi sono poi
Marinelli e Menicali, due atleti di esperienza e il 22enne opposto
Biasotto, che proviene dall’Aversa in A2 e che sfrutta bene i suoi
205 centimetri di altezza. Dall’inizio del ritorno, gli isolani hanno
messo insieme 8 punti fra le mura amiche nelle tre gare disputate
contro Sarroch, Savigliano (3-2) e in ultimo Ancona e proprio al
PalaPirastu, il 17 novembre, si era infortunato alla caviglia lo
schiacciatore biancazzurro Daniele Carpita. Un ricordo non certo
piacevole per lui: “Sì, ho dovuto abbandonare la scena all’inizio del
secondo ser per essere ricaduto male a terra – afferma il 20enne
attaccante della ErmGroup – e sono rimasto fuori un mese, ma non
ho paura dei fantasmi. Mi sono ripreso dopo un duro lavoro, grazie
in primis alla società, che mi ha fornito tutti i mezzi per recuperare
prima possibile”. Siete reduci da una striscia di 5 partite nelle quali la squadra ha sempre mosso la classifica, conquistando quattro
vittorie e 12 punti su 15. Battere il Cus Cagliari significherebbe
allora raggiungere, di fatto, l’obiettivo di stagione? “È chiaro che
sarebbe un passo avanti decisivo, anche dal punto di vista
matematico. Adesso, ma mano che ci avviciniamo all’epilogo, ogni
punto assume un valore doppio, se non triplo. Contro Cagliari e poi
a Savigliano sarà ancora più difficile, trattandosi di avversarie del
nostro stesso livello”. In che modo si può battere il Cus Cagliari?
“Intanto, debbo dire che all’andata loro ci hanno stupito e che dopo
la vittoria nel match contro di noi hanno disputato un campionato
diverso, dimostrando tutte le potenzialità che vantano. Il concetto
di fondo non cambia: dovremo concentrarci sul nostro gioco e
studiare la partita per limitare i loro pregi e far valere quelli che
abbiamo noi. L’arrivo di Maiocchi ha creato un po’ di competitività
fra gli schiacciatori, rendendo allo stesso tempo più completa la
squadra nel “sei contro sei” in allenamento. Ognuno di noi è
animato da forti stimoli e le vittorie aiutano a rendere ideale il clima
nello spogliatoio. Io stesso cerco di dare il massimo, poi è il campo
a dover dire la sua”. ErmGroup di nuovo al completo anche per
questo appuntamento e con la ferma intenzione di sfruttare al
meglio il turno casalingo, sperando di nuovo in un caloroso
sostegno da parte dei suoi tifosi che contro il San Donà c’è stato,
anche perché il pubblico era più numeroso. Direzione della partita
affidata al primo arbitro Eustachio Papapietro di Matera e al
secondo arbitro Antonino Di Lorenzo di Palermo.

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Le celebrazioni per il quarantennale della fondazione dell’Aucc/ Presentati, oggi, gli eventi e le attività, durante una conferenza stampa a Palazzo Donini.

“Il 6 febbraio 1985 segna una data storica per l’assistenza oncologica umbra, una vera e propria rivoluzione: si comprende che nella battaglia contro il cancro servono non solo le imprescindibili cure ospedaliere e la ricerca, ma anche cure affettive e servizi mirati. Nasce con questo intento l’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro, grazie alla lungimiranza del professor Vittorio Menesini, del professor Maurizio Tonato, Franco Benucci, Michele Nappi e Rosa Amati che, proprio il 6 febbraio di 40 anni fa, davanti al notaio Paolo Biavati, firmarono l’atto costitutivo”: così il presidente di Aucc, avvocato professore Giuseppe Caforio ha presentato, questa mattina, in una conferenza stampa a Palazzo Donini, gli eventi per le celebrazioni del quarantennale di Aucc, sottolineando che “l’associazione è una grande famiglia”. Presenti, fra gli altri, rappresentanti istituzionali, medici e volontari.


A fare gli onori di casa, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, la quale si è detta onorata di ospitare questo evento: “Grazie per aver scelto questo luogo. Ho conosciuto e avuto modo di apprezzare l’attività dell’associazione per tanti e diversi motivi e, oggi, nella veste di presidente della Regione Umbria, con delega alla Sanità, sono lieta di festeggiare questo traguardo, insieme a voi. Ci poniamo, tutti, un obiettivo: il cancro è una malattia da cui si può guarire. Sul tema salute e sanità, ho assicurato il mio impegno, ci ho messo la faccia e, insieme, vinceremo questa sfida: la sanità pubblica dell’Umbria può tornare a essere una eccellenza nazionale”. La presidente ha quindi ringraziato “l’associazione, i ricercatori e i tanti volontari che, con il sorriso, donano speranza e coraggio ai pazienti oncologici e alle loro famiglie”.


L’assessore al Comune di Perugia, Costanza Spera, nel portare i saluti della sindaca, Vittoria Ferdinandi e dell’Amministrazione comunale, si è congratulata per “il buon lavoro svolto da Aucc in questi 40 anni, che dà la cifra di cosa significa farsi carico di una comunità. Dobbiamo rimettere al centro la persona e il terzo settore, le associazioni danno un prezioso contributo. Aucc è un pilastro della comunità, della nostra città, della regione, cui siamo pronti a dare tutto il nostro supporto”. Quindi, il “plauso ai volontari”.
Il magnifico rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero ha ricordato il fondatore dell’Aucc, il professor Vittorio Menesini: “Eravamo degli studenti universitari, quando il professor Menesini ci coinvolse in questa grande visione di solidarietà.

A lui il nostro più profondo ringraziamento e a chi ha dato concretezza e gambe a quel progetto, come a chi ha donato e ancora oggi dona carezze ai malati, i volontari”. Ha poi parlato della ricerca che “ha bisogno di investimenti” E – ha aggiunto – “in un contesto generale del Paese che è di criticità, le Istituzioni hanno la grande responsabilità di mettere a fuoco le domande e di dare risposte veloci”.
A raccontare come nacque l’idea geniale di fondare l’associazione sono stati due dei firmatari dell’atto costitutivo, Nappi e il professor Tonato.

“La costituzione del sistema nazionale sanitario fu un atto di civiltà cui non si può rinunciare, senza il quale sarebbe un disastro”. Ha poi ripercorso le tappe che hanno portato alla costituzione dell’Aucc: “Avevamo bisogno di focalizzare l’attenzione su esigenze locali. Il mio incontro con Menesini è stato una specie di terremoto, in senso positivo!”. Il professore ha auspicato che “si possa costituire un IRCCS oncologico ed ematologico dell’Umbria”. Nappi ha ricordato l’incontro con Menesini in occasione di un viaggio in Iraq: “Ci siamo frequentati, lui è stato il mio testimone di nozze. Poi la malattia e la necessità di costituire l’oncologia a Perugia”. Per la vicepresidente Aucc, Annarita Banetta “questi 40 anni sono trascorsi velocemente, tra conquiste e battaglie”. Quanto ai volontari, “sono una risorsa preziosa”.


Il moderatore dell’evento, il direttore responsabile di Umbria Tv, Giacomo Marinelli Andreoli nel dare la parola al presidente Aucc, avv. professore Giuseppe Caforio, ha definito questa iniziativa “un viaggio tra i ricordi, un omaggio a chi 40 anni fa ha avuto questa visione, un impegno per il futuro”.
“Alla fine degli anni ‘80 – ha sottolineato il presidente Caforio – Aucc è riuscita a donare all’ospedale di Monteluce la prima tac oncologica. Il professor Menesini ci ha consegnato due priorità: la prima, garantire la dignità del malato e noi lo facciamo nei piccoli gesti quotidiani, anche grazie ai volontari; la seconda, guarire dal cancro e, grazie alla ricerca, ci stiamo sempre più riuscendo”.


Il presidente ha citato e ringraziato i professionisti, il personale medico-sanitario, i volontari, la struttura Aucc che hanno reso possibile questo traguardo, oltre alle Istituzioni, con cui “il dialogo è sempre aperto”.
Infine, la testimonianza, a nome di tutti i ricercatori, di Damiano Scopetti, che fa parte del laboratorio di patologia generale dell’Università di Perugia, di cui è responsabile il professor Giuseppe Servillo, insieme alla dottoressa Maria Agnese della Fazia: “Finanziare la ricerca – ha detto – significa affermare che il cancro è curabile”. Aucc sostiene anche la ricerca con borse di studio.

ALCUNI DATI SUI SERVIZI IN UMBRIA


“In questi 40 anni – ha ricordato il presidente Caforio – sono stati assistiti circa 4.000 pazienti ogni anno, mettendo a disposizione dei richiedenti, gratuitamente, dei professionisti, fra medici e infermieri, psicologi e fisioterapisti con una media di circa 30 negli ultimi anni. Aucc è partita con 6 soci fondatori per arrivare, oggi, a circa 100 volontari e 13 comitati territoriali. Dal 2011 a oggi sono state realizzate, con il progetto “Neo Amico Mio” circa 3.000 visite gratuite. Abbiamo proseguito con tenacia l’erogazione di borse di studio, a oggi 6, insieme al premio di laurea “Laccetti”, convinti che la ricerca svolga una parte essenziale nella lotta contro il cancro.

Aucc, oggi, è presente in 5 ospedali dell’Umbria e nei vari Centri di salute, creando un rapporto stretto fra Aucc, persone, territorio, Istituzioni, a partire dalla Regione Umbria e dall’Università. Senza contare gli altri servizi dell’associazione, come quello del trasporto dei pazienti. Siamo cresciuti, siamo diventati una grande famiglia, non solo al nostro interno, ma che abbraccia l’intera regione. E lo testimoniano i tantissimi eventi e manifestazioni che, nel tempo, si sono susseguiti, tutti finalizzati a sostenere i servizi gratuiti di Aucc al paziente e alle famiglie, oltre ai tanti donatori che ringrazio sinceramente uno a uno”.

GLI EVENTI PER IL QUARANTENNALE


A illustrare gli eventi per il quarantennale è stato il presidente Caforio che ha evidenziato come, per tutto l’anno, ogni comunicazione, evento o manifestazione riporterà il logo del quarantennale.
Si è iniziato il 25 e 26 gennaio con lo spettacolo dal titolo “La Bella e la Bestia”, del gruppo teatrale “Insieme fin dall’asilo”, al teatro Morlacchi di Perugia.
Il 6 febbraio, giorno della ricorrenza del quarantennale, verrà inaugurato il nuovo comitato di Ponte San Giovanni.


Anche il Servizio civile, le cui iscrizioni scadranno il prossimo 18 febbraio, quest’anno saranno legate al quarantennale.
A febbraio, la presentazione del progetto di ricerca “Psiconcologia, sport e qualità della vita: il triathlon per migliorare la qualità della vita nei pazienti oncologici”.
Appuntamento a Foligno, il 15 febbraio prossimo, con “Note da Oscar – Tributo a Ennio Morricone”, Filarmonica di Belfiore Marco Pontini. Il ricavato della serata sarà devoluto all’associazione (ore 21.00, Auditorium San Domenico).


Seguiranno altri due eventi legati allo sport: il 9 marzo, “Sport, therapy day”, a cura di Debora Broccolini che vedrà i pazienti scendere in pista all’autodromo di Magione; e 28 e 29 giugno, “Silvia nel cuore”. A settembre, il concerto di Beppe Servillo. Prosegue la campagna di prevenzione “Neo Amicomio”, con appuntamenti a Città della Pieve, Norcia, Foligno e Terni.


Non mancheranno le iniziative legate al Natale e alla solidarietà con “Belli, buoni e solidali” e con i cesti enogastronomici e l’artigianato di “Creati con il cuore”; le ⁠⁠attività di divulgazione nei vari comitati. E gli appuntamenti, ormai, storici di “Primavera AUCC”, “Sagra solidale”, “Sostieni con un fiore” e tante altre attività nel territorio che verranno programmate e sviluppate nei prossimi mesi”.


A chiusura degli eventi per il quarantennale, l’immancabile appuntamento a novembre con la tradizionale cena di San Martino che rappresenta – conclude il presidente Caforio – “un momento di straordinaria condivisione, emozione, solidarietà e che regala sempre un profondo senso di comunità”.

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Montone – Cresce l’utilizzo della Casa dell’Acqua da parte dei cittadini

Cresce ancora l’utilizzo della Casa dell’Acqua di Montone. I dati dei consumi, nel 2024, evidenziano un trend in aumento, a testimonianza di un’attenzione sempre maggiore per le tematiche ambientali da parte dei cittadini.
Leggendo i numeri del rendiconto dello scorso anno, sono 50.331 i litri erogati dal piccolo chiosco automatico, installato dal Comune appena fuori le mura del centro storico del borgo.


Il risparmio annuo delle famiglie rispetto all’acquisto di acque minerali in PET da 1,5 litri è stato di 7.550 euro, con più di 33.500 bottiglie di plastica risparmiate.
Nello specifico è stata registrata una media giornaliera di 365 litri di acqua erogata, per un totale di 27.889 litri naturale e 22.442 gassata.
Tra i dati più significativi, sicuramente la riduzione della quantità di plastica da smaltire: sono stati 42 i cassonetti in meno da svuotare, con una media per cassonetti ritirati al 70% della capienza e per bottiglie in PET da 1,5 litri.

La minor produzione di plastica determina anche ulteriori benefici per l’ambiente, come un consumo più basso di petrolio e la riduzione delle emissioni di Co2 legate al processo produttivo del PET.
“Come Comune – riferisce l’amministrazione montonese – abbiamo scelto di valorizzare l’utilizzo dell’acqua pubblica e contribuire alla riduzione dei rifiuti plastici. Un investimento vantaggioso sia per la popolazione che per la tutela dell’ambiente, infatti non solo l’acqua viene distribuita ai cittadini a prezzi inferiori rispetto a quella imbottigliata, ma comporta indubbiamente benefici sensibili per l’ambiente, tra cui la riduzione del traffico e dell’inquinamento atmosferico con meno autoarticolati in circolazione”.

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Sicurezza stradale tra via De Cesare, via Ferrer e via Fabrizi: ordinanza della Polizia Locale di Città di Castello

Sicurezza stradale all’intersezione tra via De Cesare, via Ferrer e via Fabrizi: Ordinanza del dirigente Polizia Locale Numero 24
 
Sicurezza stradale all’intersezione tra via De Cesare, via Ferrer e via Fabrizi: ordinanza del dirigente polizia locale numero 24. Da oggi installati i nuovi segnali stradali e definito il nuovo percorso. “Premesso che, nell’ambito di un’analisi complessiva della viabilità attualmente in vigore nel contesto cittadino, da parte del Comando della Polizia Locale è in corso uno studio finalizzato al miglioramento della circolazione e delle condizioni di sicurezza in favore degli utenti deboli della strada e dei veicoli che transitano sulle strade presenti nel territorio comunale di competenza; considerato che, al fine di migliorare la sicurezza stradale all’intersezione tra Via R. De Cesare, Via Ferrer e Via Fabrizi, è emersa la necessità di installare al centro della carreggiata di Via R. De Cesare, all’altezza del predetto incrocio, una cordonatura spartitraffico tale da impedire, ai veicoli provenienti da Via Ferrer, di proseguire diritto in direzione Via Fabrizi e l’immissione su Via R. De Cesare con manovra di svolta a sinistra; rilevato che, effettivamente, sussistono ragioni di pubblico interesse e di sicurezza della circolazione stradale per procedere in conformità di quanto richiesto, risultando la strada in questione caratterizzata dalla presenza di un nucleo abitato, di una pista ciclopedonale e di una fermata del trasporto pubblico locale; ritenuto che, in base alle caratteristiche tecniche della strada, alle relative classificazioni ai sensi dell’articolo 2 del Codice della Strada ed alle condizioni del traffico che vi si svolge, per garantire la mobilità pedonale in sicurezza nella predetta località si rende opportuno provvedere in merito”. Per queste motivazioni si legge ancora nell’ordinanza si prevede di  istituire la seguente disciplina del traffico: direzione obbligatoria a destra in direzione centro città, in Via Ferrer, all’intersezione con Via R. De Cesare, mediante l’apposizione di segnale verticale; direzione obbligatoria diritto in Via R. De Cesare, in prossimità dell’intersezione con Via Ferrer e Via Fabrizi in direzione centro città, mediante l’apposizione di segnale. Il cordolo al centro della carreggiata di Via R. De Cesare all’altezza dell’intersezione con Via Ferrer e Via F. Fabrizi e la segnaletica verticale relativa alle direzioni obbligatorie disposte dall’ordinanza sono stati installati dal personale del servizio squadre operative del comune coadiuvato per il servizio di viabilità da una pattuglia della polizia locale. Da oggi quindi è in vigore l’obbligo di svolta a destra verso il centro città per i veicoli provenienti da Via Ferrer che si immettono su via De Cesare e l’obbligo di proseguire diritto verso il centro città per i veicoli provenienti da via Aldo Bologni. Come precisato nell’ordinanza, le modifiche alla disciplina del traffico sono finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale all’incrocio.
CDCNOTIZIE/2025/01/31/COMUNINLINEA/43/GGAL

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Musica per la Memoria lo 26 gennaio esibizione a Forlì del Quartetto Gragnani


Domenica 26 gennaio, nelle suggestive cornici della Sala Sangiorgi in Forlì (ore 17:00) e dell’Auditorium di Palazzo Nadiani a Cesena (ore 20:30), si sono svolti due emozionanticoncerti in occasione del Giorno della Memoria, con l’esecuzione di un programma musicale davvero unico e straordinario. Protagonisti della serata sono stati Yuri Ciccarese (flauto), Fabio Battistelli (clarinetto), Sandro Lazzeri e Anthony Guerrini (chitarre) – componenti del Quartetto Gragnani, che hanno affascinato il pubblico con un repertorio composto da opere di autori perseguitati durante il periodo delle leggi razziali, molte delle quali risalenti a frammenti ritrovati nei campi di concentramento.
 
Le composizioni, alcune delle quali recuperate in condizioni straordinarie, costituiscono una vera rarità storica che ci permette di rivivere una parte dolorosa e poco conosciuta della storia della musica, ma che al contempo rende omaggio alla resilienza e alla speranza di chi, nonostante tutto, continuò a creare arte in un contesto di persecuzione e annientamento. Le opere proposte durante il concerto, selezionate con cura e rispetto mettendo in luce la ricchezza culturale che fu ingiustamente soffocata dalle ideologie totalitarie, sono state eseguite dai quattro musicisti con partecipazione emotiva, buonaffiatamento musicale e padronanza tecnica degli strumenti.
 
L’evento, organizzato dalle Sezioni ANPI di Cesena e ANPI Provinciale di Forlì in collaborazione con l’Associazione MagicaMenteMozart aps, è stato un momento di riflessione e commozione, ma anche di celebrazione della memoria. Il concerto ha saputo unire storia, musica e ricordo, offrendo un’occasione per riflettere sull’importanza di non dimenticare le atrocità del passato e di preservare la cultura come strumento di resistenza e identità.
 
Un ringraziamento particolare è andato all’ILMC – Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria e al Maestro Francesco Lotoro, che da anni si dedica con passione e impegno alla ricerca e alla valorizzazione della musica dei deportati nei campi di concentramento, una missione che ha permesso di restituire alla storia e alla cultura internazionale il valore di opere altrimenti destinate a perdersi nel tempo. Senza il suo lavoro e il suo instancabile impegno, il programma di oggi non sarebbe stato possibile.
 
L’emozione del pubblico, visibilmente commosso alla fine del concerto, testimonia quanto sia fondamentale non solo mantenere viva la memoria, ma anche dare spazio a queste opere che, attraverso la bellezza della musica, raccontano storie di sofferenza, ma anche di resistenza, coraggio e speranza.
 
La serata si è conclusa con un caloroso applauso che ha reso omaggio non solo ai musicisti, ma a tutti coloro che, attraverso la musica e la memoria, continuano a combattere contro l’oblio delle ingiustizie passate.

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Sabato 8 febbraio 2025 alle ore 11.00 sarà inaugurato il nuovo edificio scolastico della frazione di Calzolaro

La nuova scuola, realizzata a seguito della demolizione dell’edificio esistente, è stata progettata per rispondere alle esigenze di una didattica sempre più innovativa e inclusiva. L’investimento complessivo di 594mila euro ha permesso la costruzione di un plesso moderno, sostenibile ed ecocompatibile, con spazi educativi pensati per garantire il massimo comfort e la migliore esperienza formativa per i più piccoli. La consegna alla comunità della nuova Scuola di Calzolaro avverrà ufficialmente sabato 8 febbraio 2025 alle ore 11.00.

L’Amministrazione comunale di Umbertide ha sempre posto l’edilizia scolastica tra le sue priorità, consapevole che investire nelle scuole significhi investire nel futuro della comunità. Grazie a un impegno costante, negli ultimi anni sono stati realizzati interventi significativi per migliorare e rinnovare le strutture scolastiche del territorio, garantendo ambienti moderni, sicuri e accoglienti per studenti e docenti. Un impegno che trova oggi una nuova e importante realizzazione con la costruzione della nuova Scuola dell’Infanzia di Calzolaro, e che continuerà prossimamente con le inaugurazioni delle nuove scuole di Niccone e Verna.
 

La struttura dispone di due aule con servizi igienici, ambienti dedicati alle attività pratiche e alle attività libere comuni alle due sezioni, oltre a spazi riservati al personale. È stato inoltre realizzato un locale per lo sporzionamento dei pasti e una dispensa. Grande attenzione è stata riservata alla progettazione degli spazi comuni, con un atrio e un atelier polifunzionali, concepiti secondo il principio di una scuola aperta e dinamica. L’intero edificio è completamente accessibile e conforme alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche.

“Con la realizzazione della nuova Scuola dell’Infanzia di Calzolaro – hanno dichiarato il sindaco Luca Carizia e l’assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Villarini – proseguiamo nel nostro impegno per garantire edifici scolastici moderni e sicuri, capaci di rispondere alle esigenze didattiche, perché crediamo che investire sulle scuole significhi investire sul futuro della nostra comunità”.

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore con delega ai Rapporti con le Frazioni Francesco Cenciarini, che ha dichiarato: “L’attenzione dell’Amministrazione verso le frazioni è sempre stata una nostra priorità. La nuova scuola di Calzolaro rappresenta un segnale concreto di vicinanza alla comunità e di impegno per offrire servizi scolastici di qualità su tutto il territorio”.

L’inaugurazione di sabato 8 febbraio sarà un momento di grande importanza per l’intera comunità, che potrà finalmente vedere realizzato un progetto pensato per garantire ai bambini un ambiente educativo moderno, accogliente e funzionale, perfettamente integrato nel territorio.


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A Tempi Supplementari Antonio Giogli

Torna Tempi Supplementari. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, l’allenatore Antonio Giogli

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L’appello all’unità nel centro destra parte dai giovani: Giorgio Baglioni (Lega Altotevere): “ma più divisi, insieme per il rinnovamento di Città di Castello”

In un’intervista esclusiva a Giorgio Baglioni, esponente della Lega Altotevere, emergono con chiarezza le sue posizioni riguardo al futuro politico delle comunali di Città di Castello. il coordinatore del carroccio per l’Altotevere richiama l’attenzione su un tema cruciale: l’unità all’interno del centro-destra. “Serve che gli errori del passato ci insegnino a trovare la strada giusta”, afferma Baglioni, sottolineando che le divisioni interne devono essere superate per raggiungere un obiettivo comune: il rinnovamento della classe politica locale e di chi amministra il Comune di Città di Castello.

Baglioni mette in evidenza l’importanza di costruire un fronte compatto tra le varie anime del centro-destra. “Mai più divisi, ma uniti verso un obiettivo comune”, è il concetto che guida il suo discorso, quasi un mantra che riflette il desiderio di vedere Città di Castello sotto una nuova luce. Il giovane politico crede fermamente che sia necessario dare alla città una classe dirigente all’altezza delle sfide contemporanee, capace di rispondere efficacemente alle esigenze dei cittadini.

Il suo appello si rivolge non solo ai militanti e ai sostenitori della Lega, ma anche agli alleati naturali del centro-destra, come Forza Italia e Fratelli d’Italia. “Ci sono contatti costanti con i colleghi di Forza Italia e Fratelli d’Italia”, rivela Baglioni, aggiungendo che questi scambi stanno portando alla formulazione di idee e programmi condivisi. La cooperazione tra le forze di centro-destra è fondamentale per il benessere della città, secondo Baglioni, che propone un approccio moderato, liberale e riformista, in grado di attrarre consensi e coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini.

“Abbiamo bisogno di un contenitore politico che si collochi nella sua area naturale, che è quella di centro-destra”, spiega. Questo contenitore deve essere aperto e inclusivo, in grado di accogliere le proposte dei giovani che, secondo Baglioni, rappresentano una forza vitale per la coalizione e per la comunità. “Siamo tanti, vogliosi di fare e di dimostrare quanto valiamo”, dichiara, trasmettendo un senso di ottimismo e determinazione.

La visione di Baglioni per Città di Castello si fonda sulla convinzione che i giovani possano, e debbano, avere un ruolo centrale nelle decisioni politiche che li riguardano. “È fondamentale ascoltare e dare voce a chi ha idee innovative, a chi desidera contribuire attivamente al cambiamento”, sostiene. Questa apertura verso le nuove generazioni potrebbe rivelarsi un elemento chiave per il successo elettorale del centrodestra alle prossime comunali”.

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Formazione digitale: da Arezzo un ponte verso la Tunisia con OpenCom

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Un ponte digitale collega l’Italia alla Tunisia grazie a SHIFT, un innovativo progetto europeo che trasforma la formazione professionale nel paese nordafricano. Al centro di questa iniziativa opera OpenCom, centro di ricerca aretino specializzato in formazione e innovazione sociale, responsabile dello sviluppo tecnologico del progetto.

Finanziato dal programma Erasmus+, SHIFT (Shaping High-quality Inclusive TVET for Tunisia) crea nuove opportunità di formazione professionale, con particolare attenzione alle aree rurali e alle donne tunisine. “La vera innovazione nasce dalla combinazione tra tecnologia e inclusione sociale“, spiega Fabio Frangipani Direttore Generale di OpenCom. “La piattaforma di e-learning che abbiamo sviluppato permetterà di superare barriere geografiche e sociali che spesso impediscono l’accesso alla formazione tradizionale“.

Il progetto, coordinato dall’agenzia formativa spagnola Maude Studio, unisce partner strategici. Oltre ad OpenCom contribuiscono l’Agenzia Tunisina per la Formazione Professionale (ATFP), l’Agenzia Tunisina per l’Estensione e la Formazione Agricola (AVFA), l’istituto di formazione Elemtiez e l’organizzazione turca BOSEV, in una rete che abbraccia più sponde sponde del Mediterraneo.

Un momento chiave del progetto è previsto per maggio 2025, quando OpenCom terrà in Tunisia una sessione di formazione avanzata per i docenti locali. “È fondamentale che i nostri partner raggiungano piena autonomia nell’uso della piattaforma“, sottolinea Erina Guraziu Presidente di OpenCom e project manager di SHIFT “Questo consentirà loro di proseguire nella creazione di nuovi corsi e nella formazione degli studenti anche dopo la conclusione del progetto, per garantirne la sostenibilità nel tempo“.

SHIFT, che si concluderà a novembre 2025, rappresenta un tassello importante nel mosaico della cooperazione euro-mediterranea. In un momento storico in cui il Mediterraneo affronta sfide cruciali, progetti come questo mostrano come la formazione e la tecnologia possano diventare strumenti concreti per lo sviluppo socioeconomico e la riduzione dei divari territoriali. L’offerta di competenze professionali moderne e accessibili contribuisce alla creazione di opportunità di lavoro qualificato, particolarmente significative per le giovani generazioni tunisine.

L’iniziativa si inserisce in una visione più ampia di collaborazione tra Europa e Nord Africa, dove lo scambio di competenze e l’innovazione tecnologica diventano catalizzatori di uno sviluppo più equilibrato dell’area mediterranea. Un esempio concreto di come la cooperazione internazionale possa produrre benefici reali per le comunità locali e promuovere un dialogo costruttivo tra le due sponde del Mediterraneo.

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”Futuro dell’ospedale e del lascito Mariani”: il PSI Città di Castello chiede chiarezza

“La visita della neo presidente della regione all’ospedale di Citta di Castello è un segnale di doverosa attenzione rispetto alle problematiche della sanità altotiberina. Ricordiamo che negliultimi anni vi sono stati segnali intermittenti e non sempre positivi per il nostro territorio. Va comunque dato atto alla giunta Tesei di aver compiuto alcuni investimenti significativi, ma nel complesso c’è stata una lunga fase che ha determinato un complessivo impoverimento di personale e di progettualità, che purtroppo nel tempo ha fatto emergere criticità significative. Come socialisti riteniamo che siano molti i fronti aperti che la regione, insieme all’ente locale, deve affrontare per tornare a far essere l’ospedale di Città di Castello la struttura di eccellenza che è stata fino a qualche tempo fa. A nostro avviso è necessario tornare ad investire sul personale sanitario a cominciare dai livelli infermieristici, fino ai primari, purtroppo è ormai tristemente noto che oggi gli operatori della sanità sono costretti a lavorare in condizioni estremamente difficili. Dopo la bufera Covid, è ormai chiaro, che è necessario e impellente, rafforzare anche la sanità del territorio che deve diventare strumento indispensabile per far fronte alle sempre più significative richieste. La sanità pubblica deve essere quotidianamente al centro delle scelte politiche della regione. Un discorso a parte, perché francamente imbarazzante, merita il lascito Mariani, ricordiamo che nella scorsa legislatura il comune di Città di Castello trasferì alla regione e all’Usl 3 milioni e 600 mila Euro, da investire come da disposizioni testamentarie. Ad oggi non sappiamo ancora nulla, ne all’orizzonte ci pare vi siano idee chiare su come utilizzare questa importante risorsa.Invitiamo quindi i soggetti, che hanno l’onore e l’onere di valorizzare il lascito, a decidere quanto prima, nella massima trasparenza e partecipazione, sull’utilizzo dei 3milioni e 600 mila euro”.

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Un Nuovo Appuntamento per la Mostra “Anatomie Naturali” alla Pinacoteca di Città di Castello, in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide, Domenica 2 febbraio, Arpa Umbria e l’artista visivo Roberto Ghezzi accoglieranno i visitatori per un evento speciale dedicato alle associazioni del territorio

Un Nuovo Appuntamento per la Mostra “Anatomie Naturali” alla Pinacoteca di Città di Castello
La mostra “Anatomie Naturali” in corso presso la Pinacoteca di Città di Castello fino al 28 febbraio, si arricchisce di un nuovo appuntamento imperdibile. In occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide, Domenica 2 febbraio, Arpa Umbria e l’artista visivo Roberto Ghezzi accoglieranno i visitatori per un evento speciale dedicato alle associazioni del territorio, per scoprire insieme la fragilità e l’importanza di questi ecosistemi che necessitano di protezione e consapevolezza.
L’incontro, che unisce Arte & Scienza, mira a sensibilizzare la cittadinanza, mostrando la bellezza del territorio e guidando i partecipanti nella comprensione del valore delle acque dolci come patrimonio prezioso da preservare per le future generazioni. Questa occasione unica permette di esplorare le connessioni tra arte e scienza, coniugando lo studio artistico delle Naturografie di Roberto Ghezzi con l’approfondimento scientifico-biologico offerto dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.
Immergendosi in un dialogo costruttivo e interattivo che mette in luce la bellezza e la complessità degli ambienti naturali, i visitatori che su prenotazione parteciperanno agli incontri, potranno scoprire e affrontare temi cruciali come la conservazione delle zone umide, i cambiamenti climatici e la biodiversità, la fragilità e la tutela del nostro pianeta.

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“La tecnica della pictografia nella riproduzione delle opere d’arte” la Bottega Tifernate di Stefano Lazzari per “Le Domeniche al Circolo”

Domenica prossima 2 febbraio per “Le Domeniche al Circolo”, si terrà l’iniziativa come sempre promossa dal Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati ed il patrocinio del Comune di Città di Castello ospiterà alle ore 18.00 l’incontro “La tecnica della pictografia nella riproduzione delle opere d’arte” con La Bottega Tifernate di Stefano Lazzari, realtà importante del territorio tifernate.

Gli eventi, aperti ai soci e alla città si terranno nelle sale dello storico Palazzo Bufalini e intendono creare un caffè culturale vicino alle esigenze del vivere sociale, momenti di autentica aggregazione come previsto dall’Art. 2 dello Statuto del Circolo che così recita: “Offrire ai soci la possibilità di ricreazione con lettura di giornali e riviste, con  conferenze culturali e concerti, con trattenimenti danzanti e con giochi leciti. Il circolo ha, altresì, lo scopo di contribuire allo sviluppo culturale della Comunità locale, promuovendo e favorendo tutte le iniziative che a ciò possono concorrere”. Il Circolo Tifernate il cui prestigio è noto e riconosciuto da tutta la comunità tifernate fu costituito il 9 febbraio del 1873 assumendo il motto “Cum voles erit utilis”. In esso è confluita nel febbraio del 1967, rimanendone assorbita, la locale “Accademia degli Illuminati”, illustre testimonianza della cultura fin dal 1650, anno di fondazione.

Le Domeniche del Circolo  è una iniziativa sostenuta dal Presidente Avv. Gregorio Anastasi e dall’intero Consiglio Direttivo è a cura della dott.ssa Catia Cecchetti.

Visto il numero limitato di posti è necessaria la prenotazione:

eventi@circolotifernate.it – 075 6975824 – 339 7203829  

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Eventi culturali del fine settimana (30-02 febbraio 2025) a Città di Castello. Il dettaglio completo di tutti gli appuntamenti da non perdere

Eventi culturali del fine settimana (30-02 febbraio 2025): al Teatro degli Illuminati due imperdibili appuntamenti con lo spettacolo “L’elisir del frate” del gruppo teatrale San Leo Bastia per la stagione di Teatro a Chilometri zero e “Il pranzo di Arlecchino” con Teatrino dell’Es per la stagione di Teatro Ragazzi 2025 nella rassegna di teatro di figura “Teste di legno 2025”, in Biblioteca comunale Carducci presentazione dei libri “Gramsci. La biografia” di Angelo d’Orsi e “L’amore non lo vede nessuno” di Giovanni Grasso. Mostre in Pinacoteca e al Palazzo del Podestà

Tanti eventi nel fine settimana di Città di Castello Cultura (30-02 febbraio 2025): giovedì 30 gennaio alle 21.15 presso la sede del Centro Fotografico Tifernate di Palazzo Bufalini, secondo incontro sullo sviluppo digitale fotografico dal titolo “Penso dunque faccio: analisi dell’immagine, il bianco e il nero in Photoshop, percorsi di percezione e di contrasto”. Gli incontri sono gratuiti per i soci. I nuovi tesserati potranno iscriversi la sera stessa presso la sede. Serate a cura di Marco Milanesi.

Venerdì 31 gennaio alle ore 17.30 nella Sala Rossi Monti della Biblioteca comunale Carducci presentazione del libro di Angelo d’Orsi dal titolo “Gramsci. La biografia”. Saranno presenti Milena Frenguelli, presidente Astra APS, Mari Franceschini, presidente ANPI Perugia e Stefano Vinti, Associazione Umbrialeft. Ingresso libero. Alle ore 21.00 al Teatro degli Illuminati nella programmazione di Teatro a Chilometri zero, il gruppo teatrale San Leo Bastia presenta “L’elisir del frate” di Ennio Sabini, Stefano Bucci, Romano Sabbioni, regia di Ennio Sabini. Replica sabato 15 marzo alle ore 21.00 a Teatro Ore d’oro di Trestina. Prenotazioni al 338 9703838.

Sabato 1 febbraio alle ore 11.00 nella Sala Rossi Monti della Biblioteca comunale Carducci presentazione del libro di Giovanni Grasso “L’amore non lo vede nessuno”. Interverranno il sindaco, Luca Secondi, l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi ed il giornalista Mino Lorusso. Ingresso libero. Alle ore 18.00 a Palazzo del Podestà all’interno della mostra dell’artista Alessandro De Vivo ci sarà l’evento artistico multimediale “Una goccia di Luce per il Seme della Solidarietà”, per l’occasione verranno raccolti fondi a favore di iniziative benefiche. Alle ore 21.00 al Teatro degli Illuminati la Schola Cantorum “Giovanni Medici” presenta “Francesco dall’infinitamente piccolo, il dono più grande”. Regia di Alvaro Morini. Per info e prenotazioni 335 5454011.

Domenica 2 febbraio alle ore 17.00 nell’Auditorium San Giovanni Decollato in Via Pomerio San Girolamo, parte la rassegna musicale “Gli Arnesi della Musica”, i concerti-conferenza giunti alla VI edizione. Primo appuntamento con l’Ensemble Mosaici Sonori “Omaggio a Rossini” con sinfonie e overture, intramezzati da aneddoti e curiosità sul grande compositore presentati da Elisabetta Rivalta. Ingresso libero. Alle ore 17.30 nel Teatro degli Illuminati per la stagione di Teatro Ragazzi 2025 all’interno della rassegna di teatro di figura “Teste di legno 2025” con la direzione artistica di Politheater, secondo appuntamento con Teatrino dell’Es che presenterà lo spettacolo “Il pranzo di Arlecchino” di e con Vittorio Zanella e Rita Pasqualini. Per info e prenotazioni 3926467999. Ingresso € 5,00. Infine alle ore 18.00 nella sala del Circolo Tifernate di Palazzo Bufalini incontro dal titolo “La tecnica della pictografia nella riproduzione delle opere d’arte” grazie alla presenza di “La Bottega Tifernate” di Stefano Lazzari. Visto il numero limitato di posti è necessaria la prenotazione. Info e prenotazioni allo 075 6975824 – 339 7203829

Ed inoltre:

Fino a venerdì 7 febbraio 2025 nella Galleria delle arti di Città di Castello continua la mostra personale di Omar Galliani dal titolo “Di Segno in Segno”, con un testo critico di Lorenzo Fiorucci.

Fino a domenica 9 febbraio 2025 a Palazzo del Podestà continua la mostra personale dell’artista Alessandro De Vivo.

Fino a mercoledì 12 febbraio in Biblioteca Carducci continua la mostra dal titolo “Storie di libri, liberazione, libertà” per celebrare gli 80 anni dalla liberazione di Città di Castello dal nazi-fascismo.

Fino a venerdì 28 febbraio 2025 in Pinacoteca Comunale continua la mostra “Anatomie naturali. L’acqua tra arte e scienza nell’opera di Roberto Ghezzi e nella ricerca di Arpa Umbria”.

Fino a domenica 2 marzo 2025 nella Event Room della Pinacoteca Comunale continua la mostra “Remember. Novello Bruscoli, 100 anni di arte” a cura di Lorenzo Fiorucci.

Fino a domenica 1 giugno 2025 in Pinacoteca Comunale di Città di Castello sarà possibile ammirare la Pala di Santa Cecilia di Luca Signorelli e bottega restaurata tramite Art Bonus da Università eCampus.

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Soroptimist Club di Sansepolcro: domenica 26 gennaio il passaggio della campana e l’inaugurazione del nuovo anno sociale

Nella calda atmosfera del Ristorante L’Incanto , domenica 26 gennaio 2025 si è tenuta la
conviviale del Soroptimist Club di Sansepolcro per l’inaugurazione dell’anno sociale, la cerimonia
delle candele e il passaggio della campana tra la Presidente uscente Ilaria Lorenzini e la nuova
Presidente Michela Del Bene .

Hanno partecipato alla cerimonia in qualità di ospiti la Presidente del Rotary Club di Sansepolcro,
Cosetta Gasparri, la Presidente FIDAPA Alta Valle del Tevere Maria Bonanno, la Presidente
dell’Inner Wheel di Sansepolcro Annalisa di Renzo.
La Past President Ilaria Lorenzini ha ringraziato tutte le socie per aver condiviso ogni momento
dell’attività del club con il proprio prezioso contributo e ha ripercorso i progetti che maggiormente
hanno caratterizzato il proprio biennio di attività. In particolare ha ricordato la visita alla centrale di Aisa Impianti e con orgoglio e grande emozione il progetto “Una stanza tutta per sé” allestita
presso la caserma dei Carabinieri di Pieve Santo Stefano, un luogo protetto per le donne vittime di
violenza.


Un ringraziamento particolare è stato rivolto da Ilaria anche a tutti i Presidenti e le Presidenti dei
Club service con i quali è stata instaurata una proficua collaborazione consentendo la
realizzazione di importanti convegni che hanno trattato temi di natura sanitaria quali la donazione
degli organi e il benessere della mente e il cervello, con la partecipazione di professionisti di fama
internazionale. La Presidente Michela Del Bene ha accolto il testimone dalle mani della Past-President ringraziando ed esprimendo la più sincera gratitudine ad Ilaria per la dedizione , la passione e la competenza con cui ha guidato il nostro club nel corso del suo biennio. Ha altresì ringraziato la segretaria Giovanna Romolini, la tesoriera Bragagni Elisabetta e tutte le socie che hanno supportato il club lasciando un’impronta significativa. La Presidente ha proseguito con queste parole:”Assumere questo ruolo è per me motivo di orgoglio, ma anche di grande responsabilità.


Viviamo in un momento storico che ci interpella come donne e come professioniste ad essere
parte attiva del cambiamento. Il nostro impegno per l’empowerment femminile, per la parità di
genere e per la costruzione di una società più giusta e inclusiva deve continuare con forza e
convinzione”. La Presidente ha inoltro manifestato la volontà di impegnarsi a promuovere progetti
concreti e sostenibili in linea con i progetti nazionali del Soroptimist International d’ Italia.
Nel concludere e ringraziando tutti i presenti, la Presidente Michela Del Bene ha voluto esprimere
il proprio desiderio rivolto alle socie affinché ciascuna si senta parte attiva di questo percorso,
valorizzando il contributo di ognuna e lavorando insieme in un clima di collaborazione e rispetto
reciproco per continuare a dare voce e concretezza ai valori che ci guidano

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Oggi la cerimonia di commemorazione dell’appuntato Donato Fezzuoglio

Nella mattinata odierna, in Umbertide (PG), in occasione del 19° anniversario della sua uccisione, è stato ricordato l’App. Donato Fezzuoglio, eroico Carabiniere Medaglia d’Oro al Valor Militare, originario di Bella (PZ), tragicamente caduto nell’adempimento del dovere in Umbertide il 30 gennaio 2006, per mano di una banda di rapinatori che avevano poco prima perpetrato una rapina presso un locale istituto di credito.

La cerimonia è stata preceduta in Rancolfo (PG), presso il locale cimitero, dalla deposizione di una composizione floreale sulla Tomba del Militare, con un breve momento di raccoglimento e preghiera, alla quale hanno preso parte oltre ai familiari del Caduto, il Comandante della Legione Carabinieri “Umbria”, Gen. B. Luca Corbellotti, il Comandante Provinciale di Perugia, Col. Sergio Molinari, il Comandante della Compagnia di Città di Castello, Cap. Massimiliano Croce, e il parroco Don Alberto Gildoni.

In via Andreani, luogo del tragico evento, la vedova Emanuela Becchetti ed il figlio Michele, insieme al dr. Luca Carizia, Sindaco di Umbertide, e al Gen. B. Luca Corbellotti, hanno deposto una corona ai piedi della lapide che ricorda il tragico evento.

Sul luogo sono stati schierati il picchetto d’onore, una rappresentanza dell’Arma territoriale, i labari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, delle associazioni combattentistiche e d’Arma ed il gonfalone del Comune di Umbertide. 

A seguire, presso la vicina chiesa del Cristo Risorto, alla presenza di personalità politiche e militari della provincia, oltre che colleghi, molti dei quali avevano conosciuto l’App. Donato Fezzuoglio apprezzandone le qualità personali e militari, è stata concelebrata una S. Messa in suffragio dal Vescovo di Gubbio e Città di Castello, Mons. Luciano Paolucci Bedini, insieme a Don Alberto Gildoni, fratello della M.O.V.M. Col. Valerio Gildoni.

La funzione religiosa è culminata con un sentito intervento del Generale Corbellotti, che, nel ricordare l’estremo sacrificio compiuto dall’Appuntato Donato Fezzuoglio, ha poi ringraziato i presenti riuniti in commosso raccoglimento.

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Perugia: intensificati dai Carabinieri i controlli del territorio sul capoluogo e in provincia

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Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Perugia, attraverso i reparti dipendenti, ha predisposto una serie di servizi straordinari di controllo del territorio in provincia ed in alcune aree sensibili del capoluogo. L’obiettivo è prevenire la commissione dei reati predatori, con particolare riferimento ai furti in abitazione, contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e aumentare la sicurezza degli utenti in materia di circolazione stradale, in funzione deterrente, soprattutto per le ipotesi di guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e/o stupefacenti, od anche utilizzando il telefono cellulare.

Nel dettaglio, nella serata di ieri, le attività si sono concentrate in diverse aree sensibili della città, con una attenzione particolare nelle frazioni di Ponte San Giovanni e Ponte Valleceppi, laddove è stato impiegato il personale della Stazione di Ponte San Giovanni, Sezione Radiomobile della Compagnia di Perugia e un team di Aliquota di Primo Intervento che ha pattugliato le principali vie d’accesso al capoluogo, le piazze, zone industriali e residenziali, anche più isolate e periferiche.

Fase in cui gli operatori hanno effettuato posti di controllo in più punti, utili per verificare il traffico in entrata/uscita e sottoporre a verifiche più approfondite le persone sospette o con precedenti.

Durante i controlli, effettuati anche con l’utilizzo dell’apparecchio etilometro, sono state identificate 60 persone, a bordo di 38 veicoli, tra le quali un 20enne, alla guida della propria autovettura, sorpreso in possesso di una dose di hashish, per cui è stato segnalato quale assuntore alla locale Prefettura.

Altri due utenti sono stati contravvenzionati poiché uno sprovvisto di copertura assicurativa sul veicolo in uso e l’altro perché alla guida senza aver mai conseguito la patente.

I controlli hanno interessato anche alcuni esercizi commerciali, dove si è proceduto a identificare gli avventori al fine di accertare l’eventuale frequentazione da parte di pregiudicati.

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Giorno del Ricordo: a Sansepolcro un incontro per non dimenticare

In occasione del Giorno del Ricordo, il Comune di Sansepolcro organizza un evento commemorativo per riflettere su una delle pagine più dolorose della nostra storia.

L’appuntamento è per martedì 11 febbraio, alle ore 11, presso la Sala del Consiglio Comunale, con l’incontro dal titolo: “Il Giorno del Ricordo. Dalle foibe all’esodo, una lunga storia da raccontare.” Dopo i saluti istituzionali da parte dell’Amministrazione comunale, interverrà Giampaolo Giannelli, coordinatore per la Regione Toscana dell’Unione degli Istriani, che guiderà i presenti in un percorso di memoria e approfondimento sulle vicende delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

A rendere ancora più intensa la commemorazione sarà l’esibizione musicale di Paolo Fiorucci, che eseguirà alcuni brani alla fisarmonica.

L’evento rappresenta un’importante occasione per rinnovare l’impegno nel tramandare la memoria storica alle nuove generazioni e promuovere la consapevolezza su un tema che ha segnato profondamente il nostro Paese.

L’Assessore alla Cultura, Francesca Mercati, sottolinea l’importanza di questa iniziativa:

“Il Giorno del Ricordo ci invita a riflettere su una tragedia che per troppo tempo è stata ignorata. È nostro dovere onorare le vittime delle foibe e il dramma dell’esodo giuliano-dalmata, affinché la memoria non si disperda e le giovani generazioni possano conoscere e comprendere il passato. Sansepolcro vuole farsi promotrice di una cultura della memoria che sia strumento di crescita civile e di coesione sociale.”

L’amministrazione comunale invita la cittadinanza a partecipare numerosa a questo momento di riflessione e condivisione. In occasione della ricorrenza del 10 febbraio, Giorno del ricordo, sarà anche deposta una corona d’alloro in Largo delle Foibe.

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Terzo concorso di poesia in Valtiberina – 2025. Un’opportunità per i giovani talenti della scrittura poetica

E’ stata presentata la terza edizione del Concorso di Poesia in Valtiberina, promosso e organizzato dalla Fondazione Marco Gennaioli in collaborazione con il Centro Studi Mario Pancrazi, patrocinato dal Comune di Sansepolcro.

Questa iniziativa, presentata questa mattina nella Sala del Consiglio di Palazzo delle Laudi, si propone di valorizzare la scrittura poetica come mezzo di espressione e crescita personale, coinvolgendo in particolare gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dell’Alto Tevere umbro e toscano, ma anche giovani tra i 20 e i 25 anni che desiderano cimentarsi nella poesia.

Le scuole del territorio sono invitate a partecipare, con il supporto di docenti e studenti, per diffondere la cultura della poesia e stimolare una riflessione sull’importanza della parola scritta. In un’epoca dominata dal linguaggio digitale, questa iniziativa intende riaffermare il valore della poesia come strumento di introspezione e comunicazione autentica.

La Fondazione Marco Gennaioli desidera, attraverso questo concorso, offrire ai giovani del territorio un’opportunità per esplorare la creatività e dare voce alle proprie emozioni.

Link al sito – https://fondazionemarcogennaioli.org/wp/?p=773

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