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Ciapanella, troppe incognite: la Proloco di Gricignano chiede chiarimenti all’Amministrazione Comunale di Sansepolcro

Le incognite sono ancora tante e la nuova variante voluta dall’Amministrazione Comunale andrebbe ad esporre i cittadini a diversi possibili rischi

Sono trascorsi quasi due mesi da quando, prima con una commissione urbanistica e poi con un comunicato stampa, l’Amministrazione Comunale di Sansepolcro ha fornito rassicurazioni in merito al futuro dell’area di Ciapanella. In entrambe le circostanze è infatti stato spiegato che non è più necessario trasferire l’impianto di conglomerati bituminosi nella campagna di Gricignano in quanto lo stesso rimarrà nel luogo dove è da sempre. In conseguenza di ciò i proprietari dell’attuale piano di lottizzazione avrebbero intenzione, secondo quanto riportato dall’assessore Marzi, di vendere l’appezzamento a un non meglio specificato imprenditore locale che vi vorrebbe impiantare la sua attività (di cui al momento, però, non si sa nulla). Per compiere questo disegno ci viene detto che sarebbe necessario approvare una nuova variante che, prima dell’atto di vendita, possa consentire al futuro proprietario di realizzare uno stabile di circa 25mila mq (2,5 ettari!).

Nonostante l’indubbio lavoro che l’Amministrazione sta facendo per trovare una soluzione alternativa alla realizzazione di un bitumificio alle porte di Gricignano, ad oggi – come segnalato formalmente al Sindaco, alla Giunta e a tutti i membri del Consiglio Comunale di Sansepolcro – non ci sono certo elementi che possano infondere un minimo di tranquillità nella popolazione locale, visto che per dare seguito alla soluzione presentata mancano ancora alcuni tasselli cruciali.

Il primo di questi è l’ok della Regione che possa permettere alla ditta di conglomerati bituminosi di rimanere dove è adesso. Dato che (come si può vedere dal sito dell’ente) l’iter relativo alla verifica di assoggettabilità a VIA che è stato attivato per questo fine non si è ancora concluso, su che base si può affermare che l’attuale impianto non si sposterà? E se poi dovessero emergere delle complicazioni e l’azienda fosse costretta a cambiare ubicazione? È fuori luogo supporre che la stessa potrebbe riconsiderare l’idea di trasferirsi a Ciapanella (magari usando le ampie metrature del nuovo complesso autorizzato dalla variante)?

Un altro interrogativo che per ora non è possibile sciogliere è quello relativo al fatto che il presunto acquirente, dopo la variante, provveda realmente a comprare il piano di lottizzazione con la previsione di un capannone superiore a 20mila mq. Qualora ciò non dovesse avvenire, quale attività potrebbe impiantarsi entro tali spazi sconfinati? Chi e cosa potrebbe tutelare gli abitanti della zona e della frazione rispetto a eventuali lavorazioni che potrebbero impattare sull’ambiente, sulla salute e sulla qualità della vita?

Questo nodo, del resto, a prescindere dagli sviluppi futuri, sarà comunque destinato a non sciogliersi. In commissione urbanistica è infatti stata proposta una variante per realizzare il capannone più grande della Valtiberina, senza che sia dato sapere a cosa servirà. Per quanto – come in questo caso – circoscritta a un piano di lottizzazione, una variante è per sua natura uno strumento urbanistico straordinario. In quanto tale la stessa può essere proposta soltanto se trova come giustificazione quella di apportare un beneficio alla collettività. Ebbene, come si può quantificare il beneficio che potrebbe apportare un capannone di 2,5 ettari se nessuno sa a cosa servirà?

In definitiva, per ovviare a tutto ciò e sgomberare il campo da equivoci, chiediamo all’Amministrazione – prima che in Consiglio Comunale si proceda ad approvare una variante – di recepire positivamente i seguenti spunti:

1) attendere la conclusione dell’iter burocratico presentato dall’azienda per rimanere dove è adesso;

2) analizzare attentamente il progetto attraverso il quale la parcella di Ciapanella verrà trasformata;

3) integrare gli strumenti urbanistici comunali vigenti con una norma che, sia per quella considerata che per altre eventuali aree, escluda la realizzazione di impianti classificati come industrie insalubri di prima classe.

Proloco di Gricignano

Comitato Salviamo la Campagna di Gricignano

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Modifiche alla viabilità lavori di riqualificazione di piazza Mazzini ad Umbertide, nuove disposizioni dal 22 settembre

Dal 22 settembre verrà avviata una nuova fase dei lavori di riqualificazione di piazza Mazzini che determinerà una nuova pavimentazione all’intersezione tra via Vittorio Veneto e piazza Mazzini.

Tale fase dei lavori comporterà le seguenti modifiche alla viabilità:

– Divieto di transito in via Vittorio Veneto nel tratto compreso dall’intersezione con via dei Patrioti sino a piazza Mazzini;
– Direzione obbligatoria di svolta a sinistra in via dei Patrioti per tutti i veicoli provenienti da via Vittorio Veneto;
– Direzione obbligatoria di svolta a destra in via Vittorio Veneto per tutti i veicoli provenienti da via dei Patrioti;
– Direzione obbligatoria di svolta a destra in via Roma per tutti i veicoli provenienti da via Bremizia;

– Istituzione nei giorni di mercoledì e comunque nei giorni di mercato settimanale, del divieto di transito per tutti i veicoli, nel tratto di via Vittorio Veneto dall’intersezione con via Forlanini fino a piazza Mazzini, fatta eccezione per i veicoli diretti in via Madonna del Giglio o in piazza del Trocascio.

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Parata di campioni a “Lo Spino-Leggende in Salita”:

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Nomi illustri dell’automobilismo italiano a Pieve Santo Stefano per la terza edizione de “Lo Spino – Leggende in Salita”, evento-revival in programma sabato 27 e domenica 28 settembre prossimi a Pieve Santo Stefano e lungo la provinciale 208. Un’edizione particolarmente “rievocativa”, perché cade a 60 anni di distanza dalla prima competizione, andata in scena il 5 settembre 1965 sul tracciato che in quella circostanza era di 12 chilometri e 700 metri, per poi essere accorciato a 12 e 500. La Pro Spino Team, che organizza la manifestazione assieme al club “Il Saracino” e con il prezioso contributo del collezionista casentinese Attilio Fantini, ha allora deciso di dare rilievo a questo anniversario, invitando un ex pilota di Formula Uno e altri tre personaggi che hanno firmato l’albo d’oro dello Spino. Per ciò che riguarda il primo (che ha disputato 2 gran premi con Brabham e Osella nel 1997 e nel 1981), si tratta di Giorgio Francia, che è stato negli anni ’70 il “re” della Formula Italia per poi passare alla Formula Due e vincere anche il Campionato Italiano Prototipi nel 1980, ma nel suo curriculum c’è anche il Superturismo. Passando ai vincitori dello Spino, torneranno per l’occasione Franco Cinelli, Denny Zardo e David Baldi. Il primo, toscano, ha trionfato nel 2004 e nel 2006 con l’Osella Pa20/S Bmw dopo che nel 2001 aveva vinto il titolo nazionale; il secondo, veneto, si è imposto nel 2005 con l’Osella Pa21/S e nel 2008 (sotto un gran acquazzone) con la Reynard F. Nippon, non dimenticando che negli stessi due anni Zardo ha anche vinto l’italiano e che nel 2003 era stato campione europeo della montagna. Toscano come Cinelli, David Baldi ha vinto una edizione dello Spino, quella del 2009, anno nel quale con l’Osella Fa30 Zytek ha trionfato anche in campionato ed è entrato nella storia di questa salita per essere stato l’unico ad aver abbattuto il “muro” dei 3 minuti sul tracciato di 6940 metri, coprendo la prima manche in 2’59”43. Nel frattempo, continuano a giungere le iscrizioni per l’appuntamento di fine mese e il trend attuale è senza dubbio positivo. Fra le attrattive a quattro ruote si segnala la Perin Alfa Romeo del 1972, unico esemplare Fia con restauro appena effettuato da Luigi Moreschi, il pilota più titolato fra quelli in vita. Antonio Perin, proprietario di un’Alfa Romeo Tz1, a seguito di un incidente duplicò il telaio Tz rivestendolo con una carrozzeria in vetroresina e con una motorizzazione 1600 Gta. La vettura ha partecipato ad alcune competizioni, compresa la salita per eccellenza, ossia la Trento-Bondone del 1972 con pilota Enrico Rocca.

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Umbertide, il consigliere comunale della Lega, Alessio Ferranti, premiato come giovane promessa della politica italiana

Il consigliere comunale di Umbertide della Lega, Alessio Ferranti, è stato inserito tra i 60 under 30 premiati da L’Espresso come una delle giovani promesse della politica italiana.

Una notizia accolta con grande soddisfazione dal segretario regionale della Lega Umbria, Riccardo Augusto Marchetti: “Da anni Alessio si impegna con serietà, costanza e passione nella Lega per la sua città – afferma Marchetti – Ha scelto di credere nella politica, di sporcarsi le mani, di mettersi al servizio della sua comunità con la convinzione che un giovane può essere determinante e incidere con concretezza sul futuro della comunità. Questo riconoscimento nazionale è la prova che quando ci si mettono cuore e competenze, i risultati arrivano.

Il suo esempio deve essere una scintilla per tanti altri ragazzi: la politica non è lontana, non è fatta solo di palazzi e parole. La politica è partecipazione, coraggio, responsabilità. E se i giovani ci credono davvero, allora sì che possiamo guardare con fiducia al futuro. Congratulazioni ad Alessio, la sua storia dimostra che l’Umbria ha energie nuove e che la Lega sa valorizzare i suoi giovani migliori. Avanti così, perché il domani si costruisce oggi, insieme”.

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Altotevere, a Terni il primo test stagionale

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Venerdì 19 (alle 20) allenamento congiunto fra le squadre di Bartolini e Giombini. Confermato il rapporto di collaborazione con il dottor Morvidoni

C’è attesa per vedere all’opera la ErmGroup Altotevere dopo oltre venti giorni di intensa preparazione, quando all’inizio del campionato di Serie A3 Credem Banca (19 ottobre) manca un mese esatto. Per venerdì 19 settembre con inizio alle 20, è dunque prevista la prima uscita stagionale della formazione biancazzurra nell’allenamento congiunto con la neonata realtà del Terni Volley Academy, in programma al PalaTerni. È di fatto questa l’unica occasione di confronto diretto fra le due umbre della categoria, che però sono state divise a livello di girone e quindi non si affronteranno in campionato. “Stiamo lavorando dal punto di vista fisico con richiami anche in area tecnica – ha detto alla vigilia coach Marco Bartolini – e lo facciamo soprattutto nelle sedute mattutine.

È chiaro che il test di Terni fornirà una prima indicazione per capire, al momento, quale bagaglio tecnico portano i giocatori e in che modo affronteranno le difficoltà. Certa è una cosa: giocheremo comunque con impegno, perché quando si va in campo lo spirito della partita prevale in ogni circostanza. Non ci sarà Favaro a causa di un risentimento muscolare, mentre Tesone accusa un problema all’adduttore, ma credo che recupererà e quindi ci sarà regolarmente”. Queste le ultime in casa ErmGroup, dove nell’ottica di un ulteriore potenziamento della struttura operativa la società ha comunicato il rinnovo e l’allargamento della collaborazione in ambito tecnico-sanitario con lo studio Fisioequipe di Sansepolcro del dottor Giulio Morvidoni, laureato in fisioterapia e specializzato in terapia manuale, manipolazione fasciale “metodo Stecco”, riabilitazione post chirurgica e conservativa di spalla e ginocchio. Quest’anno vi è poi un macchinario nuovo – il Frems, acronimo di Frequency, Ritmis, Elettrical, Modality e Sistem – consistente in segnali bioelettrici compatibili per la ripolarizzazione della membrana cellulare, l’apertura di canali ionici e il recupero di omeostasi cellulare alterata. Questi i meccanismi di azione e gli effetti: riattivazione vasomotoria, sintesi di fattori di crescita, azione anti-infiammatoria, riparazione del tessuto e modulazione del dolore.

Uno strumento ideale per il trattamento degli stati infiammatori acuti e cronici, per le patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e per gli infortuni sportivi. Oltre che la formazione maggiore, il dottor Morvidoni seguirà direttamente anche le squadre che disputeranno i campionati regionali di Serie C e Serie D e le rappresentative Under 19 e Under 17. Verranno eseguiti test valutativi per la prevenzione degli infortuni con verifica a cadenza settimanale. “Da ex giocatore di pallavolo, è un impegno che mi sono preso con grande passione”, ha dichiarato il dottor Morvidoni.

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“20 settembre 2025 – Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda Guerra mondiale”

Il prossimo 20 settembre ricorre la Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda Guerra mondiale”, istituita dalla legge 13 gennaio 2025, n. 6, al fine di conservare la memoria dei cittadini italiani, militari e civili, internati nei campi di concentramento, ove subirono violenze fisiche e morali e furono destinati al lavoro coatto, a causa del proprio rifiuto di collaborare con lo Stato nazionalsocialista e con la Repubblica sociale italiana dopo l’armistizio dell’ 8 settembre 1943.

Le celebrazioni si terranno presso la Sala Consiliare del Comune di Sansepolcro con inizio alle ore 9.15.

Dopo i saluti istituzionali, seguirà l’intervento dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea e la proiezione di un filmato realizzato dall’Associazione Nazionale ex-internati nei lager nazisti (ANEI) – Sezione di Firenze.

Si procederà, poi, alla cerimonia di consegna di una medaglia d’Onore “alla Memoria” – concessa dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, civili e militari, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto durante la Seconda Guerra Mondiale – ai familiari del militare GIORNI Gino, nato a Sansepolcro ed internato dal 08/09/1943 al 17/02/1945.

Alla celebrazione prenderà parte una rappresentanza di studenti dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Città di Sansepolcro”.

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A 40 anni dall’inizio dei lavori del Grande Cretto, Città di Castello e Gibellina suggellano con un evento storico il legame che le unisce nel segno di Alberto Burri

Città di Castello e Gibellina hanno suggellato con un evento storico il legame che le unisce nel segno di Alberto Burri. Nella mattinata di domenica 14 settembre, le amministrazioni delle due città si sono incontrare per la prima volta al completo in Sicilia, con i sindaci Luca Secondi e Salvatore Sutera che sono stati accompagnati dai componenti delle rispettive giunte e dei rispettivi consigli comunali. Un gesto che, con la massima rappresentatività istituzionale possibile, ha rinsaldato collaborazione e unità di intenti in vista di un traguardo importantissimo per Gibellina, proclamata capitale italiana dell’arte contemporanea per il 2026 anche grazie al contributo del genio di Burri, che ha realizzato sulle rovine della città trapanese distrutta dal terremoto del 1968 il Grande Cretto, una delle opere di arte ambientale più grandi al mondo. L’incontro è stato propiziato dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, che ha invitato e accompagnato in terra di Sicilia la delegazione della giunta e del consiglio comunale di Città di Castello con il presidente Bruno Corà e il rappresentante del Comitato esecutivo del sodalizio tifernate Tiziano Sarteanesi.

“A 40 anni dall’inizio dei lavori per la realizzazione del Grande Cretto, abbiamo voluto ribadire il valore del legame di amicizia che unisce le nostre comunità nel nome dell’arte di Alberto Burri e dare un segnale tangibile della volontà di continuare a lavorare per valorizzare l’opera del maestro”, hanno dichiarato i sindaci Sutera e Secondi a margine dell’incontro presso il MAC – Museo di Arte Contemporanea “Ludovico Corrao”, nel quale hanno rilanciato i comuni intenti di collaborazione formalizzati nel patto di amicizia stipulato da Città di Castello e Gibellina nel 2011. “Essere a Gibellina per questo anniversario è stato come rispondere alla chiamata ideale di Alberto Burri nel luogo dove la sua creatività ha offerto una delle dimostrazioni più mirabili e suggestive, che ancora oggi ci stupisce e ci rende orgogliosi”, ha sottolineato il sindaco Secondi, nel ringraziare l’amministrazione comunale di Gibellina per l’ospitalità e la Fondazione Albizzini per aver propiziato l’incontro istituzionale.

“Scegliendo di dare forma d’arte alle rovine della città distrutta dal terremoto – ha affermato il sindaco Sutera – Burri è stato autore dell’opera di maggior significato simbolico per la comunità di Gibellina tra tutte quelle che ci ha lasciato il sindaco Corrao, chiamando a raccolta i maggiori artisti del ‘900: questo ha stabilito con Città di Castello un legame assolutamente particolare, che siamo molto interessati a rendere ancora più forte”. Nel corso della visita al MAC, alla quale oltre alle delegazioni istituzionali delle due amministrazioni ha preso parte anche Antonella Corrao, vice presidente della Fondazione Orestiadi con la quale la Fondazione Burri ha una profonda intesa derivante dall’amicizia tra i rispettivi fondatori Alberto Burri e Ludovico Corrao, il sindaco Sutera ha dato appuntamento al collega Secondi per un nuovo incontro nel 2026, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno in cui Gibellina sarà capitale italiana dell’arte contemporanea. Il presidente della Fondazione Albizzini Corà ha sottolineato l’importanza dell’incontro, che “alla viglia di un anno nel quale Gibellina sarà al centro dell’interesse internazionale con il suo patrimonio artistico, ha gettato le basi per dare continuità all’opera che la Fondazione Albizzini porta avanti costantemente per valorizzare con iniziative culturali il Grande Cretto e per raggiungere obiettivi di tutela, conservazione e completamento dell’ambiente naturale che circonda l’opera, paesaggisticamente considerato da Burri integrato alla sua creazione”. Dopo la visita al Mac, il sindaco Sutera si è unito alla delegazione istituzionale tifernate che ha raggiunto il Grande Cretto. Il presidente Corà e l’architetto Sarteanesi hanno condotto i rappresentanti istituzionali lungo i dedali della labirintica opera che si estende per 86.000 metri quadrati, ideata da Burri a memoria perenne del tragico evento sismico del 15 gennaio 1968.

La creazione architettonica (premio INARCH del 1991-92), estesa come un bianco sudario sulle macerie della cittadina della Valle del Belìce e rimasta a lungo incompiuta fino al 2014, è stata definitivamente portata a termine dalla Fondazione Burri secondo il progetto del maestro nel 2015, in occasione del centenario della nascita dell’artista.

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L’assessore Rodolfo Braccalenti risponde in consiglio comunale a FDI, Azione e FI su piazza delle Tabacchine

“L’amministrazione comunale sta ultimando le verifiche tecniche di fattibilità per l’estensione a piazza delle Tabacchine della rete di videosorveglianza del centro storico. L’idea è di posizionare alcune telecamere fisse e mobili che serviranno a monitorare l’area della piazza e che verranno collegate al sistema comunale. Per quanto riguarda la sorveglianza di piazza delle Tabacchine, c’è comunque una buona sinergia tra la nostra Polizia Locale e le forze dell’ordine. Lo scorso anno sono giunte alcune segnalazioni di atti vandalici che l’amministrazione comunale ha preso in carico, attivando gli uffici tecnici competenti per far eseguire i lavori necessari. Gli interventi di manutenzione delle opere realizzate e dei manufatti danneggiati riprenderanno a breve e saranno finalizzati anche a risolvere i problemi di scolo delle acque meteoriche nel parcheggio interrato”.

E’ la risposta fornita in consiglio comunale dall’assessore alla Polizia Locale e all’Innovazione Tecnologica Rodolfo Braccalenti all’interrogazione di Elda Rossi e Riccardo Leveque (FDI), Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione) e Tommaso Campagni (FI) sul “degrado e gli atti vandalici ricorrenti in Piazza delle Tabacchine”, con la richiesta di “interventi concreti di ripristino dei danni e di installazione del sistema di videosorveglianza”. Il consigliere Leveque aveva espresso soddisfazione in aula per il fatto che, “dopo la presentazione dell’interrogazione lo scorso giugno, siano stati risolti due dei problemi segnalati, con la rimozione delle mattonelle e dei detriti provenienti dal danneggiamento del cornicione della rampa collegata al parcheggio sotterraneo, che rendevano difficoltoso il passaggio di carrozzine per disabili, dei passeggini e delle famiglie, e con lo smantellamento del piccolo cantiere che si trovava in prossimità della Pinacoteca comunale”.

“Piazza della Tabacchine – aveva puntualizzato il rappresentante di FDI – doveva essere un luogo riqualificato, decoroso, nel centro urbano, ma a pochi anni dalla sua inaugurazione, avvenuta nel giugno del 2021, si presenta come un simbolo di incuria, caratterizzato da un degrado crescente, con elementi di arredo urbano danneggiati, scritte vandaliche, rifiuti abbandonati”. L’esponente della minoranza aveva evidenziato lo stato della pavimentazione, “che presenta mattonelle sgretolate e sollevate, sulle quali i pedoni inciampano, il marciapiede lungo via Borgo Farinario rovinato, le mattonelle dei cornicioni, in particolare sulla terrazza che sovrasta il parco dell’archeologia, staccate a seguito di atti vandalici e pericolanti”.

Leveque aveva, poi, evidenziato la tendenza del parcheggio sotterraneo ad allagarsi quando piove, con conseguenti disagi per gli utenti. “Il fatto più preoccupante – aveva evidenziato il consigliere – è però che la piazza è vittima di continui episodi di vandalismo, con scritte, arredi danneggiati, rifiuti abbandonati, il tutto senza un sistema di sorveglianza adeguato che possa in qualche modo scoraggiare o permettere l’identificazione di eventuali responsabili.

Una situazione inaccettabile. Dobbiamo restituire questa piazza a quello che era il suo scopo, ovvero quello di essere un luogo di incontro, di socialità, di decoro”. I firmatari del documento avevano chiesto, pertanto, di sapere quali fossero “le motivazioni del prolungato stallo del cantiere all’interno della piazza” e quando sarebbero ripresi i lavori. “L’amministrazione comunale è conoscenza della frequenza e della gravità degli atti vandalici avvenuti nella piazza? Sono state presentate denunce o segnalazioni ufficiali al riguardo e si intende implementare il sistema di videosorveglianza?”, avevano domandato.

“C’è l’intenzione di avviare un progetto di riqualificazione e manutenzione straordinaria dell’area per restituire alla piazza la funzione per cui è stata realizzata, cioè quella di un luogo di incontro, socialità e decoro urbano?”, aveva aggiunto Leveque. Nel riconoscere la necessità di interventi migliorativi, l’assessore Braccalenti non ha condiviso la percezione di incuria del consigliere. “Se guardiamo al passato – ha puntualizzato – questo luogo oggi è completamente cambiato, perché c’è stata una grande opera di riqualificazione da parte delle amministrazioni comunali in questi anni”.

L’assessore ha chiarito che “il materiale danneggiato presente a terra è stato rimosso nella prima metà del mese di giugno” e ha aggiunto: “attualmente sono in corso interventi di manutenzione da parte dell’appaltatore delle opere realizzate, nell’ambito della garanzia dovuta sulle stesse. Tali interventi sono stati sospesi al fine di elaborare una perizia di variante, con l’obiettivo di ottenere opere migliorative rispetto a quelle previste, comprendenti anche la risoluzione dei problemi di scolo delle acque meteoriche del parcheggio interrato.

La perizia dei vari manufatti danneggiati è in fase di ultimazione. Si prevede di riavviare le lavorazioni a breve: nel frattempo la parte di cantiere transennato è stata rimossa e verrà allestita alla ripresa dei lavori”. Braccalenti ha, quindi, puntualizzato che, “oltre ai lavori di manutenzione, non sono previste nuove opere”. “L’area di piazza delle Tabacchine – ha ricordato l’assessore – ha beneficiato recentemente anche dell’intervento per la realizzazione del nuovo accesso alla Pinacoteca, dei lavori del PNRR sull’edificio d’angolo di Palazzo Vitelli alla Cannoniera e della completa asfaltatura di via Oberdan, con il rifacimento della segnaletica stradale nelle vie adiacenti”.

“Quindi – ha concluso Braccalenti – si parla di un’area che è stata sottoposta a vari interventi di riqualificazione e manutenzione, con significativi investimenti. Qualora si renda necessario, sarà comunque nostro interesse continuare nel suo miglioramento e nella sua valorizzazione, come abbiamo sempre fatto”. A replicare all’assessore è stata la consigliera Bassini, che ha eccepito: “è proprio perché questa area è stata riqualificata che deve essere mantenuta tale”. “In realtà, però, io che risiedo su quella piazza ricevo quotidianamente lamentele da chi abita nel condominio”, ha spiegato la consigliera, citando il recente caso della pioggia che scendeva nel parcheggio sotterraneo.

“Mi è stato detto che a breve saranno iniziati dei lavori: attendiamo fiduciosi”, ha puntualizzato Bassini, che ha chiarito: “io non ho mai visto la Polizia locale e ce ne sarebbe bisogno, perché oltre agli atti vandalici ci sono tante altre situazioni che andrebbero controllate, anche molto molto, molto pesanti in alcuni casi”. “La piazza – ha proseguito la rappresentante di Azione – è veramente bella, ma alla sera alle 23.00 diventa un posto abbastanza pericoloso. Giorni fa ho trovato siringhe lungo le scale che portano al parcheggio”.

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Un progetto interregionale per la valle: il Distretto di Economia Civile muove i primi passi

Dopo la presentazione della governance, grande partecipazione al primo tavolo di lavoro a Città di Castello dedicato al tema delle Società Benefit

Il Distretto di Economia Civile dell’Alta Valle del Tevere è partito con il passo giusto: due eventi ravvicinati, densi di partecipazione e contenuti, hanno dato forma concreta a un progetto che guarda con fiducia al futuro del territorio altotiberino. Nato su impulso della Fondazione Progetto Valtiberina, il Distretto ha scelto di inaugurare il proprio cammino a cavallo tra Toscana e Umbria, confermando la sua vocazione interregionale e la volontà di unire territori che condividono storia, cultura e identità. La presentazione della governance a Sansepolcro e il primo incontro operativo a Città di Castello hanno segnato l’avvio di un percorso che mette al centro cooperazione, sostenibilità e responsabilità collettiva come strumenti di crescita per tutta la valle.

Sviluppo della comunità: dalla competizione alla collaborazione

Il primo evento, svoltosi sabato 13 settembre nella sala del Consiglio Comunale di Palazzo delle Laudi, ha visto la presentazione del modello organizzativo che guiderà il progetto, frutto di due anni di confronto e coinvolgimento di società civile, mondo economico ed enti del terzo settore, ed oggi supportato dalle amministrazioni di Anghiari, Citerna, Città di Castello, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, San Giustino e Sansepolcro. La grande partecipazione di cittadini, istituzioni e realtà del territorio ha confermato l’interesse intorno ad un’iniziativa che si propone di superare le divisioni amministrative in favore di un progetto di sviluppo condiviso.

Ad aprire la giornata la lectio del professor Luigino Bruni, docente presso la LUMSA di Roma e presidente della Scuola di Economia Civile, che ha sottolineato come il cuore di questo sistema economico sia la cooperazione, contrapposta a un modello di sviluppo basato sulla ricerca esasperata di profitto: un invito a rileggere il nostro tempo a partire dal valore delle relazioni.

La seconda parte dell’evento ha visto la direttrice generale di Fondazione Progetto Valtiberina, Marta Pasqualini, illustrare le caratteristiche di un modello di governance che si fonda su tre strumenti chiave: la figura del governatore con funzioni di coordinamento, il forum deliberativo come luogo di confronto e decisione partecipata, e cinque tavoli tematici (agricoltura, imprese, società, cultura e pratiche partecipative). Una struttura che traduce in pratica l’idea di un’economia generativa, in cui pubblico, privato e cittadini sono chiamati a lavorare insieme.

Innovazione economica: Società Benefit al centro del primo tavolo tecnico

La fase operativa del Distretto si è aperta martedì 16 settembre a Città di Castello con un pomeriggio di confronto dedicato al tema delle Società Benefit. Non una scelta casuale: l’innovazione economica rappresenta uno degli assi tematici del Manifesto del Distretto, e proprio da qui si è voluto partire per delineare un nuovo rapporto tra impresa e comunità. Il modello delle Società Benefit, infatti, propone un paradigma che unisce la creazione di valore economico con obiettivi di beneficio comune, ambientali e sociali: un fenomeno in forte crescita nel nostro Paese, e in particolar modo nell’Alta Valle del Tevere.

L’evento, ospitato dalla Biblioteca comunale, ha visto alternarsi contributi scientifici e testimonianze imprenditoriali. La prima parte, aperta dai saluti del sindaco tifernate Luca Secondi e del presidente di Progetto Valtiberina David Gori, è stata dedicata alla presentazione della Ricerca Nazionale sulle Società Benefit, condotta da NATIVAIntesa SanpaoloInfoCamereUniversità di Padova e Assobenefit. Dai dati illustrati da Paolo Di Cesare (co-founder di NATIVA) e Sara Giusti (Research Department Intesa Sanpaolo) è emerso come le Società Benefit costituiscano un ecosistema imprenditoriale dinamico, con performance economiche superiori rispetto alle aziende tradizionali: nel triennio 2021-2023 il loro fatturato è cresciuto del 26%, contro il 15,4% delle imprese non benefit. A completare il quadro, l’intervento di Matilde Breda (Regenerative Architecture Specialist presso NATIVA), che ha illustrato l’esperienza “Impresa Comune”, progetto realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Roma, come modello virtuoso di trasformazione territoriale.

La seconda sessione ha dato voce alle imprese della valle, che hanno condiviso esperienze e prospettive per il futuro: Livio Sassolini (CEO Busatti e segretario del Tavolo Imprese del Distretto), Alessandro Luzzi (CEO Graficonsul Group e Presidente del Consorzio EcoVPrint), Daniele Intelisano (CEO Tecnothermo) e Massimo Mercati (CEO Aboca). A moderare il confronto, il professor Paolo Gubitta dell’Università di Padova, esperto di organizzazione aziendale e innovazione imprenditoriale. Le conclusioni sono state affidate al presidente di AssobenefitMarco Morganti, che in videocollegamento ha tracciato le prospettive future di un movimento in forte crescita.

Una sfida collettiva per il territorio

“Il Distretto di Economia Civile nasce con l’ambizione di guardare alla nostra valle come a un territorio unico, senza più barriere tra Toscana e Umbria – ha ricordato David Gori, presidente di Fondazione Progetto Valtiberina – Le comunità dell’Alta Valle del Tevere hanno sempre condiviso storia, cultura e relazioni, e oggi scelgono di farlo in modo ancora più consapevole, unendo istituzioni, imprese e cittadini intorno a un progetto comune. È un segnale forte, in un periodo storico in cui spesso prevalgono divisioni e chiusure: qui invece si costruisce unità e si allargano gli orizzonti, con la convinzione che la cooperazione sia la chiave per affrontare le sfide del presente e del futuro.”

Per info e adesioniwww.fondazioneprogettovaltiberina.it/economia-civile
Contattifondazione@progettovaltiberina.com

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Corrado Belloni (Lega – San Giustino nel Cuore) “Diciotto mesi di obbiettivi mancati e di promesse elettorali non mantenute. Stefano Veschi si assuma le proprie responsabilità difronte ai propri concittadini”

Un’analisi dura, quella di Corrado Belloni, capogruppo di San Giustino nel cuore ed esponente della Lega, che ha posto l’accento su una serie di obiettivi mancati e promesse elettorali non mantenute dall’amministrazione guidata da Stefano Veschi. Secondo Belloni, la sinistra ha il vantaggio di saper comunicare efficacemente e vendere le proprie idee, mentre il centrodestra tende a mancare in questo aspetto, nonostante sia abituato a portare a termine i progetti che promettono. Tra i principali punti critici, Belloni cita la mancata riapertura della media Leonardo da Vinci, la gestione della macchina comunale e la manutenzione delle aree verdi.

Ci ricorda Cosa è stato promesso riguardo alla riapertura dei media Leonardo da Vinci di Selci Lama?

“L’assessore Selvaggi aveva dichiarato l’obiettivo di riportare gli studenti della frazione di Selci Lama nelle aule per l’inizio dell’anno scolastico 2025-2026. Invito i nostri concittadini a recarsi presso il plesso scolastico per verificare se questa promessa sia stata mantenuta e se siano stati compiuti i passi necessari per garantire un ritorno efficace degli studenti.

Quali sono le problematiche emerse nella gestione della macchina comunale?

“In campagna elettorale era stato promesso l’inserimento di figure altamente competenti in ruoli apicali, una vera e propria svolta per la gestione della macchina pubblica. Tuttavia, la realtà è che molti dipendenti si stanno guardando intorno cercando altre collocazioni. Prendo come esempio il dirigente all’urbanistica, il quale ha preferito continuare la sua carriera altrove. Questo rappresenta un problema significativo, poiché l’urbanistica è un settore cruciale per qualsiasi comune”.

E per quanto riguarda la manutenzione delle aree verdi comunali?

“E’ sufficiente farsi un giro nel comune per rendersi conto del deterioramento delle stesse. La mancanza di cura in questi spazi pubblici è vista come un chiaro fallimento dell’amministrazione, pertanto altra promessa non mantenuta, altro obbiettivo mancato”.

Lei è stato molto critico sugli investimenti fatti per gli stadi comunali di Selci e Lama, il Roberto Nocchi è stato completato. Qual è la situazione attuale dello stadio Polchi Laurenzi di Lama?

“Al Polchi e Laurenzi di Lama il ritardo nell’ultimazione dei lavori previsti è evidente.  Dovevano essere completati prima dell’inizio della stagione agonistica 2025-2026. Anche in questo caso, invito i cittadini a recarsi allo stadio per verificare se le promesse fatte siano state rispettate”.

Che dire del piano di rilancio della Casa della Salute di San Giustino?

“Anche in questo caso le parole non corrispondono ai fatti. Il ritorno di medici specialisti è rimasto un obiettivo irrealizzato e non ci sono stati sviluppi concreti in questo ambito. E’ chiaro ed evidente, che l’Amministrazione comunale non riesce a dare risposte ai propri concittadini e alle fasce più deboli, contribuendo ulteriormente alla sensazione di immobilismo dell’amministrazione. Mentre ci sono annunci di inaugurazioni, come la sede AVIS di San Giustino. Su questo è importante ricordare che tali locali erano già stati assegnati dalla giunta Tesei. Considero fuorviante presentare questo come un successo dell’attuale amministrazione”

Cosa ne pensa riguardo ai piani regolatori e agli asfalti?

“Preferisco non approfondire, per non cadere nell’ovvio, non voglio infierire ulteriormente, i cittadini hanno occhi per guardare, orecchie per sentire, si saranno fatti sicuramente una loro opinione a riguardo,  su un tema già complesso e delicato”.

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Città di Castello si unisce a Puliamo il Mondo: una giornata di volontariato ambientale con gli studenti di Rignaldello in azione per l’ambiente

L’edizione 2025 di “Puliamo il Mondo”, la campagna di volontariato ambientale promossa in tutta Italia da Legambiente, farà tappa a Città di Castello, venerdì 19 settembre, presso la scuola primaria di Rignaldello (dirigente scolastico, Silvia Ghigi). Insieme ai propri insegnanti, gli studenti della classe 5 ^ coordinati dall’insegnante, Carla Orbi, saranno gli “operatori ecologici per un giorno” che a partire dalle ore 11.00 rimuoveranno i rifiuti abbandonati dalle aree verdi circostanti l’istituto, con il supporto del comune e di Sogepu, che metterà a disposizione contenitori e personale per recuperare i materiali raccolti durante la mattinata. L’iniziativa si svolgerà con la partecipazione dell’assessore all’ambiente, Mauro Mariangeli, al quale si uniranno, la responsabile comunale del servizio, Lucia Bonucci e rappresentanti di Legambiente. Ai giovani studenti saranno distribuiti guanti e specifica attrezzatura per la raccolta dei rifiuti.

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Pieve Santo Stefano: funzione religiosa alla Croce del Poggio di Stantino una mattinata di spiritualità e solidarietà

Domenica 14 settembre, a Pieve Santo Stefano presso la Croce del Poggio di Stantino, si è svolta una Funzione religiosa organizzata dalla Proloco di Pieve. La celebrazione, tenuta da Don Juan Carlos Ardila, ha visto la partecipazione dei sindaci di Caprese Michelangelo e Pieve Santo Stefano, oltre ai rappresentanti dei Corpi Forestali, dei Donatori di Sangue Fratres, della Misericordia di Pieve Santo Stefano e del Coro Altotiberino di Pieve Santo Stefano.

L’evento ha rappresentato un momento di spiritualità e solidarietà, che ha unito la comunità in una celebrazione di fede e di impegno sociale.

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San Giustino, lavori al centro di Cospaia: divieto di circolazione in Via della Repubblica e Via San Lorenzo

Oggi mercoledì 17 e giovedì 18 settembre saranno in vigore misure di circolazione restrittive a San Giustino a causa della conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria al centro di Cospaia. Sarà istituito un divieto di circolazione dalle ore 7.00 alle ore 12.00 su Via della Repubblica e Via San Lorenzo.

L’amministrazione comunale si scusa con i cittadini per i disagi. La ripresa della normale circolazione dovrebbe essere prevista per le ore 12.00 di giovedì 18 settembre.

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Muzi Betti in Festa 3.0: una giornata di beneficenza e divertimento a Città di Castello

L’Asp “Muzi Betti” organizza per domenica 21 settembre dalle ore 15 alle ore 21, nel parco della struttura (Via delle Terme n. 4), “Muzi Betti in Festa 3.0 – Porte Aperte alla Città”, un’iniziativa aperta alla città, a scopo totalmente di beneficenza.
L’evento, dopo il successo delle scorse edizioni, prospetta, una giornata ricca di iniziative e poliedrica, tesa a finanziare l’istituto ma anche ad incrementare le occasioni di incontro e relazione fra gli Ospiti e la città.
L’evento si svolgerà con la partecipazione attiva di Pro Loco, Rioni cittadini, società sportive locali, degli Sbandieratori di Sansepolcro, di Caldese Horse Academy a testimonianza del profondo legame che i Tifernati hanno con la residenza protetta di Città di Castello e la qualità dell’associazionismo locale
Ricco il calendario degli eventi, che sarà articolato su quattro assi: Eventi e spettacoli, Sport, animazioni per bambini e stand gastronomici dislocati all’interno dell’ampio parco.
La Presidente e tutto il CDA richiedono alla città la massima partecipazione, cogliendo così l’occasione di questa bella giornata, per trascorrere insieme agli ospiti della struttura qualche ora di spensieratezza e allegria

Sarà presente l’Animazione per bambini baby Circus, Hakuna Matata, Gonfiabili e pesca di Beneficenza
Stand gastronomici (durante tutta la giornata) gestiti dalle Società Rionali, dalle Pro loco della nostra città e Coop. La Rondine e con un contributo importante elargito da Eon SpA-

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La Rocca al tramonto: trekking ed enogastronomia tra natura, storia e cultura

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LA ROCCA AL TRAMONTO: TREKKING ED ENOGASTRONOMIA TRA NATURA, STORIA E CULTURA

Un pomeriggio tra colline, borghi e vigneti, fino ad arrivare nel cuore della città per un brindisi al tramonto sulla Rocca di Umbertide. È questo lo spirito de “La Rocca al Tramonto – Trekking e degustazione presso la Rocca di Umbertide”, in programma per sabato 20 settembre, un evento patrocinato dal Comune di Umbertide che unisce sport, natura, cultura ed enogastronomia in un unico affascinante percorso.

La partenza è fissata per le ore 14:00 dal parcheggio della Piattaforma. Da lì i partecipanti intraprenderanno un trekking di circa 10 km che li porterà a scoprire scorci suggestivi e luoghi di grande valore storico e paesaggistico: Civitella Ranieri, il Castello di Serra Partucci e, lungo il rientro, le vigne della Cantina Blasi, dove è prevista una sosta con visita guidata.
Il percorso si concluderà con un momento davvero speciale: l’arrivo alla Rocca di Umbertide, simbolo della città, per un esclusivo aperitivo al tramonto sul primo torrione, accompagnato dai prodotti del territorio proposti proprio da Cantina Blasi.

L’iniziativa nasce dalla sinergia tra Simone Martinelli, guida ambientale escursionistica Lagap (Libera associazione guide ambientali-escursionistiche professioniste), il Presidio Lagap Alta Valle del Tevere, Cantine Blasi e il Comune di Umbertide, con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare le ricchezze storiche, culturali e paesaggistiche del territorio. Una proposta che lega passato e presente, con un intreccio tra storia antica e moderna, geomorfologia e tradizioni locali, fino a concludersi nel cuore pulsante della città.

L’idea ha preso forma da un dialogo tra lo stesso Simone Martinelli e il vicesindaco di Umbertide Annalisa Mierla, con il desiderio di organizzare un evento di rilievo nel mese di settembre alla Rocca. Da quel confronto è nato il coinvolgimento della Cantina Blasi e l’originale formula dell’apericena al tramonto.

“Abbiamo fortemente voluto questo evento – ha dichiarato il vicesindaco Annalisa Mierla – perché rappresenta una sintesi perfetta di ciò che il nostro territorio sa offrire: paesaggi straordinari, storia e cultura, ma anche eccellenze enogastronomiche. La Rocca di Umbertide, simbolo della nostra comunità, è la cornice ideale per concludere un percorso che vuole unire la bellezza delle nostre colline alla convivialità di un brindisi condiviso. Ringrazio tutti i partner coinvolti e in particolare Simone Martinelli per la passione e l’impegno che dedica alla valorizzazione del nostro territorio”.

“Questo evento – ha aggiunto Simone Martinelli – è nato dalla volontà di unire le diverse anime del nostro comune: la natura e la geomorfologia delle colline, i borghi e i castelli che raccontano la nostra storia, le aziende agricole che producono eccellenze enogastronomiche e, infine, la Rocca, che rappresenta il cuore della città. È un progetto corale che abbiamo costruito insieme, con l’obiettivo di far vivere ai partecipanti un’esperienza unica e completa”.

Il trekking con degustazione ha un costo di 20 euro.
L’evento si svolge in collaborazione con Cantina Blasi e con il patrocinio del Comune di Umbertide.
La prenotazione è obbligatoria entro venerdì 19 settembre.

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Comunicato stampa PAVANELLI (M5S): “Sisma Umbria 2023: subito risposte sui ritardi nel pagamento del contributo di autonoma sistemazione”

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“Sisma Umbria 2023: subito risposte sui ritardi nel pagamento del contributo di autonoma sistemazione”

“Ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Economia e delle Finanze per chiedere chiarimenti immediati sui ritardi nell’erogazione del contributo di autonoma sistemazione (CAS) ai nuclei familiari di Umbertide, Perugia e Gubbio colpiti dagli eventi sismici del 9 marzo 2023.

Nonostante la disponibilità delle risorse stanziate, da marzo/aprile 2025 molte famiglie non hanno ancora ricevuto quanto dovuto. Una situazione inaccettabile, che rischia di aggravare ulteriormente il disagio di chi da oltre due anni vive le conseguenze dello sciame sismico e dei rallentamenti nella ricostruzione.

Ringrazio il Comitato Rinascita 9 Marzo sia per il lavoro costante e instancabile a fianco delle comunità sia per avere cercato di sensibilizzare tutte le rappresentanze politiche del territorio.

Chiedo al Governo e al sottosegretario Prisco, in veste di sua rappresentanza sul territorio, di spiegare le cause dello slittamento dei pagamenti, di garantire la celere liquidazione delle somme spettanti e di valutare, insieme alla Protezione civile, nuovi stanziamenti per sostenere famiglie e imprese fino al completo ripristino delle abitazioni e della vita economica del territorio.

Il ritorno alla normalità per i cittadini umbri colpiti dal sisma resta e resterà al centro della mia azione politica: non possiamo permettere che burocrazia e lentezze amministrative rallentino ancora un percorso di rinascita che deve essere rapido e concreto”. Lo afferma con una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.

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Ricostruzione post sima 2023. Nei giorni scorsi il secondo incontro per la progettazione del nuovo polo scolastico di Pierantonio

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Nei giorni scorsi si è svolto il secondo incontro partecipato di progettazione del nuovo Polo Scolastico con le Dirigenti e le insegnanti dei due plessi lesionati dal sisma del 2023. L’appuntamento, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di Umbertide rappresentata dalla vicesindaco con delega alla Ricostruzione post sisma 2023, Annalisa Mierla, rappresenta un’altra tappa fondamentale del percorso che porterà alla realizzazione del nuovo polo scolastico di Pierantonio, che dovrà accogliere la scuola primaria insieme alla scuola secondaria di primo grado e che vedrà la totale demolizione (delibera di Giunta comunale n. 53 del 20 marzo 2025) dell’edificio che ospitava la scuola primaria, e che già nel terremoto del 1997 aveva ospitato per 11 anni gli alunni della scuola media, anche allora evacuati.

Al tavolo erano presenti, oltre alla vicesindaco Mierla, la dirigente scolastica del Primo Circolo Umbertide, Silvia Reali, affiancata dalla responsabile del plesso di Pierantonio Rosaria Posati e dalla referente del modello Senza Zaino Antonietta Norgiolini. Per l’Istituto Comprensivo Umbertide – Montone – Pietralunga hanno preso parte all’incontro la responsabile del plesso di Pierantonio Alessia Angeletti e l’insegnante Silvia Margutti. Presenti per il Comune di Umbertide l’ingegnere Responsabile Unico del Progetto Graziano Scurria, l’architetto comunale Elena Marcucci, responsabile del Servizio Edilizia scolastica ed Edilizia scolastica post sisma, e i rappresentanti del Raggruppamento temporaneo di professionisti (Rtp) guidati dall’ingegnere Marco Tosti.

L’incontro si è svolto in un clima di grande partecipazione e confronto costruttivo. Durante l’ultimo periodo dello scorso anno scolastico, l’Amministrazione comunale in concerto con lo studio di progettazione, hanno predisposto un questionario rivolto alle insegnanti e a tutto il personale scolastico per raccogliere esigenze e proposte utili alla progettazione di una scuola nuova e moderna. Lo stesso strumento è stato messo a disposizione delle dirigenti scolastiche e degli uffici comunali direttamente o indirettamente coinvolti, così da raccogliere informazioni utili non solo sul piano didattico ma anche su aspetti organizzativi e funzionali. I risultati di questa consultazione hanno rappresentato una base preziosa per i progettisti, che hanno rimodellato e sottoposto al consesso una nuova proposta, rispondente maggiormente alle necessità della comunità scolastica e dell’intero territorio.

Parallelamente, l’Amministrazione comunale prosegue il confronto con l’Ufficio Speciale Ricostruzione – settore Ricostruzione Pubblica, per assicurare il finanziamento indispensabile alla realizzazione del nuovo polo e nella giornata di mercoledì 10 settembre è stata presentata agli uffici di Foligno una prima bozza grafica con relativo preventivo di spesa. L’obiettivo non è soltanto quello di restituire alla frazione una scuola sicura e moderna, ma di creare una struttura in grado di diventare un punto di riferimento per tutta la comunità, aperta anche ad attività extrascolastiche e capace di inserirsi in una nuova visione culturale e associativa per il territorio.

Il vicesindaco Annalisa Mierla, che ha fortemente voluto anche questo secondo incontro, ha sottolineato il valore del percorso intrapreso: “Questo non è soltanto un progetto edilizio, ma un percorso partecipato che mette al centro la scuola e la comunità. Abbiamo voluto fin da subito coinvolgere chi vive la scuola ogni giorno, perché crediamo che una ricostruzione autentica debba partire dalle persone, dai loro bisogni e dalla condivisione. Il nuovo polo scolastico sarà il simbolo concreto della rinascita di Pierantonio, ma anche un’occasione per guardare al futuro con una visione innovativa. Come Amministrazione, continuiamo a lavorare con serietà e determinazione affinché da una ferita come quella del sisma possa nascere un’opportunità di crescita, miglioramento e unità per l’intera comunità.”

Il percorso di confronto e co-progettazione non si ferma qui. Nei prossimi mesi sono infatti previsti nuovi incontri e momenti di dialogo con insegnanti, dirigenti e tecnici, così da portare avanti un lavoro condiviso e strutturato che possa tradursi in un progetto capace di rappresentare davvero una rinascita per Pierantonio e per tutto il territorio umbertidese.

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A Montone due giorni di esercitazioni sull’emergenza idrogeologica

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Volontari e amministrazioni insieme per rafforzare la gestione delle situazioni e la conoscenza dei piani di Protezione Civile

Due intense giornate dedicate all’emergenza idrogeologica e alle procedure da attuare in un evento alluvionale. E’ quanto realizzato nel fine settimana del 13 e 14 settembre, a Montone, presso i Laghi di Faldo, con la prima esercitazione di Protezione Civile del Coordinamento Alta Umbria, che ha visto la partecipazione anche dei funzionari di Protezione civile regionali e dell’ANCI Prociv.

L’iniziativa è stata promossa dai gruppi comunali di Protezione Civile di Montone e Umbertide, in collaborazione con il Gruppo Monte Cucco, Confraternita di Misericordia di Fossato di Vico, Gruppo Sorgente di Gualdo Tadino e Gruppo Pietralunghese – Raggruppamento Anteo.

L’obiettivo principale dell’esercitazione è stato quello di rafforzare la sinergia tra le due amministrazioni comunali, i volontari delle organizzazioni coinvolte e, al tempo stesso, sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza dei piani di Protezione Civile.

Un momento per incrementare la coesione tra le diverse squadre e favorire la formazione rivolta ad amministratori e tecnici comunali per una corretta attivazione del COC, il Centro Operativo Comunale, e la gestione efficace di eventi imprevisti, chiarendo il ruolo di ciascuna funzione di competenza.

“Due giorni intensi e proficui – ha commentato il presidente del coordinamento ‘Alta Umbria’, Patrizio Casagrande – dove si è alzata di molto l’asticella di coesione e affiatamento fra i gruppi della Protezione. Un risultato visto fin dall’inizio con il montaggio del campo base munito di cucina da campo, una segreteria ed una sala radio di comunicazione, fino a giungere alle manovre idrauliche con idrovore, smottamento con frana, soccorso in abitazione allagata, ricerca disperso e soccorso sanitario. Allo stesso tempo si è rafforzato il rapporto con le Amministrazioni comunali con un proficuo scambio di idee in merito ai piani di Protezione Civile, dove i sindaci sono sempre più orientati verso una migliore pianificazione e progettualità e i volontari sempre più parte attiva nei piani di Protezione. Ottima è stata la risposta di intervento dei volontari formati per questo tipo di attività, che con professionalità ed impegno si sono contraddistinti per la loro capacità di intervento e la riuscita dell’esercitazione. Un ringraziamento alle amministrazioni comunali di Montone e Umbertide per la loro disponibilità e presenza”.

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