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Il fine anno della giunta comunale di Città di Castello: “nel 2024 abbiamo lavorato per cambiare il volto della città e mantenerla coesa”

Cambiare il volto della città e mantenerla coesa, puntando sulle sue tante risorse e facendo rete con la cittadinanza, per una nuova stagione di crescita e sviluppo.

E’ il nucleo del lavoro che l’amministrazione comunale di Città di Castello ha portato avanti in un 2024 caratterizzato dalla messa a terra di investimenti per milioni di euro per l’apertura di importanti cantieri e dalla ricerca del rafforzamento dei legami di comunità attraverso progettualità che hanno interessato i pilastri fondamentali del governo cittadino: sociale, scuola, cultura e sport.

Nella conferenza stampa di stamattina, il sindaco Luca Secondi ha fatto il punto dell’attività degli ultimi 12 mesi insieme ai componenti della giunta comunale, sottolineando “la soddisfazione per un lavoro che ha guardato unicamente e sempre a costruire nuove opportunità per la nostra comunità, senza rinunciare alla qualità dei servizi e senza chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini, con l’idea di investire senza lasciare indietro nessuno”.

Il primo cittadino ha preannunciato che con la nuova guida della Regione Umbria verrà intavolato quanto prima un confronto finalizzato a valorizzare Città di Castello, che sarà basato sui temi strategici delle infrastrutture (con la E78, sulla quale il Comune “garantirà la massima disponibilità pur di arrivare alla sua realizzazione”), della sanità (con la “necessità di un cambio di marcia per il potenziamento dell’offerta di servizi nel nostro territorio”), della riqualificazione dell’ex ospedale (“siamo disponibili a lavorare per coprogettare il suo utilizzo, non solo la sua ristrutturazione”), delle politiche abitative (con la necessità di aprire una nuova stagione di investimento nell’edilizia popolare pubblica”).

Nell’anno che si sta per concludere, l’avvio della demolizione e della ricostruzione dell’istituto Dante Alighieri, con i suoi 12 milioni 293.500 euro finanziati dal PNRR e cofinanziati dal Comune, è stato il simbolo della stagione di profondo cambiamento che sta caratterizzando Città di Castello con il PNRR (21 i milioni complessivi dei cantieri di competenza comunale) e altri canali di finanziamento ottenuti grazie alla scelta di campo del Comune di investire anche risorse proprie nei progetti.

Così nel 2024 si sono spalancate le porte per interventi strategici e attesi da tempo, come la riqualificazione del complesso di San Domenico, con il chiostro e l’ex Chiesa della Carità (per 2 milioni e 585 mila euro), il rifacimento di luoghi che parlano della storia della città (Piazza San Giovanni in Campo e piazza del Marchese Paolo che verrà presto inaugurata, il mercato coperto, l’edificio ex ITIS dove i lavori sono in fase di partenza, il restauro dell’ultimo piano della Biblioteca Carducci, la riqualificazione di Palazzo Bufalini), nel contesto di lavori sugli asili nido (Franchetti e Fiocco di Neve a Trestina), sulle scuole (palestra istituto Gregorio da Tiferno Trestina) sulla riqualificazione della mobilità (Variante del Cassero, riqualificazione del ring perimetrale nell’area di Porta Santa Maria Maggiore).

Mentre sono in rampa di lancio lavori strategici come il raddoppio del parcheggio Collesi e l’installazione dell’ascensore del Cassero, la spinta all’investimento su una nuova visione dello sviluppo della città ha permesso di portare a casa il finanziamento di progetti per circa 6 milioni e mezzo di euro nell’ambito della nuova Agenda Urbana 2021-2027, con cui sarà riqualificata l’area dell’ansa del Tevere e saranno attuati lavori per il miglioramento della viabilità, delle infrastrutture tecnologiche e dei servizi, anche nei confronti delle persone con disabilità.

Il 2025 sarà anche l’anno della demolizione dell’ex scuola Garibaldi, intervento per il quale l’amministrazione comunale investirà 350 mila euro come segno tangibile della volontà di rimuovere lo stato di degrado dell’edificio e aprire definitivamente la strada a piazza Burri. La Fondazione Albizzini, con cui l’amministrazione comunale avrà un confronto all’inizio del 2025, potrà poi procedere con le proprie scelte in merito agli accordi stipulati con l’ente. “Siamo disponibili a parlare di tutto – ha detto Secondi – all’interno del perimetro tracciato dai principi di fattibilità, possibilità e legittimità”

Dopo gli anni di investimenti nella scuola, nel 2025 verrà anche il momento dello sport, con l’intervento-simbolo rappresentato dalla ristrutturazione e dall’efficientamento energetico della piscina comunale, attraverso un investimento da 1 milione e 300 mila euro finanziato dalla Regione e cofinanziato dal Comune, che a oltre 40 anni dall’apertura dell’impianto era necessario e inevitabile per guardare al futuro.

Sui lavori pubblici, il sindaco Secondi e l’assessore competente Riccardo Carletti, non hanno nascosto le problematiche insorte su interventi come la scuola di Badia Petroia e l’asilo nido La Coccinella, segnalando le difficoltà incontrate con le imprese e le direzioni lavori, che hanno creato imprevedibili ritardi, non dovuti alla volontà dell’amministrazione comunale.

Urbanistica e sociale si sono incrociati nel 2024 con la redazione del Piano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche, che aprirà una stagione di programmazione fondamentale dello sviluppo della città che guarda alle persone più fragili.

Nel 2025 l’amministrazione comunale procederà all’attivazione dei varchi elettronici per il controllo della ZTL del centro storico. “Un modo per garantire il rispetto delle regole di una ZTL che nel centro storico è già vigente e lo è da oltre 30 anni: la novità, semmai – ha spiegato il sindaco – è che con il nuovo regolamento che entrerà in vigore per l’attivazione dei varchi elettronici la disciplina della ZTL sarà più morbida, con una possibilità maggiore di accedere ad esempio a luoghi centrali come piazza Gabriotti”.

Con l’idea di non lasciare indietro nessuno, il 2024 del sociale è stato caratterizzato dal rafforzamento del ruolo di coordinamento degli interventi dei Comuni della Zona Sociale 1 di cui Città di Castello è capofila. Mentre è decollato il progetto con l’ASL 1 di contrasto alla ludopatia, sono stati messi in campo i programmi per oltre 1 milione e 200 mila euro finanziati dal PNRR per la valorizzazione della vita indipendente delle persone con disabilità, il sostegno delle famiglie e degli anziani. L’amministrazione comunale si è inoltre confermata in prima fila nella lotta alla violenza sulle donne, dove Città di Castello continua a essere punto di riferimento nazionale.

Nel 2024 lavoro sulla cultura è stato improntato al “fare insieme”, con progettualità orientate al coinvolgimento e alla valorizzazione dei talenti e dell’associazionismo cittadino. Rinascimento e Contemporaneità hanno caratterizzato l’annata, con il restauro della pala di Santa Cecilia e l’attribuzione a Luca Signorelli, che hanno scritto una nuova pagina della storia dell’arte, ma anche il restyling dell’ala nuova della Pinacoteca e l’apertura dello Studio Sarteanesi. I numeri in crescita per Teatro, Biblioteca Carducci e Scuola di musica hanno dato il segnale di una programmazione che ha saputo incontrare gradimento e aspettative della comunità tifernate.

Nel contesto della conferma della scelta di investire sulla qualità dei servizi scolastici (mense e trasporti) e dell’edilizia scolastica, alle nuove generazioni sono stati dedicati nuovi servizi, come “Informagiovanicastello.it”, un canale di informazione per orientare i ragazzi sulle opportunità del mondo della scuola, della formazione e del lavoro, sui servizi, gli eventi culturali e sportivi, ma anche la vicinanza a sostegno degli studi, con il rifinanziamento per 10.000 euro delle 10 borse di studio Cestini-Polenzani per i diplomati con il massimo dei voti.

Da ricordare in ambito scolastico anche il progetto “InterGen”, con cui bambini delle scuole primarie sono stati protagonisti di un inedito scambio di esperienze con gli ospiti dell’ASP Muzi Betti.

Le manifestazioni di riferimento della città hanno vissuto una nuova stagione di crescita, con edizioni del Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato e di Tiferno Comics che hanno saputo conquistare la partecipazione e l’interesse del pubblico, oltre a una notevole ribalta nazionale.

Nel corso della conferenza stampa è stato dato conto degli investimenti che l’amministrazione ha sostenuto nel 2024 per la digitalizzazione dell’ente attraverso le risorse del PNRR tramite lo sviluppo di piattaforme per avvicinare il cittadino ai servizi della pubblica amministrazione, l’avvio del progetto di digitalizzazione e indicizzazione dei vecchi registri cartacei di Stato Civile.

Dal punto di vista del potenziamento della macchina amministrativa, nel 2024 l’ente ha proceduto a 80 assunzioni per assicurare la copertura delle esigenze determinate dal turn over interno.

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Lignani Marchesani “nel 2024 cento per cento di presenze e maggior numero di atti presentati: continua l’impegno a sostegno della Comunità tifernate”

Cento per cento di presenze in Consiglio comunale e nelle Commissioni bilancio ed urbanistica in cui sono stato designato: nel dettaglio 21 partecipazioni nella massima assise, 13 nella Prima e 6 nella seconda Commissione consiliare. Un dato di per se materiale e non esaustivo della qualità della propria attività ma che vuole testimoniare un impegno serrato e continuo.

Negli atti di sindacato ispettivo con 27 tra interrogazioni ed interpellanze anche nel 2025 risulto il Consigliere più produttivo con l’ambizione  di essere stato  il più possibile attento alle problematiche della Comunità. Si può e si deve fare meglio perché anche se l’attività di Consigliere comunale è di puro volontariato è bene sempre ricordare a se stessi che non la ordina il medico e che dunque si deve sempre onorare il mandato ricevuto..

Per il 2025 si cercherà di fare più e meglio anche in coordinamento con i colleghi di opposizione per svolgere in maniera proficua ed onorevole quella funzione di indirizzo e controllo che la Comunità tifernate ci ha assegnato cercando di offrire proposte di alternativa tese a risolvere problematiche e situazioni che, con complessità e numeri crescenti,  sempre più coinvolgono quartieri e frazioni . Sullo sfondo, anche alla luce dello slittamento alla primavera del 2027 delle elezioni, costruire  una proposta alternativa credibile e coesa, omogenea nei valori ma aperta ed inclusiva.

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Montone saluta il 2025 tra cenoni, musica dal vivo e fuochi d’artificio

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Montone si prepara a chiudere il 2024 e festeggiare l’arrivo del nuovo anno insieme ai ristoranti del borgo che organizzeranno ciascuno il consueto cenone di Capodanno, mercoledì 31 dicembre. Dalle 23 all’alba, poi, piazza Fortebraccio ospiterà una grande festa con la musica dal vivo dell’Outside band, per salutare tutti insieme l’arrivo del 2025 tra canti, balli e fuochi d’artificio allo scoccare della mezzanotte.

Mercoledì primo gennaio è in programma il Concerto di Capodanno, alle 18 nella Chiesa di San Francesco, con musiche di Mozart, Verdi, Rossini e Lehàr, tratte dalle arie più famose. Protagonista l’Orchestra da camera ‘I Concertisti’, con il soprano Alessandra Benedetti, il tenore Federico Savini e la direzione del maestro Gianfranco Contadini. Infine, venerdì 3 gennaio in programma la Tombola in piazza Fortebraccio alle 21. Da non dimenticare, poi, tutti i giorni fino al 5 gennaio, la possibilità di ammirare i presepi disseminati nel centro storico, ad opera dei residenti che partecipano al concorso Presepiando, in cui il visitatore è giudice indiscusso.

Ad ogni presepe è stato assegnato un numero, che potrà essere indicato in un’apposita scheda di voto posta alla fine del percorso cittadino. In palio un premio per il presepe più votato e per un votante estratto a sorte.

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Il parlamentino del borgo celebra eccellenze sportive e associazionistiche del Borgo particolarmente distintesi nel 2024

L’ultimo consiglio comunale dell’anno ha celebrato alcune eccellenze sportive e associazionistiche del Borgo particolarmente distintesi nel 2024. Applausi e targhe ricordo per il Banco Latino, squadra di calcio amatoriale che si è laureata prima Campione provinciale Uisp poi ha trionfato nella Supercoppa di categoria. Stesso tributo anche alla giovanissima stella del motocross, Andrea Uccellini, campione della categoria 85cc che si appresta ora ad intraprendere l’avventura nella classe 125 cc. Meritata targa celebrativa infine per i componenti del Gruppo Campanari di Borgo Sansepolcro, che hanno tagliato il traguardo dei 30 anni esatti di attività e sono custodi e interpreti di una tradizione antica e suggestiva.

Il dibattito consiliare è poi entrato nel vivo con l’approvazione a maggioranza di variazioni al bilancio di previsione finanziaria 2024-2026. Il dato più significativo dell’atto prevede lo stanziamento di 246.000 euro di fondi comunali che, uniti al finanziamento regionale di 176.000 euro, permetteranno di riprendere i lavori al plesso scolastico della secondaria di primo grado “Buonarroti”. Misure anche per il sociale, per la manutenzione del territorio, per interventi strutturali come quello al Bocciodromo comunale. “Con quest’ultima variazione del 2024” commenta l’assessore Alessandro Rivi “abbiamo dato ulteriori risposte ad alcuni bisogni della città tramite risorse di competenza che erano ancora a nostra disposizione”.

Approvate all’unanimità due mozioni. Quella del gruppo consiliare “Adesso Riformisti” per la costituzione di un tavolo operativo che ha l’obiettivo di rivitalizzare il centro storico, e quella presentata dal gruppo consiliare della Lega, che si propone di monitorare con attenzione anche in ambito regionale la crisi che sta investendo i supermercati del gruppo Pam in provincia di Arezzo.

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Conto alla rovescia al 2025 con il “Sesto Senso Live Show”

Sansepolcro si prepara a celebrare l’arrivo del nuovo anno con un evento all’insegna della musica e del divertimento. La sera del 31 dicembre, come annunciato, si svolgerà nella splendida cornice delle Logge del Comune, e i musicisti della Sesto Senso band trasformeranno il cuore della città in un palcoscenico di emozioni e festa.

Organizzata dal Comune di Sansepolcro in collaborazione con l’Associazione Commercianti del Centro Storico, la serata prenderà il via alle 23.30.

La grande novità di quest’anno è la location: la festa si sposta da Piazza Torre di Berta a via Matteotti, dove il palco sarà allestito sotto il loggiato di Palazzo delle Laudi, regalando ai partecipanti un’esperienza unica in uno spazio accogliente e suggestivo.

Inoltre, grazie alla collaborazione con L’Incanto e l’Associazione Commercianti, il loggiato ospiterà un raffinato salottino, dove sarà possibile gustare drink e vivere momenti di relax e divertimento all’interno di uno spazio esclusivo.

“Il Capodanno a Sansepolcro è un’occasione speciale per condividere gioia e buonumore,” ha dichiarato l’Amministrazione Comunale. “Quest’anno, con il ritorno del Sesto Senso e una nuova location, puntiamo a rendere questa serata ancora più emozionante e memorabile per la comunità e i visitatori.”

Sansepolcro invita tutti a unirsi per dare il benvenuto al 2025 in grande stile, con musica, allegria e uno spirito di festa che abbraccerà l’intera città. Non perdete l’occasione di vivere un Capodanno unico e indimenticabile. Vi aspettiamo!

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Sold out per il ritorno degli Oblivion a Città di Castello!

Tutto esaurito per il ritorno degli Oblivion nel Teatro degli Illuminati di Città di Castello per la stagione di prosa e danza 2024/2025 con lo spettacolo dal titolo “Tuttorial” di domenica 29 dicembre.

Il quintetto comico musicale-teatrale composto da Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli ha portato sul palco un nuovo spettacolo interamente dedicato alla contemporaneità. Partendo dalle tendenze musicali del momento fino ad arrivare alla satira di costume e all’attualità dove ritrovare a sorpresa anche grandi miti del passato come l’inventore Leonardo da Vinci che cerca di creare contenuti virali oppure lo scrittore Alessandro Manzoni, che tenta di riadattare i “Promessi Sposi” alle attuali serie tv. Gli Oblivion, con la loro bravura, hanno guidato gli spettatori verso una idealizzazione della realtà moderna per renderla meno complessa.

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La sezione tifernate dell’ A.I.A tifernate vince il premio una vita per lo sport

Alla sezione tifernate dell’Associazione Italiana Arbitri (A.I.A.) è stato conferito il premio ‘Fernando Rosi –Una vita per lo sport’, giunto alla XXIV edizione,assegnato dal Panathlon Valtiberina nelle mani del vicepresidente Andrea Cravotta intervenuto alla serata insieme a Davide Di Natale: Un riconoscimento tanto più significativo poiché coincidente con il 75° anniversario della Fondazione e in un periodo in cui gli arbitri di calcio stanno intensificando il loro impegno contro la violenza negli stadi.


Come di consueto il club ha assegnato i premi ‘Panathlon Valtiberina’ ad atleti vincitori o piazzati in competizioni nazionali: Leonardo Bartolini (campione nazionale trampolino)per la ginnastica artistica, Arianna Polenzani,Sofia Guerrieri, Eva Meozzi (campionesse naz.li corpo libero a squadre)e Lavinia Bartoccetti (campionessa naz.le corpo libero)per la ritmica, tutti formati dalla Clinique di Città di Castello; quindi Leonardo Braccalenti, medaglia d’argento ai mondiali brasiliani di pallacanestro per atleti sordi under 18; Dante Cherubini Scarafoni, campione italiano singolo e a squadre di tiro a volo piattello fossa Federcaccia; Sofia Napoli(campionessa italiana 400 misti di nuoto cat.ragazze) e i campioni italiani di lancio del formaggio: Sauro Martinelli (9 kg), Massimo Giordani(6Kg) e Alessandro Giorni (junior 1 kg).

Da sottolineare poi le targhe d’onore a Federico “Fred” Morini, Responsabile Fisioterapisti e Osteopati Nazionale di Ciclismo (F.C.I.), un autentico protagonista di questo sport e un profilo personale straordinario; Alessandro Dolfi, detentore del record di punti (102) realizzati in una partita di basket; la società di rugby tifernate per l’attività di socializzazione e inclusione con l’ Ass.ne Italiana Persone Down, riconoscimento ritirato dal Presidente Marco Notarianni degno esponente di tanta sensibilità sportiva e umana.


Nel corso della cerimonia,alla presenza del fiduciario CONI per l’AltoTevere Simone Santi, coordinata dal Presidente Giovanni Tasegian coadiuvato dal past-president Gabriele Tasegian, il Governatore Marcello Carattoli ha avuto parole di elogio per le iniziative del club locale e ha rimarcato lo stretto legame tra promozione dello sport giovanile e sviluppo del territorio d’appartenenza (con menzione di apprezzamento per gli sport tradizionali)in particolare come arma formidabile contro gli episodi di bullismo, oggi di così stringente attualità.

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Al via Servizio on line per il Cambio di Residenza

Al via servizio on line per il Cambio di Residenza: un innovativo servizio digitale che semplifica la vita dei cittadini. Da oggi, è possibile effettuare il cambio di residenza all’interno del territorio comunale senza la necessità di recarsi fisicamente presso gli uffici dell’anagrafe. Questa nuova piattaforma denominata WebExpert, accessibile tramite il sito web ufficiale del Comune sotto la Sezione “Servizi Online” (https://www.comune.cittadicastello.pg.it/pagina829_portale-dei-servizi-online.html), è stata progettata per garantire ai cittadini un’esperienza semplice, veloce e sicura.

Il servizio consente di prenotare on line un appuntamento di cambio di residenza, svolgere da remoto l’appuntamento tramite videoconferenza, caricare e inviare tutta la documentazione necessaria in formato digitale. La piattaforma è stata sviluppata tenendo conto delle più recenti normative in materia di protezione dei dati personali, garantendo la massima sicurezza e riservatezza nelle operazioni online. Per utilizzare il servizio, i cittadini dovranno compilare correttamente la relativa modulistica pubblicata sul portale della Trasparenza e disponibile all’indirizzo, https://trasparenza.comune.cittadicastello.pg.it/archivio16_procedimenti_0_56630.html, in cui sono indicate le modalità per fruire del servizio.

“Il comune – precisa l’assessore Rodolfo Braccalenti, nel ringraziare responsabili e operatori a vari livelli del Servizio Demografico e Sistemi Informativi e telematici – ha avviato da tempo la transizione digitale, continuare questo percorso significa trovare anche soluzioni per avvicinare i servizi della Pubblica Amministrazione ai bisogni delle persone, rendendo più facili e accessibili gli adempimenti da compiere. Quindi, previo appuntamento, la persona che dovrà effettuare il cambio di residenza all’interno del comune sarà supportato da remoto da un operatore del Servizio Demografico per l’espletamento della procedura.”

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Ad In Primo Piano Letizia Michelini

Tora In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il consigliere regionale Umbro del PD Letizia Michelini

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Mozione per il rilancio del Centro Storico approvata: Gentili (Adesso). “un successo per tutta Sansepolcro”


Durante il Consiglio Comunale di sabato 28 dicembre, la mozione presentata dal gruppo Adesso
Riformisti per Sansepolcro, riguardante le iniziative per la rivitalizzazione del Centro Storico, è
stata approvata all’unanimità. Un risultato che rappresenta una vittoria condivisa per l’intera
comunità.
“Questo voto unanime dimostra che, quando si tratta di temi fondamentali come il futuro del
nostro centro storico, è possibile superare le divisioni politiche per lavorare insieme nell’interesse
dei cittadini. È un segnale di speranza per Sansepolcro e per tutti coloro che credono nel potenziale della nostra città” – ha dichiarato Michele Gentili, capogruppo di Adesso Riformisti.
La mozione, costruita attraverso il confronto con commercianti, associazioni e cittadini,
prevede una serie di azioni concrete, tra cui:


− Istituzione di un tavolo permanente di concertazione, che coinvolga rappresentanti delle
categorie economiche, amministrazione comunale ed esperti, per monitorare i progressi
e pianificare ulteriori interventi.
− Agevolazioni fiscali per incentivare nuove attività e riqualificare quelle esistenti.
− Incentivi per affitti calmierati per rivitalizzare i locali sfitti.
− Investimenti in promozione turistica e il coinvolgimento di esperti per sviluppare
strategie condivise.


“Ringrazio tutti i consiglieri che hanno sostenuto questa proposta e soprattutto, i cittadini e i
commercianti che ci hanno aiutato a costruire una visione condivisa. Ora ci aspettiamo che il
Sindaco e la Giunta trasformino questo impegno in azioni concrete e tempestive” – ha aggiunto
Gentili. Il gruppo Adesso Riformisti per Sansepolcro continuerà a vigilare affinché quanto
approvato oggi venga realizzato nei tempi previsti. Questa mozione rappresenta un
importante inizio di un percorso condiviso, che ci auguriamo possa portare a risultati
significativi per il futuro del centro storico e dell’intera comunità di Sansepolcro“.

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Solidarietà da record per la “25 ore di nuoto” di Città di Castello

Solidarietà da record per la “25 ore di nuoto” alla piscina comunale di Città di Castello. La manifestazione organizzata con il patrocinio del Comune dai Nuotatori Tifernati Polisport con CNAT’99 e Polisport, si è conclusa stamattina alle ore 12.00 con il primato di chilometri percorsi in vasca, 1.172 chilometri e 850 metri, al termine di una grande festa che ha riunito 401 atleti nella maratona natatoria che per oltre un giorno intero si è svolta nell’impianto tifernate.

Per aiutare la Caritas di Città di Castello e sostenere gli oratori di San Giacomo e Madonna del Latte, ai quali saranno devoluti i proventi per 2.200 euro, frutto delle donazioni de partecipanti all’evento, si sono davvero mobilitati tutti: atleti di caratura internazionale come gli olimpionici Federico Burdisso e Filippo Megli, l’ultraswimmer Marco Fratini, che con gli 80 chilometri percorsi senza sosta per 25 ore consecutive in acqua ha dato la spallata decisiva per il record, nuotatori di tutte le età, atleti di altri sport, le persone con disabilità del gruppo sportivo della Beata Margherita e intere famiglie, con babbo, mamma e figli in acqua per condividere un bel ricordo insieme nel segno della solidarietà.

Addirittura c’è chi è arrivato quasi dal Polo Nord pur di dare il proprio contributo ad aiutare il prossimo. Eggen Kyrre, avvocato norvegese, innamorato di Città di Castello e dell’Altotevere dove ha acquistato una proprietà e si trasferirà a breve, ha raccolto l’invito dei Nuotatori Tifernati Polisport, attraverso il presidente Valentino Cerrotti e il responsabile della logistica Francesco Serafini conosciuti grazie all’amico comune Fabrizio Margutti, e si è tuffato in acqua per percorrere 2.500 metri.

Una piccola impresa, per giunta in occasione del suo 56esimo compleanno, che sarà l’inizio di un’esperienza sportiva che continuerà prossimamente nelle competizioni master con i colori della società di Città di Castello. Tra i partecipanti hanno destato tenerezza i piccolissimi bambini accompagnati dai genitori, il più giovane dei quali un maschietto di due anni. Insieme a loro, non hanno voluto mancare all’appuntamento nemmeno i nuotatori “più grandi”, con Nerio Neri, dei Nuotatori Tifernati Polisport, che con i suoi 76 anni è stato protagonista del primo tuffo.

Dietro il recordman di percorrenza Fratini, una donna è risultata la più resistente di tutti con ben 17.400 metri, mentre sono stati tantissimi i giovani del CNAT’99 che sono scesi in acqua insieme ai master. Come promesso, non si sono sottratti alla sfida nemmeno il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo Sport Riccardo Carletti, che hanno indossato costume e cuffia per condividere con i tanti concittadini presenti il piacere di una nuotata per la nobile finalità della manifestazione. Attorno alla mezzanotte i due amministratori hanno rinnovato la gara sul filo dei metri, dando vita a una divertente competizione che si è conclusa in parità, con la ragguardevole distanza di 6 chilometri a testa percorsi in vasca.

A fare da colonna sonora all’insolita, ma ormai tradizionale, sfida sono state le note dei musicisti tifernati Emanuela Agatoni al violino, Tommaso Bruschi, al violoncello, e Erika Capanni, alla viola, che poco dopo mezzanotte hanno suonato, in una surreale piscina con luci abbassate e una vasca piena di nuotatori sullo sfondo, un repertorio applauditissimo dai nuotatori e spettatori presenti. Con l’Adeste Fideles, Ding Dong Merrily on High, un classico del Natale, e una emozionante, quanto insolita, versione con gli archi di Stairway to heaven dei Led Zeppelin, immortale brano rock di una delle band più popolari iconiche di sempre, hanno dato ritmo e spinta ai tanti appassionati che hanno fatto le ore piccole pur di nuotare.

Terminata l’esibizione, i protagonisti del concerto hanno indossato cuffia e costume per fare un po’ di vasche e unirsi a chi ha fatto le ore piccole pur di esserci. Ancora alle 3.00 del mattino nelle corsie della vasca grande dell’impianto si potevano contare oltre 20 nuotatori andare avanti e indietro in acqua, davvero con un ammirevole spirito di partecipazione. “Esserci era doveroso ed è stato bello vivere questa bella pagina di sport e solidarietà insieme ai Nuotatori Tifernati Polisport, al CNAT’99 e a Polisport, che ringraziamo per la straordinaria passione e il grande impegno profuso per organizzare la manifestazione, e ai tanti cittadini che hanno raccolto con entusiasmo e una partecipazione straordinaria l’invito a nuotare per aiutare le persone in difficoltà attraverso la Caritas e far crescere in modo sano i tanti giovani in due tra gli oratori della città più vivaci e intraprendenti”, hanno dichiarato

Secondi e Carletti, che si sono congratulati con tutti per l’ottimo esito dell’evento, assistendo alle ultime bracciate prima dello stop a mezzogiorno. Sindaco e assessore hanno ricordato che la piscina comunale all’inizio del 2025 chiuderà al termine dei corsi della scuola di nuoto per l’importante intervento di restyling da oltre 1 milione e 300 mila euro che si è reso necessario dopo oltre 40 anni di attività, prendendo l’impegno con gli sportivi di riaprire prima possibile l’impianto. “Questa piscina è veramente amata e lo hanno dimostrato tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione, una risposta davvero bellissima in nome dello sport e della solidarietà di cui siamo veramente contenti e riconoscenti”, hanno testimoniato il presidente dei Nuotatori Tifernati Valentino Cerrotti, con Francesco Serafini, e il presidente del CNAT’99 Federico Cavargini.

“L’impianto come al solito ha offerto la location ideale per ospitare così tante persone per un giorno intero, ci siamo divertiti insieme e ci siamo goduti al massimo ciò che di bello può offrire la nostra piscina, che presto saluteremo con un arrivederci, sicuri di ritrovarla ancora più bella e funzionale”, ha commentato l’amministratore unico di Polisport Stefano Nardoni, ringraziando il personale della società che ha reso possibile la manifestazione.

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Tanta gente in pinacoteca per la Pala di santa Cecilia

Hanno superato ogni previsione le persone che ieri Sabato 28 dicembre 2024 hanno voluto vedere dopo quasi mezzo millennio la Pala di Santa Cecilia di Luca Signorelli e bottega come la videro i contemporanei dell’ artista quando nel 1516 la realizzò per il chiesa omonima. Un afflusso incredibile per un restauro che ha accompagnato e scandito il 2024 culturale e messo al centro la Pinacoteca museo summa dell’identità artistica tifernate, dove Rinascimento e contemporaneità convivono.

Ma come nasce la nuova attribuzione? Ce lo spiega il prof. Tom Henry: “Esistono molti modi di celebrare un artista e solitamente i restauri oltre alle mostre sono gli strumenti migliori. Questo intervento permette di valorizzare non solo la Pala di Santa Cecilia, ma anche di ridare la giusta attenzione alla tarda attività di Luca Signorelli, che si rivela cruciale per capirne veramente il percorso e la storia. E il lavoro di Signorelli a Città di Castello riveste un ruolo di primaria importanza, anche per la formazione del giovane Raffaello”. Il restauro integrale della Pala di Santa Cecilia che va ad aggiungersi ad altre opere del “maestro” custodite nello splendido  Palazzo Vitelli alla Cannoniera rivela la mano prevalente di Luca Signorelli.

L’intervento, che ha messo in luce l’attribuzione è statofinanziato da “eCampus” Università tramite Art Bonus. Fu destinata al Louvre, per volere del primo direttore Vivant Denon, uomo di fiducia di Napoleone, e solo le sue dimensioni (due metri per tre) ne impedirono la partenza. La predella fu invece ritrovata nel 1945 fra i capolavori destinatial museo immaginario di Hitler.

Abbiamo avuto l’onore di restituire ai contemporanei un’opera di pregiatissima fattura – hanno sottolineato Luca Secondi, sindaco di Città di Castello, e Michela Botteghi, assessore alla Cultura – imponente per tecnica e per dimensioni, in cui lo stile e la maestria di Signorelli sono apprezzabili sia nell’insieme che in particolari di rara bellezza. Erano secoli che la pala di Santa Cecilia aveva perso il suo aspetto originale. Oggi possiamo vederla come appariva ai nostri concittadini del Cinquecento: un privilegio che non accade spesso e per il quale ringraziamo l’Università E Campus, che ha finanziato il progetto di restauro. Città di Castello è una città che nel corso del tempo deve molto al mecenatismo grazie al quale ospitiamo nei nostri musei opere di Signorelli e Raffaello, De Chirico, Pistoletto.

È importante che questo proficuo rapporto tra pubblico e privato per la valorizzazione dei beni culturali continui anche in futuro. Per oltre un anno tante persone hanno lavorato quasi quotidianamente per il recupero della Pala di Santa Cecilia: ringraziamo Tom Henry che ha visto l’impronta di Signorelli nascosta dietro i segni del tempo, la Soprintendenza Archeologia, Beni culturali e Paesaggio, che ha seguito il restauro in modo continuativo, e il restauratore Paolo Pettinari. Il cantiere del restauro allestito in Pinacoteca – hanno concluso sindaco ed assessore- ha consentito di seguire in tempo reale il difficile e delicato processo di disvelamento, attraverso i complessi atti critici che hanno permesso di riportare la pala al suo splendore originario e di condividere il percorso con i visitatori, le scuole e la cittadinanza”.

Info www.rimaltotevere.it, FB e IN, www.comune.cittadicastello.pg.it. Pinacoteca Comunale,Via della Cannoniera – Tel. 075 8520656 – 075 8554202 fax 075 8527574 cultura@ilpoliedro.org – Orari: Dal 1° aprile al 31 ottobre: 10 -13 / 14.30 -18.30 Dal 1° novembre al 31 marzo: 10 -13 / 15 – 18 Chiuso: lunedì, salvo festivi e prefestivi

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Il vescovo di Città di Castello ha aperto l’anno giubilare con una cerimonia partecipata e sentita dalla comunità tifernate

Il vescovo di Città di Castello, mons. Luciano Paolucci Bedini, ha aperto l’anno giubilare con una cerimonia partecipata e sentita dalla comunità tifernate, pronta a percorrere un itinerario di fede, riconciliazione e rinnovamento, unita nello spirito di fraternità e condivisione.Le prime parole pronunciate dal Vescovo durante l’omelia sono un incoraggiamento: “La speranza non delude!”, un messaggio che “con forza il Papa ha affidato a questo Anno Santo”. “L’orizzonte del cuore di ogni creatura umana – ha continuato il vescovo Luciano – è la speranza. Tutto il desiderio di vita che Dio ha seminato in ciascuno di noi necessita di speranza. L’esistenza di noi figli di Dio si comprende e si spiega solo nell’ottica della speranza. Nessuna delle capacità e delle attività umane porta frutto se non ha uno sguardo di speranza”.

La costruzione di una nuova famiglia

In questo particolare periodo dell’anno, quando il tempo trascorso in famiglia è il centro della nostra quotidianità, le parole di don Luciano fanno riflettere. “Dentro le nostre case – dice – si manifestano con maggiore crudezza le insidie di questo nostro tempo. Pensiamo alla fragilità delle relazioni affettive e ai continui assalti che subiscono da una cultura non rispettosa della persona umana. Il timore di progettare la costruzione di una nuova famiglia, sfuggendo al canto stonato delle sirene avverse che adorano il benessere personale prima che il dono di sé. La responsabilità enorme di accogliere la vita come un dono di Dio e di educarla nel corso degli anni e delle stagioni, mentre l’onere e l’onore della genitorialità è stretto e misconosciuto tra esigenze altre”.

Giubileo della Speranza

Così, continua il Vescovo, ci viene incontro la speranza. “Ecco allora che l’annuncio della speranza – esorta mons. Paolucci Bedini – non può che partire dalle nostre famiglie e per le famiglie tutte che abitano il nostro territorio. Gesti e segni concreti, per rianimare fiducia e speranza, possono essere pensati e realizzati a partire dalle condizioni di vita delle nostre famiglie. La comunità cristiana, che è famiglia di famiglie, ha la responsabilità e la missione stupenda di spalancare le proprie porte per accogliere ogni desiderio autentico di vita nuova, e di varcare le porte delle nostre case per conoscere, amare e servire la vita di ogni fratello e sorella. Se sapremo tenere aperte le porte del cuore non mancherà il soffio e l’ispirazione dello Spirito Santo a guidarci e spingerci laddove si continua ad attendere la luce e la brezza della speranza”. 

Insieme in cammino verso la Speranza

L’omelia termina con un invito rivolto a tutti i fedeli. “Carissimi fratelli e sorelle, sentiamoci tutti invitati – aggiunge il Vescovo – a percorrere insieme i sentieri che portano alla speranza. Mettiamoci anche noi in cammino e con fiducia compiamo questo pellegrinaggio che la fede ci indica. Uomini e donne di speranza, capaci di cercare e costruire motivi di speranza, consapevoli e responsabili di dover coltivare e custodire i germogli che continuamente il Dio della Speranza semina tra di noi”.

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Partenza nel segno delle stelle e della passione per la 25 ore di nuoto alla piscina comunale di Città di Castello

Partenza nel segno delle stelle e della passione che unisce le generazioni per la 25 ore di nuoto alla piscina comunale di Città di Castello. La manifestazione di solidarietà, che fino a domenica 29 dicembre alle ore 12.00 sarà aperta a ingresso gratuito tutti coloro che vorranno nuotare contribuire con un’offerta libera ad aiutare la Caritas e sostenere l’attività degli oratori di San Giacomo e Madonna del Latte, ha preso il via stamattina tra tanto entusiasmo e la voglia di stare insieme che ha accomunato adulti e bambini.

Un’energia contagiosa, capace di richiamare sui blocchi di partenza anche i grandi talenti del nuoto nazionale, Federico Burdisso, campione del mondo ed europeo due volte bronzo alle Olimpiadi di Tokyo, e Filippo Megli, olimpionico a Tokyo e Parigi, bronzo agli ultimi mondiali e vice campione europeo, che hanno fatto di tutto per esserci e hanno dato il via all’evento con il primo tuffo. Un balzo in acqua applauditissimo, al quale hanno partecipato anche l’enfant prodige di casa, Andrea Pierini, medagliato ai Criteria Nazionali Giovanili e finalista ai recenti Campionati italiani assoluti e nel Trofeo Internazionale Settecolli di Roma, Marco Fratini, ultraswimmer medico perugino ma tifernate d’adozione, capace di imprese memorabili che, come al solito nuoterà per tutte le 25 ore della manifestazione, e Nerio Neri, master esperto, con i suoi 75 anni, e vero esempio di longevità sportiva.

A dare il via alla 25 ore di nuoto è stato l’assessore allo Sport del Comune di Città di Castello, Riccardo Carletti, che ha promesso tante vasche per la nottata e si è unito agli organizzatori, il presidente dei Nuotatori Tifernati Polisport Valentino Cerrotti, con Francesco Serafini, l’amministratore unico di Polisport Stefano Nardoni, il presidente del CNAT’99 Federico Cavargini, il direttore della Caritas Gaetano Zucchini. Anche il sindaco Luca Secondi ha preannunciato che cercherà di essere presente in vasca, come l’anno scorso, quando con l’assessore Carletti duellò sul filo dei metri oltre i 5 chilometri di bracciate.

Tra i primi a scendere in acqua, con le corsie subito riempite da 80-90 nuotatori, ci sono stati i giovanissimi atleti del CNAT’99 e i ragazzi della Beata Margherita, che hanno offerto una bella immagine della gioia di fare sport che è in grado di unire tutti.

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Domenica 5 Gennaio 2025 ai Riuniti, il concerto dell’Epifania dal titolo “Invito all’Opera”

Domenica 5 Gennaio 2025 alle ore 17.30 presso il Teatro dei Riuniti, si terrà il concerto dell’Epifania dal titolo “Invito all’Opera”.
Il concerto organizzato dalla Nuova Scuola Popolare di Musica – Aps, con il sostegno e il Patrocinio del Comune di Umbertide – Assessorato alla Cultura e con il contributo della Regione Umbria, rientra nel programma natalizio degli eventi culturali della città.

Sarà una speciale occasione per tutti i cittadini di avvicinarsi alla musica operistica nell’ascolto delle più belle Ouvertures e Arie d’Opera dei più grandi maestri d’opera, fra cui Rossini, Verdi, Bizet e naturalmente Puccini, colui che ha reso l’opera italiana famosa in tutto il mondo e di cui il 2024 è stato il centenario della morte.

Anche il Comune di Umbertide con questo evento ha voluto partecipare a tali celebrazioni con una serata a lui dedicata e affidata musicalmente al “Piacenza Wind Quintet”, il cui fondatore e membro è il nostro concittadino Ivano Rondoni, docente di clarinetto principale presso il Conservatorio Nicolini di Piacenza, nonché Direttore e Presidente della locale Nuova Scuola Popolare di Musica – Ass.ne Culturale, che da oltre 40 anni si adopera didatticamente per curare e diffondere la musica di tutti i generi nel nostro territorio.

Elena Cecconi, Paolo Pinferetti, Ivano Rondoni, Tommaso Perotti, Fausto Polloni, già prime parti delle più importanti orchestre sinfoniche italiane, sono artisti di livello internazionale che si esibiscono sia come solisti, performers in gruppi da camera e in orchestra, sia in Italia che in tutta Europa. Da anni il Quintetto propone programmi musicali accattivanti, dando spazio a repertori originali per questa formazione unitamente a trascrizioni o brani a loro dedicati.

Questo quanto dichiarato dal sindaco Luca Carizia: «Questo concerto è un esempio perfetto di come la nostra comunità sappia valorizzare momenti culturali di altissimo livello. L’omaggio a Puccini testimonia il nostro impegno nel custodire e promuovere il patrimonio musicale italiano, rendendolo accessibile a tutti. Invito i cittadini a partecipare numerosi a questa serata speciale, un’opportunità unica per celebrare insieme l’arte e la cultura».

Il vicesindaco con delega alla cultura, Annalisa Mierla, ha aggiunto:
«Con questo evento vogliamo regalare alla nostra comunità un’esperienza musicale straordinaria. L’opera è parte della nostra identità culturale, e ascoltare dal vivo arie e ouverture dei grandi compositori è un’emozione unica. Ringrazio il maestro Rondoni e il Piacenza Wind Quintet per aver reso possibile questa iniziativa, che unisce tradizione e qualità artistica».

Questo il programma: Gioachino Rossini (1792-1868): Ouverture da “L’Italiana in Algeri” e da “Il Signor Bruschino”; Georg Bizet (1838-1875): Fantasia su “Carmen”; Giacomo Puccini (1858-1924), nel Centenario della morte: “Vissi d’arte” da Tosca, “Un bel di’ vedremo” da Madama Butterfly, “O mio babbino caro” da Gianni Schicchi, “Nessun dorma” da Turandot; Giuseppe Verdi (1813-1901): Ouverture da “Nabucco”.

L’ingresso al concerto è libero e gratuito.
Info e prenotazioni al 3460222879.

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Umbertide: Mercato settimanale anticipato a martedì 31 dicembre

Martedì 31 dicembre 2024 verrà anticipato il mercato settimanale del mercoledì sia per consentire ai cittadini di organizzare gli acquisti in vista della fine dell’anno, sia per permettere ai nostri commercianti itineranti di festeggiare il nuovo anno con maggiore tranquillità.


Poiché gli operatori saranno in numero inferiore rispetto ai normali mercati settimanali, verrà istituito il divieto di sosta con rimozione in: piazza Mazzini; Piazza L.go Vittorio Veneto (sotto la Rocca).
Resterà invece libero il parcheggio di piazza Caduti del Lavoro.
Le aree dove verranno posizionati i banchi degli operatori saranno: piazza Matteotti, piazza Mazzini, Piazza del Mercato e Piazza Vittorio Veneto.

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Il sindaco, Luca Secondi ha ricevuto a palazzo comunale il nuovo Questore di Perugia, Dario Sallustio

Il sindaco, Luca Secondi ha ricevuto a palazzo comunale il nuovo questore di Perugia, Dario Sallustio, che ha assunto l’importante incarico lo scorso 16 dicembre. Secondi nel rivolgere il più sentito benvenuto ha ringraziato, a nome della giunta, del consiglio comunale e dell’intera comunità tifernate, il questore per la preziosa collaborazione “quotidiana”, e positiva che si è instaurata da sempre con le forze dell’ordine e con la polizia”.

“La Polizia di Stato ogni giorno contribuisce assieme alle forze dell’ordine al controllo del territorio attraverso l’attività ordinaria e straordinaria mirata alla sicurezza delle nostre comunità per il bene dei cittadini”, ha dichiarato il sindaco Secondi che ha colto occasione del gradito incontro per augurare al questore Sallustio un proficuo lavoro. All’incontro ha partecipato anche il vicedirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Città di Castello, Dario Lemmi.

Il dott. Sallustio, 59 anni, nato a Torino ma con residenza familiare in Puglia, è stato promosso Dirigente Generale della Pubblica Sicurezza lo scorso 9 dicembre, dopo aver svolto l’incarico di Questore della provincia di Vicenza. Il suo percorso si è sviluppato prevalentemente in aree territoriali ad alta densità criminale, dove è stato chiamato a svolgere attività operativa, di controllo straordinario del territorio e contrasto alla criminalità comune ed organizzata. Prima di assumere le funzioni di Autorità provinciale di pubblica sicurezza nella provincia di Vicenza è stato Vicario del Questore di Palermo, Questore di Arezzo, Questore di Lucca e, ancor prima, Dirigente del Compartimento Polizia Stradale delle Marche.

È stato anche presso la Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della pubblica sicurezza dove, per cinque anni, ha diretto una delle Divisioni Operative e guidato diverse importanti operazioni anticrimine. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, è dal 2002 Criminologo Clinico e, in tale veste, ha pubblicato diversi articoli su riviste specializzate ed insegnato presso Università, Istituti Superiori e la stessa Scuola Superiore di Polizia, deputata alla formazione della classe dirigente della Polizia di Stato.

Nel corso del cordiale incontro il questore Sallustio ha ringraziato il sindaco Secondi e la comunità tifernate, evidenziando l’importanza della “collaborazione e sinergia con le istituzioni e le altre forze dell’ordine” sul versante del controllo del territorio e sicurezza dei cittadini”.

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La “Pala” ritrovata e’ del Signorelli, Città di Castello si riappropria di un’altra “perla” d’arte del grande pittore del Rinascimento

La “Pala” ritrovata: una nuova opera di Luca Signorelli sotto l’albero di Natale. Dopo cinque secoli la Pinacoteca comunale di Città di Castello, maggior contenitore d’arte assieme alla Galleria Nazionale dell’Umbria, si riappropria di un’altra “perla” d’arte del grande pittore del Rinascimento. Un evento di portata internazionale. Il restauro integrale della Pala di Santa Cecilia che va ad aggiungersi ad altre opere del “maestro” custodite nello splendido Palazzo Vitelli alla Cannoniera rivela la mano prevalente di Luca Signorelli.

L’intervento, che ha messo in luce l’attribuzione è stato finanziato da “eCampus” Università tramite Art Bonus. Fu destinata al Louvre, per volere del primo direttore Vivant Denon, uomo di fiducia di Napoleone, e solo le sue dimensioni (due metri per tre) ne impedirono la partenza. La predella fu invece ritrovata nel 1945 fra i capolavori destinati al museo immaginario di Hitler. È la cosiddetta ‘Pala di Santa Cecilia’ della Pinacoteca comunale di Città di Castello, gemma offuscata dalla patina del tempo, da forti traumi e da pesanti ridipinture, che avevano portato i critici a ritenerla in modo generico un’opera di scuola signorelliana.

L’intervento di restauro è stato presentato in anteprima questa mattina alla Stampa e poi nel pomeriggio con una cerimonia ufficiale nella Pinacoteca comunale di Cittá di Castello, alla presenza di Tom Henry, Professore Emerito di Kent University e massimo esperto di Luca Signorelli a livello internazionale, che ufficialmente ha proposto la nuova autografia “Luca Signorelli e Bottega”.

L’intervento, reso possibile da “eCampus Università” tramite Art Bonus, su ideazione del ricercatore, Giuseppe Sterparelli, è stato condotto da, Paolo Pettinari, sulla pellicola pittorica, Marco Santi sul supporto ligneo e Francesca Rosi nelle indagini scientifiche, sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, con il Soprintendente, Giuseppe Lacava ed il funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Giovanni Luca Delogu.

“Esistono molti modi di celebrare un artista e solitamente i restauri oltre alle mostre sono gli strumenti migliori. Questo intervento permette di valorizzare non solo la Pala di Santa Cecilia, ma anche di ridare la giusta attenzione alla tarda attività di Luca Signorelli, che si rivela cruciale per capirne veramente il percorso e la storia. E il lavoro di Signorelli a Città di Castello riveste un ruolo di primaria importanza, anche per la formazione del giovane Raffaello”, ha dichiarato, Tom Henry, (Kent University, autore ‘The life and art of Luca Signorelli’ (Yale, 2012, ed. italiana Petruzzi, 2014).

Un restauro multidisciplinare che ha coinvolto anche CNR e Università di Perugia e che si è rivelato determinate per la definitiva attribuzione al pittore rinascimentale, sconfessando quanto scritto nel 1923 da Mario Salmi, il quale aveva associato l’opera ad un mediocre pittore eugubino, tale Pietro Baldinacci, influenzando gran parte della critica successiva. L’intervento di restauro per il recupero della pala di Santa Cecilia nasce dall’idea di Giuseppe Sterparelli e condotto dai restauratori Paolo Pettinari e Marco Santi. Grazie alla collaborazione fra il restauratore Pettinari e il Centro Nazionale delle Ricerche e l’Università di Perugia rappresentato da Francesca Rosi (I° ricercatrice del CNR) è stato possibile affiancare al restauro indagine scientifiche non invasive per lo studio dei materiali pittorici come supporto all’intervento di pulitura, permettendo la messa a punto di specifiche metodologie tecniche per l’operazione più importante di tutto il restauro.

Non solo tecnica, il restauro è stato condotto con profondo senso etico e dal carattere spiccatamente scientifico, facendo emergere l’istanza estetica a fronte di quella storica. Il complesso e meditato intervento di pulitura, ha permesso di fare un viaggio nel tempo vita della materia e di fatto il dipinto è stato pulito due volte, la prima per recuperare il cromatismo tipico delle opere di Signorelli, la seconda che si denota anche come atto di grande responsabilità culturale condivisa col funzionario della Soprintendenza Archeologia e Paesaggio dell’Umbria Giovanni Luca Delogu che ha seguito costantemente tutte le fasi di recupero, per esaltare quei caratteri formali ed estetici che sono il timbro artistico della produzione signorelliana. Il lavoro è durato circa un anno, nel quale si sono alternate le operazioni principali di pulitura e risanamento della struttura lignea del tavolato, eseguita dal collega Marco Santi.

Prima del restauro era precluso il ductus pittorico della mano di Luca Signorelli, celato da strati di polveri, vernici, beveroni tutti alterati e che portarono la critica a relegare l’opera attribuendola a un pittore mediocre.
Oggi è possibile osservare il Gesù Bambino e le sue nudità che vennero omesse da un rifacimento totale dell’anatomia con aggiunta del perizoma, i piedi nudi della Vergine coperti da calze fiorate, la tunica rossa trasformata in una alla moda seicentesca e la bellezza raffinata di Santa Cecilia e Santa Caterina la cui fisionomia fu letteralmente modificata.


L’opera ha riacquistato la sua luce mettendo in mostra il trionfo di colori tipico delle opere di Signorelli. La Pala di Santa Cecilia, nella pinacoteca tifernate dal 1912 è dunque un’opera ritrovata, specchio della feconda stagione di Luca Signorelli a Città di Castello, dove esordì, come allievo di Piero della Francesca, e dove perfezionò, all’ombra della famiglia Vitelli, la “bizzarra e capricciosa invenzione” che gli ascrisse Giorgio Vasari. “Abbiamo l’onore di restituire ai contemporanei un’opera di pregiatissima fattura – hanno sottolineato Luca Secondi, sindaco di Città di Castello, e Michela Botteghi, assessore alla Cultura – imponente per tecnica e per dimensioni, in cui lo stile e la maestria di Signorelli sono apprezzabili sia nell’insieme che in particolari di rara bellezza.

Erano secoli che la pala di Santa Cecilia aveva perso il suo aspetto originale. Oggi possiamo vederla come appariva ai nostri concittadini del Cinquecento: un privilegio che non accade spesso e per il quale ringraziamo l’Università E Campus, che ha finanziato il progetto di restauro. Città di Castello è una città che nel corso del tempo deve molto al mecenatismo grazie al quale ospitiamo nei nostri musei opere di Signorelli e Raffaello, De Chirico, Pistoletto. È importante che questo proficuo rapporto tra pubblico e privato per la valorizzazione dei beni culturali continui anche in futuro. Per oltre un anno tante persone hanno lavorato quasi quotidianamente per il recupero della Pala di Santa Cecilia: ringraziamo Tom Henry che ha visto l’impronta di Signorelli nascosta dietro i segni del tempo, la Soprintendenza Archeologia, Beni culturali e Paesaggio, che ha seguito il restauro in modo continuativo, e il restauratore Paolo Pettinari. Il cantiere del restauro allestito in Pinacoteca – hanno concluso sindaco ed assessore- ha consentito di seguire in tempo reale il difficile e delicato processo di disvelamento, attraverso i complessi atti critici che hanno permesso di riportare la pala al suo splendore originario e di condividere il percorso con i visitatori, le scuole e la cittadinanza”.

Parole di soddisfazione nell’intervento di Francesco Pietro Polidori (Università “eCampus Università”, mecenate dell’operazione tramite Art Bonus): “la nostra Università, come naturale sede di promozione del sapere, si è subito prestata a questa operazione, valevole anche sotto il profilo dell’attrazione turistica del territorio. In questo senso abbiamo seguito idealmente l’esempio di un nostro illustre concittadino, Alberto Burri, che rese possibile il restauro degli affreschi di Luca Signorelli a Morra, nel nostro comprensorio, esattamente cinquant’anni fa.” La giornata di presentazione dell’opera, dal titolo “Un Signorelli ritrovato”, è stata arricchita, nel pomeriggio da speciali proiezioni sulla facciata vasariana della pinacoteca ed è stata inaugurata dalla corale Abbatini, in un momento di particolare intensità, dedicato proprio a Santa Cecilia, patrona della musica.

Info www.rimaltotevere.it, FB e IN, www.comune.cittadicastello.pg.it. Pinacoteca Comunale, Via della Cannoniera – Tel. 075 8520656 – 075 8554202 fax 075 8527574 cultura@ilpoliedro.org – Orari: Dal 1° aprile al 31 ottobre: 10 -13 / 14.30 -18.30 Dal 1° novembre al 31 marzo: 10 -13 / 15 – 18 Chiuso: lunedì, salvo festivi e prefestivi

Pinacoteca comunale Città di Castello

La Pinacoteca comunale di Città di Castello è ospitata nel cinquecentesco Palazzo Vitelli alla Cannoniera, realizzato tra il 1521 e il 1543 per celebrare le nozze tra il condottiero Alessandro Vitelli, fedele capitano arruolato nelle truppe medicee, e la moglie Angela Rossi dei conti di San Secondo Parmense, cugina di Cosimo de’ Medici. Dopo decenni di abbandono, l’edificio venne acquistato agli inizi del Novecento dal noto antiquario Elia Volpi che lo recuperò e donò alla città nel 1912. La sobria architettura rinascimentale del Palazzo è arricchita sulla facciata verso il giardino da un’elegante decorazione a graffito realizzata da Cristofano Gherardi da Borgo Sansepolcro, detto il Doceno, su probabile disegno di Giorgio Vasari. Al Gherardi stesso spetta parte della decorazione ad affresco delle sale interne, alla cui realizzazione partecipò anche Nicola Filotesio noto come Cola dell’Amatrice. Suddivisa in ventisei sale, cui si aggiungono ulteriori spazi espositivi dedicati a mostre temporanee, la Pinacoteca custodisce opere dal XIV al XX secolo. La ricca raccolta testimonia la vitalità artistica che nei secoli ha contraddistinto Città di Castello, al centro di importanti vie di comunicazione e di scambi culturali tra aree diverse, come la Toscana, l’Umbria e le Marche. Tra gli artisti forestieri sono presenti Lorenzo Ghiberti, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli e Raffaello. Di recente hanno subito una parziale risistemazione gli ambienti dedicati all’arte contemporanea: la gipsoteca dello scultore tifernate Elmo Palazzi (1871-1915), la collezione Bruno Bartoccini (1910- 2001), la donazione Giorgio Ascani (1926-2008), in arte Nuvolo, costituita da quindici opere dell’artista, e la collezione Ruggieri, , donata nel 1986, che raccoglie una ventina di quadri di alcuni tra i più importanti artisti italiani del Novecento come De Chirico, Mafai, De Pisis, Dottori e Carrà. Il giardino di Palazzo Vitelli alla Cannoniera era famoso nell’Europa del Cinquecento per la presenza di piante rare ed esotiche, tanto da dare all’intero complesso l’appellativo di ‘Palazzo del Giardino’. Dai documenti sappiamo che qui erano “seminati erbaggi, spalliere di cotogne melograni et rose, luogo di delitia et degno di detto [Alessandro]”. Tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento venne realizzato il giardino all’italiana nell’assetto geometrico attuale, dove le siepi di bosso disegnano aiuole dalle forme geometriche e regolari, scandendo lo spazio.

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