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Plauso del sindaco Luca Secondi e dell’assessore allo sport Riccardo Carletti per il prestigioso terzo posto nazionale della Junior Castello Calcio

Plauso del sindaco Luca Secondi e degli assessori allo sport Riccardo Carletti e politiche sociali Benedetta Calagreti per il prestigioso terzo posto nazionale ldella Junior Castello Calcio di Quarta Categoria alle Finali Nazionali di Calcio a 7 della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale (DCPS), svoltesi ieri presso il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia (Pi). “A Salvatore Ascione, Marco Bini, Federico Tenca, Luca Varzi, Alessio Vauthier, Gianluca Angeletti, CristianCacchiata, Domenico Fatale, Enrico Leonardi, Lorenzo Mari, Guillermo Ever Zambelli, Marco Posti, Riccardo Fiorucci” prima di tutto e poi allo staff tecnico e societario, ai loro genitori giungano le più sentite felicitazioni della giunta e della comunità Tifernate orgogliosa dei nostri straordinari calciatori esempio di passione per sport , gioia di condividere valori comuni di solidarietà e inclusione”, hanno concluso Secondi, Carletti e Calagreti nel ringraziare i responsabili dell’
Associazione “Beata Margherita” e del Centro “Peter Pan” di Umbertide, da sempre in prima linea nell’ambito di progetti di sviluppo sociale e sportivo.

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Ad In Primo Piano Lignani Marchesani

Torna In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Città di Castello, Andrea Lignani Marchesani

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Quarta Categoria, Junior Castello terza classificata alle Finali Nazionali di Tirrenia

Quarta Categoria, Junior Castello terza classificata alle Finali Nazionali di Tirrenia

Dopo le tre vittorie consecutive e la vittoria del girone eliminatorio, il Torino ferma il sogno dei biancorossi in semifinale “Un podio che vale oro”

Si chiude con un prestigioso terzo posto nazionale l’avventura della Junior Castello Calcio di Quarta Categoria alle Finali Nazionali di Calcio a 7 della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale (DCPS), svoltesi oggi (25 maggio) presso il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia (Pi).

Dopo aver conquistato il primo posto nel girone eliminatorio di ieri (24 maggio) con tre vittorie nette su tre – contro Cosenza (8-2)Novara (5-0) e Napoli (8-1) – i biancorossi si sono guadagnati l’accesso alla semifinale disputata stamattina contro il Torino, squadra campione in carica e vincitrice del torneo anche in questa edizione.

La sfida con i granata si è rivelata intensa e combattuta, ma ha visto la Junior cedere il passo ad una formazione esperta e determinata, che ha avuto la meglio per 6-2. Nonostante la sconfitta, però, resta lo straordinario risultato ottenuto: tra le prime tre squadre d’Italia nel Livello 3, su un totale di 16 compagini – finaliste dei rispettivi campionati regionali – provenienti da tutto il Paese.

Grande soddisfazione, ovviamente, per il presidente Giuseppe Falconi, il direttore generale Luca Marini, il responsabile di settore Lorenzo Pieracci, e il segretario Mario Bastianoni – tutti al seguito della squadra a Tirrenia – che hanno commentato: “Orgogliosi di questi ragazzi, che ci hanno rappresentato con entusiasmo, fair play, unione e soprattutto sempre con il sorriso. Il campo ha confermato il loro talento, ma è la loro capacità di divertirsi e far gruppo che ci rende più fieri di tutto. Questo terzo posto vale oro. L’evento ha rappresentato, oltre che una competizione sportiva di alto livello, un’occasione di inclusione, condivisione e crescita, confermando ancora una volta come il calcio possa essere uno strumento potente per abbattere ogni barriera.

La rosa, composta da atleti della Associazione “Beata Margherita” e del Centro “Peter Pan” di Umbertide, è stata guidata dagli allenatori Roberto Petricci e Andrea Bettucci, con il supporto degli accompagnatori Luca De Vecchi e Simone Stinchi. Questa la rosa della Junior Castello, terza classificata nelle Finali Nazionali Dpcm: Salvatore Ascione, Marco Bini, Federico Tenca, Luca Varzi, Alessio Vauthier, Gianluca Angeletti, CristianCacchiata, Domenico Fatale, Enrico Leonardi, Lorenzo Mari, Guillermo Ever Zambelli, Marco Posti, Riccardo Fiorucci.

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Venerdì 30 maggio la resentazione del libro “Ho passato la guerra” di Ivano Rossi

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Venerdì 30 maggio alle ore 18.30, la sala del Consiglio Comunale di San Giustino ospiterà la presentazione del nuovo volume di Ivano Rossi, intitolato “Ho passato la guerra”. Questo agile libro offre un racconto toccante attraverso gli occhi di un bambino che ha vissuto in prima persona gli eventi tumultuosi della Seconda Guerra Mondiale nel suggestivo contesto dell’Alto Tevere.

La serata avrà inizio con i saluti istituzionali del Sindaco di San Giustino, Stefano Veschi, che aprirà le porte a un dialogo significativo tra l’autore e il pubblico. A condurre la conversazione ci sarà la figlia di Rossi, la Prof.ssa Federica Rossi, la quale sarà affiancata dalla dott.ssa Valeria Marri. Insieme, leggeranno una breve antologia di estratti tratti dal libro, offrendo un assaggio della narrazione delicata e accattivante.

Il volume di Rossi si distingue per la sua capacità di restituire uno spaccato autentico degli eventi bellici vissuti dall’autore quando era bambino. Senza cedere a filtri ideologici adulti, il racconto si muove sui binari della quotidianità, esplorando la ricerca disperata di cibo e sicurezza di una famiglia coesa di fronte agli orrori della guerra. La copertina, privata di retorica, traduce visivamente la storia corale di una famiglia impegnata ad affrontare sfide immense, senza mai rinunciare ai propri valori fondamentali.

Questa iniziativa si è inserita nelle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo.

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Successo per la serie degli incontri sul tema “ Conversazioni in città” : al Gotto presentato il libro “”AGORA ombre e storie nelle piazze di Perugia”

Il libro “AGORA ombre e storie nelle piazze di Perugia” fa parte di una collana nazionale “Leggere la città” edita da La Valle del Tempo di Napoli con lo stesso titolo per tutte le città:

Ombre e storia nelle piazze di… Dal 2021 sono state pubblicate quelle di Napoli, Firenze, Benevento, Ravenna e Perugia. Per il 2024 sono in programma le piazze di Ferrara e di Orvie-to. Il significato del titolo è evidente: agorà è il nome con cui nell’antica Grecia si definiva la piazza principale della polis, come luogo pubblico della vita politica, religiosa e commerciale.

“Ombre e storia” nelle piazze di Perugia abbondano, ne sono testimonianza tutti i testi del volume, dalle vicende tragiche sin dall’epoca etrusca e romana del bellum perusinum, alla resistenza ai Goti di Totila, ai conflitti cruenti tra nobili e tra nobili e borghesi, alle guerre di ribellione contro il potere pontificio, con conseguente abbattimento delle fortezze papali, belle e maestose, rifiutate e cancellate con accanimento.

Perugia vanta una storia millenaria di civiltà, che si succedono e si sovrappongono dal VII-VI sec. a. C. fino ad oggi sullo stesso colle o meglio sui due colli originari, poi congiunti, a quota quasi 500 m.sul livello del mare. La città deve la sua morfologia, il clima e la sua fortuna al Tevere, meglio definito come Paleo-Tevere, che in epoca pliocenica (oltre due milioni e mezzo di anni fa), sfociava con un delta molto esteso presso l’attuale sito urbano. Hanno descritto e raccontato le piazze di Perugia: Giovanna Battaglini, Giordana Benazzi, Tiziana Biganti, Enzo

Cordasco, Emidio De Albentis, Riccardo de Sangro, Roberto Fioroni, Elvio Lunghi, Gianfranco Maddoli, Italo Marinelli, Franco Mezzanotte, Mauro Monella, Anna Mori, Ruggero Ranieri, Lorena Rosi Bonci, Maria Rita Silvestrelli, Maurizio Stefanelli, Alberto Stella, Francesco Trabolotti.

Questi i luoghi riportati nell’opera con gli autori e le piazze scelte da ciascuno, secondo i propri ricordi e il legame con quella piazza: Piazzetta di via Eremita alla Conca di Maurizio Stefanelli;  Storie di un «Luogo comune» Piazza San Francesco al Prato ; Pietre che gridano, Piazza Cavallotti;  Una stella a cinque raggi, Piazza Baldassarre Ferri ; Un sogno, un pensiero, un appello Piazza del Drago; Un osservatorio nel teatro della Cupa Piazza della Repubblica; Piazza della Repubblica da un portone all’altro, Piazza Italia;  Cercando un nuovo ubi consistam, Piazza Giordano Bruno; Il fascino del teatro, Piazza Monteluce; Quel rosonaro di Monteluce, come la sapeva lunga!

Inoltre, nella presentazione sono stati evidenziati gli autori/autrici che hanno scritto una scheda storico-artistica sulla piazza seguita da un racconto più  personale di memorie tra le quali alcuni cenni rivolti a : 

Piazza IV Novembre; La Platea magna comunis Perusii Piazza Giacomo Matteotti ; Una piazza di vita sull’orlo di una rupe scoscesa e di rovinoso pendio Piazza Danti ;  Raccontando di papi, comunisti, artisti, duchi, etruschi… Piazza Piccinino; Segreti oltre le facciate, Piazza San Severo; C’era una volta Piazza Biordo Michelotti ; Passi a Porta Sole Piazza Giovan Battista Rossi Scotti; Quattro incontri in piazza delle Prome Piazza Braccio Fortebraccio ;  La mia «non piazza» Piazza Domenico Lupattelli ; Prato di San Michele Arcangelo.

A conclusione dell’interessante incontro-presentazione, dopo il dibattito e le domande del pubblico intervenuto, la serata si è conclusa, come da copione, con il momento conviviale.

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Famiglia da “podio”. Babbo e figlia campioni nello sport a distanza di due anni l’uno dall’altro


Famiglia da “podio”: babbo e figlia campioni nello sport a distanza di due anni l’uno dall’altro si sono laureati campioni italiani di atletica e Triathlon nelle rispettive categorie. Nel 1999 anche la mamma è stata  campionessa italiana giovanile in ginnastica artistica, specialità corpo libero e nel nuoto con il Cnat.

La bella storia di vita e sport che ha per protagonisti, Claudio Galliani, 40 anni, docente di Scienze Motorie e Sportive presso l’I.I.S. Città di Sansepolcro, la figlia Matilde, 11 anni e la mamma Erika Alunni, 34 anni, istruttore di nuoto, accomunati dalla passione per lo sport, la corsa e gli ostacoli da superare che gli hanno consentito di raggiungere obiettivi nazionali. Nel 2023, Matilde ha conquistato il titolo di campionessa italiana di OCR gare di corsa ad ostacoli, che abbinano alla corsa stessa il superamento di ostacoli sia naturali (scavalcare tronchi d’albero, attraversare fiumi, superare rotoballe di fieno, )sia artificiali (muri di legno di varie altezze da superare, arrampicarsi sulla corda, prove di equilibrio, prove in sospensione come la scala orizzontale o il multiring con anelli).

La gara a Villar Dora (Torino), nella sua fascia età, si era svolta nel compiere un percorso di 1100 metri di corsa nello sterrato dove all’interno sono stati distribuiti 21 ostacoli, di cui ben 6 in sospensione.  Allenata dalla già pluripremiata atleta Elite della Nazionale Italiana, Noemi Orologio, e dal fidanzato Christian Burani,  Matilde è salita sul gradino più alto del podio. Pur giovanissima può già vantare un curriculum sportivo di tutto rispetto costruito negli anni con passione, dedizione e tanta voglia di divertirsi attraverso lo sport, sempre con il sorriso. Attualmente è in forza alla Libertas Città di Castello e si allena con il preparatore, Paolo Tanzi.

A distanza di due anni, qualche giorno fa, è giunto in famiglia un altro prestigioso successo che ha visto, questa volta, salire sul podio più alto il babbo Claudio ai Campionati Italiani Triathlon Cross, (la variante del triathlon classico con mtb e trail running invece che con bici e corsa su strada) a Gavoi (NU), presso il Lago di Gusana, nel mezzo del Gennargentu in Sardegna. Le distanze prevedevano 1km di nuoto nel lago, 26 km di mtb e 6 km di trail running da fare tutto d’un fiato senza un attimo di respiro. Con 2h e 14 minuti di gara Claudio Galliani Claudio è riuscito a riportare il titolo di Campione italiano, categoria M1 (40-45 anni).

Iscritto con la squadra “Triathlon Altotevere” sezione della Atletica Avis Sansepolcro, ma da sempre residente in vocabolo Passerina, Claudio Galliani si allena costantemente in piscina a Città di Castello e su e giù per le colline del comprensorio, scenario naturale perfetto con percorsi ideali per allenare la mtb ed il trail running. Matilde,  vive con i genitori, Claudio Galliani ed Erika Alunni, alla periferia della città, al vocabolo Passerina.  e si può dire davvero che è figlia d’arte.  “Una famiglia di sportivi di professione e passione che con i risultati prestigiosi conquistati rappresenta al meglio il tessuto sociale della nostra comunità, dove un tifernate su tre ogni giorno pratica sport nelle più svariate discipline.

Congratulazioni a Matilde, al babbo Claudio neo-campione italiano e mamma Erika, esempi belli di passione per lo sport da praticare sempre con il sorriso, il rispetto delle regole e la voglia di divertirsi”, hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo Sport, Riccardo Carletti.

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Guerrini e Prusak vincono la battaglia delle Ardenne

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Terza vittoria in cinque gare e leadership iridata rafforzata per il team italo-sammarinese


E pensare che inizialmente, nei piani di Gass Racing, c’era l’intenzione di non prendere parte all’E-Rallye Ardenne Roads per preparare al meglio la successiva gara in Islanda. La lungimiranza del patron Albino Gabriel ha invece portato il team italo-sammarinese non solo a presentarsi alla gara belga, ma addirittura a vincerla.
Guido Guerrini e Artur Prusak, a bordo della Kia E-Niro allestita da Sportmotors Management, hanno commesso pochissimi errori nella parte sportiva, eccellendo ancora una volta nella classifica dei consumi. Battuti di un soffio — come un mese fa a Oeiras — i portoghesi Da Silva-Ramalho, mentre i padroni di casa Heine-Piette hanno chiuso al terzo posto. Settimi, e decisamente sfortunati in alcuni episodi di gara, i cechi campioni del mondo in carica Žďárský-Nábělek.


Dopo il risultato odierno, Guerrini e Prusak guidano il mondiale con 19 punti di vantaggio sui cechi e 41 sugli sloveni Špacapan-Kobal.
Le venticinque prove speciali e i quasi seicento chilometri di gara non sono stati una passeggiata per nessuno degli equipaggi. Percorsi impegnativi e condizioni meteo variabili hanno caratterizzato una gara tra le più difficili della Bridgestone FIA Ecorally Cup.
Durante la conferenza stampa di fine gara, tenutasi presso l’Hotel Sanglier di Durbuy, un euforico Guido Guerrini ha preso la parola scherzando sulla massiccia presenza di cinghiali nella regione delle Ardenne: «Sono il simbolo della Toscana e anche di questa regione belga, e probabilmente ci hanno aiutato tifando per il nostro team». Più professionale il commento di Artur Prusak, che ha sottolineato come in una gara veloce e tecnica come questa vincere mediando tra prestazione sportiva ed efficienza energetica rappresenti un risultato epico.


Il prossimo appuntamento della Bridgestone FIA Ecorally Cup è in programma il 6 e 7 giugno in Islanda, per una sfida avvincente che metterà in palio il 50% di punti in più. Come ha sottolineato il CEO di Sportmotors Management, Valentino Giorgi, nella conferenza stampa di Durbuy: «Dall’appuntamento di Reykjavík ci aspettiamo lo scatto decisivo verso il campionato 2025».
 

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Ufficiale, si dividono le strade tra Armillei e il Sansepolcro

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Il Vivi Altotevere Sansepolcro comunica che è stata definita la conclusione del rapporto di collaborazione con l’allenatore della prima squadra Antonio Armillei. Una decisione maturata in un clima di reciproca stima e consapevolezza, al termine di un percorso che resterà per sempre impresso nella storia del nostro club.

Grazie alla guida di mister Armillei, il Sansepolcro ha saputo rialzarsi dopo l’amarezza della retrocessione, trovando la forza e l’identità per vivere una stagione straordinaria: vittoria del campionato di Eccellenza umbra, conquista della Coppa Italia di categoria e accesso alle semifinali della fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti. Un’annata memorabile, costruita con competenza, equilibrio e uno spirito di gruppo che ha restituito entusiasmo a tutta la piazza.

La società desidera rivolgere un sentito ringraziamento a mister Armillei per il lavoro svolto con serietà e passione. È stato un allenatore vincente, ma soprattutto una persona mai sopra le righe, capace di trasmettere valori, metodo e coesione. Le sue doti umane sono state la vera forza per forgiare un gruppo solido e determinato, capace di regalare al movimento calcistico del Borgo emozioni autentiche e un grande senso di appartenenza.

La città intera sarà sempre grata ad Antonio Armillei. Insieme a lui, il Sansepolcro ha scritto pagine bellissime della propria storia. Grazie di tutto, mister. In bocca al lupo per il tuo futuro!

La società renderà noto a breve il nome del nuovo responsabile tecnico e dei componenti dello staff che guideranno la prima squadra nella stagione 2025/2026.

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Payback dispositivi medici, le opposizioni: “Inaccettabile che la Regione minacci chiunque osteggi le bugie della maggioranza”

“Si fa davvero fatica a credere che la nota diffusa oggi pomeriggio, sabato 24 maggio, dall’Agenzia Umbria Notizie, e in merito alla quale ci riserviamo di fare i dovuti approfondimenti, sia un documento dell’Avvocatura regionale, visto il contenuto palesemente politico. È inaccettabile che in un Paese civile e democratico come il nostro, la maggioranza di sinistra in Regione Umbria si permetta di minacciare procedimenti legali contro chiunque osi raccontare la verità. Proprio loro che si riempiono la bocca di democrazia, continuano imperterriti a voler imbavagliare chi non si allinea alle loro posizioni e smaschera le bugie che cercano di nascondere dietro una finta trasparenza.

Fin dall’inizio abbiamo più volte evidenziato, con dati precisi e fonti documentate, come i crediti derivanti dal payback dei dispositivi medici rappresentino una risorsa importante per il sistema sanitario regionale. Si tratta di risorse che avrebbero potuto evitare la pesante stangata fiscale che la sinistra ha inflitto ai cittadini umbri e che metterà in ginocchio famiglie, imprese e lavoratori.Ricordiamo che è già fissata la Conferenza delle Regioni per lunedì prossimo, 26 maggio, proprio per la finalizzazione dell’accordo con le aziende farmaceutiche, cui il Governo sta andando incontro con un intervento economico importante che sancirà la chiusura di qualsiasi contenzioso. Peraltro, i ricorsi in merito sono già stati tutti respinti dal TAR.

L’atteggiamento dell’attuale giunta regionale, che cerca di minimizzare l’impatto del payback e addirittura minaccia vie legali contro chi osa sollevare il velo sulla verità, è un comportamento che non può e non deve trovare spazio in una civiltà democratica. Se pensano di mettere a tacere la verità con lo spauracchio delle denunce, si sbagliano di grosso: non arretreremo di un solo millimetro. È del tutto evidente come la Regione Umbria abbia diffuso proprio oggi questa nota di minacce e di mistificazione dei fatti, alla vigilia del voto amministrativo di Assisi e Amelia, nel maldestro tentativo di influenzare l’opinione pubblica e coprire le proprie responsabilità politiche. Una strategia elettorale che chiunque può comprendere

e che dimostra quanto la sinistra sia ormai, priva di argomenti, costretta ad arrampicarsi sugli specchi per giustificare le proprie scelte fallimentari. Il meccanismo del payback, come più volte ribadito da esponenti nazionali e regionali, non solo è legittimo, come confermato dalle sentenze della Corte Costituzionale, ma rappresenta un credito per la Regione Umbria, anche se la giunta insiste a definirlo incerto e non esigibile. Non possiamo tollerare che la sinistra continui a scaricare su altri le proprie responsabilità mentre si ostina a negare l’evidenza e a mistificare i dati reali. Continueremo a denunciare senza paura le troppe bugie e inesattezze raccontate dalla maggioranza e a vigilare affinché la verità non sia vittima di censure e intimidazioni. Il nostro impegno è e resterà quello di difendere gli interessi e i diritti degli umbri, e non ci arrenderemo”.

Così in una nota i consiglieri regionali di opposizione:

Paola Agabiti (Fratelli d’Italia)

Nilo Arcudi (Umbria Civica – Tesei Presidente)

Enrico Melasecche (Lega Umbria)

Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia)

Eleonora Pace (Fratelli d’Italia)

Laura Pernazza (Forza Italia)

Andrea Romizi (Forza Italia)

Donatella Tesei (Lega Umbria)

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Inaugurata alla Pinacoteca comunale di Città di Castello la mostra “Tempus”

Inaugurata stamattina la mostra intitolata “Tempus”, che fino al 15 giugno ospiterà alla Pinacoteca comunale di Città di Castello, nello spazio espositivo della Manica Lunga, 15 opere realizzate in pietra dallo scultore umbro Lucio Vero (nome d’arte di Lucio Chiurulla), assieme a 20 dipinti di Roseanne Williams, pittrice americana riconosciuta a livello internazionale che ha già esposto in Italia, soprattutto in Toscana. L’esposizione, curata da Ben Fletcher, professore emerito dell’Università dell’Hertfordshire (UK), sottolinea come lo scorrere del tempo abbia cambiato i fondamenti della scultura di Lucio Vero, da quando creava interamente a mano opere in marmo in stile classico, utilizzando le tecniche e gli strumenti tramandati dagli antichi maestri, fino all’elaborazione delle forme attuali. “Tempus” evoca le ere geologiche e le forze terrestri coinvolte nella creazione dei materiali usati nelle sculture: basalto e marmo, che Lucio ha trasformato in opere d’arte.

Alla presenza degli artisti e del curatore, l’assessore alla Cultura Michela Botteghi ha sottolineato nella cerimonia di inaugurazione quanto l’amministrazione tifernate sia “onorata e grata di poter ospitare alla Pinacoteca comunale le creazioni di due artisti di fama internazionale, che hanno scelto Città di Castello per esporre opere che creano un bellissimo incontro tra materia e arte figurativa, gettando uno sguardo affascinante e suggestivo sull’attualità della produzione contemporanea”.

A impreziosire la mostra è l’installazione in piazza delle Tabacchine, intitolata “Stelo”, una scultura di Lucio Vero alta quasi tre metri e realizzata in marmo bianco di Carrara. Composta da un pilastro autosostenuto che si appoggia su una base triangolare, l’opera, che presenta sfaccettature e superfici diverse fra loro, luci e ombre che sono il risultato di un approccio alla materia diretto e senza ripensamenti, si pone in linea di continuità con le altre sculture esposte nella mostra “Tempus” e vuole rappresentare l’umana aspirazione di dominio sulla materia.

La lucentezza e brillantezza del marmo bianco di Carrara, sapientemente lavorato dallo scultore, fanno vibrare la materia che, colpita dalla luce, risplende in tutte le sue forme, attraverso un gioco di contrasti fra la naturale ruvidezza della pietra grezza e i segni dello scalpello lasciati dalla mano dell’artista, riecheggiando le tonalità e gli elementi grafici della facciata cinquecentesca del Palazzo Vitelli alla Cannoniera. Con “Tempus” Lucio Vero e Roseanne Williams danno nuovo slancio a un sodalizio artistico nato dall’incontro a Firenze nel 1998, quando entrambi erano rappresentati da Ken’s Art Gallery, la principale galleria fiorentina d’arte contemporanea del momento. Le innovative sculture in marmo bianco di Carrara di Lucio e i dipinti astratti, audaci e colorati di Roseanne si completavano a vicenda e venivano spesso esposti assieme nelle mostre.

Nel 2000 Lucio e Roseanne furono invitati dal sovrintendente ai Beni Archeologici della Toscana a fare una mostra a Populonia, un’area ricca di reperti d’epoca etrusca. In quel contesto le sculture moderne di Lucio furono collocate all’interno del Parco archeologico tra le tombe etrusche, i dipinti di Roseanne esposti sulle pareti del Museo Giulio Gasparri, accanto agli antichi manufatti etruschi, e nel Castello Medievale. Per i successivi 15 anni Roseanne e Lucio sono rimasti in contatto, scambiandosi idee, esperienze e suggestioni. Nel 2017 Roseanne è tornata ad esporre in Italia con una personale alla Galleria di Palazzo Coveri a Firenze. Nel 2018 Lucio si è recato in Florida presso il centro d’arte Lighthouse Art Center di Tequesta, dove ha tenuto un corso di scultura a mano su pietra che ha avuto un grande successo e si è ripetuto l’anno successivo.

Nel 2019 i due artisti Lucio sono stati invitati da Bobbie Lemmons, dell’Atelier Gallery di Newport, ad allestire una mostra congiunta nella sua galleria d’arte di Newport nel New England. L’esposizione intitolata “Due Amici, ancòra” è stata inaugurata l’11 agosto 2019 ed è stata un grande successo. Dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia da Covid19, con la mostra “Tempus” continua il sodalizio fra i due artisti.

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La Presidente Stefania Proietti, incontrerà i sindaci dell’Alto Tevere in comune a Città di Castello

Lunedì 26 aprile la Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria, Stefania Proietti, incontrerà i sindaci dell’Alto Tevere in comune a Città di Castello.


“Il percorso avviato per la redazione del nuovo piano socio – sanitario e l’attenzione dimostrata dalla Presidente Proietti ai temi posti dal nostro territorio, ci incoraggiano a portare avanti un lavoro condiviso”
dichiarano la consigliera regionale Letizia Michelini ed il Sindaco Luca Secondi, promotori dell’incontro, nel ribadire che si tratta di “una preziosa occasione di confronto per discutere di problemi e opportunità per migliorare i servizi sanitari nel territorio”.

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Geoturismo a Sansepolcro. Un viaggio fra geositi, luoghi di culto ed enogastronomia

Valtiberina Toscana ed Alto Tevere Umbro, sono ricche di emergenze naturalistiche di pregio, come i numerosi Geositi che si distribuiscono da Nord a Sud. Il territorio comunale di Sansepolcro, ne contiene alcuni di importanza scientifica e turistico-ricreativa. Si tratta del Sasso Spicco di Monte Casale con al di sopra l’antico Eremo. Il Fiume Tevere e Montedoglio fra depositi alluvionai e rocce magmatiche. La Riserva Naturale Regionale Alpe della Luna, che accoglie la fattoria di Germagnano per un connubio uomo-ambiente di assoluto pregio. Tutto questo racchiuso all’interno di un prodotto divulgativo incentrato sul Geoturismo.

Il Prof. Stefano Farinelli, Geologo e Divulgatore Scientifico, ci porta alla scoperta di questi luoghi, supportato dal Prof. Gianluca Angioli per riprese e regia. Un viaggio inclusivo, fra Scienze della Terra, religione, cultura ed enogastronomia locale.

La videoproiezione, si terrà presso il Teatro Cinema Nuova Aurora di Sansepolcro, in data 28 Maggio 2025 alle ore 21:00.

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Stracittadina calcistica fra Porta Romana e Porta Fiorentina, il ricavato andrà ancora a beneficio di Marco Pancrazi e all’associazione “La Fenice” Aps

Andrà ancora a beneficio di Marco Pancrazi – e all’associazione “La Fenice” Aps, che lo sta aiutando nella riabilitazione – il ricavato delle offerte spontanee degli spettatori che assisteranno alla stracittadina calcistica di Sansepolcro fra Porta Romana e Porta Fiorentina, in programma sabato 7 giugno allo stadio comunale “Buitoni” con inizio alle 21. Così hanno deciso il patron storico, Fabio Chimenti e i suoi collaboratori, che già nel 2024 si erano indirizzati verso il 35enne di Sansepolcro, vittima di un incidente nel maggio del 2022 che, avendogli procurato gravi lesioni midollari, lo costringe a sottoporsi a terapie continue e costanti. E non essendosi (per fortuna) verificato nessun altro caso delicato nel corso di questi ultimi tempi, a maggior ragione gli organizzatori hanno di nuovo pensato a Marco, invitandolo già ora ad assistere alla partita per godersi una serata di divertimento e spettacolo.

Nelle vicinanze della biglietteria del “Buitoni”, verrà posizionata la cassetta nella quale chiunque potrà versare il proprio contributo. L’edizione di quest’anno della sfida fra i due grandi rioni del Borgo è la numero 23 di sempre – con i precedenti che vedono avanti Porta Romana per 13 a 9 – e riveste un significato particolare, perché segna il 90esimo anniversario dalla disputa della prima partita e dalla stesura del regolamento originale, datate appunto 1935. All’ingresso delle rispettive parti cittadine, campeggiano oramai da alcuni giorni gli striscioni che annunciano il ritorno della stracittadina (su fondo giallorosso quello posizionato a Porta Romana e su fondo viola quello sopra l’arco di Porta Fiorentina) e per l’occasione il patron Chimenti ha ideato una simpatica iniziativa che rientra nell’altrettanto speciale scaletta dell’evento: sono stati infatti invitati allo stadio, in qualità di ospiti d’onore, i 18 giocatori in totale che hanno realizzato reti durante i tempi regolamentari e supplementari dalla ripresa del 1975 fino al 1988, anno dell’ultima sfida prima della ripartenza nel 2019.

Ed ecco i marcatori ai quali viene fatto riferimento. Per Porta Romana, Mario Barculli con 9 gol (è il capocannoniere in assoluto), Daniele Gennaioli con 5, Renato Barboni e Ivano Dini con 2 ciascuno; Alessandro Bruni, Giorgio Lacrimini, Renato Nocentini, Marco Rossi e Alessandro Tellini con uno a testa. Per Porta Fiorentina, Claudio Facchin e Aldo Giovagnini con 4 gol ciascuno; Marcello Bruschi con 2; Gianni Allegrini, Moreno Bassani, Fernando Chiasserini, Alberto Emanuelli, Franco Testerini e Carlo Zampieri con una rete. Intanto, i confermati allenatori Davide Mezzanotti e Paolo Valori sono già al lavoro con i giocatori che hanno convocato e dai quali solo all’ultimo momento usciranno i 20 che andranno nella distinta della gara.

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I Carabinieri arrestano un albanese per resistenza a Pubblico Ufficiale a Perugia

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Nella tarda serata di venerdì 23 maggio, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Perugia hanno effettuato un arresto in flagranza di reato nei confronti di un uomo di 34 anni, di origini albanesi, ritenuto responsabile di resistenza a un pubblico ufficiale. L’individuo, già noto alle forze dell’ordine, era divenuto protagonista di numerosi episodi di violenza e minacce nei confronti degli avventori di diversi esercizi commerciali situati in Piazza Grimana.

Negli ultimi giorni, l’uomo si era reso responsabile di comportamenti aggressivi che avevano destato preoccupazione tra i commercianti ei clienti dell’area. Le segnalazioni ricevute dai cittadini non erano passate inosservate e, in un’occasione precedente, era già stato ucciso per simili condotte. Tuttavia, nonostante i provvedimenti presi dalle autorità, il suo comportamento non mostrava segni di miglioramento, culminando nell’incidente della serata di venerdì.

L’intervento dei Carabinieri è stato sollecitato da un giovane che ha contattato il Numero Unico di Emergenza – NUE – 112, lamentando di essere stata importunata da un soggetto in evidente stato di alterazione psico-fisica. La prontezza delle forze dell’ordine ha fatto sì che, pochi minuti dopo la chiamata, i militari giungessero sul posto per affrontare la situazione critica.

All’arrivo, i Carabinieri hanno identificato immediatamente l’uomo, il quale, tuttavia, ha opposto resistenza attiva, avventandosi contro di loro con atteggiamenti violenti e provocatori. Nonostante le difficoltà incontrate, i Carabinieri sono riusciti a disarmarlo ea immobilizzarlo, portandolo successivamente presso gli uffici del Comando Provinciale di Perugia. Qui, a causa della sua aggressività e della grave condotta tenuta nei confronti degli operatori, è stato dichiarato in stato di arresto.

Dopo l’arresto, il 34enne è stato trattenuto nella camera di sicurezza della Caserma di via Giovanni Ruggia, in attesa del rito direttissimo. Durante l’udienza, il Giudice del Tribunale di Perugia ha convalidato l’arresto, riconoscendo la gravità della condotta del soggetto e disponendo per lui la misura cautelare dell’obbligo di firma. Questa decisione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel tutelare la sicurezza pubblica e nel contrastare la violenza nelle strade della città.

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Ricordati i soldati “eroi” che si arruolarono volontari nel Gruppo di Combattimento Cremona

Novanta pergamene alla memoria per ricordare i soldati “eroi” ed esprimere la gratitudine della comunità tifernate a quei giovani valorosi di allora, al loro coraggio e alla difesa della libertà. Tanta partecipazione, emozione ed orgoglio questa mattina nella sala consiliare dove la sezione ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Città di Castello, assieme all’Istituto di Storia Politica Sociale “Venanzio Gabriotti”, con il patrocinio del comune, hanno organizzato un convegno per ricordare i tifernati che agli inizi del 1945 si arruolarono volontari nel Gruppo di Combattimento Cremona per sconfiggere i nazi fascisti nella parte d’ Italia non ancora liberata, come ad Alfonsine teatro della battaglia del Senio. Sono intervenuti come relatori, Alvaro Tacchini, Presidente dell’Istituto Gabriotti, Riccardo Graziano, Sindaco di Alfonsine, e Albertina Soliani, Presidente “Istituto Alcide Cervi” e Vice-Presidente nazionale Anpi.

Ha coordinato e introdotto i lavori dell’incontro, Anna Maria Pacciarini, Presidente della sezione Anpi di Città di Castello. Il sindaco Luca Secondi e del Presidente del Consiglio Comunale, Luciano Bacchetta, hanno portato i saluti della giunta e della massima assise cittadina sottolineando come “conservare la memoria della Liberazione è un preciso dovere per le istituzioni democratiche che devono la loro esistenza a uomini come i partigiani che seppero schierarsi con la parte giusta anche se in quel momento era la più difficile da scegliere”, ricordando la pagina di storia che si è consumata ad Alfonsine, una realtà territoriale che nella memoria di Città di Castello riveste un ruolo di primaria importanza”, hanno concluso Secondi e Bacchetta rivolgendosi al sindaco della città romagnola. La Presidente dell’Anpi ha esordito affermando che, “nell’80° della Liberazione dal nazifascismo, non potevano essere dimenticati i tifernati che, liberato il loro territorio, decisero di arruolarsi per liberare l’Italia ancora oppressa dal nazifascismo.

Città di Castello, assieme a Spello e Terni, è la città umbra che ha dato un maggior numero di Volontari arruolati con l’VIII Armata Britannica. Fu un gesto di grande consapevolezza, nato dalla riconquistata libertà e da una presa di coscienza politica maturata con l’esperienza della guerra partigiana e con l’incontro dalle nascenti forze politiche uscite dalla clandestinità. I Volontari della Cremona, una volta tornati dal fronte, si distinsero per il contributo che diedero sia alla vita politica locale sia alla costruzione della società civile”, ha concluso Anna Maria Pacciarini. Anche Alvaro Tacchini, Presidente dell’Istituto “Gabriotti”, ha evidenziato come “il cospicuo numero di volontari tifernati nel Gruppo di Combattimento Cremona, una novantina, testimoniano di quanto fosse radicato soprattutto tra i giovani il rigetto della dittatura fascista e dell’occupazione tedesca. Con l’Alta Valle del Tevere ormai liberata, avrebbero potuto restare al sicuro, in famiglia, nel proprio ambiente. Invece misero a repentaglio la vita per combattere la battaglia finale contro il nazi-fascismo. Inoltre erano delle idee politiche più varie, accomunati dall’antifascismo, dal patriottismo e da un sentito ideale repubblicano, per rompere definitivamente i legami con la monarchia e gettare le basi di un nuovo Stato democratico, pluralista e fondato sulla pace e sul lavoro. Consegniamo oggi – ha concluso Tacchini – gli attestati in memoria dei volontari tifernati soprattutto ai loro nipoti, affinché le generazioni più giovani ne raccolgano il testimone e difendano le conquiste ideali raggiunte con la Liberazione.”

Parole di profonda gratitudine per quanto oggi a distanza di 80 anni si celebra nell’intervento sentito di Riccardo Graziano, Sindaco di Alfonsine, che ha sottolineato il legame fra la sua città e Città di Castello nel ricordo dei tanti tifernati che si unirono ad altri italiani per liberare i territori come la romagna ancora occupati dai nazi-fascisti: “oggi vedere qui, tanti giovani, nipoti di quei valorosi soldati di allora è il più bel segnale di speranza per il futuro che iniziative come queste contribuiscono ad alimentare. Grazie a tutti voi che c’avete dimostrato sempre tanta vicinanza”. La vice-presidente, nazionale Anpi, Albertina Soliani, presidente “Istituto Alcide Cervi”, nel concludere il convegno, ha sottolineato “soddisfazione nel trovarsi a Città di Castello, una città che tanto ha dato alla Resistenza. Ha poi sottolineato che l’esperienza resistenziale è stata connotata dal pluralismo: giovani, ma anche meno giovani, che hanno combattuto uniti senza compiere distinzioni di colore politico e, insieme, hanno poi realizzato la Costituzione repubblicana. Ricordare l’esperienza del Cremona, significa ricordare la pluralità della Resistenza, patrimonio che non può essere in alcun modo disperso.

Come Presidente dell’Istituto storico Alcide Cervi, nel ricordo di ciò che accadde ai sette fratelli Cervi uccisi tutti dai nazifascisti, l’impegno è quello di tenere viva quella memoria e ricordare che le conquiste ottenute con la guerra di Liberazione devono essere continuamente curate e preservate. Su queste conquiste, così duramente ottenute, è dovere di tutti unirsi per evitare il ritorno di tempi che furono drammatici per tutti”. Al termine dell’incontro è stata consegnata una pergamena ricordo ai familiari dei tifernati che hanno combattuto con il Gruppo di Combattimento Cremona.

Di seguito elenco:

Francesco Babbi, Alfredo Bacchi, Carlo Baldelli, Amleto Bambini, Giuseppe Bartolini, Remo Bassini, Vittorio Batazzi, Giuseppe Battocchi, Giuseppe Battaglia, Giuseppe Beccafichi, Sergio Beccafichi, Luigi Benedetti, Gianluigi Berardi, Sante Bernardini, Mario Berretti, Dante Bianchi, Ezio Borborini, Alberto Braganti, Giuseppe Braganti, Ivo Carletti, Agostino Cibei, Venanzio Cilberti, Domenico Fernardo Ciribilli, Rodolfo Colautti, Carlo Corsi, Livio Dalla Ragione, Dino Dolciami, Domenico Eleonori, Enrico Ferri, Furio Ferri, Domenico Ferrini, Dino Fiordini, Dante Fontanelli, Ermanno Gaggioli, Gastone Gambuli, Settimio Gambuli, Pietro Gatti, Pericle Gazzaniga, Giovanni Ghezzi, Ivo Giacchi, Vittorio Giombini, Alfeo Guerri, Gualtiero Gustinelli, Secondo Gustinucci, Nello Lucarini, Michele Luchetti, Alberto Marcellini, Emilio Mariucci, Attilio Marsiglietti, Tommaso Masciarri, Amedeo Mastriforti, Bruno Mencaccini, Libero Mencaccini, Pensiero Mencaccini, Quinto Menghi, Alberto Marcellini, Antonio Migliorati, Giuseppe Morvidoni, Nazzareno Nardi, Ubaldo Narducci, Luigi Nicasi, Italo Oriani, Aldo Pacciarini, Giuseppe Pannacci, Pasquale Pannacci, Ubaldo Perioli, Armando Perugini, Gualtiero Perugini, Stelio Pierangeli, Corrado Ponti, Lazzaro Polcri, Mario Polcri, Sergio Puletti, Secondo Radicchi, Giovanni Rossi, Luigi Santinelli, Averino Segapeli, Luigi Sgaravizzi, Remo Sgaravizzi, Vincenzo Sifoni, Amedeo Sorbastrelli, Giuseppe Stoppini, Giovanni Taffini, Luigi Turchi, Vinicio Verini, Armando Veschi, Sante Volpi, Gabrio Zaganelli.

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Giubileo e indulgenza, una conferenza e una mostrane raccontano il significato e la storia per la Chiesa

Venerdì 23 maggio si è tenuta presso il Museo diocesano di Città di Castello la conferenza “Indulgenza: storia e significato”, promossa nell’ambito delle iniziative culturali e religiose in preparazione al Giubileo del 2025. L’evento ha rappresentato un’importante occasione per approfondire, alla luce della storia e della teologia, uno dei temi più caratteristici dell’Anno Santo: l’indulgenza plenaria.

A guidare la riflessione sono stati due esperti relatori: don Andrea Czortek, vicario generale della diocesi, e don Alberto Gildoni, incaricato diocesano per il Giubileo 2025. Al termine dell’incontro è stata inaugurata la mostra documentaria “Beatorum apostolorum limina visitare”, allestita presso il Museo e il Seminario diocesano.

Il significato dell’indulgenza: la relazione di don Andrea Czortek

Nella sua ricca relazione, don Andrea Czortek ha ripercorso le origini storiche e il significato ecclesiale dell’indulgenza, definendola come “la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele acquista per intervento della Chiesa”. Questo dono spirituale, ha spiegato il relatore, è espressione della misericordia di Dio e della comunione dei santi, un’opportunità di purificazione e conversione anche in favore dei defunti.

Don Czortek ha illustrato l’evoluzione dell’indulgenza, dalle prime concessioni nel medioevo alle indulgenze plenarie legate ai pellegrinaggi e alle crociate, fino alla loro piena regolamentazione da parte del Concilio di Trento. Ampio spazio è stato dato alla storia dei Giubilei, a partire da quello del 1300 indetto da papa Bonifacio VIII, fino all’Anno Santo 2025, che sarà il primo della storia ad essere aperto da un papa e chiuso da un altro.

Tra i tanti riferimenti storici, il vicario generale della Chiesa tifernate ha ricordato anche i testamenti di pellegrini altotiberini del 1350, conservati nell’Archivio capitolare, testimoni dell’intensa partecipazione popolare al secondo Giubileo della Chiesa.

Pellegrini di speranza: la riflessione di don Alberto Gildoni

Don Alberto Gildoni ha approfondito il senso teologico e pastorale del Giubileo in corso, proclamato da papa Francesco con la bolla “Spes non confundit”. Al centro della sua riflessione, la speranza come motore del cammino cristiano, “una speranza viva” che nasce dalla risurrezione di Cristo e che trova compimento anche attraverso il dono dell’indulgenza giubilare.

Secondo don Gildoni, l’indulgenza rappresenta una “remissione della pena temporale” che segue al perdono sacramentale, e che va compresa come aiuto concreto alla conversione e alla riparazione del male compiuto. Con un’efficace immagine, il relatore ha spiegato: “Il peccato è come un chiodo nel cuore: la confessione lo toglie, l’indulgenza chiude il foro”.

Ha ricordato, inoltre, che il Giubileo del 2025 offre molteplici vie per ottenere l’indulgenza, anche per chi non potrà recarsi a Roma: dai pellegrinaggi locali, alle opere di misericordia, fino all’unione spirituale ai riti tramite i media. L’indulgenza, ha sottolineato, non è solo un atto individuale, ma una chiamata a divenire costruttori di speranza, promuovendo riconciliazione, giustizia e pace.

Un viaggio nella memoria spirituale: la mostra “Beatorum apostolorum limina visitare”

A conclusione della conferenza, i presenti si sono soffermati nella sala documentaria del Museo diocesano per l’inaugurazione della mostra “Beatorum apostolorum limina visitare. Memorie di Giubileo nell’Archivio e nella Biblioteca della diocesi di Città di Castello”. L’esposizione, che resterà aperta per qualche mese, offre uno straordinario percorso tra documenti, testamenti e testimonianze dei Giubilei dal XIV al XX secolo.

Tra i pezzi più apprezzati, un registro notarile del 1350 contenente testamenti di pellegrini umbri in partenza per Roma: la più antica documentazione cittadina relativa a un Anno Santo. Particolare attenzione ha suscitato anche la lettera dell’allora sindaco di Firenze Giorgio La Pira, invitato nel 1975 a tenere un incontro pubblico in occasione del Giubileo.

La mostra si articola in due sedi: il Museo diocesano (visitabile dal martedì alla domenica, ore 10-13 e 15-18) e il Seminario diocesano (dal 3 giugno, aperto dal lunedì al venerdì, ore 8.30-12.30, con apertura pomeridiana il mercoledì fino alle 19).

Cultura e spiritualità per vivere il Giubileo

Conferenza e mostra fanno parte del progetto integrato Mab (Museo, Archivio, Biblioteca), finanziato con i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica e volto alla valorizzazione del patrimonio culturale e spirituale della diocesi. Dei progetti finanziati con i fondi 8xmille, dell’importanza della firma per la Chiesa cattolica nelle dichiarazioni dei redditi e del sostegno ai sacerdoti ha parlato – all’inizio della conferenza – don Giuseppe Floridi, delegato diocesano per il Sovvenire.

PER INFORMAZIONI:

– don Francesco Mariucci, cell. 3475483592

– Daniele Morini, cell. 3356789939

– mail comunicazione@diocesidicastello.it

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In campo nel segno di Mauro. Presentato il primo Memorial “M.Magi”

Serata con emozione…compresa nel prezzo, per così dire: e non poteva che esser così parlando di Mauro Magi, uno che ha lasciato il segno. Nel calcio, ma non solo…
Il Madonna del Latte, la sua creatura prediletta, ha presentato alla Scuola Arti e Mestieri “G.O. Bufalini” la prima edizione del torneo a lui dedicato -categorie dai Piccoli Amici agli Esordienti, 20 clubs anche da fuori regione, in lizza nelle giornate del 1′ e 2 giugno, poi il 7 e l’8-: i propri eredi (intendendo con tale termine non solo il presidente – fratello Roberto- e Massimiliano, il figlio presidente onorario, bensì il gruppo dirigenziale tutto) si son decisi a compiere il grande passo quest’anno, essendo riusciti ad elaborare la perdita a distanza di quasi un decennio…


Han fatto degna corona l’amministrazione comunale, presente con sindaco Luca Secondi e vice Giuseppe Bernicchi (nonché gli assessori Mauro Mariangeli e Rodolfo Braccalenti), il Comitato umbro Figc -nella persona del vice presidente Claudio Tommassucci, il quale ha portato pure il saluto del nr.1 Luigi Repace che aveva a suo tempo voluto Mauro nella…stanza dei bottoni del football regionale-, i tanti amici: oltre ovviamente gli altri familiari come la moglie Rita, la figlia Michela, la sorella Patrizia.


È spettato al vice presidente biancoverde Stefano Andrei, pure responsabile logistico della manifestazione, ringraziare anzitutto i tanti sostenitori esterni della bella iniziativa; e poi lo staff tecnico capitanato da Massimo Bistarelli, e soprattutto i genitori degli oltre 300 iscritti: “Chiamati a dare una mano per l’occasione, in tantissimi non si son tirati indietro fornendo la propria disponibilità per quelle 4 giornate: è la conferma che al Madonna del Latte siamo anzitutto una grande famiglia”.


Il d.g. Gabrio Bracchini si è invece soffermato su un meritorio aspetto, decisamente non frequente: “L’ ingresso per il pubblico, all’impianto del Centro Sportivo Belvedere, sarà completamente gratuito: sarebbe stato facile imporre un biglietto anche minimo (che ci avrebbe indubbiamente aiutato a coprire i costi), ma abbiamo scelto questa strada. Il Memorial “M.Magi” alla sua edizione inaugurale deve essere una festa totale, ed una occasione per far conoscere la bellissima location di cui godiamo, grazie a Polisport”.
Fra i tanti aneddoti, ricordi e dichiarazioni, le ‘perle’ son state (e non poteva essere altrimenti) appannaggio di Roberto e Massimiliano Magi: il primo ha dichiarato “opero al meglio che posso, ma non bastano dieci Roberto a fare un Mauro”…

L’altro ha fatto sorridere tutto l’uditorio, quando ha affermato “state sicuri che da lassù il babbo troverà da ridire, tipo ‘ma perché fate così, invece che…’, brontolando per qualcosa che non gli sta bene”…
E sì, Mauro era proprio questo: ed il bello è che alla fine, in un modo o nell’altro aveva sempre ragione lui !
Il…rompete le righe dopo un’ora intensa è stato sancito dal conduttore Renato Borrelli, lieto di aver contribuito al ricordo di un proprio amico personale: e la kermesse è proseguita nell’adiacente Salone del gusto, ove i ragazzi della Scuola avevano allestito uno sfizioso momento di incontro sotto la regia dei docenti, e la supervisione del sempre attento presidente Giovanni Granci. Un finale che il ‘boss’ avrebbe gradito assai, nel segno della convivialità che tanto amava…

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Casa azzurra: l’assessore ai Servizi Educativi Guerri risponde in Consiglio comunale alla consigliera Arcaleni (Castello Cambia)

“L’amministrazione comunale di Città di Castello è fermamente intenzionata a mantenere, e anzi implementare, i servizi della ‘Casa Azzurra’ e de ‘L’Arca’ riportandoli nella sede tradizionale del primo piano dell’asilo nido Franchetti al termine dei lavori di ristrutturazione, nelle modalità che saranno più consone ai bisogni attuali delle famiglie. Anche questi servizi, come tutti quelli per l’infanzia, continueranno ad essere affidati al personale del Comune, un onere importante per l’ente che però sosteniamo con fierezza e orgoglio perché le nostre educatrici rappresentano una grande garanzia di qualità per l’utenza”.

E’ quanto ha dichiarato nell’ultimo Consiglio comunale l’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri, rispondendo all’interrogazione della capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, che chiedeva di conoscere le intenzioni dell’amministrazione comunale in merito alla riattivazione della “Casa Azzurra” e de “L’Arca”. Alla consigliera di minoranza, che domandava anche quali tempistiche fossero previste per la fine lavori e, quindi, per la riapertura degli asili nido “Fiocco di neve” a Trestina, “Franchetti” e “La Coccinella” nel capoluogo, Guerri ha, poi, chiarito: “con i dati di cui disponiamo a oggi (5 maggio, ndr) per ‘ La Coccinella’ siamo in via di definizione della tempistica per la conclusione dei lavori, mentre per quanto riguarda ‘Fiocco di neve’ e ‘Franchetti’ la riapertura è prevista nel 2026”.

Arcaleni aveva spiegato in aula che “la mancata riattivazione dei servizi della Casa Azzurra e de L’Arca stia penalizzando un po’ la nostra comunità, per cui l’interrogazione serve a capire se ci sia o meno l’intenzione di non disperdere queste importanti esperienze e pensare in futuro di riprendere questa progettualità”. Nel ricordare come la loro prima attivazione risalga al 1999, la rappresentante di Castello Cambia aveva chiesto conto dei “motivi che hanno portato a interrompere i servizi in questione, che erano un fiore all’occhiello e una delle esperienze più significative rivolte all’infanzia dalle precedenti amministrazioni”.

“Si trattava di servizi che erano indirizzati non solo alle famiglie del comune di Città di Castello, ma anche a quelle degli altri comuni della Zona Sociale 1 e che rappresentavano una risposta importante per i genitori, uno spazio di confronto e dialogo, di socializzazione, specie per chi era alle prese con il primo figlio, che risultava utile anche a coloro che del nido in sé non avevano granché bisogno, nel senso che potevano accudire i bambini a casa”. “In un momento storico in cui i consultori funzionano sempre meno e si assiste anche a un’individualizzazione, cioè a un lasciar sole in un certo senso le famiglie, soprattutto i genitori al primo figlio – aveva sottolineato Arcaleni – sia la ‘Casa Azzurra’ che ‘L’Arca’ hanno offerto un servizio di autoaiuto alle famiglie e anche di socializzazione interculturale si cui ora si sente la mancanza”.

La consigliera di minoranza aveva poi allargato il discorso, chiedendo di conoscere anche quali prospettive di riapertura ci fossero per gli asili nido del territorio comunale attualmente interessati da lavori di ristrutturazione, rimarcando il ritardo accumulato dal cantiere de ‘La Coccinella’. L’assessore Guerri ha ripercorso la storia recente della “Casa Azzurra” e de “L’Arca”, ricordando che si tratta di “servizi integrativi a tutti gli effetti, che quindi devono anche sottostare a normative ben precise che riguardano l’autorizzazione del loro funzionamento” e richiamando l’attenzione sul fatto che, a partire dal terremoto del 2016, sia stato necessario spostarli dalla originaria sede del primo piano dell’asilo Franchetti. “L’Arca’ – ha spiegato l’assessore – è un servizio per bambine e bambini dai 18 mesi a 3 anni, che dopo il sisma è stato ospitato in un primo momento presso la sede della scuola primaria di La Tina, fino a quando per esigenze legate alla pandemia la direzione didattica non ha avuto necessità di recuperare quegli spazi.

Per un brevissimo periodo si è rientrati, quindi, al primo piano del Franchetti in misura contingentata nel rispetto della normativa di sicurezza, fino all’avviso pubblico del 2022, con il quale non si è raggiunto il numero sufficiente di adesioni per l’attivazione del servizio. La ‘Casa Azzurra’, che copre la fascia 0-3 anni e si rivolge ai bambini accompagnati da un familiare, è stata in un primo momento delocalizzata negli spazi dell’asilo nido ‘La Coccinella’ fino al 2017-2018, quando è rientrata al Franchetti sempre in forma contingentata ed è stata successivamente sospesa per una serie di situazioni, in presenza di altri servizi che sono andati a sostenere la genitorialità, ma anche della pandemia e della necessità di aprire il cantiere per la riqualificazione dell’asilo nido”.

L’assessore Guerri ha puntualizzato che l’amministrazione ha comunque garantito attività e laboratori per le famiglie presso il Centro di documentazione per l’infanzia di piazza Servi di Maria e la Biblioteca Carducci: “Tana libera tutti”, “Leggere è un’avventura a colori”, “Corpo in ascolto”, “Letture ad alta voce” per i bambini da 12-36 mesi, “Massaggio infantile” per bambini dai 9 ai 12 mesi e “Yoga per le famiglie” in collaborazione con il servizio integrato per l’età evolutiva della ASL Umbria 1 nel maggio di quest’anno. “Iniziative che – ha detto – hanno permesso di mantenere quel filo di dialogo, di tradizione e anche di risposta, per quanto necessario e nelle nostre possibilità, ai fabbisogni dei genitori”. “Parallelamente allo svolgimento dei laboratori – ha osservato l’amministratrice – abbiamo condotto una serie di valutazioni sia su ‘L’Arca’, che la ‘casa Azzurra’, rendendoci conto che il tessuto sociale locale si stia modificando e che le esigenze delle famiglie stiano di conseguenza cambiando, evidenziando necessità come quella di ricomprendere l’ora del pranzo nei servizi educativi.

Ci siamo pertanto adoperati per cercare di capire come poter rendere contemporanei questi servizi, che hanno caratterizzato l’esperienza educativa del Comune di Città di Castello, e stiamo definendo una progettualità che ci permetta di riportarli negli spazi originari del ‘Franchetti’ con le modalità più adeguate possibili alle richieste delle famiglie”. Guerri ha puntualizzato infine che in attesa di novità sulle tempistiche dell’asilo “La Coccinella”, l’amministrazione comunale abbia comunque “continuato a lavorare sul servizio insieme alla direzione del Primo Circolo Didattico San Filippo, nell’ottica di darre alle famiglie una risposta quanto più completa possibile, perché crediamo nella centralità dei nostri servizi educativi per i genitori e per i bambini”.

“Ci siamo dedicati in particolare – ha chiarito Guerri – alla formazione del personale docente nell’ottica dello sviluppo di un polo educativo e di un servizio integrato 0-6, che ha coinvolto le educatrici dell’asilo nido ‘La Coccinella’ e della scuola dell’infanzia Montedoro”. In sede di replica, la consigliera Arcaleni si è detta “moderatamente soddisfatta” della risposta. “E’ assolutamente necessaria una riprogrammazione di questa offerta ed è positivo, quindi, l’impegno dell’amministrazione a riprendere quanto prima i servizi e di implementarli”, ha osservato la capogruppo di Castello Cambia.

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